Assemblea Annuale di Confindustria

Mara
I lavori hanno iniziato
Dove
Prende ora la parola il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
Aspettiamo un attimo
Signor Presidente del Senato
Signor Presidente della Camera signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Ministri
Autorità signore e signori
Un saluto particolare agli ambasciatori presenti
In rappresentanza oggi di oltre venti Paesi e ai colleghi delle Presidenti delle Confindustrie del Mediterraneo
Prima
Di iniziare la nostra Assemblea
Vorrei insieme a voi rivolgere un pensiero
A un imprenditore a uno dei nostri a un imprenditore vero che è mancato ieri
Gennaro Auricchio che da Napoli
A saputo fondare un impero alimentare
Portando in giro per il mondo l'immagine alimentare l'immagine italiana con grande capacità grande determinazione vorrei rivolgergli un vero ricordo
Grazie
Ma soprattutto un saluto insieme
Al ringraziamento
Alle più alte cariche dello Stato
Per essere voluti est stare oggi qui con noi un saluto a voi imprenditrici e imprenditori mai così numerosi alla nostra Assemblea
Grazie
Di essere qui
Voi protagonisti di tante iniziative
Di tante battaglie di tante speranze tenaci sostenitori della libertà di intraprendere veri costruttori di progresso e di benessere
A voi dico grazie per l'impegno straordinario di questi anni
Per quanto abbiamo fatto per quanto stiamo facendo e certamente per il tanto che ci rimane da fare nei prossimi mesi e nei prossimi anni
All'inizio
Della mia
Avventura in Confindustria
Avevo detto che essere classe dirigente
Significa anche restituire al Paese e parte di ciò che si è ricevuto e noi abbiamo ricevuto molto
Per
Contribuire a far crescere il Paese consentirgli di affrontare nuove sfide
Bene noi lo abbiamo fatto e dobbiamo esserne orgogliosi noi abbiamo rifiutato la logica del declino noi ci siamo fuori Brancati le maniche e a noi in primo luogo che si deve l'aver fatto uscire il Paese dalle secche della crescita zero
Il primo dovere che sento è dunque quello di ringraziare tutti voi imprenditori italiani
Vi ringrazio per quello che avete fatto lo avete fatto per le vostre imprese per voi stessi per i vostri collaboratori per il vostro Paese
è un risultato di cui dobbiamo essere fieri
Senza alterigia ma con la consapevolezza di aver saputo svolgere bene il compito che ci siamo dati quando abbiamo scelto questo mestiere
Dobbiamo rivendicare a viso aperto questa nostra capacità soprattutto in un momento come questo quando riemergono nel nostro Paese antichi e mais radicati pregiudizi
Nei confronti dell'impresa
Quando figure di primissimo piano delle istituzioni si spingono a dipingere come impresentabile il capitalismo italiano
Senza che si alzi una sola voce
Dal mondo della politica o troppe poche voci a smentire questa grave affermazione
Esse
E con molto rispetto dobbiamo dire che se non lo fanno gli altri dobbiamo dobbiamo farlo noi
Qui
E oggi
Magari prendendo a prestito le parole di Winston Churchill secondo il quale l'idea del comunismo e che fare profitti sia un vizio
Ma io credo diceva Cerci che il vero vizio consista nel subire delle perdite
è caduto
è caduto il muro di Berlino
è caduto il muro di Berlino ma in Italia non è scomparsa la tentazione di prendersela con l'impresa alimentata da un clima di ostilità in alcuni settori della politica italiana
Nel capitalismo italiano sta crescendo una nuova borghesia che ha coscienza disse
Ma nella società sembra ancora prevalere una visione vecchia dell'impresa che non tiene conto dei grandi epocali mutamenti che sono avvenuti in questi anni
Non si considera il fatto che solo mettendo l'impresa è in grado di competere e possibile allargare la torta e quindi redistribuire come è giusto
Dobbiamo domandarci una volta per tutte qui oggi che valore assegnato oggi in Italia all'intraprendere
L'impresa e strumento di preparazione dei cittadini italiani di domani crea valore sociale oltre che economico
è il luogo dove si afferma non valori quali in merito la cultura del rischio la concorrenza
L'imprenditore
Oggi sempre di più consapevole sempre più consapevole del proprio ruolo sociale
Non possiamo
Accettare questa sorta di processo alle imprese che si registra sono nel nostro Paese
Come in predatori come associazione faremo sempre di più per comunicare bene il nostro ruolo e perché l'immagine che il Paese ha delle imprese sia più vicina al loro valore
Ma questa idea chi agli imprenditori sia già stato dato chissà cosa e quindi gli altri vadano risarciti non stanno né in cielo né in terra
Nessuno
Parla di ricchezza prodotta occupazione creata formazione fatta prenditi ridistribuiti innovazione realizzata senza contare
Il sempre più alto contributo in termini di imposte che le aziende danno allo Stato e quindi all'intera collettività
Serve un clima diverso abbiamo bisogno di sentire più utili foto intorno a voi l'impresa
L'impresa lo voglio dire forte non è lo strumento con cui l'imprenditore si arricchisce è intessuto vitale di una Déco MOC Grazia economica moderna
La ripresa italiana viene tutta dalle imprese e dal mercato
Ed è una ripresa selettiva è una ripresa selettiva
Frutto di un processo di ristrutturazione profondo inevitabile ma in molti casi doloroso
Qualcuno di noi rimasto sul campo ma tanti altri sono tornati protagonisti in Italia e sui mercati internazionali
Nel due mila e sei
Gli investimenti delle impresa sono cresciuti del due virgola tre per cento e l'industria italiana ha saputo spostare le proprie produzione verso l'alto di gamma e verso i nuovi mercati
La globalizzazione
Che era considerata da più parti
Sono come una minaccia si è rivelata come sempre abbiamo sostenuto anche
Una grande opportunità
E approfittare delle opportunità ed affrontare i rischi fa parte delle regole del gioco dei veri imprenditori
Certo le regole devono essere rispettate da tutti
La contraffazione la violazione della proprietà intellettuale il dumping vanno oltre i normali rischi collegati a una concorrenza leale
Contro questi ci fenomeni chiediamo all'Italia e all'Unione europea tolleranza zero
Cioè
C'è ancora molto da fare molto per portare
Nel mondo il nostro Paese
Ma in questi tre anni abbiamo in gran parte recuperato i ritardi anche grazie ad un impegno straordinario di tutto il sistema associativo sul territorio e a un impegno del nostro Governo
Penso alle oltre cinque mila in prese per la stragrande maggioranza piccole e medie che hanno partecipato alle nostre missioni a Rimini sì oneri Confindustria in India Cina Brasile
Turchia Marocco Tunisia Emirati Arabi e altri Paesi
Dove abbiamo concentrato i nostri sforzi l'export italiano è cresciuto più della media europea e in qualche caso più di Francia e di Germania
Abbiamo inaugurato un nuovo modo di andare sui mercati internazionali do internazionali presentandoci finalmente
Come un sistema compatto
Governo
Piccole medie e grandi imprese banche università mettendo sempre al centro gli incontri in faccia a faccia tra piccoli imprenditori
Questo è il gioco di squadra di cui ho spesso parlato e di cui mi fa piacere continuare a parlare e di cui il nostro bis un Paese a grande bisogno
Siccome nella vita è sempre bene predicare bene ma provare anche a razzolare bene ho vissuto personalmente questa nostra riscossa da prospettive diverse
Come
Rappresentante delle imprese italiane di cui sono orgoglioso
Come imprenditore e come me emergere impegnato nel riuscito processo di rinascita del nostro più grande gruppo industriale privato
Diciamocelo con chiarezza
Il sistema produttivo italiano vince quando è capace di innovare a trecentosessanta gradi
Quando mette al centro della dell'attività
Il patrimonio più grande di un imprenditore i propri collaboratori le proprie leggi lembo le donne l'euro e gli uomini che fanno parte dell'impresa i propri prodotti i propri clienti
Ma anche sull'innovazione Confindustria sviluppato oltre che sull'internazionalizzazione attività di formazione in tutta Italia
Coinvolgendo in questi ultimi tre anni oltre sei mila piccole e medie imprese
Dobbiamo continuare dobbiamo fare di più
Dobbiamo investire ancora di più in ricerca e sviluppo in nuovi sotto software riorganizzando produzione lavorando sul marketing
Assente immateriali sui quali si gioca la competizione globale investimenti importanti come quelli in capitale fisso come del resto ci insegnano i dati in tal senso degli Stati Uniti
Non mi stancherò mai di ripeterlo lo dissi alla mia prima
Assemblea nella giugno del due mila e quattro innovazione innovazione innovazione
Sappiamo benissimo che molto resta da fare anche da parte nostra il sistema produttivo italiano a soprattutto nella dimensione nella struttura finanziaria i suoi principali punti deboli
Ampie anche per questo
Siamo sempre più vicini alle piccole e medie imprese che si confrontano con questi problemi più di ogni altro che pagano un prezzo più alto all'eccesso di burocrazia e di pressione fiscale
E che malgrado tutto ciò continuano ad essere con successo il cordoglio la spina dorsale del sistema produttivo italiano
Anche qui
Soprattutto cui deve giocare un ruolo fondamentale il sistema bancario
Che raccoglie depositi da clienti italiani per oltre settecento miliardi di Europ quasi la metà del prodotto interno lordo e che rappresenta da solo oltre il trenta per cento
Dell'intera Capatti all'inflazione di borsa
In questi ultimi anni le banche hanno ottenuto risultati straordinari per i livelli di redditività e sono cresciute soprattutto attraverso
Processi diffusione fondamentali
In linea con il pensiero del governatore Draghi
Guardiamo ad esempio all'importante operazione decisa in questi giorni tra due grandi banche italiano
Se tutto questo
Fosse avvenuto in un altro Paese avremmo gridato al miracolo
Ci attendiamo
Che questo importante processo porti adesso servizi e costi più concorrenziali per cittadini impresa e famiglie
E una maggior presenza internazionale in tanti Paesi importanti
Dove l'impresa italiani sentono fortemente la mancanza delle loro banche
La battaglia della concorrenza
Dell'internazionalizzazione ed il dell'innovazione è stato il riferimento principale ideale della Confindustria di questi ultimi anni
Abbiamo ottenuto dei risultati quando la concorrenza sembrava una battaglia ormai abbandonata e dal due mila e quattro abbiamo lanciato una campagna per la concorrenza come progetto comune e trasversale a tutte le categorie a tutti gli interessi
Abbiamo imposto questi temi al centro del dibattito il Governo con il Ministro Bersani avviato un processo apprezzabile ma ancora insufficiente di liberalizzazione
Dobbiamo approfittare assolutamente del clima favorevole che si è creato e imprimere cominciando dai provvedimenti che sono già oggi in Parlamento una forte al
Uno in tanti settori ancora chiusi alla concorrenza Energia professioni servizi pubblici locali Pubblica amministrazione avanti in questa direzione
Chi ha fiducia nella capacità della sua impresa o del proprio Paese non ha paura della concorrenza
Io credo profondamente nell'Italia e negli italiani nella nostra società e lo dobbiamo dire lo dubbi ci dobbiamo credere nella nostra società ci sono molte e straordinarie eccellenze
In tutti i campi non certo solo tra gli imprenditori nelle istituzioni e nelle forze armate a cominciare dai nostri militari impegnati all'estero a cui va il nostro grazie
Nella scuola
Nella scuola nella sanità nelle professioni nella cultura
E nello sport o lo abbiamo visto anche ieri sera e speriamo di vederlo domenica su un altro sport ci sono moltissimi i talenti
Il nostro problema è come farli emergere perché convivono costituzioni di degrado
Ho un solo modo ha funzionato in tutti i Paesi è il meccanismo della concorrenza e del merito
Noi abbiamo definito la concorrenza un bene comune perché premia i migliori offre servizi più efficienti e meno costosi questa e la strada maestra per abbattere le disuguaglianze
E su questi temi Cile meravigliano molto molto o le posizioni di retroguardia di quelle forze politiche e sindacali
Che dovrebbero farsi carico dei più deboli quelli che hanno maggiore difficoltà a pagare servizi costosi e poco efficienti
La concorrenza è la vera via per generare un cambiamento dove tutti potranno trovare le loro convenienze
Ma in questi anni non abbiamo
Solo lavorato al nostro interno ma come associazione che rappresenta una componente importante della società italiana
Abbiamo fornito spunti idee progetti concreti per affrontare le principali questioni a cominciare da un grande lavoro su scuola e università
Abbiamo sempre parlato prima come i cittadini e poi come imprenditori pensando soprattutto alla crescita del nostro paese
Anche come associazione
Abbiamo guardato sempre più al mercato e al merito abbiamo deciso di portare in borsa il Sole ventiquattro Ore per reperire dal mercato risorse per la crescita
Abbiamo avviato un grande piano di sviluppo della LUISS e un progetto di modernizzazione del sistema confindustriale
Un grande progetto di modernizzazione con l'obiettivo dire duri con i costi aumentare la trasparenza e rappresentare sempre meglio gli interessi di tutti gli associati
Innovazione e modernizzazione la vogliamo non solo delle aziende non solo nel Paese ma anche della nostra associazione
Ma non voglio qui certo riproporre l'attività di questi anni la considero un patrimonio comune acquisito
Oggi
Oggi vogliamo dobbiamo andare oltre proiettarci insieme nel futuro per ragionare di come potrebbe essere Italia nel due mila e qui in
Dici tra otto anni domani mattina forse questa sera è un futuro vicino che non può aspettare in tempi e la e i rituali della partitocrazia italiana
Non possiamo più permetterci di non decidere
Non possiamo più permetterci
Non possiamo più permetterci tutti nessuno escluso di perdere altro tempo
Non vorrei che qualcuno pensasse che questa ripresa economica sia sufficiente non lo è
è il prodotto
Degli sforzi isolati
Di milioni di italiani degli sforzi isolati di milioni di italiani dimostra che gli italiani sono capaci di reagire alle crisi e sanno sempre trovare la via del rilancio e del riscatto
Ma la ripresa non è ancora consolidata
è fragile è fragile si spegnerà rapidamente se saremo lasciati soli se non saranno rimosse le tante tantissime anomalie che ci costringono a competere con un braccio legato dietro la schiena
è una ripresa
è una ripresa di cui non ci possiamo accontentare noi per primi
Nel primo trimestre del due mila e sette l'area dell'Euro è cresciuta ad un tasso triplo rispetto a quelle italiane
Abbiamo sempre sostenuto che il successo di un'azienda lo fa chi la gestisce e chi ci lavora a chi ci lavora non la politica l'arco l'abbiamo sempre detto e lo ripetiamo
La recessione è passata era anche il frutto della nostra carenza di competitività come l'attuale ripresa è il prodotto della nostra capacità di cambiamento e di rinnovamento
Assunzione di responsabilità ed orgoglio debbono andare di pari passo
Continueremo con questa consapevolezza sulla strada intrapresa innovando ancora di più internazionali Gian dodici aprendoci sempre più alla concorrenza investendo e rischiando perché questo è il nostro mestiere
Ma diciamocelo francamente
Quanto potrebbe essere maggiore la crescita se non dovessimo noi con lottare contemporaneamente su due fronti
Sui mercati all'esterno con concorrenti sempre più agguerrite e all'interno con i deficit del sistema
Davvero la politica italiana vuole rassegnarsi a questa crescita modesta non lo credo
Penso
Che possiamo e che dobbiamo essere più ambiziosi tutti insieme
Ah traiamo un terzo degli investimenti internazionali che arrivano in Francia addirittura un ottavo di quelli del Regno Unito
Questo dimostra quanto sia difficile quanto sia difficile fare l'imprenditore in Italia sarò verrebbero tutti qua
Creare
Creare un sistema Paese in grado di attrarre è un lavoro molto più serio
Difficile e complesso che non quello di sponsorizzare cordate sfondare l'ennesima società a controllo pubblico
L'italianità delle imprese l'italianità delle imprese si difende assicurando un contesto in cui le aziende possano crescere
Non siano penalizzate dal punto di vista dei contributi del fisco delle infrastrutture dell'Energia degli ampliamenti burocratici rispetto a chi opera negli altri Paesi d'Europa
Nel mondo di oggi la politica industriale per noi consiste nel creare condizioni favorevoli alla crescita
E nel definire regole certe
Per l'esercizio delle attività h economiche rafforzando ulteriormente il ruolo di autorità veramente indipendenti
Partiamo dal fisco
Paghiamo troppe tasse paghiamo troppe tasse
Le paghiamo
Le paghiamo fondamentalmente per alimentare la spesa corrente e gli interessi sul debito
Mentre i servizi sono spesso insoddisfacenti e gli investimenti pubblici non arrivano a un modesto quattro per cento del PD
Abbiamo bisogno di più Investimenti Pubblici un Paese che non investe è un Paese che non pensa al suo futuro e lo stesso vale per qualunque imprenditore
Non abbiamo soldi da investire in infrastrutture
In ricerca in education nei servizi pubblici essenziali
Mancano persino le risorse per garantire adeguatamente la sicurezza delle persone malgrado l'impegno straordinario di Carabinieri Polizia e Guardia di Finanza che meritano tutta tutta la nostra gratitudine
La sicurezza questo sì è un problema che tocca da vicino tutti i cittadini non altri di cui sette amo parlare continuamente nelle stanze della politica troppo distante dai problemi reali dei cittadini italiani
Continuiamo purtroppo continuiamo purtroppo
Continuiamo purtroppo a non tagliare sprechi e privilegi e così la pressione fiscale continua a crescere
Con l'addizionale IRAP noi imprenditori arriviamo all'assurdo di togliere studi si arriva all'assurdo di togliere soldi alle imprese per premiare le Regioni che amministrano peggio ancora complimenti
Da gennaio dal prossimo gennaio quando in Germania entrerà in vigore la riforma che riduce di nove punti l'aliquota fiscale sui profitti le aziende italiane saranno lì più tassate in tutta l'Europa
Oggi
Noi guardiamo al Paese che insieme
Vogliamo costruire da chi da
Da qui al due mila e quindici chi produce
Chi paga
Le regolarmente le tasse di chi lavora
Non deve più essere penalizzato
Non è accettabile una pressione fiscale così concentrata sulla produzione rispetto alle rendite e ai consumi
In questo modo si penalizza l'attività di chi fa impresa i tic i lavori in Italia a tutto vantaggio di chi produce all'estero e
Vende sul mercato italiano è questo che vogliamo è così che si pensa veramente ai lavoratori e soprattutto alle famiglie
La crescita
Deve essere la missione di tutti la crescita dell'essere l'ammissione di tutti
Per questo
Abbiamo acceso un faro sulla competitività sul costo del lavoro sul cuneo fiscale questioni cruciali su cui abbiamo fatto passi in avanti
Prima con la Finanziaria del due mila e sei che non a caso definimmo responsabile poi con quella del due mila sette
Con cui
Il taglio del cuneo
Di cui è giusto dare atto al Presidente Prodi che fin dal primo momento del suo Governo non lo ha mai messo in discussione
Consideriamo
Un risultato importante aver ottenuto finalmente
Finalmente una prima riduzione dell'IRAP dopo dopo dopo che per tanti anni
Ne avevamo sentito parlare dei convegni nelle e nei dibattiti ma altri passi debbono seguire
Il taglio del cuneo non finisce nelle tasche degli imprenditori è un vantaggio per tutta l'economia perché ci rende più competitivi
Dobbiamo ridurre le imposte sulle imprese come hanno fatto in Germania Spagna Regno Unito Austria e Svezia Paesi con molta con maggioranze politiche molto diverse tra di loro
Dobbiamo allinearci all'aliquota media dell'Europa che più bassa di ben otto punti a quella italiana
Siamo disponibili signor Presidente signori Ministri
Acqua a scambiare qualunque incentivo in cambio di minor pressione fiscale sulle imprese e su questo vogliamo confrontarci con il Governo prima della Finanziaria
Per ridurre
Stabilmente stabilmente la pressione fiscale la strada è chiarissima
Abbattere il debito pubblico tagliare tagliare tagliare la spesa la spesa improduttiva su cui si è fatto ancora pochissimo per non dire nulla
Spingere la crescita dell'economia e poi come ripartiamo da anni far pagare le tasse a tutti
Ora
Su quaranta virgola sei milioni di contribuenti IRPEF
è inaccettabile
Che solo il cinque per cento del totale dichiari un reddito complessivo superiore ai quaranta mila Euro
Solo lo zero virgola otto per cento dichiaro un reddito sopra i cento mila Euro sono dati obiettivamente scandalosi in un Paese civile
Se questo fosse vero
Di macchine essere venderebbero molto poco e non solo di macchine
Per questo
Per questo condividiamo condividiamo
Una vera azione di contrasto all'evasione fiscale all'economia sommersa al lavoro nero ma vogliamo che sia condotta in modo rigoroso
Si dovrebbe intervenire con determinazione sappia soprattutto laddove sappiamo si annidano l'evasione e l'illegalità
E dove fino a oggi si è fatto troppo poco se il sommerso tocca il trenta per cento del PD
Il contrasto al sud il
Contrasto al sommerso è fondamentale
Anche per combattere gli infortuni e soprattutto
I morti sul lavoro
Questa è una battaglia che ci vede e ci vedrà sempre affianco dei lavoratori
Focalizziamo una volta per tutte i controlli in tutta quell'area grigia di economia o sommersa che spesso sfocia nella criminalità dove li si concentrano gli abusi e magari
Facciamo compagnia l'ispettore dal lavoro dalle forze dell'ordine nelle situazioni più a rischio
Non possiamo nasconderci che la legalità e oggi troppo diffusa nel nostro Paese e questo rappresenta un vero freno allo sviluppo
Pensiamo in primo luogo al Mezzogiorno di cui ci si ricorda solo durante le campagne elettorali e dove non può più esserci rilancio senza il ripristino della legalità
Trenta impresa e troppi i lavoratori sono costretti abbandonare il sud a causa del degrado della violenza dei miei delle mille grandi e piccole illegalità spesso tollerate dov'è lo Stato
Il Sud è un interesse nazionale e serve un impegno straordinario bipartisan condiviso tra maggio anzi è opposizione sul quale possano ritrovarsi in tutti gli attori pubblici e privati oggi questo impegno comune non c'è
Può esistere per l'Italia un futuro di crescita e di sviluppo che escluda metta del Paese
Nell'Italia del due mila e quindi ci dovrà esserci posto per un Mezzogiorno risanato così come dovrà esserci posto per un turismo all'altezza delle nostre grandi potenzialità
Con l'obiettivo della crescita abbiamo anche proposto un patto per la produttività che coinvolga sindacati governo impresa il sistema finanziario
In Italia la produttività per ora lavorata cresce meno di qualunque Paese europeo eccetto il Portogallo il PIL pro capite Italy
Ah no è sensibilmente più basso della media dei Paesi OCSE significa che nel confronto con gli altri Paesi industrializzati ci stiamo impoverendo
Prima del due mila e quindici del fatidico due mila e quindi si dobbiamo aver risolto le questioni che incidono prima di tutto sulla produttività del sistema Paese
Innanzitutto l'efficienza della pubblica amministrazione
Che deve aprire lo ripetiamo ogni anno le sue porte alla concorrenza e al merito
Premiando e pagando meglio chi lavora e chi è capace ma facendo una volta per tutti a meno dei cosiddetti fannulloni
Poi
La dotazione infrastrutturale
La ridotta dimensione dell'impresa è la capacità del sistema bancario di finanziare il rischio di impresa la qualità dei centri di produzione trasmissione della conoscenza e gli investimenti in ricerca
Questi sono i grandi temi per recuperare la proprio per fare aumentare la produttività del sistema ma la produttività e anche una vera emergenza all'interno del mondo del lavoro e non sembra che ci sia consapevolezza di ciò
Ci sono cose che si debbono fare subito
Ampliare gli spazi di flessibilità ridurre il costo contributivo e fiscale degli straordinari incentivare la contrattazione di secondo
Do livello
Legando legando gli aumenti salariali ai risultati aziendali e alla produttività
Ciò
Cioè vale certamente per il settore privato ma a maggior ragione dovrebbe valere per il settore pubblico
Questi non sono strumenti per far arretrare
Il lavoro al contrario sono strumenti per pagare di più e meglio i lavoratori e per rendere le imprese italiane più competitive
Eppure
Sono proposte ancora impopolari in qualche settore del sindacato e francamente non capiamo perché
Certamente
Certamente ogni giorno di più
Non abbiamo l'impressione che queste idee siano impopolari fra i lavoratori che dovrebbero poter beneficiare dei risultati raggiunti e dell'impresa anche grazie al loro contributo in termini di sforzo e di capacità
E questo
Un tipico esempio di che cosa vuol dire essere europei non solo a parole noi imprenditori italiani non chiediamo trattamenti particolari o invenzione stravaganti vogliamo seguire l'Europa
Penso a contratti a termine lavoro interinale agli orari di lavoro Germania Spagna Gran Bretagna si sommosse da tempo verso una maggiore e migliore efficienza e le prime indicazioni
Della nuova presidenza francese vanno nella stessa direzione l'Austria recepito nella legge legislazioni accordi tra le parti che consentono rari fino
A sessanta ore settimanali
E arrivato il momento di cambiare alcune regole del gioco nell'interesse delle imprese e nell'interesse dei lavoratori
Per restituire alle relazioni industriali uno ovvero un ruolo nel Governo dell'economia possiamo farlo ora
Dobbiamo farlo ora che siamo in fase di ripresa e possiamo farlo di comune accordo con il sindacato se si vuole evitare chi ognuno trovi scorciatoie che non ci piacciono
Serve uno scatto in avanti servono riforme innovativi per non perdere terreno desse ricacciato indietro l'Europa deve rappresentare ancora una volta il nostro punto di riferimento anche
Nel dibattito sulle pensioni siamo il Paese del vecchio continente con l'età media più alta e con l'età di pensionamento più bassa in tutti i grandi Paesi europei si va in pensione ormai sessantacinque anni e c'è chi
Come la Germania ha già fissato un obiettivo più ambizioso non si tratta nemmeno di fare riforme difficili ma solo di applicare le leggi esistenti a partire dalla legge Dini che è stata
Approvata con le firme di tutti i sindacati e dalla riforma Maroni
E pensare
E pensare che l'adeguamento del nostro sistema pensionistico è necessario perché i lavoratori possano avere in tarda età in tarda età una pensione più consistente
Ho davvero si pensa che i giovani di domani siano disposti a pagare una pensione però di salario
Perché questo avverrà
Se non interveniamo è oggi
Non si tratta nemmeno di ridurre la spesa sociale nel modo più assoluto perché in Italia all'alta spesa per pensioni corrisponde una spesa insufficiente per gli aiuti a chi si trova in situazione di forte disagio
Noi abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali moderni aperti al mercato a tutela degli stessi lavoratori
Così potremo ampliare gli spazi di flessibilità contrattata e in questo campo gli altri corrono veloci e noi sappiamo che ci sono i concorrenti per noi non è sufficiente restare fermi e difendere l'esistente
La legge Biagi va completata non certo ridotta
E con rispetto
Con rispetto ma anche con determinazione
Vogliamo dire che su questi temi vorremmo confrontarci con un sindacato che guardi un po'meno al passato e un po'più al futuro e soprattutto a quello che succede in giro per il mondo
Un sindacato
Che vuole essere dirige classe dirigente
Contanti i suoi esponenti in tutte le istituzioni e alle amministrazioni pubbliche non dice sempre di no e Savall Utari veri interessi dei lavoratori di oggi e di quelli di domani
L'Europa deve essere
Il punto di riferimento per tutti lo deve essere anche
Per l'Energia e per le politiche ambientali due questioni che impattano sempre di più sui costi dell'impresa
Confindustria dedicato a I di regia e di ente grande attenzione molto lavoro
Risultati anche importanti non sono mancati
Mai doveroso uscire da una logica punitiva e fare della politica ambientale una politica per l'innovazione la crescita e la compie la competitività
Con un'impostazione
Che non ci penalizza diverso i concorrenti europei e non scarichi tutti i costi sono sull'impresa
Come purtroppo sta avvenendo
Non voglio
Non voglio qui ritornare su tutti i problemi con cui noi cittadini ci confrontiamo ogni giorno infrastrutture insufficienti a cominciare dalla rete idrica ed ai trasporti compresa la TAV
Costo della logistica lentezza del sistema giudiziario burocrazia sempre più asfissiante scarsi investimenti l'Education e ricerca
Tutti i temi su cui siamo intervenuti in questi tre anni con proposte e progetti e con lo stesso spirito costruttivo
Continueremo a lavorare
Le soluzioni sono note e a Paroli tutti dico tutti avvertono l'esigenza delle riforme né i fatti però
Nessuna forza politica di governo e di opposizione sembra voler affrontare davvero
I nodi che bloccano la crescita economica e sociale del Paese
Una parte importante della classe politica italiana
Teme il cambiamento perché questo pensa alieni RAI voti di quanto dovranno rinunciare a vecchie sicurezze a rendite privilegi grandi e piccoli che si sono accumulati nel tempo
Così si tende sempre a galleggiare inattesa della consultazione elettorale successiva
In entrambi gli schieramenti sembra mancare la forza per dar vita ad un grande progetto Paese che sappia coinvolgere gli italiani
E i cui risultati non si vedranno in tempi brevi
è un compito che spetta soprattutto a chi governa senza alibi o giustificazioni compresa la necessità che condividiamo di migliorare la produttività dei lavori parlamentari
Ma ci aspettiamo anche un'opposizione che esprima un progetto politico e culturale più che propaganda e denuncia
Fare
Fare oggi
Scelte coraggiose il cui risultati si vedranno solo fra otto dieci anni significa avere senso dello Stato
La concorrenza
La concorrenza in politica e altrettanto importante che in economia e in politica la concorrenza significa sistema elettorale non sta a noi indicare al Parlamento quale sistema rappresenti la scelta migliore per il Paese
Però da cittadini diciamo che occorre fare presto e che serve un sistema che consenta ai migliori di emergere di governare e di agli elettori la possibilità di scegliere senza liste prefabbricate
Evitiamo evitiamo voi di varare l'ennesima riforma concepita più per penalizzare l'altra parte politica
Che per il bene del Paese un approccio che oltre ad essere sbagliato per i cittadini ha dimostrato di non funzionare anche per la parte politica che lo propone
La riforma del sistema elettorale però da sola non basta occorre accelerare sulle riforme istituzionali affrontando i problemi di fondo dello Stato
A partire
Dall'aggiornamento della Carta costituzionale che mostra i segni del tempo e in molti casi non permette al Paese di adeguarsi alla modernità
Occorre
Integrare la Costituzione rafforzare il Governo completare il federalismo
Ci piacerebbe vedere una Carta costituzionale che faccia propri i principi di economia di mercato e libera concorrenza che sono oggi valori europei ripartiamo da quanto senza essere ascoltato Luigi Einaudi propose alla Costituente la legge
Non deve essa stessa istituire molto pochi
Per rafforzare il Governo occorre estendere le prerogative del Presidente del Consiglio dandogli un vero potere di nomina e revoca dei ministri aumentare i poteri del premier sull'esecutivo riduce l'immobilismo politico
Bisogna poi accorciare i tempi infiniti inaccettabili dell'azione legislativa separando
Ho le competenze di Camera e Senato ed evitando quell'avanti indietro di provvedimenti che è un fenomeno tutto italiano
Infine
è indispensabile rimettere mano al nostro federalismo incompiuto
Occorre redistribuire competenze risorse funzioni tra centro e periferia tra cento e periferia
Perché questo fare federalismo come temevamo come spesso abbiamo detto sta solo generando moltiplicazioni dispensa e di centri decisionali
Una realizzazione corretta dell'attuale Titolo quinto richiederebbe una forte riduzione degli apparati statali
Siamo da troppo tempo metà del guado
Dobbiamo scegliere quella statuale strada vogliamo prendere una volta per tutte avendo però chiaro solo un vincolo gli imprenditori italiani non sono disposti a pagare un euro in più di tasse
Abbiamo anche bisogno
Di più trasparenza e di responsabilità chiare a questo deve servire il federalismo fiscale urgente e necessario responsabilizziamo Regioni e Comuni finanziando i servizi con imposte locali
Pensiamo che ciò possa ingenerare comportamenti virtuosi perché comunque sempre più difficile tassare i propri cittadini elettore che spendere i soldi di qualcun altro
Occorre un vero un vero patto di stabilità tra Stato e regioni sul modello di quello esistente tra l'Europa gli Stati membri
Il federalismo fiscale introdurrà la fa la concorrenza tra le Regioni e le imprese potranno scegliere dove operare dove
Provo delocalizzare o localizzare in funzione delle imposte e della qualità dei servizi delle singole regioni
Questa è la concorrenza queste quello che vogliamo questo il vero federalismo
Sulle semplificazione istituzionale vorremmo qualche segnale semplice e preciso
Per evitare la spiacevole sensazione che non accada mai nulla facciamo ad esempio una volta per tutte una specie di business plan per l'abolizione delle province
Cominciamo
Cominciamo finalmente a bloccare qualunque richiesta di istituirne delle nuove
E variamo un po'oggetto condiviso condiviso condiviso per cancellare quelle esistenti entro qualche anno
Risparmieremmo molto denaro pubblico
Ma soprattutto ma soprattutto semplificherei Mola vita ai cittadini impresa è rendiamo la vita più semplice ai nostri cittadini alle nostre impresa
Nello stesso tempo potremmo stabilire che non si possono accettare Comunità montane a pochi metri di altezza sul livello del mare parlo all'altezza di un condominio basta
Pensiamo condividiamo insieme condividiamo insieme condividiamo
Pensiamo a rimettere a posto
Un'automobile vecchia e pesante e complicata altrimenti nemmeno i piedi miglior pilota del mondo di qualunque colore sia la sua tutta da competizione sarà in grado di portarla la vittoria
La riforma delle istituzioni la riforma della macchina amministrativa la riforma della politica viene prima di tutto
L'Italia non può continuare ad essere il Paese dei feriti dai rifiuti ora che è un fatto scandaloso è un fatto umiliante per un Paese civile
Per un Paese europeo
Per un Paese moderno è umiliante
L'Italia
L'Italia e ognuno si assuma le sue responsabilità come noi ci assumiamo le nostre all'interno delle nostre aziende l'Italia non può no continuare ad essere il Paese dei meriti dai rifiuti allattavo da i rigassificatori alle autostrade ma deve diventare il Paese delle decisioni
La politica è la prima azienda italiana con quasi centottanta mila eletti il costo della rappresentanza politica nel suo complesso in Italia
E pari a quello di Germania e Regno Unito e Spagna messi insieme il solo sistema
Solo
Il solo sistema
Il solo sistema dei partiti
Costa al contribuente i duecento milioni di euro l'anno contro i settantatré della Francia e mi riferisco solo I contributi diretti
Stime recenti parlano di un costo complessivo della politica vicino ai quattro miliardi di euro
In quale altro Paese in quale altro grande Paese i partiti politici sono così pesanti e così numerosi attenzione
Attenzione
Cui noi non vogliamo fare alcuna generica accusa
Qualunquista contro la politica e il professionismo politico attenzione
La garanzia di un compenso per svolgere attività politica è stata una conquista democratica e come tale va rispettata e difesa
Ma un conto e rispettare la politiche i suoi costi altro e far finta di niente rispetto alla duplicazione delle strutture degli incarichi
Delle prebende incaricò l'attrattività e a tutta una serie di privilegi che molti politici si autoassegnato fino allo scandalo dei funerali gratuiti nel Veneto
Tutto questo tutto questo fa emergere un drammatico problema di rapporti tra costi e risultati
Non ci espone non ci spaventa dover sopportare il costo anche alto di qualcosa che funziona bene ci
Imbarazza molto il costo altissimo di un sistema che ha perso efficace e spenta a produrre risultati
E ormai fortunatamente non siamo più soli nella denuncia si comincia finalmente a parlarne anche tra i rappresentanti della politica italiana
Certo
Certo quelli che dopo dovrebbero modificare questa situazione sono anche coloro che ne sono i primi beneficiari
Ma
Ma questo
Non ci esime di ricordare a tutti a tutti che la coerenza dei comportamenti come dice l'amo prima anche al nostro interno rappresenta la prima legittimazione morale di una classe dirigente
Occorre
Ritrovare il coraggio e la lungimiranza di scelte impegnative di grande sfide come fu una decisione per l'euro che ci ha salvati
Se non si interviene
Se non si interviene il rischio è l'ordinaria amministrazione e che si affermi sempre di più un'idea di un Paese fai da te
Dove ognuno pensa che è meglio uno stato assente rispetto ad uno stato considerato invadente
è un rischio che dobbiamo fronteggiare respingere perché non esiste il futuro che sia basato solo sulla capacità dei singoli di gettare
Il cuore oltre l'ostacolo
Non basta la buona volontà dei molti moltissimi che non si risparmiano sul proprio posto di lavoro con grande generosità e capacità
Occorre che ognuno faccia la sua parte a partire dalle politica dall'istituzione e dal settore pubblico nel suo complesso
Non possiamo andare avanti con un Paese dove la meta e ai beni respinge in avanti la barca è un'altra metà è a poppa a godersi il sole o a litigare
Noi
Vogliamo
E siamo vogliosi di dare ancora di più il nostro contributo ad un'Italia diversa io ad un Paese in grado di incoraggiare chi vuole crescere
Questo ritiene di rompere i grandi protezioni e piccole caste
Il trenta per cento degli italiani non riesce a cambiare la propria condizione sociale in tutto l'arco della vita
Troppo spesso chi nasce povero rimane povero la situazione delle donne e poi clamorosamente peggiore il tasso di occupazione femminile
è molto inferiore alla media europea anche a causa
E non solo ma anche a causa di servizi pubblici scadenti
Ciò pesa negativamente sulla produttività e sulla difficoltà di molte famiglie a far quadrare i propri bilanci a fine mese
In Germania a
C'è la Merkel annunciato un piano per triplicare i posti negli asili nido entro il due mila e tredici queste sono le sfide qualificanti per una vera politica della famiglia che rimane il perno della nostra società
Quanti
Quanti asili nido potremo costruire se non dovessimo pagare lo stipendio di diciottomila consiglieri di amministrazione di società ed enti pubblici
La gente
La gente sogna di vivere in un Paese migliore questo è il sogno un Paese più prospero
Un Paese più giusto un Paese più funzionante un Paese più proiettato nel futuro ma paura del cambiamento e non sa nemmeno come definire questo sogno
Per noi e spero per tutti voi la parola evocativa di questo sogno merito nel senso di premiare in questo Paese chi è merita e chi è capace
Attraverso il merito e possibile ristabilire il nesso oggi perduto
Fra ciò che un individuo uguale e fa e quello che riceve in cambio questa è la strada maestra che conduce ad una società più giusta
Troppo spesso
In Italia si è parlato di competizione mi ritocchi razzia contorni ideologici che hanno finito per imprimere una curvatura minacciosa alla giusta rivendicazione del riconoscimento del merito
Ed invece il riconoscimento del merito e la di attracco migliore attraverso i quali
I migliori considera consentiranno al Paese la crescita
Trascinando anche coloro che non riuscissero ad emergere è più sociale e più sociale prepara premiare il merito che portare tutti alla velocità del più lento
La meritocrazia il vero strumento è lo strumento più potente a disposizioni di ognuno per avanzare
Con la forza del proprio talento e del proprio impegno e dunque
Uno strumento di maggior giustizia sociale
Contro i privilegi corporativi
La meritocrazia deve aiutarci a rendere più efficienti i servizi pubblici la meritocrazia abbiamo bisogno di ospedali pensati in funzione degli ammalati di una pubblica amministrazione che semplifichi la vita a
Dei cittadini ed una scuola organizzata per i ricchi deve studiare una scuole università che trasmettano la cultura dell'innovazione e il gusto dell'intraprendere a tutti
Dobbiamo avvicinare reciprocamente scuola impresa colmando il divario tra ciò che si insegna e ciò che serve nel mondo del lavoro
Ci troviamo
Ci troviamo di fronte a tre chiare emergenze primo i ragazzi non si iscrivono più agli istituti tecnici
Secondo i giovani che esce chic i giovani che scelgono le lauree scientifiche sono la metà
Rispetto ai grandi Paesi europei e i dirigenti scolastici non possono scegliere i docenti
In particolare gli istituti c'è tecnici insieme all'apprendistato
Debbono contribuire a diffondere la figura di un operaio sempre più moderno libero dalla fatica fisica parte attiva del processo innovativo delle aziende sicurezza con la scienza e salario equo sono i pilastri sui quali costruire un nuovo modello di impresa che si va a fare ma andò in tutto il mondo e che pone le basi per un rinnovato orgoglio professionale dei lavoratori dell'industria
Le università sono il luogo dove crescono gli innovatori del futuro le idee le cose e la conoscenza e le conoscenze rappresentano le vere più importanti risorse di cui siamo scarsi
Per l'avvento di una società neo bile aperta moderna e competitiva
E con questa cultura come una vera sia di cambiamento che si costruiscono percorsi di sviluppo i percorsi di benessere lo ha fatto il Regno Unito lo sta facendo la Germania comincia a muoverci la Francia da quindici anni
L'Italia è prigioniera di una transizione che non accenna a finire e dai primi anni Novanta che si dibatte alla ricerca di una via di uscita abbia una crisi politica nella quale precipitata
La sensazione di sconfitta l'atmosfera di Redon cinismo si coglie chiaramente guardando i dibattiti che appassionano l'intero mondo politico italiano o quasi tutto
Quante volte abbiamo visto i protagonisti della politica accapigliarsi sui fantasmi di un tempo ormai lontano quasi che li tali ha forse condannate a vivere eternamente nelle diatribe di un passato che non passa e di un presente è scandito da troppi anni versare i
Guardiamo avanti pensiamo al futuro
Connessa in questo Paese non riuscisse a sintonizzarsi una volta per tutte sugli scenari fu muri sui giovani sulle questioni totalmente nuove su cui si interrogano i decidono i grandi Paesi del mondo
Guardiamo per esempio all'antica divisione tra destra e sinistra
Siamo davvero sicuri che i confini tra i due campi corrano lì lungo le linee tradizionali con le quali in Italia ci continuiamo ad ostinati a rappresentarle
Io sono convinto che il confine passivo ora lungo crinali molto diversi dal passato seguendo linee spesso trasversali rispetto agli schieramenti politici
Battersi per nuove in estratto infrastrutture opere più liberalizzazioni è di destra o di sinistra
Una scuola efficiente basata sul merito è di destra o di sinistra sconfiggere la criminalità la criminalità se necessario con leggi speciali è di destra o di sinistra
Permettere a chi merita di emergere nella società è di destra o di sinistra
Sappiamo bene spesso lo abbiamo provato sulla nostra pelle come in entrambi i campi della politica italiana
In entrambi gli schieramenti io lo chiose dette coalizioni vi siano sostenitori e avversari del cambiamento e soprattutto dalla cultura di mercato
Sono divisioni nuove trasversali rispetto ai tradizionali confini delle cosiddette famiglie politiche italiane
Abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di una politica forte nelle idee e capace divisione per il nostro futuro forte e capace di visione e abbiamo bisogno della politica
Perché vedete la politica e forte solo quando sono forti le sue idee le soluzioni che propone gli scenari che offre al paese e sui quali samba militare le passioni
L'attuale debolezza della politica e l'alito GIS litigiosità dei partiti comportano seri rischi perché l'Italia un Paese che ha pregiudizi oralmente covato diffidenze verso le istituzioni e la politica
E dove spesso il cinismo rischia di trasformarsi in un segno distintivo del nostro spirito pubblico
Se la sta non sta il Gia non è una soluzione tantomeno può essere una soluzione il cinismo dell'antipolitica
Quando
Quando la politica si indebolisce
Quando la politica si indebolisce si rafforza il lato puramente amministrativo della gestione della cosa pubblica a tutti i livelli della nostra vita sociale ed economica lo vediamo bene
In tempi di politica debole prevale l'occupazione della Società da parte dei partiti e la statalizzazione avanza senza controllo attraverso canali subdoli e non dichiarati
Lo vediamo a livello nazionale con ritorno di un neo interventismo pubblico che nasconde la convinzione che il peggior gestore pubblico sia preferibile
Al migliore imprenditore privato
Lo vendiamo sul territorio
Ma lo vediamo forse anzi lo vediamo ancora di più su un territorio dove abbiamo sì assistito ad una assoluta concordia bipartisan sull'uso privato delle risorse pubbliche
Occorre
E lo diciamo quando parlammo del mio statalismo municipale
Occorre bonificare la crescente foresta di società pubbliche Hosseini pubbliche generate da amministratori locali per creare poltrone e gestire affari
In questo scenario avevamo salutato con vero interesse il disegno di legge del ministro Lanzillotta sui servizi pubblici locali
Molto importante perché poteva intaccare quel mio statalismo municipali che abbiamo per primi denunciato molto tempo fa
Il compromesso che è stato raggiunto rischia
Speriamo solo rischia
Di essere insufficiente e non capiamo perché sia stata accettata una revisione al ribasso
Bisogna procedere con più determinazione in fretta serve una forte assunzione di responsabilità politiche si tratta di una questione centrale per affrontare la modernizzazione del Paese
E auspichiamo un vero impegno da parte di tutti coloro
Che spesso nei dibattiti nelle interviste nelle tavole rotonde si definiscono riformisti e la maggioranza e nell'opposizione
Però
Penso che noi oggi dobbiamo dire anche qualcosa di più e dobbiamo dirci che l'Italia un Paese che condivide valori e convinzioni
Benché io avanzate di quanto non emerga da contrappose azioni da contrapposizioni ormai antiche
Il nostro Paese ha già metabolizzato posizioni su cui la politica continua a dividersi il Paese vero le ha già metabolizzate
Siamo davvero così sicuri ad esempio che l'Italia quella vera Italia vera sia divisa sul proprio ruolo nel mondo
Siamo davvero sicuri che la stragrande maggioranza di questo Paese non abbia già pienamente interiorizzato l'appartenenza all'Occidente
La propria identità dirlo pay la naturale vicinanza con gli Stati Uniti d'America
Anche
Anche su questo anche su questo crediamo che l'Italia reale l'Italia reale sia migliore di quanto non pensi una parte una parte della politica
Noi siamo convinti che gli italiani sappiano già dove la verità anche in campo internazionale e siano disponibili ad assumersi le proprie responsabilità nelle alleanze di cui fanno parte
Oppure
Pensiamo
E questo è grave al dibattito infinito sugli anni di piombo e sul terrorismo un tema che più di ogni altro esigerebbe misuro la rispetta o il pudore per evitare la memoria di chi ha perso la vita e di acconti ancora soffre
Per la perdita dei propri familiari
Ma ma vi pare possibile oggi che ex terroristi di destra e di sinistra pentiti e non pentiti compaiano regolarmente sui giornali in televisione nei dibattiti
Ma
Ma ma
Ma cosa che è ancora più grave spesso o nella veste di poco credibili educatori pensatori opinionisti ancora più grave
Per cui
E qui registriamo un'imbarazzante il fenomeno di rimozione se non peggio di quella tragica epoca e delle sue vittime
Il nostro Paese potrà giocare un ruolo di primo piano nel mondo e ci tengo a dirlo noi imprenditori
Abbiamo vissuto molto da vicino il terrorismo
Né i nostri dirigenti e né i nostri collaboratori ed operai che abbiamo diritto di chiedere il rispetto al proprio per questo
Il nostro Paese
Potrà giocare un ruolo di primo piano nel mondo se non sono solo se esiste tornerà a sentirsi una comunità nazionale una cosa
Comunità che torna a condividere io lo ripeto cento volte a condividere un'etica e non solo uno spazio geografico
La transizione infinita la politica debole l'allentarsi dei vincoli istituzionali hanno provocato conseguenze molto pesanti anche sul piano etico e su quello morale
Una comunità può accettare il cambiamento quando è consapevole di se stessa
Quando riesce a definire le relazioni non solo tra i singoli individui ma soprattutto tra gli individui e la società
Nessuno di noi può farsi valere in completa solitudine
E la libertà di ciascuno di noi compresa quella di affermarsi con il proprio lavoro ha un significato solo se viene garantita a tutti in un contesto per l'appunto sociale e di comunità
La libertà al singolare esiste soltanto
Nelle libertà al plurale
Dobbiamo avere il coraggio di tornare tutti a parlare anche di doveri e di responsabilità
Perché non possiamo sopravvivere in una sorta di vuoto morale incapaci di comprendere e di insegnare ai nostri figli il valore di ciò che è giusto e di ciò che sbagliato
Dobbiamo ritrovare il senso della nostra appartenenza civile a una comunità di donne e uomini liberi non una comunità etnica non una comunità di sangue ma una grande nazione aperta
Come riesce ad essere l'Italia una nazione che riconosce negli immigrati una Sorsa civile economica ma chiede agli immigrati deve saper pretendere lo stesso rispetto delle regole che chiede a tutti i suoi cittadini responsabilità in cambio di diritti sicurezza in cambio di accoglienza
E il coraggio civile di chiamare le cose con il loro nome siamo gli unici in Europa consentire nelle nostre città il vergognoso sfruttamento di minori costretto all'accattonaggio dato uniti senza scopo di come se niente fosse
Come seguente fosse
Signore
E signori
Abbiamo il dovere tutti insieme ognuno dando il proprio contributo abbiamo il dovere di costruire oggi L'Italia di domani
Di un domani che non dobbiamo spostare all'infinito
Tra mezzo secolo ma nel due mila e quindici tra meno di dieci anni quando si vedranno sicché si vedranno i risultati delle scelte o delle non scelte di oggi
Vogliamo un Paese capace di ritrovarsi
Attorno al senso di una missione Paese condivisa intorno a degli obiettivi intorno a delle sfide non dobbiamo avere paura e non dobbiamo più giocare sulla paura della gente
Le riforme necessarie non sono a danno di qualcuno non sono per riempire la pancia di altri ma a beneficio di tutti
Dobbiamo ricostruire tutti insieme un clima di fiducia nel futuro non dobbiamo temere di essere i coraggiosi e responsabili
Pragmatici e visionari avere una visione
L'Italia non è certo prive di rischi di
Di risorse e gli italiani lo hanno dimostrato
L'ultimo rovesciando le logiche del declino di questi anni ho percorso in lungo e in largo questo Paese e ovunque crede Fini ovunque ho trovato una voglia di riscatto una capacità di intraprendere ho visto cittadini e amministratori
Pronti ad assumersi la responsabilità capaci divisioni
Su questi
Dobbiamo fondare
Il nostro futuro e ad essi che si rivolgono i nostri cuori e le nostre aspettative
è forte è forte è forte nell'opinione pubblica l'esigenza di un cambiamento
Che faccia sentire protagonista Alitalia reale una società civile è ricca di talenti e la stanza delle porti e le stanze della politica non possono continuare ad essere così distanti
Serve capacità di leadership perché mai come oggi la qualità di una classe dirigente si misura sulla su sua capacità di governare il cambiamento ognuno ognuno deve fare prima di tutto il proprio mestiere
E poi lo deve fare bene e deve essere giudicato non solo per quello che fa ma soprattutto per come lo fa
Noi imprenditori noi imprenditori che non viviamo nei salotti compattati mai viviamo sui mercati vediamo con i nostri concorrenti con le nostre bene con i nostri uomini con i nostri prodotti con i Budget le quote di mercato in costi i margini
Una imprenditori lo sappiamo bene perché questa
è la chiave
Ed è stata la chiave della nuova vitalità delle nostre imprese
Capacità di leadership vuol dire soprattutto riconoscere
Che ha la cultura del rischio è
Ovvero a valere per tutti
Un grande leader
Europeo Toni Blair ha detto la politica e l'arte del possibile ma ogni tanto nella vita bisogna dare una chance all'impossibile
Cambiare l'Italia
Modernizzare la ridarle vitalità il gusto per la competizione una missione difficile forse rischiosa potrebbe a qualcuno
Sembrare persino impossibile
Ne è una sfida che tutti insieme che tutti insieme come classe dirigente dobbiamo affrontare se vogliamo co lui re
Per l'Italia un futuro all'altezza delle sue risorse dei suoi talenti e delle sue ambizioni grazie
Si indica il paladino per il suo intervento il Ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani
Grazie caro Presidente
L'Autorità amiche amici imprenditori
Io comincio una parola sull'industria
Montezemolo riceva una fase di passaggio una fase selettiva ecco credo che
In una fase di passaggio come questo
Per il nostro apparato produttivo bisogna tenere fermo una bussola io ritengo per parte mia che la bussola molto semplicemente possa essere queste
L'Italia la Germania e Giappone
Hanno un peso dell'industria sul PIL che sette otto punti più
Che in ogni altro Paese avanza
E credo non ci sia ragione pure in uno spot
Tendenza scontata la terziarizzazione che questo dato Butti almeno non muterà da qui al due mila e quindi si
Data alla quale stiamo guardando un po'tutti
C'è anche da dire che l'Italia e i Paesi in assoluto che al maggior numero di aziende manifatturiere se venisse uno da Marte concluderebbe
Che questo è il posto dove è più facile almeno per gli italiani fare impresa poi Vezze li faremo fare un incontro
Con con
Con Montezemolo e capirebbe questo marziano che effettivamente
Questo dato è consigliabile come dirò con una serie di difficoltà alle quale assolutamente bisogna mettere mano
Ora
Se noi saremmo pure in condizioni nuove di globalizzazione terze sono un Paese industriale questo l'abbiamo scritto anche noi il nostro documento di indirizzo indusse due mila e quindici
Se noi saremo questo questo ci ha confermato anche dal da da quello che abbiamo immediatamente alle spalle o che abbiamo davanti noi stiamo crescendo adesso sia pure in modo ancora inadeguato non comparabile ancora con la media europea
E cresciamo nel momento in cui è ripresa è cresciuta la produzione industriale
Negli anni scorsi abbiamo avuto crescita zero per alcuni anni in anni nei quali la produzione industriale perdeva quattro cinque punti
Ecco questo ci dice molto credo del Paese che siamo
Forse non ne siamo sempre del tutto consapevoli che non è abbiamo certamente molti altri mestieri da fare ma non mestieri talmente importanti e forti da poter sostituire il mestiere industria
Abbiamo in questi anni a nostri indossi questi anni ha dovuto affrontare tra ciò che in un colpo solo
Tre schiaffone si potrebbe dire
Sono arrivati concorrenti nei nostri settori in particolare abbiamo avuto un ciclo tecnologico molto difficile da assorbire per il sistema di impresa diffusa e abbiamo avuto per la prima volta una moneta
Forte e stabile quindi è partito un processo selettivo
E son d'accordo con quanto dice il Presidente ancora in corso
è ancora una fase un po'difficile da decifrare ma insomma qualcosa però io credo che la bianca Pito almeno dal mio punto di vista mi sembrano cose acquisito il primo che non ci sono settori condanna
Settori sono stati colpiti più o meno naturalmente ma nessun settore è escluso la possibilità di reazione secondo che non ci sono tipologie di imprese condanna grande medie piccole
Che darsi masse critiche assolutamente importante ma la massa critica non si pesa archivi si pesa incapacità ad organizzare funzioni quindi anche la piccola impresa davanti a sé
Una SARS importante terza cosa che abbia anche Pitto è che a differenza degli anni Ottanta e Novanta non è detto che si debba uscire per forza da una recessione industriale
Con massicce riduzioni di manodopera perché questo non è avvenuti
Ora
Io dico anch'io siamo in una fase ancora non con più
Franz
Sì le i problemi ci sono primo problema è che lavorare produrre bene non vuol dire sempre guadagnare
Secondo problema che anche gli altri migliorano i nostri concorrenti non stanno fermi
Terzo problema è che non ci si decida raffreddare almeno un po'questo questo Euro
Il quarto problema è che siamo un po'al seguito di altre effettivamente di altre locomotive
Ma insomma io penso anch'io che il vero problema sia un altro
E interloquisco qui con le cose che dice il Presidente Montezemolo
Cioè il sistema industriale deve essere parte di un processo generale di innovazione deve essere parte attiva anch'esso coinvolto ma di un processo generale di innovazione
Noi
Voi
Tutti quanti noi italiani dobbiamo accettare tutti e più serenamente il cambiamento
Noi dobbiamo distribuire meglio il peso della competizione effettivamente ci sono troppi mestieri troppo difficili e troppi mestieri troppo Fazzi bisogna distribuirlo a me
Perché se in troppi ci mettiamo al riparo noi alla fine non ce lo faccia non ce la facciamo e questo che sentite che nella mia testa è un messaggio di cambiamento però si accompagna un messaggio di fiducia
Di sicurezza perché ci può essere una società più mobile ma comunque solidale coesa anzi più giusta
Perché meno radicati in privilegi rendite di posizioni sistema die di relazioni ci può essere una società dove il diritto non sia una Manzo che qualcuno ti dai dove il dovere non sia un'opzione
Ci può essere questa società una società che non sia non accetti più di chiudere la porta i giovani nessuna attività in nessuna professioni nessun percorso
Una società in dove lavorare e produrre lo ripeto lavorare e produrre fare impresa nelle regole sia riconosciuto esso stesso come espressione di civismo come assunzione di una responsabilità collettiva
Veramente
E dove il lavoro
Il lavoro e tutti i tipi di lavoro riprenda la sua centralità
Un suo rilievo centrale
Ora io dico questo che sta facendo mi sembra spero ritengo
Che non sia un discorso è stato perché in questo momento noi abbiamo
Qualche cantiere aperto
Su oggetti che hanno a che vedere con questa prospettiva
E questi cantieri sono affidati certamente alla precarietà della politica ma non possiamo perdere questa occasione dobbiamo avere fiducia che
Questi cantieri che si possono portare dei risultati anche in una situazione politica istituzionale così difficile
Sono cantieri che riguardano per esempio la grande area del terziario
Cantieri che riguardano istituti di welfare le relazioni sociali cantieri che riguarda le politiche pubbliche
Io dico qualche parola su ciascuno di questi ambiti
Secondo me c'è un vasto terziario vastissimo che comprende cose tutt'affatto diverso e
Attualmente
Fatto di pubblica amministrazione fatto di servizi professionali fatto disservizi di ogni genere per certi versi fatto anche di impresa che vivono in mercati regolamentati
Quindi un terziario molto differenziato sita a Roma insomma nell'insieme io credo che
Quest'area debba dare qualcosa in più
Tensione non in termini di penitenza o di qua resi bene perché non si tratta di questo
In termini di disponibilità al cambiamento
Cioè alla disponibilità più concretamente di portare risorse professionali materiali presenti in quest'area
Sia dai luoghi di appesantimento del sistema verso i luoghi di produttività del sistema
Io adesso non posso elencare al concreto tanti esempi però vorrei che ci capissimo perché ci sono norme molto importanti che stanno discutendo i Parlamenti questo momento
Per esempio norme che in moltissimi campi eliminano intermediazioni professionali
Desuete e inutilmente onerose
Non so se ci non so se è noto ma in tre mesi tre
Già il quaranta per cento gli incidenti stradali viene liquidato entro trenta giorni senza nessun contenzioso da qui a un po'di mesi saranno settanta per cento
Questi servizi professionali invece si dice in quale no possono e debbono essere portati per esempio
Versi sostegni a un'autocertificazione dell'impresa per una serie di adempimenti preliminari che oggi fa la pubblica amministrazione
Con un effetto drastico di semplificazione e con il risultato di portare a Mestre volgarizzazione a fare i controlli ex post
Allora
Questo intendo noi dobbiamo riformando ricollocare meglio le risorse e valorizzando e nei luoghi della produttività
Se in Parlamento anche una legge Presidente sulla delega sulla riforma delle professioni
Io anche qui non la faccio lunga voglio chiarirmi con un esempio ma noi pensiamo davvero
Che il sostegno all'internazionalizzazione le nostre piccole imprese
Possa venire solo attraverso diciamo un terziario pubblico
Ma non è io io saluto con grande proprio soddisfazione i passi avanti gli sforzi che stanno facendo Luca di Montezemolo ricordava
Queste missioni importanza fa fatemi dire anche che abbiamo un valore aggiunto in Emma Bonino su questa cosa qui lasciatemelo dire
Però
Però noi non risolveremo così pure noi abbiamo bisogno di un terziario privato
Che abbia la massa critica la capacità di portate aiutare la nostra impresa di appoggiare l'internazionalizzazione un terziario che conosca
Le nostre impresa la loro lingua
E sia proiettato del mondo ma perché come mai abbiamo già qualcosina viene
Di terziario da polso interazioni presa per esempio da imprese italiane che come in soli internazionalizzarsi nei servizi di scambio di di domando fetta di manodopera
Perché è stato un settore liberalizzato
Se noi non ci decidiamo e lo dico maggioranza opposizione eccetera a Schio dare questa mattina le folle potenzialità formidabili che abbiamo i nostri servizi professionali non si esprimeranno vantaggio delle
Delle imprese rimarranno Ripa
In questo momento le banche stanno facendo cominciando a fare un buon lavoro in diverse aree
Diciamo europeo di vicina stanno cominciando dalla mano seria è inutile dire quanto sia importante questi qua e quali siano le nostre aspettative ha proposto anche di questi processi
Di consolidamento di aggregazione e anche qui non si vi diamo tutto come sempre nel tutto queste avvenuto anche per l'ora l'intelligenza la visione di soggetti imprenditoriali è avvenuta perché è Venuto meno il principio di consenso preventivo del regolatore non è venuto per tante altre cose dobbiamo aver fiducia in questi nuovi meccanismi allora però io lo dico queste queste aggregazioni rimangono
Diciamo un mezzo non un fine
Io condivido il passaggio Presidente Montezemolo ecco sono un mezzo non un fine anche per una banca e certamente il fine guadagnare ecco non subire perdite come diceva Churchill ovviamente
Ma guadagnare
Esprimendosi nella concorrenza e offrendo nuovi nuovi prodotti in particolare affiancando le nostre imprese e l'internazionalizzazione che è il punto chiave di traino e dell'innovazione fondamentalmente
Ecco
E in Parlamento si sta
Decidendo di varare una legge annuale sulla concorrenza
Io ritengo queste effettivamente una buona cosa una buona cosa e conosco a questo proposito le critiche ad alcuni aspetti e le cosiddette lenzuola
Cioè insomma mettiamo troppo le mani nel mercato
Io voglio chiarirlo ancora per il passato e anche per l'eventuale futuro
Noi parliamo e parleremo sempre di regole non di prezzo
Purché si tratti di prezzi e non di paradossali regole di costo per l'utente sita Dino o impresa che sia
Perché l'utente cittadini imprese che sia d'ora in poi deve pagare quello che consuma ed essere trattato secondo le migliori pratiche europee perché possiamo permetterci questo alcol
Presidente elencava
Molte norme mezzi liberazione che sono in corso in Parlamento e che questo
Certamente faceva cenno
Ho detto semplificazione amministrativa quante norme abbiamo Linzi sì le professioni Energia andremo avanti con la liberalizzazione
Che
Che triste fatti mi inviano no perché tristezza per
Visto
Che noi abbiamo presentato investe un piano liberalizzazione di luglio
La legge il Governo ha presentato una legge sei mesi prima di quando è stata presentata al governo francese
Il Governo francese ce l'ha già da tre mesi enunciamo metta
Io credo che questo non non non posso non posso andare a proposito di competitività
E ci tornerò su questo punto
Qui bisogna liberalizzare andremo avanti
Però sappia abbiamo tanti dialoghi su questo
E sappiamo tutti che se adesso stiamo girando per trovare accordi in sette otto paesi
Se stiamo cercando di costruire una piattaforma europea che metta valore quattrocentonovanta milioni di consumatori e apro davvero un mercato europeo
è perché noi sappiamo che in questo secondo il signore di indipendenza nostri mercato lo fanno gli altri sostanzialmente
E se mettendoci la farsa più d'una volta
Cerchiamo di fare in modo che qualche ancora qualche centrale si faccia
E si fa se qualche infrastruttura
è perché sappiamo e dobbiamo saperlo tutti che siamo corti sia in produzione sia in approvvigionamento
E non abbiamo esattamente una garanzia di sicurezza del sistema
E quando si ragiona e si combatte perché non finisca fuori dal vocabolario il concetto di mix energetico in Italia lo si fa perché c'è un problema di sicurezza emergenti
Diceva
Confido se evidentemente non è non è stata non è stato soddisfa non è soddisfatto del punto seppur provvisorio di caduta sul tema dei servizi pubblici locali
Io
Prendo atto però voglio dire anche come esperienza un sono già d'esperienza da amministratore secondo me quella norma
Anche ai vostri occhi proprio per un po'meglio di quanto non ha non appaia perché in ogni caso quella norma in condizione nei settori economici veri rilevanti di indurre alla gara
In ogni caso non so sarà d'accordo penso come la collega Lanzillotta da voi le critiche si possono
Accettate da altri colpiti un po'meno non essendo mancata l'occasione in questi dodici anni per chi adesso fa tante critiche di fare qualche fatto perché questo io vorrei vorrei dirlo
Dicevo che il cantiere aperto anche per alcuni sistemi di regolazione sociale Ministro Damiano non sono insista impegnatissimo su queste
Hai tavoli di concertazione entro giugno dobbiamo arrivare i punti di caduta
Dei punti di equilibrio positivo
Io credo che possiamo trovare buone soluzioni possiamo trovare buone soluzioni sappiamo che l'obiettivo centrale migliorare produttività e retribuzioni che sono basse e sono basse
Che una delle chiavi come dice il presidente lavorare sul secondo livello contro il conto contrattuale in modo equilibrato e condiviso sul tema della flessibilità oraria anche sulle sopra contribuzione
Credo che possiamo trovare un punto di avanzamento così come dobbiamo fare un punto avanzamento nell'avvio graduale perché qui non si possono promettere miracoli di
Un nuovo sistema di ammortizzatori sociali
Ricordiamoci sempre il tema della precarietà che comunque resta un tema percepito socialmente
Dobbiamo produrre una razionale manutenzione sistema previdenziale ce la possiamo fare
Ma tutto questo pacchetto secondo me dovrà avrebbe avere dentro un'anima
E cioè il punto di vista in particolare delle nuove generazioni
Il punto di vista le nuove generazioni perché ha proposto il distacco tu politico società eccetera porre proposi un idea di futuro per questo Paese
Questo mi pare il punto di vista più elevato
E nei prossimi mesi lo ribadiamo noi dovremo portare risorse è bene dirlo
Sui punti più critici della questione sociale
Questo è il tema poi sottotitoli li vedremo
Abbiamo i tavoli apposta
Ma stiamo al concetto di fondo
Non è che qui siamo un Governo può e si legge sotto sbandato cioè non c'abbiamo ben chiaro cosa dobbiamo fare per il prossimo anno prossimo anno noi dobbiamo dare fiato
A una ripresa economica consolidare una ripresa produttiva secondo dobbiamo portare qualche sollievo alle questioni sociali più accolte
Questo è
Fare chi ha poi ripeto i sottotitoli
Di questo qui li discuteremo con le parti sociali coinvolte certamente di questi sottotitoli anche o sopra non può essere dimenticato quella sicurezza sul lavoro che ha una cosa che ha preso piede fatti francamente inaccettabili
Infine cantato cantieri aperti può delle politiche pubbliche ha cominciato la politica economica e qui vorrei dire
Ma non lo dico a vuoto di cui sono in generale ma insomma noi sappiamo bene che il compito del Governo non è quello di accumulare distribuire tesoretto
Ma è quello di fare una politica economica
Io vorrei ricordare che l'anno scorso di questi tempi si discuteva di quanti sconti o proroghe noi avremmo chiesto all'Europa di questo si discute un anno fa
Ora
Noi
Con un colpo di barra solido
E con e non senza scompensi
E pagando un prezzo politico e facendo anche qualche errore non solo di comunicazione
Tuttavia nell'insieme nell'insieme con quel colpo di Barra noi abbiamo rimesso il treno sui binari
Un'operazione ai nostri occhi allora come adesso indispensabile per la crescita perché comunque se non ci fosse stato questo operazione oggi la crescita possibile avrebbe sulla testa ancora una spada di Damocle un'incertezza
Ora noi guardiamo avanti non indietro però ecco noi non potremmo certo consentire che si riscrivessero storia recente così facilmente
Perché insomma e i numeri non si possono allora abbiamo adesso un avanzo primario che non c'era più
Il debito è tornato a calare che cresceva
Il deficit si è messi in linea che era fuori linea
E se ha dimostrato come si dimostrò nel novantasei che non è affatto detto che un'operazione di risanamento debba per forza essere depressiva della economia delle volte può succedere anche facilmente contrario allora adesso si respira un'fomenta
Adesso si respira un po'meglio spada di Damocle all'orizzonte non ne abbiamo e lo vedremo anche nelle prossime manovre finanziarie ma io voglio dirlo non c'è spazio per la demagogia da nessun lato cane sulla
Noi siamo tensioni escluse noi siamo in tutti i settori della spesa pubblica che ha dentro un sacco di sprechi o dove volete ma siamo in macronumeri
In tutti i settori e speso poco noi siamo sotto la media europee
Nella pressione fiscale siamo le zone alte della
Euro
Per il banale motivo che noi spendiamo centoquaranta mila miliardi delle vecchie lire tutti gli anni per pagarsi interessa sulle
Ecco qui quindi possiamo dire quel che vogliamo ma dentro questo vincolo di razionalità quindi come diceva il presidente Montezemolo i nostri tesoretti veri so primo padroneggiare il debito
E farlo cala
Secondo riqualificare e non con taglio tetti i centri di spesi
E io credo che qualcosina abbia già cominciato a fare un'altra finanziare si vedrà dobbiamo fare qualcosa di più incisivi in questi DPF finanziare sto parlando di cose molto pratiche su
Padano di gestione Fondo sanitario gestione della farmaceutica di pubblica
Amministrazione sto parla di sistema previdenziale sto parlando di federalismo fiscale
Sul quale si sta lavorando per la prima volta credo in modo serio in modo intenso e qualche risultato si vedrà
Terzo tesoretto quello vero è quello vera ancora sotto terra nostro tesoretto è quello dell'evasione e del nero come Montezemolo diceva io qui l'ho detto altre volte lo ribadisco per noi
Noi non dobbiamo non vogliamo cancellare l'evasione fiscale tale vogliamo portare alla media europea
Conto ma è che vogliamo fare senonché portare la media europea e come per Maastricht ci vuole del tempo
E ci vogliono degli strumenti
Non è con un colpo di bacchetta che si che si risolve e qui c'è un problema che io voglio riconoscere
Perché vi sono diverse di problema
E che c'erano e Prodi ma otterremo
Siccome
Discriminare gli adempimenti nuovi che si introducono non si può fra
Chi le paga le tasse chi non le paga
Certo sappiamo che l'impressione più per l'impressione è quella che piove sul bagnato
E che vai spesso rompe le scatole a chi si ritiene a posto
Questo lo sappiamo e ci dispiace anche
E ci dispiace anche conosciamo questo disagio
E sappiamo che quel disagio li del contribuente onesto potrà vero un ristoro solo se sarà ripagato dal fatto che quei meccanismi garantiscono davvero una riduzione dell'evasione che per questa via seriamente vera mente noi cominciamo a far calare la pressione fiscale a cominciare dalla produzione
Questo
è la nostra intenzione
Vediamo se ci riusciamo però nei giorni in cui Presidente Prodi ha tenuto fermo l'impegno sul cuneo fiscale dateci almeno questa apertura di credito dateci questa possibilità
Che è un lavoro duro ma vogliamo lavoranti sul serio su questo punto perché sentiamo noi come voi
Che in una situazione europea come quello che si delinea il carico sulle imprese non è proporzionato non è competitivo
Lo sappiamo che noi
E visone che troviamo le strade per risolverlo sul serio
Questo problema
Io voglio anche aggiungere fate fare uno sfogo anche
Che però è così difficile guardate distinguere nel frastuono generale contro il fisco
La voce di chi paga troppo in modo troppo complicata
E ha ragione farsi sentire e la voce di chi non paga nulla ma non so mica zitto
Una ancora più forte per paura di dover pagare qualcosa
Seppero
Esser però ha bisogno del centodiciotto
Ha bisogno da farsi prenda dal centodiciotto va in ospedale come tutti gli altri che paga le tasse se avete una tecnologia per lasciarlo a piedi la presentate e la finanziamo subito
Dobbiamo
Dobbiamo tenere a bada l'inflazione ci dimentichiamo spesi questo piccolo particolare ecco
Quelli che dicono che mi ha fatto delle piccole cose considerino l'effetto macroeconomico di queste piccole cose noto intanto noi sull'inflazione gli ultimi mesi siamo andati meglio perdere stupro e dobbiamo tenerla bassa
Anche per queste vie peraltro e bisogna incoraggiare un po'i consumi sono ancora molto molto molto tempo
E dobbiamo e qui sui suggerimenti che sono venuti da Confindustria che sono venute le organizzazioni Pretoria risolvete i giovani di Confindustria ricordo anche se prima Teo coloni
Dobbiamo rivedere radicalmente il rapporto con le imprese sostegno d'impresa è un'operazione che stiamo facendo ci sono lavori in corso nel programma
è l'uso due mila e quindi si qui la linea è questo
Noi mamma nel giorno immettere in automatico gli interventi fondamentali
Che si recupera minuti schemi tipo il tempo come è stato cuneo fiscale tipo come può essere i meccanismi di credito di imposta
Tutto il resto ma sarà ridurre gli interventi questo uno dei
Tutto il resto verrà orientato
Per programmi che aiutino apportare imprese italiane
Verso le aree tecnologiche son programmi di cui tutti i Paesi europei nelle varie misure si stanno occupando dobbiamo occuparci neanche do
Vedendo una collaborazione
Stiamo cominciando qualcuno di questi programmi
Parte quello dell'efficienza energetica e primi giorni è partito bene e io voglio ringraziare qui Pasquale Pistorio che ha fatto
Diciamo il progetto manager perché gratis perché a proposito del rapporto fra
Io chiederò che si pratica meriti addivenire grazie a farsi la supervisione al meccanismo
E questi val la valutazione dei progetti verrà portata la stiamo allestendo a Milano in un'agenzia per l'innovazione che farà la valutazione con i dati che dovesse portati fuori dalla pubblica amministrazione
E questo sarà a servizio del Governo sa se vi sono le Regioni
E secondo me non dovremo più accettare un programma presentato da una sola impresa
Grandi e piccole più piccole assieme impresa con un soggetto finanziario impresa quello soggette alla ricerca e così via
Dobbiamo sospingere l'innovazione in questo modo collabora
E questo guardate in particolare questa riforma dovrà valere per il Mezzogiorno anche qui io ho avuto dialogo con imprenditori meridionali
Che che che insiste se sta maturando in tutti noi una consapevolezza nuova questo è un bene prezioso per bisogni bisogni utilizzare cosa
Voi sapete tutti sanno che e per la prima volta abbiamo unificato i fondi nazionali europee eccetera e quindi per la prima volta sarà programmabile nei sette anni una mole ingente di investimento
Sono risorse ingenti e io quel che ho letto in Parlamento lo ripeto qui
I soldi
Possono far bene possono far nulla ma possono fare anche male e molto male a un sistema economico
Bisogna preoccuparsi quando
Ci sono tanti soldi da spendere preoccuparsi spenderli bene
Allora con risorse del genere noi dobbiamo andare al cuore del problema non possiamo andare in margine del problema con questa mole di risorse e il cuore del problema nel suo si chiama servizi civili scuola acqua rifiuti
Si chiama infrastrutture materiali e immateriali si chiama sicurezza
Questo è il cuore del problema
E bisogna che convergiamo lì con tutte le forze con tutte le risorse
E quanto all'impresa il cuore del problema al netto del differenziale il sud che è giusto mettere mettiamo nei meccanismi automatici il cuore del problema è come quello dell'impresa del no
Innovare internazionalizzarsi non è che che che c'è settanta e quindi bisogna
Diciamo far concorrere anche questi processi innovazione assolutamente le imprese del Mezzogiorno
Abbiamo anche un altro compito come politiche pubbliche io spero che qui
Veramente si possa lavorare per qualche risultato noi dobbiamo
Incoraggiando lanciando nuove liberalizzazione implementando liberazione che ci sono
Suscitare un nuovo ciclo di investimenti
Pubblici e privati
In ambiti non solo nell'ambito energie
Ma in ambito delle ferrovie
In ambito delle telecomunicazioni
In ambito delle alte tecnologie
Nell'ambito del riuso di comparti urbani mettendo disposizioni beni militari beni del demanio come stiamo facendo
Noi abbiamo bisogno di risvegliare un ciclo di investimenti bisogni che collaboriamo pubblico-privato le Authority quando è necessario fare un gioco d'
Squadre perché questo paese si doti di infrastrutturazione più moderne
E possa fruire ripeto di una ripresa seria degli investimenti
Ora
Se noi
Abbiamo davanti un'idea di Italia come Paesi in grande Paese industriale con grande impresa e piccola impresa né di impresa
Con i settori nostri tradizione con nuovi settori
Ma anche tensioni
Con la siderurgia
Con la chimica
Con la produzione energetica con la cantieristica
Con tutti quei settori che i Paesi industriali moderni avanzati hanno
Nessuno escluso
Se abbiamo in testa questo e dobbiamo e non possiamo non avere in testa coesa
Noi allora abbiamo due questioni da sbrogliare sono nel non ne parlerò al dettaglio ma sono rilevantissimi
Recitava entrambi il Preside
Un era Porto iniziativa economica territorio e ambiente
L'altra è
La riproduzione della voto industriale
Visti gli andamenti democratico grafici
E che è
Tema che riguarda una riscossione la formazione tecnica che stiamo
Peraltro avviando una risposta e la formazione tecnica
Che comporta
Un
Assunzione
Mentali si
In modo civile voluto colto del tema dell'immigrazione
Rigoroso ma civile moderno nel tema dell'immigrazione
E che comporta che una battaglia e culturali l'anno scorso dicevo non si vede mai laboratori una fabbrica in tv se non quando c'è una crei un disastro
E in quest'anno non servisse neanche quest'anno le sospettiamo l'anno prossimo perché noi dobbiamo anche dare un'identità questo Paese che sia un po'più legata al termine usare ma di questo non pare una parola voglio dirlo sul primo punto rapporto
A
Col territorio allora noi sappiamo razionalizziamo questo che in Italia il territorio la risorsa più scarsa più preziose più contesa che in qualsiasi altro Paese europeo questo per ragioni che conosciamo
Sappiamo anche d'altro lato che il riscaldamento globale e l'inquinamento non sono più un problema solo di cultura ambientalista
Sono un problema di cultura e basta e quindi bisogna metterli dentro all'interno nel cuore dei processi di innovazione e di crescita
Queste due cose significano non fare
Io dico qualche volta sì significano non fa ma prevalentemente queste due cose significa non fare
E fare meglio per migliorare il bilancio ambientale anche vicino a casa
Ora
Qui
C'è un punto che non si può troppo facilmente attribuire la corresponsabilità questa quell'altra forza politica io condivido il fatto a proposito gli atteggiamenti antindustriali
Io condivido il fatto che qui c'è una battaglia culturale già un fatto un po'più di fondo
Qui c'è un tema che riguarda proprio una
Una battaglia
Di razionalità
Una battaglia per una maggior riduzione risorse le tecnologie
Una battaglia per un affidamento più incerto più tranquillo non solo le decisioni pubbliche ma l'autorevolezza e non si istituzioni scientifiche
Una battaglia per far correre l'idea che di pasti proprio gratis non ce ne
Non ci sono ma
E bisogna farla viso aperti
Con l'apertura culturale ma farla viso aperti
Io voglio lo dico se vuole che le nostre imprese propongano il meglio delle soluzioni che ci sono nel mondo perché noi possiamo permettercelo
Ma voglio anche che l'impresa il lavoro industriale non debbano sopportare impedimenti motivati e distorsioni del competizione la competitività e quindi
Io dico noi troveremo delle nuove sintesi anche su temi molto delicati
Come usciranno le norme sul codice ambientale come andare a ripensare con nuove norme la questione delle bonifiche per non arrivare al paradosso che non fai nella bonifica nella produzione industriale
E intanto
Come sapete facciamo dell'efficienza energetica dall'ATO i consumi lato la produzione un clone della nostra ripresa industriale
L'ultima considerazione la faccio sulla politica ne ha parlato molto Montezemolo io pochino faccio anch'io sto mestiere quindi si
Bisogna
Che qualcosa di
Noi
Badate noi sappiamo bene la critica che sale dal Paese dovrebbe essere proprio sordi a consentendo insomma
E sappiamo di dover
Dover mettere mano
Ha una pletora istituzionale anche politica
Che si è accumulata per decenni
Ne terremo conto e voglio dire che se ne vedrà il segno in nostre prossime decisione
Perché questo è un problema serio
Ragioniamoci tutti
Perché ad esempio anche la forbice sfacciata
Delle retribuzioni è un elemento che scandalizza poi viene attribuito sempre la politica e quando non c'è quindi voglio dire non non c'è problema ma
Anche questo problema
E la governance i dementi di governance del sistema che in modo Principal dissi IMO riguardano il pubblico come ricordavamo per zero
In qualche misura non riguardano solo il pubblico a giudizio di
Risparmiatori
Che sono stati spesso colpi
Quindi io credo
Che dobbiamo occuparci di riforme elettorali di riforme costituzionali
E molte delle cose che dice il Presidente io sarei pronto ha sottoscritto
Dobbiamo
Occuparsi
Di autoriforma della politica dal lato destro e dal lato sinistro
Perché alla frantumazione dei partiti si deve dar risposta anche con dei gesti politici e non affidandosi solo dei meccanismi che poi come fermarla o con le mani
Sì con l'assunzione sposare la politica dobbiamo farlo
Tutto questo deve essere accelerato
Però io ci aggiungo una cosa
Che sento forse per tre cose pugno
Chi è maggioranza e opposizione dovrebbero occuparsi di cose che possono apparire minori
Ma che sono rilevanti
Lo dicevo prima i tempi per il sì e per il vino
La democrazia efficiente
Che vale per i regolamenti parlamentari vale per un percorso l'autorizzazione sua votazione impatto ambientale va per bar qualsiasi cosa
La democrazia è un metodo che si è inventato per decidere attraverso la partecipazione non per partecipare a prescindere da decisione perché senza decisione la democrazia SIS
Il Rettore nella coscienza dei cittadini
E quindi
E quindi
E quindi partecipazione partecipazione ma clausole di chiusura per la decisione ad ogni livello io per quel che toccherà a me andrebbe nel mio pezzo voglio fare così
E credo che destra sinistra maggioranza opposizione siccome questo tema la fine riguarda e travolge tutto
Dovrebbero occuparsi e perché questo io sento che profondamente apro un solco
Tra politiche Società quando Montezemolo parlava dell'inefficacia e poi delle cose delle cose che che si mettono
In cammino per cui anche decisioni appaiono messaggi messi nella bottiglia affidati chissà che
E chissà quando arriveranno
Ecco questo solco fra politica e società però
Io dico e lo dico da qui e voi ne siete ben consapevoli
Quel solco non si colma col frastuono con l'invettiva
E non si colma seminando venti
Colmare quel solco è un'occasione storica di collaborazione non di conflitto
E anche questo riguarda la competitività
Perché guardiamoci attorno in società sempre più complessa sempre più complessa i meccanismi normativi i meccanismi di regolazione sono sempre più difficili sono meno efficaci
Il ruolo dello Stato si fa meno afferrabile
Perché noi siamo tese volo perché se
Se non lo voglia assente poi ti sembra invadente se non lo puoi invadente poi ti sembra assente
Guardate che questo meccanismo se mica solo da noi che abbiamo più problemi di altri naturalmente
Ma c'è ovunque
Nella globalizzazione
Allora chi è che vince
Secondo me vinse
Sia una materia prima fondamentale
Civismo e fiducia cioè meccanismi anche di autoregolazione di autoformazione
Un senso o del collettivo un senso del collettivo
E che per noi vuol dire un senso del collettivo che vada oltre al familismo che vada oltre il corporativismo che vada oltre il localismo
E quindi citando Montezemolo voglio salutare così con grande
Con grande cordialità vuol dire fare un gioco di squadra più grande
Avere il senso di una cittadinanza comune farsi davvero comunità nazionale
Non cullarci null'altro ma finalmente e veramente parlarci grazie
Momento solo
Io volevo innanzitutto ringraziare molto il ministro Bersani per il suo intervento
Volevo anche cogliere l'occasione per ringraziare il Presidente del Consiglio
E
I tanti ministri le tante autorità il Presidente del Senato al Presidente della Camera di essere stati oggi qui con noi lo abbiamo molto apprezzato grazie e buon lavoro