Il CSM nelle agenzie di stampa GIUSTIZIA: MENDITTO (CSM), NORMA BOBBIO RITARDERA' CONCORSI PROVVEDIMENTO E' UNA ULTERIORE INVASIONE ATTRIBUZIONI DEL CSM (ANSA) - ROMA, 24 GIU - Il Csm ha risposto tempestivamente all'invito del presidente Ciampi di accelerale i tempi di nomina dei dirigenti degli uffici giudiziari ma il senato ha approvato un emendamento al disegno di legge sull'ordinamento giudiziario che produrra' l'effetto contrario oltreche' a rappresentare ''una ulteriore oggettiva invasione delle attribuzioni Costituzionali del Csm''.
Lo afferma Francesco Menditto, presidente della … commissione incarichi direttivi del Csm, riferendosi all'emendamento Bobbio.
Il provvedimento, secondo Mendito, ''riducendo l'eta' massima degli aspiranti agli incarichi direttivi anche per 'le procedure in corso', ritardera' il completamento dei concorsi gia' banditi, imporra' di valutare le conseguenze derivanti dal mutamento delle regole nel corso del procedimento, fa sorgere il rischio di un elevato contenzioso da parte degli interessati''.
Il Csm, ricorda l'esponente del Csm, proprio in questi giorni ha approvato all'unanimita' ''numerosi interventi organizzativi che renderanno piu' rapide le nomine''.
In base al provvedimento dell' esponente di An, invece, ''numerosi uffici direttivi rimarranno scoperti ancora per tempi lunghi, con gravi ripercussioni sull' efficienza della giustizia''.
Menditto illustra i dati: 14 magistrati su 24 gia' proposti per un incarico direttivo non potranno piu' ottenerlo e dovra' procedersi, comunque, ad una rivalutazione ex novo dei candidati; il 40 % circa degli aspiranti (il 60% per i posti di legittimita') ai concorsi in atto non potranno piu' partecipare, e le relative procedure, alcune delle quali in fase avanzata di ultimazione (ivi compresa quella per Procuratore Nazionale Antimafia), saranno, comunque, 'azzerate'.
La norma in questione, spiega il presidente della Commissione incarichi direttivi, ''non prevedendo alcuna gradualita', impedira', a circa 600 magistrati di non partecipare ai concorsi per incarichi direttivi dal giorno successivo alla pubblicazione della legge sull' ordinamento giudiziario.
Una legge, cui gia' erano stati avanzati numerosi rilievi di costituzionalita' anche dal CSM, alcuni tali da comportare il rinvio alle camere da parte del Presidente della Repubblica, che viene ulteriormente 'arricchita', con un emendamento introdotto all'ultimo minuto che, oltre ad incidere negativamente sull'efficienza della giustizia, appare una ulteriore oggettiva invasione delle attribuzioni costituzionali del Csm''.
Lo afferma Francesco Menditto, presidente della … commissione incarichi direttivi del Csm, riferendosi all'emendamento Bobbio.
Il provvedimento, secondo Mendito, ''riducendo l'eta' massima degli aspiranti agli incarichi direttivi anche per 'le procedure in corso', ritardera' il completamento dei concorsi gia' banditi, imporra' di valutare le conseguenze derivanti dal mutamento delle regole nel corso del procedimento, fa sorgere il rischio di un elevato contenzioso da parte degli interessati''.
Il Csm, ricorda l'esponente del Csm, proprio in questi giorni ha approvato all'unanimita' ''numerosi interventi organizzativi che renderanno piu' rapide le nomine''.
In base al provvedimento dell' esponente di An, invece, ''numerosi uffici direttivi rimarranno scoperti ancora per tempi lunghi, con gravi ripercussioni sull' efficienza della giustizia''.
Menditto illustra i dati: 14 magistrati su 24 gia' proposti per un incarico direttivo non potranno piu' ottenerlo e dovra' procedersi, comunque, ad una rivalutazione ex novo dei candidati; il 40 % circa degli aspiranti (il 60% per i posti di legittimita') ai concorsi in atto non potranno piu' partecipare, e le relative procedure, alcune delle quali in fase avanzata di ultimazione (ivi compresa quella per Procuratore Nazionale Antimafia), saranno, comunque, 'azzerate'.
La norma in questione, spiega il presidente della Commissione incarichi direttivi, ''non prevedendo alcuna gradualita', impedira', a circa 600 magistrati di non partecipare ai concorsi per incarichi direttivi dal giorno successivo alla pubblicazione della legge sull' ordinamento giudiziario.
Una legge, cui gia' erano stati avanzati numerosi rilievi di costituzionalita' anche dal CSM, alcuni tali da comportare il rinvio alle camere da parte del Presidente della Repubblica, che viene ulteriormente 'arricchita', con un emendamento introdotto all'ultimo minuto che, oltre ad incidere negativamente sull'efficienza della giustizia, appare una ulteriore oggettiva invasione delle attribuzioni costituzionali del Csm''.
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