L'intervista è stata registrata martedì 13 gennaio 1987 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Energia, Nucleare, Partito Radicale, Pen.
La registrazione audio ha una durata di 37 minuti.
Rubrica
Convegno
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Radio radicale i miei saluti gli ascoltatori ancora in studio con un ospite a proposito di energia nucleare delle problematiche poste dei referendum e soprattutto la conferenza energetica e studio con noi quest'oggi Sandro Tessari deputato radicale membra che del Comitato dei parlamentari che dovrebbe essere incaricato di controllare la preparazione della conferenza energetica da cui però si è dimesso colica polemicamente qualche giorno fa e tra poco ve ne spiegherà lui stesso i motivi
In questa giornata ancora credo che sia il caso di soffermarsi e su quello che è stato l'argomento principe di quotidiani a proposito di energie di conferenza energetica
Nella nel finirete la settimana e domenica e anche in questo in questo inizio di questa settimana che ci porta verso o verso la decisione sicuramente dei referendum antinucleari della corte costituzionale verso la decisione dell'eventuale slittamento della conferenza energetica
Credo che sia importante soffermarsi e sul convegno di Genova della Democrazia Cristiana
E il convegno su Energia sicurezza e sviluppo perché credo che si rappresenti un non dico una pietra miliare ma nel dibattito di questi sì di queste settimane di questi ultimi mesi sicuramente l'appuntamento più importante
Perché perché finora la democrazia cristiana sembra oscillare
Tra il silenzio imbarazzato e la cauta apertura alle esigenze ambientare esigenze della salute e alle esigenze storiche poste dal dramma di Chernobyl
Invece con questo convegno la democrazia cristiana ritorna ad essere schiettamente a favore di un'ipotesi
Conservatrice dire io cioè di conservazione dell'attuale assetto energetico con lo sviluppo del piano nucleare io non so se Sandro Tessari concorda con queste mie affermazioni essere concordi anche gli ascoltatori così come probabilmente anche quanti fra coloro il partito di maggioranza relativa ci ascoltano in questo momento probabilmente quest'ultimi sicuramente no
Ma credo che il dibattito possa essere comunque Franco aperto sereno però ecco innanzitutto a Santo Tessari vorrei chiedere di poter esprimere la sua valutazione su questo convegno di sabato scorso ma io penso
Di non aver difficoltà a riconoscere la Democrazia Cristiana in modo particolare a uno dei suoi dirigenti nazionali e il vicesegretario Bodrato
Non solo grande schiettezza onestà intellettuale nell'impostazione di questo convegno certamente un convegno importante perché da mesi almeno dopo Cernobyl dopo l'incidente catastrofico di Cernobyl
Il dibattito che si è aperto in Italia tra le forze politiche ha visto dei ripensamenti anche significativi di partiti che in passato si erano schierati con il nucleare
La democrazia cristiana si era sempre un po'defilata in una sorta di e ampia variazioni oscillazione di posizioni fra a un cauto filo nucleare un cauto
Antinucleare
Oggi con questo convegno la democrazia iniziano ufficiale quella che conta è questo non vuol dire che non ci sia il diritto alle posizioni di minoranza
Assume il nucleare come la linea del partito di maggioranza relativa io credo che questo ci ho fatto positivo di chiarezza insomma perché noi non abbiamo mai
E giocato a mistificare le cose diciamo che la democrazia dire quando sono chiare le forze i a confronto ecco torcere pane al pane e vino al vino e al torbido otto che le posizioni di chi ogni settimana cambia posizione almeno qui abbiamo un grosso partito il bandito più grosso della maggioranza la coalizione governativa che dice sì al nucleare sì a Caorso sì a Trino non solo la piccola centralina
Da duecento megawatt che c'è già in funzione ma anche sì alle due nuove e centrali da mille megawatt Luna chi erano programmate nel piano energetico nazionale
E la democrazia cristiana richiami che si al completamento di Montalto di Castro che prevede due grossi reattori da mille megawatt l'uno ecco e la chiusura di latina che noi chiedevamo già da tempo perché ha già finito praticamente il suo ciclo quindi questo è il pacchetto non solo all'interno di questo pacchetto che rappresenta la posizione su cui si attesta la Democrazia Cristiana ufficiale ci sono le posizioni diciamo così i razionalisti che sostenute per esempio da Andreatta il quale dice e in questo molto vicino a Felice Ippolito per esempio collidere dello schieramento comunista l'uomo prestigioso che per tanti anni è stato il padre del nucleare in Italia
E che oggi è parlamentare europeo per il partito comunista ecco Felice Ippolito sostiene invece la posizione e un'analoga posizione
Se l'Italia dice sì al nucleare non può dirlo con parsimonia cioè come vorrebbe Bodrato la democrazia cristiana a con un sì
Cauto su queste posizioni Caorso Trino e Montalto ma dire sì al nucleare dicono sia Andreatta
Sia il democristiano ideata sia il comunista Felice Ippolito vuol dire dire sì a un pacchetto molto più consistente di centrali perché sostengono questo
E questa posizione ha una sua legittimità e anche una sua credibilità costoro dicono le centrali di tipo tradizionale sono centrali alimentati da questo combustibile che l'uranio l'uranio non è inesauribile anzi si prevede che con questo tasso di espansioni di centrali nel mondo fra a una cinquantina d'anni non avremo più uranio
Quindi il problema è di transitare dal nucleare tradizionale ai cosiddetti reattori veloci autofertilizzante quelli che producono il combustibile di cui poi ci servono quindi le centrali al plutonio
E via dicendo ecco questa grande strategia e per dire sì al nucleare sul serio è l'anima diciamo estrema diciamo di due schieramenti sia quello comunista sia quello democristiano
Nel diciamo posizioni legittime l'importante che vengono fuori Eco con chiarezza
Quindi non radicali non possiamo che darà atto la Democrazia Cristiana di aver avuto il coraggio di uscire allo scoperto dopo tanti mesi di incertezza in cui non si sapeva bene qual era la posizione ufficiale del partito
Adesso la democrazia che sa a un volto a il volto del partito filo nucleare muore modificare il piano energetico nazionale
Il nuovo Piano energetico nazionale che uscirà dopo il convegno di Venezia
Nel senso di confermare il vecchio perché questo il partito di cui si discute insomma il vecchio piano energetico entrato in crisi dopo l'incidente catastrofico di Cernobyl
Prevedeva appunto la conferma di Caorso tre centrali a Trino e le due mega centrale di Montalto questo dice la democrazia cristiana deve essere il nuovo piano energetico cioè il nuovo dev'essere uguale al vecchio e si continua su questa strada
Noi invece con riteniamo che dibattito parlamentare che dovrà redigere la nuova versione del piano energetico deve tener conto dei costi enormi che l'opinione pubblica i tecnici non avevano contemplato
Ribatte l'incidente sovietico oggi non cediamo che se vogliamo le centrali più sicure bisogna aumentare a dismisura vuol dire moltiplicare per cento i costi ridicoli e un po'banditi rischi che lei nell'in passato aveva presentato al Parlamento per giustificare la convenienza della scelta nucleare in altri termini
Ecco uno di motivi delle contestazioni che noi radicali facciamo all'ENEL non è tanto che l'ENEL sia fino nucleare perché è nell'ordine delle cose somma e l'ente energetico preoccupare per anni si pensava che Carbone petrolio enucleare fossero le tre grandi carte da giocare
Quindi non mi scandalizzo che lei ne sia stata filo nucleare quello che mi scandalizzo e quello per cui mi ribello
E per cui ho chiesto ripetutamente le dimissioni di un uomo come Corbellini in passato presidente dall'ENEL e quando Corbellini manometteva alterava i dati
Informazione necessari al Parlamento tempo da prendere delle decisioni quando diceva che il nucleare era praticamente e ha regalato e arriva soltanto una enorme ricaduta
Senza implicare costi e consistenti
Oggi noi diamo scoperto che appunto una catastrofe sovietica ha dimostrato che i danni
Che può provocare una centrale nucleare sono anni enormi e quindi nel costo di edificazione di una centrale bisogna mettere anche il costo odierno eventuale Qatar
Proprio di un eventuale incidente aumentare tutti gli standard della sicurezza e così via e allora se facciamo i conti forse il nucleare non è così conveniente come sembrava come volevano farci credere in passato
Ecco questo mi sembra che sia un dato vi è un posso dato dal nell'opinione pubblica visto anche il Coni sondaggio che corre della sera Saba domenica scorsi ha pubblicato sulla sua seconda pagina con così tanto rilievo e che ha fatto scalpore e notizia io vorrei tornare comunque questo convegno di sabato e Nino Andreatta sicuramente adesso l'anima filo nucleare della democrazia liberale radical nucleare starei definizioni infatti anche se ovviamente forse ci saranno ci sarà una sfaccettatura di posizioni come sempre più in questo caso però ciò nonostante Andreatta pone dei problemi a cui vorrei che trovassi dare una risposta
Andreatta sostiene che non si può uscire dal nucleare perché ci avrebbe una ripercussione mondiale
In senso economico sull'economia per un Mondiale
Il re cioè l'abbandono in massa del nucleare da parte dei Paesi industrializzati rovescerei beh sui Paesi OPEC una domanda aggiuntiva di cinque sei milioni di barili di petrolio al giorno così la quantificato
Andreatta inoltre dice che in Italia non si può venir meno all'impegno di approvvigionarsi con la radioattività almeno del trenta per cento il nostro fabbisogno energetico ecco però questo non significa ancora secondo Andreatta che tutte le energie nucleare debba essere prodotti prodotta in Italia possiamo acquistarla dall'estero quindi sì però delineare anche qui una soluzione diciamo compromissoria
Si rimane al livello attuale intendendosi dire livella tua e cioè il ciò che in costruzione in Progetto e si ferma progetti ancora tutti da da fare
E e si acquista dall'estro dei sempre più con la Francia come già si fa con un con un'apposita legge permesso all'ENEL di partecipare al progetto ma sempre un reattore al Plutone nella filiera
Autofertilizzante sono d'uso nei due cose diverse conquistare no copartecipazione e quindi gli utili sono uno da dividersi appunto in base alla partecipazione mista
Ma noi anche acquistiamo asiatici andar via ma questo non deve stupire più che tanto per in passato ecco dico questo qui c'è un riferimento specifico paga uno dei tre referendum senza è caduto questa posizione di under
Attaguile mi mi sembra che ponga dei problemi al movimento antinucleare sì ma io direi Eco con molta serenità questo non è che il ragionamento ed Andreatta si affacciò quindici in parole povere
Se un certo modello chi chiamiamo x di sviluppo della società moderna
Viene mantenuto per il futuro è chiaro che se i Paesi industrializzati non utilizzano come fonte energetica il nucleare ma vanno al carbone e petrolio
Toglieranno queste fonti per i Paesi emergenti per i Paesi che debbono l'auspicio di tutti diventare più moderni più attrezzati più industrializzati nel prossimo futuro se non vogliamo che continuano a morire di fame come sta venendo quindi il modello che il mondo Deva
Debba Iman cibarsi è un modello un'assunzione che noi tutti vogliamo fare però ecco il mio dissenso da Andreatta da queste ipotesi affascinanti ma poco fondate quale è chiaro che se noi vogliamo pensare che vogliamo fare del terzo mondo in miniatura
Una California un Minnesota degli anni due mila o due mila e cento è chiaro che il modello di ragionamento di Andrea Tie valido ma se noi invece contestiamo questo modello che il il Sahel non deve diventare il Minnesota del due mila cento ma deve essere una cosa diversa e possibilmente dovrebbe essere ospita bile per il Minnesota la California l'Italia e la Renania un diverso modello di sviluppo dei prossimi decenni e secoli allora il discorso è diverso in altri termini Andreatta dice che a un tasso precostituito di consumo energetico corrisponde la necessità di reperire questo comunque si è sul mercato
Io quello che contesto è il modello punto di sviluppo edito dico che una società basata sullo spreco energetico
Che noi vogliamo esportare anche ai Paesi del Terzo Mondo rende ragionevole il ragionamento di Andreatta però pericoloso nel mondo la proliferazione delle centrali nucleari invece un modello di società diverso non basato sullo spreco energetico e quindi sugli di consumi indotti pensiamo ai consumi forsennati e dissennati della società industriale lo spazzolino elettrico Hillary taglia pane elettrico e tutto lo sperpero
Sono piccoli sperperi se vogliamo però moltiplicati diventano una modello di consumo che a un riscontro anche nel mega con Suma industriale anche questo sperpero per esempio pensiamo la Seedorf Gia la siderurgia e certamente uno di settore che consuma più energia bene la siderurgia europea
Almeno per il trenta per cento eh uno spreco perché noi produciamo eccedenza rispetto alle quote stabilite dalla Comunità europea per i vari Paesi membri
Infine
Allora lo spreco è sia il lo scaldabagno elettrico nelle case sia e la l'affettatrice elettrica ma anche la siderurgia indotta da che cosa dalla vocazione for
Il dei partiti politici dei sindacati che per tutelare dei posti di lavoro costosissimi e inutili hanno mantenuto in piedi nel nostro piccolo delle cioè
Tali dei siderurgiche delle industrie siderurgiche che oggi producono acciaio che dobbiamo buttare ecco allora se vediamo i discussione questo modello di società scopriamo
Che le premesse di Andreatta non sono più vere
Che possiamo allora ragionare con altri parametri allora lo sviluppo non è che noi non rubiamo il carbone e il petrolio ai Paesi del Terzo Mondo noi vogliamo condividere quei paesi del terzo mondo e lo dice un antinucleare come me sia il carbone sia il gas sia il per
L'olio sia se necessario anche il nucleare io dico questo dico che i Paesi del Terzo Mondo non debbono essere i paesi e serie B OC debbono essere Paesi sullo stesso piano di parità
E di dignità politica dei paesi del primo mondo il mondo industrializzato e con questi dobbiamo lavorare in termini di risorse planetarie di materie prime e quindi di fonti energetiche
Quello che dobbiamo fare e discutere appunto il modello di società che vogliamo perseguire e allora a questo proposito andiamo a vedere le bugie perché in passato e dei ministri democristiani scopriamo e che avevano fatto credere che era tassativamente importante per l'Italia per sopravvivere fare cinquanta centrali nucleari
Poi gli stessi ministri dello stesso partito hanno detto che venticinque poi dodici poi sei poi tre e allora quali la verità qual è la verità ecco allora su questa somma di Bugie noi diciamo e con la conferenza di Venezia doveva essere l'occasione per mettere al bando i ciarlatani
Disinvolti che sparano cifre a seconda dell'opportunità del momento
E invece invitare i Paesi anche non italiani che hanno fatto scelte di tipo qui simile al nostro Paese o anche diverso
Io non mi scandalizzo alla conferenza rimane che possono essere maggioranza il filo i filo nucleare che tutori di Tokyo ridicola la paura
Ma io volevo discutere con l'America l'Unione Sovietica col Giappone con la Francia con la Germania con Inghilterra cioè con i paesi che hanno fatto l'opzione nucleare sentire da loro prima dell'incidente Richer nodo il durante e dopo che cosa hanno fatto quali valutazioni quale diversificazione ecco lasciamo quindi il convegno di CGIL passiamo a Venezia la questa conferenza energetica
Mentre la DC però invita Craxi a decidersi Zanone all'industria pensa di rinviare tu sei stato membro di questo Comitato di parlamentari fatto da dodici parlamentari incaricato di controllare la preparazione la conferenza energetica e sabato scorso ai presentato le dimissioni a questo Comitato come mai
Molto semplice noi questo comitato di garanti doveva appunto affiancare il lavoro il ministro Zanone
Al quale fra l'altro voglio dire subito intendono addebitare colpe che non ha risultano un è un ministro che coordina il lavoro di quattordici ministri e rappresenta quindi una collegialità governativa e forse anche trans governativa lui ha messo a confronto delle voci ecco noi parlamentari dodici parlamentari che rappresentano un po'tutti i partiti politici presenti in Parlamento dovranno esprimere dei criteri delle valutazioni di opportunità
Nell'organizzare il questionario né i soggetti a cui inviarlo nell'organizzare poi queste tre Commissioni coniglietto residenti che dovranno riferire alla conferenza di Venezia lane una serie di valutazioni
Le valutazioni che io ho ritenuto prioritarie
Avendo mai opinioni mie personali del partito radicale
Erano soprattutto di due ordini noi ritenevamo punto come dicevo poc'anzi che a Venezia
Bisognava avere la possibilità non Vieri masticare gli stessi dati che danni in Italia rimasti chiamo tutti insomma i dati fornitici degli enti che sono in grado gli unici di fare previsioni di questo tipo
In altri termini
Le scorte planetarie di petrolio di carbone di gas e di uranio e i costi relativi anche con proiezioni nel breve-medio periodo
Sono Spinetti può fare lei mi lei nel l'Enea lirica e pochi altri in Italia
Tutti gli altri dati che noi riceveremo attraverso questi questionari mandate centosessanta enti sono questionari che saranno rielaborati sui dati forniti a questi fattori in più
Allora a me che serve sentirmi ripetere per cento è cinquantasei volte
La minestra fritta dall'ENEL dall'Enea dall'IRI dall'ENI tanto vale che chiamiamo questi quattro enti che sono quelli che fanno previsioni macro economiche stime sul fabbisogno sulle possibilità del futuro
E dopo chiamiamo a confronto ma eventualmente anche come possibilità di confutazione di questi dati
Le altre
Autorità che stanno sullo stesso piano e cioè le Autorità energetica della Francia dell'Inghilterra dalla Germania dall'Unione Sovietica dall'America del Giappone cioè di questi Paesi che autonomamente dall'Italia perseguono una loro strategia nucleare
E queste sono le cifre ecco come si sta preparando concretamente che cosa si Andrea ENI ed è la la la fiera delle vanità paesane mostra paesane
E se ciò che ci saranno i sindacati i nostri da soggetta alle Province e dei Comuni cioè tutti quelli che danni non solo dicono il loro parere lo conosce il Parlamento noi come come c'è un'industria la Camera abbiamo fatto diecina di audizioni quindi siamo a conoscenza di quello che dice all'Italia il proposito
Sentirselo dire un'altra volta a Venezia si la cornice diversa a Venezia interessante ma insomma non ci pareva che valesse la pena questa mega riunione e invece ci pareva importante arricchire quello che noi non sappiamo da i partner esteri questo era lo scopo principale quindi mancherebbe il confronto fredde che internazionale ai quali riparte lo stesso ecco a proposito il con sondaggio rigore della sera
Far emerge uno spaccato dell'opinione pubblica italiana in materia energetica favorevole alla decisione resa dai tecnici e mentre invece l'italiano non crede ai politici
A parte che con utilizzo di queste categorie l'italiano sono scesi in cui ecco per cui anche per forma mentis
L'ho tirato fuori anch'io ma cosa mi dici tu di questo tipo di così almeno io mi io sono preoccupato se mi dicessero che l'italiano medio formato per la strada dice di essere oggi
Contro il nucleare al novanta per cento mi preoccuperei fortemente perché non ci crederei perché questo italiano medio è chiaro che reagisce a uno stimolo della sera prima del televisione i mass media eccetera e quindi se la sera dopo
Raffaella Carrà o ruba la Bonaccorti o Pippo Baudo che sono quelli che fanno l'opinione pubblica in Italia
Facessero una una di queste mega trasmissioni dicendo che il nucleare fa crescere belli e rigogliosi bambini dar loro da da bere il latte radioattivo li fa crescere intelligente
Possiamo star certi che il giorno dopo ci sarà una maggioranza oceanica a favore del nucleare quindi ecco a me queste stime queste valutazioni un po'disinvolto e non mi i turbano più che tanto io accuso la stampa e i mass media di aver censurato sistematicamente per anni tutta l'informazione sul nucleare e durante l'incidente di Cernobyl la cosa veramente imperdonabile è stata la mistificazione su questi dati pericolosissimi sull'inquinamento alimentare noi praticamente abbiamo per mesi continuato a mangiare cibi inquinati cibi radioattivi altamente radioattivi su cui gare d'autorità sanitaria l'Autorità alimentare l'autorità per la sicurezza aveva steso un velo di complicità Ali silenzio di di irresponsabile appunto e occultamento dalla verità e allora io dico ecco Venezia dev'essere occasione per far diventare un patrimonio del dibattito pubblico generalizzato tutto ciò che attiene alla scelta nucleare a me non mi interessa nucleare sì nucleari no io voglio sapere che cosa me ne deriva come cittadino come uomo
Destinato domani avere nella storia in quindi altri uomini che continueranno questa nostra specie e quale eredità lascerò io l'ho questo voglio sapere io voglio sapere facendo una centrale con i rischi della della catastrofe con i rischi della fallout radioattivo ecco quali eredità lascio ai posteri c'è questo voglio sapere non certo nucleare sì ma in realtà appare così come
Appare appunto dal notizie sull'album preparazione di questa conferenza sull'impostazione di tutte sue denunciato che ha avuto appare esautorata
Di una funzione in Di Mundo qualsiasi funzione utile in questo senso al dibattito non c'è confronto nun c'è la prospettiva del poté dischi come ci ha detto in un'altra intervista Gianni Mattioli alcuni scenari energetici nucleari o no che siano inquieto del nucleare che siano e quindi ecco non c'è una possibilità efficienti di essere uno strumento cioè di governo ecco allora a questo punto che cosa rimane cosa si deve fare e cioè rimangono is di accordi sottobanco fra le forze politiche quando si scambiano messaggi in codice
Con una dichiarazione appresso all'altra rispetto all'accordo facciamo Montalto soltanto finiamo perché se non abbiamo buttato i soldi ma Trino ma magari perché io ci ripensiamo e così via dicendo sì e soprattutto la cosa che
A cui doveva dare una risposta Venezia alla conferenza di Venezia era anche in questa allarme dell'opinione pubblica sui rischi quindi il problema della sicurezza di fatti grande spazio ci ha dato l'organizzare e proprio la giornata relativa ai problemi la sicurezza intanto ambientale eccetera ma anche su questo fronte c'è una cosa per cui ecco il secondo motivo per cui non rassegnato le dimissioni da questo Comitato perché imputato né garante che non garantisce nulla
Lo diciamo sicurezza cosa vuol dire sicurezza poter controllare
Tutte le fughe radioattive tutti i danni degli incidenti che capitano normalmente una centrale ora attorno a Caorso
Si è aperta una un grosso dibattito una grossa discussione che investitori Parlamento perché ci sono si sono verificati molti incidenti molti più di quelli previsti dagli standard che anche lei nel controlla per cui hanno chiesto un check-up analogo in occasione della ricarica della combustibile della relazione si è fatto una sospensione tecnica per fare una verifica la messa a punto e con la macchina
Benissimo praticamente oggi l'opinione pubblica e allertata non solo in Italia ma anche in Francia in Inghilterra in Germania per cui quando c'è qualcosa che non funziona una centrale comitati di tecnici di opinione pubblica di politici verdi non Verdi Radicali
Ogni cittadino si allerta e va a verificare bene
Noi abbiamo sappiamo tutti che nei nostri mari né nostre acque transitano centinaia di sottomarine di portaerei che usano come motore
Dei reattori nucleari che hanno la stessa fisiologica del reattore nucleare che produce energia elettrica la stessa fisiologia vuol dire che patiscono degli stessi rischi degli stessi guasti degli stessi inquinamenti delle stesse fughe perdite di gas e così via
Ma chissà quanti sono questi chissà che Potenza di megawatt a nella pancia la entra Praise la portaerei che transita nel Mediterraneo i sottomarini sovietici e americani perché nel Mediterraneo transitano tutti
E allora io avevo chiesto che nel comitato dei ministri che ecco coordinato da Zanone facesse parte anche Spadolini che all'inizio non era previsto
Hanno raccolto questa mia richiesta e a nome sovente Spadolini ma noi chiedevamo Spadolini perché Spadolini riferirsi in quanto ministro della difesa
A livello di conoscenza e non di armamenti per i neri non vogliamo fare due discorsi mescolati il discorso del l'armamento atomico quello è un altro discorso gravi importante da fare in una sede ad hoc qui parliamo del nucleare civile e io dico che è il nucleare civile il nucleare usato ma i natanti siano essi militari incivili sì io uso un reattore come motore per una nave questo problema civile non è un problema militare non posso vede il top secret sul fatto che un sottomarino USA una centrale come me tore perché questo è demenziale invece nel comitato di garanti dai socialisti e comunisti e democristiani hanno speso subito il velo precedenti per carità non sito con sottomarini è una cosa militare quindi non ha a che fare con la conferenza di Venezia e allora io dico a questi signori che a me della sicurezza di Caorso mi importa molto meno che non sicurezza di queste nega centrali e alcune sono grandi come mezza Caorso
Perché mai portare riportano motori da quattrocento Mw cioè mezza Caorso su cui non sappiamo nulla non sappiamo le tecnologie non sappiamo gli incidenti non sappiamo le perdite non sappiamo le fughe di gas non sappiamo il tasso d'inquinamento radioattivo del nostro mare
Quanto dobbiamo ad evitarlo appunto a questi natanti che usano come motore che non parliamo quindi di armi nucleari parliamo di motori nucleari usano appunto questo io voglio poter sapere essere informato anche su questo
La Conferenza di Venezia non dirà nulla su questo allora Spadolini poteva starsene a casa sua ma siccome lui ha come il cacio sui maccheroni o il prezzemolo l'hanno messo anche nella Comitato degli organizzatori della conferenza di Venezia quindi io penso proprio che ma Venezia non dirà
Nulla significativo ecco allora questo convegno democrazie Krizia sabato scorso Ageno
Dal quale viene la scelta rinnovata scelte la DC a favore del nucleare limitato o meno che sia ma probabilmente dal dal una prima fase di nucleare imitato si passerà poi ovviamente uno no estensione invita questo come dire qua lanciato quest'invito a Craxi a decidere a scegliere
In senso ovviamente fino nucleare questa conferenza energetica che si prefigura come un appuntamento scarsamente interessante dal punto di vista del confronto scientifica quindi la possibilità di descrivere scenari energetici scenari anche sociali di modello di sviluppo alternativi
E invece restano tutti i mali sempre dalla politica italiana la tendenza raccordo sotto banco meno che sia la ricerca comunque di compromesso per salvare la faccia di fronte all'opinione pubblica
I referendum alla Corte costituzionale
Ecco come realisticamente Previti che evolveranno le prossime settimane come polvere a questo dibattito politico sulla materia nucleare che tanto appassiona per la gravità del tema che tutti abbiamo saggiato
Nemmeno striato minime nostre molecole da Chernobyl in poi
E Cernobbio Cernobyl abituiamoci a dire correttamente Cernobyl nobili mentre ringrazio la correzione
Evidentemente se il più Russia
E dicevo appunto come andrà a finire secondo te cioè quale quale
Via si profila non Gerelli se avete un contesto sociale e politico italiana come questi la staffetta di marzo ecco le elezioni politiche forse anticipare o comunque la scadenza del mandato prossimale e così via dicendo
Sono scadenze che contano e che possono eventualmente differire ogni tipo di Scelta di soluzioni decisione di rinnovamento perché poi cioè sempre molto tempo verrà impostarono
In Algeria far partire anche si pente per smantellare una centrale ci vogliono trent'anni quindi più amiamo cioè ecco dunque i tempi sono lunghissimi anche se sono maledettamente brevi
Ecco il bel tempo la prima scadenza importantissima il pronunciamento dalla Corte Costituzionale mancano ancora tre giorni tre giorni e mezzo al pronunciamento io voglio essere fiducioso visto che la Corte di Cassazione ha riconosciuto la legittimità e la specificità di ciascuno dei tre quesiti e referendari che riguardano il nucleare
Io vorrei sperare che la Corte costituzionale riconosce esce riconosce scelti al cittadino italiano la legittimità di questo referendum quindi il suo diritto di a dire a questo strumento che uno strumento costituzionale
Per l'espressione e non di una valutazione teorica perché io avrei molta difficoltà a domandare al cittadino la strada sei per il nucleare o contro nucleare perché è una domanda un po'de sciocca dal mio punto diciannove ma nessun sincero ma io non risponderei uno mi faccia un quesito di questo tipo
I fatti nostro quesito non è voglio creare o non lo vuole
Diciamo voi abrogare questa legge la quale legge dice che l'ENEL è autorizzata a dare una serie di tangenti per migliaia i miliardi che paga il contribuente ai comuni e sindaci per corrompere per comprarli in cambio di che cosa quell'ospitalità alle centrali nucleari
Questo è la cosa perversa che noi proponiamo di cancellare corre quindi non è un referendum antinucleare è un referendum che toglie una legge la quale legge serve
Pedoni ma grimaldello per far passare il nucleare nella maniera più scandalosa cioè quello appunto della legittimazione di una corruzione autentica
Questo poi il secondo quesito è
Ridare all'ente locale il diritto primario ed ultimo a decidere se sul loro territorio questi enti debbono o no ospitare le centrali nucleari mentre quello stesso che con questa legge
Nella maggioranza di governo ha deciso che se i Comuni e Province e Regioni non si pronunciano in tempi ragionevoli il CIPE il Comitato interministeriale per la programmazione economica decide
Virtute la sua autorità di imporre a questi comuni di ospitare centrali nucleari terzo quesito referendario e quello di negare all'Italia la partecipazione a queste coproduzioni
Di mega centrali al plutonio che sono centrali dovrebbero essere centrali del futuro della seconda età del nucleare quelle che contro i cui pericolo
Non lo stesso Rubbia il premio Nobel Rubbia quando è venuto il mese scorso la commissione industria della Camera
Ha invitato e concludo il Parlamento italiano
A stare attento a proseguire in questa collaborazione perché ha detto il vero pericolo
Lui non si spegneva tanto a favore o contro il nucleare diceva con il nucleare di tipo tradizionale dovremo probabilmente convivere nei prossimi anni però almeno diciamo no al nucleare al plutonio a i reattori veloci che questo rappresenta un pericolo anche per le implicazioni militari che a questo lo strumento io morale e a rilanciare con questo appello di Rubbia e dire che ecco almeno sul plutonio garantiamo cede non ci sia proliferazione quindi che l'Italia si ritiri da questa partecipazione
Franco tedesca e e cominci avviare un confronto in sede europea con questi Paesi
Ma per far tutto questo bisogna che la Corte costituzionale riconosca questa legittimità di questi quesiti e non ce li scippi com'è avvenuto in passato purtroppo sempre sulla nucleare Jacob velocemente facciamo due ipotesi la prima che la Corte
Tassi di referendum li sottraggono popolare come cosa succederà a livello governativo livello di decisione centrale nazionale sulle centrali nucleari chiaro che sarà una
Un antipasto per la conferenza di Venezia molto significativo vuol dire che la Corte si è allineata con la lobby del nucleare che già in maggioranza è in sé che già gestisce il Venezia il dopo Venezia ma a questo punto ogni partito si assuma la sua responsabilità
E noi non molleremo la nostra battaglia non è che rinunceremo a fare battaglia abbiamo continuato a fare anche quando ci hanno scippato i referendum in passato noi radicali siamo sulla breccia e cominciamo a starci perché riteniamo che la scelta per il nucleare non non è una scienza di che riguarda la tecnica ma riguarda la qualità primaria dalla vita la sopravvivenza del pianeta certo non non voglio qui fare il discorso banale contro cui lo stesso Andreatta e lo stesso Ippolito hanno sempre richiamato l'attenzione che dire no al nucleare vuol dire dire sì al carbone di tipo tradizionale cioè senza le sicurezze che oggi sono indispensabili perché sappiamo che l'effetto serra pericolosissimo per la sopravvivenza del pianeta
Deriva appunto dall'utilizzo che abbiamo fatto forsennato di queste mega centrali anche di tipo tradizionale petrolio e carbone quindi il problema è di usare tutte le sicurezze non solo sul nucleare ma anche sulle altre lega gran
Centrali su tutti i grandi modelli che sono legati allo sviluppo energetico della nostra società ecco ma appunto ipotizzando la costituzione sotto alla Garbo al voto popolare
I referendum pensi che i partiti continueranno a discutere di nucleare di energia nucleare o tutto ritornerà come prima come se c'è il nobile non fosse mai ma qui noi radicali continueremo anche se siamo in pochi apporre come
Dibattito primario in Parlamento nella Commissione industria la questione del nucleare
Qualunque sia l'esito evidentemente della del pronunciamento dalla Corte costituzionale se invece la corte dovesse come io auspico riconoscere questo diritto allora il problema si riaprirà perché sia riapriranno i temi secondo me è di fa saltare la legislatura o non farlo saltare per dar corso i referendum io ho l'impressione che molti partiti siano interessati a far alzare i referendum molto più della corte costituzionale per cui in questo momento la mia provocazione non viene dato dalla corte
Viene da e quei partiti che sarebbero disposti a barattare
Appunto la legislatura per evitare di fare il referendum perché forse temono più di referendum day sulla giustizia o sulla caccia o sul nucleare che non appunto mandata da elezioni politica
Cioè i partiti sfuggono al pronunciarsi nettamente in una decisione di continuare con la politica nucleare oppure di abbandonarla totalmente
E quindi preferendo sarebbe l'unico strumento che può costringere a decidere ma vedi c'è una di ambiguità di fondo che anche quando parliamo di nucleare
Non si può mai metterla in termini sì o no
Com'era questo giustizia
Sì e no non esistono nella realtà esistono le sfumature il mondo vista di sfumature allora
Il problema è che la sfumatura è nata da una nuova legge quindi se il Parlamento trova una maggioranza per fare una nuova legge ecco in che misura
Riesce a cogliere qui il quesito e quindi vanificare un referendum anche sul nucleare noi siamo tanto per no teorico perché
Noi italiano non ci basta vorremmo uno francese e uno svizzero un noioso a uno europeo un nuovo viale ma siamo in grado di ottenerlo e poi detto anche che riuscissimo a ottenere il no planetario
Che facciamo sul carbone
Ecco che facciamo sul petrolio che facciamo sui cavalli inquinamenti che rischiano di compromettere la vita sul pianeta ecco qui c'è un problema che io mi sono viste ma desiderando e respiro sono temi di grande respiro su cui non c'è mai Louilt
La frontiera ci sono tappe di battaglie per la crescita della consapevolezza di massa sempre più anche perché abbiamo bisogno che il CIPE cittadino sia informato sempre di più su questi sono temi che riguardano la sua sopravvivenza
Beh io ringrazio Sandro Tessari deputato radicale e anche membro del comitato dei parlamentari incaricati contro la conferenza energetica da cui però da popoli che a mente
Le dimissioni ci ha spiegato perché sabato scorso termina qui questo un nostro appuntamento ormai diventato quotidiani in vista della conferenza energetica per il momento ancora fissata al ventuno gennaio prossimo
Salvo una decisione di un rinvio che dovrebbe essere presa giovedì dalla ministro dell'industria Zanone sentiti anche questo comitato di parlamentari e gli altri ministri e quindi continueremo ancora come radio radicale a discutere e informarvi su nel dibattito politico quotidiano che si sta facendo in torno alla questione energetica nel nostro Paese io ringrazio tutti per l'ascolto ed ho appuntamento ancora sempre su Radio Radicale
Per questa trasmissioni
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