Con-correre per competere

Bene allora Bongiorno ringrazio vi do caldo benvenuto
A questa nostra ultima giornata di meeting
Ed è questo anche intitolato concorrere per competere
L'ultimo incontrò di una serie di grandi e importanti riflessioni in ordine all'economia e la politica economica italiana che è un postato uno dei grandi percorsi di questo Meeting di Rimini si chiude questa settimana
Di approfondimenti e di riflessioni con due ospiti eminenti
Soprattutto Dole caldissimo un benvenuto del meeting al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
Che
Vedo che c'è una grande
Ringraziamento perché ha trovato il modo e il tempo di
Partecipare a questa nostra settimana ecco dicevo da questo benvenuto nome un po'di tutto il meeting che naturalmente molto onorato di avere il presidente di Confindustria
Con noi bene dicevo che questa settimana
è stata una settimana molto importante
Anche sul piano della riflessione e le tematiche economiche come sappiamo non sono mai tecniche rispecchia rispondono sempre a una logica un'immagine della società
Alle prospettive al futuro
E così non è stato un dibattito tecnico quello che si è svolto al meeting in questi giorni anche se è stato un dibattito dal punto di grande interesse per quanto riguarda gli stessi numeri diciamo nelle stesse dinamiche prese in esame
Ricordo alcuni passaggi sia al e si è aperto questo meeting con una riflessione molto importante sui temi dell'impresa penso che sia un tema non solo carissimo tutti questi anni di storia del miti ma anche penso al presidente di Confindustria la necessità del rilancio della cultura dell'impresa nera siamo stati degli echi anche importanti sul giornale di Confindustria Sole ventiquattro Ore ne ha parlato questo personaggio questo grande scoperta
Del meeting chiede credo dobbiamo al presidente della Cdo Raffaello Vignali
Zappacosta che ha rilanciato proprio i temi dopo presenterò adeguatamente Vignali quindi l'applauso lo lo Spar mi attraggono le dicevo Zappacosta per a effettivamente ha rappresentato un punto di vista veramente interessante che viene dall'altra parte dell'oceano e che credo sia uno dei temi questo tema della cultura dell'impresa che verrà ripreso
Nei discorsi di questa mattina bene e poi innovazione di cui appunto Raffaello Vignali studioso appena pubblicato un libro dedicato proprio ai temi dell'innovazione della piccola media impresa se ne è parlato anche ieri nel dibattito con Epifani Tremonti
E si è parlato a lungo anche di mercato del lavoro qualcuno avrà visto anche le polemiche
Diciamo che sono un po'partite proprio qui da Rimini sulle tematiche riguardanti il così detto lavoro atipico no con tutte le vicende legate presenta tutta la tematica dei call center di questi giorni ma poi uno dei grandi temi diciamo di filosofia
Che ripeto non è mai una cosa è una cosa che appartiene alla terra non è mai solo una cosa del cielo è sono i i grandi grandi parole i grandi fili rossi del meeting e dei meeting lo statalismo la sussidiarietà
In epoca di discussioni su ricette e forse la vera unica ricette poi piccola media impresa ieri
Grande spazio alle tematiche della scuola e dell'università perché sono queste quello che danno il senso del futuro dell'investimento sul futuro di un Paese bene torneremo a oggi penso i nostri ospiti torneranno oggi su tanti di questi aspetti
Il presidente di Confindustria già presentato ma accanto a lui c'è Raffaello Vignali che presidente della Compagnia delle Opere
E che è uno dei grandi protagonisti la Compagnia delle opere di questo mitica della riflessione dei binari sui quali si svolge la riflessione pubblica sui temi dell'economia italiana e internazionale
Bene adesso potete applaudirlo caldamente perché
Effettivamente dobbiamo ringraziare Raffaello per tutto il lavoro e l'intensità dell'impegno per la riuscita
Del mito
Bene ora
Mi taccio prego il Presidente di Confindustria non solo un uomo di grandi successi personali neanche la guida di una associazione di una realtà che ha grandissime responsabilità in ordine
Alla ditta italiana sia nel senso della politica
Quando questa politica e grande importante e sia nel senso proprio della tessuto reale della nostra vita
Economica e sociale bene grazie presidente la prego di prendere la parola
Ma io innanzitutto ringrazio tutti voi di avermi invitato ringrazio il presidente di quest'invito
E devo dire che sono molto contento di essere oggi qui con voi
Lo sono anche per un motivo che vi può sembrare futile ma futile non è perché venni qui nel due mila e i due in un bellissimo incontro
Quell'anno vincemmo il mondiale piloti della Ferrari il mondiale costruttori e siccome siamo in un sabato e domenica molto delicato spero che mi porse il portiate
La stessa forti
Ma sono contento sono contento di essere qui perché mi devo dire con grande sincerità
Che da un lato
Io da molto tempo
Ho su alcuni temi che hanno rappresentato anche in questa settimana molti momenti di confronto tra il vostro movimento e persone che sono venute qui all'ottico o una grande identità di vedute
Sono tre
Le linee
Su cui vorrei richiamare oggi la vostra attenzione
Auspicando di uscire da quest'incontro con una forte condivisione perché oggi non basta
Solo dire certe cose condividerle nei convegni nelle tavole rotonde mai poi fondamentali andare sul campo andare
Sul territorio andare nel Paese
Portandole avanti con convinzione e dove possibile con grande unità di intenti
Vedete
Ho fatto l'esempio ho fatto l'esempio della Ferrari una delle cose che io
Ho sempre apprezzato e che viene fuori in maniera
Molto rilevante quest'anno ho sempre apprezzato del vostro movimento è stato quello di guardare sempre avanti di non sentirsi mai appagati di lottare di darsi delle sfide
Io nella mia vita di lavoro ho sempre messo la sfida al centro della mia attività
Anche quando potevano essere delle sfide che si potevano definire molto difficili se non impossibili ma la forza dell'individuo che deve essere sempre al centro di tutto
E quello di guardare avanti di aver coraggio di rischiare di mettere tutto se stesso
Vedete la Ferrari ha vinto sei mondiali di Formula Uno consecutivi nessun altro al mondo era mai riuscito nella storia a fare questo eppure ogni anno ci rimettevano in discussione per vincere e quest'anno siamo qui a lottare oggi in Turchia tra quindici giorni a Monza per ritornare a vincere come se non avessimo mai vinto
Allora questo dovrebbe essere un po'un teme una cultura nel DNA di questo paese un Paese che mai come in questi anni è stato prigioniero di un dibattito sul passato oltre non guardava al futuro e spesso di un
Di uno spazio di un vuoto tra il mondo della politica e i veri problemi del Paese reale di chi lavora di chi compete di chi esporta e in alcuni casi di chi soffre
Allora credo che approfittare di una riunione come quella di oggi con tanti giovani sia fondamentale per guardare avanti
Per uscire dai problemi contingenti e dire dove vogliamo che il nostro Paese sia tra quindici vent'anni
Do crescente dobbiamo fare dobbiamo condividere anteponendo il bene comune del Paese agli schieramenti alle alle posizioni politiche in questo settimana di meeting io ho sentito molti interventi interessanti in funzione di un dialogo che non deve essere solo un metodo di lavoro ma deve essere anche
Un'attività di azione
Abbiamo bisogno di fare scelte coraggiose per il futuro del nostro Paese
Abbiamo bisogno di mettere al centro dello sforzo del Paese la concorrenza
La
L'individuo capace di poter operare
Attenzione noi oggi rischiamo di avere un Paese che cresce perché fondamentalmente sono le imprese che reagiscono macchie da molti anni a questa parte non fa scelte per il proprio futuro abbiamo bisogno di un Paese che sia meno autoreferenziale ma che guardi a quello che succede in giro per il mondo un mondo che cambia un mondo che si evolve abbiamo bisogno di
Capire quali sono le priorità perché le scelte o le non scelte di oggi lei pagheremo tra dieci
Ho quindici anni e di che cosa abbiamo bisogno abbiamo bisogno di più concorrenza abbiamo bisogno di Q più competizione perché vedete
Avere più concorrenza vuol dire avere più meritocrazia più meritocrazia nel Paese vuol dire poter premiare chi merita premiare chi è più bravo fin dalla scuola
E a vere concorrenza vuol dire finalmente sprigiona le delle grandi energie che ci sono e che vedete anche nel titolo vostro di oggi concorrere per competere
Competere vincere essere più bravi metterci del proprio malessere in condizioni di poter
Intraprendere io credo che una cosa tra le più belle del nostro Paese un Paese che è uscito da una guerra
Che lo ha reso povero che lo ha reso che lo ha messo in grande difficoltà è stata la capacità di reazione la capacità di rischiare la capacità con una valigetta di andare in giro per il mondo
La capacità di creare la capacità di fare impresa
A cominciare dalle piccolissime dalle medie e dalle grandi abbiamo bisogno di fare delle scelte permettere la capacità di intraprendere al centro di questo Paese
Vedete noi
Io auspico
Che dal l'incontro di oggi dalle considerazioni che farà più tardi anche il presidente Vignali
Venga fuori
Una cultura della responsabilità
Quando dico una cultura della responsabilità noi dobbiamo porci un obiettivo chiaro un obiettivo preciso e nel nostro mondo nel mondo che è rappresentato da chi opera nel Paese da chi rischia da chi a qualunque livello guarda avanti noi dobbiamo porci l'obiettivo di esseri costruttori del futuro di questo Paese
Di uscire da un dibattito tutto concentrato sul passato
Di non accontentarci
Di una ripresa che se non sarà accompagnata da da decisioni coraggiose da decisioni strutturali per liberare tante situazioni e di
Di monopolio di poca concorrenza di libertà di intraprendere
Rischiano di far sì che
La decadenza del Paese degli ultimi dieci anni dal novantasei ad oggi prosegua perché vedete noi io l'ho detto in un modo forse provocatorio noi siamo di fronte come classe dirigente di questo Paese a stabilire una forte ricostruzione
Che non deriva da grazie a Dio da una guerra ma deriva dalle mancanze di scelte dal da chi dalle mancanze di porsi delle sfide degli obiettivi come fanno gli imprenditori che affonda le devi dove che quota di mercato vogliamo avere tra dieci anni
Quale Paese vogliamo conquistare dove vogliamo andare ecco oggi noi
Abbiamo bisogno
Di capire
Che
Ci dobbiamo dare di nuovo delle sfide con lo stesso spirito del dopoguerra Marco la chiarezza di obiettivi fare delle scelte perché non possiamo pensare che questa crescita che in ogni caso pone l'Italia
In una crescita inferiore a qualunque Paese del G otto i Paesi europei possa basarsi solo su la reazione delle imprese abbiamo bisogno di scelte che accompagnino questa crescita allora
Che cosa dobbiamo fare
Dobbiamo renderci conto che abbiamo davanti dei problemi strutturali dei problemi che rischiamo di pagare caro appunto se non li hanno al a se non li affrontiamo
Io credo che
Uno dei temi di fondo e che rischiamo di far prevalere una cultura provinciale il mondo e bello il mondo cambia il mondo va avanti noi dobbiamo aprire sempre di più le porte soprattutto per i giovani le finestre
Del nostro Paese al mondo e forse qualche viaggio in giro per il mondo a qualche nostro esponente politico a qualche sindacalista che vada a vedere come sta cambiando il mondo s'credo che sarebbe opportuno farlo come lo facciamo noi per conquistare i mercati non possiamo essere un paese ripeto autoreferenziale che non guarda cosa sta succedendo che pare perennemente diviso e alla ricerca di continue scorciatoie all'italiana senza affrontare di fondo i problemi e qui viene la cultura della responsabilità che ci riguarda tutti
La cultura della responsabilità vuol dire
Farsi carico dei veri problemi per il bene comune e non per interessi né di parte né di schieramenti
Noi oggi siamo di fronte
Ad alcuni noti
Che a furia di non affronta le sta diventando grossi
Io metto al centro lo ripeto la concorrenza guardate Confindustria ha fatto un grande convegno vicenza sulla concorrenza e anche
Non è semplice per una grande associazione di impresa è affrontare il tema della concorrenza e non magari quello della protezione noi dobbiamo aprirci alla competizione e alla concorrenza
Questo è fondamentale a trecentosessanta gradi
Ben vengano i tassisti de Vega le farmacie tra l'altro il consumatore oggi paga il venti per cento in meno alcuni medicinali lo dobbiamo mettere il consumatore cittadino al centro dobbiamo auspicare che chi lavora nella pubblica amministrazione non sia lì per rispondere al politico che era messo in quel posto ma il cittadino cliente questa è una cultura di di paese a cui dobbiamo contribuire tutti
Su questa cultura credo che il punto fondamentale si era presentato dalla scuola e lo dico
A tanti giovani come meglio
Ho trentatré in totale li porto male ma sono ancora sotto i quarant'anni e quindi ho tanta voglia di fare e io credo che ci sia qualcosa di fondamentale cominciare insegnare dai banchi dell'élite militari il merito
La voglia di fare il rispetto non pensare che è più furbo chi copia o chi ha il papà che lo raccomanda ma merito merito e meritocrazia e questo vuol dire concorrenza
E questo passa
Attraverso
Un qualche cosa in cui io auspico una grande collaborazione
Tra Confindustria Compagnia delle opere e in genere classe dirigente che l'università non è possibile amici che nel due mila e sei un paese come l'Italia
Non attragga non sia tra i primi cinque paesi in Europa nella capacità di attrarre studenti stranieri
Professori stranieri un'università in cui non spesso i i professori vengono premiati per l'anzianità e non per il merito i cui c'è poca concorrenza in cui non c'è la possibilità di portare quei giovani
Che ai nostri studenti giovani perché vengono da altri Paesi significherebbe un grande apporto di novità di internazionalità
E poi non ultimo chi come me ha avuto la fortuna di poter studiare anche in altri paesi diventa poi di quei Paesi il primo ambasciatore in giro per il mondo abbiamo bisogno
Di
Concorrenza nell'università una università
Con in più materie scientifiche perché le materie scientifiche son quelli in cui c'è la sfida nel mondo intanto lei il linguaggio è lo stesso
Il linguaggio delle materie scientifiche uguali in Cina è uguale in Inghilterra è uguale in America ed eguali vitale abbiamo bisogno che i nostri giovani sentano sempre di più la sfida delle materie scientifiche perché materie scientifiche vuol dire tecnologia materie scientifiche
Sì che vuol dire crescita della capacità del Paese di essere protagonista della grande sfida tecnologica nel mondo allora
Io credo che noi non dobbiamo solo porre dei problemi dobbiamo contribuire a risolverli e ad operare
Trovare e attuare a
Soluzioni equilibrate condivise ai problemi è il compito su cui si misura oggi come non mai la classe dirigente di questi Paesi
Abbiamo visto in questi ultimi anni un'accelerazione enorme dell'innovazione tecnologica
Tutti dicevano giustamente con l'innovazione tecnologica tutti i Paesi si avvicinano si parlano c'è molta più possibilità di coesione eppure non sono cadute le tensioni internazionali
La storia delle guerre di contrapposizione purtroppo non è finita paradossalmente in un mondo che dovrebbe essere più rito più vicino grazie alle tecnologie grazie alla capacità di viaggiare grazie a una cultura più globalizzata noi abbiamo
Stiamo vivendo un momento terribile non solo in Medioriente ma in generale di tensioni e di guerre
E questo incredibile se appunto facciamo riferimento al ruolo allo sviluppo dell'attacco delle tecnologie io credo che noi dobbiamo ci tengo a dirlo oggi perché spesso
Noi viviamo in un Paese forte e che fortunatamente non conosce da molti anni la mia generazione fortunata perché Marta dopo la guerra però non possiamo non guardare con senso di responsabilità quello che avviene in giro per il mondo dicevo
E e noi dobbiamo avere il coraggio di uscire dalle secche di un biglietto bilateralismo che non sta in piedi
Per approcciare a un misero ovvero sistema multilaterale dove forte speriamo che i rapporti tra Paesi agenti si facciano sempre più con maggiore dignità reciproca
Ma dove non ci siano discriminazioni dove malgrado l'insuccesso del recenti
Trattative di Doha si cerchi di là per realizzare molto di più il commercio mondiale qui guardate per noi giovani il tema dell'Europa è fondamentale
Perché se da questa sala come è giusto da questi temi dal concorrere per competere dall'esigenza di infinito quindi di misurarsi riguardare sembrati dobbiamo fare una scommessa su questa Europa e qui non è possibile onestamente
Che l'unica cosa vera di politica comune dell'Europa sia quella agricola e che il bilancio europeo spenda più per l'agricoltura che per tutto il resto
Abbiamo bisogno di pensare ad un Europa che faccio una politica commerciale vera che parte parli di ricerca di innovazione e di educazione e di tecnologie
Vedete
Quando due anni fa io nella prima assemblea dico di Confindustria dissi l'innovazione deve entrare le il DNA del nostro Paese dalla scuola che è una cosa diversa dalla ricerca all'innovazione è nel nostro modo di approcciare il modo di lavorare
Come trattiamo i nostri collaboratori l'organizzazione la formazione il cliente il marketing la comunicazione bene
Qualcuno disse ama come vola alto Confindustria a me fa molto piacere sentire dal vostro presidente da Vignali parlare spesso del ruolo centrale dell'innovazione nel Paese noi dobbiamo vivere in un Paese con più innovazione culturale dobbiamo guardare avanti dobbiamo rischiare
Dobbiamo innovare in tutto anche in quei prodotti che qualcuno definisce maturi come di promuoviamo
Come li vediamo cosa ci mettiamo dentro
Ecco questo richiamo forte all'innovazione
è un qualche cosa che dobbiamo portare a livello europeo
Verso sistemi produttivi più performanti perché poi noi viviamo in un Paese che cresce meno degli altri Paesi europei ma viviamo in un continente l'Europa che a sua volta cresce meno di Paul ultra altro continente mondiale allora
Noi abbiamo un ruolo non possiamo solo criticare non possiamo solo lamentarci dobbiamo essere prima di tutto noi ad operare con coerenza su questa strada io ho avuto una fortuna nella mia vita
Di fare sempre dei mestieri che mi hanno portato a contatto con il mondo
Io ho cercato sempre di imparare ogni sera che tornava a casa mi accorgevo a di aver fatto delle fesserie degli errori che non devo ripetere
Bindi imparare di imparare qui oggi con voi di imparare ieri con qualcun'altra Donati abbiamo bisogno di questo nel nostro DNA di mettersi continuamente in discussione e di crescere
E dobbiamo spingere per uno costruire un'Europa
Da un lato rivolta al futuro e dall'altro vivaddio vivaddio
Che metta al centro delle proprie politiche qualche cosa che sarà fondamentale per i giovani di domani ripeto ricerca innovazione infrastrutture e tecnologie education arrivo ai due punti centrali offre però per me era un'occasione sto scusate un po'la lunghezza ma volevo esprimervi alcuni elementi anche a nome non solo di tutti gli imprenditori italiani ma anche a nome
Di una persona che si trova oggi a fare attività diverse ad avere l'onore di essere il presidente della più grande azienda privata italiana con una grande sfida
Con una sfida mondiale con una sfida di prodotto con una sfida industriale con una sfida verso i clienti
E anche quello di essere imprenditore
Io con la mia famiglia oggi o un gruppo di aziende
Di arredamento
Andremo in Borsa
Per reperire sul mercato il tipico delle piccole aziende le risorse per l'internazionalizzazione per la crescita internazionale in posizionamento di lusso di altissimo posizionamento sul mercato mondiale che sono le caratteristiche italiane
E qui dobbiamo mettere al centro le piccole e medie imprese e lì la vera crescita la crescita dimensionale aiutarle eliche ci giochiamo il nostro futuro noi
Io mi porto nel mio caso personale perché guardate e paradossale quello che vi sto per dire ma ci pensavo venendo qui oggi io mi trovo ad essere il presidente
Diciamo della più grande azienda italiana che la figlia
So sono da sedici anni
L'amministratore delegato e presidente di un'azienda come la Ferrari che nel mondo dell'automobile mondiale e piccolissime
è un piccolissima come numero di macchine poi lasciamo stare la tecnologia il prestigio per aver e mi trovo quattro anni fa ad aver fatto una scelta imprenditoriale
Come di porto l'esempio perché questo è un esempio di quando si parla di crescita dimensionale delle imprese in cui parliamoci chiaro abbiamo bisogno sul territorio anche di banche che premino le idee che diano i soldi a chi non ce la non è chi c'era
Abbiamo bisogno di banche che puntino sulle idee
è facile è facile è facile
Ad un giovane imprenditore che ha delle idee dare i soldi in cambio del capannone meno i soldi dobbiamo dare a chi il capannone non ce l'ha ma c'ha l'idea è questo il punto in cui il merito viene fuori le idee la creatività italiana se no rimango degli slogan
E su questo signori il vuoto rischia di diventare forte tra politica El Pais
Quando io ho rilevato
Da un bravissimo imprenditore Franco Moschini la peltro una Frau e Luigi ho detto tu devi rimanere con me in azienda abbiamo utilizzato il Private equity per rilevarlo che oggi andiamo in Borsa per l'ulteriore crescita
Però sentite per far crescere le piccole e medie imprese ci vogliono tre cose primo l'imprenditore perché fino a prova contraria è l'imprenditore il vero protagonista della crescita
Due
Delle banche che accompagni noti in Italia e all'estero i segnali di queste settimane sono importanti per avere finalmente delle banche che accompagnino in giro per il mondo le piccole imprese
Banche grosse banche che possano giocare un ruolo e quindi ben vengano finalmente a queste aggregazioni con una banca d'Italia che guarda di più alla sfida mondiale e i meno agli interessi
Del del dei comuni o italiani dicevo e però abbiamo bisogno anche di una politica che favorisca la crescita delle piccole imprese
Favorendo fusioni e concentrazioni
Dando la possibilità agli imprenditori di mettersi insieme lavorando sugli ammortamenti oggi attenzione oggi un piccolo imprenditore deve rinnovare continuamente quindi ha dei costi altissimi di ammortamenti e quando sento parlare di una politica fiscale
Che guarda addirittura retroattiva al passato di spavento
Mi spavento perché questo attenzione questo è contrario alla cultura d'impresa allora
Diciamo forte una cosa diciamo forte d'acqua in questo Paese non è accettabile
Di vedere quello che abbiamo visto nelle statistiche di agosto in cui c'è un'evasione fiscale il inaccettabile in un Paese civile
è giusto
è che chi ha di più paghi le tasse e paghi di più ed è giusto che le tasse vengano pagate lo diciamo forte non possiamo come imprenditori a vere della concorrenza del sommerso
Di chi non paga le tasse di chi fa concorrenza le persone perbene questo è un segnale e civile del Paese
Però però
Attenzione
Intanto nella politica fiscale è meglio fare meno annunci e più sostanza due non dobbiamo dare minimamente minimamente la sensazione questo mi sembra un fatto importante che una giusta
Doverosa politica di
Di contrasto all'evasione deve essere realizzata in modo che non si lasci pensare a ipotesi di vendetta ma di vera equità fiscale questo mi sembra un fatto importante forte ha da dire
Mettendo però il recupero dell'evasione al centro dell'attività del Paese auspicando poi che un maggior gettito
Porti porti
Finalmente anche alla riduzione delle aliquote perché io auspico di avere meno tasse per le imprese meno tasse per i cittadini onesti che pagano perché più la gente paga le tasse più questo sarà possibile però io volevo arrivare
Alla conclusione vedete dicevo all'inizio
Il tema dell'individuo il tema dell'intraprendere
Però nella vostra cultura come nella mia cultura c'è anche il rapporto tra individuo e associazione oggi come in tanti Paesi importanti a cominciare dalle Stati Uniti il ruolo delle associazioni è fondamentale
Perché vedete paradossalmente io dico l'italiano noi Italy italiano si dà da fare reagisce quello che manca spesso e l'Italia
Noi andiamo in giro per il mondo siamo orgogliosi di vedere tanti italiani in tanti settori non parliamo solo di modo di arredamento io dico anche di automobili ma insomma ognuno
Devo anche fare un po'di marketing qui da voi perché dopo vengo a controllare un po'anche
Il parcheggio fuori da qui e mi auguro che questo parcheggio tenga conto di tanti marchi italiani straordinari per tutte le tasche e per tutte le esigenze da parte questo io vi voglio dire una cosa
Gli voglio dire una cosa
Voglio dire una noi abbiamo bisogno
Di metri di chiarirci su alcuni punti l'individuo il ruolo delle associazioni non come
Corporazioni ma come associazioni di individui che possono vantare una grosso grosso impulso alla modernizzazione al cambiamento del Paese vedendo
Caro Vignali molto più le tante cose che uniscono rispetto alle cose che dividono perché è un problema del Paese di avere troppe divisioni abbiamo bisogno di condividere poche chiare decisioni
Fondamentali per il nostro futuro e dobbiamo lavorare insieme in questa direzione
Lo dico qui e lo ripeto non da oggi
Il principio della sussidiarietà
Che per voi in epoche non sospette è sempre stato un caposaldo mai mai possibile
Che noi sul territorio italiano nelle regioni nelle province nei comuni abbiamo aziende dello Stato o aziende pubbliche
Che fanno concorrenza sleale ai privati
Che danno dei servizi carri e inefficienti che non hanno concorrenti ed è per questo che erano stati noi dobbiamo lavorare insieme per far sì che in questo Paese lo Stato faccia tutto quello che che non debbono fare i privati in altre parole sul principio di sussidiarietà
Sulle liberalizzazioni
Sugli intraprendere sulla rete sul ruolo dell'individuo delle associazioni siamo in totale assoluto accordo e su questo dobbiamo lavorare insieme non solo nei dibattiti ma nella vita di tutti i giorni questo è fondamentale
Cultura cultura della responsabilità
Vedete cultura della responsabilità per me vuol dire il coraggio di decidere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità
Evitando di scaricare i costi delle non decisioni o dei rinvii sulle generazioni future questo un tema di fondo oggi nel Paese
Lo dico guardando il debito pubblico e alle scelte che necessariamente andranno fatte anche in materie delicate come quelle sanitaria e previdenziale
Io credo che noi oggi con un bravo imprenditori a livello di Paese abbiamo bisogno di reperire risorse per la crescita
Dirò dopo quale secondo me sono i tre grandi obiettivi con cui concludere ma sicuramente il focus sulla crescita va di nuovo messo fortemente all'attenzione di chi ha l'onore e l'onere di governare questo Paese
Vedete io penso che nella lotta agli sprechi i giovani le nuove generazioni possono essere i nostri migliori alleati
Perché non è giusto scaricare sui giovani sul futuro i problemi di oggi e abbiamo bisogno di una grande alleanza con il giovane su questo e bianche di un coraggio da parte dei giovani in una società che è troppo immobile
Se voi pensate se voi pensate questo è un dato su cui richiamo fortemente la vostra riflessione che più del ventisette per cento degli italiani
Si collocano sin dall'inizio della propria vita professionale nella stessa posizione sociale del padre
Senza mai modificarla
E un altro nove per cento oltre il ventisette ritorna nella stessa posizione dei padri dopo aver
Provato una posizione diversa le donne voi hanno indici peggiori in tutte le cantori categorie e tenerle fuori dal mercato del lavoro a tenerle fuori contribuiscono oggi dei servizi totalmente inadeguati
Perché oggi attenzione oggi molte donne non sono in grado di lavorare non solo per la poca domanda ma perché non ci sono servizi adeguati ad una donna che lavora e che magari ha dei figli
Questi sono i temi veri su cui la politica ci deve dare dei RIS delle risposte
Io non voglio polemizzare su alcune cose che ho sentito anche da voi in questi giorni ho letto sui giornali perché poi spesso
Invece dei problemi ieri fa più effetto sui giornali sentì parlare di battute che niente hanno a che fare con la realtà del Paese abbiamo bisogno di diminuire questo spazio questo vuoto che c'è tra la politica e i veri problemi le vere decisioni e ognuno di noi si deve assumere la sua responsabilità ma prima di tutto abbiamo bisogno di una politica che torni a fare il suo mestiere faccia decisioni coraggiose per il futuro
Senza chiedere prima il consenso il consenso lo trovi dopo ma scelgano decida per il futuro delle nuove generazioni questo credo SIAN dei messaggi che devono venir fuori fortemente
Allora noi dai giovani dobbiamo avere grande alleanza su questo e dobbiamo tagliare sottolinea o tagliare
I tanti sprechi che impediscono oggi di liberare risorse per gli investimenti necessari alla crescita e allo sviluppo e spendere molto bene le risorse che abbiamo
A me ha fatto molto affetto una frase
Del presidente Clinton più considero essere stato un grande presidente degli Stati Uniti giovane giovane giovane e nel nostro Paese ripeterlo tre volte per la classe dirigente del Paese sempre giusto giovane giovane giovane ma
Quando
Ha parlato dei principi che lo avevano ispirato nella riforma
Del welfare americano ho sia ben chiaro qui non si tratta come sempre succede di avere a dobbiamo fare fa quello che fa gli americani
Anche se quello che ha detto Zappacosta in questa sede è significativo perché attenzione noi rischiamo di non attrarre più non ha traiamo il più in questo Paese
Meno turisti nessun studente universitario Inghilterra Francia Germania Olanda Belgio Spagna attraggono più spero studenti che gli che l'Italia
Ma soprattutto Investimenti perché il Paese troppo complicato perché non sa spesso siamo di fronte a a regole non certe allora attenzione
Clinton disse
Fare
In modo questo il principe che il Welfare americane il nuovo welfare rappresenti una seconda opportunità e non uno stile di vita perché vedete
Credo di contro che possiamo condividere quando diciamo che un welfare moderno devi andare oltre la pura assistenza
Deve essere in grado di aprire nuove strade per chi è rimasto indietro dargli la possibilità di ripartire ecco perché noi dobbiamo sognare un Paese con più concorrenza
Con più innovazione con più solidarietà perché è un Paese concorrenziale si fa carico ancora meglio di chi ha bisogno perché è portato a guardare avanti è portato questo è importante
E qui arriviamo alla conclusione vera
Se noi guardiamo al nostro futuro e usciamo dai temi contingenti da domani si aprono tutta la kermesse delle Coop delle delle dei congressi autunnali dei partiti
E siccome ne abbiamo più di ventitré ci sarà molto da fare molto molto molto da fare
Che poi nel due mila e sei
L'Italia tra i tanti record batta anche quello del numero dei gruppi parlamentari è un altro elemento di riflessione alla faccia della governabilità però io vi voglio dire una cosa
Io credo che cultura e direi etica della responsabilità
Di ognuno di noi significa oggi affrontare tre questioni che secondo me per l'Italia sono le tre priorità delle priorità ripeto sempre guardando dove vogliamo essere tra dieci o quindici anni perché ci arriviamo presto e tra dieci quindici anni e il mondo non aspetta le nostre indecisioni i nostri rituali secondo me solo tre le priorità uno come Bernard Vilita
Due semplificazione tre Cresci
Non possiamo a vere un paese prigioniero dei veti dei no
Di una continua esasperata mediazione su ogni decisione piccolo-grande perché attenzione oggi l'Italia deve prendere delle decisioni che sono quelle che dicevamo prima per modernizzare normalizzare
Ora
Io non credo che gli unici accordi tra maggioranza e opposizione che io auspico sulle grandi scelte possono avvenire solo
Per mettere fuori dalle carceri tante persone che sotto l'aspetto umanitario capisco ma tu in parallelo mi devi dire che farai cento nuove carceri non puoi dire io le mando fuori perché non ci sono le carceri perché questo significa abdicare al ruolo dello Stato
Allora io credo la governabilità il tema numero uno
Juan abbiamo visto che perfino un Governo con la più grande maggioranza parlamentare
Dal dopoguerra ad oggi
Di idee liberali
Io lo considero per molti aspetti per quello che ha si sarebbe potuto fare proprio per la modernizzazione del Paese
Un governo delle occasioni perdute Vistola ma il che dimostra che anche una forte maggioranza oggi rende difficile la governabilità per veti incrociati dei partiti
Noi abbiamo bisogno di scelte il Paese bisogna guardare avanti numero uno governabilità pensando anche a una riforma della legge elettorale di mettere in condizioni finalmente di governare
Secondo semplificazione guardate io ho fatto venire a un'interessantissima Giunta di Confindustria l'ambasciatore americano ambasciatori inglese perché non investite più in Italia il paese è troppo complicato
Ma come è possibile per un piccolo imprenditore che vuole aprire una botola uno Bloch una finestra nel proprio capannone Circoscrizione Comune Provincia Regione Stato Europa la burocrazia ci sta soffocando
Il mondo è diventato semplice
Io dico
Come presidente di Confindustria chiunque governi il Paese noi saremmo disponibili
Il a niente a non cambiare niente non chiedere niente
Chiedere solo una cosa
Togliete ci questa burocrazia i questo localismo che ci sta uccidendo abbiamo bisogno di poter lavorare il numero uno la burocrazia la semplificazione del Paese
E se non vengono a fare gli imprenditori in Italia gli stranieri vuol dire che fa l'imprenditore in Italia è molto molto difficile
E in alcuni casi per un imprenditore serio al Sud è un atto d'eroismo perché poi la pubblica amministrazione inefficiente la burocrazia vuol dire le scorciatoie vuol dire l'amico degli amici vuol dire chi ti favorisce e ci capiamo che cosa puoi vuol dire in certe zone d'Italia
Ma
Questi sono i temi di cui dobbiamo avere risposte concrete e dare un contributo tutto il resto va bene abbiamo bisogno che di capire che l'esigenza di un Paese ingovernabile sotto gli occhi di tutti
Lo avevamo chiesto prima del referendum chiunque vinca questo referendum
Abbiamo bisogno di un forte impegno bipartisan non a colpi di maggioranza articolo quinto del centrosinistra alle per riformare il Paese abbiamo bisogno di una riforma
Istituzionale per modernizzare semplificare questo Paese questo è fondamentale la priorità delle priorità altrimenti chiunque governi qualunque coalizione non è in grado di fare le scelte per il futuro
Quindi un Paese più semplice e meno burocrazia meno interdizioni e con una cultura più attenta
A chi vuole costruire a chi vuole intraprendere questo un passaggio e tre obbligato
Per liberare energie positive per quello che dite voi concorrere per competere ma ben concorre per competere dobbiamo sentire un po'più di tifo per chi intraprende per chi rischia per chi ha voglia di fare
Non sentire spesso l'imprenditore con un disagio in questo Paese come un qualche cosa questo è fondamentale nella sfida mondiale che sospetta
E guardate lo dico in questa sede
Usciamo dal rischio del passato di contrapporre le piccole e le grandi prese abbiamo bisogno di un sistema di impresa e coeso
Di far crescere le piccole di aiutare le piccole perché hanno più bisogno abbia abbia abbiamo bisogno delle grandi imprese quelle che competono
Quelle che investono
Pubbliche meglio se private ma che investano sulla competizione sulle tecnologie come molte aziende di telecomunicazione fanno come noi alla FIAT facciamo perché se noi non ci fossimo concentrati vivaddio a fare delle macchine migliori della concorrenza non avremo mai venduto quello che stiamo vende e questo vale per tutti
Perché
Lo so ha ragione ho finito
Vi chiedo scusa ma starei qui io vi volevo dire la crescita economica per il nostro Paese obbligato
E solo come dicevo prima con un percorso di crescita potremmo costruire un futuro
Cui richiamo a costo di essere noioso con più innovazione più concorrenza ma anche più solidarietà altrimenti rischiamo di
Immiserire circa in provinciali i locali contingenti e defatigante discussione
Su come redistribuire risorse sempre più scarso lo sviluppo è la condizione per una vera crescita sociale
Rimettere la crescita al centro
Del Paese vuol dire creare le risorse anche da Restrepo va restituito
Il metodo è quello del dialogo e lo ripeto per l'ultima volta una cultura del dialogo però non può essere solo un metodo deve significare davvero scelte condivise nelle quale prevale l'interesse generale
E quindi io auspico
Che le persone più responsabili le componenti più responsabili della politica del Paese
Si mettano insieme per condividere le grandi scelte che abbiamo davanti
Giovani
Lo dicono i giovani non dobbiamo sentirci mai appagati
Lo diceva don Giussani lo diciamo noi
Io sono qui non vedo l'ora alle due di vedere come vanno le qualifiche e domani come va la gara il lunedì di essere a Torino per pensare alla nuova Bravo e la nuova Cinquecento straordinaria per giovani e anziani per tutti voi
E vi voglio dire ha pensato allora io le dico ragazza ragazze
Usciamo dalle nostre case investiamo nel futuro
Diventiamo sempre più cittadini del mondo perché noi giovani siamo più europei degli europeisti perché abbiamo visto utilizzato l'Europa abbiamo amici europei abbiamo la fidanzata che abbiamo conosciuto svedese sulle spiagge di Rimini sempre carine quindi guardiamo avanti
Ma anche noi
Dobbiamo noi giovani che investiamo nel futuro
Pretendere
Quello
Che c'è dovuto ma non aspettare che tutto ci sia dovuto e ci sia fatto
Il futuro è molto nelle nostre mani dobbiamo condividere queste idee dobbiamo lavorare in questa in questo modo da Bia muovere passione entusiasmò umiltà determinazione
Perché il futuro è di noi giovani grazie a tutti e scusate la grazie
Devo dire che
Chiedo scusa se sono intervenuto
Qualche secondo fa no no mi è dispiaciuto anche se questo ruolo a volte ci rende un pochino antipatici ma mi è dispiaciuto anche per per me perché avrei voluto molte delle cose che ha detto il presidente sono state un po'musica per le mie orecchie credo che però musica per le orecchie di molti di noi qui in questa sala
Perciò ho trovato veramente interessanti di grande rilievo alcuni passaggi ma adesso penso che alcune cose se hanno affidate diciamo la responsabilità dallo sguardo di Raffaello Vignali che velocemente
Invito a prendere la parola grazie
Io
Innanzitutto ringrazio il presidente Montezemolo di aver accettato il nostro invito crede a un fatto realmente di cuore anche per l'amicizia
Di tanti Amici comuni tanti amici
Che ha con cui c'è già una collaborazione in atto e che giustamente come diceva lui va sviluppata lo ringrazio veramente anche per le parole che ha detto e non da oggi
Perché io credo anziché questo dovrebbe esservi lezione
Alla politica italiana perché non ci ha parlato di Confindustria come io non parlerò della Compagnia delle opere
C'ha parlato del paese e allora vorremmo anche noi una politica che invece di parlare degli schieramenti parlasse del Paese
Una politica che smetta di guardare se stessa
Anche perché fra l'altro molto spesso non è nemmeno bella da vedere
Io volevo partire dalla da quello che lui ha detto Segni all'inizio che alla fine non si apre mai appagati perché questo in altri termini
E quello che disse don Giussani in un intervento qui al meeting concludendo un suo intervento al Meeting
E di quando disse vi auguro di non essere mai tranquilli
E questa è anche la posizione umane in cui ci riconosciamo e la stessa posizione umana del titolo del meeting perché è un uomo che cerca l'infinito non ho mai tranquillo perché se cerca l'infinito non c'è mai nulla di finito che basti
E quindi non è mai non è mai apposto non può sedersi
Ma non è che non può sedersi per una disapprovazione sociale non può sedersi perché ne va della sua vita ne va della sua dignità ne va della sua cosa dell'unica cosa che lui ha che ha il suo tempo e la sua libertà
Ma questa è anche l'abbiamo visto in questi giorni questa posizione umana è anche all'origine dell'innovazione
Perché sono un uomo che non anche un imprenditore anche un ricercatore che non è mai appagato continua a cercare sempre il nuovo perché l'innovazione una ha una caratteristica che è un'avventura continua
Io ho citato in questi giorni l'ho citato anche nel libro il bellissimo slogan
Di una grande società di design americana
Che dice d'innovazione comincia dagli occhi di chi guarda la realtà
Che è la più bella definizione di innovazione che io abbia mai trovato
Perché è un uomo così che guarda la realtà
Proprio perché non è mai pago è costretto a cercare il positivo
Perché è un uomo che cerca cerca il positivo perché non si cerca quello che non c'è si cerca quello che c'è e quello che c'è di buono
E allora la prima cosa è proprio quella di partire dal positivo dalle
Dalle risorse che ci sono da quello che c'è
Innanzitutto
Sul nostro Paese checché ne dicano molto troppo spesso i giornali in questo fanno un'opera diseducativa
C'è una risorsa straordinaria direi quasi unica al mondo forse unica o prima al mondo
Che è una straordinaria creatività imprenditoriale uno straordinario spirito d'intrapresa
Di tanti imprenditori
Che magari dicono perché non ci pensano perché lo leggono sempre sui giornali o su certi libri che bisognerebbe bandire dalle nostre università che lo scopo dell'impresa il profitto
Mentre invece nessun imprenditore fa al di impresa per il profitto il profitto è una condizione essenziale l'abbiam visto e l'abbiamo sentito dire tanto in questi giorni
è un indicatore
Importantissimo per la vita viene presa anche perché se non c'è il profitto d'impresa chiude e questa dicevo anche e la nostra idee anche di non profit non di una realtà che non faccia utili
Gli deve fare e più ne fa meglio è
Non per profitto su questo volevo leggervi
Così cito anche un politico americano un altro Bobo Chennedy
Perché dice faccio capire cosa voglio dire dicendo che gli imprenditori non fanno l'impresa per il profitto
Siamo chiari fin dall'inizio non troveremo né un fine per la nazione nella nella nostra personale soddisfazione
Nella mera continuazione del progresso economico nell'ammassare senza fine beni terreni
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow Jones nei successi nazionali sulla base del PIL
Perché il prodotto interno lordo comprende l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine
Mette nel conto le serrature speciali con cui chiudiamo le nostre porte le prigioni per coloro che le Scardino il prodotto interno lordo comprende la distruzione delle sequoie la morte del lago Superiore
Cresce con la produzione di Napa alcuni napalm e missili e testate nucleari e comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica
Il prodotto interno lordo si gonfia con gli equipaggiamenti che la polizia USA per sedare le rivolte nelle nostre città e benché non diminuisca a causa dei danni che le rivolte provocano aumenta però quando si ricostruiscono i bassifondi sulle loro ceneri
Comprende il fucile di Whitman e il coltello dispetti la trasmissione di programmi televisivi che celebrano la violenza per vendere merci ai nostri bambini
E se il prodotto interno lordo comprende tutto questo
Molte cose non sono state calcolate
Non tiene conto dell'OLAF ventitré questa la parte bella
Non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie della qualità della loro educazione o della gioia dei loro giochi
Indifferenti alla solubilità delle nostre fabbriche insieme alla sicurezza delle nostre strade
Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei nostri matrimoni l'intelligenza delle nostre discussioni o l'onestà dei nostri dipendenti pubblici
Non tiene conto né della giustizia dei nostri tribunali parla dell'America
Né dell'equità dei rapporti tra noi
Il prodotto interno lordo non misura nella nostra l'arguzia nel nostro coraggio né la nostra saggezza nelle nostre conoscenze nella nostra compassione nella devozione al nostro Paese
Misura tutto in pochi numeri eccetto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta e può dirci tutto sull'America eccetto perché siamo orgogliosi di essere americani
Questo questo è lo spirito d'intrapresa
Perché si costruisce per un positivo non può non negativo
Mando anche il file
Posso mandare anche un fa
E allora come diceva giustamente il presidente Montezemolo nemmeno noi facciamo l'apologia del piccolo è bello però diciamo intanto purtroppo purtroppo piccole quello che c'è
Però c'è non purtroppo perché c'è purtroppo perché ne abbiamo troppo pochi e di grandi e troppo poche di medie che sono sempre state le scuole delle piccole sono state quelle che hanno trainato l'innovazione delle piccole l'internazionalizzazione delle piccole
Però sono imprese che innovano io nel libro ho cercato di riportare dei dati che sono impressionanti perché qualcuno mi deve spiegare perché se non investiamo in innovazione
Come facciamo ad avere fatto cento la media europea centosessantadue per cento di nuovi prodotti sul mercato quando la Germania ottanta e quando l'Inghilterra sessanta e la Francia quaranta
Forse c'è un altro problema ma lo vediamo dopo forse perché le politiche non consentono all'impresa di di sostenere l'innovazione per cui è preferibile spesare rimane in costi piuttosto che negli investimenti quindi le statistiche non la leggo no ma c'è perché i prodotti nuovi sul mercato ci sono e sono più reali degli indicatori
Brevettano poco sì è vero brevettano poco intanto non è detto che obblighi brevettare se è un obbligo e poi anche sui brevetti bisogna vedere poi quanti si usano perché non serve sapere quanti brevetti ci sono bisogna sapere quanti sono utilizzati
Ma
Se un uno deve depositare un brevetto
Al all'europea un patent Office a Monaco
Che costa venti mila euro di registro e va bene
Disposti a pagarli ma costa cento mila euro di tradizioni perché bisogna tradurle in tutte le lingue ufficiali dell'Unione Europea capite che questi sono vincoli non sono inutili sono costi che impediscono anche alle imprese di brevettare
Certo devono crescere e bisogna anche che imparino gli imprendibili con imprenditori a vincere un limite che hanno che è la paura di delegare
Perché la prima innovazione che deve fare la nostra piccola impresa non è quella tecnologica e quello organizzativo
è quella di dare fiducia alle persone che lavorano nell'impresa perché delegare significa questo se non si dà fiducia non si danno responsabilità agli altri non li si tira su non risiede è come quei figli è la stessa cosa
Però
Per poter crescere perché ci sono tanti piccoli imprenditori che vorrebbero crescere bisogna anche togliere i Bocchino
E allora
Mettere una fideiussione per aprire un'attività è un'aberrazione
Non credo nemmeno sia mai venuto in mente neanche all'Unione Sovietica
E ha ragione Giannino quando scrive che qualcuno
Attraverso il fisco forse vuol fare la rivoluzione antropologica degli italiani renderli tutti i dipendenti non ci va bene perché queste contro la natura dell'uomo perché l'iniziativa iniziativa l'intrapresa fa parte della natura dell'uomo e quando dico intrapreso dico anche quella di chi è dipendente
Perché anche un dipendente può essere creatore può essere uno che intraprende quanta innovazione nelle nostre imprese non nasce dai centri di ricerca che nelle piccole non ci sono neanche ma nasce dalle persone dell'impresa
La retroattività l'ha detto giustamente prima il presidente Montezemolo già l'impresa è un rischio intraprendere un rischio ma se noi togliamo anche che una certezza minima che deve dare lo Stato che la certezza del diritto come han detto i nostri amici americani che era anche in questi giorni
Blocchiamo l'intrapresa mentre invece non abbiamo troppe impresa in Italia ne abbiamo nel dovremmo averne ancora di più e un governo serio che guarda avanti si dovrebbe porre anche il problema di dire
Quante dovrebbero essercene di grandi tra dieci anni quante di medie tredici anni quante di piccole tra dieci anni quante high tech tra dieci anni e quante nove dieci anni
Non un Paese in cui ci vogliono ve
Ti tre giorni lavorativi prima
Delle fideiussioni
In cui bisogna anche chiedere il permesso
Per aprire un'impresa quando in Inghilterra ce ne vogliono tre giorni lavorativi
E negli Stati Uniti uno e negli Stati Uniti non c'è nemmeno il capitale sociale perché decide il mercato non decide il Governo quanti soldi deve mettere uno nell'azienda per farla andare
Ma questo positivo
Secondo passaggio è frutto di un'educazione
Lo diceva Zappa costa questi giorni
Chi difende in Italia il capitalismo i cristiani dovrebbero essere i più calorosi nel farlo perché è stato inventato proprio dal cristianesimo nei monasteri del nono e decimo secolo in Italia purtroppo sembra che ogni imprenditore sia un truffatore invece il capitalismo pur essendo in perfetto può essere pulito in Italia c'è un'idea che il governo sia più pulito dell'impresa
In realtà possiede un potenziale corruttibile maggiore
Un'economia più libera genera un rispetto profondo dell'individuo lo Stato non ha diritti se non quelli attribuitogli dall'individuo dalla società
Due cose sono insomma essenziali un mercato più libero e più rispetto per l'individuo
Ma rispetto per l'individuo
è l'educazione
Abbiamo visto in questi giorni la bellissima mostra curata da Giorgio Vittadini da Marco Bona Castellotti da Imola cd della Cascinazza sulle opere di San Benedetto che richiamano l'inizio dello sviluppo dell'Occidente
Che mi dispiace per Weber ma non è stato l'etica protestante è stato il monastero del nono e decimo secolo come diceva ma costa
L'innovazione infatti di cui si parla anche nel libro passo parlo parte da una tensione ideale i monaci hanno innovato perché dovevano avevano bisogno di non sottrarre tempo all'ideale alla preghiera e quindi hanno chiamato la natura lavora con loro son diventati intelligenti sulla lealtà sul lavoro hanno inventato l'aratro versoio
Hanno inventato
Il ferro del cavallo
Hanno scoperto l'acqua come fonte di energia che nel monastero faceva
Andate a vedere la mostra faceva una decina di lavori
Questo queste lo spirito dell'innovazione la tensione ad altro antitruffa innovare ma questo è frutto di un'educazione
Abbiamo citato l'altro giorno
Un professore universitario che a cui dedicheremo una mostra il prossimo anno quella faremo girare in tutte le università italiane soprattutto di economia ed ingegneria
Cioè termali sconosciuto in Italia
è il padre di Silicon Valley era il professore di Packard gli ha prestato cinquecentotrentotto dollari gli ha fatto avere il credito dalla banca di Palo Alto gli ha trovato i primi otto clienti tra cui la Walt Disney gli ha trovato un lavoro perché potesse avviare l'impresa
Gli aveva fatto fare una tesi che fosse un brevetto un oscillatore radio
Ma lo tirava solo incitava rapporto con la realtà costruire perché questo è un educatore un educatore uno
Che insiste che aiuta a vivere fino in fondo il rapporto con la realtà con il respiro di cui si è parlato questa mattina
Ha fatto tante altre cose il primo parco scientifico del mondo
Faceva la teledidattica nel mille novecentocinquanta per far laureare in ingegneria i lavori i tecnici dell'impresa
Mille novecentocinquanta da noi non c'era neanche la televisione
Perché è dall'educazione che nascono anche le caratteristiche fondamentali delle Ducati della dell'innovazione che non si imparano a scuola perché l'educazione di più
Dell'istruzione
La creatività
La passione
La fiducia
La fiducia nell'altro che è fondamentale per collaborare per concorrere
E da questo punto di vista la politica italiana fosse a un deficit di educazione perché la cosa più evidente che non si fidano mai
Ne del Paese né di loro stessi
Quando viene meno l'educazione come è successo in Italia perché il problema è che tanti hanno smesso di educare i soggetti che lo facevano purtroppo
Avviene una cosa che si chiamo autoreferenzialità cioè si inizia a guardare se stessi non si risponde a nessuno di quello che si fa si è irresponsabili
Perché responsabilità e rispondere a qualcuno di quello che si fa non ha un'idea ma qualcuno
E allora lo vediamo nel sistema velocemente nel sistema dell'inno della ricerca ad esempio
Che è un buon sistema contrariamente a quello che si dice son disposto su questo sfidare chiunque il ministro Nicolais che è venuto la scorsa questi giorni
A parlar d'innovazione
è il primo è il più grande studioso e a un centro di ricerca straordinario che lavora con le imprese a Napoli fra l'altro
E il numero uno in Europa sulle nanotecnologie dei polimeri una delle frontiere della ricerca
Poi ne siamo così geni in questo paese che lo mettiamo a fare il ministro della Funzione pubblica invece che dell'università e della ricerca
Però non si può dire che la ricerca non c'è andate a vedere a Lecce cosa fanno sulle nanotecnologie peraltro se al sud invece di farli diventare come diceva Clinton
Uno stile di vita l'assistenza si puntasse su queste cose
Svilupperemo il Sud
E butteremo fuori anche le mafie perché Pistorio che ha aperto a Catania
Perché la mafia non l'ha toccato perché la mafia non alla manovalanza degli ingegneri
è
E se noi puntiamo sull'educazione sull'alta formazione forse vinciamo anche la partita dello sviluppo del Sud
E buona però è frammentata perché proprio autoreferenziale
Non farete
O come direbbe il presidente Montezemolo non fa sistema
Ed è sommersa nessuno nessuno
Sa quello che si fa nella ricerca italiana
Uno lo deve scoprire per caso
Io vorrei sapere qual è il professore del Politecnico che mi sa dire
Cosa fanno i centottanta laboratori del Politecnico perché son centottanta o cosa fanno i centri del Cnr
A parte che l'imprenditore se va a vederne il sito spesso degli istituti di ricerca non capisce di cosa parlano
Ma ricerca se ne fai della buona
L'università e la scuola
Noi spendiamo diceva ieri Giorgio Vittadini suffragato da dati di ricerche che ha fatto lui
Sull'istruzione primaria e secondaria più della media europea e più degli Stati Uniti in rapporto al PIL però spendiamo male
Evidentemente se poi i dati OCSE ci dicono l'OCSE Pisa ci dice che siamo inferiori agli altri
Non investiamo nell'alta formazione nei master nei dottorati
Negli Stati Uniti il cinquanta per cento di chi fa il dottorato di ricerca va a lavorare nelle imprese nella pubblica amministrazione da noi se va bene forse l'uno per cento per sbaglio
E negli Stati Uniti sessista sulle facoltà scientifiche tecniche questa percentuale sale al settanta
Questo dice anche però di un atteggiamento delle imprese
Di valorizzazione delle persone e del capitale umano
Perché non si può parlare di capitale umano come asse per le imprese e poi dopo
Non considerare i laureati quelli che hanno al master e dottorati anche le piccole
E poi abbiamo bisogno di una varietà di formazione distruzione a livello più basso perché ci sono i Licei ma ci deve essere anche l'istruzione tecnica
Una delle eccellenze del nostro Paese la capacità di fare di fare
Facciamo cose lavorazioni ci sono qui imprenditori che fanno dei fuori a dieci micron
Se vanno in Cina non riescono a farne dieci micron ci sono imprese che lavorano per ST che lavorano dieci micron
Ah russe in Francia e a Singapore non riescono a lavorare dieci micron i nostri siti perché questa è una cultura del fare queste una sempre studioso di questo Paese va valorizzata poi c'è la formazione professionale che è un'altra cosa ancora
E poi bisogna anche pensare a strumenti per chi non ce la fai nessuno delle tre dare una seconda opportunità un altro opportunità
Non assisterli
E poi il credito vado veloce
Abbiamo bisogno di banche come diceva il presidente Montezemolo che diano credito e diano anche il credito ma perché danno credito a chi fa
Quindi si attrezzino a valutare i progetti se non lo sanno fare avremo anche bisogno di un Venture Capital che dato che non c'è e che invece e la fortuna di alta ante aree sviluppate dell'Europa non solo degli Stati Uniti
Politiche abbiam già detto le politiche del sospetto partire dal sospetto per l'impresa perché sotto come se ci fosse il marcio sempre
Non aiuta anzi negativa
Perché non è così l'appello fatto dal direttore de Bortoli ci trova assolutamente consenzienti le cose che diceva il presidente Montezemolo
Negli Stati Uniti il rischio imprenditoriale che comprende anche la possibilità di fallire
Ed Lori ficcato ed è giusto che sia così
Perché appunto come diceva Kennedy lo sviluppo del Paese dipende da questa tensione bisogna favorire la non bloccarla
Bisogna smettere di premiare le rendite i concorsi nel sistema della ricerca fatta in base all'anzianità
E non al merito
Bisogna togliere vincoli che appunto non sono abbia dobbiam bisogno di semplificazione perché i vincoli non sono inutili sono dannosi aumento dei tempi e aumentano i costi e impediscono potenziali di sviluppo
Hewlett Packard appunto allievi di Thermal hanno iniziato in un garage
Se da noi uno e così è nato a Silicon Valley e perché Natale con questo episodio
Provate aprire un'azienda in un garage arriva l'ASL e vi fa chiudere e così impedisce che nasca delle Silicon Valley in Italia
E poi
Un fisco che premi chi investe investe nel lungo periodo
Ma che sì anche posso aggiungere a quello che ha detto il presidente Montezemolo più ecco
Perché io preferisco che si paghi meno per pagare tutti piuttosto che pagare tutti per pagare meno perché tutti non pagheranno mai e pagheremo spazi quelli che pagano pagheranno sempre troppo
In Irlanda quindici anni fa hanno ridotto le tasse all'impresa al dieci per cento avevano il diciotto per cento di disoccupazione oggi la disoccupazione in Irlanda è al due per cento sotto la soglia fisiologica
Unitamente ad altre politiche di attrazione di investimenti ma con questi
è calata la criminalità
Forse IMI proviamo a fare un esperimento abbassiamo le tasse e vediamo cosa succede sui pagamenti più
Le conseguenze di questo atteggiamento di responsabilità
E che si punta sul breve periodo come si diceva oggi in questi giorni
Per cui si fa la riforma delle pensioni ad esempio pensando a chi va in pensione i prossimi cinque anni non atti anche deve ancora iniziare a lavorare
Non si guarda al futuro abbiamo un sistema numerico pratico
Per cui abbiamo un sistema per cui chi può vale e non come dovrebbe essere come dice sempre Giorgio in cui chi vale può
Perché questo è un sistema vero
E poi non è attrattivo ma è stato già detto quindi non mi dilungo
Invece di lamentarsi
Che i cervelli vanno negli Stati Uniti
Iniziamo a lamentarci i cervelli degli Stati Uniti non vengono da noi perché cervelli si sono sempre mossi il problema che non vengono da noi non gli italiani che vanno via
Sussidiarietà
Quindi l'assetto della politica terzo passato quarto passaggio quindi la questione libertà nelle liberalizzazioni che abbiamo tirato fuori questi giorni
C'è una bellissima frase di don Giussani
Che dice libertà vuol dire oltre che coscienza del proprio limite impeto creatore se rapporto con l'infinito essa mutua dall'infinito questa inesausta volontà di creare
Non è così soltanto per chi è tanto vecchio da essere già morto
E si può essere morti anche a vent'anni
Quanti se ne vedono a vent'anni senza più desideri senza più fantasia senza più tentativo senza più rischio nella vita
Tutto è correggibile tutto deve essere creato questo istinto creatore e ciò che qualifica la libertà in un modo più positivo e sperimentalmente affascinante
è una società è fatta dall'imporsi di questa creatività in cui di cui la libertà dell'uomo è capace dell'imporsi di questa creatività anche al predominio dello Stato più società meno Stato il nostro slogan danni non credo che si possa cambiare senza tradire sì al principio di solidarietà sia prima ancora il principio di sussidiarietà di cui parla la dottrina sociale
Più società più individui più creazione dal basso
E lo Stato deve proteggere ciò come un padre di famiglia protegge l'attività dei figli che crescono ma se i figli non creano non crescono
Sono passivi pesa fanno pietà infatti lo statalismo è sempre una situazione pietosa nel senso che fa pietà
Questo
è la più bella definizione di sussidiarietà che lega anche al titolo del mito
Liberalizzazioni è stato già detto vuol dire liberare le energie
Liberare le energie perché chi ha voglia di costruire possa farlo che ha voglia di educare possa farlo non chiediamo privilegi chiediamo la possibilità di fare
E non di non essere guardati con sospetto
Anch'io volevo fare un richiamo allo sviluppo dell'Italia del dopoguerra
Nel mille novecentoquarantacinque i nostri padri e i nostri nonni
Ci sono rimboccati ha ulteriormente le maniche
Hanno fatto un altro buco nella cintura oltre quelli che mangia fatto durante la guerra
E si sono messi a costruire
A ricostruire un Paese distrutto e portarlo a esser la quinta potenza industriale del mondo
Perché l'hanno fatto
Per una tensione a qualcosa di più grande
Non era la fame
Era una speranza per noi
Era una gratuita
Era un positivo e questo ha creato i nostri distretti
Il Veneto
Era una delle aree più povere del Paese
Più del sud
Che straordinaria crescita perché questa capacità di mettere insieme gli uomini perché distretti cosa sono se non appunto concorrere per competere non guardarsi facendosi la guerra lì tra noi
Ma le assi
Per correre fuori per competere fuori per vincere fuori
E questo è anche il modello l'abbiam visto questi giorni
Delle più del delle delle industrie più dinamiche
Di oggi il distretti high tech
Bangalore d'Irlanda Silicon Vadim Israele
Perché non c'è solo un vantaggio competitivo
C'è anche un vantaggio collaborativo appunto sic per competere si può anche concorrere ma questo fa parte della nostra cultura d'impresa perché la nostra cultura d'impresa è una cultura collaborativa
E su questo allora importante ruolo dei soggetti associativi
Per un'educazione
Per una capacità di mettere insieme gli uomini per capacità di allearsi per creare rapporti col sistema della ricerca con il sistema del credito
Per aiutarli a sostegno a sostenere non sostituendo sì ma accompagnandola sì nel accompagnandoli nella sfida dell'internazionalizzazione
E allora
Io accolgo con entusiasmo la proposta
Che ha ci ha fatto il presidente Montezemolo di lavorare insieme caro presidente la colgo veramente molto volentieri
Ed è quello che noi desideriamo proprio perché siamo convinti
Che la forza la può fare L'Unità di intenti appunto non non tanto delle strutture
Ma lavorare insieme
Come dicevi tu per il bene dell'impresa che poi significa lavorare per il bene di questo Paese io vedo se posso permettermi allora due
Due grandi punti
Su cui possiamo lavorare insieme
Il primo
Esproprio scuola e università proprio perché l'educazione il primo investimento necessario in questo Paese
Su questo credo che abbiamo sensibilità
Non direi comuni ma identiche
Su questo credo anche ci sia bisogno di fare fronte per liberalizzare il sistema
Perché ci sia una possibilità di una scuola di qualità una possibilità di scelta da parte delle famiglie di una scuola di qualità un'autonomia reale delle scuole
Una qualità un aumento dell'istruzione superiore
E su questo
Se non lo fa il governo potremo dare noi degli obiettivi
Perché noi dobbiamo dare a questo Paese degli obiettivi di qualità
Come ad esempio l'aumento dei dottorati e anche iniziare impegnarci noi per quello che possiamo perché ci sia di più questa possibilità ad esempio di dottorati
I giovani col dottorato che vadano a lavorare nell'impresa
Il secondo
è ricostruire
Un aspetto che si sta rischia un po'di perdersi con la globalizzazione che il rapporto tra la grande e la piccola impresa vedo che c'è davanti il nostro comune amico Massimo Calearo potremo la iniziare proprio dalle imprese meccaniche
Ricostruire una Rete tra le grandi e le piccole
Per andare insieme all'estero per rinnovare
Per avere un credito più adeguati
E a noi faccio mio a tutti noi faccio mio l'appello del presidente Montezemolo apre ad assumersi la responsabilità cioè
A cominciare di dove siamo perché se aspettiamo prima che cambi il sistema potremmo essere già morti
Bene sarebbe materia per aprire un'altra serie di riflessione sulla base anche delle ultime cose che ha detto Raffaello Vignali e in particolare penso che abbia colto lo spirito poi sarà il presidente
Montezemolo a valutare questo ma abbia colto lo spirito del del suo invito usciamo dai convegni dai dibattiti dalle riflessioni con delle prospettive delle prospettive chiare qui ci sono anche delle ipotesi di strade concrete che possono essere percorse
Assieme e quindi credo che su questo tema scuola università che dice il presidente c'è grande e piccola impresa c'è materia per poter andare avanti a costruire e credo che questo sia il miglior modo con cui possiamo chiudere questo incontro e questa ciclo di riflessioni di dibattito sull'economia
Diceva culturale lo ripeto cultura della responsabilità siamo partiti su questo è partito il presidente di Confindustria su questo proprio con questa espressione la ripresa Raffaello Vignali poco fa io mi limito a a dire a che punto credo che sull'indicazione di percorsi concreti come questo della scuole università e della grande e piccola impresa che diceva adesso Vignali
Ci sia grande materia per ritrovarsi qui magari l'anno prossimo Raffaello ha già annunciato una mostra io non voglio annunciare un nuovo altre incontra il prossimo Meeting di Rimini ma magari c'è materia per tornare al prossimo alla prossima occasione del due mila e sette affronta
A valutare quale percorso magari si si è fatto insieme quali strade si sono
Compiute bene volevo solo dire che tra le tante cose che ha detto il presidente di Confindustria l'espressione innovare e imparare io lo trovo io personalmente l'ho trovata molto
Interessante mi è piaciuta moltissimo
Bene sulla base di questo chiudiamo il nostro incontro vi ricordo che alle quindici di oggi alla coi nel in questo stesso uditorio ma la uno il l'incontro conclusivo del Meeting di Rimini dall'utopia alla presenza che la presentazione del libro di don Giussani del ciclo di incontri con gli universitari
Ringrazio i nostri due presidenti e vi auguro ritrovarci qui il prossimo anno grazie