"Ruolo della cultura e qualità dello sviluppo" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il PalaConad, Sala Dibattiti)

Allora alcune strutture in ogni occupa molto spesso di cultura nessuno strappo incerto forse quel poveretto ora condurre Cosa Nostra Signora ripresento prima così in ordine di nuovo le persone che sono su questo palco
Vincenzo De Luca che il sindaco di Salerno
Enzo dico che il presidente della regione Piemonte Giovanna Melandri ministro dovevo dei beni culturali anzi dei beni e delle attività culturali Chicco Testa che il presidente dell'ENEL
La par condicio gli applausi perché alla fine
E Antonio Campo Dall'Orto che il direttore generale di MTV quindi chiaramente
Chiaramente parliamo di cultura parliamo di spettacolo parliamo di tuttora il maestro seminato a piene mani ministero dei beni culturali diventato appunto il ministero dei Beni e delle Attività Culturali copre è un settore come tutti voi sapete molto importante la sua importanza è cresciuto negli ultimi anni a far crescere l'importanza di questo settore iniziato Walter Veltroni Giovanna Melandri ne ha fatto ancora molto di più
Credo che sia inutile fare delle celebrazioni quindi proporrei come l'idea che io così in trenta parole medico vi ricordo un paio delle cose che l'attuale ministro un fatto e poi chiediamo a tutte le persone ero di chiederle quello che ancora vorrebbero facesse forse questo è il modo migliore per quelli per non restare nel più ampio
Dei seminari
In questo nostro Paese i restauri si sono moltiplicati è stato restaurato anche lo stesso ministero che ognuno dotato di una nuova struttura di un nuovo Regolamento e questo è molto importante
Entrata ripreso questo mio vecchissimo parlino una cosa che dal mille novecentottantadue lambiva che la faccenda degli sgravi fiscali perché lì in qualche maniera investe in cultura
Sono state fermate delle dissennate vendite opere proprie proposte di vendita o proposte di vendita di
Beni demaniali di monumenti e questo di questo devo dire al ministro Melandri ma assolutamente dato
Per la grande merito perché è una persona non so direttamente che si è battuto moltissimo per questo il ministero dei Beni culturali e comunque sottolinea beni culturali da un ruolo di Cenerentola un immondo io direi un Cenerentola termina in questo Paese fino a qualche anno fa
è diventato un settore assolutamente trainante è diventato un settore valorizzato per quello che realmente vale nella prossima legislatura sarà uno dei pubblici ministeri di questo Paese
E queste mi sembrano tutti dentro molto importanti ed è la base allora fatto tutto questo che cosa ciascuno chiede ancora a Giovanna Melandri cioè ai beni culturali
Io direi che possiamo cominciare comunque mi pare sia anche presidente della Conferenza delle Regioni salvo errore oltre che presidente della regione Piemonte quindi comincerei proprio come lui le regioni che cosa chiedono ancora
Non è Giovanna Melandri come come solo normalmente dei beni e delle attività culturali sì sì buonasera a tutti per diciamo a me compito di rompere il fiato e di sottoporre subito la lista della spesa visto come la ovviamente lei ha ricordato alcuni elementi particolarmente qualificanti dell'azione del ministero
E sono scappati portate avanti in questi ultimi anni
Non si questo diciamo al di là perché quelle che possono essere le polemiche di carattere politico è un riconoscimento che non per diciamo compiacere la platea mi sento di fare al ministro il quale ha sicuramente esercitato una particolare significativa attenzione a queste materie è indubbio che noi Regioni riteniamo voi lo sapete o per lo meno agli addetti ai lavori sanno che sulle tematiche della tutela dei beni culturali e dei Beni ambientali e innata o diciamo una forte opposizione da parte delle regioni in quanto riteniamo che la competenza di queste materie debba essere delegata alle Regioni
E su questo le opinioni da parte degli enti locali sono abbastanza sono convergenti da parte del ministero e da parte di anche alcune associazioni non sono così invece
I denti che quello che noi riteniamo e credo che il diciannove settembre quando alla Camera riprenderà la discussione sulla riforma stralcio la famosa riforma dei quattro articoli della Costituzione che sono oggi in discussione nella Commissione presieduta dall'onorevole Jervolino proprio sull'articolo centodiciassette
Quello che recita le materie di competenza dello Stato e quelle che devono essere invece di competenza della Regione alla lettera Q l'ultima proprio delle lento nel quale si parla di beni culturali ripiene ambientali le regioni hanno proposto l'emendamento naturalmente che trasferisce la competenza di questa materia a le regioni questo e il dibattito credo che anche a livello parlamentare perché poi in definitiva noi come come Regione abbiamo fatto una proposta emendativa
Propositiva nell'ambito del dibattito che però si dovrà svolgere come è giusto che sia nell'ambito dell'aula parlamentare noi puntiamo in maniera significativa a questo risultato
Quando dico noi e credetemi lo dico a nome di tutte le regioni non lo dico solo a nome della Regione Piemonte che oltretutto la fortuna di avere il coordinamento dei beni culturali nell'ambito della Conferenza delle Regioni
Lo dico a nome di tutte le regioni noi riteniamo che il la lettera Q dell'articolo centodiciassette sia l'elemento qualificante
Di questa riforma stralcio che in questo momento
Il Parlamento ha deciso di affronta mi scusi la interrompo la gente non sa gli articoli centodiciassette le lettere q cioè voi chiedete che tutti i beni culturali e tutti i beni mentali
Diventi inno oggetto di amministrazione delle regioni con eventuali subdelega ai Comuni e non siano quindi più amministrati dallo Stato se sbaglio me lo dica no no non sbaglia questa diciamo in modo semplificativo è quello che noi chiediamo riteniamo che
Le regioni siano in grado voi mi ha poi preceduto in un successivo ragionamento che avrei fatto e naturalmente questo nel principio poi il Sud e lega in relazione anche alla riforma Bassanini sarebbero poi evidentemente materie nell'ambito dalla programmazione dei beni culturali ambientali che deve avvenire a livello territoriale regionale trasferite a Province a Comuni secondo chiaramente
Quel principio di discussione e di sussidiarietà che nell'ambito dei rapporti tra Regioni comuni province si sono realizzate
Devo dire in maniera abbastanza uniforme in tutte le regioni italiane ecco questo è voglio dire sarà la discussione
Dei prossimi mesi perché noi sappiamo
Non voglio neanche dire a torto che il ministero dei Beni culturali vede questa eventualità in maniera non eccessivamente positiva sappiamo che anche a livello parlamentare in senso trasversale perché ci sono anche alcune forze politiche che fanno riferimento alla mia già alla mia maggioranza che non trovano questo tipo di meccanismo
Attuabile o per lo meno non ritengono che tutte le regioni italiane siano in grado di esercita lettere che così importanti come quelle appunto della tutela dei beni ambientali e culturali ecco io mi permetto di sottolineare che ritengo che invece questo sarebbe un passo significativo importante un atto di coraggio
Me ne rendo conto
Ma voglio dire non e detto che non si possa trovare una forma di compartecipazione e di come dire di convergenza nella gestione di una materia così importante e sottolineo anch'io con soddisfazione che questo elemento questa questi argomenti sono diventati argomenti pregnanti della vita politica sia del governo centrale chiede al governo degli enti locali e questo indubbiamente un passo avanti significativo non voglio dimenticare lei
Forse per non citare troppe cose positive che ha fatto il ministro Melandri lo faccio io così non sono tacciato di servilismo
Che il ministro Melandri ha fatto anche un'altra significativa iniziativa che è quella della Conferenza dei beni paesaggistici perché non dimentichiamoci mai che nel con diciamo nel complesso i beni che il nostro Paese ha il paesaggio deve incominciare a essere considerato uno degli elementi fondamentali
Grazie al presidente dico al quale poi evidentemente in fondo Giovanna Melandri Melandri dirà a quello che ritiene di dire
Io ho soltanto come così si dice una volta dilettante o cultore della materia
Mi permetto di osservare presidente che a me farebbe un certo effetto pensare a Brera come un bel museo lombardo
E mi farebbe anche un certo effetto pensare che in passato
La tutela dei beni ambientali che già è stata trasferita in buona misura espresso non credo se non quasi totalmente ci solo un'attività di controllo e in qualche caso di surroga ai sensi della legge Galasso
Alle regioni ed alle regioni di nuovo i comuni nel campo della tutela questi trasferimenti hanno causato profondi e pericolosi scricchiolii a mio parere ma lo dico come cultore della materia come osservatore della cosa vorrei sapere invece allora a questo punto andiamo avanti con gli enti locali mi sembra evidente
Vorrei sapere da Vincenzo De Luca che sindaco appunto di Salerno se anche i comuni chiedendogli di rappresentarli un po'tutti il che è impossibile ma chiedendo soprattutto essendo lui persona molto attenta molto impegnata con grande seguito popolare d'interpretare se stesso
Che cosa ne pensa di questa cosa e che altre cose magari ha da chiedere al ministero dei beni e delle attività culturali
Ma presidente dico persona di grande può ritrarre grande eleganza ha posto un tema che
In realtà per i Comuni è un tema aperto o in qualche modo bruciante
Noi ormai da qualche mese stiamo parlando in Italia di decentramento di devoluzione
E sembra che la polarizzazione del dibattito sia fra Stato centrale e Regioni
Se è così i Comuni cominciano ad avere i brividi sulla pelle
E io sarei per dire mi pare una riunione di colleghi delle città metropolitane Appio ha posto il problema che probabilmente noi dobbiamo cominciare a riequilibrare i termini del dibattito
Io per esempio sarei è la mia opinione non so se lanci si pronuncerà in maniera ufficiale in questa direzione per invertire anche cronologicamente i tempi di discussione sul decentramento da parte dello Stato
Io sono perché si discuta in primo luogo di quello che va decentrato direttamente ai comuni
Poi vediamo tutto il resto questa è la mia opinione e lo dico non solo perché io credo che sia centrale il principio di sussidiarietà non di federalismo astratto cioè noi dobbiamo avvicinare le competenze e le responsabilità quanto più a ridosso dei cittadini e di quelli che possono esercitare una forma di controllo
Ma anche perché abbiamo una realtà estremamente diversificata fra regione e regione
Dio vivono e la Regione Campania
Quando uno mi dice noi decentriamo la Campania io comincio a sentire odore ricorda al collo e le implica decentriamo
Parliamo di urbanistica parliamo il governo centri storici abbiamo regioni come l'Emilia come credo anche il Piemonte o Lombardia che hanno già attuato leggi di decentramento e potere abbiamo altre regioni come la minima nella quale abbiamo Comitato tecnico regionale che non più tardi di ieri
Nella discussione sulla realizzazione di una multisala cinematografica di uno Alberto ha eccepito la impossibilità di utilizzare la procedura dello sportello unico cioè una procedura accelerata
Perché negli alberghi nelle multisale cinematografiche rientrano fra gli investimenti che producono beni o servizi
E hanno addirittura legato questa motivazione
Alla classificazione dell'Istat siccome l'Istat considerare multisale e luoghi di Gavazzi lamento non so che altro dice lo sportello unico non può essere utilizzato allora su questo c'è un punto delicato
C'è un punto mi rendo conto cruciale di equilibrio fra i diversi livelli istituzionali io credo che dobbiamo ricollocare al centro l'idea di sussidiarietà perché è un'idea di federalismo astratto che in alcune realtà può diventare centralismo regionale è un'idea che non mi convince per niente contro la quale noi siamo disponibilissimi a combattere per quello che riguarda noi
è il ministero se lei mi fa la domanda bruciante che chiede al ministro io chiedo solo che può chiedere un sì aveva cosa che tiene mandare una barca eso ovviamente siamo in situazione
Difficili saprà esprimere renderle saprete come spenderli si si saprà come spendere fino all'ultima lira Guardalben me li faccia arrivare se vuole fare intermediari Max
Ma River battute a parte credo che possiamo chiedere cosa importa io credo che vada dato atto al ministro Melandri o Veltroni di avere innovato
La politica e la presenza del Governo in un campo nel quale vi era grande disattenzione nel quale quando si parlava di lavoro in relazione alla cultura ai beni culturali l'idea che emergeva era l'idea del custode al museo
Ho giù di lì
Io credo che stiamo affermando un'idea ricca complessa e le ha realistica dello sviluppo
Comprendiamo tutti quanti che vi sono altri settori innovativi nei quali è possibile ricavare occupazione aggiuntiva
Comprendiamo che fa stradale le conoscenze e l'idea di uno sviluppo umano ricco legato non solo a una crescita quantitativa ma anche alla possibilità di far godere a quanti più cittadini di beni di risorse e di tradizioni di cultura di storia e comprendiamo che questo se praticato in maniera seria e un grande campo per realizzare lavoro io vi faccio due esempi che riguardano la nostra esperienza e poi finisco ponendo un problema al ministro
Noi abbiamo attivato negli ultimi anni un teatro lirico
Teatro municipale Giuseppe Verdi un teatro dell'Ottocento
Siamo riusciti con una programmazione non ambiziosissima ovviamente calibrata sulle nostre forze
Ma a mettere in piedi una programmazione di attività lirica di attività teatrale insieme Colletti di attività sinfonica che c'ha consentito nel giro di quattro anni
Di stabilizzare il posto di lavoro per centoventi giovani diplomati al conservatorio di Santa
Non è un investimento diciamo di quelli che fanno storia dare l'affiliata alla nuova economia
Abbiamo centoventi ragazze e ragazzi che avrebbero dovuto andare da qualche parte fare non si sa che che ormai lavorano permanentemente nel nostro teatro abbiamo quasi la stabilizzazione del lavoro per questi giovani
Abbiamo la formazione di altre figure professionali scenografi montatori del teatro Esperti di luci
è una cosa ripeto piccola ma che ci ha consentito di elevare il tono della vita culturale della città
E di dare centoventi posti di lavoro non abbiamo avuto contributi in misura Abba normalmente però da parte dello Stato non abbiamo fatto patti territoriali contratti danno abbiamo fatto una programmazione culturale equilibrata misurata coraggiosa in qualche punto innovativa ma che ha dato questi risultati
Secondo capitolo con il quale ci stiamo misurando noi siamo impegnati in un lavoro urbanistico della nostra città
E siamo impegnati in modo particolare su due versanti recupero del centro storico e
Arricchimento della città di contenuti architettonici e artistici nuovi cioè dovendo rifare il Piano regolatore generale ci siamo detti accompagniamo questo lavoro con un tentativo di arricchire di opere d'arte e di opere architettoniche la nostra città
E dunque abbiamo impostato una serie di concorsi internazionali di idee per la progettazione delle principali opere che sono in corso di realizzazione della nostra città
Abbiamo fatto un primo concorso internazionale per il recupero degli edifici mondo del centro storico ex carcere maschile e femminile ex strutture con conventuali
E abbiamo selezionato come vincitore di questo concorso una giapponese Kazuyo Sejima
Un milanese molesti Dori è uno spagnolo las Casas abbiamo poi fatto altri concorsi internazionale idee per quanto riguarda altre opere
Cittadella giudiziaria stazione marittima il palazzetto dello sport
Siamo riusciti ad avere una progettazione straordinaria da parte di tre grandi progettisti devi Chipperfield per la cittadella giudiziaria Zaha Hadid per la stazione marittima credo sia impegnato a Roma per il centro d'arte contemporanea e Tobia Scarpa per il palazzetto dello sport qual è il ragionamento fatto se a Bilbao solo il museo di arte contemporanea
L'operato di franche richiamo a Bilbao un flusso di visitatori di un milione cento mila persone l'anno
E se è Barcellona con l'operazione fronte di ma è riuscita ad innescare anche lì un flusso di turismo culturale il nostro progettista del piano regolatore Bohigas che ha progettato una città olimpica
Ci siamo detti probabilmente se inneschiamo un circuito anche di turismo culturale
Se cioè ci limitiamo a progettare delle opere di architettura contemporanea di valore europeo probabilmente senza investimenti aggiuntivi noi incrementiamo le possibilità di apertura della nostra città e di richiamo turistico
L'operazione è riuscita stiamo concludendo queste cose a cui abbiamo aggiunto un operazione che riteniamo possa avere un significa sapete che c'è una legge in Italia che prevede l'utilizzazione del due per cento dell'importo delle opere pubbliche da destinare ad opere d'arte commessi
è una legge che per lo più viene ignorata noi abbiamo deciso di applicarla abbiamo nominato Achille Bonito Bonito Oliva coordinatore diciamo di questo gruppo delle cose guidare diciamo
I concorsi internazionali per le opere d'arte stiamo facendo anche qui un lavoro credo interessante
Alla fine i conti a alla fine significa il prossimo anno di a vere grandi opere pubbliche di grande qualità architettonica e arricchite di contenuti da arte che possono consentirci di innescare anche un flusso di turismo cultura allora
Le due domande che pongo io sulla base di questa esperienza sono questi primo
Un aiuto
Ecco non ritorno alla provocazione iniziale data c'è una cosa che so per
Per amministrazioni che decidono perché impegnarsi a fare concorsi internazionali idee significa darsi dei tempi più lunghi
Significa pagare anche qualcosa in più
Una cosa molto concreta un progettista giapponese va pagato in dollari
Non lo abbiamo scoperto guardo trattare con Casillo se ci son problemi un po'dedica probabilmente diciamo un aiuto niente di eccezionale un un un elemento di sensibilità di incentivo da parte del ministero può innanzitutto premiare gli enti che si impegnano in questa direzione ma soprattutto favorire diciamo un impegno più generale degli enti locali in direzione dell'architettura contemporanea dei concorsi internazionali dite
L'altro punto e finisco riguarda il rapporto con le soprintendenze
Se ci sono colleghi amministratori sanno quel questa è la nostra croce quotidiane
Io condivido sostanzialmente lo schema utilizzato al ministero per la vendita o dismissione dei beni di proprietà pubblica diciamo le tre fasce beni di valore nazionale che a mio parere devono rimanere la vostra beni che possono essere ceduti a privati e beni che possono essere utilizzati compì in coro di destinazione
Devo dire che su questo punto io avverto la necessità rapporto con le Soprintendenze di una innovazione radicale
E questa innovazione radicale non può che passare per un atto di fiducia e anche per una delega più ampia di responsabilità ai comuni
Badate io so bene che è un tema delicatissimo siamo tutti quanti legati alla alla storia la memoria dei nostri centri storici
Ma un centro storico mummificato e un centro storico che non serve annesso
Badate non tutti i centri storici sono ricchi di grandi opere d'arte di architettura la grandissima parte centrista dodici Comuni medi e piccoli sono comuni che hanno l'esigenza assolutamente vitale di quella che noi chiamiamo un programma di igienizzazione
I centri storici sono nati per forme di vita e di socialità di epoche diverse dobbiamo porci il problema di portare servizi
Sottoservizi
Possibilità di avere strutture sanitarie possibilità di garantire una vita civile ora è chiaro che un centro storico no avremo mai probabilmente la possibilità di fare tre piani di parcheggi interrati
Ma da qui alla mummificazione del territorio
E a subordinare un programma che può rivitalizzare un intero pezzo di città
A un reperto che magari dal punto di vista settoriale può avere anche un significato ma che sicuramente non è strategico io credo che ce ne corre
E credo che questa sia materia su cui non può decidere un funzionario di una soprintendenza privo di responsabilità
Ma debba essere sollecitata una responsabilità e un potere di decisione di un'Assemblea elettiva che vivaddio alla responsabilità del destino di una comunità e anche la possibilità di valutare in piena responsabilità e con equilibrio
Quello che è davvero strategico anche dal punto di vista del patrimonio storico e artistico
E quello che magari nel bilancio degli interessi in campo può cedere il passo rispetto a un programma di umanizzazione della vita di un centro storico mi fermo qui
E adesso facciamo quello che in gergo televisivo si chiamerebbe un siparietto
Cioè cerchiamo di parlare con qualcuno che presumibilmente non chiede al ministero dei beni culturali
Di avere la gestione di beni culturali deve nella gestione dei centri storici perché spero che almeno le televisioni almeno al direttore generale della MTB
Antonio Campo Dall'Orto non abbia di questi necessita di questi desideri no invece al di là della dello scherzo vorrei chiedere come si ritrovano
Così chi si occupa di un tipo di cultura che e forse diversa da quella di cui abbiamo parlato finora che è entrata a far parte del ministero dei Beni di elettività culturali ecco come ci si ritrova cioè ci sono delle cose che vanno affinate in questo nuovo ministero che AN
A inglobato la parte che era al dipartimento dello Spettacolo eccetera
Allora diciamo che ci sono delle cose che vorremo sicuramente lo sono soldi perché non abbiamo da gestire
Nessuna attività dirette
Ci sono delle cose che abbiamo da chiedere in quanto pensiamo che rapporto tra i giovani la cultura possa essere comunque migliorato
La verità è che devo comincia con una cosa che è già stata fatta nel senso che favorire rapporto coi giovani significa innanzitutto favorire la loro accesso alle opere
E in questo caso
Devo dare atto che non è che siamo sempre terrà un po'per principio distanti dalla politica che punto uno degli interventi è stato quello di favorire con degli sconti il fatto che i ragazzi tra i diciotto e i venticinque anni possano per entrare in tutti i musei
Tra l'altro su questa operazione proprio perché pensiamo che essa vada esattamente nel segno di un un così in qualche cosa di concreto e tangibile per i ragazzi stiamo lavorando insieme trattamenti di è la prima volta che lavora una campagna di comunicazione al ministero
Però perché ne vediamo con come dicevo prima un un effetto agibile è immediato
Questo ovviamente il primo se vogliamo il primo livello un altro piano sul quale penso che in questo caso mi riferisco anche ai confronti avete parlato di Bilbao di Barcellona si aggiungono altre città che vive molto il turismo per Londra
Una strada che intuisco c'è stata intrapresa e che comunque
Dovrà vedere suppongo ancora molto lavoro è il fatto di riuscire a modernizzare quegli spazi sarebbe molto bello che per i ragazzi quelli cioè il i musei luoghi della cultura diventassero i luoghi d'aggregazione
Per farlo è chiaro che vanno tolte non due dita ma probabilmente due spanne di polvere nel rapporto che c'è probabilmente anche nel tipo di concetto
Di servizio che una persona può ricevere lo metto in cui per un museo
Quindi diciamo che è fondamentale riuscire a cambiare il rapporto che c'è tra i ragazzi e questi luoghi per far sì che e questi ruoli passa lenta nei posti di aggregazione dovete adesso ci sia no delle cose da vedere ma anche delle cose ad ascoltare la musica
Va bene se è una televisione musicale demente
è un elemento di aggregazione molto forte penso che i per la mia esperienza personale i luoghi dove i musei sono riusciti a non avere una così se vogliamo un pregiudizio rispetto allo sport care se vogliamo
Quello che è l'arte introducendo anche gli elementi di cultura giovanile peso che siano serviti volto verrà fare avvicinare i giovani per portare come dicevamo milioni di persone quei luoghi dove dove l'arte
Un'altra cosa e in questo caso soldi di chiedere delle cose che non posso avere nel senso che non è seriamente lo chieda l'aperto persona che come come divisione dei compiti l'intera mistero né le competenze però chiedo lo stesso in quanto lo stesso ministro che dandoci una mano
Hard a settembre l'anno scorso quando come vi ricorderete serali idea di chiudere anti
Una mattina via Lazzaro dall'intervista che si ha sollevato Colaninno in cui ministro pur non essendo la sua competenza specifica in quanto era mista era comunicazione comincio a dire ma ha un senso toccare questa rete in quanto e questo lo ricordo dice è un pezzo dalla cultura giovanile allora quando parla di cultura per i ragazzi oltre legame diretto appunto con che facevo prima estate beni culturali c'è anche un elemento invece di cultura intesa come partecipazione in questo caso di enti all'arricchimento di tutto quello che è il mondo il patrimonio atteggiamenti segni i comportamenti dei ragazzi grazie arrivate parlare dei torrenti D-Generation più interne che a me non piace però sicuramente enti di fa parte della cultura giovanile in questo momento italiana la in quest'ambito
Non nego che piacerebbe che
Oltre alla paesaggio potessero essere ritenuti intoccabile anche i luoghi di aggregazione giovanile
Che tendono a essere sempre molto difficoltosi noi avremo Valentini Dei
Che questo concerto proprio qui alla festa dell'Unità venerdì prossimo l'anno scorso un po'anche per momento difficoltà premente in cui ti ci trovavamo arrivarono sessanta mila ragazzi ascoltare dieci gruppi Azzi nove gruppi italiani a suonare per dodici ore di fila quello un pezzo di cultura giovanile perché a Pistoia e non è difficile fare a un ragionamento rispetto alla gestione di una cosa come questa però è un pezzo che non so come restare in tema va favorito in un paese se vogliamo appunto aiutare la cultura giovanile
Così come
In ambiti più così più forse specifici per esempio anche aiutare nella battaglia che stia facendo da qualche anno rispetta la riduzione questo caso dell'IVA sulla musica
Può aiutare a appunto a far sì che sia maggiore questo concetto di libertà che spessissimo noi troviamo nelle richieste dei ragazzi dove libertà in questo caso non voglio dire
Libertà se sud ma libertà pensa di avere maggiori possibilità di scelta di consumo di in questo caso musicale venti euro appunto
Arte
Penso che tra l'altro questo veramente non non per plagio ma perché ne ha avuto occasione di di di lavora insieme abbiamo la fortuna di avere un ministro che il giovane sensibile a tematiche giovanili quindi diciamo che vorremmo proprio queste sinfonie
Perché non per questo diceva che che facevo le richieste che magari non sono né strettamente di sua competenza per andiamo a farle richiesta che ci ascolta non soltanto al fine
Diciamo che queste sono un po'le cose che vorremmo
Speriamo che possano essere migliorate apportate al rapporto coi ragazzi
Beh adesso adesso Chicco Testa presidente dell'ENEL che si deve prendere un fardello grande così perché evidentemente rappresenta G. imprenditori in questo momento
E quindi gli imprenditori spero che non siano tutti uguali cioè non sono tutti uguali gli imprenditori
Non credo che tutti gli imprenditori come oggi Successo chiedano grandi fette di questi quattrini che vengono riferiti per l'impresa credo che ci si va anche imprenditori e imprenditori ma comunque un imprenditore che si occupa di cultura che spessissimo e nella ruolo di sponsor Rolo ruolo di organizzatore come si ritrova nei suoi rapporti abituali con il ministero e che cosa vorrebbe ancora di più in quel campo dal ministero stesso
Così cercherò di pensare che cosa
Il mondo delle imprese italiano può desiderare dal ministro
Per i beni culturali
E più in generale cosa si aspetta dalla politica culturale del nostro Paese
Terrore tanto per cominciare normalmente non ci troviamo in una situazione diciamo per una fetta molto simile a quella del ministro cioè non siamo tra coloro che chiedono ma tra coloro a cui viene chiesto di solito di sponsorizzare no quello che cristalline dei tuoi USA allora
Potrei cominciare col dire che gli imprenditori non desiderano più sponsorizzare non vogliono sponsorizzare vorrebbero investire nella nella promozione culturale
La sponsorizzazione ha a che fare con un
Con il concetto di mecenatismo diciamo con l'idea che chi ha risorse quattrini se è una persona anche intelligente diciamo quasi per un dovere civico o perché è stato bene educato dovrebbe
Come i vecchi principi mettere un po'di questi quattrini anche diciamo nella parte nobile del della vita della vita umana questo si può anche fare capita di farlo ma inevitabilmente finisce per rappresentare un qualche cosa che viene strappato alle imprese
Perché è parliamoci chiaro gli effetti in termini di ritorno comunicazionale utili immagine sulle impresa delle opere dei lavori di sponsorizzazione bassissimo
Noi abbiamo fatto in questi anni pochissime sponsorizzazioni quelle che abbiamo fatto mi pento di averle fatte cioè sono chiaro che se uno sponsorizza prosegue la mostra di Picasso faccio per dire
Picchi il il il Picasso e così forte che il fatto che sia sponsorizzato dall'erano dalla FIAT non se ne accorge assolutamente nessuno una battaglia impari
Beh Che cosa abbiamo fatto noi di secondo me è utile e interessante per i beni culturali italiani e per le abbiamo pensato a dei Progetti in cui il prodotto ENEL cioè quella che è la nostra attività economica si integrasse come dire diventasse leggibile all'interno del Progetto cultura faccio un esempio solo programma che forse anche voi conoscerete che toccherà all'Emilia Romagna mi pare proprio l'anno prossimo in maniera molto forte dopo aver toccato la Toscana non so a che punto siamo con voi ma so che le cose vanno sono andato vanno bene e già delle già tra il progetto Luce per l'arte un progetto in forza del quale noi stiamo illuminando decine e decine di piazze e monumenti chiese beni archeologici eccetera eccetera
Allora se io illumino l'Altare della Patria di Roma tanto per fare un esempio
Dopo un rilievo enorme a quel bene qualifica una parte intera della città e la gente che passa di lì dice Tom guarda quelli dell'ENEL che ne hanno fatto una giusta no e questo da soddisfazione a chi ha sottoscritto
E e a tutta l'azienda adesso faremo le piazze alcune piazze importati l'Emilia Romagna ma stiamo ormai alla conclusione di un progetto magnifico
Che stiamo facendo con il ministero dei Beni culturali che riguarda l'illuminazione di Pompei di tutta una parte di Pompei e la possibilità quindi di effettuare anche visite notturne all'interno di questo bene culturale no ecco questo è un investimento vero da parte dell'azienda un'altra strategia come si dice win-win in cui vince bene culturale e vince anche l'impresa e nessuno ha l'impressione che vi stiano tirando fuori un dente
Perché deve comportarsi da ragazza beneducata anziché da cafone che penso solo ai profitti agli utili
Si può fare di più da questo punto di vista e qui cerco di parlare non come ENEL ma diciamo interpretando quello che possono desiderare o volere i i miei colleghi imprenditori io penso che ci sono sicuramente due cose che si possono fare
La prima ha a che fare con il capitolo fiscale in termine generale no oggi una serie di se noi li nominiamo Popeye le nostre spese vengono classificate come spese promozionali e in quanto tali non entro nei posti di impresa sono sottoposti a un regime fiscale particolari no ora io non mi aggiungo a quelli che dicono
Defiscalizzare amo defiscalizzato detti spezziamo perché le richieste di fiscalizzazione in questo Paese tutti hanno un motivo per pagare di meno oliva oli per Follini prego litio questo o quell'altro e non andiamo da nessuna parte però però insomma penso che un po'in diciamo anche qui si potrebbe adottare una strategia in cui tutti e due vincono penso per esempio al fatto che le imprese possono tornare ad essere elementi costitutori di grandi patrimoni artistici
Una volta allegra questo una fatto importante una volta le grandi banche per esempio facevano compravano opere d'arte e si sono ritrovati queste opere d'arte comprate gli anni Venti negli anni trenta del nel periodo tra le due guerre se ne sono trovate nel patrimonio aziendale e oggi sono messi grazie c'è scritto questo dibattito trasmesso in tutto il mondo in via internet non so cosa capiranno fuori dall'Italia ma comunque interessante
Dicevo
E si sono trovati questi patrimoni artistici conservati io mi ma anche anche io mi ricordo che ho visitato la la pensate voi un po'di anni fa la sede della McDonald'nel in una foresta vicino Chicago la McDonald
Dal praticamente dalla da da quaranta cinquant'anni Commissione ogni anno a tutti gli artisti americani emergenti delle opere d'arte
Che abbiano un qualche riferimento con l'alimentazione le famiglie americane e ho visto una collezione di quadri straordinaria perfettamente visitabile
Ecco anche qui per esempio qualche misura
Questo per le imprese un investimento ripeto per voi me lo ritrovo in patrimonio quello che io compro anche qui qualche misura che potesse incentivare in un qualche modo
Le impresa e tornare ad acquistare a sostenere questo avrebbe molto significato soprattutto nella nel campo delle arti visive no le imprese potrebbero diventare dei grandi collezionisti
Poi c'è un secondo capitolo e vado molto rapidamente che il capitolo più delicato il più importante
Diciamo che ha a che fare anche con la questione delle competenze anche se io non voglio entrare in questa discussione è stato regioni e comuni perché avete già detto voi molte cose polizza oppure io so di ascoltare di capire come lo si risolve il problema che è quello invece di inserire il bene culturale
Nella come posso dire nell'attività produttiva
Di alcuni settori di impresa
Quindi unisco al lamento del sindaco De Luca ma che sono sicuro che anche i dico
Cook come dire e d'accordo
Cioè
è una cosa su cui ho cercato di discutere anche a lungo caro Isman presente con il sovrintendente di Roma no De Luca perfettamente ragione lecita
Sono come le lingue non l'organo della lingua ma le le lingue parlate se non si parlano muoiono se non si usano muoiono diventano lingue morte Positano per studiare ai filologi
Ugualmente lecita se non si usano muoiono
E noi dobbiamo usare li cita nella loro interezza compresa la parte culturale di queste città
Ora i nostri monumenti le nostre zone archeologiche i nostri centri storici
Possono diventare per intere attività produttive del nostro Paese penso al turismo penso alla moda ma penso anche ad altri settori produttivi dei palcoscenici
Delle possibilità di creare reddito e ricchezza giganteschi
Mentre invece va be vedrebbe ce capita non lo so che in una piazza di Roma dove la gente transita tutti i giorni perché non la si può far transitare il sovrintendente dica no la sfilata di moda non la puoi fare perché è sfruttamento commerciale
Di un bene culturale del patrimonio dello Stato pazzesco è una posizione che io trovo pazzesca dovrebbe essere felice e contento
Che qualcuno pensi allo scenario di piazza del Popolo per fare una sfilata di moda anziché pensare che in questo modo c'è uno sfruttamento improprio di un bene culturale
Da questo punto di vista noi stiamo profondamente impoverendo la nostra la nostra cultura
Faccio
Un altro piccolissimo esempio abbiamo forme di pruderie diciamo di ortodossia assolutamente improprie ma perché io devo andare e divertirmi a vedere un film che si chiama il gladiatore che ha per scenario la città di Roma peraltro ben ricostruita secondo me anche con qualche licenza certamente fatta da una produzione americana la quale riesce a utilizzare il filone della storia romana
Dei beni culturali americani per produrre un film gigantesco in termini spettacolari in termini di reddito mentre invece devo vedere la cultura italiana assolutamente lontana da questi temi ma perché è lontana perché non ne capisce la valenza comunicazionale perché è stata abituata a concepire il bene culturale come un oggetto come così feticisti Prodi rispetto fitti cistico
Anziché come qualche cosa da introdurre giorno per giorno nella nostra cultura nella nostra percezione nel nostro divertimento eccetera eccetera eccetera
Recentemente si è aperto il Colosseo però finisco con questo punto la domanda implicita
Si è aperto il Colosseo di Roma fatto straordinario terra una rappresentazione di una tragedia greca di Eschilo mi pare che il suo Sofocle così ogni mezzo anche al sì ma che cos'era io sono andato a vedere detto ma solo curioso voglio andare a vedere come mai il sovrintendente la Regina ha dato questa autorizzazione c'era anche il ministro Giovanna Melandri eravamo pochi elettive che c'era un trecento posti circa e poi mi sono fatto una ragione la tragedia era completamente in greco ma attenzione non in greco antico che avrebbe avuto in senso vitale vado a sentire come si pronunciavano le tragedie
No era in greco moderno quindi se fosse stata il libanese piuttosto che in in qualsiasi altra lingua esattamente la stessa cosa
Non c'era sotto Toritto sottotitolo pura perché non è stato possibile da pare da nessuna parte inserire un dispositivo elettronico io onestamente il prato era una tragedia recitata in modo molto ordinario e classico per cui se non capivi
Il il iter io onestamente lo confesso dopo venticinque minuti ammirato il fantastico spettacolo del Colosseo che era veramente fantastico visto dall'interno decine di attori eccetera eccetera non avendo gli obblighi istituzionali della mia amica Giovanna beh mi sono me ne sono andato ora non dico che bisogna ritornare a fare di spettacoli dentro il Colosseo perché questo forse sarebbe troppo però io penso che concludo io in questo senso che se fossimo capace di mettere insieme i beni culturali con un il cinema la cultura il turismo la moda allora riusciremo anche a farvi amare di più perché poi la protezione del bene culturale nasce da che cosa nasce dal fatto
Che il cittadino senta questo bene culturale come qualche cosa di amichevole come qualche cosa che gli appartiene veramente se invece lo sente come ostile o come estraneo rispetto la sua vita quotidiana
L'ho
I tic lui anziché da qualche altra parte devo dire che la conferenza sul paesaggio ha dato un contributo importante
A un tentativo di
Modifica di questa cultura ma io penso anche che sia ora di mettere mano ad alcune leggi che sono state importantissime
Nella storia italiana la legge del trentanove per esempio in una direzione un pochino più dinamica e più integrata con la vita di ogni giorno grazie
Due due sole chiose
Una delle quali per raccontarvi un affare che una faccenda che forse può essere può far sorridere a quello che diceva Chicco Testa
Dice che chi sponsorizza Picasso poi rischia di esserne
Schiacciato
Dipende se sa comunicare che ha sponsorizzato Picasso non mi viene schiacciato se non lo sa comunicare ne viene schiacciato
Qualcuno calcolava che fatto cento il valore di una sponsorizzazione il valore della comunicazione deve essere pari anche le anch'esso almeno a cento
E per esempio l'Olivetti non è stata certo schiacciata dal fatto di aver fatto il restauro del Cenacolo a a Milano anzi ne è stata non militante invece più vero e quindi e privi posso raccontare una cosina che forse vi diverte
La vicenda degli imprenditori e degli sgravi fiscali in questo nostro Paese che è una storia terribile perché comincia con una legge del mille novecentottantadue che che per chi ama le cose tecniche al numero cinquecentododici che da quella volta non ha mai avuto un Regolamento d'applicazione perché il ministero delle Finanze non ha mai voluto avesse un Regolamento d'applicazione e quindi applicarla per certe sue parti è stato difficilissimo improbo
Le provvidenze che prevedeva diceva che una serie di stese fatte nel nome dell'arte erano detraibili al cento per cento questo nel mille novecentottantadue
A furia di essere ridotto questo cento per cento era diventato degli ultimi tempi del ventisette per cento cioè il cinque per cento più dell'IVA che uno comunque pagava quindi non c'è neanche il vantaggio a fare le cose
Ma soprattutto questa questa vicenda nostra che ha ripreso quota proprio con un provvedimento recente che Giovanna Melandri mi pare sia riuscito a strappare alle Finanze comunque soprattutto la struttura del ministero forse ce ne parlerà questa vicenda nostra va paragonata con quello che succede in altri Paesi allora l'anno scorso degli Stati Uniti una grande Company di queste grandi come conglomerate che si chiama Sara Lee
Che forse più nota da noi perché tra le mille cose che produce produce anche i reggiseni Traité ex avendo cambiato consiglio d'amministrazione si è trovata una in gigantesche collezione di dipinti impressionisti fatte dal precedente presidente che era andato in pensione che era stato messo fuori dall'azienda
Erano sessanta quadri di qualche pregio buone Degas e cose di questo tipo
Il nuovo consiglio d'amministrazione non aveva nessun interesse per l'arte e nessun interesse a mantenere nella propria direzione questi dipinti
Hanno discusso cosa fare e alla fine hanno fatto la più grande donazione degli ultimi quarantacinque anni
Negli Stati Uniti donando a ventun Musei una roba di valore di un miliardo di dollari e tenendolo Sala per due anni per fare delle mostre itineranti che gli servono come pubblicità la cosa straordinaria è che il consiglio di amministrazione di questa Company
Ha discusso se donare questa cosa o metterla sul mercato andare in asta e venderle
E hanno fatto un contorno Concolato che costava molto di più venderle perché le tasse sarebbero state tali e viceversa tali sono gli sgravi degli Stati Uniti per le operazioni che regalare dei Degas e dei buoni e più vantaggioso che non venderle e questa mi è sembrata una cosa assolutamente straordinaria e dell'anno scorso vado ripetendo la gli amici e anche così quando mi ritrovi anche con persone che conosco meno degli amici
Giovanna Melandri al compito adesso di rispondere a tutte queste cose che le hanno chiesto che sono tante
Grazie ma intanto mi chiedo
Se considerato anche la vastità delle questioni che sono state poste se non mi convenga fare io quello che forse per voluto fare un primo giro e cioè se pur con grande sinteticità però cercare di descrivervi le
Le principali novità diciamo così le principali innovazioni in questo settore che sono avvenute in questi anni perché ho il sospetto che alcune delle domande poste non tutte naturalmente
In qualche modo derivano anche dalla insomma ignorino dei processi di trasformazione che ci sono ci sono stati il primo il primo la prima grande
Innovazione che io voglio ricordare è proprio il fatto e scusate ma io lo voglio dire qui questa sera alla festa dell'Unità
Questa è stata una delle scelte strategiche dei governi di centrosinistra dal novantasei ad oggi la scelta di investire investire più risorse
Attenzione istituzionale vorrei dire perfino in questo settore
Pensate che con la riforma del governo nella prossima legislatura i ministeri sono stati ampiamente ridotti ridimensiona anzi non ridimensionati ma ridotti nel numero bene il nuovo ministero dei Beni e delle Attività culturali sarà uno dei dodici ministeri importanti di questo Paese
E questo è un fatto di straordinaria importanza in un Paese che per decenni come diceva Fabio Isman prima considerato questo settore
Inspiegabilmente sinceramente per la storia e per la bellezza del nostro Paese quasi un settore residuale e marginale
Isman lo lo definiva la Cenerentola dell'amministrazione pubblica quindi prima grande come dire risultato che io voglio anche con orgoglio rivendicare questa sera è questo il nuovo ministero della cultura è uno dei dodici ministeri importanti dell'Italia
Come è giusto che sia per un Paese così ricco di bellezza di storia di cultura e di talenti di talenti anche giovanili poi su questo tornerò
Seconda riflessione di premessa per poi rispondere alle domande
L'altra scelta che non era scontata non era affatto scontata e anzi
Lo voglio dire purtroppo
Il presidente chimico try diciamo gli avversari politici su questo campo è uno degli avversari meno
Come dire su cui con cui il contraddittorio è meno accesso io ho un'ossessione per esempio che invece Francesco Storace
E ho anche un'altra preoccupazione di fondo
E chiedevo prima sottovoce al presidente Ghigo se Luigi come gli altri presidenti delle Regioni del Nord governate dal Polo aveva cambiato denominazione al suo Assessorato alla cultura
E mi immaginavo questa risposta ma ho avuto la conferma il presidente tipo non ha cambiato denominazione dell'assessorato alla cultura mentre invece in Veneto in Lombardia in Liguria l'assessorato alla cultura è diventato l'assessorato alla cultura e all'identità
Veneto lombarda ligure ecco uno dei sintomi diciamo così di una nozione localista e sono state affidati queste assessorati e degli assessori leghisti
Ecco una delle dei sintomi di una notazione della politica e delle politiche culturali che personalmente
Mi preoccupa e mi allarma
Quello che volevo dire però è che le scelte fatta in questi anni sono state scelte non scontate perché in anni soprattutto i primi novantasei novantasette novantotto anni difficili per la finanza pubblica anni in cui lo sforzo del governo è stato quello di risanare innanzitutto i conti pubblici
Le risorse per la cultura che erano bassissime
Sono incrementate continuamente abbiamo destinato risorse aggiuntive abbiamo scommesso sulla cultura anche attraverso questa abbinamento curioso tra le scommesse
Degli italiani attraverso l'asse del seconda estrazione settimanale della gioco dell'otto e la scommessa del governo sulla patrimonio culturale che ci ha consentito di concludere tanti restauri che si trascinavano lentamente da molti anni
Allora queste sono state delle scelte di fondo ce n'è una terza e poi concludo questa diciamo premessa di Natale carattere generale una terza scelta di fondo che anche caratterizza e a caratterizzato la sinistra il centro sinistra
Ed è stata questa
Le politiche culturali non possono essere concepite questo implicitamente risponde anche ad alcune delle domande poste non possono essere concepita come politiche elitarie c'è la cultura il l'accesso io ho avuto un'ossessione in questi anni l'ossessione era non solo restaurare Leonardo da vinci Piero Della Francesca Giotto la Domus Aurea eccetera ma era estendere il diritto all'accesso alla cultura il diritto di accesso alla cultura e lo abbiamo fatto con misure anche banali e semplici però vi assicuro
Rivoluzionando una Concezione
Gli sconti nei musei per i ragazzi e mi fa piacere che è stato ricordato che naturalmente è un costo è un costo per lo Stato per l'amministrazione stabilire che tutti giovani tra diciotto e venticinque anni che entrò nei musei statali pagano la metà del prezzo del biglietto io sto io regolarmente a dei dibattiti mi trovo qualcuno che mi dice ma fate pagare di più i biglietti così incassate di più no
Noi vogliamo che più cittadini che non si non ci sia nessun tipo di come posso dire davvero barriera economica all'accesso alla cultura
Così come
I miei collaboratori sono esausti di sentirmelo dire ma io lo devo dire ripetutamente ossessivamente così come finalmente abbiamo ci siamo incamminati su una strada che è quella di trasformare i nostri musei da luoghi qualcuno diceva polverosi
Qualche centimetro di polvere c'è sicuramente ancora ma molto meno polvere che nel passato da luoghi polverosi depositi di straordinarie opere d'arte ma anche un po'iniziatici anche un po'insomma che parlano che dialogano poco in modi più accoglienti in modi per voglio dirlo molto semplicemente aperti
Tre anni fa quattro anni fa in musei statali italiani chiudevano come le Poste alle due e mezzo a questa la frase che i miei collaboratori mi sentono dire ossessivamente oggi non è più così
Oggi lo standard di accoglienza di efficienza appunto di rispetto io voglio dire anche per i visitatori nel sistema museale statale
Non me meno diciamo non ha nulla da invidiare ad altri paesi europei e non è poco perché io ho sentito il riferimento a Bilbao in riferimento ai grandi ad alcune grandi musei di con l'arte contemporanea che sono nate in questi anni ma l'Italia è un paese diverso l'Italia un è un museo diffuso
L'Italia è un museo a cielo aperto noi non possiamo investire già solo immaginatevi di selezionare i grandi musei italiani
Dalle Gallerie dell'Accademia a Venezia Brera l'Egizio di Torino ne cito uno per citato restarne dieci per città gli Uffizi Galleria Borghese Capodimonte e giù giù cioè l'Italia è un sistema di non museale che non può essere nemmeno concepito
Come in quei Paesi che hanno uno due tre quattro dieci grandi musei nazionale non abbiamo centinaia allora risponde innanzitutto
Akiko naturalmente naturalmente appunto la premessa è Caro Guido
Io sono convinta che il diciannove di settembre tue ricordato questa data questa è una è una festa politica io credo che sia giusto anche sollevare una questione di politica generale questa sera
Il diciannove di settembre io credo che noi ci misureremo e misureremo anche le forze dell'opposizione la vostra coalizione su questo tema decisivo che è il tema del federalismo c'è la il disegno di legge che appunto per la riforma dell'ordinamento costituzionale dello Stato io sono convinta che
Questa sia una trasformazione
Necessaria decisiva per il nostro Paese quindi lo voglio dire sono una federalista convinta penso anche lo vedremo che misureremo il diciannove la lealtà di una delle forze politiche della della coalizione di centrodestra al tema del federalismo voglio vedere se Umberto Bossi voterà il disegno di legge di riforma dell'ordinamento costituzionale o se invece non si è ancora attraversata quel partito col movimento politico da pulsioni secessioniste ma lo vedremo lo vedremo il diciannove questi casi veramente ci sono momenti e atti parlamentari che dimostrano più di qualsiasi retorica propaganda e dibattito politico come dire che il re è nudo lo vedremo io mi auguro che noi diciannove potremo davvero cominciare l'esame con una
Clima costruttivo
Di del appunto nella direzione del federalismo però ecco il però
Su cui ovviamente ma i due non siamo d'accordo
Io ho letto qualche giorno fa sulla Stampa un bellissima una bellissima intervista Norberto Bobbio
Norberto Bobbio mi sono appuntato alcune delle cose che diceva
Norberto Bobbio tra l'altro devo dire anche
Riportando in modo molto convincente un discorso decisivo nella dibattito pubblico di oggi quello del discorso della parte dell'identità nazionale in mezzo a tanti discorsi confusi sul Risorgimento a tanti a come dire anche apprendisti stregoni che abbiamo ascoltato in questi giorni Bobbio distingue con una chiarezza magistrale
Tra
Il concetto di patria nazionalista che fu cara anche alla destra in questo Paese e la patria dei maestri del Risorgimento e anche dell'antifascismo e Bobbio dice una cosa che mi ha molto colpito dice che c'è una patria delle cessione che non è meno quella della politica
Né quella della Chiesa di Roma
Ma chi è quella della cultura
Che quella dei grandi poeti dei grandi artisti che dal Rinascimento in poi hanno significato nel mondo l'orgoglio di essere italiani ecco questa identità questa parte via chiamiamola pure patria questa identità
è nazionale questa è un'identica questo è il motto e e queste identità sta visibilmente nel paesaggio nei paesaggi ma anche nel patrimonio storico-artistico nella letteratura nella lingua
Quei grandi elementi che unificano che danno il senso di identità d'una nazione ed è per questo che nel disegno di legge di di riforma federalista dello Stato
Si considerano alcune funzioni che non sono inalienabili
Che sono le funzioni che fanno l'identità nazionale tra queste scene la moneta la difesa la giustizia ma c'è anche la tutela del patrimonio artistico culturale del nostro Paese
E badate questo è un punto
Un punto molto importante proprio culturalmente
Non solo perché la deriva può essere quella dell'Assessorato alla cultura della Padana della Padania
O della Lombardia della cultura lombarda della della cultura padana della cultura ligure non è solo per questo ma è proprio perché l'Italia il nostro paese è è fatto di di questo è un unicum indivisibile è un mosaico di
Dalla Sicilia alla Lombardia è una di diversità culturali che devono essere valorizzate e sostenute ma non possono essere
Ma non si può tende concepire lo Stato nazionale senza questa funzione unitaria
Questo naturalmente non significa affatto
Affatto
Ma ci siamo reciprocamente dati la maglia nera sui giornali in queste settimane Luria mi ha dato la maglia nera dicendo le cose che ha ripetuto qui stasera cioè che il ministero della cultura e dei beni culturali è un ministero
Perché non dei centra e io ho spiegato adesso perché ed ha anche spiegato adesso perché nella riforma federalista dello Stato a mio giudizio la competenza sulla tutela e la conservazione deve rimanere allo Stato
Io ho dato la maglia nera non a lui ma alle Regioni ad alcune regioni che a quindici anni pensate a quindici anni dall'approvazione della legge Galasso quella legge non quella del trentotto ma quella dell'ottantacinque c'è una legge riesce insomma
Di quindici anni fa che però la principale legge di tutela del paesaggio
Quelle regioni che non hanno ancora applicato quella legge che non hanno ancora redatto i piani paesistici lo strumento principe principale per tutelare il paesaggio e l'ambiente e anche il patrimonio culturale italiano
Allora io dico e avevano un anno di tempo per farlo allora io dico non serve da scene maglie nere facciamo un passo in avanti
Introduciamo il principio della cooperazione
Cerchiamo di evitare questo rispondo così anche alla questione del rapporto tra gli amministratori locali alle soprintendenze
Cerchiamo di evitare che il ministero della cultura sia concepito è percepito sempre come solo l'amministrazione del diniego il signor Novo l'amministrazione diciamo del del vincolo
Cerchiamo di trovare le forme per con pianificare il territorio anche perché anche ai fini della tutela
Noi soccombiamo cioè le ragioni della tutela non vincono se sono sempre esercitata a valle dei processi di pianificazione del territorio non solo sono odiose per i cittadini per le imprese ma non vinciamo
Vince vince vince lo sviluppo vince uno sviluppo Nolli che non incorpora il valore della tutela quindi io credo che dobbiamo ricercare le forme e anche alla riforma del ministero va in questa direzione terre
Diciamo incrementare e rafforzare la copianificazione e
E
La collaborazione una delle trasformazioni importanti del della riforma del ministero è la creazione di una nuova figura
Questa figura che esso pretendente regionale che allontanerà da Roma molte delle funzioni che oggi Roma esercita cioè l'esercizio del vincolo sarà in capo a questo signore o questa signora che sarà il coordinatore delle Soprintendenze sul sul territorio
In questi anni abbiamo superato anche molti tabù da questo punto di vista
Uno di dei quali
è legato alla al rapporto nella
Tutela e nella gestione del patrimonio culturale con lo stop con tra lo stato e i privati
E così mi riferisco alla domanda di Chicco Testa
Io non so se le riprese non vogliono più sponsorizzare l'arte la cultura forse istintivamente per questo motivo abbiamo già approvato anche qui così diciamo dall'informazione fino in fondo abbiamo già approvato al Senato nel collegato fiscale
Una norma molto importante che permetterà non solo alle imprese ma anche a tutti noi
Perché il il la sponsorizzazione dell'arte non deve essere solo affidata al privato in senso nel senso dell'impresa ma anche ai cittadini che possono associarsi al nostro sforzo e questo emendamento approvato nel collegato fiscale prevede che le erogazioni verso le istituzioni culturali possono essere pienamente dedotte dall'imponibile delle riprese ma anche delle persone fisiche
Io credo entro pochi mesi questo provvedimento sarà approvato anche alla Camera e sarà legge dello Stato è un tassello importante che mancava che mancava nelle politiche culturali
Ma noi non vogliamo solo gli sponsor
O i mecenati del due mila noi vogliamo associare le aziende lei prese nella gestione del patrimonio culturale naturalmente cari amici e cari compagni lo dobbiamo fare
Senza abbassare di un
Centimetri il rigore nella tutela perché abbiamo alle spalle anni che non ci fanno molto onore abbiamo alle spalle anni in cui la cifra principale era il degrado l'abbandono
Allora tanto più lo stato e il Governo investe su questo settore tanto più possiamo sforzarci per associare anche il privato in questo sforzo
Devo dire rispondendo sempre a Chicco Testa su questo punto sì il film di Ridley Scott è un è un bel film
Non so quanti di voi l'avete visto
Però voglio ricordare a tutti che quel film racconta la storia di un imperatore di comodo che senza molto pensarci su uccise i fratelli Quintili si impossessò dalla loro villa sull'Appia Antica
Insomma e quella è la storia
Beh quella villa quella villa la villa dei Quintili è uno di quei luoghi di questi e archeologici che per decenni sono rimasti appunto abbandonati lasciati nell'incuria che in questo anno abbiamo restaurato e restituito al godimento pubblico quindi è vero c'è Ridley Scott ma c'è anche il ministero dei Beni culturali che ha restaurato
Il la villa dei Quintili in cui è stato
La cui storia è raccontata da quel film ancora un'ultima riflessione sui giovani
Ci siamo molto concentrati in questa discussione necessariamente sulla parte beni culturali patrimonio storico culturale del perimetro del nuovo ministero in realtà la vera novità del nuovo ministero è che tiene insieme tutto
Che tiene insieme
L'arte la cultura il patrimonio ma anche la produzione contemporanea
Nella musica nello spettacolo nel teatro nel cinema e anche nelle arti figurative evidentemente c'è anche la cultura contemporanea
Io ci tengo moltissimo a questo perché c'è stata una dicotomia nel passato un'allocazione una concezione antica anche questa polverosa della politica culturale
Noi dobbiamo promuovere sostenere il talento dei giovani dei ragazzi lo stiamo facendo potrei citare molte misure che abbiamo preso in questi anni
Sostenute per sostenere la la la crescita di una cultura drammaturgica nel campo teatrale contemporanea
Per sostenere quelle forme di produzione audiovisiva che sono le classiche palestre per i giovani i cortometraggi documentari in video clip
Tante cose adesso è inutile elencarli quello che è certo è che la sinistra non vuole fare una politica culturale né elitaria né solo ed esclusivamente rivolta al passato in tutte le sue forme dall'architettura contemporanea
E qui sindaco le posso dire che tra qualche mese
Il nel perimetro del nuovo ministero nascerà un nuovo servizio una direzione
Dedicata all'arte alla e all'architettura contemporanea è il primo compito che io affiderò questa direzione esattamente quella di sostenere istruire quelle amministrazioni locali ma anche amministrazioni dello Stato che vogliono ricorrere al concorso internazionale di progettazione per progettare grandi segni di architettura contemporanea perché indubbiamente il segno prevalente
Nell'architettura contemporanea in Italia per troppo tempo è stato il non finito dell'abusivismo edilizio e non è stata la ricerca di una qualità nel contemporaneo
Ma visto che ci sono e che parlo di abusivismo edilizio
L'ultima cosa che voglio dire è questa
Dal novantasei ad oggi
I governi di centrosinistra Prodi D'Alema e Amato in assoluta continuità hanno detto un che anche è stato poi uno degli oggetti dalla Conferenza nazionale sul paesaggio hanno detto per la prima volta da molti decenni in questo Paese un mai più
Mai più un condono edilizio
Mai più la logica dei condoni edilizi trasformiamo l'abbattimento di una card di un di un di un ecomostro come influenti come Punta Perotti da un atto d'isolato coraggio di qualche amministratore locale a un atto di di di civiltà condiviso
Questo è un punto caro Ghigo poi dovete Rita che la parola sarà non vale
Su cui destra e sinistra
Hanno idee diverse dello sviluppo perlomeno
Farmi dire questo io ho letto come tutti i cittadini italiani quest'estate le ventuno tesi con cui Berlusconi si appresta a chiedere il consenso dell'elettorato italiano
Un silenzio assordante un silenzio assordante di cultura di ambiente di territorio di paesaggio non ho letto una riga
Che idea avete della politica culturale tornerebbe indietro farete come Storace staff vedete che c'ho l'ossessione di Storace farebbe come Storace ha già annunciato fare la Regione Lazio per lui per rimettere livelli
Metto rate
I parchi naturalmente riducendone la dimensione come Storace ha detto vuole fare nel Lazio perché sono contò in contrasto con lo sviluppo del territorio oppure avete un'idea dell'attualità
Della sostenibilità della cultura e dello sviluppo e anche della tutela del paesaggio
Aver detto mai più un condono edilizio non è stato facile in Italia sappiamo benissimo che non è stato facile ma è uno dei punti che ha
Marcato una distanza una differenza l'ultimo condono edilizio stato del mille novecentonovantaquattro Governo Berlusconi io spero che a quella cultura non si torni più
Grazie grazie a Giovanna Melandri io ho qui un bigliettino che mi dice che avremmo dovuto finire cinque minuti fa però io credo che il presidente Ghigo che peraltro voleva anche parlare madre va avanti per ore a parlare di questi temi il problema è che forse manovre oltraggi voi e che dopo noi ci e Luis Sepúlveda che è sempre un bel cedere il passo peraltro e io credo però che il presidente Ghigo cinque minuti abbia assolutamente diritto ad averli
E credo che siamo tutti d'accordo nel fatto che lui abbia prego prego sì sì grazie grazie per questa opportunità
Ma prima di tutto voglio stemperare il tono dalla polemica comunque devo dire che anche se può indossare sulla maglia nera la porteresti con classe questo è fuori da ogni dubbio ma al di là di queste battute un elemento che io voglio chiarire in questa posizione torno a ripeterlo
Che occupa il tentato di radicalizzare un po'la polemica come anche giusto che sia in un dibattito politico la posizione che io Espresso e la posizione di tutte le regioni anche quelle governate dal centrosinistra non è solo la posizione del Governo delle Regioni governate dal centrodestra
Perciò obiettivamente io nel portare la posizione sul percorso di riforma
Che non mi permette che non vorrei venisse chiamato in senso federale dello Stato è una riforma stralcio la stessa Iervolino così l'ha definita non è una riforma in senso federale dello ecco e sicuramente una riforma molto importante molto qualificante di ammodernamento che noi come Regione abbiamo appoggiato e sostenuto che ci auguriamo nell'ambito del dibattito parlamentare Beta una forte convergenza perché è vero che c'è il rischio che qualche forza
Del centrodestra freni questo percorso di riforma non lo nego ma comunque permettimi di dire che mi risulta che anche qualche forza del centrosinistra non sia così disponibile ad appoggiarla
Perciò vedi che in un certo senso i problemi ci sono da ambo le parti poi naturalmente nella polemica politica uno posto esasperare una posizione piuttosto che un'altra
L'elemento però sul quale mi permetto di porre un elemento di riflessione che quando tu giustamente anche citando un mio illustre concittadino Norberto Bobbio ai rappresentato quella che sembra essere una preoccupazione che i cittadini italiani dovrebbero sentire
Voglio dire che si parte da un concetto culturale secondo me errato perché vedi
Comuni province regioni sono lo Stato non sono qualcosa di diverso dallo Stato sono esattamente la stessa cosa di conseguenza partendo da questo assioma io credo che noi Pozzi siamo
Come tutto sta menta e anche sollecitato trovare delle forme di convergenza di collaborazione su tematiche così importanti
Perché io naturalmente in questo caso parlo come rappresentante della Regione Piemonte
Queste politiche che tu hai sottolineato adesso non voglio naturalmente prendermi dei meriti che è giusto che magari mi riconosca qualchedun altro
Ma noi proprio dall'il mille novecentonovantacinque abbiamo impostato una politica culturale molto attenta
Molto significativa può darsi che io sia l'unico presidente del centrodestra che lo fa però comunque lo facciamo qualcosa
Lo faccio e lo faccio in maniera convinta perché ritengo che la cultura sia proprio l'elemento oltretutto richiamiamo quindi
Va bene
Va bene no dicevo lo faccio in maniera convinta perché ritengo che queste tematiche siano proprio l'elemento portante della politica
E di una politica importante di sviluppo in quanto l'ambiente la cultura sono tutti elementi che i vanno nella direzione di creare quelle condizioni perché il nostro Paese cresca
Ma
Perché il nostro Paese cresca e anche importante opportuno
Che il sullo Stato centrale incominciare era un po'più di fiducia nei confronti degli enti locali perciò io non so se arriveremo a lo stralcio della le della lettera Q e di conseguenza al trasferimento tout-court delle competenze di bene ambientale di beni culturali
Alle regioni ma è indubbio che io mi auguro che da questo dibattito perché naturalmente sta al Parlamento decidere noi come Regioni facciamo delle proposte sollecitiamo facciamolo bene facciamo in un certo senso il nostro lavoro
Ma è il Parlamento che deve decidere da questo dibattito emerga se non altro che su queste tematiche c'è una forte sensibilità da parte degli enti di governo territoriale e che il governo se proprio non vuole io mi auguro che lo faccia
Non il Governo il Parlamento se proprio non ritiene che le Regioni siano in grado di sviluppare insieme a Province e Comuni perché anche qua
Non voglio che nascano degli equivoci
Noi dobbiamo fare sì Naba è una brutta parola dobbiamo collabora volevo dire sinergia ma è un termine piuttosto abusato dobbiamo collaborare a livello di governo territoriale
E la corporazione deve essere il senso della sussidiarietà come il sindaco prima rappresentava
Perciò veramente l'augurio che io faccio ma credetemi non lo faccio le regioni lo faccio un sistema Paese noi abbiamo bisogno di cambiare abbiamo di bisogno di ammodernare i livelli di governo territoriali rispetto al governo centrale facciamolo con serietà facciamola con concretezza senza fughe in avanti ricordando che le rivisitazioni storiche tipo quelle sul Risorgimento sono delle boutade che vanno rigettate al mittente te lo dice un piemontese che coglie ogni occasione per dire di avere l'orgoglio di aver unito questo Paese come piemontese
E di conseguenza io credo che diciamo dibattito mi auguro che entri nel merito che sia un dibattito serio e che veda anche possibilmente una forte convergenza anche delle forze di opposizione nei confronti di un percorso di riforma di cui il nostro Paese ha bisogno poi lo farete voi lo faremo noi non lo so questo dipenderà come ho detto dal dibattito parlamentare però io credo che obiettivamente su questo tema si debba una volta tanto tentare di lasciare da parte quelle che sono le convinzioni di schieramento e guardare nel merito nell'interesse del Paese
Grazie grazie
Grazie al presidente Diego e prima che noi ce ne andiamo io vorrei lasciarvi un ultimissimo telegrafico pensierino della sera perché può servire ai più giovani che hanno il diritto di non saperlo chi magari Selene frattempo dimenticato
Nel dopoguerra da quando è nato questo ministero dei Beni culturali mille novecentosettantacinque fino a pochissimo tempo fa
Questo ministero veniva attribuito secondo tutti i ministeri venivano attribuiti secondo un manuale di lottizzazione politica che era noto come manuale Cencelli
Dal nome di Vincenzo Cencelli che le sottosegretario che l'aveva costruito questo ministero dei beni culturali era esattamente l'ultimo dei resti
Il centro sinistra ha messo allora in testa questo ministero qualche tempo fa il vicepresidente del Consiglio prima
E poi Giovanna Melandri che tutto è tranne che un resto della politica io voglio ringraziare voi che ci avete ascoltato voglio ringraziare Giovanna Melandri perché non è un resto verrà fuori