"Quale ambiente" rubrica a cura di Giorgio Spadaccia - (La situazione energetica e la guerra)

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente oggi parleremo perché la situazione petrolifere la situazione energetica in vista appunto speriamo che non succeda ma della guerra i prezzi sono che del petrolio sono ho continuati assalire e quindi cerchiamo di capire che cosa può può HD dire diciamo nei prossimi giorni ne parliamo con il dottor Stefano Delli Colli direttore responsabile dell'AST affitta quotidiana petrolifera un'agenzia o no un organo specializzato quotidiano specializzato appunto nelle Gia e quindi i che si occupa specificamente proprio di questo settore prodotto Delli Colli qual è la situazione il prezzo del petrolio è continuato diciamo salire noire gestiamo questa trasmissione lo diciamo perché da un'ora all'altra può sempre succedere qualcosa alle sedici di martedì insomma oggi sì siamo no a quest'ora insomma ecco qual è la situazione del prezzo del petrolio è in corso la riunione diciamo dell'OPEC in questo modo
Tutto quindi ancora non si sa quali saranno le delle decisioni e allora intanto buongiorno a tutti mentre gettiamo appunto come diceva lei è in corso la Conf
Ma dei ministri produttori dell'OPEC non sappiamo ancora come si conclude ama sostanzialmente si dovrebbe rivelare come interlocutoria ma nello stesso tempo si hanno notizie il testamento del voto all'ONU e questo già fatto scendere il prezzo del petrolio dell'apparente che è il per il diciamo Greggio direi mento girati ben trentasette centesimi che che è abbastanza questo dà l'idea di quello che oggi significa la speculazione basta poco perché i prezzi scendano o tale organo
Ecco in attesa che di sapere quindi come si concluderà questa riunione però possiamo dare alcune indicazioni più giù
Orali no di quello che c'è costato un pochettino ecco che espone sì appunto fino ad oggi già quanto ci è costato cioè nel senso io vedevo e siamo intorno
Uomo a oscilla su mai trentaquattro dollari a occhio e croce al barile conta oscillazioni più in più o in meno no si è quindi il prezzo del petrolio assalito notevolmente
E diciamo parlano vivi diciamo guerra che accadrà ok speriamo che che che non accada però tutto quello che è successo in questi medici è costato già già già molto quella che viene detta guerra virtuale quella che già una è stata combattuta tra tra virgolette c'è costata parecchio diamo qualche dato indicativo eurostat che la l'istituto europeo che calcola in questo settore dell'incremento dei prezzi ha rilevato che dalla praticamente ha calcolato che in gennaio esperto a dicembre l'incremento dei prezzi in l'industria che è stato causato F in mentre dal caro greggio ferito del due otto per cento nell'area dell'euro e del due Petteni quindi gli Stati membri che rappresenta l'incremento più elevato dal settembre del due mila e dal gennaio del del del del Duemila sempre il Brandt era era un è un montato delle
Tanta per cento e questo si è perché diciamo scaricato sul esclusi da quando il vento mentale o il sessanta per cento da dal quale dal gennaio due mila e due
Ecco nell'arco degli ultimi delle ultime settimane però il prezzo consigliato cioè quello che viene dato nei distributori diciamo della super è un è un meritato di zero virgola centonove e uno litro il che significa duecento un dici delle vecchie lire quello del gasolio di virgola zero zero nove due sono ben centottanta lire insomma il tutto soltanto in parte alleviato dall'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro quindi una fase di stabilità molto grossa che già scaricata sulle targhe dei consumatori e che ha creato quell'osso recessione ecco
Dotto Delli Colli fa si fanno è difficile fare chiaramente previsione ma in caso di scoppio della guerra ho letto su Sole ventiquattro ore su alcuni giornali alcuni prefiguravano addirittura uno scenario almeno un uomo José nei primi giorni di cinquanta dollari al barile i circa è uno scenario questo plausibile o o esagerata
Ma ricordiamo che durante la prima guerra del del colpo il petrolio ha raggiunto un prezzo attorno ai quarantadue dollari per poi scendere ma ricordiamoci anche che la guerra all'ora duro relativamente poco cioè durò circa un mese e mezzo due iniziò a inizio gennaio metà gennaio e termino il ventotto febbraio quindi un mese e mezzo non sappiamo che cosa può accadere adesso uno
Una una possibilità sarebbe quello dell'uso delle scorte di emergenza ecco vediamo un
La situazione diciamo scorte di emergenza credo che su questo ci sia una sorta voi di dibattito c'è chi dice di rimetterle subito sul mercato c'è chi dice invece di e quindi aspettare o di usarle nel tempo ecco innanzitutto USA vediamo un attimo il cosa non sono queste scorte per esempio l'Italia
Che scorte a per quanto tempo dunque scorte sono queste diciamo questi tentativi di calmierare il i prezzi
Del mercato utilizzano delle scorte di riserva l'Agenzia internazionale per l'energia che ha sede a Parigi stabilisce sceglie ora a una normativa in base alla quale ogni paese aderente deve tenere un certo livello di di scorta che è uguale a novanta giorni di importazioni petrolifere niente l'Italia fortunatamente nell'arco delle ultime settimane
Si è messa diciamo al riparo nel senso che effettivamente può utilizzare questi novanta giorni il problema è di vedere questo polvere un utilizzo positivo o meno c'è chi sostenuto recentemente come l'ex ministro dell'industria Alberto Clo ha suggerito di utilizzare fin d'ora queste scorte ancor prima che scoppi la guerra a questo punto per calmierare i preti perché diciamo petroliferi
Al riguardo si può ricordare che nel gennaio due mila e nel nel gennaio mille novecentonovantuno cioè al al all'epoca dell'attacco degli USA
Ma in Iraq per la diciamo per sopperire alla situazione di invasione la la la il questa questa decisione aveva a aveva ad aveva dato luogo all'immissione sul mercato di circa trenta milioni di barili di greggio e questo creò effettivamente un calo repentino delle cui delle quotazioni di di circa dieci dollari quindi che effettivamente ci fu un calo dei prezzi il problema e per farlo oggi prima è una cosa consigliabile non conoscendo la durata del conflitto che iniziarono
Scenari chiaramente che sono
Diciamo difficili da stabilire a definire io ho letto addirittura di questo piano di settantadue ore come credo tutti quanti ma e plausibile
Settantadue ore una verrà il settantadue ore così rapida oppure in realtà sarà molto più lunga chiaro che lo scenario cambia notevolmente da questo punto di vista perché in è il primo caso avremo mo'un aumento rapidissimo dei prezzi ma per un giorno due che quindi avrebbe uno scarsissimo significato e nell'altro caso chiaramente il discorso cambia completamente perché lo scenario allungati molto insomma quindi è facilissimo ma
Capire io direi che è molto difficile fare previsioni in questo senso diciamo in un ambito di ipogeo pulizia l'azione se la Commissione europea so che ho letto anch'io che ha fatto degli scenari di guerra proprio inerenti all'uso meno delle scorte quindi all'andamento dei Van i prezzi petroliferi quel sono quattro scenari che danno una situazione lampo una sì una situazione breve breve e anche di più prolungato quello diciamo conflitto però chiaramente siamo solamente nel campo delle previsioni l'augurio è che non si faccia questa che
E chi dovette proprio pare che sia molto breve in modo tale da non creare contraccolpi figli anche se mi pare che qualche spiraglio appunto si stia aprendo ma comunque lo vedremo tanto noi su questo non siamo in grado di stabilire niente
Io chiedere ancora è in corso questa riunione l'OPEC e quindi vedremo che cosa stabilirà quanto potrà aumentare la produzione e io credo che per quanto possono entrare però c'è uno scenario interna appunto praticamente sarebbe l'Iraq fuori gioco ma poi abbiamo la situazione adesso del Venezuela che ha ripreso diciamo la produzione ma non ha un ritmo più lento poi sei anche il COA ITO fosse attaccato sarebbe un ulteriore altro
Blair ma e poi ecco mi diceva la prima parlando diciamo in privato che c'è anche un problema Nigeria oggi sul marinato faceva un attimino il punto della situazione allora intanto lo per
Come diciamo rimane in corso questa riunione non si dovrebbero avere grosse grosse novità si era ventilata la possibilità di una sospensione delle quote produttive che significa che come voi sapete ci sono delle quote fisse di produzione dei Paesi OPEC eliminando queste quote ogni paese potrebbe produrre quanto vuole in effetti questo è un gioco delle tre carte perché già stanno produce do più di quello che dovrebbero fare quindi diciamo che quella che si chiama per capace di cioè la capacità che all'OPEC di mettere ora di aggiungere forniture a quelle e con volete è molto relativa legge nelle settimane scorse la palla per addirittura di cinque milioni di di tipo Hariri in realtà questi cinque milioni si riducono a una e mezzo due perché consideriamo che il Venezuela po'tu come ricordava lei sta producendo circa uno virgola quattro milioni di barili quindi molto al di sotto delle sue delle sue possibilità il Cuba El perché troverebbe fuori gioco probabilmente per la questione del conflitto poi abbiamo l'incognita Iraq chiaramente perché l'Iraq viene bisogna eliminare questa produzione poi poco conosciuta di lei ma per ricordare la situazione che sta creando proprio in queste ultime settimane in ingegneria ora la Nigeria è uno dei diciamo produttori Cotecna ed è uno dei maggiori importatori degli Stati Uniti come il Venezuela ebbene in Nigeria ultimamente ci sono stati degli omicidi gli esponenti dell'opposizione sono in arrivo delle lezioni molto delicati dal punto di vista diciamo presidenziale e ci sono molti scioperi in atto contro le compagnie petrolifere essere ecco scusi se la interrompo
Qual è la situazione dell'ENI in Nigeria cioè legni quanto importa dal
Lei millenni è in Nigeria degli interessi molto grossi ricordiamo che l'ENI è uno dei Paesi sì perché in termina la scena al Exxon mobile alla Chevron Texaco a interessi molto grosse dal punto di vista delle estrazioni e dal punto di vista delle importazioni anche di gemelle che Edgar liquefatto questi scioperi che sono in corso da alcune settimane non hanno finora influito sulla produzione ma potrebbero farlo molto a bere e quindi
L'incognita Nigeria a mio avviso va aggiunta all'incognita generale è contro le regole abbiamo ancora qualche mi
Punto rivolevo chiedere questo c'è una situazione anni a mio avviso è confusa oggi per esempio guardavo il Sole ventiquattro Ore per quanto riguarda la produzione Predolin petrolifera poi magari sugli stessi giornali ci sono dati diversi io ho visto
Circa una settimana dieci giorni fa che c'era
C'era sola la notizia che la Russia era diventato il primo sia pure pochi barili al giorno e ma il primo produttore mondiale di petrolio per pochi barili spetta agli Stati Uniti e l'Arabia Saudita oggi sul Sole ventiquattro Ore vedevo che invece c'era un quadro che dà ancora una produzione dell'Arabia Saudita di un venti per cento superiore diciamo a quella della Russia insomma qual è la verità poi vestita disabili sono dati ballerini
Ecco ma lei ha dei dati più certi precisi obiettivi Mario dire che che questi questi dati vanno presi un po'con beneficio di inventario nel senso che poi dipende da chi
Dalle statistiche da come vengono fatte eccetera è un dato di fatto ma noi dovevamo Ecuador sembra anche in un altro nostro colloquio dissi presidente se lui
Anche la Russia
In una fase di ripresa molto forte ed in effetti per un periodo la Russia ha superato per la prima volta dall'era post comunista ha superato l'Arabia Saudita come maggiore produttore superando gli otto mi
Giolitti Parigi Berlino alcuna ecco questo questo è vero che poi nelle ultime settimane ci sia stato una ripresa da parte dell'Arabia Saudita può darsi benissimo ma diciamo che si articola dava dieci milioni di donne
Diciamo che faccio con operative fra di loro insomma sono i due maggiori produttori e l'incognita di non incognite che è più il fattore Russia in questo momento come tutti i paesi extra o
Pecca produttori e però perché gioca un ruolo importante anche nelle stesse decisioni dell'OPEC va bene otto regole io la ringrazio e spero che non ci dobbiamo al seno
Sentire i prossimi giorni che ci fermiamo aggiornare comare salta un mese un mese e mezzo feriale la disturbano
Nel circo una settimana dieci giorni vuol dire che
Non sarà uno scenario positivo speriamo di no allora speriamo che si tratti circa Chiappetta un misero tra oltre un mese arriva ringrazio molto per la sua cortesia e un saluto agli ascoltatori di radio radicale Giorgio Spadaccia