Intervista a Mario Deaglio sulla situazione economica italiana

Radio Radicale abbiamo i nostri tre aprile professor Mario dagli economisti editorialista della Stampa di Torino professor Deaglio insomma il debito pubblico italiano invece di diminuire aumenta ma che sta succedendo ma devo dire che
Mi ha un po'sorpreso questa questa cifra
Perché credo che il
Ci sia dietro qualche processo di rivalutazione di riconteggio del debito
Perché altrimenti non si capisce dal momento che il fabbisogno del tesoro è diminuito il disavanzo del tesoro è diminuito mi sarei aspettato che non mi sarei aspettato quantomeno l'aumento del tre per cento che c'è stato che è molto in un anno che poi è avvenuto tutto negli ultimi due mesi quindi questo mi fa pensare che dietro ci sia qualche processo contabile
Forse non bisognerebbe mai di fronte a queste grandi cifre
Dare un'attenzione all'attenzione spasmodica che voi giornalisti qualche volta date per cui tutti i piccoli movimenti sono così importanti
E diciamo che questo rapporto che grosso modo stabile in diminuzione nell'ultimo anno e mezzo
Poi ritirata dalle valutazioni mensili che bisognerebbe andare a esplorare francamente
Non credo che i dati personali siano stati resi pubblici corretta però professor dagli ove esiste c'è sempre questo benedetto vincolo di bilancio del debito che in qualche modo strozza un po'tutta la politica economica macro economica del nostro Paese hanno
Direi proprio di sì direi che questo proprio storta cioè soffoca qualunque capacità del Governo di pare qualcosa di più di un'ordinaria amministrazione di un taglio delle spese
Quindi
Da un lato noi abbiamo entrando nell'Euro acquistato una grande libertà perché non abbiamo più una moneta da difendere se avessimo avuto metà dicembre a quest'ora chiusa dove saremo
Chiedo davvero che avete dato che si faccia una parente son piccole sperimenta intellettuale leviamo le ore mettiamo la lira che succederebbe
Succederebbe che questa linea immediatamente si interpretano e del rispetto all'euro perché ma chi lo sa
Del perché cinquanta insomma ma ciò non è un valore possibile però sicuramente i mercati valutari perlomeno perenne questa moneta di un solo Paese di fronte che un Paese che poi ha delle finanze benevoli eccetera
Quindi questa cambio basso della lira favorirebbe le nostre esportazioni felicità e per un certo ritorno a una ripresa però carta
Ma i gravi avrebbe quali subito un processo di inflazione
Quindi noi giri mangeremo alla proroga nel giro di
Quello che vuole dare i sei mesi o due anni non lo so dopodiché dovremmo probabilmente o lo facciamo noi troppo al mercato ci rivaluta di nuovo i tassi di interesse andrebbero chissà dove nel mentre
Scusi i tassi d'interesse andrebbero chissà dove dell'indagine in calce seguire per l'inflazione e quindi avere due valori molto alti tutti vorrebbero
Indicizzare tutto ritornare ma la situazione che guarda caso c'era stata proprio dopo uno shock petrolifero della seconda metà degli anni Settanta in cui l'inflazione a due cifre
Con rischi ancora più seri però probabilmente
E direi che col rischio di essere in ipotesi l'unico Paese che lo fa mentre degli altri Francia Germania starebbero dalla parte degli attuali quindi proprio un Paese dal quale non si deve dare nessuna fiducia
Senta professore mi pare di capire quindi lei dice stia non facciamo troppe analisi su situazioni e e valutazione contabilità e mensili però rimane il fatto che da un lato c'abbiamo questa tipo di conti pubblici
Dall'altro lato saremo in teoria una necessità forte di investimenti pubblici l'Italia continua a stare in un sentiero
Scosceso
Più che in un sentiero in una posizione che non guardano insostenibile
Difatti quello che si vorrebbe avere dal mondo politico in generale è una risposta a questa situazione e questo non solo a livello italiano ma a livello europeo
Quello che più preoccupante l'assordante silenzio dell'Europa
Perché tali li come noi e forma forse la pena più lieve ce ne sono quattro cinque come ha dimostrato una recente ammonizione del dell'Unione europea se c'è la Francia
Ci sono Spagna il Portogallo eccetera c'è la Germania che lei ha un passo
Quindi insomma che cosa vogliamo fare vuole concorrere al come vogliamo diciamo rispondeva disciplina monetaria che la Banca centrale ci impone
Una risposta e mi aveva data e il Ministro Tremonti quando era ministro l'altra volta cioè che sia l'Unione a indebitarsi e che nei Paesi in via e credibile una cosa del genere plausibile
Ma targhette con ragionevole quello che non capisco perché non si è ancora avvenuto cioè le grandi infrastrutture europee vengono finanziate con per il ponte che non sono più emesse emessi da Autorità nazionali ma sono emersi da un'autorità europea
Tutto questo c'entra qualcosa anche con i risultati del referendum irlandese
Beh direi proprio di sì direi che questa situazione in cui i Governi non possono che UTIF fato esercitare un potere discrezionale di politica economica
Non può che portare da parte della gente scontentezza in questo sistema che non è più in grado di funzionare
E quindi una specie di viscerale tendente a respingere qualunque cosa ha poi detto che il Trattato di Lisbona meno male che l'hanno respinto perché è una scena uno scippo patto al cittadino
Cioè di fatto è un tentativo di far passare una cosa che aveva il valore di una Costituzione senza chiamare la Costituzione ma con complicato sistema di emendamenti di trattati precedenti infilati tutti in un unico documento
Se mi consente la peggiore tradizione democristiana
Ringraziamo il professor Mario dagli economisti editorialista della Stampa di Torino buono sconto come sempre da Radio Radicale