"Quale ambiente" rubrica a cura di Giorgio Spadaccia - (Il mercato del petrolio)

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale oggi parleremo i petrolieri approvvigionamento energetici ne parliamo ma ne abbiamo già parlato circa un mese fa e c'eravamo ripromessi di fare ogni mese diciamo un aggiornamento con il dottor Stefano Delli Colli che il direttore responsabile della Staffetta Quotidiana petrolifera che è una agenzia quotidiana una esistesse praticamente da quarant'anni diciamo specializzata proprio in questo settore direi che che è l'unica ecco tutto delle gonne un aggiornamento diciamo sulla vita situazione energetica ingenera alle e su un chip Lezzi appunto del petrolio tenendo conto della politica appunto dell'OPEC la IDC ci dirà poi che cosa è successo della situazione venezuelana i del blocco praticamente totale che c'è in Venezuela ed è anche della situazione diciamo in Iraq che c'è in Iraq con il rischio di una guerra
Tra molto vicina insomma e vogliono avuti intanto allora dunque la riassumiamo i Ermini della situazione l'associazione dei produttori
Di petrolio dell'OPEC sono nei giorni scorsi di aumentare il tetto produttivo di uno virgola cinque milioni i barili giorno ed in pratica di portarla da ventitré a ventiquattro virgola cinque milioni ora perché questo non si è riflesso immediatamente sui tre sì o quanto meno i prezzi sono anni sono rimasti abbastanza elevati
Ha bisogno un attimino ricordare che in dicembre l'Opel che aveva aumentato la produzione da ventitré milioni di da che da ventuno virgola sette a
Ventitré milioni di di barili giorno in
Carlo perché quindi a a un a un aumentato due volte la a una produzione prima a dicembre e adesso di fra atti milioni di
Barili giorno il risultato è che praticamente tra la prima e la seconda mostra acqua ha coperto l'Oscar The lamento che era praticato già in dicembre che cos'è questo scatenamento scatenamento significa che lo perché già allora produceva di più di quello che era iscritto
Gare quindi in in
Pratica adesso facendo i i conti l'OPEC ha ha coperto lo scatenamento non era quindi toccato una produzione effettiva rispetto a quella iniziale ma già quella che esisteva quindi questa era una mossa che era abbastanza scontato
Cato e quindi non c'è non ha avuto poi dei riflessi immediati ecco qual era dottor De Gregori la la produzione venezuelana quotidiana diciamo Carmelo perché dico il
Lo diceva sostanzialmente su cui si sui due virgola otto milioni di barili giorno tre mi tre milioni esportava due sei circa due cinque due e negli ultimi tempi nell'arco delle ultime sette tre settimane a seguito anche degli scioperi che ci sono state delle bende blocco delle raffinerie
Praticamente arrivata a zero virgola cinque zero virgola sei quindi praticamente diciamo questo aumento dello
Siano copre la metà diciamo solo del del petrolio venezuelano non rimane certo bisogna considerare che poi nell'
L'arco della dell'aumento assegnato ai singoli Paesi dall'OPEC che viene
Dato un aumento anche lo stesso Venezuela di durezza del due virgola otto che sulla carta perché in questo istante c'era il governo locale cioè in in grado di
Fare o questo si unisce la diciamo la situazione irachena e poi anche la situazione e cose nuove parlare timo questa strana situazione che c'è in Russia diciamo
Qual è l'atteggiamento è un esempio della Russia rispetto alla politica dell'OPEC mai questo diciamo no fatto che va sottolineato perché in fondo
Une dei paesi nono perché cioè che non fanno parte di questo cartello è una stanno negli ultimi tempi abbastanza tanto che ormai sulla produzione totale mondiale i Paesi in non OPEC che annullava una per l'adozione superiore a quella a quello perché nell'ambito dei Paesi non OPEC che a loro volta la Russia è ormai a ridosso della produzione dell'Arabia Saudita anche se non c'è ancora arrivata e poi torniamo alla Russia i Paesi ex URSS i i cosiddetti Paesi satelliti chiamo sopra alla produzione dell'Arabia Saudita e quindi questo poco diciamo q o condizionare
Ormai abbastanza chiaramente la posizione dei Paesi OPEC ecco io ho ho letto che praticamente dalla Russia ha interesse
Allora diciamo che incontri pochi minuti fa per dare un e a cioè avanza noi sale registriamo questa trasmissione alle quattro del pomeriggio e pollo alla mattina dopo pochi minuti fa diceva
Avanza che il Brenta aveva sfondato al lume trentuno dollari al barile
Si dice che è appunto la Russia abbia interesse a a prezzi alti perché con prezzi con i prezzi più alti perfora di più diciamo c'è una politica di
Di interessa un maggiore investimento quando i prezzi salgono ed è vero questo questo senz'altro io direi che
Bisogna ricordare che secondo i dati più recenti che sono stati diffusi dal ministero del dell'energia un rosso nell'anno che si è appena concluso moschea in città a tornare ai livelli produttivi del mille novecentonovantadue cioè subito prima della grave crisi di involuzione che aveva portato ad un crollo della produzione quindi per Diana cioè e per tre e per petrolio la Russia oggi è ritornata ai livelli passati senta consenta conta aree che sotto l'aspetto anche strettamente geopolitico quasi che mostra molto negli ultimi tempi sia con viaggio a Washington ma a Bruxelles e a Tokio per in per il intessere una serie di relazioni molto strette con i Paesi oggi occidentali possiamo ricordare per esempio che c'è stata la fine di novembre un vertice russi un onere europea che ha portato alla conclusione di un accordo per costruire un un gasdotto Nord europeo nei giorni scorsi è entrato in funzione i Blue Stream che un gasdotto che dalla Turchia
Dalla Russia andrà va in Turchia attraverso il Mar Nero e ancora c'è stato un accordo tra la tra la Russia e gli Stati Uniti per realizzare un terminale petrolifero da un milione di barili giorno nel circolo polare artico e ultimissimo gettato questo viaggio di Putin a Tokyo per concludere un accordo per un oleodotto dalla dalla dalla
Questi Beria cioè quindi la Russia oggi è diventato un punto di riferimento centrale per qualsiasi forma di strategia e neri energetica e questo lo fa valere anche sui mercati ecco ma
Leggevo sul Corriere a sera però che c'era una situazione in Russia c'è una situazione abbastanza strana perché diciamo non c'è una gran certezza del diritto del rispetto degli accordi e pare che alcune con
Citavano per esempio la Shell ha diritto
Mi minacciava di ritirarsi diciamo e quindi ci sono delle contraddizioni e come dice lei questo è un aspetto abbastanza
El per l'aspetto che ostacola ancora lascia un pochino nell'interrogativo la strategia russa anche se in effetti come come abbiamo detto ci sono dei punti di riferimento abbastanza chiari e quello che lei fa la Russia al più presto sciogliere il nodo della struttura finanziaria io e operativa delle compagnie petrolifere che che lasciato irrisolto può provare in dell'industria russa dei capitali che sono indice stabili per gli Investimenti per esempio facciamo le ma i tempi di due compagnie sono molto note in Russia la Yukos della Lukoil il che hanno prospettive molto importanti di sviluppo e si stanno muovendo anche in Europa abbastanza chiaramente abbastanza fortemente e però sono ancora condizionati dai vincoli Bureau
Scarsa trasparenza finanziarie che hanno nei loro conti a volte questa scatta entra sconfino un pochino nella omertà e questo blocca le Investimenti e che gli occidentali insomma ecco questo è il discorso e finché non si risolve questo fatto è chiaro che non ci potrà essere
è una completa conoscenza e affidabilità di queste compagnie economica delle ancora quanto incide
La produzione in Iraq e la produzione petrolifera dell'Iraq oggi sul mercato e quindi la previsione di una possibile se non probabile Gueli
La che significa in termini di produzione di produzione dei petrolifere di esportazione del Molise e la produzione dell'Iraq oggi era diciamo contingentata tra virgolette nel senso che serve all'esportazione quindi ai Merk
ATI soltanto per la parte del cosiddetto programma oil for food che un programma di esportazioni che vengono contingentate al circa due milioni di barili giorno soltanto per scopi umanitari nel senso che l'introito di queste esportazioni deve
Essere controllato i ritiri indirizzato sì comunque si tratta di orazioni che ne hanno bisogno chiama circa due milioni due milioni di barili Toldo perché dobbiamo per tener presente quindi uniti al calo da produzione venezuelana malgrado un
Si tratterebbe di un di una diminuzione
Fortissima poi però sul mercato e dobbiamo considerare che sono questi due milioni più i due tre dei circa due cinque della Venezuela siamo quattro e cinque se poi a questo aggiungiamo altri fattori abbastanza destabilizzanti in questo istante come la crisi nordcoreana e
Senz'altro fatto per esempio il Giappone che in questo istante a una serie di centrali nucleari ieri che sono in fase di controllo e quindi sono chiuse quindi deve ricorrere invece che al nucleare all'olio combustibile quindi al greggio finisce una richiesta molto forte perché il Giappone uno dei paesi consumatori più for
Chi sono tutti fattori che spingono sulla domanda c'e quindi è chiaro che che fine arrivassimo a una a una guerra questo potrebbe comportare delle conseguenze serie certo sede per tutta l'eco
Minacce lealtà alla seduta sicuramente insomma in un in un solo grido la situazione dottore ricovero situazione delle scorte sia chiaramente italiane per quello che ci riguarda ma ad un parliamo più in generale dell'Occidente parlando e i primi anni punto mi diceva che c'era un non ci sarà una riunione venerdì a Parigi dell'Aie che l'agenzia internazionale per l'Energia diciamo che dei paesi occidentali e chiede discuterà
Sì passare a una
Un qualche uso o meno delle scorte strategiche che hanno i Paesi occidentali fece queste riunioni in programma da vario tempo del
è a Parigi venerdì prossimo e l'ordine del giorno di questa agenzia l'altro prevede la valutazione che utilizzare fin da ora le scorte strategiche cioè e immettere dei quantitativi di petrolio sul mercato in modo da condizionare l'andamento dei prezzi petroliferi la scelta non è perché L'Aia diciamo che ed esce
E utilizzare subito la questione scorte in una fase che però ancora diciamo incerta oppure riservarci questa mossa nel caso in cui la la situazione dovrebbe dovesse aggrava
Sì in caso di guerra o altro e quindi dovesse farlo diciamo infatti viene die di emergenza è una decisione peraltro che appunto sapremo fra poco quale potrà essere però se i
E i prezzi si manterranno tornare invece di questi giorni io credo che per il mondo per ora l'aria non prenderà alcuna alcuna decisione si riprenderà per il futuro di tutti intervenire per settembre conclude
Lo facciamo ma
Ma è un terno al lotto cioè voi diciamo nei vostri ampie più strettamente tecnici di che si occupa di queste problematiche che previsioni fate siete ottimisti o o pessimisti e mi sembra che la situazione sia porti più sulla pessimismo che non sull'ottimismo dice ma
In una situazione purtroppo qui è varia di giorno in giorno e quindi è molto difficile fare previsioni oggi si diceva ma anche che anzi ieri e oggi la situazione sembra più ottimistica dal punto di vista politico nel senso che sembrerebbe allontanarsi una guerra per ragioni inerenti ai i controlli degli ispettori
A situazioni interne bene negli Stati Uniti che amano far prevalere la con la corrente più attendista nello stesso tempo i fondamentali quelli che richiamano fondamentali cioè i punti di riferimento dei mercati sembrerebbero invece o sta Re a questo perché siamo in una fase di grande di aumento della della della richiesta per per il gelo per la situazione generale delle scorte eccetera eccetera quindi è difficile fare fare previsioni è chiaro che per l'economia nazionale il discorso è è un interrogativo profondo perché ne siamo fortemente dipendenti dall'estero nell'arco degli ultimi giorni i preti sono andati aumentandolo e diciamo che sia per la per la per la benzina sia per il per il territorio per fare degli esempi siamo arrivati rispettivamente
Ah della benzina a uno virgola zero ottantaquattro euro litro per il gasolio zero nove e dieci che sono i prezzi più alti e ci sono degli
Rari nell'arco degli ultimi mesi va bene dottor dei ricordi io
Ma credo che il prossimo aggiornamento che faremo
Diciamo più o meno trombe vedremo perché li sapremo effettivamente un po'almeno sul piano dell'Iraq e quello che succederà e vedremo pure cosa in Venezuela se la situazione si sarà vivo risolta teniamoci qui è vediamo ma hanno in una situazione che non comunque complessivamente molto
Grazie onorevole Bossi con lei e tutti gli agli ascoltatori allora diamo settimo al dottor Stefano Delli Colli del direttore responsabile della
Staffetta Quotidiana petrolifera che un'agenzia quotidiana specializzata diciamo in questo settore e un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia
Anche anche la dottrina del teste no siccome la risorsa e mi mi ricordi com'era il rapper trovare
Staziona grosso modo dove ottantotto e sei a Roma ottantotto tanto perfetto di auguro buona grazie al
Abbiamo data
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