Sudan: l'emergenza umanitaria nel Darfur. La drammatica situazione nei campi profughi in Ciad

Oggi il Corriere della Sera pubblica un articolo di Emma Bonino in cui ancora una volta l'europarlamentare punta il dito sulla crisi politica e umanitaria nel Darfur
Non è parliamo con Laura Boldrini dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati che ringraziamo e salutiamo Bongiorno qualora voi
Allora sia il segretario di Stato USA ha paura del che corsi a nanna dovrebbero recarsi nei prossimi giorni a a Khartoum ma noi volevamo chiederle intanto qual è la situazione dei campi che avete allestito
Beh intanto bisogna a interpellante come qui però svolge hanno questa legge umanitaria una piega umanitaria che nell'ultimo anno è stata assolutamente trascurata ammenda da parte ed è stata resa quindi tempi d'nonostante sul terreno a piedi credo in tutte le forme di violazioni impossibili agli anni la popolazione civile quindi stupri quindi e che giri uccisioni e quindi la popolazione è stata costretta Arca Favia dai villaggi di origine quindi anche nelle proprie terre
Oggi incontra una stima perché non ci sono poi ancora in corso e dei censimenti ma a si si stima che almeno un milione di sfollati
Siano stati costretti a lasciare i propri villaggi all'interno del baffuto oltre al fatto che in Ciad quindi nel Paese confinante ci sono dai centosessanta ai centonovanta mila rifugiati
Ecco di questi qui centodieci mila sono già stati trasferiti dall'Alto Commissariato ONU per i rifugiati Nino otto campi profughi che sono stati allestiti all'interno del Ciad ad almeno cinquanta chilometri dalla dalla che era e questo perché in quel inerte ci sono state continue incursioni di queste milizie armate janjaweed che confinando in territorio ciadiano continuavano a concreta Candy e violente per cui quello che si è tentato di fare di farlo prima che arrivasse la stagione delle piogge che oramai al Sud è già iniziata
Dica ferite queste persone in campo all'interno c'ha detto o ancora ci sono circa settanta settanta ottanta mila nessuno tra quanti perché si trovano nella zona a frontaliera quindi a al tiro primo rischio il territorio ciadiano Taranto è un territorio estremamente ostile
Perché manca l'acqua le infrastrutture non esistono non ci sono strade quindi per far arrivare gli aiuti è veramente un un'impresa titanica
L'Alto Commissariato ha avviato anche dei ponti aerei da varie località
Dalla Campania dalla Germania dalla Danimarca addirittura dal Pakistan per portare aiuti la tutto questo risultata estremamente complicato abbiamo anche
Aperto dopo o appunto discussioni negozianti degli uffici all'interno del percorso
E questo per consentire una migliore assistenza nei campi degli sfollati e di pianificare anche l'apertura di nuovi campi
Per queste persone che sono fuggite dai villaggi di origine problema è anche che bianca perché non avendo coltivato la terra
Queste persone non avranno neanche il raccolto e quindi le pone ancora ancor di più a rischio a rischio fame nei prossimi mesi
Voi da chi schietta finanziati c'è c'è stata una richiesta particolare perché riuscire ad ottenere questi questi campi e se si come come come avete fatto vale quattro punti Delfina
Rammento noi abbiamo fatto numerosi appelli alla comunità internazionale per ricevere fondi l'ultimo di pochi giorni fa abbiamo richiesto più di cinquantacinque milioni di dollari
Per
Arpino tenere la popolazione del per cui in Ciad quindi per continuare l'attività di assistente di protezione di questa operazione che era scappata via dal dal Darfur per quanto riguarda invece chi sì è rimasto dentro abbiamo fatto una prima richiesta la comunità internazionale chiedendo una diciamo una quantità abbastanza limitata di denaro perché a questo punto quello della privazione da fare comunque fare un lavoro di registrazione degli sfollati e di allestire poi dei nuovi campi quindi la richiesta e di tre virgola otto milioni di dollari questa richiesta è stata fatta chiaramente ai Paesi donatori alla comunità internazionale così come quella in rete l'archivio tenta ai rifugiati del Darfur rinunciata
Per quanto riguarda la presenza all'interno della
Del Darfur beh questo c'è stata un'idea una richiesta fatta dalle agenzie ONU che operano in in Darfur di per tecniche all'Alto commissariato
A a occuparsi dei pittori della protezione degli sfollati anche pianificare i beni itinere né quale allestire nuovi campi quindi cercare a questo tipo di richiesta
Va anche ricordato che ci sono molte complicazioni per operare all'interno del Sudan perché il governo di Khartoum non ha reso a a volte l'arredo possibile comunque non ha facilitato
Illa né il lavoro umanitario in questa regione quindi veramente la creazione è molto preoccupante e noi ci auguriamo questa via età del segretario generale sostiene anche come risultato quello di consentire hanno cento manicaretti lavorare
Più facilmente questo territorio ecco che e che ci consente appunto di arrivare di accedere alle persone con meno paletti e come no Tacconi
Avete notizie di altri organizzazioni non governative che operano sul campo rinascono Luca lavorare in maniera diciamo quantomeno sufficiente ma tutti hanno gli stessi problemi anche io che non governativi perché comunque
Non è non aiutato incoraggiato questo intervento ecco per molto tempo ha detto aprendo un varco
Sembra essere più a purché vi è l'intervento più accessibile anche la popolazione invito ignota
Ma non poteva portata avanti per questo la visita anche per Italia generale ha un valore importante in questo momento perché c'è un'apertura da parte del governo di Khartoum ed ci auguriamo che questa visita contribuisca
A parte che appunto ci sia ancora più disponibilità e questo contemplano e di lavorare prima e meglio
Senta le posso fare una domanda che a cui sicuramente se vuole potrà rispondere alle a livello personale non non come Alto Commissariato Emma Bonino
Sostiene che questa è un'altra guerra etnica
Secondo lei è vero
Ma guardi qui ci sono opinioni discordanti su questo certamente è una guerra anche che a me ricorda Current altre guerre in cui non sono si parte tutto dal fatto che c'è un gruppo che fa che lavora la terra che fa i conti che che che che che opera quindi sulla terra i contadini che e c'è un gruppo che invece a altro certo qua di fattori che alcuni fattori ecco sembra che in quel però in questo così scenario del Darfur
Ci troviamo in una situazione in cui non c'è uno scontro di religione Candelette perché popolazioni sono comunque delle popolazioni comunque musulmane c'è un problema certo di un'entità araba su una africana
Io non so quanto questo sia esclusivamente a matrice etnica oltre dietro questo ci siano ragioni più invece complesse come il controllo di un territorio rimanente ricco estremamente fertile e ricco anche di risorse per cui probabilmente
Due dal piano ancora venne in contatto anche in Italia rifugiati del Darfur
Che questa questo ghiotto e nasce dal fatto che appunto politici provenienti da questa regione che hanno ho sostenuto anche l'opposto di Khartoum rispetto al sud del Paese sforzo di natura militare
A non certo molto anche reclamato maggiore attenzione per questa regione maggiore detenuto per questa Regione estenderebbe che Khartoum a questo non abbia dato seguito e da lì c'è stato poi di rifiuto
Piedi perché esponenti che a politici che militari di continuare a sostenere il governo centrale proprio rivendicando uno sviluppo che ritenevano necessario per la popolazione locale
E anche una contropartita dell'appoggio che era stato dato alla guerra verso Roberto sub quindi queste sono quanto anche scenari che tu hai ascoltiamo da testimonianze di chi ha Cappato dal dal pure oggi in Italia e in attesa di appello e deve anche tentativi di estremo disagio
E quindi l'attivazione anni sembra che sia ottanta completo di natura politica affondo economico
Ringraziamo la dottoressa Laura Boldrini perché poi