03 LUG 2004

Pannella: A Berlusconi dico che non si esce da crisi senza trasformazione liberale

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 14 min 36 sec
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Roma, 3 luglio 2004 "Noi non riteniamo che esistano serie possibilità di una nostra partecipazione al governo attuale o ad un altro governo Berlusconi, a meno che non le inventino.

Ma vorrei dire al premier che non si esce da questa situazione di crisi dello schieramento di centrodestra senza che scandalo positivo della sua crescita, della sua trasformazione in altro, venga avvertito nel profondo dall'opinione pubblica, attraverso scelte chiare, semplici, comprese dal paese".

Marco Pannella - in un intervento in diretta a Radio Radicale, commenta così la situazione all'interno del governo
dopo le annunciate dimissioni del Ministro dell'Economia Tremonti.

Pannella ha ricordato che oggi "una crisi formale rischierebbe di far saltare in parlamento la richiesta di base della Lega", ed ha ricordato al premier che i Radicali hanno "almeno dal 1993 l'obiettivo della costruzione di un grande partito liberale di massa, un partito che fosse alternativa e non mera alternanza rispetto alle fasi A e B della prima repubblica.

Riteniamo ancora maledettamente urgente la riforma radicalmente liberale delle strutture del nostro Stato, come diceva Calamandrei.

Noi allora, nel 1994, proponemmo al premier di compiere questa iniziativa, e lui ci rispose con l'elezione della Pivetti alla Presidenza della Camera".

Pannella si è rivolto anche allo schieramento di centrosinistra, e alla freddezza con cui i DS stanno seguendo la campagna radicale per il referendum sulla procreazione assistita, pure tanto criticata in Parlamento dai parlamentari di sinistra.

"Piero Fassino e il suo apparato si sono mobilitati per ingannare il proprio popolo - dice Pannella.

"Dicono e continuano a dire menzogna.

E' un miserevole storia, volta a far guadagnare ai successori di Berlusconi, in ogni modo, un rapporto privilegiato con la Cei.

E' un vero e proprio esercizio continuo della menzogna, per ingannare gran parte dei 180 mila consiglieri comunali e l'immensa maggioranza dei sindaci che potrebbero aiutarci a raccogliere le firme.

Non possiamo continuare a tacere".

"Noi diciamo che oggi c'e' una sola possibilità, quella di salvare dall'ostracismo e dalla menzogna scelte da Fassino e da Rutelli la scelta referendaria, per portare a casa una risposta moderata, liberale, che è quella che muove anche la coscienza dei credenti", ha concluso Pannella.

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