16 MAG 2002

Governo: Conferenza stampa sull'accordo Nato-Russia e sulla crisi idrica in Sicilia (con Berlusconi)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 34 min 51 sec
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Berlusconi rivendica il ruolo da protagonista giocato dall'Italia nello 'storico' accordo Nato-Russia.

Dichiarato lo stato d'emergenza per la crisi idrica in SiciliaRoma, 16 maggio 2002 - In una Conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è soffermato sull'accordo Nato-Russia, rivelando le dinamiche di politica estera che lo hanno reso possibile e, con il presidente della regione Sicilia Salvatore Cuffaro, ha illustrato i provvedimenti presi dal Consiglio dei ministri per affrontare l'emergenza idrica in Sicilia.

Infine, Berlusconi ha risposto ad alcune
domande sulla crisi della Fiat.Berlusconi ha esordito di fronte ai giornalisti rammaricandosi per la poca attenzione secondo lui dedicata da stampa e Tv all'accordo Nato-Russia, per cui da tutti i ministri degli Esteri sono stati usati aggettivi come "eccezionale, straordinario, epocale, storico".Italia protagonistaIl Presidente del Consiglio ha rivendicato il merito dell'"attività propositiva del nostro paese, l'Italia è stata protagonista, tutti ritenevano i tempi che ci eravamo prefissi impossibili, ma la decisione è stata assunta all'ultimo g8".

E' stato necessari accelerare i tempi perché "con il previsto allargamento dell'alleanza ai paesi baltici, la Russia si sarebbe sentita accerchiata, avrebbe percepito, l'opinione pubblica e la Duma soprattutto, una situazione aggressiva".Sbloccato l'accordo sulle testate nucleari"La pressione sugli Usa per non far prendere alla Russia un'altra strada, - ha aggiunto - è anche servita per sbloccare l'accordo sulle testate nucleari", e sempre al g8 è nata l'"ipotesi di un sussidio alla Russia per la distruzione dell'arsenale chimico e batteriologico e dei sommergibili atomici.

All'umanità - ha osservato Berlusconi - si presenta un quadro di cambiamenti positivi, grazie a un'Italia protagonista per la sicurezza e la pace".Stato d'emergenza in SiciliaBerlusconi è poi passato ad illustrare i provvedimenti che il Consiglio dei ministri ha deciso di adottare per far fronte all'amergenza dell'acqua in Sicilia, con la premessa che "il governo della Sicilia e italiano ereditano una situazione del passato" e che "nessuno ha la bacchetta magica per risolvere problema strutturale: i collaudi non effettuati delle dighe e degli invasi, le conduttore non allacciate"."Oggi - ha annunciato il premier - è stato nominato commissario il presidente della regione, è stato dichiarato lo stato d'emergenza, è stata istituita una task force per le dighe, sono stati stabiliti l'intervento del genio militare per realizzare una condotta, e l'invio di navi-dissalatore".

Berlusconi ha però tenuto a sottolineare "il piano di interventi per il problema idrico e dell'irrigazione in Sicilia" proposto dal governo "per 2.600 miliardi e 1.600 per la risistemazione dei sistemi torrentizi, che saranno spesi non appena approvati i progetti".Crisi della Fiat, il governo valuteràA conclusione della Conferenza stampa il Presidente del Consiglio ha risposto ad alcune domande sulla crisi della Fiat: "Il governo è a disposizione per esaminare possibilità di intervento sempre senza arrivare a provvedimenti che possano violare la libertà di mercato e la parità degli imprenditori sul mercato", ha affermato, aggiungendo che la Fiat "è l'azienda privata più importante e quindi io non posso che formulare gli auguri più sinceri e cordiali affinché possa superare il momento di difficoltà, che non è solo della Fiat ma di tutte le aziende che producono automobili, autocarri e trattori, dopo l'11 settembre".Sulla possibilità di vendere la Fiat a società estere, Berlusconi ha replicato: "Non mi faccia intervenire su situazione che non mi vedono titolare a dare giudizi o informazioni".

leggi tutto

riduci