Intervista a Gennaro Migliore e Marina Sereni sul decreto di proroga della missione militare in Afghanistan

Un governo deve avere una maggioranza in grado di sostenere la sua politica estera lo dice Massimo D'Alema in un'intervista al Messaggero interpretazioni di questo aut aut in vista del voto sull'Afghanistan però sembrano direi soprattutto orologi chiaramente dal vicecapogruppo dell'Ulivo Montecitorio Marina Sereni che il ministro degli esteri non parla di eventuali dissensi di singoli senatori a Palazzo Madama
Ma dell'eventualità che uno o più dei partiti del centro sinistra decido di non riportare il provvedimento a partire già dal consiglio o dei ministri dove dice il capogruppo di Rifondazione Gennaro Migliore al momento non siamo nelle condizioni e di votare il decreto Ferrero non potrebbe a questo punto votarlo il Consiglio dei ministri che si terrà domani ma con tutta probabilità secondo quanto dicono gli stessi diessini non dovrebbe a questo punto varare il decreta lo farà evidentemente lo farebbe anzi in un consiglio dimessi successivo che però non può essere oltre il trentuno gennaio
Data in cui scade la proroga varata con la legge finanziaria
A dicembre per questo un intero un mese per quanto riguarda la missione militare in Afghanistan nel suo finanziamenti allora sentiamo quello che ci hanno detto proprio il capogruppo di Rifondazione Comunista Gennaro Migliore e poi
Il dice il capogruppo dell'Ulivo a Montecitorio Marina Sereni raccordo non abbiamo trovato ancora ma credo che debba essere trovato io condivido l'idea che si debba trovare un'autosufficienza in Parlamento per sostenere ogni iniziativa del governo compresa la proroga delle missioni militari
Potrebbe servire la fiducia
Per adesso non se ne è ancora parlato peraltro non è ancora neanche approdato in Consiglio dei ministri verificheremo anche quali sono i contenuti del decreto sia in Consiglio dei ministri e poi nell'iter parlamentare che comunque seguirà per almeno un mese un mese e mezzo
L'attività del consiglio dei ministri stesso Gelisio che Ferrero non voti in Consiglio dei ministri di Grillo
Per adesso siccome non c'è il la non c'è stata una raggiungimento di un accordo penso che non siamo ancora nelle condizioni di poterlo votare
Ma sulle questioni relativi alla missione di rifinanziamento di proroga delle missioni crediamo che debba essere fra operato una svolta una svolta sul versante della cooperazione internazionale
Civile rafforzata una svolta sulla proiezione di una conferenza internazionale che possa parlare effettivamente di pace e quindi che possa dare un significato a questa iniziativa e poi coinvolgendo anche l'Iran e il Pakistan e poi dare corso a quelle che sono le intese con l'Organizzazione mondiale della sanità per contrastare il narcotraffico
Le rassicurazioni che sono state fin qui date non non le considerano ancora sufficienti siamo convinti che debbano essere introdotte nel decreto delle modifiche perché non voteremo un decreto fotocopia rispetto a quello di luglio
C'è un problema però di e una parte del del gruppo sul lupo assennato
Che in ogni caso sembra indisponibile a puntare comunque questo definanziamento per ora come sempre la posizione del nostro partito è unitaria la discussione non è stata ancora verificata rispetto a quelle che potrebbero essere dei dissensi che ci sono a quanto mi risulta anche
In altre Organ formazioni politiche quello che in questo momento noi stiamo valutando e la presenza di una possibilità di accordo con Rifondazione Comunista Sinistra Europea in questo momento non abbiamo ancora valutato eventuale
Differenze per
Il ministro D'Alema ha ragione noi abbiamo fatto finora quello che era scritto nel programma dell'Unione
Abbiamo dato una svolta alla politica estera italiana in Medioriente in molti teatri in Afghanistan dobbiamo rimanere nel quadro multilaterale e lavoriamo perché in quel Paese si produca una svolta
è necessario che nell'Unione si trovi una sintesi condivisa
Se poi ci sono casi di singoli che dissentono è un quadro se ci sono invece dei dissensi che riguardano singole forze politiche allora è chiaro che si apre un problema politico
La fiducia potrebbe essere lo strumento giusto per affrontare questo passo ma il presupposto della fiducia e che comunque ci sia un quadro condiviso da tutte le forze politiche dell'Unione
Quindi che ci sia una politica una strategia della maggioranza in politica estera
è chiaro che ci sono due possibili scenari il primo è che l'Unione trovi come io credo una sintesi politica in quel caso la questione di fiducia può essere semplicemente uno strumento se ci sono invece problemi di natura come dire di fondo che riguardano un singolo partito non si risolvono commettendo la fiducia
E l'intervista di D'Alema valletta in questo senso c'è D'Alema dice il problema è se uno dei partiti si sfila non se alcuni senatori si cioè se ci sono dei singoli dissidenti e smarrirsi partiti hanno trovato una sintesi condivisa mi pare che il problema non sia
Una crisi politica altra cosa è se i partiti come ancora diciamo siccome lavorando attraverso i partiti o i gruppi dell'Unione non trovano una sintesi condivisa non accetto che si apre uno scenario diverso e se tutte le forze dell'Unione condividono il rifinanziamento della missione
E il decreto così come il fatto che ci siano alcuni singoli senatori che non votano e altri senatore dell'opposizione che a quel punto ovviamente sostengono nel merito quel provvedimento non cambia la maggioranza ma questo non apre una crisi politica perché i partiti sono quelli che determinano la coesione dell'Unione non i singoli deputati