Le tv invisibili. Storia ed economia del settore televisivo locale in Italia

Buongiorno a tutti grazie per essere tenuti molto numerosi per questa
Giornata questo incontro molto interessante lo iniziamo molto in orario perché abbiamo più il presidente Petruccioli che ognuno un grosso impegno seguire per cui io alle ore dodici dovrà appunto lasciarci
Stanno ancora arrivando alcuni degli ospiti però voglio dire di iniziare subito iniziare bene dando la parola allora nostro presidente Claudio Petruccioli
Buongiorno a tutti benvenuti il mio compito oggi
Fondamentalmente questo di ringraziarli
Di compiacermi da parte della RAI per la vostra presenza qui per l'attenzione che avete voluto
Dedicare a questo nostro incontro e al volume che all'origine di questo incontro
Il ringraziamento quindi lo estendo anche a coloro che nell'azienda dalla direzione marketing RU tra l'Ufficio studi rapporti con l'università
Essi sono sicuri dedicati e si dedicano a queste periodiche ricerche alle quali
Poi noi diamo seguito attraverso la pubblicazione
L'attività di riflessione su diversi aspetti del settore
Radiotelevisivo è tradizionale per la RAI
Per almeno dalla da trent'anni in qua diciamo da quando ci fu nulla riforma del mille novecentosettantacinque c'è stato un attività editoriale che ha
Accompagnato la nostra più specifica
Iniziativa che è quella come sapete di fornire programmi e di sottoporli
Al giudizio migratorio che quotidianamente voi cioè ci viene
Esposto liquidatorio presidente Landolfi ma pur sempre tuttavia confortato da un certo
Interesse del pubblico di cui naturalmente noi siamo insieme soddisfatti e consapevoli che si tratta di un impegno
Molto rilevante torniamo qui
Questo di oggi dirle la quarto volume della collana zone
Curato in maniera magistrale da Flavia Barca che io ringrazio moltissimo
E che io ancora non ho letto almeno nella sua interezza come farò sicuramente ma
Ho raccolto già dei giudizi di persone esperte
Nel settore che conoscono il settore dicono che
Un
Punto che resterà fermo per chiunque voglia da questo momento in avanti affrontare l'argomento
Delle televisioni invisibili come si dice che poi sono le televisioni locali
Quindi noi da questo punto di vista siamo molto contenti di aver fornito questo materiale
Di aver prodotto questa ricerca e ringraziamo ringrazio di nuovo davvero la dottoressa Barca per la rete per averla guidata
Io non so se un incontro di questo genere qui in questa sala
Perché voi sapete autorevolmente definita degli arazzi
Per i medesimi che sono qui esposti né non so se incontri di questo genere hanno avuto dei precedenti cioè se equilibrata in questa sala o anche in altre sale
Diciamo su iniziativa della RAI si è mai avuto un incontro di persone impegnata esperte che conoscono che
Svolgono attività imprenditoriale culturale di vario tipo
Nel campo delle televisioni locali non lo so sinceramente ma non credo che ce ne siano stati comunque molti ce ne sono stati passati credo che sia appunto se non proprio la prima volta comunque un evento non ordinario e già questo
Merita a mio avviso di essere sottolineato segnalato
Ed di farci una brevissima riflessione sopra
Alla quale io mi limiterò
Come mai in fondo ci occupiamo sia pure in modo diverso tutti di televisione
La RAI servizio pubblico un broadcaster nazionale
Le televisioni locali nell'ambito loro proprio
Alcune più piccole e altre nient'affatto piccole accomuna insediamento sul mercato e con una capacità di produzione tutti tutt'altro che trascurabile
Perché e questi due queste due realtà di un settore che è unico e credo di poter dire forse credo che forse troverò qui dottoressa barca dei dati
Perché serviranno a me a a soddisfare questa curiosità
Cioè il pubblico
Come io sono propenso a immaginare e poi lo stesso che vede la televisione il broadcaster nazionale
E e le televisioni e locali oppure invece c'è una specializzazione una
Polarizzazione prevalente io credo che sia più o meno lo stesso che in condizioni e in orari diversi circostanze diverse della giornata
Accendono
Lo schermo e guardano di volta in volta o l'offerta del broadcaster nazionale pubblico o privato che sia o l'offerta della emittente
Locale quindi probabilmente un pubblico che è lo stesso quindi dovrebbe
Dovremmo essere indotti a riflettere insieme su questo pubblico che
Poi lo stesso pubblico lo facciamo poco o niente non non mi risulta e discutiamo anche poco fa di noi
Nel senso che e ci incontriamo poco CIC conosciamo poco e e di
Sembra anche che siamo poco interessati a superata e questo
Condizione di scarsa di scarsa conoscenza ecco è giustificato questo io porrò delle domande in questo mio
Bleve
Il ragionamento iniziale non d'non non sono in grado di dare delle risposte appunto
è giustificato
Direi al naso no forse comunque conoscersi sarebbe meglio che non conosce siti e quindi
Sarebbe opportuno lavorare per uno scambio di
Un approfondimento di informazione di dati che potrebbe e dovrebbe servire credo al lavoro
Di tutti di tutti noi
Sembra quasi ecco che
Ci sia una
è come se si fosse se fossero due mercati diversi e in comunicabili
Probabilmente ci sono delle ragioni per cui così risulta e non solo forse risulta ma così anche in parte è
Io ripeto credo che questo non sia un bene soprattutto in vista di una di una
Rivoluzione tecnologica come quella che è alle porte e che diciamo
Arricchisce enormemente dall'offerta televisiva complessiva
E probabilmente per l'utente che alle spalle di meno l'abitudine che ciascuno di noi di una certa età cioè quello che
Partito con un canale televisivo pubblico poi due poi tre poi dopo la televisione commerciale i sei canali generalisti e adesso magari il satellite e così via
Quando noi avremo un pubblico che avrà a disposizione la possibilità di scegliere fra
Decine e decine
Centinaia di offerte in maniera istantanea e senza
Distinzioni diciamo particolarmente percepibili beh allora evidentemente anche
La la la appunto
Il dire va be'quella il supermercato quest'altra invece la bancarella
Non sarà più neanche percepito ecco quindi questo è è una un altro punto che suggerisce i andare nella direzione e di una migliore e di una migliore conoscenza
La dimensione non dovrebbe essere di per sé in via teorica motivo di
Come si può dire di dell'esistenza di i limiti non
Non dico invalicabili ma non
Abitualmente valicato i prendiamo per esempio la storia la carta stampata il grande la grande testata e i giornali locali regionali giornali minori
A parte la circolazione delle notizie che anche quella nel mondo della deve della della carta stampata e sempre più standardizzata e con tutti i problemi che sappiamo ma per esempio cioè almeno un aspetto
Per cui c'è un un manco ci son dei canali di comunicazione che è quello della formazione del personale
E della come si muove della dell'avvio alla professione
Notoriamente lo sappiamo i già sono i giornali minori quelli che prendono il ragazzo giovane gli fanno fare la la prima fase della sua attività magari in condizione di assoluta precarietà è sempre stato
Così nel campo della del giornalismo dalla carta stampata e poi grandi giornali pesca hanno all'interno delle redazioni locali
Scegliendo già fra coloro è come nel nel basket americano diciamo di
Che le squadre delle università e poi le squadre invece delle leghe che scelgono i migliori che si sono segnalati nelle università
Nel campo della televisione forse qualcosa c'è ma anche sotto questo aspetto mi pare che non ci sia questa osmosi questo
O comunque potrebbe essere forse più
Forte anche più come si può inutilizzata ecco questo in genere e ho finito mi sembra che imbrogli
Potremmo individuare un'area di
Comune intervento e di comune applicazione
Che l'area delle idee o della ideazione
Si parla tanto si dice la standardizzazione e le grandi
Sono organizzazioni che produrlo elaborano e producono forma perché poi lanciano sul mercato in tutto il mondo e così via
Questo accade inutili a stare in via
Ecco forse potrebbe accadere anche dell'altro potrebbe determinarsi un circuito che va da questo grande in fondo e molteplice e pluralista varie mondo delle televisioni locali
Che hanno anche la possibilità se vogliamo rapporto col pubblico di una sperimentazione anche talvolta leggera non voglio dire approssimativa ma in fondo
Lo spettatore è più disposto diciamo
A vedere uno spettacolo non perfettamente compensi confezionato
Offerto da una mittente locale che se gliela offre Lara perché dalla RAI agli ovviamente sì si aspetta un'altra cosa con mentre invece è molto importante per effetto ecco quindi questo campo delle idee questo
Ter Reno da
Arare da conoscere insieme potrebbe essere secondo me è un punto una una
Una linea di lavoro per
Il prossimo futuro e che potrebbe dare dei dei frutti anche dei frutti che vanno appunto a vantaggio di tutti perché poi questo è la sostanza
Che credo si possa individuare
La
Così evidente differenza di dimensioni di compiti istituzionali di e percezione da parte del pubblico
Non è detto affatto che debba essere come prevalentemente mi sembra sia stato fin qui
Motivo di scarso rapporto e di scarsa conoscenza ma potrebbe essere
L'occasione per una feconda integrazione per uno scambio utile a tutti per una cooperazione che poi
è il segmento
Sarebbe
Permette l'insieme delle forze che sono state diverso ringrazio ancora tutti voi ringrazio gli autori la dottoressa barca
Del libro e che questo incontro possa
Rappresentare un passo non dico per fare ma almeno per
Essere più consapevoli che si può fare grazie
Ringraziando il Presidente
Per come
Prima di dare loro la parola allo studio Trolese dal proprio corpo
Volevo fare un attimo in un punto sul porto ci quanti abbiamo un progetto europeo per Como non solo più uno
Per cui
Partendo dalla mia destra volevo presentarvi diciamo questo porterebbe ruolo perché oggi abbiamo veramente devo dire ad un atto un gruppo di persone il personaggio di del giunge dolore del mondo della televisione e soprattutto di questi due mondi
Che hanno convissuto per questi anni molto importante abbiamo Sandro Parenzo che editore televisivo e
E diciamo editore ti oggi investe direttore televisivo Isabella da un tono di direttrice d'Italia sette Toscana
Scusate poi dopo abbiamo il direttore generale Stefano Senni delle Ferretti Deborah Bergamini la nostra direttrice marketing
Poi abbiamo scusatemi
Taranto di latino perché ovvero gli occhiali cosa leggo sennò sono purtroppo da un contesto di situazione
Abbiamo privati del oggi ci
Il Luigi Vimercati Sottosegretario del Ministero delle comunicazioni
Il nostro intrusione al Presidente questo Presidente per come suo disavanzo volti
Florio barca che va colpevole sincero che del libro Fabrizio Berrini del Segretario generale della chi Corallo
Poi abbiamo Francesco se gli altri lustro frasi debbono sumo il picco
Delle Orazio istituzionali della RAI ulteriori siamo subito la parola allo sui dottor generale
Grazie desidero anch'io ringraziare
Flavia Barca per questo eccellente lavoro che mi pare da uno sguardo approfondito interessante da un mondo quello delle televisioni locali che tutti conosciamo molto bene ma che in un'analisi proprio di tipo industriale di mercato e di scenario forse a questo livello non era mai Stato rappresentato
Come viene ampiamente argomentato in questo in questo volume la caratteristica il titolo stesso può andare questo nostro incontro il titolo delle televisioni locali sembra essere l'invisibilità
Che è una caratteristica un certo senso paradossale dal momento
Che il senso di una qualsiasi televisione proprio quella di essere vista e che in realtà stiamo parlando di un'esperienza estremamente diffuso in cui ciascuno di noi privatamente a piena consapevolezza
Quindi l'invisibilità del settore al di là delle immagini
Veicolate su onde radio ricevuto su televisori deriva dalle condizioni e dalle premesse normative all'interno dei quali esso è matto
è come se la nascita delle emittenti locali per così dire avventurosa continuasse ipotecare la piena cittadinanza attuale
Va detto tuttavia che l'invisibilità che il volume riferisce al settore nel suo complesso non è applicabile tutte le imprese coinvolte
In particolare viene messo bene in evidenza che esistono ma significativo di emittenti locali per le quali la produzione di contenuti al cuore dell'attività
E che queste sono le imprese che si sviluppano al punto di vista economico colgono un'opportunità tecnologiche sono culturalmente e socialmente rilevanti per il territorio di riferimento
Si tratta in genere televisioni che si collocano dimensionalmente ai due estremi di uno T uno spettro di presenza da un lato le cosiddette piccole televisioni di strada in genere a basso costo ma con un forte radicamento anche partecipativo e
Del territorio dall'altro e televisione dimensione regionale di cui alcune rilevanti come sappiamo che hanno notorietà e apprezzamento quasi universale dei territori ferimento
Una programmazione variava l'informazione all'intrattenimento è una grande attenzione ai temi alla vita concreta delle persone
Il fatto è che le oltre seicento televisioni locali rappresento universo troppo variegato per la perizia generalizzazioni complessive e che la RAI affacciando su questo mondo con questo volume
Ha cercato quindi di rendere un servizio alla conoscenza pubblica del fenomeno come dicevo all'inizio ma anche un servizio se stesse riconoscenza degli altri per noi
Il digitale terrestre mostrare ai una serie di possibilità evolutive che sono certamente molto ricche anche se certamente di crescita graduale nel tempo una di queste
è la più agevole
Conquistato riconquista di fasce di pubblico definite in base ad attitudine aspirazione
Ma con connotazione geografiche sono marginali l'altra non alternativa già in parte perseguita attraverso la programmazione regionale e quello del pensare parlare locale cioè
Diciamo evoluzione tecnologica
Va verso la segmentazione del pubblico la stendere una zona geografica da allora possibilità e ci dovrebbe far riflettere anche a noi come RAI file dell'ATER targhette per
E non più solo per il grande pubblico come dire del sabato sera
In quest'ultimo senso anche la RAI ha molto da imparare dalle dall'emittenza locale dalle su tante rappresentazioni migliori sia in termini di incisività informativa anche se noi riteniamo ovviamente di avere una qualità complessiva elevata
E di attenzione ai temi volti e linguaggi radicati nel
Nel nei tanti territori nelle tanta nel nostro Paese si sia giungo incapace capacità di formare nuove competenze nuove carenti diceva giustamente il Presidente cioè come
Dalle realtà locali siano molto spesso il primo così il primo ambiente in cui i giovani si sperimentano a questo mondo in cui
Imparano probabilmente molte cose di cui molti transito comuni
In una sorta di training verso poi in alcuni casi responsabilità ruoli più importanti in televisione di dimensione maggiore
Il volume di Flavia Barca attribuisce parte dell'invisibilità del settore alla di più diffusa ritrosia all'aggregazione
Tipo le syndication sa americane e alla storica impossibilità di mettere in atto sinergie tra emittenti locali ed ex locali ora nazionali da un lato il servizio pubblico alla io personalmente penso che questa situazione al di là appunto dalla sua nascita
Molto spontanee come dire avventuroso sia però anche
Semplice Nettuno del
Una fascia
La faccia televisiva se vogliamo della particolarità italiana
Non è l'unico settore in cui il nostro Paese diffuso in piccole industrie magari capillarmente individualmente molto forti ma sovietica risibili a livello di sistema industriale
Questa direi che una proprio delle peculiarità nel nostro Paese e quindi non mi sorprende in un certo senso io che vengono anche da esperienze industriali diversa di trovare anche qui quel sistema come dire italiano
Che è la forza la debolezza insieme del Paese e la forza della piccola industria spesso eccellente in quei settori male debolezza dell'incapacità di fare sistema
Questa è un po'
E pensiamo noi siamo siamo l'Italia quindi da questo punto di vista io credo che questa sia una
Punto uno specchio di una situazione storica sul si potrebbe analizzare in molti modi nel nostro Paese
Quindi io credo che
Lo sforzo che si deve fare come dire mantenere la forza di uscire dalla debolezza
Da di questo schema e credo che un tentativo possa essere effettivamente attuato
E primo luogo ecco io credo da questo punto entra il libro in sedi già un tentativo quello di uscire dalle separatezze no da questi tutto sommato incomunicabilità e cioè dei nostri monti
Parlandoci uscendo da logiche che spesso sono solo conflittuali conflittuali se non posso dire di piccolo conflitto
Scambiandoci esperienze informazione conoscenze tecnologiche
E questo come dire anche da parte nostra e l'avete appoggiato questa iniziativa che io
Abbiamo svolto un servizio
In generale supera a contribuire a superare questa separatezza e poi parlando diceva che il Presidente di contenuti perché i contenuti in un mondo che diventa multipiattaforma molti
Multicanale molti tutto saranno il crinale che farà spartiacque tra visibilità invisibilità
Da questo punto di vista un dialogo centro periferia non poche rechino entrambi
In appunto il in un'epoca in cui il cambiamento delle piattaforma della modalità di formazione pone il tema del costo dei contenuti al centro e la preoccupazione di tutti perché come soddisfare tanti pubblici
Non più un pubblico ma tanti pubblici mantenendo poi anche l'equilibrio economico un Preside sistemi è un problema grave per noi
Da questo punto di vista
Appunto i pubblici sono tanti e tutti vanno raggiunti e da questo punto
E noi dobbiamo cercare credo tutto il sistema di raggiungere questo risultato ciascuno spendendo meno non siamo che spendiamo tanto le televisioni
Locali che risparmiano ma tutti dobbiamo adattarci a un mondo che cambia
E
L'unica strada come sempre quella delle idee dei contenuti della creatività
Creatività non come dire non si fabbrica tavolino non a ricetta ritti metti che credo che uno dei modi sia quello del dialogo far circolare idee
Di scambiarsi confrontarsi fra soggetti ed esperienze diverse e tra anche cultura se vogliamo diverse
E quindi non è detto che
Troppo mettere in circolo queste esperienze
Posso essere disperse catalizzatore di
Di progetti nuovi che possono essere condivisi da soggetti diversi quali siamo certamente noi come televisione servizio pubblico e le realtà locali
Quindi al tema delle sinergie fra i player locali fino al costituzioni neppure para nazionali che sono prefigurati nel volume che però per ora non hanno avuto ancora
Sviluppo aggiungere il tema delle sinergie nazionale e locale sul quale anche come servizio pubblico possiamo confrontarci coscienti avete tutti qualcosa da imparare grazie
Noi continuiamo con Deborah Bergamini che ci raccontava con la zona est di certi sui migliorare le iniziative collegate
Sì grazie buongiorno a tutti io vorrei dire soltanto una parola brevissima intanto sulla collana zone di cui questo cognome curata
Zone nasce circa due anni fa come la collana di studi sui media della RAI
La RAI ha una tradizione straordinaria naturalmente in questo ambito perché da oltre trent'anni alimenta devo dire con grandissima autorevolezza e serietà un po'il dibattito pubblico sull'evoluzione del mondo dei media
La testimonianza più concreta
Somigli oltre duecento volumi della collana VQ Pitti che è stata un po'l'antesignana dizione
E la collana zone si pone in continuità e si ha l'ambizione di cercare di dotare
Il nostro mondo di strumenti di analisi e di comprensione sull'evoluzione su quali sono le direttrici di sviluppo del mondo dei media perché naturalmente in trent'anni
Tutto è cambiato la complessità si è fatta grandissima ed è diffide intanto veramente molto difficile riuscire a dotarsi della strumentazione necessaria a comprendere quello che sta succedendo
E possibilmente anche a cercare di prevedere quali saranno gli assetti futuri
Eppure per un broadcaster pubblico come la RAI è fondamentale cercare di capire che cosa potrà succedere in avanti perché
La RAI è chiamata ogni giorno a fare scelte strategiche che hanno un valore sulla vita di ciascuno di noi è un valore assoluto e che determina anche costi Investimenti enormi
Ecco perché
Noi intendiamo continuare in questa direzione intendiamo continuare a cercare di essere quella che ebbe una somma libico senza il quale devo dire anche
La collana zone forse non avrebbe visto la luce
E quello che Bruno dice nel suo intervento in questo volume una sorta di bussola una bussola di comprensione
Un altro punto perché abbiamo pensato di dedicare questa attenzione tutta questa attenzione al mondo dell'emittenza locale
Il presidente Petruccioli e direttore generale Cappon hanno già spiegato ampiamente sono tantissime le ragioni come broadcaster pubblico ci siamo sentiti anche un po'alla responsabilità di cercare di mettere un punto sulla comprensione di questo fenomeno
Un fenomeno che avuto una vita complessa ricca di segmentazioni chiama difformità tutta sua una serie di particolarità che lo rendono unico anche
Nell'ambito più ampio dell'Europa o di mercati che sono comparabili al nostro
Le ragioni sono tante non ultima soprattutto per chi
è successo anche a me è nato con le televisioni locali si è cimentato proprio con l'esperienza dell'emittenza locale della previsione di comunità
Sa che c'è sempre stato uno scambio forte le televisioni locali hanno alimentato professionalità in modo continuo in questi oltre trent'anni della loro vita ma vorrei aggiungere anche un altro elemento abbiamo pensato che fosse importante
Riaccendere in qualche modo i fari sull'emittenza locale
Perché l'emittenza locale ha visto la luce negli anni Settanta ed è
Nata anche dall'esigenza forte che c'era in quegli anni di un pluralismo e nata da quelle forti tensioni sociali culturali politiche
è nata da quel vitalismo se lo possiamo se così possiamo definirlo tipico di quegli anni ebbene mi sembra che ci sia qualche assonanza non voglio dire somiglianza ma senz'altro assonanza sì
Con il vitalismo digitale che stiamo vivendo in questi anni
Con l'esperienza delle TV via internet dei blog e delle comunità ecco che torna parola delle comunità virtuali questa volta quell'esperienza e dei blog delle televisioni di strada
Quella stessa forma pionieristica un po'anche visionaria coraggiosa che ama il rischio che ha il coraggio di investirci nell'incertezza nella complessità di questo mondo
Ecco è tornata dopo dopo trent'anni ci sembrava giusto quindi
Andare a vederne
Una delle componenti che in fondo l'anno giustificate l'hanno anticipata ecco perché dunque la scelta di dedicare attenzione a questo mondo mi fermo qui per non rubare troppo tempo viste parterre ringrazio
Ecco presso abbiamo per inciso un un intervento dall'autrice
Diciamo stiamo cercando di rispettare come detto nel tempo abbastanza stretti metodo apre ci vorrebbe una discussione un intervento breve nutrice cito alcuni dati dopodiché interverrà
Il Presidente del Consiglio del John sarai ma Mario Landolfi scusa
Però un taxi
Dunque innanzitutto vorrei ricordare una cosa c'è che il libro è frutto di un lavoro collettivo
Quindi non ci sono solo io detti libro ma c'è uno staff di autori che hanno Motorola fondamentale sensi quali questo libro un andrebbe mai visto la luce
Due sono qui uno è dello Salvatore e Fabio Venanzi che ringrazio molto per il loro lavoro un'altra a Londra in questo mento sta lavorando io manifesto l'Utic Alessandro da arma li ringrazio lettere assolutamente perché senza di loro questo volume
Non sarebbe mai venuto alla luce così come ringrazio anche tutto lo staff calate libero
Da ex Bertola si gioca Demattè esse tutto quel gruppo di persone che hanno reso possibile questo lavoro ma sicuramente una parola importante e un grazie mento molto grosso va data la RAI
Che mi ha spinto fortemente a scrivere questo libro Bruno somma dico diciamo è stato un po'il mio
Diciamo controllore e nomi anni al per due anni e in qualche modo mi ha spinto mi ha stimolato e mi ha aiutato
A in un rapporto che è stato aspramente molto proficuo nella costruzione di questo libro e quindi io astutamente devo ringraziare
Bruno perché poi in qualche modo che sarebbe anche suo e colui devo ringraziare
Tutti il marketing che mi ha particolare Benassi anche a Briga mini che mi hanno realmente
E sostenuto è spinto in questo lavoro
Detto questo io dico solamente una cosa molto breve perché sono felice di lasciare la parola a un consesso così autorevole
E voglio solo dire che io sono felice di essere qua e sono felice anche ci sia tanta gente venuta qua oggi perché questo è un segno anche del fatto che oggi c'è voglia di riparlare tv locali
Allora io credo fortemente che la tv locale sia un enorme patrimonio per questo Paese
E se ha un patrimonio che come purtroppo poi non non solo per il settore locale ma anche per tanti altri patrimoni il nostro Paese è un patrimonio sottoutilizzato
Allora io sono tanti anni che mi occupo di questo settore ho cominciato occuparmene in modo ludico con Sandro Parenzo che ringrazio molto di essere qui perché anche e infine di una continuità
Io alla era più o meno il novanta l'ottantanove insomma erano quegli anni lì quando era nata l'idea di un programma che per una mai visto la luce
Dall'idea di Angelo Guglielmi scrissi a chiamare RAI per una notte dare un programma permettere che dà coinvolge tutta quanta l'emittenza locale io da lì ho cominciato accoppare Midi locale
E soprattutto attraverso quel programma io ho scoperto la provincia italiana
Ed è stata per me professionalmente parzialmente una scoperta molto importante molto interessante io che sono un pensarci teniamo sempre rispetto a Roma e conoscevo fortemente la città ecco attraverso la tv locali io so coperto lei Cavaliere l'Italia dei comuni come poi raccontò i il ruolo e chiave che hanno le Regioni e anche i Comuni non solo lo sviluppo e nel settore locale ma anche di Tara
La piccola impresa del nostro Paese e quindi la struttura indossa del nostro Paese
Ecco io credo che questo patrimonio questo settore non solo per il numero di frequenze che questo settore occupa non solo per i bacini d'utenza non solo per i fatti per il fatturato non solo per la per l'utenza non solo per enorme quantità di risorse umane che non solo lavoro la tv locale macchine tv locale hanno imparato a far televisione passo andati RAI Mediaset e dei più grossi
Ma la loro esperienza l'ha fatta lì non solo per tutto questo io credo che criteri stratega presenti un grosso patrimonio per questo Paese che credo che non solo il mercato ma anche lo Stato debba imparare a valorizzare meglio e in questo senso io sono molto felice accordo appunto l'opportunità
Delle però il direttore generale nel senso che non solo pari tv locali devono imparare meglio a far sistema tra di loro ma sarebbe anche molto bello l'idea che finalmente si apra un dialogo vero e sincero tra emittenza locale
E servizio pubbliche tra emittenza locale e in qualche modo il Paese lo Stato grazie
Grazie relazione proprio barca il momento di Mario Landolfi presidente omissione viceversa dovrei fare
Ecco adesso siamo
No
E rituale che alla presentazione di un libro si ringrazi d'autore il curatore
Però vi prego di credermi se dico che
In questa
Occasione
Il ringraziamento non è
Ha fatto rituale ma e sentito
Lo dico dalla parte della politica nel senso che
Sono stato ministro delle comunicazioni sono Presidente la Commissione vigilanza da circa dodici anni mi occupo
Di questa materia non mi ritengo assolutamente un competente un esperto come politici siamo un po'ore Chianti però
Ringrazio la curatrice perché di un libero di questo tipo si sentiva veramente bisogno
Sono d'accordo con il direttore generale Cappon quando parla di paradosso
Momento in cui si fa riferimento le tv invisibile io dico è una provocazione utile un paradosso
Perché serve ad accendere un faro di illuminare
Sommerso televisivo parlare di ben visibile come dire che soldi non è più strisciante e una
è una contraddizione in termini però c'è un dato di invisibilità
Che non riguarda evidentemente le trasmissione ma riguarda altro riguarda i canali
Alimentazione finanziaria riguarda la qualità della programmazione riguarda tutto un mondo
Che è sommerso e come tale è sconosciuta
E è stato detto lo
Lo ripeto questo libro e utile
Per due motivi primo perché ci fa conoscere appunto una rischia una realtà che ignota esproprio perché ce la fa conoscere questo il secondo motivo consente anche
Al
Chi fa politica di poter immaginare e forse adottare soluzioni legislative
Più puntuali
E più calzanti
Io non mi meraviglio che in Italia ci sia è stato già detto un numero così elevato di emittenti locali intorno ai seicento
Fa parte della
Ecco nel nostro DNA noi siamo stati il paese del piccolo è bello siamo policentrici
Per vocazione è un po'per un malinteso senso della della convenienza ma in passato
Lo ricordava la dottoressa Bergamini
Lei le TV che oggi lo chiamammo locali che allora erano libere
In realtà erano TV commerciali hanno dato un impulso fondamentale non solo alla lotta contro il monopolio ha quindi ad una maggiore pluralismo
Ma soprattutto hanno consentito a tante piccolissime e piccole imprese di uscire dall'ombra di investire in pubblicità di farsi conoscere quante piccolissime e piccole imprese sono diventate grazie alla
Opportunità che offriva loro la tv locale di diventare imprese più grandi di farsi conoscere e quindi di affermarsi
Nel campo della concorrenza l'esclusione delle piccole imprese negli anni ottanta è frutto anche della possibilità di investire in pubblicità per la esistenza del delle tribù locali che appunto erano TV
Commerciale
Ora e chiaro
C'è sono Omero eccessivo che in qualche modo
Comporta dei problemi sono quelli che sono stati messi in luce nel libro
Perché tutto ciò può andare come va in molti casi
A danno della qualità della programmazione un po'della
Opacità dei canali di finanziamento ci sono
La curatrice distingue tre
Tipi di dimensione delle
Delle tv invisibili le micro le piccole e le medie
E naturalmente questo non resta senza conseguenze rispetto agli scenari futuri
Perché poi andremo
A vedere quali potranno essere
Gli sviluppi di questo settore alla luce del di quello che c'è
E di quello che bolle in pentola qualcosa però è stato fatto nell'articolo sette dell'attuale legge la legge centododici a definito un ruolo che un ruolo importante delle tv locali
Ha affidato loro quasi un le rispettivamente all'ambito
In cui trasmettono una funzione quasi di servizio pubblico tanto è vero che la stessa legge prevede poi dei contratti di servizio regionali sono rimasti un buon buco nero nella
Nella legislazione penso con qualche soddisfazione anche da parte delle tv locali che in qualche modo
Ecco temo no lo diciamo perché siamo all'interno della RAI ma temo che la RAI possa poi agire in maniera pesante forte della autorevolezza del dimensioni che ha rispetto al territorio e quindi praticamente
Togliere un po'di acqua è un po'di spazio
All'attività e alla vitalità delle televisioni delle televisioni locali sono state incrementate le ore per la interconnessione
Questo lo abbiamo già verificato
In rispetto a singoli eventi con risultati anche apprezzabile alla mente parliamo di contenuti particolari sportivo soprattutto
Soprattutto il calcio ma è stato fatto anche per rispetto ad eventi di tipo alto anche di tipo politico
è stato
Cassato l'obbligo che la par condicio
Per le tribune penso che questo sia stato un dato molto apprezzata perché comunque consente di fare pubblicità e quindi anche
Nel vivo della campagna elettorale naturalmente questo un è una fonte di finanziamento voi aleggia in aria
Dato la possibilità
Di incentivi ed è stata poi destinata una quota della pubblicità istituzionale alle TV
Locale c'è però un problema che e strutturale ma evidentemente non riguarda solamente il l'oggi
E rispetto a questo problema strutturale il ruolo del RIS decisivo gioca l'innovazione ecologica quindi ritorniamo al discorso del digitale terrestre io o accolto con particolare favore
Le parole pronunciate l'altro giorno dal presidente dell'Autorità antitrust professor Catricalà
Che ha individuato nell'innovazione tecnologica il motore dello sviluppo del mercato televisivo è un fatto importante non è scontato
Perché Catricalà non ha detto che il motore del mercato
E dello sviluppo del mercato sta nella riduzione delle quote pubblicitaria
Ha detto che il buco del mercato sta nella innovazione tecnologica
Quindi ha richiamato il sistema
Ad investire rispetto
A questo obiettivo
Il digitale terrestre che non è una passeggiata è penso che qui si sappia molto bene
è una trasformazione di sistema come tutte le trasformazioni di sistema è una trasformazione onerosissimo in termini di investimenti
E questo prossimo ciclo esiste ma non riguarda anche l'emittenza locale
E qui poi veniamo alle dimensioni veniamo e i micro e piccole alle medie
Perché è chiaro che quando c'era lo so ma azioni di sistema beh poi non tutti c'è il coniglio dal pelo corto che
Non resiste al freddo
E questo è un problema quindi
Ha ragione chi prima di me ha auspicato delle sinergie auspicato delle forme più o meno compiute consortili
In grado di dare possibilità a chi oggi è possibile fare sistema non a caso usiamo una parola che viene spesso utilizzata in Confindustria rispetto alle piccolissime e piccole imprese lo facciamo ancora in qua proprio perché c'è una geografia molto molto simile possiamo dire che le tv locali stanno alla sfida del digitale terrestre come la piccolissima piccola impresa sta alla sfida del mercato globale se c'è
Bisogno di di pensarsi anche in termini non solo organizzativo finanziario ma parlo in termini di mission di Progetto in termini culturali
Questo e
La sfida che ci sta che sta di fronte
A tutto il sistema
Anche perché
L'avvento del digitale terrestre porta ad una
Distinzione di funzioni che può vedere l'emittenza locale qui nel libro e vista più come ombra che come luce
La possibilità per la tv locale
Di
Svolge il ruolo di operatori di rete
Io ho avuto la possibilità come quando ero ministro di soprattutto al nord
Di visitare qualche emittente locale che già svolgeva questa funzione di operatori di reti e quindi candombe c'era fornitore di servizi oltre che il produttore di contenuti però c'era per esempio a Parma una tribù che faceva svolgendo il ruolo di operatore di rete e chiaro
E non mi nascondo che quello che c'è nel libro è un rischio concreto quello di cui parlavo prima che nel momento in cui grandi broadcaster nazionali
E quindi rari e quindi Mediaset o anche team Telecom Italia Media scendono
Sul territorio per fare gli operatori di rete per la TV diciamo locale questo spazio si restringe moltissimo però mi sembra che siano stati già
O siano in essere degli accordi soprattutto commedia sette con Telecom Italia mobile da parte di emittenze vede il di emittenti private dispetto a ruolo che possono giocare
Come operatore dirigente e quindi diciamo che la possibilità per fare in modo che ci sia quanto il numero più alto possibile
Di emittenti locali
A
Ad assecondare e alza
Superare la fase traumatica della trasformazione del sistema e quindi del passaggio dalla dall'analogico al digitale terrestre
Penso che questo sia lo sforzo che debba fare la politica dal punto di vista delle soluzioni legislative o della
Capacità di incentivare forme di aggregazione e dall'altra parte ci devono essere poi le imprese che devono fare il massimo sforzo possibile per raggiungere nel più breve tempo possibile il
Il traguardo appunto dello digitale mi rendo conto che oggi la situazione lo dico senza polemiche va messo un esponente politico quindi mi consentirete e mi comprenderete se
Faccio una riflessione
è chiaro che oggi che è una
Un processo così imponente e così oneroso come il passaggio dall'analogico al digitale terrestre
Ha bisogno di certezza
Mi sembra che queste certezze oggi siano minori rispetto a prima
Io sono stato il ministro che ha
Portato al due mila otto la data finale lo switch-off spostando al due mila sei al due mila otto
Perché eravamo in prossimità del due mila sei
Oggi siamo andati al due mila dodici
Le imprese che dovrebbero affrontare gli investimenti si vedono tagliare introiti alla RAI si chiede di anticipare lo switch-off di una rete
E tutto questo naturalmente crea a mio avviso dei problemi di tenuta del sistema perché nel momento in cui
Le imprese devono raggiungere un traguardo che sappiamo tutti essere onerosissimo hanno bisogno del massimo del sostegno
Da parte del legislatore e non di una disarticolazione del sistema per cui l'obiettivo si fissa ma poi in realtà
Nei fatti viene in qualche modo smentito o disatteso
Questo lo dico perché concludo
Nel nostro Paese
C'è una
Non solo nel nostro Paese noi abbiamo
Registrato dei cambiamenti molto profondi siamo passare dalla tv che era del Governo un solo canale poi atti bordo cara tre canali la riforma del settantacinque quindi tra virgolette Lampar lamenta Rizza azione
Del del del del del monopolio poi l'affiancamento delle tv libere locali commerciali infine la nascita del duopolio
Tutto questo è avvenuto con un contesto politico mobile da un contesto tecnologico statico
Oggi
Questo non è più vero perché il tempo converso tecnologico estremamente mobile
Perché voi sono nati il le pay tv ignominia poi internet c'era tutto il resto che conosciamo oggi quindi
La necessità
Per il sistema di stare indietro al contesto tecnologico in movimento e molto più forte oggi che non prima
Allora lo sforzo deve che va fatto è esattamente questo lo sforzo della politica a dare certezze a chi fa gli investimenti
E lo sforzo delle aziende a portarle avanti naturalmente io penso che il ruolo della RAI il servizio pubblico quindi come principale broadcaster nazionali
Attraverso le sinergie che sono state qui ricordate sia un ruolo di primo ordine ruolo di assoluto rilievo anche rispetto all'emittenza locale per le questioni e a
Posto sotto forma di interrogativi Presidente Petruccioli
Quindi per la conoscenza dei doveri dei rispettivi target soprattutto per fare in modo che tv nazionale e tv locali possano
In qualche modo a vere
Una maggiore comunicabilità di quando
Oggi sia
Possibile anche perché vedete e chiudo veramente con una battuta unire il nazionale allocato il famoso vocale
In qualche modo e in qualche modo una necessità normali nove rinnovazione ecologiche talmente rapida talmente forte talmente accelerata talmente
Aperta ecco che noi ebbe i mass media ormai diciamo così sono un retaggio del passato esistono e persona migliore
E fra poco grazie aiuto Uba My Space tutte queste diavolerie avremo guardi siamo sul pianeta sei miliardi di persone al saremo sei miliardi di editori e sei miliardi di fruitori
Vettori ecco saremo noi stessi ad evitare noi stessi ecco essa insomma mi sembra veramente un uno uno scenario
Quasi attuare più è futuribile però ecco proprio questo rende ancor più importante il ruolo della tv sommerse volo dell'APQ locale purché esca da quell'opacità da quelle forme diciamo così
Di
Come come di ecco di opacità sia dal punto di vista della qualità di Prodi e la programmazione sia dal punto di vista delle dei canali di alimentazione finanziaria grazie
A
Proprio tessuto è un osso Presidente ringraziamo il presidente Landolfi e quelle l'incisività del suo intervento e ora la parola posso Sottosegretario del Ministero delle Telecomunicazioni per le comunicazioni Luigi Vimercati
Sì innanzitutto grazie
A Flavia Barca latte e cerca attori per questo prezioso volume che ci consente di approfondire
Un mondo davvero sconosciuto titolo le tv invisibili già rende conto della necessità di conoscere meglio questo mondo un mondo
Che io voglio dire subito si è conquistato un ruolo di primo piano nel panorama del televisivo nazionale in questi trent'anni
Un mondo di cui noi non potremmo più fare a meno perché se vero che vi è una dimensione come dire politico culturale del pluralismo
Vi è anche una dimensione territoriale del pluralismo in un Paese come il nostro che non si assume come la Francia in Parigi ho con me l'Inghilterra nell'onda d'Italia
Un Paese un po'come la Germania dalle tante città
Da forte spiccate realtà regionali
Quindi il panorama delle emittenti locali
Assunto un ruolo importantissimo il questi AN
Dobbiamo capire poi dirò qualcosa come e possibile dare una risposta per il futuro di queste emittenti
Dicevo importante perché è stato detto prima in qualche modo le tv locali hanno svolto hanno surrogato anche il servizio pubblico lo dico con molta franchezza visto che siamo in sede la in sede RAI
Un servizio pubblico che spesso non ha trovato innamorare negli ultimi anni ne
Un lettore attento sia ovvio vengo da Milano se penso alla realtà milanese e quella del nodo quello che è accaduto in questi anni
Nella nord questa cambiamento di pelle di questo mondo questa che capacità di trasformarsi di ritornare ad essere
Il motore competitivo del Paese bene con poi tutti i cambiamenti che sono connesse da Podestà sociale dal punto di vista antropologico e così via
Se poi vedo che cosa è successo nella capacità di lettura del servizio pubblico mi pare che lì le risposte siano state particolarmente deboli mentre invece sono state più le realtà locali c'è Parenzo le realtà locali che
Più dinamicamente sono stati in grado di leggere di comunicare queste
Cambiamenti quindi in qualche modo non svolto un servizio pubblico
Importante
E ripeto da cui non possiamo prescindere per la dell'immaginazione delle risposte I polemiche si pongono che si pongono oggi
Le questioni sono quelle indicate nel degli interventi che mi hanno preceduto non ultimo quello di dell'onorevole Landolfi
Cioè la l'innovazione tecnologica interroga questo mondo la domanda di Flavia Barca nelle conclusione
Lasciamo tutto al mercato il mercato che si incaricherà di dare risposte al settore in realtà all'inizio delle conclusione la stessa barca ci dice che dire
Nel settore dei locali e una fortissima resistenza qualunque ipotesi di mutamento e poi vi è un'articolazione tra
Diversa come dire diversa dimensione aziendale delle
Tv locali con capacità articolata di
Non risponde alla sfida dell'innovazione questo è una sia dell'innovazione almeno due aspetti una è quella della distinzione tra operatori di rete e fornitori di contenuti abbiamo già
Ma del
Importanti novità nella legislazione vigente anche nella legge disegno di legge Gentiloni che è in discussione
Alla Camera che in questi giorni è entrato nel vivo della voto sugli emendamenti
Questo è un delle questione di fondo che vengono ribadite che quindi indicano
Interrogano le televisioni locali su un possibile
Elemento di futuro anche perché
Il patrimonio fondamentale come ben ci spiega la ricerca e delle tv locali sta nelle frequenze quindi questa
Opportunità di sviluppare il proprio modello di business legato all'operatore di rete un punto ineludibile che le televisioni locali devono devono affrontare
Devo dire che poi su questa materia di è un interesse notevolissimo da parte del Parlamento sono state presentate
Presentate le lo dico anche per informazione numerosi emendamenti che vogliono rafforzare difendere il ruolo dell'emittenza locale sia da parte
Dell'opposizione che dalla parte della maggioranza abbia una grande attenzione se posso fare una battuta se sono invisibile le tv locali per gli aspetti che indicato Flavia Barca certamente sono visibilissime nella capacità di lobby nei confronti della del Parlamento quindi
La questa capacità prodotto una grande sensibilità
Nei nostri né i nostri parlamentari dicevo la seconda questione come si gioca la la questione dell'innovazione per ciò che riguarda la parte dei contenuti è già stato detto
Che il mondo sta cambiando velocissimamente siamo in un mondo in cui sempre meno i contenuti vengano fruiti passivamente dagli utenti in un mondo in cui al contrario
Abbiamo fatto dibattito molto interessante tempo fa in cui è stato coniato anche un neologismo dello spetta untore quindi un mondo in cui lo spettatore tende a diventare autore comprò per i contenuti
Questa è una dimensione
Che di nuovo interpella fortemente le realtà locale
L'emittenza locali che sono nate proprio come finestra sul cortile quindi con una particolare vicinanza questo spettatore che oggi vuole farsi autore questo è un altro aspetto
Il tema del dei contenuti generati dagli utenti in che modo può o non può intrecciarsi Conella dimensione dell'emittenza locale e qui sta
Una delle sfide che l'emittenza locale il mio giudizio
Deve cogliere
Per immaginare un proprio un proprio futuro
Vi è un'altra questione connessa alla all'innovazione tecnologica in particolare la questione del digitale deve restare io voglio tranquillizzare tutti di nuovo Governo
Ritiene che la sfida del passaggio al digitale sia una sfida
Per l'innovazione del sistema radiotelevisivo ma una sfida per la modernizzazione dell'intero Paese quindi noi
Non intendiamo aumentare di un passo semplicemente intendiamo gestire in un modo come dire non
Frettolosamente politico come è stato gestito dal vecchio Governo con degli obiettivi che erano palesemente irrealistici
Di date che sono state poi via via spostata nel tempo abbiamo preparato un disegno di legge che in modo innanzitutto con attenzione quello che avviene nello scenario europeo e la data del due mila dodici come termine finale
Dello switch-off non ce la siamo inventata noi è una data sostanzialmente convenuta dai principali paesi europei punto di conclusione di petto non d'inizio ma di conclusione di un percorso
Abbiamo poi indicato degli step
Intermedi in particolare alla due mila nove
Per perché riteniamo che sia importante
Accelerare dare una svolta ben prima del due mila dodici da una svolta
E abbiamo indicato l'anno due mila nove come l'anno nel quale i maggiori broadcaster dovranno collocare una rete nel digitale ma stiamo lavorando comunque anche in assenza della legge perché si possa dare delle risposte positive a quelle Regioni penso alla Province autonome di Trento e di Bolzano che ci hanno chiesto
Uno switch-off anticipato perché hanno il problema di dare un servizio nuovo a popolazioni che sono connesse al di là delle Alpi
A Regione a Paesi che hanno anticipato lo switch-off quindi noi siamo pienamente impegnati in questa battaglia di innovazione tecnologica dicevo in che senso questa battaglia
Interpella le tv locali viene un tema che in questo periodo è un po'come dire sotto sotto traccia che quello della interattività che è stato opportunamente richiamato dalla ricerca
Che chiami in causa le tv locali vi è la dimensione pubblica ma ancora una volta
Credo che sì la RAI dovrà decidere se
Entrare in questa partita o non entrarci
Vi è una pressione fortissima da parte del ministro Nicolais perché io della RAI un impegno nella nel rapporto che nelle progetti che
Il ministro sta mettendo in campo per ciò che riguarda l'innovazione della pubblica amministrazione ed è evidente che ho vi è una risposta della RAI oppure
Lo stesso Governo sarà costretto a chiedere ad altri di diventare partner
Mail mail progetti di innovazione della Pubblica amministrazione e certamente il tema della intera attività interpella le
Emittenti delle emittenti locali che hanno fatto peraltro in questi anni
Esperienze e non di secondo piano con bandi legati a progetti del CNIPA di interattività rispetto al digitale ne conosco alcuni
Di qualche rilievo sulla scuola sulla foto che hanno dato risultati importanti questo è un settore che di nuovo
Credo debba essere tenuto presente immaginando un futuro per l'emittenza l'emittenza locale
Concludendo io credo che vi sia spazio sullo spazio importante anche per il campo dell'informazione d'altra parte il tema dei contenuti generati dagli utenti
Sono contenuti spesso informativi se tutti ricordiamo a quell'utente che aveva Rizzon filmato molto importante dopo l'attentato di al Qaeda Londra ed è diventato il filmato chiave
è proprio un contenuto generato da un utente che io da lì che è diventato poi il principale il contenuto che ho raccontato quell'evento
Vi è una sfida che io credo debba essere una sfida virtuosa tra servizio pubblico le tv locali ed risposte puntuali all'informazione all'informazione locale per quanto ci riguarda
Come Governo noi intendiamo ripeto come concludo
Sostenere la presenza nel panorama
Delle tv locali naturalmente con le sinergie o che sono necessari ed all'innovazione
Tecnologica perché questo non non è immaginabile che questo panorama sic et simpliciter possano riproporsi senza nessuna variazione nella dimensione digitale quindi con le sinergie
Che sono necessarie che sono auspicati anche dalla ricerca
Ma riteniamo che la il ruolo dell'emittenza locale debba essere confermata questa è una delle ragioni non secondaria per cui abbiamo aumentato
In una finanziaria pur difficile come quella
Di quest'anno abbiamo ma intatto i contributi per
Le tv locali grazie
Grazie per l'intervento per la sua chiarezza stiamo procedendo bene anche con i tempi adesso abbiamo Antonio Pilati componente dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Grazie
Ho apprezzato molto il libro credo soprattutto per un fatto
Perché c'è molto rispetto e direi un'attenzione simpatetica per il mondo delle televisioni locali
Il che non è una cosa poi così comune e diffusa in genere forse
Prevale lo stereotipo opposto le televisioni delle televendite dei tappeti delle chiromanti dei Magi le televisioni
Che si rubano le frequenze che contribuiscono a creare il far west delle lettere eccetera ecco questo mi sembra primo caso uno dei pochi casi in cui con spirito scientifico si tenta di analizzare
Il mondo delle televisioni locali come un fenomeno economico dotato di molte valenze positive e questo mi pare indichi un cambiamento un po'di atteggiamento che è significativo che
Rispecchiato poiché negli interventi che che ho sentito sia messo in luce la capacità delle televisioni locali di
A riflettere la vivacità e la varietà delle culture presenti in Italia si è
Detto che sono un ottimo notti ma palestra di di addestramento professionale
Si è citata la capacità di sperimentare nuovi informatiche c'è stata e molte televisioni locali si è insistito sul contributo che sono in grado di dare
Alla alla informazione locale coprendo buchi che magari
Ci sono anche a livello nazionale tutti fattori molto positivi che libro mette in luce con grande chiarezza
E che delineano le televisioni locali come un fattore di ricchezza del nostro panorama televisivo e in generale della nostra della nostra vita sociale
Aggiungerei una cosa uno una
Una ricchezza è una varietà che non è presente negli altri Paesi europei negli altri sistemi televisivi europei
Giustamente il libro mette in rilievo che le seicento e passa televisioni che all'origine erano anche mille duecento mille trecento non ci sono negli altri Paesi sono qualcosa che soltanto in Italia si è riusciti a creare
Anche qui molto spesso si dà una connotazione negativa questo fenomeno ci mette in luce il disordine si mette in luce
Nella poca professionalità mi sembra interessante invece
Che nel libro si mette in luce che questo è un fatto è una differenza positiva rispetto agli altri Paesi europei e un elemento in più di ricchezza che c'è nel sistema televisivo italiano
Allora qui io vorrei fare una una piccola riflessione anche di ordine storico se e il sistema dell'emittenza locale ci sembra una ricchezza e ci sembra un valore positivo ci sembra un importante
Elemento di varietà che non è presente negli altri paesi europei domandiamoci perché è casuale questa cosa è frutto dell'invenzione della particolare spirito imprenditoriale eccetera degli italiani
è un non credo che sia solo il genio italico credo che ci sia una condizione storica che cosicché al fondo dalla base di questa particolare ricchezza del nostro sistema televisivo e Larino
Tenderei a rintracciarla nel modo con cui è avvenuta l'apertura del del sistema televisivo in Italia
Ormai sono passati più di trent'anni sita televisivo
Italiana si è aperto con le sentenze della Corte Costituzionale del settantaquattro del settantasei quando sono partite le prime radio e deprime
Televisioni e credo CIO ora di
Mettere in rilievo il fatto che questa apertura del mercato in Italia è avvenuta con modalità diverse che in altri Paesi in altri Paesi
Il mercato durante le visiva è stato aperto più tardi negli anni negli anni Ottanta danno è stato aperto dieci anni prima e si è aperto su una pianificazione di Governo sono stati Governi che hanno detto
è il televisione accanto all'ex monopolista l'azienda di servizio pubblico entra il tal signore il tra l'altro signori tra l'altro signore
In Italia invece sì
è sbagliato dire sia adottato è in atto un modello diverso è entrato chi aveva voglia di investire in questo settore non c'è stata una selezione dall'alto come in Francia come in Germania convegni in Spagna dei soggetti che potevano entrare in Italia è entrato
Chi aveva intenzione di mettere quattrini di mettere fantasie imprenditoriale dimettere creatività in questo settore
Le liberalizzazioni in Italia e neanche in gran parte d'Europa sono avvenute per lo più negli anni Novanta le banche telecomunicazioni energia
La televisione è stata una io credo possiamo vederla come una liberalizzazione in anticipo una liberalizzazione che è partita negli anni settanta
Ed è partita dal basso ed è partita come un fattore di creatività autonoma dell'impresa
Questo ha creato dei problemi che
Sia di cui credo siamo tutti coscienti merita nello sviluppo e la formazione
Del del sistema televisivo italiano ma anche creato una straordinaria ricchezza creato la capacità per esempio di interpretare
Penso a tutto l'aspetto commerciale pubblicità eccetera fenomeni profondi che c'erano nella pancia del Paese e che probabilmente se non ci fosse stata questa capacità di aprirsi ed investire da parte degli imprenditori che non erano vincolati
Da rigide decisioni governative di interpretare di far crescere
Imprenditoria locale ai talenti creativi
Nuove idee sul sul modo di fare informazione
è stata una liberalizzazione probabilmente selvatica ma è stata una liberalizzazione in anticipo che ha creato grande vivacità e grande fermento intellettuale
Nella nella vita italiana e che secondo me assegnato con delle caratteristiche molto precise il sistema televisivo italiano
Caratteristico specie sottolineano gli aspetti negativi di cui forse sarebbe ora di valutare gli elementi positivi
Queste caratteristiche io credo dovremmo considerarle tutelarle anche per il futuro
Giustamente sono grato all'onorevole Landolfi che citava Presidente del drammi autorità quando
Sottolinea l'importanza dell'innovazione tecnologica quando sottolinea l'importanza di investire nelle infrastrutture digitali terrestri eccetera che rappresentano
Il futuro io credo che
Questo si possa fare e si riesca a fare tanto meglio quanto più si rispetta questo codice genetico questo origina particolare del sistema italiano
Per fare un esempio il tema delle frequenze sulle frequenze il sistema italiano è diverso dal sistema degli altri Paesi europei
Tutto il sistema delle frequenze si è costruito attraverso compravendita scambi commerciali io credo che questo sia ormai un fatto da cui è difficile prescindere credo che
La il passaggio al digitale terrestre
Possa venire più facilmente attraverso formule di borsa delle frequenze alle quali sta per esempio pensando la Commissione europea che sono state utilizzate per esempio negli Stati Uniti quindi
Forme di mercato per l'allocazione delle frequenze piuttosto che forme
Come dire di indirizzò dall'alto di pianificazione dall'alto
Che mi sembra male sì attanagliano alla l'importazione natura profonda
Del sistema italiano io credo che stiamo italiano abbia una grande ricchezza derivata dalla sua storia e che possa se indirizzata si indirizzata correttamente costituire una ricchezza anche
Per il salto tecnologico che stiamo per fare grazie
Ringraziamo
Vorrei prima di continuare
Fra un piccolo cappello perché per me oggi è una mozione in più questa coordinare diciamo questo dibattito perché io solo da dodici anni che sono in RAI ma diciotto anni prima vedo degli amici a questo tavolo sono stato nel mondo delle tv locali per cui per me veramente un un'occasione speciale di cui devo ringraziare tutti
Ora continuiamo con la Stefano selle direttore l'Associazione TV locali delle Ferretti
Grazie buongiorno a tutti
Innanzitutto mi presento brevemente
Soprattutto per dire che cos'è l'essere ti dico io sono il direttore Ferretti l'associazione di categoria delle imprese
Radiotelevisive private cui sono associate le grandi reti televisive nazionali anche importanti netto corale radiofonico ma l'anima pulsante l'attività principale della Federazione quella vendita
Alle centoquaranta televisioni locali associate gran parte delle più importanti delle più significative per ascolti e presenza sul mercato e occupazione
Mi associo ovviamente a i giudizi estremamente positivi e che vengono dati in questa pubblicazione una pubblicazione fatta con rigore scientifico per come ha detto il dottor Pilati con grande simpatia
E vicinanza e attenzione a questo settore da parte di persone che hanno dimostrato di conoscere in maniera molto approfondita le dinamiche lo dico perché noi ovviamente essendo la su una società una delle associazioni di categoria del settore
Conosciamo molto bene
Le problematiche anche più spicciole più pratiche le esigenze del settore le le difficoltà
Gli aspetti politici gli aspetti
Che riguarda un po'tutta la vita dell'impresa e in questa pubblicazione c'è molto di questo ne condividiamo l'analisi seria approfondita che viene fatta del settore
Condividiamo le preoccupazioni che ci sono
Su una linea che noi abbiamo sempre sostenuto uno dei mali endemici e in qui dissento leggermente con il dottor Pilati del settore che del del settore che ha
Valorizzato l'importanza anche del numero
Degli operatori del settore beh noi lo riteniamo come feriti storicamente per comunque anche una mia valutazione personale
Che il numero eccessivo di soggetti operanti sia il vero limite del settore la vera disgrazia del settore
Stiamo parlando il libro lo evidenza con chiarezza un cemento si parla di un
Novanta per cento di impresa e di dimensioni molto piccole a fronte di un dieci per cento
Di imprese invece che hanno una consistenza un'importanza la dimensione
E il libro evidenzia quello che noi abbiamo sostenuto che in un momento di difficoltà di mercato in un mercato ristretto da un duopolio che comunque esistete forte
E a soffrire maggiormente sono le imprese
E di maggiori dimensioni maggiormente strutturate che investono nell'attività produttiva che investono in occupazione investo nello formazione il prodotto informativo è un prodotto e qui allora si sa bene che costa se lo si vuole fare bene
Ecco queste solo le imprese che soffrono di più in un mercato che complessivamente raccoglie circa C quattro cento milioni di euro
Le imprese appunto che hanno una struttura organizzativa una capacità e potrebbero avere una maggiore presenza sul mercato soffrono di più perché soffrono perché oggi
Se uno la sera si sintonizza su una
Su diciamo fra un po'di zapping sul telecomando che vede per esempio a Roma quaranta quarantacinque cinquanta sessanta televisioni locali
E chiaramente quelle di qualità che sono poco è indubbio che siano poche vengono annacquate e confuse in questo contesto quando si va a vendere la pubblicità vende molto meglio un giornale locale
Sebbene le sue potenzialità dove dovrebbero essere nettamente inferiore al mezzo televisivo che il mezzo
Più comunicativo più diretto per eccellenza sicuramente vendono meglio la pubblicità ai giornali locali rispetto a una termici locale perché quella televisione locale che ha comunque programmazione di qualità informazione di qualità viene confusa
In un in uno zapping sul telecomando
Accanto ad altre televisioni che fanno cartomanzia e altri tipi di programmazione che certamente non li qualifica
E non è neanche esatto dire che seicento televisioni locali fanno pluralismo che tante televisioni fanno pluralismo perché in realtà oltre le mie oltre la metà le emittenti del settore non fanno programmazione appaltano solo spazi
Pubblicitari
Non investono soldi in quello che la programmazione di qualità e ripeto finiscono per essere
Un problema del settore sono il vero problema del settore certo a livello pubblicitario il settore soffre anche di una forte aggressività qui giusto anche dirlo visto che
Sia il presidente e direttore generale RAI hanno parlato di maggiore collaborazione
Tra i due settori che spesso non si sono visti non si sono conosciuti spesso c'è
è una logica di mercato che però colpisce duramente il settore un'aggressività forte degli agenti pubblicitari di Sipra e di Publitalia che vanno a raccogliere pubblicità che dovrebbe essere tipicamente locale tipicamente reale
E che purtroppo spesso grazie anche alla capacità di chi vende questo per carità nessuno mette in dubbio però finisce ed è finita sulle grandi televisioni è un fenomeno che negli anni si è molto accentuato sono
Prima decine poi diventate centinaia i clienti tradizionalmente locali e che era un appannaggio delle tesi locale parla addirittura di mobilieri o comunque di soggetti che hanno un ambito territoriale di presenza sul mercato molto limitato che però preferiscono magari mandare
Uno spot alle tre alle quattro di notte su una grande televisione piuttosto che affidare la loro pubblicità quello che dovrebbe essere il mezzo con locale per eccellenza è un po'un cane che si morde la coda perché il
Il problema viene anche da dalla debolezza del sistema
Cerco di essere molto veloce di che cosa ha bisogno in questo è molto positivo anche il libro il libro non si limita a fare un'analisi approfondita sulle tematiche sugli aspetti tecnici sugli aspetti
Di mercato sulle dinamiche sul il libro alla fine soprattutto nelle conclusioni qua Vito di Flavia Barca si pone anche degli obiettivi a degli aspetti anche propositivi
Di che cosa va bisogno il settore a livello legislativo allora sottolineato il presidente Landolfi il settore negli anni soprattutto nella passata legislatura queste appena iniziata e quindi può anche darsi che
Nel disegno di legge Gentiloni si possono introdurre ulteriori metri brandello legislative il settore diciamo sta bene a
Ha avuto quelle forme di liberalizzazione di maggiore possibilità di essere presenti sul mercato aspetti
Più o meno particolari possono essere migliorati però è un settore che fino a qualche anno fa era legato le emittenti non potevano trasmettere all'interno del bacino potevano ombra proprio c'erano limiti proprietari c'erano limiti alla dimensione oggi tutti questi limiti sono
In parte è venuta meno un'emittente locale oggi può operare in ambiti territoriali anche molto ampi e questo sicuramente accresce
Possibilità di mercato possibilità sinergie quindi a livello legislativo
La strada e abbastanza tracciata si può però sempre a livello legislativo legare la contribuzione pubblica
Che a livello di quantificazione economica piuttosto consistente sia andata incrementare negli anni
Si può legare però a una maggiore solidità dell'impresa si può legare una maggiore qualificazione della professionalità che ci sono
Una maggiore quota una maggiore rivalutazione delle professionalità giornaliste quindi accentuare gli elementi di selettività in modo tale che il contributo pubblico arrivi
A quell'emittenti che effettivamente svolgono un ruolo effettivamente
Si adoperino e si investano investano quel contributo pubblico che li viene a riaprire il che mi viene
Erogato dal dall'Amministrazione
Io l'unico aspetto che forse libro nella sua analisi economica e nelle sue dinamiche nel suo spetti l'assetto importanza si parla molto delle frequenze e le prospettive o digitale
Beh nel digitale di un aspetto che sottolineare importantissimo per settore la presa in toni al presento ne ha
Da posizioni a uno degli altri a sette importanti e fondamentali per il settore
La posizione sul telecomando raggiunta nell'analogico prete vicino carie forse il vero bene il vero valore un valore di avviamento di impresa molte di loro in alcune regioni sono al sei al sette all'otto al nove essere sul su sul primo tasto dopo le grandi emittenti nazionali
Ha un valore maggiore forse in alcuni casi che detenere magari una rete di frequenze una certa dimensione
Bene con il digitale e con l'ordinamento automatico dei canali che è una funzione aggiuntiva importante di semplificazione per l'utenza e digitale terrestre
Questa pressing Tonia rischia di venire meno
Ne facevo parte di di GTT che l'associazione dei broadcaster
Televisivi che si occupano del digitale e all'intera legittimi c'è una discussione
Molto marcata su questo con prime decisioni che speriamo siano prime decisioni che non sembrano soddisfare il settore locale
E che rischia di essere relegato in posizioni molto marginali e una marginalizzazione sul telecomando vada sì
Che significa
Un rappresenta un problema serissimo direi quasi esiziale per il settore quindi pongo all'attenzione
Di chi qui sia ad operare e di chi qui ha parlato anche di
Creare rapporti più stretti collaborazione sinergie Governo forze politiche anche esperti del settore pongo all'attenzione
Di questo tavolo un problema molto importante
Quanto poi concluso corso e concludo forse sono stato anche troppo lungo alle conclusioni fra le barche ma Flavia Barca suggerisce soprattutto in prospettiva del digitale delle
Dei degli obiettivi molto forti che visti da uno studioso del settore
Sono sicuramente encomiabile perché rappresenta uno sforzo per cercare di dare una prospettiva Flavia Barca suggerisce per esempio di costringere il televisioni locali a fare una scelta
Ossia operatori di rete ossia al fornitore di contenuti in modo da selezionare il mercato di spingere e diversificare anche il mercato
Suggerisce per dare un maggior ruolo una maggiore forza agli operatori di reti di imporre un canone molto elevato chi vuole fare il
L'operatore di rete a livello locale e poi suggerisce come proposta un pochettino
Si voglia o meno forte più mediata quella di
Favorire comunque le aggregazioni e per la gestione delle reti tra soggetti locali rilevando pure in altre parti del libro che li aggregazione del sistema e di condivisione anche nella programmazione il sistema circuito tale
E nella raccolta pubblicitaria in Italia avuto sempre difficoltà
Imprenditori locali hanno per loro natura un po'un'anima individualistica i difficilmente riescono a trovare a coniugare a che pur ci sono sedici sono e ci sono state ed è giusto che ci sia ed opportuno che ci siano
Beh queste considerazione ripeto detta da un esperto sono condivisibile forse anch'io le condivido
Come persona che non proprio non non è proprietario o televisione indubbiamente sono cose difficili forse da far accettare da metabolizzare
Da parte di euro di chi ha un'impresa opera nel settore perché costrizioni in posizioni economiche per operare sono molto difficilmente digeribili
Però è una strada è una strada su cui si può dialogare su cui si può discutere dopo di me ci sono
Due importanti imprese televisive che sicuramente più direttamente anche su questo sapranno dire cosa la penso ma sicuramente un tema molto importante
Per rivalutare e di valorizzare questo mezzo grazie
Grazie se le per gli stimoli del tuo intervento che
Adatto diciamo un attimo una una scossa dal punto di vista delle locali e passiamo la voce Fabrizio Berrini Segretario generale della dell'Aeranti-Corallo
Giacente del Corallo rappresenta le emittenti cattoliche che fanno riferimento alla Conferenza episcopale italiana quindi
Noi rappresentiamo TV commerciale tv comunitarie che sono due mondi completamente diverso e che oggi forse non sono stati molto molto toccati non nego che quando ho letto il titolo
Della del libro di Flavia le tv invisibile non avevo colto immediatamente l'ironia del del titolo e quindi ero un po'
Mi ero un po'accaldato leggendo un libro da qualche parte
Pur apprezzando lo molto
Per lo sforzo per per il tentativo di entrare in questo mondo che
Non nego e è abbastanza complicato tortuose contorto perché noi non c'è dentro
Però può alla fine mi sono fatto alcune ho portato alcune considerazioni che ora cercherò di di portare a quella di portare questo tavolo
è chiaro che
Il fenomeno della televisione locale è già stato detto è un fenomeno puramente italiano che per tanti anni
Ha fatto sì che il nostro Paese venisse vituperato in Europa come dei maledetti che non stanno al loro posto le persone che fanno solo disordine e caos nel lettere che c'è troppa informazione che cede troppa gente che usa le telecamere usa microfoni oggi in tutta Europa
Nella vecchia Europa e nella nuova Europa
Stanno esplodendo fenomeni come la radio televisione locale
Chiaramente molto più ordinato come come sviluppo rispetto al nostro c'è altro non abbiamo cominciato trent'anni fa giocando molti hanno cominciato con la radio poi sono passati alla televisione
In questi trent'anni c'è stato una evoluzione totale nel senso che
Da una situazione di totale
Brigantaggio io la definirei siamo passati a contratti di lavoro ecco ne con i nostri dipendenti siamo passati per esempio Aeranti-Corallo nel due mila
E nel due mila uno ha firmato il primo contratto con la Federazione nazionale della stampa
Il primo contatto al di fuori per i giornalisti al di fuori dalla dei giornali della carta stampata un contratto che in quattro anni ha fatto sì che circa mille
E cinquecento mille duecentotrenta persone oggi sono contrattualizzate come giornalisti regolari e prima vivevano in un mondo
In un limbo
Diciamo di
Sotto un profilo contrattuale la televisione locale eh
Parte
Della nostra società quindi quando Flavia la guarda io sono convinto che lei abbia le più buone intenzioni del mondo ma secondo me non riesce a guardarla per quello che è forse perché romana forse perché viene da una metropoli ma se io ti faccio l'esempio di azzurro tv Asura tv una televisione che sta a Domodossola
Che è un piccolo paese dalla Provincia di Verbania e fa Domodossola Verbania un pezzo del lago Maggiore
Dico questo perché a casa mia quella quindi mi mi è più facile come esempio è chiaro che seguendo tutti i parametri aziendali qualsiasi parametro di
Struttura che si possa dare L'Ulivo la televisione non può esistere
Eppure quella televisione di quelle zone se ci fossero dei mister adeguati per quella zona e non uno o forse due si andrebbe a vedere quante
L'ascolto di quella televisione di quella piccola televisione quando fa il il telegiornale o quando fa gli approfondimenti o quando ci sono le elezioni e ci sono i dibattiti tra i candidati
Allora è quello l'occhio che bisogna vedere eppure con la televisione vive non dico Campa vive abbastanza bene da una ormai venticinque anni
A suoi dipendenti ha una struttura che adeguata al luogo dove si trova
Parlo di Cuesta perché ci sono tantissime nel nostro Paese ma proprio tante fanno parte di quel tessuto che è tipico della provincia italiana se noi andiamo in Veneto per esempio dove esistono grandi televisioni regionali
Ma poi andiamo a Padova o piuttosto che a vicenza
Piuttosto che a Venezia esistono grandi televisioni
Cittadine fortissime ma che hanno fatturati che spaventano rispetto anche i fatturati di alcune televisioni regionali perché sono molto molto radicati nel territorio poi c'è alto
Probabilmente prendiamo nel nostro Paese andiamo forse
A Misterbianco piene a una piccolissima televisione e stadi anche un paesino vicino a Catania già difficile
Da viverci proprio no pare la televisione ancora più complicato fare una televisione informazione
E complicatissimo perché esiste un ambiente che come voi potete immaginare poi generale qualche piccola preoccupazione perché si muove in un certo modo allora
Non è una questione di numeroso delle televisioni il numero delle televisioni locali non è eccessivo quando il numero eccessivo sì un paese che come
è stato ricordato anche dal Sottosegretario Vimercati
Deve creare sistema
Nessuno sia mai dice sono troppi sono troppe le rive faccende dovuti paragoni sono troppe le rivendite di pane sono troppi giornali locali
Sì cerca di creare un tessuto per cui possono creare grande possono
Esista dei grandi supermercati ma anche
I piccoli negozi che producono
Che fanno prodotti di di di un certo tipo allora
Quando
Io sento lo sento spesso e traspare anche un po'del libro di Flavia Barca che il numero eccessivo
Eppure se stiamo a guardare quello che sta accadendo dal dall'ultimo go dal Governo precedente a quello di oggi si parla che nel nazionale bisogna andare al digitale per
Avere più competitori nazionali
No competitor che però non esistono già
Magari il Governo vuole creare le condizioni ma oggi io non vedo nessun competitore che si affaccia e dice io voglio diventare un competitor nazionale da una parte dall'altra parte esistono tra quel piccolo volumetto degli emendamenti alla al disegno di legge Gentiloni qualcuno che vuole liberalizzare dette le strette o le radio strette
Terrestre e ci sono piccole televisioni che fanno un micro quartiere no cash dovrà preoccuparsi di fare informazione dal basso
Quindi c'è una doppia esigenza cioè anzi c'è un'unica esigenza l'esigenza che non c'è ancora abbastanza informazione nel nostro Paese sia a livello nazionale sia a livello locale
Il Governo attuale vuole introdurre tra le tante cose il digitale perché si presume che si possono liberare risorse INEA frequenza in capacità trasmissiva perché ha dei nuovi soggetti possono diventare competitori nazionali questore
Evidente e dall'altra parte si dice bene tre strette
Facciamo la piccola televisione
Nel quartierino eccetera però al contempo dice le televisioni locali italiani sono troppe generano confusione siccome c'è una contraddizione enti dei termini perché ho a oggi
Le televisioni locali dalla più piccola più grande qua poi ne abbiamo li sentiremo tra poco quello significa su una grande televisione ricordo che il Governo precedente a nella nella nel nel promuovere legge Gasparri si dice che una televisione e locale attenzione perché noi abbiamo sollevato pare che abbiamo avuto le abbiamo ancora parecchie perplessità che vanta Jona locale quando fa
Fino al cinquanta per cento della popolazione italiana
A ascendente
Cioè quando due televisioni
Fanno una televisione nazionale ma mi sembra una definizione estremamente larga io io fino a metà del dalla popolazione italiana sono locale quando faccio metà più uno suo nazionale ma è infatti abbiamo visto l'espandersi di alcuni fenomeni televisivi
Che si sono affacciati solenne Annan nella nel nostro Panorama vado a alla conclusione
Flavia Barca
Con una sorta di nelle sue conclusioni in una sorta di dirigismo che non non è mai esistito nel nostro Paese per quanto attiene la televisione e non credo possa esistere ed esisterà mai mi diranno indice
Dovete consorziale avvenuto allora prima di tutto
Non sono d'accordo Flavio perché perché solo io Treviso locale video consorziare il nome de di una considerazione che non siamo troppi allo lo dobbiamo consorziarsi ma è difficile per esempio per il gruppo
Parenzo consorziarsi con la televisione che è la sua più diretta concorrente oppure consorziarsi con una serie di piccole televisioni che possono
Provocare qualche
Disturbo sulla gestione delle frequenze
Il dirigismo è difficile il nostro Paese allora preferisco visto che io non sono un mercante di frequenze visto che il mio Bises principale non è certamente la compravendita delle frequenze e la gestione ottimale delle mie frequenze il digitale per noi una grande opportunità protezione noi del digitale noi televisione locale non lo stiamo facendo ma non perché non ci interessa o perché non c'erano i soldi perché non abbiamo le frequenze per poterlo fare
Perché sono pochissime in Italia le televisioni che hanno doppi canali per fare il di la televisione digitale quindi con la cadrà cosa sta accadendo
Che la televisione digitale ormai sta piano piano lo vediamo
In sei in Sardegna nella provincia di Calleri lo vediamo ad Aosta nella provincia di Aosta lo vedremo a Trento a Bolzano quando ci saranno i primi sui ciò pag sta sempre di più prendendo piede la televisione locale rimane indietro ed arriverà alto Morra alla famosa data dello switch-off quando i giochi saranno fatti
Quando ci sono poche possibilità di competere anche sul sul locale per noi malgrado
Si possono aprire determinati spazi che sono non certo l'interattività perché non esista ad oggi l'interattività non esiste che uno
Fa come si dice è stato raccontato qualche anno fa che andava schiacciava il telecomando dice prendeva l'appuntamento per una TAC questa è fantascienza a livello di Star Trek io credo che io non la vedrò mai questa cosa qua
Per questo probabilmente c'è internet che hanno forse più veloce anche se per tendere appuntamento provata che anche qua siamo la fantascienza per i tempi dal dal nostro del non della
Del nostro Paese allora le conclusioni
Oggi l'interazione tra televisione nazionale terrà locale esiste già gran parte dei servizi filmati che oggi si vedono nei telegiornali Mediaset RAI e di Telecom Italia Media
Quando sono servizi locali no sono prodotti da televisioni locale che hanno fatto accordi con INEA torna razionale per fornire perché
La tempestività l'essere sul luogo di permette e le aziende nazionali risparmiano anche in in in corso di share respingerà esiste quello
Esiste
Questa grande scuola
Che è fatta da giornalisti ma anche di dal presentatore da o un uomo ed azienda interni che comincerà a lavorare nelle ASI de locali nelle televisioni locali per poi arrivare non dico tutte quelli meritevoli quelli che hanno i numeri per poi arrivare alle televisioni nazionali
Esistono programmi
A
Che sono partiti
Sulle televisioni locali e lo sviluppo dell'idea di quel programma e poi diventato un programma di grande successo sulle reti nazionali un nome per tutte le domeniche del calcio sulle tv locali
è da anni anni anni che vengono fatte a tutti i livelli da qualche anno è un programma rivisto e corretto
Parenzo ne sa qualcosa rivisto e corretto su una grande rete la televisione pubblica pro all'idea di base di partenza è quella no allora la tv locale a queste o la tv locale sviluppa linguaggi ha sviluppato linguaggi diversi
I tempi di un'intervista in una televisione locale sono molto più lunghi
Ma sono molto più lunghi e entro di più nell'argomento e probabilmente inc in quel territorio in quel Paese
In quel preciso istante più interessati sentitamente lenta dei venticinque minuti slegata dei tempi televisivi dei break dei cinque minuti cinque minuti
Allora latte locale svolge un ruolo ha svolto un ruolo estremamente importante del nostro Paese
E credo credo nonché se e il Governo
Dedica l'attenzione che vuole dedicare a questo settore in questo modo uno
L'attrice locale non posso far altro che crescere senza comprimere i numeri ma allargando il suo mercato d'intervento grazie scusate però almeno
Ringraziamo Perrini io l'avevo detto prima che il suo sarebbe stato l'intervento più sanguigno e così è stato volevo farlo solo una precisazione sui telegiornali locali i servizi si li comprava anche ogni tanto la RAI noi l'abbiamo
Le tanto vituperate che le virtù locali del PRAE sono preoccupata questo fatto le nostre sedi di solito compriamo gli scoop mentre invece sistematicamente devo dire quando non ci siamo ma succede raramente per fortuna
Sky Mediaset la sette abitualmente lo dei rapporti stabili con
Con le televisioni locali per l'acquisto dei servizi
Do ora passiamo agli editori stravolgiamo un attimo che rimaniamo un attimino sul diciamo avevo trovato finalmente
Rosso davvero da mordere vedo che stiamo arrivando al dunque
Passiamo la parola Sandro Parenzo che Di Toritto e Lombardia che non sia il consorziato con il suo peggior nemico ma essere comprato perché se comparato Antenna tre ha risolto tutto a monte
Sì grazie mi sono molto divertito il suo intervento condivido quasi tutto e quindi adesso che versare se quali svuotata all'Autorità se ne sono andate parliamo finalmente televisioni locali quindi
E nata elencati Luigi Luigi rimasto ma rimane anche in altre occasioni meno meno prestigiose grazie di esserci anzi
Sono qui per caso grazie di avermi invitato non è neanche previsto hanno detto che ci vuole anche qualcuno di sinistra lo son venuto
Grazie grazie dell'invito da me è stato giustificato così va bene
Grazie grazie molte certo si parla sempre bene dei libri quando si presentano anche se ricordo un caso di Sgarbi ne parla male ma c'era stato un equivoco sul suo cachet poi lo schema ma
Sì è un libro fantastica un libro che per noi del settore fondamentale perché
Io adesso ho la fortuna e sono entrati anche dei fondi del nostro azionariato avesse avuto questo libro prima avrei risparmiato un sacco di lavoro spiegare cos'era
E anche ho cominciato con contraria occuparmi di locali
Però adesso a parte le parti a copertura del volo di sinistra credo che avete un po'
Avete un po'sbagliato invitarne perché io sono molto anomalo nel settore
E sono arrivato con un percorso completamente diverso ovvero di solito si parte dal locale si arriva nazionale io son partito nazionale che adesso sono qui promette chiuderò né carriera sui citofoni quindi andrò sempre al primo
Sempre più in calo
Quindi quale l'anomalia quella essenzialmente
L'anomalia
Così pro anche a spiegare un po'
Non sono d'accordo compilati quando a parlare di liberalizzazione
Non era una liberalizzazione era un atto di pirateria di fatto cioè crea successo in passato
Dei signori avventurosi avventurieri piene di iniziativa hanno occupato lettere
Ma non era la liberalizzazione
Io sono l'unico cretino che ha comprato una televisione nel senso che non avendo occupato solo tempo un canale tutto andavano a comprare
E quindi sono andato
Allora era Mediobanca sull'atto dell'ingegner Ligresti
Che in quel momento per tante ragioni doveva vendere
E ho comprato questa televisione
Perché in qualsiasi altro Paese al mondo uno che vuole fare televisione si rivolge ha un ufficio statale se accetta il prerogative ovvero
è qui che finanziarie gli danno una concessione fra la televisione si misura con gli altri
E qui invece non è successo così
Da questa iniziale sorta di pirateria poi Sonate grandi aziende
Perché il TAR vero che poi in Inghilterra un pirata l'hanno fatto anche Sir detenuti schiacciante di meglio
Quindi
Invece io tutto comprarne quando poi Sonata comprarla l'ingegner Ligresti l'ha detto mi dispiace tanto per questa televisione
Io ho detto ma come mai le parole quattro miliardi all'anno questa televisione
Nata male sempre i quattro miliardi io con questa televisione o eletto due sindaci costruite mezza Milano ed io ho capito che fece un'altra cazzata terribile perché io avevo solo la televisione non facevo costruttore
E quindi altra anomalia quindi io facevo televisione dove vuole segnare con la televisione
Lì tra l'altro cominciai a fare televisione quindi con le brutte abitudini della televisione nazionale tra l'altro arriva lì con Guglielmi che ancora oggi è nel mio consiglio d'amministrazione che sembravo Totò e Peppino abbiamo sbagliato tutto l'inizio quindi cercavamo di fare una televisione come l'avevamo fatto un pochino Panerai
Io prima ancora in Fininvest parlo cominciato lì confesso cominciata
Ho imparato tutto rinunzia
E ci siamo accorti che la televisione locale era tutt'altra roba
Io un po'l'avevo intravista intanto nell'esperienza di Flavia
E poi per un'altra esperienza devo dire molto interessante perché
Non avendo nessuna televisione non avendo Telelombardia né altro un po'per irritare Guglielmi che qui in RAI cerco di fare il programma di Funari senza riuscirci presi Funari non avendo nessuna televisione
Produssi il programma di Funari che poi viene distribuito allora non c'era il satellite per cui partivo nautico con le cassette
Fu distribuito in settanta televisioni
Oggettivamente lì mi accorsi del potenziale straordinario delle televisioni locali perché Funari un po'perché era stato sottratto
Rapidamente all'ascolto di di di Mediaset un po'perché ancora insomma era
Mi verrebbe da dire in sei ma insomma
Era era informa si fece un ascolto poderoso straordinaria
E quindi stesso divenne anche allora di coniare la la definizione la televisione che non c'è
Che la televisione che non c'è c'è nel senso che quando un'altra televisione c'era una valanga di televisione non è che c'è bisogno di altra televisione prede c'è bisogno di contenuti che Arche scalando poi quando uno per i famosi tappeti o Vanna Marchi parla Marche anche divertente
Ma comunque vede altre cose non rimane livelli cerca altri contenuti
In quel caso scalando nelle varie regioni chi rivedeva la faccia di Funari a quell'ora ed era abituato vederlo a quell'ora si sintonizza alla rimaneva lì
Quindi ritorna delle prime esperienze ci siamo accorti che
Noi
Potevamo essere interessanti e fare ascolto solo se facevamo informazione locale ciò che è una Banelli banalità ma non è condivisa da quasi nessuna televisione
Perché io pure avendo una RAI gravi interessante che certo intanto dipenderà anche la RAI non mando non mando fiction nelle mie televisione nel senso che non facciamo film e telefilm
Questa anche la Regione per quale non riusciamo anche a fare syndication con altri
E facciamo essenzialmente dieci ore di informazione al giorno indirette
Perché perché noi non siamo mai un ascolto alternativo i grandi network né c'è un ascolto complementare ne siamo il giornale locale dalle mie parti si compra il
Il Corriere o Repubblica sia un po'di sinistra
E poi si compra il Gazzettino
Perché il giornale vero I casettine Vanoni oppure Nuova Venezia pure il Mattino di Padova eccetera
E quindi noi dobbiamo cercare almeno per quello che abbiamo cercato di fare e di essere il famoso Gazzettino di dare informazione sul territorio
Tant'è che oggettivamente non parliamone della guerra dell'Iraq Atene dell'Afghanistan perché saremo anche ridicoli
Oggettivamente
Penso che saremmo anche un po'ridicoli mandare sempre i soliti Fininvest duecentocinquanta volte
Però è una forma di sopravvivenza costa infinitamente meno unirsi
Syndication distribuire nei contenuti
Condivisi che possono essere oggettivamente anzi devono essere forzatamente non locali per essere condivisi e quindi certo c'è una contraddizione dei
Quindi
Io penso che il il futuro possa essere
Anch'io sono d'accordo invece che ci consola siamo possiamo a consorziarsi né in altri sistemi possiamo cercare di di fare dell'acquisizione comuni però paradossalmente il i syndication oltre il cui Torino vari network che si organizzano
Sono un'anomalia perché di fatto si diventa il parente povero del parente povero in questo caso de La sette quindi diventa l'ottavo il nono il decimo circuito nazionale
Che difficilmente può competere ne facciamo ascolto quando facciamo quello che non fanno gli altri
Che non è solo lo spogliarello di mezzanotte e anche la l'informazione che non può dare la televisione nazionale
Grazie
Che ringraziamo per il suo intervento il frutto anche molto diciamo incisivo sagace volevo prima di passare la la parola Isabella dal tono volevo fare però una un un attimino un punto
Che uscito prima all'inizio della della discussione ricordiamoci il bacino di studio di formazione lo Small richiamo dato le televisioni locali per riguardando circa al giorno d'oggi quello che è il panorama televisivo nazionale
Hanno fornito dirigenti anche della RAI giornalisti registi cioè moltissime persone che oggi anche da vent'anni lavorano e e sono diciamo in non dico i numeri uno ma molte volte in un po'di due o grandi registi giornalisti anche delle nostre sedi provengono tutti la scuola l'ho fatta
Nelle televisioni locali adesso Isabella dal tono direttore d'Italia sette Toscana
Io lavoro in una televisione locale ho cominciato con una televisione locale sono ancora in una televisione locale
Considerò quello che facciamo un vero e proprio lavoro con obiettive strategia come fosse una normale azienda ecco io credo che sia questa la differenza
Se lo considero un lavoro sei una televisione visibile se non lo considero un lavoro nel senso che
Luca barche tra lobby il business è un attimo invisibile
Dico questo perché il nostro sforzo è sempre stato e continua ad esserlo come obiettivo primario quello di perseguire una strada di qualità
E per qualità intendo le le fasce nel uno studio attento del palinsesto dedicato soprattutto all'informazione perché è vero
Quello che diceva Parenzo che la differenza tra una televisione la differenza in una televisione locale lo fa l'informazione locale perché
Non ha i mezzi non hai altre cose per metterti a fare quello che fa alle nazionali e quindi riduce hotel resti soltanto il risultato di scimmiottare e ottenere un prodotto che poi non è
Mi ha utenti con interessante mi rispecchia il proprio territorio
Per cui
Come raccontare
Nella informazione che io che noi facciamo Italia sette
è proprio la scelta di
Esporre raccontare e andare a mettere in luce anche con la lente di ingrandimento quando serve con inchieste e servizi proprio il proprio territorio non so se lei nel libro l'ha chiamato
Il cortile in ma nel senso come dire positivo del termine perché credo che il ruolo della televisione locale sia proprio questo e tant'è che io
O perlomeno la la mia squadra quelli che lavoriamo a Italia sette siamo in diversi c'abbiamo proprio questa ambizione anche questo scatto d'orgoglio di sentirsi proprio con loro i quali in un certo modo in Toscana perché la mia televisione in Toscana
Fanno servizio pubblico anche se questo servizio pubblico lo metterei tra virgolette perché dietro c'è significa servizio i cittadini ma non remunerato pubblicamente
Io a proposito di quello che è stato detto stamani mattina di chi si augura che ci possa essere una maggiore collaborazione e sinergia con le televisioni locali
Vorrei raccontare una testimonianza in Toscana che come al solito in Toscana ci si impone elogia sempre di essere un po'i primi della classe
Però in Toscana non so chi
Lo sa anche della di coloro che sono seduti a questo tavolo esiste già da circa dieci anni un'esperienza di grande sinergia con la RAI con RAI Tre
Cioè cosa fu fatto circa dieci anni fa quando c'era ancora il ministro Chiti che era Presidente della Regione Toscana
Ma su individuata una formula che poi in qualche modo soprattutto io
Che rappresento esiste anche un'associazione in Toscana della quale sono Presidente
L'otto operativamente portata avanti del che cosa si tratta corrette è stato stipulato un accordo
Che ormai dura da
Forse se dieci otto otto anni sicuramente
Dove le televisioni locali perché la Toscana è una terra dove ci sono tante televisioni circa quarantaquattro credo
Però una quindicina di televisioni sono veramente vivaci brillante dei brillanti di grande qualità e soprattutto che investono nella nella propria struttura
Per cui furono individuati per dire
La Provincia di Pistoia la provincia del Rizzo la Provincia di Lucca insomma tutte dieci le Province e fu fatto un accordo che ancora in piedi dove con un listino prezzi si acquistano giornalmente servizi che hanno a che fare con la cronaca che hanno a che fare con
La politica che hanno a che fare con l'attualità
A me sempre
Lì dove in alcune zone direttamente la televisione con
Una serie di ponti autorizzati e messi in piedi immediatamente in tempo reale trasferisce a RAI Tre
Il servizio in alcune città invece alcune Province invece c'è addirittura
Il giornalista della televisione locale che a anche un rapporto di corrispondente con la RAI per cui può arrivare il servizio chiuso col corrispondenti o il servizio aperto solo immagini
Che la RAI come poi cucina tra virgolette nel proprio notiziario che se le due le sette ma come dire sempre fresco sempre aggiornato e con tutti i servizi della Regione cioè
Veramente un servizio un telegiornale
Radicato nel territorio e molto capillare io ero molto contenta di questa cosa che fu fatta otto nove anni fa
Oggi come oggi e non altro molto critica perché
Se è giusto fare sinergia e questo è stato fatto
Alla fine poi è risultato che fai un pochino
Posso dirlo il cameriere tra virgolette il cameriere alla RAI nel senso
Che con un listino prezzi molto economico che non è mai stato aggiornato
Tutto fornici tutte le misure locale fornisce una grande ricchezza di notizie e di servizi che se loro sono dovessero fare d'assegni dicessero dovessero fare da solo
Appare e i costi che sarebbero credo non due volte ma dieci volte perché
Prendi la macchina l'operatore il giornalista lo specializzato vai a Pistoia e poi se una rapina se una cosa comunque non ci arrivi e non riesce a farlo in tempo
E di conseguenza a a costi abbastanza bassi
Le televisioni locali arricchiscono il notiziario di RAI Tre che tutti i giorni se presentava un servizio da tutto il territorio
Io otto anni fa questa Millo vista come un
Un'opportunità molto bella perché in qualche modo siccome la televisione locale
La vive sempre un po'come ci ha sempre un po'un complessino non nei confronti della RAI cioè
Si sente sempre un po'o se lo sente dire o proprio qualcuno se lo sente dentro che è di serie B quindi questa opportunità anzi lavora nella RAI ci si fa il servizio eccetera eccetera anche se si va a intervistare il Sindaco di si diceva anche sulla RAI e certo certo
In qualche modo
Ha dato un grosso entusiasmo una grossa passione ed è stato fatto
Me compresa io poi sono uscita perché comunque io stando a Firenze era difficile che la RAI su Firenze essendo la sede sofferenze potesse aver bisogno di me
E comunque ora col tempo faccio una riflessione anche se sono ho contribuito molto come artefice a questo a cosa
Che invece ora non lo faremo più cioè in qualche modo
Se e sinergie devono essere ancora inventati andrebbero inventate in maniera un pochino più paritaria perché comunque l'emittenza privata quella che ha una ragione di essere è ancora in piedi
In qualche modo si è professionalizzata forse non so anche grazie a questa
Esperienza propter esperienze possono avere un inizio e una fine oppure possono essere ripensate e vi arricchite con nuove suggerimenti e poi perché io cioè
Io come Italia sette quindi la mia squadra che sono
Tutti i giornalisti a contratto tutta gente regolare i tecnici le cose eccetera eccetera
Se fa informazione e crede di farla bene perché poi in qualche modo risultati o di ascolto o di apprezzamento ce l'hai deve avere anche che scatta un po'anche l'orgoglio l'ambizione anche l'orgoglio di appartenenza quella testata
E in qualche modo insomma deve vivere in maniera autonoma esse accordi ci devono essere con la RAI devono essere fatti in un'altra maniera forse più alla pari
E comunque
Quindi io non lo so se esiste anche in altre regioni in questo questa questa esperienza se ci fosse e mi piacerebbe conoscere per capire se è stata portata avanti nel solito tempo e se ci sono i soliti presupposti
E poi vorrei dire un'altra cosa secondo me importante che le televisioni locali in qualche modo
Si mantengono si finanziano tra virgolette con contributi pubblici
Nella voce contributi pubblici le voci che contano per fare graduatoria sono i bilanci e i dipendenti a me piacerebbe
Proprio perché si va verso la qualità tutti ce lo siamo detti tutti ce lo siamo curati in qualche modo e poi se le cose si dicono bisogna crederci e portano avanti
A me piacerebbe che venisse inserita anche un'altra voce
Che non vorrei chiamare qualità con la chiamerei tra virgolette perché forse e troppo forte come vocabolo ma un qualcosa che ha a che fare con l'etica un qualcosa che a che fare con la con la correttezza un qualcosa che a che fare
Comunque con un argomento che dà valore a quello che fa
Perché si perché ci sto
Si sono verificati anche in altre regioni anche situazioni di contributi pubblici presi per queste due voci ma che poi siccome si parla di giornalismo di professione di qualità
Insomma diciamo che quella strada di lavoro la percorrevano molto molto molto molto poco questo sarebbe un suggerimento che io
In qualche modo porto anche a nome della Toscana perché mi sono parlato anche con le altre televisioni e credo che anche il colore comma della Regione Toscana
Stia studiando una formula che ha a che fare con un bollino insieme al Consiglio regionale e quant'altro
Mi sembrava queste sono le cose più importanti che volevo dire e e spero che
Queste due cose che ho detto che può in qualche modo avete sollecitato voi cioè un incontro una sinergia tra privato e pubblico si possa fare
Tenendo conto che sono passati tanti anni e che quindi forse noi abbiamo per cose da dire o perlomeno da mettere a disposizione e questa cosa anche dei
Per attingere e i contributi pubblici che mi piacerebbe che
Ci fosse questa attenzione perché servirebbe anche accrescere ulteriormente professionalmente anche quando vai a costruire un palinsesto che è la
La la colonna portante di una televisione
Grazie mille
Va beh noi abbiam stiamo arrivando a termine per cui abbiamo avanti con le dette le sfaccettature sono molto di questo mondo
Salutiamo direttore generale io volevo rispondere un attimino alla dal tono in Piemonte in campagna c'è questa specie di collaborazione con la RAI ma è soprattutto sugli sport minori non tanto sul sul sulle coperture degli sport minori
Adesso diamo la parola Francesco studiato e lo studio frasi
Grazie
Le
Televisioni italiane nascono private nascono definendo sia autonomi Nando si libere
Rurali bastava un nome che gli veniva dalla
Movimento radiofonico che anche lui iniziava aveva iniziato pochi anni prima ad aprire questo come dire il cercare di rompere il monopolio della RAI il termine libere era stato usato
Cioè c'erano già stati ondate referenze libera ed era la Firenze liberata dal fascismo nel corso nella nella alla fine della seconda guerra mondiale
In quel caso a questo altro termine libere Terre Firenze libera era invece libera da che cosa probabilmente era libera dalla dalla RAI fischiavano liberare perché erano liberate dalla RAI
Adesso è curioso che voglio
Invece tornare
Alla RAI era liberate dalla RAI naturalmente non dalla RAI come azienda dalla RAI come
Stato come presenza ingombrante dominante
Della cultura dell'informazione ma anche nella musica
Che trovava spazio
Né il mezzo di comunicazione più importante nei due gli unici due elettronici che erano appunto la radio la televisione quindi
Quel servizio quel quella
Spinta delle televisioni libere delle radio libere poi delle fiere di Verona una libertà dava qualcosa e questo qualcosa era il pubblico
Io trovavo questo sbagliato
Mi ricordo un mio intervento perché
Sono antico quindi o o o o partecipate ho assistito a tutto questo mio intervento a Livorno un convegno credo della freddezza
Che ho visto non c'è la fretta che alla Federazione Radio mittenti democratiche
Il termine democratico è ancora in voga
Questa federazione dei ritiene vorrà dire intervenni per dire Marcos assistiamo a fare le televisioni e radio private facciamo le pubbliche c'è noi dobbiamo dire che siamo noi il servizio pubblico
E non la RAI che fa invece un servizio come dire governativo all'epoca era appunto eravamo prima della legge del settantacinque quindi rara rispondeva al Governo e non al Parlamento
Naturalmente
Sia Prodi ma non mi si diede retta presenta degli interventi successivi mi ricordo quello di Piero Scaramucci poi giornalista RAI all'epoca poi Direttore di Radio Popolare
Dicevano no noi siamo liberi non siamo liberi quale servizio pubblico naturalmente Fini che quasi tutti
I presenti a quel convegno dell'amore di Livorno chiusero la loro attività radiotelevisiva dopo dopo poco tempo
La chiudo il perché i una cosa era appunto
Presi cura arsi come servizio pubblico e quindi agire in un'ottica non è la visione strategica di fornire un servizio una cosa era di fare non sto music per le radio televendite per la televisione
Il
Ma ancora prima di quello era evidente che
Bisognava agire in una visione
Strategicamente pubblica perché
Era successo che le televisioni italiane erano nate via cavo Tele Biella citata bene da appunto da attivare in questo bel libro
Utilissimo
Era via cavo tutte c'era anche a Siracusa c'erano uno o due televisioni via cavo in tutte le città vivace alle televisioni locali cavi a volte erano stesi proprio da un balcone all'altro e si era iniziato l'unico vero pro Progetto diciamo così di liberalizzazione dal basso che fu bloccato quello che dice Antonio col quale all'epoca eravamo soci e credo fosse anche lui uno degli autori dell'antenna dei padroni così tanto citata nel di Prodi di Di Fabio
Dico credo perché non mi ricordo se uscì dall'ingresso nel settantasette o nel settantotto
Quindi
Questo proprio questa liberalizzazione cella crescita dal basso delle televisioni via cavo l'esistenza della signora fu bloccata da
Una di quelle
Ad al rigore arzigogolate
Definizioni delle leggi italiane tipo punto armonico sviluppo congruo numero e all'epoca si inventò il cavo mono canale un dirigente RAI che faceva parte della Commissione che studiava come innovare
Il sistema televisivo italiano inventò il cavo mono canale
C'è un'assurdità
Incontro senza
Il cavo molo canale impedì la liberalizzazione e la crescita delle televisioni via cavo nel nostro Paese
Quindi l'innovazione tecnologica venne fermata
Per legge
Che la cosa che si cerca di evitare oggi
Si è c'era un periodo in cui
O forse un po'come adesso può essere si faceva finta di fare una cosa per farne un'altra
Cioè si faceva finta che le televisioni private portassero al pluralismo
Sapendo benissimo basava avere studiato poco
Per capire che avrebbero portato dati costi dato tutto quello che spiegato anche questo nel libro di di Flavia Barca avrebbero portato a un oligopolio
Se non ha un monopolio addirittura grazie pensava oligopolio Agnelli Pirelli
Poveri ma insomma
A una situazione di quel tipo
Quindi monopolio o oligopolio privato che avrebbe affiancato quello della RAI e così via e così avvenne ma
Il dibattito dell'epoca invece quello veicolato dai media non quello delle persone pensanti era il contrario pluralismo tutti potranno fare televisione anche questo quello
E Riccardo Lombardi come dire già nel settantadue chiari
Che
L'attacco al monopolio pubblico per dire parole attacco monopolio pubblico della televisione come del resto di ogni impresa pubblica
Si è servito costantemente di motivazioni di sinistra per perseguire scopi di destra quindi non c'era un inconsapevolezza di quello che stava succedendo da parte
Come dire del del verde dell'intellettualità additivi di sinistra c'era però questa
Questa voglia di fare che porto al ad agevolare il monopolio anziché ad agevolare il servizio pubblico e quindi un previsto pubblico pluralista che si presentasse come di
Di di movimento diciamo così
Il e questo come dire il passato uno questo far fare far finta
Di fare una cosa che fanno un'altra si fece il la legge il cavo Mona canale fu inventato facendo finta di difendere la RAI e mentre in realtà si stava difendendo il monopolio Telecom perché nessuno stava nessuno aveva in quel momento avevano già deciso
Che la RAI dico avevano appunto di dire il Parlamento i Governi e quelle
Commissioni orologi che all'epoca pensavano un po'di agli scenari e le visioni di come doveva andare il sistema che
Televisivo e dell'informazione in Italia
Che la RAI andava ad essere
Come dire a non coprire più un ruolo monopolista
Quindi si faceva finta di difendere la mamma RAI
Per difendere zia Tele conto
è infatti Mamma RAI venne non più difesa nel momento in cui poteva essere difendibile perché a quel punto tutti quelli che trasmettevano via etere erano del tutto illegali finte per anni lo sono stati ma nessuno intervenne quindi
In questo senso era la finzione e comprovata diciamo dei fatti
Il presente cosa cosa avvenne dopo fino appunto alle sentenze continuavano a dire che l'ambito locale era l'unico ambito possibile
Va bene che le Terme di o faccio il passato che detta che forse
La cosa più interessante che possa dire gli altri han parlato inerente avveniva che queste televisioni locali avevano
Come modalità di sopravvivenza si erano date quindi finita la parte movimentista siano date il loro il loro business planner quindi avevano bisogno di pubblicità
E come avevamo scritto
I pensanti dell'epoca e come ha sempre ripetuto Flavia
Nel libro non c'era la pubblicità locale per mantenere delle televisioni locali vince non era sufficiente avevamo fatto i conti alla Index archivio critico delle informazioni alcuna questi non possono vivere con la pubblicità locale
Nella né nelle nei cento nelle cento città italiane
E quindi avevano fatto delle concessionarie o avevano affidato la raccolta pubblicitaria delle concessionarie che erano anche nazionali
Quindi c'era una raccolta locale affidata a se stessi
è una raccolta nazionale affidata concessionarie nazionali
Che andavano vendendo i telespettatori locali delle tv locali
Le imprese erano molto restia a fare questa operazione tanto è vero che poi il punto facendo un salto quando
Arrivata Publitalia a vendere un pubblico nazionale passano tutte da quella parte le imprese non resti diceva e non controlliamo i palinsesti e non sappiamo cosa dava va in onda gliela Presa come dire una forma di
Sospetto o di controllo che poi hanno
Non hanno esercitato
E quindi cosa avvenne avvenne che le concessionarie facevano il basta cioè davano all'esenzione locali un piccione o un una cosa in cui c'era dentro un programma noto
Quindi un telefilm americano per dire un
Un
La schiava i Saura
E magari della pubblicità prima e dopo
E quindi si interveniva diciamo la pubblicità formava direttamente il contenuto nel momento in cui però queste chiedo scusa dobbiamo concentrare si velocemente perché abbiamo dello indelebili orarie o
Nel momento in cui
Dal momento in cui come dire si andò al primo mercato in cui si vendevano i programmi e queste concessionarie delle tv prova private scoprirono che non avevano i soldi perché c'era qualcun altro che era arrivato aveva pagato ed opera comprato tutto
Il presente è presente ha detto bene la signora il presente delle televisioni locali e un presente di sussidi di finanziamenti non è un presente di mercato
Anche qui forse si fa finta che il libro di Flavia dica una cosa variata ne dice un'altro forse le dice tutte e due per cui uno si sceglie quella che più piace
Ma insomma è un presente rifinanziamento mercato dicono in un mercato assistito vivono in un mercato assistito con un po'la sindrome di Stoccolma cioè sono un po'schiavi
Delle
Da una parte della politica dall'altra delle grandi imprese monopoliste e parole a le amano una e l'altra perché senza di loro non sopravvivere libero
Senza la loro bontà senza le loro sovvenzioni o aiuti in un modo o nell'ATO tant'è che poi un certo punto punti Pizzoni arrivavano da raramente per concludere il futuro e l'innovazione
Più mercato il
Quello che ha detto il presidente Catricalà
Sull'innovazione mercati pubblicità non è del tutto corretto mi sembra che nella televisione digitale di Arese ci sarà più marcato e ci sarà più pubblicità ci sarà più innovazione e ci saranno più soggetti quindi evidente che le televisioni
Locali dovranno trasferirsi però non possono dire che non hanno le frequenze dopo non le hanno perché le ambendo Ute molte di loro quindi bisogna in qualche modo anche intervenire con una razionalizzazione della sia del sia delle frequenze sia dell'accesso a queste frequenze lì c'è una sorta di comma ventidue della costruito in qualche modo dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per cui
Comma ventidue
Oltre ad essere un bel film ma insomma dice
Che chi è pazzo non popolare ma chi chiede di non volare non è pazzo e qui c'è una una delibera dell'Autorità per le garanzie alle comunicazioni che dice
Sedile le televisioni locali hanno diritto al tot per cento del quaranta per cento purché non abbiano emittente locale ma lettere purché abbiano le frequenze digitali ma
Non abbiano frequenze digitali ma se non avessero frequenze digitali non sarebbero televisioni locali perché una legge precedente dava le concessioni
Televisive locali solo a chi aveva frequenze digitali quindi
Nel mio in questo causa antiliberale bisognerebbe trovare delle formule perché come dire armonizzati DC del sistema grazie
Do ora
Intervento conclusivo Bruno somma ricco
E non può essere un intervento conclusivo dopo un dibattito così ricco
Essendo in qualche modo come avete capito che ringrazio in particolare debole la curatrice sulla vita dei
Delle parole in cui sono stato chiamato in causa vorrei dire semplicemente che
Questo libro
In qualche modo nella collana zone cerca di riaprire il cantiere del rapporto fra miti e territorio ecco che credo sia un cantiere che investa non solo la necessità di
Riprendere a parlarsi dialogare non so a quali condizioni commerciali mi rivolgo alla rappresentante delle crisi di questa Toscana ma credo che sia importante comunque questo fu confronto fra l'emittenza locale
E la RAI ma
Oggi c'è bisogno di una lì territorializzazione
Della presenza di un moderno un servizio pubblico assunti mediale ecco questa
E la mia sensazione
L'obiettivo del del volume primo volume di questa Sezione era quello non solo dai coprire come dire una necessità anche di otto miliardi
Il libro che aveva scritto Flavia per la vecchia collana di compiti è stato uno dei libri che aveva avuto maggiore successo era esaurito da non so quanti anni c'era una forte richiesta da parte dell'Università di via Fontanella Mattei
Ed anche
Quello di recuperare una tradizione che purtroppo
Nelle ristrutturazione che ci sono state nella RAI è andata persa mi riferisco alla direzione documentazione studi e per questo
Abbiamo ritenuto opportuno
Ripercorre effettivamente una tappa di una cronologia di un processo di uscita dal monopolio così come avvenuto in Italia allora
Una piccola considerazione personale storiche io ho lasciato l'Italia
Nel settantasette per andare a studiare a Parigi
Lo fa l'altro punto proprio
Incontrando intervistando board ENEL nell'ottantuno lui continuava a farmi l'alloggio dell'economia sommersa e anche di quello che alcuni giornali francesi chiamavano il caos televisivo al far West
Però volevo dire tranquillizzare il nostro amico di Domodossola tanto
Che
Inizialmente l'esperienza appunto promossa da persone come
Antonio Pilati e come Francesco sì gli atto l'esperienza delle radio libere delle tv libere mi riferisco soprattutto alla stagione che va dalla sentenza del settantaquattro a settantasette è stata vista con grandissima attenzione
Al punto che una persona che non era proprio un corsaro come lo stesso futuro presidente la Repubblica metterò
Un po'alla Pannella fece un intervento di diede vita provocatoriamente abbuffa ma mi sembra nel settantotto a una prima televisione libera conto la televisione pubblica francese
Considerata eccessivamente governativa
Io sono tornato in Italia nel dell'ottantotto devo dire mi sono occupato di televisione un po'la Commissione europea nell'ottantaquattro ottantacinque
Ecco devo dire che l'esperienza italiana in RAI mia
Mi faceva vivere le cento città le opportunità di questa tradizione che Godelli aveva così tanto decantato bene faceva vedere come è unico qualche cosa che si viveva molto negativamente
Le sedi regionali avevano perso sicuramente quel ruolo propulsivo ideativo produttivo che nell'epoca iniziale all'origine della terza rete dovrà muovere la terza rete era stata razionalizzata
Era passata sicuramente degli ascolti dal tre per cento al dieci per cento l'intelligenza di Guglielmi
L'aveva lame va certamente
Dinamite dinamici Zatta ma in qualche modo la visione territoriale aerea era vissuta molto male
Beh oggi ecco io credo che un modello servizio pubblico radiotelevisivo multimediale non dico che sia il concetto di servizio pubblico si identifichi con un soggetto si può identificare con una pluralità di soggetti esperienza
Spagnola
Di cui annuncio uscirà fra poco un libro dedicato alla strada il servizio pubblico spagnolo nella collana zone altre esperienze sono
Rendono conto di questa vivacità e che io ricordo dal novantasette al Consiglio regionale della Lombardia
Insieme al leasing organizzammo un convegno la Conferenza dei quattro motori o con altre Baden-Württemberg
La Catalogna la d'Italia la Lombardia eccetera beh il confronto in termini di risorse raccolte
A livello televisivo e radiofonico a livello regionale e di queste grandi ragioniera molto molto
Negativo per l'Italia eccetto se prendiamo la pubblicità e accolta dal gruppo Fininvest Mediaset allocativi rapporto cambiata B io credo che oggi
Anche attraverso libri come questi si possa non solo di attivare
Un dibattito un confronto con
L'emittenza locale un rapporto dialettico con il servizio pubblico che non si deve accantonare secondo me hanno dimensione nazionale
Si deve anche ripensare nella televisione la vecchia televisione generalista
Il rapporto col territorio allora vedevo in sala Giovanna Milella che faceva un bellissimo programma che chissà perché poi è scomparso si chiamava Italia Italia sulla terza rete
Ecco io mi auguro che di fronte all'esplodere di una tv bancarella che si esaurisce in qualche modo in un passaggio e e effimero si possa ritrovare un rapporto col territorio tale da in qualche modo giustificare anche una presenza un ruolo un filo di un finanziamento pubblico in questa dimensione ecco quindi
Intanto volevo ringraziare tutti per essere stati qui presenti
Mi auguro che questo libro possa appunto riaprire un cantiere medie territorio e che tutto questo non si traduca esclusivamente negli uno due e lo dico a titolo puramente personale essenza nessun riferimento al nuovo incarico nelle relazioni istituzionali
Possa esserci una presenza che non si traduca semplicemente in un numero di consiglieri e di un prossimo Consiglio di amministrazione o di una prossima fondazione che siano espressione di un'istituzione
Ma che questo rapporto dialettico con il territorio possa ritrovare l'infrazione veramente molto bisogno
Grazie però
Grazie a tutti FIAT coloro che sono rimasti ancora numerose è stato un incontro lunga spero che sia stato utile per me lo stato senz'altro perché
Credo che sia stato un confronto non troppo istituzionale dove ci siamo detti impatti verità che credo siano veramente stati interessanti per tutte le parti che hanno voluto partecipare
E per voi coraggiosi sapersi di questa di queste due ore vettovaglie spero
Nella stanza accanto grazie ancora a tutti grazie a chi ha partecipato a questo convegno grazie l'ultimo cuori o che le tv dai invisibili diventino visibili che la RAI collabori con loro
Poi