Semplificare l'Italia: un federalismo ben congegnato

Sì quelle che sono in piedi prendono posto cioè sono ancora posti a sedere
Basta venire avanti
Sì
Possiamo cominciare
Finalmente
Rubino
Allora
Ringrazio tutti della partecipazione
Devo innanzitutto scusare il Ministro Maroni che
Cercherà di arrivare ma non riuscirà a seguire la prima parte del nostro dibattito perché è stato convocato a Palazzo Chigi per discutere
Gli emendamenti al decreto legge centododici che come sapete investono abbastanza radicalmente
Il finanziamento del delle attività del suo del suo ministero
Quindi
Aveva buone ragioni
Sono testimone del fatto che non si tratta di un ritardo diplomatico perché per
Ripetutamente nel corso della giornata di ieri e di oggi mi aveva telefonato ponendomi problemi sull'ordine degli interventi su come organizzare
Quella la tavola la tavola alla tavola rotonda di stasera
Per fortuna il Ministro Fitto nonostante anche lui abbia problemi di
Grandissima emergenza diciamo in queste ore
Ha mantenuto l'impegno ad essere presente e di siamo e gli siamo grati
La il dibattito abbiamo voluto dare a questo dibattito
Il titolo del libero
Nell'invitare la stampa ho anche aggiunto un federalismo ben congegnato
Che è una formula per dire che
Noi non abbiamo bisogno di rimettere in discussione la scelta che è stato fatta a favore
Di un a sistema che punta fortemente sul ruolo delle autonomia regionali e locali abbiamo bisogno di farlo funzionare bene
Il lavoro che libro che presentiamo che ha un primo contributo ci siamo brevi riproposti qui ci sono molti di quelli che ci hanno lavorato il professor Cerulli Irelli la professoressa Vignieri vedo in prima fila ma molti altri
Ci siamo riproposti di continuare questo lavoro ma abbiamo voluto e non libretto abbastanza agile dare alcune prime indicazioni e queste prime indicazioni messi
Sono articolate su un
Parola
Che oggi è molto di moda semplificazione semplificare
Io penso che sia
Che sia un segno dei tempi che sia una buona cosa che questa parola sia diventato di moda
Penso anche che non ci sia una buona cosa è che il Governo abbia ritenuto di avere un ministro per la semplificazione che non si occupa per la verità della semplificazione
Del sistema istituzionale si occupa della semplificazione dell'apparato normativo è un'altra dimensione della questione semplificazione che noi
Dobbiamo affrontare e risolvere per far funzionare meglio questo paese
E che però indica la convinzione che abbiamo bisogno
Di un sistema che per funzionare meglio sia anche più semplici
Abbiamo bisogno di semplificazione normativa e burocratica
Meno leggi leggi più semplici procedimenti amministrativi più snelle
Ma abbiamo bisogno anche di semplificazione istituzionale
Il sistema istituzionale è cresciuto per molti decenni in modo confuso per audizioni successive
Dobbiamo bisogna fare ordine
Nel fare ordine bisogna evitare luoghi comuni bisogna evitare improvvisazioni
Notiamo nel libro abbiamo pubblicato una piccola tabella
Che in nessun Paese europeo che abbia più di sei milioni di abitanti
Ci sono meno di tre livelli istituzionali territoriali
Regioni province e comuni in altri Paesi si chiamano diversamente
Quando ce ne hanno più di tre
è il caso della Francia attuale che ne ha più di tre allora si pongono il problema della riduzione anche dei livelli istituzionali dico questo perché
Circola in Italia l'idea che il primo passo nella semplificazione sarebbe quello di sopprimere uno di questi livelli
Probabilmente non è una buona soluzione se non altro perché se tutti i Paesi europei di dimensione comparabile alla nostra hanno deciso che meglio averne tre
Allora forse qualche ragione c'è
Però il problema diventa quello di evitare che siano tre
Di diritto e molti di più di fatto
Di evitare che crescano alato di queste istituzioni che hanno ormai un riconoscimento costituzionale molto netto la Repubblica
è costituita da comuni
Province e regioni è stato e dalle città metropolitane che nelle aree metropolitane
Ma poi ne parlerà il Presidente Zingaretti nelle aree metropolitane rappresentano una istituzione specializzata per queste parti appunto naturalmente speciali del nostro del nostro sistema
Bisogna da un lato evitare che di fatto
Il sistema si complichi ben al di là dei tre livelli
E bisogna soprattutto ed è questo il messaggio fondamentale che noi lanciamo e bisogna soprattutto
Ridefinire in modo più razionale
E quindi più semplice la distribuzione dei compiti dei poteri delle funzioni tra i diversi livelli istituzionali
Il sistema non funziona se tutti fanno tutto
Si pestano i piedi fra loro si creano conflitti
Confusione di competenze di responsabilità sprechi quindi c'è un grande lavoro di razionale distribuzione dei compiti e delle funzioni dei ruoli
Per questo lavoro ci sono anche strumenti il Codice delle autonomie che fu
Uno dei dei de degli impegni fondamentali della scorsa legislatura non arrivato importo anche perché
La legislatura è abortita prematuramente
Mi pare di capire ma ce ne parlerà al Ministro Fitto che
Questo lavoro verrà ripreso e speriamo portato a termine
Dal il Governo attuale che ha davanti di asse una intera legislatura perché ha una maggioranza
Larga e relativamente omogenea
Si tratta di quei compiti che a nostro avviso
Non possono essere compiti di una parte soltanto sono compiti che investono insieme la responsabilità della maggioranza e delle e delle opposizioni
Sono compiti che riguardano la costruzione del sistema istituzionale
E in cui quindi il confronto il dialogo essi si raggiungono posizioni comuni la cooperazione tra maggioranza e opposizione dovrebbe essere la Recco
Anche per evitare quello a cui abbiamo assistito nelle scorse legislature
Ahimè per responsabilità equamente ripartita tra una parte l'altra dello schieramento politico cioè riforme istituzionali fatte o tentate a colpi di maggioranza
Che poi anche quando sono arrivati in porto hanno subito l'effetto della disaffezione di quelli che non l'avevano condivise
E che arrivati a loro volta al potere diventata una volta maggioranza si sono sentiti poco
Impegnati ad attuarle perché non era una riforma che avevano che avevano condiviso la caratteristica delle di queste riforme che
Richiedono continuità nel tempo e quindi devono essere in grado
Di sopravvivere e di vivere attraverso i cambiamenti di maggioranza che di legislatura in legislatura al cambio di legislatura spesso si verificano e comunque si sono verificati nel nostro nel nostro Paese
Notiamo nel libero e ci tengo a sottolinearlo
Che il lavoro di semplificazione del sistema delle istituzioni territoriali e quindi di costruzione di un federalismo ben congegnato dunque terrorismo funzionante
Ha bisogno
Di un complemento assolutamente indispensabile
Che la costruzione di un sistema
Di finanza pubblica
Di finanza dello Stato delle Regioni e degli enti locali che sia coerente
Con
Il modello federale o quasi federale che col Titolo quinto abbiamo abbiamo adottato il federalismo fiscale
La disposizione costituzionale c'è e non è stata contestata da nessuno anzi
Ne viene rivendicata una paternità bypartisan né il Ministro Tremonti dice l'ho scritto io il professor Salvati dice non l'ho scritto io meglio così
Paternità bypartisan dell'articolo centodiciannove che disciplina i principi
Del federalismo fiscale ma nessuna attuazione per ore sta nel programma di governo vero Ministro Fitto
è aggiunto il momento di mettere mano anche a questa parte non è stata oggetto affondò del lavoro del libro ma nel libro si danno degli elementi e dei dati abbastanza impressionanti a questo riguardo
Tra l'altro dimostrando una cosa su cui sottolineo più sui attiro la vostra attenzione
Negli anni che passano tra metta degli anni Novanta
E metà di questo decennio quindi dieci anni
La spesa
Delle amministrazioni centrali dello Stato è cresciuta più della spesa delle Regioni dei Comuni
Nonostante in questi anni vi sia stato il trasferimento di
Importanti competenze funzioni quindi servizi quindi prestazioni
Dallo Stato alle regioni alle Province e ai Comuni singolare questo
La spesa centrale la spesa delle amministrazioni dello Stato che perdono competenze e funzioni
Cresce è cresciuta più della spesa
Delle istituzioni territoriali che hanno visto aumentare le loro competenze e le loro funzioni necessario quindi necessario quindi un sistema di
Federalismo fiscale che come dice l'articolo centodiciannove dia ciascuna istituzione le risorse
Necessarie adeguate per l'esercizio delle funzioni che ci sono che gli sono attribuite dico subito avrei avuto piacere se oltre al Ministro Fitto ci fosse stato anche il Ministro Maroni a sentire questo
Che il federalismo fiscale deve essere coerente con la scelta costituzionale che abbiamo fatto che quella di un federalismo cooperativo e solidale
Il federalismo è competizione si è competizione mai competizione ma non c'è competizione se c'è chi corre con Lamacchi la Ferrari chi corre con la bicicletta e chi corre a Chieti
Da competizione non ENI non inizia neanche occorre creare condizioni di pari opportunità e poi vinca il migliore e poi ciascuno faccia delle risorse che gli sono attribuite che sono adeguate
Alla esercizio delle funzioni dei compiti e la prestazione dei servizi che sono attribuiti alla sua responsabilità i ciascuno faccia poi le sue scelte e i cittadini lo giudicheranno intorno alla capacità di
Far fruttare i suoi talenti
Ma il federalismo deve partire proprio perché competizione dalla creazione di una e qua ripartizione delle risorse di cui poi ciascuno
Della cui gestione sotto ciascuno si assume piena responsabilità rispondendo né di fronte ai cittadini quindi
Risorse attribuite il più possibile attraverso tributi propri compartecipazione tributi erariali ma commisurate alle funzione attribuite
Lascio adesso o la parola I
Agli autorevoli interlocutori a cui abbiamo chiesto di discutere questo tema
E in qualche modo anche di reagire alle nostre proposte cominciando da chi ci ospita e ci siamo particolarmente grati il Presidente della Provincia di Roma
Roma è anche la più grande area metropolitana del Paese un'area metropolitana che ampi UA le funzioni di Capitale d'Italia quindi è una
Realtà speciale proprio per questo pensiamo che l'apporto di Nicola De Zingaretti sia per noi molto importante
Bene grazie
A voi grazie ad Astrid per questo testo e per aver scelto anche questo luogo per svolgere questo dibattito io purtroppo non potrò rimanere fino alla fine perché
Sarà inizierà tra pochi minuti nella sede dell'UPI
Un importante incontro tra alle città il sì i presidenti delle aree metropolitane d'Italia per discutere appunto la posizione dell'UPI
In merito al tema delle aree metropolitane per contribuire a questa discussione che aperta sul Codice delle autonomie
E quindi anche e per evitare che nel corso di quella discussione si decida di sciogliere la Provincia di Roma è utile una mia presenza di vigilanza quel tipo di dibattito e di elaborazione
Però ci tenevo ad esserci non solo per un senso di ospitalità ma perché sicuramente questo incontro è utilissimo
Per confrontarci nel merito di alcune scelte e dire la propria
Giustamente diceva Bassanini è un fatto molto positivo che ci si trovi di fronte nuovamente a una forte volontà riformatrice
Io trovo positiva la riapertura anche grazie a un confronto con il Governo della fase riformatrice che mette al centro
Il tema del Codice delle autonomie è importante ora misurare questa volontà riformatrice ovviamente ma anche il merito delle scelte che si sono fatte e che si faranno
Ed io intervengo su un punto che
Non è marginale rispetto alla discussione
La discussione aperta essa diventando lo è diventato del corso la campagna elettorale sta diventando e presumibilmente lo sarà già a settembre centrale che il destino
Nelle aree metropolitane questo livello di governance locale del rapporto tra questa tema delle aree metropolitane le Regione e i Comuni capoluogo
Partendo da un assunto visto che il testo si chiama semplificare l'Italia
Io credo che la funzione di forma Trichet
Se partiamo dall'esigenza dalla missione di voler semplificare d'Italia dobbiamo intenderla come
Volontà e processo riformatore che vada incontro
Ah come oggi è l'Italia e aiuti
Nella ricostruzione di un rapporto di fiducia tra cittadini è stato tra cittadini ed ente locale che spesso è logorato per tanti motivi ma anche perché la governance attuale spesso non garantisce dell'offerta e della qualità dei servizi quell'efficienza che il cittadino domande chiede
Quindi bene un'azione riformatrice se ha come missione
Non uno scontro ideologico o preconcetto sui temi
Aboliamo le Province ad esempio perché costano troppo
Ma abbiamo un processo riformatore perché è utile ad aggredire il nodo che per costruire un Paese moderno abbiamo bisogno anche di una più moderna ed efficiente governance locale
E da questo punto di vista io da Presidente della Provincia non solo non ho paura di affrontare una fase di riforma che rimetta anche in discussione questa livello di Ente locale Maenza ribadire che chiedo
Che si apra un processo di riforma che punti alla Costituzione e di un nuovo ente la città metropolitana che affronti in meglio
Il tema della governance locale perché in effetti così non ce la facciamo perché dico questo e lo dico dal mio punto di vista
Partendo anche se da
Pochi giorni dall'esperienza di Presidente di una di un Ente come questo appunto
Di un ente che ha e
Ha competenza in un'area di cinque mila chilometri quadrati
Di circa quattro milioni di abitanti che organizza centoventuno Comuni con una particolarità
Ospita la Capitale d'Italia cita di due milioni e mezzo di abitanti ma intorno ad essa già sono
Cresciuti circa venti venticinque
Che furono Paesi o paesini e che si
Rappresenta non sempre di più come medie grandi cittadine cito cito a ormai alle porte e della capitale città come Guidonia ottantamila abitanti città come Tivoli cinquanta mila abitanti città come Pomezia
Quarantacinque cinquanta mila abitanti cito la crescita demografica i Comuni come Ladispoli che tutti ricordiamo forse per
Ricorse e di mare ma stiamo parlando ora ma di una città che cresce di tre abitanti al giorno
Quindi noi abbiamo una realtà
Della quale è presente un processo abbastanza
Continuativo degli ultimi dieci anni di perdita di abitanti nella capitale circa duecentocinquanta mila in meno
Con un'espulsione demografica nei centoventi comuni intorno che apportato a collocare fuori intorno alla Capitale circa seicento mila
Cittadini
è una realtà che ha e che vede una centralità economica della capitale umano pressoché assoluta una sua dipendenza
Ormai una coincidenza tra i confini di questi comuni e le abitazioni in questi Comuni che si toccano nell'offerta di servizi e di collocazione
Di infrastrutture per la gran parte ovviamente non per tutti e centoventi ma per la gran parte
Di questi comuni sicuramente
Parlerei di una interdipendenza assoluta nella governance importante di problemi qual è allora il problema
Il problema è che allo stato attuale gran parte della governance di questi problemi comuni vive ancora non totalmente ma in gran parte in compartimenti stagni e luoghi separati
Cito
Per tutti
Il tema della pianificazione urbanistica che certo dalle Province strumenti di copianificazione come il PTP Gemma che interviene
Quasi informarsi slegata dalla più pianificazione principe dei piani regolatori
E per discutere di un caso molto concreto cito
La differenza temporale tra un grande Comune come il Comune di Roma che ha votato nell'ultima legislatura il suo piano regolatore generale che quindi vincola immense aree urbane e pianifica
Parti strategiche di territorio e l'avvio
A questo punto di totale dipendenza in realtà sugli interessi da quello che ha fatto il Comune di Roma di una discussione sui piani regolatori di un'area immensamente più vasta intorno a Roma
Gli strumenti di governance mi permetto di dire che oggi il livello di autonomie locali a rispetto a questi processi sono assolutamente
Insoddisfacenti
Il quattordici ottobre la Provincia di Roma aprirà la discussione generale di copianificazione del PIP piano
Provinciale e territoriale sarà uno strumento importante inciderà ovviamente su scelte strategiche ma interviene in una situazione che già a monte
A orientamenti determinati da consigli con i piani regolatori o cito ultimo a piccolo esempio del perché
Credo che la discussione sia tutt'altro che burocratico-formale il tema del concetto di trasporto urbano ancora in questo momento si accende delle agenzie di stampa
C'è una grande giusta discussione di pianificazione della mobilità della Capitale d'Italia
Oggi
Il tema della mobilità nella Capitale d'Italia ci dice che circa settecento mila persone la mattina entra nella sfera escono da Roma
La il concetto di trasporto pubblico locale cioè il chi decide dove si ferma il capolinea della metropolitana ovviamente fatto all'interno dell'ente comune in realtà
Certo certo un problema di soddisfazione di queste esigenze ma il problema che si determinerà quando quei capolinea quelle nuove metropolitane le di saranno pronte sarà in chi vivrà fuori
Della capitale
Il tema del pendolarismo oggi è un tema drammatico perché vive totalmente slegato da una pianificazione degli enti locali e siamo ancora nella discussione di cui l'FSE parlano di trasporto pubblico regionale fuori
Da un elemento di governance
Concludo e perché dico questo
Dico questo perché mi porta a dire a noi serve un nuovo ente di governo dell'Area vasta
Questo è il grande tema che noi abbiamo che ridisegni la governance locale che riporti le Regioni ad a vere la funzione primaria di indirizzo strategico e di programmazione e pianificazione
E permetta a nuovi enti sovracomunali tra cui
La città metropolitana l'area metropolitana
Permette a questi nuovi enti da costituire un più efficiente ed efficace per il rapporto col cittadino ente di governo strumento di governo locale che permetta di dare risposte efficaci
Il presidente attuale della Provincia di Roma
Nona
Allo stato attuale possibilità programmatorie per soddisfare
Quel tema di pendolarismo non di trenta mila persone ma di settecento mila persone che entrano e escono dalla capitale perché le competenze stand risiedano allo stato attuale non livello nazionale delle ferrovie
Nel livello prioritario del Comune di Roma che giustamente
Risponde ha un interesse di coloro che sono cittadini in quel momento di Roma e di centoventi i Comuni diversi
Che hanno tutti problemi analoghi ma diverso e quindi io credo e concludo
Il contributo che porterò alla riunione essa iniziando all'UPI è quello di spingere verso una riforma che porti a capire che così come
Quarant'anni fa
Il quartiere Tuscolano erano dei bellissimi prati dove o e che non avevano una densità di popolazione dobbiamo guardare a quello che sarà
Questo livello di governo dei prossimi dieci quindici anni e quindi porti i municipi di Roma ad uscire dal limbo ed alla paralisi
Chiesta nella quale spesso si trovano a trasformarli in Comuni metropolitani
Porti alla Costituzione di un'area che porti al superamento della Provincia di Roma al superamento del Comune così come oggi ne abbiamo conosciuto alla costruzione di un nuovo ente
All'individuazione ad elezione diretta del sindaco di questo nuovo ente senza problemi e arrivo dire da Palazzo Valentini che
Se la sede dovrà essere l'Aula di Giulio Cesare sia l'Aula di Giulio Cesare senza nessun problema l'importante è che ci capiamo che ci sia un'Aula nella quale siano rappresentati i cittadini a quel punto
Io dico dei centotrentanove comuni può alcuni se ne andranno quelli più lontani quelli dell'area b vediamolo ma l'importante e dotarci di uno strumento nuovo di governance locale che governi questa complessità
E lo dico
Mi spiace che poi andrò via ministro perché invece altre idee come quelle che ho ascoltato circolare anche in queste ore
Di un'ipotesi riformatrice che punti a un distretto federale che dia semplicemente a coloro
E a quello che oggi è dentro il raccordo anulare di riforma più poteri e più forza
A parte non so quanto sostenuta dall'articolo quinto della Costituzione ma soprattutto
Non va incontro a quell'esigenza di Area Vasta
Di governo dell'area vasta del territorio ma anzi
Né
Accentua la problematicità perché crea uno strumento di governo di serie A per chi è dentro il raccordo anulare e lascia
A quel punto non so bene a far cosa probabilmente da soli un milione e mezzo di cittadini parlo in questo caso per la Provincia di Roma
Divisi a quel punto davvero in centoventi debolezze quindi io con molta serenità mi affaccio a questa discussione
Però anche con molta diciamo voglia di capire di spingere verso una riforma
Io ho trovato molto belli il titolo semplificare l'Italia perché mi ha aiutato molto
Nella comprensione del perché è urgente non aver paura di aprire questa fase di riforma perché spesso chi oggi è alla guida di questi enti locali se non ci è questa semplificazione in gran parte
Non è in grado non sarà in grado di confermare la complessità dei problemi che abbiamo davanti grazie
Bene ringrazio Nicola passo la parola al ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto
Grazie
Io voglio ringraziare Astrid Franco Bassanini questa occasione di incontro che ho accettato con molto piacere perché ritengo che
A monte di qualsiasi riflessione che si possa fare ci sia bisogno di un approccio corretto mi ricollego immediatamente al introduzione che Bassanini ha fatto
Dal punto di vista delle scelte su alcuni livelli e profili istituzionali non è questo
Un buon momento per parlare di dialogo per altre ragioni però io penso che sui temi di carattere istituzionale sulle questioni di cui noi
Ci stiamo occupando ci occuperemo penso che debba essere
Mantenuto un il livello di collaborazione e di confronto perché gli errori del passato non debbano essere ripetuti né da una parte né dall'altra e quindi penso che questo approccio sia l'approccio più corretto rispetto a queste questioni il libro
Sia per la qualità dei contributi di coloro i quali hanno partecipato alla sua stesura con gli interventi specifici sia per i temi appunto che tratta
Individua inquadra sostanzialmente il problema del funzionamento del sistema Paese e intorno alla semplificazione
Dell'Italia della sua modalità organizzativa istituzionale e del rapporto con il cittadino si sviluppa poi con analisi di dettaglio specifica
Che costituiscono sostanzialmente il tema principale anche dell'azione cercherò di inquadrarla anche indicando alcuni aspetti alcune peculiarità che il Governo porterà avanti su alcune di queste questioni
Cercando appunto di suddividere seguendo il ragionamento anche della parte introduttiva del libro dell'introduzione di
Franco Bassanini che è quello sostanzialmente di avviare un percorso di semplificazione che
Si articoli su due livelli sostanziare il primo del rapporto con il cittadino il secondo della riorganizzazione del livello istituzionale del nostro Paese
Sono i due nodi intorno ai quali bisogna lavorare cercare di dare delle risposte precise perché sono le due questioni sulle quali poi emergono talvolta anche
Con una logica e che va oltre la consistenza reale dei problemi un approccio negativo nei confronti delle istituzioni che portano poi ad una accelerazione e talvolta anche alcuni eccessi della logica della semplificazione
Per la pubblica amministrazione ma questo è dato anche
Da esempi non positivi e da modalità complessive di organizzazione della spesa pubblica nel nostro paese che
Non vanno nella direzione giuste che sicuramente in un momento di grande difficoltà quale quella che ne rinviamo si inseriscono negativamente nel rapporto con la gente nell'approccio nella sensibilità che il cittadino ha nei confronti delle istituzioni
Seguendo questa considerazione io penso che sia molto importante
Dedicare
Una riflessione ad alcune delle questioni che sono poi frutto anche delle considerazioni del Presidente Zingaretti che sono di grandissima attualità se è vero che non è vero che sono stati i temi
Oggetto e il confronto che ne abbiamo avuto con il sistema più anche delle autonomie locali nell'ambito della Conferenza Unificata
Nella discussione del Documento di programmazione economica finanziaria e anche dei provvedimenti collegati da lì si è aperta una
Discussione si sono affrontate alcune delle questioni che sono
Oggetto anche la riflessione e quindi della dell'obiettivo di rimodellare ridefinire
Le funzioni le competenze e la riorganizzazione del istituzioni del nostro paese
Il riferimento è stato fatto precedentemente io lo condivido avendo anche vissuto da Presidente della Regione quindi dall'altra parte della barricata nel confronto con il Governo negli anni scorsi rispetto alle modalità di modifica della Costituzione nel nostro Paese
è sbagliato la logica delle scelte del procedere a maggioranza perché poi si annida all'interno della scelta di parte l'errore
Che costituisce un problema e se da una parte una modifica costituzionale non abbiamo potuto verificarla
Per via del referendum che non l'ha confermata dall'altra dobbiamo dirci molto
Serenamente che anche la modifica del Titolo quinto che al suo interno alcuni aspetti positivi ne ha degli altri che hanno contribuito certamente non semplificare
Il funzionamento del nostro Paese cito un caso su tutti che quello che le competenze esclusive e concorrenti che
Hanno dato molto lavoro la porta costituzionale hanno creato un contrasto notevole fra le regioni
Il Governo centrale e hanno paralizzato questo si molti aspetti e molti livelli essenziali e fondamentali della vita economica pubblica del nostro Paese perché
Avere una legge regionale o un provvedimento nazionale che determina degli effetti per una categoria per un territorio
Rispetto ad alcune questioni e che viene bloccata da un ricorso alla Corte costituzionale la rimanendo appesa per un numero di mesi talvolta di anni certamente non è un modo né per semplificare né per aiutare
Il nostro sistema Paese rispetto agli obiettivi che ci poniamo
Questa esperienza negativa ripeto da una parte all'altra penso che sia la buona base di riflessione per cercare di mantenere alto il profilo il confronto e quindi cercare su queste questioni di costruire
Anche un terreno fertile che possa ridisegnare un modello che sia fortemente condiviso al di là di chi
Temporaneamente governa temporaneamente all'opposizione
In questa con questa premessa faccio la seconda considerazione che emerge in modo molto chiaro rispetto al dibattito che c'è stato in questo primo periodo
E non entro nel metodo e poco nel merito perché non voglio aprire un dibattito sul Documento di programmazione economica finanziaria né
Sulle modalità differente rispetto al passato che possono essere condivise o meno rispetto alla affiancamento dei provvedimenti legislativi decreto legge disegno di legge ma lo utilizzo esclusivamente come esempio per individuare delle modalità di confronto che si sono sviluppate su alcune questioni
Che hanno riguardato per esempio il tema non solamente delle Province della eventuale soppressione o meno completa articolata collegata alle aree metropolitane
Ma che hanno riguardato anche il tema delle Comunità montane e che indirettamente nella
Riferimento che viene fatto da Bassanini sul sistema istituzionale
Degli altri Paesi europei sui tre livelli istituzionali di Governo sicuramente ci pongono una serie di problemi che il libro per la verità
Analizza e che comunque costituiscono una serie di sovrapposizioni
Di aumento della spesa pubblica e di una ripetizione talvolta delle stesse competenze seppur ufficialmente assegnate e determinate in forma differente questo è un problema che noi abbiamo ed è un problema che incide in modo determinante sui costi
Delle istituzioni e che quindi alimenta quel sentimento di distacco di contrarietà nei confronti delle istituzioni che non fa bene al nostro Paese
Oltretutto non semplifica nemmeno in alcun modo quelle che sono e le scelte collegate al rapporto nel cittadino del cittadino nei confronti dell'istituzione
Il tema per esempio delle Comunità montane e delle Province è stato un tema affrontato in questo provvedimento e poi è stato rinviato ad una discussione più ampia alla quale si è fatto riferimento che è quella del Codice
Delle autonomie che sarà il luogo all'interno del quale comporre queste nuove funzioni io mi permetto di inserire alcuni elementi di riflessione
E che sulle quali non sui quali non ci sono e certezze ma ci sono una serie di dubbi è vero il tema
Della sostituzione delle Province che insistono nelle aree metropolitane potrebbe essere un percorso
Sulla base di una ridefinizione di funzioni competenze così come è stato poc'anzi detto
Ma non v'è dubbio però che questo apre anche una serie di altre considerazioni lo dico non solamente per Roma lo dico anche per tante altre aree metropolitane la omogeneità di un'area metropolitana può riguardare un territorio ma non un altro
E una serie di Comuni che vivono nell'ambito di quella che oggi è una provincia
Parlo di Roma posso parlare di Napoli di Bari Torino di Bologna
Portano ad una riflessione la quale se l'area metropolitana e la sua omogeneità che si sviluppa su una serie di Comuni che sono attigui e che quindi giustificano questa organizzazione
Pone un problema per una serie di altri Comuni che magari in altre aree nelle quali l'area metropolitana una questo riferimento costante questa omogeneità territoriale rispetto al resto e la Provincia pone un problema
Sul quale nell'ambito della ridefinizione eventuale su questo fronte bisogna riflettere non poco perché è evidente che le competenze attribuite alle Province rispetto a quelle comunità devono essere comunque garantite sulla base di un modello riorganizzativo differente così come
Il tema anche delle comunità montane e il ruolo delle Province si inserisce su una serie di competenze che talvolta si ripetono qui c'è un modello sul quale dobbiamo dire alcune verità però perché se no rischiamo
Di immaginare una difesa della situazione esistente che non va bene
Le modalità organizzative che pure appunto nel libro vengono individuati penso
Alle autorità e gli ambiti territoriali ottimali penso alle autorità sul territorio organizzate per la gestione di alcuni servizi
Penso alle logiche che dovevano portare
Ad una semplificazione e anche ad una riduzione del contenimento della spesa che rischiano di essere però invece le sovrapposizioni con un sovraccarico di risorse pubbliche che vengono indirizzate nel modello gestionale di questa Autorità
Questo è un problema che si inserisce in questa riflessione e che deve essere affrontato con la logica complessiva di quell'obiettivo dal quale non si può prescindere perché quello della riduzione del contenimento della spesa pubblica vedete
C'è in atto un confronto abbastanza serrato fra il Governo e il sistema delle autonomia locali a me tocca
E lei presiedendo la Conferenza Unificata
E assistere in prima linea a questo confronto e quindi essere il primo momento di impatto con il sistema delle Regioni delle Province dei Comuni e delle Comunità montane sul tema dei cosiddetti tagli della spesa pubblica che sono all'interno di questo provvedimento
Ma non v'è dubbio però che in un Paese nel quale bisogna scegliere alcuni bisogna ottenere mantenere degli dei riferimenti e ottenere dei risultati penso al pareggio di bilancio
Nell'accordo con l'Unione europea al due mila e undici a quale deve contribuire l'intero sistema Paese ma possiamo anche immaginare delle modalità differenti per raggiungere questo risultato ma non v'è dubbio che il contenimento della la pubblica complessiva sia il primo passaggio al quale non prescinde in un Paese nel quale il livello di pressione fiscale superiore al quarantatré per cento e quindi non è immaginabile che la leva della pressione fiscale possa andare in questa direzione qui io faccio questa riflessione per ricollegarmi
Ad una seconda considerazione è quella del federalismo
Qualcuno ha sostenuto e
Ritengo che abbia anche la sua veridicità in forma oggettiva non
Nell'attualità secondo me del nostro Paese
Il tema che avendo il Governo bloccato ogni forma di aumento della pressione fiscale
In capo ai alle amministrazioni avendo soppresso l'ICI che pure è una tassa e che
Questa maggioranza si era impegnata a sopprimere che pure il Governo precedente aveva iniziato a sopprimere
La soppressione di questa tassa il blocco delle aliquote a livello locale pone un problema che diametralmente opposto alla logica eventualmente la responsabilizzazione che frutto del federalismo
Fiscale di questa percorso non c'è dubbio che ci troviamo di fronte a questo rischio
Ma dobbiamo anche tenere presente però che il livello della pressione fiscale
E il tema della responsabilizzazione della qualità della spesa sono i punti centrali sui quali confrontare la riflessione verso il federalismo fiscale
Non v'è dubbio che io personalmente non mi confronto sui modelli
Dire queste cose anche con il mio amico Maroni a FIAT quindi
Non non dico queste cose in assenza di Maroni le dico sulle agenzie in ogni circostanza quindi una difficoltà
A soffermarmi su questo non è un modo un un problema di modelli il modello x o y rispetto al tema del federalismo fiscale
è un modello nuovo sul quale confrontarci sulla base di un approccio completamente differente la prima è il primo elemento è quello
Dei dati tecnici di riferimento e devono essere raccolti e che sono alla base delle scelte che devono essere compiute in questo senso
Il secondo è quello collegato ad un approccio culturale verso questo schema che deve essere e lo dico da ministro che proviene però da una regione meridionale che deve essere di grande
Cambiamento rispetto delle logiche che sono consolidate è vero non possiamo consentire nel nostro Paese ad un territorio di camminare come la Ferrari ed altri andare in bicicletta
Ma non possiamo nemmeno consentire ad alcuni territori lo dico in forma totalmente autocritica di spendere quanto si spende per acquistare una Ferrari e continuare a camminare in bicicletta
Questo penso che non vada bene e su questo noi dobbiamo fare una profonda autocritica serena chiara decisa però per cercare di studiare quelle formule di accompagnamento al modello del federalismo fiscale che possono sì
Inserire quegli elementi costituzionali che non possono essere messi in discussione quali quelli
Della garanzia perequativa e quindi del modello organizzativo di accompagnamento
Al processo estremo fiscale però dobbiamo anche dirci al tempo stesso che su questo modello si gioca una partita nella quale gradualmente e parallelamente c'è bisogno di affermare il principio e la responsabilizzazione della classe dirigente io probabilmente
Mi allontanerò non subito fino a che potrò stare sto qui avevo con piacere ad ascoltare anche gli interventi
Perché avendo il compito dal Ministro dei rapporti con le Regioni non solamente tutta la parte della quale stiamo discutendo che esaltante ma c'è anche una parte è quella che i rapporti vengono interpretati come un tentativo di convincere alcuni Presidenti di Regione a ricevere dei rifiuti della Campania per sbloccare la situazione e quindi purtroppo
Forse sarò costretto ad allontanarmi nel corso
Del convegno però faccio questo riferimento per non solo per giustificarmi scusarmi anticipatamente qualora dovesse andare via
Ma per dire che il tema della responsabilizzazione della classe dirigente delle scelte e il tema sul quale confrontarci
E l'idea che noi possiamo avere un approccio al tema del federalismo come una logica di contrapposizione territoriale politica io penso che sia un tema sbagliato un approccio sbagliato diverso è la modalità sulla quale noi chiarito l'aspetto della responsabilizzazione e del miglioramento complessivo
Della qualità della spesa costruiamo un percorso che possa realmente evitare di aumentare le differenze e accompagnare quelle parti del Paese che hanno una maggiore difficoltà verso un processo di crescita al miglioramento complessivo ma questo è graduale e questo però deve accadere anche
Con una complessiva valutazione nell'ambito del sistema nazionale
E su questo io penso che noi giochiamo una partita molto importante sulla quale io ritengo che debba essere messa
Da parte la forzatura della discussione politica per cercare di individuare nell'ambito
Del dibattito politico del nostro Paese quegli strumenti sui quali il tema del federalismo venga declinato in modo adeguato perché dico questo perché io ascolto ho partecipato
A molte assemblee di organizzazioni di categoria nazionali in questo primo dei primi due mesi e la via del Governo
Perché mi è capitato di essere chiaramente invitato penso andava ad ascoltare perché
E utile ascoltare l'assemblea di Confindustria anziché di Confartigianato anziché di un'altra organizzazione di categoria perché serve a comprendere innanzitutto
Quale quali sono le richieste le esigenze ma anche quali sono le priorità ebbene noi siamo passati in questo Paese da una fase nella quale non si poteva nemmeno nominare la parola federalismo alla fase nella quale magari io nomino tutti in modo assolutamente spinto eccessivo e c'è una gara a chi è più federalista
Di rispetto ad altri ora io penso che su questo bisogna cercare
Stabilendo e utilizzando il termine che ha utili che ha utilizzato il Presidente della Repubblica e la ineludibilità di questo argomento penso che ci sia la necessità di lavorare con intelligenza per costruire un modello che coerentemente
Con i i temi e gli obiettivi criteri indicati all'interno dalla nostra Costituzione possa avviare questo processo che sia in condizione di
Modificare complessivamente l'assetto organizzativo del nostro Paese in termini di miglioramento complessivo della qualità della spesa soprattutto perché questa è la questione sulla quale
Ne dobbiamo giocare una partita molto utile ed importante lo dico
Anche facendo alcuni esempi nei quali non entro nel merito perché mi avvio a conclusione ma li voglio solo richiamare qualità della spesa può dire per esempio utilizzo delle risorse comunitaria
E vuol dire per esempio fare una valutazione sulle modalità con le quali queste risorse comunitarie vengono utilizzate e sui criteri di spesa che sono all'interno della parola semplificare l'Italia
Perché sono all'interno del rapporto fra le diverse istituzioni della tempistica di utilizzare al meglio le risorse
Perché e tutte le questioni di cui noi parliamo sono questioni che hanno anche bisogno di una loro attualità rispetto alla capacità poi di incidere concretamente sugli obiettivi ai quali noi facciamo riferimento
Allora se ne vogliamo immaginare un modello paese che si è in condizione di procedere più rapidamente dobbiamo pensare che se unico una spessa viene programmata
Nel duemila e viene speso nel due mila e quattro nel due mila cinque
E forse superata rispetto agli obiettivi che ci eravamo indicati nell'anno in cui era stata programmata
Questo lo dico perché perché
Nella sistema complessivo della organizzazione del nostro Paese nelle questioni alle quali noi facciamo riferimento oltre ad avere individuato un modello sul quale confrontarci dobbiamo cercare di fare tesoro anche
Degli esperimenti e degli e delle situazioni e delle esperienze passate
Io da Presidente la Regione mi sono confrontato con tutte le norme cosiddette Bassanini sulle quali il né per le quali il libro
E fa un approfondimento di merito abbastanza dettagliato e penso che sia una fase molto positiva complessivamente verso la semplificazione
Però alla risponda domanda che è stata fatta prima sulla necessità
Che alle competenze alle funzioni secondo le risorse c'è da porsi una grande domanda
Se realmente in questi anni ci sia stato oltre che sulla carta cioè nei provvedimenti legislativi al passaggio delle competenze delle funzione ci sia stato poi il passaggio reale delle risorse e ci sia stata la sostituzione degli uffici
Perché se io passo le funzioni le competenze dal Governo alla Regione dalla Regione alle province o i Comuni e poi queste competenze gli uffici che c'erano prima rimangono esattamente intatti a livello nazionale
Non c'è una un seguito di risorse conseguenti
Non c'è un investimento nell'ambito dell'utilizzo delle risorse la pubblica amministrazione in materia di formazione verso nuove competenze che vengono trasferite ad un nuovo ente a noi di cosa stiamo parlando
Questa è una critica a chi all'intero sistema ed è una critica bipartisan che va nei confronti di chi ha governato tanto da una parte tanto all'altra tanto a livello centrale quanto a livello periferico e allora non dobbiamo solo interrogarci sugli impianti
Legislativi e di modifica costituzionale che sono fondamentali perché intorno a questo possiamo costruire poi conseguente mi per le scelte ma dobbiamo anche cercare di capire poi quali possono essere a verificare i risultati delle scelte che vengono fatti e su questo io penso che ci sia da tirare una linea a fare una considerazione generale e cercare di fare tesoro di queste esperienze per modificare l'approccio e le scelte che io mi auguro con un clima di
Proficua collaborazione al netto delle tensioni politiche di altro genere possano
Sulle vicende istituzionali sulla riorganizzazione di ammodernamento del nostro Stato possano trovare al di là delle responsabilità di governo di opposizione
Dei punti di confronto io mi auguro di convergenza nell'interesse generale perché
Discutiamo danni di questi temi e abbiamo discusso danni
Da posizioni di maggioranza o di opposizione ed è sbagliato su questi temi stressare utili a secondo del volo che si ricopre sarebbe molto più lineare e corretto e positivo per il Paese mantenere una posizione ferma chiara coerente con il proprio convincimento sulla base di un meccanismo di regole di funzionamento che valga bene sempre al di là di chi governa e di chi è all'opposizione
Ringrazio il Ministro Fitto una sua conclusione mi trova personalmente totalmente d'accordo credo che l'ammodernamento
Nostre istituzioni del nostro Paese sia
Un compito fondamentale è comune
Delle generazioni che oggi hanno la responsabilità tutti i livelli di governare il nostro Paese e anche di fare opposizione
Di ruoli poi sia alterna non si alterano nel tempo e si alternano nelle istituzioni
Abbiamo sentito direi da questo punto di vista per il momento dal Presidente della Provincia di Roma e dal Ministro degli affari regionali degli accenni che sono non a caso largamente convergenti
Vediamo di verificarli dopo il ministro col ministro ombra ma senatrice Mariangela Bastico che appunto ministro ombra per gli affari regionali
Prima di passare di lì a parola citavo prima sono presenti cui il professor Cerulli Irelli la professoressa Vignieri che sono
Autori di alcuni capitoli di questo libro
C'è il consigliere Sandro Pajno oppure che autore di uno dei capitoli di questo libro c'è il professor Macciotta c'è Luca Castelli
E poi c'è il nostro editore Stefano Passigli che
Al cui Astrid è grata per due ragioni per l'eleganza
Delle sue delle sue pubblicazioni e per la rapidità
Con il quale stampa i nostri libri
Noi abbiamo collane con diversi editori
Direi di gran lunga il più rapido ed editore Passigli quando si
Iscriversi ragione si riflette su temi di attualità anche come dire che sono oggetto del dibattito politico
La rapidità nel pubblicare lavori e Pepper e importante perché
Qualche volta si rischia Loconsole scienza dopo qualche mese forse non è il caso del tema di cui ci occupiamo
è che anzi si riproduce da parecchio tempo ma ce ne sono altri nei quali
Abbiamo misurato l'importanza dia vere un editore che stampa rapidamente la senatrice Bastico
Grazie per l'invito il libro e davvero molto bello e io devo dirvi che ne condivido
Una grandissima parte i contenuti
Innanzitutto perché ci si riporta alle ragioni venire del federalismo o meglio alle ragioni vere di una riforma istituzionale sempre che c'è sempre più necessaria
E queste secondo me su e importante richiamarle
Proprio perché stiamo vivendo un dibattito a mio avviso assolutamente scritto fine ecco
Da un lato il federalismo sembra diventato una bandiera da sventolare in tutte le occasioni e come la soluzione di tutti i problemi del Paese
Dall'altro sì operano politiche che invece vanno in una direzione di forte centralizzazione
Cito l'ultimo atto del Governo il DPEF e il suo precedente decreto attuativo il centododici
Ecco basta vedere la manovra finanziaria che gli è identificata una manovra tra l'altro di legislatura almeno così e definito il di più f e una manovra triennale quella nel decreto centododici ebbene sono fortissimamente centralistiche
Nell'individuazione dei tagli nell'individuazione delle scelte che lì vengono contenute e nel fatto che sono manovre che ignorano il federalismo fiscale e la Carta delle autonomie
Che vengono rinviate ad un momento successivo quindi un po'di coerenza rispetto alle dichiarazioni di priorità
Detto questo io le richiamo brevemente le ragioni alle quali sono particolarmente affezionata la prima e il fatto di considerare il sistema delle istituzioni pubbliche
Come un no risorsa grande per lo sviluppo dei territori comunque l'anno per la qualità dei territori per la loro competitività nell'ambito del sistema globalizzato
Credo che questo aspetto
Contraddica quella che invece è un'immagine che frequentemente i cittadini vivono il le istituzioni pubbliche come palla al piede freno pesantezza allo sviluppo
La vengo dall'Emilia Romagna e posso dirvi che quella connotazione delle istituzioni come volano per lo sviluppo e la coesione sociale euro uno dei grandi elementi che hanno caratterizzato lo sviluppo della mia regione
Credo che oggi sia assolutamente praticabile riportare alle istituzioni locali a questo ruolo
Secondo aspetto è che le istituzioni vicine I cittadini sono più capaci di interpretare il Governo e dei servizi che rispondono alle esigenze dei cittadini
Il governo dei sistemi urbani il governo dell'ambiente il governo dei servizi delle sociali delle politiche di welfare eccetera
Quella differenziazione articolazione della può che fa la qualità di questi sistemi può essere effettuato non più
Da grandi sistemi centralizzati penso alla sanità penso alla scuola penso al welfare ma da sistemi fortemente radicate nei territori
Ritengo poi che la riforma ci aiuti a eliminare gli sprechi
Hai minare quello che tum Franco hai detto in principio che tutte le istituzioni italiane fanno tutto sovrapponendo sì le une con le altre sovrapponendo le loro competente
Tra l'altro con un ammucchiare assi di competenze verso la gestione se voi ci riflettete le sovrapposizioni avvengono soprattutto nell'aspetto di carattere gestionale
Dallo Stato alle regioni alle Province fino ai Comuni che hanno questa funzione tutti sì mantengono una parte di funzioni gestionali non a caso la dinamica della spesa pubblica centralizzata bagni incremento non a caso la le Regioni non hanno assolutamente la loro funzione propria di soggetti di legislazione di indirizzo di programmazione ma al ho mantenuto forti funzione gestionale attraverso peraltro la proliferazione di un sacco di agenzia e che
Rendono molto più complesso ed intricato il sistema
Istituzionali se queste sono le ragioni e quindi sono ragioni anche di compatibilità economica finanziario oltre che di efficacia ed efficienza della spesa oltre che di riduzione dei costi della dica Terni ne abbiamo parlato tanto torniamo a dirlo e chiaro che l'assetto istituzionale deve essere semplificato
Io ritengo che come sta nel libro la semplificazione comunque debba mantenere i livelli che sono previsti dal centoquattordici della Costituzione Stato regioni Province e Comuni aree metropolitane
Queste sono i livelli costituzionalmente garantiti che a mio avviso debbono essere mantenuti
Con una riflessione che va a diciamo tutto campo
Vi dico un'altra convinzione io ritengo che il Titolo quinto della Costituzione così commenta
Pur potendo essere modificato in alcuni suoi aspetti penso ad esempio all'elencazione delle competente del centodiciassette non si sia una priorità nell'ambito della riforma costituzionale
Per me il Titolo quinto così come può e deve essere applicato e un punto di equilibrio complesso ma applicabile non mensilmente Ray come priorità nella sua modificazioni
E allora vediamo quali invece il quadro delle priorità che io identifico per il quale
Confermo qui
Ministro Fitto una disponibilità del Governo ombra e del Partito Democratico ad una ragionamento di
Dialogo
Di reciprocità dell'ascolto
Di collaborazione tra maggioranza e opposizione naturalmente dialogo collaborazione eccetera che però deve collocarsi in un quadro politico che non è quello di questi giorni
In un quadro politico che non è quello dei decreti legge a ad ogni passo un diverso quadro politico avevamo anche iniziato possiamo dirla perché insieme abbiamo
Partecipato ad incontri che affrontavano questi temi di carattere istituzionale credo che oggi gli abbiamo giustamente interrotti perché non c'è questa condizione
Diamo la disponibilità a riprenderli qualora si narra sereni e si riporti in un corretto e democratico un quattro istituzionale il rapporto tra maggioranza e opposizione la maggioranza sta proponendo hanno voi delle cose assolutamente inaccettabili
Quel dialogo deve dire come punti fissi punti fermi secondo me questi
Il primo la riforma costituzionale perché parlare di federalismo senza superare il bicameralismo e fare il Senato federale mi sembrerebbe assolutamente parziale e limitativo
Secondo aspetto l'attuazione del Titolo quinto nelle competenze regionali quindi l'attuazione del centodiciassette
Anche a velocità differenziata cioè l'applicazione del centosedici è possibile perché nel nostro Paese ci sono condizioni
Assolutamente come tunnel di identità di differenziate da regione a regione e quindi è possibile praticare metodologie tempi differenziati
Ad una condizione che abbiamo un asse di riferimento chiaro che per noi valgono i cittadini l'omogeneità dei loro dei ti e delle prestazioni pubbliche no dei servizi che garantiscono questi diritti e quindi se serve una velocità differenziata
Più stato anche in alcune regioni
E non meno Stato io credo che questo sia il modo giusto per dare applicazione a questo nel federalismo quindi applicazione centodiciassette
Anche attraverso l'utilizzo del centosedici condanna
Collegamento stretto al federalismo fiscale
Io credo che sia stato una fuga in avanti proporre il modello lombardo del federalismo fiscale per centomila ragioni che non sto qui a dire che riguardano la sua inapplicabilità se non vogliamo distruggere scardinare il Paese
Ma devo dire che anche una fuga in avanti perché non è collegato a maggiori e diverse funzione rispetto all'oggi
Lì si parla di riparto di risorse ma non si fa riferimento alle competente e le funzioni che
Sono collegate a questo nuovo e diverso riparto di risorse
Quindi per me sono interconnessi i due aspetti federalismo fiscale e competente da attribuire alle Regioni perché nel ad attuale credo che non sia possibile praticare alcun modello né lombardo né altro di federalismo fiscale
Ancora
L'altro punto e la Carta delle autonomie
Questo è a mio avviso il primo dei punti da considerare quindi riforma costituzionale applicazione delle competenze ai livelli regionali federalismo fiscale e Carta delle autonomie vanno sviluppate in una contiguità e in un coordinamento di ragionamento perché così si definisce l'assetto istituzionale che vogliamo realizzati e siamo disponibile a questo confronto e un confronto a tutto campo ma siamo assolutamente disponibile e in grado di portare di portare delle proposte nostre
Partendo dalla Carta dell'autonomia
Nella quale io come confermo di condividere quanto sta scritto nel Titolo quinto quanto viene ripreso efficacemente nel libro il punto centrale di riferimento e il Comune
In quanto a una grande tradizione del nostro Paese e in quanto è la realtà più vicine ai cittadini
Abbiamo bisogno di affrontare il tema della piccolissima dimensione dei comuni e quindi della loro non adeguate sa rispetto alle prestazioni che devono realizzare la non adeguatezza dei finanziamenti ma anche della loro strumentazione tecnica per realizzare questo quindi
Dico un favore molto forte per i processi di Unione dei Comuni
Di unioni che siano di carattere strutturale
Che abbiano siano fortemente vincolate non così come è stato fatto oggi
Io parlerei di obbligatorietà di unioni laddove ci si hanno delle parametri troppo basse rispetto al principio dell'adeguatezza anche perché noi abbiamo un vincolo costituzionale molto forte in questa direzione
E così collocherei nel quadro dell'Unione anche il tema delle Comunità montane mantenendo le come esperienza che c'è e che anche espresso delle cose di valore
Come riferimento alle competente cioè le Comunità montane dovranno aggregare a mio avviso la gestione delle funzioni e insieme mantenere la specificità
Delle funzioni di programmazione e di governo del territorio proprie di promozione della montagna
Quindi un'unione con caratteristiche particolari l'obbligatorietà in fondo delle Comunità montane è stato un aspetto positivo l'aspetto non positive sta atto che non hanno gestito poi le funzioni cioè c'è stata un'opzione e una situazioni abbastanza poco omogenea rispetto a questo punto
Sì alla una struttura di Area Vasta la Provincia che quella che e costituzionalmente garantita a mio avviso con il mantenimento della elezione diretta da parte dei cittadini
In Provincia dotata di competente di funzioni proprie della Area basta
Quindi che vanno definite vanno identificate togliendo le sovrapposizioni che invece ci ritroviamo ad esempio io non ho mai compreso perché alla Provincia siano state attribuite per dire
Competente nelle politiche sociali che sono invece una specificità propria dei dei livelli più non vicini ai cittadini quali ad esempio ai Comuni
Sull'area metropolitane è stato detto tanto è evidente che Province dare metropolitana hanno sovrapposizioni estreme e quindi io credo che un una soluzione come abbiamo proposto come partito di fatico che laddove ci sono le aree metropolitane si diciamo nel non c'è la Provincia e quindi il superamento della Provincia in questi ambiti credo che possa essere un riferimento corretto
Per quello che riguarda le regioni termino velocemente per perché ho già detto quanto ritengo di applicabile del Titolo quinto quanto sia valida la velocità differenziata
Devo poi dire che c'è un'altra premessa essenziale lo voglio dire al Ministro Fitto perché lui o l'ho sentito esprimersi in questa modalità al federalismo fiscale
Ed è il fatto che siano stabiliti i livelli essenziali delle prestazioni per quello che riguarda i diritti dei cittadini noi non possiamo ragionare di federalismo fiscale e in generale di federalismo
Se non abbiamo i livelli essenziali di tutto ciò che garantisce l'omogeneità dei diritti dei cittadini e questo è il primo passaggio il secondo sono i costi Standa di questi servizi di queste prestazioni perché non è accettabile che nel nostro Paese un bambino che ne studia in Sicilia costi molto di più di un bambino che studia il Lombardia o in Emilia Romagna ed abbia un livello di prestazione scolastiche quindi di apprendimento molto inferiore
Non funziona questa cosa non funzionato una TAC costi in una realtà regionale un decimo di quello che costa in un'altra realtà regionale
E io chiedo qui al Ministro Fitto perché questo Governo ha cancellato la Commissione per la spesa pubblica
Che era uno degli strumenti fondamentali su cui stavamo facendo emergere queste disparità
La differenziazione dei costi dei servizi stavamo facendo emergere la vera spreco della pubblica amministrazione e invece è stata cancellata nel decreto centododici c'è la cancellazione di questa cosa ed è a assolutamente privarci dello strumento attraverso il quale potevamo puoi definire i costi standard dei servizi e tutto il resto questo è
Una delle tante contraddizioni di cui volevo dire ultimissimo davvero
Sono gli uffici periferici dello Stato io credo che in questo processo di attribuzione delle competenze e di cui abbiamo parlato sia assolutamente nei salario riprendere l'idea dell'ufficio unico che accorpa tutte le funzioni che lo Stato mantiene nei livelli territoriali
Ho sentito il Ministro Maroni esprimersi in coma e in Commissione affari costituzionali in modo difforme
Dicendo che non è possibile
Io credo che invece se si crede nel federalismo e nell'attuazione delle autonomie questo sia un passaggio assolutamente dirimente fondamento una di quelle cartine di tornasole che dimostrano sei davvero il federalismo e solo parlato oppure è realmente praticato
Noi diamo la collaborazione a potere praticare questo federalismo chiediamo però faremo molta più coerenza rispetto a tutto insieme di né politiche che ripe tu stanno andando nelle direzioni diverse per essere ancora più concreta due punti di partenza noi li abbiamo uno s'è costituito un per quello che riguarda il federalismo fiscale dal documento delle Regioni
Vi propongo ci fu un proponiamo di partire da lì perché è una base comunque condiviso una base che ci consente di fare dei passaggi in avanti
E il secondo punto che ci proponiamo per quello che riguarda la Carta delle autonomie e ripartire dal disegno di legge del resto il Ministro Maroni ce l'ha detto approvato dal Governo Prodi che e può costituire una base interessante per la costruzione in tempi molto rapidi della Carta dell'autonomia anche perché lì c'era una forte condivisione da parte del sistema delle autonomia
Questi sono nostri punti questi sono le nostre proposte in un quadro politico diverso ribadisco qui la disponibilità a un dialogo tra maggioranza io
Posizione molto incisivo e soprattutto molto finalizzato a fare quelle riforme che diciamo tutti necessarie e che il PD vuole assolutamente realizzare
Il ministro ombra ha fatto la parte che gli compete e quindi ha stimolato il ministro degli affari regionali che prima di lasciarci ci dà ancora una battuta poi avremo
Il Presidente Bianco e l'onorevole Tabacci
Sì veramente rapida vecchie
I temi toccati sono stati numerosi evidente che se sia dal DPEF con le sue modalità penso alla critica sul decreto legge voglio dire che lo strumento
Che è stato totalmente in voga per due anni con lo strumento della fiducia quasi quotidianamente all'interno del Parlamento quindi evidente che non dobbiamo ricco di commettere l'errore di chi per due anni ha utilizzato esattamente questo strumento e quindi il suggerimento lo raccolgo in questa direzione
E voglio solo fare una considerazione però il tema della Commissione sulla spesa pubblica risse il riferimento alla sanità
E molto più complesso anche qui io più che cercare una polemica di carattere politico una differenziazione invito alla riflessione un po'più articolata che quella sui criteri di riparto e la spesa sanitaria in questo Paese
Inseriti nel mille novecentonovantasei con la legge finanziaria e che non vanno più pro capite per abitante ma che sono stati modificate sulla base di alcuni criteri che
Si diversificano su scala nazionale allora se vogliamo fare un ragionamento serio
Più che una replica sulla funzione o meno di una Commissione io penso che sia utile che complessivamente si vada a fare un'analisi sui criteri di riparto a livello nazionale della spesa per esempio sanitaria
Così come il libro fa rispetto alla spesa pubblica in questo Paese
Perché io non sono dell'avviso nonostante talvolta ci sia lo stimolo e il cui il clima politico ci porta in questa direzione
Su questi temi a farci trascinare su un tipo di confronto che sia dialettico politico io penso che questo libro ci porti ad una riflessione anche l'obiettivo del convegno che sia
Che squisitamente di merito sulle questioni alle quali abbiamo fatto riferimento il perché di merito io penso che sia molto importante su alcuni dei punti che ho ascoltato
Perché immaginare una differenziazione cercare di fare dei soldi dare dei contributi
Dei suggerimenti voglio dire che sono passati solo due mesi dall'insediamento di questo Governo
C'è una manovra complessiva di dimensioni anche pari a trentacinque miliardi di euro che può essere condivisa non condivisa ma che comunque ha una sua filosofia e un suo impianto
Da qui a settembre come collegati alla legge finanziaria e ci saranno il federalismo fiscale il Codice dell'autonomia io penso che sia un terreno di confronto e anche di un modo una modalità di lavoro abbastanza positiva poi nel merito ci possiamo confrontare
Però ecco lo dico non per una replica puntuale che avrei potuto fare vedendola in modo differente rispetto alle cose che ho ascoltato ma perché io penso che su questi temi dobbiamo lasciare da parte
La spinta il clima che ci porta ad una polemica per entrare più in un confronto di merito che sia un confronto tecnico e che ci porti a dare le soluzioni o il miglioramento a questi provvedimenti
E alcune delle cose che sono state indicate che fanno parte di questa impianto di questo percorso secondo me possono essere oggetto
Di questo valutazione di questo confronto quindi io
Sinceramente lascerei i diventi il doppio binario da una parte ci si confronta e ci si scontra penso che il terreno sarà sempre più arduo del del confronto su alcuni temi però su queste questioni ed avere la capacità di mettere da parte
L'appartenenza politica e lavorare positivamente sul tema delle riforme istituzionali e sulle questioni quale quelle il federalismo fiscale perché
Il livello di garanzia dei livelli essenziali di assistenza e fa parte la nostra Costituzione e sono convinto che sia il tema dal quale ripartire sulla base però di alcune scelte di fondo
Che nella modificare organizzazione nel nostro Paese tengano presente anche degli errori che ci sono stati e il Titolo quinto che io ho ascoltato essere difeso nel suo complesso al suo interno dei grossi errori
Che hanno creato sul tema della semplificazione del nostro Paese dei problemi sui quali io penso che sia utile lavorare positivamente per migliorarli superarli
E cercare di trovare delle soluzioni adeguate che possano sbloccare alcuni di questi elementi alcuni di questi problemi che obiettivamente ci sono così come avevo ricordato prima io mi scuso detto anche
A Bassanini mi scuso se non potrò trattenendo tutti quanti voi mi scuso la tutto con Enzo Bianco e con Bruno Tabacci perché sono convinto che la loro il contributo sarà qualitativo e positivo ma purtroppo devo allontanarmi grazie ancora
Grazie Ministro Fitto passo subito la parola al Presidente Bianco
Non senza sottolineare che in realtà sul tema che aveva dato adito alla critica di Mariangela Bastico sulla Commissione la spesa pubblica Mariangela il Ministro Fitto avrò detto la stessa cosa
Cioè che bisogna misurare i costi standard delle prestazioni
Il Ministro Fitto l'aveva detto dite rispondendo al mio al mio apologo della Ferrari dicendo sì ma se è una Regione ha i soldi per comprare la Ferrari e se comprata solo la bicicletta
Ovviamente e e ha ragione ovviamente c'è qualche cosa da mettere a posto
Il ministro Bastico rispondeva rispondeva abbiamo bisogno di confrontare
I costi standard dei servizi
La Commissione per la spesa pubblica serviva a quello
Forse ci possono essere altri strumenti anche perché è un altro ministro che non è qui oggi Brunetta messo molto moltissimo l'accento sulla necessità di confrontare
E i costi dei servizi di fare benchmarking bene attendiamo dal Governo indicazioni su come sostituirà la Commissione per la spesa pubblica con altri strumenti speriamo ancora più efficaci
Il Presidente Bianco che da Presidente verrà Commissione affari costituzionali è stato nella scorsa legislatura avuto un ruolo di responsabilità ma prima ancora da Presidente dell'ANCI dal sindaco di Catania e da Ministro dell'interno
Grazie Franco ma volevo anzitutto anch'io associarmi alle espressioni di apprezzamento non solo per questo libro e non solo per questa iniziativa Franco ma
Per il lavoro che Astrid quotidianamente fa
Ormai da qualche anno mi pare da cinque anni sei anni
In un campo delicatissimo che quello prevalentemente delle regole di funzionamento del Paese credo che sia sicuramente
A livello di eccellenza e sta diventando sempre di più un punto di riferimento importante nel dibattito per
Prendere lo sto Paese più moderno e per affrontare meglio le questioni delicate che abbiamo di fronte
Io vorrei nel mio intervento provare a inserire
L'agenda politica che affronteremo le prossime settimane in una prospettiva un po'più ampia
Perché talvolta noi dimentichiamo le cose che sono fatti ieri
Ho gli studi che abbiamo avanzato le proposte e naturalmente
Tendiamo ad avere una posizione troppo legata alle contingenze del momento mi spinge il fatto che proprio in questi giorni
Ricorre insomma sono esattamente venti anni da da quando in una torrida serata di di luglio io fui eletto per la prima volta sindaco di Catania
Infine
Era un clima è una condizione completamente diversa vent'anni fa c'era ancora l'elezione del Sindaco nel Consiglio comunale
C'erano ancora i partiti come la Democrazia Cristiana il Partito Comunista una una realtà politica completamente diversa
E naturalmente questi di questi venti anni li ho attraversati tutti vivendo questa esperienza
Tornando a fare il sindaco di Catania con l'elezione diretta del novantatré e poi nel novantasette
Avendo guidato lanci essendo stato ministro dell'interno come ricordava Franco avendo firmato l'ultimo testo unico delle autonomie locali quello che
E tuttora in vigore
E da ultimo avendo fatto il Presidente la Commissione affari costituzionali della scorsa legislatura
Insomma
Vorrei dire
Che in questi venti anni non è che non si siano fatte non sapesse delle cose importanti e credo che sia sbagliato ed errato no buttare il bambino con l'atto con l'acqua sporca
Vent'anni fa dicevo la vita media delle amministrazioni comunali in Italia era di undici mesi
Sembra un tempo lontanissimo nella mia città addirittura la vita media delle amministrazioni delle ultime Dogal serrature era di cinque mesi
Se voi avete in mente per un attimo soltanto che cosa erano le immagini delle città italiane prendiamo questa nella quale
Operiamo o viviamo e cioè Roma
Vent'anni fa a Roma era in una condizione assolutamente impresentabile
Una condizione in cui anche qui la vita media delle città delle delle amministrazioni comunali era bassissima in cui lo voglio ricordare
La burocrazia non solo comunale ma quella provinciale regionale e statale era sostanzialmente inamovibile
In cui il Sindaco eletto dal Consiglio comunale era sottoposto alla quantità di controlli senza precedenti a partire dal Segretario comunale che era nominato dal Ministero dell'interno
A partire dalle Commissioni provinciali di controllo dal prima dalla Giunta provinciale amministrative
E una serie di di di di di lacci e lacciuoli che rendi vorrei devono praticamente impossibile governare le nostre città
E via dicendo non c'era ancora la centoquarantadue l'assessore comunale o provinciale era in buona sostanza colui il quale amministrava e aveva non ce la distinzione tra il ruolo tecnico e la responsabilità politica
Eravamo in una condizione in cui le competenze amministrative nella vita di ogni giorno delle città erano affidata al Consiglio comunale e tutto avveniva secondo le pratica della lottizzazione
E insomma molte di queste cose sono obiettivamente cambiate un
E sono cambiate bisogna dirlo in meglio oggi la vita media dell'amministrazioni comunali sfiora i due mandati del Sindaco
E quindi ora orizzonte temporale sufficiente per governare una città in modo adeguato Roma è stata governata diciamo da una d'amministrazione di centrosinistra per le prime di Rutelli poi quelle di Veltroni oggi c'è una Giunta di centrodestra
E siamo nella condizione in cui c'è un'alternanza ma sulla base di un respiro progettuale adeguato
Nel frattempo Franco Bassanini ha introdotto nella ordinamento italiano alcune importanti novità alcune delle quali sono andati a buon fine lo voglio ricordare
Altre sono rimaste sulla carta e su altre si sono fatti prassi passi indietro comunque siamo in un percorso che è quello di un Paese che ha iniziato una seria riforma
Del suo assetto costituzionale istituzionale il Titolo quinto nel suo complesso positivo e io voglio ricordare
A chi desidera buttarlo via quel Titolo quinto e figlio
Di una partecipazione politica che non è solo quella della maggioranza e assolutamente sbagliato io ero Presidente dell'ANCI il Presidente dell'ANCI a nome di tutta l'ANCI così come quello dell'UPI così come ora dalla Conferenza delle Regioni
Sotto la pressione voglio ricordarlo rifornivo Ricci chiedemmo al Governo alla maggioranza e all'intero Parlamento di non buttare il percorso che era stato fatto tutti insieme
Nella nella Commissione di D'Alema e chiedemmo di di chiedemmo proprio noi
Di
Andare avanti e solo per contingenze politiche polemiche dello strumento una parte della maggioranza si ritirò e probabilmente a quel punto fu un errore averlo approvato ma in ogni caso quello è il frutto di un lavoro di elaborazione comune che fu fatto diciamo
Partendo dal lavoro delle autonomie locali
Allora siamo in un percorso che però
Giudicare soddisfacente è assolutamente ottimistico il percorso è incompleto
E soprattutto voglio dire che molte delle riforme che si sono realizzate sono rimaste abbondantemente sulla carta o addirittura si è tornato indietro
Allora su questo sulla base di questo insegnamento io credo che noi dovremo andare avanti a quella che l'agenda politica a cui si sono riferiti coloro i quali sono intervenuti prima di me e parto proprio dal Titolo quinto
Nella scorsa legislatura le due Commissioni della Camera del Senato come ricorderete hanno fatto un pregevole lavoro di ascolto
Per circa un anno e mezzo abbiamo ascoltato praticamente tutti su tutte le questioni che riguardano il tema dell'assetto federale dello Stato
Ed è venuto fuori una domanda molto forte molto importante
Si è parlato di revisione e di attuazione del Titolo quinto le due cose devono camminare insieme
Ci sono alcune parziali modifiche del Titolo quinto che sono assolutamente indispensabili
Cioè io lo dico con grande schiettezza non ci sto a stare in un Paese che pensa di potere affrontare una delle questioni più delicate e strategiche del Paese che è la questione dell'Energia affidando una competenza esclusiva alle Regioni ma vogliamo fare ridere
Il mondo una questione come delle regie va affrontato di lettura in un'ottica sovranazionale immagino Calabria ed energetica a devo fare l'Unione europea se siamo un Paese serio possiamo pensare che la Basilicata o il Molise
Ma anche la Sicilia o il Lazio facciano la politica energetica del del del Paese la somma stiamo scherzando o le grandi infrastrutture
Un Paese come il nostro che ha un bisogno drammatico di superare il gap di infrastrutture moderne e adeguate può pensare che la questione sia affidata
Prevalentemente alle Regioni come di fatto poi non è affidata
Se vedete come vedete che oggi la questione relativa
Al a per esempio alla TAV in Piemonte di fatto viene affidata con una collaborazione ma in cui c'è un ruolo evidentemente preminente anche dello Stato e anche lì con finanziamenti che vengono dall'Unione europea
Allora poche pochissime modifiche condivise c'è un larghissimo consenso politico istituzionale
Ma anche con le parti sociali la Confindustria e sindacato perché queste modifiche siano rapidamente apportate quelle condivise si facciano rapidamente non c'è da perdere molto tempo e poi ha ragione
Il ministro ombra del del Partito Democratico la Bastico la mia collega Bastico nel dire che si partì si faccia soprattutto l'attuazione
Perché l'altra grande cosa del nostro Paese che facciamo le riforme e facciamo sulla carta e poi una volta varata la legge ci accontentiamo e il problema fondamentale e tradurle il realtà operativa
Che cosa vuol dire oggi fare attuazione significa affrontare tutte le questioni che che sono lì e che sono rette chiaramente uno visto che siamo a Roma non dimentichiamolo l'assetto di Roma Capitale
è inimmaginabile che un Paese non abbia uno statuto adeguato per una città che ha un ruolo nevralgico della vita del Paese e che la Capitale su questo c'è tendenzialmente un ampio consenso si vada alla realizzazione dello Statuto dei Roma capitale
E così anche l'altra grande questione che è questione che sarà affrontata nel Codice dell'ordine dell'autonomia la questione relativa al governo delle città metropolitane
Sono state inserite nella Costituzione sono passati sostanzialmente sette anni dall'approvazione della legge costituzionale è inimmaginabile che una riforma di così grande rilievo sia rimasta sulla carta
Voglio ricordare che una parte significativa della popolazione italiana vive nelle
Nelle dodici tredici cita metropolitane che stanno nel nostro Paese
E non solo mi permetto di ricordare che queste cita svolgono un ruolo nevralgico per la vita del Paese
Insomma io ho abitato per quindici anni la diversità catene di cui ero Sindaco e stavo in un paesino che non era più Catania
Né
Nella città di Catania oggi vivono sostanzialmente sono scesi a trecento mila per erano quattrocentocinquanta mila abitanti oggi ce le trecento mila
Ma se voi atterrate con l'aereo a Catania vedete che c'è una conurbazione indistinta che non è Area metropolitana non confondiamo la radio e dopo dalla con la città metropolitana la città metropolitana è una conurbazione unitaria
Che sostanzialmente agli elementi di identità e che una città vera e propria
Una città che oggi è
Vede metà della popolazione dentro il Comune capoluogo e metà della popolazione nell'altra parte di città che in realtà una città unitaria
Assolutamente unitaria e se voi chiedete a quelli che abitano nel Comune di Sant'Agata Li Battiati chi è il sindaco di Catania ti dirà che il Sindaco di che il Sindaco del di cui abita e il Sindaco del Comune capoluogo
E se gli dite che la Santa patrona della sua citati dice Santagata o a Palermo Santa Rosalia non ti dice che il santo protettore di chi del piccolo borgo che oggi è stato inglobato in quella città
Insomma io vivevo in un incrocio dove c'erano sostanzialmente tre strati
E c'erano tre Comuni che gravitano su quell'incrocio uno nel Comune di San Gregorio uno quello di Tremestieri è un altro il Comune di San Giovanni la Punta neanche Catania
Pensate era una volta eravamo al punto tale che
La strada di fronte a casa mia
Siccome aveva due due giunte due Comuni di fronte uno con un'aggiunta tradizionalmente di sinistra laica è una con l'aggiunta del seguente democristiana la stessa strada si chiamava da una parte via Convento del Carmine
E dall'altra via venti Settembre
Voi capite perfettamente somma e in mezzo ci passava l'autobus che non era nel comune di del nell'uno nell'altro ma era il comune l'autobus al Comune di Catania e la raccolta nate Sorbana la faceva ancora un terzo soggetto
è immaginabile che in aree nevralgiche per lo sviluppo del Paese si consenta di avere questo livello di di di gestione e complicata assolutamente no
La soluzione è quella di armi da una città metropolitana nella Città Metropolitana ASP la Provincia non può che scomparire come evidentemente
Altra cosa è l'area metropolitana di cui fanno parte comuni che gravitava pompista socio economico sulla comune metropolitano ma che hanno naturalmente una fisionomia una storia e anche dal punto di vista urbanistico un assetto completamente diverso
Vanno affrontate le questioni relative anche ai piccoli Comuni
Guardate cioè non è che l'Italia anche in questo campo non si è fatto niente nel Testo Unico dell'autonomia locale c'è l'articolo trentadue che ha avuto una
Ha avuto leasing ieri risultati io lo voglio ricordare
Ci sono ormai duecentonovanta
Unioni di comuni del nostro Paese che associano mille e trecento comuni per una popolazione di quattro milioni ottocento mila abitanti
E hanno anche solo consorziato avete costruiti su base volontaria
Quelli costituiti in base
All'articolo trentadue del Testo Unico sugli enti locali e hanno dato una buona esperienza si tratta di allargarla del resto anche altri Paesi come la Francia hanno affrontato così il nodo dei piccoli Comuni
In Francia ci sono voglio ricordare oltre trentamila comuni
E ci tengono a difendere la loro autonomia e io ci tengo che va difesa l'autonomia in Italia anche un comune di cento abitanti se corrisponda una presenza storica magari non la montagna
Sarebbe un errore un suicidio uccidere quell'identità altra cosa il problema di come deve essere
Amministrata le funzioni e lì è ovvio che dobbiamo andare su ambiti forzatura mente ottimali
Ed è ovvio per esempio che il Corpo della Polizia municipale piuttosto che altre funzioni vadano gestite informe
In forme associate
C'è poi il nodo delicato della Provincia
Io vengo da una tradizione quella repubblicana lo voglio ricordare
Che ha un'altra visione della Provincia cioè io sono convinto che la Provincia il governo dell'area vasta e un Governo è una questione vera e reale
Ma non è detto che il governo dell'area vasta debba venire con le forme con cui amministrata la Provincia oggi
Ed è immaginabile per esempio che sia gestito con
Sostanzialmente un'Assemblea dei Comuni
E quindi con un organismo elettivo di secondo grado perché o la a ho la sensazione che il livello francamente oggi di presenza di organismi elettivi con tutte le le questioni che sono affrontare in questo ambito sono naturalmente sono naturalmente
Eccessive ci sarebbero tre avete molte altre questioni da affrontare ma
Le lasciamo per la prossima occasione vorrei chiudere con un'affermazione di carattere politico
Guardate io penso naturalmente che
Noi faremo bene a scontrarci anche aspramente
E non possiamo non farlo sulle questioni ci sono su cui ci sono ragioni di scontro politico e chiaro che su una norma come il s'cosiddetta salva processi o sulle altre questioni come quelle relative ad decreti legge in materia di intercettazione o a questioni relative alla al reato di immigrazione clandestina o a Malta e molte altre questioni noi non potremo non avere uno scontro molto dura molto fermo
Trovo però che in questa legislatura c'è una maggioranza che ha avuto il consenso degli italiani e che si accinge presumibilmente noi ci auguriamo di no presumibilmente a governare per una intera legislatura
C'è nel contempo una opposizione anzi più forze di opposizione che prevalentemente
Hanno l'atteggiamento costruttivo e hanno la voglia di affrontare i nodi delicati del Paese a partire da quello relativo alle regole
Ecco io credo che su questa materia probabilmente poiché è stata fatta anche nella precedente legislatura un ottimo lavoro preparatorio sarebbe veramente un grave errore per l'Italia mettere da parte questo lavoro probatoria e fermarci qui
Io penso che lavorare con un po'di buonsenso e spirito costruttivo anche tenendo conto dei suggerimenti che sono contenute in questo libro sia una cosa molto utile per il nostro Paese grazie
Dulcis in fundo no o magari in cauda venenum
Bruno Tabacci che per
Lo conoscete tutti è stato un indimenticato Presidente della Regione Lombardia
E in tutti questi anni in Parlamento ha dimostrato la sua
Assoluta coerenza dicendo sempre le stesse cose sia che stesse nella maggioranza stia che stesse né l'opposizione e ottenendo ottenendo
Molto ascolto nell'una e nell'altra veste Bruno
Grazie io resterò alla allo specifico del libro dando atto al
A lastre di aver fatto un lavoro di ricognizione molto serio
Così come vorrei dare atto a Franco Bassanini
Del tentativo che luglio ha fatto di introdurre una semplificazione tanto necessaria quanto desiderata perché oggi viene riproposto accomuno sorto di manifesto ideologico
E però queste iniziative di Bassanini oggi sono
Alla prova
Di una tendenza ad invertire
Il corso delle cose perché la struttura pubblica del nostro Paese viene vissuta sempre di più comunque il suo non è che il cittadino la vede
Come qualche cosa di leggero con cui dialogare anzi con un peso talvolta insopportabile quindi mi è venuto da
Da riflettere sul fatto se
Quel tentativo
Di Franco era omogeneo alla cultura riformisti che era non riformatrice
Che ha animato grosso modo
Dal novantaquattro in poi questa fase storica del nostro Paese o se invece non è rafforzata da parole magiche che sembravano in grado di risolvere
Quasi per incanto i problemi come se fosse appunto un pifferaio condurre la danza un misto di presidenzialismo
Frutto di un liberismo senza contrappesi e di un federalismo deresponsabilizzante dei diritti non dei doveri tant'è che tutta la retorica sul federalismo parte dal presupposto
Che c'è una torta da spartire
Non che c'è una responsabilità da dividere
E dove credono di andare gli uni agli altri
Dove credono di andare
Sul piano del peso della pubblica amministrazione sul cittadino
Siamo andati nella direzione opposta alla riduzione dei carichi regolative burocratici verso la iper regolazione si parla di semplificazione ma voi dovreste andare ad esaminare la produzione della legislazione regionale
E capire di cosa stiamo parlando
Tanto è vero questo
Che fino ad oggi
Ogni Governo degli ultimi anni ha portato in sè come merito quello della quantità
Di atti legislativi che ha prodotto ricordo il Berlusconi due mila uno due mila sei che è andato in televisione snocciolato quanti decreti quanti decreti legislativi quante leggi come se
La conta
Si chiede il contributo per speculare sul contributo non per crescere il PIL attraverso l'iniziativa produttiva
E poi l'esplosione dei costi della politica che sono tutta la prerogativa della secondo Repubblica perché l'esplosione è avvenuta esattamente in questi ultimi quattordici quindici anni
Io penso che il processo di riforma vada ripreso
E quindi anche al lavoro di Bassanini vada dato oggi un senso come altri sta facendo con quelle iniziative sulle riforme costituzionali anche sui meccanismi della legge elettorale
Ma con una correzione di tiro rispetto i modelli politico istituzionali
Per Sesto per sostituire in una parola l'Amministrazione che serve il leader perché oggi la ministra
Risultati e della loro valutazione e misurazione
Scomparso
Allora
Io ovviamente
Enzo Bianco conosce il mio pensiero non da oggi
Non mi permetto di tirare
Dentro in questo giudizio il meccanismo di elezione diretta del Sindaco che tendo salvarlo anche se
La scomparsa della funzione di controllo dei Consigli comunali è una cosa imbarazzante
E poiché non ci sono altre sedi di controllo l'idea che una volta che i cittadini hanno votato
è un'idea
Per il Rina perché non è che si vota e una volta che si è votato chi ha vinto ha vinto a prescindere dalle procedure queste l'idea che serpeggia oggi
Voi avete visto che poi viene trasferita anche i livelli più diversi dice ma i cittadini hanno votato
Ma questa è un'idea
è l'idea
Chiede e arriva direttamente dalla RAI dalla Costituzione dalla dalla rivoluzione francese
E l'idea che
Poi alcuni di questi per fortuna sono finiti male
Ma avevano in testa un'idea che non c'entra nulla con lo spirito liberale con lo spirito della democrazia di Monte scrive dell'equilibrio dei poteri poiché si è votato e ha espresso la maggioranza la maggioranza
è tutt'uno con il Governo e questi possono anche mettersi sopra le leggi perché le procedure lo
Che sono una continuità storica sono visti come ho un orpello come qualcosa
Da da mettere in disparte e da qui anche l'idea che in fondo il PERT il parlamentarismo costa fatica ma anche il dibattito in Consiglio comunale costa fatica
Però detto questo invece il mio giudizio è
Rigidamente negativo nei confronti dell'elezione diretta dei Presidenti delle Regioni
Perché qui l'elemento distorsivo
Non ci siamo infilati dentro un sistema che è tipicamente sudamericano non dentro il sistema dei contrappesi istituzionali proprie delle democrazie anglosassoni perché perché in un sistema presidenziale in cui non ci sono contrappesi
I Consigli regionali sono diventati l'ombra del Presidente
E la funzione legislativa direttamente in carico al Presidente
E non ci sono controlli che tengano in questo contesto si scatena il federalismo fiscale
Che il federalismo degli egoismi non è il federalismo delle razionalità
Allora
A questa riflessione bisogna arrivarci perché se no ripeto non si va molto lontano
Certamente
Il problema di adeguare la macchina amministrativa le esigenze piene di un sistema decentrato è un'altra cosa dal federalismo
Dal federalismo nell'accezione italiana nostrana di un federalismo cioè che nasce per separazione
è cosa diversa dal decentramento amministrativo dalla funzione amministrativa decentrata il più possibile vicino al cittadino io vedo un contesto istituzionale nel quale
Ci sono i Comuni che amministrano
E ci sono le Regioni che fanno le leggi e definiscono procedure sui loro territori è una forte amministrazione centrale che fa alta amministrazione sulle competenze di coordinamento statale
Se poi c'è il livello intermedio questa è la discussione che si deve aprire non è che si chiude come si è chiuso con la riforma del Titolo quinto inventando che ci sono quattro livelli che sono come lo Stato no
Quella è stata una caduta perché mettere tutti sullo stesso piano mettere tutti sullo stesso piano come se fossero uguali o dire commettere una grande ingiustizia
Un'ingiustizia istituzionale grave perché poi alla fine tocca la responsabilità del cittadino allora che lo si può fare a livello intermedio
Dove funzioni attività e servizi che i singoli Comuni non sono in grado di svolgere
Ma che secondo me non può essere la Provincia così come oggi
Necessariamente deve essere un'istituzione eletta ed elettiva nel senso diretto in questo senso le valutazioni che ha
Testé fatto l'onorevole Bianco mi trovano molto d'accordo
C'è uno sviluppo possibile dell'associazionismo comunale con forme nuove di cooperazione strutturali e funzionali è uno spazio interessanti di autonomia regionale se le Regioni invece di stagisti la sanità dove devono nominare
Gli amministratori delle ASL e dove
Dove intermedi uno potere
Appunto perché sono stati eletti pretendono in a cascato di decidere tutto anche la salute nostra si dedicassero questo problema
Dalla struttura intermedia dando densa
Diciamo una copertura istituzionale la completa alcuna copertura giuridica penso che farebbe una cosa importante
Interessante l'esperienza francese della cooperazione intercomunale enti addirittura
Dotati di fiscalità propria
Dove il tema della fiscalità propria di retta diventa un elemento di coagulo di coesione di Inter comunità intercomunalità che diversamente
Sarebbero diviso da un municipalismo esasperato da logiche
Di gelosia localistiche
E che quindi possono essere vinte anche attraverso lo strumento
Del
Della della fiscalità e poi c'è bisogno di una forte dei politicizzazione dei processi amministrativi locali cioè se l'idea è che noi dobbiamo trasferire nel livello periferico
Gli schemi politici che sono proprie
Della Setta nazionale noi complichiamo le cose invece di risolverle è invece di andare vicino i cittadini ce ne allontaniamo
Ci sembra di strappare un rapporto di rappresentanza la realtà ce ne allontaniamo perché poi che non c'è più quella mediazione profonda che era data dai partiti radicati sul territorio base popolare
E c'è invece un artificio oggi che
Legato alla struttura dei partiti
Il pensare di politicizzare anche le amministrazioni periferiche corrisponda non un servizio che vendiamo i cittadini ma ad una politicità a cui non corrispondere non corrisponde un'efficacia l'efficienza nella gestione delle cose
Poi si può fare una sperimentazione come dice anche gastrite per alcune poche aree metropolitane cinque o sei dotata dei poteri dei caratteri degli articoli centoquattordici centodiciotto centodiciannove per vedere cosa succede
Perché non è scontato il risultato le cose che ha detto bianco sono vere la mano poi sperimentate nel concreto e poi sullo sfondo la nuova Regione la nuova Regione che deve recuperare
La legislazione alta non la gestione il nodo della sanità noto micidiale tre quarti della spesa sanitaria sono spesa tre quarti della
Del Bilancio della Regione
è spesa sanitaria ed è chiaro che lì c'è
Una commistione di ruoli che è molto molto preoccupante
Perché tocca da vicino l'esigenza dei cittadini e la vicenda di Milano
Non è un fatto episodico
Che perché
Formigoni talvolta tende
Suo
Nella sua eccessività
A ad autopromuoversi come diciamo
Costruttore di cose nuovo è per definizione perché sono fatte in Lombardia io che pure sono lombardo
Come lui non mi sono mai messo in testa di essere il primo dalla classe in Italia
E quello che accade quando vengono meno i il contropotere gli elementi di controllo nelle situazioni più delicate e rischia di diventare un fatto che ha una sua omogeneità su tutto il territorio nazionale
Quindi si tratta allora di
Ri mettere in moto le nuove regioni
A ragionare sulla nuova frontiera dei controlli degli enti locali che è tutto una tematica assai delicata perché è chiaro che non è che si tratta
Di introdurre un controllo fatto sul
Sulla rigidità della finanza derivata
Ma bisogna però costruire un meccanismo in base al quale
Ci sia una coincidenza fra il tra il principio della responsabilità e il principio della spesa cosa che oggi non è
Perché rivendico l'autonomia ma non è che sono partecipi del procedimento fiscale e poi i poteri sostitutivi
Che sono pure voi secondo me un
Uno spazio di lavoro a livello regionale sul quale si può operare
Conclusivamente ci sono alcune questioni che arriveranno adesso al
Alla nostra attenzione pecche insite riassumo non sul tema del federalismo fiscale che per adesso è una pagina vuota
Non è che dentro ci sono delle parole ci sono delle interpretazioni che vengono fatte
Una volta dal modello cosiddetto lombardo un'altra volta da da Bossi e dai manifesti della lega
Una terza volta da qualche amministratore del Veneto piuttosto che delle regioni meridionali una pagina bianca che ancora non è ricca non è costruita sul criterio della responsabilità perché
Allora ricevere il ma fiscale che cosa vuol dire
Vuol dire che noi
Partecipiamo alle armi alle entrate che restano saldamente nelle mani dello Stato
Pro quota e che rivendichiamo una porzione in relazione
Alla capacità di produrre reddito sul territorio regionale e questa interrogazione che si può andare
Allora se fosse così la prima cosa che bisogna cominciare a fare uno studio approfondito decreto lista dovrebbe fare Enzo
Sull'approdo sulla produzione di reddito a livello delle regioni italiane in questi ultimi dieci anni
Poi che va da sé che nel momento in cui abbiamo delimitato la capacità di produrre reddito bisogna farsi carico anche del debito pubblico pregresso
Il debito pubblico che esso non è il debito che è stato fatto dai marziani è stato fatto dagli italiani in corso d'opera
Ottenendo risultati che sono contraddittori se guardiamo
L'andamento del processo di sviluppo che fino all'ottanta andava oltre il cinque virgola due per cento che dall'ottanta al novantatré sceso al due virgola sei
E che dal novantatré al due mila sette è sceso all'uno virgola due oggi siamo lo zero virgola tre
A fronte di un debito che ha avuto un andamento del tutto diverso e al netto delle privatizzazioni
Che ci sono quelle che hanno fatto cadere il debito pubblico da cento ventidue a centoquattro
Non hanno dato una significativo Egitto di spostamento della qualità della spesa pubblica e questa è radio accollarcela dentro il federalismo ci sta questa cosa qui
Siamo capaci di fare un ragionamento di questo tipo oppure no
E quando affrontiamo il nodo degli enti locali siamo capaci di spiegare anche qui a Roma
Che il problema della finanza locale non può essere disgiunta dal problema del controllo delle società partecipate municipalizzata ex o prima o provincializzato
Perché è evidente che questi sono degli elementi di distorsione i Comuni che hanno delle società controllate
E che
Diciamo concorrono a determinare il Bilancio di fatto di quella realtà istituzionale
Come si comportano rispetto i loro cittadini un comune una provincia che amministra un'autostrada
è diverso da come la ministra famiglia Benetton o si comporta alla stessa maniera
Se guardo i meccanismi di automatismo delle tariffe devo dire che è la stessa cosa
Quindi vuol dire che mettono sistematicamente le mani nelle tasche dei cittadini e attraverso quella spada rimpinguano i bilanci come tali determinando però una distorsione sul territorio nazionale non è che se solo il caso a Milano Serravalle non visto a farla leggo perché
Scoprirete delle cose molto divertente sia sull'asta dell'Autobrennero che quelle da Brescia Padova per andare fino al
Autostrade friulane poi scendendo giù magari scoprire amo qualche altra cosa ma questo vale però per la CEA vale però per altre aziende che hanno la finalità di questo tipo ad esempio il Governo che interviene sul Comune di Roma
Che impropri diciamo ha intenzione di liquidità
Ed è
Ha il diritto anche di sapere qual è il rapporto con le municipi l'ex municipalizzate controllate
Perché questo diventa un tema di fondo non si può privatizzare al centro per i pubblicizzare in periferia questo è lo schema di fondo ma che possiamo fare tante ieri nel Lazio a Roma a Napoli esime in Puglia in Lombardia in Veneto è al centro invece privatizziamo
Perché è chiaro che salta il meccanismo del Patto di stabilità
Allora dobbiamo andare verso una rigorosa affermazione di un principio in base al quale a livello periferico non si fa la gestione diretta di società
Si possono definire le linee
Con le quali nel territorio lei Società che tra di loro operano in regime di concorrenza
Fanno delle cose che sono più vicine all'interesse del cittadino consumatore in questo senso i Comuni le Regioni sono chiamati a compartecipare al lavoro delle autorità indipendenti ma è questa la strada maestra o la gestione diretto a torniamo indietro
E se debbo guardare all'idea che è venuta fuori da Tremonti negli ultimi giorni a un compromesso al ribasso
Rispetto al tentativo fatto dal Ministro Lanzillotta nel Governo precedente che pure aveva subito una
Al ribasso un compromesso con diciamo la sinistra più radicale questa proposta va è ancora più indietro rinvenuta la città miste
Cioè praticamente è come se riscoprire stimo il meccanismo dell'in house e lo fa e lo facessimo diventare la regola a non si vergognano
Ma gli uni agli altri perché è chiaro che questo meccanismo in base al quale si mettono le mani nelle tasche dei cittadini in cambio di potere
Perché io voglia gestire quella certa perché devo fare che cosa mantenere la casta decine e decine di consigli d'amministrazione e poi far assumere persone
Che poiché non solo più selezionate secondo lo schema dei vecchi partiti popolari e
La nuova Manna che si dà alla finta politica quella
Che viene c'è sentita in qualcosa
Ecco allora queste cose qui devono essere smantellate se non la manteniamo Canadair dopo è inutile che qualcuno poi di rivendichi una diversità perché la diversità non c'è
Questo meccanismo di difesa delle esperienze locali ha visto la sinistra l'ha visto anche la lega protagonista né in un argine a difesa tu non puoi privatizzare le grandi soggetti lo Stato aveva in mano tutto le banche oggi solo private
Poi se ma come è andata questo un altro capitolo
Ma questo semmai rimbalza sull'autorità indipendenti che devono scarni ficcare queste società in concorrenza tra di loro in modo da fare l'interesse del consumatore finale questo sì
Ma una volta che sono passate sul mercato è chiaro che quella diventa la regola sulla quale le istituzioni pubbliche devono essere in prima linea non devono essere quelle che in realtà
Operano per deformare la struttura di mercato quelli credo che su queste cose
Da questa da questa strada passa la semplificazione vera
Che non è solo del gioco degli specchi è qualche cosa di sostanzioso uno Stato più leggero e però uno Stato più autorevole io non penso o meno Stato
Io penso a più autorevolezza dello Stato ad uno Stato che definisce il campo di gioco e chissà con grande rigidità le regole del gioco no ad uno Stato che truccava partita
Lo Stato che tutta la partita è uno Stato che non fa l'interesse del cittadino
Questo è il senso diciamo profondo del del
Della cose che io ho ricavato dalla lettura di Astrid e soprattutto dal lavoro che con grande
Soddisfazione mia stiamo tentando di fare con Astrit grazie
Bene
è chiaro che gli ultimi due interventi
Farebbero farebbero venir voglia di ricominciare il dibattito ovviamente
Non è il caso di farlo anche perché abbiamo moltissime occasioni per farlo Bruno Tabacci all'uso e a questo punto credo che sia opportuno
Chiarire a tutti che c'è un appuntamento importante qui a Roma
Il quattordici di luglio quindi tra undici giorni
Stiamo organizzando non solo Astrid ma altre undici fondazioni e centri studi
Divario rientra mento Istituto Sturzo che Tabacci rappresenta come Presidente degli Amici dell'Istituto Sturzo la Fondazione Italianieuropei crocus
Quarta fase del centro riforma dello Stato la fondazione basso
Socialismo due mila Mezzogiorno Europa
Ho dimenticato qualcuno sicuramente ma stiamo organizzando una giornata di studi di riflessione sul tema delle riforme istituzionali ed elettorali
Vi parteciperanno molti autorevoli costituzionalisti ed esperte
Da leopoldo Elia Valerio Onida Gustavo Zagrebelsky ha Piero Alberto Capotosti solo per citare gli ex presidenti della Corte costituzionale esponenti politici
Da Tabacci e bianco che sono qui presenti a Veltroni e Rutelli D'Alema ha Marini Franceschini Casini
Pezzotta Giordano e così via
E in questa giornata alcuni temi che il poco fa bianco e Tabacci rilanciamo hanno
Saranno discussi e approfonditi
Le fondazioni promotrici sottoporranno una proposta
Articolata che abbiamo
Discusso in questi giorni ai nostri interlocutori interlocutori politici
Ci proponiamo però di fare altrettanto sui temi che Mariangela Bastico
Ha sollevato dando già una serie di indicazioni importanti nel suo intervento a settembre di discutere del di come
Sistemare
Il nostro sistema
Che poi possiamo chiamare federale quasi federale
Regionale il sistema delle autonomie ci sono molte cose da sistemare
Anche per i chi ritiene come me che il Titolo quinto contenga molti elementi positivi e però però come come spesso succede il fatto che non si sia completato il disegno anche con alcune correzioni necessarie
Nella scorsa nella pre nella
Penultima legislatura su una serie di correzione all'articolo centodiciassette c'era un accordo che riguardava
Il novanta per cento
Delle forze rappresentate in Parlamento
E poi e la voracità di qualcuno che voleva introdurci anche
La devolution le competenze esclusive della Regione in materia di scuola e di altro ha finito per
Impedire
Quella manutenzione straordinaria che anche riforme complessivamente buone hanno avuto bisogno
Hanno sempre bisogno per poter funzionare
Nel caso per esempio della forma di governo dei Comuni e io penso che
Tabacci abbia ragione
Non si tratta di rimettere in discussione l'elezione diretta dei sindaci che a quel livello funziona
Ma di introdurre una serie di riequilibri per esempio per definire meglio il ruolo
E i poteri
Di controllo e di indirizzo delle assemblee elettive che era un compito che bisognava affrontare già negli anni Novanta dopo l'introduzione dell'elezione diretta
E che si è finito per la sciarpetta nel caso che la forma di governo della Regione la questione è un po'più radicali
Per le stesse ragioni per le quali il meccanismo del
Elezione diretta simul stabunt aut cadent dei capi dell'esecutivo non funzione a livello nazionale e Nona
Avuto
Esperienze nel mondo se non una rapida e e fallimentare esperienza israeliana per la stessa ragione non funzionerà quel modello stiamo
E lo stiamo e lo stiamo verificando tutti i giorni e quindi si apre un problema cominceremo già a porlo il quattordici luglio
Della revisione della riforma della forma di governo delle delle regioni può darsi anche che si possono sperimentare forma di governo presidenziale in allora presidenziali davvero con
I bilanciamenti e i contrappesi listino che fanno che fanno del sistema presidenziale è una forma di di di di governo delle democrazie moderno
Quindi somma avremo altre occasioni e dico subito perché Bruno mera tirata che stiamo completando ad Astrid onda importante lavoro di riflessione sul che sul sistema degli aiuti di Tissone
Che riprende e approfondisce il lavoro consegnato in quel libro sulla virtù della concorrenza su questo richiameremo a riflettere e discutere Bruno per primo prossimamente
O infine il dovere di ringraziare lo sponsor
Quando non si vive di contributi pubblici Astrid non ha neanche una lira di contributi pubblici bisogna cercarsi il responso il rospo al seno della giornata di oggi Monte dei Paschi di Siena
Ci ha dato quelle alcune migliaia di euro che ci sono servite per fare pubblicità a questa iniziativa portarlo alla conoscenza
Dei romani abbiamo visto adesso pubblico adesso siamo
Ho allontanato verso la cena verso l'abbiamo visto che
La comunicazione ha avuto i buoni risultati perché abbiamo riempito questa sala
Di pubblico numeroso per quantità e eccellente per qualità ringraziamo tutti i presenti e anche quelli che ci hanno già lasciati alla prossima occasione grazie