"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta (argomento della puntata: presentazione del rapporto Antigone 2004 sulle condizioni della detenzione in Italia)

In nome del popolo italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale dichiaro l'Italia l'appello di Palermo seconda sezione
Dato il cinque aprile mille novecento
Buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena questa sera a Radio Carcere cercheremo
Di spiegare i per quanto c'è consentito i contenuti di quello che il rapporto stilato per il due mila e quattro dall'associazione Antigone
Sul carcere rapporto sulle condizioni di detenzione il terzo rapporto che Antigone
Cura sulla realtà della esecuzione penale in Italia oggi c'è stata la presentazione a Roma in una sala affollata di questo rapporto che è stato come sempre
Curato con minuzie in particolare con la massima e con la massima attenzione ospiti
Di radio carcere questa sera sono proprio Stefano Anastasia che è presidente dell'associazione Antigone ciao Stefano
E Patrizio Gonnella che coordinatore nazionale sempre di Antigone ciao Patrizia
L'unico dato positivo che voi riscontrato in questa in questo nostro rapporto così come si leggono come si legge nei comunicati stampa
E il fatto che c'è una crescente assunse le responsabilità del problema delle carceri da parte delle gli occhi gli enti locali e Regioni e comuni ma per il resto il sistema carcerario italiano
è precipitato in un pozzo senza fondo dove il sovraffollamento è la regola
La salute è un ricordo lontano e trentanove sono le persone che si sono già ammazzate quest'anno è cupa prima di aprire il dibattito per vorrei offrire un primo quadro anche bere contestualizzare la risposta che è arrivata nel pomeriggio da parte del ministro
Voi fate fermate il lavoro in questo sistema carcerario bando nato
Non c'è quelle poche riforme fatte sono rimaste inattuate un mondo insomma di pura sofferenza che si contende gli ultimi posti in Europa assieme a Grecia Ungheria e pensate la Bielorussia
Sui cinquantacinque circa persone che sono ristrette negarci italiane
Trentaquattro mila sono condannati a pene definitive cioè sono sono in carcere perché a seguito di sentenza passa in giudicato e venti mila invece in attesa di giudizio ovvero presunti non colpevoli
Il sette virgola sette per cento sono persone analfabeti quelle che sono in carcere comunque prive di titolo di studio il ventisette per cento raggiunge a malapena la licenza elementare il quaranta per cento proviene da regioni
Del sud ma quel che che preoccupa di più non solo Antigone ma tutti coloro che guarda al mondo del carcere attraverso la lente della giustizia è il sovraffollamento
I cinquantaquattro mila duecentotrentasette detenuti presenti nelle carceri italiane sono ospitati in duecentocinque istituti di pena che possono contenere in condizioni ottimali quarantuno mila detenuti
E non va meglio sul fronte della sanitario il ventotto per cento pensate dei detenuti e tossicodipendente circa centotrenta quelli INAIL se conclamata
Due mila centosettantasei sono quelli che si sono ammalati di epatite C mille quarantuno di epatite B e dodici di partite a
Preoccupanti anche i dati relativi ai suicidi di cui radio carcere anche spesso dà conto nel due mila e tre sono stati e sono sei sessantacinque secondo Antigone per sessantotto Davide in carcere
Cinquantasette invece per l'amministrazione penitenziaria va be'ci fa sempre lo sconto ma nei primi mesi e nei primi nove mesi del due mila e quattro sono già trentanove le persone detenute che hanno deciso di farla finita dicevo prima che è giunta la risposta
Del di questo la pubblicazione del delle dipendete del rapporto di Antigone da parte del ministero
Cosa dice il ministero i dati sul sovraffollamento del carcere forniti da Antigone dipingono una situazione stazionaria
E anche per i suicidi è difficile parlare di un quadro peggior di peggioramento visto che sono in calo questo afferma il ministro il ministero della giustizia in una nota che continua e dice
Non si capisce allora come si possa dire che la situazione è precipitata in un pozzo senza fondo
Nella peggiore delle ipotesi infatti prosegue questa nota del ministro dalla giustizia la situazione è stazionaria come faceva schifo prima rimane schifosa anche adesso
Per i suicidi precisa in questi Pecile in questa nota si è passati dai sessantadue casi registrati da gennaio a novembre due mila e uno e quarantadue registrati nel gennaio di quest'anno
E mi stava ad oggi poi conclude questa no debba la pena dirlo perché magari magari durante la trasmissione collaboriamo questo dato
Quel che non si dice nel rapporto di Antigone
E che il governo il secondo governo Berlusconi in questi anni si è mosso per migliorare la situazione dell'edilizia carceraria in Italia
Basterebbe questo ma la nota prosegue dopo anni di immobilismo sono stati approntati diversi interventi in questo settore infatti e soprattutto si è scelta una strada più efficace per la dismissione di vecchie carceri e la costruzione di nuovi e più potermi penitenziari
Una prova tra tutte il carcere di Perugia il vecchio carcere
è ancora lì pieno di persone detenute che subiscono pene in più il nuovo carcere a Capanne da febbraio del due mila e quattro e nuovo nuovissimo chiavi in mano ma è disabitato bene di questo ed altro parleremo conservano asta sia e Patrizio Gonnella la intanto chiedo a voi voi mi rispondete come preferite
Le cifre si parlava di sovraffollamento separasse sia
è vero quello che dice il il ministero di fatti cita dati i nostri e quindi diciamo non non li contestiamo cioè che erano cinquantacinque mila circa i detenuti al maggio del due mila uno e sono circa erano circa cinquantacinque mila alla fine del due mila e tre
Questi son dati veri però bisogna dire anche diciamo tutta la verità i dati del dicembre del due mila e tre sono gli unici dati sensibilmente condizionati dall'applicazione dell'indultino
Che è stato approvato nell'estate del due mila e tre e i cui effetti si sono registrati esattamente in quel semestre
Quindi il fatto che il dato alla fine del due mila e tre sia paragonabile a quello di alcuni anni prima e motivato dal fatto che qual è stato esattamente il periodo in cui l'indultino ha mostrato i suoi effetti
Effetti che già oggi non si vedono più perché nei mesi immediatamente successivi appunto a dicembre mentre quindi in questo due mila quattro la popolazione detenuta sta ricominciando ad aumentarle
Ciò detto va detto al ministero che contesta questa espressione della del pozzo senza fondo in cui sarebbero cadute le carceri
E il pozzo senza fondo a cui facciamo riferimento è un pozzo senza fondo in cui c'è vento il problema del sovraffollamento che comunque resta un problema grave insoluto
E in cui appunto l'Italia è in testa alla classifica europea diciamo è tra le nazioni di testa adesso in classifica europea in termini di sovraffollamento e questo il ministero
Non lo può contestare e e questo problema ma il pozzo senza fondo a cui ne facciamo riferimento e il pezzo pozzo senza fondo delle condizioni di vita nelle carceri taglia quello che noi abbiamo voluto sottolineare tra le molte altre cose in questo rapporto e il fatto che le condizioni di detenzione sono di molto peggiorate
Che gli stanziamenti le risorse per il carcere sono di molto diminuiti sarà pur vero che contino questo
Faraonico piano di costruzione di nuove carceri che peraltro risale se non ricordo male al ministero Fassino quindi risale circa due mila diciamo in termini di progettazione applicarci nuova a parte questo di Perugia che non è aperto non se ne vedono
Ma al di là di questo faraonico piano
Il problema vero è che anno dopo anno finanziaria dopo finanziaria le risorse per il penitenziario vengono ridotte è stato ridotto prima sono state ridotte risorse per il trattamento dei detenuti
Sono state ridotte risorse per l'assistenza sanitaria ancora in questa finanziaria che si sta discutendo ora alla camera a Montecitorio
E previsto un taglio di tredici milioni di euro per l'assistenza sanitaria detenuti già l'anno scorso e ne abbiamo discusso
Anche qui anche conte Riccardo se ti ricordi avviso lamentato una situazione disastrosa dal punto di vista l'assistenza sanità e le cacce dove non si possono più comprare farmaci non si possono son più garantire le cure essenziali
A tutti i detenuti e noi prevediamo per l'anno prossimo la finanziaria che in discussione alla Camera perderà un po'se un ulteriore taglio di risorse per l'assistenza sanitaria
E con il pozzo senza fondo crediamo e questo così contestualizzato
Bene infatti Luppia parla vista ma se sia parla il nuovo del trattamento che poi è la cosa che interessa di più una volta che si è messi in carcere ricordiamo che il carcere
Teoricamente dovrebbe sola sanzione penale e quindi come tale dovrebbe essere da un lato retributiva è sbagliato quindi paghi dall'altra parte appunto rieducativa ecco tradizione Lanyon provo a vedere quello che diceva anche prima Stefano Anastasia
In concreto il vostro rapporto cosa ha accertato sulla qualità di vita della persona detenuta anche l'apripista trattamentale noi abbiamo scelto questa volta dei titoli
In le macchine fatti
Dedicando lì alla salute al lavoro e al trattamento e li abbiamo chiamati c'era una volta la salute se ne parlava Stefano prima c'era una volta il lavoro e c'era una volta il trattamento
C'era una volta perché se nonostante i buoni auspici e le possibili si dice a soluzioni che verranno nei prossimi nei prossimi tempi si parla però di cinquanta persone per ora è a tempo determinato per un anno in realtà se noi pensiamo che cinquecentosessantacinque educatori tutti compresi i direttori di area pedagogica educatori C uno C due C tre come sono chiamati diciamo nel gergo amministrativo chiamiamolo così si debbano occupare di cinquantasei mila
è rotti detenuti perché adesso diciamo rispetto a febbraio tempo di monitoraggio del nostro rapporti ritenuti nome perché nel frattempo crescono
Questo nel frattempo crescono significa che ogni educatore si deve occupare di cento persone e qualunque esperto in pedagogia ci potrebbe dire che un risultato impossibile
Occuparsi di cento persone di cento vite recluse che con i loro bisogni con le loro famiglie ogni persona fra tre persone di riferimento e quindi diventano tracce cioè è un lavoro che di fatto è una sconfitta in parte è una scoprite partenza né i numeri
Nei numeri perché questi sono numeri la sconfitta e noi diciamo che c'è una riduzione di risorse sulla sanità ma noi verifichiamo che c'è in realtà una non immediata perché non è immediata verificabile però c'è un evidente riduzione anche delle risorse sul trattamento noi continuiamo per esempio a chiedere so che con con con Bolt con radio carcere con gli amici radicali da sempre sulla questione dell'uso dei fondi della Cassa depositi e prestiti
Che devono essere finalizzati a Doha progetti di reinserimento sociale ogni tanto si scopre che pezzi vengono utilizzati fra l'altro anche
Sono andati a finire la alla Dick edifica spacco in cui ci ricolleghiamo
Alla vicenda diciamo dell'edilizia penitenziaria perché si riducono soldi al trattamento si riducono soldi alla sanità non si fa funzionare con un'adeguata copertura finanziaria la legge Smuraglia sul lavoro perché ovviamente se continua a lavorare
Un detenuto un cinque con un lavoro part-time molto spesso ed un lavoro dequalificato e qui un inciso noi diciamo lo chiediamo veramente quasi ufficiose ufficialmente l'amministrazione penitenziaria cambiamo i nomi dei lavoranti in carcere
Perché non può essere che nel due mila quattro un detenuto lavorante che addetto alla manutenzione diciamo ordinaria
Del del carcere si chiami scoppia lo spezzino sono portavitto siamo veramente diciamo e a colmare questo fa fa il pari con la Dome la famosa domanda viene diciamo che è una cosa che
Ignominiosa diciamo e degradante parla solo definizione cerchio per fare un'istanza di qualsiasi genere in carcere bisogna compilare la domandina come se che era soprattutto persone magari
Come ho scritto all'epoca il problema certe dalle ricollegandomi a quello che poi nella nota ministeriale si diceva va be'dite voi Antigone dite il quadro è stazionario
Diciamo però de il sovraffollamento
Però non dite che ne stiamo costruendo nuove Tarcea parte il tuo inciso che in realtà son tutti i progetti per quindi come carceri tranne quello di Perugia che in realtà non ne ha ma non hanno mai neanche inaugurato per ora fortunatamente non c'è traccia quindi poi spiegano questo fortunatamente
Nella per la costruzione di nuovi istituti stato prevista la Spesal di trecentoventuno milioni di euro si parla di nuovi istituti Rieti Marsala Savona Rovigo Sassari Cagliari Tempio Pausania forti e Oristano
Trecentoventuno milioni di euro
Che se noi consideriamo una paga media di una persona intorno ai venti mila euro annui lordi ne potremmo con questi soldi par far lavorare Perro due-tre anni fra le dieci e le quindici mila persone
Dieci quindici mila persone a cui potremmo dare una concreta reale effettiva opportunità di riqualificazione professionale di reinserimento sociale avremo delle persone
Più facili da gestire in un momento successivo che è quello del ritorno del ritorno in società quindi diciamo noi diciamo contestiamo prima di tutto contestavo su tre versanti quella quella quell'ultimo inciso che ci proviene dal ministero
Sul primo versante che si stanno costruendo nuove carceri in realtà noi dobbiamo constatare che di fatto si è prevista la costruzione costituzione non è capace ormai dal due mila uno da un vecchio decreto ma in realtà lo sta succedendo operanti contestiamo che vengano costruite perché da tutte le parti dagli organismi internazionali ma la nostro lavoro concreto
Ci si dice diciamo è evidente che in realtà l'unica politica possibile dovrebbe essere quella invece di depenalizzazione dei carceri trazione e non invece di nuova edilizia penitenziaria ti crea nuovo bisogno di non ho bisogno di carcere e appunto con i dati che ho detto prima B abbia c'ho illustrato come si potrebbero diciamo impiegare altrimenti e poi contestiamo il riferimento al leasing finanziario perché
Allora ci preoccupa questo embrione le di rapporto non chiaro con il privato sulla questione della vendita
Di Carceri Vecchie ce la dica edifica Spada ha nel suo mandato la disegniamo quella di che questa società è una società Bellagio
Lanza dal dal dello Stato insomma passivo ce ne fa parte da tale Monio sport quella che voi lo va a vendere poi alla come oggetto uno di la vendita del patrimonio pubblico e acquistare ben comprare vendere diciamo pezzi di patrimonio pubblico venga ricomprare altri pezzi
E e ha nel suo mandato la vendita di band ottanta istituti che sono considerati difficili storici
Egli e diciamo che le Puy dovrebbe come tante ricavato corrono a comprare nuovi terreni su questi terreni far costruire nuove carceri ci rendiamo conto che è un'operazione enorme erano perché da un lato ci spaventa dall'altro ci fa un po'sorridere che possa riuscire quasi faraonica adesso il suo
Ecco Stefano se sia tu prima giustamente faceva riferimento alla diritto alla salute in carcere spesso anche nel nostro piccolo radio carcere poniamo l'accento sulla negazione del diritto in carcere ecco poi uffici un quadro di questa
Negazione del diritto ovvero dell'esistenza ancora di un diritto da subito in carcere
Il problema più grave e quello legato a una riforma ma in alta la riforma che
Se voleva che appunto passasse l'assistenza sanitari tenuti passasse dalla competenza della cosiddetta Bencini APT insieme cioè sostanzialmente dei medici convenzionati se non dipendenti dell'amministrazione penitenziaria al servizio sanitario nazionale sulla base di un principio universalistico che in qualche modo lo Stato si è fatta carico di garantire condizioni di di salute per tutti sui citerei bianche anche per i detenuti e quindi appunto questa legge Bindi di di riforma il sistema sanitario nazionale aveva previsto questo passaggio
Io devo dire quello secondo me è giusto dirlo diciamo che Perre le stesse titubanze le stesse incertezze le stesse Paure che ebbe il Governo di centrosinistra quando approvò questa riforma
Al rinvio la sua applicazione la sua entrata in vigore a seguito di una fantomatica sperimentazione che nessuno ha mai capito bene in che cosa dovesse consistere e che doveva partire per alcune regioni poi in altre città
E perché appunto quel Governo a cui pure che pure diciamo
Volle quella riforma o che buco forse subì quella riforma non non ebbe il coraggio di portarla perché sta di fatto che e il risultato è stato che il governo successivo quello che che abbiamo ora il governo Berlusconi si è trovata una riforma che come quella precedente non non gli piaceva tanto perché le resistenze corporative sono forti perché ovviamente l'amministrazione penitenziaria ha interesse a continuare a controllare e gestire diciamo tutto quello che si muove all'interno del carcere soprattutto su
Un pezzo così dedicato al Check e in qualche modo e fondamentale nella verifica della tutela dei diritti umani della spesso nel tenute
Quindi questo governo si è trovato una riforma che non amava e non ha fatto nulla perché fosse portata a compimento e per di più e iniziato questo gioco a scaricabarile di chi è la responsabilità di chi è la competenza è alla fine
Le ASL e forse avrebbero in alcuni settori un po'di competenza ma non hanno i soldi che sono rimaste al penitenziario dove nel frattempo vengono tagliati dai
E tanta una responsabilità di quegli altri a chi se ne frega e quindi risultato per la persona di voler dare curato no e risultate dei detenuti in gran parte non venne non vengono curati diciamo senza che
E tutto quel sistema già farraginoso di convenzioni di rapporti fra l'istituto penitenziario è per esempio le strutture specialistiche le convenzioni sul territorio rapporti con gli Spedali sul territorio eccetera eccetera con il prosciugamento delle risorse
Funzioni in maniera sempre più farraginosa e quindi diciamo dal punto di vista della salute sopravvivere in carcere già da una discrete impresa sopravvivere infrangibile
Dunque per il secondo era un altro aspetto che mi ha colpito il vostro rapporto che esso vi sto facendo magari delle domande che possono sembrare possono incuriosire diciamo la persona della strada ma lo faccio un po'apposta poi faccio presente il vostro rapporto è contenuto in un in un libro per pagare dopo diamo
Gli estremi
E ed udite in e due e edito da Carocci editore che ha una serie di statistiche estremamente interessanti ma voi
Non solo da un lato vi soffermati poco su uno studio statistico quindi
Tutto quello che c'è da sempre sul carcere lo si trova in questo in questo manuale José né quasi chiamarlo ma parlate descrivete anche quella che è la giornata tipo in cella ecco argomento che tra l'altro e spesso argomento di partenza anche di radio carcere o per far capire il quotidiano come tante però è difficile il trattamento acerbo come si del due quotidiano ecco qual è oggi in questo quadro di abbandono di sovraffollamento la vite in cella
E la vita in cella e diciamo il frutto di quel c'era una volta perché se non c'è il lavoro e il trattamento è scarso ovviamente la vita in cella diventa una vita noiosissima
Lunghissime ore passate all'interno della cella e questo diciamo lei lo destiniamo in un capitolo l'abbiamo appunto come dicevi tu Riccardo chiamato la quotidianità di dentro
E è una vita scandita da tempi diciamo morti purtroppo sempre più una vita in cui si Paz trascorrono a volte fino a diciotto venti ore consecutive all'interno di una cella
Il e tutti sanno che ovviamente un numero tale di ore all'interno di un uomo che a volte pari a circa cinque sei sette metri quadrati ha perso buona
E a volte questi cinque sei metri quadrati nelle case circondariali delle grandi metropoli diventano tre quattro metri quadrati a persona diventa quasi insostenibile
Una vita in cui purtroppo ci sono sempre meno occasioni di uscita da quella cella nel senso che la stessa socialità che dovrebbe essere continua Penta pertanto quando il merito quando parlo di socialità mi riferisco all'attività fuori cella che non è necessariamente quello organizzata ma la semplice vita in comune fra detenuti in molte carceri viene ad essere ridotta e quindi porte sempre porte sempre chiuse
Nonostante ci siano vecchie indicazioni della stessa amministrazione Putin penitenziaria secondo cui invece
La regola dovrebbe essere Kenney mille ore diurne le celle dovrebbero stare essere aperte la vita di sezione dovrebbe essere garantita l'intera
Purtroppo questo nella quotidiani età detentiva non accade invece nella quotidianità detentiva cosa accade accadono le perquisizioni accadono le battitura delle spalliere accade una vita scandita dai programmi televisivi
Che diciamo materiale molto presente nella nella nella vita dei detenuti accade purtroppo molto poco di poter incontrare educatori psicologi assistenti sociali perché i numeri abbiamo visto sono molto bassi duecentonovanta Smith si quindi psicologi col numero contingentato di ore
Diciamo presenti in tutti i duecentoquattro istituti penali italiani tenendo conto che in un carcere come San Vittore ci sono mille cinquecento persone o a Rebibbia quante ce ne sono alle tre nelle cinque carceri romane ci sono tre mila e ci vogliono persone ci si renda conto che questi sono numeri
Sono numeri ovviamente insostenibili quindi purtroppo la vita diciamo una vita dei socializzato
Certo è impressionante pensare come una volta ma che si sta in in tribunale si legge la sentenza emessa in nome del popolo italiano poi sentenza di condanna tre anni di carcere ma con quella sentenza in tasca e vini messo del blindato e portato in carcere sembra quasi quella sentenza di condanna emessa in nome poco italiano qua sentenza giusta magari sì
Perda inchiostro tutte le partitiche non si non si arriva in carcere ecco prima se fase DIA facili riferimento al dato europeo ecco io vorrei fare un accenno a questo l'Italia da questo dal punto di vista della del ricorso al carcere come si collocano in Europa
Beh e IMI Innella nell'Europa allargata Europa del del Consiglio d'Europa l'Europa che va dal dal Portogallo fino a tutto l'ex impero sovietico
E in una collocazione mediana perché appunto tutta al la realtà dell'Europa dell'Est è una realtà che ha tassi di tensione molto alti che derivano diciamo sì dalla storia di farla
Dell'Europa dell'est e del ricorso che c'è stato in quella storia al alla privazione della libertà e che pesa ancora in quelle realtà
E e quindi diciamo ovviamente questa diciamo questo quadro in qualche modo attenua il fatto che invece in Italia
Nell'Europa occidentale nell'Oropa dell'Unione Europea
E e un Paese in cui ormai i tassi esenzione sono abbastanza significativi siamo in zona medio-alta ne abbiamo all'incirca cento detenuti ogni cento mila abitanti
Sono pochi rispetto ad alcuni altri paesi per esempio il Portogallo ormai credo che sia intorno ai centotrenta centoquaranta detenuti ogni cento mila abitanti
O altri Paesi questo nell'Inghilterra sta vivendo un grossissimo problema di sovraffollamento penitenziario
Io approfitto diciamo che siamo qui e quindi siamo con conte Riccardo che segna un operatore di formazione in una struttura dell'informazione molto sensibile su questi temi per rimarcare la differenza tra come funzioni sistemi forma se in questo Paese e come funzioni l'Inghilterra cioè io che mi informo di queste cose ovviamente sono appassionato di queste cose mi informo so che il Guardian in Inghilterra da quattro anni sta facendo le pulci ogni settimana Blair sul fatto che i detenuti nel carcere si sono troppe
Il sistema di informazione italiani invece senno precipitiamo dentro una tragedia di queste cose non parla ecco allora approfitta di questa cosa però per dire appunto l'Inghilterra una realtà Vesalio Alitalia è un Paese dove i tassi elezioni sono
Abbastanza altri sono molto più alti che alcuni anni fa a dieci quindici anni fa ammonta sì e tensione che stava intorno ai settanta ottanta detenuti per cento ogni cento mila abitanti quindi non più basse soprattutto sono tassi detenzione anche io non mi stancherò mai dissi risulta mi hanno perché le tendenze possono poi subire a cedere azioni che non vengono controllate
E il tasso di tensione che ne abbiamo ora cento detenuti ogni cento mila abitanti e il tassì redenzione che gli Stati Uniti avevano nel mille novecentosettantacinque cioè quando è partita la corsa al grande internamento americana
Oggi negli Stati Uniti quei cento detenuti ogni cento mila abitanti sono i dati settecento detenuti ogni cento mila abitanti qui non si può che quindi diciamo quindi è diciamo sì
Un un tasso che in crescita e del preoccupante perché appunto ci sono anche storie vicende che conosciamo che fanno tendenza in questa parte del mondo e che sono andati in questa direzione
Io questo giura di aver però che il diciamo lo abbiamo segnalato stamattina abbiamo in realtà il tasso di sovraffollamento fra i più alti in Europa che è una cosa diversa dal tasso di detenzione
Cioè il rapporto fra numero di detenuti e capienza regolamentare qui un inciso Sempre a quei numeri del sovraffollamento quello facciamo sua capienza tollerabile date dal ministro
Dal ministero
Perché in Italia è il quarto Paese fra i quarantasei del Consiglio d'Europa per tasso di sovraffollamento cioè abbiamo praticamente raggiungiamo una quota tipo il centotrentotto più o meno
Cioè centotrentotto detenuti per cento posti se la capienza ottimale cento quindi abbiamo centotrenta
E ci battono in questa triste lista europea Grecia bielorussa e Ungheria son tutti sotto tutti gli altri hanno una capienza diciamo che regge il numero di detenuti
Tutto questo però diciamo non deve indurre a bluff
Perché recentemente c'è il bluff dei numeri della capienza tollerata
Cioè mentre
Ovviamente i tassi di sovraffollamento si devono misurare sul numero dei posti reali sul numero dei posti letto sul numero dei posti regolamentari quelli con i dati indicati dal Consiglio d'Europa
Non tre metri quadri ha detenuto se la celle di lungo se la celle di due ogni secondo deve avere altri quattro metri quadri a disposizione se il criterio pochi succede poi succede che diciamo c'era capienza tollerata ecco
Cioè il concetto diciamo di tollerabilità che di per sé evidentemente ha una sua connotazione soggettiva ciò che tollerabile per me non può essere parte o per un altro e diventato il criterio di misura del nostro sovraffollamento
E diciamo i numeri della tollerabilità sono esplosi negli ultimi quattro anni
E quindi noi siamo passati da una tollerabilità e nel due mila uno era di quarantotto mila persone ad una tollerabilità che nel due mila quattro è di sessantadue mila persone ciò significa quattordici mila persone in più secondo i dati del ministero potrebbero essere tollerati nel nostro sistema tenendo conto che è stato inaugurato Sant'Angelo dei Lombardi che non so quanti detenuti può contenere e Bollate Milano
Però su questo su questo no vorrei approfittare per dare una piccola notizia ma che secondo me è giusto rimarcare la di cui dovremo tenerne conto diciamo in queste nostre future conversazioni su questo tema e in una conversazione radiofonica
Con
Radio uno diciamo a me è capitato un po'più in questi giorni di discutere con il direttore generale delle dell'Ufficio detenuti e trattamento il consigliere ardita che persone di onore di qua della cui parola diciamo
Nessuno di noi ossa osa discutere e proprio di questo tema della capienza tollerabile se è vero se era vero non era vero che esistevano indicazioni da parte la mise insieme terziaria per determinare una capienza
Comoda come si fece una volta se non ricordo male per un decreto sulla possibilità della presenza dell'atrazina nell'acqua non sia Santo
è il il consigliere ardita ha detto testualmente c'è una registrazione
Alle alla RAI credo in quest'impresa senza detto testualmente che L'Unità capienza che fa fede per qualsiasi discussione sul cachet in Italia e la capienza regolamenta
Perché la capienza determinati in termini di legge qualsiasi altra cosa e una balla che non va presa in considerazione che non esiste è scritta da nessuna parte
Io diciamo questa dichiarazione così gradita me la prendo me la stringo forte forte e a chiunque d'ora in poi mi dice che esiste una capienza tollerabile io dico che il direttore l'ufficio di tutti e trattamento dice il che non è vero
L'unica cosa che tollerabile e quello che è stabilito dalle leggi e dal Regolamento
Punto per chi ci sta ascoltando in macchina stiamo parlando esigere come se il carcere sua capienza regolamentare cioè in quel che in cui nulla c'era cibo so sei tre persone il ministero invece dice guarda che si sono tre in effetti lo spazio da tre però ce le borse si stringono con sosta in cinque
Ecco queste due in più e la capienza tollerabile come si traduce questo concetto si traduce come a casa cioè se a casa mia posso spia due persone ma in fondo se so sportivi e uno dorme per terra possono essere anche quattro
Questo succede che la capienza tollerabile fa sì che in celle negarci italiane c'è gente che dorme per terra dormo dormo io ma a me è capitato in questi e in queste settimane di protesta nelle nelle carceri italiane me capì tutto mica vero in modo particolare gli accenni di sentire questi racconti di detenuti
Non certo anziani ma ormai diciamo così immaturi dettati che erano costretti a dormire nel terzo letto a castello e che preferivano per motivi appunto di propria sicurezza per incertezza nel salire
Arrampicarsi su questi letti preferivano prendere il materasso buttarla per terra e dormire per terra queste sono situazioni che state raccontate appunto in queste settimane
Nelle proteste le carceri per dunque nostro debbo purtroppo sta scadendo abbiamo soltanto quattro minuti io volevo ancora affrontare due temi non solo del tre tacciamo in tempo ho quello delle dei le persone detenute straniere e quello delle donne detenute che alcune delle quali hanno i bambini in carcere
Forse quello dei detenuti stranieri
Se più allarmante come dato protezione alla vero sì più allarmante perché ovviamente abbiamo sta cambiando la geografia del nostro carcere in ogni purtroppo sta cambiando nel senso che da un lato cresce la popolazione detenuta straniera e dall'altro non c'è ancora una modifica un cambio di diciamo di organizzazione della stessa amministrazione penitenziaria del suo staff della rivisitazione dei ruoli cioè abbiamo ancora figure che sono figure pensate per un detenuto che un detenuto italiano
Cioè il nostro staff è pensato per il detenuto italiano di vent'anni fa invece noi abbiamo il trenta per cento oggi di media
De dei detenuti che è composto da extracomunitari
Tenendo conto questo appunto nel libro lo raccontiamo nelle in tutte le carceri visitate che in alcune carceri questo trenta per cento per esempio nel carcere del Triveneto diventa il cinquanta il sessanta in alcuni casi il settanta per cento quindi se noi pure abbiamo il più bravo educatore del mondo nel carcere con tecniche diciamo di educazione e di pedagogia avanzatissima ma che non parla nessun'altra lingua se non la sua
Cioè l'italiano probabilmente lui non potrà mai utilizzare il suo la sua buona preparazione cioè io l'invito e di fronte a questi numeri e di andare a ridefinire la propria organizzazione in funzione del cambio dell'utenza l'utenza sta cambiando cambiamo l'organizzazione cambiamo lo staff
Di qualche tempo fa la notizia di un di una persona detenuta in azioni da cinese che stava male non sapeva non conosceva l'italiano non sapeva come spiegare che stava male e poi morto di tumore ha lasciato la moglie e due figli perché non conosceva l'italiano che era in carcere il nostro Paese
Un'ultima battuta però scusate proprio perché purtroppo io ce l'ho nel cuore questa cosa dei bambini detenuti in carcere non si riesce a risolve il problema di cinquantasei bambini detenuti che scontò la pensi alle loro mamme recarci italiane possibile mai
In stato una eccessiva timidezza del legislatore questa è una mia opinione
E ne abbiamo parlato ripetutamente ancora nelle ultime settimane e nel carcere femminile di Rebibbia dove ce ne sono una ventina se non se non ricordo male e il problema e che noi la nostra legge pure la migliore di questo mondo la famosa legge Finocchiaro per l'alternativa detenzione pone una serie di
E condizioni e di paletti per accedere misurate nel dire intenzione
Relative al tipo di reato alla recidiva eccetera eccetera eccetera che pensi che la gran parte delle donne persone in carcere non riescono soufflé di questa legge ci debbo la scelta di fondo bisognerebbe avere il coraggio quando si decide di approvare leggi che consentono alterati e tensione Viterbo avrebbe il coraggio di scommettere sull'antenati detenzione e non di pensare che però poi dopo c'è la sicurezza e chissà amasse le possiamo fare uscire perché alla fine il risultato è che restano regie belle sulla carta o che vanno bene per quelli che comunque avrebbero altre possibilità di uscire dal carcere
Bene signor il nostro tempo è scaduto purtroppo io volevo ricordare proprio questo vostro rapporto che è contenuto in un libro
Che veramente io vorrei forse perché ormai sono malato di giustizia penale di carcere ma vorrei consigliare a tutti di leggere Antigone in carcere terzo Rapporto sulle condizioni di detenzione Carocci editore dove si può trovare innanzitutto questo libro in tutte le librerie
Tutte le librerie credo che sia ormai già in distribuzione Gavino Angius inserito io aggiungo appunto abbiamo anche un altro rapporto che l'apporto on line che è diverso dal rapporto cartacce lo stiamo tentando un'operazione nuova quella della descrizione nel segno dell'informazione della trasparenza
Delle carciofi informazione su
La struttura l'agli eventi critici la quotidianità detentiva carcere per caccia abbiamo censito quasi cento carcere ritrovate sul sito www punto associazione Antigone punto it e ringrazio che ha curato il rapporto diciamo cartacce o cioè il professor Giuseppe Mosconi caduta Rizzotti e chi quell'on line cioè Fiorella Barbieri Romina Raffo ed Emiliano Nieri
Bene questo è in breve sintesi una sintesi ingiusta vedete il lavoro enorme lavoro crede fatto del terzo Rapporto sulla condizione delle insulae curato da Antigone
Se avete un po'di tempo andare in libreria comprate questo libro che vi fa bene alla coscienza soprattutto alza per deliberare
Questa è la versione di Antigone venuti a giocarci siamo orgogliosi
Di diffondere sulla degrado della detenzione in Italia forse noi abbiamo torto ma loro ascoltiamo le persone detenute cosa ci scrivo dalle carceri italiane hanno torto anche loro ascoltiamo le lettere
Ecco ci arrivati a quello spazio di Radio Carcere che dedichiamo alle lettere che le persone detenute ci scrivono dalle carceri tutta Italia iniziamo con la breve ma importante lettera che ci scrive Gaetano Ruggero persona detenuta nel carcere forni di Salerno
Per chi non conoscesse la storia di Gaetano la sintetizziamo brevemente
Gaetano Ruggiero a trentadue anni e stando in carcere assume una malattia agli occhi a causa della quale perde l'uso di un occhio ma non basta Gaetano resta in carcere e non viene curato in maniera adeguata la conseguenza e che oggi Gaetano rischia di diventare cieco in carcere
Cieco in nome del popolo italiano
Due settimane fa radio carcere intervenuto il dottor star Ninì che è direttore dello staff medico del DAP del ministero dalla giustizia dotto Salini che si è impegnato risolve il problema di Gaetano Ruggiero ad oggi purtroppo il problema ancora non è risolto
Ed infatti Gaetano ci scrive nella sua breve lettera quanto segue carissimo Riccardo ancora grazie per quello che state facendo per me ti scrivo anche per informarti
Che da quando sono qui nel carcere di forni nessuno mi ha mai chiamato e nessun medico specialista mi ha visitato gli occhi
Spero solo di essere curato e di non essere condannato a diventare cieco pensate in Italia in un carcere italiano c'è una persona
Che assunto la malattia agli occhi in carcere e a caso la mancanza di cure mediche in carcere sta diventando cieco incredibile noti radio carcere siamo dando la massima attenzione al caso di Gaetano Ruggero sia perché lo merita assolutamente sia perché siamo convinti
Che ci sono tante tante persone in carcere che si vedono negati il diritto
Alla alla salute ecco perché le il caso di Gaetano Ruggiero assume una doppia importanza sia per Gaetano Ruggiero sia perché è rappresentativo di tutte quelle persone che stanno in carcere
Si vedono negate le cure mediche Gaetano resterà altissima l'attenzione in radio carcere sul tuo caso speriamo la prossima settimana di dare buone notizie
Poi ci scrive Pasquale dal carcere di Biella caro Riccardo mi chiamo Pasquale ti scrivo anche a nome dei miei compagni di detenzione del calci di Biella
A proposito della protesta pacifica ti volevo raccontare un fatto incredibile noi qui nel carcere di Biella abbiamo aderito la protesta non violenta abbiamo fatto lo sciopero della fame e abbiamo organizzato la battitura delle sbarre ma dopo una settimana
Mentre stavamo definendo i dettagli per continuare la protesta pacifica e civile diversi dei nostri compagni senza ragione sono stati messi in isolamento ed altri addirittura sono stati trasferiti in altre carceri
Tranne radio carcere nessun'altro orgogli informazione parla più della nostra protesta pacifica ora c'è solo silenzio
I politici fanno finta di nulla ma sanno bene come si vive la dimensione in Italia
Noi dal canto nostro vogliamo pagare il nostro debito con la giustizia ma il modo in cui siamo trattati è disumano
Praticamente la maggior parte di noi detenuti la la pena era presentata dallo stare chiusi in cella senza la possibilità di fare nulla e questa la tanto declamata rieducazione grazie Pasquale saluta ci anche i due compagni di detenzione nel carcere di Biella
Giovanni e i suoi compagni di detenzione del carcere Ucciardone di Palermo ometto i complimenti che questi ragazzi fanno a noi di radio carcere grazie comunque
Scrivono Giovanni e i suoi compagni del carcere Ucciardone di Palermo carissimo Riccardo ti scriviamo per farti sapere
Come viviamo la detenzione qui all'Ucciardone
Noi viviamo in modo disumano in una struttura inadeguata pensa che nelle celle oltre all'umidità siamo costretti a convivere con varie specie di insetti come blatte zanzare formiche
Ma in particolare siamo invasi da scarafaggi con le ali che escono in gran numero dai chiusini dei bagni
Noi in questi scarafaggi richiamiamo i portoghesi
La mattina quando passavo le guardi a fare la conta nella cella non gli facciamo presente questo problema e chiediamo spesso una disinfestazione
Loro prendono nota ma alla fine non succede mai nulla
Un'altra piaga con cui siamo costretti a fare i conti quindi il carcere l'Ucciardone di Palermo
E il servizio sanitario che è totalmente inesistente i farmaci non ci sono e il medico e molte volte assente
Infine un altro problema che abbiamo sono i modi con cui ci fanno le perquisizioni in cella succede che entrano si spogliano nudi ci fanno fare le flessioni
E poi ci portò nelle docce mentre come diciamo noi ci scassato l'ascella
Quando torniamo in cella tutto buttato per terra la biancheria la pasta l'olio noi spesso ci domandiamo ma quali sono i nostri diritti
Francesco dal carcere di Frosinone Francesco tempo fa c'aveva scritto per informarci sulle gravi condizioni di salute in cui versava suo figlio Marco anche Luís persona detenuta nel carcere di Frosinone oggi la situazione sembra migliorate infatti Francesco scrive
Egregio signora Arena Francesco può e anche darmi del tu e la prossima volta
La volevo ringraziare per il suo interessamento alla situazione di mio figlio che finalmente è stato trasferito in ospedale per essere curato bene
Purtroppo le portò anche una brutta notizia infatti qui nel carcere di Frosinone un nostro compagno ha tentato il suicidio ingerendo delle pasticche ora in ospedale e noi da Frosinone gli diciamo Giovanni in bocca al lupo
è difficile spiegare cosa si prova quando un compagno di detenzione fa un gesto così estremo
Sta di fatto che questo nostro compagno
è una persona malata e chi chi è ammalato non può stare in carcere in quanto in carcere mancano gli strumenti necessari per assicurare la cura di chi sta veramente male
Colgo l'occasione per informarla che non mi nel carcere così non le continuiamo la protesta non violenta ora finiamo lo sciopero Della socialità e per sette giorni inizieremo quello della spesa e poi faremo quello dei lavoranti
Ancora grazie per quello che fate firmato Francesco recarci Frosinone grazie Francesco ringrazia anche i tuoi compagni di detenzione
Giuseppe dai calci si ENA
Vi descrivo in Breve come siamo costretti a vivere nel carcere di Siena è brevissima lettera e Giuseppe
Sentite
Le celle sono vecchie e buie c'è un battere la turca che tanto vecchio da essere diventato nero
Accanto al Walter c'è un piccolissimo lavandino che a malapena c'entrano le mani
Poi una finestrella che sembra un buco nel muro così nel carcere di Siena passiamo circa ventidue ore al giorno
Brevissima ed impressionante la lettera di Giuseppe che ci Ski appunto dal carcere gli Siena Giuseppe scrivi ci ancore raccontaci ancora meglio se sì sì e poi farlo se vuoi farlo
Cosimo dal carcere di Como cari amici di Radio Carcere vi scrivo per informarvi che qui nel carcere di Como prosegue la protesta non violenta l'adesione compatta siamo circa seicento detenuti più la sezione femminile
Tutte le sere facciamo la battitura alle sbarre delle nostre celle e sembra un cuore che batte allo stesso tempo bella questa descrizione Cosimo quando sono andato ascoltare la battitura del carcere di Regina Coeli
Una domenica sera la sensazione è stata la stessa ecco se veramente un cuore che batte allo stesso tempo
Continua Cosimo dal carcere di Como infine un'idea si parla tanto di misure alternative ma non è forse vero che sono gli avvocati ed il rapporto che il magistrato bene se vogliamo fare una protesta forte revochiamo l'in massa
Infine Cosimo ci informa che dall'otto novembre della sezione femminile si è tolta la vita una donna detenuta che aveva trentaquattro anni e l'ennesimo suicidio in un carcere
Forse ecco il il dato più aggiornato che possiamo avere una donna di trentaquattro anni si è tolta la vita l'otto novembre nella sezione femminile del carcere
Nel carcere di Como Cosimo se hai ulteriori notizie su questa donna Sicilia poi farà vere te ne saremmo molto molto grati
Augusto Akashi Campobasso ciò pessimo Riccardo volevo chiederti un consiglio letto la legge che consente la detenzione domiciliare non solo le mamme con i figli ma anche ai padri purché si debba scontare solo quattro anni di reclusione ora secondo dei visto che tra poco scoop scenderò sotto i quattro anni o tre figli di cui Raboni ai sette anni e visto che mia moglie per la vuole sempre fuori casa potrei chiedere questo beneficio
Beh a uso in teoria è ragione la legge Finocchiaro può essere applicata sia alle donne
Detenute madri che agli uomini detenuti
Padrini il il il problema è questo che tu devi dimostrare una concreta impossibilità di tua moglie a accudire a la tua bambina se riesce a fare questo probabilmente
E ti si potrà ci si potrà essere concesso questo beneficio considerando pure la discrezionalità Imarisio sorveglianza come sappiamo applicano in questi casi però insomma tentar non nuoce
Pace scrivo da Raffaele e Franco dalla sezione di alta sicurezza del carcere di Vibo Valencia carissimo Riccardo vorremmo lanciare uno slogan come fosse una provocazione
La soluzione dei problemi del carcere
Tagliare le spese e mandare a casa educatori psicologi assistenti sociali e medici penitenziari non ti sembra una buona idea bensì è sicuramente una una un'idea provocatoria come dicevate voi
Continuano Raffaele Franco diciamo questo perché vediamo ogni giorno quanto in carcere siano assenti queste persone qui nel carcere Vibo Valentia ci sono detenuti che in due anni di carcere non hanno mai visto l'educatore e la magistratura di sorveglianza non alle relazioni comportamentali quindi che ci stanno a fare gli educatori in carcere
Per lei questo cose vere per i medici prosegue Raffaele Franco è la stessa cosa sembra dal medico e la fortuna di trovarlo
Quando gli dici che stai male con la pancia l'unica risposta è non ti preoccupare è normale mangia in bianco anche Luís che ci sa fare in carcere
Per quanto poi riguarda il sovraffollamento anche qui nel carcere di Bova Renzi ha abbiamo non pochi problemi
Pensa che in celle singole in celle singole ci sono fino a quattro detenuti e ti lascio immaginare come si sopravvive in quelle celle
Anche noi concludono Raffaele Franco anche noi nel carcere di Bova lenza aderiamo alla protesta non violenta indetta da Pavilion
Grazie Riccardo e continua così
Poi ci scrive Giovanni dal carcere di Lecce caro Riccardo ti informo che anche noi ai calci di lecci abbiamo aderito alla protesta non violenta
Abbiamo già fatto lo sciopero del carrello e adesso ci prepariamo a fare a turno anche lo sciopero della fame
Noi vorremmo andare avanti con la protesta fino al diciotto novembre anche se ti confesso che siamo molto demoralizzati nel vedere come il governo ignori la nostra richiesta di illegalità
Ti racconto in Brehme come viviamo la nostra detenzione qui nel carcere di Lecce così scrive Giovanni
Sempre a Caccini e ci siamo chiusi in cella per venti ore al giorno in quanto le salette di socializzazione non vengono usate
Possiamo fare la doccia tre volte a settimana ma per fare la doccia dobbiamo sacrificare l'ora d'aria
In cella siamo in tre persone e lascia le grande otto metri quadri e di questo poco spazio una parte è occupata da un bagnetto formato da un Walter e da un lavandino senza finestre
Non ti dico quando dobbiamo andare a colloquio con l'avvocato o con un familiare usciamo discende la alle nove e torniamo alle dodici
Questa ed altra è la vita nel carcere di Lecce bene Giovanni Contino ascriverci raccontaci ancora meglio questa vita nel carcere di Lecce
E un premio dal carcere di Taranto spero di aver letto bene il nome caro Riccardo ora mi trovo in carceri Taranto per motivi di giustizia ma il mio carcere quello di Saluzzo in Piemonte
Ovvero in un carcere vicino al confine francese dove mi è impossibile ricevere le visite della mia famiglia
Nel caso si sa l'uso e impossibile anche avere i permessi premio anche per chi come me in passato ne ha già avuti una ventina
Ti scrivo per dirti che anche nel lontano calci Saluzzo i compagni detenuti hanno aderito l'arresto non violenta facendo la battitura e lo sciopero del vitto del carcere
Ora Riccardo ti saluto ti ringrazio e mi raccomando non mollare mai grazie a te e un premio
Coraggio
Franco dal carcere di Gorizia caro Riccardo altresì ti malati scrivevo per informarti sulle tensioni che c'erano tra detenuti italiani e quelli extra comunitari
Quindi nel carcere di Gorizia abbiamo ascoltato che parlato Dinoi e ora la situazione è molto migliorata ma io ne ero sicuro
Anche qui nel carcere di Gorizia continua Franco continua la protesta non violenta anche se le nostre richieste riguardano soprattutto la possibilità di lavorare
è una pena inimmaginabile stare per cinque anni in carcere senza mai fare nulla come è possibile pensare che un uomo stia nell'ozio per cinque anni
Ti mando i saluti dei detenuti del carcere di Gorizia e grazie per quello che fai con Radio Carcere grazie per Franco e a tutti i tre compagni di detenzione vedete
Nel carcere di Gorizia attuano una protesta non violenta soprattutto perché gli manca il lavoro in ma anche il lavoro non chiedono la libertà agli ma anche il lavoro vogliono lavorare
E la politica se ne frega
Un gruppo di persone detenute da sta terza sezione del carcere di vigevano
Che lo Riccardo Di informiamo che continua anche nel carcere di vigevano la protesta non violenta
Noi nel carcere di vigevano manifestiamo con la battitura delle sbarre dal primo novembre inizieremo lo sciopero delle attività lavorative e didattiche
Poi probabilmente inizieremo lo sciopero della fame con questo vogliamo mandare un segnale forte al governo e soprattutto il ministro Castelli
In modo da risvegliare chi di dovere dal sonno in cui sono stati fino ad oggi Riccardo ti mandiamo un caloroso saluto i diciamo di non mollare mai e di far sentire la nostra voce fuori da queste mura grazie grazie a voi Carmelo da carcinoma Oro
Qui nel Cascinu Oro scrive Carmelo non si sconta suo la privazione la libertà
Già di per sé
Misura terribile ma si sconta la reclusione in un ambiente difficile ed ostile angusto e malsano
Dove le condizioni igieniche sono terribili e dove si è costretti in cella a fare i propri bisogni in bella vista degli altri compagni di cella
Per queste ed altre ragioni dal Primo al tre dicembre attueremo una protesta per tre giorni che si attuerà con la battitura delle sbarre battitura che durerà quindici minuti e in serata ogni giorno a mezzanotte
E assurdo hanno che dei cosiddetti delinquenti debbano protestare con la battitura solo per ottenere il rispetto della legge
Carmela perfettamente ragione anzi Carmelo facci sapere come va questa protesta non non violenta nel carcinoma oro
Ricordiamo che il nuovo regolamento penitenziario approvato nel due mila e che dove dovrebbe entrare e in vigore dovrebbe essere attuato in tutte le carceri italiane entro il due mila e quattro quindici ci mancano pochi pochi mesi prevede proprio che i bagni all'interno della cella siano separati dal luogo in cui dal luogo in cui si si dorme si vive Carrabba
Carmelo scrivi c'è facci sapere come Cocche cosa succede lì a Nuoro ricevono poche lettere dalla Sardegna
Gianluca dal carcere di Rebibbia di Roma
Caro Riccardo mi dispiace darti questa brutto Tiziano come vedi sono di nuovo in carcere
Era tutto pronto per entrare in comunità ma mi hanno revocato il beneficio e ed io non so perché
Qui a Rebibbia il carcere è strapieno e per questo le guardie sono molto nervose io spero di farcela a superare anche questo brutto momento con affetto Gianluca
Gianluca Rossi sofferto io ricambio nelle confronti lo voglio dire anche poco a radio durante radio carcere una sera io mi trovavo in un in un bar
A un certo punto si avvicina questo ragazzo di mezzi a parlare parlavo del più e del meno bacio tutto capisco che avuto delle discende giudiziarie e poi scopriamo per caso di Luigi era in un carcere dove spedisco da da cui spesso mi scriveva e tanto se Riccardo aria di radio carcere da lì è nata un'affettuosa amicizia qui questa è la verità vera Gianluca
Comunque coraggio Gianluca
E scrivi c'è ancora
è un genio del carcere di Monza anche Eugenio ci informa sull'andamento delle protesta non violenta organizzato nel carcere di Monza e scrive
Caro Riccardo Di Scrivo per informarti che noi nella quinta sezione del carcere di Monza siamo continuando la protesta pacifica perché dell'applicazione della legge Gozzini
So che anche la settima sezione del Caccini Monza sia organizzata con degli scioperi della fame a rotazione noi speriamo solo che la magistrale di sorveglianza applichi benefici a chi ne ha diritto
Infine caro Riccardo volevamo domandati che fine ha fatto il referendum promosso dai Radicali che voleva instaurare la responsabilità dei magistrati giusto
Conclude Eugenio dal carcere di Monza qui si parla tanto della separazione delle carriere ma ogni giorno i magistrati sbagliano e appagare siamo solo noi detenuti Dino dal carcere di Porto Azzurro all'Isola d'Elba carissimo Riccardo trentacinque anni e ventitré anni da scontare in carcere da qualche tempo vivo in una costante preoccupazione infatti soffro di mal di fortissimi mal di testa
E di annebbiamento della vista
Sono più di tre mesi che lamento il mio stato di salute ai medici del carcere
Ma qui oltre a qualche bustina di Howling non mi fanno nulla io vorrei una visita specialistica ovvero una visita del neurologo e ottanta tanta paura
Sì ho paura di finire come quelle persone che toujours mente ricordi sempre che entrano in carcere si ammalano e muoiono perché non sono curati
Bene Dino s'di spero che nel carcere Porto Azzurro qualcuno chi visiti
Altrimenti insomma continua pure ascriverci che ci che noi cercheremo di attivarci per farti avere una visita insomma se devi passare tutti questi anni in carcere mi sembra il minimo
Chi è Ferdinando dal carcere Agrigento caro Riccardo Di schivo al nome di tutti i detenuti la sezione di alta sorveglianza ai calci di Agrigento
E anche a nome dei detenuti e delle detenute ristrette delle sezioni comuni
Li facciamo sapere che qui nel carcere Agrigento dal giorno diciotto ottobre continua l'adesione alla lotta non violenta indetta da Pavilion facciamola battitura rifiutiamo il cibo del carcere e ci asteniamo da qualsiasi attività rieducativa
Il direttore del carcere Agrigento durante un'intervista su un giornale ha detto che quella protesta riguarda solo una minoranza di detenuti ma non è così
Qui gli unici a non aderire sono solo un po'di stranieri che poveracci non hanno nulla e quindi non gli si può togliere anche il cibo del carcere
Carmelo dal carcere dell'isola di Favignana caro Riccardo come sai qui nel calci Favignana non c'è nulla e Dio che ho un fine pena del perché finisce il due mila e dodici vorrei essere trasferito in un carcere dove poter lavorare ma invece nessuno mi risponde
Per quanto riguarda la protesta non violenta qui nel capacità vigna Anna non si può fare perché qua 'ste cose non esistono però esiste un'altra cosa ovvero privare le persone detenute dei propri diritti qui del calci Favignana l'unica cosa che funziona sono i rapporti disciplinari
Rosario i suoi compagni di detenzione della sezione di alta sorveglianza il carceri Vercelli
Caro Riccardo intanto ti vogliamo ringraziare per tutto quello che fai per noi
Poi ci vogliamo informare che anche qui Akashi Vercelli continua la protesta non violenta
Infine vorrei chiederti una cosa che c'è poco chiara ma da quando decorre la data di applicazione dell'indultino ad esempio io che sono diventato definitivo nel due mila e quattro
Posso chiederlo
Sì Rosario poi chiedono purché tu abbia scontato appunto la pena richiesta provo dall'indultino e non abbia un reato ostativo
Andrea dal carcere bibbia di Roma Andrea che ha già scritto più volte a Radio Carcere lo ricordiamo una persona detenuta che è costretto a vivere sulla sedia a rotelle almeno fino a quando non lo opereranno
In ospedale nel frattempo Andrea ci informa su ciò che accadeva sezione del carcere Bibbia dove anche se ci sono barriere architettoniche vivono persone detenute paralizzate
Scrive Andrea caro Riccardo è arrivato qui nel carcere Bibi è un uomo di settanta sessant'anni che in attesa di giudizio per un reato di furto si chiama Angioni sta male sta su una sedia a rotelle
Dentro una cella piena di barriere architettoniche che impediscono di muoversi pensa a un invalido in attesa di giudizio che è in carcere per il reato di furto
Ridiamo sci sopra e la solita barzelletta che dice la legge uguale per tutti
PS scrive ancora Andrea ti saluta Mario l'altro giorno ha avuto l'ennesima crisi epilettica ma per fortuna è ancora vivo anche se la ferita che ha nel palato è sempre più grande e lui è sempre più magro
E che non mangia più
Poi salutiamo l'abbiamo il tempo di leggere Augusto che ci scrive dal carcere di Civitavecchia che ci informa che le persone detenute nel carcere di Civitavecchia si stava organizzando per portare avanti la protesta non violenta fino al ventitré
Dicembre Alfredo dal carcere Poggio reale di Napoli che ha chiesto un trasferimento in Cai in un carcere del nord dove vive la sua famiglia ma il ministero non gli ha mai risposto
Vogliamo dal carcere Pagliarelli di Palermo Vittorio dal carcere l'Ucciardone
Di Palermo Ermanno dal calcio apra di Milano Giuseppe dal carcere Pagliarelli Pagliarelli di Palermo
Tra le persone disponibili invece poi c'hanno scritto l'avvocato Gabriele Magno di Bologna che ha fondato un'associazione che vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dell'errore giudiziario
E per questa ragione l'avvocato Magno ci manda anche un video che informa proprio sulla questione
Dell'errore giudiziario ci scrive poi l'avvocato Sondrio del foro di Foggia che ci invia una denuncia presentata alla Procura da Repubblica di Rossano e relativa le violenze fisiche
Subito nel carcere di Rossano da parte di Giuseppe ad opera della polizia
Penitenziaria ora ci sarà un'indagine preliminare quindi noi non interverremo e poi ci scrive e lo ringraziamo tanto il signor Filippo da Roma che ci manda un articolo pubblicato sulla stampa il quattro novembre articolo scritto da Claudio Bressani dove si dà la notizia della richiesta di rinvio a giudizio di diversi agenti penitenziari di funzionari e dell'ex direttore del carcere di vigevano
Tutti accusati di aver rubato pensato un po'i risparmi dei detenuti risparmi depositati proprio nel carcere
Questo a questa attività delinquenziale sarebbe stata posta in essere un periodo che va dal mille novecentonovantaquattro
Al mille novecentonovantasei la somma di denaro complessiva sottratta dei libretti le persone detenute carceri vigevano ammonterebbe a centosettantotto milioni delle vecchie lire noi ringraziamo tantissimo il signor Filippo che dice di essere un ascoltatore di Radio Carcere e lo ringraziamo
E questa è una vicenda che ci segna il signor Filippo assai preoccupante dunque di cui noi di radio carcere siamo a conoscenza e sulla quale manteniamo la massima attenzione non solo su questa è ma in questo caso essendo in corso un processo penale abbiamo deciso di non interferire
Con la giustizia ecco perché come chiamo anche di parlarne diffusamente vanta radio calcetto perché non nel non diciamo i nomi delle persone che sono indagate che fino a prova contraria sono presunte
Non colpevoli bene questo ponte radio carcere finisce qui vi ricordiamo il numero di telefono del potente telefonare e chiedere di metri Riccardo Arena il numero e zero sei quattro otto otto sette otto uno dedico diamo indizi posso elettronica dove potete scrivere
Approvò di radio carcere indizi è questo radio carcere chiocciola radio radicale punto it vi ricordiamo invece l'indirizzo
Dove scrivere le vostre teorico diciamo soprattutto le persone
Detenute che ci così ci possono raccontare come vivono loro detenzione oggi in Italia questo indirizzo radio radicale rubrica radio carcere via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque
Roma Grazia Luciana Bruno per la preziosa assistenza in regia
Grazie per essere libere che hanno avuto il senso di responsabilità di ascoltare radio radicale radio carcere e grazie grazie di cuore a tutte le persone detenute che anche questa sera ci hanno ascoltato dalle Caci tutti Italia anche dalle celle più degradate
E facendo un gesto di grande dignità
Non ci sono abbandonati al degrado e alla illegalità che li circonda ma hanno acceso una radio per ascoltare una voce la loro voce la voce di radio carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
In nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque codice di procedura penale sia nome del popolo italiano Corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento