La Politica della formazione continua - Primo seminario di Radicali Italiani e Gruppo Welfare to work

Fra quanto possiamo partire
Adesso
Allora riprendiamo non so se il collegamento con Radio Radicale la diretta è stata ripristinata
Ci ritroviamo dopo la pausa pranzo spero tutti rifocillati perché ci aspetta ancora
La fine del secondo panel sul welfare in cifre
E con altre ulteriori proposte
L'apertura dell'ultimo terzo e ultimo panel su istruzione e ricerca qualità
Cui prenderanno parte Lorenzo stretti riversa di nuovo Fabio Pammolli per ulteriori ulteriori approfondimenti sulla questione università
E chiara Lalli
Che del Consiglio appartiene al Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni e non che bioeticista e docente all'università la Sapienza di Roma
Io ora dare invece la parola a Antonella Marsala dirigente di Italia lavoro e membro del gruppo welfare to work che ci parlerà più nello specifico di alcune questioni riguardanti il mercato del lavoro e congressi direi
Appena Antonello
Annessi e connessi
Intanto un o un ringraziamento per chi ci ospita soprattutto una puntualizzazione richiamando una cosa già detta da Daniele Capezzone personalmente mi pare molto produttivo
Nel momento in cui entrambi gli schieramenti cominciano a riflettere sono tutti presi dal dai contenitori come è stato detto occuparsi di contenuti
Una cosa che non si fa
E che alimenta io dico ipocrisie e cattive coscienze
Perché se è vero che molti dei problemi di questi Paesi sono conosciuti purtroppo non fanno parte del dibattito politico
Quindi ogni qual volta si ha la possibilità purtroppo senza troppe semplificazioni magari ci sforziamo di essere semplici ma come abbiamo visto già stamattina molte questioni sono complesse soprattutto sono collegate una con l'altra per cui c'è l'esigenza di fermarsi a riflettere questa è una buona coesione speriamo che il fatto di essere una sede politica così come ci viene chiesto anche da Rita Bernardini
Ci possa dare la possibilità anche di tradurre nazione politico alcune proposte che vengono fuori non soltanto da questo seminario ma dal gruppo quel tortuoso con in generale
Io mi soffermerò su con la problematica degli ammortizzatori sociali
Parlando soprattutto del esigenza di un della necessità di operare una riforma anche perché poi questi argomenti
Verranno completati da leopoldo Mondadori e Roberto Cicciomessere
Che forniranno dati cifre e modalità operative per fare in modo che questa proposta possa diventare appunto una proposta politica
Perché non so se ve ne siete accorti ma la riforma degli ammortizzatori sociali è una delle cose più evocate
Degli ultimi tempi
Sembra strano ma ci sono interi articoli di leggi e recentemente anche in Finanziaria interi commenta che iniziano in vista della riforma degli ammortizzatori sociali
Fatto strano nella tecnica legislativa
Riforma tanto evocata ma che ne prima del governo Berlusconi
Quando si è provato ad impostare in Italia una riforma di tipo blairiano
Ne dalla riforma Biagi né tantomeno adesso sembra trovare una configurazione Chiara rispetto ad obiettivi modalità quindi parlerò di una cosa che è nell'agenda politica tanto da essere una ripeto delle più evocate degli ultimi anni il libro bianco la prevedeva
E purtroppo
Affidandosi anche a quello che io personalmente considero un alibi o che potrebbe essere un alibi l'assenza di risorse non è stata completata ci si è limitato a commentare nel tempo
E nella quantità l'indennità di disoccupazione ma non si è assolutamente messo mano ad una riforma organica degli ammortizzatori sociali
Cosa che ci viene pesantemente chiesta ci viene pesantemente chiesta perché si parla di flexicurity
E quindi si è disponibili le parti sono disponibili in qualche modo a scambiare flessibilità in cambio di salario e in cambio di più tutele
Io parlerò soprattutto delle tutele facendo qualche accenno a salario anche perché mi sembra che l'argomento del costo del lavoro del salario del reddito sia stato abbondantemente approfondito nella mattinata
Ciccio diceva quale flessibilità la nostra è una flessibilità tipicamente istituzionale certo il diritto del lavoro importante
E quindi le regole del gioco sono importanti
Ma dobbiamo secondo me fare uno sforzo
Perché il nostro Paese in qualche modo ingabbiato da un approccio giuslavoristico alle tematiche del mercato del lavoro e delle riforme del mercato del lavoro
E nello stesso tempo è l'unico Paese in cui esista detto fatta la legge trovato all'inganno
Cosa quasi intraducibile in inglese nel senso che siamo un Paese dell'elusione del diritto di una forte delusione del diritto nel campo delle politiche del lavoro e quindi faremmo bene
Anche in questo caso per non essere ipocriti ad utilizzare la leva della regole per quello che vale
Ma pensando a un'ipotetica riforma ad avere una grande consapevolezza di quali sono le condizioni del fatto in cui questo Paese si trova e sono condizioni di tipo strutturale sono condizioni che attengono all'organizzazione dei servizi per il lavoro sono condizioni che attengono a una cultura diceva Capezzone nessuno si aspetta che qualcuno telefoni al centro per l'impiego per dirgli che ha trovato un lavoro ma attenzione proviamo a fare i conti anche con la cultura del nostro Paese perché non è assolutamente un fatto secondario
Certo ma abbiamo bisogno di una flessibilità che non è direttamente collegata alla durata del rapporto se è vero che in termini positivi flessibilità significa più opportunità per i lavoratori
Opportunità di cambiare occupazione opportunità di guadagnare di più opportunità di cresce l'opportunità di fare nuove esperienze anche di muoversi
Nel territorio nazionale mentre abbiamo una grande consapevolezza che il sindacato soprattutto una parte del sindacato ancora oggi no non riesce a trovare una modalità comune di ragionamento sulla riforma della contrattazione e che la struttura dei salari e dominata esclusivamente da componenti istituzionali ed è svincolata da qualsiasi così condizione di produttività ed è condizionato a due fattori
L'anzianità dei lavoratori e le qualifiche
Mi sembra che questo dato sia un dato importante è vedremo nei prossimi mesi quanto si riuscirà a fare non certo per produrre in Italia un sistema cooperativo di relazione sindacati di cui parla Pietro Ichino nel suo libro
Ma quanto meno ad avere un livello di contrattazione diverso da quello strettamente ancorato al a livello nazionale della contrattazione la maggior parte dei settori di questo Paese
Questo è un dato assolutamente fondamentale e dirò una cosa senza averne polemiche che spesso non non si ricorda la legge Biagi che è stato usata ma alcune volte come arma
Per dire ha creato precarietà o è la fine siccome il diavolo in genere Fassone pentole manico perché se li dimentica sempre sono venute fuori alcune cose che insomma chi come me come tanti altri lavora in questo settore sapevano da tempo
La legge Biagi che è stata appunto usata per dire che ha creato più precariato è una legge che rimanda alla contrattazione moltissime cose
Quindi è una legge
è stato già è stato fatto in passato che chiede al sindacato un modo diverso di fare sindacato
Quindi io mi rendo perfettamente conto che per come sindacato è strutturato questo può creare resistenze può creare problemi di rappresentatività può creare Paure
Ma purtroppo se dobbiamo fare i conti con la globalizzazione con la competitività al sindacato viene chiesto di fare sindacato in maniera diversa
E di misurarsi soprattutto nei territori e nelle aziende con l'organizzazione del lavoro con l'esigenza di aumentare la produttività con le esigenze di utilizzare al meglio gli impianti
Con la necessità anche di avere una forte mobilità non soltanto territoriale ma anche di tipo organizzativo
Un'altra cosa da sottolineare per evitare e ipocrisie
è è quella
Che la flessibilità istituzionale che è stata introdotta nel nostro Paese a partire dal pacchetto Treu
Non ha inciso assolutamente nella pubblica amministrazione
E quindi quando parliamo di precari e quando parliamo di collaboratori
La maggior parte di queste persone è concentrata nella pubblica amministrazione
Io non mi occuperò di pubblica amministrazione e quindi ogni volta che parliamo di rapporti di lavoro flessibili
E di ipotesi di riforma di degli ammortizzatori sociali legati alla perdita del lavoro mi riferisco al sistema delle impresa
Come sistema di welfare italiano è stato detto più volte
Il sistema di welfare tagliano rispetto alle quattro grandi dimensioni con cui viene normalmente in letteratura analizzato e quindi rispetta le regole di accesso alle formule delle prestazioni alle formule di finanziamento degli assetti organizzativi e gestionali
Rientra nel modello conservatore corporativo se utilizziamo o la dizione di spin Andersen me o in quello meritocratico occupazionale che viene poco utilizzato che quello di Titti Musso
E aereo ma una configurazione veramente sui generis rispetto anche agli altri sistemi che appartengono allo stesso metà modello conservatore corporativo sono quello spagnolo e quello portoghese
Pensate che subito dopo il fascismo in Italia c'erano tredici mila enti che in qualche modo si occupavano di assistenza sociale di sostegni a tredici mila ma siamo un Paese degli IPAB
Che furono aboliti con un processo lunghissimo quindi rispetto anche a a a quelle dimensioni di tipo istituzionale non siamo un Paese parcellizzato
Che non vede la persona come un unicum mo'
La persona che contemporaneamente madre
E so la
Vive una periferia
E prima occupato poi disoccupata ha bisogno di una baby sitter poi a una mamma anziana
Bisogno di pagare l'affitto
Tutte queste dimensioni della quotidianità della vita delle persone grande sono spezzettate
Quindi inevitabilmente creano dei problemi a chi ha bisogno di questi servizi
La riforma del titolo quinto della Costituzione ampliato questi problemi
Ci sono moltissimi enti che si occupano di tante cose per cui gli asili nido sono di competenza del Comune
L'assistenza sociale di competenza delle Regioni alcune volte è stata delegata alcuni servizi sono delegate alle Province in un'ottica che se metodologicamente sarebbe corretta rispetto al principio della sussidiarietà alcuna corte crea moltissimo confusione
Quindi noi abbiamo uno un problema di caratterizzazione istituzionale del sistema di welfare e che è veramente veramente strana
Poi si registra un elevato particolarismo perché inevitabilmente quando ci sono più soggetti a più livelli che si occupano della vita e dei bisogni e delle persone
Le manifestazioni di tipo clientelare aumenta no e quindi più persone se ne occupano
Più queste cose vengono gestite secondo forme le più o meno amministrative più anche da parte dell'amministrazione c'è un chiudere l'occhio rispetto ad alcune cose che vengono considerate buone
E in fondo c'è una persona che ha bisogno quindi vediamo una mano quindi un po'l'amministrazione portata a chiudere un occhio inevitabilmente enfatizzano creano più più più Problemi
Poi dal punto di vista del finanziamento io ho parlato delusione d'Italia è un Paese dove il sommerso a una incidenza enorme e quindi di per sé cioè un'evasione su vasta scala rispetto al livello di contribuzione che potrebbero in qualche modo determinare un aumento di disponibilità da destinare a questo tipo di
Politiche
Andiamo alle formule di prestazione nostro è un Paese strano
Perché perché in funzione della capacità politica di mediazione politica in funzione della rappresentanza delle categorie più forti
In una stessa città mai possiamo avere una persona che lavora anche nello stesso settore
Ah ce n'è una che ha diritto
Ad tra cassa integrazione ordinaria cassa integrazione straordinaria e mobilità mobilità che né nella regione del Sud giustamente per certi versi
Può raggiungere moltissimi moltissimi anni viene erogata per moltissimi anni dimmi è molto sostenuto dallo Stato dalla dal pubblico
Ci sono invece persone che non hanno assolutamente assolutamente niente
E ci sono dei paradossi straordinarie per cui ne abbiamo persone in cassa integrazione straordinaria
E unico caso in Europa il lavoratore cassintegrato e un lavoratore dipendente dell'azienda quindi non è un lavoratore disoccupato
Che continuano a usufruire della cassa integrazione straordinaria alcune volte con lo Stato che esaurita la quota delle aziende ovviamente contribuisce attraverso la fiscalità generale
Che le aziende chiusa la saracinesca abbassata
E non ho lavorano e non ci sono prospettive di riaprire quella quell'azienda eppure il lavoratore continua ad essere dipendente di quell'azienda continua ad avere l'internazionale del sussidio
Con effetti perversi nei confronti del lavoratore
Che non so quanto sia liberalsocialista affermare che più un lavoratore seguendo i conti in queste condizioni più diminuisce la sua cupa abilità più la persona invecchia
Perché San crescono
E modelli di politica industriale devono essere necessariamente scollegate necessariamente scollegate non sempre questo è un concetto così chiare sindacati seriamente Scoca scollegate da da dalla vita quotidiana dalla dal ciclo di vita del del delle persone e quando si faccia male a un lavoratore se invece non non si agisce o non si fa in modo
Che questo lavoratore non sia solo possa essere aiutato e soprattutto possa essere aiutato a non perdere le proprie competenze a tenerle aggiornate e a cercare unno
Un proprio lavoro
Quindi il nostro sistema di welfare è un sistema è un sistema strano
Certo nel proporre
Un o modello di intervento io parlo di modello e non semplicemente di un fatto istituzionale tecnico giuridico
Legato ai criteri di accesso
E ai criteri di distribuzione delle risorse parlo proprio di modello
Questo Paese visto che ci siamo arrivati de adesso non può fare assolutamente a meno di porsi il problema che si stanno ponendo tutti i paesi europei
Che si chiama ma equo pay fare in modo che il lavoro paghino
Dice ma
Nicola Rossi che
Il luogo migliore del welfare e lavoro nel mercato del lavoro
Cioè
Un lavoro retribuito con un salario equo è il miglior antidoto contro la povertà e l'insicurezza
Se noi diamo per assodato questo presupposto
Evidentemente dobbiamo porci il problema di che hanno una base teorica che poggia su un principio i lavoratori sono esseri razionali
Che agiscono essi comportano in funzione del livello di reddito
Teorie sul salario di rimpiazzo
E evidentemente accettano di lavorare se questo è conveniente perché in alternativa è preferibile perché razionalmente preferibile è più conveniente per il lavoratore per la famiglia restare ancorato ai sussidi restare ancorato alle indennità
E quindi è preferibile l'inattività o l'attività in nero per coprire quella quota di salario di reddito
Che evidentemente non viene più coperta dal lo stipendio dal dal punto dalla dal salario lavorando in nero
Mentre di accettare invece di accettare un nuovo lavoro
Equo un lavoro ecco un lavoro
Retribuito
è un lavoro di qualità lavoro e di qualità prima di tutto non tanto se dura poco ma se ha un contratto scritto se ci sono delle delle garanzie perché la vera piaga di questo Paese ripeto il il sommerso
è possibile in Italia
Ragionare secondo questo modello in maniera molto pragmatica
Mettendo da parte la cattiva coscienza
Secondo noi sì
A patto che si abbia la consapevolezza di sapere quali sono i problemi
Da affrontare quali sono gli ostacoli da superare quali sono le cose minime
Proprio il minimo indispensabile
Che bisogna mettere in tavola per fare in modo che se qualcuno decide di sedersi
Purché a dieta
Non resti completamente digiuno si alzi dal tavolo dicendo ma chi me l'ha fatto fare avvenire a sedermi a questa tavola era meglio se restavo fuori a fare a comportarmi esattamente come prima
Qual è la cosa minima
Che ci serve prima di tutto
Lavorare sulle asimmetrie informative
Questa è uno strano Paese anche in questo
Non è un Paese che dispone in maniera organica e in maniera aggiornata di informazioni sui lavoratori
La borsa del lavoro è un esempio complicatissimo perché la Borsa lavoro e federata
E quindi le Regioni attraverso un complicato sistema di cooperazione applicativa si scambiano i dati
Ma il nostro è un Paese dove è difficile avere informazioni aggiornate sul lavoratori
Vi racconto un un episodio che ha marca che fare fuoco con un lavoro che io ho fatto anni fa in Sicilia
E che per la dice lunga in Sicilia ci sono stati negli anni fenomeni avallati anche per problemi di ordine pubblico per cui si sono creati dei bacini enormi di LSU PIP Pop sono varie sigle cioè persone che ricevevano sussidio a fronte di qualche ora di lavoro nel servizio della pubblica amministrazione
E e siccome avevo una signora che ogni volta veniva parlando in siciliano dicendomi che io dovevo occuparmi di lei perché l'alternativa gli toglie quel pare bambini Cupane Piccirilli sedicenne in siciliano quando in realtà io ho toccato con mano avevo la consapevolezza che a quell'attività la stavamo facendo per persone che non avevano assolutamente bisogno
Di quel tipo di sussidio
Mentre quelli che avevano effettivamente bisogno non sapevamo dove erano chi erano
Il problema delle informazioni è fondamentale
Perché attraverso le informazioni si agisce anche sui comportamenti perché se è vero che noi non possiamo aspettarci che italiani e noi meridionali e settentrionali gli italiani per cultura
Telefonino per comunicare al centro per l'impiego come succede in Inghilterra e scandinavi Svezia che hanno trovato lavoro allo stesso modo dobbiamo trovare e andare a chi gestisce le politiche un'allerta
Per sanzionare i comportamenti che non sono comportamenti ammissibili perché in alternativa tireremo fuori un un sistema di welfare che semplicemente per i più furti
E questo non ce lo possiamo consentire
La lotta contro le asimmetrie informative quindi fare in modo che ci siano anche altre informazioni sullo sul sul fronte della domanda delle aziende
Agevola anche stranamente rapporto fra pubblico e privato
Sapete perfettamente che in Italia da parti dal novantasette in poi sono state autorizzate prima fare solo lavoro interinale adesso e somministrazione intermediazione selezione anche le società le società private
E noi abbiamo bisogno dei privati
Abbiamo bisogno dei privati perché è un modello di welfare to work Cocche faccia in modo che il lavoro paghi e quindi che faciliti dei comportamenti di ricerca de attiva del lavoro da parte di questi di questi soggetti ha bisogno dei servizi
è il nostro sistema dei servizi se paragonato con il sistema inglese fa ridere
Ne abbiamo un sistema pubblico dei servizi che conta dati Isfol due mila quattro cinquecentotrentasei sedia quindici mila cinquecentonovanta persone di cui una quota sono esclusivamente amministrativi e quindi sono persone che non si occupano del rapporto con i lavoratori in Inghilterra ci sono quindici mila seggi e le persone che si occupano dei lavoratori job center rosso sono novanta mila
Inciso rispetto ai precari della pubblica amministrazione la Finanziaria e adesso visto che ci sia corti che c'è una quota rilevante di co.co.co. altro che legge Biagi che da tantissimi anni
Finanziati con confonde dal fondo sociale europeo
Ero Cano servizi specialistici sembra ambito del sistema pubblico ha trovato delle risorse è una modalità per aumentare il numero di questi di questi soggetti ma aumenteremmo di poco
Come è possibile impiantare un sistema di welfare to work con modello di welfare to work se non ci sono i servizi
Perché questo continua a essere un Paese strano quindi non abbiamo informazioni i servizi pubblici sono pochi
Continuiamo a ragionare privato si privato no con una cosa ideologica che a me personalmente fa ridere
Nel senso che fra pubblico e privato ci può essere tranquillamente un'attività di tipo complementare l'importante che man su uno pensi
Di far fare alla privato ciò che fa il pubblico nel senso che non chieda privato di essere pubblico
Ma ci deve essere un sistema di servizi queste persone qualcuno li deve chiamare
Mi deve chiamare egli deve dire
Che c'è un'offerta di lavoro queste persone si devono presentare al servizio devono concordare con il servizio che cosa fare
E soprattutto visto che il nostro Paese la formazione professionale
E assolutamente scollegata dai servizi per l'impiego
E si è cercati negli anni affidando alle Regioni la programmazione su base regionale utilizzando anche un sistema che scala la speditamente una cosa tecnica lasciamola perdere per fare in modo che le due cose si parlino
Queste persone in qualche modo devono fare un patto che ci deve essere un patto ci deve essere un sistema in cui se io ti aiuto e tu non fai quello che abbiamo concordato non quello che ti dico io ma quello che abbiamo concordato in qualche modo ti devo sanzionare
Il sussidio Thereau devo devo togliere però devo ridurre
Non so se tutti sanno che in Italia il sistema delle sanzioni esistenti
Addirittura recentemente la direzione competente
Ha fatto una circolare esplicativa
Quasi a voler
Rimarcare
Che esiste un sistema delle sanzioni in Italia perché rifiuta un posto di lavoro
Ma come pensate che possa essere applicato il sistema delle sanzioni quando derogare sussidio l INPS
Secondo una procedura squisitamente amministrativa cioè riempì il fare il modulo che poi vediamo Linus controlla l'erogazione Desolda consuntivo
Chi dovrebbe chiamare il servizio per l'impiego e alcune volte servizio per l'impiego inevitabilmente visto che non è obbligato
E alcune volte dico anche io giustamente tirato per i capelli di fronte a uno un sistema un po'così nebuloso dice ma forse è meglio che non lo pago perché quello là in fondo si sta guadagnando il pane
Un poco in nero facendo qualche lavoretto perché lo devo mettere nei guai
Questo non ce lo possiamo più permettere
E devo dire che la sensibilità rispetto a questi temi
Non per essere autoreferenziale ma anche grazie a una serie di programmi che l'agenzia del ministero del lavoro sta facendo in collegamento con i servizi pubblici
Provando a far parlare anche servizi pubblici con i i privati un po'la cultura il modo di approcciare questi questi temi
Devo dire che è un po'è un po'
è un po'cambiato
Quindi riepilogando
Si può fare una proposta di riforma degli ammortizzatori sociali in Italia che sia una proposta non velleitaria
Rispetto alla nostra cultura al nostro livello organizzativo gestionale alla nostra modalità di controllo delle prestazioni che vengono erogate
Secondo noi sì
Tra un po'vedrete una proposta
Di cui conoscerete anche i termini quali in quantitativi è una proposta minimale
Nel senso che date queste caratteristiche del nostro livello organizzativo
E io proprio non parlerei in Italia mi dispiace l'ho detto più volte e lo ripeto di introduzione di redditi minimi garantiti di redditi di cittadinanza o di forme di questo tipo
Quindi noi ci siamo semplicemente occupando di come garantire alle persone che hanno perso un lavoro uno un sostegno per un periodo limitato
Nello stesso tempo la proposta è quella che queste persone vengano accompagnate e quindi ci deve essere un un sistema dei servizi più efficiente questo sistema dei servizi vista la consistenza la diversità nella qualità dell'erogazione di servizi fa servizi che stanno al centro nord servizi che stanno a sud
Ha molto bisogno di una integrazione in termini complementari con il sistema privato c'è l'esigenza di avere le informazioni per cui di accelerare l'integrazione delle informazioni dell'INPS
Con i servizi pubblici e quindi con la Borsa nazionale del lavoro per fare in modo che anche se l'INPS continua erogare il sussidio
In qualche modo però ci sia qualcuno che controllando le informazioni dica come si sta comportando i lavoratori
E poi c'è una cosa che deve cambiare che ha anche una dimensione proprio di rottura è una dimensione cultura
Alle Regioni dopo la riforma del collocamento è stata lasciata la possibilità di prevedere delle forme
Particolari per l'assunzione di alcuni soggetti che a discrezione della regione sono considerati più svantaggiati degli altri
Perché mai se vediamo chi sono i soggetti svantaggiati in Italia c'è mezza Italia su tutti svantaggiate quindi non c'è il problema di chi sono i soggetti svantaggiati
Questo deve essere evitato altra cosa che deve essere evitata è che la nostra legislazione dice che tu puoi rifiutare un lavoro a quaranta chilometri trenta chilometri cinquanta chilometri cioè c'è una un uso delle regole che tu devi accettare che è molto elastico quindi anche in termini proprio di di di rottura di di di di cambio di di di mentalità sarebbe bene che magari dopo la seconda o la terza volta che qualcuno ti offro lavoro
Questi siano meno elastici insomma si dica accetta lo sto bene To lavoro senza senza senza senza problemi
E l'ultima cosa e poi e alla ampliare che non è banale ampliare i sussidi anche ai collaboratori nel senso che eleggibilità
Per far parte di questo di questo nuovo
Bacino che amiamo lo così di persone che avrebbero diritto a un unico ha un unico assegno a un'unica tipologia e assegno devono essere tutti quelli che hanno perso lavoro perché non si può verificare che nella stessa città nello stesso dottore ci siano cittadini di serie A Tadini serie B cittadini di serie Z questo
è una cosa assolutamente iniqua indipendentemente dal modello assicurativo al modello di contribuzione con cui questo nuovo sistema di Welfare legato alle indennità di disoccupazione debba essere finanziato
Questa proposta secondo me se si tengono in considerazione questi paletti è una proposta
Razionale decente niente di straordinario però potrebbe rappresentare un un primo passo nella nella nel cambiamento proprio di di approccio
Poi un ultima cosa
E chiudo attenzione però a non perdere di vista anche interminabili rottura culturale la vision
Guardiamo anche alle cose positive che accadono in questo in questo Paese
Perché in alternativa se non lo facciamo noi ci ritroveremo sempre qualcuno che quando parla di precarietà andrà beccare la persona più sfigata del mondo
Perché ci sono delle persone che fanno un lavorio con un contratto non standard che dura poco
Come committente solo che quindi sono dei casi assolutamente da valutare in maniera tenta
E non troveremo mai un'intervista a un ragazzo invece che a due committenti tre committenti
Gli piace fare i lavoratori a progetto
Non vorrebbe mai essere assunto è uno disponibile a muoversi in Italia e all'estero ce ne sono tanti e questo però è un eccezione
Perché abbiamo questo atteggiamento sempre nei confronti delle persone di commiserazione no sono tutti poverini
Poverino poverino poverino mentre in realtà quando abbiamo spesso di fronte degli esempi di eccellenza di persone
Che hanno fatto della flessibilità anche uno stile di vita
Queste cose vengono considerate unno un fattore assolutamente residuale di assicuro che non è così quindi se i problemi si affrontano con un nove col più pragmatismo meno demagogia
Si riesce ad offrire del paese una visione che secondo me poi a quella reale e questo è un Paese che in fondo per alcuni versi è per mentre in piccole cose comincia comincia a muoversi e questi sono gli elementi gli elementi positivi e quindi niente atteggiamenti
Mammoni
Perché in fondo noi siamo un Paese abbastanza abbastanza abbastanza mammone
Vi ringrazio
Grazie Antonella Massafra io dare è ora la parola per concludere questo secondo panel a Roberto Cicciomessere leopoldo mandato che completeranno poi quanto già
Esposto da da Antonella Massara proposito appunto della riforma degli ammortizzatori sociali che peraltro era anche il titolo del nostro di questo secondo Pannella
Ne fece
Sto
Io ora ho i numeri mi preferisco parlare con numeri mentre
Considero i numeri
Sì come le cose si diverso diventò più chiare di vediamo di cosa stiamo parlando
Prendiamo i dati del due mila e quattro perché sono quelli più completi ma non cambia nulla rispetto al agli anni successivi
In Italia ci sono in nel due mila e quattro Italia c'erano
Un milione novecentosessanta mila persone in cerca di lavoro disoccupati e inoccupati disoccupati coloro che avevano già avuto un lavoro inoccupati coloro che cercano per la prima volta il lavoro qual è l'attuazione la situazione attuale per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali quindi cassa di integrazione ordinaria cassa interdette integrazione straordinaria
Mobilità invita di disoccupazione ordinaria non agricola e indegnità di di osservazione straordinaria per gli editti
Che sono diciamo le tipologie esistenti oggi di ammortizzatore sociale
Il vent'solo il ed è questo il tema il problema di cui si discute quando si parla di riforma degli ammortizzatori sociali solo il ventinove per cento
Di questi quasi due milioni di persone eh coperto da uno di questi ammortizzatori
Quindi abbiamo una faccio un altro una un altro passo
Mentre le due cassa integrazione e la mobilità coprono l'ottanta Linden il sussidio copre l'ottanta per cento dell'ultimo stipendio l'indennità di disoccupazione ordinaria e dure hanno in relazione alle la la regione di appartenenza
E anche tre anni anche più secondo proroga e così via l'indennità di disoccupazione ordinaria dura sei mesi adesso con la riforma sette mesi e copre il quaranta per cento dello stipendio
Quindi significa che in una stessa regione
La campagna noi abbiamo rispetto allo stesso situazione soggettiva il disoccupato quello che ha perso il lavoro involontariamente più di questo stiamo parlando abbiamo il settanta per cento settantuno per cento di questi disoccupati che o inoccupati che non riceve una lira
Il trenta per cento riceve un Sossi Iddio però due terzi di queste persone hanno il quaranta per cento del reddito
Un terzo c'ha l'ottanta per cento del reddito
E la determinazione del perché c'è questa diversità non riguarda ripeto ripeto la condizione soggettiva la porta al bisogno così via è semplicemente perché appartengono o non appartengo a una corporazione
Cioè fanno parte del dell'industria o non fanno parte sostanzialmente delle aree dei settori protettivi più sindacalizzati questa quindi è la situazione di partenza e quindi ci siamo chiesti di fronte a questa situazione di partenza
Né tutti credo si chiedono
Dobbiamo superare questa situazione e avere un unico ammortizzatore universale
Probabilmente con un un copertura rispetto all'olio l'ultimo stipendio più basso è che garantisca tutti a prescindere dal dal settore economico nel quale lavorano e a prescindere dalla tipologia
Contrattuale
Lavori è tempo di determinato pureté
Cocò o qualsiasi altro tipo di carattere categoria un certo tipo di protezione che dopo vedrà vedremo
Si dice questa operazione e dopo vedremo i termini di questa operazione abbiamo preso un modello tanto per esercitarci abbiamo me preso il modello Boeri quello che descritto nel suo libro
Meno pensioni più welfare non so se l'avete l'avete letto e l'abbiamo sviluppato e contabile contabilizzato si dice
Costerebbe troppo non ci sono i soldi dopo aver vedremo questa questa questione del dei dei dei soldi
Noi diciamo un'altra cosa
Diciamo e quindi non per niente ci chiamiamo gruppo welfare to work
Che esiste un modo diverso per erogare questi sussidi e questo modello diverso è basato su un patto molto semplice molto molto chiaro è stato inventato non a caso dal dagli inglesi io stato ti do il sussidio l'assistenza la formazione l'orientamento eccetera eccetera tu disoccupato ti impegni a seguire ovviamente
Questi percorsi individualizzati di formazione e di orientamento eccetera eccetera il momento in cui io ti propongo un lavoro lo devi accettare entro determinate garanzie che lo stipendio non sia inferiore del venti per cento che la distanza non sia non è granché importa se non lo accetti le questo il centro del discorso
Decade il beneficio poi tutti i Paesi lo applicano in modo diverso ma il succo della cosa e è questo
Ma Antonella Marsala ha ricordato le complicazioni dia per applicare un modello di questo genere che apparentemente è semplice è una prima che complicazione semplice semplice che la di cui ha già parlato Antonella Marsala e che centro per l'impiego che oggi dipende dai le Province non conosce il nome e il cognome di questi signori che beneficiano del di questo sussidio e quindi non può fare né non può chiamarli riproporre nulla non può fare assolutamente nulla perché il disoccupato fa la richiesta all'INPS il quale poi elabora i dati se non per una Pizzetti in una piccola parte del del de degli ammortizzatori in deroga ma un dettaglio se non sono più di venti mila nel quale si fa qualche cosa molto di molto
Specifico per il resto questi due soggetti links che eroga il sussidio e il centro impiego che secondo le circolari del ministero dovrebbe offrire al lavoratore il il le proposte di orientamento le proposte di lavoro e così via non si parlano e quindi non accade assolutamente e nulla nel libro nel il numero della rivista cioè una proposta per superare questo questo problema questo guaio
Né a chi ne ha creati tanti la riforma del titolo quinto della della Costituzione
è quella di creare un unico centro poi l'INPS può continuare a rimanere centro equatore che consenta sostanzialmente di fare in modo che il sussidio venga erogato solo nel momento in cui il lavoratore si presenta al centro impiega Fitto firma il patto con il centro impiego quindi si impegna a fare quel tipo di attività e quindi né in quel momento può essere erogato il problema del centro e delle idee del erogazioni
Delle attività di orientamento è un problema determinante perché una parte consistente come voi sapete del lavoro nero e determinato proprio dal Bruzzone in cassa integrazione che integrano o in mobilità che integrano
Il il il sussidio del del dello Stato con attività in nero ovvio quando tu se invece obbligato a presentarsi al centro affari colloqui di orientamento a fare la formazione ogni settimana vedere se ci sono i posti di lavoro ovviamente questo non diciamo incompatibile con una attività lavorativa in in nero
Cosa diciamo noi diciamo ed è questo che andiamo a adesso Leopoldo a quantificare
Ricordata da dove siamo partiti costa troppo in effetti costa troppo nel senso che se essi allarga ampia la platea dei beneficiari del sussidio le cifre sono consistenti sono consistenti però da un punto Daut a partire da una premessa tutta italiana per cui il sussidio si consuma tutto
Ma chi ha detto che il sussidio dovrà essere consumato tutto suo è e dimostrato non soltanto negli altri Paesi ma dimostrato anche in Italia il momento in cui dei pezzettini di queste politiche si sono fatte
Che quando il disoccupato viene preso seriamente incarico da un centro impiego viene fatto l'intervento viene fatto formazione
Eccetera eccetera e possibile
Che il quaranta e il cinquanta per cento di questi disoccupati venga occupato entro sei mesi quindi nel momento in cui noi prevediamo e quantifichiamo in termini di costi per lo Stato un sussidio con la platea più alta ma contemporaneamente prevediamo che una percentuale significativa mi sembra quaranta questa l'ipotesi che noi facciamo
Esce dal sussidio di disoccupazione nei primi sei mesi è evidente che il costo si abbatte drasticamente ecco quindi in sintesi qual è il tema
La sperimentazione per quanto riguarda diciamo le cifre
Forse è utile vedere quale la la spesa per la protezione sociale in Italia rispetto a agli altri Paesi e con questo grafico
Si mette in confronto la Spesal dal novanta al due mila e tre
Per la protezione sociale in Italia e rispetto alla media dei paesi dell'unione europea a quindici a venticinque vediamo che la di Ferilli in Italia si spende sostanzialmente valutata come percentuale del PIL del piglio la spesa sono di due punti percentuale in meno rispetto alla media E U sia quindici che a venticinque
Se però valutiamo la spesa pro-capite
Corretta tue a parità di potere d'acquisto vediamo che invece la Spesal per la produzione sociali in Italia in linea con il con la la media ma la anomalia italiana un'altra se analizziamo poi la spesa per la protezione sociale nelle sue tipologie
E cioè la spesa per le pensioni la spesa per la malattia la spesa per la disabilità famiglie bambini disoccupazione casa ed esclusione sociale vediamo ed è questo poi il tema del libro di Boeri di alcuni di alcuni anni fa che in Italia c'è su un'unica protezione sociale che si chiama
Pensioni
Più malattia perché se calcoliamo che pensioni malattia disabilità occuperà il novantatré per cento è ovvio che poco rimane per i sussidi fra l'altro le politiche attive e passive per la disoccupazione la spesa per le pensioni in Italia
E il sessantuno per cento il sessanta e il sessantuno virgola otto per cento
Rispetto alla spesa totale per la protezione sociale la media europea del a venticinque del quarantacinque virgola sette per cento è chiaro che quindi esiste quel tipo di problema di cui parlava prima Fabio Pammolli perché o sì alza
La aumenta la spesa per la protesta pure la protezione sociale ma non ne vedo molti molti molti margini oppure le tipologie dispensa per la protezione sociale devono essere modificate le quote devono essere motivo modificate abbassando alcune voci e alzando altre voci io ricordo sempre che un dato particolarmente curioso
La spesa per la famiglia
La più bassa rispetto alla media i due Paesi che hanno una spesa per la famiglia più bassa in tutta Europa e l'Italia la Spagna fra i due Paesi più cattolici
Allora sì grazie collegandomi a quello che diceva Roberto Cicciomessere cioè al fatto che abbiamo provato a stimare sostanzialmente il valore economico di una riforma dell'attuale degli attuali sistemi di sussidi di disoccupazione
Ci terrei a fare due premesse qualche premessa prima di di iniziare con il modello e quindi poi passare alla stima effettiva di quello che potrebbe essere la variazione della della della spesa rispetto a quella che attualmente la prima premessa che va sicuramente fatta è di carattere puramente tecnico quello che faremo quello che mostreremo di qui a poco quello che come gruppo quel Fort Worth che abbiamo fatto è stato sostanzialmente andare a identificare appunto uno modello un modello econometrico modello matematico che fosse in grado di appunto riprodurre il il rule la riforma che poi diciamo specificheremo nel dettaglio appunto dei sussidi di disoccupazione ma va detta una cosa va detto che nel momento in cui si cerca di modernizzare la realtà cioè nel momento in cui si cerca sostanzialmente di far dipendere e con la realtà nella sua complessità da modelli matematici econometrici e via dicendo si commettono inevitabilmente degli errori quindi siamo consapevoli assolutamente di questo e siamo consapevoli di questo e da una premessa che va comunque fatta perché forniremo un valore forniremo
Un appunto un dato quantitativo su quella che può essere l'effettiva spesa
E ci sono appunto delle delle delle condizioni che abbiamo dovuto necessariamente porre queste condizioni
Saranno chiaramente esplicitate e ognuno sarà in grado appunto di valutare il grado di realismo del nostro modello detto questo va fatta una seconda premessa e cioè che praticamente noi si parla quindi continuamente riforma degli ammortizzatori sociali ma noi ci siamo interessati diciamo la presentazione questa presentazione si occupa in maniera particolare del di una parte della riforma un po'più generale degli ammortizzatori sociali cioè si occupa esclusivamente della riforma appunto dei sussidi di disoccupazione ISO sì so qua ce ne rappresentano una componente importante ma sicuramente non esaustiva non completa limitata appunto della riforma più ampia della appunto Welfare State diciamo della riforma degli ammortizzatori sociali a tal proposito riporto ora diciamo una frase nel libro che citava prima Roberto Cicciomessere di Boeri e Perotti del due mila e due Meno pensioni più welfare che dicono che praticamente la riforma dei sussidi di disoccupazione è una componente sì importante ma sicuramente limitata del Welfare State e confondere la riforma degli ammortizzatori sociali con la riforma di sussidi di disoccupazione
è altamente fuorviante e fa spostare l'attenzione dal vero obiettivo che si deve perseguire e cioè per cercare di coprire tutte le cause manifestazioni della povertà di cui la disoccupazione solamente una delle possibili manifestazioni bene la prima parte della presentazione che adesso andiamo a fare sì sostanzialmente cerca di quantificare quale l'attuale spesa
Per
Il sussidi di disoccupazione cercando di delineare linee di massima Hunan prendo una variazione soprattutto negli anni dal due mila al due mila e quattro cercando di capire effettivamente quali siano sia da un punto di vista della spesa sia da un punto di vista dei beneficiari
Cerca di capire effettivamente quali siano state le variazioni e quali siano state le forme di diciamo di sussidio che hanno registrato un incremento e quali invece un decremento e poi abbiamo sostanzialmente cercato di calcolare la quota dei beneficiari sullo totale appunto delle persone effettivamente potenziali cioè dei potenziali beneficiari quindi i beneficiari effettivi sui potenziali beneficiari per cercare di capire quale potesse essere in grado di copertura ed erano le cifre che Roberto Cicciomessere prima
Di menzionava bene qui in questa tabella potete vedere praticante le spese per le politiche passive negli anni due mila due mila e quattro sono dati in migliaia di euro e sono una nostra elaborazione su dati di fonte INPS bene quello che si osserva adesso senza entrare nel dettaglio delle singole cifre quello che si osserva è che in generale per la cassa integrazione guadagni ordinaria cassa integrazione guadagni straordinaria si registrano degli incrementi considerevoli cioè passiamo per la cassa integrazione guadagni ordinaria da trecentottantasette milioni di euro del due mila
A oltre settecentoquaranta milioni di euro del due mila e quattro quindi registriamo un incremento di oltre il novanta per cento spesso per la cassa integrazione guadagni straordinaria e in generale anche per l'indennità di disoccupazione ordinaria quella non agricola ordinarie dov'è che si registra invece un decremento un decremento si registra nella diciamo nella indennità di disoccupazione speciale edile e in generale nella indennità di disoccupazione agricola diciamo che per quanto riguarda il totale il totale passiamo da sette miliardi e centottantaquattro milioni di euro a otto miliardi
E oltre gli otto miliardi e seicento milioni di euro registrando nel Complesso un incremento di oltre venti punti percentuali bene questo grafico
Questo grafico restituisce sicuramente meglio l'idea
Diciamo dei dati che abbiamo fornito questa questo grafico è calcolato sulle sulla base dell'incidenza percentuale delle spese delle singole voci sul totale della spesa bene quello che si osserva senza scendere nel dettaglio che praticamente a meno della indennità di disoccupazione agricola che cala per esempio per quanto riguarda l'Agricola ordinaria di oltre due punti percentuali in generale tranne che l'indennità disoccupazione speciale edile per il resto sì registrano solo incrementi
Siamo poi passati ad analizzare i beneficiari di politiche passive e chiaramente non sorprende il fatto che le due
Va le che le variazioni sostanzialmente siano cioè nelle la questa tabella prima tabella che abbiamo mostrato siano assolutamente correlate non dico nulla di di particolarmente sconvolgente intendo presente che aumentano i beneficiari aumentano le spese e effettivamente le voci
Di lì dove praticamente aumentano i beneficiari aumentano le spese quindi è una considerazione abbastanza banale teniamo presente che questi dati qui però forniscono un dato sullo stock medio hanno quindi sostanzialmente questi non sono beneficiari in sono sono beneficiari teorici sono praticamente calcolati sulla base di non sono persone fisiche ma sono praticamente beneficiari teorici cioè le i beneficiari che avrebbero goduto dell'indennità per l'intera durata un po'diciamo se lo stesso rapporto che in contabilità nazionale si utilizza tra diciamo le unità di lavoro che rappresentano non il numero di diciamo di lavoratori ma rappresenta il numero di lavoratori teorici a tempo pieno bene
Quello che si osserva e questo è diciamo sicuramente la diciamo la tabella tra quelle presentate più interessante qui abbiamo cercato di
Valutare il le varie forme di indennità di disoccupazione cercando di capire effettivamente quali fossero i settori quali fossero gli interventi che registravano un saldo negativo il saldo è dato praticamente dalla differenza tra i contributi e la somma tra le prestazioni e le coperture figurative
In altre parole prestazione coperture figurative rappresentano delle uscite i contributi rappresentano delle entrate bene quello che si registra e che praticamente il settore industriale di grandi servizi
In sostanza riesce ad autofinanziarsi perché se è vero che il le diciamo c'è un enorme deficit nella mobilità che va oltre il miliardo di euro è pur vero che la cassa integrazione guadagni ordinarie cassa integrazione guadagni straordinaria riesce a compensare questo ammanco è infatti il settore industriale dei grandi servizi chiude sostanzialmente in attivo con oltre novecento tre milioni di euro i dati si riferiscono la media anni due mila due due mila quattro
Stesso discorso per l'indennità di disoccupazione non agricola dove praticamente il requisiti di ridotti vengono compensati da quelli ordinari mentre quello che si osserva e ed è un dato che non sorprende il fatto che il vero buco nero sia rappresentato d'
L'indennità di disoccupazione agricola che registra oltre un miliardo e trecento milioni di passivo
E questo grafico mostra appunto in maniera ancora più netta più immediata quale sia effettivamente la situazione come vedete il la parte dell'istogramma in azzurro rappresenta effettivamente il saldo che è negativo nel caso dell'agricoltura
Bene ma entriamo nel nel merito della nostra proposta di riforma cioè cerchiamo di capire su quali logiche su quali basi abbiamo effettivamente costruito il nostro modello un modello che parte da una constatazione cioè per l'anno due mila e quattro abbiamo valutato quale fosse la quota di beneficiari di politiche passive sul totale dei potenziali beneficiari ebbene ci siamo resi conto abbiamo fatto due ipotesi sia nel caso in cui la cassa integrazione ordinaria fosse compresa che il caso in cui la cassa integrazione ordinaria non rientrasse ebbene ci rendiamo conto che la percentuale sostanzialmente sì sposta cioè a una forbice di quattro punti percentuali ma passiamo dal ventiquattro e settantotto sei quindi
Diciamo meno del trenta per cento dei potenziali beneficiari effettivamente godono di sussidi di diciamo di disoccupazione
Bene
Che cosa ci ha spinto che cosa ci ha spinto a creare questo modello e quali sono state le ipotesi che adesso di qui a poco
Esporremo le ipotesi che praticamente ci hanno spinto a che sono poi alla base del modello che abbiamo strutturato bene
Si parla di riforma di ammortizzatori sociali si parla di forma di sistemi di indennità disoccupazione e ci sono delle linee guida sicuramente a livello europeo che vanno cioè che che da diverso tempo da diversi anni e sicuramente c'è una considerazione da fare la considerazione da fare queste che l'attuale sistema di copertura delle diciamo dello stato di disoccupazione
A livello europeo è stato creato in un momento sicuramente diverso in un momento dove il quadro economico del mercato del lavoro erano erano caratterizzati da tassi di crescita sicuramente più elevati
E se volete da rapporti contrattuali sicuramente più stabili e molto più standardizzati
Quindi voglio dire a livello europeo ci si è resi conto sostanzialmente che l'attuale sistema di riforma degli ammortizzatori di diciamo di ammortizzatori sociali è obsoleto debba cambiato va cambiato cercando soprattutto di evitare quegli effetti disincentivanti sia sull'offerta che sulla domanda di lavoro
Sull'offerta per quanto riguarda effettivamente diciamo sul sul disoccupato cercando praticamente di responsabilizzare di qui a poco vedremo un esempio una buona prassi a livello europeo che effettivamente è poi alla base di una fine dell'uso puramente assistenziale che viene richiamato praticamente degli ammortizzatori sociali e con l'interazione tra politiche passive politiche attive la possibilità di riguardare l'indennità di disoccupazione come parte i integrando il integrante della formazione dell'inserimento occupazionale ed è proprio quello welfare to work di cui parlavamo prima quel pure farlo quel far turchi che potrebbe darci la possibilità di far diminuire in maniera esponenziale quella spessa per appunto la riforma dei sussidi di disoccupazione bene quindi le principali caratteristiche che hanno guidato il nostro modello di diciamo di riforma di stessi disoccupazione sono sostanzialmente questi cioè i lavoratori vanno considerati alla pari dinanzi a rischio di disoccupazione evitando appunto che l'appartenenza ad uno specifico settore produttivo
O ad un'azienda di una determinata dimensione possa rappresentare un motivo discriminante
Quindi sostanzialmente forme universali di sostegno al reddito nelle quali prevalga il fatto che il disoccupato il e è sia un cittadino quindi l'appartenenza del cittadino alla società piuttosto che e l'appartenenza del cittadino ad un determinato settore produttivo piuttosto che ad una azienda di una determinata dimensione e soprattutto un adeguato un adeguato controllo qualitativo e quantitativo della spesa della spesa pubblica destinata alle politiche del lavoro soprattutto favorendo quell'interazione tra politiche attive politiche passive più volte richiamata
Bene
è chiaro che queste linee guida a livello europeo rappresentano sostanzialmente una frattura
Col passato perché porre al centro dello sviluppo economico la gestione delle crisi aziendali e dei lavoratori in mobilità rappresenta sicuramente una novità rappresentato sicuramente una novità è la stessa interazione che viene richiesta tra politiche attive politiche passive
E rappresenta un'innovazione importante e appunto la fine dell'uso rappresenta la la la fine dell'era dell'uso puramente assistenziale degli ammortizzatori sociali e la nascita appunto del cosiddetto Uefa turca bene
Questo è un esempio di un un programma che è stato utilizzato in nel Regno Unito in Olanda e in diversi Paesi
Della dell'OCSE e che rappresenta proprio l'esempio se volete il il modello l'emblema di di di ciò che stiamo di ciò di cui stiamo parlando cioè dell'interazione tra politiche attive politiche passive e della responsabilizzazione dell'occupa del disoccupato che deve essere deve rientrare come parte integrante della sua formazione e del suo inserimento qua siamo alle bene il benefit transfer programmi sostanzialmente stabilisce che ogni disoccupato Possa convertire una parte dei propri sussidi di disoccupazione in buoni da assegnare o alle imprese che li assumano Olmi formino cioè in altre parole adesso è il disoccupato che a un sul funzione puramente volontaria e ogni lavoratore che assolutamente libero di scegliere se eccome destinare i propri sussidi di disoccupazione
Ed è chiaro che questo ha portato sono state fatte delle valutazioni su questi programmi e ha portato a ad un ad un'osservazione abbastanza evidente cioè che e e c'erano dei vantaggi per il lavoratore c'erano dei vantaggi per l'impresa c'erano dei vantaggi per lo Stato
I vantaggi per il lavoratore e la possibilità di decidere di accettare un lavoro solo a determinate condizioni solo quando lo riterrà adeguato ma chiaramente tra parentesi è scritta una condizione necessaria che non necessariamente deve rappresentare la condizione sufficiente
Di accettazione di un lavoro per esempio che il salario sia superiore all'indennità
Percepita vantaggi per l'impresa chiaramente diminuzione del costo del lavoro e vantaggi per lo Stato diminuzione della spesa e attivazione del disoccupato ecco attivazione del disoccupato che diventa adesso e elemento produttivo perché il passaggio dallo stato di disoccupazione non so di occupazione rappresenta comunque un valore aggiunto per l'intera
Comunità bene sono stati riscontrati tre serio ostacoli sostanzialmente di questo programma che in parte sono stati Liedholm ridotti e in parte non potranno mai comunque essere eliminati del tutto
Beh innanzitutto lo spiazzamento degli occupati correnti da parte dei lavoratori inseriti nel programma è chiaro che ci sono stati casi di aziende che hanno preferito licenziare i propri dipendenti per assumere persone che comunque erano inserite nel programma
Spese inutili perché comunque alcuni disoccupati avrebbero trovato lavoro anche senza il programma anche se non fossero stati inseriti inseriti nel programma e pare un effetto di sostituzione cioè fuori dal mercato del lavoro tra due persone in cerca di occupazione chiaramente non c'è cioè non c'era
Confronto perché la persona inserita nel programma viva dei vantaggi che l'altro non hanno non possedeva ebbene soluzioni trovate alcune delle soluzioni trovare limitazione dei buoni alle sole aziende che dimostrano di aver aumentato il numero di occupati questo per
Ed evitare lo spiazzamento cioè per evitare pratica che venissero licenziati le persone che comunque già
Erano parte integrante dell'azienda bene si è deciso di dare il buon uso solamente a quelle aziende che poi effettivamente dimostravano di non aver diminuito il numero di occupati e poi limitazione dei buoni ai soli disoccupati di lunga durata per quanto riguarda l'effetto di sostituzione bene ci sono poi si sono riscontrate delle criticità abbastanza evidenti ma l'aspetto kebab colto in tutta questa situazione che si è registrato un sensibile aumento dell'occupazione e soprattutto una graduale conversione della disoccupazione di lunga durata in disoccupazione di breve durata bene
La nostra proposta di riforma sostanzialmente quindi si basa su questo si basa sulla possibilità di
E di coprire con una forma universale tutte le persone che praticamente perdono il posto di lavoro
Quindi le ipotesi di base sono che la sostituzione delle attuali forme di sussidio con un unico sistema di indennità e l'allargamento della platea di beneficiari a tutti coloro che passano dallo stato di disoccupazione
Di occupazione scusate a quello di disoccupazione bene
L'elaborazione è stata fatta su dati Istat due mila e sei è stata fatta su dati Banca d'Italia e su dati INPS bene
L'indagine sulle forze di lavoro e l'analisi dei microdati dell'indagine sulle forze lavoro ci ha permesso di già permesso di classificare le persone in cerca di occupazione nei due gruppi che vedete per con precedenti esperienze lavorative ex occupati con precedenti esperienze lavorative ex inattivi
E tra parentesi ci sono sostanzialmente c'è la numerosità di questi due gruppi quindi ottocentodiciotto mila cinquecentoquarantotto mila il dato che vedete di persone in cerca di occupazione con precedente esperienza lavorativa un milione trecentosessanta seminaristi discosta chiaramente da quello che diceva prima Roberto Cicciomessere è dovuta al fatto che qui si considerano solo le persone in cerca di occupazione ma con precedente esperienza lavorativa quindi vengono diciamo non considerati tutti quelli che non arrivano alle spalle una precedente esperienza lavorativa bene
Ipotizzando
Ed è alla base della nostra la proposta di riforma ipotizzando che solo coloro che appartengono al primo gruppo cioè quella che passa non so di occupazione soldi su qualsiasi ricevano un contributo ebbene la quota di beneficiari di indennità
Sul totale delle persone in cerca di occupazione con precedente esperienza di veri dal cinquantanove nove per cento
Una rimessa questo cinquantanove nove per cento non va confrontato con quel ventotto e sei precedentemente indicato perché quello è rappresentato dal numero di beneficiari sul totale delle persone in cerca di occupazione quindici abbiamo rapportato
I potenziali beneficiari della nostra proposta di riforma sulle persone in cerca di occupazione si ma con il precedente esperienza lavorativa quindi il dato e leggermente differente
Bene ipotizziamo ancora che la platea dei beneficiari ecco non si modifichi in seguito alla variazione dell'ammontare del sussidio e questo è in aperta contraddizione con quella che è l'evidenza empirica perché in realtà se si modifica e si modificherà inevitabilmente si dovesse diciamo entrare in vigore una proposta di riforma beh inevitabilmente si modificherà per alcune fasce il l'ammontare del sussidio e questo inevitabilmente come scrive Mancini in una ricerca del due mila la strategia seguita disoccupato è sostanzialmente questa
Un individuo alla ricerca di un lavoro accetterà l'offerta rivolta di solo quando il salario offerto supererà o eguaglia un valore critico definito salario di riserva il salario di riserva rappresenta appunto quel valore che rende un lavoratore indifferente tra l'accettare un lavoro e non accettarlo
In generale infatti il guadagno che deriva dall'accettare un'offerta di lavoro e pari alla differenza cioè il lavoratore fa il il lavoratore disoccupato fa questo tipo di ragionamento
Riesce comunque in linea di massima confrontare l'effettivo salario che otterrebbe se accettasse un lavoro e i redditi alternativi percepiti graziosa disoccupazione quindi parliamo sia dell'indennità che del valore attribuibile al tempo libero è bene il salario di riserva sostanzialmente rappresenta quel valore critico che per cui le due quantità sostanzialmente rimangono appena definite risultino sosta
Uguali bene questo grafico qui
Rappresenta la probabilità di tornare a lavorare quindi questo è un grafico chiaramente non nostro ma ripreso da alcuni studi e la probabilità di tornare a lavorare in funzione del salario di riserva eccome chiaro che sia di c'è si registra un andamento asintotico verso lo zero all'aumentare del sale di riserva cioè è chiaro che se aumenta il salario di riserva aumenta il valore dello stipendio per il quale il lavoratore sarebbe disposto ad abbandonare lo stato di disoccupazione
Bene in realtà studi dimostrano se è vero che quindi che dobbiamo cercare di capire effettivamente quale possa essere poi il reale valore del sussidio affinché comunque non ci siano dei difetti disincentivanti per il disoccupato nella ricerca attiva del lavoro è pur vero che ci sono studi che dimostrano che l'aumento del sussidio se è vero che da un lato spingono i lavoratore il disoccupato comunque ad attendere l'offerta adeguata allungando inevitabilmente il periodo di permanenza nello stato di disoccupazione
Dall'altro però di offre la possibilità di destinare più risorse alla ricerca del lavoro migliorandone
Inevitabilmente la qualità
Bene le ipotesi quindi che sono alla base del nostro modello ricapitolando sono queste bacino dei beneficiari dei sussidi di disoccupazione rappresentato da coloro da tutti coloro che passano dallo stato di occupazione a quello di disoccupazione
Generosità e tempi di erogazione del sussidio che non influenzino la durata della permanenza nello stato di disoccupazione come abbiamo avuto modo di vedere e un un parametro purtroppo una condizione che un po'inficia il nostro modello ma che in linea di massima perché in linea di massima non trovo un pieno riscontro nella realtà
Ecco e chiamo poi nel dettaglio della proposta si supponga di garantire un sussidio pari al sessantacinque per cento dell'ultimo salario lordo percepito per i primi sei mesi
Di disoccupazione che scende al cinquantacinque per cento tra il settimo il diciottesimo mese e poi di garantire un reddito pari a cinquecento euro perché abbia cumulato un periodo di disoccupazione superiore ai diciotto mesi
Supponiamo
Ecco per il confronto con le attuali spese che tali sussidi vadano asso vadano a sostituire la cassa integrazione straordinaria le liste di mobilità
L'indennità di disoccupazione speciale edile e l'indennità di disoccupazione non agricola ordinaria teniamo fuori la cassa integrazione ordinaria che rappresenta uno strumento di integrazione al reddito per riduzioni di orario illimitate
Ebbene le due tabelle mostrano sostanzialmente il confronto nella prima tabella abbiamo la riproduzione del nostro modello che quindi registra una spessa di oltre sei miliardi e duecento milioni di euro
La tabella due invece ci mostra l'attuale spesa la spesa al due mila e quattro di
Oltre quattro miliardi di euro quindi parliamo praticamente di una differenza la nostra proposta la proposta formulata porterebbe ad un aumento della spesa pubblica di oltre due miliardi e centoventi milioni di euro bene ma
Ci sono delle considerazioni da fare delle considerazioni che riducono un poco questo diciamo questo differenziale il primo è che il calcolo è stato sicuramente effettuato supponendo che tutti i percettori lo utilizzino interamente per la durata dell'intera durata della disoccupazione questo non avviene nella realtà come dimostra uno studio fatto dall'istituto di ricerche Tolomeo I da Italia lavoro nel due mila e sei
Ma è possibile ridurre ulteriormente il periodo in cui il disoccupato percepisce l'indennità con opportune politiche di welfare to work in cui ad esempio si vincoli l'erogazione del contributo al concorso attivo da parte del disoccupato
Alla ricerca di un lavoro
Se si suppone infatti di inserire questa era la l'ipotesi di potesse ulteriore che l'abbiamo considerato se si suppone infatti di inserire entro i primi sei mesi il quaranta per cento dei beneficiari di sussidi ebbene la spesa si riduce di oltre mille duecento milioni di euro di oltre un miliardo e duecento milioni di euro assestandosi intorno ai cinquecento ai cinque miliardi di euro
Bene la differenza che a questo punto sarebbe di novecento milioni di euro potrebbe essere ad esempio finanziata con l'estensione di contributi
Alle imprese al di sotto di quindici dipendenti
Si osservi ancora che la stima che ne abbiamo fatto sostanzialmente non tiene conto ma per motivi chiaramente di di di di di tempo di di di diffusione dati del fatto che la disoccupazione tra il secondo trimestre due mila cinque il secondo trimestre due mila e sei la nostra elaborazione è stata fatta sui dati del primo trimestre due mila e cinque ma ripetuta anche per gli altri trimestri sostanzialmente
Dava risultati analoghi ebbene tra il secondo trimestre due mila cinque il secondo trimestre due mila sei c'è stato il numero di persone in cerca di occupazione è calato
Del e per diciamo è passato da un milione ottocentotrentasette mila unità un milioni seicentoventuno mila unità con una riduzione appunto dell'undici virgola sette perciò
Grazie Leopoldo grazie Roberto io darei ora la parola introducendo finalmente il terzo panel
Quello intitolato Istruzione Formazione in qualità e ricerca
A Fabio Pammolli professor Fabio Pammolli del CERM allora abbiamo già detto Imt Lucca
Per introdurci può sulla questione dell'università
Poi dare la parola allora insostenibili diverse e poi a chiara Lalli arte
Fabio
Sì grazie molto brevemente alcune considerazioni
Sul di introduzione al tema
Se
Dobbiamo un po'collegare anche quanto è stato discusso oggi al tema della ricerca e dell'università
Un modo semplice quello di interrogarsi circa la capacità del sistema universitario italiano di svolgere alcune funzioni essenziali rispetto a obiettivi di sviluppo economico e di crescita e a obiettivi di mobilità sociale
All'interno del Paese
Probabilmente se dovessimo interrogarci circa l'efficacia ed efficienza del sistema universitario italiano di concorrere alla crescita da un lato e alla mobilità sociale dall'altro troveremo risposte non ancora Giantin risposte negative sia in termini di capacità del sistema universitario e sistema di ricerca di generare nuove impellenze quindi generare capitale umano in grado di fare impresa in settori che prima non esistevano all'interno del suo dette tessuto industriale quindi concorrendo per questa via
Al rinnovamento del del tessuto produttivo i dati che che Roberto Cicciomessere ha presentato illustrano e documentano la difficoltà del sistema industriale italiano di rinnovarsi in termini nuovi settori e di settori ad alta tecnologia
E questa difficoltà discende dalla difficoltà anche dalla difficoltà del sistema di ricerca pubblico di produrre capitale umano in grado di concorrere
A Rinnovamento industriale
Ma se guardiamo due dati il dato della valore marginale
Di un anno di distruzione speso quinto il valore aggiuntivo che discende da un anno in più di distruzione
Per l'Italia vediamo che questo valore tra i più bassi dell'area OCSE e quindi questo significa che l'istruzione paga poco
Questo può essere per un problema della domanda da parte delle imprese può essere anche un problema da parte dell'Offerta cioè di sfornare profili professionali che non sono il linea con esigenze del mercato del lavoro
Altra considerazione se guardiamo la mobilità sociale dice dire la capacità del sistema di istruzione di promuovere salti di fascia di reddito o diciamo
Il livello di istruzione all'interno della famiglia vediamo che in entrambi i casi
I risultati non possono essere considerati soddisfacenti
E allora partendo da questi risultati negativi si tratta di capire almeno che personalmente giudico negativi si tratta di capire come riorientare il sistema di ricerca si sta universitario per svolgere alcune di queste funzioni in maniera più appropriata
Un ingrediente essenziale mi sembra quello della concorrenza
Si parla di liberalizzazioni di importanti comparti industriali probabilmente un comparto che ha bisogno di forti dosi di liberalizzazione il comparto della ricerca pubblica il comparto da ricerca universitaria e di forti dosi di concorrenza
Alcuni punti
Alcuni punti gli ho già toccati questa mattina e non mi ripeto che mi sembra importante però insistere sul fatto che l'allocazione di denaro pubblico all'università
Dovrebbe tener conto maggiormente di criteri di merito e di criteri di capacità delle università e dei centri di ricerca di produrre ricerca da questo punto di vista il modello di ripartizione del modello di finanziamento esista universitario modello non adeguato a sostenere un riorientamento delle attività verso mare
Quindi la maggiore plasticità del sistema di ricevere un altro punto è quello di mettere ordine nella contabilità delle università
è necessario introdurre a mio avviso una certificazione dei bilanci delle università è necessario accertare la situazione di dissesto di molti atenei italiani ed è necessario vincolare questi atenei alla produzione di piani di rientro di questi deficit sono stati prodotti non per un sottofinanziamento ma per una mala gestione
E dato che questi deficit esistono e gravano poi sulla capacità del sistema di ricerca di fare ricerca necessario fare luce su questo problema
E quindi maggiore trasparenza dei conti
E programmi pluriennali e qui c'è un problema di governance a due livelli di governance delle università ma anche di capacità del ministero competente
Di far formulare i piani di attività e programmi di attività agli atenei su orizzonti temporali adeguati congrui parlavamo questa mattina di programmi delle regioni di programmi di stabilità nazionali patto interno di stabilità
Dobbiamo pensare che tutta la vita degli atenei e del sistema universitario italiano non si basa su programmi pluriennali verificabili ai quali strutturati attorno attività da svolgere obiettivi da realizzare
Risorse da impiegare non c'è nessun tipo di relazione tra le attività che ci si propone di svolge il finanziamento
Richiesto per cui non si parla neppure di un vero e proprio fabbisogno perché non c'è neppure il concetto di un bilancio di previsione reale
Questo mi sembra un aspetto importante che richiederà sicuramente un salto di qualità sia interno alla pubblica amministrazione che interno al modo stesso dell'Università di concepire se stessi
Perché se si parla di autonomia delle università e di responsabilità il primo passo per avere autonomia responsabilità e quello della misurabilità ma è anche quello di programmi di sviluppo che siano programmi di sviluppo e non programmi di perpetuazione dell'inerzia
Che la struttura di incentivi attuali è una struttura i di finanziamento che in realtà garantisce un unico risultato che l'inerzia vale a dire che le aree che sono state finanziate maggiormente in passato continueranno a essere le aree che saranno finanziati maggiormente in futuro questo fa sì che nelle università italiane esistano sproporzioni tra dipartimenti tra aree di ricerca che non sono il frutto più un riorientamento del sistema universitario verso il nuovo
Ma sono il frutto di un retaggio del passato per cui abbiamo dipartimenti che in altri Paesi si sono essiccati e raggruppamenti disciplinari che esistono personalmente nei libri di storia della ricerca universitaria che danno invece sono dipartimenti
Molto ricchi idee invece raggruppamenti disciplinari nuovi che magari integrino ad esempio informatica biologia molecolare e altre scienza dei materiali che sono del tutto inesistenti perché il sistema non ha al suo interno motori di plasticità non si ricompone non si chiacchiera
Questo è un punto importante chiudo dicendo non so se l'abolizione del valore legale sia tecnicamente fattibile oggi perché la pubblica amministrazione continua ad assumere i funzionari facendo fede sul valore legale del titolo
Personalmente ritengo che una riflessione sull'abolizione del valore legale del titolo vada fatta e personalmente sono a favore dell'abolizione valore legale del titolo
Se anche non si ritenesse fattibile l'abolizione del valore legale oggi si dovrebbero introdurre sistemi di incentivi in grado di approssimarsi rapidamente alla collezione valore legale mi spiego intanto potenziare la domanda
Abbiamo un sistema di diritto allo studio che di fatto dal dei voci ero dei buoni agli studenti
Ma da dei buoni agli studenti da spendere all'interno di una regione perché è stato demandato alle Regioni e solo dopo che lo studente ha scelto di andare in università
Quindi realtà il diritto allo studio non viene utilizzato come strumento di concorrenza perché non è lo studente in base al reddito al merito il titolare di quel buona ma nell'ateneo sulla base del numero di studenti che hanno scelto di iscriversi a quella che ne lo studente diventa beneficiario solo in forma indiretta per cui siamo riusciti a fare un'operazione magistrale di non utilizzare un fondo che poteva servire a introdurre concorrenza tra gli atenei abbiamo ricondotto in acque molto più tranquille che devono le vere la Regione responsabile dell'allocazione ma sulla base di un parametro
Che di nuovo torna nella disponibilità degli atenei e questo è un problema concreto che potremmo rimuovere sia riportando la gestione dei fondi a livello centrale ma soprattutto rendendo lo studente titolare di quel buono e consentendo di di spenderlo là dove vuole e non invece di vincolarlo all'utilizzo nell'ateneo al quale ha fatto la prescrizione
Quindi forse prima di parlare di valori legati secondo punto
Abbiamo una distorsione indotta dal fatto che l'autonomia si scontra oggi con il fatto che gli atenei non possono praticare un livello di tassazione complessivo
All'interno della della dell'ateneo stesso superiore a una al venticinque per cento del fondo di finanziamento ordinario cioè l'ateneo X riceve cento e può avere dalle tasse solamente venticinque per cui se
A livello aggregato quindi non c'è un vincolo riferito al singolo c'è un vincolo riferito al finanziamento dell'ateneo prende dallo Stato
Paradossalmente se è un anno un ateneo fosse particolarmente bravo nell'attrarre troppi studenti si dovrebbe si vedrebbe costretto a restituire questa è accaduto una parte delle tasse perché supera la quota definita dal per legge di limite sul fondo di finanziamento ordinario se non è una distorsione questa non so che quali sono le distorsioni e quindi anche in questo caso lo strumento che consentirebbe di approssimare già oggi
Con minore costi politici rispettando l'autonomia degli atenei l'abolizione del valore legale del titolo di studio sarebbe rimuovere questo vincolo che non ha ragion d'essere di fissazione di una limite complessivo alla tassazione rispetto al fondo di finanziamento ordinario
Questo responsabilizzare degli atenei e consentirebbe allo Stato di chiedere dei piani di rientro dei disavanzi che siano basati sulla capacità dell'ateneo di finanziarsi con l'aumento delle tasse e quindi ci sarebbe
Uno stimolo anche al rientro dei vertici
Ultimo punto lo snodo tra ricerche insegnamento stamattina Ferella Kostoris a parlato dell'esperienza del CIPE esperienza positiva tuttavia il fatto di fronte al quale ci troviamo e che forse siamo riusciti a violare un tabù
Cioè siamo riusciti a far sì che ci fosse una valutazione della produzione scientifica dei dei docenti
Ma questa violazione del tabù non si è ancora tradotta in incentivi e finanziamenti che vanno a premiare le strutture che ricercatori bravi riprenda
Una cosa carina del sistema inglese
Derise cessazione exercise inglese è che ogni cinque anni
Vengono riallocati fondi alle università e alle aree di ricerca agli ai dipartimenti in quel caso
E si apre un vero e proprio mercato del lavoro perché il docente che abbia avuto una valutazione elevata in termini produzione scientifica porta con sé un premio che è molto superiore all'incremento di stipendio che può chiedere alla propria università cioè può ottenere un aumento di stipendio di cento ma porta con sé un premio di mille per il centro che se lo prende e qui c'è un reale mercato del lavoro oppure dentro il finanziamento pubblico legato alla valutazione della ricerca perché si è definito un sistema premiante che da una quota significativa del Budget non più in funzione del numero degli studenti o del numero dei crediti eccetera ma anche in funzione della ricerca ecco probabilmente
Ci dovremmo rendere conto che
Trascorriamo una quota non indifferente del nostro tempo a discutere di problemi che in altri Paesi hanno risolto quindici anni fa e noi stiamo scoprendo la modernità credendo che come dire questo implichi un'introduzione di riforme all'interno del sistema di ricerca
Ultimo punto
Nell'ultimo periodo mi sono occupato di dottorati
Abbiamo aperto la selezione per giovani ricercatori alcune aree di ricerca
Voglio dare un risultato un dato con fondi privati
Che ci sono stati messi a disposizione con un Grant non ristretto da Farmindustria abbiamo aperto due posizioni di giovane ricercatore di posto crea nell'aria di economia mercati istituzioni
Per due contratti triennali rinnovabili a condizioni di mercato ma a condizione un po'più basse di quelle che si possono trovare a Londra o a o a Barcellona per queste due domande l'anno scorso abbiamo per queste due posizioni dallo scorso abbiamo ricevuto centocinquanta application quest'anno siamo oltre le duecento
Una quota molto alta di questi ragazzi ha preso il PC di negli Stati Uniti non sono cittadini italiani
Io l'anno scorso ho avuto modo di fare una short list di fare le interviste ai primi trenta selezionati quest'anno dobbiamo ancora completare l'iter e vi posso assicurare che se avesse avuto il Budget per prendere i primi quindici di quei trenta avrei probabilmente costruito uno dei migliori dipartimenti di economia applicata queste che persone in italiano e rischiamo di non vederle mai cioè noi rischiamo di continuare ad avere delle selezioni per ricercatori ai quali per due posti partecipano due candidati
E questo è un problema grosso di incentivi è difficile parlare di apertura del sistema universitario se poi siamo chiusi e chiudiamo le frontiere le frontiere si chiudono con estrema facilità perché basta fare un bando
In gazzetta ESE ufficiale basta fa anche se lo si traduce in inglese sempre gazzette se ufficiale tradotto male rimane
Ci sono dei profili per la job description che quando si arriva a Ponte Chiasso
E ci si gira indietro non si capisce cosa cosa dicano perché il profilo professionale descritte valido solo per una provincia italiana non per un già già passando da da un'università all'altra e difficile perché sono proprio profili scritti per consentire ovviamente
Di una un vincolo alla selezione allora
Da questo punto di vista sia le fondazioni bancarie sia al sistema universitario deve tornare probabilmente a riscoprire il valore del generalissimo
Cioè di profili scritti in termini generali intellegibile all'estero di concorsi banditi veramente aperti a livello internazionale e di attrazione di giovani
Perché lo ripeto l'ho già detto stamani senza attrazioni di nuovi Giovanni motivati in grado di mettere pressione competitiva sui nostri giovani difficilmente potrò pensare che l'università faccia innovazione
E su questo vi ringrazio
Ringrazio davvero a Fabio Pammolli
Che
Come ormai da spesso accade Nam nei diversi appuntamenti che abbiamo dei organizzato insieme all'UE insieme al chairman del gruppo vuole far to work che non manca mai di dare davvero un quadro della situazione sia per i temi del welfare che per quelli oggi
Daloui affrontati dell'università
Davvero a trecentosessanta gradi essendo molto attento e buono buon ottimo indirette conoscitore di quella che è una realtà internazionale Luís è molto molto spesso negli Stati Uniti Stati Uniti a cui noi
Altrettanto spesso volgiamo lo sguardo come modelli di di formazione modelli di istruzione
E di un mercato certamente più libero di quanto non sia poi quello italiano e europeo io intanto devo dire perché siamo giunti ormai alle diciassette cinque e devo dire che la sala è ancora piuttosto piena quindi direi che facendo un primo bilancio di questo primo seminario ha ormai circa sette ore più e da da da l'orario d'inizio devo dire la vostra resistenza incredibilmente
Insomma è stata testata a dovere
Non ce ne approfitteremo però lo sottolineo con una qualche soddisfazione darei la parola adesso a Lorenzo Street riversa
Ripeto docente alla Bicocca di Mila no della direzione dei Radicali italiani che da molto tempo è impegnato con noi come noi su lui tematica del lavoro sì del lavoro dell'istruzione e della scuola
E quindi insomma direte se ne ha più che competente a te la parola
Grazie ma intanto davvero ringraziare molto
Per questa iniziativa che mi pare davvero importante come testimonia il fatto che siamo ancora qui in tanti a ad ascoltarci a imparare di operatori di cose belle risate
E
Ma di questa questa questa parte del nostro dibattito è intitolata temeva qualità
Io ne parlerò con riferimento alla scuola due tematiche sovrastante diverse che rispetto all'università di cui finora si è parlato
E ne parlerò
Non come di un problema tecnico perché io credo che certamente c'è un problema tecnico di come si favorisce di comunisti valuta la qualità nella scuola
Ma credo che in particolare per la scuola non solo per la scuola ma in particolare per la scuola I promessi e non tecnico ma culturale e politico
Perché
Davvero porre
Volete fare come noi sono vogliamo fare porre la qualità la dimensione della qualità al centro delle riflessioni per quel che riguarda la scuola
Significa fare un lanciare un manifesto di opposizione di alternativa culturale e politica
In realtà bravo e come dire noi per quanto riguarda la scuola poniamo come centrale un problema di qualità significa articolare quello che ecco parliamo per un momento anche in sede politica come radicali quando lo diciamo
Vogliamo l'alternativa dall'alternanza alternativa perché porre il problema della scuola con un problema di qualità porre come centrale rispetto allo sporco della qualità della scuola significa in realtà fare un discorso di opposizione radicale rispetto a quello in cui c'è una generale c'è stata e c'è una generale convergenza di forze politiche forze politiche sindacali e in realtà anche in tanta parte della società civile italiana
Che hanno priorità diverse ed opposte
Abbiamo detto tante volte che la la scuola le scelte di politica della scuola sono state dominate da sempre più negli ultimi decenni da un convergere di dinamiche di potere sindacali che burocratici
E adesso oggi non mi sente non mi soffermo su questo aspetto ci porterebbe troppo lontano ma e è chiaro ed evidente che sia la dimensione sia il potere i i burocrati citarla parti sindacali dall'altrettanto prende il loro intreccio
Hanno la hanno una caratteristica fra le tante
Che è quella di espellere la logica il ritiro della scuola
Della dell'educazione il primato del criterio educativo del Rhode lo scopo educativo che non è non rientra Mennella logica sindacale nell'Olimpo burocratica
Ma hanno anche quello che ci interessa in questa sede in particolare
Quello di espellere
Di opporvi negare la dimensione della qualità della scuola come criterio a cui principale a cui guardare
Basta citare le i di i casi esemplari
Da questo punto di vista voi pensate alla vita della scuola
Eviterà scuola non c'è mai
Una valutazione di risultati
Tunisino venisse il momento né il luogo né liste
Non c'è la valutazione del risultato di quello che la scuola passa lo per un aspetto in cui scusa ero fra poco ma storicamente via non è mai esistita non c'è no
Non c'è una valutazione degli insegnanti
Non esiste
Una volta esisteva formalmente un giudizio del prelievo è stato abrogato danni non c'è più veliste non c'è un momento in cui Sica si dica al mister Zhou sembravano sembravo o si dica tutti gli insegnanti qui fece una volta istituti bravi neanche non c'è non c'è il momento della valutazione no
La promozione
I valori di valore legale del del titolo rilasciato dalla scuola non ha alcun riferimento con la qualità
Delle dell'istruzione che la scuola d'arte no
Il nuovo il momento della qualità non c'è non non non è non è non è nelle dinamiche come la scuola è governata ma quello che credo sia importante
Valutare ed essere tutto perché non c'è
La domanda di qualità dalla società
Cioè non c'è ripensati nella vita socialità quando mai salvo di che le eccezioni sposò sempre
Trovare ma quando e dove c'è
Dalla società anche dalle famiglie nove va una domando una pressione una domanda di qualità
Alla scuola
Non c'è forza organizzata che chieda qualità alla scuola
Quello e quindi rientrano i minimi e mente sentendo stamattina
Ciccioli serio
I cerchi in fondo
Adesso forse sto forzando la cosa che mi diceva ma che in fondo anche dal mondo dell'impresa aggiunge poca domanda di qualità tra scuole cioè centri quindi alla scuola si domanda altro scuole si domanda che sia un luogo di socialità che sia questo che sia quelle foto tante cose si domandano chi sia un luogo di occupazione per
Per laureati che sia un luogo in cui si si gestisce la socialità che in cui si ma insomma la qualità della scuola non è non è non è domani non è domandata
Anche se ecco devo dire ci sono un po'di sintomi che qualcosa stia cambiando perché c'è uno sta a monte sta cominciando a montare nella società la preoccupazione rispetto al poco che vale alla fine il quello che sa imparate una sua quindi forse delle premesse cominciano a esserci
E difatti anche il modo come lui qui stiamo discutendo di queste cose in fondo fa parte di queste umbra noi stiamo in fondo siamo saremo politica siamo società sempre però sono ancora dati e realtà ed atti dati realtà minoritari se mi viene in mente quello che diceva Panebianco nel suo intervento al convegno era un fatto come radicali italiani a fine settembre
E che poneva proprio nella sua nel suo intervento quel convegno aveva posto questo problema quello che sto dicendo e su come come sul tema tema centrale e lui diceva una cosa
Cioè
Giudice a questo il vero questo problema e la mancanza di pressione sociale di domanda di qualità e il vero problema perché poi non possiamo inventare
Ogni genere di soluzione tecnica ma se non c'è la forza dietro la domanda la pressione lepre dove ci scontriamo con le pressioni o che il forza che vanno invece nella direzione opposta per legare qualità no
E attualmente mi diceva
C'è una via maestra per
Generare nella società domanda di qualità ed è quella che possiamo desumere
Nella riforma ove lo slogan che M nove della abolizione del valore legale del titolo di studio cioè nel momento in cui
Il titolo di studio non vale più in quanto bollino ma il titolo che una scuola rilascia
Vale solo voi solo due per per quello che esso sostanzialmente vale per la qualità per il prestigio che la scuola calare ha rilasciato da
Allora a quel punto
è evidente
Che dalle famiglie dalla siccità verrebbe alle scuole una domanda di qualità perché non avrebbe altra ragione d'essere altra ragione di avere clienti di aver utenti che perché l'articolo volete allievi una scuola se non quella di del del suo prestigio qualitativo
E
La torre quindi questo è da questo punto di vista io credo che
Abbiamo avuto sempre molta con ed è questo almeno come parola d'ordine l'abbiamo sempre posto pure nella
Lei trentuno punti di Fiuggi della Rosa nel Pugno
Siamo stati un po'timidi per così dire perché abbiamo proposto il tema
Qualche
C'era qualche poi ha detto per così dire non
Perché il tema della polizia il valore legale del titolo di studio è stato posto soltanto a livello dell'università e magari una scuola dove che ha ha caratteristiche parti diverse ma per le ragioni che sta dicendo evidentemente fondamentale
Ma diciamo in sede di valutazione politica dobbiamo anche dire credo che l'abolizione del bollo dell'ora legale sarebbe una rivoluzione una rivoluzione tale
Prati dove troviamo la forza così è una è una con c'è una complessità di operazioni di è un obiettivo da dichiarare ma credo onestamente
Noi possiamo scriverlo nei nostri programmi anzi credo dobbiamo scrivere nostri programmi dobbiamo il proporlo perché anche culturalmente ottantuno riproporlo e già un farlo entrare davvero nel dibattito è un risultato in sé già ma certamente non è cosa che i minimi i sei mesi sia alla portata dei nostri oggettiva
Quello che credo che si debba fare è essenziale fare
Condurre la battaglia per per la battaglia politica e culturale permettere il la questione della qualità al centro
Della distruzione sulla scuola quello che appunto invece una non c'è non esiste
Perché appunto contro questo principio della qualità
Come questioni primarie c'è un convergere generalizzata dici
E qui richiamo quello che BCE ne avevo parlato al convegno comici settembre ma ci torno perché mi pare centrale pronti e di nell'attualità
Qual è se c'è un dato
Su cui tutte le forze politiche i due schieramenti con bella e generale unanimità super partitica tra spartiti Ka
Di bipartisan come si sono ritrovati è che se c'è un'urgenza nella scuola italiana e quello di mettere a posto di precari
Collocare i precari
La Moratti ne ha messi a posto grave hanno preparato un piano per mettere a posto centotrenta mila in nella attuale finanziaria
Sì approva che se ne mettono a posto in tre anni centocinquanta mila ma c'è buone speranze perché c'è una forte offensiva di Rifondazione Comunista
Componente determinante governo che ha annunciato che non voterà la finanziaria se queste ci proverà molto e abbondantemente aumentate credo almeno e altri cento mila precarie
Con vigoroso segno del covo dei discobar della CGIL coso
Questi sono i termini
I termini della questione dove è evidente che si dice mettere a posto i precari
Mentre i precari se non non dobbiamo essere demagoghi
Precari ci sono eccellenti insegnanti
Che sono anche di pessimi ce n'è di tutti i generi il problema è che mettere a posto i precari in quanto precari
Per il loro esser precari non per loro e se vuol dire legare un criterio e di farlo in queste dimensioni vuol dire ogni posto possibile dei prossimi anni serata ai precari in quanto precari significa legare il principio
Di cercare di selezionare almeno in parte non siamo estremisti ma almeno in parte gli insegnanti con criteri di qualità in quanto bravi insegnanti cercando di valutare inserire dei bravissimi quindi e la scelta
Proprio in inning inducendo radice alternativa a un criterio a un ritiro di qualità della scuola
E allora se noi abbiamo
Noi abbiamo appunto questo criterio di selezionare per anni
Dice poi la partita sulla Finanziaria sono mentre in particolare della finanziaria perché vedremo andremo troppo lontani ma c'è una partita su cui la su quanto dovranno durare le
Attuali graduatorie in cui ci dentro il tutto e che sono in buona parte fatte con criteri di anzianità di servizio di supplenza Henning sul rimpallo non in toto il Complesso come sono articolo composte queste graduatorie ma insomma
Noi avremo
Non so se per tre o per cinque con per dieci anni a secondo come finirà queste partite sulla Finanziaria
Insegnanti
Immessi nella scuola solo principalmente con un criterio di anzianità nel i supplenti di punteggi acquistati con sprezzo
Supplenze in buona parte date su basi compiti il punteggio che nulla hanno a che fare con la qualità con la loro capacità di di ti di insegnare con la loro collicolo livello culturale
Questo mentre in fondo si era aperta
Cuore in fondo in parte ancora aperta una partita
Perché se avviata negli ultimi anni
Un un nuovo sistema
Di selezione degli insegnanti con la formazione universitaria insegnanti che di per sé non garantisce nulla ma forse può già qualcosa di più
Che la casualità totale dette il punteggio
E in cui si era perso perché uno scontro c'è stato si era aperta intorno la la possibilità
In sede di attuazione di uno dei due dei decreti di attuazione delle forme onorati che adesso è stata sospesa per un governo di sistema di
Ingresso di selezione di insegnanti che tenesse qui che desse uno spazio anche agli insegnanti confronti universitaria e era parso a un certo momento poi anche questo è rientrata già col Governo precedente
Che desse spazio alle scuole per contribuire
Alla scelta di insegnanti che scuola dovessero assumere non capiamo bene in meeting nel momento in cui le scuole son dotati di autonomia
Capiamo che differenze cioè facility una scuola può se con almeno in parte scegliersi i troppi insegnanti in funzione dei propri progetti educativi della e anche del delle come vuole essere valutata oppure non può
Tutto questo sembra definitivamente sembra definitivamente tramontata con il paradosso
Di uno Stato che ha scelto
La via della formazione universitaria insegnanti pensiamo che dire la differenza anche prego sparasse normalmente si parla della formazione si parla sempre di queste famose SIS le le le le le scuole di formazione per insegnante secondario pensate per le scuole elementari
La differenza fra insegnanti elementari formate solo con la scuola di quattro anni come la scuola magistrale o insegnanti
Insegnanti elementari con una
Laurea di robusti quattro anni di di fronte c'è una
Una formazione all'insegnamento poi prego notare quanto le singole sta riescano ad Anna dei ma insomma e c'è una differenza sul piano della qualità bene tutto questo questi insegnanti vengono buttati
In fondo a queste graduatorie perché hanno punteggi inferiori alla fine di quelli che hanno curato in qualche punteggio cure sospetti no
E allora
Da questo punto di vista
Intorno al al problema
Quale via ci può essere
Quale su quale via su qual su su che cosa ci si deve lastre succhi terreni riciclate uno questo la formazione insegnanti perché poi evidente che la qualità dell'insegnante è il novanta per cento era quella di una scuola
E il problema l'altro grande problema l'altro grande terreno
E è quello della valutazione del cuore e qui rientra non non riprendo molte le cose che stazioni diverse ma so che sono state dette priverà Pammolli sulla valutazioni l'università
La valutazione delle scuole beh queste anche qui interessante devo dire
Da che verrà membro di una di una forza politica che sostiene questo governo
Mi trovo diciamo in qualche modo disagio perché
In una situazione in cui con il precedente governo si era varato un sistema di valutazione delle scuole ma sul ring imperfetto malfunzionante che stava dando esiti
Un popolo sesti ma un sistema appena avviato in via di sperimentazione
In cui per le scuole del primo ciclo cioè il scuole primarie e scuole secondarie inferiori
Da un anno era partito un sistema di valutazione
Sconti per ogni singola scuola
Be i ministro Fioroni
Non so se posso posso avere anche supposizioni rispondendo pressioni sindacali il sindacato non ha mai molto amato le valutazioni anche su questo piano
Ha deciso di trasformare queste invece di dire benissimo il Sistri il sistema di valutazione così come funziona male come lo miglioriamo lo ha modificato nel senso di venderlo
Di renderlo a campione cioè invece che valutare scuola per scuola quindi rendendo ogni scuola responsabili di quello che fa
E valutabile per quello che fa
Una valutazione a campione per consentire una valutazione del sistema scolastico capite cosa dir questo in una
In un in un sistema di autonomia delle scuole in cui le scuole hanno dei margini effettivi di scelta su che cosa fanno e come lo fanno
Il togliere il dato della valutazione
Il mettere in concorrenza le scuole senza elementi di valutazione senza nessun tipo di
Sanzioni o premi in funzione della qualità del servizio offerto significa in Baldini in vigenza del valore legale del titolo di studio significa mettere le scuole di attivare una concorrenza fra le scuole al peggio
E tirare una concorrenza fra le scuole al alla promozione facile perché evidentemente la dinamica
Quindi e tutto questo
E tutto questo è la cosa più preoccupante questo avviene inutile senza suscitare proteste indignazione nessuno
Sì c'è stato mi pare
C'è stato l'articolo importanti Panebianco che ha sollevato questo bene io non mi ricordo no contratti a deplorevoli
Il retail cosa questo che cosa che cosa vuol dire nel nel
Come
Sono
Ai fan che escludeva vero anche sul sole anche sulle sì sì certo anche solo il suo rancore però
Cioè non non c'è stata una una insurrezione generale certamente non è che un articolo di fondo del Corriere della Sera e l'articolo importante forse era folle mi pare sul sul sul Sole
Sono cose importanti e che indicano sono indizio del fatto che forse delle cose possono cominciare a muoversi su questo terreno ma siamo sempre in condizioni di minoranza di battaglie di opposizione per fare emergere per fare emergere il tema della qualità
E è evidente che
Il
Il fare emergere il come centrale il problema della qualità
Il mettere il il conquistare qualità della scuola eh
L'unica condizione per offrire tutela anche ai più deboli
Ed eventualmente ai più deboli consulte che è soltanto offrendo una scuola buona che chi è svantaggiato socialmente
E può avere degli strumenti anche di difesa di difesa sociale quindi il problema è l'obiettivo politico deve essere quello di riuscire ad attivare una concorrenza fra le scuole
è la concorrenza ancora volta la politica liberale la concorrenza fra le scuole fra le scuole pubbliche fra le scuole pubbliche e quelle private fra al meglio sotto il segno della qualità questo è ludiche o questa è Lou è lo strumento che si può offrire
E che si può offrire in cui poi
I quali si aprono le prospettive non entro non entro su questo lo segnalo
Si apre il problema
Se c'è concorrenza di assicurare effettiva libertà di scelta
Assicurare sia libertà di scelta significa porre in prospettiva il problema del buono scuola
Tu mente porre il problema del buono scuola io anche di non entrare su questa a evoco evocò soltanto il problema pone il problema
Di come se si può si può far crescere libertà e concorrenza come condizione per lo sviluppo e la qualità in un momento in cui ecco diventa così centrali il problema delle integrazione dei fenomeni di integrazione o di non integrazione quindi il problema delle scuole anche le scuole islamiche nell'oscurità qui c'è un problema molto complessa ma credo che è in questi termini
E tenendo le pur tenendo conto di tutta la sua problematicità che occorre affrontarlo
In una chiave in cui il tema centrale quello della qualità scuola
Libertà e qualità che vanno insieme
Nella nella
E e sono i temi di una politica per la scuola
Che voglia essere socialista perché liberale liberale perché socialista non non non non se ne scappa non si può e nella consapevolezza politica e culturale
Che la battaglia sindacale
Per in contrapposizione alle dinamiche che portano a privilegiare il film il qualità che si presentano come battaglie
Popolari e di sinistra perché sono a difesa dei poveri sente poveri davvero i poveri precari perché ci sono drammaticità di problemi umani che
Ma
Sono in Radice profondamente antipopolari
E qui si va al nodo di che cosa di quale è una politica di sinistra qual è una politica socialista per la scuola se in quella corporativa
Ho in realtà quella liberale
Come c'è il problema
In questo senso contento se noi diciamo
E politica socialista quella che in questa chiave si preoccupa di tutelati offre di dare un'offerta di scuola buona
Ai deboli
Socialmente anche dei voli culturalmente
è problema di politica socialista
Quella di una scuola di qualità che offra e garantisca percorsi di eccellenza a quelli che li possono a quelli che sono in grado di usufruirne
In pratica uno dei primi drammatici della scuola non solo di università della scuola più ancora e quello di una condizione in cui i ragazzi più bravi più K
C'è non non trovano lo spazio per rispetto a un a un criterio di giustizia di tutela degli ultimi spesso mal riposte mal gestito che non trovano di la possibilità
Di un percorso di eccellenza che potrebbero che potrebbero seguire
Attenti questo è è andato di drammatica ingiustizia sociale
Oltre che di danno
Evidentissimo per il sistema Paese tornando altre cose di cui si è parlato in questa di cui si è parlato in in questa giornate
E che il problema
Della uguaglianza il tema dell'uguaglianza e poi vediamo
Da vari da vari dal punto di vista ci sono sono arrivata questo che il tema
In fondo delle idee della grande ideologia che è stata dietro a tante scelte che state dietro animato dall'antico nascosto qua coperto magari
Ma lividi solo se dovessimo andare a quell'ideologia che ha retto la politica scolastica degli ultimi decenni è una che ha dominato il dibattito è stato unito richiede l'uguaglianza
E di per sé è un valore da tutelare e difendere ma Luis lo esalta nella forma di una uguaglianza come ha detto verrà ripetendo riprendo l'argomento che ha usato sottraggo nel nostro convegno
Uguaglianza intesa come uniformità
Perciò si può da tanti punti di vista
Scuola uniforme trattamento degli insegnanti
Tutti gli insegnanti bravi o cattivi del trattato pagati uguale
Trattati allo stesso modo senza mai nessun riconoscimento delle capacità dei meriti
Che non è uguale emettere ogni evidentemente poi negazione dell'uguaglianza
L'uniformità e negazione dell'uguaglianza e Luca negazione per cui da questo punto di vista della possibilità che la scuola arrivi offrire un servizio valido agli agli studenti alla macchina alla maggioranza dedicata al popolo tribù se volesse usare questi questi termini perché comunicazione negazione di qualità
Scoraggiamento agli insegnanti a diventare bonifiche neanche in questo tanto drammatico la scuola meglio scoraggia l'insegnante che non lo Ski è un bravo che si anche ci sono per fortuna tanti eccellenti insegnanti lo fa in in sostanza in opposizione alle dinamiche la scuola mette che tenta Risi è un fatto di resistenza ad essere buoni insegnanti intranet nella scuola così come
Quindi sul riconoscimento alla professionalità nessuna carriera nessun eccentrici
Ma poi anche il discorso l'uguaglianza Q uniformità come uguaglianza
Come la grande
Proposta anche rispetto alla
Al tipo di scuola in fondo al
Se non ci pensiamo una cosa su cui tutti sono siamo d'accordo sulle collettiva che è stata una grande conquista
La vera grande riforma che c'è stato la scuola media unica unico appunto uguale de
Questo criterio
è diventato una filosofia generale
La stessa cosa cosa offerto a tutti che è diventato il grande criterio il grande tema della riforma della scuola secondaria da trent'anni c'è il confronto sulla riforma del la riforma della scuola
è in fondo il più grande teme vogliamo estendere la logica della scuola media unica anche alle superiori
Scuola uniforme
Quindi poi biennio il biennio unico adesso appunto con la con la Finanziaria questo orientamento intride scolastica cinico l'esclusione se non con la forma si è separato una formula ambigua uno forse uno spazio ancora la formazione professionale data ma insomma
La scuola
L'idea di una scuola il più possibile unica
In cui alla fine poi il modello e quello dell'istruzione liceale
Quindi negando lo spazio alla alla educare alla abusive cognitivo fondato sulla cultura del fare che riconosca che
E vedete
è
La l'idea di fondo è dobbiamo mettere tutti sullo stesso piano mi dietro quegli anzi Pisano cinque uniformità
E che la dinamica
Che e quella davvero che porta ai fallimenti che porta alle rinunce agli abbandoni
Perché e proprio nel momento in cui a tutti si vuole imporre
Un'unica formula di scuola un unico generiche praticamente che la gente poi abbandona non ci riesce non
Cui
Da un lato si impone a tutti una cultura liceale dall'altra si crea si creano dei di ammazza in realtà il liceo per adeguare il liceo a quelli che in realtà liceo non ci vorrebbero andare
E quindi si fa un po'pasticcioni che non va bene a nessuno quel vestito uguale per tutti che non ovviamente non viene più nessuno mentre e chiaro che una politica di qualità nella scuola
A al centro invece la preoccupazione di of della di dare l'offerta la più differenziata la più varia rispetto alla molteplicità differenze delle domande dirigente per consentire a ciascuno il suo val davvero la propria strada questa è la scuola e la qualità della scuola e la qualità del rapporto educativo ecco su questo io credo potrei però ho parlato troppo qui mi mi fermo
Ma e i io credo che intorno a a questi temi che noi dobbiamo riflettere
Avendo al di là i prima
Della della domanda su come si garantisce la qualità e la scuola
Il problema politico di come e dove si trovano le forze le alleanze
Le forze politiche e forze sociali e le forze culturali
Per imporre in questo Paese una battaglia contro questo enorme schieramento avversario
Per far sì che la la battaglia sulla qualità e la scuola diventi non una cosa che ci diciamo
Tra pochi ma diventi una grande battaglia politica in cui si possa fare politica
Magari perdendo ma almeno cominciando a fare la data di questo il nostro problema è aprire uno scontro politico reale
Trovare alleanze dentro la coalizione attraverso le coalizioni spaccando il mondo sindacale trovando nella scuola le energie i tanti i docenti che che vorrebbero ribellarsi a questa loro risoluzione ampi a a agli impiegati
Che è il contrario della della professionalità docente le forze nella società
Nel mondo e fra gli intellettuali nelle università per farsesca partire lo scontro sulla qualità della scuola come centralità Meredith era a scuola
Grazie a Lorenzo Strictly verso adesso è previsto l'intervento in chiusura di Chiara Lalli del consiglio generale dell'associazione Coscioni che ringrazio veramente per essere qui
In questi giorni poi anche per l'associazione Coscioni per me tutti così
Pieni di iniziativa e anche
Sofferti
Un atto infatti c'è lo sciopero della fame
Di molti radicali molti l'associazione Coscioni diritta Emma Bonino di Marco Cappato quindi vi ringrazio veramente perché mi faceva davvero piacere che qualcuno di voi oggi nonostante i numerosi impegni
Foste foste qui atteggiarsi grazie io vorrei parlarvi di alcuni dei quali alcuni dei principali guai dell'università italiana
Iniziando smentendo un po'un luogo comune che vede nella carenza di fondi il principale problema dell'università italiana
Non è così perché andando poi a confrontare la quantità di finanziamenti destinati alla formazione universitaria vediamo che poi le differenze con paesi che se la cavano molto meglio di noi dal punto di vista universitario la differenza qua non è così profonda anzi su alcune voci forze la destinazione di fondi anche più elevata in Italia
Però poi dobbiamo andare a spiegare il paradosso che sì dire che ognuno di di mio noti che ha un'esperienza universitaria vive sulla propria pelle rispetto anche la percezione ad esempio sui salari sulla differenza dei salari che un professore percepisce in Italia rispetto alla Francia Inghilterra o altri Paesi
Il primo punto da cui vorrei parlare dal da cui vorrei partire il cosiddetto nepotismo universitario
Nepotismo diversità Ario che diventato quasi una cantilena cui forse ci stiamo rassegnando ma che dovrebbe essere proprio il punto iniziale
Per migliorare l'offerta formativa è produttiva delle università
Il problema del nepotismo è tanto grave tanto radicato nella mia testa italiani che addirittura poco tempo fa l'Università di Bologna approvato un codice etico in cui uno dei punti fondamentali è proprio definizione ma soprattutto avversione combattimento combattere lotta verso i meccanismi di nepotismo universitario
Dicendo la definizione del Codice etico dell'Università di Bologna che riesce a strappare anche quasi un sorriso certo amaro ma un sorriso rispetto a quali sono i meccanismi di reclutamento universitario faccio una premessa che l'importanza della lotta al nepotismo non è tanto non solo un problema di ordine morale
Ma è un problema proprio di migliorare il meccanismo di Chieti mutamento e quindi di conseguenza la produttività rispetto a un mondo che si allarga e quindi all'università che non riesce a essere competitiva con le altre università
Università dell'Europa ma pensiamo anche spesso è stato nominato come esempio l'università degli Stati Uniti
Secondo il Codice etico dell'Università di Bologna si può parlare di me tutto di me nepotismo qualora vi sia coincidenza o finita fra il settore scientifico disciplinare del protettore e quello del protetto
Oppure qualora il protetto debba svolgere la propria attività nell'ambito dello stesso dipartimento del produttore certo già questi termini come dicevo prima strappano
Altri si si richiamano scenari abbastanza inquietanti è e soprattutto il fatto che questi meccanismi siano ormai accettati quasi considerati come la norma lascia veramente rifletterà
Pratiche di favoritismo
Nepotismo e pratiche di favoritismo che sono poi legato a doppio filo con un altro grave problema che è quello del localismo delle carriere cioè accade spesso che una persona che riesce dopo numerose difficoltà ad avviare la propria carriera
Poi passi dal dottorato al ricercatore all'associato all'ordinario ed eventualmente anche più su Sempre eliminando rimanendo nello stesso ateneo
Anche qui forse ci dovremo fare qualche domanda e soprattutto cercare di trovare risposte e possibilmente qualche proposta di soluzione
Credo che sia esemplare anch'per dare un po'di numeri rispetto a al problema del nepotismo diversi Dario ogni indagine che è stata condotta nella torneo di Bari
Questa indagine è uscita anche sui quotidiani circa un anno fa e veramente ha illustrato numeri allarmanti
Il numero ventiquattro di un corridoio di una stanza è la stanza di un certo professore Giovanni Tatarano
Ordinario di diritto privato se ci spostiamo nello stesso corridoio nello stesso piano della facoltà troviamo il figlio Marco che insegna proprio lì dietro
Nella stanza numero quattro la figlia Maria Chiara che riceve gli studenti fare esami nella stanza di fronte la numero dodici
E poi i vari altri collegamenti tra generi gli sposi esposte
E affiliati quindi grande famiglia che occupano intere facoltà se non interuniversitaria
Di cognomi ce ne sono varie
E credo che sia
Divertente ancora una volta con amarezza quello che lo stesso giornalista riporta cercando un professore il giornalista va dar custodia dell'Università chiedendo mi scusi dove posso trovare il professor Girone
Giustamente il custode anche un po'spazientito risponde scusi ma gironi chi girone Giovanni Magnifico Rettore oppure gironi Raffaella che sua figlia oppure ancora girone Gianluca che suo figlio oggi non è Sallustio Giulio che sua moglie in ordine la stanza numero tre stanza numero ventisei stanza numero cinquantotto stanza numero tredici
E aggiunge se poi vuole parlare con un altro parente stretta del girone ci sarebbe pure il dottor Francesco Campobasso associato di statistica che è il marito della professoressa Raffaella quinto piano stanza numero diciannove
Una vera e propria occupazione parte di un clan familiare
Che gestisce
Forse la metà di un dipartimento
Eh sì quasi Tom vuole riverenza ormai pensa al limite gli esempi che ripeto sono molti altri quest'articolo vengono nominati
Vari altri nomi tant'è che il giornalista di cinque si parla veramente di parentopoli e probabilmente non c'è Quasimodo per uscirne
E riceve anche una un trattamento come potete immaginare immaginare abbastanza scortese da parte del rettore suddetto
Che alla fine però accetta di rispondere
E a domanda ma scusi qui allora ci troviamo veramente in una situazione in cui una sola famiglia gestisce la formazione universitaria
Rispondeva no i nomi non c'entrano i concorsi o sono corretti o non sono corretti non ovviamente non si sofferma dire di che tipo siano stati i concorsi effettuati nel suo ateneo nel caso di mia moglie di mio figlio è stato tutto regolarissimo quel che conta soltanto la produzione scientifica benissimo questo è un altro baratro nell'università perché spessissimo chi riesce dopo
Magari molto tempo molte fatiche a vincere il primo scalino per quello del concorso da ricercatore può alquanti vegetare l'università ma è soltanto il criterio di anzianità che lo porterà Avanti sia con salario e molto probabilmente anche con i gradini della carriera accademica
Sesto problema e se essa regione al Policlinico probabilmente con una ricaduta più grave non che il problema sulla formazione Ignazia grave ma nel momento in cui si mischia al problema della formazione a quello sanitario
Forse raddoppia
Sesto problema
E stesse percentuali grazie
Di legami familiari
Quasi tutti i vincitori dottorato di ricerca o quelli che hanno ricevuto l'incarico a tempo determinato indeterminato nel plinti clinico sono legati da parentele più o meno strette con i rettori io i capi del dipartimento
Il quaranta per cento circa definite primari nella stessa facoltà sono nella stessa facoltà dei padri e molto spesso addirittura nella stessa struttura operativa l'altro dato che fa riflettere anche queste persone che sono appoggiate da un clan familiare
In genere riesco ad arrivare ai posti dieci anni in media dieci anni prima delle stesse persone con un caratteristico quale dal punto di vista della formazione e della curriculum dieci anni prima di quanto possano fare coloro che non hanno le spalle coperte
Altro problema
La frantumazione delle sedi universitarie la proliferazione di cattedre arreso forse il problema della formazione ancora più grave perché in genere le cattedre e gli Atenei proliferano quasi esclusivamente per dare poi la possibilità alle persone che devono essere piazzate di trovare una strada io ricordo per esperienza personale che all'università di Sassari ha la facoltà di filosofia esista una cattedra
Denominata Storia della filosofia morale della Sardegna
Ora io non so ma probabilmente
No probabilmente è per mia ignoranza ma faccio un po'di fatica a farmi venire in mente luminari di filosofia morale sarda ma forse il problema non sarebbe neanche solo questo ma
è quello di delimitare una disciplina concettuale che dovrebbe essere non radicata a un territorio addirittura a un'isola di una in uno stato interamente fatico a trovare qualche ragione che non sia quella di dare una cattedra o di dare spazio a qualcuno che non si riusciva a piazzare in altro modo
Il problema è che i criteri di reclutamento come abbiamo visto sono sballati e questo va a minare appunto la possibilità di essere competitivi rispetto agli altri formati da altre università
Che cosa si può fare
L'associazione gusto scossoni ha presentato qualche tempo fa una proposta relativa alla riforma universitaria e che io voglio
Ed estrarli brevemente e che di certo è una proposta che richiederebbe un cambiamento rivoluzionario forse eccessivo ma che potrebbe perlomeno a suggerire spunti per migliorare il disastro in atto
Come abbiamo visto parlando di nepotismo appunto è evidente che il problema principale sta nel reclutamento nel sistema di reclutamento dei giovani ricercatori di quelli che saranno poi i docenti del futuro di quelli che saranno responsabili per i profili formativi di coloro che usciranno da quei università e che cercheranno cuoio di rimanere nell'università o di trovare posto nel mondo del lavoro
Come dicevo prima quasi esclusivamente il criterio di anzianità nel momento in cui io non mette piede in università ci rimane indipendentemente dalla produttività scientifica anzi sembra che la produzione scientifica dei dei ricercatori non è quasi tenuta in considerazione
è abbastanza inquietante pensare che se una persona entra e inizia la sua carriera universitaria facciamo conta venticinque anni come ricercatore anche se non ha nessuna produzione scientifica passato un salario di venti mila euro a cinquantatré mila seicento nel giro di pochi anni questo
Senza considerare appunto la sua qualità sia in termini di ricerca ma si è soprattutto in termini di informazione
Se la stessa persona trentacinque anni fa passa al gradino successivo quindi da ricercatore diventa associato il suo salario nel giro di dieci anni raddoppia
Badate bene per anzianità non per meriti non c'è nessuna valutazione di merito
Ancora se la stessa persona diventa ordinario più o meno quarantacinque anni quindi gli abbiamo fatto fare i tre gradini fondamentali ogni dieci anni venticinque trentacinque quarantacinque il suo salario si quadruplica nel giro di venti anni
Il problema delle borse di studio è stato prima nominato e quindi non mi soffermo il problema della gestione della valutazione anche di finanziamenti l'università potrebbe aprire anche finanziamenti privati ma questo con la condizione necessaria ovvero che il potere amministrativo da quella Khatami convenga separato drasticamente in modo che le valutazioni di chi finanziare di come finanziare vengono fatte ancora una volta ripeto su una questione di merito e non di altre non di altre valutazioni
E questo chiama in gioco tutto il problema del sistema di valutazione delle università stesse
Abolire concorsi un problema senz'altro su cui c'è da riflettere e è stato anche nominato prima il problema dell'abolizione valore del abolizione del valore legale della laurea è strettamente legato al problema dell'abolizione dei concorsi e quindi a una nuova proposta per attirare
Docenti e per attirare docenti con criteri meritocratici
Questo riguarda sia i docenti che e i meccanismi di valutazione
Revisori esterni quindi revisori stranieri questo non c'è università in atto italiane i revisori sono interni all'università capite bene che se io sono nello stesso tempo la persona che chiede un finanziamento la persona che giudica chi riceverà il finanziamento e poi alla fine avrò nelle mie mani potere assoluto di decidere chi come quando posso
Fare a meno di di considerare qualunque criterio
Perché l'università il suo potere formativo è così importante ripeto non solo dal punto di vista morale e formativo ma anche da un punto di vista della competitività rispetto al mercato perché i recenti rapporti ma non solo i recenti rapporti in genere della Comunità europea affermano che addirittura il venti il venticinque cinquanta per cento dell'economia di un Paese dipende dal suo investimento nella ricerca quindi non è soltanto una questione di formazione limitata la qualità sulla formazione universitaria ma è una questione proprio di avanzamento dell'economia di un intero Paese
Ricorderemo tutti all'ordine del giorno ancora purtroppo nonostante i tentativi che sono stati fatti nel problema della fuga dei cervelli
Persone che se ne vanno dall'Italia
E cercano il proprio futuro universitario altrove
C'è un altro dato che deve far riflettere che forse il risvolto della medaglia è il fatto che quasi nessun ricercatore viene in Italia
Questo è un problema gravissimo perché l'Italia non offre attrattive
Per ricercatori stranieri
Che si trovano forse domandarsi ma perché io dovrei andare in Italia nel momento in cui non on trattamento in termini economici vantaggioso non ho laboratorio se parliamo di scienziati no no uno spazio un futuro per portare avanti la mia ricerca
Un altro dato inquietante in Italia la percentuale di dottorandi stranieri è di circa il due per cento percentuale ridicola bassissima
Se pensiamo agli Stati Uniti Regno inutile Regno Unito e le percentuali sono molto più elevata addirittura al venticinque per cento il trenta per cento ma anche Spagna la percentuale dottorati stranieri si aggira intorno all'undici per cento in Portogallo del sei
Rientro dei cervelli come attivare come come convincere le persone che se ne sono andati a tornare non certo con l'incentivazione meramente economica
Perché non possiamo certo pensare che soprattutto ripeto sul fronte scientifico un un uno scienziato ricercatori torni Italia quando non ci sono laboratori adatti e quando mancano le strutture
La moltiplicazione dell'università andato cui ho accennato prima o la moltiplicazione anche delle lauree brevi dei corsi di formazione
Non servono riforme parziali io credo che si possa giudicare la riforma Moratti una riforma parziale al di là del dell'esame specifico nei contenuti ma senz'altro è di forma parziale e anche per esempio cito soltanto questa proposta lì il tentativo di rimediare alla difficoltà dei giovani di accedere alla carriera universitaria delineando queste figure di precariato è un tentativo secondo me disastroso perché aggiunge problemi che già esistono senza risolverli un elemento ancora in più di vincolo tra il docente precario e il potere del dipartimento del prestito del rettore comunque mette ancora di più il destino di una persona che aspira a fare questo lavoro
In un giro di di meccanismi clientelari che non hanno a che fare col merito
Voglio chiudere proponendo di un esempio
Tratto da un documento che è stato redatto da Gagliardo UCI Chini peri e Perotti e che parla dei problemi dell'università e del terribile sul momento delle università italiana
E propone propongono un esempio che riguarda il tentativo da parte dello straniero di accedere all'università italiane una persona con un profilo alto un ricercatore che potrebbe anche essere un premio Nobel o comunque la persona che ha ricevuto all'estero molti riconoscimenti
Ecco allora fanno questo esempio prendete John Smith che luminare verso Campo che vuole venire in Italia per un periodo più o meno lungo che cosa succede
In molti sistemi universitari estere il suo accesso l'università sarebbe tutto sommato abbastanza semplice si scriva una lettera si manda il curriculum si propongono di cinque sei pubblicazioni principali
E poi si segue un percorso in termini anche di tempi abbastanza breve è abbastanza semplice la valutazione di produzione scientifica di insegnamento che questa personale spalle
In Italia tutto questo non può avvenire
Perché il professore in questione anche se riuscisse a vincere gli ostacoli burocratici più cui tra poco parliamo
Si troverebbe paradossalmente probabilmente avere un salario uguale al mediocre ricercatore che stagna da venticinque anni nel mille sita senza scrivere nulla
E senza avere una produttività scientifica non solo di valore ma pari a zero cioè senza pubblicare nulla
Il problema che i relatori di questo documento mettono in luce e che rende la vicenda ancora più agghiacciante e che sembra quasi che l'università stessa non avere interesse ad attirare una persona di valore
Addirittura loro sottolineano il problema che probabilmente dentro la Commissione sarebbero in pochi a poter rendersi conto del vantaggio che
Fare entrare una persona di di un calibro scientifico rilevante potrebbe portare l'università in termini di studenti in termini Successo in termini successo formativo
Il paragone perché loro fanno e che se
Accogliamo facile portare avanti è quello rispetto a quello rispetto alla squadra di calcio che deve scegliere tra un bravo giocatore come Ronaldinho e giocatore una mazza Calzetta che non non se la cava granché bene che non porterà a nulla alla squadra
Ed è paradossalmente sì alla scuola di calcio farebbe
Tutto per avere il giocatore migliore per vincere per avere più Successo ma anche per avere più pubblico l'università paradossalmente non si sposterebbe più di tanto di cercare di riavere Ronaldinho ma si accontenterebbe probabilmente per fare il favore a qualche persona importante del luogo di un ricercatore di basso profilo
Che però magari li porterebbe qualche vantaggio in termini di un micro finanziamento di un successo politico certo sempre mai con una prospettiva di miglioramento e soprattutto con la Sposetti ha nel tempo un po'più avanzata
Risolvere tutti questi problemi senz'altro non sarà facile ma forse cominciare
Dalla proposta di cambiare in mezzo di mutamento probabilmente potrebbe essere un primo passo sia per dare in coscienza
Di un problema gravissimo e sia forse per mettere luce anche che cambiare il meccanismo di reclutamento potrebbe portare vantaggi anche proprio dal punto di vista strategico non solo appunto un miglioramento dal punto di vista morale formativo ma proprio in termini strategici università che funziona è necessità più conti più competitiva
E che può avere a che fare con quelli che escono da università che si muovono con altri sistemi
Davvero grazie a Chiara Lalli
Direi che siamo giunti sono ormai alla fine io darei ancora un attimo la la parola arretra vi ringrazio davvero perché non era affatto appunto scontato che voi foste
Ancora cui dopo molte ore dire anche come primo esperimento andato piuttosto bene e vi rimando intanto a al sito di del welfare to work welfare to work punto bizze al sito di radicali italiani per a vere gli atti di questo seminario presto li vedrete insomma presto pubblicati con le slide
Documenti e anche credo degli atti apro a proposito degli interventi che ci ci sono stati durante questa giornata grazie davvero sì
No anch'io voglio ringraziare tutti gli intervenuti non farò una conclusione anche se devo dire che sono venuti da questo incontro anche molti spunti EPR iniziative politiche la stessa proposta
Illustrata da Roberto Cicciomessere sugli ammortizzatori sociali credo che si è tradotta in legge potrebbe essere utile intanto hanno il gruppo della Rosa nel Pugno se vorranno raccoglierla ma comunque anche di iniziative di presentazione così come solo per riferirmi all'ultimo intervento quello di Chiaravalle credo che anche in questo intervento ci siano stati molti spunti perché è evidente che da qualche parte bisogna cominciare in questo in questo grande casino dire rischi
Che dobbiamo che la politica dovrebbe affrontare anche se
Io ritengo che ci sono delle domande di fondo delle risposte e che tardano purtroppo a venire perché solo pensando all'intervento di chianina ebbe le complicità di questo sistema
Sono moltissime quando Lorenzo Strictly verze ci invita a formare un'opinione e quindi uscendo da questa stanza con il bagaglio di e informazione di approfondimento di elaborazione
Beh usciamo da questa stanza poiché il lavoro grosso da fare trovare cioè focalizzare su alcuni proposte ma poi trovare le persone
E che siano interessate a questo salto di qualità
E non dico che necessariamente debbano essere persone che non sono invischiata in quegli interessi perché e poi se andiamo a fare i conti ho paura che fuori da questi interessi
In Italia cinesi poche ma e che comunque sono esatto che funzionino che si apre che siano capaci di guardare al futuro e che si rendano conto che i meccanismi così
Così violenti della del sistema istituzionale e politico partitico italiano in realtà impediscono un passo cioè e ci rendono rendono il nostro Paese
Lo rendono al palo non si è parlato oggi
Giustamente credo
Però io credo che quando parliamo di liberalizzazioni quando parliamo di università e di scuola che deve cambiare quando parliamo di concorrenza anche nell'istruzione
Beh io credo
Che si separi con troppa facilità il discorso dei diritti civili e dei diritti individuali
Quasi come se parlassimo di due piani diversi
Cioè da una parte c'è il piano diciamo così dell'economia e dall'altro c'è il piano
Dei diritti civili individuali e io credo dei diritti della persona io credo che invece questi due piani debbano sempre più incrociarsi e fondersi e perché in fondo parliamo della stessa cosa
Credo che questa un po'la riflessione successiva che dobbiamo per fare per esempio se vediamo anche tutto il campo di azione dell'associazione Coscioni
Beh e lì ci sono settori completamente trascurati nel nostro paese di fronti di economia
Che potrebbero aprirsi e solo se pensiamo a quanti milioni di persone in Italia una
In una nazione dove la popolazione anziana sarà sempre di più dove i disagi che gli enti che appena saranno e sempre più da risolvere perché aumenta la popolazione anziana beh queste tutto un settore dove in Italia siamo completamente a zero e senza investire nemmeno un euro
Detto questo vedevo leggere una lettera che è arrivata al nostro non verrà leggerò tutta ma una lettera che è arrivata al nostro primo seminario mi piace la parola primo perché ultima esaltò perché probabilmente arriverà il secondo fra l'altro
Una persona che era presente qui al seminario mi ha detto dice ma potremmo fare sempre con questo metodo evidentemente è spiaciuto Metodo un'altra cosa su altri argomenti bene compatibilmente con i tempi che viviamo con i problemi che dobbiamo risolvere certamente allora ci arriva questo fax dalla Fondazione Valentino Bucchi ed è rivolto a me e al Valeria
Si riferisce in realtà alla all'arte alla cultura alla Fondazione Valentino Bucchi ha come presidente Liliana Pannella che ci scrive
La cultura le arti non possono essere solo commercialmente di tali devono esserle in tutte le loro sfaccettature anche quando sono espressione di istituzioni senza scopo di lucro e si dovrebbe prescindere dal possesso un meno della partita IVA perché la grande angoscia
Della presidente giustamente del Fondazione Valentino Bucchi è che per portare avanti la sua fondazione la obbligano ad aprire questa maledetta partita IVA che lei giustamente credo nel nel suo caso non vuole aprire che cosa ci scrive nella musica la formazione può essere solo competitiva non omologa attrice di valori ma esaltazione degli stessi
è quanto cerca di fare con continuità la nostra istituzione che non accetta però di divenire impresa
E l'impresa più difficile oggi è quella i membri si scusi il bisticcio di parole di rimanere quello che siamo sempre stati
Una fondazione senza scopro scopo di lucro che ha come attività statutaria prioritarie il premio internazionale annuale di esecuzione composizione per i giovani musicisti onde poi realizzare i suoi fini
Una fondazione che vuole continuare a vivere aiutando i giovani musicisti di valore come ha fatto per ventinove anni consecutivi avendo solo il codice fiscale prima di partita IVA
I contributi statali o no sono diventati solo a pioggia con una politica di contributi a pioggia peggiore di quella democristiana e di alcuni decente
Amici oggi presenti al seminario sulla formazione continua affrontate anche le problematiche delle istituzioni senza scopo di lucro istituzioni che fanno cultura e formazione anche internazionale
Ma che sono nell'occhio del ciclone per essere solo abolite come testimone l'articolo centosessantacinque ce ne andremo a leggere della legge finanziaria due mila e sette grazie
Scusate l'intrusione e auguri per il vostro lavoro ai grazie anche a Liliana Pannella vuoti patrimonio di salutiamo e al secondo seminario di welfare to work e di radicali italiani
No
No no
Gesti mentre Zahwa è
Negli anni visse
Io nove dicembre a Brussel per informazioni per la partecipazione naturalmente l'indirizzo è continente logica secondo se Roman zero sei sei otto nove sette
Che notizia
Antonio è stato un altro aggiorna tra di sangue in Iraq ormai si consolida purtroppo la tecnica degli attacchi multipli con autobombe
E l'ultimo bollettino parla di sessanta morti sessanta morti il bilancio del triplice attentato che ieri ha colpito un quartiere a maggioranza sciita della capitale irachena
Tre autobombe sono esplose a qualche secondo l'intervallo l'uno dall'altro in una zona commerciale del centro di Baghdad
Ancora si segnala un attentato suicida in Afghanistan anche qua morti nella e Medioriente una Moratti è stato sparato contro il sud d'Israele dalla Striscia di Gaza oggi giornate elettorali in Madagascar
Sono ottocento nuovi morti dispersi del tifone Dorian che ha colpito le Filippine
E ancora le agenzie hanno battuto la notizia che l'ex dittatore cileno ha avuto più non ci ha avuto un infarto in ospedale in condizioni gravi ma stabili Pino ce a novantun anni dunque pare che siamo pronti e allora mi dicono che possiamo passare la linea alla sede del partito radicale a Roma perseguire indiretta il sì il primo seminario organizzato da radicali italiani gruppo welfare to work dal titolo la politica della formazione continua
Buongiorno a tutti
Grazie a Radio Radicale siamo qui per il seminario la politica
Racconta quelli che ci raggiungeranno nell'arco questa giornata grazie a Rita Bernardini grazie a Emma Bonino
Ai tanti altri ospiti presenti
Allora inizierebbe una brave presentazione questa giornata è anche dei nostri obiettivi allora mi presento Valeria Manieri sono membro del gruppo puoi far turca un gruppo che si è costituito già più o meno da un annetto che è partito circa un anno fa da un da una moto
Congresso di radicali italiani sui temi dell'economia della formazione del mercato del lavoro e che ha proseguito il suo lavoro i propri studi durante durante questo anno
A grazie anche a quelli che arriveranno da Milano come Lorenzo stretti Rivers
Grazie a Capezzone grazie a Rita Bernardini che ci sei testimoniano un sostegno a un'attenzione sempre volta alla ricerca di occasioni di confronto e di pianificazione politica come questa
A
Vi siamo davvero grati per le cose che sono state già fatte per quelle speriamo molte di qualità che ci saranno durante questo anno
L'idea di questo seminario è nata da una mia particolare sollecitazione qualche tempo fa non priva di una polemica costruttiva
E dalla risposta istantanea di Rita che subito ha lanciato la proposta di fare questo seminario la politica della formazione continua appunto in che senso molti si chiederanno al bene presto detto la politica ci sfida la società ci mette in guardia ogni giorno su problemi sempre più complesse non banalizzati di pensarla odiano frasi raffazzonate
Una politica difficile
Da variabili molteplici e che necessita di molto studio per non essere anche solo inconsapevolmente antipopolari da perché oggi non basta essere solo rischiare solo l'impopolarità per non essere antipopolari
Ma occorre investire sulla nostra formazione
Sullo studio per una classe dirigente o semplicemente per persone
Che vogliono contribuire a dire cose che abbiano un senso e siano pronte riproducibili poi su scala reale
Non so quanti di noi abbiano letto il numero di diritto e libertà
Curato che è uscito da pochi giorni insomma curato da Cocu al fatto vuoi perché tratta appunto di questi temi allora vi troverete dei dialoghi aperti di contatti importanti con il mondo della formazione del sindacato della politica
Troverete a Brema e la rivista anche in questa occasione in questo salone Roberto Cicciomessere scarti scherzando chiama questo questa lavoro un libro di testo ma qui non siamo ovviamente a scuola
Anche se abbiamo tutti molto da imparare
E io credo che la la l'apprendimento più proficuo si attui
Attraverso lo scambio no
E sotto guardando tutte queste idee queste proposte acritica
Insomma abbiamo provato ad offrire una piattaforma anche politica da cui partire con la presunzione forse di poter contribuire in certo modo
Però devo dire che già per organizzare questo seminario mi si sono posti davanti dei problemi non di poco conto
Il primo era colpire la vostra attenzione sin dall'inizio
Farvi venire qui cercando di porre dei temi molto specifici ed economici in modo non bar Buoso poi vedremo alla fine di questa lunga giornata se ci siamo riusciti o meno
Il secondo dilemma e questo succede anche nel giornalismo bisogna scegliere qual è la nostra notizia e approfondirla o meglio scegliere in questo caso tra le tante disfunzioni che popolano
Il nostro sistema italiana le sfide che ci si pongono
E scegliere quelle che rappresentano o situazioni di difficoltà oppure una condizione di opportunità di riformismo e di crescita
Siamo arrivati quindi a determinare tre panel di discussione
Spero interessanti
Europei Cindia
Il primo gli handicap della competitività italiana
Il secondo welfare in cifre nuovo slancio liberale riforma degli ammortizzatori sociali è il terzo dulcis in fundo ma non per questo meno importante istruzione formazione e qualità e ricerca
Oggi giunge invece la parte più complessa
Riuscire a comunicare semplificare la comunicazione
Che non significa però facili Darlan facilitare un brillante
E render vivo rendermi facile il compito di ascoltare quanto verrà detto facilitare significa tagliare qualche passaggio arrivare magari subito alla soluzione forse addirittura corretta
Ma non ma perdere un po'il gusto della scoperta in difficile
Semplificare
Gare nelle fluido rapido senza dimenticare la complessità
E dunque la da affidare la politica oggi
è proprio questa arrivare alla soluzione senza perdere i passaggi fondamentali
Studiare molto e specializzarsi o perlomeno dotarsi di persone capaci che suggeriscono soluzioni che delle spie delle spiedino per non lasciare nulla al caso era come niente di una comunicazione politica facile
I tempi sono difficili il mondo non funziona più secondo gli schermi Occidente Oriente economia forte deboli come neppure secondo giovani e vecchi lavoro posto fisso pensione
C'è un libro che consiglia molti amici ultimamente
E che sicuramente conoscerete
Che al libro di Federico Rampini l'impero di Cindia
Da quelle pagine ci si inizia a emergere in quello che sarà in parte il nuovo mondo
C'è una frase che è molto simpatica e che vi segnalo Catricalà pronunciata da burqa Randazzo prima un signore che prima era ai vertici di una importante azienda imbelli e anti armi un editorialista del Times avvinghiato e questa frase dice
La teoria economica prevede che i Paesi ricchi si specializzi no nei mestieri del futuro quelli poveri nel vecchie industrie ad alta intensità di manodopera
Questa era la teoria ma si sono dimenticati di insegnarla vanno allora o ai verbali
Questi due nomi sono punte d'eccellenza
Luoghi da cui escono tra i migliori cervelli del mondo su materie scientifiche di ingegneria i nomi sono stati delocalizzate numerosissime società di servizi europee americane
Dei call center all'analisi mediche per ospedali statunitensi con referti direttamente elaborati da splendidi medici e ricercatori indiani molto bravi che costano almeno un terzo di ore del di un equivalente laureato
Americano europeo mentre ne siamo tutti introversi di a pensare al pericolo asiatico a fare ma comunque sul governo cerchi corre già da un pezzo
Così più si aspetta meno diventa scontata è certa la teoria economica e meno la possibilità finiamo per competere sul mercato globale almeno sul servizio prodotti d'eccellenza di alta tecnologia
Mandando brevemente stavolta ai punti chiave
La prova a lanciare così qualche spunto e provocazione cosa comunicare
Cosa ci appassiona o non ci convince
In Italia ad esempio il problema del cuneo fiscale sicuramente non ci convince probabilmente è un grande bluff su cui si gioca molto della nostra competitività futura la formazione ad alto livello c'ha passione invece unico modo per non soccombere ad una globalizzazione che ci vede tremendamente in affanno
Pensioni integrative innalzamento dell'età pensionabile che sono manovre ormai irrinunciabili e la sola chance per non avere conflitti intergenerazionali ancor più enormi di quelli che già abbiamo
Un altro figlio ad attirare qui lo sottolineo perché è una cosa che ritengo molto importante ed è un cavallo di battaglia radicale la legalità
Una legalità che oggi è afflitta da una giustizia malata e lenta e determina declino civile sociale ed economico del nostro Paese
Ampie solo ad un primo colpo d'occhio ci si accorge che i temi storie come quelli della giustizia della legalità si legano con il declino economico del nostro Paese
Sarebbe poi importante e questo lo rimando un po'anche a Daniele Capezzone che arrivato ve lo ringrazio
Completare l'iniziativa sette giorni per un'impresa presta con lo scheletro solido della legalità e con un'attenzione per la lentezza della giustizia
Perché dopo aver aperto pure in sette giorni le imprese poi rischiano di morire perché ce ne vogliono mille trecentonovanta ovvero quasi quattro anni con la nostra giustizia civile per costringere un soggetto fisico giuridico a onorare il proprio debito
Per non parlare poi della legalità nell'applicazione della Biaggi dell'illegalità finora perpetrata proprio contrariamente a quanto affermato nel testo di Marco Biagi
Nei call center italiani e poi i contatti contratti co.co.pro. o per il lavoro sommerso Dionne ero che dir si voglia ancora la giustizia l'equità sociale nei nostri stipendi e il costo del lavoro ad oggi tra i più bassi d'Europa la poca competitività nonostante tutto delle nostre aziende
Chi ha il costo del lavoro più basso ha pure gli stipendi più bassi ed è perfino meno competitivo degli altri statistiche alla mano e gli abbiamo dato già stamattina qualche foglio con questi dati riportati insomma pensate che abbaglio forse stiamo prendendo tutti con il taglio del cuneo fiscale insomma lavoro ce ne di lavoro da fare ce ne gli spunti anche profondamente radicali io credo e dei veri sorpassi a sinistra per alcuni versi sono molteplici e dicevo anche Harry da qualche tempo fa di una solidità da testare penso che anche noi radicali come tanti altri non possiamo permetterci di vivere di rendita ma dobbiamo approfondire aprire altre frontiere e di confronto non buttare via nulla e migliorare
E ancora precursori di una politica che anticipi tutti gli altri
Bisogna iniziare quindi a a capire in che mondo viviamo inviteremo quanto le nostre rendite di posizione in Occidente in Italia in particolare siano destinate a fallire come è giusto che sia
Quanto sia necessario capire studiare collaborare verso una rinnovata competitività che porti all'apertura di nuovi mercati con nuovi prodotti
Prodotti dell'ingegno
Uno su tutti la conoscenza la professionalità parimenti alla Cina all'India che ci sollecitano violentemente ad uscire dal torpore bisogna comprendere che il mondo degli altri non è solo magliette a basso costo fabbriche dalle migliaia di lavoratori sottopagati
Ma che altre ne stessi dobbiamo trovare nuovo modo di investire sull'uomo e pretendere danni tutti qualcosa in più
E adesso vi ringrazio io darei la parola a Rita Bernardini segretaria dei Radicali italiani che ringrazio ancora per questa opportunità
E anch'io ringrazio Valeria per questa introduzione e la prima cosa che voglio dire che sono qui per imparare
Però voglio dire anche che cosa mi aspetto da una seminario come questo che è un seminario di approfondimento
Ma mi auguro anche
Un seminario che Possati rare i figli per una iniziativa politica concreta
Io credo
Che però non possiamo prescindere
Qualsiasi tema si affronti in Italia
Dalla dall'analisi della situazione in cui ci troviamo
Allora
Io vorrei che
Gli intervenuti che venissero in considerazione
Un po'l'analisi che abbiamo fatto uno dei radicali in in questi anni e cercassero di vedere i problemi in quest'ottica magari per dirci che è sbagliata
Valeria ma citato c'è un problema di legalità
Chi è
Pressante
Soffocante
Che impedisce la libera espressione del cittadino
Che credo sia costretto materialmente a violare le norme non so quante volte al giorno
Ognuno pecca sette o almeno sette volte al giorno ma qui di violazioni di leggi essendocene in Italia secondo Cassese almeno centosessanta mila
Secondo Bassanini almeno cinquanta mila secondo il centro studi della Camera almeno trentasette mila cioè nemmeno loro e nemmeno gli e Sperti riescono a sapere quante sono le leggi in Italia quindi è un cittadino che vive nell'illegalità una politica chi è immersa nell'illegalità una politica che ha voluto questa illegalità
Prima c'era qualcuno che mi diceva sono contento e sono venuto perché finalmente anche i radicali e cominciano ad occuparsi di economia
Beh io sono rimasta un momento così perché ricordo che nel mille novecentonovantanove
Con Emma Bonino ci giocammo quindi come radicali ci giocammo buona parte del nostro patrimonio per poter
Indire venti referendum
Quasi tutti esclusivamente sui temi economici sulla semplificazione sulla flessibilità del mondo del lavoro diversi di questi sui temi della giustizia pure citati da Valeria Manieri sulle difficoltà incredibili della giustizia in Italia e poi sulle riforme istituzionali perché anche questi credo che abbiano un certo peso
Nel funzionamento generale
Nel funzionamento generale di questo Paese e quindi nella possibilità un meno di fare le riforme
Ebbene legalità quei referendum ma come andarono a finire andarono a finire che
Molti di quei referendum furono cassati proprio dalla corte costituzionale
E si arrivò al voto in con il disinteresse completo dei mezzi di informazione e con una delle due parti politiche che diceva non preoccupatevi perché queste riforme sono giuste
Io voglio ricordare il popolo di destra del centrodestra che firmò in massa questi referendum perché queste riforme ne faremo nove
Beh è inutile dirvi che poi dal due mila uno al due mila e cinque quelle riforme non le abbiamo viste
E ed è inutile dire di anche che i tentativi che abbiamo fatto anche ecco un radicali italiani con la segreteria di Daniele Capezzone
Le venticinque proposte di legge che tentammo prima con la raccolta delle firme poi comunque di incardinare in Parlamento ma insomma
Questo è sicuramente un paese dove non non è possibile
Sapere per esempio quanto è
Se non per studi parziali che sono stati fatti ma io ritengo che questi studi siano indispensabile quanto è il peso della politica
Nella
Della vita delitti ai cittadini quanto costa la politica cioè quali e quante tangenti il cittadino deve pagare alla politica per poter vivere
Perché sì questa da molte parti si dice la finanziaria delle tasse i conti che si fanno poi sono questi ma tutti i costi indiretti
E o invisibili che il cittadino sostiene per sostenere la politica nessuno li ha mai studiati
E e credo che sarebbe il caso di cui non c'è un'università che su questo abbia si sia impegnata e abbia fatto qualcosa di concreto e io credo che un occhio e un'azione e da questo punto di vista e non possiamo non possiamo non attenere urlo e non possiamo non essere impegnati
Su questo fronte della legalità dei costi della politica perché altrimenti qual sia si riforma proposta è destinare a destinata o a non essere applicata o ad essere usata come truffa nei confronti dei cittadini o non può essere una vera riforma
Certo in una situazione e così slabbrata così
Pericolante ci si può accontentare anche di piccoli passi
Io sono d'accordo i piccoli passi sono importanti però credo che se vogliamo essere come io credo che i cittadini vogliano essere riformatori di un sistema che al momento sembra non essere in grado di stare insieme ma che ha avuto nel corso della storia di questo Paese momenti di ricompattamento e che sono stati poi pagati da tutti
Quindi mi aspetto da questo seminario certo gli approfondimenti sulle riforme possibili perché la politica è l'arte del possibile cioè a quello che è
è possibile ricavare in una situazione data
Però mi auguro anche che gli interventi che ci saranno in questa sede avranno anche l'attenzione a colpire e a capire come è possibile colpire
Quelli che vengono chiamati lacci e lacciuoli che
Sconfiggono i che paralizzano la vita dei cittadini e poi del paese anche in economia vi ringrazio
Volevo anche ringraziare perché la seconda volta che è con noi
La prima volta ci ha seguito in un workshop sulla sanità qualche
Tempo fa
Fiorella Kostoris Padoa Schioppa dell'Università di Roma la Sapienza che gli ascoltatori di radio radicale ben conoscono e che credo per la prima volta qui alla sede del partito radicale che veramente ringraziamo moltissimo nel frattempo sono arrivate anche Antonella Marsala di Italia lavoro e del gruppo ugual fortuna Orca
Leopoldo mondato
Sempre del gruppo al fatto un work e Nicola Salerno del CERM
Che un think-tank chairman competitività regolazione mercati e a breve ci raggiungerà anche Lorenzo Strictly verso delle direzioni radicali italiani non che professore alla Bicocca di Milano
E Fabio Pammolli sempre del germe professore di Economia e management direttore sia del CERM che delle metti Lucca che arriva da da Boston e quindi insomma
Di acque vediamo un po'un po'di ritardo io darei la parola adesso al nostro ministro Emma Bonino che ringraziamo di nuovo
Grazie
No pensava di io non lo schema
Avevo pensato che per quanto riguarda questo tema di ridanno un po'la che inizia agli handicap della competitività italiana rispetto a Cina India o Cindia o comunque rispetto a un mondo pensavo che
O comunque la parte che riguarda la mancanza di competitività delle imprese italiane è legato a una ha una struttura italiana la farà probabilmente Roberto Daniele quindi io dopo lo stop non per scontato ma insomma ad una seconda fase perché le nostre imprese
Solo meno competitive e quali sono i motivi legati ad una strutturazione normativa burocratico come sarà esaminata
Per quanto riguarda diciamo il il terreno il territorio italiano dove dove sono impiantate io un affronto invece come dire la parte la parte esterna perché il sistema Italia
In sostanza fa fatica ad affacciarsi sul mio un nuovo mondo comunque a competere del mondo come come si svolge oggi
Affrontando questa parte direi subito che tra le altre cose che saranno sicuramente dette e che richiamano le motivazioni di mancanza di competitività dovuta a strumenti a norme italiane o o comunque una comunque la voglio aggiungere io e che riguarda un sicuramente un dato molto importante che le dimensioni delle imprese italiane
Cioè noi dobbiamo tenere con non solo l'Italia non è un paese di grandi imprese ma soprattutto è un Paese in cui l'ottanta per cento del tessuto produttivo sono piccole e medie imprese quando dico piccole dico o piccole nel viaggio in Cina a un certo punto non so più quale governatore credo si dice adesso facciamo debito Vitra piccole imprese
Solamente che per loro piccole imprese sullo cinquecento addetti al mini ci mancavano due zeri sostanzialmente quindi la situazione era un poco
Sempre interessante ma insomma vi potete immaginare e la dimensione del delle nostre piccole e medie imprese che ha dei dati obiettivamente certamente positivi però i distretti per esempio come sono dislocati
Il fatto che abbiano quindi prodotto sostanzialmente lo sviluppo del Paese non concentrato solo nelle grandi città e che quindi
Consenta non puoi un quello che viene chiamato e tra le altre cose modo di vita italiano
Questa cosa per esempio
Ai cinesi agli indiani interessa molto proprio loro hanno questo dramma sostanziale di evitare una transumanza di centinaia di milioni di persone che dall'interno vada verso le le città
Praticamente fissate sulla corsa sostanzialmente producendo sfide
Sociali ecologi ecologica eccetera incommensurabili e quindi
Il modello del distretto fatte le debite proporzioni degli zeri come dicevo prima e comunque un modello che a loro molto interessa per vedere come radicare le loro centinaia di migliaia di persone di milioni di persone sul loro territorio e evitare questa transumanza
Drammatica da gestire
Quindi sicuramente fondato ma comunque mentre e il dice dimensionamento delle piccole e medie imprese può essere come dire utile e benefico per quanto riguarda uno sviluppo più armonioso italiano
Indubbiamente le mette in difficoltà competere
Su questo tipo di mercati
Voi vi potete immaginare che uno che produce dico a caso è ma insomma e cento paia di scarpe la settimana e già non è proprio una piccolissima impresa se non si consorzi o con qualcun altro per vendere le sue scarpe non troverà mai un acquirente cinese che si infila in una cosa di cercando lui un milione di scarpe al giorno
è non si infila ad avere rapporti con centinaia di fornitori no quindi sceglierà sempre la grande impresa di qualità magari minore ma che li fa arrivare
Un milione di scarpe la settimana a avendo un unico referente ma non si questo vale per l'agroalimentare cioè su ognuno pensa di andare a venderle sulle cinquanta bottiglie di vino settimanali ovviamente non trova
Un acquirente e quindi tutto il sistema produttivo italiano compete con difficoltà su queste
Mercati che sono complesse e comunque già hanno dimensioni quantitative in cui in più non hanno la persona nel se la possono permettere una persona a tempo pieno all'impresa di cinque o dieci addetti non può consentirsi una persona a tempo pieno addetta o posizionata da qualche per cui da questo punto di vista io credo che lo sforzo del messaggio molto difficile questo Paese poi individualista non solo in politica o impartiti dai individualista voi nel modo di
Il messaggio difficile che cerca di far passare e che
Consorziare perlomeno certi strumenti la logistica la promozione o altre cose di questo tipo non so l'assistenza legale per esempio
Cioè consorziare tutta questa attività indispensabile a parte la crescere
Se possibile ma consorziare delle attività che li rendano più
Attrattivi diciamo rispetto al mondo esterno è una sine qua non perché se ognuno pensa che va da solo
A vendere in India
Può anche non cominciare proprio insomma
E questo è molto complicato perché appunto le piccole e medie imprese fanno molta difficoltà da questo punto di vista
Sulla comunque detto questo per quanto riguarda diciamo l'aspetto italiano che non è il solo che ha sarà analizzato
Voglio invece arrivare a quanto più mi compete quello che credo di avere imparato in questi sei mesi piuttosto intenso
Secondo me le criticità per quanto riguarda l'internazionalizzazione la competitività delle nostre piccole e medie imprese
Io direi che sono vedo quattro grossi problemi con dei sotto problema poi proverò a dare qualche soluzione
Il primo problema penso io una mancata trasmissiva analisi giusta e quindi poi trasmissione
Diciamo al settore produttivo italiano di dove va il mondo io penso che da quanto io vedo e non solo negli ultimi cinque anni e quindi faccio grazia che non è solamente il governo Berlusconi o chi per esso ma penso che da quanto vedo negli ultimi dieci anni
Non è stata analizzata e quindi non è stata trasmessa a mio avviso una visione sbagliata del mondo non solo perché non si è visto dove il mondo andava e come si spostava il baricentro gioco nome ecco quindi anche politico
Del mondo ma se ne ha data soprattutto una analisi una visione molto da invasioni barbariche del della serie C invadono
Ci distruggono
Con relativa richiesta di barriere Murri
Ed è vero che questi grandi mercati ovviamente espone producendo esportano anche poi due modelli di sviluppo Cina India sono modelli completamente diversi di sviluppo per scelta della club nelle classi politiche locali
Ma indubbiamente è stata data l'impressione il mondo ci è ostile la globalizzazione tutte in negativo sostanzialmente e non è stata trasmessa il fatto che tutte queste sono criticità ma accanto a queste criticità è a questi problemi ci sono anche potenzialità enormi
Cosiddette sacche ma insomma più che sacche potenzialità
Enorme e che quindi non potendo fermare la globalizzazione come uno non ferma il vento insomma il problema è come governare il vento uno non ferma un fiume
Il problema sei impara stabilito sulla canoa magari a farsi forza del del della forza del fiume stesso
Questa diciamo questo non è stato trasmesso
Non solo sole sono i movimenti antiglobal o al TAR bloccò come come volete piccolo è bello insomma tutta una serie di criceti abbiamo avuto
Per tanti anni ma soprattutto hanno nascosto le potenzialità che pure esistevano soprattutto credo abbiano nascosto una cosa più importante e cioè che il mercato interno piaccia o non piaccia non basta più
Quindi
Cercare altri mercati prima con l'ipotesi della fase della delocalizzazione adesso meglio con le fasi spero dell'internazionalizzazione è semplicemente una necessità il mercato interno
Non basta più non dico per questo quel piccolo imprenditore con magari se la cava ancora ma complessivamente
E quaranta milioni di consumatori ma in comune anche
Il puro mercato interno europeo
Non basta più peraltro se si vuole competere sul mercato europeo
Quasi più più difficile lo vediamo dei dati che competere su altri mercati apparentemente più complicati quindi in fondo l'internazionalizzazione è una necessità quindi saremmo è un bene che ce la facciamo piacere
E e due ed è bene che ci attrezziamo per andare in quella strada nel modo migliore possibile in quello che io sto cercando di fare è dare un'altra visione del mondo
Cercando di far vedere come il mondo e il baricentro già economico e quindi anche politico è completamente cambiato
Ed è completamente cambiato perché sia spostato con grande evidenza verso est o far East
Quindi non è e Cina e India ma non solo
Ed è completamente cambiato perché il baricentro Oggero economico politico è cambiato anche perché fortemente condizionato fortissimamente condizionato
Dal nostro e da dalla fame di energia e di fonti energetiche non solo le nostre tradizionali ma dalla fame di energie di fonti energetiche
Praticamente a qualunque prezzo vicina India e grandi perché evidentemente per mantenere uno sviluppo al sei sette per cento o al nove per cento è chiaro che
Da qui tutta una serie di cose che sarebbero state impensabili fino a due anni fa il vertice Cino africano per essere chiari
O i tre viaggi del primo ministro cinese in in Africa
Ti dimostrano che oppure tutto se voi vedete le linee di tutti i gasdotti e oleodotti che vanno ormai dall'Iran verso traversando il Pakistan India e quant'altro
La forza dalla Russia per esempio
La forza della Russia dovuta al fatto che la Russia avrà forse interessa in Europa certamente non ne ha bisogno perché altri acquirenti altri compratori
Per cui si è spostato completamente il baricentro Jarkko nomi col politico che avrà delle conseguenze micidiali uno micidiali ma rilevantissima sulla gestione delle cose del mondo
In mezzo a questo in e come come Effetto evidentemente collaterale i paesi produttori di materie prime sono diventati in coro contorna amplessi direbbe in francese
Insomma non se ne può fare a meno e hanno acquisito non solo uno sviluppo economico molto importante ma un rilievo politico da quindi runner per esempio
La forza oggi dall'Iran è la potenza oggi delle rane dovuto sul e la sua non il suo non rispondere a nessun tipo di pressione europea ma lo stesso lo dico per la Russia o per semplicemente che
Altri acquirenti affamati
è a ottanta dollari al barile o settanta o quanto diavolo è comunque
E e quindi noi abbiamo anche lo dico come una parentesi successiva ma che nelle mento che noi radicali così attenta ai diritti civile deve diritti umani dobbiamo cominciare a riflettere se il mondo è cambiato
E se e gli elementi di pressione
Quindi devono cambiare pure loro perché ammoniti
La frustrazione Vievola Miglio bisogna far pressione sulla Russia hai detto un prospero no nel senso che nel senso che noi ne siamo dipendenti in generale tutti è tutti i paesi europei in un modo famelico famelico così come lo siamo dall'Iran così come lo si che poi fare impressione
è un po'complicata la vita quindi noi stessi e lo dico in questa sede perché io credo so che si è importante avviare anche nuovi lato di riflessione
E quando uno è in posizione di estrema debolezza perché è in posizione di estremo bisogno rispetto a un interlocutore che o può avere degli interessi ad avere la rete di distribuzione del gas in Europa
Ma se non c'è non non è al collasso di un sistema perché altri acquirenti quindi quando una imposizione di estrema debolezza negoziale
Qual è lo strumento e quali sono gli strumenti che ci dobbiamo inventare perché la coazione a ripetere
Io credo non ci fa fare di per sé un passo in avanti quindi è una sfida
Anche per chi come noi rimane convinto che la promozione di stato di diritto di diritti civili e essenziale ma noi dobbiamo capire che se il mondo è andato da un'altra parte
Se i rapporti di forza sono completamente cambiati anche se non li abbiamo visti cambiare
Noi dobbiamo metterci nell'ottica di inventarsi nuovi non so quali degli strumenti diversi perché altrimenti è un dato di un mugugno o è un dato di frustrazione ma non è una politica e non lo è più
Infine c'è un altro baricentro molto importante che si sta sviluppando che di nuovo
Può essere un grande e che sono in pochi hanno visto venire è che tutti i Paesi magari piccoli o magari non densamente popolati o magari che quindi di per sé uno direbbe ma e che invece proprio perché sono produttori di materie prime stanno diventando e normalmente ricchi e con un peso di interdizioni venti e quindi politici enorme Kazakistan preservate
Azerbaijan parti dei paesi del Golfo
Quello che si troverà se si trova in una repubblica asiatica che sono uzbeki stante agiti Stanton ma in vista
Insomma Paesi come dire neanche troppo popolati neanche sul radar eccetera però
Se no verrà visto recentemente il Sole ventiquattro Ore l'Azerbaijan a una soluzione di prodotto interno lordo cioè cresce al trentatré per cento
Trentatré per cento
E e evidentemente in paesi
Ci strangola un ovviamente ci strangola stanco sul sul prezzo del settanta dollari al barile
Franca vero che stanno diventando e normalmente ricchi e non sono ancora nel radar dell'internazionalizzazione o export italiano Kazakhistan per esempio c'era lei mi e dei problemi niente
Quando un Paese sta diventando ricco anche alla gente uguale da tutte le parti del mondo appena c'è un po'di soldi vuole vivere meglio mangiare meglio
Studiare meglio
Avere un modo di vita evidentemente più più più adeguato il problema anche
Non ci siamo non c'è che né ci sono dei nostri prodotti quindi una visione del mondo diversa un'analisi più corretta di quello che sta succedendo al mondo
Se voi tenete solo conto chiudo questa parte su quello che vi ho detto immaginatevi la rilevanza a parte la Cina del Consiglio di sicurezza
C'è provate a vedere
In questa descrizione che io vi ho dato
Da qui Paesi fondamentali
Che duri dove magari avvengono dei genocidi e che sono intoccabili perché protetti dalla Cina per ragioni energetiche in Sudan è un caso tipico
Su dal produttore di petrolio con enormi investimenti cinesi c'è un genocidio in corso non c'è verso di muovere una foglia due perché non siamo molto interessati sicuramente ma uno perché c'è una protezione cinese
A livello di Consiglio di sicurezza
Che un vezzo assicurato anche se uno dice Buongiorno quindi
Da qui
Se ne traggono una serie di conseguenza di un mondo già economico politico in cui i rapporti di forza sono completamente cambiati
Che è accompagnato da istituzioni e dati istituzionali io penso letti che riflettono il mondo che fu a mio modesto avviso non il mondo né che né che sarà
Quindi trasmetterà una visione diversa un'analisi più corretta
Delle opportunità delle difficoltà del baricentro igiene economico politici che si sono sviluppati sotto i nostri occhi e che mi pare di capire pochi abbia a hanno visto o abbiamo visto
Detto questo detto quindi che all'internazionalizzazione è una c'è necessità e non è una vocazione più o meno esoterica di questo o di quell'imprenditore
Più o meno agguerrito più o meno bravo semplicemente qualcuno che ha capito prima che il mercato interno non bastava più
Quali sono la le criticità del sistema Italia
La dimensione l'ho già detto adesso sottolinea altri tre problemi grossi la prima quella che va sotto il nome di promozione
Del sistema Italia della made in Italy di chiamatelo come volete adesso non scende in troppi dettagli
E dove
Certamente noi abbiamo una strutturazione del paese che altamente inefficace e altamente confusionaria
Innanzitutto uno dei drammi secondo me in questo settore è stato creato dalla malaugurata riforma del due mila e uno della Costituzione in particolare del titolo quinto della costituzione quando ha dato alle Regioni nonché province comuni eccetera eccetera competenza cosiddetta concorrente in termini di
Commercio col
Sul turismo gliel'ha data esclusiva ma
Avrò sul turismo con
Per cui tu scendi a Dubai e l'unico cartello che trovi al benvenuto a Matera allora allora io italiana più o meno già capisco dove sta questo comma chiunque
Stranieri paese cittadino del mondo scenda a Dubai benvenuto a Matera quello oppure in USA Como ere perché ognuno ogni provincia ogni Comune ogni regione giraffa dice briga
Ed è una cosa come no questo provoca una confusione
Straordinaria
E provoca anche uno scompenso totale di di energie ad esempio LICE
Un istituto non ma comunque che ha
Un funzionamento di che ha un bilancio di promozione di sessanta milioni di euro
Le regioni
A naso Henderson per difetto per difetto
Le Regioni complessivamente la regione Toscana ha un bilancio di promozione di sessanta milioni di euro sessanta addetti
Alla promozione eccetera e a a naso e impuro o andamento tot molto conservativo molto prudente direi che le Regioni stiamo finendo un'indagine perché poi la trasparenza è un'altra di quelle cose
Di cui molto parliamo Mannacio direi che le Regioni hanno tra i trecento e i quattrocento milioni di euro di promozione di spese di promozione
Penso un numero di addetti che può variare tra il seicento e il mille addetti
A pieno tempo impegnati seguono consulenti eccetera eccetera
Il lì c'è che dovrebbe avere questa cosa di a
Più o meno ottocento addetti in Italia settecento fuori Italia un Bilancio di promozione di sessanta milioni di che per promuovere in base al Titolo quinto lo deve concordare con le Regioni insomma
Tutto questo non so quando finisce uno perché non vedo possibilità vere di affrontare
In tempi brevi la riforma della Costituzione
Quindi essendo una che cerca di fare di necessità virtù mi si dice sempre tu coordina
Appunto appunto
Nel senso che un mio amico arabo sempre mi dice che ho coordinare comandare alla fine oppure sono chiacchiere da caffè perché tu Cordini qualcuno se vuole essere coordinato quello non si vuole coordinare
Un tu Cordini normalmente in base a due strumenti
O c'è una norma prioritaria in termini di gerarchia delle fonti che ti dà quindi uno strumento normativo e
Oppure c'ha i soldi se non c'è né l'uno né l'altro Tecce hai voglia accorga anch'io posso rivolgere suppliche a Formigoni piuttosto che una petizione a ah non so chi sia faccio delle polemiche pubbliche perché servono evidentemente
Ma far passare il concetto che la dimensione di scalare essenziale altrimenti si fa del turismo roba proprio è il no di promozione del turismo del turismo proprio
Con famiglia
Comunque coordinamento uno cerca di esercitarlo però voi capite bene che non ne o negli strumenti giuridici negli strumenti gerarchici né il condizionamento finanziario
Bene per cui
Per cui questa è un po'la situazione
La direi che ci sia in termini di promozione infine due altri problemi uno
è cosa intendiamo per promozione guardate che se dobbiamo promuovere il made in Italy che sia dalle giacche al modo di
Di di di mangiare dal Designer quello se già promosso da sé
Il made in Italy piaccia
Tutti ci ama no non abbiamo passati coloniale e siamo più o meno simpatici effetti non c'è problema il problema che non arrivano i prodotti
Allora e lo dico sempre perché questo esempio che apprendo da Rampini ma si può applicare a qualunque età Incino ormai si beve più caffè dite
Però si beve Starbucks perché non arriva nei il né Lavazza né niente di niente
La pizza va a gonfie vele tutto pizzata perché Dinoi non arriva niente
Design'impazziscono per lui design'dei mobili eccetera Ikea
Quindi il problema capiamoci quando diciamo promozione perché questo se analizziamo bene cosa vogliamo dire promozione cambiano anche gli strumenti allora
Non è tanto o solo la questione della Fiera o della promoter quelli amano la musica la lirica
Lo guardo qualunque cosa il problema e che noi non abbiamo una rete di distribuzione Carrefour non l'abbiamo Wal Mart non è non abbiamo uscendo c'abbiamo le coppe
Visto niente
O la Esselunga accorta come ruba però il problema e quindi grande brand Fendi Vittone depressa apre il suo negozio evolve
Gli altri piccole-medie imprese di cui sopra di qualità comunque non c'è una rete di distribuzione quindi non è un il problema della Pro mozione non è un problema di come dire
Promo far provo cioè uno si lancia in una guerra micidiale contro il parmigiano australiano parmigiano Australia benissimo una guerra nucleare
Perché quello lo chiamano parmigiano dice senti ma tu c'hai Parmatour
Dopo che lei vinta e fa piacere ma il parmigiano non c'è quello vero e allora quel tua eppure ha vinto tutto quello che volevi vincere ma quello l'australiano continua a comprare quello che trova perché
Parmigiano nostra lo trova in ambasciata ora dubito che e basta per cui fare arrivare i prodotti
Come si fa
Allora o si comprano del come si fa otto o si confronta le quote in Carrefour rotti presso o ci inventiamo qualcosa ma il problema non è la promozione il problema è la distribuzione fare arrivare i prodotti seconda criticità le banche
Barak si staranno sbagliando adesso ma lì una cosa che sicuramente non c'è stata e l'internazionalizzazione del sistema bancario italiano
Per cui un piccolo e medio imprenditore a Dubai che uno dei posti in cui siamo più vivaci più presenti più questo più quella c'è uno sportello
Nel resto niente
Ed è chiaro che invece le banche in termini di consulenza eccetera quando radicate sono quelle che possono dare invece al piccolo e medio imprenditore l'informazione necessaria sul partner locale è un affidabile non è citabile c'ha un conto non ha un conto perché questo non è che abracadabra glielo dà qualcun'altro evidentemente pare che le banche come avete visto stanno raggiungendo esse stesse oggi delle dimensioni di scala ma insomma parte UniCredit che si è molto mossa e anche bene sui Paesi essa europeo e sta cercando di vedere un po'altrove adesso c'è banche intesa credo che abbia comprato lo ben come l'ex Andrea in Egitto ma indubbiamente le nostre banche non hanno né preceduto né accompagnato questo fenomeno così necessaria infine infine c'è l'altro elemento importuna mentale che è competitività perché questo Paese non attrae investimenti
Se voi guardate la nostra capacità di attrarre investimenti diretti dall'estero in un momento in cui insomma non è che ci tanti soldi da investire mi sembra davvero Ciancio abbia una lira
E vede gli investimenti dall'estero in Italia sono più bassi di qualunque paese europeo perché
E anche lei perché non necessita alla fine di grandi studi del Massachusetts Institute of Foreign Affairs
Il problema è che in questo Paese tutti ci vengono volentieri per vacanza dallo sceicco del Qatar al governatore dello quando in ma il nostro Paese non offre non offre un ambiente competitivo attraente per gli investimenti per tre ordini di ragioni la legalità
La sicurezza degli investimenti in termini per esempio di tempi
In primis non ha un punto di riferimento un imprenditore che voglio investire in Italia mette in infrastrutture non sa bene dove deve andare a chi si deve rivolgere in teoria doveva fare Sviluppo Italia credo
Ed è tutto e la parola dice tutto
Quindi non c'era
Secondo anche perché se ci va
No fa niente
In più questo è un Paese che non offre garanzia di tempi
Che non offre garanzie di tempi di realizzazione delle opere
Per la burocrazia
Per l'eccessivo decentramento dei
Dei punti decisionali
E perché alla fine dopo che sto già emesso tre anni per avere tutte le autorizzazioni possibili e immaginabili
Ti blocca il TAR
E tu hai chiuso
Esempi
Che hanno fatto il giro del mondo perito e vogliamo andare tu a dire venite a investire in Italia
Non so il gassificatore di Brindisi
British Gas acquista e ci mette tre anni investe duecento milioni di euro per avere tu Tay permessi possibili e immaginabili dal quartiere fino al Consiglio di sicurezza
E riesce ad averlo tre anni duecento milioni di lire
Come sapete due mesi fa anomalo
Due mesi tre mesi fa
Il governatore della Puglia e il sindaco di Brindisi destra e sinistra insieme hanno deciso che il gassificatore a Brindisi è un crimine contro l'umanità
Sobrio titolo del dichiarazione portata a nove colonne sul Corriere del Mezzogiorno
Quando il presidente BBC British Gazzara in visita per capire che diavolo doveva fa ed è stato accolto su plastificato ore a Brindisi due punti un crimine contro l'umanità
Quindi evidentemente questa notizia non è rimasta a Brindisi ha fatto il giro del mondo
Perché il Financial Times perché eccetera eccetera gassificatore di roaming
Abbiamo una quota di gas comprata dal Qatar che ce la tiene perché tanto tanta cena e quindi siamo ritardo di circa tre anni
E ultimamente finito tutto il giro delle delle autorizzazioni c'è stato invece un ricorso al TAR o in Cassazione o non so dove insomma siamo fermi da capo al TAR con il Qatar che l'ultima visita va detto senza signorina non è tanto carina in poi io in Italia comunque abbastanza continuo venite
Però io più del due mila otto non vi aspetto che dia che vi dico che avendo le mia quote di guasto due mila nove due mila dieci due mila e perché non e invece non la faremo forse neanche per il due mila otto
Quindi c'è una come dire a una nostra cultura che vidi indie
Ne avrei mai invecchiato mai da me
Quindi in infrastrutture non riusciamo infine sulla legalità e sulla a parte le tasse eccetera eccetera queste e già non ci aiutano Itas Sacchi compra proprietà in Italia o in una casa è meglio se la va a comprare in Inghilterra piuttosto che persino in Francia perché dato in positivo
Sul proprietà immobiliari e in Italia molto molto alto quindi non siamo competitivi neanche su questo il che ci impedisce degli investimenti per esempio stranieri sulle turismo e sulle infrastrutture turistiche sulla riattivazione
Delle reti eccetera eccetera l'ultima questione ma questa e finisco appunto sul turismo
Che materia
Non concorrente ma esclusiva delle regioni per cui il ministro del Turismo ogni tanto scrive delle suppliche ai vari governatori per sapere se per caso ci volessero dire cosa intendono fare
Ognuno promuove la Lucania la Sicilia la Liguria
Come volete
In ciò in California piuttosto che in Cina già quelli per capire dove l'Europa fanno un certo sforzo
Poi si sforzano ha finalmente capendo non dov'è l'Italia certo che chiedergli di capire dove le Cinque Terre viene complicata la vita e quindi no invece ho visto non profonda campagna di
Liguria e Cinque Terre in che non è male abbinati a tutto questo che non ci sono voli diretti ora non apro il capitolo Alitalia ma insomma
C'è un volo diretto a Shanghai Milano che credo sia stato più pudico stato chiuso poco tempo fa non c'è praticamente volo diretto sull'India non c'è più volo diretto sul Sudafrica ci sono un sacco di Gori su Bergamo all'Orio ma che non è esattamente come dire un paese di attrazione turistica
E poiché le persone sono come Luca insomma avendo quindici giorni intanto vanno dove c'è il volo diretto Francoforte Parigi Londra
Ma certamente sì al pacchetto gli dà quarantotto ore a Roma vanno anche poi ma insomma e stiamo parlando se in Cina sono centotrenta milioni di miliardari
Su un miliardo e x certamente non siamo noi che stiamo attraendo cinesi o indiani Okazaki o paesi del golfo o altro di quest'
Che fare ovviamente sulla riforme diciamo di territorio italiano ne parlerete più avanti
Io penso per quanto mi riguarda per quello che io posso fare di presentare già per i
Venti dicembre una ristrutturazione delle reti degli uffici Esterni dell'ICE che è una ristrutturazione che passa da una loro dislocazione del mondo nel mondo che pure obsoleta Parigi Madrid a a una dislocazione degli uffici di sostegno nel paese di nuovo interessa
Nuovo perché nuovo oppure nuovo perché lo vediamo solo adesso no perché San la Cina Paese emergente dice giustamente un cinese mi diceva un po'di rispetto in più
Noi siamo immersi da quel dì il problema è che voi non un quindi Paesi emergenti insomma anche vocabolario datevi una regolata su cosa
Su cosa pensate
Quindi io penso di poter annunciare già presenti dicendo tralascio le difficoltà a spostare la gente sono tutti i funzionari pubblici e certo uno che lo sposti da Parigi a Alma Ata non è proprio Felicis dentro comunque
Una ristrutturazione una dislocazione per questo mi sono battuta contro gli eventuali tagli della Finanziaria non perché io sia una sprecone economie ne abbiamo fatte perché comunque sprechi ce n'erano
Pure su un bilancio de minimis come il commercio internazionale questo è sicuro
Però una cosa è una ristrutturazione e uno spostamento della Rete
Altra un taglio pur semplice che può non ti consente di di spostare niente
E anche una razionalizzazione barra chiusura dove possibile essendo noi tutti dipendenti pubblici quindi legati come sapete portati contro olistici a
Da una
Anche una razionalizzazione spero abbastanza forte del degli sportelli italiani e mi sono trovata con un ufficio credo a Reggio Calabria con cinque persone
Insomma c'è una situazione che si è incrostata e che non va molto bene
E infine quello di rafforzare quello che è un problema vero della proprietà intellettuale che un problema di contraffazione dove per contraffazione intanto anche il territorio italiano non è male insomma se sono a letto da Gomorra in poi contro cioè le conformazione facciamo in Italia azione questo il problema
Perché quelle fatte in Cina non è molto conveniente portarle qui quindi un grande dato dalla contraffazione dei nostri prodotti di brand fatta in Italia
E ma quello che è importante per le nostre imprese e che quando vanno fuori depongono il brevetto
Che questo poi poi aiuta ma presentare un brevetto in Cina è complicato e quindi molto caro
Quindi noi stiamo cercando di rafforzare con quattordici nuovi punti di riferimento nei paesi di nuovo interesse sulla contraffazione barra brevetto Mario
Sono poche cose mi sono costate grande fatica spero però per venti dicembre uscire almeno a presentare
Questo virgolette esempio di nuovo modo di aggredire il mondo ma è indubbio che se non risolviamo per ragioni invece di interni alla distribuzione
L'accelerazione del sistema di internazionalizzazione delle banche un migliore collegamento aereo e maggiore competitività che dipende dalla strumentazione italiana è indubbio che il nostro Paese bravissimo fa difficoltà
Infine
Il made in Italy la punta di di export del nostro made in Italy sono i macchinari
Vorrei che si smettesse in testa che è anche un eccezionale macchina tessile è frutto dell'ingegno italiano del design italiano e del Leonardo italiano cioè che a parte le melanzane sott'olio
Et centra il made in Italy ha una sua ormai componentistica di alta tecnologia
Di grande efficienza
E anche uno dei ma siamo il produttore di macchinari quasi più rispettosi
Del dell'ambiente per esempio di basso consumo energetico questo vale per le macchine del cuoio del del tessile l'agroalimentare e avanti di questo passo quindi anche questo
Come dire l'elemento di punta ormai italiano un made in Italy che ha molta ricerca molta tecnologia molto innovazione che sia esso tessile piuttosto che appunto macchinari macchinari grazie grazie
Grazie ma Bonino io darei ora la parola a Daniele Capezzone
Presidente della Commissione per le attività produttive della
Voci
Grazie a tutti prima di ogni cosa per questa occasione per questo per questo invito per un intervento in cui spero d'essere sufficientemente breve non soltanto sarà un intervento seminariale perché un po'come è accaduto per Emma ciascuna delle cose che citerò sono altrettanti tentativi politici in corso quindi la la riflessione io dico felicemente inquinata dall'azione o o o dal tentativo o dal tentativo politico che è in corso e mi fa piacere di farlo oggi dopo la manifestazione di ieri che qui vi era parlare un po'di cose politiche diceva io credo che molto male abbia fatto ieri il centrosinistra e male farebbe oggi se proseguisse a sottovalutare
Una manifestazione come quella come quella di ieri non credo che si possa rispondere a un successo obiettivo di questo tipo facendo spallucce come ieri io ho visto fare da tante personalità del centrosinistra anche perché
Questa finanziaria non è una finanziaria che dispiace solo agli elettori del centrodestra è una finanziaria che dispiace
A una fascia ben più ampia di cittadino
Al tempo stesso male farebbe il centrodestra a mio avviso se essi accontentasse la piazza
Io sono convinto che l'opposizione sia sempre una grande occasione lo stare all'opposizione per un tempo non breve è una grande occasione per ripensare se stessi per ripensare uno schieramento per darci un progetto una visione un orizzonte
Che vada al di là del puro e semplice contestare le scelte negative fatte dagli avversari fatta dal Governo credo che in questo se volete spazio intermedio in questo spazio difficile tra la piazza della fiducia stia all'azione in salita ma quanto necessaria dei riformatori dei modernizzatori liberali degli degli innovatori
Parto da qui io sono
Parlamentare di maggioranza leale però essere leali
Non può voler dire essere sordi ciechi e muti ci siamo mossi con grande correttezza ma come dire questa Finanziaria non non posso distrarci va sottolineato ed è giusto sottolinearlo tre volte
L'obiettivo del risanamento questo rientrare nel tre per cento questo rientrarvi subito questo è un fatto positivo e va dato merito al Governo per questo ma
Detto questo c'è tutto il resto
Vorrei perfino lasciare da parte la sequenza delle cose puntuali che non funzionano
Gli accenti insomma l'unione ha avuto il primato nel mondo occidentale di perdere grazie anche alle parole alla musica di Vincenzo Visco ma in fondo al fatto che la coalizione si è stati incapace di proporre altro di perdere sette otto punti nelle ultime sei settimane della campagna elettorale una cosa così quasi come dire senza precedenti nel mondo occidentale ricorderete
Tutta la roba sulla tassa di successione cioè sull'imposta va ricordato che quando c'era aveva un gettito inferiore ai costi di accertamento e riscossione cioè siamo riusciti a come dire a a a a dare corpo ad un fantasma a farlo poi con quelle cifre assurde vi ricordate la franchigia dei duecento mila dei trecento mila euro e ciascuno ha visto chi la casa è negozio chi box eccetera compito in modo il modo lascio da parte lascia da parte il pasticcio del TFR che si è chiuso anche con la condivido le osservazioni che molte volte
Sono state fatte anche da da Cicciomessere per esempio ma anche la conclusione l'ha persa colore finale non è che abbia migliorato la situazione più di tanto perché
Chi lascia tutto intero il tema che giustamente ma sottolineava del nanismo delle nostre imprese questa cosa il limite dei cinquanta scoraggia tanti a fare
Il passo in più e semmai incoraggerà tanti oltre cinquanta scendesse sotto esattamente con lo schema che ne abbiamo tante volte
Evocato rispetto allo Statuto dei lavoratori al limite
Dei dipendenti fissato dall'articolo diciotto e non solo
Lascio anche da parte ma comprendere che ciascuna di queste cose è una ferita che poi si produce nei sondaggi in termini strutturali e non congiunturali la storia della chiusura degli esercizi commerciali per i tre scontrini fuori posto
Indice di una cultura poliziesca sbagliata nove volenterosi ci siamo caratterizzati continueremo a farlo per altro verso su invece un tema vero c'è la il tema della emersione del sommerso c'è il tema vero della evasione fiscale ma il tema vero del sommerso dell'evasione fiscale tu lo affronti attraverso la formula il contrasto di interessi
Creando un meccanismo di sempre maggiore scariche abilità di sempre maggiore detraibilità di fatture ricevute scontrini
Oggi avremmo invece un meccanismo che e lascio da parte le Bugie che sono state dette no quelli ci hanno lasciato il disastro non è vero perché le entrate fiscali erano salite quindi non non funziona questo schema per cui bisogna sempre descrivere la curva opposta come una curva di facinorosi di di delinquenti credo che abbia sbagliato il centrodestra far così a suo tempo sbaglia il centrosinistra fare
Così oggi semmai abbiamo tuttora un potente incentivo nero nelle realtà più piccole non sorridete nei paesi il baratto troverà di nuovo diciamo una sua qualche stagione felice
Rispetta molte realtà proprio l'uso del contante che si vuole disincentivare sarà invece incentivato rispetto a tanti professionisti molto semplicemente verrà levato il dischetto dal computer si dirà
è andata male è andata male la giornata è andata male la settimana è andato male il mese e tu avrai una immersione dell'iceberg anziché la sua la sua emersione ma vorrei dire questi Errori ciascuno dei quali costa in termini ripeto strutturali e non di congiuntura eh quasi poco rispetto al tema più grande
Che il tema della distanza
Della finanziaria dal DPEF
Tanti di noi avevano votato con entusiasmo un documento di programmazione economica e finanziaria che per la prima volta dopo tanti anni diceva sapete cosa c'è di nuovo
Questa manovra la prossima manovra va fatta non sul lato delle tasse ma sul lato dei tagli di spesa e va fatta con interventi strutturali su pensioni sanità
Pubblico impiego e finanza locale
Non è andata così
Inutile piangere sul latte versato però il latte è stato versato e bisogna anche capire chi l'ha avversato perché la sinistra massimalista e comunista ha giocato bene la sua partita
Non si può dare la colpa Diliberto a a Giordano che alla CGIL che hanno giocato molto bene la loro carta e continueranno a farlo e già il fatto di ottenere il rinvio di tutto a dopo a un dopo che in qualche caso ha un suo avvio di calendarizzazione di tempificazione in qualche caso no voi comprendete che è un potente strumento di freno poi per chi vuole
Chi vuole appunto opporsi io credo che mi avvicino al cuore delle cose che voglio dirvi che noi oggi abbiamo due drammi
Con cui dobbiamo misurarci
Un primo dramma è un dramma sociale vero
Cioè l'impoverimento del Paese
Io credo che noi questo dobbiamo dirlo
A chi queste cose non cioè in altri Paesi lo dico
Rispetto a una cosa che io faccio poco ma insomma in altri Paesi dell'Occidente avanzato ancora insomma certo tipo di certo meglio far vacanze di venti venticinque ventisei giorni pur lavorando di più
Come ora lavora
Qui in Italia si è ormai scesi ai dieci nove otto sette giorni
C'è un tema di impoverimento vero su cui salari Cicciomessere per un verso la UIL per altro verso sono stati tra i pochi a
Segnalarlo il gioco delle buste paghe equivalenti tra Italia e altri Paesi è impressionante e guardate
Colpisce un po'o a parte diciamo più basse la popolazione
Un po'anche la fascia alta ma è soprattutto la fascia media che ha ed è un fatto anche questa abbastanza si legge al mondo occidentale ha avuto aumenti in questi anni inferiori ai livelli dell'inflazione
Quindi con elementi di impoverimento e di arretramento vero quindi c'è questa cosa questo il dramma di un Paese che si fa
Più povero
Altro dramma che il dramma politico che siamo alla quarta legislatura consecutiva speriamo di smentirla ma alla quarta senza riforme
Due centrodestra duecento sinistro
Questo è il punto che va nel novantaquattro non ce la fa Berlusconi e Lille evento chiave e quando su pressioni di Scalfaro e della piazza Luigi da fuori la riforma delle pensioni dalla Finanziaria e ricordate che allora Prodi
Economista di centrosinistra firmò l'appello
De Benedetti Modigliani Sylos Labini Baldassarri altri per dire noi siamo tuoi avversari nati diciamo fallo
Legislatura successiva fallisce il centrosinistra lì l'evento simbolo ecco il congresso dei DS in cui D'Alema apre con toni
Quasi blairiani Poggio dopo arriva Cofferati alla fine si converge sulla
Posizioni Cofferati nel due mila e uno fallisce i nove il centrodestra con l'unica grande straordinaria eccezione della legge Biagi ci arriverò ma al di là di questo una maggioranza che aveva più cento deputati più cinquanta senatori
E che su tante cose si è mossa come un rullo compressore
E e su questo non
Non è stato in grado di fare ricorso e ora si arriva al centrosinistra con le cose chi che teniamo
Io temo molto in questo momento la dinamica piazza contro fiducia
Senso che il gioco è chiaro
Tu nativa di ulteriori in piazza torna in piazza io divento la fiducia ma quanto sei cattivo ma quanto sei cattivo ciascuno riesce sulla nefandezza vero o presunto di quegli altri atti compattare il suo schieramento io ho detto sorridendo ma non troppo
Che forse l'italiano più preoccupato del malore di Berlusconi era Romano Prodi dice
Mi casca il gemello non
E attenzione perché il due con la bravura gli strumenti la forza diverso ma c'è sono anche impegnati in un'opera che di ristrutturazione qualcuno potrebbe anche dire di destrutturazione dei propri dei propri alleati ora attenzione perché ci sarà un centrodestra fortificato dalla imponente Successo imponente la manifestazione di ieri che però
Non sembra avere sbocco politico
Dall'altra parte il centrosinistra
Prima di dare una mano via Fase due fase due comprendete che ogni minuto che passa la fase due vede più forti di conservatori gli immobili visti gli estremisti che non la parte riformatrici
In questo contesto la cosa più probabile che accada è un classico quando non c'è la capacità di intervenire
Sui contenuti che ci si perde nel tormentone dei contenitori e che la politica come via d'uscita il fatto di parlare di se stessa
A sinistra si fa o non si fa il partito democratico a destra si fa si fa il partito unico
In un gioco autoreferenziale che produce una strategia stabilizzante cioè di stabilizzazione o se volete di stallo da questo da questo punto di vista deve stare attento in modo particolare il centrosinistra non solo perché alla speciale responsabilità di governare
Io condivido molto tutte le cose che la professoressa Padoa Schioppa detto e scritto in questa fase focalizzando su questo
Io dico attenzione in modo particolare perché c'è un evento che rischia di sfuggire di mano a tutti a dell'eventuale aggressione alla legge Biagi
Perché in quel caso anche la base di Confindustria che già agitazione in fibrillazione
Avrebbe buone ragioni per
Non non reggere più lo dice chi come noi chiede semmai il completamento della Biagi nella direzione della libro bianco in questo contesto a mio avviso che cosa bisogna fare bisogna approvare con gli strumenti che uno ha
A capovolgere la gente cioè quanto più tutti eccetera tendono a parlare dei contenitori focalizzarsi con le forze che si hanno chi piccoletti meno piccole sui contenuti
Farlo su cose precise specifiche
Farò un solo esempio che quello dei sette giorni per un'impresa lo dico perché qua e là sento ripete va be'ma in fondo
Circolano anche cifre no ma oggi due settimane
Lo dico per per oggi in Italia per aprire una lavanderia che non è esattamente una centrale nucleare ci vogliono ottantacinque autorizzazioni da parte di venti amministrazioni diverse tempo stimato un anno e diversi mesi
La media delle autorizzazioni preventive necessarie per l'apertura di un'impresa varia da cinquantacinque a ottanta
Presso un numero di amministrazioni variabile da dieci a ventiquattro
Questo è
O a nostre iniziative in questo senso è forte non solo perché riduce ma perché produce un cambio di paradigma cioè
Stabilisce che i controlli non si fanno ex-ante ma si fanno ex-post tu apri parti stai tranquillo i controlli avvengono dopo quindici ha una valenza da questo punto di vista proprio di di svolta in questo senso ma al di là delle cose specifiche concrete come questa io credo che su questo mi limiterò alcuni dei vedrete sarò breve
In questo nostro puntare l'agenda sui contenuti e non sui contenitori proprio mentre cerchiamo vittorie concrete perché come dicono gli allevatori calcio a vittoria fa morale va bene speriamo in mostra casi sette giorni a tante cose di quel tipo
Ma noi dobbiamo anche essere capaci
Come è possibile nel contesto italiano ci verrò
Di
Una semina di a tesa di speranza e divisione
Continua con la metafora calcistica alzando la testa un po'e guardando un po'avanti alcune cose le ha dette come condivido assolutamente la questione del fatto che l'Italia rischia di farsi battere perfino sul terreno dell'italianità
Badate nel bel libro di Giuliano da Empoli
Il cui titolo già dice tutto la sindrome di Meucci no cioè
L'Italia che ha in mano una cosa e
Non può c'è un dato che è sconvolgente nel mondo su cento prodotti che si richiamano all'italianità
Ormai novantadue sono fatti all'estero
E non è lontano il tempo in cui per le ragioni che ci diceva ma qualcuno ci dirà auto il sei in Italia Pizza cioè eccetera un tale ribaltamento per cui ci ci si chiederà
Altra questione le banche
C'è un problema drammatico ci sono dei piccoli esperimenti in positivo
C'è un esperimento piccolo Cosima straordinario per importanza che sta facendo Assolombarda con la Banca dell'Etruria
Il drammatico problema italiano per cui chi finanziano solo se i soldi ce l'hai già cioè se sa in condizione di dare fideiussioni garanzie reali case palazzi eccetera occorre passare una cosa diversa per cui sul progetto qualcuno scommette a Conte
ESP e e abbiamo una ma questo vuol dire che anche nel sistema bancario sul modello americano corre qualcuno che sappia valutare il tuo progetto che sappia progetto per progetto accompagnarti in questo percorso
Ancora altri spunti uno per uno i temi del divieto
Pensioni
Su questo a con una volta ragione Cicciomessere quel far tout court e ripeto molto tempo occhio che in Italia non c'è un welfare perché
Quasi tutto e mangiato dalla spesa pensionistica
E qui
Noi lo diciamo da alcuni mesi e attendiamo l'occasione per poterlo fare in modo numericamente consistente
Farlo sapere a pezzi di opinione pubblica più vasti siamo noi che possiamo andare all'attacco della sinistra conservatrice
è più di sinistra difendere la pensione a cinquantasette anni o è più di sinistra alzarla di due D tre D quattro anni
Con le opportune eccezioni sui lavori usuranti eccetera e comunque lo potere consentire un sussidio di disoccupazione un modello di welfare to work
Blairiano allargare una rete
Di protezione che oggi per troppo piccola e riservata troppo pochi certo questo pone il tema della legalità presso Ichino ci ha regalato a Milano un aneddoto che è troppo gustoso perché io non vengo
Ripetta
Sul sussidi di disoccupazione coppia di
Signori lombardi che hanno una bimba hanno bisogna di una baby sitter
Trovano una
La ragazza danese disponibile per alcuni mesi a far da baby sitter la ragazza perfettamente bilingue arriva a Milano chiede però di potere fare una telefonata scusate telefona a Copenaghen anche
Faso telefonare visti in cui invece ma se no ho chiamato l'ufficio del lavoro di Copenaghen per dire che avendo trovato io l'occupazione semestrale mi sospendano il sussidio di disoccupazione lì
Ora non si pretende in Italia lo stesso tipo di spirito civico via però il tema c'è tu una cosa di questo genere non la puoi fare se non hai una pubblica amministrazione che tenga in qualche modo che non sia
Completamente uno un colabrodo
E quindi pensioni come strumento per fare un welfare
Su questo non smetterò mai di citare quel bel rapporto della Brookings Institution quindi penitenza democratico americano così sono se spaventa
Che fa tutto un discorso su un welfare di trampolini e non diamo anche cioè una rete che deve essere elastica che spinga in questa direzione sulla sanità io credo che la nostra Carta referendarie degli anni Novanta opportunamente
E lui è dovuta e corretta
E il professor Palermo ne fece una bellissima difesa in Corte Costituzionale
Il tema dell'obbligo di copertura di una qualche copertura ma all'interno di questo di una possibilità di scelta tra pubblico e privato e quindi di una triplice competizione tra pubblico è pubblico tra privato e privato e tra pubblico e privato
Resti una carta importante
Terzo fronte il pubblico impiego anche qui senza terrorismi però così non può andare che noi abbiamo molto bisogno sia di cose di sostanza su questo hanno fatto fallimento
Legislatura novantasei due mila uno i governi di centrosinistra anche con qualche ministro diciamo che oggi ci darà spiegazioni sul pubblico impiego insomma la Rosa nel Pugno
Poi il centrodestra che
Con il ministro Baccini
Stato responsabile di cui rinnovo che ricordate
Ora tra al le cose che il professor Ichino dice anche su questo e per cui è stato azzannato alla gola hanno invece una valenza forte simboliche di comunicazione al Paese rispetto ha un rapporto che ciascuno ha con la pubblica amministrazione qualche quarto fronte
La finanza locale
Qui guardate che c'è un fatto nuovo giace qualcuna Roma che vorrebbe una nuova ieri
Ma il dramma sono le centinaia di chili più piccole che operano sul territorio con le municipalizzate con realtà che contendono al mercato il terreno e dirò domani euro l'occasione di dialogare a Milano con una persona che stimo molto che il presidente la Provincia di Milano Penati che ha un brevissimo amministratore
Siccome le Province non tengono di fare sarebbe il caso di abolirle si mette a fare business e c'è anche con la Milano Serravalle si è comprato il cinque per cento della Verona Brennero
E quindi ai non solo gli spazi di mercato occupati dal pubblico ma addirittura gli spazi di finanza e di business che vengono occupati dalla mano pubblica con criteri che sono criteri pubblici e politici
Questi i quattro punti del del del DPEF vado a chiudere con le poche cose che mi importano
Per dire la visione che dobbiamo guardate nel mondo qua non è questo il centrodestra centodieci sono due cose che i governi efficienti fanno ho visto non non è questione
Meno tasse più semplificazione
Non non c'è partita se noi non lo comprendiamo che quella è la strada poi si tratta di capire come si ma quello è il percorso in Polonia se tua aprivano impresa dieci giorni per aprirla e diciannove per cento i tassi
In Estonia c'è un primo ministro che Anna Milton Friedman non è che sono cose che poi sono dice queste cose in Italia
Tassa piatta al ventiquattro per cento fra qualche anno tassa piatta un venti per cento crescita all'undici per cento
In Svezia l'ho citato
I liberali dopo anni di opposizione hanno fatto fra il loro programma un fantastico trentottenne che ora il ministro delle finanze sciabordio autore di un meraviglioso programma liberale e liberista cioè queste cose esistono e io credo che occorra non occorre
Non possiamo sempre trincerarci dietro la specificità italiana che
Non consentirebbe qui questo no queste sono ricette che nel mondo che nel mondo funzionano anche perché dramma italiano non è solo che queste cose non si fa
Ma è anche che il dibattito è tutto vecchio guardate tutte le cose che sentite dire sono tutte compirà ancora la lettura e per blocchi sociali che come tali non esistono più ancora le chiavi sono quelle della triangolazione
Grande impresa grande sindacato ancora c'è chi scrive saggi su capitale e lavoro
In antinomia presunta e non si comprende che oggi la la questione flussi contro territori cioè i capitali viaggiano e devi creare le condizioni perché ha termino da te
O se vuoi insieme anche l'altra parte perché i capitali che sono qui non se ne vadano altrove oggi libero il tema è la delocalizzazione non solo delle grandi ma anche delle piccole e delle medie imprese che che se ne vanno via ma perfino tra i ministri migliori Bersani
Scatta
Una chiave tutta industrialista
Del devo dire della grande tradizione comunista Nicola per farsi Reggio io sono sei tra le industrie e ti arriva con la piano quinquennale col piano triennale non
Oggi su ogni punto di di nuovo che fai il settanta per cento viene da servizi e commercio
Quando l'occhio professor Giavazzi che anche su questo ha ragione è andato in un convegno a dire ma dovete pure cambiare nome non Confindustria dove fa i servizi dovete
è stato vissuto come un come un come un marziano ma guardate tutto ciò che ha consentito lo sviluppo italiano anche di quello che io amo quello dei sei milioni sei milioni e mezzo di piccole e piccolissime imprese con cui il centrosinistra non sa parlare
Non c'è più lo sviluppo dei capannoni c'era perché c'era il sindaco democristiano la banca locale l'ombrello di una certa politica che soprattutto i tanta parte della Lombardia nel Veneto bianco ha funzionato così per ora tutto questo non c'è più perché sei esposto al vento alla sfida della globalizzazione che quella nella quale voi
Della della quale voi state parlando e questa dinamica flussi contro il territorio come facciamo a far sì che il nostro territorio attragga e anzi non si faccia sfuggire quello che è già qui chiudo con due cose ancora alla prima anche questa
Culturale e quindi politica e la necessità di andare all'offensiva di non stare sulla difensiva
A quelli che ci dicono che una società più dinamica lascerebbe qualcun indietro
Devo dire questo perché il tecnico
Ma se non fai la discriminazione secondo merito
La discriminazione avviene secondo censo oggi i giovani italiani hanno
Come fattore fondamentale per le loro opportunità di studio e di lavoro la ricchezza o la povertà della loro famiglia molto più che in tutto il resto del mondo occidentale
E vedere un ultimissimo studio che fa accapponare la pelle
Negli Stati Uniti gli stipiti come sentina del vizio eccetera negli Stati Uniti uno studente di famiglia ricca ai doppio delle probabilità di uno studente di famiglia povera di completare i suoi studi
E uno dice caspita che ingiustizia rapporto due contro uno in Italia il rapporto è sette contro uno
Quindi esattamente le stesse logiche che portano la busta paghe italiana ad essere la più bassa e con trattenuta automatica in busta paga
Che porta i giovani italiani a essere quelli più dipendenti dal censo dalla ricchezza dovrà sono le logiche
Che parla a nome dei più deboli e che producono povertà e debolezza
Rispetto a questo io credo che in una fase di immobilismo politico la nostra Carta d'essere questa tante di queste cose hanno un incardinamento parlamentare sono possibili alleanze trasversali
Su alcune di queste cose almeno per ridurre i danni in un Parlamento in cui noi siamo quelli che siamo
Ma è necessario compatibilmente con i contesti italiano Cundari chi chi siamo capaci di aprire se ne siamo capaci nella comunicazione occorre anche una siringa di questo tipo che dia il senso certo di una battaglia di resistenza ma anche di una
Visione di un orizzonte di una speranza
Anche di quelle cose estoni o svedesi che citavo prima ci hanno tolto
In questa fase lo strumento referendario noi nel novantanove due mila condivido quei dice Rita su questo siamo andati a un millimetro valutare il colpo del k.o. perché perfino dei sette referendum che c'avevo lasciato c'era in un colpo solo maggioritario secco separazione delle carriere roba sul sindacato cioè era una cosa io credo che noi dobbiamo
Su questo sfidare i limiti oggettivi
Del contesto italiano in cui operiamo
Che vuol dire anche non dare alibi al mondo dell'impresa provare a offrire al mondo dell'impresa che su tanti questi temi e sensibile poi aiutarli ad aiutarci evitare che ci sia solo la pacca sulla spalla che ci sia
Non un euro perché Rita ma un commitment una sfida un sostegno su questo la la voglia di una sfida che veda la parte produttiva del Paese andare anche oltre i limiti soggettivi nostri che sono
Per tanti versi evidenti
Chiudo davvero con una cosa che pure mi è cara perché è stata evocata giustamente da anche qui
Che il tema della formazione delle persone capitale umano
Quando la Cina produce un milione di ingegneri l'anno
Non è che uno faccia bene mettiamo Ida
Quando in India lo dice bene Rampini non mi ricordo se a Calcutta Bombay
Nasce un nuovo quotidiano destinato a un pubblico giovanile due milioni di lettori con dentro quattro pagine al giorno di quiz di algebra
Che minaccia sì no noi facciamo può avere va benissimo
Ma anche quando già in Spagna ragazzi ventotto ventinove anni Bío Trillini lui alla seconda o terza esperienza di lavori di crescita
Ma anche qui sta la nostra sfida io
Diciamo perché aiuta di patria
La stessa cosa era l'unica iniziativa per cui della Rosa nel Pugno parlamentare ho tanto tempo che ma che noi rispondiamo a questo
Non con la logica con cui dovremmo rispondere cioè incentivi borse di studio meritocrazia eccetera ma con aumentiamo i soldi per la ricerca
è l'equivalente di scuola pubblica scuola pubblica scuola pubblica
L'equivalente di scuola pubblica scuola pubblica scuolabus cioè una lettura lo dico ai nostri compagni dello SDI proprio vecchia vecchia vecchia mette a Venezia
Che non coglie il punto il nostro posto non è stare a fianco dei rettori che chiedono cento lire in più
Il nostro posto stare al fianco dei professori che ci sono e degli studenti che ci sono della professoressa Kostoris che c'è decide e dei tanti libri su questa l'ho scritto che dicono
Intanto l'Italia è l'unico posto al mondo in cui anziché spostarsi ragazzi per l'università si sposta l'università perché il potente locale aveva bisogno della sua e poi quel tanto di denaro pubblico che c'è sia in un borse di studio incentivi cattedre che siano sempre più legate a capacità che hanno di raccogliere fondi di autolinee e pubblicazioni nazionali e internazionali questo è che la nostra sfida il nostro commitment altrimenti ci ritroveremo Po
A biascicare la nenia dello scuola pubblica scuola pubblica scuola pubblica sperando che Tony Blair non lo sappia perché insomma se essa che qualcuno traduce education education education in una scuola pubblica scuola pubblica scuola pubblica scoppia il caso diplomatico grazie tutti
Grazie Daniele
Direi che stiamo viaggiando su orari perfetti adesso siamo alla fine del del primo panel darei la parola Roberto Cicciomessere
Che ci farà un po'il punto nella situazione
Ringrazio Emma Bonino e Daniele Capezzone anche Rita perché credo che da questi primi interventi peraltro illustri sono
Rimasti ulteriori spunti di riflessione per questa giornata
Roberto
Per gli ascoltatori della radio saranno proiettati
In questo salone anche nelle slide e quindi nelle cifre Roberto certamente
Non mancherà di esporre
A a siamo anche su internet
Perfetto
Grazie io cercherò di vedere diciamo l'i problemi che dobbiamo affrontare da un altro punto di vista
Un compito abbastanza difficile con cui finora abbiamo ascoltato e tutti i giorni leggiamo o sui maggiori quotidiani riviste e così via
Il problema del declino italiano che del mettete inviato io sono perfettamente d'accordo in
Buona parte per quello che possiamo chiamare il destino istituzionale dal costo della politica
Dal costo della spesa pubblica che poi incide sulle tasse
Sull'eccessiva regolamentazione che poi come abbiamo visto Daniele incide sui tempi fare impresa nel nostro Paese dalle corporazioni da tutti questi aspetti diciamo Esterni all'impresa
Che determinano appunto
Un livello di crescita del PIL fra i più bassi del mondo quando parliamo della Cina ricordiamoci appunto crescita del PD dell'ordine del dieci per cento l'indiano non mi ricordo se sette otto
Per cento è sicuramente l'Italia un Paese in grave crisi
La domanda che io mi faccio è un è un'altra la colpa di questo declino e solo
Dalla parte diciamo istituzionale o ci sono altre responsabilità perché se la nostra diagnosi sulle declino fosse sbagliata o soltanto parziale la cura che come politici eccome politici
Propongono sarebbe ovviamente altrettanto sbagliata quello che io cercherò di sostenendo la tesi che io cerco di sostenere e che esiste un altro pezzo di responsabilità
E che poco analizzato che ha un costo sociale
Ne ha parlato ne ha accennato già Daniele Capezzone pesante nei confronti dei lavoratori italiani per fare una una sintesi non è il costo della politica non è la spesa pubblica
Che ha convinto rispettivamente Benetton e Tronchetti poi Provera
Da passare dal settore tessile al settore pneumatici dei cavi a fibre ottiche competere nel mercato ter cioè internazionale passare a riscuotere i pedaggi
Nelle autostrade o negli autogrill
Piuttosto che
Investire su un settore protette dominante vedere tutte le comunicazioni fra l'altro senza crescita perché Tronchetti approverà a ereditato da Colaninno
Una impresa con un forte debito perché l'Italia vide il tenente lì ci sono i capitalisti ma non solo che s'che comprano senza capitale per cui scaricano poi i costi sul sull'impresa hai ritirato
Da Colaninno impresa con un'altra
Esposizione
Debitoria ha smantellato il gruppo dal punto di vista internazionale ha smesso di competere nei mercati internazionali l'ultimo salto Cendon adesso
Dal Brasile il debito eh rimasto uguale e Tronchetti Provera ogni giorno ci insegna ci spiega
Lei dei maggiori giornali come bisogna fare business in Italia non è la Cina non è las non è il il costo della politica non è la spesa pubblica
Che ha spinto le imprese italiani che spinge le imprese italiane investire in settori a basso valore aggiunto a compensare la bassa proprio produttività con il basso costo del lavoro
Questo cosa significa significa che se ma anche a quest'altro pezzo di responsabilità e di analisi
Del declino italiano evidentemente le le cure sono sbagliate e le cure sono sbagliate
E credo che il nostro governo abbia fatto una diagnosi sbagliata e abbia fatto una cura e abbia proposto una cura sbagliata fra l'altro particolarmente
Costosa cosa dice il nostro
Governo dice che sono necessari interventi natura fiscale e automatica rivolti alla generalità dell'impresa è e finalizzati a un recupero immediato di margini di competitività attraverso una riduzione dei costi di produzione in particolare del lavoro
Io vorrei proprio fare una piccola chiosa nel senso che il governo attraverso il maggiori strumenti di programmazione economica ci dice che e il problema delle compiti della competitività delle l'impresa ha detto deriva da un elemento dei costi di produzione e in particolare al costo del lavoro quindi di una manovra piuttosto completa propone di trasferire propone anzi ha realizzato ha fatto un trasferimento nei confronti dell'impresa attraverso la riduzione dell'IRAP perché sa che dei divi qua del due virgola quattro miliardi nel due mila due mila e sette arriverà a a a quattro e virgola quasi sette miliardi nel due mila nove e appunto questo è il problema nel senso che se fosse così evidentemente questo tipo di intervento che se il tipo di cura dovrebbe produrre dei risultati positivi cioè dovrebbe risollevare l'impresa dal suo declino il problema è che non è così perché se noi andiamo a vedere
Quanto quanto pesa il cuneo fiscale e contributivo
Del del nostro Paese rispetto a agli altri paesi certo e alto il cuneo fiscale e contributivo si intende la differenza fra il costo del lavoro
E il il salario lordo l'OCSE ci calcola anche l'IRPEF
Beh in Italia e il quarantacinque quattro per cento ma se noi andiamo a vedere i nostri concorrenti la Francia e il cinquanta uno per cento
La Germania il cinquantuno otto per cento la domanda è questa ma ma poi entriamo entreremo nel nel nel merito ma come mai i nostri competitori francesi e tedeschi che hanno un cuneo fiscale ancora più importante del mosto eppure su sono più pruriti ivi sono più competitivi sia nel mercato interno
Se chi sia
Nel mercato internazionale
Ma vediamo poi quale il
Al di là di quanto incide
I contributi previdenziali sociali all'interno del costo del lavoro quello che interessa è quando e qual è il valore del costo del lavoro per un'impresa italiana rispetto a un nostro competitore perché il governo ci dice
Che la mancanza di competitività del impresa italiana deriva da questo elemento dei costi che il costo del lavoro quest'altro grafico
Che ho tratto da da i dati dell'Eurostat e ci fa vedere che il costo annuo del lavoro
E per il due mila e due perché purtroppo per avere dati comparati di non non si non siano disposizione rispetto agli ultimi anni ma non è cambiato di molto ecco il costo hanno del lavoro in in
Italia e di quasi
Trentaquattro mila euro la media del dell'Europa a venticinque trentacinque mila euro
La se vediamo in nostri competitori arriviamo a Germania quasi quarantasette mila euro
E così via cioè nel senso che in Italia i l'Italia è il Paese con il più basso costo del delle delle lavoro
La differenza la vediamo in quest'altra tabella
In cui si calcola il reddito lordo da lavoro dipendente nel settore del dell'industria in Italia e il reddito lordo è di due di quasi ventitré mila Euro
Inferiore di sette mila euro rispetto alla Francia di diciotto mila euro rispetto alla Germania di diciannove mila euro rispetto al Regno Unito e ritorniamo quindi la domanda che io facevo all'inizio
E questo è un problema che riguarda il costo della politica riguarda la spesa pubblica risparmio riguarda i problemi della regola mettere tutti i temi che Giussani delle mancate liberalizzazioni tutti i temi che noi
Abbiamo discusso o e un problema dell'impresa e italiana con
Ricadute sul piano sociale e sul piano della competente della competitività particolarmente significativi
Perché se noi andiamo a vedere il anche l'andamento perché di abbiamo visto la fotografia rispetto al no al all'anno dopo all'anno preso in considerazione ma se non andiamo a vedere il l'andamento
Del reddito da lavoro dipendente vediamo come in tutti i paesi
Cresce e in Italia diminuisce
Questore il il grafico che credo sia più significativo di quel problema di impoverimento del paese di cui parlava
Prima Daniele Capezzone
Qui abbiamo elaborato il i redditi da lavoro dipendente sulla base dei microdati dalla Banca d'Italia che fa questa analisi ogni ogni due anni
E li abbiamo ovviamente valutati in termini reali de frazionati
Dal mille novecentottantanove al due mila e quattro c'è una riduzione
Del reddito da lavoro in termini reali in termini di potere d'acquisto del dieci per cento questa e la situazione del nostro Paese
E la situazione che poi a tutte quelle ricadute sociali di cui parleremo probabilmente negli altri negli altri
Panel nel senso che in Italia esiste un problema è una questione salariale esiste un problema dell'impresa che
Mantiene la sua redditività
Ha una produttività lo vedremo dopo
Calante ed è in grado di compensare quindi mantenere la propria eredità come richieda Cantet semplicemente riducendo progressivamente il costo del lavoro ritorno all'inizio il governo dice
Il problema della competitività del nostro Paese dipende da questo elemento dei costi cioè il costo del lavoro e quindi mettiamoci dentro quasi cinque miliardi non è vero non è vero
E una cura sbagliata non solo una cura sbagliata è una cura che aggraverà il il il problema perché ovviamente stimolerà Lane prese
Ad alta intensità di lavoro a bassa intensità di capitale rimanere in quella settore come una droga che interviene per ridurre ulteriormente rispetto all'impresa il
Il costo del del lavoro non assicura affatto
A competere a spostarsi su settore maggiormente perché competitivi maggiormente maggiormente produttivi
Per questo grafico fa ed è stata una cosa divertente nel senso che mentre il reddito allora dipendente
Diminuisce in questi anni del in termini reali ripeto
Nel per tutti i lavoratori nella pubblica amministrazione perfino cresce del dello zero otto per cento no io sostengo appunto questa tesi
Voglio leggere questo
Quanto viene scritto nell'ultimo rapporto del dell'Istat a proposito di questo problema semplici per verificare se una mia impressione sì una mia analisi sbagliata o invece è un'analisi condivisa
Scrive l'Istat nel ultimo rapporto il sistema dell'impresa italiana e sopporta un costo del lavoro per dipendente nettamente più basso di quello delle Alpi delle altre maggiori economie europee
In particolare ma la nella manifattura differenza con Francia e Germania rispettivamente pari a circa nove mila e quattordici mila euro per ha detto
Pertanto nonostante la maggiore incidenza media degli oneri sociali in Italia il costo del lavoro per dipendente rimane tra i più bassi d'Europa il risultato che nelle imprese italiane la redditività
Resta in linea
Come detto con quelle degli altri Paesi compensando il Manor minor valore aggiunto per addetto con il basto costo del lavoro l'Istat dice esattamente questo e quindi un primo problema che dobbiamo affrontare vita ci chiedeva quali sono le iniziative politiche da fare e beh la prima cosa che
Bisogna dire
Ovviamente siamo nella della maggioranza che questa è una strada sbagliata
Che una strada che non aiuta l'impresa che non aiuta i cittadini perché il problema della povertà in Italia e un problema drammatico che diventerà ancora più drammatico
Nel futuro con l'invecchiamento della popolazione con tassi di sostituzione dell'ultimo salario che si avvicenderanno al quaranta quarantacinque per cento in cui avrai una poi una popolazione dei pensionati poveri una massa di prove sterminata di pensionati per poveri in particolare collegata alle attività flessibile o precario di cui discuteremo
In un altro in un altro panel
Con cui in questa in questa tabella
Semplicemente valutiamo
Qual è il gatto in termini di produttività
Del dell'impresa dell'impresa dell'impresa
Italiana valutiamo acquisita come valore aggiunto per ha detto
In Italia è trentasette mila euro i nel Regno Unito e quasi cinquanta mila euro in Francia quasi quarantanove quarantanove mila
Cioè il il valore prodotto dal dalla libero aggiunto prodotto dal dall'impresa e te li Anna è il più basso che si può vedere appunto si può analizzare rispetto agli altri paesi e quindi torniamo un problema
La produttività questo indicatore e sicuramente influenzato da tutti gli elementi esterni di cui abbiamo parlato
E ma in gran parte è tutto nelle mani del di imperi Dore e dell'impresa
E sua la responsabilità e sua la responsabilità della scelta di quale settore fa intervenire suora responsabilità
Di fare o non fare
Ricerca e se e il sistema politico se il sistema fiscale se il sistema degli incentivi lo incentiva ancor più a rimanere
In con una bassa per il produttività perché in grado comunque di mantenere il suo profitto Grazia al basso costo del del lavoro perché dovrebbe cambiare fare altro perché lo deve continuare a fare
A a operare nel tessile quando appunto abbiamo un miliardo e trecento mila persone
In in Cina con quel tipo di sviluppo questo è un problema è un problema credo rilevante sul quale la politica da una soluzione una soluzione sbagliata e non vedere anche questo aspetto del della medaglia secondo me e preoccupante e preoccupante perché non funzionerà una serie di analisi tutti noi diciamo leggiamo tutti i giorni
Nelle riviste nel nel mille ascoltiamo nei dibattiti così via che noi ovviamente non possiamo competere sul costo del lavoro dobbiamo competere sul qualità del lavoro sulla capacità di innovazione sulla capacità presso i livelli professionali dei del dei nostri lavoratori e leggiamo tutti i giorni che c'è un problema ne parlava prima Daniele Capezzone della scuole e soprattutto del dell'università
Sì è vero vero fino a un certo punto sappiamo benissimo che il costo per studente in Italia e è più è il più alto fra i Paesi del dell'OCSE sappiamo sempre sulla base dell'analisi OCSE l'analisi Pisa che la qualità
Del dell'insegnamento in Italia valutato sulla base delle competenze dei giovani il è il più basso
Però se andiamo a vedere altri dati cioè questo dal punto di vista dell'offerta andiamo a vedere dal punto di vista della domanda e vediamo che l'impresa per una non richiede alte professionalità
E ritorniamo al problema di prima e cioè della bassa produttività
Cioè delle del impresa è che operano prevalentemente in settore a basso valore aggiunto in cui ha bisogno di manodopera poco qualificata se noi andiamo a realizzare l'ultimo rapporto dell'Excelsior
Unioncamere che esamina qual è la domanda di lavoratore esaminiamo quali sono i livelli professionali richiesti vediamo che sono richiesti sempre
Di più
Figura professionale a bassa qualificazione e che in termini percentuali di si riduce illa percentuale di alte professionalità universitaria istruzione tecnica tecnica superiore sì abbassa e quindi giustissimo tutta la la problematica sull'università sulla necessità di migliorare la qualità e tutte cose di cui vedremo nel terzo Pannella ma sì abbiamo dall'altra parte un'impresa che non chiede lavoratori ma c'è un altro elemento che bisogna tener presente e ritorniamo al problema del dei salari e in Italia il un laureato che ha impiegato cinque sei sette anni poi con i i tirocini con con le altre cose per laurearsi e il il lo stipendio di di ingresso e mille e cento euro che è diminuito rispetto agli anni precedenti una una una ricerca che è stata fatta da Almalaurea che è uscita un mese fa
Mentre negli altri Paesi
L'investimento in istruzione
Corrisponde a una speranza di reddito di molto superiore ma perché lo studente dovrebbe studiare il l'Europa dice non solo che deve studiare che deve studiare materie scientifiche matematica fisica e così via quando entra nel mercato del lavoro con uno stipendio pari a un suo collega che si è fermato alla all'alla maturità quando e qui entra sicuramente lo Stato è un esempio che io faccio sempre e certo un tassista
Che per guidava il suo mezzo può avere anche la la la la la la scuola del del dell'oblio dell'obbligo sicuramente guadagna più di lui e qui veramente entra entra
La società e così via
La produttività l'apposita non solo e bassa dell'impresa italiana ma decresce queste un un un un un un analisi dell'OCSE sul la variazione percentuale della polizia qui analizzato in maniera piuttosto
Non molto sofisticata cioè quel per
Come PIL per ora lavorata e abbiamo una riduzione soltanto nel nostro Paese che l'ultimo nella nel grafico del trentuno per cento rispetto a tutti gli altri Paesi sulla del delle dell'OCSE in cui la produttività cresce né forse non è il caso di entrare nel merito di altre questioni che riguardano il costo del lavoro per unità di prodotto e così via che sono indicatori però particolarmente significativi per valutare e analizzare attenzione quando parliamo di produttività
Stiamo attenti anche quindi anche quando parliamo di costo del lavoro di salari sia matite che in Italia esistono
Esiste il Sud esodo Italy innanzitutto il sud esiste il centro nord stiamo attenti che i bassi salari
E il basso costo del lavoro e concentrato soprattutto nelle piccole in prese e lì il problema del nanismo
E si può dire tutto ma non si può dire che è colpa della Cina nelle colpa del Governo se a l'impresa adrianee piace essere piccole se le imprese italiane non entrano in e Borsa
E non entro in borsa perché dovrebbero cambiare molte cose entrare in Borsa significa sicuramente avere una forte il finanziamento
Meno costosa rispetto a quella delle banche ma significa anche avere una governance diversa significa vere bilanci trasparenti significa sicuramente non avere lavoro nero significa avere una dimensione di azienda
E che comporta dei dei dei dei dei
Dei costi
Quando andiamo a vedere la produttività in Italia lati diminuzione della produttività italiana e qui invece entra la politica vediamo che in tutti i settori diminuisce non diminuisce
Dei settori protetti dei trasporti delle telecomunicazioni
E i settori in qualche modo o o in cui entra lo stato in cui lo Stato stabilisce le le le le le tariffe non entra nel settore delle assicurativo in cui c'è un boom incredibile della produttività non entra nel della dell'agricoltura grazie al al alla al lavoro nero
Assalto con questo è un grafico che secondo me spiega ulteriormente questa questa questa deriva del dell'Italia
Nel senso che vengono messi a a confronto
Al tre elementi della produttività l'intensità di che di capitale
La produttività totale dei fondi fattori e la produttività del lavoro come dire come vediamo diminuiscono tutti quanti ovviamente le nostre imprese preferiscono come abbiamo visto
Non investire
Ma puntare sul sul lavoro piuttosto che su attività ad alto valore aggiunto e capitale intensive
A arrivo alla fine
Cercando di capire e di vedere cosa dicono gli altri sulle cause della scarsa competitività
La Banca d'Italia Draghi
Dice lo sfavorevole andamento la totalità in Italia non dipende solo dalla fase ciclica negativa
Degli ultimi anni ma in buona misura di Condit inibire a fattori di natura strutturale che limitano l'efficienza organizzativa e la capacità di innovare il nostro sistema industriale
Come segnalate da graduale peggioramento dell'approdo intricato tale dei fattori dalla metà degli anni novanta
Riconducibile dice Draghi a fattori natura strutturale
Cioè Draghi ci dice che questa deficit di produrli vita del nostro paese
Sì dipende da fasi cicliche negative da che dal dall'undici settembre da tutto quello che volete però vi è una un deficit strutturale delle delle imprese italiano qua dobbiamo far fronte e ripeto se l'analisi rispetto all'impresa
E è sbagliato ovvero è soltanto parziale la nostra cura e come politici una cura sbagliata la se fa un'analisi impietosa nell'ultimo suo Outlook
Su o la situazione del declino sul declino del del del del sistema economico italiano dice l'OCSE le imprese hanno utilizzato il basso costo del lavoro in su tutti in sostituzione del capitale
Indirizzando le produzioni dei settori ad alta intensità di lavoro che a queste condizioni garantivano maggiori profitti l'OCSE da un altro punto di vista e quindi ritorniamo al quesito che io facevo all'inizio
Ci dice il problema del declino italiano del declino delle dell'impresa sicuramente determinato da una serie di fattori sicuramente non è terminato dal costo del del lavoro l'OCSE ci dice e forse questo è uno spunto sul quale riflette rispetterà anche in termini politici
Quali sono i problemi e che devono essere affrontati se vogliamo dare competitività al nostro paese non sicuramente il costo del lavoro il costo del lavoro deve aumentare e lo lo vedremo poi
Successivamente anche negli altri Pannella non può non aumentare se vogliamo il benessere il nostro del nostro paese e quindi bisogna attrezzarsi
Attrezzarci per avere un impresa che sa far fronte non soltanto con la concorrenza internazionale ma che è in grado di competere anche con nel mercato interno con le le imprese europee sulla base di livelli di costi del lavoro che siano con misurabili almeno in termini di potere d'acquisto
Dice l'OCSE uno dei problemi uno dei primi problemi la scarsa concorrenza nei servizi soprattutto nei settori sotto controllo pubblico
O dei mercati regolari regola regolati e protetti che determinò prezzi più alti rispetto ai competitori europei
Questo è un problema invece cioè l'impresa italiana
A Rispetto diversamente dal costo del lavoro a rispetto alle imprese
Europea degli oneri e quindi dei costi minori
Sono tra quanto riguarda l'Energia ma ci sono tutta un'alta di settore una serie di settori che dovrebbero essere liberalizzati ma qui ancora una volta le parole servono proprio perché in Italia si è privatizzato liberalizzato ma dal punto di vista dei benefici per l'utente per l'impresa ben poco si è fatto io credo che un principio un concetto
Che dovrebbe entrare della nella politica ed essere associato alla parola del liberalizzazione e che la liberalizzazione deve essere fatta e buona
Se riduce i costo dei servizi per l'utente e per l'impresa altrimenti sicuramente comunque meglio
Liberalizzare
Poco ne viene per il sistema industriale italiani sul tema produttivo italiano e per il cittadino il problema rimessione impresa troppo piccola con assetti proprietari chiusi gli ha già parlato
Prima
Emma Bonino e questo è un problema un problema grosso la piccola impresa non è in grado di fare i commi è stato immediato investire ricerca non era in grado di competere sui mercati interni e internazionali tutto quello che si può dire di negativo non ce l'abbiamo ma tenete conto che su in Italia le impresa sono circa quattro milioni trecento mila il il il quattro milioni di queste impresa hanno una dimensione da uno a nove dipendenti più uno che nove dipendenti questa e la dimensione del fenomeno in Italia la media di dipendenti in Italia
E tre virgola di di addetti per l'impresa e tre virgola otto a fronte di dieci quattordici vado a mente rispetto alla Francia e la Germania e ancora una volta
E la politica che induce il il settore produttivo a non cresceranno l'aggregarsi o altro altro che deve essere ha realizzato
Di chi dice l'OCSE in Italia vi è una specializzazione in settori gare Rizzati da bassa innovazioni
Bassa partecipazione al mercato del del lavoro
Il tasso di attività non supera il sessantatré per cento a fronte una media europea del sito del settanta per cento anche qui però stiamo attenti
Perché noi calcoliamo il tasso di attività il tasso di attività ma non teniamo conto del sommerso
In Italia con una sommerso
Pari al un tredici per cento
Evidente se questa cifra fosse corretta
Dei lavoratori delle degli occupati sulle persone in Italia di lavoro fosse corretta di quelli che invece lavorano comunque anche se non entrano nelle statistiche probabilmente il tasso di attività d'Italia
Sarebbe più alto bassa scolarizzazione scarsa qualità di distruzione tutte cose che ci siamo detti
Io voglio concludere
Perché l'Hitachi invitava a coprire per quanto riguarda un esame di tutti gli altri aspetti diciamo dalla mancanza di compiti tra l'impresa io rimando al alla rivista
Diritto libertà nel quale ci sono tutta una serie di analisi molto più approfondite di questa problematica
Io voglio arrivare a a un punto cioè come si riesce a individuare una una strada una proposta
Qualcosa che dal punto di vista politico da una parte sia
Comprensibili e dall'altra affronti direttamente o indirettamente questo insieme di problemi in particolare il i problemi che abbiamo affrontato dell'impresa il problema del lavoro il problema dalla povertà e e così via
A me ha molto impressionato
Positivamente
Quello che ha detto il segretario della CISL Raffaele Bonanni quando ha detto
Noi siamo pronti a scambiare flessibilità
Coming
Maggiori salari e maggiori tutele del disoccupato sembrerebbe questo discorso c'entra poco con quello che ho detto finora Mangone ma non è non è così perché un neo degli elementi decisivi
Per l'aumento del del della possibile del del della del produttività soprattutto nel mercato globale quello della flessibilità quando si parla di flessibilità bisogna stare attenti che c'è flessibilità buone flessibilità cattiva la flessibilità di cui ha bisogno l'impresa non è il lavoro a tempo determinato i lavori a progetto queste forme di lavoro che poi significano semplicemente lavoro con un costo del lavoro ancora più basso rispetto a quelli che abbiamo visto
Prima quello che interessa alla impieghi impresa e la piena utilizzazione degli impianti questa è la flessibilità che interessa d'impresa che consente all'impresa di aumentare la sua possiede la sua produttività
E Bonanni cosa dice
Questo non può essere pagato soltanto da una parte non è più possibile che una politica salariale di questo genere sostanzialmente Coppola le falle del sistema produttivo bisogna arrivare a concepire una politica dei dei dei salari
E soprattutto necessario che a fronte di questa flessibilità ci sia una copertura di quei momenti
In cui il lavoratore non lavora in cui il lavoratore e disoccupato credo che l'angoscia del nostro paese della disoccupazione non sia tanto per la discordi su occupazione in sé quanto nel fatto come vedremo poi in un altro panel che la maggioranza dei lavoratori italiani diciamo il settanta per cento dei lavoratori italiani
Dei disoccupati italiani come coperto non da nessuno CCD o di disoccupazione
Quindi io credo che
Dovendo rispondere alla domanda di Rita Bernardini
Da una parte c'è una risposta che ho già dato all'inizio le politiche avviate dal governo in particolare sul cuneo fiscale comunque il livello di investimento sono politiche
Sbagliate dall'altra parte se noi vogliamo migliorare
Far crescere il il il nostro Paese dobbiamo smetterla con sussidi con sussidi all'impresa e dobbiamo stimolare un confronto anche con la parte sindacale io ritengo almeno quella parte sindacale che e in non è ideologizzata e che e capace di ascoltare per fare un patto un patto per aumentare la produttività ma contemporaneamente per migliorare le condizioni di vita dei cittadini grazie
Era andata a io ora la parola a Saragat bastare Spada schiappa che
Introdurrà direi il secondo Pannella sul quale fare in cifre dopo aver ascoltato come mai tutti le cifre le segnalazioni
Date da Roberto intanto saluto anche Fabio Pammolli direttore del chairman dell'Imt di Lucca che Cerra Gionta che prenderà la parola subito dopo
Grazie molte grazie innanzitutto per avermi invitato a questa a questo incontro è la prima volta come Valeria Manieri ricordava che mi trovo al al partito radicale ho partecipato ad altre riunioni ma ma non a Roma
Sono lieta di essere qua mi sento vicina questo partito
Per molti motivi insomma per per le battaglie sui diritti civili per la laicità dello Stato del senso della laicità dello Stato per per l'impostazione liberal socialista
E anche non ultimo per il fatto che si sente in questo partito concretizzata
La parità nella governance tra uomo e donna un problema che di cui pochi ormai parlano come se fosse risolto e su cui invece io vorrò tornare
Nel discutere di questioni Vichy Welfare
Ho trovato interessanti le relazione di questa mattina
Informate così non sono d'accordo su tutto ma non credo nel tempo che ho a disposizione di poter discutere
Anche di di di commentare quello che ho sentito invece
Penserei di usare del mio tempo soprattutto per caso mai parlare di cose che non sono state toccate questa mattina cioè di quegli aspetti del welfare che sono stati meno toccati questa mattina quindi vorrei dire innanzi tutto questo
Le questioni principali questo non è il mio cellulare
Le questioni principali del welfare in Italia i problemi principali
Sono purtroppo praticamente sempre l'idea uguali da da da tanti anni da almeno dieci anni dire io e quindi in fondo
Se fosse proprio che sono sempre i denti CD
Sarebbe anche un po'noioso trattarli analizzarle perché in fondo bisognerebbe dire più o meno sempre le stesse cose in una certa misura
Effettivamente così che mi scuso se in un certo senso di Peter o cose che sono anche note a tutti e che io stesso uno ho già trattato in altre circostanze d'altra parte ci sono anche alcune novità
E queste non sono secondo me necessariamente per il meglio si osservano si sentono nel nel dibattito ci si attende per per esempio per l'inizio
Dell'anno prossimo alcune novità ad esempio nel sistema pensionistico
Dato il memorandum che è stato siglato tra le tra le tra i sindacati e il governo dato l'atteggiamento che si legge in cui si legge sui giornali
Da parte esempio sindacale che non è ovvio che le novità che ci attendono in questo campo saranno per il meglio
Ecco io penso sempre che
Un atteggiamento riformista chiede di cambiare
Piano piano in una direzione di miglioramento ma non bisogna illudersi che ogni cambiamento sia un cambiamento migliorativo io vedo in questo settore anche preoccupazioni di cambiamenti peggiorativi
Dunque le questioni su cui vorrei concentrarmi dal punto di vista un bel del welfare italiano tanto per aprire dopo la sessione come come come diceva la Manieri
Sarebbero più o meno le seguenti vorrei parlare un po'un po'molto rapidamente di pensioni di sanità
Poi anche di università e ricerca di parità uomo donna di cui ho detto prima
Di ammortizzatori sociali e anche di lavoro ma non preoccupatevi cercherò di essere molto molto rapida
Sulla questione delle pensioni
Sappiamo che si apra un tavolo all'inizio dell'anno prossimo e
Sappiamo che qualche cosa nel secondo pilastro pensionistico cioè quello che riguarda i fondi pensione già verrà anticipato nella finanziaria di quest'anno
In quanto
La normativa cambierà e sarà stabilito una destinazione per il TFR che appunto verrà poi realizzata nel primo semestre del due mila sette
Che cosa penso io di queste due di questi due pilastri pensionistici la parte diciamo obbligatoria la parte complementare
Ma niente di di originale penso che in Italia l'aspettativa di vita una delle più alte del mondo la seconda più alto in Europa
Che si allunga
Questa aspettativa fortunatamente
Molto rapidamente
Sappiamo anche che la fertilità il tasso di fertilità in Italia e uno dei più bassi nel mondo il secondo più basso in Europa
Sappiamo che la produttività sta scendendo e questo è uno dei motivi per i quali come diceva Cicciomessere prima
Il costo del lavoro per dipendente e basso e si abbassa ma il costo del lavoro per unità di prodotto in realtà sta salendo perché la produttività scende per la produttività per dipendente sta scendendo
Il fatto che la produttività scende che il sistema pensionistico rimanga a ripartizione il sistema pensionistico obbligatorio il primo pilastro rimanga ripartizione il che vuol dire
Che i giovani che lavora non non pagano per se stessi da vecchi
I contributi per avere una pensione da vecchi ma pagano per gli attuali vecchi in pensione tutti questi elementi rendono il sistema pensionistico e non da oggi in Italia tendenzialmente insostenibile andiamo verso una crescente instabilità
Tutte le informazioni che ci vengono date
E che indicano che le cose per noi andranno nei prossimi quaranta cinquant'anni
Fondamentalmente tendenzialmente meglio che gli altri Paesi attengono solo un fatto che noi che siamo già a un livello insostenibile più di altri paesi non peggiore Remo tanto quanto gli altri
Cioè il il livello del Pen generalmente maggiore per gli altri Paesi ma il livello assoluto ora e tra cinquant'anni se non faremo cambiamenti sostanziali del nostro sistema eh
Molto preoccupante cioè c'è una tendenziale instabilità nel sistema questo significa che siccome il la politica economica non vuole e non può intervenire sul su questioni tipo tasso di fertilità questa io ritengo che faccia parte
Bella del tranne in delle famiglie ritengo che
Le politiche che si propongono
In genere sono sbagliate o controproducenti casomai ce ne vorrebbero delle altre su cui però in Italia non si fanno passi avanti da politiche dice non voglio tornare su questo dopo sostanzialmente laddove e facile intervenire basterebbe una un articolo unico di una sola riga e l'età pensionabile età pensionabile va spostata
In alto
In ragione del fatto che l'aspettativa di vita
Alla nascita ma soprattutto all'età in cui si va in pensione e in continuo aumento in rapido continuo aumento aggiungo io per fortuna
Quindi sostanzialmente bisogna semplicemente alzare questa età pensionabile naturalmente tenendo conto che esistono lavori cosiddetti usuranti sui quali bisogna fare delle vero che bisogna fare delle eccezioni purtroppo non si sta andando avanti
Su questa direzione e non credo leggendo per esempio quello che dice Epifani nelle sue numerose interviste su questa questione che si stava si andrà avanti alzando ulteriormente l'età pensionabile
Lui ci dice lo ha dichiarato esplicitamente bisogna abbassare l'età pensionabile dice Luigi
Nel nel nuovo tavolo naturalmente e che e si può giocare sul fatto che in alcuni con particolari in alcune particolari mansioni si dovrà forse tener conto appunto del lavoro usurante ma adesso in questa fase tutte stanno cercando di far passare l'idea che usurante siamo tutti fatti un po'usurati dalla diciamo quotidianità in certi lavori che possono essere in alcuni momenti esaltante ma sostanzialmente giorno per giorno possono essere usuranti ecco qui diciamo c'è una prova un problema
Allora io penso che in questo settore in questo caso bisognerebbe diciamo fermamente tener conto del fatto che delle leggi esistono già
E non bisogna necessariamente riformare se riforma soltanto se si riesce a riformare per il meglio
Da questo punto di vista io considero la legge Dini
E la legge Maroni due punti fermi che non vanno abbandonati altro che se si riesce a dare a a migliorare la legge Dini perché la legge Dini andrebbe solo applicata caso mai accelerata nella sua applicazione ma non modificata e a cosa penso qui non ha l'età pensionabile ma qualche cosa che anche va nella direzione di migliorare la sostenibilità del sistema pensionistico del primo pilastro
Ed è il fatto che la gente legge Dini nel mille novecentonovantacinque ha scritto che dopo dieci anni bisognava modificare i coefficienti di trasformazione del sistema
Cos'è il coefficiente di trasformazione e quel moltiplicatore
Che modifica la il montante che ciascuno di noi contribuisce al sistema durante il la la fase attiva del suo ciclo vitale e che trasforma questo montante in una pensione
Annua questo coefficiente di trasformazione diceva la legge Dini va
Abbassato nel momento in dopo dieci anni perché già si sapeva che l'aspettativa di vita
Cresce crescerà in questi dieci anni dal novantacinque al due mila cinque se l'aspettativa di vita aumentar bisogna che il coefficiente di trasformazione si riduca in modo che quel montante
Dia luogo a una pensione annua più bassa perché gli anni nei quali andrà pagata saranno maggiori dopo dieci anni il Governo incaricare il ricovero di centrodestra non è affatto niente si può anche capire stavano sotto elezioni
Hanno pensato non facciamo niente perché abbassare il coefficiente di trasformazione vuol dire ridurre la pensione annua non il totale della pensione pagato l'individuo ma la pensione
Quelli non hanno fatto niente adesso arriva il nuovo governo due mila sei avrebbe dovuto soltanto applicare una legge che c'è
Invece che spiegare che bisogna noi seguire il comandamenti anche il setti mo'non rubare
In fondo diciamo non applicando questa a questa legge
Sono i primi che ci fanno pagare di più e ci inducono ci fanno pagare di più perché stiamo pagando per pensione che non dovremmo pagare noi più giovani attivi che stiamo pagando le pensioni degli degli attuali nativi quindi questo è un caso in cui la legge c'è va solo applicata la legge Maroni la legge Maroni
Prevede che dal due mila otto l'età pensionabile
Sia di sessanta anni per le donne e sessantacinque per gli uomini si può e gli ho certo contesto che debbano essere età diverse per donne e uomini la legge Dini aveva il vantaggio di non diversificare l'età pensionabile per maschi e femmine
Ma comunque a aumentato nella previsione dal due mila otto in poi la l'età pensionabile rispetto alla legge Dini la quale teoricamente avevo l'età pensionabile
Diciamo più alta più elevata perché
Era un'età pensionabile che andava che che veniva fissata che è fissata tuttora nell'arco flessibile dei cinquantasette sessantacinque anni
Quindi sostanzialmente anche le donne avevano la possibilità di un'età pensionabile a sessantacinque anni
Gli uomini e cinquantasette sessantacinque ma di fatto in Italia la gente va in pensione il circa nella grande maggioranza dei casi il giorno dopo nel momento in cui può andare
E così a meno che non ci siano dei superbonus come la stessa legge Maroni
Ha dato in questi ultimi anni la gente va in pensione appena può e quindi nell'arco flessibile cinquantasette sessantacinque anni sceglie cinquantasette si che la legge Maroni prevedendo dal due mila otto
Un'età pensionabile sessanta anni per le donne e sessantacinque per gli uomini di fatto a aumentato l'età pensionabile di tre anni
Per le che le donne e otto per gli uomini quindi sostanzialmente anche lì non modifichiamo questo questa legge a meno che non riusciamo modificarla per il meglio lì di nuovo c'è
Una una un un malinteso creata in una certa misura dal programma dell'Ulivo perché il programma dell'Ulivo diceva non vogliamo gli scaloni lo scalone che avviene tra il trentuno dicembre due mila sette il primo gennaio due mila otto
Vogliamo quindi la modifica della legge Maroni già ma non diceva che tipo di modifica vogliamo quindi se non vogliamo gli scaloni ci sono due modi per non avere lo scalone uno
è quello di dire cominciamo già dal due mila sette ad alzare l'età pensionabile in modo che arriveremo alla scadenza del di del trentuno dicembre due mila sette il primo gennaio due mila otto senza venire questo incremento
Rapido istantaneo dell'età pensionabile un'altra impeti possibilità interpretativa e di dire non ne facciamo niente aboliamola Maroni e quindi non avremo l'età le ed in un'età pensionabile che scatta che aumenta improvvisamente oppure la posticipiamo
Adatta non non chiarita nel programma è qui diciamo tuttora esiste una differenza di interpretazione molto grande
Io ritengo che in quel famoso tavolo che si aprirà in gennaio del due mila sette tra governo e sindacati difficilmente passerà l'idea che già dal due mila sette piano piano ci avvicineremo ad un ad incrementare l'età pensionabile come invece dovremmo secondo me di fare molto in fretta
L'altro pilastro che il secondo pilastro pensionistico diciamo anche andrebbe
Utilizzato al meglio perché è chiaro che il sistema pensionistico riformato varie volte negli anni Novanta a partire da nato nel novantadue poi Dini nel novantacinque è ulteriormente ritoccato dal primo governo Prodi e poi da Maroni
Sostanzialmente a
Reso evidente il fatto che il rapporto fra la pensione e il salario a parità di anni lavorati sarà più basso di quello che è stato nelle generazioni passate sostanzialmente in passato
Il rapporto questo rapporto si avvicinava al settanta per cento e certe volte lo superava anche l'ottanta per cento
Si riceveva andando soprattutto pensioni di anzianità molto di più di quello che si era contribuito al sistema anche due volte di più di quello che si era contribuito al sistema tutto questo che sta pacchia è finita
Ora se si tiene conto che i salari sono bassi e che il rapporto chiamato di rimpiazzo tra pensione salario si abbasserà per le nuove generazioni è chiaro che questa è una situazione magra estremamente magra per le giovani generazioni stanno contribuendo largamente alle pensioni attuali degli anziani e sanno che in futuro
Avranno una condizione molto peggiorata
Allora in questa situazione è ovvio che si cerchi di incentivare un altro tipo di pensione che e forse più rischioso ma alla lunga sicuramente più redditizio sappiamo che il rendimento che il teste F r a e pari a una parte fissa uno virgola cinque per cento più il tre il più tre quarti dell'inflazione questo circa corrisponde un rendimento annuo del tre per cento del Tfr il fatto che il TFR potesse secondo l'indirizzo che ha dato la legge Maroni essere trasferito sui fondi pensione
Ho volutamente o con un meccanismo di silenzio-assenso tavola in prospettiva la possibilità questi giovani di a vere
Attraverso i fondi pensione una pensione integrativa con un tasso di riempimento nettamente maggiore del TFR ora da questo lato una modifica c'è e diciamo nel governo attuale verrà
Resa operativa a partire dal primo gennaio dell'anno prossimo ma in quanto è stato anticipato da questo governo il momento del passaggio dal TFR ai fondi pensione che da Maroni era stato previsto non a partire dal primo gennaio prossimo ma quello dopo ancora
E sappiamo che in aggiunta c'è una modifica sostanziale che diversa come ricordato
Anche stamattina Capezzone a seconda che si il il lavoratore si trovi a lavorare in un'azienda con più o meno di cinquanta dipendenti
Per coloro che si trovano a lavorare in un'azienda con più di cinquanta dipendenti la sostanza è che non si potrà più decidere trattenere il TFR in azienda
Oppure direttamente o indirettamente con meccanismo di silenzio assenso dare il TFR esternamente a un fondo pensione in sostanza la parte aziendale viene di fatto trasferita all'INPS e questo comporta un passaggio anche di tipologia di significato di questo di questo meccanismo del Tfr che finora era considerato era di fatto un credito che i lavoratori davano alle aziende che poteva essere i chiesto di restituito diciamo in ogni momento non solo necessariamente alla liquidazione ma anche prima in una certa quota ore invece diventa il governo ne ha bisogno perché in cassa sei miliardi lordi della sua manovra
Di quindici miliardi complessivi e trentacinque quaranta lorda complessiva per il due mila sette ben sei miliardi vengono dal passaggio del TFR all'INPS ma a quale condizione
Che questo Tfr diventi un vero e proprio contributo diventa
Una sorta di contributo a un sette per cento circa l'anno che ogni dipendente
Da come forma di contributo sociale al pari dei contributi sociali che prima erano del trentadue settanta per cento e adesso con questa manovra diventano del trentatré per cento
Questo diventerà un contributo e quindi è chiaro che inizialmente diciamo una cosa fa molto comodo al al allo Stato perché va come si dice tecnicamente sopra la linea nel senso che serve a ridurre il deficit in cambio comunque il la la la diciamo così la possibilità che dava prima
Dentro l'azienda come forma di credito oppure se fosse stato dirottato fuori direttamente o indirettamente diciamo come forma di creazione di secondo pilastro viene profondamente modificata ed è un meccanismo anche voglio dirlo che assolutamente un'una tantum cioè Bruxelles ha accettato di mettercelo sopra la linea e non avrebbe potuto non accettare perché tra l'altro hanno già
Concesso questa possibilità ad altri Paesi prima che Alitalia quindi per ragioni di giustizia fra Paesi hanno dovuto fare così anche con noi
Però questo fatto diciamo rappresenta un entrata
Per la per per per per la pubblica amministrazione italiana per l'INPS e quindi per la pubblica amministrazione italiana che quest'anno è di sei miliardi lordi e cinque netti ma via via che bisognerà rimborsare
Diciamo il dovuto alle liquidazioni e altre cose che che il i lavoratori italiani potranno esigere
Via via diciamo di rimborso di questo il Tfr lo Stato riceverà continuerà la pubblica amministrazione continuerà a ricevere forse sei miliardi lordi
Ma dovrà restituire via via quello che prima dovevano restituire l'impresa e quindi e tecnicamente un'una tantum
Ricordo per inciso che il Patto di stabilità e crescita nuovo del due mila cinque
Sta che è stato siglato fra i paesi dell'Unione Europea chiede che la la la riduzione del deficit dei Paesi con alto disavanzo è alto debito come l'Italia sia fatta ogni anno di uno zero virgola cinque per cento strutturale di riduzione di deficit strutturale tenuto conto che questa riduzione non deve consistere in nessuna misura di azioni una tantum quindi questo elemento secondo me ci verrà pure al momento buono all'inizio dell'anno prossimo ci verrà fatto notare e si dirà sì d'accordo riuscirete forse a ridurre il deficit nel due mila sette sotto il tre per cento con la famosa parte dei dei quindici miliardi netti della manovra ma non tutto questo è un una tantum
Cerco di andare più veloce sugli altri punti perché mi rendo conto che sto prendendo troppo tempo sulla sanità
Il patto di stabilità interno che ha funzionato diciamo tra lo Stato e le regioni che si occupano della sanità ha funzionato in un modo particolare sappiamo perfettamente che il vincolo di bilancio che le Regioni hanno sentito di dover soddisfare è un vincolo in realtà lasco c'è un vincolo poco credibile lo Stato italiano ex-post normalmente significativamente sempre
Tutti gli anni pagava ex post a piè di lista tutti gli eccessi che erano stati realizzati regione per regione
Ora anzi a dir la verità già nell'ultimo anno del del governo Berlusconi con Tremonti il vincolo di bilancio è diventato stretto
Che noi l'abbiamo visto perché diciamo abbiamo visto di esigere questa ristrettezza nel vincolo da questo governo quest'estate si è detto alle regioni che diciamo avevano superato nel disavanzo sanitario la il tetto che era stato concordato si è detto benissimo adesso voi dovete voi correre ai ripari
Questo da un lato ci può fare piacere cioè possiamo essere contenti che effettivamente i vincoli siano rispettate in modo serio perché dopotutto
Se sì sì è poco seria a livello dei rapporti fra amministrazione centrale e enti e amministrazioni locali
Il il il tutto poi lo dobbiamo pagare come conto alle come deficit generale che riscontriamo per esempio con i nostri partners europea e quindi da un lato ci può far comodo ma dall'altro lato il modo in cui si chiede a queste regioni di alla fine limitare il loro deficit di ricorrere a mezzi che limitano il loro deficit sanitario
Lo possiamo considerare non perfettamente Equo insomma il perché perché sostanziale mente queste queste regioni debbono fare qualche cosa che alla fine danneggia i cittadini di quelle regioni cioè evidente che se sì dalla libertà di coprire idee il deficit per esempio aumentando l'aliquota dell'IRAP infine l'aliquota dell'IRAP la pagano i cittadini della della regione
In questione e se l'amministrazione regionale è stata inefficiente non pagano gli amministratori regionali pagano
Le persone che appartengono a quella regione quindi questo è un sistema che da un lato migliorativo ma dall'altro lato non mi sembra particolarmente né e quo né efficiente
Perché sostanzialmente bisognerebbe trovare dei meccanismi che inducono all'efficienza
Le regioni che non lo sono e che poi fanno pagare diciamo in modo più equo
I cittadini delle varie regioni il federalismo solidale di cui parliamo noi dovrebbe basarsi subcriteri secondo me insieme più efficienti e più e qui
Due parole sulla questione università e ricerca è stato ricordato stamattina anche da Daniele Capezzone che limitarsi a lamentare che una o una una situazione come la nostra italiana dove l'Università e la Ricerca versano in sito in condizioni penose dal punto di vista delle risorse disponibili ma dove anche ci sono molti spiriti che andrebbero eliminati
Lamentarsi limitarsi a lamentarsi che la finanziaria di quest'anno ha ridotto i fondi eh in sostanza troppo poco
Io ritengo che abbia ragione Capezzone quando dice che mi sembra quando dice che bisogna cambiare le regole nell'università ed enti di ricerca
Aggiungerei che bisogna paga cambiarle perché non è possibile fare i risparmi significativi senza danni diciamo sostanziali
Se non si cambiano le regole non è neanche possibile spendere di più e spendere meglio se non si cambiano le regole quindi bisogna fare prioritariamente
Delle dei cambiamenti diciamo delle riforme propriamente dette quelle che una volta si chiamavano le riforme senza Spesal questo veramente un settore in cui mi sembra che si possono fare riforme senza spesa ora invece noi osserviamo
Che riforme non se ne sono state non non ne sono state fatte neanche in questo settore forse le vedremo in futuro ma nella finanziaria di quest'anno abbiamo stiamo osservando che sta passando e in una certa misura è già passato nel decreto così detto Visco Bersani una riforma che è quella della agenzia che si chiama hanno fuori dall'agenzia nazionale per la valutazione dell'università e della ricerca la quale sulla carta eh ci dà una una prospettiva migliore di quella che abbiamo avuto in passato perché sostanzialmente condizionerà
Una serie di vantaggi perenti di ricerca e per universitari rispetto ad altre alla valutazione che viene fatto il principio della valutazione e certamente un principio
Che secondo me corrisponde se è una valutazione di tipo meritocratico serio corrisponde sia un principio di equità che è un principio di efficienza la verità è che però questa agenzia come è passata nel nel decreto Visco Bersani è passata in modo peggiorativo
Rispetto ossia alle proposte che una parte del della dei delle forze del centrosinistra
A aveva fatto nella passata legislatura c'è un disegno di legge a firma Modica attuale sottosegretario al ministero e Tocci responsabile della ricerche dell'Università del DS i quali avevano fatto una proposta per cadere non è un'agenzia ministeriale che dipende diciamo dal ministero per quanto si dica che sarà indipendente ma una una una una vera e propria authority
Dotata di terzietà dotata di indipendenza dotata di mezzi quindi c'era una proposta
C'era poi accantona proposta una un c'erano due comitati io posso parlare soltanto di uno dei due cioè quello in cui ho lavorato che un comitato che si chiama cifre come tanto di indirizzo per la valutazione della ricerca con un board di sette persone appunto io ero uno di queste e questo comitato a creato su richiesta della ministra Moratti ha creato una valutazione della ricerca ha dato luogo a una valutazione della ricerca per un intero triennio per la prima volta in Italia ex-post sui prodotti della ricerca e non sui progetti
E ha poi fatto un ranking cioè un ordinamento preciso numerico area per area di ricerca su tutte le università italiane su tutti gli enti di ricerca vigilati dal ministero e su tutti gli enti di ricerca
Anche privati che volevano farsi valutare ha creato questo ranking e su questa base la ministra Moratti si era impegnata a dare un terzo dei finanziamenti ordinari sulla base di questo ordinamento
Nessuno nessuna delle strutture delle università degli enti di ricerca sebbene fosse chiarito che c'era uno che era il primo uno nel secondo e uno era l'ultimo nessuno si è lamentato
Della valutazione che era stata fatta effettivamente è stata fatta una valutazione anche con delle caratteristiche diverso dal passato faccio per dire
Area per area sono stati creati da noi membri del board dei panel nei quali seguivano almeno un quarto di professori stranieri il panel per esempio di economia aveva dodici persone e di questi un quarto erano non italiani
In questi stranieri annota certamente contribuito a rendere il mercante IGP impossibili d'altra parte si serviva ogni ogni pane si serviva di studiosi Esterni una quota dei quali doveva esserne straniera questi studiosi dovevano almeno due studiose dovevano valutare ciascuno dei prodotti di ricerca in modo indipendente
Poi c'era una valutazione di consenso che doveva dire qual era la qualità di questi prodotti e poi dalla qualità dei prodotti e settanta si si è arrivati a giudicare l'area di ricerca nel suo insieme struttura per struttura
Nessuno si è lamentato la valutazione diciamo ha dato luogo anche in modo molto trasparente per la prima volta a un ordinamento in cui nemmeno i peggiori hanno avuto da ridire niente benissimo
Il l'ultimo passo consisteva nel dare un giudizio non più aria per aria ma struttura per struttura perché è chiaro che le strutture sono per esempio le università
L'università di Bologna faccio per dire poteva essere molto forte nel diritto è molto debole
Nel nelle scienze politiche finora era stato giudicato come come qual era il Ranking nella nel nel diritta e qual era ma anche nelle scienze politiche ma poi bisognava alla fine mediare
Perché perché come sapete i finanziamenti vengono dati alle strutture non vengono dati alle aree di ricerca quindi se tu non fai quel passo non riesce più a distribuire non riesce a distribuire i fondi secondo questo criterio meritocratico
Bene noi membri del board dovevamo fare questo rapporto l'abbiamo scritto non siamo ancora riusciti a renderlo pubblico cioè non riusciamo a darlo
E quindi diciamo la il la l'agenzia in un certo senso forse lo farà proprio però l'Agenzia sarà costituita nell'anno due mila sette ci vorranno dei mesi perché per costituire la nel frattempo l'agenzia ha avuto nella finanziaria dei fondi
E invece il cimbra al Cipro gliel'hanno tolti ma contemporaneamente non ci hanno chiesto di fare un secondo esercizio di valutazione per un altro triennio ma non abbiamo i fondi loro hanno i fondi ma non hanno ancora la Costituzione diciamo dell'istituzione
Questa è una situazione tipica è una situazione nella quale diciamo s'si sta cambiando ma non è ovvio che si cambi per il meglio e certe volte si ha la sensazione che si cambia tutto per non cambiare niente come direbbe Tomasi di Lampedusa
Passiamo alla parità uomo-donna scusate se io prendo questa occasione per dire qualcosa so benissimo che sembra un primo solito tutte son convinti che praticamente ormai ci siamo le nuove generazioni non hanno più problemi le mie io delle figlie presente in cima no tanto le battaglie le hai fatte temi noi
Secondo me c'è una gigantesca illusione in questo settore io sto studiando questo problema perché mi hanno chiesto di scrivere un pezzo sulla donna lavoratrici a sessanta anni dalla costituzione in genere cerco di studiare questo problema ogni dieci anni per vedere cos'è cambiato allora vi dico sinteticamente questo
Sessant'anni fa al momento in cui abbiamo scritto la Costituzione in Italia la nostra e le nostre norme primarie erano al livello di quelle delle migliori norme che c'erano a livello mondiale europeo
C'era evidentemente
Soltanto come sapete una concentrazione su un aspetto della parità che era la parità retributiva
Si diceva a parità di retribuzione per fare il lavoro altamente pari lavoro non c'è mai stato quindi era difficile da applicare ma comunque c'era quest'idea e c'era anche l'idea purtroppo
Non solo in Italia ma anche per esempio nel Trattato di Roma che è stato che uscito dieci anni dopo della nostra Costituzione l'idea che
E i cento i LEA
Bisogna avere una una una situazione nella quale la donna del pene deve tener conto della sua essenziale funzione di madre
E e e di moglie questa l'idea insomma deve tutto lavoro però deve consentirle di svolgerle questa essenziale funzione questa un classico caso in cui
Nonostante le ottime intenzioni che poteva avere il legislatore italiano europeo di fatto diciamo tu limitarmi fortemente l'eguaglianza di opportunità benissimo dopo sessanta anni noi osserviamo che le norme italiane
Sono cambiate sono cambiate nel senso di rendere più possibile una conciliazione di impegno di lavoro e di famiglia e soprattutto diciamo di rendere questo impegno sulle norme si intende solo sulle norme molto più diciamo paritario c'è un impegno di conciliazione sia per gli uomini che per le donne in altri termini diciamo il legislatore riconosce che anche il padre tipicamente qualche volta dovrebbe sapere un'essenziale funzione anche il marito non solo la moglie e l'amante
Noi abbiamo fatto sul piano però legislativo delle norme primarie delle norme secondarie passi avanti inferiori che nel resto d'Europa
E quasi sempre li facciamo in seguito a quelle che si fanno nel resto d'Europa cioè escono delle direttive queste direttive vengono poi applicate sia pure con ritardo vengono applicate anche da noi e quindi questa è la situazione giuridica
Solo piatto dei fatti però mentre noi osserviamo che nel resto d'Europa si è dato luogo a un'effettiva migliore conciliazione degli impegni
Di lavoro e di famiglia all'interno della coppia si sono fatte una serie di passi per esempio servizi sociali che rendono di fatto possibile la conciliazione
Meglio che da noi da noi questa cosa diciamo se fatta di meno io risultato è che se noi guardiamo le leggi siamo indietro ma non in via eclissi mo'ai inno non non lo eravamo sessanta anni fa se guardiamo i fatti là non il nostro è un Paese nel quale e assolutamente gigantesca la diseguaglianza tra uomini e donne nel mercato del lavoro dirò di più
Se questa diseguaglianza la misuriamo in tre elementi del del del mercato del lavoro nell'accesso al mercato del lavoro nel trattamento dentro il mercato del lavoro e nella retribuzione in quest'ultimo elemento noi siamo relativamente relativamente a a buon livello cioè c'è un differenziale uomo-donna
Che non è altissimo anche se e quasi tutto nel nostro Paese diversamente che in altri Paesi quasi tutto elemento di discriminazione oppure è un elemento che deriva dalla diversa composizione
Della nostra forza lavoro femminile rispetto a quella maschile cioè faccio per vivere essere chiari
Se io prendo le carriere direttive della pubblica amministrazione
Nelle cari nella pubblica amministrazione e sappiamo che non c'è nessuna differenza di retribuzione per sesso e diciamo quasi impossibile almeno della retribuzione contrattuale
Sì ma le carriere direttive possono essere quelle nella pubblica amministrazione che riguardano che so gli ambasciatori
I magistrati di più alto livello i professori universitari oppure i professori i testi delle delle scuole medie secondarie
Allora è chiaro oppure i direttori dei ministeri è chiaro che se tutte le donne si concentrano effettivamente delle donne nel nelle carriere direttive si concentrano fra i dei dirigenti dei ministeri e i presìdi delle scuole secondarie
Mentre tutti devo e non c'è neanche una donna ambasciatrice
E non c'è neanche una donna nelle carriere più alte della magistratura è evidente che poi tutto questo fatto di diversa composizione dà luogo a un differenziale forte
La retribuzione maschile e femminile anche all'interno della pubblica amministrazione un fatto puramente compositivo quindi sostanzialmente la par la parità retributiva è stata quasi ottenuta salvo per le ragioni che ho detto gli accessi il nostro alla nostra probabilità di accesso delle donne rispetto agli uomini al mercato del lavoro e la peggiore nell'Europa a venticinque fatta eccezione per Malta dove però veramente siamo sideralmente lontani dal resto del del dei Paesi civili e nel trattamento sul lavoro
Nella possibilità di carriera nell'ASS noi abbiamo una segregazione una mancanza di opportunità totale per le donne che stanno nel lavoro
E lì diciamo non solo questo è vero ma c'è anche secondo me una totale un totale disinteresse una una mancanza di consapevolezza di questa cosa
Se mi permettete io vorrei su questo punto fare una piccola proposta approfittando del fatto di essere in una sede di partito per dirlo
Diciamo oggi a livello dell'Unione Europea si parla di positivi schemi Nation cioè di discriminazione positiva a favore delle donne non basta dire che tutto abbiamo quali opportunità bisogna fare qualcosa
Questa cosa avviene di solito tradotta in un una in una frase che a me non piace per niente che si chiama quota rosa
Ho letto recentemente che anche Emma Bonino ha detto una volta intervistata ha detto che le quote rosa non le piacciono anche insomma tutto sommato possono servire io penso che si può fare della positivi Scream Mission
Anche senza fare quote rosa è la mia proposta e questa se si usassero i comitati per le pari opportunità che in parte esistono in parte nella nelle norme esistono ma non sono stati realizzati pienamente
E venissero usate in questo modo
Un imprenditore è libero di scegliere chi vuole per il progresso di carriera uomo-donna che sia ma tutte le volte che risulta che la metà di quel delle persone che ha scelto non sono donne dovrebbe giustificare il perché
Al Comitato delle pari opportunità dovrebbe dire perché questo successo dovrebbe spiegare se non ha cercato se non ha trovato perché non ha trovato eccetera nella mia personale esperienza
Non si cerca e perciò non si trova io conosco un solo una sola istituzione nel mio settore che quello dell'economia
Che in Italia c'è accertato e ha trovato e questa si chiama la conferenze anglo italiane che diciamo da parte italiana sono state sempre seguite da Giuliano Amato
Bene la parte inglese era invece Dahrendorf in quella in quelle conferenze che si tengono una sola volta all'anno io ho visto che si cercava sistematicamente di a vere per ciascuno dei ruoli un italiano e un inglese una donna e un uomo ebbene si è sempre trovato un italiano inglese una donna molto
Tutti di uguale valore non è mai successo che una donna
Italiana una donna inglese fosse meno brava anzi di solito di più perché permettetemi in questo settore per essere uguali bisogna essere migliori noi donne purtroppo è così l'uguaglianza ci sarà soltanto quando potremmo essere ugualmente meno grave
Eppure da noi non si cerca non si cerca e non si trova cerchiamo di usare questa meccanismo
Cerchiamo di usare quel meccanismo che in Europa si sta creando che quello si chiama istituto europea per europeo per la parità di genere che si sta creando e ha in discussione nel Parlamento europeo per fare una proposta di questo genere
La libertà di non ci sono quote rosa tu non devi seguire un numero preciso di donne e di uomini ad istigare perché io credo che se si facesse questo si potrebbe fare un grande passo avanti
Mi limito adesso a quattro parole per quanto riguarda gli ultimi due punti ammortizzatori sociali e lavoro
Gli ammortizzatori sociali in Italia non funzionano non ci sono non ha no e nella misura in cui sono non sono ben ben in calibrati
La cassa integrazione guadagni in particolare e un meccanismo che mi è sembrato non dotato né deficienza nidi
Vita il principali limiti della cassa integrazione che io vedo solo due
Il primo limite e che non è generalizzato per cui è uno strumento in un certo senso di privilegio a favore di alcuni a favore di coloro che lavorano in aziende sufficientemente grande sufficientemente importanti da poter richiedere lunghi di a vere la cassa integrazione insomma come come si dice aziende too big to fail troppo grande per poter fallire il secondo il secondo elemento e che queste Ca'questa cassa integrazione
Questa cassa integrazione a dal luogo a situazioni condizioni di azzardo morale perché perché sostanzialmente siccome il meccanismo anche tu prende dalla cassa integrazione o una quota del tuo salario
Tende questo a far sì che il sindacato e e l'azienda si mettano d'accordo
Perché per tenere alto il salario perché questo come dire farà comodo sia ai lavoratori che rimango nell'azienda saranno più pagati sia coloro che verranno eliminati dall'azienda come cassa integrati ma a quel punto sarà Pantalone che pagherà un'alta un alto sussidio
è chiaro che bisogna aver bisognerebbe avere un qualche elemento diciamo generalizzato è già stato detto anche da Ciccio mestiere stamattina
Bisogna vedere qualche elemento di sussidio di disoccupazione che sia generalizzato che sia a tempo determinato che sia buono ma e e crescente nel tempo in modo da incentivare la gente a cercare lavoro che consenta alle persone nel frattempo di formarsi ad altri possibili lavori questo tutto questo diciamo è assolutamente necessario perché noi non potremmo diciamo introdurre una vera flessibilità nel mercato del lavoro di cui abbiamo infinitamente bisogno se non ci sarà anche una una copertura sufficiente per quelle che saranno a causa di questa flessibilità temporaneamente sperabilmente messi fuori dal mercato quindi la la la gli ammortizzatori sociali sono un elemento in comune
Che dava prese in comune con la flessibilità io temo moltissimo che invece nel campo degli ammortizzatori sociali si facciano fughe in avanti
Considero per esempio ma ce ne sono tante tra le fughe in avanti quella della discussione sul reddito minimo garantito il reddito minimo garantito
è una cosa eccessivamente costosa e quindi impossibile
Allo stesso tempo
Mi sembra che non incentivi minimamente l'ingresso nel lavoro ma semplicemente protegga la assenza di lavoro ultima con diciamo considerazione e queste io penso che se si vuole un welfare che funzioni meglio se si vuole una situazione di passaggio e io lo ritengo molto importante significativo dal welfare al workshop
Bisogna sostanzialmente puntare di più sullo sviluppo alla fine insomma il la cosa di cui abbiamo bisogno e che la gente trovi più lavoro
Sia più produttiva sia più competitiva questo è l'obiettivo finale tutto il resto sono obiettivi intermedi o strumenti e qui allora tutto quello che ha a che fare con lo sviluppo
E in ultima analisi utile al al al Welfare e agli elementi del welfare di cui ho parlato finora
Quattro cinque sono gli elementi principali abbiamo anche già parlato stamattina e io ricito e non dico più altro la liberalizzazione e la semplificazione amministrativa è un punto essenziale è già stato detto
Un punto che non è stato detto ma a me sembra molto importante per avere più sviluppo bisogna lavorare di più
Bisogna lavorare di più per me vuol dire bisogna lavorare per più anni nel ciclo della vita
E più
In ognuno degli anni in cui si lavora e lavorare in più persone bisogna che i tassi di occupazione soprattutto delle fasce femminili aumentino e questo ci riporta alle cose che abbiamo detto prima bisogna che quelli che lavorano lavorino di più
Penso che quando si è parlato nella nella relazione di Ciccio messe nere di e produttività
E lui non mi pare che abbia distinto ma va distinto la produttività per ora lavorata
E la produttività per dipendente
E non ha distinto l'andamento dinamico di queste produttività dai livelli allora se parliamo di livelli bisogna dire che la produttività per ora lavorata in Italia e alta quella che passa e la produttività per dipendente
E perché è bassa la profezia per dipendente perché la produttività per dipendente pari alla produttività per ora lavorata moltiplicato per le ore lavorate per dipendente se le ore lavorate per dipendente sono basse tu puoi essere alto nel primo dei cofattori il prodotto
Si abbassa
Noi lavoriamo poco notiamo non si vede dagli statistiche se non le si guarda molto tempo a mente lavoriamo poco
Ma non sembra che lavoriamo meno dei francesi e dei tedeschi in particolare non sembra che la vogliamo meno dei tedeschi perché perché sostanzialmente siccome abbiamo una quota bassa di part-time noi
Abbiamo una quota alta di lavoro a diciamo non a tempo parziale
Allora & per fatti compositivi appariamo lavorare di più dei tedeschi in realtà lavoriamo meno dei tedeschi sia nel lavoro a tempo parziale che nel lavoro a tempo pieno lavoriamo meno di tutti nei Paesi dell'OCSE salvo i francesi questo è un punto cruciale io non credo che potremmo e insani di non contare su questo recuperare ore di lavoro
Due ultimi punti premiare il merito io credo che dalla valutazione della ricerca di cui ho parlato alla all'occupazione delle donne a tutto quello che ho detto diciamo c'ha un elemento in comune premiare il merito e necessario per lo sviluppo corrisponde l'equità corrisponde l'efficienza infine io credo che bisogna smetterla di a bere buone intenzioni ed essere indifferenti ai risultati questo è un sistema che nella politica economica abbiamo seguito sempre a te che corrisponde ai valori
Del nostro Paese
Tra i valori delle buone intenzioni del tutto indipendenti dei risultati guardiamo i risultati è un elemento fra l'altro che collegato al merito il merito va valutato sui risultati non va valutato su preconcetti
E con questo credo di dove FIAT e Magna grazie
Grazie davvero alla professoressa Kostoris io credo che
Non solo ai suoi spunti e riflessioni e a proposito delle cifre
Siano importanti ma credo anche che la proposta che ci hanno annunciato molto politica sia davvero da raccogliere insomma per la serie si lavoreremo e ci risentiremo anche con lei per questo
Io darei ora la parola ha Nicola Salerno e a Fabio Pammolli
Per queste intervento prima anche un break per la pausa pranzo e poi ci ritroveremo insomma un break di un'oretta e mezza quindi verso le quindici grazie Fabio
Buongiorno intanto anche per me è la prima volta
Per un intervento qua anche se
Sono venuto altre volte presso questa sede e devo dire che al di là di voleva esprimere subito un forte apprezzamento per l'iniziativa sia per il metodo che per i temi trattativa
Voglio condividere una delle cose che condivido con quanto è stato appena detto la Ferella Padoa Schioppa cioè la il senso di
Piacevolezza nell'essere qua presso questa sede per un'iniziativa che per per le cose che dirò anche un significato tecnico ma anche un significato politico in questa fase sia per le battaglie per i diritti individuali
Svolte dai radicali da sempre sia per la laicità dello Stato
Affermata più volte sia per il focus attuale
Su delle riforme strutturali che possono se correttamente interpretate costituire veramente uno stimolo per riaffermare in modo dire diverso quei diritti individuali che in passato sono stati affermati con battaglie direttamente tarate sugli individui che probabilmente adesso per raggiungere i risultati equivalenti devono pararsi anche su pezzi del sistema
E della struttura torna l'individuo
Ciò detto
Perché mi sembra che questa iniziativa sia importante perché
I temi che stiamo trattando si verificano i si realizzano in Italia oggi in uno scenario internazionale che ha tre componenti
Importanti che vorrei brevemente citare in apertura una componente demografica
Che abbiamo citato tutti con riferimento all'invecchiamento della popolazione in Italia e in altri Paesi
Europei in Giappone
Ma anche con riferimento a una forte pressione demografica che viene dai Paesi in via di sviluppo sia come pressione migratoria sia come pressione demografica contribuire alla produttività
Secondo aspetto l'Italia un Paese che non cresce
E l'andamento della crescita procapite italiano ha fatto sì che il processo di cosiddetto che Cina del reddito pro capite italiano rispetto agli altri paesi europei ma anche rispetto agli Stati Uniti
Abbia avuto un punto di arresto e che siamo ritornati a dei dati di quarant'anni fa nel rapporto tra la ricchezza pro capite di un italiano e la ricchezza pro capite di un cittadino statunitense
E questo è il secondo elemento che volevo citare il terzo elemento è quello che deriva dal post due mila uno della situazione internazionale cioè una pressione verso un'incertezza associata alla sicurezza al terrorismo queste tre dinamiche si prestano ahimè come terreno fertile per forti pressioni di tipo populista
E danno un forte spazio per iniziative politiche di tipo populista che anziché porre enfasi sulle riforme pongono & fasi e quindi sull'apertura pongono & frasi sulla chiusura
Mi trovavo negli Stati Uniti in questi giorni ho scoperto che una delle gravi colpe di che sarebbe quella di non commercializzare il presidente
Faccio questo esempio perché la volta prima mi trovavo nello Yemen e scoprii che c'era un problema di difesa dell'identità religiosa di questo Paese ecco ritengo che purtroppo se si vuole
Dare argomenti importanti per iniziative di riforma
Che segna invece un progresso in apertura di fronte a queste pulsioni di chiusura che poi si manifestano in quelle barriere all'immigrazione o con le tariffe all'introduzione di dazi c'è possiamo esemplificare in esecuzione alla chiusura
Dobbiamo tener conto di quei trenta
Di tipo demografico e di crescita o di mancata crescita e cercare di intervenire a quel livello per riaprire spazi e da questo punto di vista credo che un'iniziativa come quella di oggi sia estremamente importante entro nel merito di alcuni ritengo anch'io come ha sostenuto Roberto Cicciomessere che aver presentato
La riduzione del cuneo contributivo per le imprese
Come uno strumento per il rilancio della competitività industriale e non invece avere inserito quell'argomento in un problema di tipo diverso di riforma del welfare sia stato un errore che poi ha generato altri errori
Sia nell'interpretazione dei fattori di declino industriale sia poi nelle modalità con le quali è stata concepita la copertura per il cuneo
Dal punto di vista della copertura ritengo che questo sia stato un errore concettuale con conseguenze negative
In termini di assetto
Sia della finanza pubblica che di mancato decollo del pilastro pensionistico privato ma su questo poi tornerà Nicola Salerno ma sia stato anche un errore politico perché si è andato a finanziare il cuneo fiscale
Con un incremento della fiscalità generale e quindi la percezione diffusa non è sulla riduzione del cuneo ma sull'innalzamento della fiscalità generale che è stato determinato
Come dire come uno dei fattori per intervenire sul cuneo quindi non c'è stato neppure un ritorno politico dal punto di vista però e questo non è il mio mestiere però mi mi pareva utile sottolinearlo da un punto di vista invece economico
C'è una strana analogia che quel valore che citava prima Ferella Padoa Schioppa
Con riferimento allo smobilizzo del trattamento di fine rapporto il trasferimento a un fondo INPS è guarda caso equivalente all'importo necessario per finanziare il cuneo
Quindi si va a intervenire con una fonte di finanziamento non strutturale occorre evocazioni rispetto alla lotta all'evasione alle usa l'elusione che però di per sé non possono essere utilizzate in questo momento per finanziare quell'operazione e su questo però poi lascio la parola al mio collega allora siamo sicuri
Per per come è stata disegnata adesso la manovra sembrerebbe di sì non voglio aprire uno un ulteriore però dico già di per sé intendo di meglio lasciare ai lavoratori assolutamente assoluta lavoratore sceglie diversamente non è neppure detto che ci siamo infatti l'abbiamo assolutamente a questo sono da da qui scommessa controllata è infatti è una vera e propria scommessa contro il decollo del pilastro privato
L'unica condizione alla quale questo meccanismo funziona e se non decolla un pilastro privato quando abbiamo sentito che io condivido che uno dei problemi strutturali del sistema pensionistico italiano il fatto di essere disegnato ad oggi con il sistema a ripartizione
E però se vogliamo trasformarlo in un sistema a capitalizzazione vera
Dobbiamo creare un collegamento con gli investimenti produttivi e quindi dobbiamo creare uno sviluppo del pilastro pensionistico privato
Se questo è diciamo un primo elemento il secondo elemento invece riguarda la produttività industriale e la lettura dei dati di produttività industriale
Da questo punto di vista condivido in primo luogo l'analisi sulla distinzione sull'importanza di considerare non solo la produttività per dipendente ma la produttività per ora lavorata e le ore lavorate quindi lavorare di più
Però ci sono altri fattori una bassa accumulazione del capitale
Che ha caratterizzato il sistema industriale italiano
Tradizionalmente continua tradizionale caratterizzarlo
E una bassa produttività totale dei fattori cos'è la produttività totale dei fattori è già stato menzionato prima diciamo è l'elemento che segna e caratterizza la capacità di un sistema industriale di a vere innovazione organizzativa nei modelli di business sino dall'innovazione tecnologica
E turnover interno
Da questo punto di vista i dati sulla demografia industriali italiani vengono spesso letti con toni eccessivamente positivi andando a vedere la vitalità del sistema industriale come funzione della nascita di nuove imprese
Di cui però poi non si segue la dinamica sono nuove imprese molto atipiche che entrano in settori tradizionali a bassa produttività del capitale ma soprattutto a bassa intensità di capitale
Le due cose insieme che non è facile
Sono in prese che non inducono turnover industriale esisteva l'immagine usata dagli economisti che quello di dinamica Schumpeter Rihanna
Cioè dire la nuova impresa che entra in un settore sovverte le gerarchie di quel gesto di quel settore questo successo sotto le sue è successo in altri comparti del del dell'elettronica e dell'informatica successo nelle biotecnologie in altri Paesi
Le piccole imprese italiane che entrano normalmente sono imprese che al più hanno una ha detto
E che se poi seguite nella loro crescita successiva tendono a rimanere a quel livello dimensionale
E tendono a rimanere a quel livello dimensionale o uscire ma senza sovvertire le gerarchie interne quindi non hanno un contributo di turnover competitivo che potrebbe portare invece elementi di innalzamento della produttività da concorrenza
E qui c'è un primo difetto di concorrenza
Nonostante appunto indicatori industriali che invece sembrerebbero testimoniare se letti in maniera superficiale una forte pressione delle piccole imprese del sistema industriale italiano
Secondo elemento bassa accumulazione di capitale perché i grandi oligopoli o non ci sono più
O sono in vi Schiatti in processi di liberalizzazione mancata attardata o incompleta pensiamo a tutti i settori a Rete pensiamo ai difetti di investimento nelle reti reali non quelle e materiali di energia elettrica con un problema ancora irrisolto di titolarità della proprietà della rete e dei diritti di gestione da parte di un unico operatore che monopolista
Pensiamo ha un problema nominalmente risolto nelle telecomunicazioni ma di fatto non risolto di separazione tra proprietà e gestione con riferimento a Telecom
Pensiamo alla riforma del titolo quinto che fa sì che se io sono British Gas voglia investire in un rigassificatore a Brindisi
Io trovo un'alleanza bipartisan tra il sindaco di AN o di Forza Italia non ricordo e il presidente la Regione
Dello schieramento opposto che in nome della tutela di qualche elemento localistico impediscono a questo operatore di entrare
Sul o pensiamo alle vicissitudini del DDL Lanzillotta o gli auspici di realizzazione effettiva per far sì che poi gli operatori esteri che vogliono investire nei settori a più alta intensità di capitale trovino gli incentivi effettive le condizioni per farlo
Perché altrimenti l'accumulazione di capitale
Da parte di monopolisti o non si traduce in produttività quindi c'è un'altra anomalia oppure totale dei fattori oppure invece non si realizza proprio e non tocco aspetti relativi a alle infrastrutture ferroviarie
Quindi su questo condivido che l'impostazione data al dibattito sul cuneo fiscale abbia portato contributivo abbia portato a uno shift di focus ad alcune
Fraintendimenti sulle priorità e che questi fraintendimenti sulle priorità vadano corretti se si vogliono introdurre politiche
Per la crescita e per lo sviluppo
Sui temi invece specifici pensioni
Innalzamento dell'età pensionabile
Sono siamo d'accordo si può realizzare con una forma di equivalenza attuariale
Riportando a comunque a sessantacinque anni l'età pensionabile consentita sono ferma mente convinto che un primo problema sia il rispetto della legge Dini oggi e che l'adeguamento dei coefficienti di conversione sia una un missioni da parte di un Governo appena insediato
è stato un errore far sì che questa dei guai mento dovesse intervenire dopo dieci anni dall'introduzione della riforma Dini
Una prima riforma contestuale all'applicazione di questa adeguamento dovrebbe essere l'aumento della frequenza della revisione dovremmo avere delle revisioni annuali dei parametri in modo tale da ridurre il costo politico e dall'avere un fortissimo contenzioso che ogni con i sindacati nel momento in cui si va a ritoccare quell'aspetto che già normato è già già coperto da dalla legge
L'altro aspetto
è come e questo credo che sia il problema dell'Italia in questo momento voglio semplificare ma alla fine poi è il vero problema come aumentare le pensioni riducendo la spesa pubblica sulle pensioni perché abbiamo una situazione nella quale i coefficienti di trasformazione di conversione dell'ultima retribuzione rispetto all'attenzione per i giovani
Sono bassi quindi si va prima si diceva su quaranta quarantacinque per cento certa una fascia che può arrivare in alcuni casi a sessanta ma diciamo in media non oltre il cinquanta per cento
E il problema però che la spesa pensionistica pubblica già oggi è su livelli più alti di quelli degli altri Paesi dell'OCSE
Ed è su livelli insostenibili poi dopodiché si dice che il problema delle pensioni ha risolto perché le derivate cioè il tasso di crescita atteso delle pensioni è basso ma in realtà all'interno di un sistema che vede il cinquantacinque per cento
Di incidenza della spesa pensionistica qui come aumentare le pensioni riducendo la spesa pubblica tornerà su questo
Nicola sicuramente una risposta semplice sviluppando il pilastro privato perché mi pare che sia un'equivalenza abbastanza semplici
Il problema e che
La il decollo del pilastro previdenziale privato
è ostacolato da misure che sono state inserite in maniera scollegata tra di loro quella sul cuneo quella sullo smobilizzo del TFR e che invece andavano ricondotte a un unico problema che era quello della riforma del welfare
Quindi non solo si è mancato di organicità
E sia avuto un focus sbagliato sulla competitività industriale ma il cuneo fiscale che era parte di una discussione sulla riforma il sistema di welfare non è stata come dire inserito in una
Ambito di interventi che anziché ricorrere alla fiscalità generale dovevano agire all'interno del del del del del sistema di welfare stesso risolvendo alcune anomalie cioè l'eccessiva incidenza della spesa pensionistica e sanitaria sul totale della spesa di welfare italiana
E il problema di sostenibilità di finanza pubblica per i prossimi
Anni
Sull'aspetto sugli aspetti più specifici relativi al trattamento di fine rapporto Cuneo attenzioni lascio poi la parola Nicola io mi soffermo su altri due punti sanità
Education e poi una brevissima conclusione sanità è vero che il vincolo di bilancio introdotto con l'ultima Finanziaria un vincolo di bilancio stringente per le regioni
Ma è anche vero che alcuni presupposti di questa astringenza non si sono ancora realizzati cioè a dire temo
Che il vincolo di bilancio stringente sia destinato a diventare di nuovo vincolo di bilancio cosiddetto soffice cioè dire che si può poi disattendere con interventi a ripiano dello Stato
Perché perché comunque si continua a operare in una logica di Titti dispensa assegnati alle Regioni
Perché non ci sono dei bilanci regionali consolidati perché non ci sono dei presupposti contabili di finanza pubblica elementare che consentano di monitorare il reale la reale entità dei disavanzi delle ASL e prima e delle e delle regioni poi cioè abbiamo un sistema che non ha i presupposti i primi per rendere stringenti vincoli di bilancio per cui aver previsto dei vincoli di bilancio che ricava fanno ricadere sulla fiscalità delle regioni
I costi del disavanzo senza però avere del degli strumenti di verifica e di controllo dal punto di vista strettamente quasi contabile direi significa che poi ci sono mille modi per rendere di nuovo non stringenti quei vincoli seconda considerazione
Ho condiviso molto di quello che ha detto Ferella Padoa Schioppa una cosa non ho condiviso
Il fatto che l'addizionale IRAP introdotta quest'anno dal dal ministero per l'economia possa essere considerata un primo esempio di intervento strutturale o di vincolo di bilancio stringente è stata anche questa
Un'una tantum introdotta per sanare almeno parzialmente il deficit accumulato dalle regioni ma non risolve né gli incentivi distorti nella mancanza di un'infrastruttura contabili informativa che regola i rapporti tra Stato e regioni
Altro aspetto
C'è una mi sconcezze onorare una rappresentazione sbagliata
Del modo con il quale la sanità debba essere finanziata deve essere finanziate di nuovo c'è un problema di fondo di un pilastro privato ben disegnato
Perché si dice sostanzialmente data la natura di bene pubblico della sanità
Allora la sanità deve essere finanziata attraverso la tassazione generale attraverso diciamo la fiscalità generale
Perché se non si finanzia con la fiscalità generale si vogliono introdurre misure di compartecipazione alla spesa sul lato della domanda che vadano quindi a regolare i consumi si introducono degli effetti distorsivi e con effetti negativi in termini di redistribuzione
Questo ragionamento si scontra da un lato con la natura delle prestazioni sanitarie duratura dei mercati sanitari che sono mercati che presentano non poche opportunità per comportamenti che azzardo morale
Ma in secondo luogo si scontra contro il problema vero della sanità italiana che è una crescita in alcuni comparti incontrollata dei volumi consumati con una mancanza di strumenti di regolazione pro concorrenziale dei mercati
L'unico strumento pro concorrenziale del sul lato della domanda che possiamo conoscere è quello di introdurre delle forme di compartecipazione del cittadino alla spesa che siano ancorati al prezzo della prestazione
Cioè che siano proporzionali al prezzo del del farmaco che si sta assumendo che siano proporzionali in qualche misura al alla spesa che viene indotta all'interno del sistema ci possono essere distinzioni per per patologie
Per tipi di trattamento distinguendo farmaci da trattamenti ospedalieri eccetera però vorrei ricordare che siamo l'unico paese OCSE l'unico che a oggi non ha una compartecipazione alla spesa nell'acquisto di farmaci erogati dal sistema sanitario nazionale
Questa è un'anomalia che fa sì che poi la spesa negli ultimi anni sia cresciuta esclusivamente sui volumi mentre abbiamo intervenuti siamo intervenuti come un buon regolatore di un'economia pianificata tagliando le tariffe ma senza controllare gli effetti distorsivi che nel frattempo si stavano realizzando sui voli
Quindi effetti redistributivi negativi sono associati all'assenza di compartecipazione alla spesa ma un'ideologia decisamente inadeguata ci sta dicendo che se si va a integrare il finanziamento con la fiscalità generale si vanno a introdurre elementi distorsivi e invece sta accadendo esattamente l'Opus
Non mi non mi trattengo ancora sul sulla sanità s'
Voglio passare brevemente invece all'università e poi concludere
Ci torneremo poi nel pomeriggio credo però abbiamo un problema di struttura del sistema universitario di sistema di ricerca italiano è un problema di governance dei singoli atenei e delle singole università le due cose si tengono insieme agli uffici
Si parla di struttura partire da un dato
Che si coglie anche dalle statistiche aggregate
L'Italia ha investito ha raggiunto livelli di spesa pro-capite adeguati sull'educazione primaria e secondaria
Non ha raggiunto un livello di investimento adeguato sull'educazione terziaria quindi universitaria e post-universitaria se si analizza
Il modo con il quale è stata realizzato l'investimento in educazione terziaria si scopre che è figlio di una idea o di un'ideologia che è quella di non di dare pari opportunità
Ma di dare pari condizioni effettive
Cioè a dire di farsi che tutti gli atenei italiani dovessero essere uguali tra di loro in termini di struttura gli obiettivi e di funzione
Questo è un presupposto implicito che ha portato in una prima fase nel primo dopoguerra a realizzare un obiettivo importante che era quello di come dire creazione di una rete universitaria di base su tutto il territorio nazionale risolvendo alcune delle carenze storiche legate al al al divario nord-sud anche in termini di dotazioni per l'educazione
Ma in una seconda fase ha impedito una stratificazione interna al sistema distinguendo università con un maggiore orientamento alla ricerca da università che invece fossero una rete di istruzione universitaria di base
E questo fa sì che il sistema di finanziamento ad oggi vigente per questo parlo di struttura
Abbia per peculato questa caratteristica del sistema universitario e l'abbia portata fino ai nostri o sia i nostri giorni stiamo oggi risolvendo un problema che era attuale nel mille novecentocinquanta e quindi risolvendo oggi un problema che l'attuale almeno centocinquanta i problemi attuali oggi non li stiamo proprio cogliendo se mi spiego
Il l'esercizio del ciclo a cui faceva riferimento Fiorella Padoa Schioppa
Kostoris è stato un esercizio importante perché ha aperto per la prima volta in Italia vent'anni dopo che questo problema era stato percepito implementato come rilevante esempio nel Regno Unito
Un problema che era come faccio a finanziare la l'università finanziando anche la ricerca e la qualità della ricerca
Perché in realtà il modello parametrico introdotto all'inizio degli anni Novanta per finanziare l'università italiana
Finanzia la dimensione misurata in termini numero degli studenti e finanzia sostanzialmente non solo questo ma finanzia lo storico mi spiego
L'inizializzazione del modello è stata fatta dicendo quanti soldi prendi tu Roma la Sapienza quanti su quanti soldi prendi oggi tu
Federico secondo tu
Venendo tu da un sistema dove non era disegnato il modello di ripartizione delle università negli anni precedenti
Io ti mantengo questo livello di finanziamento e poi introduco un fondo di riequilibrio che ha inciso di volta in volta o per l'otto per cento per il due per cento
Sul totale
Che dovrà essere distribuito tra le università in funzione di qualche criterio
Il problema è che anche il fondo di riequilibrio che così poco pesa è stato costruito dando un peso forte ai criteri di tipo di menzionare il numero degli studenti numero dei crediti tempi di attraversamento
Non è stato introdotto introdotto nessun elemento incentivante per le università nel promuovere la ricerca da un punto di vista finanziario oggi noi ci troviamo a commentare positivamente l'esercizio del CIPE sono il primo a farlo
Tuttavia l'esercizio del CIPE nato senza un ancoraggio forte al problema del finanziamento
Non si è detto esplicitamente non c'è e lo si è impedito anche come ci è stato raccontato di ancorare il finanziamento di dipartimenti o di aree
Alle performances dell'esercizio di valutazione
Il research assassinano exercise inglese
Nasce invece vent'anni fa
Più di vent'anni fa
Ancorando direttamente la valutazione al finanziamento ancorando il finanziamento alla valutazione
E quindi noi stiamo oggi discutendo e ci stiamo attardando su una discussione che riguarda il tre per cento del fondo di finanziamento ordinario delle università e su questo tre per cento ci stiamo attardando
A discutere se in fondo un peso maggiore di un fondo che pesa per il tre per cento sul totale deve essere dato alla ricerca ma stiamo scherzando
Stiamo scherzando di cosa stiamo parlando di come riusciamo a introdurre una a propensione alla ricerca in università che invece hanno avuto incentivi a realizzare un allontanamento dal modello cosiddetto un Voltiano di integrazione tra ricerca insegnamento
Avuto incentivi a perseguire una mal fondata professionalizzazione che non aveva nelle risorse nella struttura adeguata e invece di realizzare una sana distinzione tra formazione permanente da un lato e formazione professionale dalla e ricerca abbiamo realizzato un ibrido tutto italiano
Che preserva inerzia allora
Quando si parla di riforma della governance l'ingresso dei privati nell'università di sviluppo della della competitività di decollo del capitale umano ci dovremmo ricordare siamo in un sistema universitario che ha tanti accanto ad alcune isole
Buone valide a dei docenti che non sanno insegnare in inglese facciamo un sondaggio e chiediamo quanti docenti delle università italiane sarebbero in grado di tenere il loro corso in lingua inglese vedremo che la risposta sarebbe drammaticamente bassa
E ricordo che la partecipazione reale di studenti stranieri in università italiane la più bassa dei Paesi OCSE di nuovo
Non solo sui dottorati ma anche sull'educazione diciamo dei corsi di là
E che modello di pari opportunità è quello in cui il figlio di una famiglia ben istruita o diciamo di livello di reddito elevato può farsi il biennio in Italia e poi andare alle sia fare il master in economia e poi non rientra più
è questo il modello di pari opportunità quale stiamo pensando cioè di garantire un livello basso a tutti
Se questo è il modello ci stiamo riuscendo se in realtà vogliamo stratificare il sistema dobbiamo introdurre degli incentivi per gli atenei che premino la qualità della ricerca
Questo può essere fatto unicamente a livello di unità di ricerca
Deve essere fatto con strumenti oggettivi
Bellissima l'iniziativa del CIPE se applicata all'universo della ricerca italiana avrebbe un costo troppo alto
Dovremmo pensare a degli indicatori brutali di valutazione del numero delle pubblicazioni dell'impact factor del numero dei brevetti
Per dare dei criteri oggettivi internazionali riconosciuti per non continuare a dire che siamo l'eccezione e che dobbiamo essere valutati in base all'identità nazionale della nostra cultura perché anche questa è una forma di chiusura
Che in nome dell'italianità fa sì che ci siano delle rendite
Protette e non toccate
Altro punto è un problema di finanza pubblica e su questo chiudo sull'università
Se il problema del finanziamento al sistema sanitario è stato un problema
Importante perché ci sono stati i vincoli di bilancio disattesi nel rapporto Stato-Regioni abbiamo una riflessione di finanza pubblica sull'università che non è ancora adeguata
Non abbiamo una chiara misurazione del deficit degli atenei c'è un deficit nascosto un disavanzo nascosto nelle università italiane che nessuna misurato
Non esistono regole contabili comuni
Per le università nella redazione dei bilanci non c'è un certificazione di bilancio per le università
Non c'è la possibilità di concepire il fabbisogno su un arco temporale adeguato la stessa nozione di fabbisogno non è quella tipica necessaria per il funzionamento di un sistema incardinato nella finanza pubblica
Non c'è un esercito di programmazione di di enunciazione di obiettivi al quale ancorare la richiesta di risorse e la richiesta di finanziamento sull'esercizio su un orizzonte temporale adeguato ma c'è invece non c'è il fabbisogno che fa sì che sulla base del finanziamento ricevuto durante l'anno l'erogazione monetaria effettiva possa essere inferiore in caso di presenza di vincoli
Di finanza pubblica stringenti c'è un sistema di tetti che vi risparmio interni e anziché lavorare sui saldi di bilancio si sta continuando a lavorare sui tetti di spesa
Sull'internazionalizzazione vorrei solamente dire che
Non è un obiettivo in sé giustamente ma
Il trenta per cento degli amministratori delegati delle imprese nate negli ultimi dieci anni Silicon Valley è indiano
Sono non CV la pace ma sono mediamente cittadini indiani che sono andati in quella in quelle università a fare o il dottorato o l'università
Il settanta per cento degli ottocentocinquanta mila indiani residenti negli Stati Uniti di età compresa tra i venticinque e i sessantaquattro anni a un titolo di educazione diciamo almeno uguale alla laurea
E il cinquantasei per cento dei cinesi anche questi sono circa ottocentocinquanta mila di età compresa tra i venticinque i sessantaquattro anni impiegati del mercato del lavoro statunitense ha di nuovo educazione terziaria
Dove sono queste forze lavoro in un Paese che invecchia e quali impatto a questa riflessione sulla necessità di avere nuove risorse di attrarre nuove risorse umane nuovo capitale umano per poter promuovere la crescita
Non mi pare che sia un tema dibattuto e mi pare che invece appunto ci siano riflessioni di tipo
Come dire
Fortemente
Orientato alla chiusura
E per attrarre
Studenti e ricercatori dall'estero il sistema deve essere un sistema concorrenziale con incentivi ben disegnati con la capacità di utilizzare fondi non solo pubblici
Ma soprattutto con una valore assegnato alla ricerca perché la ricerca e l'unica l'unico elemento è l'unico ambito nel quale i risultati possono essere misurati direttamente in un mondo internazionale in una platea internazionale quindi possa essere poi oggetto di riforme reali
Chiudo
Dicendo che lo stesso modo con il quale si sta affrontando il la relazione tra
Identità o interesse nazionale perché poi si cambia di volta in volta il titolo del del capitolo
L'identità nazionale l'identità religiosa a seconda delle delle vocazioni individuale dei percorsi individuali e
Crescita economica è un modo che segnala il fatto che ci troviamo in una fase storica particolare estremamente delicata estremamente pericolosa vorrei dire stante preoccupante nella quale il nesso di causa azione tra interessi nazionali identità e crescita viene visto solamente dal primo di questi termini al secondo cioè si va a vedere come usare forme di protezione
Dicendo che se si introducono queste forme di protezione ci si protegge da qualcosa là fuori che sia di cinesi o si agli immigrati assioni musulmani questo cambia poco e questo determinerà un effetto positivo sulla crescita
Questi Tom modo di concepire il nesso di causa azione è profondamente sbagliato ha delle conseguenze negative in termini di agenda di politica e di politica economica
A me interessa la seconda la seconda dovrebbe porre la crescita come obiettivo e per porre la crescita come obiettivo l'elencazione di Ferella Padoa Schioppa su liberalizzazioni
Merito
Valutazione dei risultati da degli spunti importanti
Ma solo se si i ci interrogheremo sulle conseguenze morali della crescita e di coesione sociale che derivano dalla crescita
Potremo avere un'agenda politica orientata alle riforme altrimenti avremmo un'agenda politica dominante che ha oggi un terreno fertili Simo i tipo populista
Da questo punto di vista ribadisco in chiusura il forte apprezzamento per iniziative come queste perché solo se si riuscirà ad avere un intervento capillare
Anche presso l'opinione pubblica si riuscirà a contrastare questa che una delle preoccupazioni più forti sia per il sistema produttivo che per la capacità di avere un Paese
In grado di affrontare le cosiddette riforme strutturali lascio la parola Nicola Salerno per alcuni approfondimenti sulla parte relativa pensioni il cuneo fiscale di ringrazio
Grazie cercherò di essere di estrema sintesi data data l'ora
Vorrei riagganciarmi al punto di vista di
Vorrei riagganciarmi al punto di vista di finanza pubblica proposto da Fabio Pammolli e l'inizio del suo discorso tentando di porre in una sequenza logica alcuni elementi strutturali che sono emersi in questa questa mattina
Sia nella presentazione di Cicciomessere che nel nel discorso di di Capezzone
La riforma delle pensioni in in particolare la diversificazione multi pilastro del sistema pensionistico e la difesa diversificazione delle voci dispensa del welfare riuscendo con il superamento della del monopolio tra virgolette
Delle pensioni
Perché questo approccio un po'allargato perché uno dei limiti del dibattito di politica economica corrente e che fatti riforma interconnesse che direttamente si richiamano sono trattate come se fossero ambiti
Separati e chiusi del sistema economico sociale addirittura trattati sul tavoli Diversi mentre riuscirà ad allargare l'orizzonte anch'vedere questi punti come parte l'unico unica proposta di di policy
Aiuta sia le convergenze politiche che la responsabilizzazione nel dare fondazioni strutturali a queste riforme
Ha ragione Cicciomessere il cuneo cuneo fiscale così come concepito nella finanziaria due mila sette
Non non non sta in piedi e una Moon e fine a se stesso scollegato da qualunque tipo di riforma strutturale una riforma totalmente dal lato dell'offerta
Ma leggeri mento fiscale da cui ci si attende con in maniera troppo ottimistica la risposta pro concorrenziale delle imprese con un aumento della della produzione tutto ciò non è avvenuto in altri sistemi in cui le operazioni lato fare in cui le operazioni NATO fetta sono spaventate a partire da struttura di mercato maggiormente concorrenziali mi riferisco agli Stati Uniti dell'epoca lasci fare Reagan
Non c'è motivo per cui avvenga adesso in Italia perché le la struttura dei mercati e quella ingolfata è antica di cui ha parlato sempre Cicciomessere stamattina
Ricordando le liberalizzazioni mancate
Il Curione finanziari che La sette non sta in piedi per alta anti altri motivi ne ricordo uno non è finanziato non è coperto
Si fa vagamente riferimento agli introiti potrebbero arrivare
La lotta all'elusione e l'evasione dagli introiti che potrebbero arrivare dalla riforma Visco riguardante l'omogeneizzazione delle aliquote sui redditi da capitale in fieri non si sa
Concretamente deformava e che gettiti questa riforma produrrà nel Breve soprattutto nel lungo periodo si fa riferimento al contenimento delle spese dell'ampia
Tramite però con la struttura inefficiente inefficace del patto interno di cui ha parlato poc'anzi
Pammolli non lo si dice formalmente perché Eurostat ci ascolta ma si fa riflessi fa affidamento ai flussi di TFR che dovrebbero essere potrebbero essere destinati alla al Fondo infrastrutture tramite il by pass del dell'INPS quindi una riforma strutturale come dovrebbe essere la riduzione del costo del lavoro per le imprese non viene finanziata su basi strutturali
Di che cosa stiamo parlando
Però quindi ha ragione Cicciomessere il cuneo fiscale così come trattato nella finanziarie mila sette è una non riforma anzi complicate giova una domanda a ma possiamo a dopo questa osservazione ritenere che non assenso in Italia a parlare di riduzione del cuneo fiscale lato impresse
Poco dobbiamo magari approfondire la questione per verificare
Se
Prego risolvere così maniera tranchant Nana questione cuneo fiscale non ci preclude
Delle trasformazioni o dei collegamenti
Tra questa politica pro imprese con altre trasformazioni che stanno venendo all'intero sistema economico sociale
Cito un un dato il costo del lavoro in Italia è quello tra i più bassi di cui parlavamo Cicciomessere
Stamattina che si viene da una caduta pluridecennale del potere d'acquisto della dei salari delle delle retribuzioni
Ma il costo del lavoro si compone di due elementi come sappiamo le retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti e il cuneo fiscale e contributivo
Il costo del lavoro in Italia è
Tra i più bassi il più basso tra i più bassi perché sono basse tra le tra le più basse le retribuzioni mentre se si guarda al cuneo fiscale e contributivo lato impresa quello italiano è il secondo più alto in area OCSE
Dopo la Francia questi dovrebbe accendere un campanello d'allarme
E perché i collegamenti tra
L'alta pressione fiscale i disincentivi a crescere dell'impresa i disincentivi ad investire e quindi la bassa produttività del del fattore lavoro e quindi le basse retribuzioni del lavoro
Sono documentate da tempo all'intera letteratura
Economica
Quindi probabilmente la questione riduzione del cuneo lato in prese non non va chiusa in maniera così tranciante solo per il fatto che è stata partorita una pessima finanziarie mila e sette nell'articolo che si riferisce
Al a alcune o bisogna capire se c'è un modo per ridurre il cuneo lato impresse
Che sposti l'equilibrio economico sociale verso un equilibrio migliore
Do un equilibrio in cui a variazioni nei flussi in entrata nel bilancio pubblico corrispondano anche variazioni con riorganizzazioni del
Prestazioni erogate dallo stesso servizio pubblico questo è un vincolo di bilancio inderogabile che qualunque riformatore serio deve sempre tener presente ci siamo interrogati al tal chairman Siena Pammolli agli altri del del gruppo su o quale può potrebbe essere la la modalità per intervenire sul cuneo
Non lasciandolo fine a se stesso ma rendendolo strumentale ad una trasformazione per sistema economico sociale del sistema di welfare
Verso un assetto migliore
Il riferimento immediato se ne sta parlando
Mi in questi tempi quindi contemporaneamente al cuneo
L'alleggerimento del costo del lavoro le compensazioni alle imprese per lo smobilizzo del TFR
E e questo è un esempio di quel discorso di cui facevo un'apertura che chiude così dico una riflessione che facevo un'apertura del mio discorso su tavoli separati che si occupano fondamentalmente delle delle stesse cose
Da una parte il cuneo entrato nella finanziaria dall'altra parte le compensazioni alle imprese per lo smobilizzo del TFR
Portarono
Tout court essere accorpati alcuni o diventare tutt'uno con il cuneo è invece
Sono cosa diversa e anch'esse non finanziate su basi strutturali la compensazione alle imprese per lo smobilizzo del TFR è allo stato attuale finanziata attraverso deducibilità aggiuntive ai fini di Ires Iap si rimanda la fiscalità generale senza avere una copertura strutturale dei contribuzioni del datore di lavoro alla all'INPS gestioni prestazioni
Temporanee
Quindi si va ad intaccare proprio su cui i flussi di risorsa destinati a quelle prestazioni diverse dalle pensioni pubbliche diverse dalle pensioni che invece dovrebbero essere rafforzate ed estese anche al di fuori del rapporto di lavoro estese la cittadinanza è il senso della conclusivo se vuole uno delle una delle conclusioni dalla presentazione di Cicciomessere di stamattina quindi per finanziare lo smobilizzo del TFR si permette che meno risorse affluiscano in dal nell'immediato proprio a quella gestione dell'INPS che il ero da prestazioni assicurative e assistenziali ci stiamo realmente muovendo verso una diversificazione molti pilastro sistema pensionistico una diversificazione tra voci di spesa del sistema di quote di di di Welfare
Evidentemente no
La proposta è una proposta concreta di policy
è quella di coprire il costo di smobilizzo del TFR con una riduzione del Cuneo lato impresa consistente in contributi previdenziali quindi facendo salve le risorse destinate le prestazioni assicurative
Assistenziali le stime norma che sono state fatte tante devo dire abbiamo anche l'orgoglio piccolo orgoglio noi del Cervia essere stati tra i primi a produrre delle stime complete trasparenti dei costi smobilizzo del TFR Parodi costi di smobilizzo ai parametri correnti di lunghezza della carriera lavorativa e di tasso di interesse bancario che non superano lo zero virgola cinque per cento della retribuzione annua lorda a parametri correnti nel caso in cui si imponesse costruire uno scenario
Ah per buona per bandi Cosso con carriere lunghe dieci anni e tassi di interesse bancario al dieci per cento nominale tutta quanta la casistica Banca Impresa ricompresa questo costo non supera uno virgola sette punti percentuali di retribuzione annua lorda e sono ammontari
Relativamente contenuti che possono permettere di pensare di avviare un opting out e previdenziale
Chiede permettendo al datore di lavoro di De contribuire all'INPS per uno virgola sette punti percentuali o anche qualcosa in più volendo anche due punti percentuali
Quindi una un un ammontare di cui può può essere contrattato tra le parti di cui su cui si può ragionare ma con un ammontare
Contenuto che permette di parlare di un prudente avvio di opting out non di una trasformazione subitanea irresponsabile si sia previdenziale
Questa decontribuzione del datore di lavoro avrebbe stretto sulle pensioni del del lavoratore
A quale però sarebbe permesso finalmente di spostare il TFR lì dove vuole avendo accesso ai più alti rendimenti che i mercati finanziari a permettono su rispetto alla rivalutazione
Amministrare il TFR un dato un dato su tutti fonte Covip dal mille novecentottanta
Ad oggi il portafoglio medio di fondi pensione
Esistenti arreso circa il duecentocinquanta per cento di quanto ha reso il il TFR quindi nel medio lungo periodo gli spettri di cui molti parlano non non esistono se se la regolamentazione fatta bene se gli orizzonti temporali sono rispettati mini una gestione dei capitali fatte in maniera oculata rispettosa dagli orizzonti temporali propri della previdenza
Lo sposta a villa la diversificazione Muti pilastro è è valida
Premia potrebbe sembrare a questo punto che il cunicolo finanzi il il lavoratore aveva perché si permette datore di lavoro di De contribuire con effetto sulle pensioni del lavoratore
Quali sono i vantaggi del lavoratore a parte il il Illy rendimenti del del del TFR spostato verso i pilastri privati la fiscalità agevolata defilarsi privati che
Concorre a tutti gli effetti non soltanto a incentivare lo smobilizzo del TFR ma anche a creare il reddito che verrà per la pensione
Per la pensione privata ci si sarebbe dovuti preoccupare di più in finanziaria di modificare la fiscalità dei pilastri privati piuttosto che di disegnare il barocchismo del TFR all'INPS come si può pretendere che dal due mila e sette come si può declamare l'anticipo al due mila e sette della riforma della Fistel la previdenza privata come si può pretendere che dal primo gennaio due mila sette scatti il Kanda on per l'adesione esplicita o implicita tirarsi privati se siamo ancora alla ricerca della fiscalità della previdenza privata il governo ne ha annunciato la riforma nei primi mesi del due mila sette
Ma come si farà anticipare ripeto come si fa a dire che si anticipata riforma della previdenza privata permettendo a a a agli interessati e lavoratori di aderire alla previdenza privata se la sua fittizie la la l'assetto definitivo dalla fiscalità per integrare e ancora avvenire
E parliamo di investimenti di lungo termine di di scelte che riguardano percentuali considerevoli del del reddito del prendendo in del lavoratore per cui nessun tipo di Ale ha come quella del della fiscalità
Due minuti fa
Che nessun tipo di Ala può può essere può essere su sostenuta
Questo cosa vuol dire che
Se allarghiamo il campo di la visione di politica economica non non parliamo sui tavoli separati di cuneo fiscale non finanziato
Previdenza privata che non che che che parte soltanto formalmente sulla carta ma che poi manca di tasselli
Fondamentali possibile disegnare un sistema anche contemperamento e compensi lo smobilizzo del TFR faccia chiudere dopo quindici anni questa spada di Damocle che non c'ha fatto diventare il più grande spinta gli economisti italiani parete son diventati più grandi esperti di pensioni
E di investimenti similari al mondo perché da quindici anni che ne stiamo parlando dimenticandoci di altri problemi strutturali che stanno mostrando da poco tutta la loro consistenza a cominciare dalla sanità di cui parlava prima Fabio Pammolli allargare il campo analisi e quindi utilizzare alla decontribuzione all'INPS per diminuire la spesa pensionistica in futuro compito smobilizzare il TFR permette al lavoratore l'accesso all'investimento con fiscalità agevolata riformata
Può permettere di dare basi strutturale al cambiamento allargando anche le convergenze politiche perché probabilmente il sindacato conviene più facilmente
Su una riforma che sposta che diversificando la spesa previdenziale apre a ammortizzatori sul mercato lavoro rafforza gli l'assistenza alla famiglia
A tutti quanti gli altri strumenti per il singolo e per l'aggregazione sociale di cui l'Italia è molto povera piuttosto che se il tavolo tutto concentrato su pensioni più alte pensioni più più basse grazie
Grazie Nicola Salerno grazie Fabio parlarne allora io direi adesso di andare in pausa pranzo
Riprenderemo io creda intorno e alle quindici e trenta un'oretta insomma vi prego di ritornare benché poi ci sarà la conclusione di questo secondo Pannella sul web serie
E inizia invece di quella sull'istruzione e la formazione qualità e ricerca con ulteriori ospiti come Lorenzo Street diverse di nuovo l'intervento di abbia Palmarini
Si raggiungerà più tardi Chiara Lalli della Associazione Luca Coscioni
Grazie