Cosa avremmo detto a Porta a Porta se fossimo stati invitati insieme a Berlusconi - organizzato dall'Ulivo (presso Palazzo Marini, sala delle Colonne, via del Pozzetto 158)

Si accomoda no
Se vi sedete allora cominciamo
Benissimo mai vi ringraziamo di aver accolto questo invito a questa conferenza stampa
Che noi abbiamo convocato
Per noi abbiamo convocato
Per dire attraverso di voi attraverso quindi i giornali e televisioni
Quello che ci viene impedito di dire all'onorevole Berlusconi
Su questo punto io dico una sola cosa
Non si capisce perché ogni uomo politico che viene invitato a Porta a Porta si sottopone e giustamente ad un confronto con interlocutori politici di parte avversa
A tutto vantaggio di un confronto che consenta ai cittadini di conoscere le rispettive posizioni
E invece il presidente del Consiglio
Si sottragga ad un confronto con i leader dell'opposizione
E noi abbiamo posto questa questione continueremo a porla perché ci sembra che
Si violi una elementare regola di parità di condizioni nel momento in cui il leader dell'opposizione quotidianamente o settimanalmente in ogni trasmissione cui vengono invitati accettano di confrontarsi con esponenti della maggioranza e invece il leader della maggioranza non riconosce i leader dell'opposizione
Detto questo noi riteniamo di dover esplicitare cui quali sono le nostre valutazioni sui temi che saranno al centro della trasmissione di questa sera cioè i temi della scuola insieme a Rutelli Boselli a me come vedete sono cui con noi Enzo Carra che responsabile scuola della Margherita
Rosalba Manieri che
Responsabile scuola dello spiedo in arrivo Andrea Ranieri che è responsabile scuola della Marche
Dei DS chiedo scusa
Responsabilità dei DS
Come Carrà potrebbero essere dei DS ecco allora
Chiaramente
Allora quali sono le ragioni per cui noi abbiamo in questi mesi
Espresso un giudizio critico e spesso severamente critico nei confronti della Moratti dei suoi provvedimenti
Giudizio che peraltro non abbiamo espresso solo noi ma hanno espresso
Centinaia di migliaia di cittadini e di genitori e di insegnanti e di operatori della scuola che hanno dato vita a moltissime iniziative e manifestazioni
Io sarò molto sintetico
Noi consideriamo che per ciò che riguarda la scuola dell'intra dell'infanzia
Le proposte della Moratti stravolgono
La scuola dell'infanzia perché la riducono sostanzialmente ad una funzione di pura custodia dei bambini
Riducendo
La portata educativa della scuola dell'infanzia oggi la scuola dell'infanzia italiana che ricordo è uno dei punti di eccellenza del sistema scolastico italiano ed è riconosciuto internazionalmente con un punto di eccellenza
Alla capacità di tenere insieme sia l'esigenza delle famiglie
Di avere strutture per l'infanzia che siano in grado di accogliere i bambini e consentire ai genitori di lavorare il maltempo spesso l'attuale scuola dell'infanzia non è soltanto un parcheggio ecco
Un luogo di formazione di educazione di socializzazione di particolare valore
Riconosciuto ripeto da tutti e le proposte che la Moratti viene avanzando di riorganizzazione scuole d'infanzia deprimono in modo rilevante questa funzione pedagogica educativa e socializza perizia nei confronti dei bambini a tutto vantaggio di una pura passiva opera di custodia
In secondo luogo i provvedimenti era Moratti stravolgono il tempo pieno
è tema che è stato contestato da centinaia di migliaia di genitori ricordo la grande manifestazione promossa a Roma in piazza del Popolo qualche settimana fa un'analoga enorme manifestazione promossa a piazza del Duomo a Milano tantissime iniziative analoghe promossa in tutt'Italia
Per protestare contro
Una riorganizzazione del tempo pieno che anche qui lo stravolge attualmente il tempo pieno è costituito da quaranta ore settimanali che sono caratterizzate da attività pedagogico educative e formative integrate
Si va verso una riduzione di questo dimensione dall'attuale quarantasei ore settimanali a ventisette ore settimanali a cui si aggiungono
Dieci ore di mensa cosiddette come ha detto il presidente del Consiglio dieci ore di ristorazione
No
Il fatto che diciamo
Si sostituisca il tempo pieno con dieci ore di ristorazione avrà un unico conclude con conseguenza quello di far diventare tutti i bambini degli obesi ma non credo che diciamo avrà un effetto particolarmente significativo e positivo su il processo educativo e formati sit-in terzo punto che critichiamo nell'organizzazione scolastica della scuola dell'obbligo si diminuiscono le ore di insegnamento da trenta a ventisette settimanali
Sì riduce l'obbligo scolastico
Con
Le misure di riorganizzò Roma adottata da Berlinguer e De Mauro non avevamo portato l'obbligo scolastico a quindici anni
Con l'obiettivo di portarlo a sedici entro un certo periodo di tempo
Invece si va ad una obbligo scolastico che viene portato a quattordici anni siamo credo l'unico paese al mondo che riduce l'obbligo scolastico anziché alza
Non solo ma prevedendo che un ragazzo a dodici anni e mezzo tredici anni debba decidere se continuare il proprio corso scolastico o deviare sì su un'attività di formazione professionale significa
Riproporre una separazione una scissione della scuola italiana in scuola e attività di formazione che ci riporta indietro di quarant'anni torniamo al modello scolastico che c'era prima del mille novecentosessantatré
Quando c'era la scuola di alla scuola di avviamento professionale una scuola per quelli che don studiarne a scuola per quelli che dovrà lavorare non so se fosse un modello efficace
Un modello efficace quarant'anni fa certamente non lo è quarant'anni dopo a parte la piccola considerazione che credo nessuno di voi e nessuna persona a dodici anni e mezzo ossa esattamente bene
Quale sarà il suo futuro e quindi obbligarlo a scegliere una cosa così radicalmente rilevante come
O o a dodici anni e mezzo significa di fatto affidare la scelta ad altri che non possono essere diciamo probabilmente che i genitori ma in ogni caso determinare una separazione della della
Dell'attività formativa che ripeto arretra l'assetto della scuola italiana
Ancora se è stata da parte della Moratti una centralizzazione dei programmi scolastici che contraddice l'autonomia scolastica che è stato una delle conquiste
Realizzate in questi anni e che ha dato a ogni istituto scolastico una maggiore capacità flessibile
Di organizzare la propria attività didattica in funzione delle domande delle esigenze della popolazione scolastica del territorio della con del contesto in cui quella scuola opera
Questa
Esigenza di flessibilità che peraltro viene invocata sempre come un'esigenza in questo caso e negata in omaggio ad una centralizzazione
Che riduce la capacità del sistema scolastico di aderire alle domande i bisogni
Dei
Dei ragazzi e delle famiglie
Ancora vorremmo ricordare che sono state dimezzate le risorse dimezzate del cinquanta per cento le risorse per l'attività formativa che ogni scuola sulla base dei Cream dei principi di autonomia scolastica utilizza per finanziare le proprie attività
E ancora complessivamente la spesa Scola si è dei degli otto mila trecento milioni di euro che sono stati previsti
Dalla Moratti come il fabbisogno necessario ad adeguare la scuola a finanziarla adeguatamente sono state immesse nella legge finanziaria novanta milioni di euro su un fabbisogno che il ministro indica i nomi otto mila trecento
L'uno per cento lì novanta milioni di euro
Con questo ritmo ci vogliono cento anni per spendere quello che la Moratti dice che bisognerebbe spendere
Il che significa che dal prossimo anno ci saranno meno soldi per i corsi di inglese e meno soldi per i corsi di informatica meno corsi per tutte le attività che sulla base appunto dell'autonomia scolastica ciascuno
Ciascuna
La scuola può fare ancora
Ancora ho finito
Se in tutto l'impianto della riforma Moratti c'è una palese violazione della riforma federalista che affida alle Regioni la titolarità dell'organizzazione
Scolastica invece per ciò che riguarda organizzi organizzazione del lavoro gestioni si torna una centralizzazione che incostituzionale viola una riforma costituzionale che affida queste competenze alle regioni
E c'è stata una riduzione complessiva di risorse qualche giorno fa nel corso di un'intervista la il ministro Moratti a dichiarato che
Ci sono più risorse come i governi di centrodestra per la scuola di quanti ce ne fossero prima non è vero
Depurata del del del del dell'incremento di inflazione le spese per le politica dell'istruzione hanno avuto un incremento pari al cinque per cento
Tra il due mila uno e il due mila quattro anni nei quali l'inflazione è stata abbondantemente superiore a questa cifra
Così per quello che riguarda l'università e la ricerca le spese per unità per università e ricerca
Nomi e nel tra due mila uno due mila quattro non recuperano neanche ciò che è stato eroso dall'inflazione quindi non è vero che si spende di più infine
Per quello che riguarda l'università visto che credo che questa sera si parlerà anche di questo
Anche su questo piano le cose che il governo fa non ci convincono non ci convincono perché anche in questo settore si va verso una
Rinazionalizzazione delle politiche universitarie soffocando ogni istanza di autonomia di ogni singola università
Nelle proposte che venne nei processi di riorganizzazione che vengono proposte dalla Moratti non c'è
Nessuna attività di valutazione del corpo insegnante
Universitario dal momento in cui un docente diventa ordinario cessa qualsiasi attività di valutazione mentre noi pensiamo che ci debba essere una valutazione ogni quattro anni quadriennale
Insistiamo sul fatto già denunciato soprattutto dei giovani che lavorano nell'università che sostanzialmente prima di quarant'anni e difficile che un ricercatore possa diciamo considerarsi stabilizzato nell'università italiane
E cioè dal momento in cui si laurea ventiquattro venticinque anni debbano passare quindici anni di condizioni contrattuali e lavorative caratterizzate da precarietà e incertezza prima di trovarsi in una condizione di stabilizzazione pochissimi Paesi al mondo
Adottò una politica che come dire penalizza le giovani le risorse più giovane anagraficamente nel campo dell'università e della ricerca
Tutte queste sono le ragioni che ci portano a dire che le proposte che la Moratti fa sia per la scuola che per l'università non vanno bene
Avremmo voluto dire tutto questo
In trasmissione
Discutendone confrontandoci la Moratti e il presidente del Consiglio avrebbero avuto così modo di dire in un confronto leale è sereno la loro e gli italiani avrebbero potuto valutare con maggiore cognizione di causa
Su queste materie tutto questo non si è non si è dato io concludo dicendo che noi riteniamo tutto questo grave non soltanto per una ragione
Che attiene al pluralismo dell'informazione e alle parità di condizioni che devono essere assicurate
Alle diverse forze politiche di maggioranza e opposizione ma poi nel merito e molto grave che questo confronto non avvenga su un tema così rilevante per milioni di famiglie italiane
Noi riteniamo che con la politica della Moratti il centro destra non stia investendo sulla scuola sull'università e sulla ricerca né in termini quantitativi né in termini qualitativi adeguato
E noi pensiamo che un Paese che non investe sui suoi figli è un Paese destinato a rimanere in panchina
Noi vorremmo che questo fosse un Paese capace di giocare da titolare non deve stare in panchina per giocare da titolare bisogna fare altre politiche
Di quell'a quelle che sono state fatte fin qui questo spiega perché io concludo davvero c'è una protesta così a
Chi è così diffusa di genitori insegnanti operatori dell'università ricercatori che diciamo si sentono sentono messi in discussione il un sistema scolastico e formativo che
Certamente ad aggiornare costantemente continuamente però rischia di essere più povero e più precario grazie
Perdonatemi se intervengo vado via sono alla vigilia di un appuntamento cui o qualche pentimento congressuale da fare
Quindi scusate mi in principio e vorrei mettere in rilievo cinque punti
Buona parte si collegano le cose che ha detto ora Fassino
E credo che lo sforzo che dobbiamo cercare di fare ciascuno di noi di mettere in rilievo
Una parte di questo messaggio che vorremmo fare arrivare chiaro e forte agli italiani
Poi che io sono convinto al di là di ogni tentativo di tenere dei monologhi
Degli italiani oggi siano invece desiderosi di confronto
Del dialogo nel senso di due persone che parlano tra di loro
Ovvero che si confrontano sulle idee e sulle decisioni da prendere per il futuro del nostro Paese
Mentre il nostro primo ministro è lo sappiamo da sempre terrorizzato dal faccia a faccia terrorizzato dal dialogo dal confronto alla possibilità che liberamente americano le opinioni diverse magari luci trovi
Come si troverebbe certamente oggi quando si parla di scuola in difficoltà
E allora i punti che vorrei mettere i devo sono
Quasi per titoli primo
Oggi la riforma Moratti trasforma la scuola in una sorta di servizio a domanda individuale dove ciascuno
Va a prendere ciò che preferisce come fosse una specie di discount
Viene meno
La logica la Filosofia all'impianto di una scuola che rappresenta una comunità che educa
Secondo si cancella
Un modello didattico quello del tempo pieno e del tempo
Prolungato
Terzo con la figura del piuttosto sì scassare esperienza di squadra
Che responsabilizzato a tutti
I docenti
Quarto
Si parla di autonomia scolastica ma come si fa ad avere un'autonomia scolastica senza mezzi e senza risorse umane
Piero citava delle cifre voi ricorderete il Governo si è presentato parlando di un piano allora erano
Lire
Nell'ombrello nello slogan
Elettorale
Per diciannove mila miliardi di vecchie lire
Se ci troviamo nel bilancio di quest'anno novanta milioni di euro
Disponibili sappiamo bene che da quel tipo di promesse scaturito davvero un piccolo mostriciattolo in termini di risorse e di disponibilità però parla di risorse non soltanto di risorse economiche e perché sapete che solo nel prossimo in questo biennio la Moratti ha previsto tagli per trenta due mila
Qui l'autonomia
L'autonomia del fallimento non certamente quella della crescita e del rafforzamento
Della nostra scuola quinto
è evidente che
Dal punto di vista istituzionale
A vere
Una riforma come la riforma Bossi
Che pensa di sfasciare e che non dialoga minimamente con la riforma Moratti è un'alta delle prove clamorose della
Falsità di questo governo
Qual è l'Indirizzo riformatore
Quello che Bossi tenta di imporre a colpi di devolution
O quello che
La Moratti tenta di proporre con questo suo disegno
Come vanno d'accordo i due come non fanno a cazzotti i due lo capisce davvero anche un bambino del elementari che si tratta di due linea che si dirà divaricano si allontana
Infine
La scuola oggi
è una scuola in cui tutti sono contro il Governo
Va fatto la domanda al governo
Perché
Tutti sono contro il Governo insegnanti
Gli studenti le famiglie
Certamente una parte molto importante della società italiana
Perché sono tutti contro il Governo
Sostiene il ministro che c'è poca disponibilità al dialogo cognome nome può portare tanti esempi ma io voglio ricordare non ricordava prima Enzo che
Nel luglio scorso noi come partito come Margherita proponemmo un confronto il titolo era proprio la Margherita confronto nel governo sul tema scuola lavori formazione
Era un
Convegno che era previsto fosse concluso dalla Moratti per svolgere un confronto per l'appunto un dialogo sui temi concreti e sapete quanto chief sta a cuore che il secondo canale canale formativo abbia una sua forza la sua dignità non sia considerato come la serie B della scuola
Deve essere una strada da percorrere fino in fondo nella prospettiva di dare un futuro
In termini di istruzione e di formazione ai nostri ragazzi a Moratti non venne e disse chiaramente che lei era stato chiesto di non venire
Allora questo è un governo in cui le politiche per la scuola né si può affrontare oggi probabilmente soltanto con l'arte del monologo
Ma le cifre sono queste i dati sono questi la verità è questa e non è un caso se famiglie studenti insegnanti oggi sono tutti contro
Queste proposte che colpiscono la scuola e colpiscono il futuro
Della scuola italiana e dunque il futuro di noi tutti
Mi perdonate se nera
Enrico scusami tu in particolare
No no anzi
Non è
Di solito non non ce n'era bisogno quindi non abbiamo che fa gli auguri a Rutelli hai già una maggioranza bulgara complessa ma che ritiene
Non aggiungo poche parole perché poi ci sono i nostri
Responsabili per i problemi della scuola dell'università e quindi penso che loro potranno integrare
Diciamo agevolmente le cose che dobbiamo dire noi
Quindi scusate aspetto che i nostri colleghi si allontanino per poter riprendere
Ecco
Io penso che sia Fassino che Rutelli abbiano detto diciamo in premessa la cosa più chiara
Non c'è bisogno di di dare grandi cifre o di illustrare in maniera molto dettagliata la condizione in cui versa la scuola italiana e sotto gli occhi di tutti
E la stessa partecipazione così vasta
Al movimento della protesta che parte dai rettori delle università pubbliche e arriva fino ai ai genitori di di tanti milioni di bambini che frequentano le scuole dell'obbligo
Credo il miglior termometro per capire in quale condizione vive la scuola italiana e non penso che rettori insegnanti genitori alunni siano tutti diciamo
Faziosamente orientati a colpire la politica del governo più semplicemente la scuola da priorità fondamentale del programma del centrodestra per lo ricorderete tutti le Trade
Della campagna elettorale
è diventato il fanalino di coda
Fassino ha ricordato le cifre
Ci sono problemi
Di cifre cioè di finanziamento di minori
Di minori entrate di minore
Stanziamenti
Ragione per cui con ogni probabilità il tempo pieno al tempo prolungato che sono stati larga parte il vanto della scuola
Di base italiana verranno colpiti e trasformati in parcheggi ci sono premi di principio
C'è nella proposta della Moratti un passo indietro che ci fa ritornare pericolosamente vicina quegli anni sessanta in cui con la riforma della scuola media unica
Noi finalmente riuscimmo a a a rimettere insieme i due percorsi formativi che fino al mille novecentosessantadue sessantatré avevamo trovato distinti
Una scuola per i figli delle famiglie che se lo potevano permettere per ragazzi che avrebbero poi completato il corso di studi se non università e una scuola invece che serviva a formare ragazzi che erano indirizzati alla formazione professionale
Che tutto questo possa venire all'età di dodici anni tredici anni come ha ricordato Piero e davvero una domanda che dovremmo rivolgere al ministro della Pubblica istruzione
Vorrei aggiungere che
La crisi della politica nei confronti della scuola è innanzitutto un attacco alla scuola pubblica
E non lo dico per un un ritorno di laicismo perché semplicemente la scuola italiana è al novanta per cento la scuola pubblica
Cioè dello Stato
E e questo è
Il significato fondamentale anche da questo punto di vista
Della politica che il Governo il centrodestra che il ministro alla Pubblica Istruzione della ricerca ha avviato in questi due anni e mezzo io penso che
L'attacco alla scuola sia un aspetto veramente grave
Per molti versi non soltanto per il futuro del diciamo che le politiche di innovazione di ricerca qui c'è addirittura dal due mila uno due mila e quattro una diminuzione degli stanziamenti
La fuga dei cervelli le grandi polemiche non hanno insegnato nulla sono stati ridotti cinque o seicento milioni di euro in questi tre anni
Ma soprattutto è un corpo anche ad un ruolo che la scuola pubblica italiana svolge fondamentale per garantire una vera integrazione
Se voi pensate
Quelle o straordinario principio contenuto nella nostra costituzione cioè
A ciascuno una pari opportunità nella vita
Si sviluppa nei fatti soltanto nel sistema scolastico
In quel momento per un po'di giorni alla settimana per qualche mese della propria vita per qualche anno tutti siamo uguali figli
Del delle famiglie
Con i genitori
Diplomati o operaio braccianti o extra comunitari che vivono nel nostro Paese la scuola pubblica è il luogo dove questa integrazione si svolge dove le politiche di integrazione possono diventare le regole con cui
Una comunità come la nostra si sviluppa
Colpirlo ora significa accanto a tutte le altre ragioni sottolineate prima di me anche colpire questa indispensabile integrazione che solo nella nostra scuola pubblica può avvenire
Perché lì possono convivere figli che vengono da famiglie appunto di di religione di razza
Diverso da oggi
E questa la vera integrazione cinquant'anni fa ottanta anni fa riguardava le classi sociali italiani oggi sono in molte regioni del nord Italia per esempio i luoghi dove il dialogo
Fra le diverse comunità si può sviluppare
Dove abbiamo la garanzia che i nostri figli potranno crescere gomito a gomito con me italiani che hanno acquisito la la la nostra cittadinanza lavorando in questo Paese producendo in questo Paese rispettando le nostre leggi rispettando le nostre regole e quindi un colpo anche a questa indispensabile convivenza civile
E ed altro
Chiudo
Fassino ne ha parlato oggi si svolge una trasmissione televisiva
Come come sapete
Anche io sono stato invitato questa mattina cortesemente a partecipare alla trasmissione Porta a Porta con Berlusconi con la Moratti
Ho ringraziato però ho ritenuto di non di non di non accettare quest'invito per le ragioni che che che vi sono notte io
Penso che insomma abbiamo fatto nascere una lista comune insieme
Abbiamo preso le principali decisioni insieme ci vogliamo presentare agli italiani e e quindi insieme dobbiamo decidere chi può questo in quell'occasione rappresentare la nostra lista ieri Fassino presumo iniziativa che io condivido mi sembrava giusto anche con questo gesto
Esprimere la mia solidarietà a questa iniziativa mi impegno di tutta la lista riformista della lista Prodi in questa direzione
Bene io vi do ancora un dato poi sentiamo le vostre domande sono qui con noi responsabile della scuola che possono dargli ulteriormente delucidazioni
I dati le cifre sono lì e sono mi pare incontrovertibili
Tra il mille novecentonovantanove e il due mila uno
A fronte di un'inflazione nell'arco di quel triennio del cinque virgola quattro per cento
I governi di centrosinistra incrementarono
Le spese per l'istruzione
Del ventiquattro per cento quattro volte di più e due volte di più l'indice di incremento del PIL di quegli anni
Nel periodo due mila uno due mila quattro a fronte di un'inflazione
Del sette per cento
L'incremento della spesa l'istruzione e pare al tre virgola nove quindi
La metà dell'inflazione non solo non c'è incremento reale non si recupera neanche l'inflazione mi pare che sia la dimostrazione più chiara
La matematica non è un'opinione neanche quando governa il centrodestra
Non c'è quella dedizione quell'attenzione ai problemi della formazione dell'istruzione che viene rivendicata e che invece le cifre smentiscono insieme a delle politiche che noi per le ragioni che abbiamo detto non giudichiamo positive per il Paese
Siamo a vostra disposizione per domande è questione
Ma quand'è molto semplice noi pensiamo che
Le regole devono essere uguali per tutte
E secondo me
Quote di ogni giorno per quattro giorni per cinque giorni alla settimana
Quanti giorni mai Porta a porta quattro cinque quattro per quattro giorni alla settimana tutte le settimane dell'anno gli uomini politici dell'opposizione accettano di andare in trasmissione confrontandosi con esponenti politici della maggioranza e fanno bene perché
Il confronto è il sale della democrazia non si comprende perché ci sia da parte del Presidente del Consiglio rifiuto di adottare per sé la regola che tutti
A tutta a cui tutti si conformano
Anzi
Dovrebbe proprio essere chi ha maggiore responsabilità a sentire il dovere di non sottrarsi al confronto
Dico anche che è del tutto risibile
Questo argomento secondo cui il Presidente del Consiglio non accetta il confronto perché verrebbe insultato nessuno lo ha insultato
Mentre ricordo che gli esponenti dell'opposizione sono stati gratificati non
Molte settimane fa
Della duplice diciamo qualifica di essere gente che non ha mai lavorato in vita sua
Che anche disonesta come è stato detto
Quindi semmai se c'è qualcuno che dovrebbe avere maggiore rispetto
Il Presidente del Consiglio che quando si abbandona le sue esternazioni non mi pare che si sottragga rischio dell'insulto dell'offesa da parte nostra non c'è nessuna intenzione di carattere offensivo abbiamo chiesto e continueremo a chiedere il Presidente del Consiglio si confronti con gli esponenti dell'opposizione
In un confronto che può benissimo essere tranquillo leale e sereno e nel quale ciascuno dice la propria e poi i cittadini hanno sufficiente maturità intelligenza buonsenso per valutare e giudica
Sì la conferenza stampa io dico naturalmente se non ci sottrae ma nessuna domanda però abbiamo fatta sui temi della scuola su questo più di questo non mi pare ci sia davvero
Una ritenere affatto già tutto perché fa una mamma ecco allora bene
Se se il confronto però questa volta a Berlusconi bacia parte abbiamo insomma l'aveva accettato con Boselli hezbollah avete infettato insomma né mandare Borrelli
E non c'è non non ci siamo rifiutati perfino un bambino capisce il il il giochetto che è stato tentato prima e si è detto no a chi ha proposto questo confronto poi per cercare di giocare in casa dell'opposizione si esce sia invitato un altro esponente dell'opposizione
Sono come dire cosa è un
Un po'misere e chiunque capisce da sé non fanno parte di una serio rispetto delle regole del gioco e del ruolo dell'opposizione
C'è poi la piena autonomia del professor De Mauro di non partecipare salute Mauro rappresenta il patto per la scuola il patto della scuola si rappresenta movimenti docenti tutti Italia un e assolutamente autonomo del vertice G
Sì di si incontrerà per la prima volta con i segretari dei partiti del CIPE di tutta l'opposizione da Rifondazione ai Raineri via Mastella il ventiquattro prossimo
Il professor De Mauro quindi non non ho Maso certamente bisogno di di avere disposizioni consigli ottanta suggerimenti da noi ha deciso autonomamente di non partecipare mi mi pare che questa sera con una con un col fallimento di una di una politica dell'istruzione fallisca e quella politica della comunicazione
Perché questa volta effettivamente si mette in in crisi un sistema
Alcuni giorni fa sia Umberto Eco che Sergio Cofferati hanno invitato il centrosinistra a ricorrere di più all'arma del silenzio per esempio riuscita sì di partecipare ad alcune trasmissioni televisive che in alcuni casi non cambi non garantiscono pari condizioni
E volevo sapere se pensate di accogliere questo invito dato il caso di oggi il caso per esempio del Dopofestival a Sanremo e visto che
Si sta per aprire la campagna elettorale le rispondo io perché io il senso lo pratico diciamo più per non per scelta d'intesa
Forse mi è più facile no
Capire nel senso che
Noi partiamo di porti parliamo di Porta a Porta o di consentirete questo piccolo sfogo visto che ho appena rinunciato a sulla base resta a confrontarmi con il capo del governo
Io ho un va va anche a memoria di altri inviti delle trasmissioni degli altri canali televisivi lo dico con tutta sincerità quindi sono in piena par condicio non ho frequentato nella mia vita che una volta a Ballarò
Non non mi pare di aver mai frequentato altre appalti appuntamenti sommare ecco io
Io non credo che la politica del silenzio paghi
Penso un'altra cosa che
Bisogna cercare più che la politica del silenzio
E di andare in televisione
No se ti disturbo
Di andare in televisione e e di cercare di parlare dei problemi concreti del paese questo sì
Nel senso che ed è quello che stiamo cercando di fare noi mi pare anche oggi con le cose che che Fassino Rutelli anche io immagino anche i nostri amici diranno
Non è sufficiente dire
No la riforma Moratti non ci piace ed è vero non è sufficiente dire no la riforma o la politica di Sirchia non ci piace
Oppure no la riforma delle pensioni non ci convince
Noi abbiamo un dovere
Quello di proporre agli italiani una alternativa
Senza aspettare di vincere le elezioni che arriva dal Governo proprio per poter
Dimostrare oggi che noi siamo un'alternativa di governo seria
Migliore di quello che oggi amministra il nostro Paese ecco forse più che dire
Tracce che ogni tanto
è più giusto dire alla opposizione a tutta noi lo stiamo già cercando di fare cercate di non limitare dei a dire Berlusconi no
Che è una cosa giusta ma anche a dire cosa noi faremmo se fossimo già oggi a Palazzo Chigi come io mi auguro saremo fra due anni e mezzo al governo del Paese ecco questo mi pare modo più
Più diciamo più convincente
Noi questa sera avevamo chiesto di essere presente per dire esattamente come noi pensiamo andrebbe riorganizzata la scuola
E questo però ci è stato impedito
Berlusconi da qui al tredici giugno
Deve chiedere al presidente del Consiglio perché lo chiede a me io l'ho già sfidato più volte
E lo chiedo al Presidente del Consiglio
Difficile che posso rispondere io per loro
Mi auguro sarebbe un dovere democratico
Sta alla sua sensibilità noi non cesseremo di proporre richiederlo