"La forza della Cgil di fronte alle nuove sfide. Lavoro, contratti e diritti" - organizzata dalla Cgil (presso il Palacongressi, piazza Adua 1) - (Nota: è stato registrato solo l'intervento di Sergio Cofferati)

Miliardi oculari ammonizioni beccato con precisione anche nei tempi diamo la manovra finalmente vedo che è tutta l'Assemblea anch'io voteranno Peter le conclusioni dimenticato
Care compagne e cari compagni
Io credo davvero che quella di oggi sia stata una bella Sembler
Sapete che non sono abituato a fare complimenti e men che meno
A nascondere quello che a me può sembrare soggettivamente lo stato delle cose
Di questa mattina mi è piaciuta la discussione
La relazione il dibattito le compagne e compagni si sono alternati qui
Non hanno svolto una funzione rituale
Hanno dimostrato in concreto con le cose che hanno detto d'aver pensato antenna
E di aver collocato le loro riflessioni in un quadro che si presenta difficile impegnativo per la nostra organizzazione ma vi confesso che il tratto più
Bello
Che ho trovato qui come l'avevo riscontrato io non ho mancato di dirlo nell'assemblea dei delegati che abbiam tenuto qualche settimana fa a Roma
E che vi siete stati a sentire
Con un'attenzione che non sempre nell'organizzazione cioè
Vuol dire che c'è consapevolezza dell'importanza della delicatezza del momento
E c'è una cosa che in un'organizzazione grande e complessa come la CGIL vale tantissimo c'è il rispetto delle opinioni anche quando sono diverso anche quando sono lontane come lo sono stato in questa circostanza
Quelle degli uni rispetto a quelle degli altri
Noi abbiamo bisogno di tanti momenti come questi
Non di discussioni rituali ma di discussioni fra anche esplicite
Che contribuiscano a definire con precisione il progetto politico della CGIL per i prossimi anni
L'assemblea dei delegati delle euro anche un po'ambiziosamente aveva questo obiettivo iniziare a una riflessione
Che e poi proseguita con i contributi che son venuti da molti territori da tante categorie riflessione che si dovrà concluderà il congresso che terremo come sapete nella seconda metà di questa definendo in anticipo come stiamo facendo le basi della discussione materiale del Regolamento i documenti sui quali confronteremo con gli iscritti l'opinione del gruppo dirigente
Perché dunque tanta attenzione all'importanza del Progetto come l'abbiamo chiamato perché per noi il progetto non è soltanto l'indicazione di quelle politiche che se condivise danno identità e anche un'idea di appartenenza agli iscritti della CGIL ma anche la base materiale sulla quale vogliamo migliorare
I comportamenti e gli orientamenti
Del nuovo governo e dei nostri interlocutori tradizionali e le associazioni imprenditoriali con le quali a vario titolo che a vario livello
Discutiamo quotidianamente
L'idea che abbiamo messo al centro di questo progetto che nota è stata ripetuta qui da Luciano voglio ritornarvi solo rapidamente
Indicando anzi sottolineando quali sono i riferimenti fondamentali
Noi pensiamo che questo Paese
Ma lo diciamo da tempo
Non è un'opinione che ci siam fatti in circostanze recenti come invece sembra essere capitato al governatore della Banca d'Italia
Questo Paese si è messo alle spalle la parte più impegnativa e difficile del risanamento economico
E dunque alle condizioni per potere crescere in misura consistente nel corso degli anni a venire
è importante però che questa crescita lo sviluppo
Abbia una radice qualitativa profonde
E avvenga
Nizzardo nel corso della sua attuazione gli elementi di equità sociale che sono importanti per noi e vogliamo sperare anche per tanti anni per noi per la funzione di rappresentanza che un sindacato a e alla quale non deve mai rinunciare
Abbiamo insistito nella nostra discussione quasi ossessivamente intorno al tema della qualità
Inizialmente non siamo stati presi
In particolare attenzione
Abbiamo incontrato anche qualche
Commento superficiale abbiamo incontrato anche delle distrazioni
All'interno della stessa organizzazione
E poi finalmente questo argomento è diventato argomento di discussione anche fuori di noi era ora
Perché qualità e soprattutto cos'è per noi la qualità la quale facciamo sistematicamente riferimento quando parliamo di politiche economiche o di politiche sociali
Un'idea di sviluppo che abbia il tratto dell'equità come dicevo prima ma che sia per sua natura ha destinato ad essere utilizzato per risolvere molti dei problemi che sono di fronte a nuove
Noi abbiamo insieme ad altri contribuito a che si realizzasse
L'obiettivo dell'ingresso dell'Italia nell'Europa comunitaria attraverso la porta principale della moneta unica affermando fin dall'inizio che da lì bisognava passare e che però quel passaggio quella porta stretta era la condizione per noi per poi stimolare insieme agli altri un'idea di Europa più larga con un suo progetto sociale
Con elementi di identità condivisi da milioni di cittadini
Un'Europa utile per le persone che vivono e lavorano in questa parte del mondo
E per questa ragione abbiamo detto con franchezza a tante persone
Che i loro problemi problemi importanti qualche volta urgenti non potevano essere affrontati e risolti subito perché veniva prima l'esigenza non rinviabile del risanamento
Io non amo usare la parola sacrifici come pure se fatto in più di una circostanza
Io credo che sia più giusto descrivere quel che ha rappresentato un vero e proprio processo
Abbiamo allontanato nel tempo il momento nel quale si potevano affrontare e realisticamente risolvere i problemi di tante persone
Perché un Paese sull'orlo del crollo finanziare come nel nostro nel novantadue
Non poteva se non demagogicamente prospettare nulla di positivo a tante persone
Bisognava avviare quel processo quel risanamento che si sarebbe reso necessario comunque al di là di Maastricht dei vincoli posti da un accordo pure liberamente sottoscritti
E se oggi l'Italia in Europa e può trarre vantaggi da quell'ingresso è in virtù di quella condivisione di una scelta che abbiamo indicato con le sue difficoltà perché non è stato facile
Dire a molte persone deboli hai ragione ma non è ancora il momento di trovare prime risposte
Quel risanamento ha innestato una crescita economica che oggi nessuno nega
La consistenza di questa crescita è paradossalmente confermata nei primi mesi di quest'anno dal fatto che la stasi gli altre economie più forti della nostra non ha prodotto arretramenti
Ma semplicemente un rallentamento che non sottovalutiamo
Ma che contemporaneamente la conferma della profondità del processo di risanamento al quale abbiamo dato un contributo niente affatto marginale un contributo che ad esempio da parti importanti del sistema delle imprese non è venuto
Un contributo che chi sosteneva che bisognava rinviare l'ingresso nell'Euro per risolvere prima altri problemi quelli che avevano
Distrattamente considerato in precedenza
Non hanno ritenuto opportuno dare non ci siamo spesi l'abbia fatto con franchezza sopportando le difficoltà e oggi possiamo dire di avere per quella ragione qualche credito e di poter indicare alcune priorità
Che sono importanti per noi ma lo sono io credo per il Paese
Se questo sviluppo c'è
E se questo sviluppo deve durare nel tempo è indispensabile che venga accompagnato dall'idea del limite
Non è immaginabile che un'economia possa crescere indistintamente senza tener conto degli effetti che la crescita economica genera nel sistema dentro il quale avviene e nei rapporti con quello che sta fuori da quel cinque
Per questo abbiamo detto fin dall'assemblea dei delegati e riconfermiamo in questi giorni
Anche alla luce degli annunci e delle prime politiche precise che vengono indicate dal centrodestra e che non condividiamo affatto
Che è stato gravi da parte degli Stati Uniti mettere in discussione l'accordo di Kyoto e che è sciagurato inseguire quel Paese su quella strada non considerando come il rispetto dell'ambiente
E dunque un valore esterno
Al sistema economico sia fondamentale perché l'economia tedesca
Addirittura e non da adesso
Pensiamo che politiche ambientali
Condivise ed efficaci siano le loro stesse un'occasione di crescita e di sviluppo e possono generare quote importanti di lavoro
E non considerare invece il pericolo che essi
Incrocia inevitabilmente
Se si pratica uno sviluppo indistinto che saccheggia risorse ambientali che non sono importanti solo per uno ma anche per le generazioni che verranno un atteggiamento di questa natura non è soltanto un atteggiamento sbagliato l'atteggiamento grave verso le generazioni future
Dunque uno sviluppo che però sia rispettoso del limite della soglia
Dell'impatto ambientale
Uno sviluppo che si trascini un'idea di competizioni perché anche queste qualità
Che utilizza la ricerca l'innovazione la valorizzazione delle risorse umane e non prefigura un modello di competizione nel quale esattamente come si punta a un uso strumentale dell'ambiente si mette in discussione perché costano le tutele delle persone col sistema di critiche quelle persone ci sono conquistati nel corso di interi decenni come si deve rispettare la soglia dell'ambiente bisogna rispettare le soglie delle tutele e di diritti individuali e collettivi quel che abbiamo indicato come la nostra bussola e le politiche future
Nella situazione data l'ipotesi in campo sono precise a questa nostra idea di sviluppo a questa radice di qualità
Si contrappone in modo esplicito
Un'altra opzione
Quella che
Ha preso corpo durante la campagna elettorale
Per le politiche annunciate dal centrodestra non un programma organico
Ipotesi populiste promesse demagogiche e qualche cenno di intenzioni per il dopo
E che invece è diventato ipotesi molto più consistente e stringente nell'assemblea degli industriali di Parma riconfermata per intero nell'assemblea di Confindustria di qualche giorno sono in quell'assemblea come avete visto Confindustria indicato al governo quali sono le sue priorità e le scelte che il governo deve fare
Ora valuteremo qual è l'intenzione del governo abbiamo criticato aspramente
Demagogia populismo ipotesi non condivisibili che si sono affacciate durante la campagna elettorale
Quello schieramento avuto il consenso dei cittadini italiani oggi è chiamato a governare il Paese
Lo aspettiamo in Parlamento e torneremo a valutare con la stessa franchezza il programma che presenterà
E la ricaduta di quel programma nei primi atti concreti
Soprattutto la scrittura
Il documento di programmazione economica e finanziaria che diventerà la legge finanziaria nell'autunno
Pur tuttavia
Importante come avete fatto questa mattina con la vostra discussione
Non soltanto
Portare ipotesi di rafforzamento
Di crescita dell'efficacia del nostro progetto
Ma indicare anche alle imprese e al governo quali sono gli ambiti
Nei quali si può realizzare un confronto e quali sono invece per noi le soglie che non accetteremo in alcun modo di valicare
All'impresa e possiamo dire con serenità e franchezza che
Se vogliamo il confronto con noi
Questo confronto deve partire
Dalle regole e soprattutto da quelle regole che discendono dall'Europa
E dall'essere stabilmente in un paese
Che ha dato vita al primo nucleo
Dell'Unione Europea
E che deve difendere e mantenere la credibilità e il rispetto che si è conquistato in Europa
E dunque se l'idea è di una
Politica fiscale
Che
Stimoli lo sviluppo
Non è accettabile da un lato la demagogia di chi pensa di poter ridurre la pressione fiscale a soglie tali da apparire sinceramente improponibili
A meno che non si abbia il retropensiero attraverso questa ipotetica diminuzione delle tasse di far saltare il sistema del welfare che come noto e alimentato in Italia in gran parte dal fisco
Così come
Non si può agire in materia fiscale
Riproponendo soluzioni come quella tragicomica della diminuzione dell'IRPEG che ha portato
Ad una pessima figura degli imprenditori italiani in Europa visto che è stata bocciata clamorosamente né poteva essere diversamente
Dai commissari dell'Unione come forma impropria di sostegno
Alle attività produttive e di alterazione della concorrenza
Noi siamo molto affezionati a quell'idea di Europa e alle conseguenze che discendono
Per questa ragione abbiamo un'opinione diversa da quella che è stata espressa dal Governo
Che si appresta ad essere insediato per bocca di presunti ministeri
Tali probabilmente saranno
E prima di loro
Dall'associazione degli imprenditori privati
L'idea di combattere l'allargamento dell'Europa verso i Paesi dell'Est è un'idea sbagliate peregrina
Non abbiamo dimenticato che Confindustria la prospetto
Al presidente Amato come merce di scambio nella discussione che si doveva fare a Nizza sull'allargamento
Sostenendo la tesi inaccettabile che ci si doveva occorra l'allargamento se contemporaneamente l'unione non concedeva
Il suo consenso a una politica di intervento sul fisco che non casualmente riguardava soltanto le tasse sui profitti delle imprese che avrebbe portato alle alterazioni che ho ricordato prima
Per noi l'allargamento dell'Europa importanti
è importante perché soltanto da un'Europa che spende i suoi confini e che si dota di regole
Una Costituzione una carta dei diritti
Forme
Eguali
I meccanismi legislativi può venire un vantaggio attraverso la crescita ed una competizione che non produca rotture e conflitti tra le aree deboli
I Paesi più deboli gli europei esclusi dall'Unione diventerebbero oggettivamente un'area che attrae investimenti
In virtù del fatto che è possibile generare un dumping sociale
Chi come noi ha sempre guardato all'ideato dell'Europa non può accettare in alcun modo un'ipotesi di questa natura
E sappiamo che l'Europa ha poi le sue regole e noi quelle regole le vogliamo rispettare
Lo dico perché nel corso di queste settimane
Forse non a caso è diventato argomento di polemica aspra la discussione che si è sviluppata in quegli atti concreti intorno al recepimento di una direttiva comunitaria in materia di lavoro a tempo determinato
Ne profitto per ripetere qui cose che mi avete già sentito dire ma che forse utile vi sottolinea
Non c'era la nostra contrarietà quello strumento
Noi pensiamo esattamente come si pensa in Europa che il rapporto di lavoro da privilegiare debba essere quello a tempo indeterminato
E la premessa della direttiva
Sappiamo di avere in questo l'opinione profondamente diverso da Confindustria c'è una cosa singolare che
Ad alcuni di voi non sarà sfuggita
Nel loro documento di Parma
Ipotizzano pensate un po'la rinuncia ad un vantaggio consistente così consistente che è stato apprezzato dal governatore d'Italia dalla Banca d'Italia nel nella sua relazione dell'altro giorno il governo
Preceduto da Giuliano Amato nell'ultima finanziaria introdotto una norma che prevede un vantaggio molto consistente per l'impresa e che stabilizzano rapporto di lavoro
Al sud e al doppio del valore rispetto al Nord
Sono un abbattimento di oltre trenta punti in percentuale del costo del lavoro per una persona che se oggi sta lavorando con un contratto di lavoro atipico viene coinvolta in un'assunzione a tempo indeterminato
Beh pensate rom italiani come sapete non rinunciano mai annulla lo hanno dimostrato in cento circostante qui sono arrivati a chiedere a Parma
Non so se lo confermeranno al governo che sarebbe venuto di cancellare quella norma preferiscono mantenere un mercato del lavoro nel quale può prevalere la precarietà piuttosto di avere un vantaggio materiale in un mercato nel lavoro nel quale si è stabilito un rapporto
Ebbene questa idea
Di mercato del lavoro non è soltanto diversa da quella che l'Europa indica ma nello specifico porta alle conseguenze che abbiamo lì Battle registrato
Tutti voi avete contratti di lavoro che determinano le regole lavorate può determinare
Esiste una legge italiana
Noi non abbiamo nessuna contrarietà per quella ragione dimostrata concretamente a che quello strumento come altri possono fare da corollario ad una politica che incentiva il lavoro strutturate stabile
Non vogliamo perdere nessuna occasione di lavoro neanche quelle temporanee
Abbiamo sempre chiesto però che quegli strumenti abbiano una loro coerenza e siano soprattutto rispettosi dei diritti delle persone
Se no il confine tra la flessibilità e la precarietà sale
Perché ci siamo posti ad una ipotesi presentata prospettata da parte
Di Confindustria perché lesiva delle norme europee
Perché altera l'ipotesi di recepimento
C'è un medico in quanto
Dobbiamo compagni di Mani Tese Nuti non diamo mentre ogni anno ed è favori vent'anni
Se c'era una linea tentando di arrivare subito
Cammino Magni stanno portando stanno sistemando la favola
Mi stavo dicendo
Che ci siamo opposti a quella proposta perché altera la direttiva comunitaria non per altre ragioni
E per noi un'alterazione di una regola comune rappresenta contemporaneamente un doppio danno
Da un lato potrebbe introdurre diritti difformi nell'Europa che invece auspica attraverso la carta dei diritti
L'estensione di un sistema
Uguale
Il riconoscimento delle proprie condizione dei propri diritti
E dall'altra parte porterebbe anche
è singolare che lo si debba dire noi ad un'alterazione dei meccanismi di concorrenza tra le imprese italiane per le imprese e gli altri Paesi dell'Unione
Dunque se vogliono condurre un confronto lo avranno
Come sempre
Con le intenzioni costruttive che non abbiamo mai mancato di indicare
Purché non venga messo in campo nessuna idea di alterazione di quello che deve essere rispettato e ancor meno come è stato nella circostanza data di esclusione della CGIL dal confronto
Io credo che quel tentativo miseramente fallito avesse in verità un obiettivo politico e mediatico
Quello di provare ad arrivare ad una conclusione su un argomento che non aveva una ricaduta cogente
Ma che serviva simbolicamente a poter dire
Si può fare anche senza la CGIL
Il risultato mi è parso
Il risultato mi è parso in verità assai scadente
Esattamente come scadente risultato dell'accordo separato di Milano se è vero come è vero che dopo oltre un anno dalla firma di quell'intesa senza la CGIL anche le altre violazioni sindacali ci sono reso conto che nulla ha prodotto se non una polemica qualche volta anche astiosa che ci poteva essere risparmiata
Dunque siamo interessati ad una discussione di merito che appronti
Il tema delle forme organizzative del lavoro e nell'impresa
Ad una discussione di merito che affronti il tema
Della definizione di un comune sistema di forti incentivi orientati all'innovazione
A partire da quelli che possono che debbono riguardare la formazione delle persone
Quando entrano nel mercato del lavoro quando sono dipendenti di un'impresa per tutto il tempo della loro attività
In tutto ciò per noi è fondamentale che venga riconosciuto su ciascun tema
E sull'insieme degli argomenti che compongono il pur vasto e variegato mercato del lavoro italiano l'esistenza
Di un fondamento
Quello dei diritti individuali e dei diritti collettivi
Quando come in questi giorni
Si discute come è stato fatto qui
Da molti di voi con tanta passione dei contratti in verità si arriva ad uno di questi aspetti delicati abbiamo detto non abbiamo difficoltà a ripetere che solo ritardo nei rinnovi contrattuali finisce col determinare una condizione pericolosa sul piano economico perché riduce la propensione distesa di tante famiglie
Può ledere la difesa del potere d'acquisto di tante persone e dunque avere effetti macro economici incappato puliti
Ma mette anche in discussione il rispetto di un diritto collettivo come quello alla contrattazione
E questo diritto collettivo è più visibile quando viene attaccato attraverso il tentativo di alterare il sistema contrattuale
Issato su due livelli e ancor di più quando il problema diventa come è stato in date circostanze e come ancora oggi è il contratto nazionale di lavoro per noi il contratto nazionale
è uno strumento indispensabile di equità redistributiva
Senza il contratto nazionale una parte rilevante
Delle lavoratrici e dei lavoratori italiani non avrebbero un'occasione nella quale modificare in meglio le loro condizioni
Così come contemporaneamente non rinunceremo mai al secondo livello negoziale perché sono lì che si possono ricercare le soluzioni più efficaci
Per dare qualità al lavoro per permettere uno sviluppo della produttività e dunque di utilizzarle positivamente anche per le persone che lavorano i vantaggi
Vorrei dire sommessamente ai nostri amici e compagni di CISL e UIL di riflettere seriamente quando affacciano ipotesi come quelle che sono state discusse nelle settimane e nei mesi passati
Non si può da un lato affermare comunemente che esiste un problema di difesa di tutela del potere d'acquisto delle retribuzioni
E per effetto indotto poi anche delle pensioni e nel contempo immaginare che
Cavallo si riducono i momenti le occasioni nelle quali si può oggettivamente rivendicare saranno
Presumo che al mondo si possono fare tutto
Ma da sindacalista e che ha una qualche esperienza non foss'altro per l'età che avanza
Mi pare di ricordare che difficilmente si può avere più salario di quello che sia oggi se si rinuncia ad un livello contrattuale
Oppure se si rinuncia a chiedere nei livelli dati il giusto quello che è previsto dagli accordi e che noi chiediamo venga rispettato per intero per tutti
Per i lavoratori metalmeccanici esattamente come per quelli del commercio abbiamo detto che ci sono lavoratori di grandi imprese così come di piccole che sono in attesa di un rinnovo contrattuale sono quasi sei milioni di persone coloro che hanno un contratto scaduto
Si dice volete drammatizzare
Ma faccio sommessamente notare che la mancata il mancato rinnovo di questi contratti porta a far sì che si a pastelli non gli altri che vanno in scadenza
E che il problema quando riguarda qualche migliaio di persone e comunque lesivo di un diritto di quelle persone non produce particolari sconvolgimenti sul piano redistributivo macro economico ma quando le persone interessate sono quasi sei milioni
Gli effetti non sono irrilevanti anche per l'economia oltre che per le singole persone e le loro famiglie
E questi processi di alterazione della redistribuzione salariale
Non possono
Essere considerati come una condizione fisiologica di un rapporto negoziale tra le parti che non si conclude nel momento dato non è successa nelle circostanze precedenti
E se capita adesso rappresenta per noi un problema politico rilevante che coinvolge tutti coloro che sono interessati dalle scadenze contrattuali esattamente come coloro che arriverà
In un Paese che ha dei problemi da affrontare e da risolvere da noi già indicati
Io credo che dovremo discutere
Come sempre abbiamo fatto con il nuovo governo
Dei contenuti del documento di programmazione economica e finanziaria
Noi siamo convinti e non da adesso che la redistribuzione
Soprattutto la distribuzione salariale esattamente come quella fiscale debba avere tratti di equità e sia più efficace se avviene secondo regole condivise
Ma vorrei far notare
Ad alcuni dei nostri più accesi critici che è difficile immaginare
Per loro
Sognano un mondo che non c'è
Di negare nel contempo
Le regole che abbiamo utilizzato vantaggiosamente nel corso di questi anni
E pensare poiché senza regole ci sia una sorta
Di comportamento rinunciatario da parte del sindacato
La CGIL non avrà atteggiamenti restano
Poi il Governo potrà anche decidere
Di accondiscendere alla richiesta che Confindustria e gli ha fatto nell'ultima assemblea di mantenere fermi i tassi di inflazione programmata
Ma deve sapere che a quel punto sconta la nostra decisa contrarietà per una ragione che non riguarda soltanto le lavoratrici e lavoratori ma che riguarda il sistema economico nel suo insieme
Mantenere l'inflazione programmata dei valori attuali con un'inflazione reale che è sensibilmente più alta certo parliamo di piccoli numeri
Ma il rapporto percentuale siamo quasi al doppio dei valori programmati significa come chiede Confindustria programmare la diminuzione del potere d'acquisto delle retribuzioni tante persone non siamo disponibili
E quel meccanismo che tiene bassa l'inflazione funzionasse tutti gli elementi redistributivi sono sotto controllo e se la distanza tra l'inflazione programmata e quella reale
E realisticamente vicina e dunque il valore della programmata serve di stimolo a comportamenti di massa perché si riduca l'effetto inflattivo
Come si può evitare di ragionare come in verità stanno facendo alcuni di quello che capita ebbe se ci si dovesse trovare di fronte tra qualche tempo ad un'ipotesi di incremento salariale nei valori dell'inflazione indicata
Dell'uno e due per cento e a dover contemporaneamente a recuperare uno scarto tra la programmate la reale superiore al valore di riferimento quello diventerebbe un meccanismo che ne sai infrazione e che dunque fa saltare per sua natura
Gli effetti positivi dei meccanismi redistributivi che invece abbiamo utilizzato nel corso di questi anni
E questo vale sia per chi lavora e ancor di più perché in pensione
Ma con quale logica si propone ai pensionati l'aumento delle loro pensioni minime e nel contempo si accetta l'idea di un'alterazione del riferimento dell'inflazione programmata che gli porta via più di quanto non gli si promette
Mi pare una politica accettabile da parte di un sindacato che accerto qualche insediamento anche consistente tra le persone anziane ma che in ragione dell'equità e non della dimensione e cioè insediamenti sosterrà come abbiamo detto una tesi diversa da quella che viene indicata da Confindustria e governo
E se occorre intervenire come necessario anche verso quelle fasce che oggi hanno per ragioni date un potere d'acquisto contenuto la via non è quella che indicano
Esiste un problema delle pensioni basse sì certo che esiste
Come si risolve proseguendo sulla strada che abbiamo indicato nell'ultima finanziaria
Con l'imposta negativa con un credito che consenta quelle persone di avere un incremento della loro pensione ma con un credito che non si scarica sul sistema previdenziale ma viene pagato dalla solidarietà generale attraverso il fisico
Cioè non si promette ad uno per togliere ad un altro
Così come sappiamo che esiste un problema relativo al lavoro povero
Un fenomeno che a noi sconosciuto
Nella memoria di chi almeno alla mia età
La povertà ha sempre corrisposto alla mancanza di lavoro e dunque la mancanza di reddito oggi siamo di fronte ad un fenomeno contenuto ma non per questo meno gravi
Ci sono persone che lavorano la loro lavoro non riescono ad ottenere un reddito che gli permetta di uscire dalla soglia di povertà
Anche queste persone vanno aiutate
Ma ancora una volta qual è la strada quella di togliere per un appalto di reddito basso del lavoro dipendente o del lavoro autonomo quello di seconda generazione non quello che non ha vincoli nel denunciare
I propri profitti e le proprie tasse ma quello di seconda generazione di togliere l'obbligo di contributi in modo tale che quel lavoro costi meno per l'impresa e abbia un vantaggio per il reddito dalla persona che lavoro
Ancora una volta compensando attraverso il fisco
Ecco perché non sono credibili promesse fantasmagoriche di diminuzione della pressione fiscale senza dire come
E a discapito di quali soggetti di quali eretti il tutto si può fare ma deve avere una ragione precisa ed un equilibrio che per noi ha delle priorità ben precise
In primo luogo i più deboli
Ma attraverso la solidarietà di tutti e non attraverso la riproposizione di un meccanismo che toglie l'alcuni per dare ad altri
Lo dico perché
Sempre in questa
Voglia di dettare
Comportamenti e politiche
Confindustria non si è fermata di fronte a nulla nella sua Assemblea
E ha detto al governo scrivi nel Documento di programmazione economica e finanziaria quali saranno i risparmi previdenziali che devi fare per l'anno venturo una bella idea di verifica
Hanno i risultati della verifica prima ancora di averla fatta
Il merito come è noto non gli interessa
E poi come voce dal Sen fuggita han detto al governo fai scelte impopolari ti sosterremo io mi sono chiesto come molti di voi perché l'uso di quelle parole che cosa si può chiedere un Governo una politica efficace
Una politica coraggiosa no una politica impopolare
In cambio del consenso politico
è un'idea di collateralismo
Che non avevamo mai visto affacciarsi sulla scenica e poi il cerchio si chiude
Perché l'ultimo argomento è quello di sempre
Il licenziamento
Non solo quelli individuali anche quelli collettivi
Con una discussione all'interno del comitato scientifico di Confindustria
Davvero singolare bisognerebbe riprodurre quei documenti e renderli noti
In una parte delle proposte che sono state affacciate vengono accomunate queste due ipotesi
Si sostiene che bisogna cambiare l'articolo diciotto
Poi certo pubblicamente lo negano ma in privato continua a discuterne
Ipotesi di cambiamento si basa non sulla cancellazione
Ma sull'introduzione delle affetto di quello che viene chiamato diritto a geometria variabile
E con il quale si esplicita che nel Mezzogiorno l'articolo diciotto non deve essere applicato così come non dovrebbe essere applicato coloro che lavorano da meno di due anni
Un bell'i criteri di uniformità sul piano delle tutele soprattutto una grande coerenza con la Carta dei diritti di Nizza che lo stato italiano ha votato e approvato l'esatto opposto ma questo dove poco importa
è importante che venga cancellata l'idea
Della
Giusta causa
Quanto al paragrafo successivo con una scissione anche singolare sul piano del tempo della logica
Sostengono di avere un problema nuovo
Loro i liberisti
Scoprono che ma capita anche nella vostra regione tra azienda e azienda ci sia una contesa di alcune figure professionali piuttosto vivace
Persone che sanno fare lavori determina e che dunque sono appetibili
Come si risolve nel mercato pagando di più queste persone no
Perché
Il liberismo vale solo a giorni alterni
E l'ipotesi che viene affacciata è un po'diverso
Da un lato si dice bisogna modificare il Codice civile le norme sulla concorrenza
E dall'altro perché non basta la modifica della legge bisogna intervenire anche sulla contrattazione
Si scrive si potrebbe proporre al sindacato di allungare
Il tempo del preavviso e introdurre anche delle sanzioni per coloro che ce ne vogliono andare
In modo tale pensate un po'
In modo tale pensate un po'così sta scritto
Che si introduca nelle dimissioni il criterio della giusta causa
Lo si toglie dai licenziamenti
L'idea di libertà
è esplicita
Se vi devono mandare via fanno loro se volete andarvene non potete fare
Niente male devo dire
Ma
Abbiamo qualche cosa da dire anche al governo in aggiunta
Al consiglio di non prendere sul serio le richieste di Confindustria
Ma anche per la parte che riguarda direttamente
L'esecutivo
Il diciamo con tutta franchezza che non corrisponde al vero quello che qua e là si scrive
E cioè che la CGIL si appresterebbe
A fare opposizione a questo governo
Lontano da voi quest'idea l'opposizione la fanno i partiti politici in Parlamento
Noi abbiamo l'opinione
Abbiamo un'opinione precisa dalla nostra funzione dei nostri compiti ma quale opposizione noi vogliamo negoziare per arrivare a delle soluzioni sappiano
Che non siamo disposti ad ogni ipotesi
Abbiamo le nostre convinzioni sono fermi su una radicata
Le difenderemo
E prospetto eremo di volta in volta le alternative nel caso
A delle loro eventuali scelte
Ma fin da adesso
Devono sapere
Che
Non ci convince affatto l'idea di sussidiarietà che nei loro programmi
Hanno più volte indicato
La sussidiarietà di cui parlano non è quella stimolata dall'Europa moneta falsa la loro e l'idea che ci sia la messa in discussione di funzioni primarie dello Stato
Che il mercato debba intervenire inattività che caratterizzano le funzioni dello Stato e ancor di più di uno Stato laico e che poi il Pubblico debba supplire come forma di integrazione
E l'esatto opposto di quello che noi pensiamo
Per noi
Non possono essere messe in discussione funzioni fondamentali dello Stato e di uno Stato laico
Per questo abbiamo detto
Che difenderemo la scuola
Il Presidente del Consiglio o per meglio dire con tutta probabilità futuro presidente del Consiglio
Il leader dello schieramento che ha vinto le elezioni annunciato che
Nel primo Consiglio dei ministri
Proporrà alcuni provvedimenti
Tra questi ce n'è uno
Ha detto proporremo proporrò anch'
La sospensione della riforma dei cicli scolastici anche qui pensate quanto pudore nella scelta delle parole la sospensione ma per fare che cosa
In tutta evidenza per cambiare la legge di riforma e buttarla in un cestino secondo le indicazioni che sono state ricordate qui anche questa mattina
Dalla compagna che ne ha parlato e che sono presenti nel loro programma
Io credo che quella riforma debba essere applicata rapidamente come abbiamo sempre detto
E non accetterei no in alcun modo che venga messo in discussione uno dei fondamentali della trasformazione positiva della scuola italiana e del rafforzamento potenziale della scuola pubblica
Che per tanto tempo abbiamo indicato come asse fondamentale
Della nostra politica verso quel settore
E la loro intenzione evidente
Si comincia dalla messa in discussione della riforma dei cicli per passare rapidamente
All'intervento sull'autonomia della scuola e a riproporre nazionalmente quello che è già stato sperimentato
Sui territori governati dal centrodestra dai loro governatori
L'idea del buono scolastico come elemento di alterazione anzi di rottura del rapporto che con tanta fatica si era costruita nella legge di riforma nazionale tra la scuola pubblica e la scuola privata
Noi non siamo disponibili ad assecondarli
Ci opporremo con gli strumenti del caso se quest'ipotesi verrà messa in campo
Esattamente come difenderemo l'idea di universalità delle prestazioni sanitarie ancora una volta la sanità pubblica non può essere considerata come terreno
Nel quale intervenire per aprire varchi verso un mercato privato che storicamente
Dove ha avuto la possibilità di agire ha scaricato le sue inefficienze suoi standard qualitativi non esaltanti sui più deboli sui più poveri
Va benissimo
So benissimo che sono in campo ipotesi diverse che riguardano
Non casualmente i territori e le regioni
Solo ipotesi che sono state messe operativamente
In campo da schieramenti politici che hanno sensibilità diversa tra di loro che hanno un'idea del rapporto tra l'amministrazione delle persone nient'affatto identica o collimano
Io non credo che vedere questo sì venga meno ad una funzione ad un compito di autonomia
Al quale la CGIL non ha mai rinunciato e non rinuncerà mai neanche nel futuro citata semplicemente di registrare le cose così come sono come stanno
E non si può non vedere che in alcune regioni del Nord i governatori del centrodestra abbiano agito in materia di sanità pubblica più con l'intenzione di costruirsi un consenso sociale
Fatti e voi tutti sapete come sia importante e delicato nella vita di una persona
Il tema della San proprio perché è una di quelle protezioni che interviene quando sei oggettivamente più debole e dunque quando da solo se non ce la fai sei costretto a soccombere per questa ragione noi continueremo a difendere strenuamente
Con chi è disponibile a farlo insieme a noi un'idea di universalità nella prestazione Emilia profonda di riforma che abbiamo per tanto tempo in seguito e che alla fine il Parlamento italiano farà sia per quanto riguarda la sanità sia per quanto riguarda l'assistenza
Nel fare tutto questo
E nel misurare poi concretamente le opinioni e soprattutto l'ipotesi di scelta che verranno messe in campo dagli altri
Penseremo anche a noi ai nostri rapporti con la politica
è stato introdotto il tema opportunamente nella discussione di questa mattina
E io credo che non a caso
E non perché soltanto siamo in Toscana terra di antiche passioni politiche
Abbia ha rappresentato un punto di attenzione e di ritorno di approfondimento in molti degli interventi che ho sentito
Io credo di
Non dover aggiungere molto a quello che è stato detto
Cenone confermarmi che questo argomento dovrà far parte di una discussione impegnativa gli elementi di novità
Che si sono affacciati
Nel nostro congresso con tre
Se lo schieramento di centro sinistra
E condannato all'opposizione se in quello schieramento
La sinistra lette è evidente che si creano condizioni non positive per tutto il sindacalismo confederale
Ma non per una ragione astratta
Perché dovremmo fare i conti con dei programmi che abbiamo giudicato negativamente durante la campagna elettorale e sono i programmi che il centrodestra riproporrà in Parlamento
Perché Sempre storicamente nell'iniziativa sindacale l'esigenza di garantire livelli adeguati i diritti di tutele alle persone che lavorano che sempre incrociata con il rafforzamento di quelle tutele avvenuto attraverso una pratica di legislazione di sostegno diffusa
Importante è stato così nel corso di interi decenni dunque il sindacato confederale tutto il sindacato confederale
Non può mai pensare di essere auto su
Ha bisogno di una politica forte che la CGIL ha bisogno più di altri di una sinistra visibile e adeguatamente in campo
Così come non abbiamo mai pensato all'autosufficienza
Non abbiamo mai pensato neanche al potere o a dover svolgere compiti di supplenza
La nostra funzione il nostro ruolo
Distinto
Da quello della rappresentanza politica e istituzionale e tale deve restare vada se in un Paese evoluto chi fa bene il suo mestiere aiuta tutti
E questo va aerei qualche vale per noi esattamente come vale per la politica non ci candidiamo dunque lo dico con tutta franchezza ma anche con la fermezza del caso
Svolge le funzioni che non sono stimoleremo la sinistra perché ritrovi la voglia di fissare un profilo che sia adeguato importante anche per noi
Abbiamo avanzato una richiesta esplicita
Alle organizzazioni politiche della sinistra di ripensare al loro rapporto con i lavori
Se la sinistra radicale
Si vincono ad avere un rapporto privilegiato se non esaustivo con tutto ciò che nella società rappresenta forme di antagonismo
Si condanna ad allontanarsi oggettivamente lo dice la storia dal lavoro e dalle sue radici
Dove l'antagonismo non ha mai avuto
Ne la fortuna che molti di loro hanno auspicato anche in tempi recenti
Nelle condizioni oggettive per attecchire
Così come diciamo con la stessa franchezza la sinistra riformista
Che non si deve fare affascinare da un'idea astratta di innovazione
Considerando la quasi una sorta
Di valore in sé Astra
E che invece deve guardare per la tradizione riformista di questo Paese
Delle sue forze tradizionali al lavoro a sì ai lavori e con loro al sistema di tutele e di diritti che hanno storicamente consolidato e che sono passati progressivamente e non casualmente dalla sfera del lavoro verso la cittadinanza
Di questo vorremmo e torneremo a parlare con loro che lo faremo anche nel nostro congresso consci di avere un'organizzazione vitale un'organizzazione che è cresciuta sul piano del consenso tra i pensionati e lavoratori attivi
In organizzazione che è cresciuta tutte le volte che si è sottoposta al vaglio del voto delle persone che vorrebbe rappresentare con i suoi atti contrattuali un'organizzazione che lavorerà e dovete farlo intensamente per aumentare ancora sul piano soggettivo
Per avere donne più uomini organizzati di scritti dalla CGIL con l'intenzione di utilizzare non soltanto per loro ma per l'intero Paese la forza e la credibilità che un'organizzazione come la nostra
Nel mille novecentosei la CGIL compirà cento anni
Molte camere del lavoro hanno superato questo traguardo quest'anno taglieranno
L'ambito traguardo dei cent'anni importanti categorie nazionali meccanici tessili chimici dunque siamo un'organizzazione dalle radici profonde ed antiche radici che hanno mantenuto il prato della confederali tale radici che hanno mantenuto il valore dell'autonomia e che pensano di dover discutere oggi
In ragione del fatto che l'autonomia e la confederali età
Non sono una dimensione astratta
Ma sono un modo di esistere e di operare in una società che fa sempre i conti con i mutamenti che in questa società vengono i conti con i mutamenti istituzionali i conti con i mutamenti del sistema della rappresentanza politica i conti con il cambiamento del lavoro dei lavori
Che mutano
Porto non lontano dalla fabbrica fordista
Gran parte dell'attività coinvolgono tante ragazze tanti ragazzi e rapporti di lavoro vi sono diversi da quelli stabili e strutturali con tutti noi dobbiamo essere in grado di discutere per offrire loro un apprezzabile idea di rappresentanza e di organizzazione
E lo possiamo e lo dobbiamo fare a partire dalla discussione che avremo nel congresso sulla base della riproposta
Non
Astrattamente
Insistita di una nostra idea di appartenenza
Della nostra identità di quei valori che in fondo hanno portato milioni di persone nel corso di oltre un secolo a guardare con fiducia e con speranza la CGIL e che ci fanno essere oggi ancora al di là di quello che dicono i nostri critici una grande e vitale organizzazione
Un'organizzazione che sa stare in campo con il suo profilo politico con la sua voglia di essere una parte del Paese
Senza la pretesa di rappresentare nulla di quello che gli ha assegnato per funzione e per storia dalle scelte libere che fanno i suoi scritti
Ma anche con la convinzione di essere una parte in grado di scrivere un capitolo importante nella premoderno esattamente come l'ha scritto nella storia passata