19 SET 2001

Internet: Quale politica per lo sviluppo della larga banda in Italia (Sessione pomeridiana)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 14 min

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Roma, 19 settembre 2001 - Documento audiovideo della sessione pomeridiana dell'incontro ''Il futuro di Internet: quale politica per lo sviluppo della larga banda in Italia?''.

L'iniziativa di Puntoit in collaborazione con l'Ansa ha avuto come obiettivo quello di stimolare un confronto tra le istituzioni e l'industria su come favorire gli investimenti per lo sviluppo di nuove infrastrutture e dei servizi a larga banda.Alla sessione pomeridiana hanno partecipato tra gli altri, il ministro per le comunicazioni Maurizio Gasparri e il commissario dell'autorità di settore Alessandro Luciano, Marco
De Benedetti, amministratore delegato Tim, Tommaso Pompei, amministratore delegato Wind, Vittorio Colao, amministratore delegato Omnitel, Pierluigi Celli, presidente di Ipse 2000, Enrico Casini, amministratore delegato di Blu, Vincenzo Novari, amministratore delegato H3G, Marco Barbuti, amministratore delegato PosteCom, Andrea Pontremoli, Ibm Global Services Emea I gestori chiedono meno vincoli, certezza nella possibilità di costruire le infrastrutture di rete e una soluzione della questione della portabilita' del numero Secondo Marco De Benedetti, la "tassa" imposta da parte di alcuni governi europei come corrispettivo delle licenze Umts "ha messo in ginocchio" il mercato, ed "ora è necessario innanzi tutto sciogliere la 'giungla normativa' costituita dalle delibere regionali e comunali che spesso tendono ad introdurre limiti di esposizione ai campi elettromagnetici addirittura inferiori a quelli nazionali, già molto inferiori alla media europea''.

De Benedetti chiede al governo una normativa specifica, oltre che la rimozione dei vincoli fiscali, il rinvio dell'operatore mobile virtuale a partire dal primo gennaio 2002 e garanzie che la probabilità del numero non penalizzi i propri clienti Tacs.Per Tommaso Pompei, amministratore delegato di Wind, è la Ue che ha creato i principali problemi, non emanando regole uniformi per le licenze Umts e non preoccupandosi di calmierare i prezzi.

A proposito del Gprs, che secondo alcuni utenti non funziona ancora perfettamente, ha sottolineato la situazione in cui si trovano le società "costrette a offrire servizi che in realtà non sono ancora pronti".

Vittorio Colao, amministratore delegato di Omnitel, condivide l'attenzione sulla probabilità del numero: "è giusto farlo bene, nei tempi necessari, altrimenti ci sarà il rischio che non funzionino.

le regole in realta' non ci sono ancora ed è necessario fissare tempi che gli operatori siano in grado di rispettare: è inutile fissarli prima che questi siano pronti".

Blu invece, attraverso le parole dell'amministratore delegato Enrico Casini chiede che il rispetto dei tempi, fissati per novembre, per l'avvio della probabilità siano rispettati e che non ci siano limiti al numero di attivazione.

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