Il dibattito sul rifinanziamento della missione militare italiana in Afghanistan

E proprio sulle contraddizioni della maggioranza che interviene oggi leader dell'UDC Pier Ferdinando Casini
Che annuncia il voto favorevole ribadisce il suo partito in tema dimensione militare italiana Afghanistan né commenta positivamente l'annuncio
Uguale a quello Daloui dato da parte di Silvio Berlusconi che pure in un primo tempo aveva palesato più di un dubbio sulla linea scelta dall'UDC in politica estera sentiamo su questo il leader Pier Ferdinando Casini
Ma è un voto di responsabilità nazionale è un voto che non poteva non essere dato solo una concezione primitive responsabile del bipolarismo
Come quella che alcuni esponenti del centrodestra hanno manifestato nelle settimane scorse poteva induce a dire no noi abbiamo già preso la nostra posizione siamo contenti oggi che Berlusconi si associa una posizione di responsabilità e la difesa dei nostri militari in Afghanistan
E la difesa della pace e della lotta al terrorismo se la maggioranza non avrà i voti sufficienti cioè non sarà auto sufficiente se i nostri voti saranno determinanti Prodi avrà il dovere morale di dimettersi ma questo è un altro capitolo
Una grande opposizione nazionale
La Fura nell'interesse del Paese non contro l'Italia non contro gli italiani non contro i militari per cui sono contento che dopo un tormentone inutile perché non capisco in base a che cosa
La posizione dell'UDC era tacciata di aiuto a Prodi
Solo per dei miopi poteva essere un aiuto a Prodi è un aiuto all'Italia italiani oggi sono contento che Berlusconi si associa questa posizione condivido una linea che è quella della responsabilità
Questa è una nuova opposizione l'opposizione che si fa carico degli interessi del Paese l'opposizione che si preoccupa di dare una mano e di non levare la benzina i militari italiani in Afghanistan questa è un'opposizione seria che si prepara anche in prospettiva tornare a guidare il Paese d'altronde anche nel passato i momenti migliori del centrodestra sono stati caratterizzati da questa capacità
Di fare scelte nazionali penso al Kosovo in cui sostenemmo un governo che non era autosufficiente rimane sul tappeto tutto intera l'inadeguatezza del Governo ma questo è un altro capitolo che noi già abbiamo denunciato
Queste le posizioni di Pier Ferdinando Casini che dunque dice se l'Unione non avesse la maggioranza autosufficiente in politica estera
Senza i voti della Casa delle Libertà Prodi dovrebbe dimettersi sentiamo allora qual è la ricetta che propone per evitare proprio questo il segretario del Partito dei comunisti italiani Oliviero Diliberto
La nostra posizione è molto chiara noi eravamo siamo e saremo contrarissimi alla presenza italiana in Afghanistan credo che più chiari di così si muoia
Però detto questo noi non vogliamo mettere in difficoltà il governo
Per cui abbiamo presentato in commissione alla Commissione esteri e difesa degli emendamenti che vanno nel senso che noi chiediamo che sono quello della uscita dell'Italia da Enduring Freedom cioè dalla missione americana non quella dell'ONU secondo la riduzione progressiva quindi una cosa molto
Molto seria molto concreta riduzione progressiva
Dei finanziamenti della missione nato quindi italiani in Afghanistan sotto guida NATO terzo visto che ci raccontano che è una missione di pace
E invece i nostri soldati sono sottoposte al Codice penale militare di guerra il terzo emendamento e quello che si trasformi il Codice Penale di guerra per gli italiani in Afghanistan in quello di pace
Cose molto concrete detto questo ripeto certamente da parte nostra il governo non avrà difficoltà chiedo a Prodi a questo punto ovviamente anche a D'Alema e Parisi ministri competenti ma innanzitutto a Prodi
Che quando si discuterà in Parlamento Prodi faccia una dichiarazione nella quale spieghi
Al parlamento e agli italiani qual è la strategia dell'Italia per l'Afghanistan con elementi che io gli chiedo naturalmente ci siano di discontinuità politica sostanziale rispetto a quello che ha fatto Berlusconi