Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì diciassette dicembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura questo oggi ci occuperemo di di Cile dopo le elezioni presidenziali e la vittoria
Del candidato dell'estrema destra osé Antonino casta vi proporremo due commenti un editoriale da El Pais
In testa per la democrazia cilena con casta come presidente del Paese apre un ciclo senza precedenti in cui dovrà sforzarsi di evitare una deriva estremista e poi un editoriale dal Mundo anche il civile sfida la sinistra in quotidiano spagnolo
Conservatore si sofferma soprattutto su la tendenza politica un tutta la Regione
Sudamericana tra l'altro al Cile dedicato anche l'editoriale di oggi di nel mondo i doveri gli obblighi dell'estrema destra vittoriosa in Cile per governare senza dover ricorrere ai decreti il presidente cileno eletto domenica cose Antonio cast dovrà mettere in piedi una coalizione con la destra e un'altra formazione dell'estrema destra
Sarà costretto a fare compromessi dopo aver inviato segnali
Contraddittoria a proposito del rispetto delle istituzioni scrive tra l'altro le Hammond
Altro tema di cui torneremo a parlare dopo non aver fatto averlo fatto per un po'
Hong Kong a seguito della condanna dell'editore Gimmi Lai che rischia l'ergastolo l'Washington post ieri avevo un editoriale dal titolo
Jimi lie e la fine di Hong Kong il destino dell'ex colonia britannica è un avvertimento per qualsiasi Paese
Voglia fare un accordo con la Cina
Inevitabilmente o anche oggi vogliamo parlare di Ucraina la guerra della Russia alle ipotesi di accordo di pace sul Times di Londra ieri c'era un convento di William mondiale
Putin non smetterà mai di esportare il caos i colloqui di pace sull'Ucraina si fondano su una fallacia pensare di poter fare un accordo con il presidente russo e che poi tutto andrà bene
Nel mondo di ieri invece aveva un commento di Stéphane la guerra sul tema al centro del Consiglio europeo che si apre domani a Brussel
L'Unione europea a troppe poche carte in mano per esitare a usare la carta degli attivi russi congelati
Marginalizzata nelle discussioni di pace l'unione europea deve cogliere questa occasione per pesare
Nella soluzione del conflitto scrive
Tra l'altro Stéphane la guerra di le Monde partiamo però dal civile e dall'editoriale uscito ieri sul Spice un test per la democrazia cilena con osé Antonio casta come presidente
Il Paese avvia un ciclo senza precedenti in cui dovrà sforzarsi di evitare una deriva estremista scrive El Pais la clamorosa vittoria di Josè Antonio casta alle elezioni presidenziali in Cile
Segna una pietra miliare politica senza precedenti dal ritorno alla democrazia
Per la prima volta un candidato di estrema destra raggiungerà entrerà nella moneta al palazzo presidenziale
Con un chiaro mandato dalle urne la vittoria non solo segna una svolta conservatrice nella politica cilena
Ma mette anche alla prova la maturità civica di una società abituata all'alternanza tra centrosinistra e centrodestra
Riconoscere l'entità di questo risultato non deve significare rassegnarsi la democrazia cilena è stata in grado di trasformare in normalità la transizione di potere anche tra visioni ideologiche profondamente diverse
Il sistema elettorale trasparente la rapida accettazione dei risultati il risultato delle il rispetto delle norme costituzionali
Sono segnali di forza civica che meritano di essere sottolineati non tutte le democrazie possano mostrare questo comportamento di fronte a sfide simili tuttavia prosegue El Pais non è possibile ignorare le preoccupazioni che vengono sollevate da questo cambiamento
La traiettoria politica di Castelli biologia del suo partito sollevano dubbi legittimi su come verrà esercitato il potere nei prossimi anni
A differenza dei presidenti di destra che hanno preceduto questo ciclo e che avevano mantenuto una chiara distanza dall'eredità della dittatura di Pino scene
Casta un rapporto più ambiguo con quel passato
Cosa che alimenta incertezze sui suoi
Riferimenti democratici e sulle priorità del suo governo la sfida a questo punto è duplice da un lato la società cilena e i suoi attori istituzionali
Devono garantire che le politiche rispettino il quadro dei checks and balances che hanno retto il Paese per oltre tre decenni una svolta
Verso agende punitive di esclusione autoritarie anche se fondate sul voto popolare metterebbero a rischio le libertà conquistate a fatica dai cileni la recente storia regionale poi mostra le fratture che sorgono quando i leader estremisti traducono il loro mandato elettorale
In attacchi alle istituzioni il Cile all'opportunità di dimostrare che la democrazia non si esaurisce con un cambio di ciclo ma si rafforza quando resiste alle tentazioni illiberali
D'altra parte per il Pais c'è una lezione per le forze della sinistra e del progressismo cileno e latinoamericano
Le loro recinti campagne i loro comportamenti politici
Hanno messo in luce debolezze che i cittadini hanno chiaramente punito nelle urne
L'incapacità di rispondere in modo efficace problemi come la sicurezza l'economia la migrazione ha eroso
Il loro sostegno la loro capacità di connettersi a settori importanti delle società sudamericane
Le conclusioni di El Pais il Cile
Non è condannato a ripetere cicli di polarizzazione o a un alternanza tra estremisti la sua tradizione democratica basata su solide istituzioni e sulla cittadinanza attiva
Può fungere da ancora di fronte ai venti estremisti
Questo trionfo elettorale per quanto sorprendente possano essere per alcuni dovrebbe essere letto come un invito a tutti gli attori politici a riorientare le priorità
Difendere la convivenza democratica costruire larghe intese rispondere efficacemente alle a alle reali sfide della popolazione
La democrazia cilena non si misura solo dall'alternanza al potere manda la sua capacità di mantenersi come uno spazio in cui convivono visioni diverse
Senza rinunciare alla ragionevolezza e al rispetto reciproco
Questa rimane la sfida più urgente e preziosa di questo nuovo ciclo politico incivile così tra l'altro il Pays de il Mondo che un giornale conservatore dunque a una chiave di lettura un po'diversa
Ma altrettanto attenta alla dinamiche sudamericane ieri avevo un editoriale dal titolo anche il Cile sfida la sinistra la schiacciante vittoria di Josè Antonio Castiglia Cile non solo è un rigetto della sinistra al potere in uno dei Paesi più ricchi dell'America Latina ma conferma anche la svolta a destra che i cittadini di Argentina Bolivia Venezuela Honduras hanno manifestato nella regione dal due mila e ventitré
In una società molto divisa e bisognosa di sicurezza e crescita economica
Cast che si trova all'estrema destra ha beneficiato della voto sanzione la punizione contro il presidente uscente Gabriel Boris cioè che avevo promesso una trasformazione radicale ed ha fallito
A causa della paralisi politica dell'inflazione dell'insicurezza il presidente eletto cast ora affronta queste sfide
Con un solido mandato popolare dopo la vittoria sul comunista Giannetta sulla comunista Giannetti giara
Ma caste anche consapevole che dovrà fare affidamento su altri partiti di destra per governare in questo contesto e dopo essersi distinto per la sua ripetuta rivendicazione dei risultati economici della dittatura Pino asce
Cast ricorda il mondo
Ha utilizzato il suo discorso nella notte delle elezioni
Per lanciare un messaggio diverso
Allontanandosi dalle lotti identitarie come quella sull'aborto
Per concentrarsi sui problemi reali dei cileni costo della vita immigrazione criminalità è una posizione che a priori si avvicina più al pragmatismo di Giorgia Meloni che alle il liberalismo di Viktor Orban in Europa
Nel suo discorso cast si è proclamato presidente in tutti i cileni ha riconosciuto i suoi predecessori di centrosinistra
Ha fatto appello al pluralismo politico ha evitato la retorica delle soluzioni magiche tipiche degli estremisti
Al contrario è stato molto attento a avvertire i cittadini cileni
Che il due mila venti sei sarà un anno difficile e per i risultati ci vorrà tempo abbassare le aspettative scrive El Mundo
Serve a preparare la popolazione una serie di aggiustamenti economici che comporteranno sacrifici il tempo dirà se tutto ciò sarà compensato da una rinnovata alleanza del Cile con gli Stati Uniti di Donald Trump che hanno guadagnato un altro partner nel loro cortile di casa
Il nuovo presidente ha l'opportunità di mettere in pratica questa svolta pragmatica e governare per tutti i cileni nel rispetto della legge dopo una campagna di polarizzazione feroce e promesse inquietanti
Come la deportazione di massa di immigrati clandestini molti dei quali venezuelani fuggiti da Nicolas Maduro
Lanciarsi in politiche estremiste e settarie
Non farà altro che erodere la democrazia e la coesistenza dei cileni così tra l'altro il mondo in questo editoriale
Oggi vogliamo parlare anche di un Congo e cosa che non facciamo da un po'di tempo
Dopo la condanna dell'editore Jimi Lai
Che rischia l'ergastolo il cui caso emblematico leggendo un editoriale del Washington post dal titolo Jimi lie e la fine di un conga
Il destino dell'ex colonia britannica è un avvertimento per qualsiasi Paese che voglia fare accordi con la Cina
Scrive
Il Washington post anche oggi ci dobbiamo scusare per i colpi di tosse la voce quando la Cina prese pacificamente il controllo di un congruo nel mille novecentonovantasette
I dirigenti comunisti di Pechino
Promise lo di preservare le libertà e lo stile di vita dell'ex colonia britannica quella promessa è stata violata da molto tempo la condanna lunedì nel Processo al magnate dei media e pilastro per la democrazia Jimi Lai
Ha spento anche l'ultima flebile speranza che ancora rendeva in questa città un tempo vibrante
L'hai è detenuto da circa cinque anni per lo più in isolamento i tre giudici che hanno emesso la sentenza hanno fatto esattamente ciò per cui erano stati selezionati cioè ignorare le prove
E utilizzare questo processo farsa per dichiarare l'hai colpevole di collusione con forze straniere
E cospirazione per pubblicare materiale sovversivo uno dei tanti capi d'accusa
La condanna di Light
Arriverà all'inizio del prossimo anno settantotto anni gravemente malato rischia l'ergastolo ci si aspetta che la Cina continentale pretenda che Hong Kong infligge alla massima pena
Come monito per chiunque osi sostenere la democrazia a on conga
Il Washington post voi va a a leggere alcune delle motivazioni della sentenza di ottocentocinquantacinque pagine secondo i giudici di intento di Layer a cercare la caduta del partito comunista cinese
Usando il suo giornale che ormai chiuso l'Apple Daily per scrivere pubblicare articoli editoriali per spingere il popolo di un conga odiare disprezzare la Cina i giudici hanno affermato che l'hai era affiliato i valori occidentali tra le prove presentate gli incontri con il vicepresidente americano Mike pence e la presidente della Camera negli Stati Uniti Nancy Pelosi questo livello il suo ma l'hai è la vittima più illustre ma non è l'unica la Cina ha imposto la sua legge sulla sicurezza nazionale è un compito del due mila e venti da allora per chi non l'ha usata come una mazza per distruggere il movimento pro democrazia del città ex parlamentari attivisti studenti sono stati arrestati sindacati e gruppi della società civile sono stati costretti a sciogliersi i media indipendenti hanno chiuso i
Tenti
Il partito democratico moderato lunedì domenica ha votato il suo scioglimento dopo tre decenni
Il sette dicembre Hong Kong ha tenuto una seconda elezione pilotata cioè elezioni solo per patriottica dove agli oppositori non è permesso candidarsi l'affluenza è stata un misero trentuno virgola nove per cento con molti voti
Nulli insomma questa è un Congdon oggi il presidente Trump vuole concludere un grande accordo con la Cina è offerto al presidente CG impingono a serie di concessioni
L'unica speranza di laiche Trump riesca a ottenere la sua libertà come parte di quelle trattative la grande ironia che Trump potrebbe liberare qualcuno che è in prigione
Ma solo perché la Cina ha violato un altro accordo con un paese occidentale quello con Regno Unito al momento
Della restituzione o retrocessione così il Washington post non abbiamo più tempo e non abbiamo quasi più voce
Ma molti colpi di tosse
E dunque l'Ucraina due segnalazioni sì però abbiamo già fatto nel sommario William come sul Times di ieri Putin euro non smetterà mai di esportare il caos l'ex ministro degli Affari Esteri britannico
Sottolinea una grande verità i colloqui di pace sull'Ucraina si basano su una fallace cioè pensare
Di poter fare un accordo con i punti e che poi lo rispetterà e tutto andrà bene non sarà non sarà così
Le monde ieri invece aveva una bella analisi di Stéphane la guerra sulla questione che sarà al centro del Consiglio europeo che si apre domani a Bruxelles usare gli attivi sovrani russi per fornire aiuti finanziari e l'Ucraina
L'Unione Europea troppe poche carte in mano per esitare
A usare la carta degli attivi russi congelati anche perché marginalizzata nella discussione di pace
Meglio cogliere quest'opportunità per pesare nella soluzione del conflitto ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale