Vite in prima linea

Buona sera benvenuti
Allora intanto domani sarà una lunga giornata prevista la presenza dell'avvocato Montezemolo presidente di Confindustria
E avvieremo spero non tanti ma forse qualche problema di ordine pubblico volevo intanto dire divino arrivare troppo presto perché comunque non apriremo prima di mezz'ora prima dell'inizio dell'incontro
Quindi per motivi di sicurezza fino alle diciassette e trenta il Palavobis Hagen dovrà rimanere chiuso quindi gentilmente venite intorno a quell'ora e poi gentilmente non tenete posti quando le persone che vengono si siedano senza tenere posti per amici parenti venite un po'prima parcheggiate la macchina e poi in maniera piuttosto ordinata gentilmente riaccomoda erette all'interno in modo da non creare gli ingorghi che l'anno scorso forse molti di voi non c'erano ma si sono creati con Prodi di problemi e poi se no dobbiamo chiudere il pallavolo svaghi dare un ordine noi ma non mi sembra il caso
In un momento di vacanze di come siamo noi a Cortina adesso i cuori puliti ricordare gli appuntamenti di questa sera
Questa sera alle ventuno e quindici qui al per lavoro svaghi un autore e il suo pubblico incontro con Bruno Vespa autore di Storie d'Italia da Mussolini a Berlusconi Berlusconi condurrà Aldo Cazzullo del Corriere della Sera
Domani come vi abbia pronunciato sarà una lunga giornata inizierà all'Hotel Cristallo alle ore dodici e si parlerà di televisione
Con Michele Mirabella conduttore televisivo Stefano Zecchi autore de L'uomo è ciò che guarda televisione il popolo e Mauro Miccio autore del comunicazione di crisi e crisi della comunicazione
Mentre invece alle diciotto come io ho detto prima nella pallavolo svaghi diciamoci tutto dialogo tra il presidente di Confindustria Montezemolo ed Enrico Cisnetto
E alle ventuno e quindici un incontro tra arte e politica il titolo è la fine della politica e la difesa della Tolis con Vittorio Sgarbi autore de vedere le parole e Stefano Zecchi assessore
Del Ford assessore alla cultura del Comune di Milano condurrà Angelo Crespi direttore del domenicale e poi alle ventuno e trenta per gli amici del Miramonti Bruno Vespa farà un dopocena al Miramonti con i suoi amici e sostenitori
E veniamo all'incontro di questa sera
Vite vite in prima linea il titolo e chiamo come sul palco Roberto Arditi di RAI Uno Porta a Porta per condurre l'incontro un applauso
Buonasera
Con lui Toni Capuozzo integri inviato del TG cinque
Alessio vinci l'inviato della Cnn
Giorgio Cornacchione ex comandante del contingente italiano in Iraq
E lei grande giornalista autrice vede entro la guerra Monica maggiore
Grazie gli o le
Ringrazio tutti voi per esser questa sera e ringrazio i nostri quattro amici che sono con noi
Per una occasione di incontro che a tutte le caratteristiche per risultare molto interessante perché come è facile immaginare i temi di cui le persone che sono qui con noi oggi ci parleranno
Sono i temi per molti aspetti dolorosamente all'attenzione di tutti noi da alcuni anni a questa parte dolosamente perché sono temi che investono le prospettive di convivenza civile e del mondo intero
Che investono gli aspetti delicatissimi e drammatici del terrorismo
E che investono anche quella che è stata la guerra più a noi più vicina in termini temporali ma probabilmente anche più carica di conseguenze sugli scenari internazionali e cioè l'intervento militare
Anglo americano del due mila e tre in Iraq e poi il dispiegamento di un contingente multinazionale compresi
L'una cospicua presenza di militari italiani in Iraq abbiamo due tipologie di esperienze a nostra disposizione in questo dibattito
Abbiamo quella di tre bravissimi colleghi giornalisti due dei quali Monica Maggioni che su questo tema ha scritto anche un libro molto interessante che si intitola dentro la guerra e che ha pubblicato Longanesi
E che insieme alle sue Vinci hanno Monica Maggioni inviata del TG uno e Alessio vinci per la Cnn come io le ha poco fa ricordato e loro due sono accomunati da un'esperienza molto innovativa nel giornalismo dei suoi e dei teatri bellici quella cioè di avere seguito le truppe americane
Al seguito di alcuni reparti dove questo però accaduto loro ce lo racconteranno con molta maggiore
Precisione competenza di me avendo vissuto con questi reparti
è stata credo coniata a questo scopo anche una parola che cioè in inglese
Embedded
Il i nostri due amici giornalisti dei presenti hanno vissuto come un soldato senza naturalmente partecipare alle operazioni belliche senza avere armi a disposizione ma la loro vita era a tutti gli effetti quella dei reparti
Che erano in teatro di guerre in quel momento abbiamo poi con noi Toni Capuozzo inviato del TG cinque Carlo che anche come gli altri due amici giornalisti avete visto e seguito in innumerevoli reportage non solo dall'Iraq ma ad altri teatri drammatici e delicati di questi ultimi dieci anni le abbiamo
La straordinaria esperienza con noi del generale Cornacchione che è stato nella gli ultimi mesi del due mila e treni ai primi del due mila e quattro il secondo comandati comandante secondo perché succedeva ad un altro comandante
Di tutto il contingente militare italiano che al termine del conflitto è stato dispiegato nella zona sud di una parte della zona sud dell'Iraq che è quella di Nassiriya
Dove gli italiani hanno avuto l'intera responsabilità della sicurezza e anche dell'addestramento delle nuove forze militari e di polizia irachene e con questo quindi avremo modo quel generale anche di approfondire alcuni aspetti i temi sono tanti cominciamo un momento da Monica Maggioni un po'perché qui con noi abbiamo il suo interessante libro è un po'anche perché questa sua esperienza
Originale nel panorama del giornalismo internazionale
Monica fatta anche da donna e questo un elemento non irrilevante nel nel nel succedersi ENEL funzionale di cui delle giornate in quel modo
Io se siete d'accordo comincerei con un giro di sensazioni esperienze emozioni tant'cominciando dai vostri ricordi di giornalisti embedded e poi cercheremo anche di andare a guardare le prospettive di queste come dico che di queste vostre esperienze
E i ragionamenti che in futuro verranno Monica
Devo dire che dicevi farla da donna realtà lastra Nietzsche era già farlo del giornalista soprattutto perché Alessio era insieme mai
Molti i giornalisti americani che fin dall'origine dovevano fare questa esperienza perché il Pentagono ha deciso che ci fossero giornalisti
Americani i britannici al seguito delle truppe non era previsto che ci fossero degli italiani racconto questa cosa perché è realtà
è un po'all'inizio del mio libro perché questa delle mete un'esperienza che mi sono inventata per caso come spesso accade nella vita
Perché teoricamente in guerra non ci dovevo andare non dovevo andarlo a seguire perché nelle redazioni vengono affidati i ruoli diversi e a tutti e io teoricamente dovevo stare a New York solo che questa cosa la volevo fare a tutti i costi e mi sono letteralmente inventata la possibilità di andarci
Muovendo qualsiasi cosa e stava un'esperienza di quelle che uno così difficilmente dimentica quattordici volere del porto con questo io stavo con degli elicotteristi del dal CIPE dodicesimo aviazione del quinto Corpo d'armata degli Stati Uniti quindi stavo è vero erano elicotteristi quindi come dire già un pochino più preparati però stavo proprio nella pancia nel mezzo delle truppe mentre poi ce lo raccontava essa stava per marines quindi con reparti scelti più preparati probabilmente diversi anche se può anche lui c'era entrate record io stavo proprio con le truppe con i ragazzini con quelli completamente direi a volte allo sbando ma non voglio arrivare già alla fine della storia insomma perché erano persone arrivate da dai quattro angoli degli Stati Uniti molto spesso senza nessuna consapevolezza di quello che erano lì a fare
Con una grande dose di di paura e di domande in testa
E con loro mi sono avviata dal Kuwait
Una mattina all'alba verso verso l'Iraq sono state lunghe settimane in cui io stessa mi sorprendeva di essermi per finalità compensato il tutto meno che di trovarmi a condividere la vita dei soldati
Tanto meno in una tenda con altri diciotto soldati tutti uomini
Perché siccome per esigenze così televisive dovevo stare vicina al mio cane lamenta non c'era altra alternativa che quella di dormire in una tenda con altri diciotto soldati
Per cui uno si rende conto che che ricordi dopo un periodo così lungo sono sono moltissimi
E poi si rende conto di un'altra cosa da cui appunto è nato il libro
Questa esperienza ben bene ed è stata un'esperienza molto contraddittoria per molte ragioni ma in Italia
Prima ancora di capire cosa fosse di porsi delle domande
Tutti a lei lancia le risposte
Tutti sapevano già dove bisognava essere a fare i giornalisti per fare i giornalisti bene
Per cui io un giorno ho detto no va be'adesso racconto che cos'è stata questa esperienza perché perché questa esperienza è stata molto diversa per ognuno di noi per ognuno dei cinquecento giornalisti che erano con le truppe per esempio
Non in quanto italiani considerati per nulla strategici dal Pentagono
Non siamo stati mai non solo controllati manichino accompagnati nemmeno guardati nemmeno seguiti una volta cioè a oggi nessuno ancora controllato ho ho visto una delle cose che noi abbiamo fatto perché la mandavamo col nostro piccolo satelliti in ogni loro manco si ricordavano dove eravamo
Io e Silvia Giulietti appunto l'operatore in una condivisa come questa esperienza
Un giorno abbiamo saputo dal nostro campo è arrivata un un media che diceva nessuna notizia degli italiani Forbes c'avevano perso come dire nel caos della guerra che avanzava
Devo dire perché è un racconto che poi rimane addosso e che poi è diventato un libro perché è stata un'esperienza che per me ha significato rivedere moltissime opinioni preconcette che avevo sull'esercito americano sul funzionamento di questo esercito
Quando poi ho sentito in epoche molto più recenti parlare a fare polemiche sulle comunicazioni che ovviamente nell'esercito americano sono perfette perché così devono essere eccetera io ricordavo per esempio la nostra avanzata in cui non c'erano Radio in cui non sapevamo spesso dove stavamo andando
In cui mentre c'era in corso la battaglia di Nassiriya né che avevamo tutti i camion della logistica ed erano centinaia e centinaia di camion lungo il deserto stavamo infilandosi nella battaglia dove peraltro c'era Alessia raccontarla insomma una serie di lobbies comuni sfrattati anche sui soldati anche su su questi ragazzi che costituiscono poi i grandi numeri dell'esercito americano e siccome è stata un'esperienza particolare diversa da quello che che mi aspettavo e che che avrei mai pensato di vivere ecco ho deciso poi di raccontarla
E stato motovedette nel libro ci sono tanti spunti che riguardano poi la vita quotidiana di tutti i la vita quotidiana di questi ragazzi ci arriveremo anche con toni e con il generale Cornacchione che sono così uguali a noi e in fondo anche così diversi no Alezio perché sono uguali a noi e però fanno un mestiere almeno in quel momento che tanto diverso da quello che svolgiamo tutti quanti ognuno fa il proprio
Ma cretese ricordare intanto io non so quanti qui nell'anno in questa in questa tenda sappiano che las tutti i soldati americani sono né un esercito di volontari quindi non c'è ho detto mestiere e è una quindi i tempi per loro però è un mestiere anche che loro fanno perché tante volte da dove vengo non hanno alternativa loro modo di vivere estero militari America specialmente nelle zone economicamente più disagiate è un anche un modo di essere riconosciuti di essere di di poter servire a far parte quindi per loro essere in Iraq è un lavoro più che una missione
Io ho trascorso
In tre mesi e mezzo diciamo con le truppe con i marines americani faccio parte di una di un gruppo di marines che erano diciamo all'inizio quelli che dovevano per primi entrare in Iraq e aprire la strada ha poi convogli militari di approvvigionamento che chiaramente
Il problema di questa guerra che se ci sono mille cinquecento soldati tessono diciamo a livello del confine dietro di loro ci devono essere almeno altri cinque mila che li mandano a convulsioni tutto quello che serve per poter condurre una battaglia
La mia esperienza personale è stata un'esperienza abbastanza rapida credo perché ecco se qualcuno avesse chiesto nel due mila e tre quando io può ero in Iraq durante la guerra se a oggi ancora gli americani sarebbero stati lì in questa aspra infine la presenza massiccia con la quale sono adesso non l'avrei mai creduto
Si parlava allora di un'operazione militare se non veloce comunque abbastanza facile si parlava comunque anche con i marines coi quali ne abbiamo trascorso diversi giorni diverse notti loro comunque sapevano che lì in quello che loro vedevano come nemico unico facile da combattere disorganizzato con poche armi
E quindi io tutto il periodo fino al diciannove marzo quindi l'inizio della guerra e poi fino al ventitré di marzo quando iniziata la battaglia di Nassiriya
Perché credevo che comunque sarebbe stata una guerra facile quello che è successo il ventitré marzo
Era un po'il preludio se volete di quello che sta succedendo oggi e cioè che a un certo punto i marines nel mio caso i marines a qualche successo anche corso al su larga scala ad altri reparti si sono resi conto invece che questo esercito che loro dovevano combattere era molto più determinato di quanto lo non si aspettasse perché è vero che le truppe americane sono arrivate a Baghdad nel giro di poche settimane
Il problema che si sono tra virgolette dimenticati di ripulire lire partire posteriori quindi loro sono reali fino a Baghdad lasciando dietro di loro
Decine decine decine migliaia di di soldati e di di personaggi che oggi fanno parte della guerriglia contro l'Iraq e il ventitré marzo con annesse marinate Nassiriya
Ricordo che il Sud uscita era stato descritto dai tutti gli analisti Intelligence come amico nei confronti di soldati americani quindi per noi in Assiria e il sud rappresentavano un primo arrivo Pepoli dovute per lanciare le operazioni militari più a nord
Rappresentava una città amica siamo entrati a Nassiriya dodici minuti dopo il reparto col quale do io ha perso
Diciannove uomini persi dopo una da taglia feroce e inaspettata che ci ha colto accolte soldatini nove che erano dentro totalmente direi impreparati io ho avuto modo di partecipare a tutte le riunioni di Intelligence nelle settimane precedenti all'arrivo a Nassiriya
E devo dire la verità che se c'è una cosa che ho imparato in guerra per credo che il generale scuderie quando c'è un piano poi una volta che si è sul campo il piano viene completamente messo da parte e ci si adegua a quella che è la realtà
Quindi brevemente quello che io ho notato è che se noi tutti quanti noi io stesso venne fatto diverse guerre ma questa è la prima volta che ero da accompagna un esercito regolare comunque venne venne equipaggiato come potessero sembri e poi possiamo parlare anche magari di alcuni difetti dei loro dello equipaggiamento ma è la prima volta e mi trovavo con dei soldati diciamo che sulla carta erano più forti ecco arrivati lì il ventitré marzo pochi giorni iniziò la guerra mi son detto se questo inizio io a Baghdad non ci arrivo vivo
E invece poi via verità che successivamente le altre tre tre scontri a fuoco molto feroci tra virgolette violenti che io ai quali ho assistito purtroppo lo dico purtroppo perché son cose che in guerra spara cadono erano incidenti di fuoco amico cioè eroi americani che sparavano contro di noi possiamo parlare un pochettino anche di quello che si tratta ma l'esperienza è che nei primissimi giorni della guarirà capo dopo chiaramente l'arrivo validarla caduta di della Stato di di di Saddam Hussein ci ha fatto un po'dimenticare quel ventitré marzo è se voi vi ricordo del bene il primo maggio il presidente americano ha dichiarato l'operazione militare finire somma la guerra poteva anche era essere finita e invece oggi vediamo che lo scenario in Iraq è completamente diverso io a titolo personale vorrei dire che secondo me la guerra purtroppo è lungi dall'essere vinta nonostante si parli già in qualche maniera in alcuni reparti di più di dedurre truppe troppo bene che in questo momento dirà rimane un Paese totalmente instabile
Grazie all'azione io vorrei chiedere a Toni Capuozzo prima di sentire il generale una riflessione non solo perché torni è stato a lungo la ma anche perché l'esperienza sia di Monica che di Alessio vinci è un'esperienza nuova nel panorama del giornalismo che forse pone anche qualche interrogativo o o ci impone di fare qualche impressione sul modo del tempo nostro di fare questo nostro mestiere
Mattutino e crudele ricordiamo l'ampia produzione cinematografica o televisiva
Ad esempio che riguarda la guerra del Vietnam dove in moltissime occasioni il ruolo dei giornalisti era un ruolo di contrapposizione assoluta rispetto alle ai militari che operavano in quel tratto questo lo dico prima di entrare in delle opinioni che ognuno può avere in questa come in altre questioni di carattere militare o geopolitico questa esperienza dei nostri due amici che non hanno personalmente perso
In alcun modo l'ordine lo dicevano lo ambedue pochi minuti fa la loro capacità di giudizio nel fare questa esperienza però certamente è un modo di fare giornalismo in teatro di guerra nuovo cosa cambia cosa cambia secondo te questa intervento militare del due mila e tre
Nel modo di guardarlo dal punto di vista dei mezzi di informazione
Ma io ho sempre
C'è stato in moltissime polemiche anche all'interno del mondo giornalistico sulla figura dell'embedded
Io l'ho sempre difesi con
Con con forza non solo perché conosco bene entrambi
Abbiamo fatto un po'di guerre insieme insomma di qua e di là
Ma perché credo intanto che
La possibilità di riavere ciò che non avviene avveniva in passato dei giornalisti al seguito di un reparto che si muove sul terreno è un punto di vista aggiuntivo è un altro punto di vista è una telecamera in più
Ed è un giornalista in più
Avrei qualche perplessità si è forse l'unico punto di vista se fosse l'unica sede avessimo potuto seguire quella guerra quel conflitto solo attraverso una telecamera al seguito delle truppe americane ha così non era tutte le testate per qualche per le quali lavoravano loro avevano molti altri punti di vista cose
E dopodiché credo che vale sempre Pini Benvenuti coraggiosa la scelta dell'esercito americano
Nelle detto di trasparenza un elemento di bene e poi ripeto vale per la coscienza dei singoli in modo di raccontare dei singoli la loro il loro rapporto con con la realtà
Ed è curioso che spesso chiudo la polemica aperta nel senso che
Scritta anche con il segretario
Del nostro sindacato segretari segretario della Federazione nazionale della stampa che faceva delle battute sul giornalismo embedded per lui sinonimo di giornalismo parziale militante dei PAC giornalismo italiano & rispetto alla guerra in Iraq
Ebbene ma dall'altra parte abbiamo avuto un un inviata brava coraggiosa professionalmente più che valida come Lilli Gruber che ora fa le l'europarlamentare che chiamava resistenza
Lei impresa della dei liquidi quindi che il giornalismo anglosassone molto più neutro chiama Sargent cioè insorti con un con un aggettivo che non hanno in un'accezione positiva né una cesta eccezione negativa
Ora è in Italia per me per cui della mia generazione anche se conosciamo sappiamo che la Resistenza avuto deve le pagine meno nobili gli altri siamo una Repubblica che è nata dalla Resistenza perno e resistenza vuol dire
Una ventata di democrazia di libertà è un concetto positivo allora se io uso la parola Resistenza all'interno di un servizio di un telegiornale telegiornale pubblico cioè pagato quei miei ecco i vostri soldi
Non nostro descrivendo un fatto fisico no la resiste qualsiasi movimento che si oppone a un altro movimento è una forma di resistenza di attrito rischio di da una valutazione politica
A mio avviso in quel caso radicalmente sbagliata dal punto di vista politico e perfino dal punto di vista morale
E di aderire che per le aveva fatto più resistenza foto
Allora quattro il
Quando trovando sia di fronte alla morte di un gesto di ribellione per non darla vinta completamente
A chi stava per ucciderlo hanno fatto resistenza i cittadini iracheni che sono andati a votare il trenta gennaio con accentua
Ora abbiamo giornalismo che non sono nel campo sul campo dell'Iraq ma diciamocelo anche questo
Dicono è dura l'Iraq quello potranno raccontare tutti che dura e difficile ma il momento peggiore è il ritorno che tu ti trovi in un Paese che su questo come su altre questioni ma in particolare su questa questione
Conduce un'eterna campagna elettorale per cui ogni argomento viene tirato da una parte e dall'altra e schiavizzato banalizzato tradito dalla politica italiana
Ancora adesso
Per me
Questo approccio discorso ma discutere della presenza del contingente militare italiano in Iraq che ho visto lavorare da vicino ma che soprattutto ho visto il cui lavoro ho potuto guardare dal di fuori insomma con un punto di vista che era molto più simile a quello della popolazione irachena
Discutere oggi Restano vanno via o anche la furia con cui in questi giorni i giornali si accaniscono dire è iniziato in un ritiro questo ridimensionamento metri evidentemente si tratta di un processo che non avrà una data di ripiegamento della barriera ecco esattamente se guardiamo all'Iraq di oggi
E accantoniamo insomma per il altri dibattiti le legittime posizioni su quella guerra che loro ce ne conti cui un punto di vista preziosa quello che hanno raccontato vinceva Maggioni
Che stupido che continuiamo a discutere era giusto aver ragione Bush aveva torto Bush aver ragione governo Berlusconi a dire sì però non partecipiamo indagato oggi continuare a discutere in quei termini della presenza militare italiana e esattamente come se di fronte a un incidente stradale
E a un ferito
Sull'asfalto importo i portantini cinque righe centodiciotto è cominciato a discutere chi era per ragione e chi ha torto nell'incidente stradale vice qualcuno a soccorrere
Era portare in ospedale c'è un Paese che vai aiutato comunque sia che la si pensi in un modo o nell'altro noi due a memoria privati chiaro ecco Nicola questo è un tema molto importante che tu sollevi
E allora io vorrei provare a coinvolgere il generale Cornacchione quasi chiedendogli
Fare finta di essere
Già nell'intenzione di essere di fronte ai suoi nipoti a raccontare di queste esperienze Navoni farle questa domanda
Nel vostro lago di tutti i giorni e poi troveremo modo anche di arrivare a momenti dolorosi perché la vita del contingente italiano a Nassiriya ha conosciuto tante giornate di lavoro importante di sostegno alla popolazione ma anche conosciuto momenti drammatici basti per tutti l'attentato
Che costò la vita a tanti militari italiani e che si inserisce in un contesto quello dell'Iraq che non è solo delle bombe che esplodono ma anche del contesto politico perché di questo anche dobbiamo dovremo parlare un momento vorrei chiederle questo
Nel vostro fare i soldati nel due mila e cinque
Quanto e lei che ne ha responsabilità di altissimo livello quanto contano anche se viste da lontano
Il giornalismo i mezzi di informazione e la politica vi condizionano e se sì come
Sì vorrei iniziare una considerazione innanzitutto oggi mi sento io in Bad perché la prima volta da una condizione Stranamore un generale essere quattro la legge i giornalisti in un partner come questa
E sentire parlare questi giornalisti di cose che tutto sommato quel militare io non ho visto perché io ho partecipato alle operazioni del contingente italiano in Iraq tristi periodi ma con comunque erano momenti in cui la guerra la fase di conflitto vero e proprio ragia terminata quindi è veramente strano sentire da altri perché non fanno la mia professione raccontare di cosa che invece molto sono attinenti alla mia professione
Ma questo è forse un segnale del del mondo che cambiano qui a quello vengo quello che lei diceva
Io con loro che ho avuto modo di conoscere in varie parti del mondo dove loro sono stati molto più di frequente di me
Come è capitato anche a me di essere ho visto in questi anni una evoluzione incredibile dei rapporti che ci sono tra il mondo dei media
Il mondo delle istituzioni che noi rappresentiamo
Un processo un'evoluzione veramente sostanziale io mi ricordo
Non moltissimi anni fa quando nelle forze armate italiane hanno cominciato a essere impegnato in queste interventi al di fuori del territorio nazionale chi indossa l'uniforme come me non nascondo e non non non dico non svelo certo segreto dicendo che c'era una certa precauzione nei rapporti con la col mondo dei media
Va bene forse venivamo da qualche decennio
Di storia nazionale in cui le istituzioni forze armate istituto forze armate non riusciva mai molto bene in questo tipo di rapporti
Invece ho visto crescere positivamente questo rapporto proprio nel contatto che quotidianamente ormai la dieci anni a questa parte abbiamo
Tra questi due mondi che apparentemente sono così diversi ma che poi vivono esperienze così forti in comune
E questo credo che sia stato molto positivo per la crescita anche anche del Paese
Chi ha vissuto con nuovi giornalisti hanno vissuto con nuovi hanno forse che lo dicevate prima qua avuto modo io mi ricordo che Monica Maggioni me lo ricordo molto bene mi disse questa frase e in una trasmissione televisiva sette otto anni fa quando ci siamo conosciuti a prima volta presentando un altro libro questa volta non suo va bene quindi la ma io vengo da
Un mondo diverso avevo dei preconcetti parlandoci ho capito che c'è qualcosa di diverso e per me è stato un segnale molto forte lo ricordo ancora dopo tutti questi anni
Quindi una crescita una crescita è nata anche da parte sicuramente
Dinoi militare c'abbiamo
Abolito abbiamo fatto cadere anche queste nostre barriere che può forse la società aveva contribuito a creare ma noi stessi avevamo Orso legificate perché ci sentiamo più sicuri all'interno nelle nostre barriere vivevamo
In situazioni particolari nelle nostre caserme difesi da Muriel molto alti con filo spinato sopra e tutto questo è crollato
Insieme al famoso Muro di Berlino ma è crollato anche questo quando abbiamo cominciato a uscire queste barriere non ci sono più state noi ci siamo mostrati per quello che siamo ovviamente
Come istituzione coloni propri preti con tanti difetti che come uomini e oggi donne ci portiamo dietro e abbiamo avuto ha possibilità di scambiarci delle idee
Ieri avere le nostre opinioni magari non sempre uguale ma la possibilità di cambiare credo che il risultato dal punto poi in vista dell'informazione
Che viene data all'opinione pubblica questo sia stato un processo estremamente positivo
Quindi
Ecco io vedo tanti hanno cominciato a dire come vedevano i giornalisti militari perché loro erano al seguito delle unità io potrei dire come adesso i militari guardano i giornalisti quando Vivona con loro scambiano con loro
Molte volte in quei magari rari o particolari momenti anche diciamo tra virgolette di relax ma ci si può lasciare andare un po'a qualche considerazione di quello che è stato fatto durante la giornata
Quindi ha preso un po'di più va bene anche il ciascuno non più nella sua posizione forse istituzionale
Credo che questo abbia porterò una crescita adesso torniamo in altri ci consente di lei è stato buonissimo in questa sua no non non ci dica lo sa no per carità non cinica però siccome lei che non c'ha detto c'è uno scambio di opinioni ora senza fare nomi
Senza capiterà però anche a chi sta in divisa di vedere un servizio alla televisione di leggere un articolo e dire le cose non stanno per niente così almeno dal nostro punto di vista
O o qualunque cosa leggete vedete in televisione mi pare perfetta aveva no ecco sì ma se D'Alema dava ci mancherebbe no no no non volevo dire questo
Assoluta se ho detto se vi sono no va be'se no favorita Gallina volante in mano andiamo a colpire in agosto no no no no no no io volevo dire che
O il primo ognuno raccontava le proprie realtà alle proprie verità non c'era uno scambio
Il quello che esce oggi viene da un processo molto diverso di uno scambio di opinioni di un vivere anche insieme
Talune ci situazioni e circostanze che porta sicuramente molto più vicino alla verità Carbone colabrodo evitare che volevamo che il punto di vista in divisa resta in divisa uno almeno un po'
Certamente certamente ma io ho parlato
Sovente con giornalisti di ogni tanto opinione testata e così via non ho mai trovato delle
Su un campo delle divergenze ideologiche chiede cinque facevano rinchiudere ciascuno nel proprio guscio cioè e quindi ci impedivano di comunica cito negano Ettore ma anche con l'aiuto di Toni Capuozzo a parlare del lavoro degli italiani della situazione vorrei segnalarvi
Due aspetti che a me hanno colpito molto del libro di Monica Maggioni che è un libro interessante
Perché insieme ad alcune riflessioni di analisi Monica ci dà un racconto di vita quotidiana pieno di dettagli
Noi abbiamo tante occasioni libreria di trovare libri di analisti o anche di giornalisti che ci parlano degli scenari
E sono molto interessanti qualcuno di più alcuni meno non abbiamo tante occasioni di leggere
Esperienze di vita vissuta quotidiana dalle quali poi ognuno trae e le riflessioni che crede di più ci sono però due aspetti dell'IPO di Monica che a me hanno colpito il tuo nome
L'esperienza di una donna di una giornalista a contatto con il dolore
Con la morte con la paura
E con il pericolo tutte concetti che ne abbiamo ben presenti in teoria
Nella pratica fortunatamente assai di meno
Il secondo aspetto che mi ha colpito di Lugo di Monica eh
Il fatto e Monica in alcune ponti delle loro lo riporta anche con un pizzico di sorpresa che in un contesto come quello Cambiano le regole in base alle quali delle persone trovano un momento per scherzare
Cioè quasi come se
Si dimostra anche in condizioni pericolose drammatiche anche qui senza giudizio di valore che l'uomo e poi magari anche il generale anche in Versilia amici ce lo possono confermare l'uomo
Ritrova ricostruisce una capacità di trovare un momento di svago anche situazioni che non dovrebbero nemmeno farci arrivare col pensiero
Queste due cose che escono dal tuo libro
Beh sì perché mi fai pensare per esempio a a una scena che è quella a cui ho assistito alla al Mash che l'ospedale mobile tra l'altro che ha fatto la storia della degli ospedali da campo americani ricorderemo tutti i film e fiction eccetera sul match Vietnam queste norme ospedale
In cui accadono le cose più strane beh ecco accade davvero e così perché io ricordo di aver passato più di un giorno dentro al massimo dove arrivano tutti soldati feriti nella battaglia di Baghdad di nelle battaglie nel tentativo di arrivare a Baghdad
E devo dire una assisteva alle situazioni peggiori cui uno system guerra amicizie perdono appunto persone con le quali hanno vissuto fino al secondo prima ragazzoni che si immagina Remo sulle spiagge californiane al surfare tra le onde li trapassati dai proiettili altri magari che stanno subendo un intervento a cuore aperto come mi è capitato appunto di vedere in mezzo alla sabbia sotto una tenda
Ecco io ricordo come fosse adesso di là dalla porta della sala chirurgica al torace aperto di questo ragazzo e di qui un gruppo di medici e di infermieri che mangiavano gli amaretti e son queste
A relazioni K che era l'unica cosa che potevamo mangiare in quel momento quindi resterà azioni preconfezionate e ridevano come pazzi e io dicevo ma non esisterebbe mai in un anche in un ospedale italiano normale insomma di uscire dalla sala operatoria e vedere gente che si scherza si tira cose eccetera pari c'ho riflettuto un attimo di più
E si mandata da un medico che ero medico giapponese ricco ferma
Che l'altalena c'è un'edizione maltesi che si passa sopravviverà e l'orrore se non è questa la facciamo tutti i giorni
Tutto l'anno sempre ecco ho capito che veramente anche le regole devono cambiare per sopravvivere semplicemente quindi quindi cambia quello che avviene i rapporti tra le persone perché la paura perché la condivisione della fatica anche cambierà porti tra le persone e non necessariamente migliore nel senso che gli esaspera per cui ricordo per esempio
La rabbia che avevano i soldati che con me viaggiavano anch'io con loro veramente
Nel camion la notte dell'invasione ed erano arrabbiatissimi del fatto che io fossi lì in mezzo a loro ma cambiati per una ragione semplice che un camion a un predellino ha fatto per due persone
Io in mezzo significava il loro spazio ridotto quindi una fatica ulteriore e volevano sapere a tutti i costi perché gli era andata lì in qualche misura a rompere le scatole a loro in mezzo a loro soprattutto in una situazione di così grave rischio poiché è successa una cosa anche un po'paradossale perché loro continuavano enfatizzare il discorso del rischio perché appunto vedevamo
Tutta questa battaglia intorno e appunto a Merano marines erano ragazzotti proprio presi
Uno arrivava da da un quartiere newyorkese dove diceva che era l'unica cosa che ormai poteva fare l'altra un ispanico che cercava di ottenere la cittadinanza stando lì
E per quel a un certo punto però meditano insomma mai pericolosissimo non vedi lampi la guerra eccetera di Xi va be'ragazzi non sarà mica un problema così grossolane che arriverà propria prendere noi non sapranno insomma basta un proiettile ve la faccio breve sono andati avanti allora praticamente con questa serie basta un proiettile io cercavo
A un certo punto e tranquillizzarli perché ricoveri mediocri tranquillizzi se non è un guaio e mi dicano
Poi dico mica mica prenderanno proprio noi e poi perché basta un proiettile su un camion e norme un proiettile cosa potrà fare vera vanno sul camion degli esplosivi il comandante
Scoccia chi stimo di dover sistemare i giornalisti a un certo punto il camion su cui ero si era rotto se sbaglia come ha detto va Il Sole ventiquattro io salgo sulle ventiquattro scopriamo che io stavo viaggiando sul camion che portano a tutti gli esplosivi
Per il contingente quindi insomma
Però ecco al di là di queste vicende che hanno un che di paradossale è vero che quel tipo di situazione quel tipo di confronto duro
Con la fatica con la paura con la perdita delle persone con le ore cambia completamente il modo di essere delle persone
Però se mi permetti Roberto prima di di passare appunto agli altri la parola io volevo chiudere un secondo o semplicemente aggiungere una riflessione su quello che stava dicendo Toni e rispetta la presenza oggi dei militari eccetera io devo dire che per esserci stata per aver parlato con gli iracheni per aver avuto anche la fortuna tutto sommato di andare al di là del luogo comune per questi pensa che tutti gli iracheni non vogliono le truppe o tutti gli iracheni vogliono le truppe dell'OPA e la realtà è sempre una cosa un po'più complicata non è mai proprio bianca o nera
Sembra una cosa più articolata però pensare oggi
Che a qualcuno venga in mente di togliere i soldati dall'Iraq perché a noi oggi fa molto più comodo signori perché a prescindere dalle valutazioni su questa guerra che se poi volete facciamo no ma insomma ognuno ha la sua opinione e credo che tutte le opinioni radar rispettate c'è un oggi col quale fare i conti e pensare oggi che l'Iraq venga abbandonato al suo destino dopo che abbiamo fatto i nostri comodi in un senso o in un altro dicendo adesso scusate
C'è Al Qaeda ci sono i terroristi ops sono problemi vostri noi ce ne andiamo questa è la scelta più scellerata di tutta e per cui penso che anche chi continua per la sua età
Ovvie ragioni di battaglie di dialogo politico a chiamare i nostri soldati truppe di occupazione dovrebbe pensare a quello che è l'Iraq ottici e per cui da certi slogan bisognerebbe avere il coraggio di prendere le distanze
E cominciare a ragionare sulla realtà
Grazie Monica io vorrei con i nostri amici procedere un po'in questo modo s'con l'aiuto di Alessio Vinci vorrei un momento parlare di questi anche di questi soldati americani
In modo tale che poi chiediamo o magari possiamo fargli anche qualche domanda tutti insieme al generale Cornacchione di aiutarci invece a parlare un po'dei soldati italiani
E poi vorrei chiedere a Toni Capuozzo se ci aiuta a parlare un po'anche di queste persone che in Iraq ci dicono che sono gli iracheni perché secondo me io uno dei dei rischi che corriamo guardando queste cose da dall'Occidente e quello di sì certo c'è stato un intervento militare poi ci sono dei contingenti non solo di militari che aiutano però lacci e della gente tanta gente
Che vive
Normalmente peggio di noi
Anzi che vivono quasi tutti i precedenti
E quindi e e tutta questa grande questione dentro la quale siamo parlo di quella degli interventi militari in Iraq non ha se non avrebbe senso se non ci fosse l'Iraq e lì la che oltre che un confine geografico una nazione un popolo
Con persone anziani bambini persone che sanno bene che se ne stanno male perché se no il pericolo è che sembra tutto finito sembra tutto
Siccome anche gli eserciti però sono fatti di persone io comincerei a chiedere a D'Alessio di parlarci un po'lo ha fatto anche un po'anche naturalmente come come lo fa in tantissime in tutte le pagine del suo libro
A parlarci di questi soldati americani delicato che anche sì sei no ci sembrano dei personaggi del telefilm invece sono ragazzi in carne e ossa sono ragazzi in carne e ossa uomini
Sì diciamo nei Marines Quarto degli Ebrei non sono anche Marinone ma il reparto qual ero io
Era così avanzato che c'erano solo c'erano solo uomini
Si è parlato parecchio del rapporto che c'era fra la stampa e fra i soldati italiani in mani americane inglesi che poi più o meno
Sempre la stessa cosa io credo che il Pentagono il quartier generale di questo esercito ognuno di loro ha hanno interessi
In qualche maniera influenzare l'opinione pubblica come si fa lo fai tramite tra i giornalisti quindi noi siamo stati invitati dall'esercito americano a partecipare in presa diretta
Alle operazioni militari in Iraq semplicemente perché dieci anni prima si parlava troppo del fatto che non c'erano abbastanza giornalisti
In Iraq e quindi non si sapeva cosa scusa succedendo parli tu parli della prima guerra occuparla prima quel manto e quindi nel nel nel due mila e tre hanno invitato mi pare non so in quanti hanno tre mila cinquecento giornalisti fare così
Giustissimo chiaramente chi critica i giornalisti embedded per dire avevano una possibilità troppo
Parla un po'composita per per capire cosa sta succedendo nel resto del contesto militare
Nel caso della Cnn dovevamo sessanta giornalisti cioè di corrispondenti sul campo di cui cinque erano in verde
Quindi era chiaro che noi che eravamo in venti con i militari offrivamo un un punto di vista aggiuntivo e non io non sta non stava a me dire la stiamo vincendo la stiamo perdendo la guerra quando ci siamo trovati di nuovo a Nassiriya in cui lo scontro a fuoco io ho raccontato la storia che credevo che vedevo senza dire visto che succede così perderemo la guerra ho visto che succede così a vincere era semplicemente in presa diretta poter dare un punto di vista che era poi quello che chiede che riesce a vedere io anche perché poi quando succedono queste VTR questi scontri a fuoco non è che today giornalista ti metti in mezzo e capisci chi farà parte di sparlato sole successivamente pericolose quindi cerchi di capire più o meno quello che sta succedendo ma intanto c'è chi anche di sopravvivere perché poi di raccontare
Quindi non è che quello che tu dici magari di Fini minuti nelle prime ore è necessariamente la verità è quello che tu hai visto per quanto riguarda il rapporto con i con i soldati
Io devo dire che acque nere sono arrivati con mi hanno assegnato a l'unità militare con la quale io quattro scosse diversi mesi all'inizio c'era un moltissimo sospetto nei confronti c'era sospetto perché intanto
Non furono sapere perché è una cosa nuova per loro
C'era sospetto perché molti di questi marines coi quali ho trascorso diverse settimane diversi mesi ero marines che non erano mai stati in guerra
Cioè bisogna capire che la strane maggioranze sulla ora non più perché siamo già al secondo al terzo turno ma nel due mila e tre quando la guerra è cominciata la stragrande maggioranza dei marines ero lì ed erano per la prima volta in uno scenario di guerra reale cioè tutto quello che loro avevano fatto per mese mesi anni anni di allenamento di addestramento per la prima volta si sono trovati di fronte a uno scenario reale
E ed era curioso presente parlando con loro cercando chiaramente di condividere alcune storie io raccontavo delle mie esperienze di guerra in Jugoslavia in Afghanistan e loro ascoltavano me ed ero ero io quello che era tra virgolette l'esperto militare
E loro erano dei soldati con armati fino ai denti kalashnikov fra eccetera eccetera sta così gli M sedici
Classico c'erano gli altri M sedici e compagni e e e chiedevano a me ma allora morto come un morto non l'ho mai visto un morto quindi trovando trovarsi con questi marines parlare di queste cose poi cinque giorni dopo vederli piangere perché appunto non ho perso come racconta
Monica un compagno un amico qualcuno che diventa per forza amico perché poi la verità in quanto trascorre in quel tanto tempo in quelle situazioni poi automaticamente diventi amico chiaramente dal dal nostro punto di vista di giornalisti
E io credo che forse l'impatto che avevamo noi come corrispondenti americani seguendo soldati americani
Era era era era incredibile non ce l'ho fatto a testa data che durante i nostri collegamenti non potevamo dire dov'eravamo geografia geograficamente non potevi dire che ieri a Nassiriya non potevi dire perché se no
In teoria il nemico guardando la Cnn che possiamo vederla ovunque potevano capire che in quel punto lì c'era un attacco preciso c'è quindi non potevamo dire quello che dove dove dove eravamo quella cos'era che quando tu fai filmati riprendi soldati
Nel giro di una settimana le madri i figli i parenti di quei soldati che era con me avrò capito teneva perché c'ero io c'era i loro compagni perché io ero non potevo dire con chi era ma se loro vedevano che c'era un soldato lo sapevano che questo dato faceva parte di quel più di quel plotone quindi certo punto nel giro di un mese
Io appunto no almeno non non mi sono arrivate perché me le bloccavano ma svariate decine e decine di e-mail delle madri dei parenti che volevano sapere cosa succedeva quindi noi da un lato offriamo al cui servizio loro cioè loro capivano come stavano questa guerra poté offrirla in presa diretta
Per quanto riguarda come i soldati americani poi durante tutto il piano di guerra si sono un pochettino anche aperti nei nostri confronti
Cioè devo dire anche un po'di invidia nei nostri confronti perché si è parlato parecchio di soldati appunto del mito del marines dire che arriva in guerra preparatissimo con migliori armamenti così purtroppo in Iraq a inizio gara non è stato così
I marines sono arrivati il mio plotone per esempio aveva degli degli dei veicoli anfibi che erano previsti per l'acqua però gli adottati al al deserto
è uno dei dei dei veicoli che non erano previsti al combattimento ma al trasporto di truppe quando hanno cominciato a sparare con le granate contro questi questi veicoli che ci trasportavano le attraversano come se fosse burro oggi questo non succede più perché l'esercito si è in qualche maniera addestrare siete seguito il panciotto con del del del del delle placche di metallo per poterle protegge
Però a quel punto lì chiaramente lo cede non erano protetti da giubbotti anti proiettili da tutti antichi alla una serie di cose che c'erano date mutazione sia la Cnn che il comando militare americano che non voleva avere giornalisti morti fra che che loro non avevano quindi avevo il giubbotto antiproiettile maggior parte loro non l'aveva per esempio
Quindi c'era chiaramente ci vedevano con un po'di sospetto un po'di invidia sfiducia poi c'è un'altra cosa
Quando i soldati americani con i marines ma in generale sulla chimica e sono in caso di guerra sono totalmente
Sta staccati dalla realtà ce l'ho non hanno televisione non leggono i giornali non è che si portano il computer per legge le agenzie ma se non hanno assumente nessuna idea di quello che succede
A casa col di quello che succede nella città più a nord sono totalmente isolati cioè il loro il loro la loro zona di guerra non è l'Iraq sono quei trenta quaranta chilometri quadrati sotto la loro responsabilità
Io invece che facevo giornalista io devo raccontare io la sera mi collegavo col computer faceva telefonate e aveva in qualche o quindi cosa succedeva la sera che praticamente la mia tenda
Quelle volte che ho tempo in entrata ed era diventato un po'un centro di raccolta tutti marines che tentavo chi vorrà chiamare a casa che c'aveva la ma la moglie incinta chi voleva un figlio così tant'è vero che questo di divenne un problema fino a quando il comandante del nostro reparto vietò ai marines di stare con noi perché loro non volevano non volevano Emily comandanti non volevano che i marines sapessero come stava andando la guerra anche perché poi mi faccia dire come va la guerra dipendere avvertite la cosa leggi da chi ascolti ma cosa la cosa quindi c'era era un apporto molto molto difficile Oporto molto difficile che da un lato sapevi che tu dovevi raccontare la storia come certi e quindi eri amico
Chiaramente quando parlavi quelli che si fa la telefonata così però quando poi c'erano ventitré morti sul campo lodo che racconta
Dove raccontare ed era difficile
Tra difficile perché chiaramente nel momento in cui ci sono quei voglio Esopo grafico che insomma ci sono
I resti di una battaglia c'è chi raccoglie un corpo chi cerca di raccogliere affettiva e tu sei lì al telefono che racconti queste cose non è facile
Non è facile perché chiaramente loro ti guardano è comincia a dire ma chi sta raccontando queste cose poi hanno la paura chiaramente che magari un corpo viene riconosciuto prima ancora che i familiari vengano vengano vengono avvertiti da dalle dal dalle trenta militari che di solito impiegano dal tra le quarantotto e le settantadue ore quindi chiaramente intesa diretta raccontavamo quasi tutto subito quindi problema era anche quello e ed è per questo che noi ci facevamo questo eravamo embedded Allam una serie di regole dover aspettare io per esempio non potevo fare le dirette televisive di un combattimento se c'erano dei morti non potevo dire che c'era il morti subito dovevo di aspettare diverse ore
Certamente non potevo dire i nomi e soprattutto c'è problema equilibri ricordavo prima a un certo punto quando a casa in America guardavano me sapevano che io ero con quei soldati di quella caserma in quel villaggio
Quindi indicò di quel paio di quella città in America quindi chiaramente che lo creava un problema grossissimo i partiti a rimanevano tentare quindi c'era un rapporto se vuoi un po'conflittuale da un lato c'era un un tentativo di farsi amici perché chiaramente poi loro ti proteggevano
E dall'altro c'era anche il la necessità di essere di essere oggettivi e di raccontare la guerra comanda ecco chiediamo aiuto a generale Cornacchione che qui con noi
Proviamo a parlare un po'anche dei soldati italiani perché è vero che il contingente italiano non ha partecipato alle operazioni militari fatte dagli americani degli inglesi
è vero però che è arrivato poco tempo dopo e che si è trovato in un teatro non di operazioni di guerra
Ma neanche esattamente come stare in caserma a la Spezia va a Taranto
So che per lei
Anche sotto il profilo così delle mozioni avendo lei vissuto anche momenti drammatici di Nassiriya sul non facile questo però ci faccia una riflessione a tutti noi che da un lato da generale
E dall'altro anche però nel e quindi anche valutando come hanno lavorato come stanno lavorando e che cosa fanno e poi ci mette anche un pizzico mi ricordo personale magari
Be'qui rischia di uscirne un'altra immagine molto edulcorata devo dire al processo andò mandante parlare dei propri uomini
A cui si sente legato da da esperienze così forte anche se negare nel mio grado non ne ha un contatto fisico e diretto costante con tutti
Guardata da una posizione un po'più distaccata però questi uomini si lega dire indissolubilmente perché quando io
Ancora adesso occasione di vederne qualcuno e si avvicinava e per ricordarmi accettino certi momenti e certi
Situazioni e le mozioni sono forti
Il nostro è un soldato
Che cambia nella sostanza nel suo rapporto direi amministrativo con l'istituzione oggi
Tutti i nostri per una decisione da dal Parlamento italiano tutti i nostri soldati sono come
Sono io
Stato fin dall'inizio per la mia professione militare cioè sono occasioni che lo fanno per scelta eccetera per Scelta non so non non è questo forse il momento per parlare del perché delle scelte comuni per le scelte più diverse
Le scelte sono diverse credo che poi però le convinzioni diventino le stesse quando qui i nostri ragazzi
Lì ed è un brutto termine questa è una brutta parola che mi esce con automatismo parlare di ragazzi è sempre un po'
Togliere sminuire credo la figura di questi uomini di queste donne tenerci che operano in situazioni difficili è sempre un po'raccontare un po'come dei bambini che bene non sanno quello che fanno
Invece questi uomini e queste donne che ripeto vengono da da da esperienze diverse da scelte motivazionale diverse poi quando sono in in particolare quando sono impegnati in questa operazione credo che il loro spirito di servizio venga fuori totalmente e forse questo li differenzia un po'altri soldati da altri contingenti
La nostra quello che noi portiamo con i militari fa parte a dietro anche tutta la nostra cultura nazionale e quindi tutte le situazioni in cui io li ho visti nei posti abbastanza diversi del mondo da da dal Mozambico atti Morales dall'Afghanistan all'Iraq ai Balcani li ho visti operare in questi contesti
Sociali
Estremamente degradati in situazioni in in contesto ambientale e Culturale Coop estremamente diverso dal nostro dovesse operare sempre nella stessa maniera cioè con veramente con
Dimmidisì mando sì nelle situazioni non agendo come degli automi che è un po'uno di quei luoghi comuni che viene sempre attribuito alcuna sempre al militare
Bisogna pensare che oggi questi giovani vengono impiegati in situazioni che non sono più quelle dei dei conflitti classici a cui siamo abituati o forse quando siamo stati impegnati noi non lo siamo stati nelle situazioni che raccontavano prima di conflitto vero e proprio quindi possono essere impiegati anche dal punto di vista tecnico in maniera molto diverso anche per piccoli gruppi anche isolati
E si trovano ad affrontare delle situazioni difficili di RAI anche con delle responsabilità molto grosse
Perché sembra semplice ma a volte uno sgarbo un comportamento errato tenute in un piccolo villaggio dell'Iraq da un qualcuno che non ha forse ben compreso la situazione può creare delle situazioni estremamente difficili da governare con delle ripercussioni anche a volte a livello poi politico
Difficilmente gestibili invece i nostri uomini lo fanno con grande consapevolezza con grande
Sì direi spirito di servizio che citavo prima e facendo domande coi due domande rapidissime poi vorrei sentire Toni Capuozzo che sono queste la prima le le chiedo veramente nel limite del possibile due risposte molto rapide
I nostri i soldati vanno e poi come con votazione tornano
Lei alla se lei ha la sensazione che quando tornano tornano dicendo valeva la pena di esserci andati
Io conosco questa sensazione ripeto non vorrei dare anche qui un'immagine che poi a Monaco viene riportata che e diventa anch'essa un luogo comune
Ho la sensazione che chi ha partecipato a queste operazione ovunque le abbia condotte abbia la consapevolezza di aver fatto qualcosa nel suo piccolo nel suo piccolo dal comandante al più giovane dei soldati qualcosa di di importante di utile alla comunità questo lo spirito con cui si parte ma è sicuramente lo spirito con cui si torna
Della valutazione può di tutti seconda domanda che le faccio altrettanto rapida
Voi vi aspettavate l'attentato nel marzo del due mila e quattro
Se è una domanda molto difficile a chi era era là in quel momento anch'esse da poche ore da pochi giorni ero là in quel momento
Direi che è un po'ci ha sorpreso proprio per questo nostro modo non parlo tanto dal punto di vista tecnico militare
Dove queste situazioni
Sono al limite difficilmente prevedibili c'è uno se le immagina ha poi cammina non sa mai quando del giunto il suo momento di andare incontro a questa situazione quello che ci ha stupito probabilmente quello che io ho notato che ha stupito un po'e questo sentirci un po'traditi nello spirito con cui noi facevamo e continuiamo a fare e abbiamo continuato a fare le nostre operazioni anche dopo quel momento
Perché
Noi andavamo siamo andati là come forza
Gli stabilizzazione come forza di ricostruzione estremamente esplicito nostro mandato in questo senso molto più esplicito che in altre missioni devo dire
La nostra partecipazione alla ricostruzione deve essere deve coinvolgere proprio anche le forze militari e quindi aver fatto quello che avevano fatto
Uomini fino a quel momento il subire questo attentato così grave nei nostri confronti siamo credo un po'sorpresi ecco Toni le parole del generale credo siano significative e
E e aiuto e ci ci impongono di ragionare un momento e io vorrei chiedere il tuo aiuto sull'altra metà di questa mela
Perché il generale dice ci hanno un po'sorpreso e io ogni tanto la sensazione che ne corriamo il rischio di dipingere in questo caso Iraq ma vale per altri posti del mondo gli iracheni sono venticinque milioni
No più o meno
Di dipingere come venticinque milioni di kamikaze
Ma non è così
Non è così assolutamente
C'è un
Un patto che poi il tasto agli occhi di tutti insomma no che quando un popolo vive anche migliori insomma quando vivono lungo compressi come in una cabina esattamente come gli animali quando liberi
è molto difficile insomma
Se un cane sempre tenuto la catena quando è libero molto difficile
Voi ricordate che cos'era
Non sarà più bel paese del mondo in questi giorni ma la balia ve la ricordate che cos'era subito dopo il crollo della dittatura no era opposto dalla sete col kalashnikov più fermate strada anche i gommoni no tutte queste cose oggi è un paese che copia e programmi televisivi dall'Italia che ha una sua una sua la sua vita è una sua normalità agli albanesi almeno quelli che stanno lì
Sottratti a essere sono usciti dall'immaginario collettivo come un luogo di di di di Anarchia revisione dirà che mi sono arrivati sono usciti sono come le farfalle notturne inoltre orgogliosamente spalanchi la finestra agli vengono fuori da un regime le cose che abbiamo fatto noi sono io accidente Abu Ghraib
Devono farci vergognare non farci conoscere che in qualche angolo della nostra psiche collettiva ci sono dei comportamenti vergognose ma li abbiamo tenuti a denunciati innanzitutto
Una rete televisiva americana li abbiamo combattuti sonde delle immagini che fanno male oltre che naturalmente alle vittime hanno insomma siamo dalla parte
Ma prima Abu Ghraib era qualcosa di incredibilmente peggio Consultant non avevano inventato Lilio Tine multiple sette persone di idioti nate alla volta
Voglio fare un esempio banalissimo i primi giorni dopo la caduta di Saddam i marines pattugliavano Baghdad per settori per quartieri a piedi
E c'era molta gente che andava a segnalare guarda lì ci sono tre anni fa
E poi i gli ufficiali tenevano riunioni con i maggiorenti del quartiere l'avvocato un quello più ricco di altre vie io basata una riunione in cui che alla fine era piuttosto tesa perché gli iracheni in quel quartiere
In ogni quartiere mettevano dei tronchi di palmata agli atti o dei sassi per difendersi da furti nella nostra fare in modo che non arrivassero estranei al quartiere a rubare a minacciare a sequestrare
Il
La gente quartiere pretendeva dal dagli americani che sparassero sui ladri quelli che entravano nelle case e Lavrinovic americano che non aveva una fortissima cultura giuridica ma dice guardi noi possiamo sparare
Per noi siamo dei soldati dei combattenti spariamo a chi ci viene dato ordine sparare genere chi combatte contro di noi ma non siamo dei poliziotti e non credo che si debba sparare condannare a morte uno che fa un furto di una casa
Cioè era un comma popolo abituato a un ordine tragico sanguinario o che voleva dire nel le follie che sappiamo insomma su quella sulla della famiglia di Saddam che volevo dire lo sfruttamento perfino dell'embargo no che aveva che arricchiva la famiglia di Saddam oltre che qualche funzionario delle Nazioni Unite perché anche questo
Va detto ha cioè un po'è un popolo che si è trovato all'improvviso
Oggi quando uno dice l'Iraq oggi no da tanti punti vista è un disastro e facessimo il bilancio io diffido dai bilanci che son fatti
In cattiva fede perché si faccia il suo bilancio i dieci anni di missioni nei Balcani oggi sopra da dieci anni da dentro uno dire ancora che la Bosnia uno Stato fantasma che se se ne andassero né
Forse multinazionale non so se qualcuno tira fuori il coltello sicuramente crollerebbe l'economia ciò che so fare un bilancio che non viene fatto perché quelle missioni vengono decise in un altro contesto
Perché l'Europa prioritaria la governata da altri perché l'Europa aveva un ruolo diverso e quindi bilanci sono o non si fanno sono particolarmente amichevole ma l'Iraq biologiche una qualcosa di formidabile emozionante rispetto all'Iraq
Di quattro anni fa
Rispetto all'Iraq di Saddam è un posto che ci sono
Più di cento testate giornalistiche giornali che scrivono le cose più diverse ognuno può scrivere visto che e leggere le cose più diverse è un posto dove le case sono piene di parabole turno vuole ed è Al Jazeera un altro insieme in un altro vere
La RAI se volete fare qualsiasi cosa una mozione con Saddam naturalmente era un reato
Solo avere la parabola e un posto dove la gente normalmente parlava i primi tempi al telefono satellitare perché non c'erano i telefonini oggi tutti parlano al telefonino e fanno i messaggi più o meno come i nostri ragazzi
Era prima una quello che si dice con tutto il rispetto per il generale una caserma c'è un posto dove i telefoni non si erano la comunicazione era vietata i giornalisti
Chi di noi è andato Iraq sa benissimo che non potevi accenna telecamera senza un piano di lavoro approvato dal ministero dell'Informazione prima e un mai perché compagna vedi se a questo si questa ora gli iracheni attualmente in questa polveriera questo di questo gigantesco laboratorio c'è di tutto perché c'è chi aveva dei privilegi prima e oggi ne ha persi
E soffre per questo naturalmente cioè che prima non aveva nulla e oggi alla possibilità di governare un paese che è seduto su un forziere
Di di di oro nero nonché il petrolio e quindi questo naturalmente solleva inevitabilmente degli appetiti è un Paese che fino all'altro giorno
Videla Ratti la mia più totale e oggi Bibelot moltiplicazione
Di forze politiche gli appetiti politici di DDT una specie di
Di festival confuso da democrazia chiamiamolo così Medioriente non è che le elezioni se togliamo Israele non è che le elezioni sono un appuntamento noi che siamo in Occidente possiamo permetterci dire non vado a votare perché chi se ne frega insomma a lui voto è una
Nel Medioriente è una novità rivoluzionaria
Ora iracheno normale
è una persona che vuole le stesse cose che vogliamo nuovi o che volevamo noi nel nostro povero con l'avere un'automobile
Vuole avere una casa migliore è quella in cui vive vuole mandare il figlio a una scuola buona vuole che il figlio trovi un posto di lavoro vuole andare a cena curasse la cioè e con tutte queste cose quadrate incomincia ad era entrato uno dei problemi come definiti Johnny stecchino fisico del programma Palermo c'è un affido
No a Baghdad c'è il problema del traffico che sono più che raddoppiati i veicoli e questo che ogni famiglia Lucio Piccolo cioè mezzo era settecentocinquanta mila sono un milione e mezzo di veicoli audire che settecentocinquanta mila famiglie ha detto tiriamo fuori i soldi
Che sta cambia anche per l'iniziativa individuale così naturalmente
Tutto questo qui va accompagnato un quadro di insicurezza totale per cui se si è riuscito a fare qualche soldo con l'iniziativa privata che prima non era possibile rischi di essere sequestrato o che il sequestro un figlio sequestri che non fanno notizia come quello di degli occidentali in mezzo c'è di tutto un elemento che naturalmente vale
Condivisi cigli insomma non può no condizionarci né legge quel mondo che non è così canagliesco e ciò che non è così feroce meno ognuno di noi ha degli amici iracheni sono due come dei fratelli sommarie
Che stimiamo e sono persone con la quale si può parlare discutere chiacchierare nella quale ci divide poco più che la linguaccia c'è naturalmente una stazione di di di TTT grande disordine e l'influenza
E l'ultima cosa che voglio dire insomma che separa moltissimo noi occidentali da
Americani e italiani anche quando questi Amone diviso fra nove che nostro rapporto con la morte molto diverso col dolore molto vive è ovvio che se nelle moschee qualcuno predica insieme il Paradiso per per il cosiddetto martire
Invita
Ed è ovvio che un popolo dove chi fino all'altro giorno insomma che se alla morte come compagna di vita permane Saddam prima permanente parlamenti dopo per mano degli studi autobombe adesso insomma sono dei valori che che ci differenzia erano che c'è un rapporto diverso con con la morte con il dolore con I quindi naturalmente lo viviamo come un posto inevitabilmente infernale
Va anche ricordato che molti dei kamikaze non sono diverso era che non sono iracheni se non è che la popolazione irachena che si sta in qualche maniera sta rivoltando contro c'era tutta americana sudamericani molti americani gli italiani invece quello veramente raccontare una cosa perché fatto qualche Monica voi come fate con l'avviso facevo con voi però ci siamo
Chiedendovi di risposte alterate del presentiamo usarla moltissimo del del del contributo italiano
Missione di pace e di guerra quello che è una cosa incredibile che i soldati americani specialmente l'inizio non erano sovente addestrati
Al lavoro civile cioè i marines non è un poliziotto il carabiniere lo è nel senso che il carabiniere che ce li è un è un è un è un militare che addestrato ha un posto di blocco ad interagire con la popolazione civile come diceva lei basterebbe in Iraq e basta parlare male basta fare vedere la soglia scatta il che magari può essere interpretato male qui sono segnali che i marines sono o non sono capaci a a riconoscerli
Di militari italiani che hanno lavorato in Iraq hanno avuto un rapporto con la popolazione civile molto più vicino
L'attacco del della caserma di Nassiriya inaspettato forse inaspettato perché pensavamo che ne fossimo lì semplicemente ad aiutare che la gente mi ci voleva bene ripeto Nassiriya suscita quindi amico più Mico dall'Occidente rispetto i sunniti del Nord o del centro dell'Iraq i marines americani
All'impiegato due anni per capire come e ancora oggi hanno difficoltà basta vedere i filmati loro pensano che in modo per farsi capire alzare la voce non hanno ancora capito che
Se uno non parla necessari vedi l'inglese sei tu strilli non è che lo capiscono meglio ecco faccio io farei con voi un rapidissimo giro finale con una domanda per tutti presentiamo un po'di amici Monica tu hai vissuto e raccontato nel tuo libro il momento nel quale noi e lo più rigorosamente separato perché quando ci si si comunica attraverso granate missili e proiettili c'è poco Bin comune
Però e quindi hai vissuto il momento di massima distanza di eserciti oppure di un esercito conto
Altre persone che sparano senza magari avere una divisa
La cosa che tu li il io ricordo la sensazione che riporti di quei mesi di lavoro e poi anche dei tuoi viaggi successivi in tutte le aree del Medioriente
Un bagaglio di esperienze che ti fa essere pessimista o ottimista per il futuro
Allora una veloce risposte sulla preminenza cioè è vera nemesi della massima distanza ma è altrettanto vero che l'Iraq è sempre da guardare a più livelli per cui se da una parte il sud sciita
Accoglieva a grana dei marines che entravano era anche perché Saddam aveva organizzato bene le cose per cui nel sud sciita si erano infilati per esempio i fedayn Saddam e le guardie repubblicane mentre la gente aveva veramente l'altro approccio perché qualche contatto c'è stato ed è stato per esempio quello delle persone che arrivano a sulla sulla sulla zona di atterraggio degli elicotteri e arrivavano a cambiare soldi acheni contro dollari
Avevano deciso immediatamente che la nuova era era già cominciata per cui l'elicottero americano era visto immediatamente come cosa amica è segno del futuro e quindi contatti i primi c'erano e ci sono stati però il il mio libro si ferma prima della conclusione a quello che succedeva due anni fa poi c'è una conclusione che invece legata all'oggi è legata all'esperienza dei giorni
Delle elezioni tra l'altro anche quelli emozionante che andrebbero tutti raccontati proprio per la forza che hanno avuto quei giorni anche su di noi che che eravamo lì a raccontarlo è stato uno dei momenti forse più emozionanti della mia vita lavorativa quella giornata delle elezioni
In Iraq perché ci ha costretto a fare i giornalisti davvero nel senso che ancora una volta uno pensa di sapere già tutto per cui tutto l'Occidente raccontava che le elezioni in Iraq tutto sommato era meglio non farle no tanto era del tutto inutili alla fine tra Al Zarkawi e i giornalisti occidentali c'era anche venuto anche gli iracheni per cui la mattina prestissimo peraltro lo ricorderete con le minacce di morte
Da parte di Al Zarkawi dei suoi la gente non usciva di casa quando qualche iracheno ha iniziato a trovare il coraggio di uscire di casa bene abbiamo visto delle scene incredibili poco a poco
Dopo un iracheno ne uscirono due
Poi tre poi le tende di Baghdad Cisco stavano la gente guardava e vedendo più gente che andava a votare scendeva più ingente alle cinque del pomeriggio nelle strade di Baghdad c'erano le donne che erano scesi a portare i dolci a chi andava a votare
E i bambini che giocavano a pallone questa è la realtà che supera le nostre idee un altro preconcetti le nostre ideologie la realtà spero che il problema secondo me è che fare i giornalisti avendo il terrore della realtà e complicato insomma fare i giornalisti vuol dire raccontare quello che succede di fronte che ti piaccia o no l'esito di quello che hai di fronte
Pessimista o ottimista cartelli bacche uno degli iracheni nostri amici che torni conosce bene
Mi diceva sempre una cosa perché riguarda la RAI e l'interprete chiuse Brusato guarda la RAI dice
Voi continuate a non raccontare
Quello che fa la maggioranza silenziosa
Quello che mi dice la maggioranza silenziosa sono gli iracheni che non salta per aria che non si fanno saltare per aria che non abbiano l'Occidente ma neanche lo vogliono incalzare perché non fra intendiamo il fatto che io dica che ci sono iracheni che dicono che le truppe non devo un partirà domani
E perché son degli iracheni che dicono le truppe ci devono aiutare almeno fare una cosa a costruire il nostro esercito la nostra polizia ad essere autonomi e poi se ne vadano
Guarda caso i maggiori kamikaze le maggiori autobombe sono controllo di precisi o contro gli Sciti per tentare una qualche forma di innesco di guerra civile o contro chi si va ad arruolare nella nuova polizia irachena
Quindi c'è una volontà precisa di impedire agli iracheni di muoversi però io in quella famosa maggioranza silenziosa un po'ci credo per cui se guardo i nostri titoli di se guardo quello che succede tutti i giorni se guarda la capacità diarchia Ida se la vogliamo chiamare Al Qaeda per semplicità per una cosa molto più complessa di addirittura a minare i nostri di sicurezze penso ma l'Iraq come ne viene fuori poi ripenso al discorso sulla maggioranza silenziosa e ripenso al discorso
Che tutto sommato quello è un popolo che ha voglia di ritrovare un modo di stare sulle sue gambe e quindi da un punto di vista puramente razionale mi sento pessimista però credo che poi anche in quel caso qualche volta la storia in grado di sorprenderci io lo spero molto dopo le dicevo lo spirito che ci sia stata
Alessio Cerci aiuti adesso vi chiedo veramente sintesi perché sono già alle sette e un quarto vogliamo sentire poi dobbiamo concludere adesso ci aiuti in un rapida risposta anche se non è facile
A darci un pochettino d'del punto di vista su tutte queste questioni
Viste da Washington perché la gli Stati Uniti d'America sono il protagonista di tutte queste nel bene e nel male ognuno delle opinioni che crede però senza dir senza Washington tutto quello di cui parliamo non sarebbe accaduto
Sì bene Washington sarebbe il centro politico poiché l'America sarebbe c'è stato in questo momento il presente americano gode gode di praticamente una popolarità che Massimini ai minimi livelli addirittura compare paragonata all'ingaggio Hanson durante il Vietnam quindi dal punto di vista dell'Iraq gli americani non hanno non sono ottimisti ma non sono ottimisti non perché conoscono quello che succedeva non sono ottimisti non perché sono conoscenti di quello che sta succedendo al giorno non sono ottimisti perché vedono che ogni giorno muoiono soldati americani
E per loro è quello del e l'unico modo che loro col quale possono misurare il successo di una del dell'Iraq perché e e quindi vuol cito cosa c'è sta tentando di fare per Washington Sace tentando di raccontare quello che dicono i civili iracheni normali
In questo momento in Iraq c'è già stato un periodo elettorale ce ne sarà un'altra scadenza dicembre
In questi giorni in quindici agosto era la scadenza per una prima costituzione
Non sono riusciti a a però no hanno votato in un'Assemblea temporanea di a prolungare di una settimana il il il il dibattito cioè hanno votato di prolungare un un dibattito per creare l'opposizione cosa che fino a quattro anni fa come ricordava tonica era impossibile non si votava per decidere
Come cosa fare non più credo che la costruzione fosse la scritta Saddam e ancora mi rimane
Quindi ecco credo che da Washington da da un punto di vista della dell'opinione pubblica
Semplicemente per il fatto che in questo momento stanno morendo tantissimi problemi di cani credo che l'opinione pubblica non fosse pronto a quello c'è moltissimo pessimismo dal punto di vista invece dell'amministrazione credo che ci sia un tentativo di tentare di concentrarsi su quello quel ponte su quello di che c'è di positivo quindi le elezioni e quindi la Costituzione rapidamente generale la cosa di cui lei è più orgoglioso di quelle fatte dal contingente italiano
La frode
Ma
è il risultato che abbiamo tenuto sul terreno prego risultato che gli italiani fino al tre dei primi momenti credo io non ero là leggevo i rapporti per per dovere d'ufficio tutti i giorni credo che i risultato migliore quello che riusciamo a fare tutti i giorni
Facendoci accettare un po'da tutti forse quel San consapevoli che non sono una massa tutti la pensano in un modo o un altro
Questo penso che sia risultato migliore che noi riusciamo a tenere quando e credo che loro lo possano raccontare meglio di noi perché effettivamente non lo vogliamo poi da da da un'ottica di versa però girando per i villaggi ho la sensazione che voi ho avuto la sensazione vero di una tenda irachena quindici giorni fa anche al Milan nella mia ultima visita al contingente ho avuto la sensazione che in quel piccolo Piccolo mondo su un fiume
Ci vedessero e vedere se non si porta dati con qualcosa di positivo grazie Italia al rapidamente
Prima di chiedere qualche Uppland opinione domando dalla sala chiedono Toni Capuozzo secondo lui guardando alle è un momento alla al al di al o all'italiano
Secondo te noi che cosa vedremo nei prossimi due anni si parla molto ritiro o non ritiro diciamo lo scenario che tu vedi non nel lunghissimo periodo che è una previsione complicata da fare però diciamo lo scenario di questo teatro che tu vedi per il prossimo uno due anni con un pizzico di attenzione vuole italiano quale
Però l'italiano se parliamo di presenza militare quella di costruire le condizioni per potersene andare l'altro giorno c'era la notizia tardi poche righe ma e apparentemente perfino surreale insomma se pensiamo problemi irachene i malati una dozzina di ladri d'arte dei tombaroli insomma che erano stati arrestati dalla polizia irachena in provincia di Nassiriya quello è il lavoro che vi è stato è segnato da persone come il maresciallo Merlino dei carabinieri morto poi nell'attentato
E la Siria dal nucleo archeologico dei carabinieri
Apparentemente non lavori decisivi no vince insomma con tutti i problemi che ci sono varie occuparsi del i rotoli cuneiformi di migliaia di anni fa però anche in un campo come quello è stato se messa in piedi una sovrintendenze irachena
Se capito che quel passato in qualche modo aiutava l'orgoglio iracheno senso di identità nazionale insomma che ne importante che dal punto di vista culturale che e se deciso una politica di repressione che tenesse conto del bisogno per cui chi andava a scavare le tombe poi in realtà era colpevole fino a un certo punto dalla terrazza però adesso che gli iracheni hanno arrestato altri iracheni costruire le possibili le condizioni concrete chiunque per cui si possa andar via dicendo missione compiuta e non e credo che questo si possa questo insomma non siamo molto lontani lo stesso Governo iracheno ha detto che la Siria è uno dei primi posti dove potranno subentrare a pieno titolo nel pieno di ritorno questo bilancio consolante
Degno di soddisfazione per terra il contingente italiano che giustamente ma nessuno di noi l'Iraq agli iracheni non su questo non abbia sempre detto lo faccio ed prima diciamo andarsene facendo lavoro meglio è no
Per quanto riguarda il
I tempi
Dei rapporti pragmatici insomma dicono che si potrà cominciare a pensare io sto parlando in tela presenza qualcosa a la primavera prossima come un un inizio di di ritiri di contingenti robusti insomma no un avvio vero Dio prose altrove che tutto può succedere se Bin Laden cercherà colpo di di teatro di fare il prossimo proclamata l'Iraq questo naturalmente destinato da un lato semplificare forse le cose dall'altra a complicare lo stiamo parlando di una materia in movimento su cui fare delle previsioni
è molto difficile quello che che bisognerebbe ripeto fare parlare
Di di ritorno a casa del nostro contingente pare modo contestuale alla nel senso di una missione compiuta e sottrarlo
Il generale abilmente ha dribblato la parte dalla domanda
Tua che riguardava la politica no ma sottrarre dei professionisti che fanno quello che il parlamento gli chiede di fare da questa lite avvilente sul sul loro destino sul loro lavoro lasciati che mette fa che lo facciano in pace ha dimostrato di di saperlo fare bene insomma è sottratta e che ricca le campagne elettorali italiane si giochino sull'economia sulla sui posti di lavoro sul su problemi
Questo
è stato scritto di carica foto sottolineato dall'applauso secondo me sarà ampiamente dell'uso della prossima campagna elettorale ma detto questo se c'è qualche domanda dicendo tutti sono le sette e venti e allora più o meno tradizionale verso la quale ci si avvia a concludere ma qualche domanda abbiamo tempo di farla ne accogliamo qualcuna e poi li facciamo rispondere dei nostri partire da un signore con un maglione azzurro ecco il microfono per lei
Buonasera
Io vorrei mettere in difficoltà i coniugi Cisnetto facendo una proposta che forse non è mai stata fatta possiamo continuare alle ventuno con questo incontro a praticare lo sport per cortesia prova no no non perché abbia qualcosa contro Vespa ma appunto tornare a parlare di Cirino Pomicino dei Calderoli e quando abbiamo testimoni che ci spiegano finalmente ci fanno capire qualcosa di meno situata in maniera cioè riguardano anche ci ritroviamo Avatar proviamo a votare problema per fare
Ora vede va bene come nei prossimi mesi siccome lento nei prossimi mesi cito che aprono già altri se non c'è il problema dell'olimpico
Forse è meglio parlare prenda la prenda come la famosa regola ad Amanda dei titoli sintetica mi pare ho cercato di seguire attentamente e tutti i servizi regionali mi pare che ci sia una sproporzione enorme fra il numero di giornalisti presenti che consentito cifre impressionanti e le immagini reali che ci giungono sulla situazione irachena cioè e questa ricostruzione di cui poi ci avete parlato
Ponti strade ospedali l'opera italiana eccetera io di immagini ne ho viste molto pochi che è una mia sensazione con realtà e difficile
Produrre questo tipo TTT maggioranza grazie aspetta un attimo vediamo se c'è qualche altra domanda se non risponde così facciamo una risposta corale
La un signora la giù e poi procediamo con le risposte che abbiamo fatto un po'tardi
Io volevo chiedere
Per il problema nucleare italiano esiste il pro e il pericolo di una guerra in Iran e come si svolgerà
Domanda Chiara nient'altro che sposano facile proviamo se non vi sono altre
Io vorrei voti assegno non la vedrò
Non era una censura
Lega alla luce gli
Grazie col nemico cartucce di tutto quanto è stato detto stasera e con le risvolti positivi e negativi
Voi pensate proprio che gli iracheni avvenissero e decide io avrebbero voluto che tutto questo non succedesse
Sì grazie signora uno spunto importante
Abbiamo il senatore Compagna che vuole dirci qualcosa adesso arriva anche un microfono
E poi diamo le risposte e che un chiudiamo
Ho una domanda brevissima mi ha colpito un riferimento di Vinci ai lavori della costituente irachena siccome il senso di tutta la vicenda e proprio Lia c'era agli iracheni
Non più a Saddam Hussein e alla precedente esperienza di costituzionalismo molto fra virgolette
E ho l'impressione che siamo alla scadenza decisiva non drammatizzerei la richiesta della proroga
Se però non venisse fuori
Il prodotto sottolineo che rispetto a tante altre esperienze
Anche di Paesi occidentali non si può assolutamente accusare l'intervento
Anglo americano di invadenza sotto il profilo costituzionale a me sembra per quel poco che se ne capisce che il dibattito alla Costituente
Eletta in quelle condizioni che ricordava con entusiasmo dal punto di vista democratico
Monica Maggioni sia un dibattito molto aperto però l'impressione che i tempi incalzano se non si arriva ad un testo a qualche cosa entro le prossime settimane diventa molto difficile rispettare la tabella di marcia indicata da Vinci Agaro senatore allora vuole programmare sua della loro
Monica ottoni ci signore ci chiedeva ma perché non ci sono le immagini delle cose buone fatte
No le immagini delle cose buone fatte bisogna un po'distinguere l'oggi da ieri perché ci sono delle situazioni oggettive cambiate insomma
Quando è l'orgoglio lo stesso seggio però quando si aveva la possibilità di essere in Iraq regolarmente
Qualche cosa anche sulle cose buone fatte si tentava di mettere in onda è vero che c'è anche purtroppo come dire una logica di telegiornale per cui nel momento in cui tua e li una bomba quali una grossa notizia in quel giorno le cose buone fatte
Spariscono perché vengono sostituite dal servizio di quel giorno che il nostro voto fungeva decreti legge faccio lavori perché purtroppo le scelte dell'Africa siamo fatte così che le garantisco che dalla parte di chi si vede spesso i servizi che sull'elettricità l'acqua eccetera
Finire nel cestino perché non vanno in onda appunto travolti dall'attualità di tutti i giorni quello era un problema oggi invece è una situazione diversa oggi
Oggettivamente ci sono molti meno giornalisti in Iraq data la situazione
Non ci sono praticamente già presi italiani se non e quindi Butuman tratti con il nostro contingente e quindi diventa veramente più difficile avere delle immagini che documentino quello che e la realtà dei fatti ardente volute dall'evasione diceva di rettili lo volevano
Ma questa domanda politica che fossero solo nemmeno in il topo le toccava
Io credo posso dire così credo che gli italiani del quarantacinque per volessero gli anglo americani forse non tutti forse qualcuno di qualche paesino non lo sapeva neanche però dopo hanno apprezzato la
Chiediamo facciamo la stessa domanda fra qualche anno arrise faranno la franchezza e quindi la tua apprezziamo coi concludiamo sua posizione Toni quel signore
Sollevava la questione dell'Iraq non una questione da poco
No domanda
Cento pistole ma
Io intanto credo la cosa ovviamente ha buon senso e
Mi auguro che
Che così non sia credo però che intanto che trattare con qualcuno dicendo no
Stai tranquillo non userò mai la forza contro di te sia togliere ogni credibilità che sta trattando per
Per impedire
Questa questa apertura di un nuovo fronte nucleare credo che sia che sia molto chiusi la buonsenso la ragione e l'ottimismo cosa mi spinge a dire di no
Però credo che sia una stazione delicata insomma spero che
Sì
Continueremo a occuparci dell'Iraq sono l'abbiamo debbo dirlo però è la domanda senza risposta non sono tra quelli che pensano assolutamente ciò che gli americani adesso se come va male in Iraq Bush vuole lanciare sono sembra una dietrologia studi reale poco credo che però sia un punto di crisi vero è che comunque bene fa Bush in questi giorni a dire non escludiamo per principio l'usura forza se no chi va a trattare insomma che credibilità o a vedere come la scuola che vinse non bocceremo nessuno sicuro adesso ritroviamo allora sedicenne partenza che
Trenta secondi finali ad Alessio ben prima di diventare costituzionalista sentito che il confronto col senatore Compagna e non è facile
Tu credi a un intervento militare americano in Iran o no un'invasione no perché non i soldati e va verso Vicenza sono tutti in Iraq un bombardamento mirato sulla la centrale nucleare della Francia
Difficile dire se però si parla di forza sarebbe quell'orrendo sarebbe quello per quanto riguarda senatore io ho sentito volevo altamente dispotico dalle così rischia meno di sbagli volevo semplicemente dire che volevo il carattere positivo del lo sviluppo democratico in Iraq cioè se quattro anni fa non si poteva escludere costituzione o se due anni fa magari si senza se la faceva la pasta pistolettate
Con un voto hanno deciso di prolungare il dibattito quindi c'è stato un voto quindi era un una cosa così io volevo sottolineare il carattere positivo
Del De Marco Longato il dibattito costituzionale non semplicemente verdetto agli Sciti e curdi o iscriviti la vostra quindi non contano vuota hanno votato per discutere più lungo vuol dire che la discussione
C'è esiste e quindi che anche se la Costituzione come una gran parte di posizioni sarà imperfetta sarà almeno Meglio che possono raggiungere in questo momento
Grazie a tutti e buonasera