07 NOV 2002

Radicali: Luca Coscioni ospite a 'Uno mattina'

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 11 min 41 sec
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Coscioni accusa: governi e parlamenti incapaci e l'Italia, piena di divieti, solo "palizzate senza praterie".

Una domanda diretta a Berlusconi: "E se avesse un figlio malato, rispetterebbe la sacralità dell'embrione?"Roma, 7 novembre 2002 - Oggi Luca Coscioni, presidente dei Radicali italiani, ha partecipato su Raiuno alla trasmnissione Uno mattina ed è stato intervistato dal conduttore, Luca Giurato.La ricerca sugli embrioni, ha denunciato Coscioni rispondendo alla prima domanda, è ostacolata "dall'incapacità di governi e parlamenti a tenere separatate la sfera politica da quella delle
diverse convinzioni religiose e dai fondamentalismi, anche quelli del Vaticano, che si oppone agli studi sugli embrioni"."La clonazione terapeutica non deve essere confiusa con la clonazione umana, - ha avvertito Coscioni - potrebbe servire a curare molte malattie che colpiscono 10 milioni di italiani, ma i benefici e i rischi potrebbero essere evidenziati dagli scienzieati se solo non venissero demonizzati, ma il rischio di clonazione umana non sussiste"."Palizzate senza praterie""Palizzate senza praterie".

Così Coscioni definisce l'Italia, "un paese di divieti, mentre in Gran Bretagna, paese in cui si stanno trasferendo anche scienziati statunitensi, gli studi sugli embrioni sono possibili dal 1990, e anche la clonazione terapeutica è stata recentemente regolamentata".Due domande a Berlusconi e RutelliA questo punto Luca ha rivolto delle domande direttamente al Presidente del Consiglio Berlusconi e a Francesco Rutelli: "Se aveste un figlio malato di sclerosi laterale amiotrofica, rispettereste la sacralità dell'embrione, o lo spedireste in Inghilterra? E chi non ha il denaro o i poteri per emigrare?".Coscioni ha severamente criticato anche la legge sulla fecondazione assistita in discussione al senato, "un testo pieno di divieti, politicamente e umanamente inaccettabile", che vieta la fecondazione eterologa, vieta di produrre più di tre embrioni, vieta gli studi sugli embrioni, vieta anche la via italiana alla clonazione, che era piaciuta al mons.

Tonini e al ministro Sirchia, proprio perché consente la produzione di cellule staminali senza la formazione dell'embrione".Infine, Luca ha esposto gli obiettivi dell'associazione 'Luca Coscioni', recentemente costituitasi: "Promuovere la libertà di ricerca scientifica e di cura, tutelare i diritti umani, civili politici dei malati e dei disabili".

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