Intervista a Giuseppe Giulietti sul controllo operato dai partiti del servizio pubblico radiotelevisivo e sull'iniziativa "Testimoni di pace", dedicata agli operatori dell'informazione italiani caduti in zone di guerra

Nuovo appuntamento con il CdA della RAI dopo tante fumate nere come si dice le polemiche imperversano le abbiamo seguite passo a passo in tutti questi giorni torniamo a parlarne appunto alla vigilia dell'ennesimo Ciriaco una Giuseppe Giulietti dei Democratici di sinistra che storicamente da sempre segue queste vicende diretti il momento assai delicato a dir poco come far sì che l'opinione pubblica non si faccia l'idea di una Rai eccessivamente lottizzata anzi direi vero e proprio ostaggio dei partiti quale potrebbe essere la via d'uscita
Ci sarebbe un solo metodo presentare una legge copiata da quella spagnola
Dovendo Pattero ha messo fuori governo e partiti dall'azienda di servizio pubblico e si è preoccupato
Soprattutto di fare un servizio pubblico è diverso c'è una proposta scritta da Tana De Zulueta firmata da trenta mila persone credo che forse sarebbe opportuno sottoscrivere una come governo dare questo segnale darlo subito io non sono molto appassionato a questo dibattito che vedo francamente totalmente agganciato dall'esigenza dell'impresa da quello che serve alla Rai ecco io mi piacerebbe che il governo desse questo segnale immediatamente a una legge di un articolo che allontani tutti noi
Dal colore
Ecco ancora ieri nella trasmissione condotta da Simona Ventura Angels all'intervento di un ministro di questo governo Mastella che ha giudicato sostanzialmente impossibile far uscire i partiti dalla Rai è stato un messaggio come lo giudica insomma
Che in questo Paese oramai in corso un suicidio prolungato nel settore dei media di ogni idea di riformismo sembra che si posso solo occupare il servizio pubblico svendere il servizio pubblico al miglior offerente
In Inghilterra una riforma è stata fatta positivamente dal governo Blair in Spagna ha fatto il governo Zapatero in Francia ci hanno pensato i conservatori non ci credo
Un governo può decidere o di allontanare i partiti dal controllo diretto del servizio pubblico finta di non vedere e dare un po'di seggiolini a tutti
è un metodo seguito negli anni passati io credo che danno circa trentaquattro del di più e di diverso invece vedo che sul conflitto d'interesse
Si cerca di non affrontare questo tema in modo rigoroso e serio come accade negli altri Paesi europei e vedo che alla RAI c'è una rinuncia sostanziale per ora a questa innovazione io mi auguro che Prodi voglia convocare una riunione a chiamare tutti noi
Presentata una proposta fotocopiata da una di questa di questa da una di queste situazioni di grandi paesi europei e costringerci tutti a dire sì o a dire no altrimenti continuerà a questa commedia Ulmer e mobiliteremo e nulla cambierà
Quindi lei mi pare di capire che abbastanza pessimista sull'esito del dei prossimi le prossime riunioni del CDA
Sono molto pessimista perché ho la sensazione che nell'Unione sia maturata una posizione comune né sul conflitto d'interesse né sull'antitrust né sul futuro della RAI
Quindi a questo punto mi auguro che il direttore generale Cappon presenti poche pochissime proposte di sua fiducia alle spieghi le motivi pubblicamente chieda un voto
E se dovesse andare in minoranza non sarà una tragedia credo che si potrebbe invece persino aprire una pagina nuova dallo storico servizio pubblico sino a questo momento
Vedo un dibattito vecchio vecchissimo con la testa girata indietro e temo che anche noi tutti noi dell'Unione non abbiamo dato un segnale che si voglia davvero mettere un punto fermo e iniziare un'altra stagione ripeto in Spagna lo si è fatto in pochi mesi
In Italia pare che quando si arriva al settore conflitto di interesse Antitrust RAI
Immediatamente bandiera bianca faccio un ultima una su un altro argomento la l'osservazione articolo ventuno di cui lei è portavoce del Fatah promotrice
Di una manifestazione si chiama a testimoni di pace ed è in collaborazione con il comune di Ovada ed è sostanzialmente dedicata agli operatori dell'informazione italiani caduti adempiendo al loro lavoro in zona di guerra si vuol parlare meglio
è un'iniziativa che io trovo molto bella dedicato alla memoria la memoria di persone straordinarie di cui forse dovremmo parlare tutti di più come Russo ammazzato in Cecenia ben conoscete come
Maria Grazia Cutuli come gli altri come Ilaria Alpi Ingrosso Hrovatin fotografo Ciriello ammazzato in allestita dal fuoco israeliano come Baldoni ammazzarlo dei terroristi in Iraq l'iniziativa vorrebbe essere un ricordo di questi straordinari operatori di pace dedicare anche strade piazze e vie borse di studio alla loro testimonianza
Impedire che si cancelli il ricordo di chi ha cercato a prezzo della vita proprio di andare a ricercare la verità è arrivata una bellissima lettera del Presidente Napolitano
Io mi auguro che il Presidente della Repubblica voglia che mi contribuire come sta facendo a impedire che si disperda la memoria in taluni casi come nel caso di Russo nel caso di Ciriello nel caso di Baldoni che venga davvero data o nel caso di Ilaria Alpi non solo sia conservata la memoria
Ma ripeto in taluni casi senza guardare in faccia nessuno bisogna forse andare ancora cercare di appurare la verità anche se questa talvolta può essere scomoda per governi amici o per situazioni che finora come dire sono rimaste troppo scure troppi di questi morti non hanno avuto non solo io ricordo dalla memoria ma neanche una ricerca accurata continua della verità
Grazie a Giuseppe Giulietti parlamentare dei DS