Direzione Nazionale del Partito Democratico

C'è bisogno di molta e buona politica
Gestire l'emergenza immaginando del costruendo il futuro richiede infatti la capacità e la volontà di fare appello in piena trasparenza a tutte le energie del Paese
Richiede lo voglio dire con forza spirito repubblicano forte coesione nazionale senso di responsabilità diffusa insieme al coraggio di decisioni difficili e ambiziosi
Al governo lo diciamo con rammarico sono fin qui mancati sia il coraggio dell'innovazione sia la capacità di confronto sul piano politico parlamentare come su quello sociale e sindacale
La destra pare più impegnata in una campagna elettorale permanente il Governo fa l'opposizione all'opposizione piuttosto che governare il Paese in un passaggio così difficile gli italiani se ne sono accorti hanno cominciato ad esprimere in realtà nei confronti della politica tutta ma anche nei confronti del governo disillusione preoccupazione
In Abruzzo il partito dell'astensione ha sfiorato la maggioranza assoluta il nuovo presidente della regione è stato votato da meno di un quarto degli elettori non si contano i sondaggi che rivelano la crescente la crescita esponenziale della propensione al non voto
Evidente che l'angoscia per la crisi economica e sociale insieme alla caduta di autorevolezza di credibilità morale della politica stanno aprendo una pericolosa voragine della democrazia italiana che avevamo avvertito anche nelle settimane passate
Anche sotto questo profilo il profilo politico istituzionale la crisi sarà uno spartiacque
Non solo il voto economico produttivo sociale dell'Italia non solo il suo peso il suo ruolo in Europa e nel mondo ma anche la sua fisionomia civile la sua qualità democratica saranno ridefiniti e usciranno radicalmente cambiati
Potremmo ritrovarci in un Paese che non riconosciamo
Migliore o peggiore dipenderà anche da noi da cosa decideremo di fare e prima ancora da cosa decideremo DS sarà un Paese senza il berlusconismo che nonostante le apparenze è un modello culturale prima ancora che economico e politico che inevitabilmente volge al tramonto
è stato il nostro modo il modo italiano di adattarci all'egemonia del pensiero neoconservatore che ha dominato il mondo negli ultimi trent'anni e oggi è entrato in una crisi assolutamente irreversibile
Il partito democratico invece è nato per abitare il futuro per essere la vela con la quale l'Italia può prendere il vento nuovo quel vento democratico che oggi sembra essere l'unica energia che può portare il mondo fuori dalla crisi
Ma lo possiamo dare nulla per scontato non basta un'intenzione per produrre un successo storico
Serve un'opportunità oggettiva un'occasione prodotta dalla storia e serve però anche una convinta decisione soggettiva che si traduca in una collettiva assunzione di responsabilità
Il partito democratico nato sulla base di una sintesi tra continuità e innovazione era inevitabile e forse anche saggio se oggi abbiamo il PDS oggi siamo il PD è perché culture politiche che hanno fatto la storia del Paese
Organizzazioni profondamente radicate nella società italiana
Hanno deciso con generosità e lungimiranza di guardare oltre se stesse di pensare al futuro
Ma la crisi economica politico-morale che stiamo vivendo ci consegna oggi un'alternativa secca e drammatica o innovazione o fallimento
O siamo capaci di accelerare l'innovazione politica e programmatica ma più ancora radical non partito nuovo o rischiamo che il Pd sia travolto ho aiutiamo il partito democratico a saltare nel futuro finiamo per legarlo per legarlo ad un presente che la crisi sta precipitando nel passato
Questo è l'ultimatum che ci hanno inviato gli elettori abruzzesi con l'astensione di massa che non ha colpito solo noi ma anche innanzitutto
E con il voto all'Italia dei Valori che come è stato scritto il sintomo e non la causa del nostro ma l'ex l'una e l'altro sono espressioni di una protesta dure rabbiosa e insieme di un appello accorato da parte dei nostri elettori
Il bollettino quotidiano che da ormai diverse settimane ci informa di indagine o provvedimenti giudiziari nei confronti dei nostri Amitav amministratori o dirigenti in tutta Italia e particolarmente nel Mezzogiorno
Racconta al paese di un partito democratico segnato da opacità amministrative compromessi morali collusioni col malaffare
Sappiamo che si tratta di un'immagine deformata e quindi ingiusta
I nostri amministratori sono migliaia
Migliaia di persone perbene
La stragrande maggioranza delle quali regala la collettività un servizio in regime di volontariato quando non ci mette di tasca propria
Al Paese voglio dire che il Pd è un partito di persone perbene
Gli amministratori straordinari che sono un patrimonio per l'Italia colpirle significa danneggiare con la cultura del buongoverno della responsabilità etica che caratterizza il lavoro la fatica il rischio di migliaia di amministratori italiani
E tuttavia non si può deformare ingrandire qualcosa che non c'è
Non sappiamo se ci sono elementi di prova a carico degli amministratori e dirigenti politici indagati dalla magistratura per ciascuno di loro vale come per tutti il principio costituzionale della presunzione di innocenza fino alla eventuale condanna definitiva
E la magistratura lo diciamo in questo momento con la lentezza di sempre deve procedere nel suo lavoro senza che da nessuna parte venga messo in discussione il principio della sua autonomia e della sua indipendenza quel principio che è la forza di una democrazia per noi la questione morale centrale lo è per il nostro elettorato lo è per ciascuno di noi individualmente per questo quando si affaccia determine noi inquietudine e voglia di reagire sia chiaro noi vogliamo più di chiunque altro che proprio gli amministratori centrosinistra siano in più attenti alle regole giuridiche e morali che presidiano al loro lavoro
E dunque se la magistratura in singoli casi registra gravi anomalie è giusto che intervenga
Non siamo tra coloro che rispettano la magistratura e la sua autonomia a seconda di chi è indagato allo stesso tempo voglio dire questo
Un magistrato nelle sue mani uno strumento molto potente
Che può distruggere la vita la dignità di una persona
E non penso solo ai politici e agli amministratori ma il primo luogo ai singoli cittadini
Voglio essere sincero perché lo soste nel mio giornale quando ero direttore dell'Unità al momento dell'arresto di Paolo Berlusconi
La sottrazione ad una persona della sua libertà è uno strumento estremo da utilizzare davvero con grande equilibrio e attenzione
Anche perché non si può ignorare il fatto che sul lavoro tra magistratura agisca la morsa di un sistema mediatico
Che finisce per regalare nuove colonne alla notizia di un indagine e consegna a sole tre righe quella del proscioglimento
La magistratura ha un grande potere
Al quale non può non corrispondere con grandissima responsabilità
è un po'come un medico
Che se sbaglia un'operazione può segnare per sempre la vita di una persona
E comunque per voi non c'è solo il Codice Penale
Non possiamo non vedere come nel nostro partito si siano in situati insinuati stili politici metodi di gestione dalla cosa pubblica modalità di rapporto con la società civile di relazione con la sfera degli interessi privati assai diversi da quelli che devono essere nostri
Cioè la grande maggioranza degli amministratori di centrosinistra che hanno sempre ispirato la loro condotta a principi di trasparenza di competenza di innovazione e su queste buone pratiche hanno basato la loro popolarità tra i cittadini
E tuttavia da diversi anni a questa parte cresciuta attorno a tutti i partiti italiani anche un'area grigia e paludosa nella quale la trasparenza diventata opacità la competenza professionismo politico e carrierismo arrogante
E l'innovazione gestione cinica di un potere fine a se stesso
La popolarità in questi casi ha lasciato il passo al disincanto la delusione
E ci si è illusi di poter compensare questo deficit di consenso con il rovesciamento del Po del rapporto tra potere e consenso non è più il libero consenso di cittadini che legittima il potere ma il potere che viene utilizzato per acquistare il consenso
E comunque anche le ultime indagini dimostrano se mai ce ne fosse bisogno che la questione della moralità della politica non riguarda certo una parte sola noi avvertiamo in modo particolarmente bruciante del bello che sia così
Perché la nostra cultura i nostri valori il nostro modo di essere quello di tutto il nostro popolo mette la legalità e l'onestà personale al primo posto come assoluta precondizione del fare politica
Per altri non è certo così e tutto si può accettare sinceramente tranne le elezioni che vengono da chi tra le sue fila indagati per reati connessi alla macchia la camorra
Da chi mi riferisco al Presidente del Consiglio e voglio dirlo senza alcuna concessione demagogia ma per semplice verità dei fatti ha scelto di fronteggiare le sue vicende giudiziarie varando una serie infinita di leggi ad personam
è in funzione dei nostri valori che noi siamo estremamente severi con voi stessi e promuoviamo la nostra stessa profonda innovazione
Un partito ha pochi poteri d'intervento su se stesso in chiave punitive e repressive
Ha invece grandi responsabilità e possibilità nella prevenzione di comportamenti illeciti o comunque sbagliati
Perché se organizziamo la nostra vita interna in modo da tollerare fenomeni di malcostume politiche per quanto non penalmente rilevanti di fatto finiamo coll'abbassare la soglia etica e creiamo le premesse anche per le violazioni delle leggi il Partito Democratico un partito nuovo anche perché la prevenzione del malcostume politico intende farla sul serio anche lo voglio dire
E lo voglio dire a tutti noi anche se questo dovesse costare nell'immediato pagare dei prezzi in termini di consenso elettorale
Non ho nessuna paura voglio essere chiaro anche in questo caso di perdere voti
Se questo significa combattere e sconfiggere quei fenomeni di inquinamento che rischiano di avvelenare la nostra vita intera
Per i disonesti per i disonesti non c'è posto nel partito democratico
Verremmo meno alla nostra responsabilità se pensassimo e ci comportarsi mo'diversamente
Il partito democratico nato per rinnovare la politica per restituire dignità credibilità autorevolezza per liberarla da queste generazioni non per ereditare non per fare le sue il partito democratico fa parte della soluzione deve far parte della soluzione non del problema
Questo abbiamo detto ai cittadini italiani
Ai nostri elettori che hanno affollato i saggi dei seggi delle primarie il quattordici ottobre l'anno scorso
E poi ci hanno consegnato pur nella inevitabile sconfitta della competizione sul governo un partito al trentatré per cento di voti il più grande partito riformista che l'Italia abbia mai conosciuto
Lo abbiamo detto ai nostri militanti che hanno riempito il Circo Massimo il venticinque ottobre per la prima volta in così in tanti per la prima volta accomunati dalla stessa unica bandiera così abbiamo detto e così loro hanno capito
Per
Reali generose
Infine la rapida espansione dello stato sociale
Vent'anni dopo negli anni settanta
Crisi petrolifere la stagflazione hanno spinto l'Occidente a cambiare rotta
Forti investimenti innovazione tecnologica che innalzano la produttività tagliando posti di lavoro e ridimensionando il potere contrattuale dei sindacati la classe media che si assottiglia le disuguaglianze che tornano dalla Galland ad allargarsi
L'ascensore sociale che si blocca anche per il ridimensionamento dello Stato sociale
Viene teorizzata l'autosufficienza del mercato e si afferma lo strapotere dalla finanza sull'economia reale con gravi conseguenze anche per la democrazia costretta a rinunciare a qualunque effettiva sovranità sui flussi di capitale
L'economia torna a crescere certo ma a prezzo di gravi squilibri ed inaccettabili diseguaglianze negli Stati Uniti innanzitutto ma anche una parte dei Paesi europei tra i quali in primo luogo l'Europa divenuta in questi anni dopo gli USA del Paese più diseguale dell'Occidente
Nel mercato globale entro in campo nuove protagonisti miliardi di esseri umani prima esclusi dallo sviluppo rivendicano peso e ruolo
Il nuovo secolo lo sviluppo si mostra tanto impetuoso quanto insostenibile
Sul piano globale per il divario crescente tra l'indebitamento americano e surplus asiatico sul piano ambientale
Tra le pesanti conseguenze sul clima del trasferimento del modello occidentale Paesi emergenti e sul piano interno per l'impoverimento tra classe media in particolare negli USA spinta indebitarsi per la casa per la sanità e per l'istruzione
Lo squilibrio è stato sostenuto in questa prima fase del due mila la stagione della presidenza di George Bush dalla gli ubris imperiale americana
Dal suo imporsi come unica appetibili per potenza globale dalla sua pretesa di dettare da sola in modo unilaterale con le armi o con il dollaro
Le decisioni riguardante l'ordine mondiale
Ma il pantano iracheno prime la crisi finanziaria poi hanno spezzato l'illusione neo conservatrice e hanno aperto la via ad una fase nuova ad un nuovo paradigma di pensiero ad una nuova stagione politica
In questo contesto la scelta del popolo americano di affidare le proprie sorti a Barack Obama è stato una straordinaria prova di saggezza e di lungimiranza
L'America ha respinto la tentazione dalla chiusura definitiva ha deciso di scommettere sul cambiamento su un nuovo multilateralismo le relazioni internazionali nessun nuovo new deal sulla ricostruzione dalla classe media e su una nuova stagione di uguaglianza sociale
Obama eccolo il partito democratico ha vinto perché ha puntato tutte le sue carte sul cambiamento sulla voglia sul bisogno di innovazione della società americana
Ora è atteso alla dura prova dei fatti sarà la storia a dieci se il giovane presidente afroamericano come tutto lascia sperare presumere sarà un nuovo Roosevelt alla guida sicura di una fase di cambiamento duratura e solido per intanto è però toccato a Luís aprire simbolicamente una fase nuova
Una terza fase dello sviluppo umano contemporaneo
Il binomio rappresentato dalla crisi economica e dalla vittoria di Obama costituisce una formidabile opportunità storica per i democratici e progressisti di tutto il mondo e quindi anche per noi italiani
Nessuno di noi ha mai pensato che la vittoria democratica negli Stati Uniti posso una nostra vittoria ma abbiamo colto in quel risultato come era ovvio una straordinaria opportunità e anche una lezione da prendere e da meditare
Grazie alla crisi economiche al suo programma innovativo Obama è riuscito a cambiare in profondità
I rapporti di forza politici nella società americana riportando i democratici al primato sia la Casa Bianca che al Campidoglio dopo una lunga stagione di predominio repubblicano solo attenuato con la presidenza di Bill Clinton
Se ciò è stato possibile perché la crisi economica ha riportato in primo piano il conflitto sociale
Negli anni di egemonia repubblicana messo in secondo piano dall'uso ideologico delle questioni inerenti la razza i valori tradizionali la sicurezza interna ed estese
è come se la crisi avesse risolto la nebbia che perdere perché per tre decenni aveva consentito e quasi imposto ai ceti popolari e alla Middle class americana di votare contro i propri interessi e a favore di quelli della minoranza privilegiata
Che vedeva ogni anno cresce di sui redditi e sui patrimoni ed è crescere la pressione fiscale alla quale era sottoposto
La lezione americana ci dice che cambiare i rapporti di forza nella società è possibile
Che se è stato possibile la Società americana non c'è nessuna ragione insuperabile perché non possa esserlo anche in quelle italiane
Che la condizione perché ciò avvenga riportare in primo piano nella competizione politica la questione economica e sociale e offrire ad esse uno sbocco realistico attraverso una proposta di forte innovazione politica programma
Questo è del resto per nuovi la vocazione maggioritaria non la presunzione boriosa dell'autosufficienza nella ricerca assurda della solitudine ma la convinzione che i rapporti di forza elettorali anche nella società
Ma possono essere modificati anche in profondità se cambia l'offerta politica attraverso l'innovazione della proposta che rivolgiamo al Paese non è vero non è mai stato vero e noi non possiamo pensarlo che la società italiana sia di destra
E pertanto i Riformisti e Democratici non resti dunque altro che compensare con la manovra politica con il gioco delle alleanze la loro insuperabile infinita minorità il partito democratico nato sulla base del presupposto contrario
Una profonda innovazione programmatica e politica può cambiare anche significativamente l'orientamento elettorale degli italiani ne vogliamo far diventare il Pd alle prossime elezioni politiche il primo partito italiano
Vogliamo conquistare alla destra una parte dei suoi consensi costruendo una grande alleanza nella società italiana un'alleanza con il Paese
è un cammino lungo e faticoso quello che ci attende è quello che attende un partito nato un anno fa
Un cammino che chiede a ciascuno di noi generosità pazienza e tenacia e anche una certa dose di disciplina interiore ma è l'unico all'altezza delle ragioni storiche che hanno portato la fondazione del PD e soprattutto l'unico adeguato alle necessità dell'Italia
Lungo il cammino costruiremo le necessarie alleanze politiche
Mai più alleanze lunghi eterogenee costruite contro l'avversario e poi incapaci di governare questa stagione l'abbiamo chiusa con coraggio noi la chiusa il PD per sempre il Paese non ha nessuna intenzione di farsi riportare indietro
E neppure dobbiamo tenere lo sta Gia della stagione dell'alleanza tra partiti di sinistra e partiti di centro
Non solo un progetto incompatibile col Partito Democratico come è evidente che un partito di centro sinistra soprattutto è un progetto che considera immutabile
Uno schema novecentesco che tutt'al più può sopravvivere a se stesso ma che certo non è in grado di esprimere alcuna potenzialità innovativa e alcuna autentica vocazione maggioritaria
Non c'è da parte nostra alcuna illusione di poter fare tutto da soli
Ma le alleanze nuove che costruiremo saranno alleanze per l'innovazione per il cambiamento
Affidabili e questa è la cosa più importante sul piano della tenuta la prova del governo
E saranno possibili solo se il partito democratico saprà dimostrare capacità espansive solo se noi non delegheremo a nessuno il compito che è innanzitutto nostro
Di modificare i rapporti di forza politici nella società italiana attraverso la messa in campo di una proposta innovativa e credibile base di un sistema di alleanze nuove e forti
E qui per esempio il punto di debolezza dell'Italia dei Valori che alimenta ogni giorno una polemica nei nostri confronti ma non si cimenta mai parlando di lavoro di scuola o di immigrazione con le sfide dell'innovazione riformista e del suo pensiero
Sento dire in questi giorni che dovremmo rompere con Di Pietro
Posso solo far presente che già per tre volte in questi mesi abbiamo esplicitato nel modo più chiaro che in Italia ci sono modi diversi di intendere e di fare l'opposizione che dunque sono separate e divise
Lo abbiamo fatto subito dopo il voto di aprile quando Di Pietro ha stracciato gli accordi presi prima delle lezioni sul gruppo unico quando noi abbiamo deciso di non partecipare alla manifestazione di piazza Navona
E infine con una mia dichiarazione che è stata a titolo di apertura di tutti i giornali italiani
Questo non significa evidentemente
Che a livello locale non si possano trovare come accade e accadrà anche con l'UDC e con la sinistra radicale
Delle convergenze sul programma e su una programma di buona amministrazione
E comunque vorrei ricordare per la memoria che con lo stesso Di Pietro che oggi fa un'opposizione che e sarà sempre di più diversa dalla nostra
Abbiamo negli anni passati condiviso l'esperienza di governo e con non poche contraddizioni
è giusto fare forse un ragionamento di fase
Silvio Berlusconi è da quindici anni al potere otto come capo di governo sette come capo dello posizione
E l'uomo politico più longevo degli ultimi trentennio di storie italiane ed è evidente che il Paese si trova nelle condizioni in cui è
E che il Presidente del Consiglio non può far finta di venire da un altro paniere pianeta e sua è una parte molto grande delle responsabilità
Ed è altrettanto evidente che se l'Italia sta così anche perché le è mancata nella sua storia una vera è coerente stagione riformista
Il nostro paese non ha conosciuto stagioni paragonabile a quella che la Gran Bretagna avuto con con Tony Blair o per il verso opposto con Margaret Thatcher
Non ha mai goduto dei benefici di quei cicli lunghi di governo che producono ventate creative innovatrici che dire a Nizza nel modernizzando una comunità nazionale due volte si sono aperte possibilità di questo tipo con il primo centrosinistra
E con il primo governo Prodi ma entrambe queste esperienze si sono interrotte bruscamente
Berlusconi ha dimostrato e continua a dimostrare di non essere all'altezza di questa sfida noi dobbiamo essere tutte le nostre energie intellettuali morali politiche organizzative devono essere messi al servizio di questo compito storico al tempo stesso arduo e affascinante
Con la crisi dell'egemonia del pensiero neoconservatore può tornare il primato della politica sulla forza
E dopo la crisi dell'unilateralismo torna ad affermarsi come unica via possibile quella del multilateralismo efficace del dialogo tra i popoli per la pace per uno sviluppo equilibrato e sostenibile
Si afferma a partire dai pericoli per l'ambiente la necessità di una visione qualitativa dello sviluppo che faccia della ricerca di nuove tecnologie di nuove fonti energetiche il settore trainante di una nuova rivoluzione industriale
Oltre alla contrapposizione tra religione e ragione si afferma l'idea di una società posto secolare
Nella quale il riconoscimento che la dimensione pubblica della fede religiosa del suo apporto alla tenuta delega menti sociali alla vitalità della democrazia si salda con l'autonomia dalla politica e la laicità delle istituzioni
Emerge da questi segni dei tempi tutta l'attualità del Progetto del PD che è nato sulla base di un'intuizione culturale prima ancora che politica
Avevamo maturato avevano maturato i partiti preesistenti la consapevolezza che il mondo nuovo che stava nascendo metteva fuori gioco le vecchie culture le tradizioni politiche del Novecento con le loro pretese di autosufficienza
E ci provocava cercare insieme un pensiero nuovo
E nuove categorie per leggere la storia e nuovi alfabeti per interloquire con essi
Per questo ci siamo incontrati
Donne e uomini che si erano formati nella Sinistra democratica come il movimento cattolico nell'area laica liberaldemocratico a confronto con le nuove cultura e nuovi movimenti della fine del secolo scorso quel che ci accomuna una visione umanistica della storia della politica
Sulla quale fondiamo il nostro impegno per una società aperta libera ed eguale
Noi quindi non siamo una federazione di vecchi partiti e neppure di vecchie culture siamo un partito nuovo impegnato nella definizione la realizzazione di una comune innovativa identità politica culturale l'identità democratica l'identità di un partito riformista di centrosinistra
Ci sentiamo parte di una vicenda storica dell'umanità che va sotto il nome di Occidente democratico
Siamo europeisti e siamo atlantici
Non in maniera chiusa esclusiva difensiva ma in maniera aperta
Pensiamo cioè che quanto noi abbiamo scoperto nella terribile travagliata storia dell'Occidente lo stia scoprendo tutta l'umanità
E che gli altri popoli stiano percorrendo un cammino Luigi Nale verso la nostra stessa meta la metà della democrazia l'unico sistema rispettoso della dignità di ogni essere umano
Cioè qui per noi progressisti tutto il mondo la sfida di una missione al tempo stesso antica e nuovissima
Attraverso un nuovo internazionalismo democratico costruire le sedi le regole di un nuovo governo globale quel governo mondiale del quale parlò con grande spirito anticipatore Enrico Berlinguer
C'è la sfida di fare di una nuova stagione di lotta la disuguaglianza la leva fondamentale per l'apertura di una nuova fase di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile sostenibile
Il Pd è un partito europeista
Che lavora al potenziamento delle istituzioni comunitarie sulla base di un'ispirazione federalista anche attraverso la costruzione di un vero sistema politico europeo che abbia nella competizione tra centrodestra e centrosinistra una sua dimensione centrale imprescindibile oggi non è così
La Commissione europea risultato più degli equilibri tra i governi nazionali che di quelli emersi in seno al Parlamento dal voto dei popoli e lo stesso Parlamento europeo vive più di consociazione tra grandi partiti a loro volta prevalentemente cartelli partiti nazionali che di competizione tra grandi schieramenti politici
La nostra collocazione nostro ruolo in Europa sono definiti da due punti fermi
Il primo è l'autonomia dell'identità democratica del Pd irriducibile alle attuali famiglie politiche europee
Un'identità che deve essere messa al servizio nella costruzione di un grande campo di centrosinistra in Europa
La seconda è il progetto di trasformazione del quadro politico europeo
Per il quale intendiamo batterci e attorno al quale intendiamo costruire una rete di alleanze in Europa a cominciare dalla famiglia socialista
Così vogliamo essere con la nostra identità ma non isolati
La nostra vocazione maggioritaria la nostra ambizione di modificare in profondità i rapporti di forza nel Paese
Attraverso la costruzione di una nuova alleanza sociale fondata sull'innovazione politica programmatica come primo banco di prova la risposta da dare alla crisi globale che sta sconvolgendo anche il nostro Paese
Con il Lingotto ecco un programma elettorale poi con il lavoro importante che il governo ombra i gruppi parlamentari hanno svolto abbiamo configurato proposte valori di riferimento lo dico perché uno dei nostri vizi antichi è quello di pensare di dover sempre ricominciare da capo di aver sempre scritto sull'acqua con i programmi e con l'identità invece abbiamo per il lavoro collettivo
Di tutti questi anni una solida base
Nello stesso spirito di innovazione sapendo che questi temi e l'innovazione del partito anche della struttura del partito saranno ancora al centro della conferenza programmatica di marzo voglio oggi avanzare una serie di altre proposte concrete
Primo
Ed è la cosa più urgente
Una politica di bilancio espansiva subito adesso
La crisi va affrontata dando una risposta efficace a chi perde il lavoro alle famiglie che non arrivano alla fine del mese e alle imprese che soffrono ed è questo l'unico modo per farlo
Tutti i governi stanno facendo così tutti meno uno il governo Berlusconi in Italia che ancora stamattina ha detto che l'unico problema che c'è è un problema di consumo
Che si ostina a ripetere che non c'è bisogno di modificare il decreto di luglio
Il Pd cade la produzione industriale crollo aumenta la disoccupazione gli italiani stringono la cinghia riducono i consumi ma tutto quella che c'era da decidere sarebbe già stato deciso a luglio e ora bisogna lasciare perfettamente inalterati i saldi di finanza pubblica
Non si può fare diversamente dicono gli stessi neofiti del rigore
Che tra il due mila e uno del due mila e sei a nome intatto di due punti e mezzo di PIL la spesa corrente primaria e che ora hanno appena buttato tre miliardi e mezzo di euro nell'azzeramento dell'ICI anche per i contribuenti più agiati gli altri tre miliardi nel pasticcio di Alitalia
E invece si può e si deve cambiare bisogna avere il coraggio l'innovazione urgente e radicale i problemi dell'Italia sono profondi non nascono con la crisi l'Italia non deve solo resistere alla recessione deve tornare a crescere
Nessuno meglio di noi sa che la stabilità dei conti pubblici è un valore
Siamo stati noi a risanare le a portare l'Italia da subito in Europa quando altri pensavano solo ad alimentare uno sterile euroscetticismo è stato il primo governo Prodi è stato un ministro del tesoro che particolarmente oggi voglio ricordare come Carlo Azeglio Ciampi
Ma se è in corso una recessione l'unico modo per tenere in ordine i conti pubblici in prospettiva è quello di sostenere la crescita
E dunque di aumentare ora la spesa pubblica avviando contemporaneamente subito quegli interventi di riqualificazione della spesa che porteranno domani ad una sua riduzione sostenere ora il PIL richiede anche la ripresa delle liberalizzazioni e di azioni coerenti di politica industriale tenere i conti in ordine impone di continuare a contrastare l'evasione fiscale
Solo così potremo davvero non compromettere la stabilità di lungo periodo della finanza pubblica
Ecco la vostra proposta
Per il due mila nove si sostengano le famiglie i lavoratori e le imprese con misure pari a un punto di PIL pari a sedici milioni die
Proponiamo miliardi di euro proponiamo di ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro e sulle pensioni a partire dai livelli medio bassi sette ottocento euro l'anno in più per chi ha fino a poco più di mille euro al mese
Una misura non una tantum ma permanente in grado di dare un sollievo duraturo e di contribuire a rilanciare i consumi
Questo serve anche alle nostre imprese alle quali lo Stato deve garantire un sostegno per accedere a tutto il credito di cui hanno bisogno e deve garantire l'immediato pagamento per i beni e i servizi che devono arrivare dalla pubblica amministrazione
Tempi certi quando si ha a che fare con lo Stato per le imprese come per i cittadini questo deve essere un diritto e non solo un dovere
Proponiamo qua e una riduzione del prelievo IRPEF sulla quota di salario la contrattazione di secondo livello in modo da favorire la crescita della produttività e la sua equa redistribuzione e proponiamo una riduzione del prelievo IRPEF sulle lavoratrici dipendenti autonome con figli a parità di reddito di prestazione di lavoro di settori di attività il lavoro di una donna con figli deve essere fiscalmente agevolato e costare meno all'impresa rispetto a quello di un lavoratore maschio
Le ragioni sono evidenti
Se in famiglia lavora anche la donna ci sono spese per servizi di cura che altrimenti non ci sarebbe
E se incentiviamo l'occupazione femminile tutto il sistema ne trae giovamento perché la più grande risorsa per lo sviluppo la mobilità sociale e quella oggi sotto utilizzata rappresentata dalle donne
C'è un evidente fortissima connessione tra queste proposte in tema di trattamento fiscale del reddito delle lavoratrici e quella che abbiamo chiamato la dote fiscale dei figli
Un robusto aiuto alle famiglie che traduce in italiano senza disincentivare il lavoro femminile la soluzione francese del quoziente familiare
Questo deciso riorientamento al femminile del sistema fiscale di welfare può essere finanziato almeno in parte attraverso il graduale e flessibile superamento dell'attuale differenza dell'età di accesso alla pensione tra uomini e donne
Una questione difficilmente eludibile dopo la sentenza la Corte europea di giustizia che l'ha definita come una discriminazione contro le donne
La nostra proposta al contrario di quella del governo che si limita a prendere atto della sentenza per fare cassa
Intende utilizzare tutte le risorse liberate per rafforzare il sostegno pubblico alle donne stesse
Favorendo ogni pratica di conciliazione e concentrando le risorse nella fase della loro vita nella quale ne hanno più bisogno quella del triplo impegno
Della maternità del lavoro di cura e del lavoro di mercato
E se se c'è da affrontare un grande sforzo per sostenere lo sviluppo il tenore di vita della classe media del mondo del lavoro e giusto ad esempio chiedere come dovremmo fare in sede parlamentare un contributo straordinario di solidarietà a chi manager e non solo ha redditi superiori a un milione di euro è venuto il tempo di cominciare a ridistribuire davvero
Da chi ha troppo verso chi ha poco
Seconda grande innovazione un nuovo sistema universale di ammortizzatori sociali
è un'innovazione che risponde concretamente al dramma di milioni e milioni di persone donne e giovani su tutti e che dà il segno di quanto sia profonda la rottura col passato rappresentata da riformismo del partito democratico per i lavoratori che sono tutelati dalla cassa integrazione questo un periodo difficilissimo pieno di preoccupazioni sul futuro loro e delle loro aziende per tutti gli altri è persino peggio per loro penso ai precari la perdita del lavoro è subito perdita di tutto il reddito
Innovazione per noi significa allora superare quell'inaccettabile dualismo nel mercato del lavoro per il quale ci sono lavoratori che hanno tutte le garanzie e altri che ne hanno di meno non ne hanno affatto
è come se Alitalia mancasse un tenero pilastro dello stato sociale se in America manca la sanità pubblica noi manca la tutela del reddito in caso di perdita del lavoro
Invece della flexicurity europea nel nostro Paese per quasi metà dei lavoratori c'è il massimo di flessibilità ma c'è il minimo di sicurezza anzi zero sicurezza
Innovazione per noi significa un sistema capace di sostenere tutti i lavoratori al di là del contratto del settore delle dimensioni dell'impresa nella quale operano nel momento in cui ne hanno bisogno
Uniche condizioni l'impegno di ciascuno per la riqualifica Group per la riqualificazione professionale e la disponibilità ad accettare un nuovo lavoro
Proponiamo un sussidio unico di disoccupazione che sostituisca gli attuali istituti che sia della durata massima di due anni che sia finanziato in via assicurativo sia strettamente collegato a politiche di formazione di riqualificazione e reimpiego
Accanto a questo proponiamo l'introduzione di un reddito minimo garantito che contrasti la povertà anche tra chi lavora solo per brevi periodi di tempo o tra chi non ha un lavoro da molto tempo
Un istituto di welfare universale che esiste in quasi tutti i paesi europei e che costituisce il completamento degli istituti di tutela del reddito
Non si tratta ovviamente di togliere qualcosa a chi le tutele e le assi tratta invece di dare qualcosa a chi le tutele non LEA si tratta di costruire un percorso di inserimento nel mondo del lavoro che sia associato a un sistema di tutele e di giustizia e di garanzia
Noi pensiamo a milioni di giovani pensiamo alla loro vita alle loro aspettative alla loro frustrazioni alle loro speranze ieri c'era la mortificazione dei braccianti col cappello in mano c'era l'alienazione dalla catena di montaggio
La precarietà senza futuro è il volto assunto oggi dallo sfruttamento
Il nostro riformismo non può chiudere gli occhi di fronte all'eterno susseguirsi di lavori precari che non conducono a nulla di fronte all'inaccettabile prodursi di vite di scarto condizione comune oggi di milioni di cittadini italiani
è questo il contesto nel quale si può cominciare a pensare e a discutere apertamente
E certo è chiara a tutti voi la radicalità di questa possibile innovazione della sperimentazione di un contratto unico a tempo indeterminato con tutta la crescente nel tempo e con un ben organizzato sistema di premi e penalizzazioni per l'azienda
Volto a favorire il consolidamento e la stabilità dei rapporti di lavoro
Innovazione
Di questo ha bisogno come se fosse aria il nostro Paese innovazione per costruire maggiore giustizia sociale per contrastare quella disuguaglianza dalla quale siamo partiti
Terzo innovazione fare dell'ambiente e della lotta ai mutamenti climatici delle politiche energetiche una delle chiavi per uscire dalla crisi
Forse la prima delle chiavi lo ha capito Obama che ha annunciato per rilanciare l'economia americana un piano di centocinquanta miliardi di dollari e risparmio energetico e fonti rinnovabili perché Arik cinque milioni di nuovi posti di lavoro una rivoluzione verde
Una terza fase della rivoluzione industriale che nasca da una nuova etica della responsabilità e che Poggi per quanto riguarda l'Italia sulle straordinarie carte che il nostro Paese potrebbe giocare
La rottamazione del petrolio la fine della dipendenza dei combustibili fossili gli investimenti sulle fonti rinnovabili e questa è la strada per la crescita del PIL
Il governo Berlusconi dimostra di non saperle di non voler la prende
Non comprende proprio non comprende che spendere in campo ambientale significa investire sul futuro
Ha distrutto con un insieme di correttivi devastanti per i cittadini e per le imprese gli incentivi al risparmio energetico per le abitazioni introdotte dal governo Prodi
C'è nascosto dietro la comprensibile preoccupazione dei settori produttivi più esposte ai venti della crisi per cercare inutilmente di mascherare il suo ennesimo euroscetticismo questa volta sugli Obiettivi del venti venti venti per le fonti rinnovabili il taglio di emissioni di CO due
E l'efficienza energetica
Noi proponiamo che l'Italia imbocchi con decisione la strada dell'innovazione della ricerca della diffusione delle fonti rinnovabili
Si devono moltiplicare e non eliminare gli incentivi per le famiglie per molti settori la nostra impresa che vogliono entrare ho già si muovono in questo campo un campo vasto Fertile che ha confini larghi
Penso ad esempio agli elettrodomestici gli elettrodomestici a luglio all'illuminotecnica alla modernizzazione delle tecnologie per l'edilizia
Penso al settore dell'auto nel Complesso a quanto si può fare per un ecco ricambio del parco circolante a livello di mezzi sia privati che pubblici
Quarta sfida di innovazione una radicale condivisa riforma della scuola dell'università e della ricerca
Ebbene che dal governo ci sia stato un netto passo indietro
Anche grazie al nostro ruolo e alle migliaia lire migliori ragioni avanzate da un movimento civile che ha coinvolto genitori ragazzi e insegnanti i tagli però restano
Mentre gli altri Paesi europei proprio qui fanno grandi investimenti
E con i tagli restano la nostra preoccupazione le nostre critiche
Insieme ad una consapevolezza che non ci ha mai abbandonato scuola università e ricerca non vanno bene così come sono ma hanno appunto bisogno di innovazione
Nella scuola e nell'università è il cambiamento e non la conservazione la frontiera di riformisti
Selezione e valutazione questi sono i principi che ispirano le nostre proposte
Senza selezione e senza valutazione senza merito i migliori finiscono per risultare sempre gli stessi
Quelli con le famiglie facoltose alle spalle quelli con i contatti giusti e magari quelli disposti a qualche compromesso di troppo con la propria coscienza
C'è un muro di conservazione che va rotto ha battuto proponiamo che l'Italia si doti di un sistema di valutazione nazionale standardizzato dei livelli di apprendimento degli studenti di elementari medie superiori
Solo con un grande esame su scala nazionale gestito da valutatori esterni alle scuole corretto in modo centralizzato si potrà poi perseguire efficacemente
Il duplice obiettivo di premiare i capaci e meritevoli ed individuare gli studenti gli insegnanti le scuole in difficoltà con lo scopo di aiutarmi solo così si potrà valutare il contributo netto di ogni scuole di ogni docente sui risultati degli studenti
Tenendo conto delle qualità in entrata e delle condizioni socio economica delle famiglie
E sulla base di obiettivi chiari ed una reale autonomia sarà finalmente possibile indirizzare le risorse verso le realtà che le meritano perché aperta in Italia in tutta Europa di nuovo
La grande questione della diseguaglianza sociale nelle scuole
Della perdite dell'abbandono persino dell'obbligo scolastico da parte delle famiglie che non possono non ce la fanno e hanno bisogno che loro figlio vada a lavorare presto
L'autonomia e la condizione per dare fiducia ai giovani
è forse venuto il momento di discutere se non si debba investire con più coraggio sulla consapevolezza di ragazzi di sedici anni che devono poter partecipare con le loro scelte alla definizione del loro piano di Sturzo
Noi dobbiamo dentro gli ambiti formativi definiti permettere che i giovani seguano le loro passioni e i loro interessi responsabilizzando li costantemente
Dobbiamo investire su di loro dobbiamo avere cure attenzione
Voglio dire così per il grande tema della condizione sociale e psicologica dei ragazzi italiani
E a questo proposito è giunto il momento di riconoscere ragazzi di sedici anni il diritto di voto alle amministrative
Responsabilizzazione questa è la chiave perché oggi si smette di essere bambini e si diventa giovani molto prima di un tempo magari per un tempo più lungo
Autonomia valutazione anche per l'università proponiamo una valutazione periodica di università e dipartimenti attraverso gruppi di esperti anche internazionali che giudichino la qualità della ricerca delle pubblicazioni
Sulla base di queste valutazioni sarà assegnato ai migliori una parte cospicua delle risorse
Il ministro Gelmini facendo anche qui un passo indietro annunciato l'obiettivo di portare al trenta per cento nel medio periodo la quota di finanziamento dell'università pubbliche basata sulla valutazione della ricerca bene
Ma lo si faccia davvero con rapidità e con criteri davvero rigorosi in modo indipendente di più lo si faccia lo si faccia privilegiando il migliore venticinque per cento dei dipartimenti in ogni settore disciplinare
è un circolo virtuoso che si deve innescare il lavoro che abbiamo fatto come governo ombra premiare le migliori università porta all'università a puntare sui migliori
E così al di là delle regole che verranno scelte per i concorsi universitari si potrà sperare di ridurre al minimo i problemi di localismo di clientelismo di nepotismo
Quinta e ultima grande innovazione mettere finalmente sui giusti binari le politiche per il Mezzogiorno
Le politiche del governo Berlusconi stanno letteralmente saccheggiando le risorse dedicate al sud
E puntano a riproporre al posto della buona pratica degli incentivi automatici l'intermediazione della politica locale e nazionale le cifre sono impressionanti
Nel due mila nove a fronte di sei miliardi originariamente appostati nel fondo per le auto e sotto per le aree sottoutilizzate le effettive disponibilità sono state dimezzate per finanziare spese di parte corrente
Che trovano il loro destinatari prevalentemente al Centro-Nord e ancora prima era stato cancellato il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno
Ci vogliono risorse aggiuntive e ci vuole una coraggiosa battaglia per la legalità
Non si può lasciare solo quel vasto movimento di imprenditori artigiani commercianti del Sud che si battono contro il pizzo alle estorsioni delle mafie e hanno bisogno di una buona politica come dell'aria da respirare della politica che dà certezze e non dispensa favori
Due per voi sono le strade da seguire per battere l'ideologia della dipendenza e promuovere la cultura della legalità e l'etica della responsabilità
Senza le quali il Mezzogiorno non potrà mai diventare quella risorsa per il Paese innanzitutto per se stesso che oggi non riesce ad essere proponiamo di concentrare i fondi destinati al Mezzogiorno su pochi grandi obiettivi di carattere infrastrutturale e sovraregionale a cominciare dalla mobilità e dalle grandi reti idriche
Proponiamo di prevedere una sorta di vincolo esterno nazionale che promuova l'utilizzo ottimale delle risorse pubbliche ordinarie per una progressiva qualificazione dei servizi pubblici e una progressiva riduzione delle spese di autorganizzazione della pubblica amministrazione
Esattamente per questi motivi
Che il Mezzogiorno non deve temere
L'ondata di responsabilità derivante da un federalismo ben pensato
Fondato su criteri di vera autonomia impositiva solidarietà collettive non bilaterale riferimento ai costi standard e non ai costi storici
Ed è proprio in nome dell'interesse del Mezzogiorno e non solo delle legittime aspirazioni delle aree forti del nord
Che abbiamo deciso di presentare in Senato un nostro organico disegno di legge che ha visto unito il partito democratico sull'attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione e di aprire a partire da esso un confronto serrato con la maggioranza
Del capitolo riforme discuteremo a Profin dava profondità mente nella conferenza programmatica di marzo e prima ancora lo voglio annunciare nel convegno dedicato a Piero Calamandrei che terremo a febbraio
Cominciamo però qui e indicare almeno due tracce di forma primo la riduzione dei costi della politica la politica deve costare di meno
Costano troppo le campagne elettorali costano troppo gli apparati istituzionali costa troppo il personale politico
Costa troppo il sistema delle imprese pubbliche a cavallo tra politica ed economia sia a livello nazionale sia soprattutto a livello regionale locale su questo siamo pronti a un confronto trasparente di merito col Governo a quale chiediamo se ne è capace di uscire dall'attuale colpevole inerzia noi siamo favorevoli e interventi incisivi
Da una significativa riduzione del numero dei parlamentari alla trasformazione del Senato in sede del confronto sulle decisioni legislative che attengono all'equilibrio tra istituzioni centrali e Autonomie regionali è il pacchetto di misure che fu discusso
Proposto al presidente Violante al termine della scorsa legislatura e il pacchetto di proposte che noi proponiamo venga riportato in Parlamento per la sua approvazione
Pensiamo anche all'abolizione dei consigli di amministrazione delle società pubbliche che gestiscono i servizi locali e alla loro sostituzione con amministratori unici e collegi di revisione Secondo
Il nodo delle leggi elettorali che non si può considerare risolto solo in virtù delle scelte adottate dal partito democratico alle elezioni di aprile
Con le leggi attuali ritorna un sistema frammentato è sempre dietro l'angolo ed è evidente che il livello di sfiducia dei cittadini verso la politica è destinato a crescere se si insiste sulla strada dei listoni bloccati
Dal nostro punto di vista le preferenze non solo la soluzione ideale anche se è preferibile che siano mantenute laddove come per le elezioni europee altre soluzioni sono di fatto preclusa
In tema di europea e continuo a pensare che si debba trovare un equilibrio nel senso della difesa delle preferenze e dell'introduzione di una soglia di sbarramento per evitare la frammentazione
La strada maestra almeno per quanto riguarda l'elezione del Parlamento e comunque il ritorno al collegio uninominale
Nel quadro di un sistema che come avviene nell'esperienza francese spinga ad aggregazioni tra forze omogenee consenta agli elettori di scegliere da chi vogliono essere governati tuttavia non abbiamo preclusioni di principio
Qualora si dovesse realmente abbiano escussione del merito alla luce del sole per migliorare la legge vince vigente e prendere in esame soluzioni subordinate
Dovrebbe trattarsi tuttavia di soluzioni che abbiano virtus indica la principale che cioè consente ai cittadini al tempo stesso di scegliere i candidati al Parlamento e di decidere la maggioranza di governo
Continuiamo a ritenere che la legge elettorale attualmente in vigore per i Malan per il Parlamento sia una mostruosità da superare ed anche in questo caso dobbiamo sfidare la destra sul terreno dell'innovazione
Il batte paese deve poter uscire da un'eterna e logorante campagna elettorale può servire anche da questo punto di vista un'altra radicale innovazione
Una sola tornata elettorale amministrativa a Comuni Province e Regioni insieme magari a metà legislatura una sorta di elezioni dimmi
Per quanto riguarda la riforma della giustizia quello che sta accadendo con l'inchiesta della magistratura sulla politica lo ripeto non fa cambiare la nostra posizione né in un senso né in un altro
Il ministro ombra Tenaglia ha presentato al governo un pacchetto di proposte elaborate nel corso di una riuscita Conferenza nazionale del partito democratico
Sono proposte ispirate ad una maggiore efficienza alla macchina processuale soprattutto nei confronti dei cittadini e delle imprese proposte concrete innovative
Penso solo al problema della lentezza della giustizia
Abbiamo detto valutazione sistematica benchmark responsabilità
Quanto guadagnerebbe inciviltà in crescita economica il nostro sistema economico e sociale se tutti i tribunali d'Italia funzionassero ad esempio con i tempi del tribunale di Torino se si è riusciti a Torino perché non si può riuscire altrove
Proposte concrete e innovative come quando in campagna elettorale presentammo una proposta sulle intercettazioni telefoniche che prevedeva che i magistrati possano avvalersi delle intercettazioni per tutti i reati
Ma che nulla di questo possa finire sui giornali violando fondamentali diritti di riservatezza e di privacy dei cittadini
E questa proposta lo voglio ricordare all'onorevole Di Pietro fu allora sottoscritta anche dall'Italia dei Valori
Insieme al merito delle questioni abbiamo indicato una metodologia innovativa
Le riforme della giustizia non si fanno contro i magistrati
Come vorrebbe il governo o contro gli avvocati si fanno ascoltando si fanno con un confronto di merito basato non su dei pregiudiziali sì o no ma su soluzioni concrete
Se si riuniscono le parti sociali per discutere delle pensioni non si vede perché non debbano essere coinvolti i protagonisti di un settore fondamentale come la giustizia quando hai della sua riforma che si deve decidere
Un tavolo che duri sessanta giorni al termine del quale il governo decida ma dopo aver lavorato insieme al mondo della giustizia se lo riterrà anche insieme all'opposizione è la nostra proposta che si muove nel solco tracciato dal presidente Napolitano nel suo discorso l'altro ieri
Che noi vogliamo seguire distinzione tra governo e opposizione del confronto politico ma sempre ricerca la possibile convergenza sui grandi temi di interesse nazionale
L'innovazione politica programmatica è una condizione necessaria per modificare in profondità i rapporti politici nella società italiana e corrispondere alla nostra vocazione maggioritaria ma non è condizione di per sé sufficiente le idee migliori appariranno scritte sull'acqua se non potranno disporre di un soggetto politico collettivo in grado di dare loro gambe per camminare nella società nella politica e nelle istituzioni anzi
Quanto più ambiziose la portata innovativa del nostro programma
Tanto più diventa cruciale la capacità del partito di rappresentare suscitare organizzare attorno ad essa
Un consenso largo nella società attraverso la forza della sua organizzazione la credibilità dei suoi gruppi dirigenti lo spessore democratico della sua vita interno un partito affidabile
è un'organizzazione abitata e guidata da persone credibili che ispirano fiducia per la loro trasparenza e onestà per la sobrietà dello stile di vita per la loro competenza per il loro impegno appassionato
La credibilità morale di un partito un bene inestimabile che è facilissimo perdere e faticosissimo riconquistare dar vita a un partito nuovo non è facile non è mai stato facile tanto meno quando si tratta di unire forze diverso ma oggi siamo ad un passaggio critico che può essere decisivo per il partito democratico
L'urgenza immediata in questo momento quella che io sento
è quella di recuperare fiducia la fiducia dei nostri elettori riguarda il partito democratico cominciamo con l'applicare conferma intransigente Lanzi jazz il nostro Codice etico che prevede un robusto elenco di incompatibilità di conflitti d'interesse di garanzie che possono anche essere rafforzate
Prevedendo ad esempio la non candidabilità di persone che a giudizio di una magistratura interna abbiano compiuto atti che pur non essendo penalmente rilevanti recano pregiudizio alla credibilità morale del partito
Un'altra buona regola è quella di ricambio di gruppi dirigenti che deve essere frequente continua oggi è una vera e propria urgenza se vogliamo consolidare il PD
Dobbiamo lavorare in modo impegnato corale convinto per creare le condizioni per un porto avvicendamento con una nuova generazione di dirigenti il successo delle nostre iniziative di formazione politica a cominciare dalla scuola estiva di Cortona
Che ha visto la partecipazione impegnata ed entusiasta di mille ragazze e ragazzi sta generando non solo un sistema di formazione diffuso quale non si ricordava da decenni la politica italiana
Ma un vero e proprio movimento di rinnovamento culturale anche generazionale del partito fondato non più sull'incontro tra ex ma sul Comune riconoscersi come democratici
Ho chiesto Giorgio Tonini ad Anna Maria Parente
Di organizzare una scuola di formazione nel Mezzogiorno per una nuova leva di amministratori per i giovani che abbia al centro i temi della legalità e ho chiesto anche ad una persona anche critica con voi
Ieri quando l'ho incontrato siamo stati a parlare per un'ora Roberto Saviano che ha accettato di prendere parte a questo nostro progetto
Sono segni di speranza che dobbiamo incoraggiare ed ai quali dobbiamo attingere energie
Il malcostume la degenerazione politica sono stati alimentati in questi anni più per la debolezza dei loro parti dei partiti che per la loro forza un partito democratico forte perché radicato avverto unito è la via maestra per far prevalere la buona politica
Un partito forte è un organismo vivo
Profondamente radicato nel territorio capace di rappresentarne gli interessi e di viverne i valori un partito che sta dove vive la gente negli ambienti di vita di studio e di lavoro come nel mondo virtuale della Rete oggi diventato abitazione principale principale luogo di informazione delle nuove generazioni
è questo l'obiettivo che io sento non siamo ancora riusciti a raggiungere lo sento come un limite mio
E come un limite del nostro lavoro limite che dovremo superare insieme
All'insufficienza dei partiti preesistenti non siamo ancora riusciti a sostituire un modello compiuto e convincente e deve essere considerata questa una priorità del nostro impegno comune
Un partito di circoli fatti di persone di carne ed ossa che si incontrano per aiutarci a capire la realtà in cui sono immersi da quella globale a quella locale per lavorare insieme a cambiarla migliorarla e a riforma
I circoli devono diventare il lievito democratico e civile dei territori un fermento che fa crescere intorno a sé una moderna cultura della cittadinanza della responsabilità e della partecipazione civile
Dell'impegno per i diritti e per l'uguaglianza sociale
E i segretari di circolo hanno una funzione essenziale che va riconosciuto è promossa sono gli animatori della democrazia di base una risorsa straordinaria di presenza di promozione del partito di coltivazione civile della società
Dobbiamo dedicare più impegno più risorse più attenzione alla promozione dei circoli se vogliamo che il Partito Democratico cresca si rafforzi e si radici all'interno del Paese
Voglio dirlo con forza è il territorio la frontiera sulla quale si costruirà il nuovo Pd
Penso che dal territorio dei segretari regionali e dei sindaci
Possa venire oggi un utile apporto permanente alle decisioni che il gruppo dirigente nazionale dovrà prendere si tratta di aprire una fase nuova e darsi strumenti direzione all'altezza dei problemi che dobbiamo affrontare
Un partito affidabile è un'organizzazione forte e unità in grado di prendere decisioni impegnative per tutti coloro che ne fanno parte a cominciare dei dirigenti
Di darsi una linea chiare di portarla avanti con unità di intenti spirito di squadra solidarietà e quando necessario anche rinunciando lo dico per tutti a quelle quotidiane differenziazioni che piacciono ai giornali e dispiacciono la nostra gente
E pressione anche vedere dai sondaggi come ci fosse stato a partire dalle feste alle quali hanno partecipato sette milioni di persone
Per continuare con la Summer School con la straordinaria manifestazione venticinque ottobre con le elezioni in Trentino Alto Adige un forte recupero di consensi del PD
Tornato fino ai primi giorni di novembre ai livelli del risultato elettorale dal caso Villari in poi prima le divisioni interne poi le vicende di questi giorni hanno fatto ridiscendere quella curva che stava salendo
L'opinione pubblica moderna vuole partiti uniti e forti talvolta e persino disinteressata dalla qualità della loro vita democratica noi invece dobbiamo sapere a formare tra il cesarismo all'Anarchia
Il modello di un partito democratico
Con una leadership certo decisa degli elettori ma capace di vivere con un reale pluralismo interno che hanno certo non manca e con una solidarietà umana e politica che è un dovere per tutti noi a cominciare da me
C'è un disagio diffuso tra i nostri iscritti nostri militanti riguardo alla nostra unità interno la sgradevole sensazione che propone che stiamo rischiando seriamente di diventare come era l'Unione
La difficile convivenza di punti di vista diversi che finiscono per paralizzarci a vicenda quel segare l'albero sul quale tutti si è seduti che è stato il terribile male del centro sinistra in tutti questi anni
La responsabilità di promuovere l'unità interna spetta certamente innanzitutto a chi esercita la leadership e quindi io la sento su di me e sento il dovere di fare sempre di più da questo punto di vista ma deve vedere la collaborazione altrettanto responsabile da parte di ciascuno di noi
L'unità interna non può e non deve essere compressione della discussione o peggio assurda mortificazione delle diversità ma c'è un tempo per la discussione e uno per la decisione la discussione deve essere libera chiara aperti a la decisione deve essere democratica e poi impegnativa per tutti
Solo così può funzionare un partito democratico e i prossimi mesi del congresso ci dovranno dare gli strumenti e le forme attraverso le quali tutte queste procedure diceva democratica vengano codificate concludendosi questa fase di avvio in qualche misura costituente danno se esperienza politica vale per i partiti lo stesso principio che vale per le istituzioni se si dimostrano incapaci di decisione la democrazia vinceranno modelli di decisione senza democrazia
Per essere all'altezza della sfida sulla democrazia che drammaticamente aperta il nostro Paese
Noi abbiamo bisogno
E abbiamo deciso di costruire un partito nuovo quale quello delineato in modo netto e coraggioso dal nostro Statuto che abbiano che abbiamo appena scritto e che ora dobbiamo attuare applicare con fermezza e decisione
Un partito che riconosce attribuisce alle persone nella loro responsabilità individuale una vera cittadinanza democratica la possibilità di esercitare un potere di partecipare alle decisioni
Un partito che riconosce i suoi elettori un ruolo importante nelle decisioni da prendere in modo da ridurre al minimo il rischio dalla chiusura autoreferenziale
E ai suoi scritti però il ruolo di ossatura portante di una presenza stabile nella società una presenza che si possa incontrare quotidianamente sul territorio e negli ambienti di vita e di lavoro
Una presenza che sappia farsi a confronto con la società proposta aperta da avanzare una platea più vasta dei nostri elettori
Insieme dobbiamo costruire un'organizzazione aperta abitabile nella quale ci si possa incontrare discutere confrontare partecipare alle decisioni un'organizzazione alla quale gli incarichi di responsabilità sia una brutta di Bouygues in modo competitivo restino sempre contendibile
Il Pd è oggi l'unico vero grande laboratorio sperimentale di democrazia
Di partito esistente in Italia quando si sperimenta si va incontro a limiti ed errori e si scoprono come noi abbiamo fatto nuovi errori ma è solo così che si impara si migliore si progredisce
In queste settimane stiamo sperimentando la più vasta e capillare tornata di elezioni primarie per la selezione di candidati sindaci e presidenti di Provincia che si sia mai vista nella storia d'Italia è un valore democratico
Molte si sono rivelate calate quello che speravamo una straordinaria pagina di vita democratica altre hanno messo in luce difficoltà e nodi critici che andranno sciolti per il futuro da una riflessione comune
Bisognerà riflettere meglio ad esempio sul rapporto tra primarie partito le primarie di coalizione solo sull'opportunità probabilmente discutibile di primarie per le candidature quando ci sono liste con le preferenze
Così come sulle primarie per le cariche di partito
Le primarie sono uno strumento prezioso una scommessa irrinunciabile
Però non devono diventare un'ideologia soprattutto non devono diventare l'occupazione principale se non esclusiva del partito sarebbe tragico se il Pd si riducesse ad un luogo nel quale si discute solo di regole di vita interna
Il Paese ci chiede di sperimentare democrazia nonché trasformarci in una macchina di produzione di procedure interne
Un partito a vocazione maggioritaria un partito che voglia cambiare i rapporti di forza la società deve essere un partito utile alle persone non utile a se stesso
Siamo all'inizio di un percorso
Che vogliamo diventi costume democratico del Paese possiamo perdonare c'è correggere qualche errore attorno a noi però nessuno sbaglia perché nessuno sperimenta democrazia
E il paradosso è che i media spesso si accaniscono sui nostri limiti con una virulenza che credo vediamo in questi giorni mentre nessuno parla dell'assoluta ribadisco assoluta mancanza di democrazia negli altri partiti
A noi ci rimprovera qualche volta di fari primarie finte quando c'è una leadership naturale o al contrario di mettere in scena primarie risse quando i risultati aperto sarebbe già un piccolo passo avanti se ci indicassero da un solo angolo virtuale
Sarebbe un grande passo in avanti
E se qualcuno avesse
Il coraggio di aprire almeno un occhio sulla totale mancanza di democrazia di partito attorno hanno il nostro principale avversario il popolo delle libertà come dice il nome stesso è una formazione politica tipicamente populista
L'unica democrazia è quella che che conosce quella dell'applauso all'interno
Un applauso ha colto l'annuncio a San sabbia dal dalla stanza al San Babila dal predellino di un'auto che nasceva il PdL un applauso assegnato rosso gli mento di Forza Italia una formazione politica che in quattordici anni di vita non ha mai tenuto un vero congresso e non ha mai votato i suoi dirigenti
D'altra parte qualcuno ha mai visto la lega o l'Italia dei Valori fare un vero congresso
Ho designare i suoi candidati con le primarie il modello populista è la regola del della politica italiana diciamo una sola eccezione
Berlusconi ha definito il PdL un baluardo della democrazia ma come può difendere promuove la democrazia un partito che non la pratica e non la vive al suo interno
Non è un caso se un giorno sì e un giorno gli scappa detto qualcosa che poi deve correggere smussare smentire ma che in effetti tradisce il suo vero pensiero
Come sarebbe bello se la Repubblica funzionasse come il PdL un uomo solo al comando le sue mani tutti i poteri e tutto il potere politico politico economico mediatico
Gli altri contropoteri niente parlamenti con le loro lentezze niente opposizioni con le loro critiche repressive niente Magistratura indipendente niente libera stampa niente magistrati niente giornalisti scomodi
è proprio la Cuba potenza del populismo di ogni populismo di maggioranza e di opposizione
A definire la grandezza della sfida che abbiamo posto a noi stessi scommettere sulla forza della democrazia sulla chance del riformismo sulla sua capacità di prevalere anche in questo nostro Paese
Già si sente le dichiarazioni indignate di qualche esponente della destra tra qualche minuto ci risponderanno che non è vero che il nostro è antiberlusconismo ideologico rispondano se credono però anche alla sfida che noi da qui vogliamo ora lanciare i nostri avversari
E ora e tempo che si fissino per legge gli architravi della democrazia di partito
In attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione statuti bilanci scadenze e modalità dei congressi codici etici primarie o altre procedure per la selezione dei candidati
E queste norme diventino condizione almeno per l'accesso al finanziamento pubblico
Noi siamo pronti a fare insieme questa riforma decisiva per la democrazia italiana
Il partito che siamo e vogliamo essere e concludo
è un partito pluralista fondato sul confronto delle idee ricco di fondazioni assistenza associazioni centri di ricerca non dobbiamo e non vogliamo diventare invece un partito a canne d'organo con catene di comando verticalizzata e correnti cristallizzate
Non esistono in democrazia grandi partiti che non siano pluralisti sul piano politico e culturale ed è una ricchezza è un valore
Ma il confine tra il pluralismo che ha un valore di libertà e la degenerazione correntizia che invece una malattia mortale va presidiato da tutti noi con grande attenzione vorrei che tutti lavorassimo per evitare contrastare e limitare i rischi insiti nel correntismo
Il prolungamento nel nuovo partito delle appartenenze identità del passato saltando le esigenze l'opportunità di mescolare le storie e di dar vita a nuove sintesi culturali e politiche
La riduzione del partito ce l'hanno detto i segretari regionali ieri ad una federazione leggera di correnti rigide strutturati organizzativamente la riduzione della democrazia interna di una spartizione correntizie
Con la logica conseguenza che la solidarietà verticale con la corrente diventa l'unica via di partecipazione e di affermazione della vita del partito
Dopo un anno di lavoro inevitabilmente il modello di un partito nuovo deve essere oggetto di una riflessione sulla base dell'esperienza ci sono nodi che dobbiamo affrontare in modo sereno ma rigoroso e severo e dovremmo farlo nella conferenza programmatica sarà uno dei temi perché ogni innovazione programmatica come ha detto come ho detto ha bisogno di uno strumento adeguato
Sul piano politico anche sul piano statutario
Penso che dovremo mettere al lavoro un gruppo quindi se non la direzione che avanzi proposte da portare in assemblea sulla base dell'esperienza di questo anno
Su alcuni temi sulle primarie sul rapporto dal democrazia degli iscritti democrazia degli elettori sul rapporto tra pluralismo politico interno unità del partito su ricambi dei gruppi dirigenti e sul rapporto tra partito federale e poteri sostitutivi centrali
Dopo averne discusso con il coordinamento e con i segretari regionali chiedo
Che in questa fase particolare venga attribuito al segretario il potere previsto dallo statuto di intervenire in situazioni nelle quali si è necessario introdurre anche attraverso commissariamenti le indispensabili innovazioni
I prossimi mesi del prossimo congresso che svolgeremo dopo le elezioni saranno l'occasione per l'affermazione definitiva di una nuova generazione di dirigenti alla guida del partito
Dobbiamo fare emergere le forze migliori più coraggiose innovative forze che abbiano dentro di sé identità democratica già compiuta
Per quanto mi riguarda posso solo dire una cosa
Considero mio compito
Quello di riuscire nella realizzazione dell'impresa politica che ha costituito il sogno e la Regione e la ragione del mio impegno far nascere e radicali in Italia un grande partito riformista di massa una forza democratica del nostro tempo
Mi sento al servizio di questo progetto e non il contrario
Abbiamo fondato il Partito democratico nel fuoco di una tremenda battaglia politica un'operazione tanto più difficile da portare a termine nel pieno della crisi dell'unione di centro sinistra con la campagna elettorale anticipata già molto segnata nel suo risultato finale
è la prima volta nella storia d'Italia che si dà vita ad un nuovo partito attraverso l'incontro di due forze politiche radicate nella storia del Paese
Stiamo realizzando il sogno di dar vita ad una casa comune di tutti riformisti ad un grande partito democratico
Dobbiamo essere tutti consapevoli del valore di questa nostra impresa e tutti insieme dobbiamo averne cura dando prova di saggezza generosità e responsabilità
A fronte dei pericoli presenti per il Paese noi abbiamo oggi nelle nostre mani la possibilità e il dovere di sperimentare vie nuove risposte utile inedite non solo per noi stessi ma per la democrazia italiana
Perché non possiamo pensare alla nostra forma partito se non nel quadro di questa fase drammatica della vita istituzionale e democratica della Repubblica
I vecchi partiti in tutta una fase della storia italiana dopo la Liberazione sono stati grandi costruttori democrazia lo hanno fatto promuovendo incivile & organizzando immensi ceti popolari ed anche plebi ignoranti ed escluse
Poi dinanzi alla Società Nuova più ricca colta emancipata adulta la società che è comparsa sulla scena nel sessantotto nel sessantanove
I partiti storici da elementi propulsori sviluppo di progresso hanno cominciato a diventare ad apparire intercapedini tra le istituzioni e cittadini
Fuoco Moro il primo ad accorgersene proprio del Sessantotto quarant'anni fa
Dieci prima della sua tragica barbara uccisione tempi nuovi s'annunciano aveva detto in un celebre discorso al suo partito tempi nei quali dovremmo avere il coraggio di cambiare noi stessi se vorremo essere ancora all'altezza del nostro compito
Ma i partiti italiani non furono in grado di cambiare se stessi
Prigionieri come erano in una contraddizione troppo grande tra l'ideologia che dividevano ricalcata e sullo schema della guerra fredda e i nuovi termini della questione italiana che gli avrebbe dovuti scomporre e ricomporre lungo nuove frontiere
I partiti la Prima Repubblica entrarono così in una crisi irreversibile alcuni distruggendosi nel dilagare del malaffare alla disperata ricerca di puntali di potere dopo che avevano avvertito come perduta la loro legittimazione storica
Altri estenuante sì in una infinita sempre troppo lenta transizione dalla crisi dei vecchi partiti dal novantadue in poi il centrosinistra non ha mai più davvero tentato la costruzione di soggetti politici veramente nuove
Da allora ci siamo affidati prima riformismo istituzionale
Per ridefinire modi e forme della rappresentanza politica e poi ci siamo affidati all'azione di governo nazionale ma anche locale per interpretare cambiare gli orientamenti della società una sorta come lo abbiamo chiamato in diversi di riformismo dall'alto
E lo abbiamo definito così autocriticamente fragile perché non supportato da un consenso vasto preparato negli anni dell'opposizione spesi invece prevalentemente nella costruzione di larghe alleanze contro gli avversari
Nel frattempo sono nati hanno dignitosamente vissuto soggetti politici politici sostanzialmente tradizionale e sono stati capaci di accompagnare i lavori istituzionale ma che tutti insieme abbiamo giudicato insufficienti inadeguati al compito di suscitare una nuova fase di riformismo e di democrazia
Oggi la sfida è quella di riprendere un percorso innovativo da decenni interrotto
E non abbiamo molto tempo dando vita al Partito Democratico abbiamo alimentato grandi aspettative e abbiamo suscitato una speranza nuova ora abbiamo il dovere di non delude grazie
Bene
Grazie al segretario
Intanto devo confuso usare l'assenza di Enrico Letta che ammalate non ce l'ha fatta guarire in tempo e di Rosi Bindi che ieri ha perso il papà e quindi cui trasmettiamo tutto al nostro affetto la nostra amicizia
Dunque ci sono
Già ottanta iscritti a parlare
Tanto
è poiché abbiamo guai se poi qualcuno si aggiungerà poiché da tempo scusate seguiamo un attimo alla poiché da tempo abbiamo bisogno è un tema che ricorre spesso di discutere di approfondire oggi è evidente che è una giornata importante su cui abbiamo acceso i riflettori di quelli che ci vogliono bene di quelli che non ci vogliono bene abbiamo bisogno di discutere non può essere una delle riunioni che finiscono esaurimento cioè chi resta quindi intanto andiamo avanti a oltranza andiamo avanti a oltranza anche in serata nel senso che non non possiamo sapere perché facendo un conto Breve Nese se stessi prodotti nei sette minuti sarebbero nove ore quindi finiremmo alle nove stasera per mezzo no
E non è facile stare nei tempi quindi ora chiedo intanto che abbiate a domani mattina
Dei treni la partenza cioè non in ogni soprattutto quelli che intervengono voglio dire perché molto spesso capita di avere una persona che interviene e poi se ne va perché è già intervenuta
Quindi di che mai mi in particolare quelli che intervengano si sta qua fino alla fine anche perché alla fine dovremo votare abbiamo alcune cose
Organizzative e abbiamo soprattutto il voto sulla sulle conclusioni politiche di questa riunione quindi io mi chiedo di restare tutte
Fino alla fine e do la parola a Alessandra Siragusa
Sette minuti
Mi piace nell'impostazione della relazione del segretario il suo guardare fuori da noi
Perché io penso che lì proprio fuori da noi ci sono le persone quelle concrete quelle che soffrono della recessione della crisi quello che si alzano la mattina per non lavorare a quei deve essere dedicato il nostro impegno politico
E invece in questi mesi è sembrato che ne fossimo troppo presi dal guardare dentro di noi
Troppo precettati su noi stessi e forse lo dico con come dire
Forse anche contro noi stessi come se fossi palmo presi da un raptus autodistruttivo
Perché lo dico così troppo poco il tempo per di
Io credo che dopo il PD non ci sia altro se non lo sfacelo e non soltanto perché ciascuno di noi Kinnock il nome normale
è vi prego se volete parlare lo dico perché tre no dietro la tenda a chi vuole parlare conversare palazzetto del terrazzo a disposizione a dieci anche nelle scusate Sant'Anna sicurezza
Dicevo siamo sembrati proiettati più su di noi
E direi anche contro noi stessi come se fossimo presi da un raptus autodistruttivo
E io penso che il partito democratico non abbia qualcosa che viene dopo cioè se si sta ascia questo partito io credo che ci sia solo lo sfacelo ma non soltanto per ciascuno di noi anche per il Paese proprio perché abbiamo la responsabilità di far uscire il Paese dalla crisi che non è il solo una crisi economica ma anche una crisi democrazia
E io credo che ogni volta che noi abbiamo dato alle nostre gente alle persone di questo Paese delle proposte chiare li abbiamo chiamati
Su questioni chiare queste persone questo Paese ci ha risposto il venticinque ottobre ne un segno a questo io non credo che possiamo rispondere quindi con metodi da vecchia politica parlando male l'uno dell'altro soffiando negli orecchi del giornalisti venticello i velenosi
Ho attaccandoci l'uno con l'altro sui giornali
E questo avviene è avvenuto a livello nazionale come nei territori provocando in moltissimi di noi il fatto che la lettura quotidiana dei giornali sia delle pagine nazionali che di quelle dei giornali locali sia stata veramente una sofferenza
Allora io credo che occorra dare valore agli organi ai luoghi dove si può discutere dove possiamo dirci le cose e possiamo provare davvero a cercare una sintesi ma una sintesi sul serio
Io credo che sia giusto ma convinta azioni interna improntata alla fedeltà al nostro Statuto al nostro codice etico perché nello dobbiamo dire con molta chiarezza io credo che al partito democratico non possa bastare la legalità
Ma debba esserci come dire un'azione quotidiana di ciascuna improntata ai valori dell'etica che sono già dentro il nostro Codice etico perché tra noi non possono esserci persone che utilizzano le cariche pubbliche per interessi privati ma neanche personaggi come villa Rio come altri che hanno comportamenti eticamente riprovevoli
E se è vero che il centrodestra non può dare lezioni a nessuno io ricordo che in questo bailamme sulla sulle questioni che riguardano personaggi e persone del Partito Democratico è completamente passato sotto silenzio un avviso di garanzia mandato dalla Procura della Repubblica di Palermo a due deputati regionali del Polo della libertà
Accusato di voto di scambio con il Cosa Nostra quindi non con quelli che passavano o con gli imprenditori ma con il sistema mafioso
Se è vero questo però noi dobbiamo chiedere di più hanno e stessi
Per quello che riguarda le alleanze vado a saltare le alleanze che lo siano come i matrimoni intanto bisogna essere in due che concordano un percorso di vita comune
Più o meno lungo ma comunque un percorso comune
Io non credo però che questo sia un problema urgente per noi in questo momento io penso che prima dobbiamo consolidati Cine territori e tanto bisogna fare io non mollo dico sommessamente ancora oggi non ho la tessera del partito democratico perché il tesseramento nella mia città Palermo non è partito
Bisogna rafforzare i circoli dare spazio al dibattito dare spazio a iniziative politica del territorio perché questo può dare forma e sostanza al nostro partito
A cominciare dalla costruzione di una nuova classe dirigente io credo che questo sia fondamentale occorre una risposta forte un partito nuovo che dia spazio una nuova classe dirigente che fatta di proveniente
Percorre glielo faccio l'insegna quindi comunque cinque numeri schiaffi nominali come alla Camera secondo parlate conosce sempre nulla
Dicevo una nuova classe dirigente fatta di giovani donne ma anche di tante persone che cominciano ora che hanno si sono sentiti attratti dal Progetto del partito democratico
Che essa una un partito quindi che sappia mettere insieme la migliore esperienza del passato che sia disponibile a fare da corso ai giovani io credo che tutti noi che abbiamo un'esperienza politica più lunga oggi siamo chiamati a come dire fare crescere questa nuova classe dirigente a seguirla dare forza a questi percorsi
E infine perché Udre
Io credo che abbia un problema tra nord e sud del paese del nostro partito oltre che nel Paese
Io so e sento lo dico perché un esperienza insomma un sentimento che non è solo mio ma come dire condiviso da tanti siciliani come me
Che diciamo tante volte nel nostro partito è sembrato che noi non siamo voluti bene
E confesso anche che certe volte io condivido diciamo capisco fino in fondo i motivi di questa di questa sensazione che proviamo
Non so non credo che sia utile fare nascere partiti del nord o partiti del sud quello che sento con molta forza anche perché diciamo l'esperienza parlamentare di questi mesi me l'ha insegnato e che tante volte però anche quando su questioni che riguardano il Meridione
Avvengono delle risse in aula su ogni volta che c'è qualcosa che riguarda la Sicilia o le altre regioni del Meridione in aula si scatena l'inferno a Montecitorio
Quello che può sembrare normale e cioè che l'inferno si scateni in particolare con la lei che in realtà coinvolge come sentimento anche alcuni di noi allora io chiedo qui in che
Ai siciliani possiamo come dire in qualche modo avere nei toni del Sud possiamo avere degli spazi di confronto cioè chiedo che nel nostro partito possa essere Papi contrattata la questione che riguarda le disuguaglianze tra nord e sud del Paese
Perché sono fortemente convinta non soltanto che in Sicilia
Perché la realtà che conosco meglio ci sia tanto di innovativo tante competenze tante persone disponibile questo al di là anche come dire delle punte che riesco ad arrivare sui giornaletti citiamo sempre come simbolo di un possibile riscatto morale della Sicilia penso che ci sia molto di più di sommerso di persone che lavorano anche senza
Pubblicità che va valorizzato va energie che vanno portate dentro il primo democratico e penso anche dall'altra parte che in generale non c'è una uscita dalla crisi economica del nostro Paese che non coinvolga innanzitutto le zone che ne hanno più bisogno grazie
Grazie anche perché rispettati i tempi a dare il buon esempio Alfredo Rampi
Provo a stare nei sette minuti
Tralascio quindi tutte le cose che una persona come me può pensare sulla questione morale
Se vere misure
Radicali rinnovamenti sono necessari
Provo soleva dire brevemente a quali condizioni
Un processo politico profondo di rinnovamento può realizzarsi questo è il punto
Non solo proclamarlo ma come realizzarlo
Perché io parto dal fatto che la cosa è più devastante non è che la gente pensi che siamo tutti ladri io non credo caro prezzi
Al fine ma che il partito democratico come tutti gli altri partiti si occupi solo delle sue beghe interne e della gestione del potere sia autoreferenziale
Io credo che sta qui il banco di prova del rinnovamento
Sta nella necessità non solo di una nuova etica ma io dico di un salto di cultura politica che cosa grosse perché senza un orgoglio di sé e del proprio ruolo assenso orizzonte più ampio
La nostra base così segnata da storie diverse non tiene
Vedo quindi la necessità di una grande discussione la quale però parta da che cosa
Come ha fatto anche il segretario dalla novità assoluta del problema che investe le ragioni stesse dei riformismi moderno è un cambio di è poc'anzi
Questa è la sfida
Siamo di fronte a un cambio di linea bloccati questo lo dicono tutti ma il punto è che questo passaggio
E di natura tale per cui il ruolo stesso della politica moderna
Cambia e non sarà più quello di prima
Quali partiti quindi e soprattutto a quale democrazia usciranno
Esattamente le domande che si possono dopo la crisi del ventinove
No ho apprezzato quindi questa parte della relazione di Veltroni
Ma la sua forza battere dipende in definitiva dal mondo come noi riusciamo a far valutare dal partito questo passaggio
E io mi rendo conto che la risposta non è affatto finale
Perché insieme alla questione ma a le certezze morali è un nuovo orizzonte che noi dobbiamo prima di fronte legge Stiglitz premio Nobel consiglieri di Clinton ci ricorda
Che non regge più un capitalismo come quello che abbiamo conosciuto finora basato per quattro quinti sui consumi
Cioè di fatto sugli attuali assetti sociali
La sola alternativa dice a un protezionismo disastroso sarà un capitalismo basato sugli investimenti e su una redistribuzione della ricchezza mondiale e all'interno dei vari paesi della ricchezza tra i vari ceti sociali
Sarà la ridistribuzione a mettere in moto la produzione i pistoni del motore economico se questo è vero
è la natura stessa del sistema politico che cambia
La reale alternativa a questo sistema così degradato stacca qui questo che noi dobbiamo proclamare qui sta la novità del partito democratico
Un partito che vorrà rappresentare una base sociale molto diversa cioè i bisogni umani
Non il consumo superfluo
La domanda di Noemi Benni la redistribuzione della ricchezza altro che partito dei sindaci scusate
E riformismo dall'alto
E non voglio rivalsi su queste discussione che abbiamo avuto vengo al soldo rinnovamento accerto ma questo significa scendere sul terreno di una nuova democrazia come diceva Scoppola più sociale egualitaria con un diverso rapporto tra Massa e potere ambiente naturale
Ed è su questo nuovo terreno che si può immaginare un grande futuro per un nuovo io non credo di esagerare
Dico una cosa per finocchi
Ricordo che dopo il crollo del ventinove non cambia solo il paradigma del Congo insomma la politica in America il new deal in Italia il fascismo
Non piccole cose
Così dopo la svolta reaganiana degli anni settanta non litighiamo ancora sul perché fallire Ruffolo fallì centrosinistra ma è ovvio
Fallì perché venivano meno le basi di quella grandiosa costruzione politica che era stato il compromesso socialdemocratico
Cambiamo insomma il chi comanda questa oggi è la questione a livello mondiale
E si è fermato quel sistema nel quale siamo vissuti negli ultimi trent'anni e all'interno del quale abbiamo parlato molto di riformismo ma è la destra che ha preso l'egemonia
Ed è questo che noi oggi paghiamo
Questo
Il fatto che la politica chiusa come è stata dei confini delle vecchie statualità
Sì declassa bassotto sistema dell'economia finanziaria e che invece si globalizzata per cui era nei suoi santuari che vedevo prese le grandi decisioni con tutte le conseguenze che adesso paghiamo il ridursi della politica gestione quotidiana le generazioni di tutelare l'incapacità di rispondere al bisogno di valori senso di future il cittadino trasformate consumatore insomma
E di conseguenza l'avvento del populismo la questione morale è questa
è questa la bandiera che noi dobbiamo alzare in controtendenza perché questa solo noi possiamo azzardare così perciò alla politica la politica si è impoverita perché il pensiero riformista era troppo debole io penso questo voglio una svolta si sarebbe detto ed altre volte a sinistra
Questo è un po'
La sostanza del rinnovamento e quindi riarmato il partito temperie armarla bisogna indicarli la necessità di una svolta intransigente
E lo spazio nuovo al tempo stesso per cui una svolta è possibile oltre che necessaria questo è il nostro il mio ragionamento insomma ruota intorno a questo
E stiamo attenti perché una svolta in ogni caso ci sarà comunque
Democratico autoritari
A me sembra questo il dilemma che ci incalza
Non nascondiamoci
Che si è che si è aperto un vuoto molto pericoloso
Chi comanda a quest'interrogativo gli Stati Uniti hanno risposto per fortuna con la vittoria di Obama
Ma in Italia
Il Paese allo sbando
I segnali sono allarmanti la guerra del procure
Il potere della crimine Jiang si estende in città anche del Nord il fossato che si allarga tra il Mezzogiorno e il resto il Parlamento che non fa più le leggi metà della popolazione che in Abruzzo non va a votare stiamo attenti e non siamo di fronte a normali attacchi politici
Tutto lo sforzo della destra e del potere soverchiante che essa e impedire che questo vuoto venga occupato dall'opposizione democratica e colpirci dividerci no togliersi di mezzo
Regge la democrazia italiana
Regge l'unità dello Stato repubblicano se noi buttiamo a mare tutte le storie che hanno rappresentato finora il collante etico politico della nazione stiamo attenti a non esagerare con le chiacchiere su immobilismo
E io dico la domanda è grave anche perché sento che viene meno un forte ancoraggio all'Europa e vorrei che noi in questo errore grave non lo facessimo rimarremmo isola si tratta di domande molto pesanti
Ma un gruppo dirigente partite qui se vuole
Se vuole esercitare realmente un'egemonia
Grazie
Sfida gli analisti
E poi Giorgio Ruffolo
Bravissimo sette
Ma questa direzione fondamentale fondamentale per segnare un momento decisivo di svolta
Per cambiare passo nella vita nel dialogo nel rapporto interno di partito io quindi poco subito dalla da un giudizio di condivisione di condivisione di apprezzamento per la relazione
Di Walter una relazione basata sull'analisi
Robusta completa di una situazione drammaticamente difficile con un contesto economico e sociale pesantissimo in cui si evidenziano sempre di più anche come i limiti dell'azione del governo il comico Rory della socialità e della solidarietà sbiadiscono
Una relazione anche ricca di proposte che ci possono introdurre portare ad una fase nuova in cui dobbiamo affermare realizzare un'unità vera forte vissuta vigorosa
Attorno a Walter al gruppo dirigente nella collegialità più ricca possibile nella valorizzazione delle energie ma anche accogliendo il grido il grido forte che ognuno di noi ascolta in tutti i lembi delle nostre periferie delle nostre terre
Che è quello di porre fine a un dibattito e una polemica in una discussione infinita al nostro interno che rimbalza dei miti alla comunità e che produce soltanto disorientamento confusione e che sposò sbandare la gente che indebolisce
Fortemente le potenzialità leader del partito democratico basta con questa stagione inizia una stagione nuova in cui dobbiamo anche a venire una stella polare precisa di riferimento che il percorso della
Del dei conduce alla ragione per cui siamo nati nati per costruire realizzare un'innovazione nella vita della politica e nella realtà del Paese per rinnovare in profondità innovare la politica la vita pubblica e le classi dirigenti
Tutto questo lo dobbiamo fare tessendo anche un rapporto vero e forte di rispetto ma vorrei dire ricco di positività tra il partito ai territori perché il partito è forte e radicato e popolare sedime nasce dal territorio e per i territori
Se sui territori responsabilizzati valorizza le classi dirigenti lei investe del compito di migliorare il livello e la qualità della propria azione
E la della selezione dei gruppi dirigenti fa emergere proposte forti per l'azione amministrativa di governo tesse nell'i principi generali del partito le alleanze pitone
Ma pone in essere anche una virtuosa competizione di innovazione ma di solito radicamento di nuove energie da investire nella vita del partito
Vita di partito vita delle istituzioni vita della politica che non possono essere concepiti come mestiere professione con il compito di aprire liberare energie di un tuo scambio virtuoso tra formazione politica energie del mondo della professione del lavoro e impegno diretto nelle istituzioni e nel partito
E certo lo sappiamo che le primarie sono nel DNA del nostro partito su una grande scelta di fondo ma di abuso di primario di troppe primarie si può anche morire non è possibile con le primarie sostituire il ruolo la responsabilità ai compiti della politica
Che quella nei singoli territori
Di fare emergere le proposte di mettere assieme le opinioni di creare case comuni di convivenza in cui ci sentiamo tutti a casa nostra
Evitando il rischio che oggi corriamo che chi vince in una competizione si sente il dominatore chi perdo soccombe si sente non rappresentato nella migliore delle ipotesi rema contro o addirittura pensa di andarsene
è compito di partito che deve sapere anche che l'acquisizione del consenso deve essere serio e rigoroso
Per essere dentro i problemi le angosce le ansie dei cittadini e delle persone ma deve saper dire con grande forza no aree di consenso che possono creare difficoltà disagio e imbarazzo ma che soprattutto non sono in linea non sono femminili
Colleghi nostri valori e con la coerenza alla novità che vogliamo rappresentare e da questo punto di vista io voglio dire che dobbiamo avere rigore coraggio nel nostro comportamento nelle nostre scelte dobbiamo accrescere non soltanto la capacità di eliminare le mele marce
E gli impegni individuali che recano nocumento al danno al partito sul profilo al per quanto riguarda le norme ma per quanto dico non solo giuridico e penali ma anche deontologiche di comportamento interno
Dobbiamo avere questo coraggio ma dobbiamo anche dire che dobbiamo accrescere la capacità di prevenire
Le difficoltà di formare meglio di selezionare di più di esaltare la capacità di far competere energie le più virtuose possibili da investire nella vita del partito ma dobbiamo anche realizzare una parola d'ordine è molto chiaro
Uno stile di comportamento politico
Nella vita pubblica nella vita privata di ognuno di noi
Che sia nel segno di una grande sobrietà di una grande misura di comportamento di La grande serietà perché ogni atto di chi di noi nella vita pubblica inevitabilmente a un riverbero per i privati
E deve essere improntato alla massima limpidezza alla capacità di tenere lontano ogni ombra anche la più tenue e da questo punto di vista devo dire questo dovere lo dobbiamo avvertire ancora di più
Nel Mezzogiorno del paese dove l'asticella delle innovazione la dobbiamo erigere portare avanti dove dobbiamo vincere la sfida dall'ottimizzazione dell'uso delle risorse pubbliche
Della legalità perché sappiamo che nel Mezzogiorno si combatte una grande battaglia guardate se in altri tempi in pochi mesi
Dal fondo FAS fossero stati saccheggiati sedici miliardi di euro sarebbe successo una vera e propria
Rivoluzione dal punto di vista delle polemiche delle contestazioni saccheggiati non per ottimizzare
L'uso del danaro pubblico ma permettere una toppa a destra e a manca indietro e avanti questo è l'uso di il tuo sul serio per grandi priorità e grandi scelte
Del danaro che dovrebbe andare al Sud ecco io voglio soltanto concludere con due rapidissimi flash dobbiamo da questo punto di vista essere esempio
Di una nuova cultura dello Stato di una nuova cultura delle istituzioni di un nuovo senso dello Stato di una nuova statualità nella quale dobbiamo anche riflettere
Sul modello di amministrazione che abbiamo costruito in questi anni non abbia fatto una scelta democratica ordinamentale fondamentale
L'elezione diretta dei primi cittadini che ha dato un vento di rinnovamento di speranza alla pubblica opinione alla comunità e abbiamo costruito un'amministrazione non per attiva per risultati che deve andare di fronte al perseguimento dell'interesse generale su un programma di fondo
Poi abbiamo smantellato i controlli amministrativi e abbiamo avuto una latitudine immenso un'estensione immensa dei controlli giurisdizionali
La distruzione della linea di confine tra illecito amministrativo e illecito penale il rischio che in questo contesto il rapporto con i privati che l'amministrazione pubblica poi deve avvenire
Venga non più su uno sfondo di regole generali e preventive su un contesto forte di competizione
E di osservanza delle regole ma frantumi l'amministrazioni in singoli atti singoli progetti singoli iniziative in cui poi c'è il rischio di trasformare l'amministrazione da modello che persegue l'interesse generale ha soltanto sede sistema di transazione
Bene io su questo chiudo penso che sulla giustizia in termini seri soltanto per flash parole come ripristino del segreto istruttorio
Divieto di pubblicazione di intercettazioni che non hanno rilevanza penale cultura della giurisdizione che porti affondare i provvedimenti Drogheda giudiziaria sul ricostruzioni probatorie
A monte e non a valle già compiute piene sono indispensabili ma su tutto questo che voglio dire io che operano in una terra
Martoriata ma splendida con un compito difficilissimo ed impari
Senza sosta e senza tregua voglio dire che tutti noi dobbiamo avere più responsabilità e dedizione più passione siamo annoiati per aprire costruire una nuova speranza per i giovani le donne e gli uomini che hanno guardato con fiducia e ancora oggi col sorriso al Partito Democratico la speranza si costruisce con la buona politica
La speranza si costruisce la buona amministrazione ma la speranza si costruisce con la nostra generosità ecco la nostra saggezza col nostro sforzo di essere degni della sfida che innanzi a lui
E allora Walter dobbiamo essere noi a dare il vento che deve dare forte slancio alla nostra vita perché nessuna ambizione personale può valere di più
Di servire senza riserve e senza sosta
Quella speranza quella splendida intuizione quell'affascinante ed era il partito democratico grazie
Ruffolo
O il Burlando
Anch'io ho apprezzato la relazione del segretario nelle mie brevi osservazioni devono essere intese come richieste di chiarimento
E in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando che si rivela di che pasta è fatta una forza politica se si riconosce in una storia
Se si misura con un Progetto
Se sa fare i conti con se stesse
Tocco rapidamente i tre punti che concorrono definire una identità osservando di passaggio che non sono le alleanze a definire le identità
Ma proprio il contrario
La storia nella quale il partito democratico dovrebbe riconoscersi e quella della sinistra
Le identità di cui tanto si parla non si inventano in Europa l'identità della sinistra e costituita essenzialmente dalla tradizione e dalla forza del socialismo europeo
Il partito democratico italiano e l'espressione della genuina esigenza di trapiantare questa forza in un'area più vasta
Ma guai a Baghdad ad abbandonare quel campo non ci si rinnova ci si smarrisce
Nelle intimazioni così arroganti ai democratici italiani al separatismo del socialismo europeo si insinuano altre obbedienza altri comandamenti
Ma la scelta di campo sarebbe sterile senza scelte progettuali come quelle che riguardano due grandi problemi la risposta alla crisi mondiale la risposta alla crisi dell'unica della unità nazionale la crisi che stiamo attraversando la crisi mondiale non è un guasto meccanico è una malattia organica
Chiude trent'anni di economia liberista con la sua pretesa di autoregolazione naufragata in una rovinosa sregolatezza
Sarebbero patetici se non fossero indecenti i moniti che ci sono rivolti da coloro che avendo fino al Aglieri informatore indurci fino a ieri informato che lo Stato non era la soluzione ma il problema chiedono oggi allo stato la soluzione del problema che poi è semplicissima pagare il conto punto e basta
Poiché questi squilli non si odono solo a destra ma anche dalle nostre parti
Vorrei sapere se oltre alle intimazione di non morire socialisti e previsto nel partito democratico l'impegno dividere liberisti
Non mi passa non mi pare che a questo
Esito punti la relazione del segretario ma allora
Occorre dare alla crisi una risposta che non sia quella dell'assistenzialismo soccorre che volevo oggi
Come lo era del mercatismo compassionevole ieri certo nessuno pensa che l'Italia possa dare una risposta all'altezza di una crisi mondiale
Ma l'Italia fa parte di un'Europa che ha carte da giocare e il partito democratico fa parte di una sinistra europea nella quale può far sentire la sua voce
Si terrà una conferenza programmatica del partito
La redazione della rivista argomenti umani ha elaborato per questa occasione un documento di discussione spero che altri fiori fiori Scanu
è tempo che la sinistra riformista si riscuota da un certo torpore indotto da un certo pensiero debole nel quale si è assopita
L'altro versante progetti progettuale e quello dell'unità nazionale del compimento finalmente dell'unificazione italiana
Questo è un Paese singolare per non dire plurale
E il solo nel quale il federalismo sia declinato in termini di separatezza anziché di alleanza di pretesa di distanze invece che di grande patto nazionale
Ed eccoci al terzo ed ultimo punto ci sono per il partito democratico oggi molte ragioni di tristezza come ha detto Veltroni
Che ha usando parole che io condivido in pieno
Su questo tema non userei la parola sconforto non mi piace sento serpeggiare la peggiore delle tentazioni quella dell'abbandono della resa vorrei dire a quelli che parlano di un Paese perduto
E progettano Isili privati di smetterla con questi Danilo qui
Questa crisi che sta sconvolgendo il mondo pone sfide per le quali la destra oggi dominante nel segno dell'egoismo non ha risposta l'appello berlusconiano a consumare di più
è un segno eloquente di insostenibile leggerezza
Negli sconvolgimenti della crisi dobbiamo saper leggere la sconfitta del privatissimo mercatisti go e una nuova possente domanda di solidarietà
La sinistra può e deve dare risposta a questa domanda purché si riscuota dal torpore in cui sembra caduta
Purché si dia regole che non possiamo invocare per il capitalismo se non siamo in grado di istituirne osservarne noi purché reagisca con inflessibile determinatezza alle infiltrazioni del malaffare
Io ho assistito al tramonto di un grande partito storico investito da un'ondata di immorale volgarità prima e travolto poi da una vendetta fraterna poi
Non ci devono essere repliche
Il Partito democratico deve richiamare alle armi l'angelo combattente della sinistra che la sua onestà politica e morale
Deve denunciare ed espellere i guasti delle consorterie che nascono dalla mala pianta del cinismo politico
La questione morale mi scuso di citare una mia lettera i socialisti scritta a suo tempo su MicroMega e per la sinistra una grande questione politica in questo segno tornerà a vincere
Quando poi Cuperlo
Come succede da quindici anni a questa parte ogni volta che c'è una vicenda giudiziaria che ci sfiora ci tocca ci travolge non so come dire
Ieri mi è stato chiesto se volevo commentare questa vicenda sono il motivo per cui lo chiedo a me abbastanza ovvio
Io spesso non dico che non voglio come dire parlarne attorno e per come la vicenda umana drammatica sul
Io invece ho deciso di rispondere
E ho deciso di non usare frasi un po'di maniera diciamo aspettiamo vediamo
Garantismo ho detto sostanzialmente questo che io non ho paura che la storia nostra finisca per la vicenda di giudiziaria
Ho detto che una paura più grande
Che in qualche modo queste vicende possono nascere da come stiamo vivendo oggi non la vicenda politica
Cioè che essendo venuto un po'meno
Noi
Locale
Nome della rinnovamento riduce la partecipazione all'atto delle primarie favorendo un modello dove soprattutto in alcune aree del Paese non senta chi tutto Nesta non sono singole leadership che si identificano nelle istituzioni e nel potere e il pezzo che stiamo pagando è qui nella rinuncia sinora
Ieri il PD il problema allora non è solo nella somma dei casi singoli ma nell'idea di partito che è venuta accreditandosi
E io mi permetto di aggiungere che ci sono aspetti del nuovo che manifestano oggi con evidenza la loro inconsistenza
Io penso in un passaggio tanto drammatico della vita del Paese
Ad un deficit di autorevolezza delle nostre classi dirigenti nel partito nei gruppi parlamentari sui territori
La scommessa di una cooptazione virtuosa insomma l'idea che un pezzo del ceto politico si intestasse il compito di rigenerare il partito restando peraltro saldamente al suo posto
Quella scommessa ha finito col diventare una delle cause del nostro appannamento perché ha premiato fedeltà e appartenenza che spesso non sono sinonimo di realtà e di merito
Io penso che l'alternativa esiste ed è affrontare i nodi che sinora sono rimasti sospesi
Non usiamo il termine identità che ad alcuni non piace benissimo ma la questione resta perché non è marginale se un partito come il nostro fatica a trasmettere un'indagine compiuta disse
Il suo punto di vista su materie che condizionano la crisi drammatica della quale ha parlato giustamente Veltroni e quindi il futuro del paese
Io pensa come stiamo affrontando il dramma sociale che si è appena detto
A come noi combiniamo le aperture individuali di alcuni nostri esponenti verso le iniziative di pavimento di Tremonti con un asse alternativo che dovrebbe caratterizzare l'opposizione alla politica economica di questo governo come giustamente rivendica Bersani come ha fatto
Con efficacia questa mattina Veltroni avanzando le proposte
Della seconda parte della sua relazione lo dico non perché non sia giusta per un atteggiamento responsabile ma si è responsabili prima di tutto se non è confuso il messaggio che rivolgiamo all'e sterno
Proposte
Un buon programma alternativo a quello di chi oggi al governo
Ma questo messaggio è la sa di quella nuova offerta politica che sola come ha detto Walter può incidere ha l'ambizione di incidere sui rapporti di forza del Paese sugli orientamenti profondi dell'opinione pubblica
Io ho detto della crisi ma penso alla nostra proiezione europea nasce nata adesso Claudio minuto fa e non solo per il rapporto che noi avremo o meno col PSI
Ma per come noi cercheremo e troveremo una soluzione
Perché non credo che la nostra identità nasca e si sviluppi finisco nel solco dei democratici americani per poi tener conto delle radici culturali e storiche dell'Europa
Caso mai penso sia vero l'opposto con le differenze che ne derivano un minuto soltanto Dario e chiudo e l'elenco potrebbe proseguire con la nostra idea dello Stato con il modello di democrazia parlamentare che vogliamo ci guidi nel lavoro sulle riforme costituzionali sul federalismo sulla riforma elettorale
Per finire davvero con la materia più sensibile
Che il tema del garantismo e il rispetto dei principi fondamentali di uno Stato di diritto e qui non c'è tempo ma davvero io penso che il combinato tra la delegittimazione delle classi dirigenti
E una deriva giustizialista che Di Pietro incarna in modo irresponsabile può produrre uno strappo democratico pericoloso
E allora la mia impressione è che la crisi del Progetto ci dice essenzialmente che non regge un partito come contenitori di tutto
E che confondere la vocazione maggioritaria con una sovrapposizione Talon affastellamento di ragioni e strategie diverse non funziona non aiuta a sommare i voti anzi una parte di voti ce li fa per Atene
Mentre cosa diversa e dotarsi di un profilo di una politica e su quella fondare un nuovo schema di alleanze senza inseguire gli altri senza negare se stessi ma nella chiarezza di una linea io penso si debba ragionare
In questo modo con un gruppo di deputati abbiamo cercato di indicare un metodo per tenere unito un dibattito vero ad una vera innovazione a partire da quella conferenza programmatica che credo dovremmo tenere quanto prima mi permetto di dire che Manzoni una data molto avanzata
E che spero sia luogo dove compiere delle scelte sui temi che dicevo e sua altri sul modello di partito e sulla sua vita democratica Interna perché davvero l'ultima battuta è questa
Perché è un partito fondato davvero sulla democrazia degli iscritti oggi ancora non c'è
Non decolla
E sarebbe bene capirne le ragioni magari per correggere un'idea
Le bici taglia della partecipazione che è altra cosa da un partito dove la selezione delle classi dirigenti avvenga al meglio del metodo e delle capacità disponibili
Garofani e poi Latorre
Io voglio ringraziare segretario per la completezza nella sua relazione
E anche per l'equilibrio
Che l'ha caratterizzata mettendo insieme il tema della necessaria accelerazione
Il nostro cammino di partito verso l'innovazione
Con quello dell'equilibrio del di una visione di una avventura
Che non può che essere condivisa convergente comunitaria direi
Ma vorrei soprattutto apprezzare della relazione di Veltroni il fatto
Che siano state tenute insieme nell'analisi il tema della crisi per così dire morale
Della politica il tema della crisi più generale la crisi della politica del potere politico
è dentro la crisi più complessiva della globalizzazione la crisi economica del sistema finanziario manca la crisi di un modello culturale a questa crisi del potere
Politico io credo che dobbiamo dare una risposta un po'più equilibrata di quella che è stata data finora nel
Nel pensiero politico dominante nella politologi a dominante si è cercato di rispondere spostando il baricentro del sistema sulla dimensione del del governo della decisione sulla qualità della risposta di governo
Rimasto è ed è importante naturalmente questo è un tema decisivo perché la moralità della politica si misura anche sul risultato
Della risposta sulla qualità della risposta ai problemi
Tuttavia mettere pare che sia rimasto sullo sfondo un altro tema importante ugualmente importante che è quello che riguarda
Direttamente la legittimazione l'autorevolezza e la credibilità del potere del potere politico
Questa legittimazione a mio avviso è legata in maniera indissolubile la capacità di dare appunto le risposta a una domanda anche di partecipazione e alla domanda di rappresentanza la crisi della rappresentanza un nodo decisivo della crisi della politica e questo è un seme continua interpellarci e spesso senza le risposte che meriterebbe
Qui c'è il tema appunto del partito nuovo che abbiamo messo in campo come risposta
Nuovo originale del partito e deve essere abbiamo detto spesso Alberto radicato nel territorio nazionale trasparente mi fa piacere che Walter oggi abbia ripreso con forza l'abbiamo messo comunque unto qualificante della sua proposta il tema di una legge sui partiti sulla loro vita interna una ma legge dia finalmente attuazione
All'articolo quarantanove della Costituzione abbiamo parlato altre volte qui in questa direzione alla Camera c'è una proposta di legge firmata da Castagnetti che ha avuto molte firme del gruppo è una risposta che riguarda la crisi della politica e che ti mette in campo regole ma anche comportamenti
Non si tratta d'un discorso astratto perché dall'idea di partito che abbiamo e che sapremo costruire
Dice neanche l'idea di una democrazia che condividiamo
Partido avverto trasparenze partecipato la risposta più rigorosa abbiamo detto alla degenerazione del potere
In questo senso il partito come vera istituzione della democrazia
Che vengono avidamente al secondo punto del che volevo trattare in questo breve intervento cioè quale quale democrazia quale idea di democrazia io credo e questo faticoso cammino che ha bisogno certo di un'accelerazione nella ricerca
E non ho paura di pronunciare la parola che ha detto Gianni prima di una identità culturale nuova che dobbiamo costruire insieme venendo da storie diverse da esperienze diverse
Ci sia un elemento su cui dobbiamo riflettere più in profondità
Abbiamo detto che la crisi che stiamo vivendo una crisi globale non solo economica una crisi di sistema che cambierà tutti che ci cambierà tutti che cambierà i modelli di comportamento gli stili di vita e modelli culturali
Sta cambiando anche il nostro avversario io credo che se noi rimanessimo fermi alla contrapposizione con un bel col berlusconismo di quindici anni fa
Faremmo un errore di valutazione molto pericoloso
Anche in Italia soprattutto in Italia
Prendere un concetto che spesso Burlando c'è una evoluzione della destra l'avversario che abbiamo di fronte appunto non è più quello
Ultraliberista la caricatura berlusconiana della libertà il modello iper consumistico l'individualismo
Il discorso va fatto Tremonti all'Università Cattolica di Milano qualche giorno fa mette in campo una proposta culturale più insidiose più e più pericolosa ma che ha per la sua critica la modernità anche un suo fascino
E qua non possiamo banalizzare dicendo è soltanto la rievocazione del Dio patria famiglia una specie di nuova applicazione di un modello culturale neofascista
Porta è un modello che un'analisi politica e culturale che porta la sfida direttamente sul tema dell'etica e io credo che su questo piano dovremo dare una risposta più attrezzata all'altezza di questa sfida finisco
In questo senso credo che la conferenza programmatica
Che faremo a febbraio
E che sarà così sta lavorando abbiamo fatto alcune riunioni molto interessati credo che quello sia il tema per una riflessione anche su questo punto
E non solo sul
Andando
Grazie la torre quei toni
Ma io voglio vorrei subito dire che ho molto atteso questa riunione
Dopo quasi un mese passato ad ascoltare i commenti delle mie gesta sui giornali e in televisione
Sino a ritrovare una specie di una mia foto segnaletica sul blog dell'onorevole Di Pietro che ha voluto festeggiare così il suo bel successo Apruzzese
Sentivo il dovere di dire qualcosa anche di personale di dirla in questa sede con quel famoso bigliettino ho commesso una grave sciocchezza ed è giusto da parte mia riconoscerlo e chiedere scusa anche qui a tutti voi
Tra l'altro avevo messo nel conto che avrei da voi meritato anche l'accusa di essere uno stupido un complimento che solitamente non tollero ma avendo commesso una stupidaggine non avrei potuto neanche protestare
Quello che però non mi aspettavo e che non accetto è l'accusa di tramare nell'ombra di stare dalla parte del centrodestra
E mentre è meno posso accettarla dall'onorevole Di Pietro che ha scelto di stare con Grillo e con Travaglio e contro il Presidente Napolitano
E che ancora in questi giorni è tornato ad attaccare il Presidente della Repubblica per il suo tempestivo intervento dell'incresciosa guerra tra le procure di Salerno e di Catanzaro
E voglio confessare con grande sincerità che ancora non so spiegarmi per quale ragione abbiamo deciso addirittura di affidargli la guida della coalizione in Abruzzo
A questo punto si impone un confronto serio costruttivo tra di noi per superare insieme un passaggio politico così tormentato e anche per trasmettere ai nostri elettori un messaggio di fiducia
In questo senso io credo vada colto l'invito della relazione a una discussione sincera a parlarsi senza ipocrisie essenza retropensieri
E il primo elemento di riflessione che vi propongo riguarda il modo in cui nel corso di questa legislatura ha via via ha preso il sopravvento con un certo scarto anche rispetto alla nostra campagna elettorale
L'idea che il tema centrale del o politico fosse l'emergenza democratica e l'anomalia della destra italiana
Una scelta che ci ha collocato su un terreno congeniale tanto a Berlusconi quanto a Di Pietro a tutti meno che a noi
E invece tanto più oggi dinanzi ad una crisi che come giustamente si diceva nella relazione
Colpisce in modo violento le famiglie e le impresse io sono assolutamente convinto che il tema centrale e dirimente del confronto politico sia quello economico sociale
La risposta di medio-lungo periodo che vogliamo dare l'idea dell'Italia che la ispira ben oltre la gestione della congiuntura io credo che questo sia oggi il terreno della nostra iniziativa politica su cui definire anche l'identità del nostro partito
Ma dinanzi alla crisi non contano solo le risposte contano anche le domande
E come interpretiamo i tanti fattori che in Italia determinano i caratteri peculiari di questa crisi a cominciare da quella che considero l'unica vera irrisolta questione nazionale
Che la questione meridionale
Ben al di là delle inchieste giudiziarie peraltro non sempre fondate e anche questo bisognerà dirlo c'è qualcosa di politicamente molto significativo e di profondo che emerge ed è su questo che tutti noi ma proprio tutti noi dobbiamo fare un'autocritica perché non era mai Successo come negli ultimi due anni nella storia d'Italia che la sinistra governasse come tutti i Comuni le province le regioni del Mezzogiorno esclusa la Sicilia e al tempo stesso il governo del Paese
E qual è il Bilancio indipendentemente dai casi di corruzione o di malaffare che vanno colpiti tutti senza indulgenze
Se oggi i dati in cui si riassume il divario tra Nord e Sud tornano ad aggravarsi se quei comportamenti dei soggetti pubblici e privati che condizionano negativamente l'uso del
Se il municipalismo e degenerato in un deteriore localismo e se è una politica rinsecchite da si è ridotta a un nomini ufficio vuol dire che nella nostra azione qualcosa e forse più di qualcosa non ha funzionato
E non c'è nessuna Corte di Cassazione che possa assolvere da questa responsabilità
Dunque noi possiamo cambiare anzi noi dobbiamo cambiare
E non perché ce lo impongono le inchieste non spetta ai pubblici ministeri il rinnovamento della politica
Sappiamo tutti che la questione morale non può mai essere sottovalutata ma sappiamo anche che il primo antidoto sta proprio nel controllo e nella partecipazione democratica a tutti i livelli
Questo è il vero rinnovamento una questione di cultura democratica contrariamente a quello che vincono Di Pietro ma anche tanti professori di liberismo che ci hanno fatto lezione sui giornali
Non sono la politica alle assemblee rappresentative i partiti a creare gli interessi particolari le lobby le corporazioni
Anzi è la politica le assemblee rappresentative i partiti
Che li regolano tutelando l'interesse generale
E una volta destrutturati partiti depotenziata e le assemblee rappresentative
Svilita la politica alla pura e semplice scelta del leader da mettere a capo del governo di una regione di un comune si è caricata su una sola persona la responsabilità di una mediazione di cui si erano appena smantellati
I canali tradizionali senza neanche pensare a costruirne di nuovi
Quei canali erano partiti che avevano certamente mancanze e degenerazioni ma avevano anche anticorpi e strumenti di controllo se non altro perché erano organismi collettivi
E così le dinamiche locali e ho finito si sono incentrate sempre più sul rapporto dei singoli eletti con il presidente o il sindaco di turno
E sempre meno i partiti e le assemblee elettive sono stati luoghi collettivi di formazione delle decisioni con il risultato di a vere una partitocrazia senza partiti
E anche noi rischiamo di costruire un partito con migliaia di dirigenti e con pochissimi scritti con i militanti di un partito all'americana e con un apparato di un partito sovietico
Fiaccato dai problemi dei vecchi partiti ma senza quella cultura e quella forza ideale che quei partiti avevano allora
Dunque ed io voglio veramente concludere adottando in una chiave quasi ideologica le categorie di vecchio e di nuovo io credo che si rischi di buttare il bambino e di tenerci l'acqua sporca
Raccontandoci che sia purissima acqua di montagna fonte battesimale in cui cancellare tutte le nostre colpe rinascere a nuova vita
Con un partito nuovo una nuova legittimazione un nuovo popolo ma ritrovandoci poi probabilmente con tutti quei fattori di degenerazione
Che vogliamo combattere ancora più forti di prima
Io sono convinto che il progetto del Partito Democratico sia fondamentale per la democrazia italiana e guai ad arretrare
Ma da questa discussione e anche da una discussione sincera e serrata e dalla ricerca di una unità vera può dipendere una direttrice di marcia che da a questo progetto politico con la prospettiva di cui c'è bisogno tradita
Grazie Tonini poi incontri
Ma io penso che noi dobbiamo
Evitare un errore che sarebbe un grave errore politico
Cioè quello di avere di noi stessi
Un'idea meno alta e meno grande di quella che Dinoi hanno i nostri avversari
Perché io penso che se c'è una una spiegazione del passaggio storico che stiamo vivendo quella che ha dato prima altre dovrai Clint
Cogliendo qualche sua consueta giovanile lucidità
Il cuore del messaggio che che credo che Veltroni abbia voluto mandarci oggi con la sua relazione
Mettiamoci dal punto di vista dei nostri avversari
I nostri avversari stanno vedendo finire
Trent'anni di egemonia sull'Occidente della loro cultura sull'Occidente
Che sono seguiti a trent'anni in cui c'era stata invece un altro tipo di leadership un altro tipo di cultura dominante che era stata quella del modello socialdemocratico quello della Grande compressione delle disuguaglianze quello di un modello di sviluppo trainato dalla
Dalla classe media dall'inclusione nella classe media del mondo del lavoro
E oggi questo è quello che che sta succedendo la crisi ci consegna questo fatto
E cioè loro hanno perso
Le categorie fondamentali per interpretare il mondo e per guidarlo
E sono alla ricerca anche loro di una di una strada nuova
E vedono di fronte a sé una forza che si sta formando nel mondo
E una forza che si sta formando nel nostro Paese
Loro hanno paura di noi
Hanno una paura innanzitutto culturale intellettuale e cioè vedono che da questa parte sta nascendo qualcosa che potrebbe fargli del male
Cioè potrebbe diventare il punto di riferimento
Per il Paese in una fase di difficoltà in una fase critica
Naturalmente come c'ha detto Reichlin è come ha detto chiaramente Veltroni prima non esistono determinismo i storici
Noi abbiamo di fronte a noi una straordinaria occasione ma non è detto che siamo all'altezza
Dell'occasione siamo in grado di trasformarla in una realtà
RAI ricordava giustamente nel ventinove la risposta è americana Purus Berta la risposta europea fu Mussolini e poi Hitler
Noi non siamo certi che la via d'uscita dalla crisi nel nostro Paese possa essere una via democratica e non possa essere invece un'altra via
Una via di un'accentuazione di tratti populisti
E autoritari del sistema italiano
Allora io penso che se noi andiamo a vedere cerchiamo di cogliere la realtà dal punto di vista del nostro avversario è evidente che il look questo avversario deve colpire in maniera dura al Partito Democratico
E deve cercarlo di col deve cercare di colpirlo
Come dire sui punti fondamentali sui quali noi stiamo costruendo il partito democratico
Il primo
è ovviamente il tema del nostro rapporto con i governi locali
Perché non possiamo non vedere come in questi anni i governi locali sono stati la nostra forza principale
E i governi locali sono oggi in questo momento anche il nostro punto critico fondamentale
E noi dobbiamo saper guardare tutte e due le cose con grande lucidità con grande attenzione
Guai a noi se potessimo pensare di fare a meno di questo fondamentale insediamento guai a noi se non vedessimo che c'è bisogno di una straordinaria fase di innovazione dal basso non dall'alto
Del nostro modo di governare la periferia del nostro modo di governare le Regioni le province i comuni
Altrimenti c'è il rischio che come dire dopo la fine della nostra esperienza di governo nazionale ai prossimi mesi prossimi anni ci raccontino della fine
Cioè la nostra esperienza di governo locale
E io credo che la risposta quindi non posso che essere quella di una grande capacità di innovazione che deve essere collettiva non può essere delegata a una persona non può essere delegata a un gruppo dirigente nazionale se no come momento di regia forte
Di un processo che però ci deve coinvolgere tutti in maniera convinta in maniera seria
L'altro elemento cruciale naturalmente sta nel nostro rapporto con la società italiana dal punto di vista della nostra proposta economica e sociale
Noi dobbiamo riuscire a imporre questa come la questione cruciale del conflitto politico in questa fase storica
E guardate che nei trent'anni precedenti trent'anni dell'egemonia neo conservatrice
Il loro capolavoro e chiudo è stato quello di distogliere l'attenzione dal cuore del conflitto sociale a livello internazionale e nelle società occidentali loro sono riusciti a imporre un'altra agenda
Ed è quello che stanno tentando di fare anche oggi noi dobbiamo riuscire a lottare per l'agenda cioè dobbiamo riuscire a imporre con tutte le forze che abbiamo che non sono certamente soverchianti dobbiamo riuscire a imporre come centrale la questione sociale nel nostro Paese
Se riusciamo a far questo è possibile uscirne
Fatemi dire un'ultima cosa io credo che noi abbiamo per le mani uno strumento straordinario uno strumento eccezionale
E non è abbiamo naturalmente nessuno di ricambio questo lo sappiamo tutti
Sappiamo anche che in questo momento
Attorno alla lunga ci perché è stata scelta da tre milioni e mezzo di persone si gioca il futuro del partito democratico
Credo che noi dobbiamo lavorare insieme
Per rafforzare il partito democratico e la sua leadership grazie
Grazie
Contro l'Empoli Follini
Visto che non solo punto non pensate mi come Alice nel paese delle meraviglie prima perché non so ad Alice per e forse perché questa non è neanche il paese delle meraviglie sì posso permettermi una battuta
Io sono semplicemente una vecchia signora che non sa fare politica ma che pensa a delle cose
Venendo qui dalla periferia pensavo cosa vuol fare il Pd come vuole presentarsi e mi rispondevano sicuramente come il partito che aggrega consensi di persone perbene che vogliono un'amministrazione a tutti i livelli corretta ed efficiente
E allora brevissime considerazioni a un partito al suo programma si aderisce volontariamente non è obbligatorio farlo fare politica in ogni sede fuori e dentro le istituzioni non è obbligatorio non è non deve diventare un mestiere è una scelta di vita ideale
Per me fare politica significa servire la Paolis servire alla collettività dare operare per dare attuazione al principio costituzionale della solidarietà concorrere a rimuovere gli ostacoli di cui al secondo comma dell'articolo tre della carta costituzionale
Nella mia visione c'è questo quadro ci si iscrive ci si presenta alle elezioni sì va bene si va a servire nelle istituzioni cosa fare vengo subito al punto
Se l'è letto viene raggiunto dalla notifica di un atto processuale non dico di una comunicazione di garanzia che dovrebbe essere appunto a garanzia del soggetto ma qualcosa di più che si potrebbe individuare facilmente
Dalla richiesta di una misura cautelare a un rinvio a giudizio che cosa a mio parere dovrebbe fare un iscritto al Pd ecco immediatamente dovrebbe dimettersi dalla carica ricoperta
Il cittadino amministratore ingiustamente processato avrà poi come tutti i cittadini e non di più azioni di riparazioni e di risarcimento
Lo dico perché qualcuno ha già avanzato l'idea di poter fornire all'amministratore uno scudo maggiore
Questo sarebbe un odioso privilegio che non può certo essere congesto ovviamente il discorso non vale per il Parlamento
Però oltre alla tutela del singolo soggetto io penso anche e soprattutto alla tutela del partito con l'immagino io e soprattutto di tutti quelli che lo votano e che ci credono
E allora il partito o si dovrà impegnare
Dovrà impegnare avrà tutto l'interesse a farlo a farli entrare nell'agone politico il cittadino amministratore onesto e ingiustamente processato
Proprio perché al partito serbo non solo amministratori onesti e sforzi onesti questo pensavo venendo qui sarebbe un segnale di forte moralità come tutti dicono di volere
E come io credo permanente vogliono quelli che hanno partecipato alle elezioni dell'ottobre del due mila sette
Avrebbe anche la valenza di far comprendere che far politica non costituisce un mestiere che necessariamente non deve essere a vita
Può darsi che queste vigilie ma doverose precauzioni a mio parere faccia dall'inizio qualche vittima pazienza
A me hanno insegnato che per far vincere la resistenza per poter ambire alla Costituzione repubblicana occorreva correre dei rischi altissimi che allora riguardavano anche la dignità
Adesso si chiederebbe molto molto di meno incerto quello che servirà insieme la fermezza e la coralità della decisione
In questo momento non è un murale mise non ha pace almeno una tregua nella discussione intorno alla leadership
è sarebbe una però ma difficile nel mio Paese l'unica per acquistare o riacquistare la credibilità della gente
Sarebbe il nostro come tutti auspichiamo un partito diverso il migliore
Una rigorosa osservanza di regole siffatte aderente anche sicuramente un effetto deterrente sulle azioni eventualmente fantasiosa infondate di qualche PN
Io credo che l'ha una certa esperienza che loda avvocato da membro del CSM e poi dal giudice che nell'insieme i giudici non facciano ne abbiano mai fatto campagne politiche ne mettano in atto ritorsioni a soluzioni politiche al loro non combattenti
Oltretutto non li immagino organizzati in questo senso
Lasciamo dunque ad altri la dietrologia è l'attacco ai magistrati
Facciamo l'unico gesto che può salvare l'idea nuova di un vero partito democratico
Certo c'è poi il problema insieme a tanti altri ma c'è il problema della riforma della giustizia sulla quale occorrerà assorbire tutti noi contributi suggerimenti nella speranza che se non colti vengano almeno qualche volta ascoltati
Nella visione di società giusta che io io queste deve essere capaci di darsi delle regole ma anche e soprattutto di osservarle e di farle osservare grazie
Grazie
Follini e poi Fassino
La relazione di Veltroni questa mattina disegnato i tratti del partito di domani
Anche con qualche suggestione
Per arrivare lì però io credo che noi dobbiamo correggere alcuni errori ed alcuni equivoci che appartengono al partito di oggi
E da parte mia nel nel tempo stretto che ci siamo dati vorrei muovere lealmente tre obiezioni al punto in cui noi ci troviamo
La prima obiezione per me riguardo alla lettura del risultato delle elezioni politiche dell'aprile scorso noi abbiamo
Rappresentato a noi stessi
Una sconfitta severa come se fosse stata una mezza vittoria e questo ci ha portato di lì in poi a sorprenderci di ogni difficoltà ulteriore e successiva
Aggiungo che la contabilità di quel risultato elettorale ha un significato contenuti insidia
Noi abbiamo avuto molti voti
Da una sinistra radicale
Dalla quale stavamo prendendo le distanze
E non siamo riusciti a sfondare al centro credo che quelli di noi che vengono da quella tradizione questo problema se lo debbano porre anche con qualche severità autocritica ma il problema insisto appartiene
A tutto il partito e se noi non guardiamo in faccia fino in fondo
Quel risultato elettorale
Mi pare difficile che si riesca a ha risalire questa china
La seconda obiezione
Il nostro riformismo interno il riformismo applicato a noi stesse
In questo campo se posso rubare
Una parola Enrico Berlinguer credo che noi siamo piuttosto conservatori e rivoluzionari
Siamo rivoluzionari nella immaginazione nella mitizzazione delle primaria nella palingenesi nuovista che ogni tanto ci tiene compagnia
E siamo invece più conservatori nella quotidianità nel tempo che passa tra un annuncio e l'altro
Tant'è che i gruppi dirigenti soprattutto in periferia
Sono quelli restano quelli che provvede qualche volta rimuoverli dolorosamente più l'iniziativa della magistratura che non l'azione politica
Essere meno conservatori dobbiamo dircelo con una qualche franchezza tra di noi ha un costo
Io faccio parte
Della stessa generazione mese più mese meno di Veltroni D'Alema di Rutelli di Fioroni
Naturalmente essendo molto meno importante di loro a me costa molto di meno immaginare passi indietro
E però se imbocchiamo la strada di un rinnovamento radicale dobbiamo sapere che si tratta di una strada impervia costosa
E di una regola che non contempla eccezioni
Dobbiamo sapere che dell'innovazione noi saremo più facilmente il complemento oggetto che non il soggetto più facilmente le vittime che non i beneficiari e dobbiamo dircelo con lealtà come usa in un gruppo dirigente consapevole della difficoltà che attraversiamo
Seguiamo oppure con la radicalità che è dovuto allo spirito del tempo questa strada
E però facciamolo sapendo che la questione generazionale non è di sicuro un surrogato della questione morale e soprattutto la questione morale non è di sicuro un surrogato della questione politica
E vengo alla quarta obiezione che è quella alla terza obiezione che quel non non c'è la quarta
Che è quella che verte sul sistema delle alleanze io considero questo tema cruciale
De Gasperi definì la natura della democrazia cristiana scegliendo all'indomani di una vittoria che gli aveva consegnato in Parlamento la maggioranza assoluta
Scegliendo la strada della collaborazione con i partiti laici se non avesse imboccato quella strada al centro della vita politica del Paese ci sarebbe stato un grande partito clericale la storia italiana sarebbe stata un'altra
La DC si definiva in ragione della giustezza del alleanze che costruiva
Noi ci siamo definiti almeno inizialmente
Per le alleanze sbagliate che abbiamo evitato
A cominciare dalla scelta della cosiddetta separazione consensuale
Che ci ha portato nei confronti della sinistra antagonista a prendere vicendevolmente atto che le nostre strade erano diverse perché diversa era la nostra natura diversa era la nostra identità
Noi abbiamo detto una bugia agli elettori
Che andavamo da soli in realtà tanto soli non eravamo e la compagnia l'abbiamo vista e pagata nei mesi successivi
Poi abbiamo detto agli elettori una grande verità
L'ha detta segretario del partito che Di Pietro non conosceva l'alfabeto democratico
Questa verità però poi l'abbiamo in qualche modo sotterrata tant'è che in Abruzzo ci siamo trovati
A rinnovare quell'alleanza a consegnare ad Italia dei Valori la guida di quell'alleanza e anche una qualche voce in capitolo sulla formazione della nostra lista
Ora io penso che questo punto noi lo dobbiamo chiarire ho letto ieri Dario Franceschini che ha detto
Le alleanze si faranno tra quattro anni come dire ne parleremo tra quattro anni mi permetto di obiettare che quattro anni così e si avvera la profezia di Keynes arriva il medio periodo e quindi suggerirei di prendere il toro per le corna un po'prima
Io considero che questo tema riguardi la nostra identità
Considero che noi come partito democratico interprete della grande tradizione costituzionale del Paese
Combattiamo il populismo e lo spirito plebiscitario che anni dato così profondamente nella destra
E se vogliamo essere convincente in questa battaglia dobbiamo tagliare di netto con quel ramo cadetto del populismo che sta dalle nostre parti questa è una scelta che verte sulla nostra identità
Non sul sistema politico degli altri
E credo che non possiamo civettare con l'antipolitica senza che questo riverberi un'ombra pesante oscura su di noi
Io su questi argomenti io
Detto il mio pensiero in un documento Breve che lascio alla presidenza per la conclusione dei nostri lavori
Naturalmente il mio obiettivo non è né di dividere né ricreare sconquasso anche perché ne abbiamo già abbastanza
So anche dico sollevare una controversia però mi guida una convinzione fondamentale che fa tutt'uno
Per me con le ragioni dell'impegno politico un partito che a fastidiose per i suoi problemi non riesce a trovare le soluzioni e quindi il mio contributo va nel senso di una ricerca di soluzioni di cui credo in qualche modo il nostro partito ha bisogno grazie
Fassino poi Schiavone
Io condivido la relazione che Veltroni ci ha proposto l'impianto del proposte lo spirito che lo anima fra
Condivido il fatto che noi dobbiamo partire nella nostra riflessione nella nostra azione politica dal sentimento di inquietudine degli smarrimenti ok
Agita l'animo dei nostri lettori e di una parte larga di opinione pubblica non solo dei nostri elettori il dato più significativo del voto Bruzzese non sta tanto nei venti mila voti in più Di Pietro preso che pure sono un dato
Dal nomine marginalizzare ma il dato più significativo è che noi abbiamo perso centosettanta mila voti e chi ha vinto le elezioni ne ha persi centocinquanta mila
E che i due principali partiti nel voto Bruzzese hanno perso trecento e venti mila voti si è
Il che segnala un fastidio un sentimento di disagio un due rifiuto della politica che diciamo deve allarmarci è che la dice lunga su il solco profondo che si può aprire nuovamente nel rapporto tra cittadini e politica
E di fronte a un accordo a una sentimento di inquietudine di smarrimenti toh noi abbiamo il dovere di una rassicurazione naturalmente
Nel porsi l'obiettivo dell'assicurazione si possono fare due scelte molto diverse anzi opposte
Una scelta è quella di fondare la rassicurazione sulla minimizzazione di quello che è accaduto
Sulla su un arroccamento di tipo conservatore
Su una difesa del sistema politico
Riducendo quello che accade a episodi di singoli io penso che questa sia una scelta sbagliata
Che non va fatta e non l'abbiamo fatta e credo che invece noi dobbiamo fare la scelta opposta e cioè di fondare un messaggio di rassicurazione su una forte capacità innovativa come è stato delineato nella relazione
Decisivo
Mantenere ferma la bussola che ha ispirato la nascita stessa del partito democratico di una forte in innovazione che dia il senso ai cittadini di una forza politica che con le contraddizioni problemi
E i limiti del sistema politico e capace di misurarsi le capace anche di porsi l'obiettivo di risolvere
E questo lo dico perché noi non possiamo mai smarrire che il partito democratico è nato per due obiettivi è nato per mettere in campo un pensiero riformista nuovo che andasse oltre le culture riformiste
Che avevano segnato la storia politica italiana per un lungo periodo con la consapevolezza diciamo Nuovo riformismo fondato sulla consapevolezza che le sfide dell'oggi
Richiedono un'elaborazione progettuale culturale che vada oltre il già detto
E si misurino con contraddizioni e problemi nuovi le cose che ci richiama alla RAI pene e anche Ruffolo
E il PD è nato come parallelamente con l'obiettivo di innovare la politica e cioè innovare il sistema politico istituzionale
I soggetti politici il rapporto tra cittadini e politica e d'altra parte noi un pezzo di questa riforma l'abbiamo fatta perché grazie al partito democratico se oggi c'è un sistema politico che è molto diverso dal precedente stante che come ho più volte avuto modo di ricordare ma le cifre forse è bene ricordarle perché danno il senso del cambiamento che abbiamo indotto
Il Parlamento precedente aveva diciassette gruppi parlamentari che rappresentavano trentanove partiti oggi abbiamo un sistema politico in cui gruppi parlamentari sono sei e i partiti rappresentati ai gruppi sei qui seduti patate non sono più di dieci
Con tutto quello che questo consegue in termini di stabilità del sistema trasparenza nel rapporto con gli elettori governabilità e anche sistemati alle
Serve ora se è così
Io penso che
Noi abbiamo il dovere a questo punto di un salto di qualità
Su due fronti
Sugli entrando in tram i fronti che hanno motivato la nasce il Pd il prima un salto di qualità sul progetto che noi presentiamo alla Società italiana la nostra idea dell'Italia delle risposte che dobbiamo dare le sfide che la Società italiana di fronte varate
Questo è un tema cruciale che si collega a quello che è accaduto in queste settimane perché quando un partito non ha un progetto politico-culturale sufficientemente forte
Rischio obiettivamente due possibili derive o assume un progetto altrui e quindi la deriva della subalternità
O sostituisce la debolezza del progetto politico radicato se nel potere pensando che nella gestione del potere ritrova quella forza e quella legittimazione che una debolezza di pensiero
Che non ha per la debolezza grazie
Quindi
Quindi io penso che c'è un tema fondamentale io penso che la conferenza programmatica che noi abbiamo
Programmato per marzo è un passaggio decisivo che non va vissuto in modo rituale
Penso che l'intelaiatura di carattere progettuale programmatico che ci ha presentato qui Veltroni questa mattina con un rilancio della piattaforma del Lingotto risponde a questa esigenza abbiamo bisogno su molti di quei punti
Che ovviamente è una relazione di sintesi non potevano che essere evocati di andare ad un approfondimento di merito che ci consenta di avere un Progetto che parli alla società italiane intercetti le ansie inquietudini le domande
E che insomma
Restituì noi ci poniamo il problema in queste settimane di restituire dignità alla politica si restituisce dignità alla politica in primo luogo se la politica è capace di parlare al Paese alle sue domande alle sue esigenze intercettare anzi aspettative e speranze
Ed è quindi una politica che si misura con il problema
Abbiamo bisogno di un salto di qualità in termine di elaborazione politico-culturale che appunto rilanci con forza il profilo di un riformismo che sia visibile percepibile e credibile
Questo questo tema de un salto in termini progettuali però ci conduce all'altra questione che è strettamente connesso un pensiero riformista forte se in quanto ci sia un soggetto che l'aiuta
Il nodo vero che noi abbiamo di fronte oggi è quello di accelerare la costruzione di un partito riformista che sia in grado effettivamente di dare corpo e sostanza in termini di soggettività politica concreta e quotidiana a una a un pensiero riformista
Un partito non è un movimento di opinione
Un partito non è una somma di comitati elettorali un partito un'organizzazione che ha una base associativa
Individuate chiara in cui i soci siano titolari di diritti e di doveri
Un partito è un soggetto capace di proporrà la società un progetto un'idea di governo sociale
E istituzionale
Di un partito è un soggetto che si pone l'obiettivo di formare una classe dirigente di proporre al Paese
Un partito un partito fondato su regole fondate su un principio di responsabilità individuale e collettivo ci arrivo
Un partito è un partito che quando è grande non può essere che pluralista come ha detto Walter
Il pluralismo però ha un senso in quanto ogni parte
Si ponga l'obiettivo di contribuire alla sintesi
E non si affermi l'idea che la parte sostituisce il tutto
Allora se è così e se noi abbiamo bisogno e non abbiamo oggi questo partito non ce l'abbiamo ancora
Non c'abbiamo questo partito perché per esempio un'esperienza di straordinaria forza innovativa come le primarie
Che io penso debba essere
Perseguita con grande determinazione confermata rischia spesso di essere corrosa da una competizione personalistica che ne riduce qualsiasi valore
Non abbiamo questo partito perché se una debolezza di rapporto tra centro e territori che in un momento critico come quello che la società italiana rischia di indebolire la forza di un progetto che parli al Paese
Non abbiamo questo partito perché il modello di partito che ci siamo dati si è posto un obiettivo ambizioso cui forse non abbiamo fatto anzi non abbiamo fatto del tutto fino in fondo i conti non abbiamo messo in insieme basta leggere lo statuto
Un partito che tiene insieme forme di democrazia di retta le primarie ne sono l'espressione più chiare ma ce ne sono anche altri lo statuto e forme di democrazia delegata guardate che la sintesi non è
Data per il solo fatto che noi abbiamo scritto uno statuto
Tutto questo dibattito che percorre da mesi nostro partito del Congresso quando si fa quando son si faccia eccetera elude un piccolo nodo molti pensano che andremo a un congresso che si fa come tutti i congressi che abbiamo vissuto tutti negli anni quaranta e che non sarà così
Sarà bene che prima di decidere quando lo facciamo verifichiamo bene che Statuto ci siamo dati per capire che congresso vogliamo fare perché se no rischiamo di come dire avvitarsi Pronzato punto in qualche cosa che non è governabile ecco allora io penso che questo tema di come noi affrontiamo la costruzione di un partito è del partito è la questione fondamentale oggi che consenta un progetto politico che deve darsi le idee forti di vivere e questo finisco
Significa però allora riacquisire il valore dell'autonomia della politica
Il valore dell'autonomia della politica prima di tutto dalle istituzioni
Se una distinzione di ruoli e di responsabilità tra il soggetto politico e le rappresentanze istituzionali che si è smarrita
Pesa come un errore politico
Sulla vicenda Bruzzese che nella stessa persona fossero Cicu volassero l'incarico di sindaco l'incarico di segretario del partito
E io penso ma non non ne faccio carico una persona mi faccio carico a nord e penso per esempio che bisogna stabilire con chiarezza che un conto sono le responsabilità le funzioni di partito l'altro conto sono le responsabilità istituzionali ma per una parte per una ragione molto precisa che chi viene investito scusate
Chi viene investito di una responsabilità istituzionale risponde alla all'universalità dei cittadini e non risponde soltanto a coloro che sono associati a un po'questo è un principio che va ristabilito perché se no se non si si essi smarrisce si indebolisce come si è smarrito questo principio è evidente che poi nella commistione ci stanno i rischi nella commistione si sanno le possibilità di devianza di degenerazione
Autonomia dei soggetti economici e finanziari tutti
Non perché i soggetti economici o finanziario sociali o sindacali non siano portatori di interessi legittimi tutt'altro sono portatori forte di interessi legittimi che noi dobbiamo riconoscere ma un partito non si identifica nella soltanto in una parzialità un partito è portatore di un progetto complessivo ha il dovere di una sintesi e fa sintesi se ha un'autonomia di pensiero che si misura con la pluralità degli interessi ma non si identifica con una parzialità
Autonomia dal sistema mediatico
Proprio perché noi viviamo in un tempo in cui l'informazione è molto più pervasiva ad un tempo viviamo nella società del tempo reale di diamone società in cui la cifra dell'informazione pervasiva oltre ogni limite poi conosciuto impari fasi precedenti
E la informazione è come dire una condizione di vita quotidiana di ogni forma di organizzazione sociale
Quanto pesa qua come si costruisce il rapporto tra un un potere forte come l'informazione e il sistema politico i soggetti politici è decisivo ed è un rapporto di reciproca autonomia
E noi credo non possiamo accettare la tendenza ho la pretesa che spesso ci viene da un pezzo del mondo di formazione di etero dirigere la politica
Perché la fonte di legittimazione delle istituzioni e la politica il consenso dei cittadini e non
L'autonomia dal populismo
Io penso che oggi questo sia un grande tema badate che non si esaurisce soltanto nel nell'affrontare seriamente una discussione sull'Italia dei valori che e il nostro rapporto con Di Pietro
Ma che significa come dire essere capaci di avere un'autonomia politica e culturale che non si fa attrarre dalle sirene del populismo ieri noi abbiamo preso una decisione che si espresse anche in un voto
Non semplice spiegare ai cittadini
Che è quella di votare
In Parlamento respingendo una richiesta che veniva dei magistrati
Quella decisione è dal punto di vista del principio del diritto e delle garanzie giusta
E non il populismo lo battiamo quando non ci facciamo come dire
Condizionare in nome soltanto di un principio di consenso da posizioni che mettono in discussione i principi e valori che informano la vita di una società democratica
Insomma l'autonomia e infine l'autonomia significa avere anche consapevolezza di sé
Presunzione mai arroganza mai perché non va bene in politica come non va bene la vita la consapevolezza di chi è di chi si è di quali sono di di di qual è la propria storia il proprio percorso questo varate è un elemento decisivo
Non c'è organismo collettivo può essere una nazione come un partito che sia forte e credibile se non ha consapevolezza della propria storia e delle proprie radici
Perché dico questo perché l'andare oltre e figlio di un percorso politico
Stamattina ha detto ringrazio una cosa
Nella relazione l'alta che in questi giorni e qualche volta si è smarrita
E cioè senza l'esperienza politica dell'Ulivo non ci sarebbe il partito democratico e senza il coraggio dei partiti politici che hanno dato vita all'Ulivo di mettersi in discussione non ci sarebbe stato il Partito Democratico
Sono state scelte giuste e anzi tutta la vicenda politica di questo primo anno di vita par democratico ci dice che abbiamo feto ha fatto bene a farlo e guai se non avessimo fatto questa scelta e quindi io credo che nessuno di noi può avere nostalgie
Di ritorni indietro che sarebbero esiziali e suicidi non abbia bisogno di andare avanti ma la forza con cui fa andiamo avanti è data anche dalla capacità di non smarrire il senso di un percorso perché noi abbiamo bisogno di fare quella politica mettere in campo quella innovazione così coraggiosa che si viene indicata con il concorso di un grande popolo centinaia di migliaia di militanti centinaia di migliaia di amministratori una grande quantità dei nostri elettori una parte larga della società italiana un percorso di questo genere lo si fa in quanto si diano motivazioni forti
E tra le motivazioni forti c'è anche il senso di un'appartenenza il senso di una storia e il senso di un percorso politico ivi compreso questo era questo approccio al tema del rinnovamento generazionale della nostra classe dirigente io sono
Segretario lo sa perché gli ho detto più volte anche personalmente l'ho detto anche in sedi politiche più ristrette come coordinamento politico
Penso che sia tempo di accelerare il passaggio pieno della responsabilità politica a una generazione nuova come abbiamo già cominciato a fare stiamo facendo
In gran parte delle organizzazioni territoriali regionali e provinciale non no alcun dubbio a questa a questo proposito
Sottolineo che gran parte di quei dirigenti di trenta e quarant'anni che oggi già dirigono il Partito Democratico non sono nati il quattordici ottobre
Sono figli del percorso politico che ci ha condotto al parco
Ecco questa discussione che la discussione è bella e ricca e seria partirà dalla bella relazione è stata proposto domani come sarà rappresentata del giorno
Scusate se è poco questione siccome siamo indiretta la pongo ai nostri amici che ci seguono che ringrazio per la pazienza che sono operatori dell'informazione perché a me è accaduto stamattina di aprire il Corriere la sera uno dei due principali quotidiani di questo Paese
E di vedermi attribuite e virgolettate parole che non ho mai dichiarato come sono come possono testimoniare quelli che hanno partecipato alla riunione che viene lì riferì
Allora uno può dire a un singolo episodio può capitare purtroppo un episodio che capita quasi tutti i giorni
Allora io dico solo questo proprio perché l'informazione è così importante nella vita
Della società di oggi ecco un principio di responsabilità riguarda tutti non riguarda soltanto la politica
è richiesta la politica di avere comportamenti responsabili e tanto più vengono richiesti quando la politica deve assolvere funzioni di interesse generale e collettivo istituzionale
Ma la responsabilità degli atti e dei comportamenti ha richiesto ogni cittadino quale Pasquale che sia la sua professione
E in una democrazia forte come quella che noi vorremmo e oggi purtroppo non ce l'abbiamo il ruolo dell'informazione è decisivo
E che l'informazione fonde la propria attività su un principio di responsabilità è una cosa che attiene no al Partito Democratico attiene alla vita della democrazia
Io mi auguro che questa riflessione che sono già urti chiara qualche giornalista ma io continuerò a farla e prima o poi produca qualche risultato
Chiavone e poi Marini
C'è un punto forte nell'analisi
Che il segretario si propone e che io condivido completamente e che credo dovremmo fare uno sforzo per mettere di più al centro della nostra del nostro lavoro
Ed è quello nel quale il segretario ci invitava a collegare
La divaricazione l'accusa della forbice sociale che si sta aprendo nel Paese
Con una crisi strutturale profonda del berlusconismo del cosiddetto berlusconismo come ideologia italiana
Prima degli anni novanta
Io credo che noi siamo forse troppo distratti da una serie di problemi anche anche importanti che ci impediscono di guardare a fondo come dire negli occhi dell'avversario nel campo dell'avversario e di capire che nonostante quello che sta accadendo
Gli si sta consumando un cambio d'epoca
E che non è più possibile
Immaginare il berlusconismo come gusto culturale come senso comune del Paese e di un Paese attraversato dalla crisi
Quadro
Gli elementi forti che avevano nutrito in questi anni
Il privato il mercato
Indebolire mento del legame sociale
Non reggono più il Paese vuole sentissi fare raccontare un'altra storia
Questo è il primo punto
è vero che questa crisi aprì almeno due scenari distinti
All'interno del centrodestra
Il primo e quello più preoccupante per il Paese non per noi per il Paese
E cioè che si apre un vuoto di politica forte
Un vuoto dominato da quello che noi chiamiamo approssimativamente antipolitica
Uno sradicamento di cultura democratica nel Paese
E questo può aprire la strada a soluzioni diverse tutte molto pericolose per la democrazia italiana
La seconda è una ipotesi meno diciamo drammatica per il per la salvezza del Paese
Ma altrettanto non positiva per noi io cioè che il centrodestra trovi un'altra cultura con cui proporsi che non c'è una cultura dell'avventura i limiti della democrazia Atesia invece un'altra proposta al Paese
Fondata su elementi di come dire in cui ci sia un intreccio cattolico conservatore
E c'è poi una terza possibilità che non si sappia cogliere questo vuoto
Questa una rottura
Per imporre una nostra idea di tali una nostri media di paese
Questo presuppone un rafforzamento a forte della nostra cultura politica alla quale do al quale dobbiamo lavorare
Perché ce ne sono forse alcuni presupposti ma non c'è ancora il disegno compiuta una idea d'Italia
Ci vuole dicevo una storia
Ci vuole un modo di raccontarla e ci vuole un attore te lo racconto
E su questo abbiamo ancora molto lavoro da fare
Ed è giusto quello che diceva un attimo fa Fassino ci vuole un soggetto politico
Collettivo
Chi sia in grado di proporre la storia il racconto e otto
E quindi la risposta non può che essere il rafforzamento del partito
E credo che questo sia anche la risposta ai problemi diciamo aperti sul fronte chiamiamolo così giudiziario in questi giorni in queste settimane io credo che al di là di provvedimenti di misure
In come dire che colgano che vadano a sulle singole realtà
Problema generale evidentemente non può che essere quello dell'Alia della legalità e della trasparenza ma legalità trasparenza che presuppongono un soggetto politico forte
Di fronte a un soggetto politico forte questi aspetti vengono inevitabilmente non minimizzati perché non dobbiamo ma in qualche modo collocati nella loro giusta cornice
Io credo quando dico un partito forte dico vogliamo dire anche un partito radicalmente nuovo che sia portatore di le novità
Su cui si è fermato giustamente il segretario credo che dobbiamo riflettere ed uno in coppa l'ultimo punto tutto volevo richiamare brevemente la vostra attenzione sugli strumenti e le forme di questa di questo partito nuovo e forte per esempio io credo che un abbiamo riflettuto abbastanza sul rapporto tra mantenimento di strutture di partito permanenti radicate sul territorio e prima e primarie l'esercizio delle primarie la Placa
Gallerie primarie vengono non a caso da partiti
Gli Stati Uniti i quali
In larga misura sono comitati elettorali che non hanno strutture di partito a permanenti e forti radicate sul territorio e possono accettare tranquillamente forme di democrazia diretta nelle quali il partito si dissolva
Si è visto albe
E si mette tutto intento nelle mani dei comitati elettorali
Se noi immaginiamo come dobbiamo immaginare un partito diverso questo rapporto
Tra queste forme impositive di democrazia diretta positive e però il permanere di strutture di partito diciamo di democrazia delegata questo è un problema che va posto
E che va risolto forse con un po'di di di cure e di attenzioni e di attenzione maggiore rispetto a quello che non abbiamo saputo fare saputo fare fino adesso
Grazie
Marini fuori Gentiloni
Ma io mi scuso se vada avanti come tutti un po'per affermazioni non motivati fino in fondo perché non è possibile
La prima è che io sono convinto che una questione di correttezza Della politica ci si in giro per il nostro Paese
Cioè come c'è va mantenuta la nostra cultura di non risolvere i comportamenti in queste occasioni con un attacco alla magistratura
Baia non l'abbiamo mai fatto lo facciamo ancora
Resta il diritto
E il nostro partito deve saperlo che anche gli atti della magistratura conosciute le corse si possono giudicare criticare
E questo quando è necessario bisogna farlo
Il problema vero è accennato cene la relazione del segretario
E come affrontare questo problema nell'immediata e nella prospettiva
Con il ruolo attivo della politica
Sa e un bel giorno sarà quando la politica sarà in grado di anticipare
La magistratura
Di essere più severo dalla magistratura perché la magistratura sui muove quando ci sono dei fatti che bisogna già fa il suo mestiere noi no dovremmo tentare e non è facile proprio di darci un partito forte anche per questo
Perché si intervenga in base a quali criteri guardati ce n'è uno solo però forse dovremmo dedicarci un po'di tempo a capirlo di più la sobrietà dei comportamenti
Questo è possibile fare se c'è un partito che funziona questo può farlo e si assume le sue responsabilità sarebbe un bel giorno buono per la politica
E per il Paese sono state ricordate delle regole operative una Fassino sono d'accordo
Io credo che per difendere la natura del nostro ruolo chi siamo noi
Che spesso è messo in discussione c'è il pro e il e abbiamo un'occasione quella cadetta Tonini ritorna la storia e noi siamo più attrezzati degli altri per dopo la crisi dalla finanza e dell'economia ripartire
C'è stato il discorso del presidente della Repubblica dell'altro ieri
Prefigura interventi necessari paese per il paese sul piano della struttura costituzionale riforma della giustizia
Attenzione al Mezzogiorno farà andare avanti assieme sviluppo e legalità perché le due cose sono strettamente collegate
Che ci dà il senso io sono per raccogliere quell'appello
Di come noi possiamo con proposte precise su questi problemi e sul merito possiamo invece di rinviare qualche volta anche decidere di contarci è fondamentale questo
No sulla strategia generale sulle anche su quello se necessario
Su queste scelte decidere ed essere chiari questo non è un cedimento al governo
L'accettazione del dialogo su questi problemi di riforma fondamentale l'efficacia dell'azione pubblica della pubblica amministrazione
C'è bisogno di posizioni precise e di disponibilità alla gradualità e al dialogo questo è un partito riformista ed è un partito che
Risponde alle esigenze attuali del Paese centrale però in questa cosa della crisi economica quello che ci sta arrivando addosso
Gli sforzi noi li abbiamo fatti Bersani io lo apprezzo per il lavoro che fa forse bisogna di dire di dire di più che l'azione di Tremonti e del Governo trascura
La mancanza totale di una politica industriale nel nostro Paese
E l'occupazione la prospettiva della nostra economia sono legati in Italia come in Germania all'industria non abbiamo un settore dei servizi stato sterico o una finanza che può coprire crisi in quella direzione
Ci sono aziende una della FIAT e grande che atteneva ai mercati in maniera straordinaria della FIAT in generale ma anche aziende dalla FIAT che per la prima volta mentre prima chiedevano due giorni di lavoro in più
Ai sindacati nel periodo natalizio oggi ha imposto dodici settimane di cassa integrazione e non sappiamo come torneremo a dopo
Il Governo non fa nulla su questo piano quell'uno per cento fondamentali che chiediamo che stava nella relazione questa di questa elasticità che l'Europa consente ora deve essere affrontato
Perché se non c'è ora tra sei mesi è tardi
Un liberale e liberista come Giavazzi e lo sta scrivendo ormai da due mesi devono noi siamo un'altra cosa anche nella composizione la posizione qua
Economica nelle risposte questo è fondamentale la crisi è lì trecento mila e più contratti a termine scadono alla fine di dicembre
Dopo la media è di settanta ottanta mila al mese noi ci troveremo un milione di giovani che non solo hanno superato la precarietà del lavoro ma non hanno più una mail contratto a termine
E allora interventi per l'industria per la FIAT noi la l'indulto automobilisti o non lo possiamo abbandona
Ne parlano in Inghilterra in America per noi il problema non c'è per la sia bisogna mettere in piedi un o un intervento che possa proteggere e giustamente come ho sentito dire pure qui nella relazione
Gli ammortizzatori sociali
Questo trecento mila presto un milione di Giove sono senza nulla
Allora lì una quota di queste queste una battaglia a viso aperto di più ancora di più dobbiamo dirlo al Paese perché questo sarà il drammatico problema tra sei mesi purtroppo mi dispiace ma io non ho dubbi come non ho dubbi gente
Che studia queste cose più di me e quindi un impegno straordinario in questa direzione sul partito
Io ormai ho il complesso ma non dovrei averlo perché quando sento parlare di rinnovamento dico se faccio un passo indietro casco dal terrazzo
Non mi pare poi un uomo della mia età come può dire non solo per il rinnovamento
Mi pare che si sia un fatto un passo avanti nella concezione del partito forte per intervenire sulla sobrietà forte presente
Con un intreccio io
Per chi ha l'età mia è superata la così io da due anni sono no non ho responsabilità dovute non ci sto qui di diritto poi nella direzione ci sto come ex presidente una camera nemmeno eletto mi sta benissimo
Ecco
Fate ancora di più di quello che state facendo nel
Dare concretezza vera in periferia non poteva andare a dire solo i giovani e questi altri meno giovani nord se volete il partito forte siate capaci di fare un intreccio
E poi Walter te lo dico non è un una critica Lutero dico per la mia esperienza guardando avanti
Gli interventi si debbono fare bisogna intervenire io sono d'accordo quello che avete chiesto
Prima ero attenti
Come la peste a scappare da ogni sospetto di intervento a favore del gruppo dirigente centrale a parte che fallisce sempre
Per le esperienze che ho io fallisce sempre
Ma state attenti che questo limita la capacità di operazione di operatività del partito in un momento in cui c'è un interesse straordinario ad andare avanti in questa direzione due risposte se c'è un minuto da me lo più o meno
Al dibattito una sull'Abruzzo e l'altra Rue Giorgio o non c'è Ruffolo cioè non c'è la stessa cosa
A luglio lo dico pure a quattro o cinque sull'Europa ma non vi preoccupate un'affermazione faccio nient'altro
Non è sull'Abruzzo le che non sapevamo i rischi che si correvano
Con l'alle Ande col dare il Presidente Illy perché abbiamo deciso così all'ultimo momento utile dopo un negoziato che perché evidentemente dall'altra parte Di Pietro c'era anche la scelta di dire va be'presento il mio la condizioni quest'anno valeva solo in via no non l'abbiamo fatto perché se noi avessimo presentato il nostro da solo
Io io ho minacciato pubblicamente diverse volte l'ho detto abbiamo stavamo lavorando
I candidati del centrosinistra non erano nemmeno due diventano tre
Quello del partito democratico quello dell'Italia dei Valori e la sinistra antagonista era pro non aveva scampo doveva fare il terzo chi c'andava a votare
Nemmeno quei la metà che c'è andato
Dei nostri popoli
Questa è la ragione e poi dopo il giudizio che un ciak se sbaglia siamo che ma la spiegazione questa caro Giorgio Carotti ha non è stato solo Giorgio su questo è una cosa serissima
Questa dell'Europa
Guardate io quando parlo quando parla ai cattolici ai nostri così
Mi ho sempre detto ho fatto un'equiparazione tra i risultati delle grandi socialdemocrazie europee degli anni Trenta
E di una democrazia italiana nella con l'abbiano giocato un ruolo punica tonici
Sembravano tutte e due le esperienze mettono al centro il rispetto alla persona non ma io vi chiedo
Innanzitutto sapete che cos'è il partito democratico con lo debbo dire qui lo sappiamo tutti l'abbiamo fatta assieme abbiamo abbandonato le vecchie case e l'abbiamo fatto
Ma in un Paese come l'Italia in quanti punti e in quali punti di qualità si informano i giovani
Si formano laicamente solo in una grande cultura che in Italia insomma è molto intrecciata o abbiamo canali di afflusso alla politica alla società
Al al preoccuparsi dalla cosa pubblica da molti dei centri di formazione eccetera
Non siamo il partito democratico ne abbiamo un po'speriamo di averne più che non che sono di formazione anche cattolica anche liberale
Liberaldemocratica
Si può abbandonare la propria casa per stare qui del partito democratico come si fa un giovane cresciuto lì dove la presenza della destra è molto forte in questi punti di formazione degli adesso noi
Non non voglio morire socialista io come tutti insomma e in questo un problema personale ma
Il problema delle solo due cose proprio squilibrate morire socialista che normale no è che il partito non ha interesse a questo
Il partito si limitate e non politica un giovane che viene dall'esperienza per della della formazione in campo cristiano e chiese di già adesso noi siamo socialisti in euro qualcuno il poker ma ci sono stati certo che ci sono stati cioè no no cioè no ci sono stati anche nelle liste coi socialisti
Io sto parlando di un'altra cosa di una cultura
Che si intreccia dentro il partito democratico
E che vuole rispetto come gli altri quindi da una cosa
Che per uno esperto dalla politica degli anni di esperienza può essere niente è una barriera assolutamente immagini Malika abile per giovani che vengono la formazione diverso
Ultimatum
Per favore non scherziamo
Non è che a me se ci fossero questioni da porre ultimatum
Questo non voglio dire mica vi voglio almeno questa mattina che in qualche testa di persone che sono De Vito morte in una certa direzione no riflettete
Perché questo secondo me mette un limite spaventoso almeno oggi
Alla possibilità di crescita in Italia del Partito Democratico e non voglio parlare di cose oggi le culture politiche europee cosa sono se sono venti hanno prospettive certo cioè molto cambiamento
Ecco riflettiamoci io credo che sia necessario
Grazie
Gentiloni e quei Ranieri
Bene bene la relazione di Walter mi è sembrata
Mi è sembrata all'altezza della della situazione cioè dei dei rischi delle preoccupazioni
E delle opportunità che la situazione presente
Bene soprattutto credo quelle cinque idee forza
Che sono direi un
Un racconto di come affrontare la la crisi che che abbiamo
Sorride che ci sono delega
Un racconto della della crisi che abbiamo e di come affrontarla penso che quella racconto lo dobbiamo difendere
Non sarà facile che questo messaggio esca con la necessaria forza dalla dalla nostra riunione
Però abbiamo mille occasioni tutti noi poi di avere contatti con l'opinione pubblica con i media
Insomma credo che oggi quella promessa dice di fare un passo avanti nella definizione di un profilo che è sempre un profilo in movimento
è stata fatta anche con quelle cinque priorità non è che sono come un programma di venticinque questioni con quelle cinque priorità con cui dare una risposta alla situazione io dal dal cesto di Walter scelgo una ciliegia vorrei provare soltanto a rispondere a una interrogativo
Che mi sembra molto diffuso in questo momento
In questo periodo complicato in questo
In questo inverno in cui c'è parecchio scontento nelle nostre file l'interrogativo che già echeggiato nella nostra discussione esse in fondo il partito democratico sia più un problema o più una soluzione
Alle questioni che abbiamo davanti
E senza invece non debbano riemergere come talvolta riemergono è inutile che facciamo finta di niente nostalgie
Per esperienze diverse come se la risposta che abbiamo costruito negli ultimi dieci quindici anni fosse una risposta tutto sommato inadeguate
Io credo che dobbiamo partire da dove partiva Alfredo Reichlin e cioè a dire che
Il nuovo secolo cambia le cose anche per la politica
Molti di noi hanno cominciato a far politica
Negli anni Novanta o comunque a farla in modo nell'ambito parlamentare diciamo così negli anni novanta
Negli anni dell'intervallo tra tra la caduta del muro e il crollo delle Torri gemelle dell'intervallo tra il secolo breve il nuovo secolo in quegli anni in cui sembrava tutto molto diverso da come è la situazione di oggi
La fine della storia la politica anche la politica riformista ridotta molto a tecnici ISMU a professionalità le differenze tra gli schieramenti politici che assomigliavano come molti hanno detto a differenze tra la Coca Cola e la Pepsi-Cola
Oggi siamo in un quadro completamente diverso
La politica e la storia sono tornate alla grande
Dal crollo del delle torri gemelle al crollo di Lehman Brothers adesso siamo direi completamente del nuovo secolo
In questo contesto i soggetti politici hanno vissuto
Negli anni dell'intervallo e continuano a vivere a vivere una deriva di cui dobbiamo tenere conto
Primo l'allentamento dei vincoli ideologici e poi dei vincoli etici e poi dei vincoli di semplice solidarietà organizzativa all'interno dei partiti è un processo che abbiamo visto da vicino
L'accentuarsi del del presenti Isma'e dell'inseguimento della visibilità televisiva
L'incremento dei poteri a livello locale
E addirittura mentre a livello centrale c'è stata una forte diminuzione l'incremento del ruolo della politica e delle istituzioni nell'influenzare l'economia a livello locale e nelle regioni in modo particolare
Queste tendenze credo abbiano determinato il rischio di una specie di personalizzazione senza valori
E talvolta persino opaca della politica
Di quello che volete il mio ex vicesindaco Walter Tocci ha dei una volta definì uno strano mix tra il vecchio notabilato e la nuova televisione una specie di notabilato televisivo
Che è un tassello di una deriva più generale che qualcuno ha chiamato il rischio di una democrazia senza libertà
La destra questo processo ha risposto in un modo che credo si va definendo sempre più precisamente non è normalmente adesso non c'è tempo per analisi
Lo definiamo con o con il termine populismo cesarismo il mix tra queste cose
Certamente ha risposto portando alle estreme conseguenze
L'idea di un soggetti politici sostanzialmente estranei a dinamiche di partecipazione democratica e di decisione democratica
è cambiata l'ideologia della destra ne parlava prima mi sembra garofani ne ha parlato spesso Aldo Schiavone
Da un'ideologia iper moderna ideologia della Milano da bere quella che il linguaggio del corpo del presidente del Consiglio tuttora richiama a un'ideologia perfino antimoderna in qualche in qualche impostazione che cerca non le sicurezza in una promessa di futuro ma le sicurezze in un ritorno al passato è cambiata l'ideologia ma la struttura del del partito l'idea del populismo è rimasta invariata o addirittura è degenerata ulteriormente
Noi che facciamo di fronte a questa situazione a questa deriva
Stiamo fermi al secolo scorso
Alimentiamo la Nostalgia
Descrivendo realtà che pure abbiamo vissuto Cono Sud o nei partiti di allora
Anche nel loro progressivo Rin sentimento nelle difficoltà che hanno avuto descrivendola come una specie di El Dorado
Oppure c'è un'uscita in senso diverso da quella crisi diverso e opposto da quello del del populismo io penso che il partito democratico è nato esattamente per affermare che esiste una uscita in senso diverso
Le identità del Novecento sono rinsecchite certo che sono rinsecchite e noi abbiamo deciso insieme
Di non inseguire l Dio non aggrapparsi a quei brandelli di identità ma di fare una cosa molto difficile cioè di costruire insieme una nuova identità plurale
Una grande tenda
E dice accettare la sfida di portare questa nuova identità plurale anche in Europa
Perché negarla in Europa sarebbe come non averla costruita anche da noi i partiti sono esausti dal punto di vista organizzativo il loro modello storico esausto addirittura noi abbiamo molti partiti nel panorama italiano compresi anche alcuni nostri
Alleati nelle ultime elezioni per i quali la disponibilità delle risorse economiche del finanziamento pubblico è fatto privato dei leader dei partiti
Noi che facciamo facciamo una cosa molto audace e cioè introduciamo nel modello storico di partito del Novecento
Una innovazione per renderlo più democratico più partecipato addirittura udite udite contendibile
Cioè un partito nel quale si può decidere che qualcuno vince e qualcuno perde
Allora partiamo da questo la nostra vita democratica della Margherita dei DS e di altre esperienze non è che fosse florida e adesso rischiamo grinze Chimento perfetto delle primarie
Non ci raccontiamo una storia di questo genere dice diciamo che abbiamo tutti vissuto la fatica e la difficoltà della partecipazione dei partiti
E che abbiamo azzardato una risposta che va nella direzione esattamente opposta della risposta del populismo Cesaris quindi non dobbiamo aver paura
Della grande tenda tantomeno dobbiamo avere Nostalgia di centralismi democratici
Semmai si dovrebbe piacere l'idea di una discussione politica che diventa finalmente confronto di idee di contenuto in cui qualche volta si vota anche nei nostri organismi non dobbiamo avere paura delle primarie che certo contengono un rischio quando si prende una vena
Dal sistema americano e la in sincerità in un modello europeo senza voler negare il modello europeo perché noi non vogliamo trasformare il partito democratico in un comitato elettorale
Vogliamo innestare quella vena nel nel quadro europeo si rischia un iper ossigenazione di un corpo rinsecchito
Ma una reazione di rigetto difensiva e l'ultima cosa che noi possiamo fare io non condivido
E ho quasi finito la paura del meccanismo delle primarie che sento aleggiare dentro il partito penso che dobbiamo ragionare su come si rivitalizza la nostra struttura in generale del partito
Non tornando indietro ma rendendo compatibile questa grande innovazione con la realtà di un partito europeo il cui problema principale lo sintetizzava sedute benissimo Claudio Burlando è che è un partito che deve farsi trovare molto spesso la risposta è semplice
Il motivo per cui non ci facciamo trovare poi potrebbe esser lungo spesso a che fare anche con i meccanismi della legge elettorale con il fatto che molti essendo nominati magari il sabato la domenica
Fanno altro no ma il la risposta non è tornare indietro dall'innovazione e adattare la nostra macchina alla forza dell'innovazione ho concluso dicendo solo
Una cosa noi oggi
Credo spero che decideremo
Di dare più forza a la leadership del partito democratico da Veltroni al termine di questa riunione in due direzioni la prima è quella di imporre una nostra agenda la discussione pubblica
A come affrontare la crisi è la questione principale perché quello che i nostri elettori si aspetta
E la seconda e di portare nelle strutture del partito a livello periferico quella richiesta di innovazione che oggi c'è se un errore abbiamo fatto in questi mesi
Non è stato quello di scegliere la via dell'innovazione è stato quello di lasciarla
Ai proclami e ad alcune scelte nazionali e di non fare la fatica di portarle nel territorio
Ed è quello che credo Walter deve fare insieme a tutti noi per far sì che davvero il partito democratico non sia il problema ma almeno in parte la soluzione
Ranieri grazie poi Morassut
Va bene io apprezzo lo sforzo di Veltroni di delineare una via d'uscita dalle difficoltà in cui versa il Partito Democratico e comprendo l'ansia che traspariva dalle sue
Dalle sue parole
Per andare subito al sodo nella ricerca delle cause delle difficoltà io penso che dopo le elezioni noi non abbiamo lavorato in modo convincente allo sviluppo della linea politica delineata nei suoi caratteri essenziali nel discorso al Lingotto
Una linea che faceva perno su due novità
Metteva coraggiosamente in campo la necessità del reciproco riconoscimento tra forze che si contendono il governo del Paese
Una novità importante anche se si accompagnò ad una scelta
L'intesa con Di Pietro che contraddiceva il proposito principale del partito democratico per una spinta verso il reciproco riconoscimenti
L'altra novità era la fine delle coalizioni artificiose quelle che per due volte in dieci anni arrivano condotto alla sconfitta di Prodi
Ecco occorreva lavorare intorno a questo nucleo di strategia politica sviluppando si trattava per esempio di ricondurre al suo significato originario l'ASPI la la la la la vocazione maggioritaria cioè l'aspirazione del partito democratico a competere per affermare la propria funzione centrale nel sistema politico di questo si tratta
E occorreva lavorare quindi costruendo un profilo programmatico ideale e culturale del partito adeguato ad una tale ambizione
In realtà le cose sono andate per alcuni versi diversamente
Ricordo cos'è accaduto tra aprile e luglio quando si è scatenato contro il tentativo di mantenere uno spazio parlamentare aperto al confronto
Sui temi istituzionali e della giustizia l'iradiddio un fuoco di sbarramento che ha condizionato la nostra condotto la stessa disputa sulle alleanze a me è parsa impostata male e se ne è discusso per mesi ma lo si è fatto senza considerare il mutamento che si era determinato nel panorama politico parlamentare dopo le elezioni di aprile
So bene che dare sostanza culturale e programmatica la strategia della vocazione maggioritaria impresa difficile
Ma non è certo più realistica una riedizione del centrosinistra o dell'Unione sarebbe difficile considerare competitiva con la destra un'alleanza che mettesse insieme il PD il centro di Casini quello che emergerà dal travaglio della sinistra radicale perché al di là della fattibilità saremmo ad una coalizione litigiosa incoerente che lascerebbe nelle mani della destra il governo del Paese
Ecco perché noi siamo obbligati allo sviluppo e all'arricchimento della linea della vocazione maggioritaria questa è la realtà
In quanto a Di Pietro e il problema non è la formalizzazione di una rottura il problema è recuperare in quanto partito democratico un'egemonia politico-culturale nel condurre l'opposizione
Di Pietro vive sulla reciproca negazione tra le forze politiche
Vive solo nel quadro del disconoscimento altrimenti gli mancherebbe l'aria in cui respira
Ha ragione quindi Walter il problema vero è ritrovare la capacità di parlare a un Paese in crisi fornendo risposte alle anzi alle preoccupazioni degli italiani
E facendo i conti con un governo che si presenta con un impianto programmatico che noi contrastiamo ma che non è liquidabile in quattro battute o a colpi di scioperi generali condotti dalla sola CGIL
Io credo che ci sia ancora troppa
Povertà di analisi della destra in Italia il voto di aprile esprime una tendenza alla stabilizzazione di una egemonia politica del centrodestra di non Breve Periodo
Ecco per la complessità della nostra battaglia ed ecco perché occorre un lavoro di lunga lena senza illusioni
Sui tempi di un rovesciamento della situazione politica in Italia nella relazione
C'è uno sforzo per definire i contenuti di un progetto per l'Italia
La linea è quella di riorientare l'economia italiana spostando risorse verso investimenti
Per valorizzare il capitale nano infrastrutture c'è da mostrare coraggio
Andando senza complessi al confronto per soluzioni condivise su alcune riforme con il centro destra dalla riforma elettorale alla giustizia
Concludo questa sfida può assumere Arlas solo un partito democratico più solido più sicuro di sé
Ma qual è l'aspetto più preoccupante nella vita del partito democratico oggi
Aspetto più preoccupante che stenta a prodursi un cemento politico ideale in grado di tenere insieme il Partito Democratico al di là delle distinzioni inevitabili una formazione pluralista
Se non si risolve questo problema il partito democratico diventa un contenitore di gruppi separati e contrapposti cosa fare allora io sono convinto che occorra spostare il processo di integrazione tra le forze promotrici del partito democratico più in profondità a livello culturale scommettere ancora ed era questa l'indicazione più lungimirante di Scoppola scommettere sulla possibilità fecondità di rielaborazione tra valori cristiani principi dell'umanesimo socialista libertà dei moderni una rielaborazione che consenta di mettere capo ad una cultura nuova
Più attrezzata capace di rispondere alle domande impegnative della nostra epoca questo dovrà essere il cemento politico ideale in grado di tenere insieme il partito democratico al di là delle sue differenziazione e lavorando a questo intreccio di culture e identità
Che si può individuare il modo migliore per affrontare anche il tema della collocazione del partito democratico nella dialettica politica europea
Consapevoli della novità rappresentata dal Pd
Ma senza ritenere che un partito democratico
Nella dialettica europea Possa isolarsi da componenti di centrosinistra anch'esse impegnate in una ricerca di nuovi impostazioni programmatiche
E culturali ma tuttavia essenziali per condurre una battaglia su scala su scala continentale
Grazie
Morassut voi Lanzillotta
Ma tra i vari spunti della relazione
Del segretario ce n'è uno in particolare che mentre mi preme sottolineare ed è il nesso che emerge dalla sua analisi tra la crisi sistemica che ne stiamo attraversando sociale di carattere internazionale e la crisi democratica
Ora il paese di crisi democratica nel corso del dopoguerra ne ha conosciute tante ma ha sempre reagito alla fine positivamente il sistema dei partiti movimento sindacale nel suo complesso la società civile
Il punto di fondo nel quale ora noi ci troviamo drammatico è che le due crisi si sommano e che il Paese la traversa ci arriva con tremende debolezze
Il centro di questa crisi è la caduta sociale organiche anche qui è stato ricordato in molti interventi dei ceti medi cioè di quella pietra angolare di ogni società capitalistica avanzata che anche parte delle nostre storie e che è portatrice di quei valori nazionali e di quella valore della famiglia unificante sul piano sociale di quei valori nazionali
Che sono paradossalmente ora sottratti da proposte politiche localistiche che catturano nel nostro Paese è proprio buona parte dei ceti medi al nord al sud e anche nel centro Italia come abbiamo visto nel voto dell'Abruzzo e precedentemente
Del Molise
Una crisi che dipende da fenomeni internazionali ma che voglio dire nel caso dell'Italia proprio per i nostri ritardi
Fa emergere alcuni punti importanti anche della nostra agenda riformista e concreti che riguardano il tema della casa
Dell'istruzione
E della sanità si appartiene a dei ceti medi si è parte di una parte mediana della società e dei suoi valori se si può avere un tetto se si possono mandare i figli a scuola e si ci si può curare
Il modo economico e accessibile per tutti
Questa crisi produce una paura
Reichlin ha ricordato benissimo sul piano storico cos'è stata questa paura negli anni Venti
Intorno all'egemonia o con lo schiacciamento dei ceti medi si è disegnato il Novecento con il nazismo e con il fascismo in termini di cattura con la valorizzazione dei ceti medi con le politiche del new deal
Con lo schiacciamento dei ceti medi nello stalinismo sovietico
Nei assistiamo a fenomeni che sembrano diversi ma apparentemente sono ricollegabili a questo tema la scelta su Obama riguarda gran parte della middle class americana ma nello stesso tempo molti Paesi europei attraversano crisi profondissima e proprio per questo motivo che arrivano anche a mettere in discussione l'integrità nazionale dei Paesi che riguarda l'Italia riguarda un grande Paese come il Belgio
Di fronte a questo mi domando se la risposta socialista
La prospettiva socialista
è la risposta giusta per questa crisi sistemica e profonda non sembrerebbe
Dall'esito elettorale dalla tenuta delle forze socialiste in tutta Europa c'è quindi un tema di miglioramento e di innovazione della tradizione socialista che è quello che è posto dall'esistenza del Partito Democratico in Italia e mi domando anche se
Il tema per noi in Italia
Sia nel far valere la nostra vocazione maggioritaria restare fermi al solo dato delle alleanze sono più di dieci anni che nel Paese ci si interroga se si debba essere più vicini o meno vicini al centro ma il punto di fondo non è questo
E che la nostra vocazione maggioritaria si spende si gioca nella battaglia economica e sociale per dare la risposta a questo nodo rispetto al quale il tema delle alleanze un tema importante ma in fondo
Tattico e di manovra ci sono due risposte in campo
Rispetto a questo profondo abisso che si apre la risposta della destra le paure le ideologia di Berlusconi
L'aggressione alla democrazia e c'è la risposta democratica riformista che è piena di opportunità qui Tonini l'ha ricordato cambia la scala dei valori si aprono scenari nuovi ma abbiamo visto anche in questi mesi come il nostro lavoro la manifestazione del venticinque ottobre il voto di Trento ci apre degli spiragli forti anche di fronte alle difficoltà di questo governo e alle sue
Risposte inefficaci
Intercettare mono il vero il vento se ci sarà di Obama
Il vento degli Stati Uniti di cambiamento questo non è detto se noi non costruiamo il partito democratico così come l'abbiamo cercato dal quattordici ottobre ad oggi costruire il partito democratico secondo me e secondo la mia esperienza
Significa cercare un partito strutturato
Nei territori nei luoghi di lavoro nei luoghi di studio di studio che valorizzi le organizzazioni territoriali le facce esprimere ed essere presenti le faccia contare nelle regole interne del partito
Un partito che
Viva la sua dimensione democratica a tutto tondo che cambi la qualità e la natura della sua vita Interna costruendo una democrazia pluralista
Di dibattito tra i componenti e le esperienze ma anche una democrazia dall'alto e dal basso che abbia dei momenti profondi di consultazione di verifica dei gruppi dirigenti anche rispetto al ruolo dei nostri iscritti in un equilibrio tra poteri
Dove non è possibile attribuire grande responsabilità ad un segretario eletto da tre milioni di iscritti e poi non attribuirgli nei passaggi decisivi anche i poteri fondamentali semmai anche sostitutivi
E per questo sono d'accordo con la proposta del segretario di intervento in situazioni anche di degenerazione qualora si potessero determinare terzo e concludo rapidamente un partito riformista di massa che cosa significa significa avere un partito pensare e lavorare per un partito
Che metta insieme il pragmatismo delle cose concrete delle proposte politiche e le idealità che tengono insieme una rete di massa cioè qualcosa di diverso dai partiti che abbiamo conosciuto dai partiti di massa che abbiamo conosciute che sono dietro le nostre spalle e che univano se mai utopia
E ideologia e in altre situazioni potere e ideologia ed infine un partito che dia spazio alle giovani generazioni perché ce ne sono in giro se giriamo le nostre organizzazioni territoriali
Allora se questo è sinteticamente fondare e costruire il partito democratico
Il tema delle alleanze come deve porsi
Per non ripetere l'esperienza dell'Unione che semmai ha sofferto proprio dell'assenza di un soggetto politico organizzato riformista nella società
Diceva Follini la Democrazia Cristiana non sarebbe stata quello che è stata se non avesse costruito una certa idea delle alleanze e questo è vero ma è anche vero che le scelte della DC di De Gasperi
In quegli anni
Nascevano anche da una identità e da un radicamento forte di quel partito nella società senza i quali non sarebbero bastate le alleanze per resistere alle spinte clericali
Infine
Alcune riflessioni sincere sulla questione morale per concludere io penso che nel Paese esista e ho concluso
Esista una questione morale
Diffusa larga e gravissima
Sono sempre più ampi settori della società imprenditoriali personali familiari
Attraversati dalla necessità di votarsi a un qualche santo in paradiso per andare avanti e questo nasce dal fatto che in questi anni c'è stato uno sfondamento anche culturale
Della sovrapposizione tra ruolo pubblico per ruolo privato prodotto da quindici anni
Di berlusconismo non sono i partiti forti la causa della questione morale ma sono i partiti deboli e la crescita semmai di tanti notabilato atti locali e generali
Noi non siamo il centro della questione morale e dobbiamo dirlo reagendo con fermezza e con orgoglio rivendicando la carattere fondamentalmente sano del nostro partito però attenzione dobbiamo respingere da un lato la tentazione in queste ore di cadere dentro una teoria del complotto di reagire come se ci fosse da reagire ad una teoria il complotto
Ma allo stesso tempo stare lontani e respingere una teoria della contiguità che ci viene avanzata semmai a volte da sinistra
Per cui siamo un partito riformista e quando si governa si dialoga anche con i cosiddetti poteri forti si può andare ad un incontro con qualcuno che appartiene ai cosiddetti poteri forti ma questo non significa appartenere e aderire ad un comportamenti che chiamano in casa causa una questione morale qual è il punto però fondamentale secondo me
E che noi dobbiamo rilanciare un modo e qui l'ha detto Veltroni sono su questo d'accordo di selezionare la nostra classe dirigente i nostri eletti non può essere in un Paese che la classe dirigente gli eletti le amministrazioni vengano eletti o attraverso le liste bloccate parlamentari o attraverso un sistema come quello della preferenza unica che troppo spesso soprattutto nelle realtà locali crea alimenta per sempre consolida potentati reti e cordate si abbiamo fianco scoperto è questo
Grazie
Lanzillotta e poi Giaretta
Io credo che questa mattina parte era rilanciato rielaborato e
Dato una visione evolutiva di quella che era stata l'agenda fondante del Partito democratico con la il discorso del Lingotto
E quello e di e di questa relazione io condivido molte cose
Quello che però deve essere la nostra preoccupazione da oggi in avanti riuscire a fare ciò che in fondo non siamo riusciti a fare in questi mesi
Cioè travasare quella spinta e quello spirito di innovazione di modernizzazione del Paese nell'azione quotidiana del partito democratico cioè nella sua azione politica
Trasformare quella che è la visione che oggi il segretario ci ha dato nell'agenda politica che il Partito Democratico riesce a dare alla vita istituzionale e all'azione quotidiana e qui io credo francamente una punto di grande preoccupazione che credo vada affrontato anche perché questa discussione che è molto alta molto prospettica
Credo debba calarsi anche nella realtà delle vicende che noi stiamo vivendo e che diciamo chi ci guarda chi ci ascolta con grande disorientamento con grande apprensione tutto quello che è il nostro elettorato l'opinione pubblica ha spetta da questa giornata e cioè la la preoccupazione è che ci sia una saldatura in questo momento
Tra la crisi economica che richiede una forte capacità di innovazione
Da parte della politica e quindi del partito democratico con quella che è invece la crisi politica e tutti gli avvenimenti anche di carattere giudiziario che aggravano
La crisi politica e che quindi questi avvenimenti in qualche modo condizionino e dei potenti sino la capacità di innovazione del partito democratico
E allora io credo che questo punto va affrontato con proposte
Specifiche come iniziativa che segni la determinazione del partito ad affrontare questa questione che sta emergendo in termini politici
E sottolineo politici istituzionali e riformisti e non in termini moralistici
Allora noi dobbiamo essere consapevoli di quello che è stato la trasformazione del potere delle regioni e degli enti locali negli ultimi quindici anni in questo Paese
C'è stata una grande stagione di rinnovamento di emersione di una nuova classe politica
Che veniva proprio dal territorio accumuli nel corso degli anni ha comincia a partire in parte dal Duemila in particolare sono stati dati ulteriori enormi poteri di funzioni e di risorse finanziarie e rispetto a questi non è stato adeguato io credo che il sistema di azione il sistema organizzativo noi dobbiamo dire perché
Il giudizio sul Partito democratico del cittadino quando vede il partito democratico nazionale
Non può che essere ricavato e saldarsi con la sua percezione che del partito democratico ha sul territorio e allora se noi governiamo il settanta per cento delle regioni e degli enti locali
Questo alla qualità dell'azione politica e del modo con cui Partito Democratico opera sull'economia e sulla società
Territoriale e locale segna il rapporto col Partito nazionale allora noi dobbiamo dirci con grande chiarezza cari amici che la percezione dei cittadini nei confronti del potere locale che pervade tutti i settori dell'economia e della società
E quella di partiti che intermediano tutte le attività della vita quotidiana delle persone questo è una percezione molto diffusa e io penso che questo noi lo dobbiamo interrompere comunque le riforme e con quelle nuove regole che riducano il peso della politica nella gestione di una serie di attività
Economiche sociali e Ricci hanno anche a organismi più intermezzi più indipendenti quelle funzioni che sono proprie dell'amministrazione in base alla nostra Costituzione
E che una per il combinato disposto di fine dei controlli diffusione dello spoil system ma diffusione delle società pubbliche gestite da personale con rapporti fiduciari ha totalmente fatto cadere guardate che questa non va sottovalutata e non va sottovalutata la resistenza al cambiamento perché io credo che la resistenza che è nata in modo trasversale da tutte le forze politiche compreso il Partito democratico alle riforme che sono state proposta negli anni scorsi
Nasce proprio da qui resistenza al cambiamento di quello che è stato un'evoluzione io alla fine una degenerazione di questo modello e che rischia di rendere poco forte poco autorevole poco credibile l'azione nazionale del partito democratico
Altri due punti vorrei toccare uno e finisco rapidamente Partito Democratico è un Europa guardate
Ha detto Marini ai alcune considerazioni io volevo vorrei solo dire questo come noi possiamo dire che l'il progetto del Partito Democratico e il Progetto che guarda le sfide del nuovo secolo se la dimensione europea che è quella del nuovo secolo
Riprende declinate li soluzioni politiche del Novecento è una contraddizione culturalmente insanabile anche perché proprio in Europa che il socialismo ai più in crisi e più in declino e non riesce a recepire
Quelle spinte liberaldemocratiche ambientaliste che sono invece l'innovazione dell'identità del futuro del partito democratico e infine il partito
Anche qui io credo io sono meno
Forse diplomatica penso che con sincerità è pure senza vittimismi dobbiamo dirci che c'è un grande male a essere il partito democratico molti non si sentono spesso a casa loro si spense sentono di essere marginali ma io son d'accordo con Gentiloni non bisogna avere nostalgia del passato perché non è nel passato la soluzione allora la soluzione qual è quella di dare e qui ci vuole una determinazione molto forte della leadership nazionale
è
Forza a quell'idea di partito nuovo in cui l'arte Power del partito tradizionale di apparato
Così detto territorialmente radicato si sposa e non comprime quello che un partito che si è chiara
Deve esercitare maggiormente un soft power non so paura di idee di Progetto di affascinazione di aggregazione di opinione pubblica ecco noi questo ancora non l'abbiamo trovato e la percezione è che ci sia una grande urgenza su questo tema per fare sì che non ci sia frammentazione non ci sia come dire una perdita
E una disseminazione di energie che alla fine non ci troveremmo e io credo che appunto il problema di oggi del Partito Democratico e questa ancora
Esistenza di distanza tra il volere il essere quotidiano
E però è una distanza che dobbiamo rapidamente colmare perché il fattore tempo è un fattore decisivo per la riuscita di questo progetto grande
Grazie
Chiare Barbati
Ringrazio il segretario per la sua bella relazione per essere
Partito dal grande tema della giustizia sociale
Parliamo tanto di giustizia ne dobbiamo parlare ma di giustizia sociale rischiamo anche noi di parlarne poco
E di non aver e l'uso la grande questione che riguarda il nostro partito l'indebolimento dopo
La sconfitta e rispetto alle attese
Del progetto politico del profilo programmatico della capacità di costruire davvero il partito nuovo hai ricevuto Walter ieri l'ho ricevuto anch'io
Una lettera dei dodici consiglieri regionali del partito democratico della mia regione non la leggo tutta ma insomma ci dicono che ha assunto l'onere di creare attese speranze anche la conseguente grande responsabilità di non disattenda Arlette
Ma constatiamo con amarezza che l'attuale dirigenza nazionale sembra più esprimere preoccupazioni per la propria visibilità piuttosto che rispondere alle attese della base del partito c'è questo dicono
Dodici consiglieri regionali dobbiamo capire che la nostra capacità deve essere di sviluppare quei contenuti della relazione parto anch'io dalla consapevolezza che dobbiamo avere che ci misuriamo nei prossimi mesi con una crisi economica che per intensità durata e profondità non non è conosciuta della storia recente del nostro Paese
Vedremo fenomeni sociali che abbiamo rimosso dalla memoria collettiva una ampliarsi in dimensioni inedite della disoccupazione tutto questo
Con una rappresentanza politica sociale molto più fragile e molto più debole del passato con una frammentazione della Società molto più elevata
Il paese è chiamato ad un altro enorme passaggio direbbe come diceva RAI per in un bel articolo sull'Unità di qualche tempo fa la nostra la responsabilità di non aver capito l'enorme Travaglio che il popolo italiano negli ultimi anni ha dovuto subire
Quando la storia ci insegna che quando la crisi economica si accompagna ad una crisi istituzionale
Gli esiti possono essere realmente drammatici quando non c'è più fiducia che il futuro sia migliore quando si vede che le istituzioni non danno le risposte
Belsito può essere quello del populismo o in direzione autoritaria
Nelle forme moderne in cui questo avviene o anche in una direzione di un rancore generalizzato che potremmo chiamare in Italia giustizialismo
Quindi da questa crisi dobbiamo ben capire chi potrà uscire vincente che e chi perdente e quale natura di democrazia uscirà perché non sarà eguale a prima
E in fondo anche questa cosiddetta questione morale si collega come sempre quando la politica è debole e quando la politica non è autorevole
I gesti gli atti anche doverosi di altri poteri dello Stato assumono una dimensione fuori scala
Io vorrei dirvi sono sufficientemente anzi hanno per ricordare cosa è stata Tangentopoli
Non illudiamoci non illudete ivi che i codici etici i decreti di espulsione risolvono i problemi
Io ricordo quando progetta Russo Jervolino era presidente del consiglio nazionale della Democrazia cristiana e faceva un decreto di espulsione al giorno ne ho ricevuto uno anch'io
A seconda degli esiti di indagini preliminari
Decreti a comando del singolo magistrato è una strada sbagliata
Sbagliata perché è sbagliato il concetto di sei sbagliato perché la politica deve essere capace di giudicare io allora non contesta il fatto naturalmente che il partito interveniste ma che il partito si rifiutava di entrare nel merito della storia delle singole persone
Io penso che non sia questa la strada penso che sia un'altra vedete da queste indagini vedremo l'esito naturalmente
Penale ma possiamo dire che emerge comunque un drammatico allentamento dell'etica pubblica e un'idea di una politica che vuole sempre più estendere la propria intermediazione anche nei campi in cui non è necessaria
E senza rendersi conto da strumento di guida diventa strumento al servizio del potere economico che c'è
Allora facciamo quello che compete a noi
Certo anche un maggior rigore della selezione della classe dirigente
Quando compete a noi dobbiamo essere capaci scusate io non voglio qui polemizzare ma Villari è entrato in Parlamento
Parlamentari bravi faccio due nomi per chi fa vita parlamentare lo sa come voce come D'Andrea sono rimasti fuori
Quando selezioniamo noi dobbiamo essere capaci di un rigore etica quali valori indichiamo ai nostri dirigenti periferici
Va beh io mi fermo lì quelli che conosco meglio poi le riforme necessarie lo ricordava Linda
Quanta fatica anche per noi di ridurre quegli spazi di organizzazione del potere locale di società
A capitale pubblico con regole di diritto privato quanta difficoltà a dire
Gli enti quando servono le comunità montane quando servono
E i costi della politica
Di abbiamo Rink abbiamo comprato il libro che abbiamo letto un po'infastiditi ma nelle case di milioni di italiani quelli prono entrato e quanta fatica caro Enrico Morando no anche della fase parlamentare di affrontare questi temi
Termino per dire quindi la crisi deve essere la la
Siamo l'orientamento delle nostre proposte occorre un gruppo dirigente appassionato che faccia capire ai nostri elettori che Elia esercitiamo il meglio di noi guardate si dicono per forza delle cose banali ma quando si gira
Ci chiedono ma perché avete due televisioni ma perché i segretari amministrativi litigano su sessanta dipendenti ci chiedono queste cose semplici fa più male queste cose delle cose importanti
Termino solo per dire sul partito visto che sono un segretario regionale
Noi segretari del Nord abbiamo discusso su quale sia la forma fra partito più opportuna abbiamo detto di no a un partito del Nord per un motivo molto semplice che non potrebbe esistere un partito nazionale
Se la parte più ricca del Paese va per conto suo
E sarebbe una frammentazione di partiti locali che non è non sarebbe adeguata a questa sfida però
Però
Noi abbiamo fatto la sfida dell'innovazione di un partito veramente federale guardate che se stiamo fermi la gente segue l'idea del partito del Nord
Io sono stato in difficoltà a far passare questa linea perché se non dimostriamo che siamo capaci di farlo sul serio questo partito federale allora
Non c'è novità possibile
Termino solo per dire battere usiamo tanto la parola innovazione poco la parola rinnovamento il rinnovamento lo dobbiamo fare ma non lo non serve annunciarlo io sono diventato sindaco della mia città trentotto anni non perché c'era una regola perché ho vinto una battaglia politica contro un altro schieramento interno dalla mia
Ad
Ora l'unico modo di rinnovare e rendere veramente tutte le cariche democraticamente contendibili
Dunque adesso Sbarbati e poi Bassolino però vi faccio un attimo il quadro perché io ricevo continuamente qua persone che contemporaneamente chiedono di parlare e chiedono di finire presto
E le due cose conflitto no allora decisa ha ha finora hanno parlato diciannove persone stando su quasi tutte nei sette minuti ne mancano settantacinque
Quindi siccome spetta noi andiamo avanti nessuno deve tutti hanno diritto di parlare per otto Tidona cresta qua non ci sono non vedo alternative
No sono saltate fare tutte adesso
Passa
Bene
Per quali noto scritta soltanto fa sedute adesso forse qualcuno vi ha chiesto ieri parlare è stato perché avesse forse c'era la preoccupazione che non ci fossero sufficiente interventi
Quando qualche giorno fa onore
Letto un'esternazione del nostro segretario nazionale
Che diceva questo non è il mio partito ho avuto un colpo
E debbo dire che mi sono domandata doverosamente se questo è il mio partito
Per tutta una serie di considerazioni che oggi hanno trovato una chiarificazione nella relazione che Walter Veltroni ci ha fatto ma che io trovo bella per aver messo al centro della sua analisi lucida la disuguaglianza sociale ed è il tema il leit motiv che rincorre e pervade tutta la sua relazione
Ma mi perdoni Walter trovo in parte lacunosa su un'analisi che deve essere severe spietata sulla condizione del partito che non c'è
Che non è nato perché non è un partito di popolo perché non ha aperto a quella dimensione plurale alla quale Walter Veltroni degli do atto ha fatto sempre costante riferimento in tutte le sue analisi in tutte le dimensioni in cui ha parlato
Non c'è una dimensione plurale Walter perché c'è una realtà che si è chiusa a tenaglia
Su un patto di potere che è il vizio di nascita e continua ad essere il vizio anche della crescita o della non crescita del partito democratico un patto di potere
Tra le nomenclature DS e Dl che non consentono spazio alcuno a culture altre hai voglia a parlare delle culture del Novecento che sono combattute che oggi devono tornare a versare
Consapevoli di una responsabilità storica per la quale costruire una democrazia diversa nel nostro Paese autenticamente europea con una capacità di incidere anche sulle politiche nazionali europee e mondiali per quello che tu hai chiamato
Il multilateralismo la capacità di trovare percorsi diversi del mondo globale questo spazio ancora non c'è e allora questa analisi che avrebbe dovuto dire che c'è un'assenza di valori comuni
Un'assenza di valori comuni per la pluralità dell'identità che questo partito anche non trovano spazi veri di confronto serio
Che non trovano spazi Vieri per analizzare contenuti perché manca un progetto condiviso e se non c'è concetto condiviso quello che tu oggi hai cercato
Ha cercato di acque cercato di dare il la con le cinque priorità che ha individuato per le quali occorrerebbe appunto uno sforzo fortissimo e anche concreto operativo no per definire e soprattutto come dire in qualche modo inquadrare questo progetto in un'ottica che quella dell'innovazione che quella del cambiamento di tutte le parole d'ordine che tu hai lanciate conti da lanciare
Ma se questi spazi non ritroviamo se il partito non si apre se il partito è chiuso nel nostro se il partito non dialoga con le realtà parlamentari se il partito non dialoga con il territorio se non consente a culture e altri vi è sedersi e almeno di parlare perché questo accade per quanto mi riguarda nei confronti di coloro che vengono dalla mia tradizione repubblicana ma viene anche per quanto riguarda per nei confronti di coloro che vengono da se stessi cioè da dalla propria capacità di sentirsi responsabili di questo momento di grave crisi nazionale di grave crisi della politica e delle istituzioni io credo che noi dovremmo in qualche modo cambiare veramente la rotta e cercare di chiedere non tanto maggiori poteri che io credo tu abbia perché il plebiscitario con questa estate letto lo statuto che te lo consente
La realtà con cui ti sei mosso le cose che hai fatto le nomine che hai fatto per hanno ampiamente consentito i poteri tu ce l'hai è la possibilità di decidere come utilizzarli
Quella che devi sentire su se stesse non è richiedere a nessuno eh tu ha la responsabilità di gestire il potere in termini pienamente democratici dando corpo al e cose meravigliose che han detto e che però bisogna fare e allora quando Fassino diceva ogni parte contribuisce al tutto io sono pienamente d'accordo
Ma tutte le parti date cittadinanza dati respiro date possibilità di esserci nella partita
E non chiudete le porte perché se la realtà è quella che io ho visto e osservato del Piccolo Giro d'Italia che per quanto mi riguarda ho fatto dentro la mia dimensione perché c'è un patto Conte che io ho rispettato
Essere il gruppo del del dei democratici e avviare il percorso dello scioglimento
E io i patti Rispetto Walter ma il problema non era dare due posti ai repubblicani perché non siamo né questo anti
E non siamo neanche accattoni
Va bene o ricattatori quindi a questo punto il nostro problema il problema di portare la dimensione storica e culturale di un partito democratico nel suo DNA
Dentro quella nuova giovane aperta al futuro di un partito democratico per noi abbiamo sognato e perseguito per più di dieci anni ha sia Mattia sia ma tutti coloro che ci hanno lavorato
A questo punto io credo che la tua relazione debba essere veramente presa sul serio per le parti importanti che tu hai voluto delineare oggi delle cinque priorità ma anche nella dimensione vera
Di un'apertura al pluralismo che deve vedere più voci concorrenti per risolvere i problemi due cose mi preme sottolineare hai parlato della questione della riforma delle pensioni
Di forma del novantacinque oggi Brunetta lancia questo discorso delle donne quindi della prolungamento al lavoro per le donne in maniera così insomma
Abbastanza inopportuna in un momento gare come questo ancorché c'è l'Europa che si impegna e ci impone di farlo
Io ti chiedo su questa questione perché le riforme pensionistiche nega se fanno una volta l'anno
Apriamo un dibattito e un confronto perché un patto di cittadinanza e un patto sociale che si è fatto allora
Non può essere come dire cancellato con un colpo di spugna solo per rincorrere dietro alle politiche che il centro destra ogni giorno si inventa ho quasi finito per cortesia non ho mai parlato lasciami un minuto
Accanto a questa questione che riguarda le donne non solo le donne che ti dico detta Veltroni ha detto una cosa molto importante ha detto su queste disuguaglianze sociali dobbiamo intervenire e ha spiegato anche come e allora le disuguaglianze sociali sono anche disuguaglianze culturali sono qua disuguaglianza democratiche disuguaglianze di diritti e quindi dove mancano le pari opportunità non ci sono uguaglianza di diritti e neanche di doveri allora noi possiamo intervenire le politiche sul lavoro sono certamente un fatto serio importante per diminuire questi quegli anzi come le politiche della formazione ma non rincorriamo le politiche del centrodestra per favore perché se io mi devo attestare su una politica per il lavoro quale quella che Ichino propaganda sulla stampa su quella politica io non mi ci ritrovo e chiedo che il Partito Democratico
Faccia un serio aperto dibattito non possiamo trovarci a risolvere le questioni in quattro cinque minuti a livello di per commissioni parlamentari o addirittura in aula senza avere dietro un percorso di analisi e di studio severo che è necessario se nascono parrocchie o parrocchie dentro questo partito è perché manca il dibattito sui contenuti i contenuti sono il sale della politica il programma è il sale della politica il partito democratico si avvia finalmente elevate torna ad essere quel partito di popolo e a creare un partito di popolo che quello che serve grazie
Bassolino e poi Martella
Mi sembra che si è stata molto giusta la scelta di Walter Veltroni di ricominciare la sua relazione
Dando grande rilievo hanno il tema delle diseguaglianze sociali
Delle diseguaglianze sociali e possiamo giungere o come altra faccia della stessa medaglia
Della forte in mobilità sociale in un Paese come il nostro
Nel quale ancora di più di dieci di vent'anni fa
Otto
Nove
Figli Igd di lavoratori i suoi dieci hanno lo stesso destino di vita i otto nove su dieci della borghesia italiana hanno lo stesso destino di vita
Diseguaglianza ed immobilità che possono crescere ancora di più dentro una crisi tanto forte che mordendo il nord e morde morderà ancora di più nel Mezzogiorno d'Italia
Fino al rischio
Siamo già al limite
Da vero di forme di separazione di fatto il rapporto unitario del Paese
Per questo mi sembra giusto la sollecitazione ad una forte iniziativa
La manovra del governo fatta a luglio e definita all'ora anticipatrice in realtà essi dimostra urrà
Una manovra in forte ritardo rispetto all'aggravarsi della crisi affatto che la crisi incidere sulla economica reale IVA sulla economica strutturale
Cambiano e cambieranno tante cose
E noi dobbiamo spingere per misure non solo tampone e contingenti ma per misure strutturali
Misure di nuovo UE far
Sapendo bene che il nostro è l'unico grande Paese in Europa
Che in una una seria indennità di disoccupazione
Per i disoccupati e per i lavoratori che perdono il posto di lavoro
E vorrei aggiungere anche l'unico grande Paese europeo che non ha una politica di contrasto alla povertà
Di contrasto alle crescenti forme di povertà e dunque il tema di un muro were far e di misure per la ricerca e per la formazione in grado di tendere abbordare ad una diversa qualità dello sviluppo solo molto forti io penso che sia un dovere da parte nostra e spingere il Governo ad un confronto serio P. ad un rapporto impegnativo in Parlamento e in paese
Come avviene in altre grandi nazioni europee come è giusto dobbiamo farlo a livello nazionale dobbiamo farlo a livello locale
E dobbiamo farlo a anche e molto nelle istituzioni dove governiamo noi nelle situazioni più difficili
Anche innanzitutto in quelle politicamente più difficili come a Napoli in Campania dove
Una tempesta
Serie A c'è
E come in altre parti del mezzogiorno e del paese ed io penso che nella città di Napoli e in Campania sia importante cercare innanzitutto dia avvenire di andare ad una ridefinizione programmatica e una forte selezione degli obiettivi in maniera tale da rendere più Giara non soltanto se è giusto restare se ci sono le condizioni ma anche e soprattutto su che cosa perché cosa
Ma spingere i davanti le istituzioni cioè perché cosa pur valere la pena e vale la pena nell'interesse dei cittadini e dunque nel pieno rispetto dell'azione della magistratura spingere perché sul Tirreno dei problemi e della crisi vi sia una forte iniziativa vi sia come istituzioni e partito
Come istituzioni sapendo che dobbiamo governare una contraddizione in diverse parti del Paese
Ed è la contraddizione tra un quadro politico che a livello nazionale non c'è più
Il quadro della vecchia Unione e alleanze che in molte situazioni locali comunali provinciali e regionali sei ancora e per noi il modo di governare questa contraddizione
A me pare un nudo politicamente delicato per le istituzioni e per il partito che deve muoversi ricercando io penso una sua doverosa e giusta autonomia autonomia rispetto alle istituzioni svolgendo il suo ruolo facendosi sentire dentro il quale
Un brivido molto l'espressione che Veltroni Yahoo
Usato ci sia fra tutti quanti noi in mezzo a tutti quanti noi a ogni livello la giusta solidarietà umana e politica un partito da fare sul territorio per tanti aspetti la cui costruzione vorrei dirlo in questo modo
Una importante riforma istituzionale e politica cioè non solo un patto organizzativo ma la costruzione del PD è una riforma politica e istituzionale un partito capace di costruire un futuro e di affrontare i problemi di fondo che solo davanti a noi pochi problemi io penso li abbiamo visti anche nelle recenti tornate elettorale
Quando il PD è stato in qualche modo un po'stretto tra una nascita
Giusta ma io penso minuta è intervenuta anche
Un po'oltre quello che era giusto
Siamo nati anche oltre una esigenza che io penso fosse già matura danni e invece una tornata elettorale arrivata troppo presto quando il partito
Incominciava appena nascere e noi siamo stati promessi come stretti in mezzo ad un certo punto tra questa nascita venuta tenuta un po'tardi necessaria di più ancora ed elezioni venute troppo presto e dunque problemi di fondo da affrontare che attengono alla nostra identità alle nostre alleanze da portare avanti su grandi scelte programmatiche qui e concludo
Io penso che noi non possiamo aviere un prima e un po'gli sul delicati sul delicato nudo dell'apporto tra identità alleanza
Io vengo da una tradizione diversa rispetto a quella Follini
Ma io penso che la nostra identità che noi dobbiamo costruire e rendere più forte noi la costruiamo in rapporto ai grandi temi del Paese e in rapporto alle in Comune alleanze da fare
Essendo chiaro che la vecchia unione e alle nostre spalle in un nessuno può guardare nostalgicamente a quella ma sapendo anche che l'attuale alleanza hanno voi e Italia dei poi Lori non ha di fronte a sé un futuro vero un futuro capace di esprimere come io penso e pensiamo tutti si è giusto fare l'ambizione ad essere una forza che aspira a governare
Che non si rassegna al fatto che ci sia un lungo ciclo del centrodestra
E vuole mettere intanto tutto quello che è possibile per porsi come alternativa di governo e dunque una identità che Mutu Rita anche dalle alleanze che riusciamo a costruire programmaticamente nelle esperienze del territorio alleanze da costruire
Con la sinistra più di governo che viene fuori anche dal terremoto che in corso a sinistra e guardando con grande attenzione al centro e alle forze che possono aderire una aspirazione di ricovero c'è insomma anche vi sono dei temi e problemi di linea
Che io pensi in parte possiamo affrontare nella conferenza programmatica e poi in un congresso ben preparato al momento giusto cercando di unire nel partito
Una necessaria e doverosa unità
E una discussione e riflessione nell'interesse di tutti quanti noi
Grazie Martella e poi basta le
Questa riunione della direzione si colloca come è stato detto in una fase di doppia emergenza dalla nostra vita politica
Un'emergenza e dobbiamo tenerne conto che riguarda il PD
Per esplodere di inchieste giudiziarie che hanno a che fare con il nostro insediamento politico ed amministrativo in alcune città
E io credo che da questo punto di vista si tratti di evitare polveroni
Di
Proprio perché abbiamo migliaia di amministratori perbene nel nostro Paese di individuare laddove ci sono responsabilità politiche
E di
Spazzare da noi qualsiasi forma di inquinamento
Siamo poi di fronte ad un'altra emergenza
Un'emergenza che riguarda il Paese
Con una situazione finanziaria ed economica sempre più difficile
Che mette in discussione assetti profondi della nostra società che mette in discussione la stessa tenuta del Paese il suo tessuto sociale e produttivo
Ecco io penso che il Pd debba essere all'altezza di questa doppia sfida il passaggio è strettissimo ma è un passaggio ineludibile bisogna avere nervi saldi capacità di reazione politica
Ritrovare unità vera sui contenuti e sulle scelte da compiere come ha fatto nella relazione nelle proposte che ha presentato questa mattina
Veltroni proposte relazione che trovo convincente
In questo contesto si configura la nostra capacità di cambiare dove è necessario
Perché dove è necessario si tratta di cambiare di costruire davvero il partito di accelerare in modo incisivo sul nostro profilo riformista
Costruendo costruendo il Progetto e costruendo il soggetto che è in grado di incarnare di invernale quello il Progetto
Queste due emergenze richiamano alla ragione costitutiva del PD
Alla ragione per cui siamo nati cioè la necessità di produrre un'iniziativa più forte di rinnovare la politica di restituire la politica prestigio e credibilità e credibilità
Di migliorare attraverso le nostre proposte attraverso le nostre innovazioni la qualità della nostra democrazia
Io credo che si tratti di ripartire da qui
Con il lavoro che abbiamo svolto anche con i limiti che ci sono stati ma con la traiettoria che abbiamo indicato
Questa è la strada da proseguire e parliamoci chiaro io non penso che se individuiamo una strada si possa poi uscire di qui
Facendo finta di nulla e cioè che siamo d'accordo e poi magari con me invece continuiamo dare l'impressione di essere divisi su tutto
Nel territorio con un atteggiamento di questo genere oltre agli altri problemi rischiamo di offrire un'immagine devastante quando invece dovremmo trasmettere fiducia fiducia in quello che stiamo facendo fiducia nel nuovo corso che abbiamo intrapreso
E che deve essere compiuto certo dobbiamo mettere a punto meglio la nostra funzione
Sistemare come è stato detto la nostra identità ideale politica e programmatica proprio nelle difficoltà di questo periodo rafforzare il soggetto che abbiamo deciso di costruire e de Cetto se non vogliamo dare di noi un'immagine ancora
Come ho detto devastante e di per la quale non faremo più creduti più da nessuno e che dal Pd non si può arretrare magari non si può arretrare dall'idea stessa
Che abbiamo deciso di portare avanti anche perché abbiamo deciso di costruire il Pd perché abbiamo detto che avevamo bisogno di un soggetto nuovo per affrontare le sfide della società contemporanea
Abbiamo detto che dobbiamo costruire il Pd perché non ce la facevamo più con con il con i vecchi paradigmi e con le vecchie organizzazioni che stavamo dalla parte del cambiamento del merito del talento delle opportunità che avremmo voluto parlare come dobbiamo fare come abbiamo iniziato a fare le parti più dinamiche della società
A queste a quei ceti sociali e produttivi che sono disposti a rinunciare a qualche parte dei propri interessi per un progetto di modernizzazione del Paese
Da questo io penso che non si possa ritornare indietro e proprio mettendo appunto la nostra identità si tratta di fare il conto è affrontando la crisi economica si tratta di fare i conti con la crisi più di quanto forse avevo fatto fin qui del pensiero liberista di costruire un nuovo pensiero di ridefinire il rapporto tra Stato e mercato fra autorità
E di libertà e libertà insomma ha ragione Veltroni su questo essere il partito della crescita dello sviluppo di dare più vispo e disposte più convincenti dal governo la crisi
E su tutto questo c'è un grande spazio per voltare pagina senza coltivare vecchie ricette le ricette
Programmi che talvolta dal Governo del Paese non siamo riusciti a realizzare o per i quali non abbiamo ottenuto risultati che avremo un voluto tenere rinnovando quindi le nostre politiche le politiche del welfare del lavoro le nostre proposte istituzionali senza le quali questo Paese non torna a funzionare senza le quali questo Paese non si rimette in piedi ecco su questo mi piacerebbe si discutesse su questo mio partirebbe che ci si confrontasse
Che ci fossero che ci si dividesse che ci fossero piattaforme diverse con voto di maggioranza e minoranza e con una partecipazione democratica dei nostri iscritti sui grandi temi sulle grandi questioni che riguardano di politiche economiche sociali chiudo un secondo trenta secondi anche a me ecco se si accelera su questi punti davvero il tema delle alleanze viene dopo e non perché viene dopo perché possiamo affrontarlo dopo ma perché e la nostra
Perché la nostra vocazione maggioritaria e non è una formula ma un modo di spingere sul cambiamento di assumono nuova centralità di stare dalla parte di chi vuole orientare la maggioranza della società italiana se spingiamo su questa linea anche la costruzione del partito non si carica solo di un diciamo lavoro organizzativo ma si carica di un grande fattore di cambiamento
Che peraltro è quello che si attende la maggior parte dei nostri iscritti delle persone che guarda con simpatia hanno voi e se si carica di questo cambiamento vedete noi non saremo più la somma dei vecchi partiti e ma dovremmo essere un partito davvero territoriale che ha beh radici ben piantate nel territorio federalista in grado di darsi programmi di costruire alleanze conseguenti un partito pluralista
Ma senza posizionamenti sul passato autoreferenziali poco interessanti per noi talvolta poco interessante per l'opinione pubblica
Questo per quanto mi riguarda il lavoro che credo debba essere fatto questo il lavoro che credo debba fare il segretario e il mandato e il potere che deve avere e anche la base di ogni possibile verifica per il futuro
Dobbiamo dare prova di responsabilità
Senza patti di non belligeranza esteriori per poi avere magari sempre una spada di Damocle sulla testa ci sono organismi dirigenti facciamoli funzionare ce ne sono altri che non funzionano ruoli o incarichi e strutture da cambiare cambiamo lì
Ma facciamo funzionare meglio
I nostri gruppi parlamentari diamoci una direzione più incisiva ripartiamo da qui da quello che abbiamo compiuto io penso che siamo a un bivio la strada intraprendere prova quella dell'innovazione
Come una svolta reale da compiere con un po'più di fiducia sapendo che lavora molto lungo grazie
Grazie Basile poi brutti
Grazie buongiorno a tutti poiché con un gruppo formato da Mario Adinolfi Olga Bertolino Cristina Comencini Pier Giorgio Gawronski Teresa Marzocchi ma di Martina Simonini
E Luca Sofri quanti si è adesso aggiunto anche Nando Dalla Chiesa intendiamo presentare una mozione da votare alla fine di questa discussione io mi limito a leggerla perché e dove nei sette minuti non sia possibile fare altro
è nata nell'ambito della mailing list della direzione a commento delle dimissioni di René Tinagli e tra l'altro non so se dovremo votare su queste dimissioni o meno
è un momento difficile per il partito democratico e per il suo progetto le sue difficoltà si riassumono nella distanza tra le intenzioni di rinnovamento democrazia partecipazione alla base del progetto originario di effettiva costruzione del partito delle primarie del due mila e sette ad oggi
Chiediamo che oggi il Partito Democratico riparte da quelle intenzioni offende quanti elettori garanzie capaci di ricostruire un rapporto fortemente compromesso
Le persone attenzionate alle sorti della sinistra in Italia si sentono travolte spaesata e percepiscono come sempre più ampia la distanza Patitucci accordato un anno fa
E immagine attuale del partito apatico inefficace governato da egoismi e dissensi personali e di corrente
Non è questo il PD per il quale hanno votato non è quello che doveva e deve essere il PD non deve essere un cappello di rinnovamento appoggiato su strutture e meccanismi e politiche ereditate da altri partiti altre storie altri tempi
Non deve essere un organismo ancora centralista e sempre meno democratico
Non deve essere la ripetizione di schemi anacronistici e perdenti se oggi c'è una questione morale nel Pd è quella di far bene democraticamente una politica di sinistra raccogliendo il consenso degli elettori grazie a un progetto efficace e vincente
E la cattiva politica ad alimentare la corruzione è quella buona a tenerla lontana per queste ragioni chiediamo una discussione sull'attuale governo del partito attualmente affidato a due soli organismi coordinamento governo ombra integralmente nominati dal segretario però sulla base di spartizioni ed equilibri correntizie
Chiediamo sia rivalutate utilizzata l'Assemblea e che eventuali modifiche allo statuto siano comunque discusse solo attraverso l'assemblea chiediamo la democrazia interna all'organizzazione dell'avviamento di strutture intermedie territoriali
Chiediamo cioè che siano rispettati statuto del codice etico del Pd
Spesso violati o ignorati organi come questo convocati e senza ordine del giorno in orari spesso insostenibili conflitti di interesse piccoli e grandi
Chiediamo che sulla prossima scadenza elettorale le europee la volontà di rinnovamento e di costruzione di una nuova classe dirigente passi attraverso due scelte chiare e visibili
Mantenere le preferenze rifiutando qualunque modifica dell'attuale legge elettorale tale da limitare la scelta dei candidati da parte dei cittadini
E due evitare pensionamenti eccellenti selezionando invece candidati giovani sulla base di competenze capacità da mettere alla prova della politica europea
Chiediamo infine che il Partito Democratico resti fedele alla scelta delle primarie che rinnega il sventata e marce indietro delle ultime settimane garantendo forze legittimazione popolare ai propri leader e candidati
Il nome di questa legittimazione chiediamo a Walter Veltroni che trovino in lui condivisione garanzie alle nostre richieste
Comuni ai molti che in questi mesi hanno cercato invano di riconoscerne l'immagine pubblica del PD e nelle sue scelte il progetto in cui hanno creduto e tuttora vogliono credere
Grazie
Documento l'avevate già consegnato quindi i primi conclusione allora brutti e poi Martina
L'ampiezza dell'astensione dal voto
Nell'ultima prova elettorale che si è svolta
Una settimana fa in Abruzzo
E a mio giudizio emblematica
Di un orientamento
Che riguarda un'opinione pubblica più ampia rispetto a quella che era colpita
Infatti drammatici che hanno investito quella regione
Si avverte
Alla base di questa astensione
Un disorientamento in disagio più generale che attraversano il Paese
è un disagio in primo luogo
Subito dai gruppi sociali che patiscono la crisi dalle classi popolari dalla parte più esposta di lavoratori dipendenti dai giovani che si scontrano con il privilegio la disuguaglianza
Per il mio lavoro io incontro ogni settimana centinaia e centinaia di giovani quelli che seguono le lezioni i corsi seminari vi assicuro che la domanda di questi ragazzi di queste ragazze è di a vere opportunità di studiare
La domanda è che i professori facciano il loro dovere che vi sia attorno alle loro aspirazioni che riguardano la vita concreta ottenere un posto di lavoro dignitoso
Una cornice di attenzione e di sicurezza che viene dall'insieme delle istituzioni
Tutto questo non c'è
Il movimento dei giovani
Civile e forte che ha ottenuto risultati in queste settimane è stata permettetemi di dirlo una delle ragioni di speranza per molti di noi per molti che fanno il lavoro che faccio anch'io
C'è una tendenza drammatica la rassegnazione
Nel nostro Paese nella parte che dovrebbe essere più progressiva
Questo perché io individuo una ragione che riguarda direttamente i nuovi che riguarda questo organismo il partito
Di cui siamo membri
La politica oggi in Italia nel suo insieme questa è l'immagine che si trasmette
Non solo è partecipe delle disuguaglianze non solo è incapace di formulare un'idea di bene comune ma è protagonista della erogazione di privilegi
La politica in Italia è avvertita oggi come un fattore ulteriore di disuguaglianza
E allora noi dobbiamo affrontare per primo questo problema
Che è anzitutto un problema di legalità
è un antico valore del pensiero europeo la legalità perché ubbidire alle leggi significa essere partecipi e protagonisti di un ordine dei comportamenti umani e della società l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge è un prerequisito essenziale se io voglio combattere per l'uguaglianza materiale delle persone
E quindi il tema della legalità della lotta per la legalità della lotta per il rispetto e l'attuazione della Costituzione repubblicana che rappresenta uno dei punti più alti nella storia del Paese perché erano stati appena sconfitta di vecchie classi dirigenti e poi dopo si sono riorganizzate
Deve essere un tema centrale dell'iniziativa del partito democratico
La politica forte di cui tante volte parliamo è la politica che rispetta le regole che riconosce il sistema dei controlli e la politica che di fronte ad una degenerazione che investe il Paese richiama i principi e si batte per essi
Un illustre editorialista di un giornale indipendente che si auto denominati Beraglia questo editorialista e che appena tre anni fa sosteneva la liceità della tortura in casi eccezionali nei quali ci sia bisogno di difendersi da un pericolo
Ci dice ci spiega che l'unico elemento l'unico criterio per valutare il nostro riformismo è oggi la nostra disponibilità a trattare con la destra una riforma costituzionale che riguardi i temi della giustizia
Io sono convinto del contrario
Sono convinto che noi la nostra autonomia di cui parlava a Piero Fassino la dobbiamo anzitutto interpretare e vivere come un'autonomia culturale
E questi signori non hanno nulla da insegnarci dobbiamo saperlo e dobbiamo seguire la nostra strada se è vero che nella storia italiana ci sono alcuni momenti di felice anomalia
Nei quali non si è rivelata l'autobiografia della nazione ma invece si sono fatte cose buone
Be'tra questi momenti c'è anche quello in cui sono stati fissati i principi della Costituzione che riguardano l'indipendenza e l'autonomia dell'ordine giudiziario
E l'istituzione del Consiglio superiore della magistratura fa parte di questi principi ed io interpreto il richiamo del Presidente Napolitano ai principi a modo mio e cioè con un modo di parte come l'esigenza di condurre una battaglia politica rigorosa è conseguente contro le proposte che vengono dalla destra di intervento sulla Costituzione proprio riguardo a questi aspetti
C'è una degenerazione nella magistratura italiana si come in tante altre parti delle classi dirigenti del Paese
Gli episodi di Catanzaro e di Salerno sono drammatici e devo dire che in quegli episodi vi è stata una vi è stato un intervento tempestivo del Consiglio superiore della magistratura
Ma c'è una profonda ispirazione autoritaria in chi pensa che quando si produce una degenerazione nell'unico modo possibile quello di intervenire
Sulle libertà sui principi costituzionali sulle garanzie
Insomma pensiamo a campagne di stampa che determina un turbamento nel Paese per la loro unilateralità perché infondate perché compromettono
Per cattiva professionalità o malafede o altre ragioni la persone la condizione di persone la loro privacy che facciamo interveniamo sui principi costituzionali che garantiscono la libertà di stampa
Guardate che nel mille novecentoventicinque la ragione per fare le leggi che hanno abolito la libertà di costituire i partiti è che questi partiti hanno esagerato che la lotta politica era condotta in modo da essere interpretata come contraria agli interessi nazionali
Ispirazione autoritaria e questa c'è un fenomeno degenerativo ti tolgo un po'di libertà allora noi dobbiamo combattere questa impostazione
Due domande che nascono dall'attualità
Vi è una questione morale nel nostro Paese fino a che punto vi è una questione morale che riguarda il partito democratico
Sì viene nel nostro Paese una questione morale diffusa e che investe la sfera della politica
I non si può parlare come parlavamo un tempo di partiti che occupano le istituzioni perché i partiti
Non ce la farebbero neanche
E e è un altro e un altro meccanismo
è ormai la creazione in molte parti del Paese di un potere parassitario rappresentato da notabili
E questo potere parassitario comanda sui partiti i partiti diventano etichette fungibili tant'è vero che una parte di loro passano disinvoltamente da un partito all'altro rimanendo sempre in sella
Questi notabili parassitari intrattengono spesso rapporti con gli imprenditori non mi interessa se si tratti di rapporti penalmente rilevanti non dobbiamo farci spiegare della magistratura quali sono i comportamenti che si devono porre in essere e quali no
è necessario un rigore della politica per cui non si stabiliscono rapporti e non si chiedono finanziamenti agli imprenditori che lavorano a ridosso dell'amministrazione di cui tu sei alla guida
Io mi permetto di proporre che dal lavoro di oggi e quelle da quello che verrà dopo degli organismi dirigenti del partito scaturisca una regola ferrea di incompatibilità per cui chi fa il segretario regionale non può avere responsabilità
Relative all'amministrazione tanto per intenderci non può essere sindaco può essere presidente di Regione non può essere assessore perché questo già istituisce una distinzione una separazione di ruoli che è la cosa che noi abbiamo l'interesse a determinare perché la separazione dei ruoli e rispetto delle regole il primo passo per ricostruire un costume che sia più rigoroso
Io mi permetto anche qui di fare un esempio molto terra terra che riguarda una regione nella quale tanto si parla che la Regione Campania ebbene in questa regione nella istituzione regionale esiste una Commissione affari istituzionali cosa quanto mai delicata come potete immaginare il presidente della Commissione affari istituzionali della Regione Campania a un provvedimento e messo nei suoi confronti che l'obbligo di dimora un provvedimento cautelare per cui non si può spostare da un certo non certo luogo
Ora egli è presidente della commissione Affari istituzionali io probabilmente non seguo bene le cronache di questa regione ma mi domando qualcuno qualcuno dei nostri ha chiesto le sue dimissioni si tratta di un parlamentare si tratta di un consigliere regionale dell'Udeur che sta dentro quindi l'alleanza di centrosinistra qualcuno del centrosinistra ha chiesto e chiede le sue dimissioni o la parola dimissioni in Campania impronunciabile
Il fatto è che noi tante volte accettiamo di cui si sterili convivere con fenomeni nei confronti dei quali dobbiamo dare battaglia io capisco che una forza politica si definisce in base alle alleanze
Ma io non posso definirmi in base all'alleanza con uno che c'ha la dimora obbligata e che sta e chi è parente di un camorrista
Non posso definirmi ragione di questa alleanza mi devo definiti in altro modo adesso inventate i politici e sappi intelligenti inventino le formule ma io mi devo definire in modo tale che possa prendere
In tutta libertà le distanze dai fenomeni di degenerazione che stanno nel sistema politico e che arrivano in qualche caso fino hanno voi
Quindi niente subalternità alla magistratura dobbiamo essere noi a valutare che cosa di nuovo è necessario per la costruzione di un partito serio
In questo senso io credo che sia giusto
Stringe le file e dare un mandato per avviare questo processo di rinnovamento che deve partire da qui perché è da qui che bisogna cominciare a tenere gli occhi aperti in tutte le direzioni e promuovere
Altra considerazione l'ultima terra terra promuovere una nuova generazione di dirigenti che guidino
La politica del partito democratico nei prossimi anni non è questione di anagrafe c'è bisogno di un rinnovamento intanto intanto cominci anche dall'anagrafe se io ho di fronte un un dirigente trentenne farò tutto il possibile perché ormai l'unico compito che mi rimane per diciamo alla fine tracciare un bilancio non negativo
E il mio passaggio attraverso questa esperienza politica l'unico compito del minimale dare tutta la forza possibile a quel trentenne a quel trentacinquenne perché sia in grado con occhi anche nuovi rispetto al passato non condizionato dalla storia di prima dell'ottantanove
Di dirigere questo partito in modo che possano targare i suoi consensi
Grazie
Allora Martina e poi Morgando
Sono ospitate dette tante cose importanti condivisibile nella relazione
Di Veltroni io schematicamente voglio provare a riflettere sui tre quattro questioni che mi stanno a cuore
Intanto dicendo che
Quello che stiamo vivendo in questi giorni a mio giudizio fa emergere tutta l'essenza della scelta che abbiamo compiuto con il Partito Democratico l'idea cioè che la debolezza della politica dei partiti non fosse solo e semplicemente legata ai nostri avversari ma prendesse anche noi di fronte al limite agli errori alle debolezze che attraverso nel nostro campo
Quando appunto parlavamo di una democrazia debole fiacca e della necessità di riformare alla radice anche gli strumenti con cui la democrazia guarda in faccia ai fatti nuovi della Società Italiana parlavamo anche di noi
Quindi io penso che le reazioni intere
Stiamo provando a determinare alla luce anche di queste novità sono le reazioni giuste
C'è una questione morale che non va sottovalutata che bisogna affrontare con il massimo rigore e c'è però una questione politica che è poi l'essenza probabilmente dal ragionamento che dobbiamo fare
Allora se io prendo
Questa riflessione dal punto di vista della Lombardia del Nord
La chiave territoriale la chiave che ha utilizzato anche Veltroni per affrontare una parte della riflessione della sua relazione per me diventa una chiave decisiva
Perché ai nuovi conflitti le nuove fratture le nuove appartenenze si determinano oggi soprattutto in ragione del territorio che vivi
Perché al Nord e questa crisi economica sta facendo riscoprire sì l'Europa
E non possono essere altri a prendere in mano con la bandiera e però noi non possiamo essere semplicemente quelli dell'Europa delle direttive delle burocrazie
Torna tutta la questione di un'Europa sociale vicino ai cittadini e la cosa incredibile lo spazio nuovo che si coglie anche da realtà come quelle che noi frequentiamo anche la necessità di un'istituzione come quella ora si va rafforzando soprattutto nei ceti negli strati di Società noi più distanti
Oggi è molto più probabile che a una riflessione moderna sulla necessità del campo europeo lo faccia l'artigiano della piccola impresa bergamasca
E se non è quello all'opportunità che abbiamo di fronte per misurare fino in fondo la nostra vocazione maggioritaria guardate davvero diventa una formula Stratta
La vocazione maggioritaria al Nord rischia di farla la lega allora io vorrei
Con voi
Provare a misurare la sfida del partito democratico a questa altezza
E penso che le cose dette cui oggi anche di rilancio programmatico
Siano esattamente in sintonia con questa aspirazione
Mi piacerebbe evitare che la nostra discussione fosse ancora una volta autoreferenziale anche sul tema del rinnovamento
Nel senso che vorrei evitare che mentre noi discutiamo di rinnovamento delle classi dirigenti anche dal punto di vista anagrafico altri fanno ritorno il rinnovamento effettivo anche dei gruppi dirigenti altre forze politiche
Io sono perché si sappia che in quel non è vero che come diceva Luciano Sbarbati non è vero che non c'è un partito attenzione rischieremmo di schiaffeggiare anche l'impegno alla militanza di tante persone che fuori da questa stanza hanno fatto il Partito Democratico attenzione a dire queste cose
Ci vuole rispetto per quelli che hanno creduto che stanno soffrendo
Anche dal punto di debolezza che stiamo attraversando in queste settimane il partito c'è
Bisogna probabilmente riassettare riorganizzare e rilanciare il fronte farlo in termini diffusi assumere la questione territoriale come tratto dominante anche della riorganizzazione delle nostre dalle nostre attività ma io sono convinto che se partiamo da lì
Guardate che c'è una generazione di democratici che va oltre le tradizionali storie e appartenenze che si sta facendo e sta appunto guardando anche in faccia le nostre debolezze di questo tempo allora
Rinnovamento da una parte certamente sì però facciamo una cosa da oggi in poi facciamo la moratoria della discussione astratta sul rinnovamento la pratichiamo
Secondo punto radicamento radicamento che vuol dire che vuol dire
Fare i conti fino in fondo con la complessità di questo Paese da uomo del Nord sono preoccupato della questione meridionale che sta tornando ad esplodere
Ed è un punto fondamentale della mia agenda politica
Dopodiché da uomo del nord penso che ho real articoliamo anche l'idea di una statualità moderna che fa i conti con la necessità di una parte importante di questo paese di poter competere nel mondo
Per le sue forze oppure noi non assolviamo a nessuna funzione tanto meno alla nostra vocazione maggioritaria
Prego
Siamo d'accordo lo per me la questione territoriale a delle complessità anche anche di carattere per cui
Non c'è dubbio quello che dico io è che soprattutto nei territori avanzati del Nord
O noi capiamo che da lì passa una parte importante anche della ridefinizione delle dinamiche politiche oppure non capiamo che una parte del Paese in realtà è già oltre le nostre discussioni grazie
Adesso Morgando poi Domenici Chiamparino
Sette minuti naturalmente si può solo dire alcuni titoli io le dico cinque molto sinteticamente
Un po'soltanto per accendi scusandomi il primo è una come come dire mi permetto di dire una riflessione generale sulla relazione di Walter Veltroni
A me è sembrato un impianto organico anche un impianto importante io in particolare condivido diciamo così una impostazione che invita il nostro dibattito a non limitarsi a guardare al nostro interno ma mettere al centro le questioni
Del paese a mettere al centro in particolare le questioni della crisi economica e le questioni della crisi sociale
Su questo punto mi pare che noi davvero abbiamo la sfida della costruzione del partito e credo che diciamo così
Il il il mettere il il ragionare su questi temi in un momento in cui nella dibattito generale le questioni che emergono sono questioni dalla crisi morale eccetera sia un segno positivo
La seconda il secondo titolo
Invito a non sottovalutare le difficoltà che stiamo attraversando
Nel partito c'è una crisi profonda
E mi pare che sia una crisi che noi stiamo vivendo su due versanti
I vecchi abbandonano
Io tutta questa preoccupazione sull'evitare eccessi di continuità con le esperienze precedenti
Non la condivido totalmente perché guardate che uno dei problemi che noi stiamo vivendo è che Pezzi di militanza politica impegnata sul territorio e che hanno rappresentato una risorsa per più che per forze politiche per il servizio della politica al territorio oggi rischiano di sentirsi lontane dal Partito Democratico rischiano di perdere i contatti del collegamento con il Partito Democratico proprio mentre le nuove energie si allontanano
Quanti casi Tinagli ci sono in Italia quanti giovani che si sono avvicinati diciamo così sulla base di una idea della politica come servizio e che oggi vedono negate le aspettative che avevano quindi io credo che noi non dobbiamo sottovalutare siamo in presenza di una difficoltà profonda del partito
Che è una difficoltà che non emerge soltanto nei punti della crisi morale che va oggi su tutti i giornali e credo che con questa difficoltà con questa consapevolezza noi dobbiamo confrontarci
Terzo titolo
La crisi a mio avviso non è legata principalmente alla emergenza morale
Ma è legata alla questione politica
In discussione è il profilo politico e culturale del partito
Che fa che costruisce un organismo collettivo che sta dietro il suo gruppo dirigente
Un gruppo dirigente da solo che non ha un partito dietro viene travolto dalla situazione e dalle difficoltà in cui ci troviamo
Un gruppo dirigente che ha dietro un partito che ha dietro una realtà condivisa e in grado di affrontare questa situazione queste difficoltà
Quindi il problema centrale secondo me è quello della nostra identità del profilo che noi abbiamo anche nel sul TAR diciamo così tra la nostra gente chi ha soprattutto esperienza di rapporto con la base di rapporto di rapporto con la costruzione concreta del partito sa che i nostri militanti chiedono una ragione per impegnarsi in una ragione per difendere l'onorabilità del partito
E questa ragione può essere data soltanto dalla condivisione di un'identità e dalla condivisione di un profilo politico e di un profilo culturale
Questo profilo però non riuscì costruisce accademicamente non è un trattato lo si costruisce nelle scelte concrete
La scelta europea qui qualcuno l'ha evocata questo oggi ma noi non possiamo immaginare di risolvere il problema indicando semplicemente le alternative possibili
Noi dobbiamo approfondire trovare un punto di sintesi e un punto di condivisione
Le alleanze sono un elemento costitutivo non solo una casualità da lasciare come dire a qualche a qualche momento sono un elemento costitutivo del nostro profilo e della nostra identità un'idea del rapporto tra politica e potere
Anche questo la questione fondamentale io condivido quello che ha detto Fassino
C'è un'esigenza di costruire un'autonomia tra il partito e le istituzioni ma attenzione
Quando facciamo questa affermazione noi dobbiamo sapere che mettiamo in discussione riflettiamo sulla natura del partito
Perché per una parte significativa del processo di costruzione del Partito Democratico noi abbiamo immaginato invece che la modernità forse l'identificazione tra le responsabilità di guida politica e le responsabilità di quelle istituzionale
Quindi sono questioni molto è così però che noi risolviamo i nostri problemi e dentro questo allora noi siamo in grado anche di affrontare di dare risposte alla alle questioni etiche che emergono oggi nella società italiane che naturalmente ci interroga
Quarto titolo
Io non credo che la risposta a questi problemi sia in una astratta innovazione
Non ho difficoltà per l'ho detto ieri alla linea del segretario regionale non ho difficoltà personali su questo punto perché ho scelto di non ricandidarmi al Parlamento per svolge la funzione di segretario regionale con disponibilità di tempo e di impegno
Ma il problema credo che certamente l'ha detto qualcuno prima ciascuno di noi sa che il futuro di un progetto politico sta nella capacità di far crescere gente nuova di far crescere dirigenza nuova
Non sta nella diciamo così nell'Autoritratto uccisione di un gruppo dirigente vecchio ma il problema secondo me non è questo il problema sono i processi democratici
Come costruiamo davvero un partito dal basso come costruiamo un partito che non procede
Per diciamo così trasferimento dal centro ma procede per crescita a partire dai circoli a partire dalle strutture della in un processo democratico che l'esperienza da cui molti di noi provengono
E che è un elemento costitutivo molti l'hanno detto stamattina naturalmente come dire non è possibile approfondire ma questo secondo me è il problema di fronte a cui noi ci troviamo
Quinto titolo ultimo
Attenzione a diciamo così a non rimuovere i temi del rapporto con il territorio
Una delle ragioni per cui noi abbiamo perso le elezioni politiche che siamo stati percepiti come diciamo così una sorta di partito romano
Che in qualche misura aveva perso la capacità di radicamento la capacità di collegamento nell'articolazione profonda della nostra società guardate io non approfondisco ne hanno parlato Giaretta ne ha parlato Martina non approfondisco le questioni
Non credo nemmeno io al partito per norma ho l'impressione che al partito del Nord non ci credo nessuno
Credo però che il problema di un ritorno allo statuto ci sia cioè il ritorno ad un partito che autenticamente federale
E che ha nella dimensione regionale nella dimensione territoriale l'elemento centrale e fondamentale della propria vita e della propria capacità di tenere i collegamenti con la società
Come era stato annunciato temevo che io e Chiamparino dovessimo intervenire insieme cose così
Io penso che abbia fatto molto bene Walter Veltroni a partire dalla questione crisi
Perché questo l'elemento di fondo che abbiamo davanti
Credo che il Partito democratico debba parlare di questo e su questo al Paese
Diciamolo concretamente io credo che ci siano almeno tre milioni e mezzo di persone che hanno contratti di lavoro a tempo determinato precari
Che non hanno nessuna rete di progetti di protezione
Queste persone rischiano di non avere nulla più dalla mattina alla sera questo è un problema enorme ed è un problema che poi sentiremo concretamente nelle realtà locali nelle nostre città nei nostri Comuni
E con i quali dovrà fare i conti il sistema di governo locale
Il secondo aspetto sempre sulla crisi è proprio di riuscire e io credo che il partito democratico dovrebbe veicolare questo messaggio a far comprendere che in una politica economica diversa anticiclica
Una politica economica che ridia fiato agli investimenti pubblici per arginare i problemi che derivano dalla crisi il sistema delle Autonomie locali ha un ruolo e un compito fondamentale
Cosa che questo governo non sta riconoscendo
Perché la risposta che viene portata avanti non solo ai limiti che diceva Veltroni
Ma è una risposta che non considera minimamente rimane in una logica centralistica quello che il ruolo che possono sprigionare i governi locali vi faccio soltanto un esempio ci sono centinaia
Ma forse anche qualche migliaio di comuni in Italia
Che hanno avanzi di amministrazione e hanno residui passivi non derivanti da inefficienza amministrativa che non possono spendere che non possono reimmettere in termini di investimento o pagando le piccole e medie imprese a livello locale anzi vengono
Spostati i pagamenti perché se fanno questo sfondare il Patto di stabilità
E allora credo che questo sia per esempio un problema molto concreto su cui il partito democratico può e deve dire qualche cosa ma
Io vorrei proprio partendo da questo punto affrontare un elemento su cui mi concentro particolarmente perché l'ho sentito emergere nel corso degli interventi della discussione
Diciamo che il rapporto fra la politica nazionale la politica locale
E io questo problema il problema di questo rapporto lo vedo in termini generali questo è un problema che riguarda il nostro sistema il nostro ordinamento
Questo è un problema che riguarda quindi anche noi come Partito Democratico in quanto sta dentro
Un problema di carattere più generale io per brevità cito Piero Fassino con cui sono perfettamente d'accordo il tema di fondo e la fragilità la debolezza poi della politica e la crisi della sua autonomia
E il fatto che nel corso di questi anni
Abbiamo visto proprio per questa debolezza della politica e della politica nazionale in alcuni casi sopra tutto questo c'è stato col precedente governo Berlusconi la tendenza a fare un'operazione di scaricabarile
E di trasferire
I problemi soprattutto su quella che è la dimensione delle governo locale
Rappresentata poi sostanzialmente come un sistema di dissipazione di dilapidazione delle risorse pubbliche
Questo è un problema reale perché poi alla fin fine questo modello funzionale a quello che un disegno che sta nella logica berlusconiana nella logica di Berlusconi
Ma questo è un problema rispetto al quale noi dobbiamo avanzare delle risposte perché da questa debolezza deriva poi lo squilibrio fra i poteri
Da questa debolezza deriva alla difficoltà a misurarsi concretamente con le scelte con altri poteri e questo avviene ai più diversi livelli politico istituzionale
Se noi affrontiamo il
Emma pensando che le difficoltà e che il nostro punto debole
Sta nei livelli locali e nel sistema di governo locale commettiamo un errore
O noi ricostruiamo una interrelazione
Un rapporto troviamo anche figure di riferimento che possano garantire questo rapporto fra la politica nazionale la politica locale oppure il risultato sarà una sempre maggiore autoreferenzialità della politica nazionale e una deriva di disarticolazione e di frammentazione con episodi di degenerazione a livello locale
Dobbiamo trovare una soluzione su questo punto stando bene attenti a non scivolare né in un senso né nell'altro guardate io credo ad esempio per parlare di una cosa molto concreta
Che la legge elettorale per il Parlamento nazionale a aiutato a determinare questo scollamento e questi processi degenerativi
E credo che questo sia un punto che non possiamo dimenticare
Quando si parla del innovazione e del rinnovamento
Io credo che questo sia un tema essenziale
Ma allora il tema è come diceva Walter nella sua introduzione come facciamo in questo processo di innovazione di rinnovamento a coinvolgere una classe dirigente locale
Quelle migliaia di amministratori onesti capaci efficaci di cui parlava appunto Walter nella sua relazione in questo processo di innovazione di rinnovamento senza metterci in una logica voglio essere breve sono un po'brutale
Di semplice decapitazione
Questo è un punto su cui noi dobbiamo lavorare perché questo è un punto essenziale della costruzione e della ricostruzione del partito democratico
Io sono favorevole alle primarie
Ma nella mia città vedo in questo momento parte il fatto che si è cominciato a discutere delle primarie all'incirca un anno prima delle elezioni cosa che al sindaco in carica non è nemmeno che
La causa riempisse di entusiasta ma comunque
Ma a parte questo il problema fondamentale e che è necessario che questo meccanismo delicato che sono le primarie sia gestito nel modo migliore e più efficace
Non è un problema di regolamenti un problema di regole per la che la democrazia si fonda sulle regole
Allora bisogna capire bene quanto si spende per esempio facendo la campagna delle primarie oppure bisogna capire se c'è libertà totale di presentazione
Di programmi e di alleanze quando si parla di candidature alle primarie
Sono problemi concreti su cui io credo sia necessario dare una risposta e questo è tanto più importante se vogliamo fare anche quell'indispensabile ricambio il rinnovamento generazionale
Rispetto al quale io credo sia indispensabile avviare un processo di formazione che possano coinvolgere energie ed esperienze che partono dalla realtà locale e dei nostri governi locali finisco
Sottolineando un punto io sono ben consapevole che ci sono dei problemi e che questi problemi vanno affrontati
Dobbiamo però sapere sempre di che cosa si parla e vedere le cose per quello che sono dobbiamo avere la capacità quindi di costruire degli interventi contro quelli che sono gli elementi degenerativi riuscendo sempre a inserire una capacità di approfondimento e di distinzione senza rinunciare a un percorso riformatore
Che si tratti della giustizia che si tratti del federalismo io credo che il Partito democratico in primo luogo abbia questo compito davanti
Quello di elaborare compiutamente un proprio pensiero una propria proposta e su questa base recuperare quella indispensabile autonomia
Del Partito Democratico che è la premessa necessaria per ridare dignità e autonomia alla vita politica in generale
Grazie Chiamparino poi però gli avversari
Peraltro Spitzer
Ma io ho trovato
Convincente classe politico e anche culturale della relazione di Walter in alcuni punti coraggioso innovativo per esempio penso al complesso del proposte sul web farne saranno si erano profondi terrà una conferenza programmatica però la questione che mi pongo è
Come riusciamo a rendere
Questa innovazione percepibile
Non dico quello che sta passando adesso sotto in via del Corso ma in sostanza all'opinione pubblica per tutto alla nostra i nostri elettori nostri militanti e poi all'opinione pubblica tutta insomma come riusciamo a far sì che questo diventi il segnale di una svolta vera
Io ho l'impressione che noi dobbiamo trovare il modo in questa direzione o subito dopo per dare un segnale forte che sia e che non può che essere un segnale di assetto del gruppo dirigente Rodrigo subito così anticipo le conclusioni
Un segnale forte che metta insieme che riesca a essere al tempo stesso due cose un grande segnale di
Orgoglio
Che esprima cioè
Quei valori le ragioni in quelle ragioni e quelle persone di cui questo partito è ricco e di cui bisogna giustamente come avveniva nel come ce ne sono arrivate essere orgogliose e al tempo stesso però bisogna anche dire che
Far capire che
Qualcosa abbiamo capito che qualcosa è successo
Perché se non facciamo capire che qualcosa è successo
Rischiamo diciamo di autorappresentazione il modo vanno
Allora
Io credo che occorra distinguere fra
Avere il massimo di garantismo dal punto di vista giudiziario nessun automatismo avviso di garanzia dimissioni occorra credo occorra il massimo di rigore
Dal punto di vista del giudizio politico in cui riprendo un tema che ha introdotto Leonardo poco poc'anzi
Perché l'ho molta stima se possibile lo sottolineo ancora più esplicitamente io devo dire che francamente mi alcuni non forse non nera al contrario della relazione di vattene
Io ho trovato in alcuni interventi dei toni da cui sembra che il problema siamo indifferentemente noi che governiamo sul territorio
E a me questo e io dico sinceramente a questo non ci sto
Cioè io voglio che questa discussione si faccia ma che si faccia come deve fare un partito con gruppo dirigente autorevole si faccia su come si governa
Perché io i patti con il poteri forti o meno forti
Li ho fatti e spero di farne ancora ma un conto è fare il Patto per salvare tre mila famiglie che lavoravano a Mirafiori che se non investiva amo Comune Regione sarebbe stata chiusa cinque anni fa un conto è fare dei patti autoreferenziale
è chiaro questo
Allora io chiedo che si faccia discussione e che si diano dei giudizi e chiedo anche su questo punto che si veneta e qui c'è un punto che
Non è una mia suo sessione perché io son convinto che un partito come il nostro non può che vivere comunque fu un puntura lirismo di fondo forte vero sanno e ricco ma un conto è il pluralismo un conto è una frammentazione correntista chiede che viene prima della nascita del partito e se il e qui si chiama quanto più si va sul territorio tanto più la frammentazione correntizia diventa sistema di potere
Nero il sistema di potere e qui dobbiamo dare un segnale che anche questo è un altro punto da superare seconda questione io ho una un'altra preoccupazione grandissima avanti perché non è ancora emersa in parte fra i dati che ho sentito in quello che faceva Morgando prima
Che è questo
Il tuo le questioni che non è poco poniamo che tu hai posto narrazione ma anche quelle che poniamo nella battaglia parlamentare
Rischiano di diciamo di no Dini in in coda incontrarsi
Come una sufficiente credibilità nostra come forza politica in grado di influire sulla crisi
Direi che il rischio detto e lo dico in altri termini la cosa che a me preoccupa di più
E che noi uso un termine che andavo a volte USA Alfredo Reichlin cioè io quello che temo e che noi in questa inedita e profonda crisi
Triste sia non siamo percepiti come uno strumento utile
Utile per dare delle risposte per intervenire cambiare ciò che fa il governo per servire a Miglio a ottenere qualcosa dalle operaio che va in cassa integrazione dall'imprenditore che lo mette
Allora nasce di qui la richiesta io non ho mai pensato di fare un partito scissionista
E non lo penso e non lo penserò perché sarei scemo come ho già detto cioè può anche darsi che io sia scemo questo non spetta a me giudicarlo però
Capisco capisco che fra se uno è convinto che bisogna fare la scissione del Nord frammento e Borghezio sceglie Borghezio
Chiaro questo
Allora io dico per un partito che stia sul territorio che stia vicino che faccia capire che e disposto ad essere o a farsi usare con gli strumenti che ha per dare delle risposte varia la crisi questo sia necessario un coordinamento bene ve lo metteremo alla prova se servirà a esprimere vera autonomia
Sarà un passo in avanti positivo che aiuterà il Partito nazionale se
Non sarà questo sarà solo un ulteriore luogo organizzativo per trasmettere direttive dall'alto non servirà a nulla lo dico molto francamente però è giusto metterlo da prova e io sono fiducioso che
Serva in finisco e credo di essere stato
Nei tempi quale segnale guardate io ho una preoccupazione di fondo lo voglio dire
Non non c'è mai un'ultima spiaggia però se noi di qui alle elezioni prossime Paul europee ma ancora di più locali
Non riusciamo a invertire la tendenza io vedo un rischio ed questo è già stato detto l'ha detto Walter vedo il rischio serio non che perdiamo un'altra volta ma che salti l'idea costitutiva del progetto del partito democratico dico in modo più diretto vedo il rischio concreto che fatte le azioni ognuno vada per conto suo
Allora io credo che di cui alle elezioni ecco il segnale che occorre a trovare il modo nel rispetto all'Assemblea nel rispetto della direzione di dare un segnale che senza dietrologia di commissariamenti di mezza menti occorra dare un segnale forte che noi costituiamo un io lo chiamo un cordino ampollosi può chiamare anche Giovanni un coordinamento politico che dia il segnale contemporaneamente di rappresentare quel Partito Democratico che oggi è tanta parte che e tanta parte del governo dell'Italia e al tempo stesso che dia un segnale forte che si va oltre si supera quel su quel si scolla sull'assetto correntizio del partito che secondo me è all'origine di molti dei problemi che noi troviamo nei rapporti con l'opinione pubblica con i cittadini e con la gente
E dato che esso che che ridefinire provare a ridefinire l'assetto del gruppo di gente un partito vuol dire
Mettere a a diciamo coinvolgere tutti gli organismi che questi hanno io lascio qui rassegno nelle mani del segretario l'incarico di ministro nel governo ombra che mi è stato assegnato per il quale ho fatto quello che ho potuto ma che credo sia un altro degli organismi che di in una logica di questo tipo deve essere rivisto e ridefinito
Grazie Pieroni per Bersani
Io ho apprezzato e condiviso la relazione di Walter solo inciso nel merito delle proposte che ha fatto sull'innovazione credo che le indicazioni che sono state date sulla scuola oggi possono consentirci anche di rilanciare una forte iniziativa in Parlamento dopo i regolamenti che proprio in questi giorni in Consiglio dei ministri ha
Avviato e definito
Io volevo fare una brevissima riflessione sul voto in Abruzzo non sul nostro andamento ma sul quarantasette per cento degli elettori che non sono andate a votare
Il quarantasette per cento degli elettori abruzzesi che non sono andata a votare ha sicuramente cause molteplici ma ce n'è una che ama in campagna elettorale mi ha particolarmente colpito
Nella difficoltà di non riuscire a entusiasmare i nostri per la campagna elettorale
Ma incontrando gente alle manifestazioni che non era particolarmente militante
La convinzione che intanto la sostanziale differenza
Tra la vittoria del centrodestra con la vittoria del centrosinistra non c'è
Come se improvvisamente cittadino si fosse convinto che chi vince o chi perde non è in grado di garantire la soluzione dei loro problemi ma nel rapporto tra chi vince e chi perde si discuterà il di più del superfluo e non dei problemi della gente
E credo che questa netta al centro un problema vero per nostra della nostra attuale crisi
Che è un problema di crisi non solo il partito democratico ma della politica di quella politica deve riuscire a essere autorevole come tale ed è anche ricostruire un'autorevolezza nelle istituzioni quadrate quel dato se si estende
E la gente percepisce che noi o gli altri siamo la stessa cosa perché discutiamo del di più in un periodo di crisi come questa economica che attanaglia le famiglie l'idea è di una progressiva riduzione del voto è una progressiva sfiducia
Nella politica e nelle istituzioni è un guardare con sempre maggiore attenzione
All'uomo della provvidenza gli autoritarismi sono sempre nati in questa situazione in cui la crisi attanaglia la politica è debole restituzioni sono Scredi date e si dà la sensazione di discutere del di più e non dei bisogni della gente una seconda riflessione che Walter ha messo nella relazione
Noi per anni abbiamo discusso del rapporto tra l'etica e la politica qualche volta anche nel nostro elezioni con insofferenza io dico monta un'accezione più ampia complessiva non solo quella di questione morale come se l'etica
Fosse un termine difficile autorizzare io la ritengo l'aggettivo qualificativo
Dell'azione umana e dell'agire umano nel suo complesso figuriamoci per la politica quindi lo ritengo indispensabile per chi lavora nell'amministrazione per chi lavora all'interno del partito lo ritengo indispensabile anche perché vedendo ciò che sta accadendo
In alcune nostre amministrazioni credo che non colga nessuno al di là delle idee ricadute penali
Che al di là del reato ci sia qualche cosa che più equivalente a episodi di malcostume
Ma credo che noi dobbiamo ripristinare anche un rapporto tra l'etica e la politica nelle responsabilità che ciascuno di noi assume nella capacità che queste responsabilità vengono portate avanti fino in fondo
Ciascuno di noi ha assunto responsabilità quando viene eletto assunto responsabilità all'interno del partito assunto responsabilità
Sui livelli territoriali credo che ciascuno di noi debba mettere nella valutazione dei propri comportamenti e della propria dignità indispensabili mente anche il rapporto con chi lo ha eletto occhioni territori che deve rappresentare gli amministratori Walter ha fatto un passaggio su come rappresentare una risorsa io però non vorrei che in questo tipo di dibattito non si concluda tutto dicendo ce ne sono decine di migliaia che sono bravi buoni e belli
Ce ne sono decine di migliaia bravi buoni e belli e che secondo me sono anche stufati perché non ci viene facile e lo dico ad amici sindaci di straordinaria valenza e capacità ci viene bene dire coinvolgiamoli
Io credo che noi dobbiamo tener presente che questi nostri amministratori da quelli del comune più piccolo d'Italia
Al comune più grande che non sono sindaci ma che magari sono consiglieri comunali consiglieri provinciali hanno la necessità di sentirsi più parte integrante di questo partito
Ed essere coinvolti dal livello locale fino a livello regionale e a livello nazionale io credo che un modo per qualificare l'azione l'operato di un partito che può ripartire territorio
E riuscì a sapere dare un ruolo alla valenza agli amministratori non solo quelli da prime pagine dei giornali ma anche da quelli che semplicemente nel comune di cinquecento abitanti
Fanno il loro lavoro è raro e testimoniano la presenza del partito democratico con grande capacità e anche con me grande senso di abnegazione e di volontariato quindi va bene
Il dire no al doppio incarico che è stato ripetuto da da tanti e tra tanti non sponsorizzato però è anche vero che è indispensabile trovare un modo di come garantire la valorizzazione la presenza degli amministratori
L'innovazione della classe dirigente che è un altro dei temi a me l'ha colpito la battuta di mattina se per tutte le volte che ne abbiamo parlato noi saremo dove ormai un partito che dovrebbe avere una classe dirigente sui quindici giorni tre mesi dalla nascita
Credo che anche qui quando parliamo di innovazione classe dirigente abbiamo un tema da mettere approfitto io non credo che sia solo il rinnovo generazionale o delle carte d'identità perché poi ci viene spesso lo dico
Una battuta la tentazione chi c'ha qualche anno in più di trovare poi bravo giovane allievo da poterli far lezione
Io credo che come lo pretendiamo per la società anche nell'innovazione nel rinnovo dalla classe dirigente dobbiamo ripristinare le opportunità perché con il merito chi affidato ad essere lo posso Tesser
E questo riparte da un partito che ritrova nel territorio e narra di lamento del territorio un elemento fondante perché i talenti
Da a cui offrire le opportunità per diventare nuova classe dirigente non ritroviamo nel radicamento nel nostro territorio e per questo quindi la formazione che dobbiamo riscoprire e rifare partire ma insieme con la formazione anche a vere
Dei circoli che siano in grado di consentire non solo la partecipazione ma l'apertura vera e contemporaneamente gli strumenti perché i talenti se sono in grado di dare profitto possono essere nel in condizioni di poterlo fare credo che questo sia l'aspetto reale per poter passare
Dalla porta parole ai fatti
Ripartire territorio però per me significa anche un'altra cosa io credo che il centrosinistra ha rappresentato una straordinaria stagione di governo per vent'anni in questo Paese
E credo che ciascuno di noi ancora davanti i dibattiti e gli approfondimenti che si sono state fatte nelle in questi periodi per la costruzione di un modello di città
Dal punto di vista urbanistico al punto di vista culturale al punto di vista della risposte da dare ai cittadini e ai bisogni dei cittadini
Oggi io mi domando noi dovremmo interrogarci se questo modello di città che ha dato tanti risultati
Noi non dobbiamo ricostruirlo ride finirlo e aggiornando i un nuovo profilo non credo pasti più un'idea finito non basti più un'idea di una politica del fare dove sull'altare del fare dell'efficienza dell'efficacia spesso si rischia senza voler dare giudizi generalizzati di dare poi qualche cosa di meno a quel profilo di anima che nelle nostre città
E nei nostri territori noi vorremmo portare avanti Walter accennato stamani alle modifiche dello statuto tranquillizzo bacile nessuno fa colpi di mano le modifiche allo statuto da votare in direzione però credo che noi dobbiamo avviare una riflessione
Con un gruppo di lavoro e poi portarla una direzione specifica dei primi mesi del prossimo anno in direzione del POR rivale alla conferenza programmatica su due nodi le primarie nessuno pensa che non siano uno strumento valido però credo che a nessuno può sfuggire che in un paese in cui i partiti
Non sono per legge organizzati con le primarie
E i partiti che non sono organizzati per essere dei comitati elettorali
La presenza di primarie come organizzazione di comitati elettorali
I mette in discussione costantemente un rapporto osmotico tra le classi dirigente del partito e il governo delle primarie come strumento questo non è solo l'esperienza che abbiamo visto e discusso a lungo
Di Firenze ma questa è l'esperienza delle tanti primarie nei comuni con meno di quindici mila abitanti o di cinque mila abitanti dove il rapporto tra il circolo del partito democratico e pluri candidati alle primarie
Diventa una trasformazione del partito non i strutture verticali dalla periferia dal centro alla periferia mai strutture per organizzazioni elettorali all'interno di quel singolo comune con una personalizzazione della proprietà devoti quindi ripristinare un rapporto con le primarie che non sia a macchia di leopardo ma che consenta di essere uno strumento e non un fine
Che la politica Possa poter governare è indispensabile
Il ruolo degli organismi dirigenti all'altro aspetto devono prossimamente gli organismi dirigenti delegittimati o nel numero o a responsabilità limitata perché distratti
O perché è talmente vasti da non poter essere né autorevoli né incidenti anche questo fa parte dell'innovazione e della capacità di quel rinnovamento che consente al gruppo dirigente
Locale come nazionale come regionali di poter assumersi le proprie responsabilità il problema degli scritti siccome si discute del tesseramento come va al tesseramento come non va al tesseramento io vi pongo una domanda noi dobbiamo prima poter spiegare a tutti
Gli amici e le nostre straordinarie risorse umane volontari che si vogliono iscrivere perché si debbono iscriverà questo partito
E qual è il ruolo che debbono svolgere all'interno di questo partito se li chiamiamo una volta sola prima delle primarie
Per scegliere solo il candidato segretario provinciale e cittadino da poter poi fatto dannunziano quello regionale e nazionale
Oppure se pensiamo che quella risorsa umana è un elemento indispensabile perché anche il controllo anche alla solitudine degli amministratori e anche il confronto non avvenga solo nelle stanze delle istituzioni ma anche nelle stanze del partito come le idee possono circolare credo che questa sia l'altra delle modifiche statutarie che dovremo mettere in cantiere
Grazie Bersani e poiché Aronne
Ma questo sarà una crisi lunga e cruda
Credo che cominciamo a vedere prime proposte per fronteggiarla altre ne aggiungeremo la conferenza programmatica e cercheremo poco le buone o con le cattive di condizionare il governo ma io qui vorrei invece pone un'altra domanda se noi siamo attrezzati
Per dominare gli esiti politici possibili queste crisi come qualcuno già dice perché è chiaro che non si uscirà neanche politicamente così come si è entrati dentro questa crisi
Noi in astratto vediamo o anche i doveri nostre anche le potenzialità nostre perché queste certamente potenzialmente un'occasione per rinsaldare dei legami concetti che ci interessano
Giovanni i lavoratori piccoli impresa e così via sapendo che anche in questo caso però non basta del proposta bisogna che esserci
Ecco se mai andarsi a vedere poi cosa proporre cosa fare perché fa solo proposte
Non serve ad agganciare quello che sta
Succedendo
Però dobbiamo vedere anche i rischi io vedo molto molto seri rischi sul piano politico politico culturale cioè una possibilità di forte distacco di ceti popolari dalla politica dal Governo da noi stessi e possibili ulteriore rigurgiti di soluzioni
Oculistico
Con noi che paghiamo impresso
Guardate che gli ammortizzatori per Alitalia sette hanno poi l'han fatto loro ma lo paghiamo noi e cioè bisogna che noi sentiamo anche la pericolosità politica di questa di questa di questa vicenda
Allora se vogliamo dirci la verità noi affrontiamo questo banco di prova
Indeboliti
In forza e credibilità
Con rischio e questo per me è il cruccio più un micidiale con rischio di rassegnare disarmati politicamente la parte più indifesa della società
E lasciato alla compassione del centrodestra o alla rabbia impotente del populismo è per questo non per noi
Che noi dobbiamo reagire
Perché a questo pezzo di Paese ha bisogno di noi ha bisogno di noi
Allora io dove a reagire con forza con unità
E arriva diciamo solo sulla sana discussione seria fraterna unitario discussione seria per vedere quali sono i problemi e mi pare che cominciamo fa perché la stiamo facendo
Noi siamo indeboliti da che cosa due cose che non si sovrappone si Sozzi sovrappongo ma non so le stesse cose
Una è questo ombrellino questione morale che nel senso comune si sta allungando su di noi
E secondo da problemi politici non riposo nuovi soldi
Che dobbiamo riconoscere se vogliamo parlare al disagio anche lo smarrimento dei tanta della nostra gente
Io credo che l'azione di Veltroni ci sia il quadro di risposta al tema delle inchieste che sono in corso qui le formule sono d'accordissimo quindi rispetta la magistratura auspicio che i provvedimenti siano stati ben meditata in alcuni casi tutela del buon nome degli onesti o qui dico una parola sentito interventi Fernanda Contri vorrei dire ma guardate che un amministratore pubblico
Un amministratore mette in piazza il suo buon nome un avviso Toro mesto mette in piazza il suo buon nome il buon nome di un amministratore onesto è un bene pubblico perché se si stancano gli onesti si siederanno sulle sedie solo in visone
E poi è vero come dice Chiamparino che questo non non non limita il Gip non ferma il giudizio a giudizio politico ecco però tensioni in questo momento dobbiamo dare un fortissimo segnale di di vicinanza agli amministratori che adesso sono preoccupati per l'amministratore deve anche pericolosamente parliamoci chiaro
Deve risolvere dei problemi
E non sempre Chiamparino titoli di fronte alla magari della gente abbastanza così Intel accorta intelligente dall'ATO l'abbiamo in serbo di capire quando no stai facendo una rotta entrambi l'operaio quando stai facendo per i cavoli tuoi
Sì c'è smarrimenti in giro su quei diamo una risposta forte su questo su questo punto con la stessa determinazione caccia fuori disonesti
Poi ci sono i problemi sistemici lo diceva Domenici benissimo sono stati affrontati una relazione però insomma alla fine noi dovremmo riuscire a trasmettere che noi davvero noi abbiamo fiducia in noi
Abbiamo fiducia nella gran parte della nostra gente perché se noi trasmettiamo quest'idea difficile che gli altri ce l'abbiano se l'abito come questo giusto orgoglio di cui si parlare in questo momento è molto importante dare questo segnale mentre ripeto diciamo tutte le cose pesanti giusto eccetera
Io sento anch'io l'amarezza goloso impeto nelle parole
Di Veltroni quando poi alla fine però ti rendi conto che non ha gli strumenti per affrontare diciamo derive comportamentali sia disarmati affari a imporre codici etici a imporre sobrietà di comportamenti e quindi io appoggio senz'altro il fatto che adesso noi mettiamo delle norme e delle cose statutaria eccetera per dare al segretario almeno la possibilità di intervenire in questi casi
Purché non ci facciamo l'idea che questa è la strada maestra per affrontare questo tipo di problema cioè perché il principio di controllo e di autorità noi potremmo solo risolverlo in un meccanismo collettivo che si dà che accetta una forte disciplina
Ci sono altri modelli
Dove esiste l'autorità del controllo poi controllo perché volle ormai Somi sostanza altri modelli modello di Berlusconi modello di Di Pietro ma stiam parlando di partiti che sono emanazione da persone
Noi non potremo mai esserlo no non è che possiamo la domenica chi a chiamare meccanismi iper partecipativi e lunedì invocare meccanismi autorizzato non non esiste
Quindi noi dobbiamo prender su un'altra strada che è dentro strutturalmente alla questione del partito
E allora io credo non perché facendo un partito perbene c'hai un meccanismo perfetto perché i nostri umane esimi qua tutte e due riconoscono che esiste il peccato originale secondo me per sempre stare che un partito vada Risolo artisti problemi qua però come fa il partito così decidi se stai limitando meccanismo di degenerazione o se per caso mai non li stai
Creando dei meccanismi che li che lì incrementa allora io mi fermo concludendo proprio solo su questo punto guardate
Oggi noi possiamo fare un passo avanti appunto questo tema qui del partito e l'ho detto prima iprite uno strumento una cosa che serve fuori da noi
Noi dobbiamo renderlo fruibile perché il Paese ha bisogno di questo strumento questo strumento deve funzionare allora
Alcune parole su questo io guardate che qui nessuno ragiona testi indietro io non ho mai era già io non ragiono del perito di mio nonno neanche per il mio risolve il vento delle mie figlie per il partito del secolo ragiono per questi però quando diciamo e diremo anche son sicuro che domani ancora il tema sarà questo sui giornali innovazione o morte
Innovazione innovazione innovazione però no così capiamo che cosa che cosa stiamo che cosa dove la cerchia che facciamo un discorso fra noi che si intendiamo dove la cerchia programmatica son d'accordissimo tutte novità però però guardate che è un partito
Un meccanismo politico che produce posizioni politiche iniziative politiche fa un prodotto se il processo non funziona non puoi fare il prodotto
Allora intendiamoci su qualche punto basilare Veltroni aperto oggi
La pur nella sua relazione possibilità di una riflessione che io credo sia vivo pranzetto come con un arco come ho veramente comunque assonanti che dico in due parole proprio due dei banchi dell'isola torna daccapo alcuni concetti ma farlo fraternamente intendersi sostanza
Somma ma da dove è venuta fuori corsa troppo l'idea secondo me tutto quest'ultimo anno eccetera di un partito che diciamo impresa Diretta in automatico con la società
Ma queste io la ritengo un'utopia distruttiva guarda io lo dico come la penso la ritengo un'utopia disturbi intanto contraddizione legittimo partite a un partito
Non è la società contraddice due volte il concetto partito riformista un partito riformista vuole cambiarla un porno società non può riflettere contraddirsi il tema partito riformista italiano tutti i padri nobili nostri ci hanno insegnato che ne abbiamo una ricchissima società civile bellissime energie tutto quanto
E poi però abbiamo anche particolarismi micidiali di fettuccine
Ci hanno parlato di borghesia senza Codice di plebe Isma'delle classi subalterne c'hanno parlato di localismo di familismo di tutte queste belle cose che sono assi assieme a delle altre cose invece nobili
Ma noi tiriamo su tutto come un'idrovora
Noi siamo condannati a fare un partito che è nella società ma è anche qualcosa d'altro della società e allora l'innovazione dove l'accertiamo nel realizzare questo senza cadere
Nel giacobinismo del pedagogista no e neanche nel burocratismo degli apparati ok
Dobbiamo fare questo però l'innovazione doveva mettere in un perimetro normale
E ho finito che due più due fa quattro anche nell'innovazione abbiam bisogno questo perimetro disegno secondo me un associazione di volontari della politica in cui la sovranità appartiene agli associati
Che è la del Volvo no o per via statutario per loro decisione ai diciamo alla partecipazione dei cittadini ma le cose vanno messe benino equilibrio mi stupisco che ci stupiamo scusatemi lo sfogo ma del fatto che lasciando se i più questa bellissima intuizione primarie lasciata senza diciamo senza un punto di equilibrio diventi una micro feudo Alisa azione
Un autonomista azione della partecipazione come la finanza con la Polonia reale qui se autonomia ISAF la partecipazione spetta di azione politica
Come stupirsi di queste o ci stupiamo che l'esagerazione senza più che di diede meccanismi di elezione diretta poi ci stupiamo che portino a meccanismi o di nomina o di quotazione variamente bilanciata all'assenza di gruppi dirigenti che abbiano proprio diciamo la responsabilità l'autorevolezza perché sono rappresentativi di fare il prodotto
Cerchiamo di riflettersi di non buttar via niente le intuizioni nuove però insomma di modificare qualcosa di correggere qualcosa facciamolo razionalmente
Perché questo ci aiuterà a decidere sulla bioetica Cerruti era a decidere cosa diciamo dei sindacato perché è perché il processo è un processo che pretende delle assunzioni di responsabilità
Come caligine parta dal basso dei territori con meccanismi che dal basso verso l'alto selezione i gruppi dirigenti
E così risolviamo i nobili suo adesso non la faccio lunga voglio stanno i sette minuti l'ultimissima mezzo minuto un salto altre cose che volevo dire che non c'è più tempo ma l'ultimissima cosa che volevo dire è queste cervella cosa di Morgando
Noi adesso qui ci stiamo discutendo un po'forse stiamo che rassicurandolo fuor di qui sabbia alla bufera no
Quando c'è la bufera bisogna anche cercare di mettere i piedi dei posti i soliti
E noi pronunciamo troppo poco
Il tema dell'asse della grande solidità delle nostre radi
Troppo poco
Noi ragazzi però il riformismo ce l'abbia mica solo davanti
Noi ce l'abbiamo alle spalle quel poco di buono che ha fatto sto Paese qui in senato cinquant'anni
Alla fine l'ha fatto attraverso antiche radici
Perché se noi pensiamo se spighe non nominando questo parliamo ai giovani facciamo rovescio non è vero hanno bisogno di sentirsi dentro un senso un percorso per quanto rinnovata e non vorrei che tacendo così noi avessimo come inizia Morgando
Degli abbandoni silenziosi e degli arrivi che non arrivano
Mentre se teniamo ben fermo lei era di sì e il futuro che abbiamo davanti a noi non c'è nessun vento che si può a battere grazie
Carolina
E poi Rutelli
Ma io velocemente schematicamente perché mi pare che
La relazione di Veltroni ci offrono
Un asse sul quale lavorare nei prossimi nei prossimi tempi e tuttavia a me pare
Lo ravviso anche da
Certo clima in questa discussione
Che non sempre ci sia la consapevolezza della posta in palio
Lo diceva per ultimo adesso Bersani fuori di qui cioè la bufera
E io credo che di questo noi dovremmo essere consapevoli e dico anche che nei prossimi mesi
Quella che tanto evochiamo crisi economica diventerà una crisi sociale
Eccezionale
Io provengo da una regione l'Emilia Romagna che una delle regioni più ricche più avanzate dove il tasso di disoccupazione a livelli bassissimi ma dove quando io vado a fare le riunioni con i rappresentanti del mondo del lavoro
Un carie dello dovevo France che mi dice fabbriche
Che fanno la cassa integrazione
Ferie forzate
Studi professionali che chiudono
C'è quindi una situazione
Nella società che già ora è pesante e che nei prossimi mesi diventerà esplosiva
Di fronte a questa situazione a mio giudizio il governo di centrodestra Berlusconi non ha il fisico
Per già
Perché i sondaggi cambieranno
Ed andrà in una grande confusione in un corto circuito
Tuttavia c'è bisogno
Di un partito riformista
Che sia capace di interpretare
Una speranza un punto di riferimento forte
E c'è bisogno di un partito di un partito organizzato di una classe dirigente che abbia la consapevolezza della sfida in corso
Io ad esempio anche qui vedo una delle ragioni
Anche di questo degrado
Che spesso e volentieri nell'azione
Si guarda troppo al particolare si perde complessivamente il disegno generale la funzione che il partito democratico deve avere allora io penso che sotto questo punto di vista ci sia bisogno
Di fare quello che abbiamo detto che vogliamo fare
Cioè un grande partito
Organizzato
Capace di rappresentare quel punto di riferimento di quell'altra Italia che non si rassegna al declino
E che anche autonomo
Politicamente e culturalmente e io dico anche economicamente
Io penso che questa sia diciamo così la strada da mettere in campo su questo io penso anche che noi dovremmo con molto unita
Evitare di rimettere sempre costantemente in discussione noi stessi
Ad esempio questa idea per cui il Congresso lo facciamo con le elezioni europee lo ritengo sbagliato
Come penso che sia sbagliato pensare che la selezione delle classi dirigenti avvenga solo attraverso lo strumento diciamo così delle primarie e lo dice uno che le ha fatte
A Bologna afferrare a Forlì e le abbiamo gestite
E dico anche che è uno strumento che in una fase iniziale è uno strumento diciamo così utile ma non può diventare un totem
Perché questo alla fine produce una situazione di scardinamento di un'idea di formazione delle classi dirigenti
Quindi io penso che noi dobbiamo con molta determinazione
A vedere la consapevolezza del ruolo che ci spetta
Procedere con quello che abbiamo dichiarato agli elettori di voler fare
Farlo uscire da questa cappa di autoreferenzialità che è devastante
Che è credo il male più grande che il centro sinistra ha avuto in questi anni che continua ad avere
Due cose
Infine
Partito del Nord e certo abbiamo già risolto questa questione anzi io credo che sotto questo punto di vista noi dobbiamo rafforzare l'idea di un grande partito nazionale e far funzionare fino in fondo quell'innovazione che abbiamo messo in piedi il quattordici di ottobre
Cioè di una forte leadership di carattere nazionale e di leadership territoriali che contemporaneamente sono in grado di rappresentare un Progetto
Di un partito nazionale con un forte radicamento territoriale
E quindi l'idea di fare base sulle regioni come lo strumento attraverso il quale costruire quel radicamento di cui c'è bisogno
Infine una battuta sul rinnovamento io credo che qui la discussione
Stia diciamo così
In poco posto
Il rinnovamento va fatto anche perché se non lo facciamo
A un certo punto lo faranno da qualche altra parte e dicendo
Diciamo che questa situazione tenetevela così come quindi credo che sotto questo punto di vista la vera cosa da mettere in campo è un processo
Di selezione delle candidature dei gruppi dirigenti che non si basa sulle appartenenze correnti all'obiezione ter ma che cerchi di premiare il più possibile le capacità e il merito verificando
Se c'è capacità e merito sul campo
E poi chi avrà diciamo così pratichiamo laddove intanto questa cosa detti a capacità e il merito lo valorizziamo
Evitando diciamo di rimanere rinchiusi in una logica che abbiamo avuto anche noi di corrente che poi alla fine fanno produrre anche quel degrado di cui dobbiamo combattere
Grazie
Rutelli poi Castagnetti
Che cosa
Può consentire di crescere e non di morire
Ma un partito nuovo
Che è sempre sull'orlo di vivere come una coalizione
Coalizione di ex partiti ex correnti provenienti da culture ed esperienze politiche diverso l'addetto
Veltroni il rischio
Di rivelarci con una sorta di riedizione dell'Unione
Piuttosto che il grande partito dei democratici della nostra nazione
Rispondo subito con la mia opinione
La capacità di essere effettivamente una forza in grado di guidare l'Italia
Di esserlo
Nella quotidianità della vita degli italiani
E ve la loro percezione
Di esserlo in termini strategici questo dobbiamo avvertirlo Noemi
I quadri militanti gli amministratori
Le persone che ci fanno fiducia che sono tante
Voglio dire è chiaro che l'agenda dell'Italia non la formiamo noi oggi però
Dobbiamo concorrere a formare
Alcune delle cose vere vere
Non solo quelle che appaiono sulla stampa di cui parlano con cui si confrontano
Su cui immaginano il loro futuro in tempi di crisi in tempi difficili in un Paese difficile gli italiani sono cose che diciamo
Proponiamo realizziamo noi alcune delle cose non tutto ma alcune
Sì
Finora questo non è accaduto adeguatamente
Da oggi
Deve accadere credo che possa accadere
Giudico la relazione di Walter come la base
Giusta
Di una condivisione collettiva ovvero di profilo politico di proposta programmatica e la condivido
Il punto è siamo in grado
Di farlo
Chi deve farsi
Farlo innanzitutto l'essenzialmente il segretario con i dirigenti che rivestono responsabilità insieme a luglio
La leadership è la condizione base contemporanea dell'azione politica può non piacere ad alcuni è così
E non prevede alternative
La si esercita
O la si esercita
Io sono per confermare a Walter il mandato pieno della guida del partito che ha ricevuto le primarie perché la eserciti sulla linea che ha esposto oggi
Sono anche per dire pure in un intervento brevissimo
Che staranno i tempi che
Ci sono delle cose che non vanno che ci dobbiamo dire apertamente esplicitamente noi non abbiamo guadagnato posizioni in quest'ultimo anno
Anzi
La crisi economica e sociale che fa seguito ormai
A quella finanziaria rappresenta
Il terreno di gioco
La condizione in cui noi dobbiamo esercitare saremo chiamati a esercitare un'altra sfida questa la cosa
Molto difficile molto interessante davanti hanno cioè a dire abbiamo una condizione che coinvolgerà tutto il popolo che attraverserà tutto il popolo e su cui alla fine spesso si dice ma qual è l'identità del partito democratico io penso che l'identità di una forza politica che non a rendite di posizione che non esistono
Oggi rende deposizione fondamentali tanto più per un partito nuovo l'identità si costruisce sulla lotta politica sulla battaglia politica e quale occasione per formare l'identità di un nuovo partito che questa sfida epocale perché certo
La definizione chiamiamola di economia sociale di mercato alla quale si legano le culture democratiche riformiste europee oggi è in questione oggi è di fronte alla necessità di una sua definizione che però non si misura nei saggi degli economisti negli editoriali si misurerà la vita di tutti gli italiani
Certo dei precari che perdono il lavoro cento delle aziende che chiudono cento dei piccoli imprenditori
Che non si vedono aperti i mutui o se li vedono chiudere la parte dell'istituto di credito e così via è il terreno il terreno su cui noi forniamo nel periodo che viene l'identità politica
E la battaglia politica il partito che abbiamo deciso insieme di formare
Crisi grave
Discredito dalla politica
Campagne velenose talvolta false certo ma anche attenzione una condizione che porterà la destra rapidamente in difficoltà
Rispetto a questi Problemi reali emergenti
Nella società italiana dunque per noi un dovere di risposta una enorme opportunità che è un'opportunità non di congiuntura ripeto è l'opportunità strategica quasi fondativa per partito democratico
E naturalmente
Non solo l'opportunità un rischio il rischio di fallire
Quando dico che ci sono state inadeguatezze serie dico anche che non dobbiamo sottovalutare negli affetti ne cito soltanto due
Non era associata non era da associare l'elezione del presidente della commissione di vigilanza RAI
Con quella di un giudice costituzionale ci siamo battuti per questo
Per le sedi giuste è stata associata
E allora credo che noi non avremmo dovuto approvare la soluzione per l'una senza avere prima acquisito la soluzione
Per l'altra e da lunghissime settimane siamo nel pieno di una crisi che non si è interrotta che ci costa cara secondo esempio non era commisurata alla nostra ambizione
Quella petizione che abbiamo chiamato salva l'Italia che è stata pure la nostra principale iniziativa per diversi mezzi quindi bene con Walter che dice o innovazione o fallimento bene combattere malcostume politico
Ridurre facendone una battaglia pragmatica il concreta cioè a dire i costi della politica e costi delle istituzioni bene le proposte economiche
Per la crescita quelle sociali che ci ha illustrato
Molto bene anche la priorità ambiente clima Energia nella definizione che ne ha dato farne l'oggetto del Progetto di una rivoluzione industriale bene le altre riflessioni programmatiche scuola e formazione
Mezzo Mezzogiorno dentro il quadro
Della responsabilità nazionale di un partito che è fortemente radicato nel territorio nelle amministrazioni nella capacità di servizio ai cittadini e qui deve recuperare una sua forza autenticità essenzialità nel mantenere
La sua natura di grande partito nazionale
Dunque ci vuole il profilo politico
Penso sia condiviso qui dentro
Ci vuole proposta politica
Penso che sia condivisa e tra l'altro credo che sull'economia sui temi economici in particolare e dovrebbe essere la cosa più difficile no sui temi economici pure essendoci sensibilità e culture quali più liberali
Quali più di di di Welfare
Legato a a tradizioni dell'ultimo trentennio noi abbiamo una condivisione politico-culturale
Larga
Leadership
Per esercitare questo cammino
Mandato chiaro a Veltroni
Costanza e buona organizzazione per farla vivere nel Paese sottolineo Costanza e buona organizzazione ma concludo con un elemento diciamo un richiamo di attenzione
Discutiamo delle indispensabili Alleanza eccetto
Sapete come la penso nel dire alleanze di nuovo conio intendo dire alleanze e alleanze solo conti condivida e concorra ad una con una proposta di governo del paese ma mi chiedo
In che cosa consiste nel fondo la speranza del partito democratico
Io penso nel creare una maggioranza democratica in Italia assoluta delle cioè un impegno
E normalmente difficile
E straordinariamente ambizioso e straordinariamente bello
Che motiva lo svolgimento la conclusione e il contributo la nascita dell'apporto di nuove generazioni alla definizione la formazione di un partito
Di fronte a noi c'è la realtà
Se è vera
Di un'alleanza tra forze conservatrici e forze moderate
Oggi è maggioranza nel Paese potrebbe espandersi
Vorrei credere
Ma regredisce solo se il Pd riuscirà a creare le condizioni di questa maggioranza democratica
Che unisca popolo di sinistra progressista anche elettori moderati
Il partito democratico
Finora elettoralmente non stiamo regredendo come consenso e sarebbe terribile
Se ciò proseguisse di fronte ad una prossima crisi di consenso di disillusione verso il governo la maggioranza io penso che oggi un terzo un quarto degli elettori che erano nella Margherita non sono con noi
Sono stati compensati in parte almeno dai lettori di sinistra radicale che hanno scelto il voto utile ma che potrebbero piuttosto e non da soli scegliere l'astensione
Con la minaccia ulteriore di radicalizzazione populistica che come ben vediamo Berlusconi sceglie come interlocutori Ricci per colpire noi o in modo significativo è avvenuto in Abruzzo
Io penso che non dobbiamo aspettarci inchini dei nostri alleati attuali e potenziali
Dobbiamo guidare
Abbiamo guida
E le alleanze verranno le interlocuzioni verranno e penso cresceranno su questa capacità di dinamismo politico e di rappresentanza popolare e di radicamento di convenzioni di donne e di uomini di persone larga rappresentanza io penso che si giocherà la possibilità che il Partito Democratico non solo viva ma vinca e penso che tutti dobbiamo contribuire a questo impegno Leningrad
Grazie Castagnetti e poi D'Alema
Mi scuso perché
Essendomi assentato per ragioni parlamentari forse dirò delle cose che sono già state dette
Innanzitutto esprimo un consenso convinto alla relazione di
Veltroni a me pare che il merito maggiore di questa relazione in cui ci sono parole chiave impegni precisi e concreti per il Paese e non solo
Per il partito e questo era quello che ci veniva chiesto il merito maggiore a me pare che consista nel fatto che rappresenta una piattaforma
Politica seria
Su cui è davvero possibile
Ricompattare l'unità di questo partito siccome in questo momento c'è bisogno di ricompattare l'unità del partito lo si può fare solo su una piattaforma politica a me pare che dobbiamo riconoscere che questa è una piattaforma su cui e possibile auspicabile dobbiamo farlo
Questo non vuol dire che non possono esserci degli dei punti di approfondimento io ad esempio ho anch'io qualche osservazione
Ve n'è una in particolare che riguarda un presupposto da cui Walter
Ha fatto dice fa discendere un certo modello di partito maggioritario perché che cosa sia il partito maggioritario siamo sempre la ricerca di definirlo
Non è vero dice Walter che il Paese e di destra che l'Italia è di destra da qui a dedotto l'impegno a nella prossima elezioni politiche insomma conquista la maggioranza
Io credo invece che oggi che oggi lo sia
Che oggi lo sia lo è come gli altri Paesi
Dell'Occidente
Non è il momento name e come in genere avviene nei momenti della gara di grandi trasformazioni
I Paesi sì riuniscono attorno a delle strategie delle politiche delle proposte di difesa e la destra gioca molto meglio
Ma lo è anche per altre ragioni diano ragione in particolare ampiamente segnato
Questo Paese dalla ideologia dell'antipolitica alimentata in anni
Di predicazione populista e qualunquista
La cultura il sentimento del profondo collettivo del Paese e fortemente cambiata in questi anni
L'oltrepassa amento della stagione delle ideologia e non è stato guidato dobbiamo riconoscerlo
Dalle ideologia e del tutto siamo precipitati nella cultura del niente che sta facendo sì ideologia
E difficile dire che questo Paese un Paese facilmente riconquistati
Tutto questo comporta il primo che il nostro lavoro non può che darsi proiezioni abbastanza
Prolungate nel tempo io auspico che l'assemblea programmatica della primavera prossima ragioni attorno a obiettivi di medio e lungo termine perché la politica italiana soffre
Da anni di dei Baitelli di lì che non
Della risposta ai problemi dell'oggi e la gente si allontana dalla politica anche perché non riesce più a intravedere
I io ho
Zonta Ike's distinguono gli uni dagli altri
Allora e necessario darsi obiettivi di di di di lunga stagione malata conseguenza che traggo da questa affermazione che nel non breve frattempo
Non riusciremo a eludere soprattutto nel prossimo passaggio delle amministrative il tema delle alleanze
è un tema che non può essere eluso e quindi anch'io sarei contento che ci fosse già una situazione definita nel nostro Paese è tale per cui si potesse contare solo sulle nostre forze per dire ci candidiamo governato
Abbiamo un passaggio difficile delicato
Di verifica al quale dobbiamo prestare tutta la nostra attenzione nostro impegno
Condivido in ogni caso assolutamente l'esigenza posta da da Veltroni di di una svolta di un riavvio dice stamattina l'unità di una ripartenza che sia percepibile visibile all'esterno con dunque che sia credibile
Ho apprezzato quindi nella relazione il coraggio di affrontare di petto la questione morale
Noi non difendiamo i ladri come dice stamattina il titolo di Libero noi non difendiamo i colpevoli
Peraltro noi non cediamo neppure la tentazione del populismo della demagogia dello strame di principi costituzionali non si sbattono in galera lo abbiamo detto ieri pomeriggio in aula
I cittadini per sperare di cercare prove di reato che non esistono ci sono alcune cose su cui noi dobbiamo sfidare anche l'impopolarità di questi giorni
Perché comunque è un investimento è un investimento di serietà e di responsabilità per il futuro
Dalle inchieste di queste settimane emerge se possibile qualcosa di meno grave di quanto si vuole far credere
Molto meno grave
Ma insieme di più difficile da affrontare e da risolvere perché più strutturato
Emerge la rilassatezza morale lo smarrimento di regole etiche elementari la disinvoltura operativa
Emerge non so se siamo tutti d'accordo in questo che è che sto dicendo
L'altra faccia di una certa ideologia del fare
Che Walter è una cosa moderna non è una cosa antica è una ideologia recente
Quella ideologia che privilegia la supposta rapidità delle decisioni amministrative piuttosto che il rispetto delle regole
Quello che sta emergendo in questi giorni è questo la degenerazione di un sistema istituzionale ormai privo di controlli dobbiamo ripensare anche da alcune sedute che abbiamo fatto
E privo di contrappesi penso lo svuotamento dei consigli
Comunali provinciali e regionali
Quando un assessore
Tratta con un imprenditore senza vere e senza potere accampare la remora di una successiva approvazione delle sue decisioni
Si trova esposto di fronte alla forza e alle lusinghe del suo interlocutore
Essendo per lo più e sempre più frequentemente svestito di quegli abiti virtuosi
Che le sartorie dei partiti in passato erano ha detto abituati a confezionare il Sindarin corsi di formazione dei giovani militante
Chi parla più della connessione fra la questione etica e la responsabilità della politica nei nostri corsi di formazione ho apprezzato l'idea di questo corso per il Mezzogiorno imperniato sul tema della legalità
Ma l'abbiamo il coraggio di dire che se solo una settimana fa prima che succedesse quello che è successo qualcuno fosse intervenuto a questo microfono
A parlare della connessione fra l'etica e la politica
Sarebbe stato rispettato ma avrebbe avuto come minimo qualche apprezzamento del tipo Maresca mai sono sono le cose di un tempo
A me avrebbero detto del dossier piano un altro bel per lunghi berlingueriano non so che Osama non non si capivamo che che che erano temi su cui si faccia c'era imbarazzo persino a parlarne perché ormai si dà per scontato il problema non esistesse allora che fare
Condivido l'idea di Veltroni di recuperare la centralità della formazione e della vigilanza etica fra di noi
Occorre promuovere nella prossima campagna elettorale amministrativa
Il ripristino nei nostri programmi in tutti i Comuni del valore oggettivo
E una volta si diceva vincolante degli strumenti urbanistici come strumenti di trasparenza non c'è più politica urbanistica negli enti locali l'urbanistica e l'allusione a linee generali assolutamente astratte
Dobbiamo ripristinare il valore della oggettività delle sedute della trasparenza in luogo della pianificazione contrattata poche andata fermandosi nella prassi amministrativa degli enti locali
Sono va be allora finisco l'ultimo concetto di un minuto di un secondo
Occorre puntare ad una reale unità del partito ho detto all'inizio che secondo me la relazione di Walter la piattaforma su cui la si può costruire
Dobbiamo finirla con il settarismo e con le le conflittualità le reciproche delegittimazione
Le presunzioni di autosufficienza a maggior ragione oggi se si ritiene se che il segretario che già investito di un forte potere perché è un investimento popolare di dimensioni che tutti conosciamo necessita di ulteriori potere rispetto a quelle del vecchio Statuto allora a maggiore ragione opportuno pensare l'idea non non la formulo perché come non non tocca a me formularla a luoghi formali di coinvolgimento di tutti perché a tutti possa poi essere chiesto conto dei propri comportamenti e delle proprie responsabilità
Tale ma coi Realacci
Ma credo che non ci sia
Ragionevolmente il tempo per discorsi di grande respiro diciamo in pochi minuti ci si può pronunciare su alcune questioni
E tanto più a questo punto del dibattito come io stesso o preferito parlare che interessato ad ascoltare innanzitutto si può fare tesoro di molte cose che sono state dette
Da questa riunione ci si aspettava
Uno scatto in avanti un segnale di consapevolezza di unità che non significa avere tutti le stesse opinioni ma condividere una visione solidale essere disponibili ad uno sforzo comune
Condividere un'agenda
O per altro verso sì temeva un segnale ulteriore di crisi e di disgregazione
Io credo che la riunione abbia fornito la risposta positiva
Se l'alternativa era spegni riavvia standby diciamo ci sono tutte le coccole era nella così immagino USA prima pagina dell'Unità
Ci sono tutte le condizioni a mio giudizio per dire che la riunione riavvia
A partire da una relazione di cui ho apprezzato il tono
Lo spirito ed anche in modo particolare
La indicazione
Di alcune fondamentali scelte di carattere programmatico che si rivolgono al Paese e che costituiscono la base di un di una sfida nei confronti del governo
Non c'è dubbio che questa è una delle condizioni per rilanciare nostro profilo il progetto del Partito Democratico che si è appannato
Agli occhi di tanti che hanno sperato che hanno partecipato e a mio giudizio per ragioni più complesse che non il correntismo poi parlerò su questa espressione che mi sembra improprio voi non abbiamo correnti
Le correnti sono una forma discutibile di organizzazione della vita interna del partito
Noi siamo un'amalgama che sin qui mal riuscito
Quindi c'è una situazione di frantumazione non ci sono le correnti correntismo ripeto sono una forma discutibile che non apprezzo di organizzazione della vita interno presso delle correnti saremmo divisi
Ci si parlerebbe riporta voci delle correnti si saprebbe che percentuale rappresenta ciascuna corrente non sarebbe bello a vedersi ma sarebbe un ordine
Io ritengo che
Questo né la difficoltà in cui ci troviamo deriva esclusivamente dall'accumularsi dal sommarsi di vicende giudiziarie fino a delineare a far parlare di una questione morale
Io credo che le questioni giudiziarie diventano una questione morale
Quando si associano ad una crisi politica
Altrimenti restano questioni giudiziarie
E paradossalmente la destra che ha più vicende giudiziarie di Novoli
Tuttavia non si presenta agli occhi dei cittadini come una forza colpita da una questione morale
Perché appare avere risolto sulla base di una visione cinica è inaccettabile del primato della politica
Il problema della sua del suo rapporto politico la società italiana
Le nostre difficoltà erano di carattere politico e sono venute nella discussione
Io credo che la discussione ci aiuta ad affrontarle
Riguardano natura caratteri del partito nuovo
Riguardano non le alleanze nel senso dell'Elenco dei partiti con cui ci vogliamo alle
Perché proprio perché condivido il senso profondo non banale della vocazione maggioritaria il problema è la proposta di governo
Berlusconi è un leader a vocazione maggioritaria
Ma la sua proposta di governo al Paese l'alleanza con la lega
Cioè dentro un'idea dell'Italia
C'è una gerarchia degli interessi delle forze sociali
Che in qualche modo concorre a qualificare la sua proposta di governo
Noi abbiamo bisogno di tornare su questo punto
A partire da noi stessi e senza dividerci adesso in una discussione che sarebbe oziosa se vogliamo questo o quello
Il che oltretutto non è neppure rispettoso nei confronti di interlocutori che innanzitutto lo devono dire loro anche quello che voglio
Ma su questo punto noi non siamo stati fino in fondo chiari
E su questo punto è diventato un problema
è evidente che non possiamo oggi dire che l'asse politico della nostra proposta di governo e il partito democratico più Di Pietro
Il che non significa che era domani non bisogna parlare più con Di Pietro
Anche se non c'è dubbio che
Alla di Pietri Zazie onere dell'opposizione fa riscontro il consolidamento di una maggioranza di destra nel Paese
Che poi qualcuno lo festeggi diciamo festeggia una condanna minoritaria
E qui senza dubbio il problema fondamentale che l'opposizione abbia il segno di una grande forza riformista e infine io credo non abbiamo bisogno di rendere più forte il nostro rapporto con il il rapporto con il Governo
Che non può che basarsi come ha fatto giustamente Veltroni e qui considero il passo in avanti politico più importante della relazione
Sul sulle grandi questioni che noi consideriamo fondamentali per il Paese
Altrimenti rischio di oscillare di rimanere prigionieri di una discussione che ci ha logorato nel rapporto con i cittadini dialogo o non dialogo che sono di quei dibattiti che come la fine o sbaglio
Dialoghi e subito un pezzo del tuo mondo ti considero un traditore non dialoghi e come fai a dire che non dialoghi una grande forza riformista sui problemi che riguardano il Paese
Problema è fissata in un villaggio ereditati un rapporto che di confronto e di sfida
E credo che oggi Veltroni partendo dalla crisi economica sociale e indicando delle risposte in parte anche innovative ha dato un contributo dare a questa questione la risposta che sia più convincente e in grado di darci una configurazione più stabile anche nel rapporto con l'opinione pubblica
Noi
Abbiamo bisogno di avanzare su questi temi io non voglio mettere tra parentesi degli aspetti che ci turbano io sono molto d'accordo Castagnetti
Dobbiamo avere equilibrio nell'affrontare queste questioni non c'è dubbio però che l'appannarsi anche di una visione politica incoraggia fenomeni di ripiegamento egoistico
Logiche di potere logiche personali
E noi dobbiamo essere fermi nel combattere questi fenomeni di degenerazione
Di fronte alla disonestà e alla degenerazione della qualità della politica
Secondo me non c'è una dialettica vecchio o nuovo
Stiamo attenti
Cioè onesto disonesto
Dopo di che questi questa disonestà può manifestarsi diciamo nel vecchio e del nuovo altrimenti noi corriamo il rischio di trovarci poi di fronte un pezzo del nostro mondo che dice no anzi dobbiamo tornare al vecchio a volte con una visione un po'mitica delle virtù antiche del vecchio
Io non sono né per tornare al vecchio che sarebbe una parola d'ordine insensata né per pensare che in materia di occhi etica pubblica l'unica risposta è che ci vuole nuove
Ci vuole
Un partito
Che abbia la forza di vigilare su se stesso di formare classe dirigente la capacità di giudicare
Di prendersi le sue responsabilità
Di difendere anche verrà nel rispetto della magistratura ciò chi a volte deve essere difeso
Rispetto a forzature
E di colpire persino a prescindere dalle decisioni dei magistrati chi invece si rende responsabile di tanti di comportamenti di un modo di fare politica
Che non sono compatibili con il ruolo con l'etica con la visione che a questo partito
Ma ripeto io credo che che qui intanto si è aperto un grande dibattito sul partito
Noi abbiamo bisogno di un partito vero
No non possiamo nasconderci diciamo il fatto che su questo c'è stata un'incertezza
I modelli
Le le le le primarie giustissimo il abbiamo avuto un certo punto un dibattito se era giusto avere gli iscritti il il
Il timore di ripercorrere modelli vecchi io badate
Si tratta anche di un tema difficile
Sul quale effettivamente non abbiamo alle spalle collaborazione sufficientemente coraggiosa non non voglio non ci sono risposte semplici
Però non c'è dubbio che abbiamo bisogno di un partito vero
Partito vero è una comunità di donne e di uomini legati da un valori da un Progetto da una solidarietà da un vincolo formale che è rappresentato dalla tessera essere iscritti deve comportare dei diritti in più
E se tutto è ricondotto alle primarie compresa lei elezione delle cariche di partito perché ma è uno si deve iscrivere
Le primarie vanno ricondotto acciocché solo in tutti i Paesi normali cioè il meccanismo attraverso il quale si scelgono i candidati per cariche istituzionali monocratiche
Di norma salvo quando non ci sia persino negli Stati Uniti in caso di ricandidatura di presidenti
E magari usiamo questa forma di consultazione anche per interrogare i cittadini su qualche grande problema e non soltanto come sfida tra le persone
La prima Rizzo azione
Delle carichi di partito e la via per fondare un correntismo di massa
Perché è chiaro che a quel punto la logica dei comitati elettorali porterà quindi qui c'è qualcosa da ripensare tutti insieme
Per dare vita ad una forma di partito in grado di essere moderna aperta ma anche di costituire un partito vero
Io l'ultima cosa che voglio dire riguarda non non non dico nulla su una questione su cui qui si detenuti ma che a me sembrano meno essenziale ai fini di definire insomma stiamo attenti oramai da molti mesi noi ci trasciniamo una questione che dobbiamo affrontare che è quella della collocazione europea di questo partito
Tanto più nel momento in cui la crisi richiama in causa potentemente il bisogno di Europa di un'Europa rinnovata e non non voglio farla lunga
Non può essere il tema se diventiamo socialisti o diventiamo qualcosa
Il tema è quello di costituire in Europa una cognizione discutiamo coalizione di centro sinistra e questo lo si fa innanzitutto con i socialisti
E io credo che ci sono le tutte le condizioni per formare insieme ai socialisti un gruppo l'uovo
Per presentare questo come un successo del partito democratico
Chiarendo nello stesso tempo che questo non significa che noi entriamo nel Partito socialista europeo
Ci sono tutte le condizioni per compiere questo passo
Per farlo coincidere con un patto programmatico tra noi socialisti più noi trasciniamo questa discussione e la carichiamo di un valore identitario più alla fine rischiamo di a vere una decisione sofferta e negativa quando possiamo invece marcare un chiaro Successo di questo nuovo partito
Otto infine una considerazione sul noi andiamo verso hanno detto molti avversari verso una crisi molto difficile
Crisi politica crisi economica crisi sociale
Con il rischio di uno smarrimento di una parte del Paese anche per questo il rigore della politica essenziale perché nella nel dramma sociale fastidio verso una politica garanzia di privilegi sociali può diventare rivolta populista
Attenzione dentro queste crisi c'è bisogno di una grande forza di opposizione riformista
La parola con cui ci dobbiamo presentare al Paese non può essere solo quella pure necessaria innovazione in una crisi così c'è anche bisogno di autorità di forza
Di rassicurazione e di una guida in grado di restituire speranza al Paese
La destra giocherà anche questa carta
Noi dobbiamo sapere tenere insieme innovazione e autorevolezza
Altrimenti rischiamo di non cogliere neppure alle opportunità di una crisi che sarà drammatica ma potrebbe davvero segnare la fine della stagione berlusconiana
Grazie
Realacci
Io penso che abbiamo il dovere di essere sinceri e leali tra di noi dato il momento che stiamo vivendo
Voglio essere per questo anche dati e lei la limitatezza e tempi molto secco nei passaggi lo voglio fare
Io sono convinto che non saranno le regole che ci salveranno ma sarà il Progetto
Parafrasando Seneca si potrebbe dire che senza un progetto la virtù marcisce
Io penso che Veltroni oggi abbia fatto una relazione che rimette il progetto del Partito della campagna del democratico sulle gambe da cui era partito
Questo significa che abbiamo fatto tutto ciò che era giusto fare prima di oggi
Alle capisco la ricreazione per piacere
Questo significa che abbiamo fatto Tuccio tutto ciò che era giusto fare prima di oggi io francamente penso di no e voglio dirlo qui anche con chiarezza
Mentre non penso che sarebbe una follia mettere in voti però insomma poi si vedrà la vicenda di Follini io penso che la vicenda di Di Pietro spiega che noi su quel fronte qualche chiarimento prima non l'abbiamo fatto
Io penso che fosse giusto l'alleanza con Di Pietro perché Di Pietro allora ci sembrava intercettare i flussi di voti che non avremo mai preso quest'oggi è sempre meno vero
E la vicenda Bruzzese dimostra che la capacità di Di Pietro di catalizzare anche voti moderati o di centrodestra o di destra che potevano essere nostri alleati sia ridotta anzi è chiaro che Di Pietro Stilo rischia di svolgersi sul nostro fronte lo stesso ruolo che svolge la Lega sull'altro fronte
Quando il candidato di Di Pietro è il capofila aumento di voti per Di Pietro ma la coalizione perde ulteriormente capacità di vittoria questo in Abruzzo è stato evidente
Ma altri errori sono stati fatti
Questa tesi del rinnovamento è stata avvolta agitato in maniera molto superficiale non abbiamo solo esposto alcuni giovani anche nei passaggi elettorali a rischio di bruciare energie
E quando si parla di partito Partito organizzazione scusate sarà un ragionamento molto banale per cortesia ma io ritengo chiedo un attimo solo sì le persone impongono potete parlare perché non si riesce a lavorare
Io io ritengo che gli errori più gravi che abbiamo compiuto e sono stati quelli in questo sondaggio ragiona con Carone
Di avvitarci spesso in un dibattito dolosi autoreferenziali su come ci si organizza quali sono le regole cuoceva qual è lo Statuto una perversione mentre invece le scelte elementari venivano saltate posso dirmi cosa me mi fa mi fa male con la mia cultura politica con la mia cultura organizzativa
Che noi a tutt'oggi è una macchia abbiamo persi abbiamo meno della metà degli indirizzi di quelli che hanno partecipato alle primarie un delitto
E in Abruzzo abbiamo avviato alcune decine di migliaia di voti in meno di quelli che hanno partecipato alle primarie
Non abbiamo censito le energie che abbiamo evocato nel Paese
Credo che a livello nazionale ancora non ci sia l'indirizzario dei componenti dell'Assemblea nazionale del partito le convocazioni vengono fatte soltanto attraversi regionali cioè mentre discutevamo tanto di organizzazione quelle scelte elementari che permette un rapporto più continuativo
Con chi si attiva non sono state messe in campo
E da questo punto di vista è evidente che noi dobbiamo trovare un modello che tiene conto della situazione italiana e delle suggestioni che ci arrivano da altri Paesi
Le primarie sono uno strumento prezioso ma se vengono pensate come la panacea di tutti i mali è chiaro che sono un errore
Del resto ci sono molti casi in Italia in cui le primarie hanno prodotto dei disastri elettorali
E anche in Abruzzo che siamo riusciti a fare delle primarie per fare le liste alle elezioni gli abruzzesi in cui ci sono le preferenze e non mi pare che ci abbia portato bene
E non possiamo qui scimmiottare con facilità modelli di importazione scusate la brutalità tutti noi abbiamo in mente
La straordinaria suggestione della campagna elettorale di Obama e la sua grande capacità di ascoltare e di suscitare partecipazione ricordiamoci che in quel Paese questo accade in una situazione in cui partiti non esistono
E in cui ha questa grande capacità di ascolto scientifica organizzata straordinaria Edisu citazione di di Mendini militanza corrisponde un livello di centralizzazione rispetto al quale linee Levin era un Fricke Tone
Nel senso che lì non sia decide tutto Obama il suo staff fine
Qualcuno pensa che un meccanismo di questo genere sia riproducibile in Italia penso di no
Dobbiamo prendere suggestioni da quello mandato in un'altra direzione
E questo implica anche al nostro interno un passaggio molto rigoroso sulla forza della purché deve riacquistare la politica qui molti l'hanno detto da ultimo anche D'Alema sulla questione del rapporto con la giustizia non aggiungo
L'essere onesti è una precondizione Elohim particolar modo per noi la trasparenza e il rispetto delle leggi una precondizione ma dobbiamo fare i conti supposti e penso qui lo dico
Anche a costo di essere sgradevole
In cui prima delle inchieste sono stati gli errori politici a metterci in difficoltà
Guardate voglio essere onesto io non credo che nessuno di noi possa dire che se fosse stato Presidente della Regione Campania o sindaco di Napoli avrebbe avuto una vita facile in quella situazione affronto di alcuni temi
Però dobbiamo anche dire con chiarezza che per il nostro partito l'immagine che abbiamo dato di gestione della vicenda dei rifiuti in Campania è stato peggio di una migrazione di cavallette
Perché quell'idea di impotenza e di incapacità era un gol imparabile in giro per l'Italia
E questa idea non alludo a per niente a vicende di natura giudiziaria questa idea di impotenza e di incapacità è figlia anche della incapacità della nostra politica
Di affrontare quel tema quando dico nostra politica di Coco anche qualche passaggio nazionale perché nella fase finale anche il Governo nazionale ci ha messo di suo in questa cosa
E questo fa capire bene che la via d'uscita non può che essere una politica riformatrice e che la soluzione non è in posizioni più radicali possono cogliere con chiarezza Di Pietro
E andato ad Acerra a fare manifestazioni contro l'inceneritore di Acerra
E l'Italia dei Valori in tanti posti della campagna si opposta alle discariche
Esattamente come faceva la sinistra più radicale e come qualche volta fa e spesso ha fatto anche la destra
La soluzione riformista i temi e avanzare delle proposte politiche praticabili difendere sul territorio e fare di questo un elemento di consenso
Per questo io penso che la relazione che Veltroni oggi ci ha fatto riprese metta il il il aggiornamento sui binari giusti che sono i binari del Lingotto che sono i binari della campagna elettorale che sono i binari anche qui voglio essere Franco che significa occupare il centro del paese
Dove per il centro del paese io non intendo il centro politico
Non è il rapporto con l'UDC o con qualche Hunt altro o qualche allusione che a volte sento di alleanze elettorali al Nord con la lega
Il centro del paese nel cuore del paese può essere anche una proposta più di sinistra per dirla con writing ma è l'idea che noi dobbiamo essere un grande partito nazionale che nell'esprimere le sue priorità per il Paese riesce a parlare un po'a tutti
Agli artigiani bergamaschi di cui parlava Martina
A liti lavoratori che tradizionalmente sono riferimento la sinistra non ci dimentichiamo però che l'ultime elezioni i giovani precari hanno votato a destra e non per noi
Perché noi chiedevamo di combattere il precariato Berlusconi faceva battute sulle vie sulle sulla sull'i matrimoni eccellenti e quello funzionato di più di quello che noi proponevamo questa idea di occupare il centro del paese implica anche da parte nostra un grande rigore nella comunicazione nei comportamenti e nelle proposte
Troppe volte non andiamo in televisione e qui ha ragione Garonne con un linguaggio autoreferenziale andiamo in TG tre Prima serata a parlare in politichese SPD per essere ancora più brutali io sono stato molto arrivo sono stato molto colpito dal fatto che a fronte del decreto sulla crisi del governo noi per alcuni giorni
Abbiamo dato più centralità perché ce lo chiedeva l'informazione perché era il tema che la stampa praticava di più al tema di Sky
Che non è che non c'era ma onestamente non era centrale
Anziché al taglio delle risorse per la ricerca e al talento a misura del cinquantacinque per cento
Che invece era un tema che stava completamente dentro la scommessa strategica del Paese i mutamenti climatici e parlava un tessuto di imprese piccole e medie di famiglia di interessi economici straordinaria abbiamo sbagliato
E questo è sbaglio e figlio di una sottovalutazione della nostra capacità di porre nell'agenda politica che hanno richiamato sia D'Alema che Rutelli che però passa anche per un grande rigore nello scegliere i terreni su cui pratichiamo lo sconto
Termino dicendo questo
Io voglio essere anche qui molto franco
Qui non è il problema di discutere se abbiamo non abbiamo radici ce l'abbiamo e ce l'abbiamo forti
Ma se qualcuno pensa di ricavare e un futuro del partito democratico richiamando vecchie logiche del passato io non sono di questa partita
Non possiamo riesumare nella Margherita o suo sotto componenti nei diessino suo sotto componenti non possiamo trovare facili spazi agitando il tema della presenza dei cattolici o di una cultura laica
Siamo obbligati costretti a rispondere ad esigenze che abbiamo sollevato e abbiamo un'occasione straordinaria
Perché la crisi è un'occasione straordinaria in negativo ma anche in positivo
Questa crisi riporterà in fortissimo piano tutto ciò che è in grado di dare valore forza non è un problema solo economico la la gente si sentirà sola e disperata
Avrà bisogno di un'altra idea di economia e di società
Torneranno a essere forti le comunità perfino la famiglia se la Chiesa non esagera nel dividerà davanti una prateria se la smetterà di occuparsi di temi su cui farebbe bene astenersi da giudizi troppo forti e tornerà in ballo la politica
Sta accadendo in altri Paesi
Obama non avrebbe vinto così le elezioni se non ci fosse stata la crisi Gordon Brown non sarebbe emerso in questa maniera dal buco in cui era se non avesse affrontato in una certa maniera la crisi e la Grecia non sarebbe nel caos che se non ci fosse la crisi
A questa crisi che chiedono nuove economie non ho idea di politica il partito democratico una risposta
Siamo noi per tornare alle parole di D'Alema che siamo in grado di dare sicurezza autorità ma anche speranza nel futuro il Paese questa è la sfida io penso di sì ma dipende da Luca
Grazie
Fini e e poi Finocchiaro
La lunghezza di questa riunione
Qualche effetto psicologico su di me l'ha avuto nel senso che
Stando per lunghe ore qua dentro a discutere tra di noi
Ad un certo punto ho avuto la sensazione che
La situazione esterna fosse meno complicata di quello che effettivamente
Se non altro queste riunioni hanno tra di noi un effetto placebo nel senso che ci tranquillizzano
Purtroppo temo che poi la riunione finirà rientreremo in contatto con l'esterno questo non vorrei che producesse in qualcuno di noi qualche tra
Io penso che la risposta fondamentale che questa direzione doveva dare oggi era quella di dire con grande chiarezza che il Partito Democratico è un partito in campo e impieghi
Penso che questo sia stato un obiettivo raggiunto
è stato un obiettivo raggiunto anche perché la relazione di date che ci ha consegnato
Un orizzonte una ricchezza di proposta di valutazione politica che io considero assolutamente condivisi
Però guardate noi dobbiamo fare i conti con quello che a mio avviso è il principale problema che abbia
Ne ha parlato con grande chiarezza Alfredo Reichlin
Non dobbiamo rimuovere il tema che riluce apposto e di questo cioè gigantesco paradosso
Tra i problemi le difficoltà di fondo che potrebbe avvenire
La destra nei prossimi mesi nei prossimi anni difficoltà di progetto e di scelta strategia politica
In
Il punto
Di una fragilità di una debolezza del nostro soggetto politico che invece avrebbe grandi potenzialità di intervento e di azione politica
Noi dobbiamo lavorare questo è il senso della fase che dobbiamo aprire
Per sciogliere concretamente sul campo questo paradosso
Sapendo che quello che è avvenuto in questi giorni non è una cosa banale
E guardate gli eventi che si sono succeduti toccavano una corda molto particolare nel nostro partito nel nostro lettore
Possiamo chiamarle come voglia ma alle vicende che hanno coinvolto e chi hanno messo sotto i riflettori delle vicende giudiziarie il nostro partito
In qualche modo rischiano di colpire al cuore il rapporto comparti grandi del nostro elettorato e dei nostri militari
E su questo io penso che il messaggio debba essere una risposta molto chiare molto netta
La risposta è quella che già Walter ha detto nella sua relazione
Fermezza capacità di innovazione dove c'è dal manifestare fermezza e capacità di innovazione
Senza alcuna sottovalutazione
Perché io non vorrei che qualcuno pensasse che queste vicende saranno vicende che possono essere rapidamente messe tra parentesi
Mi sbaglierò
Ma temo che su queste vicende l'Italia dovrà misurarsi per un periodo non breve
La seconda questione però nel mentre diciamo con grande chiarezza fermezza
Capacità di innovazione assunzione piena di responsabilità
Deve essere quella anche di fare un esplicito ed aperta battaglia politica e culturale
Io sono convinto per esempio che noi dobbiamo dire con grande chiarezza
Che questi fatti sia pur gravi non configurano per il nostro partito una questione morale questo va apertamente affrontato questo tema
No su questo non possiamo transigere non possiamo far finta di non capire che questo è il nodo perché su questo si gioca una parte forte della identità dalla prospettiva del nostro partito
Io penso che abbia ragione D'Alema quando dice una cosa che a mio avviso è molto importante
Noi non siamo alla riedizione degli anni novanta perché lei allora la questione morale colpi partiti che avevano già esaurito un ruolo e una funzione politica
è quella vicenda giudiziaria lì colpì a morte appunto perché si era già consumato un ruolo una funzione politica
Oggi il partito democratico ha esattamente un'altra prospettiva davanti
Perché la cosa vera che noi abbiamo oggi di fronte dispiegata di fronte a noi e che abbiamo invece una grande possibilità di ruolo di funzione politica è quello che mi preoccupa di più sapete quale che io vedo una contraddizione evidente tra il ruolo e la funzione politica potenza del nostro partito
E la pratica concreta che riusciamo a fare
E so perfettamente che un partito non può reggersi a lungo se questa contraddizione rimane insoluta è insana
Per questo guardate la discussione di oggi deve avere anche il carattere di una discussione vera tra di noi
Di una discussione di dice con grande sincerità
Noi abbiamo un problema di una crisi etica in alcuni settori del nostro partito e questa crisi va affrontata
E l'abbiamo anche però dire con grande chiarezza ci sono momenti in cui il partito fa battaglie politiche anche magari per difendere soluzioni posizioni individuali io sono rimasto molto colpito dibatteva
Ieri c'è stata una discussione ne parlava Castagnetti ma dovremmo discutere questa cosa del suo del nostro partito
C'è stata una discussione per l'autorizzazione all'arresto del
Amico onorevole Margiotta
Io ho guardato le carte ho fatto io la dichiarazione di voto
E sinceramente devo dirvi con grande sincerità insomma l'impianto accusatorio dire che era flebile dire una cosa già particolarmente bene
E a un certo punto la motivazione della esigenza cautelare veniva così manifestata perché abile nell'utilizzare gli strumenti telefonici
Facendo quasi riferimento al fatto che essendo lui ingegnere diciamo abbia una capacità di nascondimento nella pratica del tele
Allora su questo un partito serio anche a costo di pagare un prezzo di impopolarità va in Parlamento e dice che non si può arrestare un cittadino perché abile nel maneggiare l'uso del telefono
E la cosa che mi ha molto colpito lo dico che qui con grande
Dolore
E il fatto che a un certo punto ho visto il leader dell'Italia dei Valori
Che con cinismo esprime cito Civis
Ha pensato che su una questione di quel tipo si potesse lucrare su una posizione di vantaggio di partito Oppo
Ora consentitemi di dirlo con grande chiarezza questo è un punto sul quale nei rapporti politici non si possono fare sconti e c'è bisogno della massima chiarezza e della massima sincerità tra di noi
Consentitemi infine un'ultima considerazione ho finito
Vedete
Io penso lo dico Abate lo dico a tutti quanti voi che noi abbiamo un rischio molto serio
Se non affrontiamo il tema di questa contraddizione tra la potenzialità di ruolo e funzione del partito e la nostra pratica concreta noi abbiamo nei prossimi mesi momenti molto impegnativi
Tu hai fatto le propose sulla crisi economica che io condivido molto oggi abbiamo i dati che ci vengono forniti all'Istat
Meno dodici per cento la produzione industriale meno sei per cento del fatturato siamo esattamente cadi nel dicembre due mila e uno cioè dopo l'undici settembre siamo di fronte alla situazione che può diventare drammatica ma guardate c'è un punto che ci interroga direttamente
Se il Partito democratico non svolge il suo ruolo il rischio è che nei prossimi mesi la crisi economica posa diventano sto Paese una drammatica crisi democratica
Perché non c'è dubbio che ci sarà una parte importante della popolazione che non avrai non potrà avere un riferimento e sappiamo perfettamente che non sta scritto da nessuna parte
Che le crisi abbiano per forza un interlocutore una grande forza riformista
La storia del secolo che si è concluso ci dice anche che le crisi producono anche interlocutori forti nei populismi e non sappiamo che questo oggi è l'orizzonte più delicato che riguarda il nostro Paese
Mi si consideri infine e ho concluso un'ultima valutazione chiedo scusa se pagando un minuto finisco su più
Se vogliamo affrontare il tema che io ho posto non dobbiamo costruire effettivamente il partito
Dobbiamo costruirlo partendo dai territori
Sapendo tuttavia che parti ai territori non significa una concezione abbastanza utopistica del federalismo io sono un convinto federalista ma il federalismo nel partito per legge se ha bisogno anche di un centro forte autorevole
Il problema è che abbia avuto in questi mesi non è quello di avere un una difetto di federalismo abbia avuto il fatto che ognuno faceva quello che voleva sul territorio
E noi abbiamo bisogno invece di un'impostazione che sia un'impostazione che dica più potere e più territorio ma anche più governo centrale da parte del partito
Questo è il vero federalismo e questo è il senso delle scelte che dobbiamo fare sapendo che tutto questo comporta anche il tema del rapporto con le dinamiche correntizie
Io ho molto apprezzato l'intervento che ha fatto Massimo D'Alema io su questo punto o un punto di dissenso di differenza
Ho un punto it di senza differenza di una ragione semplicissima
Perché penso che l'errore che noi abbiamo fatto è stato apertamente quello di capovolgere il ragionamento
Io penso per esempio che un partito strutturato e cresciute radicato posso avere Possati curarsi per aree culturali anche per corretti
Noi abbiamo fatto questo circuito gigantesco che prima di fare il partito abbiamo sul territorio costruito le correnti
E questo ha consentito attesi svolgesse un sistema è un modello di partito che a mio avviso non va bene
Lo dico con grande sincerità
Abbiamo avuto un processo assolutamente rovesciato
è questo il nodo che bisogna sciogliere che bisogna sciogliere con grande chiarezza anche nelle prossime settimane prossime inglese infine una considerazione di carattere un po'più diretto e personale
Noi abbiamo di fronte a noi
Una fase molto impegnativa si sarebbe detto una volta da far tremare le vene ai polsi
Il cimento del partito e un cimento di una complicatezza straordinarie è unica
Tuttavia io penso che nel momento in cui abbiamo di fronte questo cimento e le difficoltà che abbiamo sono di quelle assolutamente stalle a dobbiamo ricordare a noi una cosa fondamentale
Io penso che in momenti come questi deve essere evidente che non si fa alcun corto circuito frazioni e scelte politiche e vicende personali
Se posso dire un limite di questi anni della storia più recente anche dalla storia forse più antica e che a un certo punto c'è stato un corto circuito tra azioni politiche scelte politiche vicende personali
Un partito che di fronte alla difficoltà dovesse avvitarsi in questo corto circuito e un partito che ha già perso una partita
Per questo penso che sia importante che da questa rimarrà direzione avvenga forte un messaggio non di mediazione ritrovata ma di vera unità del nostro partito
Grazie Finocchiaro poi Pollastrini
Anche per me la discussione di stasera stata di oggi
E stata rasserenante stata rassicurante partire dalla relazione
Di Veltroni che ho apprezzato in particolare sul sulla questione c'è la questione della crisi sociale la questione della necessità di pensare mettere in campo un nuovo sistema di welfare probabilmente a questa riflessione dovremmo affiancarne un'altra che rischia altrimenti diventare dividente anche fra di noi c'è la grande questione del ruolo della presenza ed è l'atteggiarsi del sindacato italiano
è un tema che dobbiamo trattare ovviamente con grande rispetto con circospezione direi anche ma è un tema che non possiamo eludere
Anche perché in un passaggio di crisi così difficile
Pensare di poter come dire rinunciare a fare un punto su una questione che riguarda milioni di lavoratori pubblici e privati italiani sarebbe da parte nostra inaccettabile
Io aggiungerò soltanto qualche tema e qualcuno ne richiamerò perché ovviamente il tempo è poco e non è tempo di
Di discussioni distese e approfondite però voglio dire già da subito che il modello della discussione di oggi
Mi spinge a proporre che sui temi al bene più importanti e quelli che sono stati più volte citati negli interventi a sottolinearne la centralità dovrebbero essere oggetto uno per uno di approfondimenti come la giornata di oggi
Torno su sulla questione che forse più ce la fanno in questi giorni e cioè sulla sequenza di indagini giudiziarie sui nostri amministratori ora badate bene io credo che siano fatti isolati ma credo che la questione che più dovrebbe attirare la nostra attenzione è una questione che sia pure in una declinazione molto più dire nobile
Ha citato Alfredo Reichlin e perché queste vicende ci descrivono e purtroppo una soggezione della politica la forza economica dell'impresa
E quello che divide probabilmente distingue questo manifestarsi da quello che fu Tangentopoli ma è anche il precipitato più un mistero di quella perdita di centralità della politica dal potere
Di della centralità della politica e di soggezione della politica al potere economico di cui appunto Alfredo ci parlava e che descrive una politica debole ma anche lo diceva Veltroni nella sua relazione confessando la propria mare amarezza anche la debolezza del partito nella direzione gestione e soluzioni di situazioni locali che vengono giudicate incoerenti con il ruolo e con l'identità politica del partito una sorta di partito inerme
Ora Fassino ci ha detto cose giuste da me condivise sulla necessità di autonomia delle sedi istituzionali delle sedi politiche e viceversa giuste e condivisibili ma la riflessione comunque si pone perché chiunque interpreterà un ruolo istituzionale
Certo non lo fa in nome e per conto del partito lo fa in nome e per conto dei cittadini che lo hanno eletto ai però da quel partito è stato indicato ed Espresso
E comunque tra diretta traduce nella sua opera di governo un profilo programmatico un'identità una fisionomia
Politica e direi anche un modo di stare sulla scena pubblica che comunque rimanda a quel partito alla sua identità al suo profilo programmatico
Al suo modo di stare sulla scena pubblica
Cioè quello che voglio dire che è una cosa è la sacrosanta autonomia una cosa e l'hashish Silone fondata esclusivamente sull'investitura popolare che ha tutto legittima tranne a mio avviso che hanno scissione
Ma c'è poi un'altra questione che a queste intrecciata in tanti hanno fatto riferimento voglio farlo anch'io aggiungendo qualcosa ne ha parlato Castagnetti da ultimo e ne ha parlato anche Veltroni nella sua relazione
E la questione che riguarda la
Responsabilità
Del modo in cui
Sono stati nel nostro sistema istituzionale abbattuti i cosiddetti centri di responsabilità
Castagnetti faceva riferimento ed è secondo me riferimento principe ha ragione potere di controllo delle assemblee elettive
Potremmo come dire aggiungere altri esempi ma quello che mi preme dire che questo è un pezzo dell'altra questione sul rispetto alla quale io credo dovremmo fare una discussione molto approfondita fra di noi
Ed è la questione democratica l'abbiamo evocata tante volte in questi mesi a proposito dell'abuso del decreto legge è forse la forma più appariscente io credo che ci sia da fare
Un approfondimento ovvero su questa partita
Perché la perdita della CEI di ruolo del Parlamento della sua centralità l'appannamento della capacità di controllo delle assemblee elettive
Il l'affermarsi di un modello di governo che viene reclamato e giustamente si efficiente nella è rapido nella decisione non può però trascurare che in questo momento della storia del Paese Evo che rischi di cui parlava Bersani
E i quali nella nostra discussione tante volte abbiamo fatto riferimento quindi un rilancio della nostra riflessione su questo tempo in chiave riformista ovviamente se non l'unica riforma quella berlusconiana nel
I Parlamenti sono impaccio e via discutendo credo che dovremmo fa
L'innovazione dice il segretario del partito è la chiave per superare la crisi benissimo
Ma io vorrei che fossimo chiari tra di noi l'innovazione è una parola neutra in sei talvolta l'innovazione può essere anche la necessità di tornare a ripercorrere alcuni temi che credevamo con l'innovazione e la riforma di avere superato quello a cui mi riferivo prima c'è quello che riguarda il ruolo delle assemblee elettive
è uno di questi temi
Non possiamo ovviamente non lo fa nessuno di noi farci travolgere dalla suggestione che la parola innovazione abbia un effetto catartico e peraltro ne siamo un partito nuovo ma nella sua fisicità nel permanere di tante giunte alle quali abbiamo dato vita quando eravamo DS Margherita per mani amo con quello che siamo stato il buon Dio ha ragione Bersani
Anche quelle solide radici del riformismo italiano sulle quali potremmo tranquillamente continuare appoggiare i nostri Pietro l'ultima questione
La questione del partito ne ha parlato Fassino ne ha parlato a proposito del Congresso condivido moltissime delle cose che sono state dette da D'Alema
Da ultimo io vorrei farvi riflettere che è la struttura del partito e la sua forma definitiva e la sua forza per quanto difficile sia il tema certamente richiede una discussione
A parte
Ma che presto la sua struttura la sua forza il suo radicamento possono essere molto utili in un momento di crisi per il Paese in un momento di crisi dell'immagine del partito democratico del Paese
Per questo vorrei che quando ci troveremo a discutere discute Simo anche con molta attenzione della questione del tesseramento
Perché forse non ci sono le correnti come dice D'Alema e c'è un amalgama non me riuscita però stiamo attenti perché io credo che la nostra vigilanza sul tesseramento l'avere uno strumento vero di appartenenza che come dire padre madre di responsabilità e anche di diritti è un capitolo sul quale abbiamo una grande necessità di riflettere soprattutto guardando alla realtà politica del Mezzogiorno
Grazie
O la treni poi sereni
Grazie
Beh a quest'ora certo molto è stato detto io parto dei miei punti fermi
Il primo è che un leader c'è e va sostenuto l'altro è che il partito democratico lo abbiamo voluto insieme e va tutelato il terzo è che questo incontro dice che vogliamo ripartire
Anche per me l'unità è un valore ma conta come la si raggiunge e allora detti quei punti fermi anch'io sono per guardare in faccia la realtà e al pericolo che questo progetto fallisca proprio quando sono più forti
Le ragioni della sua esistenza e fallisca non per gli ultimi Esterni ma per la nostra fragilità credo che di questo noi oggi stiamo discutendo oggi con sincerità
Tanto più davanti al cambio d'epoca che è stato evocato in un Paese con i Little poco inclini alle regole al civismo la recessione economica può saldarsi a una recessione della democrazia
Con una ricaduta gravissimo i diritti e sull'uguaglianza e come ha scritto Zagrebelski
E come diceva stamane Veltroni senza un'uguaglianza civile sociale la democrazia diventa regime per essere l'alternativa necessaria in un passaggio così
Così denso di rischi in un passaggio come questo quando cambia tutto oltre alle buone proposte e abbiamo sentito oggi delle buone proposte
Servono però un profilo culturale un'identità e io ho ascoltato Gentiloni
Che pare Irlanda di un'identità plurale io ne discuteremo io penso invece ha un'identità forte un'identità anche etica che è cosa diversa da una generica identità plurale
è il mondo che lo dice il fatto chi che vince chi ha puntato su un punto di vista autonomo e il forte
Valeva per Blair open air bus vale per Obama e purtroppo in Italia vale per la Lega Nemi ai territori per il giustizialismo alla Di Pietro e per Berlusconi
Essere fragili sul punto identità io può indebolire la nostra credibilità e cioè l'autorità di un'intera classe dirigente e infatti secondo me questo deficit investe le nostre leadership tutte le nostre leadership è di anche su questo punto che dobbiamo reagire
Quello che non funziona dal mio punto di vista e la logica di un partito pigliatutto
Una narrazione che tenta di che tiene insieme cose troppo diverse
Vedete qui sta la nostra ambiguità sullo sciopero generale
Il punto della CGIL il punto non è era se si era più o meno amici della CGIL ma se si stava con quei lavoratori lo stesso vale sul terreno della laicità perché un partito pluralista deve cercare una sintesi ne parlava Walter ma centrata sempre sulla responsabilità della persona dei diritti e dei doveri in rinunciabili della persona
Apparire come avvenuto nei fatti indifferenti sulla sentenza della Cassazione com'è accaduto sulla tragica di di Eluana non ci dà autorevolezza non da autorevolezza di leadership e viceversa sembrare solleciti nel sostegno al Governo per i quattrini immediatamente trovati per le scuole pubbliche lascia qualche dubbio
Insomma non basta unire questa è la mia opinione
Scuole private scusate vedi il compitino non l'ho scritto tutto Walter questa volta insomma non basta unire i riformismi di prima magari con i loro ritardi il tema è costruire un pensiero democratico ma allora come è stato detto serve un partito solido
Anche come antidoto a potentati e cordate che ci sono un partito che non si affidi all'illusione del binomio primarie leadership che non si identifichi
Sempre e comunque con una governabilità purché sia
Badate che quegli anni che tutti oggi hanno evocato il novanta hanno visto crollare intere classi dirigenti nell'esaltazione di una governabilità purché sia
Che dia un'anima quindi come partito a un'opposizione autonoma perché è è l'autonomia
Ma che può reggere le alleanze necessarie a vinci sto finendo
Sono giorni di sofferenza soprattutto di sofferenza credette meter tanta della nostra gente e della gente che ci crede lo strappo c'è stato e sul terreno delicato della moralità
La mia opinione ed i cento vi prego di credermi so di cosa parlo penso di potere dire che so di cosa parlo è che i giusto essere garantisti
Ma è anche doveroso distinguere
Prima di tutto intasa nostra anticipare diceva Marini perché se deleghiamo questo compito alla magistratura o ai giornali il prezzo da pagare sarà salatissimo
Ha ragione Veltroni la politica ieri come oggi per affermare un primato deve coltivare uno stile e regole trasparenti
A partire da quelli incompatibilità
Tra incarichi di direzione politici e funzioni di rilievo istituzionale che mi sembra assolutamente essenziale l'ultimo punto l'ultimo punto lo accenno soltanto ed è il tema più volte evocato del pluralismo e del rinnovamento
L'etica delle parole e tutta nella loro coerenza
Per questo a me non convince l'uso del crematorio del rinnovamento dove alcuni sempre gli stessi possano decidere cos'è nuovo e cosa non lo è
E mi sembra irreale la separazione tra un passato popolato di continui istinti o peggio come ho letto su qualche intervista di malfattori
E un futuro frequentato da onesti e innovatori io democratica difendo la mia storia Di Donna di sinistra pur guardando in avanti
Allora se vogliamo parlare di rinnovamento e io sono d'accordo facciamolo ma con grande serietà
Perché lo diceva Follini non è credibile un ricambio generalizzato
Quando i vertici del nostro partito sono occupati per la maggior parte dai volti ed ai nomi di prima o sfinito Dario investire di più sui giovani e sulle donne vincente ma si fa del male se l'investimento non è agganciato alle idee e alle qualità
Insieme a una cinquantina di deputati e deputati abbiamo scritto una lettera appello
Ci accomuna la preoccupazione
Per quello che è stato chiamato un frazionamento ad una deriva correntizia un frazionamento correntizio ma anche la convinzione che per evitare quella Derrida
Che vogliamo evitare esista una sola via una franca e trasparente battaglia delle idee che rimescola lì e fornì un pluralismo di segno nuovo però io su come interpretiamo per davvero quella parola che altrimenti riso viso rischia di risultare magica cioè la parola innovazione
Sereni poi Maggiulli
Cerco di risparmiare quindi tempo e quindi sarà molto veloce se fossi Walter non lo sono come si vede sarei orgogliosa di questa discussione penso che noi stiamo facendo una discussione di cui avevamo bisogno
Che Luís a aiutato con una ampia e buona relazione
Che naturalmente ci consegni a dei nodi che poi dovremmo sciogliere non tutti stasera probabilmente quindi vado solo per Flash primo la crisi alle dimensioni quantitative e qualitative che sono state qui dette da molti
Benissimo da Alfredo Reichlin ci propone questa crisi una sfida culturale e politica
Il mondo dopo la crisi non sarà quello di oggi possiamo uscirne più forti perché abbiamo delle idee per uscirne più forti ma questo non è scontato
Secondo io anche voglio sottolineare la gravità la serietà dei nostri problemi credo abbiamo fatto bene oggi
A non dimenticare la bufera dentro la quale stiamo vivendo in questi giorni
Ogni giorno appare più evidente che il progetto del Pd è giusto
Che è necessario o se vogliamo raccogliere quella sfida culturale e politica di cui parlavo all'inizio
Ma ogni giorno si vede che noi questo progetto non l'abbiamo ancora messo al sicuro
Questo progetto non è ancora al sicuro serve uno scatto servono anche delle correzioni rispetto a come siamo andati costruendo il partito in questi mesi anche io penso come altri che lo scatto riguardi due aspetti il profilo politico culturale
Stoin una postazione dalla quale si vede abbastanza bene qual è il punto noi siamo partiti dall'idea di fare incontrare più culture riformiste non person Marlen ma per ottenere dall'amalgama dall'incontro tra più culture riformiste un pensiero nuovo
Capace di dare risposte ai problemi nuovi
Inediti che abbiamo di fronte c'è invece il rischio opposto e cioè che in una Babele di linguaggi
Ognuno cerchi sicurezza in identità piccole io non amo la parola identità che è stata molto usata poco fa da Barbara per questo motivo perché l'identità può essere forte può essere chiara nettissima ma può essere piccola
A vere una frammento di rappresentatività ma non necessariamente essere in grado di portare alla sintesi
Allora se non vogliamo cadere diciamo nel rischio di una babele di culture e di culture politiche di di idee che non riescono a fare sintesi credo che il tema della innovazione della ricerca di un pensiero nuovo sia davvero il tema la relazione di oggi
Di Veltroni rilanciava la questione di una nuova elaborazione no molti spunti molte idee
Io ci sto a fare quella ricerca
Badate non bastano i gruppi parlamentari i gruppi parlamentari possono essere una sede importantissima
Dove si mette alleva il pensiero di tante persone tante competenze tante energie
Ma lo sforzo dei gruppi non bastasse non c'è un partito che ha delle sedi dei luoghi delle procedure e delle modalità per fare poi la sintesi
C'è bisogno di un luogo in cui si dice dopo aver discusso esserci confrontati aver messo insieme tutte le nostre idee che la linea del partito scusate questa parola vecchissima la linea del Pd è quella perché altrimenti noi rischiamo di essere ai margini
Della sfida di non esserci dentro di essere ininfluenti non credo di essere una parte del problema ma certamente di non essere utili la destra è inadeguata per molti aspetti è pericolosa
Su alcuni temi è evidente che la crisi a cui esce la necessità di nuove idee penso ai temi del lavoro e dei lavori penso al tema della democrazia di quale politica e di quale sistema istituzionale in questa epoca
Può avere la connotazione di un sistema davvero democratico penso alle questioni della modernizzazione del Paese
Tutte questioni sulla quale la sulle quali la destra sta dimostrando di essere inadeguata
Per alcuni versi inquietante e pericolosa ma noi ancora non ci siamo
Se noi non diventiamo credibili con un pensiero con delle idee forti con una posizione netta leggibile capace di parlare all'Italia rischiamo di apparire incerti
E per alcuni aspetti appunto ininfluenti
Questo è il primo profilo il secondo che connesso con questo non hanno e non mancano né le persone né le idee né le culture per fare questa questo percorso il secondo riguarda il partito
Riguarda il partito sono state dette molte cose io condivido moltissimo
L'intervento che ha fatto questa mattina Fassino così almeno continuerete a scrivere che sono fassiniano
Non me ne dispiaccio diciamo così da questo punto di vista condivido quella quella idea di un partito che mette al centro l'autonomia della politica anche io penso che dobbiamo rompere una spirale
Le correnti ci sono sì ci sono non so come si chiamarle però le correnti ci sono servono a fare arrivare acqua al mulino no perché non stiamo costruendo davvero il Mulino
Non stiamo costruendo davvero il Mulino allora io credo che siccome la sfida che abbiamo di fronte è davvero quella di costruire il Mulino la discussione non a caso si è soffermata molto sul partito il rapporto tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa il rapporto tra territorio e centro del partito il radicamento territoriale tutte questioni che nell'ultima parte della relazione Veltroni
Indicava come temi su cui aprire una riflessione io penso che questa riflessione l'abbiamo aperta stasera
Non sono per rinunciare all'innovazione che abbiamo introdotto nello Statuto che era l'idea che si potessero combinare democrazia diretta e democrazia rappresentativa però fino ad oggi abbiamo visto che tutto questo ha bisogno di una maggiore assunzione di responsabilità da parte dei gruppi dirigenti non si risolve tutto con le primarie
Non si risolve tutto negando l'importanza della partecipazione del delle delle persone e l'importanza delle primarie c'è bisogno in mezzo di una forte assunzione di responsabilità dei gruppi dirigenti
E a me pare che questa sera la discussione ci aiuti a fare insieme questo percorso
Chiudo chiedendo anche alla presidenza di valutare a che ora possiamo immaginare di
Ascoltare la replica del segretario e quindi anche vento al mente soffermarci su un voto se c'è un documento su cui ci chiedete di esprimerci Grazia
Grazie allora le socie Maggiulli dunque la situazione
La situazione è questa
Hanno parlato trentanove persone
Hanno rinunciato in diciotto che leggo perché hanno Verducci Melandri vigneti venti Ricci incostante turco Soro Migliavacca Giacomelli Suppa l'accorata a bordo Emiliano Garavaglia bianchi Rigoni Maramotti che hanno denunciato
Ne restano quarantuno
Va appena che va be'vai lì
Prego
Sì alla mozione d'ordine astratta ad evitare che vi siano meno della metà di quelli che eravamo che stamattina ad evitare che un'Assemblea ascolti la relazione
è un drappello la voti vista anche la ricchezza del dibattito ma l'importanza anche nella votazione della replica io rinuncio al mio intervento mi sarebbe piaciuto intervenire ma credo sia giusto così
Credo che si possa mettere in votazione di chiudere il dibattito e passare alle votazioni
Allora scusate
Un attimo di
Un'attimo di calma allora la situazione è questa qua in effetti calcolando che ci mettiamo lo stesso tempo
Calcolando che ci mettiamo lo stesso tempo finiamo a mezzanotte
Mettiamo allora io farei una proposta di mediante siccome c'è la replica del del segretario le votazioni perché abbiamo questa abbiamo largo e lei regolamento per il tesseramento e i circoli on line che trovate là fuori da questa mattina abbiamo il tema del bilancio preventivo che non è il bilancio del partito che ai sensi di legge è una cosa che c'è il nostro Statuto tredici indicazioni programmatiche di di di future speso
Io proporrei che noi alle sei e mezzo diamo la parola Veltroni
Si stanno stando Brevi a un altro po'di interventi voi e poi passiamo passiamo
Uno a favore e uno contro di questa proposta
Mani drammi
Gawronski
Io non sono d'accordo per motivi ovvi sulla tua impostazione però o una educazione inglese no in Inghilterra in qualsiasi riunione c'è questa regola della loro costituzione scritta su tutti in Murino che ci deve essere sempre almeno un intervento contrario
Allora siccome non ho sentito male può darsi mi sia sfuggito perché non sono sempre stati no nessuno che ha detto io voterò contro la relazione di Veltroni
Io vorrei cioè io mi candido a fare ma anche altri un intervento contro cioè sottopongo alla stellare questa proposta ai fini di parlare o perché si
Allora io sono anche adattabili stupefacente allora io faccio una richiesta siccome su internet tantissima gente ci sta seguendo
Sui siti e allora se le persone rinunciano a parlare si possono mettere gli interventi chi ce l'ha scritti
Sul sito in là da tale che noi non interveniamo opera o lasciamo il nostro contenuto io se avessi ma sì rinuncia a parlare da lei ce l'ha già pronta moda
Bene allora mi pare che questa
Questa proposta sia sia ragionevole quindi non ti ho dato la parola scusa ho detto va a favore uno contrario ha parlato allora io allora la andiamo avanti fino alle sei e mezzo
Andiamo avanti fino a Lecce finale insieme quarto andando a
Alcuni viaggia annunciati che parlano quindi a quel punto chi vuole dare l'intervento scritto verrà messo nei verbali
Del della della direzione che verranno messi sul sito internet
E a quel punto abbiamo la parola al segretario adesso Manchu lì
Non al posto
Allora questa proposta ragione questa proposta la metto ai voti chi è d'accordo alzi la mano
Questa di andare avanti fino alle sei in quarto pubblicare interpelli e passare al voto contrario sposa
Lunedì si è contrario
Bene chi si astiene
E la proposta approvata mance Ullrich
Ma non è chiaro che
Media il problema il problema è che è giusto scusa e giusto il diritto è giusto il diritto di intervenire ma se le ragioni organizzative che l'ultimo che parla parla da solo sono queste le ragioni va bene
Avanti mance volle
Ha votato
Se ho capito
Però
Le rinunce Agostini mance colleghi
Va be
Io
Ho trovato
Ho trovato importante
Siamo pronti
Ho trovato molto importante che la parte iniziale della relazione
Del segretario
Partisse dalla crisi
Perché io credo che anche nel dibattito che noi abbiamo fatto
Che in qualche misura scontato anche
Le ultime fasi del nostro dibattito interno
Non ci sia stata l'altro la giusta attenzione
Come del resto mi pare non ci sia ora messo su alcune questioni che io temo noi stiamo sottovalutando
Nella mia città a Piombino
Non ci sono soltanto mille seicento operai in cassa integrazione
C'è l'altoforno fermo
E siccome noi discutiamo
Profondamente anche del tema dell'innovazione
Non vorrei che nell'innovazione perdessimo il contatto con alcune cose
Che ai partiti che hanno fatto la storia di questo Paese gli facevano ribollire l'animo
Un altoforno fermo
Non è una cosa banale
Tanto che negli ultimi trent'anni
Nel secondo sito siderurgico del nostro Paese
Ciò è accaduto soltanto tre volte
Un altoforno per chi non lo sapesse quando lo si ferma ci vogliono mesi per farlo ripartire
E nella discussione ne stiamo affrontando ciò che è più preoccupante
è che c'è un'assenza intorno Dini di ordini
Fino all'inizio della prossima primavera
Ora forse noi siamo distratti
Ma il sette di giugno in questo Paese si vota
Si vota per il rinnovo di tante amministrazioni locali
E provinciali
E io non vorrei che scoprissimo mentre noi stiamo celebrando la nostra conferenza programmatica
Che in questo Paese ci sono tanti precari che come già accaduto perché i contratti a scadenza al trentuno di dicembre non verranno rinnovati
E ci accorgessimo anche che siamo allora nel pieno
Diciott'che essi
Manifesta come una crisi vera
Tanto più che in una regione come la nostra
Questa volta ed è questo il tratto diverso da altre volte
Questa crisi non si manifesta soltanto in alcuni settori Marco industriale
Ma dalla prima analisi che abbiamo fatto con il nostro stile istituto di ricerca regionale non so cosa succede in Emilia
Temo diciamo dei segnali non siano molto differenti
Anche la me la piccola e media impresa artigiana lo diceva Martina nel dibattito prima
Quella commerciale da assegna Ali di forti difficoltà
E c'è davvero un'emergenza microcredito
Ecco io penso che di fronte a questo quello che ci siamo detti oggi sia importantissimo perché è importante in un partito proponga una visione ma un partito deve anche occuparsi del qui ed ora e noi se pensiamo di andare alle elezioni amministrative non declinando chiaramente
Soprattutto laddove si governa su quale l'approccio da prendere rispetta queste problematiche che risiede in campo un'idea alternativa del governo di questi processi
Dove governiamo noi a mio avviso bisogna che i nostri amministratori e come dicevano giustamente Domenici Chiamparino sono persone che alla fine non hanno mai smarrito in questi anni il contatto con la realtà si devono riunire le forze produttive e sociali bisogna delineare un metodo di solidarietà effettiva nella nostra azione di governo
Se non c'è una politica nelle nostre realtà
Che si occupi di come si salva il credito di questi di una dei perché delle persone più toccanti della Bindi
Se non c'è diciamo un approccio anche visto che si rinnovano per esempio in Toscana duecentoquindici comuni sui duecentottanta un approccio che si concentra sulla capacità nostra di proporre una risposta
Sull'idea di un rilancio degli investimenti pubblici ad esempio finalizzati io penso che nelle regioni e noi amministriamo si giochi la partita di come si salva un'idea di stato sociale di come si salta perché lo stato sociale in Italia ad Asti ormai da tempo
Un'impennata demografica negativa molto forte oggi la crisi rischia di renderlo ancora più forti perché questa crisi picchia prima di tutto sulle giovani generazioni
E noi abbiamo un problema di famiglie che non si fanno di bambini e non nascono e quando in una regione fra le più evolute che non è solo la questione morale
Quella nostra io penso che la nostra Regione sia ancora un modello di governo molto avanzato
Quando nella nostra regione un giovane guadagna novecento euro
Molto spesso è precario è arriva alla fine del mese con novecento euro a Berio nona vere la cassa integrazione perché siamo di fronte a un nuove generazioni affrontò la cassa integrazione
Rischia davvero di far perdere la nostra credibilità per questo io credo che lo dobbiamo fare la nostra conferenza programmatica un momento molto concreto
Perché se si pensa di parlare a questa crisi senza una forte e concretezza
Noi rischiamo diciamo da questo punto di vista una perdita di terreno per questo è stato importante dire queste cose e fatemelo dire
In queste settimane aver visto sulle pagine dei giornali per diverse settimane il caso Villari invece di una forte iniziativa su queste cose non è un bene
Non è un bene e anche la discussione di oggi è stata una discussione importante Franca ma alla fine la discussione fra noi parla molto di noi stessi molto di quello che sia
E alla fine i giornalisti è solo lì fuori perché quando si va fuori si sentono quando interviene uno prima si domandano ma lui degli eh a chi appartiene io lo voglio dire francamente
Lo voglio dire davvero francamente il problema che vide ancora troppo è che un gruppo dirigente autorevole ha bisogno di Ing ingrediente fondamentale lealtà
Lealtà
Dibattito franco
è una ricchezza avere persone che pensano cose differenti è una ricchezza
Ma nello stesso tempo noi in questi anni abbiamo coltivato troppo la fedeltà la fedeltà è una cosa che non sta nella politica
Noi dobbiamo da questo punto di vista dircele queste cose dircele fino in fondo perché i rischi e gli abbiamo anche sul territorio
Lo voglio dire anche sulla base delle primarie che abbiamo è che alla fine uno strumento giusto finisca per far diventare anche localmente
Uno strumento giusto una cosa che si concentra più sull'autoriduzione di partiti personali legati alle vicende personali guardate secondo me questo è il primo ingredienti
Se alla fine a un dirigente come prima mossa comunica
Che è quello che conta per lui è cosa farà dopo
Si smarrisce per il costume tipo per cui la prima cosa che si fa quando sia in un partito è dare la sensazione che si rappresenta lo collettività
è in questo forse sarò attempato
Ma credo che il recupero di un certo stile sia una cosa importante per tutti
E alla fine io sono contento Remo realtà con la nostra è stata toccata ci siano delle persone termine hanno tratto le conseguenze anche se io credo fortemente ne usciranno
Pulite dalle inchieste le riguardano solo contento perché è una questione di stile è un partito quando non comuni ha uno stile che è anche un'idea di come si sta dentro la collettività non va da nessuna parte
Grazie allora finora
E poi Doria
Salvo rinunce sempre
Denunce Toia
è assente quindi ha rinunciato ecco
Ma io farò solo i titoli con tutto rischio quando si fanno dei titoli di essere molto imprecisa o molto generica la prima cosa che voglio dire è questa
Volevo apprezzare iniziando la lealtà di questa discussione perché mi sembra che veramente Phoebe la diversità di opinioni di accenti di analisi
Mi è parso che per la prima volta tante voci silenziose in questa direzione si sono veramente invece espresse e quindi tutti hanno posseduto la loro quota di responsabilità rispetto alle sorti del partito però rispetto a questa constatazione positiva che volevo fare vi si dice che ancora le prime copertine di domani dei quotidiani per lo meno per le anticipazioni che vanno su internet
Parlano ancora di una contrapposizione innovazione o morte o invece amalgama non riuscito io vorrei rinunciare agli atti i miei minuti se qualcuno per favore venisse qui ed esse ai giornali alla stampa un'impostazione diversa smentendo ancora questo
Perché penso che l'effetto deleterio su chi leggerà domani i giornali la lealtà verso i nostri militanti iscritti partecipanti
Darebbe un senso distorto del dibattito siccome pare che siano i giornalisti a costruirci le parti in commedia
Per favore insomma i protagonisti faccia uno sforzo di correggere il copione che fanno i giornalisti perché questo è veramente spiacevoli e chiunque di noi sta sul territorio perché non ci stiamo Chiamparino che ieri sera Tano detto
A Porta a porta i i leghisti non siamo sul territorio e tu giustamente hai detto io
E volevi dire certamente tutti noi ci siamo anche noi sanno quanto questo fa soffrire quanto questo fa soffrire
Come fanno soffrire le duplicazioni di di strutture e di realtà abbiamo bisogno di portare i dentro questo partito che rischia di saltare come qualcuno ha detto di fronte a tutte le difficoltà rischia di vedere esaurita
La sua la sua intuizione la sua nascita abbiamo bisogno di portare qui dentro tutta la nostra forza le nostre risorse economiche personali intelletto quali non è un appello moralista perché abbiamo visto che molte cose la detto Castagnetti che scrivevamo all'insegna del moralismo un po'da Antonio oggi rivelano poi di essere le bucce di banana bere su cui salta questo progetto esalta l'ha detto bene qualcuno il bisogno che una parte del Paese ha di questo progetto
Allora Veltroni o presso la relazione la condivido e penso che tu ci hai dato una e che molti dado ripreso dal welfare europeo eccetera una chiave di lettura
Non è solamente programma anche se la conferenza programmatica credo quello svilupperà penso che sia a dare un senso veramente di prospettiva a questo partito cui abbiamo creduto e crediamo non è l'incontro su delle culture eccetera per fare un partito in meno nel panorama politico per razionalizzare
Ma per dire che dobbiamo affrontare grandi sfide quasi che l'abbiamo fatto pensando al futuro quando credevamo che il futuro fosse meno complicato
Di come si è si sta rivelando quando non pensavamo che in futuro volesse dire un cambiamento totale totale dell'economia delle istituzioni economiche totali di tutto allora se il futuro è così complicato davvero e noi
Abbiamo pensato di attrezzarci per un futuro più normale penso che davvero la sfida è è grandissima di nuovo nonostante le vicende di questi giorni o dei prossimi verrebbe da dire ci voleva ci vuole il PD ci vuole non solo per l'Italia ci vuole per un sistema che cambia
Ma questo richiede che sprigiona diamo tutta la capacità di innovazione la capacità di Progetto e io credo che quel discorso che dice dobbiamo fare un progetto che va all'insegna della redistribuzione che ritorna a parlare di giustizia sociale e di equità di inclusione è veramente la chiave per capire lo riprendo vado fa pentito di quello che ha detto Oraichi non è solo un progetto in chiave nazionale elemento Progetto in chiave mondiali quante volte abbiamo detto non sta più in piedi un sistema che è così iniquo del mondo rispetto la distribuzione delle risorse e all'uso delle risorse e siamo a questo punto ci siamo perché davvero la inconsistenza diciamo del vecchio modello economico e dunque anche democratico eccetera oggi è sotto i nostri occhi
Allora penso che molto importante questo importante quello che ha detto Reichlin pure che lavorassimo su questo tema la redistribuzione significa di costruire ceti sociali che stanno scomparendo il ceto medio che diventa povero spaventato
E questa mancanza diciamo di coesione sociale significa anche il diciamo mancanza di quel collante democratico che fa stare insieme le democrazie le sviluppa la detto Reichlin citando Scoppola e io sentivo che la mancanza di questo pezzo
Come oggi fare un progetto che va in questo senso non è solo un progetto sociale ed economico e anche un Progetto di democrazia e di Nuova democrazia
Ed è anche un progetto di sostenibilità ambientale perché l'uso delle risorse lì quindi credo che abbiamo individuato la chiave che può dare sostanza diciamo al PD la sua consistenza politico culturale e programmatica e qui c'è un grande campo per l'apporto di tutte le forze
L'ha detto bene anche garofani guardate
La prospettiva etica dello sviluppo è dentro qui secondo me è in questo progetto e io
Come dire soffro ogni volta che alfiere di questo si fa Tremonti non abbiamo ancora in mente il primo Tremonti cartolarizzazioni finanza alle fantasia al potere eccetera oggi il nuovo Tremonti all'interprete di questi sono quanto realmente convintamente non lo so
Ma si pone Luís è usa sempre questa chiave entità che non sono solo i valori vecchi è come nel mondo ridistribuiamo le risorse della nostra società perché tutti insieme si possa stare non l'uno contro l'altro o pochi benissimo e molti malissimo
E anche ieri quando Tremonti attacca le stabilimenti restarci bellissime economico e finanziario e dice è demenziale che dobbiamo sentire da loro che non ha l'ho saputo prevedere la crisi il modo per uscirne dice una cosa vera la dice provocatoriamente ma dice quello che dovremmo dire noi e io credo che dunque ci sia da lavorare molto proprio in questa chiave
Seconda considerazione siccome appunto ha parlato sempre ai fini dell'Europa guardate io credo che qui c'è un tema molto scivoloso io sto prevalentemente zitta su questo tema perché ora in modo di spiegarlo bene o rischia di essere un po'strumentale e di ingenerare ulteriore confusione o come ha detto D'Alema insomma o chi l'ha detto rischia di di di come dire di andare molto all'attacco e poi la fine di lasciare più sconcerto che condivisione l'ho citato su questo punto non sulla soluzione europea perché io la pensa un po'diversamente ma ha ragione che un tema che non può essere usato per accendere fuochi che poi se non spenderemo bruceranno intorno a lui il consenso
è molto delicato io partono i due punti Caretto Veltroni e li faccio miei l'autonomia del nostro progetto anche a livello europeo almeno come Progetto politica culturale seconda cosa lavorare per creare nel Parlamento lo schieramento di centro sinistra
Ma da questi due punti non ne e il vincolo l'automatico fatto che allora si parte da un'alleanza col PSI il problema è molto più complicato e se noi facciamo un'alleanza che c'è il rigidissimo lì dentro c'è menta lì dentro non crescerà quel Progetto di novità e di allargamento quindi due punti sono molto utili per lavorare ma c'è ancora molto da lavorare per trovare una soluzione che oggi del parlamento non c'è
E non c'è un po'matti cappe nel Pd non c'è una casa per noi cerchiamo di certo trovare come dire un modo di stare assieme a quelli che sono meno lontani
Grazie Gualtieri poi Gawronski
Vorrei toccare due punti che stavano anche nell'impianto
Condivisibile della relazione del segretario la crisi economica e finanziaria e la crisi democratica
Per quanto riguarda la prima questione Veltroni ha fatto bene credo a sottolinearne il carattere epocale
Il problema non è solo l'assenza di regole e controlli dalle banche
Ma l'esaurimento della peculiare forma di regolazione politica dell'economia mondiale che si è affermata nell'ultimo trentennio non richiamo l'analisi che condivido
Il punto è che questo modelle ore investito da una crisi strutturale che chiudono in cioè un intero ciclo storico e ci consegni uno scenario incerto e denso di pericoli
Ed è fin troppo evidente che per un Paese fragile indebitato come l'Italia l'Europa costituisca il principale baluardo
E l'unica credibile prospettiva di ripresa e che dunque l'accento sulla necessità di uno sviluppo del processo di integrazione che consenta un'adeguata risposta europea la crisi deve essere al centro della nostra proposta politica
Ma se questo è vero
Al primo punto volevo sottolineare credo che la nostra collocazione nel dibattito che c'è tra i sostenitori di un più incisivo intervento a sostegno dei consumi e i fautori della prudenza debba essere meditata più attenta mente
Non c'è dubbio che un maggior impegno della Germania sul terreno di un sostegno europeo la ripresa sarebbe altamente auspicabile anche se la giù le ragioni della sua prudenza non sono prive di a di fondamento
Ma sta di fatto che nella situazione attuale la posizione rigorista chiamiamola così del governo appare inevitabile
E si colloca per questo aspetto ovviamente solo per quest'aspetto oggettivamente in continuità con le politiche perseguite dai governi dell'Ulivo
Noi questo dobbiamo saperlo perché io credo a ragione Garofani ammettere l'attesa richiamare l'attenzione sulle trasformazioni della destra siamo attenti a parlare di crisi della destra di crisi del berlusconismo
E non vedere quello che invece il processo in atto e cioè che sta nascendo un nuovo centro in Italia e noi dobbiamo fare i conti con questa nuova realtà
Quella politica rigorista dicevo inevitabile non solo perché il nostro debito pubblico non ci consente un intervento analogo per entità quello francese inglese ma anche perché proprio la riduzione del debito italiano è una condizione per lo sviluppo di una vera politica economica dei Paesi dell'euro
Gli stringenti vincoli di bilancio non escludono però e rendono anzi ancor più necessarie più incisive politiche pubbliche in particolare utilizzando le risorse che non sono conteggiati ai fini del del debito come quelle del risparmio postale
Ma queste politiche devono essere orientate prevalentemente allo sviluppo alla coesione sociale al superamento del dualismo nord-sud più che a un generico sostegno dei consumi che rischierebbe di risultare inefficaci di fronte all'entità della crisi
è del tutto evidente che il centrodestra non è in grado da solo di realizzare queste politiche
E se infatti richiedono un forte grado di concertazione sociale e politica che consenta di ripartire equamente i sacrifici
Di valorizzare il lavoro e l'impresa di mettere al centro il Mezzogiorno
Per questo se vogliamo fare quello che ha detto giustamente Manchu lì non limitarci a enunciare un programma per l'arte nativa
Ma incidere concretamente in questa crisi io penso che il Pd dovrebbe proporre l'apertura di un vero e proprio tavolo della crisi con il Governo l'opposizione e le forze sociali
Per impostare pur nella distinzione dei ruoli le linee di fondo di una politica di unità nazionale in grado di affrontare adeguatamente la crisi economica
Il secondo punto vorrei affrontare riguarda invece le richieste le recenti inchieste della magistratura il problema del rinnovamento del PD
Penso sarebbe un errore se accogliessimo la tesi secondo cui quella che abbiamo di fronte una questione morale è una questione politica come è stato giustamente detto che stia dei caratteri della transizione italiana come essi sono stati richiamati anche nella relazione di Veltroni
In questa transizione il radicalismo nuovista che ha portato a teorizzare a praticare nei partiti e nelle amministrazioni
Le virtù dell'elezione diretta della personalizzazione della politica
Della compressione delle assemblee elettive dell'esternalizzazione delle funzioni amministrative ha rappresentato di fatto la Condit o nello strumento della conservazione di gruppi dirigenti in crescente deficit di rappresentanza e autonomia culturale
Ed incapaci di riprodursi in questi anni insomma il vecchio e il nuovo sono andati a braccetto alimentandosi reciprocamente
E c'ha impedito di realizzare riforme condivise costruire partiti veri se queste la Craxi l'azione politica allora la strada è una sola e si chiama federalismo fiscale
Razzoli imputazione della forma di governo parlamentare adozione di una legge elettorale nazionale coerente con l'edificazione di un sistema di partiti di tipo europeo
Riforma dell'assetto istituzionale dei meccanismi elettorali delle regioni liberalizzazioni dei servizi pubblica pubblici lo sa locali
Costruzione radicamento del Pd sul territorio applicazione rigorosa di procedure democratiche delle secche di selezione dei gruppi dirigenti
Ciò non toglie che non si debba affrontare la situazione di emergenza che si è creata è stato giustamente detto fuori di qui
C'è la tempesta e quindi credo sia giusto dare un forte segnale di coesione di rinnovamento e di polizia e quindi condivido l'attribuzione al Segretario di poteri speciali per affrontare l'emergenza al tempo stesso ritengo che proprio rafforzamento dei poteri esecutivi del segretario richieda l'esercizio della funzione di garanzia che il nostro Statuto attribuisce la figura di presidente del partito
Come è noto dopo l'elezione di Veltroni questo ruolo è stato offerto a Romano Prodi che non accettato io propongo che venga al più presto convocata l'assemblea costituente del Pd
Con all'ordine del giorno l'elezione del Presidente una fan Simone che oggi risulta con ogni evidenza fondamentale
Per garantire la distinzione tra gestione del partito e applicazioni delle regole per rafforzare la coesione del PD e del suo gruppo dirigente
D'altronde il PD ha bisogno rinnovamento ma anche di chiamare in campo le sue forze e le risorse più autorevoli e credo che non possa continuare a fare a meno del loro ruolo e del loro contributo a cominciare da quello del fondatore dell'Ulivo grazie
Grazie allora gli ultimi istanti chiedendo di risparmiare sui minuti gli ultimi due interventi sono Gawronski che ha annunciato il suo intervento contrario
Immobili
Dunque s'io voterò contro la relazione di Veltroni perché credo che il partito sia su una strada sbagliata
E quindi è un mio dovere di lealtà verso il segretario verso il partito verso i nostri elettori a malincuore con dolore di esprimere questo voto
Petroni a detto che c'è malanimo verso di noi ma perché c'è malanimo verso di noi io credo che le responsabilità di questo malanimo vadano molto oltre a Veltroni non è Veltroni responsabile
Hanno origine addirittura nel quarantotto quando il Partito comunista si oppose con successo a una dizione dell'articolo quarantanove che gli imponeva la democrazia nei partiti
Da allora in Italia abbiamo avuto partiti non democratici
Ma siccome i partiti si sono impossessati di tutte le istituzioni e di tutte le funzioni dello Stato hanno finito per diventare un problema democratico grave
Che ha alimentato uno scadimento della qualità della governance della meritocrazia dell'efficienza e quindi un declino civile ed economico del paese
Per questo oggi la gente sta dicendo basta la gente chiede una rivoluzione democratica questo sta chiedendo il nostro elettorato soprattutto il partito democratico deve scegliere se promuovere questo cambiamento strutturale o se preferisce resistere alla pressione del suo stesso elettorato
E questa la scelta che il segretario del partito non ha saputo fare a cominciare dal partito democratico
Che è caratterizzato dalla modo in cui è nato sotto la pressione dell'opinione pubblica sono state fatte delle primarie ma erano primarie finte Morando
Erano primarie finte perché il Regolamento prima di tutto impediva il voto diretto dei cittadini e quindi impediva agli Outsiders che non avevamo un apparato alle spalle
Di concorrere in maniera paritaria e in secondo luogo perché quegli stessi regolamenti quando era necessario sono stati brutalmente violati nel quarantacinque per cento delle città dove sono state prese tentati di presentare le mie liste semplicemente queste persone con le firme non sono state ricevute dai consiglieri del partito
Ci sono addirittura delle liste Gawronski vidimati da consiglieri di centrodestra che non c'entravano nulla con le nostre elezioni interne perché non si trovava un consigliere DS o Margherita disposto a verificare quelle firme
Questa ferita democratica vasta sul territorio rivela una cultura democratica ammalata è una situazione che avrebbe bisogno di essere affrontata con energia con una lotta politica
Invece il partito si è dato uno statuto che blinda le oligarchie perché per esempio a livello di segretario nazionale
Soltanto tre concorrenti designati dalle oligarchie di partito con il loro correnti possono concorrere questo filtro impedisce
Sì perché nei circoli c'è una situazione a macchia di leopardo ma in molti circoli
Sono ci sono dei controlli molto forte da parte dei capi bastone che impediscono una reale partecipazione dei cittadini e in questo sistema non è possibile in Italia che nasca un Obama e in Italia ce ne sarebbero molti di Obama
I garanti non hanno risposto e continuano a non rispondere per esempio faccio un esempio concreto la lezione del Lazio di Morassut comunque la si voglia giudicare ha avuto un ricorso presentato contro ai garanti regionali di quali semplicemente non hanno risposto hanno letteralmente insabbiato queste ferite democratiche si ripetono a Bologna Firenze in tutto il Paese in continuazione
E questa è una cosa che il segretario nella sua relazione ha sottovalutato al suo posto se io venissi informato che ci sono delle situazioni del genere sto facendo nomi e cognomi
La prima cosa c'era il telefono per verificare e la seconda cosa mettere il mio peso politico su queste situazioni verso la democrazia Oppo
La seconda questione è la linea politica del partito
La gente chiede serietà
Eppure il Partito Democratico non ancora un progetto Paese di lungo termine chiaro e credibile
E questo è particolarmente grave perché l'intellighenzia
De democratica del Paese un progetto Paese c'è la ci sono tutti gli elementi ma il Partito democratico purtroppo sta tenendo fuori questa intellighenzia
E la gente chiede una svolta meritocratica nel partito democratico altrimenti non siamo credibili quando andiamo attentare uno sfondamento al centro sulla base di una sacrosanta rivoluzione del meritocratica se
Beh vado a concludere ma comunque sull'università
Sui problemi del nucleare i problemi globali su dove abbiamo fatto proposte sulla povertà che sta tanto a cuore a a Veltroni dico Veltroni come uomo eccetera c'è una crisi delle nostre istituzioni che non trova una proposta forte del partito democratico non ci sono le proposte sulla casa sulla RAI
Non c'è c'è un liberal un liberismo sfrenato nei in un settore della nostra economia che quello politico lì siamo liberisti non si sa perché
E allora io chiedo invece che la conferenza programmatica sia preceduta e seguita da un cantiere continuativo che coinvolta allegra coinvolga le grandi intelligenze del Paese un processo continuo
In cui e trasparente su internet e democratico in cui l'ora delle serietà venga dimostrata anche dal partito democratico quindi in conclusione io chiedo una svolta democratica del Pd
Nel senso della partecipazione non per finta cioè che ogni cittadino venendo al Partito Democratico sappia che la sua opinione conta e c'è qualcuno che lo ascolta in questo momento i circoli hanno una crisi di partecipazione
Perché anche se la gente partecipa non c'è nessuno che li ascolta al vertice e chiedo che questa svolta nel la partecipazione democratica sia anche meritocratico nel senso che i cittadini vengano valorizzati non umiliati nelle loro competenze grazie
Grazie all'ultimo intervento gentili mi chiedo il massimo sforzo di sinteticità
Credo che tutti noi quando siamo venuti questa mattina ci siamo posti il problema se da questa nostra riunione sarebbe uscito un segnale forte al Paese e un segnale forte
Al
Il nostro mondo
La relazione di Veltroni da questo punto di vista mandato un segnale forte sia il Paese che ha nostro mondo così come e il dibattito credo che il
L'atto di responsabilità e di
Concezione di noi stessi come un partito che è unito ma che discute e che sa anche che tutti i problemi non sono risolti
Da questa stessa discussione per entrare nel merito delle consegne
Dette da Veltroni io voglio apprezzare molto la parte programmatica perché vedete di fronte alla crisi che abbiamo che è in atto che pende sempre più ad aggravarsi
Quella proposta quell'insieme di proposte
è una definizione di identità del nostro partito è una definizioni di campo dove stiamo ed è anche una grande proposta di iniziativa politica che va praticata nelle istituzioni e nel Paese che voglio dire voglio dire per esempio che quando noi diciamo che la crisi economica colpisce le famiglie i lavoratori i giovani che la crisi economica colpisce l'impresa l'impresa innovativa che la crisi economica è un come dire un un elemento
Di
Pericolo per la stessa tenuta democratica del nostro Paese e a questa soluzione noi diamo del a questa crisi noi diamo delle soluzioni forti
Credo che abbiamo a questo punto un grande campo di iniziativa politica anche di posizioni politiche io per esempio penso che l'analisi fatta ci deve portare a dire per esempio che rispetto lo sciopero generale della CGIL
E di fronte ai movimenti che abbiamo avuto in questi mesi che hanno posto con molta forza il problema di come se ne esce da questa crisi chi paga le conseguenze di cui resta di questa crisi credo che da questo punto di vista l'impianto di oggi ci possa permettere di non solo apprezzare quello sciopero ma anche ci pone un problema di come gestiamo questo tipo di iniziativa politica perché il problema dell'unità delle forze sindacali del mondo del lavoro un problema
Che non spetta ovviamente come spetta a quel mondo ma è anche un compito nostro un problema politico un po'un problema politico
Nostro
Individuare per esempio nella questione della rivoluzione verde un grande campo di iniziativa di sviluppo dell'imprenditoria della competitività del nostro Paese anche questo è un problema come dire che ci pone
Sul terreno di una iniziativa politica forte
Abbiamo io credo un po'balbettato sulla questione del clima
E delle
Della discussione europea li facendo un danno come dire alle a capacità innovativa della nostra della nostra impresa ecco ho fatto questi due esempi per dire che l'impostazione di oggi cita come dire uno spazio politico ma questo spazio politico però lo dobbiamo usare dobbiamo come dire pensare a una sorta di sortita ho visto i giornali dicono stiamo in un bunker adesca insomma da questo bunker
Dobbiamo come dire non ci siamo nel bunker stiamo discutendo anzi segnale fu il segnale che arriva un segnale che noi chiediamo un collegamento una un aiuto alle grandi forze popolari e le grandi forze sociali una grande forse dell'INPS intellettuali via perché di questo abbiamo bisogno abbiamo bisogno tutti ovviamente
Affronto solamente un ultimo punto saltando mostra un punto solo perché è stato di discussione in questo l'onorevole Dio
La crisi del menu liberismo
La vittoria di Obama che dà un colpo e arrivano prima del degli europei
Il fatto che in Italia e in Europa si sta si stanno lì dislocate dove grandi forze economiche sociali su una linea ho di resistenza o di apertura di Miodini nuovo new deal questo pone in termini nuovi video della discussione su
La collocazione europea del Partito Democratico io ho sentito
Ancora argomentazioni identitarie che rispetto anzi sarebbe il caso di note di discutere avere la partecipazione del partito che c'era questo tipo di discussione però io credo questo che ci sia proprio un problema politico perché in Europa il fronte diciamo
Delle forze che vanno al superamento del neoliberismo che sono e io credo che ne dobbiamo stare con quelle forze lì che sono le forze del socialismo il socialismo europeo quindi io per credo che ci sia proprio un problema di opportunità e necessità politica che non c'entra niente con l'identità è proprio un fatto come dire della storia di oggi
Della storia addio
Della storia di oggi può a meno che non si può o o non si dice che quello è un campo che come dire non non sta insieme a noi nella battaglia per l'innovazione e per la fuoriuscita dal sistema neoliberismo ed è un liberista
Europea
Grazie gentili allora
Intanto vorrei
Stiamo sperimentando strada facendo la direzione è una direzione
Molto numerosa come componenti e quindi evidentemente una giornata tutta usata tutta non è sufficiente per un lavoro complete e quindi penso che le prossime riunioni della direzione dovremmo organizzare in un modo diverso anche rispetto alle abiti ordini dei precedenti partiti perché se come è giusto e come positivo c'è una voglia di intervenire quella che abbiamo visto oggi non ci stiamo in una giornata acquisito da dovremmo lunga rete i tempi gli atti vengono messi tutti sul sito e quindi in base a quello che abbiamo deciso prima chi voleva andare l'intervento comanda redazione chiocciola Partito Democratico punto it e manda l'intervento quelli che l'hanno fatto qua se vogliono mandarlo corretta o quelli che devono ancora farlo mandano il loro intervento scritto l'adesso la parola Walter ricordo che dopo l'intervento di Walter lavori della direzione non son finiti perché c'è vi presenterò una proposta di documento e e e ne sono nel corso della direzione stati presentati altri due
E poi successivamente ci sono altri due adempimenti che come vi ho detto sono i circolo on line l'indicazione del preventivo
Veltroni
No ma non saranno conclusione quindi non non allarmate che non saranno conclusioni nel senso tradizionale del termine però qualche considerazione
Prima considerazione per come sono fatto io la cosa che più mi è piaciuta di questa discussione
Che peraltro regione Marina mi scuso della quale possiamo essere orgogliosi perché in un momento così difficile per noi e per il Paese
Abbiamo passato molte ore a discutere ad ascoltare argomenti prima di grande responsabilità da parte di tutti e quindi insomma adesso non so cosa scriveranno i giornali ma sinceramente
Insomma credo che dobbiamo anche fare uno sforzo per recuperare un po'di autonomia persino del nostro umore
Da quello che i giornali scrivono perché c'è un eccesso di dipendenza del persino del nostro stato d'animo e dunque della nostra determinazione spessore legge regionale poteva immaginare per quanto mi riguarda la lettura da diversi mesi a questa parte non è tra gli esercizi più divertenti che possono capitare naturalmente
Vale per me diciamo così però via valendo per me a una qualche influenza anche e più in generale quindi non so cosa scriveranno i giornali ma insomma posso immaginare che richiameranno
Alla ricerca di qualcosa che io non vedo io visto naturalmente nel col possibile nella ricchezza di un partito cioè lo voglio dire a chi ci ascolta
Se si va ad una Rini cioè prima non ci si va a una riunione della direzione di Forza Italia perché ve ne è una contraddizione in termini secondo se ci si va si sente una discussione della quale parlano personalità che hanno opinioni
E che non sono fatte con la carta carbone non sono decalcomanie all'una dell'altra
Noi stessi guardate ci dobbiamo abituare ad essere un grande partito perché è molto tempo che abbiamo perso tutti quanti questa abitudine
Per ragioni diverse
Chi perché quando lo è stato aveva centralismo democratico nel quale le discussioni erano configurati in un certo modo chi perché quando è stato aveva un partito strutturato
In un certo modo aveva un'esperienza fortissima di di di governo e dunque la nostra esperienza e questo sarà l'elemento che tornerà nelle in questa conclusione del tutto in
E invito ciascuno di noi ad essere un po'più generoso con il carattere inedito di questa sfida
Perché vedete
Ne parlerò tra un attimo
Quello che dobbiamo evitare a questa nostra creatura
Nata ha ragione chi lo ha detto prima credo ammette
Nata con ritardo
Antonio Bassolino ed altri lo hanno detto Sergio Chiamparino nato corredata con ritardo
Almeno con una decina d'anni di ritardo
Perché questo partito doveva nascere dopo le elezioni del mille novecentonovantasei quello era il momento storico in cui doveva nascere il partito dell'Ulivo
Che sarebbe stato poi il Partito Democratico dieci anni di ritardo naturalmente si paga
E dobbiamo veramente alla generosità l'intelligenza di chi ha diretto i DS la Margherita se si è avuta l'intelligenza in un momento particolare della nostra storia di recidere di dar vita ad un partito nuovo
Non è stata una cosa semplice c'è voluta generosità da parte di chi dirigeva questi due partiti
Questa creatura una creatura
Che è un'anomalia nella storia politica italiana e guardate è comunque un'anomalia tanto come posso dire preoccupante che lascio stare vicende giudiziarie che non c'entrano niente Dio ci scampi da tutte le teorie dei complotti queste cose che non ci appartengono la magistratura agisce opera secondo quello che ritiene
Giusto e doveroso fare poi di volta in volta si può e si deve dare come è stato detto di giudizi di merito sulle singole vicende
Ma dal punto di vista politico non c'è dubbio che ci sia una offensiva nei nostri confronti perché perché non costituiamo nel momento in cui riprendono le ha detto Schiavone e quello che poi l'ho detto altre ha detto Alfredo ha scritto più volte nel momento in cui si conclude politicamente e culturalmente socialmente una fase lunga della storia dell'Occidente e anche della storia del nostro Paese
Qual è l'alternativa possibile Di Pietro
Possiamo pensare che l'alternativa che può diventare maggioranza in questo Paese sia Di Pietro sia la sinistra radicale ossia anche il centro di per Ferdinando Casini
L'unica forza che può essere baricentro di uno schieramento alternativo riformista è il partito democratico
Indebolire al Partito Democratico mettere in difficoltà il partito democratico significa allontanare
Il tempo in cui si può realizzare questo processo di alternative
Noi dobbiamo abituarci ad essere un grande partito perché lo siamo sì abbiamo consumato pace tornerò tra un attimo nel corso di questi ultimi mesi alcuni punti percentuali ma siamo comunque un grande partito
C'è un partito che raccoglie la fiducia di un italiano su tre all'incirca
E dobbiamo sapere
Che da questa grande forza discende anche un
La sua come posso dire naturale articolazione di culture e dite alle quali ci dobbiamo noi tutti abituati
Guardate l'alternativa a questo è il ritorno ai propri giocare
Cioè abbiamo provato a fare questa cosa qui
Non ci siamo riusciti
Torniamo ciascuno nella propria casa di partenza io ho l'impressione
Che questa prospettiva sia un suicidio politico collettivo come reverendo Jones
Cioè l'idea che noi abbiamo fatto vivere questa straordinaria idea politica
Abbiamo finalmente trovato importo definitivo di approdo delle nostre diverso navigazione
E ora alle persone che hanno soffiato il vento le nostre vele per portarci fine diciamo guardate no
Si torna ai porti di partenza
Questo sarebbe se non ci abituiamo a vivere insieme e a condividere a riconoscere le opinioni degli altri a rispettarle
E ad avere persino la curiosità e il desiderio di mischiarsi di mischiare le nostre culture guardate io è un desiderio una curiosità Kyoto prima dal punto di vista intellettuale poi dal punto di vista politico
Ci sono tante cose sulle quali le nostre culture che si incontrano e non sono solo la Trump la cultura della sinistra e quella cattolica
Perché il partito democratico non è la realizzazione della diciamo dell'auspicio avanzato tanti e tanti anni fa dell'incontro solamente tra queste culture qualcosa di più e di diverso e perché è stato qualcosa di più e di diverso
è riuscito ad essere poi ci tornerò perché qualcuno vi ha fatto riferimento riuscito ad essere la la prima esperienza di riformismo di massa in questo Paese ma noi siamo un partito nuovo perché guardate
Che un partito nuovo
è più facile farlo nuovo nuovo
Cioè più facile farlo dal nulla piuttosto che farlo quando c'è diciamo una grande storia le radici delle quali ha parlato Pierluigi e che tutti noi sentiamo e che sono diciamo ciò che naturalmente fa forte l'albero a condizione che le radici di questi più aldeidi
La DC più giovani e più antiche si incrocino si rischi no e che si riesca a trovare un meccanismo per il quale la linfa vitale che deve alimentare questa pianta nuova possa
Circolare liberamente
Una grande forza riformista di massa
Una cosa mai successa nel nostro Paese
Dalla sconfitta del Partito d'Azione
Un grande partito riformista di massa che avesse dentro di sé la capacità di attingere a culture diverse abbiamo avuto partiti di sinistra abbiamo avuto partiti di centro ma all'idea
Che in altri Paesi è vero se declinati in altro modo in altri Paesi non so la socialdemocrazia tedesca un grande partito riformista di massa lo sono i laburisti inglesi lo è il partito democratico americano ma in questo Paese questa cosa non si è mai fatta
E noi siamo i primi a cercare di fare dovendo mettere insieme culture diverse strutture diverse organizzazioni diverse
E abbiamo bisogno di farlo al tempo stesso aprendo guardate
Se è vero che è insopportabile nel diciamo il nuovissimo
E anche insopportabile altrettanto la critica del nuovismo in ragione di qualcosa che c'è dietro le nostre spalle solo due atteggiamenti ambedue insopportabile nella loro insopportabile genericità
Noi abbiamo bisogno di riuscire a fare un partito un partito vero un partito questa identità e con questa caratteristica che però sia un luogo nel quale anche chi non viene da queste storie si possa sentire a casa propria
Un partito forte un partito aggiungo che si fa popolo io insisto su questa espressione che ha usato da quando è nato il Partito Democratico perché ne sentivo il bisogno già prima
Per capirci tra di noi
Ma non prima due anni fa tre anni fa prima da quindici anni a questa parte
Progressivamente perché fatemelo dire
Io ho l'impressione che ogni tanto si scambi per qualcosa che immediatamente dietro le nostre spalle con qualcosa che invece è molto lontano da noi e che noi facciamo finta in una singolare sintesi della memoria di riportare molto più vicino di quanto sia
La crisi dei partiti politici italiani è cominciata come dicevo la conclusione del molto più lontano di quanto non è cominciata con il
La nascita del Partito Democratico è cominciata molto prima di tutti i partiti politici italiani
Alcuni per alcune ragioni altri peraltro
E lo dico al massimo certo vero c'è un rapporto tra questione morale debolezza di un partito ma come posso dire
è vera questa cosa se la si porta in una dimensione più alta c'è un rapporto tra questione morale debolezza della politica che non è cosa cominciata in questi mesi ovviamente perché le crisi molte delle crisi delle quali parliamo
Precedono il Partito Democratico e talvolta lo precedono di molti anni
Quindi dobbiamo avere credo la la la serenità e la forza di capire che noi stiamo facendo in tempo di crisi dalla politica in un tempo di crisi sociale in un tempo l'Europa di crisi del centrosinistra
Stiamo cercando di fare un'operazione di grande ambizione di grande innovazione che deve riuscire in questa duplice funzione
Riaffermare le radici dell'identità di culture che stanno dentro questa nostra storia e al testo al tempo stesso aprirsi al nuovo
Lo dico anche per questa bella discussione che abbiamo fatto
Noi ci possiamo illudere appunto in questa stanza che mandando dei messaggi virgolette rassicuranti tra di noi abbiamo risolto il nostro problema ma fuori di qui
Fuori di qui
Ci sono dodici milioni di persone che hanno votato per lui e fuori di qui ci sono molti che potrebbero votare per lui
Ai quali se è vero che non si può mandare un messaggio genericamente legato all'innovazione che è una parola sulla quale tornerò tra un attimo
Non si può neanche dire che la soluzione del nostro problema è come posso dire ritorno allo Statuto
Cioè l'idea di di di di dire va be insomma adesso tutte queste cose le primarie del due cose sulle quali ha espresso un'opinione critica in partenza costituiscono diciamo una
Un'alterazione no quella bisogna capire che quella è una modalità di relazione che va disciplinata e governata lo ha detto Piero stamattina molto bene che va disciplinate governata ma dentro un'idea di avere un partito che riesce a fare una doppia operazione riesce a essere partito vero
Riesce ad essere partito vero sapendo che guardate siamo tutti discussioni come queste sulla crede io le ho sentite da decenni a questa parte da ma non da anni da decenni a questa parte
Quindi non ci stiamo a
Come posso dire a rompere la testa pensando sia un problema cominciato adesso è un problema di lungo periodo la storia italiana forse ci dovremmo abituare ad un equilibrio del rapporto tra società e politica diverso a quello con il quale si è formato il nostro imprinting chi è è un'altra cosa oggi il rapporto tra cittadini e politica
Ma per fare questo
Io penso che sia giusto che sia importante cerchiamo di fare in modo che si articoli un partito degli scritti con una vita democratica propria ma più che o meglio non solo qualità democratica proprio ma con un rapporto con il territorio
Con il territorio e nel territorio lo hanno detto molti degli intervenuti e nel territorio che si radica un partito perché lì c'è la domanda politica moderna
C'è molto meno scelta di campo
Di quanto non ci fosse prima e c'è molto di più il bisogno di incrociare un partito che sia utile laddove tu vivi e lavori laddove ci sono i due problemi laddove c'è bisogno di una utilità della politica
La politica non è forte
Perché diciamo
Le sue parole sono forti la politica il forte quando è utile ai cittadini
E questa utilità è guidata naturalmente da un sistema di valori e da un programma forte
Allora dicevo iniziando per me la cosa più bella e più interessanti questa discussione è stata la convergenza che è venuta da da più parti non solo sull'ispirazione della relazione e ringrazio sul suo tentativo anche di offrire come posso dire
Un territorio diciamo dentro il quale in un momento così difficile ci si potesse non in maniera neutra ritrovare ma con una ispirazione una vocazione ma l'apprezzamento sul merito dei contenuti di una idea di ulteriore innovazione qui veramente c'è il segno della modernità di questo partito
L'abbiamo detto delle cose impegnative sugli ammortizzatori sociali piuttosto che sulla scuola
E queste cose sono state apprezzate e siccome non è una discussione formale l'astratta l'apprezzamento su questi contenuti è parte dell'identità di un partito innovatore
Ecco che cos'è per me la parola innovazione non appunto il nuovismo insopportabile l'idea che il nuovo sia sempre meglio del vecchio tutte cose che diciamo tra di noi non abbiamo neanche bisogno di dirci perché ce lo siamo detti tante volte in tante circostanze
Ma l'innovazione nel senso di portare guardate per me questa è stata dal Lingotto in poi
L'idea di superare tutta una serie di conservatorismi che avevano pesato sulla storia della sinistra del centrosinistra italiano e anche sull'esperienza di governo facendoci pagare dei prezzi elevati
Questa idea cioè superare i conservatorismi e non in direzione di una innovazione generica ma con delle idee di programma sulle questioni ambientali piuttosto che su quelle sociali sulla scuola piuttosto che sull'assetto istituzionale
Oggi abbiamo detto una cosa importante alla quale Berlusconi ha risposto negativamente e mi dispiace anche sulla disciplina
Della vita organizzata dei partiti fissata per legge poi ciascuno farà il suo statuto ma le architravi diciamo della della vita democratica di un partito sono parte della vita democratica di un Paese
Queste cose sono costitutive ecco un altro tema che diciamo
Anche qui
Non è che dobbiamo tutte le volte inventare da casa ricominciare daccapo
Noi abbiamo un lavoro fatto
Perché altrimenti noi finiremo col diventare una caricatura di noi stessi
E cioè noi siamo sempre alla ricerca di un progetto come Atlantide
Il progetto il programma non c'è discussione che io ricordi da bambino nella quale non c'è qualcuno che si è alzato dicendo qui ma Progetto ma anche il programma e poi la crisi del partito già potrei diciamo declinare una serie di di frasi che ritornano noi non siamo il appunto come giustamente se non siamo figli di niente dietro le spalle abbiamo una storia grande lunga che ci ha consegnato cose brutte cose orrende e anche cose interessanti e utili
E aggiungo abbiamo fatto un lavoro il programma elettorale che abbiamo lo dico perché ne ha parlato Luciana Sbarbati stamattina
Il programma elettorale gli abbiamo fatto un onere un volantino che è scaduto come il latte il quattordici di aprile è un'idea di società italiana
Quello che abbiamo detto all'ingordo la prima volta quello che abbiamo detto qui oggi quello che hanno fatto i gruppi parlamentari la proposta di legge il governo ombra
Unica Harrod banche altri partiti abbiano mai
Cioè certo chi governa governa e quindi governando anche se stento a vedere l'idea di società vedo tante diciamo
Tanti indirizzi in certe direzioni ma nun Celli quell'idea di società che a me pare dentro
Le nostre cose emerge
Dobbiamo ulteriormente lavorarci sopra soprattutto dobbiamo abituarci a lavorare in maniera plurale cioè anche qui i gruppi parlamentari il governo ombra la conferenza programmatica sono pezzi del farsi di un partito che non può essere come un tempo il Politburo
Il partito è fatto di una serie di articolazioni
Che discutano elaborano producono materiale che mettono in circolo così come ci sono associazioni fondazioni che dal mio punto di vista fanno parte di questo diverso positivo e virtuoso tanto che contribuiranno alla realizzazione di una conferenza programmatica un partito moderno in grande è un partito plurale non solo perché ci sono diverse opinioni ma anche perché ci sono diversi luoghi discussione altrimenti alla fine guardate
Questo rischio gradino è sempre presente noi finiremo sempre col pensare che l'unico luogo di discussione che vale quello del quale facciamo parte
Gli altri luoghi dei quali lo facciamo parte non esistono
Questa idea ce la dobbiamo togliere dalla testa se no altrimenti finiremo discutere in trenta anni quaranta che saranno soddisfattissimo e per aver discusso di tutto ma tutti gli altri si sentiranno esclusi ma dobbiamo far partecipare e dobbiamo trovare le modalità che ancora non abbiamo trovato né noi né né altri
Né oggi né ieri modalità attraverso le quali i cittadini i nostri iscritti possano partecipare e decide
Voglio aggiungere ancora
Una cosa che riguarda l'idea della prospettiva di governo in cui dobbiamo incarnare la prospettiva di governo e questo richiede un sistema di alleanze che va costruito guarda
La cosa peggiore che noi possiamo fare in questo momento è
A fare delle dichiarazioni di carta
Per esempio rivolgerci all'UDC e dire noi
Consideriamo te il nostro alleato naturale la prima cosa che l'UDC
Dicendo
Ho sentito discutere dell'Abruzzo ne ha parlato Nicola prima
E Franco Marini ha risposto dicendo le cose come stanno ci siamo trovati di fronte all'alternativa di andare con tre liste diverse nel coordinamento abbiamo preso la scelta che abbiamo preso
Ma abbiamo lavorato per cercare di fare una lista di tutte le opposizioni e io non sono venuti da Di Pietro da una parte ma dall'UDC dall'altra
Perché perché l'UDC in questo momento e io francamente faccio fatica a dargli torto faccio fatica a dargli torto e in questo momento non si può chiedere all'UDC di aderire al centrosinistra perché non aderisce
L'UDC è una forza di centro
La quale vuole sviluppare questa sua funzione e con la quale potrei citare le decine di lettere di iniziative che abbiamo fatto insieme stiamo facendo maturare con la intelligente delicatezza che è necessaria
Una prospettiva di convergenza che in qualche realtà penso al a tre al Trentino ha già dato risultati e altrove potrà dare la stessa cosa vale per la sinistra radicale
E con la quale diciamo dovremo cercare sto parlando in questo caso delle alleanze a livello locale con la quale dovremo cercare delle convergenze data su base programmatica e la stessa cosa vale per l'Italia dei Valori
Anche qui guardate io ci voglio tornare su questa cosa dell'Italia dei Valori
Noi siamo opposizioni diverso diverse per Toni per cultura
Diversi per linguaggio abbiamo fatto un tentativo di portare un movimento come quello che diciamo c'è anche qui la verità non è che quel sentimento nasce oggi
Ricordiamoci che durante la fine del governo Prodi non abbiamo avuto il fenomeno Grillo
Con decine di migliaia di persone che andavano nelle piazze a urlare uno slogan e non particolarmente urbano che però indicava il senso di un malessere questa roba cioè sottopelle della vita italiane c'è da molti anni
Sì è una volta espressione allega un'altra volta si è espresso verso Forza Italia una insomma c'è questa sensazione questo malessere
E che però non è una risposta alla crisi italiana
Detto questo con Di Pietro e dobbiamo cercare di fare alleanze locali si
E se Di Pietro dice ma senza di noi non vincono e questo vale per tutti anche di Di Pietro tanto più senza di noi non vince
Può non essere interessato a vincere ma questa è già una grossa differenza tra di noi che noi siamo interessati a vincere quindi siamo portati nelle alleanze locali a cercare il punto più elevato di convergenza possibile
Ma rispetto a Di Pietro ci separa una visione
Diciamo di di di di di lungo profilo del futuro della società italiana
Questa non è una cosa che diciamo oggi lo abbiamo detto in questi mesi non dobbiamo rompere nulla
Perché ormai è chiaro che siamo due opposizioni tanto che siamo entrati diverse volte una feconda e positiva dialettica di opinioni diverse quindi noi dobbiamo cercare di costruire un sistema di alleanze ma dobbiamo farlo
Senza ripetere il passato guardate
Ecco la parola innovazione quando diventa realtà l'idea di fare le alleanze programmatiche è la cosa che più piaciuta del progetto del partito democratico ed è l'unica cosa sulla quale se torniamo indietro ci perdiamo
Perché perché noi dovremo un giorno a governare questo Paese potendolo cambiare non un giorno governare questo Paese per governarla
Ma governare per poterlo cambiare per poterlo cambiare ci vorrà una convergenza programmatica e se questo Paese non avrà un governo che abbia una convergenza programmatica seria su un programma riformista questo Paese non ce la farà
Perché le contraddizioni che lo attraversano sono quelle di Alfredo a richiamato nel suo intervento che altri hanno detto Pierluigi ed altri
E che diciamo sono insomma davanti a noi con una assoluta e chiara nettezza
Un'ultima questione vorrei dire lo dico a tutti noi lo ha detto Maurizio Martina
Attenti a dire il partito che non c'è
Questo evitiamo lo per rispetto nei confronti delle tante persone che in tutta Italia si impegna non si mobilitano e che vengono dai vecchi partiti e che vengono da da da da casa loro e che meritano rispetto necessario
Siccome so che molti pensavano che la manifestazione del venticinque ottobre non sarebbe stata ciò che è stata
Anche qui non sbagliamo c'è una popolo democratico
Che si riconosce si identifica anche un entusiasmo di questa identità
E che ci chiede
Di essere coerente con una l'altezza di questa sfida il popolo democratico non è un popolo che viene da Marte un paio è un popolo che viene
Da storie politiche ed è un popolo che è venuto per la prima volta a votare per la prima volta in piazza per la prima volta in una sezione per la prima volta ha preso una tessera e merita rispetto
Noi dobbiamo cercare di far convivere cose complesse il rapporto tra memoria e futuro il rapporto tra iscritti elettori anche rapporto tra pluralismo e unità
Perché anche questa è una cosa del tutto nuova
Io insisto
Il pluralismo è una cosa molto bella le correnti sono meno bella
E tutto quello che il pluralismo va bene tutto quello che corrente organizzata strutturata ramificata introduce dentro alla vita del partito un elemento di debolezza e guardate è vero che le primarie ideologizzate sono sono male ma se pensiamo di sostituire un primo pensa nessuno ovviamente ma in astratto se pensiamo di sostituire alle primarie alla fine quello che resta cioè un partito che
Faticosamente cerca un punto di armonia tra le sue diverse identità interno e facciamo fatica a fare
Dobbiamo fare un partito vero giustamente è stato detto
Un partito vero un partito nel quale le persone stiano dentro ciascuno con la sua testa e poi si ritrovino anche sulla base di omogeneità politico-culturali che spero siano le più contaminate possibile
E questo sarà un pluralismo attivo fecondo e ricco che darà al partito ancora maggiore
Capacità di crescita
Poi dovremo trovare il modo ne ha parlato Sergio apro una parentesi ho chiesto a Sergio D soprassedere rispetto alla conclusione del suo intervento lo ringrazio per aver accettato questo questo invito perché in questo momento di tutto abbiamo bisogno fuorché di aumentare gli elementi come posso dire di incertezza o di stabilità
Lui sta facendo un grande lavoro con il ministro
Ombra nel momento più importante della vicenda il federalismo e deve continuarlo dentro il governo ombra che naturalmente dovrà
Diciamo rafforzare la sua struttura sua natura ma insomma è un'esperienza che credo stia dando molte prove di innovazione
Un'ultima cosa vorrei dire che questa
Ed è quella con cui ho cominciato la reazione e con cui voglio concludere queste non conclusioni ma insomma queste questi appunti
La crisi
La crisi
Nulla ci deve riguardare nei prossimi mesi
Più che l'intervento attivo dentro la crisi che è fatto di proposte di condivisione di presenza e di utilità
Di utilità
Ci saranno centinaia di migliaia di persone che perderanno il lavoro e non avranno reddito
Che cosa questo possa significare dal punto di vista sociale politico in questo Paese
Lo scopriremo nel corso dei prossimi mesi so però
Che dovrà essere visibile
Il significato sociale delle proposte che noi avanziamo che non deve essere fatto
Per i giornali è fatto per le persone che devono guardare al Partito Democratico e dire se il Partito democratico cresce questo tema e cioè il tema della revisione
Del sistema degli ammortizzatori la copertura di coloro i quali non hanno alcuna forma di tutela è un tema che verrà affrontato cioè l'utilità di un partito politico è oggi quello che propone
Come lo propone e come lo fa vivere nei bar nei quartieri nelle fabbriche nelle scuole
Concludo con questo richiamo vantando diciamo così alla quale però credo assolutamente ho visto recentemente un un'indagine raffinatissima sull'opinione pubblica dalla quale risultano due cose che ho il dovere diciamo di riferire qui il primo che uno degli elementi più di come posso dire più pesanti sulla nostra immagine il grado del nostro casino interno
All'indicazione di qual è secondo lei il problema del Pd questo problema in primo luogo mio perché io sono quello che deve cercare privo di fare meno casino secondo Cerchiari farne fare meno agli altri e se non ci riesco è una responsabilità evidentemente mia però
Questo è il come posso dire il trend la seconda cosa e il fatto che nonostante internet le televisioni e i giornali eccetera
Alla domanda qual è il fattore principale di formazione la sua opinione politica è il rapporto con una persona di cui ci si fida
E le persone di cui ci si fida dobbiamo essere anche noi non dico solo lui ma anche noi un partito vero è un partito di persone alle quali un cittadino può parlare fidandosi dal punto di vista morale dal punto di vista etico e anche dal punto di vista della serietà e dalla della competenza io vedo così
La la sfida che abbiamo di fronte le possibilità che abbiamo di fronte il partito nuovo che dobbiamo fare dobbiamo metterci al lavoro perché io sento per primo l'inadeguatezza di quello che siamo riusciti a fare nel corso di questi di questi dodici mesi
Penso che dovremo ragionare giustamente è stato detto ha detto Massimo dobbiamo ragionare attorno proprio al modello all'idea di fondo dentro la quale si può strutturare anche guardando alle esperienze di altri Paesi
Un nuovo partito di massa dentro una società fatta come è fatta la nostra ma detto questo non c'è dubbio che di questo abbiamo bisogno un partito riformista di massa si qualifica perché è partito perché riformista perché di massa queste tre cose bisogna riuscire a farle tutte e tre insieme e io sento questa come la nostra sfida principale
Grazie
Altre
Allora
Allora il ragionamento che ci siamo fatti in questi giorni tra i componenti del coordinamento nazionale
Con altre persone è stato quello di dare
A questa direzione una conclusione che via il senso
In linea con cui con il taglio del dibattito che ha confermato questo che dia il senso di di abbiamo la consapevolezza che un momento molto importante
In cui tutti ci vorrebbero divisi e impauriti è invece noi mostriamo che siamo in grado vogliamo uscire puniti determina quindi di votare un documento
Che naturalmente contiene l'approvazione della relazione del segretario e che riprende essendo stato adesso credo che lo stiamo distribuendo riprende molte delle cose che sono state dette nel dibattito e in parte poi vedremo se per loro saranno soddisfacenti in parte anche alcune cose che sono state sollecitati ad un'approvazione nel documento presentato depositato di Marco Follini quello prima firmati inoltri Basile
Documento che vi leggo sono tre pagine ma nel frattempo penso Sistri lo sta già distribuendo
L'Italia vive la crisi più grave dal dopoguerra
Gli sconvolgimenti e le forte continue turbolenze che hanno attaccato i mercati e le economie mondiali produrranno pesantissime conseguenze sul sistema produttivo
E sugli assetti sociale del nostro Paese tutti i principali parametri economici oggi disegnano l'orizzonte di una crisi che si presenta lunga e difficile
Contrariamente a quanto assicurato dal governo nei mesi scorsi l'economia reale pesante sofferenza lo scenario di recessione pare destinato a prolungarsi oltre il prossimo anno la condizione delle imprese delle famiglie italiane sempre più precari difficile
La risposta del governo la crisi è risultata debole e contraddittoria sostanzialmente inefficace
Gli strumenti legislativi messi in campo si sono arrivati limitati e insufficienti le misure adottate a sostegni a garanzia del credito non hanno prodotto il sostegno necessario sistema produttivo
All'impresa in particolare quelle medie e piccole che vedono crescere in maniera insostenibile le difficoltà di accesso al credito indispensabile per esistere nel mercato
Questa condizione di grave debolezza sta portando con sé conseguenze profondamente negative sulla vita di milioni di persone sulle loro famiglie
Nel Paese si afferma un clima di incertezza precarietà angoscia sociale
Aumenti in modo preoccupante il tasso di disoccupazione quote sempre più ampie di popolazione sto radicchio di impoverimento crescono le diseguaglianze che colpiscono soprattutto i giovani i precari le regioni svantaggiate in particolare quelle del sud
In una condizione strutturalmente più debole meno competitiva per il nostro Paese
Condizionato dall'ipoteca negativa del debito pubblico il Governo ha sprecato risorse preziose mettendo in atto scelte sbagliate dal punto di vista dell'equità come quelle sull'ICI o inutile dunque inefficaci come quelle sulla detassazione degli straordinari
Il partito democratico ha presentato una sua proposta alternativa coerente con il quadro economico e finanziario del Paese fortemente orientata a sostenere lo sviluppo e la domanda per rimettere in moto il sistema produttivo
Chiediamo di affrontare la crisi mettendo in testa alle priorità di governo il governo le famiglie e le imprese
Per questo chiediamo di investire un punto di PIL pari a circa sedici miliardi di euro nel potenziamento degli ammortizzatori sociali nel sostegno dei salari e delle pensioni più basse
Nel rilancio degli investimenti pubblici partendo dalle opere immediatamente cantierabili e nel sostegno alla piccola e media impresa
Il Pd in questi mesi assunto con pienezza e determinazione la propria responsabilità di principale forza di opposizione nella consapevolezza che la fase di straordinaria difficoltà dell'economia globale richiedesse un impegno comune di tutte le forze politiche nell'interesse generale del Paese
Questa disponibilità ad un confronto costruttivo ha caratterizzato e caratterizza il lavoro dei nostri gruppi parlamentari e del governo ombra a questa scelta di responsabilità il Presidente del Consiglio ha posto una linea di chiusure di arroccamento
Il dialogo auspicato all'inizio della legislatura si è rapidamente trasformato nel soliloquio arrogante sprezzante che ha caratterizzato gli ultimi mesi
Il processo legislativo è stato snaturato e stravolto con il continuo ricorso a decreti fiducie
La dialettica parlamentare tra maggioranza e opposizione è stata continuamente sottomesse imbrigliata nell'impossibilità sostanziale di modificare e migliorare provvedimenti blindati
Il faticoso tentativo di una convergenza sulle regole dal federalismo fiscale alla legge elettorale è stato minato dall'annuncio di Berlusconi di voler procedere a un cambiamento d'la Costituzione a colpi di maggioranza
Di fronte a questi inaccettabile atteggiamento del Presidente del Consiglio subito con fatica persino dalla sua maggioranza il partito democratico ha scelto e sceglie la strada della coerenza
Quella di un partito capace di dare forza all'opposizione in sintonia con il disagio e la protesta sociale che si diffonde nel Paese come è successo ad esempio di fronte ai provvedimenti del governo sulla scuola
E insieme quella di un partito che valorizzando la sua cultura di governo il suo riformismo intende sviluppare la sua iniziativa programmatica le sue proposte per un'Italia diversa la sua capacità di pensare il futuro del paese oltre la crisi
Sappiamo che la crisi che abbiamo di fronte non ha contorni solo economici e finanziari
La crisi globale sta cambiando gli stili di vita il modello di sviluppo ma anche quelli culturali un'opportunità per le culture riformiste del mondo dopo un decennio guidato dalla cultura del mercato e della competizione senza regole come ricetta unica di crescita globale
Un'opportunità di cambiamento perché impone a tutti il tema di una nuova etica pubblica che interpella il modo di fare economia ma anche il modo di pensare e di fare politica
Ed è proprio perché siamo consapevoli dell'importanza del rapporto tra etica e politica
Non consentiremo che un tema così delicato e decisivo venga travolto da uno scontro ideologico tra giustizialismo e garantismo ma ci impegneremo perché vengano salvaguardati
I principi fondamentali dello Stato di diritto intervenendo per rapportare secondo uno spirito d'la Costituzione
Tutti quegli strumenti e quegli istituti necessari per una giustizia giusta ed efficiente come ha invitato a fare con parole forti e chiare il Presidente della Repubblica
Il profili innovative ed incisivo di questo grande partito popolare radicato nei territori
Fatto di partecipazione e passione capaci di dire con le tesi i suoi no i suoi sì è apparso con tutta la sua forza nella straordinaria manifestazione del Circo Massimo il venticinque ottobre a Roma
E tuttavia sappiamo che il cantiere del Partito Democratico è ancora aperto e che di fronte a noi c'è molto lavoro da fare per completare la costruzione di un soggetto politico capace di essere all'altezza delle ambizioni che l'hanno fatto nascere l'appuntamento della prossima assemblea programmatica annuale prevista dall'articolo ventisette
Dello statuto che convochiamo per il dodici tredici quattordici marzo due mila e nove che sarà composta dai membri l'Assemblea costituente nazionale da una vasta rappresentanza degli amministratori e dei dirigenti locali del partito
Rappresenterà l'occasione per rilanciare gli obiettivi del nostro riformismo ma anche per organizzare il percorso e per recuperare i ritardi
Senza tuttavia smarrire la continuità del nostro sforzo di innovazione e anche le ragioni che ci devono indurre ad accelerare il nostro lavoro prima fra tutte la consapevolezza della necessità di una forte innovazione politica istituzionale
Il Pd e il grande partito che nasce dalla convergenza delle grandi tradizioni riformiste e democratiche per dare una risposta forte alla crisi della democrazia la sua affermazione ha determinato un positivo cambiamento del sistema politico italiano
Che in un quadro di consolidato pluralismo politico e culturale ha tuttavia rafforzato l'impianto bipolare della nostra democrazia con l'obiettivo di dare maggiore efficienza necessario equilibrio tra rappresentanza e riduzione della frammentazione
Anche per questo queste una parte delle richieste che c'era nel documento Basile la direzione impegni propri gruppi parlamentari a sostenere una modifica della legge elettorale europea che introduco una soglia di sbarramento ma che mantenga le preferenze
Vogliamo e dobbiamo proseguire lungo questa rotta riaffermando una vocazione maggioritaria che non significhi nessun caso autosufficienza ma l'assunzione di una responsabilità nella costruzione di relazioni nel campo del centrosinistra
Ribadendo la volontà di ricercare solo aggregazioni nuove che nascano dalla condivisione di un programma e rifuggendo invece da scelte costruite nella logica della sola contrapposizione agli avversari che finirebbero per negare compromettere la natura riformista e la cultura di governo del partito
Pollini non conciliabili con tentazioni populiste e plebiscitarie
Il Pd e infine impegnata a rafforzare la costruzione del partito nessun radicamento territoriale a cominciare dal tesseramento e dal completamento della presenza dei circoli ogni comune italiano alla luce del percorso sin qui compiuto nella fase costituente e dopo l'approvazione dello statuto nazionale di quelli regionali il Pd promuoverà un'ampia riflessione sul modello di partito
Verificando in particolare i modelli di partecipazione rappresentanza
Di selezione di nuove leve dirigenti di espressione di territori in un partito nazionale a base federale di rapporto tra valorizzazione delle primarie altra cosa che veniva chiesto il documento Basile e responsabilità della direzione politica
In questo percorso a tutti i livelli andrà fatto ogni sforzo per aprire i propri gruppi dirigenti anche a quelle persone che hanno creduto e credono nel progetto politico del partito democratico e che possono integrare le competenze la presenza di quanti provengono da uno dei partiti promotori il partito è inoltre impegnata ad una fermissima applicazione dei principi di trasparenza e rigore nei criteri di selezione della prossima classe dirigente ad ogni livello in applicazione dello statuto e del codice etico una scelta ancora più necessaria dopo gli episodi giudiziari di questi giorni
Che impongono da un lato il rispetto del lavoro della magistratura e insieme
Del principio costituzionale di non colpevolezza sino a sentenza definitiva
Ma dall'altro pretendono che la classe dirigente del partito sia ad ogni livello inattaccabile nei comportamenti nelle relazioni negli stili di vita ben oltre i fatti di rilevanza penale
Anche per questo la proposta di cui abbiamo parlato ai fini d'una incisive tempestiva azione
La direzione dà mandato al segretario nazionale di nominare in casi di necessità e urgenza
E ricorrendo gravi e ripetute violazioni dello statuto del codice etico
Sentito il Consiglio dei garanti un organo commissariale sostitutivo del segretario della segreteria ovvero di altri organi esecutivi ai sensi dell'articolo diciassette comma cinque dello Statuto
Nomine che saranno sottoposte entro quarantacinque giorni alla ratifica a pena di nullità da parte della direzione
La direzione infine approva la relazione del segretario nazionale
Mi pare che il documento raccolga ma gran parte degli spunti del dibattito era stato oggetto di un lavoro
Tra i componenti del coordinamento e chiedo aiuto presentatore degli altri due documenta disse ritengono che in questo spirito
Di ricerca di unità siano state naturalmente non in modo integrale ma recepita la parte essenziale dei loro documenti
Sono polline sopra cinque passi
Non
Già nel dibattito vediamo
No no sarò ancora più telegrafi questa mattina fra come ho accennato mio documento chiede che si dichiari chiusa la fase dell'alleanza a doppio filo con l'Italia dei Valori
Ora se in queste quattro pagine poi che ho colto alcun
Espressioni nella replica del segretario che
Mi hanno convinto
Cito due ci sono due opposizioni
E da Di Pietro ci separa una visione di lungo periodo
Se queste due frasi vengono riportate nel documento finale ovviamente in versione integrale io voto come intrusi Erasmo il documento finale diversamente chiedo che venga messo in discussione il documento che avevo presentato stamattina al quale sono abbastanza affezionata
Scusa
E dire
La tua esperienza politica è tale se facciamo uno sforzo e il il il senso è recepito votare un documento che stabilisce per un tempo indefinito
E futuribile che non ci si allea con un partono un partito mai più e peraltro ci pone un problema anche nei confronti degli altri possibili alleati di futuro secondo se il tuo documento insiste che venga messa ai voti e viene bocciato rischia di subire sortire l'effetto opposto a quello che tu desideri quindi io ti farei un invito veramente in questi
Va bene scoprì
Sì di Pavia
Posso
Sì io io parlo del documento che ha letto oggi Giovanni Bassi alle che abbiamo firmate presentato in dodici
E chi aveva al suo centro appunto in Atac evasione delle cose abbastanza banali e ovvie e che sarebbe difficile a cui sarebbe difficile votare contro e che era incentrato sulla appunto sul rinnovo e sul mantenimento del progetto del partito democratico che hanno i sembra sia stato un po'trascurato in questi mesi
In questo senso il documento che abbiamo per le mani e che abbiamo ascoltato hanno mi sembra molto generico
Sembra diciamo molto più generico di cose che non stiano già addirittura dentro lo Statuto dentro cose approvate dal partito democratico
Se se mi consentite trenta secondi lo so che è tardi ma ho evitato di intervenire prima trenta secondi
Io sono molto d'accordo con Walter
è successo svenuto qualcuno per il mio intervento
No allora vada avanti così e facciamo più rapidamente possibile
Io sono molto d'accordo con Walter che qui continuiamo a sentire delle cose che si dicono da anni e anni e anni e e non hanno veramente nessun senso sono una perdita di tempo
Tutte le persone che arrivano e mettere in guardia contro gli eccessi di questo quello dovrebbero rendersi conto che tutti noi siamo in guardia contro gli eccessi di qualsiasi cosa no
Se arriva qualcuno dice però stiamo attenti agli eccessi delle primarie è certa che stiamo attenti alle spese primarie però stiamo attenti agli eccessi del nuovo e c'è stiamo attenti al Chelsea Del Vecchio stiamo attenti al già seduto il segretario di questo partito Walter Veltroni però stiamo attenti agli eccessi di Walter Veltroni
Allora non sono gli eccessi che sono in discussione
No eh
In discussione eventualmente l'uso congruo e sensato di alcune cose una sono le primarie e noi ci teniamo a un uso congruo e sensato delle primarie cosa che era già passata era già stata discussa e approvata e ci riferiamo per essere chiari e capirci al fatto che se a Firenze
Indipendentemente da tutti Casini di Firenze si è stabilito che si fanno le primarie per il sindaco non si può dieci giorni prima dire non si fanno più le primarie per il sindaco poi poté versa da qua non essere d'accordo ma la questione di metodo e rispetto al rinnovamento ovviamente nessuno di noi pensa che il no niente è una panacea di tutto questa è un'altra espressione che si sente dire sempre
Però non ricordiamo se questa non è la panacea niente è una panacea no nei rinnovamento nei nuovi né i giovani sono una panacea però quando si parla di rinnovamento
Si parla di due cose uno di rinnovamento di modiche si ritenne che fino adesso siano falliti o abbiano funzionato male e dunque rinnovamento implica un funzionamento migliore non si parla del nuovo a tutti i costi eccetera
E poi si parla di una cosa che è molto importante che viene continuamente trascurata
Che il rinnovamento
E il rinnovamento generazionale non ha a che fare col fatto che i giovani siano meglio dei vecchi a che fare col fatto che i giovani sono giovani e il ruolo e il la responsabilità di un partito è creare la classe dirigente di domani e di dopodomani
E questo partito non ce la oggi la classe dirigente ma nemmeno proprio di domani se i nostri amici
Del seduti qui domani decidono di mettersi in vacanza non esiste assolutamente una leadership alternativa di questo partito allora per questo noi abbiamo messo questa questione nel nostro documento le elezioni europee
Spesso usate lo dico con rispetto parlando lo dico con rispetto parlando ma spesso usate come pensionamento per persone che hanno il loro stile stimabili carriere e che vengono candidati a un certo punto alle europee oppure usate per altri diciamo tipi di meccanismi di comunicazione sono il luogo e l'occasione migliore permettere alla prova senza correre grandi rischi di eccetera eccetera e per mettere alla prova in una sezione stimolante impegnativa persone più giovani in gamba che possano diventare la classe dirigente di questo partito mani daccapo non dico un giovane preso per strada qua sotto mente distribuisse fiori no Déco persone che sono dentro questo partito che lavorano dentro questo partito
In questo stava la nostra richiesta allora a partire da questo visto che chiediamo cose che mi sembrano appunto assolutamente condivisibili a meno di capricci appunto meno di insofferenze a non sopportare sente parlare primarie del nuovo legittime ma un po'sciocche
E sono assolutamente condivisibile noi torneremo a chiedere appunto di votarla nostra mozione che non è in opposizione e contro a niente ma troviamo che sia assolutamente complementare che arricchisca quello che ha detto in questo documento
Ascolta dunque no
Non possiamo fare un secondo dibattito in cui intervengono tutti quelli che non sono intervenuti il primo quindi io chiederei di limitare venti no un minuto ha chiesto la parola alcuni per dire una cosa specifica sul documento
Hanno chiesto passino Realacci lucidi Damiano e qui ci fermiamo
Ecco un minuto a testa sono altre quattro ore
Anomale la mia non è affatto a diciassette otto sul testo allora due cose in coerenza col dibattito un tema che è stato ripreso da buio posto sotto riposo a Monti
Nella parte finale penultimo paragrafo
Secondo capoverso laddove si iscrisse sia iscritto alla luce del percorso sin qui compiuto alla fase costituente dopo la prosa sontuosa il Pd promuoverà un'ampia riflessione sul modello di partito verificando in particolare i modelli di partecipazione rappresentanza di selezione eccetera eccetera
Alla fine di quel paragrafo dopo dirà azione politica io propongo di aggiungere virgola nonché adottando le norme che devono regolare i rapporti di autonomia di distinzione tra funzioni dirigenti di partito ed incarichi istituzionali cioè il nodo delle incompatibilità eccetera eccetera
L'altra questione che
Più più un problema forse di redazione o di testo insomma io non so se sia giusto dire seconda pagina
Secondo paragrafo o ultimo capoverso
Usare l'espressione non consentiremo che un tema così delicato e decisivo venga travolto da uno scontro ideologico tra giustizialismo e garantismo perché giustizialismo e garantismo sono due diciamo configurò due fenomeni di verdure
Due cose diverse
Allora forse si potrebbe rifare dire non consentiremo che un tema così delicato desidero no o meglio togliere quel da non consentire mai proprio perché siamo consapevoli importanza rapporto tra etica politica si impegneremo perché vengano salvaguardati i principi fondamentali dello Stato di diritto eccetera eccetera quindi una proposta dei cancellazione di quella regione
Subito altre strade
No io chiedo un'integrazione che peraltro era contenuto nella relazione di Veltroni che poi si è perso in questo testo
Quando si dice sul la risposta alla crisi sarebbe fine del secondo paragrafo prima pagina di mettere quella parte che c'era c'era già bastano cinque parole per capirci riteniamo la piena assunzione della sfida ambientale una chiave per rilanciare l'economia a partire dall'innovazione da coscienza ricerca quello che vi pare
Cioè insomma una cosa che consideri come era scritto nel suo Veltroni come è stato ripreso in vari interventi come ha fatto il compagno Obama la sfida ambientale una delle chiavi per affrontare il rilancio dell'economia
Lo anche gentili dice l'assessore anche gentile ha detto Sanzo manca
Teste
Allora un annotazione lo statuto all'articolo quarantatré prevede la realizzazione di un comitato per l'attuazione del Codice etico questo comitato tra i suoi compiti ha quello di redigere una relazione annuale sullo stato di attuazione del codice etico offrendo ove necessario proposte di modifica ad integrazione l'avrei chiesto qualora fosse intervenuta l'ho consegnata brevi manu un'annotazione io
Ho chiesto Lil ve l'avevo segnalato chiederei però che nel documento finale si è evidenziato un impegno del partito
A dare vita a questo Comitato per l'attuazione del Codice etico mi sembra che il tema sia di estrema attualità
E devo dire ha ricevuto molte segnalazioni anche PMI lei via Facebook dove ci chiedevano di fare questo passaggio grazie
Un primo piano
Ma io chiederei sulla prima parte
Laddove si parla nella prima pagina della proposta alternativa
Di aggiungere sugli ammortizzatori sociali quando si dice il potenziamento degli ammortizzatori sociali coerentemente con la discussione che abbiamo fatto e con la relazione del segretario
Parlerei di potenziamento e definizione di ammortizzatori sociali universali
Si vada cioè nella direzione di superare il dualismo del mercato del lavoro
Nella riga sotto io non scriverei salari e pensioni più basse
Ma scriverei medio basse perché il punto mancante della manovra del governo e precisamente la capacità di cogliere
Questo livello di potere d'acquisto nella seconda parte
Sul modello di partito
Era anche un punto sul quale se avessi potuto intervenire per il voluto dire un'opinione
Io sono d'accordo con quello che ha detto Fassino
E mi permette di chiedere questo di aggiungere come specificazione di discorso
Di rapporto tra valorizzazione delle primarie e responsabilità della direzione politica e tra democrazia diretta e delegata
Quindi questa è la mia proposta di integrazione
Nella relazione del segretario che noi approviamo approveremo anche io desidero approdare era contenuto un punto rispetto al quale non c'è mai stata tra noi destituzione decisione
Quello relativo cioè all'innalzamento dell'età pensionabile per le lavoratrici
In difformità da quanto previsto dalla riforma del novantacinque questo è un tema che genera un fortissimo allarme tra le lavoratrici interessate e che crea divisioni tra di noi
Io parlo anche a nome di altre amica della direzione e altre senatrici quindi ritengo che prima di prendere una decisione
Res così sensibile dal punto di vista sociale Noemi approfondiamo dieci diamo e discutiamo seriamente
Io vorrei di preannunciare la mia il mio voto di astensione
Sul documento non non per mancanza di rispetto nei confronti del segretario
Pena
No no io ho chiesto per dichiarazione di voto e e mi ha dato posso parlare alzerà miserabili dopo non so
Vorranno cosa dice magari la parola però erano osservazioni mi pare che chiamano no grazie
No per mancanza di rispetto diciamo nei confronti del segretario ma proprio per quanto a mio parere Daloui detto nelle conclusioni che concordo noi dobbiamo lavorare per coltura are per costruire un partito riformista e di massa
Ma penso che le modalità con cui si stia assestato condotto non solo oggi il dibattito che vorrei ricordare a Franceschini che la censura non può essere consentita
Non è mai avvenuto nell'organismo massimo dei DS con Fassino e D'Alema non è mai avvenuto noi abbiamo avuto ecco abbiamo fatto parte gli organismi nazionali anche comuni nel Partito popolare nella DC o quando si è chiamati dei massimi organismi che hanno i poteri di decisione democratici
Per costruire il profilo democratico di un nuovo soggetto politico è chiaro che chi non rinuncia all'intervento devi avere il diritto è chi presiede il dovere di consentirgli e allora io credo proprio perché per quelle conclusioni cui faceva riferimento il segretario dinanzi al rischio che noi proprio potremmo non costruirlo il partito non dargli il profilo riformista non dargli una visione di massa perché rischio
Immagino che ci possa essere un rischio di commissariamento di profilo invece conservatori anziché riformista Rispetto proprio ad atteggiamenti che vedono oggi gruppi chiusi che sono quegli stessi gruppi che avrebbero dovuto dar vita o dovranno dar vita al Progetto che continuano secondo me con atteggiamenti che creeranno gravi nocumento grave nocumento al Progetto politico se appunto si va avanti con censure come quelle di Franceschini quindi scusatemi ho voluto dire questo ho precisato che quinto e non nel merito ma nel metodo io oggi mi astengo sulla votazione del documento grazie
Io non so francamente dico stai parlando
No no non me lo spiegherà i dopo
Allora scusate per piacere
Allora
Io faccio questa proposta
Che essi sono accoglibili perché sono integrazioni al testo le le osservazioni fatte da passino da Realacci da lucidi e da Damiano che verranno integrate nel testo la Carbone ha fatto un'osservazione d'altro tipo sulla relazione magliette che sono cose oggetto di discussione che l'approvazione l'azione prevale ed era compresa vocati a prevale il dato politico chiedo senza che era intervenga Marco se possibile che intendendo sì perché è un po'inusuale dire approvare la celebrity intendendosi evidentemente che è lì approvo le posizioni che il segretario ulteriormente esplicitato sull'argomento e in questo è stato anche integrato il documento e può rinunciare ad una votazione sul suo documento mi pare che rispetto alle alle alle dal documento di non si soffre lo dico insomma siamo in un partito democratico e quindi si tutte le posizioni sono pienamente legittime e rispettabili però bisogna anche della consapevolezza non si può minimizzare ciò che sta scritto in un documento
Perché quello che si vota il testo non quello che viene dietro con accompagnamento e qui c'è insomma vi è stato distribuito credo ci sono una serie di giudizi che sono assolutamente legittimi ma sulla lei inventivo organo integralmente nominati sulla base di spartizione delle pecore intese quindi io credo che faccio di nuovo un invito perché è stato fatto uno sforzo analogo
Vogliono
Appunto stavo dicendo questo chiedevo se non è così è chiaro che si vota macedone però non è un documento che alla possibilità ricordi più di di di di avere un consenso largo va bene allora chi è d'accordo sul documento con questa integrazione alzi la mano
Suo documento base diciamo chi è contrario
Chi si astiene
Il documento approvato chiedo Marco se chiede la votazione chiede la votazione allora chi è d'accordo sul documento di Follini suo temi Italia dei Valori alzi la mano
Chi è contrario
Chi si astiene
Metto in votazione il documento Adinolfi soffre chi è d'accordo
Chi è contrario
Chi si astiene
I documenti sono respinti adesso la parola Fioroni che in in un attimo illustra il il documento sue le il Regolamento attestano io visto allora credo che potesse fare un atto di semifreddo avendolo
Già letto sono la regolamentazione l'iscrizione on line e finalmente la regolamentazione per la registrazione dei circoli on line
Resta soltanto due norme che è bene che si capisce
L'iscrizione on line si va con carta di credito individuale e l'iscrizione diventa valida nel momento in cui si ritira la tessera personalmente al circolo territoriale o al coordinamento provinciale o al circolo da ambiente a cui ci si scrive
Per la riconoscimento dei circoli on line c'è anche la Costituzione dice di una commissione precisa a cui partecipano anche i rappresentanti stessi dei circoli on line
Poi come avevamo già deciso la scorsa direzione facciamo anche una nota interpretativa per estendere i circoli di ambiente
E di lavoro con una regolamentazione più ampia in tutti i settori che possono consentire una nostra radicale presenza sul territorio dei luoghi di lavoro
Di quattro province perché c'è l'articolo quattordici dello statuto che prevede la non sovrapposizione era non possibilità che non siano unici circoli territoriali
E i circoli di lavora
è perché dei manda la carta di credito con l'iscrizione
Parisi perché c'è un procedimento di accreditamento arrivano lettori vedi
Bene votiamo
Pongo in votazione
La proposta illustrata da Fioroni chi è favorevole alzi la mano
Chi è contrario chi si astiene e approvato Agostini
Io sarò altrettanto telegrafico questo naturalmente non è un atto previsto dalla legge perché la legge prevede soltanto il rendiconto d'esercizio quindi il bilancio consuntivo questa è una bozza di bilancio invece preventivo
Lo abbiamo già approvato come comitato di tesoreria è stato già consegnato al collegio sindacale e alla società di revisione che è la Price Waterhouse che attende naturalmente l'approvazione dalla direzione
Vorrei soltanto dire che avere la Price Waterhouse e qui dentro non significa che esprime un giudizio sulla carta ma che esprime invece una valutazione una revisione periodica delle attività e dei conti e della gestione da parte del partito
La cosa più significativa del preventivo è che fa parte dei costi di gestione Ali è assolutamente ridotta ai condensata nel Saint so che noi rispetto al volume diciamo di attività che avremo nel due mila sei che è di circa sessanta milioni di euro le i costi operativi quindi i costi della gestione rappresentano semplicemente il venticinque ventisei per cento in linea con le migliori gestioni di una società di servizio le entrate principali provengono naturalmente
Dai rimborsi elettorali
L'anno prossimo anche per le elezioni europee e da una parte anche dei rimborsi delle regionali per circa due milioni che giriamo immediatamente però come sapete
Ai regionali inoltre noi stiamo dando anche delle anticipazioni adesso questo lo dico a margine tutto il resto naturalmente va per l'attività politica che è molto significativa perché sono circa trentasei milioni poi ci sono dei costi
Capitalizzati che rappresentano costi di impianto e dispense in conto capitale per l'ordine di circa un milione novecento mila euro sono spese per acquisto di beni strumentali ben mobili e arredi software hardware eccetera
E il resto come dicevo prima per sedici milioni e nove sono spese correnti l'avanzo finanziario si attesterà intorno al milione e ottocento mila euro
è ovvio che tanto sono puntuali le previsioni sulle spese gestionali
Quanto lo sono meno naturalmente sulle spese politica perché è chiaro che ci saranno aggiustamenti in corso d'opera per questo prevediamo ogni trimestre di fare una revisione appunto del preventivo con il collegio il comitato di tesoreria biologo il collegio sindacale la società di revisione
Se ci sono domande io naturalmente sono qua
Giaretta
Solo per
Rappresentare l'opportunità che per il futuro il Bilancio preventivo sia esaminato e approvato nella sede della con approvato no esaminato sì posso esprimere un parere nella sede della Conferenza dei segretari regionali
Dice Agostini che tessere regionali l'hanno esaminato comunque ho capito Jarrett abbiamo capito bene allora pongo in votazione la bozza di bilancio preventivo che è stata seppur sommariamente illustrata da questi righi e favorevole
Chi è contrario chi si astiene approvato
Guarda tagliato