Sono stati discussi i seguenti argomenti: Esteri.
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Buon pomeriggio gli ascoltatori di Radio Radicale verso l'appuntamento con le prime pagine de la Stampa internazionale in primo piano anche quest'oggi l'Iran
Cominciamo con l'apertura
Dell'Herald Tribune continuano le manifestazioni di protesta Teheran con enormi folle
Un importante
Ayatollah castiga il Governo per elezioni a cui nessuno crede questo il titolo il sommario scrivere Herald Tribune decine di migliaia di persone si sono riunite
Anche ieri nelle strade di Teheran per un secondo giorno di manifestazioni di massa per protestare contro risultati ufficiali delle elezioni presidenziali di venerdì
Iraniani sono insoddisfatti da un accordo raggiunto al vertice del regime per un riconteggio parziale dei voti
Mentre cresceva la rivolta politica grande Ayatollah Hossein a lì monta Zeri uno dei leader della rivoluzione islamica del mille novecentosettantanove e alla fine degli anni Ottanta avrebbe dovuto succedere
Al grande Ayatollah Khomeini ha usato internet per pubblicare una lettera di sostegno ai manifestanti pacifici attaccare il Governo per aver dichiarato risultato a cui nessuno può credere cercando di tenere sotto controllo la sfida aperti dal suo potere al Governo iraniano istituito dure restrizioni per i giornalisti stranieri impedendo loro di assistere alle manifestazioni nelle strade
Gli accrediti degli inviati che erano arrivati per coprire per le elezioni sono stati revocati i giornalisti
Stranieri permanenti atta Iran sono stati relegati nei loro uffici
Reporter senza frontiere ha detto che i servizi di sicurezza sono entrati in alcuni giornali per censurare il contenuto dei gli articoli che quattro giornali pro riformisti sono stati
Letteralmente chiusi così l'Herald Tribune che poi
Sempre in prima pagina richiama altri due articoli uno riguarda
La decisione di ricontare una parte dei voti assunta dal leader supremo l'Ayatollah Alì Khamenei leader iraniano cerca di guai da inviare tempo ma precisa l'Herald Tribune alcuni
Analisti ritengono che Khamenei abbia fatto un errore ordinando l'inchiesta sulle lezioni per tentare di calmare
La rivolta alla rivolta potrebbe in sostanza continuare c'è poi un titolo sulla reazione americana quanto sta accadendo in Iran una risposta misurata al voto iraniano il Presidente Barack Obama
Ha detto che sarebbe contro producesse intese si pensasse che l'America sistemi mischiando nelle elezioni iraniane
A centro pagina infine nell'altrimenti pubblica un'analisi più generale sul Medioriente due lezioni mediorientali la lotta per lo scontro per l'identità
Negli ultimi giorni agli elettori in Libano l'Iran è stato chiesto di scegliere tra candidati concorrenti
Che offrivano programmi politici molto diversi e soprattutto
Tra due definizioni opposte dell'identità nazionale
Ah libanesi era neanche stato chiesto di scegliere tra le forze anti occidentali più conservatrici
E i partiti più liberali favorevoli all'occidente la differenza è stata che il Libano nonostante la sconfitta hezbollah usato toni concilianti ha dato il suo accordo per lavorare con la maggioranza
In Iran dove la politica è una sorta di chi vince prende tutto quando il Governo ha annunciato la vittoria di Ahmadinejad le strade sono esplose in uno spasmo di rabbia
Provocata dalla convinzione che il Governo mentre sui risultati alimentata da un disaccordo radicale
Con Ahmadinejad e i suoi alleati sull'identità stessa della nazione e del popolo iraniano
L'Iran di Ahmadinejad islamico antiamericano antioccidentali e l'Iran e rivoluzionario spiega un analista
Il secondo campo invece guidato da politiche orientate alla riforma
Vuole una società con più libertà in cui la religione deve fare un passo indietro e non governare la vita quotidiana degli iraniani nonni suo aspetto secondo
L'Herald Tribune questo scontro di identità percorre buona parte del Medio Oriente
Passiamo la prima pagina del New York Times su un'offerta di riconteggio non riesce a mettere sotto silenzio la protesta in Iran nel titolo
Di apertura nel sommario poi
C'è la repressione contro i media e ci sono anche le parole del Presidente americano Barack Obama che ha detto che sarebbe controproducente esse
Gli Stati Uniti si immischiarsi euro nella disputa elettorale iraniana su questo vi segnaliamo editoriale di oggi del Washington post il quotidiano della capitale americana scrive di capire
La riluttanza dell'Amministrazione Obama usare un tono più duro nei confronti del regime iraniano con cui
Rischia di dover fare i conti sulla questione del nucleare gli Stati Uniti hanno pochi modi per aiutare l'opposizione ma comunque vada a finire la crisi l'Amministrazione dovrà ripensare la sua strategia
Sull'Iran secondo il Washington poste che in prima pagina invece titola nell'impazza manifestanti manifestazioni scusate rivali concorrenti a Teheran
Il clero si mette d'accordo per un riconteggio parziale dei voti decine di migliaia di iraniani hanno manifestato ieri per il terzo giorno consecutivo mentre le autorità sono confrontate a una sempre maggiore polarizzazione divisione dell'opinione pubblica è uno straordinario stallo politico che non ha facili soluzioni veniamo
Alla stampa europea il titolo di apertura del Guardian nella città silente Teheran appronta soffocare opposizione e mezzi di informazione la città silente evidentemente la Capitale
I ragni Anna silenzio perché i manifestanti dell'opposizione
Hanno sfilato ieri silenziosamente senza scandiva slogan silenzio perché appunto il regime sta soffocando in media
Gli alleati del leader riformista Musati sono stati arrestati ai giornalisti stranieri è stato vietato di riprendere le manifestazioni di piazza intanto
La guida suprema l'Ayatollah Alì Khamenei ha minimizzato le proteste definendo le opera di agitatori
La figlia o quotidiano francese invece apre con la reazione del Presidente Nicolas Sarkozy la Francia denuncia l'ampiezza della frode in in Iran
Rompendo con il tono prudente usato finora dalle cancellerie occidentali il Presidente francese ieri ha denunciato
L'ampiezza delle frodi elettorali in Iran le irregolarità nel voto ieri partigiani del presidente Ahmadinejad e quelli del suo oppositore
Mi ero senno sardi hanno organizzato manifestazioni concorrenti nella capitale allora sulle reazioni internazionali va vista anche
L'apertura del Financial Times il mondo diviso sulle elezioni iraniane Russia e Cina aprono le porte d'acqua di energia dalla Francia invece condanna le frodi mentre gli Stati Uniti in qualche modo rafforzano le loro critiche ma non molto le grandi potenze mondiali ieri si sono divise sul riconoscimento di ma Bund Ahmadinejad come vincitore delle elezioni presidenziali in Iran
La Francia ha denunciato la frode elettorale mentre il leader di Russia e Cina hanno personalmente incontrato Ahmadinejad in un summit regionale nel frattempo il Presidente americano Barack Obama si è ritrovato sotto pressione
Per prendere una posizione più dura sulle elezioni iraniane le grandi potenze si erano già divise nei mesi scorsi sull'approccio da tenere sul programma nucleare iraniano in particolare sulle
Sanzioni ma queste elezioni e la questione della legittimità del risultato hanno ulteriormente evidenziato le divisioni internazionali così
Il Financial Times dal quotidiano della City volevo segnalarvi anche un'altra notizia che riguarda non diranno ma la crisi economica il protezionismo e la Cina
Il titolo di spalla un editto sul by China destinato ad aumentare le tensioni il by China viene dopo il
Buy american a la Cina spiega stia introdotto un'esplicita politica che obbliga a comprare cinese nell'ambito del suo programma di stimoli all'economia
Si tratta di una decisione che aggraverà le tensioni con i partner commerciali della Cina e aumenterà le tentazioni protezioniste nel resto del mondo infine prima di chiudere l'ultima segnalazione sull'Unione europea
Domani ci sarà un importante vertice dei Capi di Stato e di Governo che tra l'altro dovrebbe almeno politicamente confermare cose
Barroso
Josè Manuel Barroso la testa della Commissione europea ma già si pensa un'altra carica quella di Presidente dell'Unione che dovrebbe essere istituita
Nel il caso in cui il Trattato di Lisbona dovesse entrare in vigore la notizia la prendiamo dal Times in prima pagina c'è la fotografia dell'ex premier britannico Tony Blair
E questo titolo Cameron che l'iter dei Tories dei conservatori dal via libera alla corsa di Blair per la Presidenza dell'Unione europea
Per il Camerun il leader conservatore ha invitato i principali esponenti Tories a non opporsi alla candidatura di Blera se il Trattato di Lisbona che prevede questa carica venisse ratificato e entro l'anno
Ci fermiamo qui da David Carretta un buon pomeriggio l'ascolto di Radio Radicale
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