10ª Festa Nazionale dei Popolari Udeur - Salari diversi, pensioni diverse, servizi diversi, Italia diversa, siamo ancora una Nazione?

Nazionale dei Popolari UDEUR si svolge nel centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
E il grande interrogativo al cui dobbiamo rispondere
Esistono ancora i presupposti per
Una grande unità nazionale per mantenere unita la nazione esiste ancora la coesione nazionale
Perché il solco tra nord e sud si fa sempre più ampio sembra anche dalla stampa ogni giorno in ci sia una grande insofferenza nei confronti del Mezzogiorno dato ormai
Per perso il suo destino ma è così
Può essere imprese ispettiva così
Io credo che
Il destino dei popoli è legato molto all'allora opposizione geopolitica
E
Il Mezzogiorno in questo momento
Si trova al centro di una nuova storia
Dopo la scoperta dell'America il grande traffico si spostò tra
L'Europa e letto antico
Adesso con la l'apertura dei mercati del sud est asiatico della Cina dell'India e il raddoppio della potenzialità del Canale di Suez il Mezzogiorno torna ad essere protagonista
E noi quindi dobbiamo legare la ripresa di un grande sviluppo del Sud a questa sua posizione questa capacità di guidare e di essere al servizio del Mare Nostrum come si dice
E io credo che ce ne sono i presupposti
Perché già il porto di Gioia Tauro è un gioiello che fa concorrenza a tanti porti del nord Italia ma anche
Nel nord Europa
Noi dobbiamo muoverci nel campo delle infrastrutture nel campo della formazione ma soprattutto nel campo della burocrazia
Credo che il supporto di un nuovo sviluppo sia soprattutto
Nel dimagrimento dell'apparato burocratico suo rilancio in una misura elevata professionalità
E poi credo che il Mezzogiorno tenendo anche conto del Piano del Governo di rilancio durante anche politica di ricerca
Che
La cui notizie apparse oggi sui giornali il Mezzogiorno potrebbe diventare
Una specie di partenariato
Strumento di partenariato con la sponda sud del Mediterraneo per formare
Le nuove classi dirigenti
Di tutto il Mediterraneo per ricreare una cultura nuova integrata che ci fa cioè essere alla guida di un nuovo modello di sviluppo
Ecco io credo che noi a queste cose dobbiamo badare dobbiamo essere attenti per essere protagonisti domani di un nuovo mezzogiorno
Non più il reietto dell'Europa ma invece è un territorio all'avanguardia in Europa e nel Mediterraneo per uno sviluppo d'avanguardia fondato soprattutto sulla conoscenza grazie
Grazie
Ringrazio il senatore Picano diamo inizio a questa tavola rotonda
Salari viversi pensioni diverso e servizi diversi Italia diversa siamo ancora una nazione mi sembra che la domanda sia ben posta adeguatamente provocatoria no ascoltando senatore Picano visto che
Ha fatto riferimento a Gioia Tauro
Che mi è venuta in mente una scena un flash così
Un po'di tempo fa stavo lavorava Milano stava sulla Milano mi ricordo questa scena incontrai Marco vitale chi era impegnato
Dei soci genovesi nel porto di Gioia Tauro che ha vissuto una stagione molto importante
E quello con grande
Come dire sorpresa riguardava e dice ma guarda incredibile ci sono dei fondali bellissimi cioè Gioia Tauro è fatta un cioè infrastruttura è una cosa notevole
Tra pochi
Ricordano
Che gioia Tauro fu fatta in una stagione
Che è stata la una stagione irripetibile io la chiamo l'età dell'oro
Del della storia economica del mezzogiorno d'Italia ed è quella che riguarda la prima casa per il Mezzogiorno
Quella che fece pescatore che poi la gente se la Cassa del Mezzogiorno è diventato in Italia sinonimo di ruberia però la cassa di cui sto parlando io è una struttura che non aveva più di trecento dipendenti duecentonovanta dei quali erano ingegneri
Ed è una struttura che portò in Italia i primi soldi stranieri
Cioè il prestito Masciadri in Italia Furlan doppiato dalla Cassa periti nel soggiorno di Gabriele Pescatore cioè contrattarono quei soldi alla a Banca d'Italia dove c'è la Menichella che insomma non è stato
Di certo il peggiore dei governatori italiani il quindi era una struttura ingrato quindi già successo una volta in grado di a vere credito nel mondo
E
Io penso dico se questa frase che Cavour di segale pulito l'italiano con le ferrovie
Se ci avete un treno
Che collega Napoli a Bari oggi io sono disposto a salirci però non mi pare che esista invece pescatore
Ha unito l'Italia con le strade perché ne ha fatte tante e ha portato l'acqua in regioni dove non c'erano perché in Sardegna la gente si lavava
Nel ruscello
Quindi se è stato se successo una volta vuol dire che è possibile
è possibile fare qualcosa perché l'Italia diventi più unita un'altra cosa che voglio dire poi ovviamente do viadotti bando inizio al dibattito
E che noi viviamo una stagione di crisi
Globale certo impatto oltre i nostri problemi interni che non sono trascurabili
Detto questo il dibattito che si è sviluppato in Italia per lungo tempo sulla crisi diciamo
è stato segnato da un errore secondo me abbastanza forte cioè all'inizio soprattutto si è parlato diffusamente come se fossero Nicola bancarotta dell'Italia del parere alla bancarotta del mondo ce ne in col continuo riferimento al novantadue sia giusto il novanta novantadue era
Il problema era italiano non era del mondo questa dal due mila sette poi il problema era del mondo e come
Le altre parti del mondo toccava anche ritardano perché dico questo perché noi come Paese come italiani
Abbiamo siamo segnati del mondo dal debito pubblico e abbiamo un debito pubblico significativo
Che è frutto di mille compromessi di mille contraddizioni di mille distorsioni di mille assistenzialismo e di cui non non dovremmo comunque sempre pentirci però
Il primo debito che è scoppiato nel mondo e quello privato americano e quello privato inglese che verrà coperto con nuovo debito pubblico del mondo quindi questo per
Per capire che non è che dobbiamo potrà fare debito pubblico al contrario perché mi soggiorno d'Italia e più o meno come Longo lasciato quando me ne occupavo più stabilmente c'è un terzo la popolazione un quarto la produzione
Poco più dieci per cento poco meno dieci per cento le esportazioni e così non regge il Paese non si tiene insieme però diciamo anche autoflagellazione può essere un errore
Io credo che sia giusto che questa tavola rotonda parta con il Ministro Sacconi eccetera
Perché voi può dare più di una risposta
Ai nostri ai quesiti nostra tavola rotonda sulle gabbie salariali senza dubbio che è un termine così improprio
Diciamo di per sé è sbagliato ma che pone un problema vero sulla contrattazione aziendale la contrattazione territoriale la competitività dei territori ma anche viste le sue sensibilità e le sue responsabilità
Sul
Capitale umano e
E sulla salute che sono come dire due temi che possono sembrare distanti ma che in realtà hanno più di un punto di contatto quindi do a lui la parola
Grazie grazie dell'invito
Dopo un
Un saluto affettuoso a tutti voi partiva alle autorità tra di esse
Particolare desidero salutare l'onorevole Sandra Lonardo presidente del Consiglio regionale
Mi fa piacere
A ritornare a Telese nell'ambito
Di una festa alla quale ho partecipato in altre occasioni in altri momenti mi fa piacere il farlo soprattutto quest'anno nel momento in cui l'amico Clemente Mastella che che CONS Cresti IMO
Da sempre perché ormai la la conoscenza antica nel momento in cui rimettendo sui l'orologio ritrova la
Piena sincronia con il tempo della politica so che faremo molta strada insieme
Penso
Che soprattutto la sua ritrovata sincronia con il tempo della politica tornerà a vantaggio del Mezzogiorno oggi
Nel Consiglio dei ministri come poi dirà anche il collega Fitto
Abbiamo
Dedicare dedicato una seconda fase di discussione dopo la prima che si svolse prima nell'ultimo Consiglio dei Ministri prima delle vacanze ai modi con cui celebrare il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Sandro Bondi ha presentato una ottima relazione chiara impostato queste celebrazioni
Soprattutto allontanandole da una certa retorica potrei anche dire una certa retorica sabauda
Che viene ora che è stata spesso praticata nel nome di una lettura parziale delle stesse vicende storiche
E che non a caso poi spesso si è accompagnata con opere molto meno prosaica e con spesi bene
Di carattere locale localistico disseminate un po'dei territori che intendiamo o sottoporre a una più attenta considerazione affinché siano anche esse
Autenticamente non formalisticamente celebrative
Del dell'unità del Paese ma soprattutto oggi
Abbiamo considerato una cosa che
Più che la storia
Sono i valori profondi della tradizione acconsentire
Di consolidare l'unità della nostra società nazionale
Vedete la storia si è rivelata sempre di visiva cioè la storia non può unire vorrei dire necessariamente anche la storia
Risorgimentale neppur nei
Nei tanti e diversificati aspetti che le nostre celebrazioni vorranno considerare evitando
Il filone out quale si è più dedicata alla retorica dominante anche la comunque rimane rimane essenzialmente di visiva
Pertanto
Sarà non meno importante guardare
In primo luogo nell'ambito delle celebrazioni a come ha detto il collega Bondi come ci ha proposto il collega Bondi a quella questione irrisolta quella questione aperta che è la questione meridionale
Affinché il Paese tutto intero possa concorrere
Alla difficile attività di crescita che ci aspetta nel dopo crisi che non sarà
Immediata e automatica in relazione alla ripresa del commercio internazionale
Perché noi affronteremo noi come molte società occidentali peraltro
Quel tempo del dopo crisi con due fattori di ritardo quali il debito da una parte il debito pubblico nel caso dell'Italia in molti altri Paesi
A questo si aggiunge un grande debito privato che per fortuna nel nostro caso non c'è e dall'altra parte il declino demografico questi
Questi due handicap dovranno essere motivo di politiche non solo ed è solo il motivo di politiche non solo riferite all'emergenza ma anche alla costruzione di nuove
E più solide ragioni di quello che l'enciclica Caritas in veritate chiama uno sviluppo umano integrale come
Sviluppo cioè compiuto completo che interessi ciascuna persona tutte le persone tutti i territori del nostro Paese
E che sia quanto più sostenibile
Questo nell'ambito quindi si i valori della tradizione ci possono unire nello stesso nello stesso tema dello sviluppo rientra il tema
Della dell'antropologia vedete temi che un tempo erano estranei alla decisione politica
Sono entrati prepotentemente nell'agenda dei decisori istituzionali e sono temi che attengono alla vita al valore della vita
Io non voglio entrare non è questa la sede ne ho il tempo per farlo nel merito di essi mi basta solo sottolineare il nesso stretto che c'è
Fra tutte le tematiche che attengono al valore della vita e la possibilità di rigenerare nel nostro Paese
L'attitudine al vitalismo economico e sociale non conosco una società scettica
Una società nella quale prevalga il nichilismo che abbia capacità di promuovere
Crescita dell'economia della società delle persone in senso lato e compiuto
E quindi
Anche a questi temi che sono abilmente si proporranno nell'agenda posto che il lungo inquinamento che ha caratterizzato la storia di questo Paese negli ultimi quarant'anni
Un inquinamento paragonabile a quello agricolo quelle inquinamento cattura culturale perché non lo vedi subito
Te ne accorgi tardi quando entra in falda tocca le generazioni future generazioni successive al momento nel quale è stato innescato
E questo inquinamento appunto in una sintesi lo chiamerei l'inquinamento del nichilismo
Della propensione all'auto annichilimento delle Società della
La diffusione dei germi della rinuncia alla responsabilità
Noi siamo stati certamente come ricordava nei giorni scorsi il professor De Rita un uomo che vive una seconda giovinezza nelle sue nella sua capacità di lettura della nostra società noi siamo stati
Certamente noi coalizione guidata da Silvio Berlusconi coloro che hanno fatto appello alla responsabilità e alla libertà che della responsabilità e parente individuale
Ma soprattutto
Abbiamo lavorato nel corso di questo anno per costruire risposte collettive
Per costruire risposte collettive però non tutte necessariamente nel segno dello strumento pubblico nel segno dello stato delle pubbliche amministrazioni risposte collettive che si muovano soprattutto al
Attraverso la mobilitazione della società civile
Delle sue espressioni libere plurali di quei corpi intermedi a partire dalla famiglia che sono così importanti ecco questi valori fondamentali tra i quali
Non possiamo non collocare quindi la famiglia
La famiglia unifica gli italiani è componente fondamentale
Nel luogo della nostra società luogo nel quale la persona esprime le sue fondamentali proiezioni relazionali e nel quale però si realizza non soltanto non soltanto quella funzione primaria
Dedicata che consiste nella natalità nella procreazione nella prosecuzione della nostra società ma nella quale anche si realizza spesso capacità di generare ricchezza economica la famiglia
Che è spesso famiglia imprenditoriale micro imprenditoriale ma pur sempre importante
E con una famiglia nelle celebrazioni dell'Unità d'Italia dovremmo ricordare il concetto del dono gratuito che ha plasmato la faccia della nostra società
Il concetto cioè di carità di solidarietà che una componente molto più genuina della nostra società che non lei deve di alcune élite
Che si sono attribuite al processo unitario ma che in realtà quando si è prodotto nei momenti migliori quando si è realizzato è stato il parto dei popoli e non delle élites
E dai popoli dobbiamo ripartire dalle persone
Non da quell'élite del nord preferibilmente del nord-ovest un poi coriste molto autoreferenziale direbbero i più colti molto
Proiettate sulla
Qualcuno dice sui valori ho l'impressione che siano troppo spesso Bollati questi valori e che invece
E invece noi dobbiamo rivolgere un appello all'Italia profonda cioè un appello più che al luogo comune di quelle Borghesi e al senso comune del popolo
E in questo
Per questo noi
Dobbiamo affrontare la questione meridionale io penso in con modalità
Nuove che possono cioè consentirci di tenere conto dei dei meriti dei pregi e dei difetti che vi sono stati dei modi con i quali la questione meridionale è stata affrontata
Roberto Napoletano poco fa citava anche i momenti positivi dell'esperienza dalla Cassa del Mezzogiorno ho detto pregi e difetti non soltanto non soltanto difetti
Il divario c'è il divario si è mantenuto nel tempo sostanzialmente costante se nonna per alcuni aspetti approfondito ma già il fatto che sia rimasto costante rispetto ad alcuni indicatori negli anni Cinquanta la dice lunga
Il divario non è vi sono aree in Europa che sono per registrare un divario ancor maggiore dal punto di vista della reddito pro capite se considero la differenza fra il Galles occidentale
E il cuore di Londra o sei consideriamo la differenza tra la Regione Vallone e Bruxelles noi troviamo anche a differenza di reddito più più ampie di quelle che registriamo nel nostro Paese
Ma solo in Italia troviamo un terzo della popolazione collocata in un ambito nel quale si concentra questa profonda differenza di reddito stesso
Il la
Certo il costo della vita ha caratteristiche riversa è stato stimato nel diciassette per cento ma questo è largamente concentrato soprattutto sulla casa piuttosto che su altri generi
E per quanto riguarda anche alcuni servizi vi potrebbero essere addirittura
Differenze
Differenti differenze più a svantaggio più evidente del Mezzogiorno
Chi le differenziale di povertà e sotto sotto gli occhi di tutti
Ma tra tanti differenziali negativi io ne segnalo uno positivo in un Paese che ho definito prima come quasi tutte le società occidentali certamente tutte le società europee
Dal declino demografico il Mezzogiorno invece rispetto alla media nazionale ma rispetto anche alla media europea
Registra invece una minore propensione all'invecchiamento
Ci sono nel Mezzogiorno senza esagerazione sacche di gioventù da fare invidia hai più dinamici Paesi emergenti non è un fattore questo da trascurare
Certo nelle condizioni date queste sacche di gioventù sono davvero tali nel senso che
Con difficoltà puri escono da una condizione di difficoltà oppure per uscirne devono prendere un treno della speranza verso altri territori ma costituiscono in ogni caso un patrimonio
Per il quale sul quale fare leva del quale essere consapevoli perché
Noi abbiamo dato tre obiettivi alla nostra azione di governo credo di poterle sintetizzare in questi termini
Tre obiettivi cioè di incremento del capitale del nostro Paese per affrontare l'emergenza ma per affrontare anche
Lilla la crescita nel dopo crisi
L'incremento del capitale umano
L'incremento del capitale fisso investito l'incremento del capitale organizzativo del Paese
Mi riferisco con il capitale organizzativo alle regole alle pubbliche amministrazioni mi riferisco se volete lo dico subito anche al federalismo fiscale come modo di
Fare i redditi Farra sicché le diversità non costituiscano un fattore di ritardo un elemento di ritardo ma al contrario un elemento di ricchezza del nostro del nostro Paese
Quindi capitale umano capitali fisso investito capitale organizzativo e nel capitale umano
Segnalo soprattutto tre aspetti che nel Mezzogiorno ancor più mi appaiono importanti l'uno e l'aspetto della
Der Linden Lab migliore integrazione tra la scuola e lavoro cioè per il migliore investimento educativo nelle persone attraverso l'integrazione tra la scuola e lavoro non ho detto solo l'alternanza ho detto l'integrazione tra la scuola e lavoro
Il secondo aspetto è quello di una giusta distribuzione della ricchezza attraverso il lavoro e i salari la ricchezza si distribuisce non solo cioè attraverso i salari ma evidentemente anche attraverso i posti di lavoro
Il terzo profilo è quello che nel capitale umano e non è esterno adesso è quello dello stato di salute delle persone perché la vita buona comprende necessariamente lo stato di salute
Allora per questi aspetti sommariamente vorrei ricordare nei prossimi giorni con la collega Gelmini presenteremo un programma integrato con tanto di cabina regia
Per l'integrazione strutturale tra scuola e lavoro tra formazione tra apprendimento nella lungo tutto l'arco della vita e lavoro
Noi dobbiamo spezzare questa separatezza che è stata prodotta da Bali intese ideologie e da molte autoreferenzialità quali si sono richieste leggi Istrate in una parte del corpo docente soprattutto di carattere universitario
Noi dobbiamo integrare non perché
Non l'apprendimento con il lavoro non perché la scuola debba dei suoi programmi essere dipendente delle pulsioni immediate
Delle esigenze delle esigenze immediate del sistema produttivo ma perché questa interazione evidentemente consente di dare alla stessa educazione una efficacia una utilità che certa autoreferenzialità spesso negato
Questo abbia questo avrà varie conseguenze nel modo di affrontare il tema a me Ministro della
Del lavoro fatemi sottolineare in modo particolare il riorientamento della spesa regionale per la formazione che io preferisco definire per l'apprendimento perché essa fa leva sulla
Parlando di apprendimento sulla domanda e non sull'offerta
Perché troppo spesso la formazione è stata soltanto soltanto festa riformatori
E allora noi convocheremo nelle prossime settimane una trattativa Stato-Regioni parti sociali per riorientare la formazione secondo tre criteri uno il lavoro è parte del processo educativo
Due
La le capre l'apprendimento deve essere verificato
Attraversa non sulla ritarderà essere verificato non sulla base della formalistica verifica della partecipazione ad attività formative ma attraverso valutazioni sulle effettive conoscenza della persona
Terzo le forme di apprendimento si svolgono in ambienti produttivi non lontano da essi non in luoghi distinti e distanti dagli ambienti produttivi
Come se la produzione fosse un ambiti degli o di servizi che sia un luogo a brutte ente fosse e sia necessario cercarne uno e sterno lontano tale da compensarlo
Questa
Col su questi tre criteri noi vorremmo rovesciare
Proprio lì criteri modi con i quali è stata gestita l'attività di formazione da parte delle Regioni secondo alti livelli di spesa non dimenticate frutto anche dell'intervento europeo
La seconda considerazione riguarda la giusta distribuzione della ricchezza
Ho detto attraverso il lavoro attraverso i salari
Con due criteri per i se l'aria salari quello dei meriti e quello dei bisogni quello dei meriti sostiene la crescita ma quello dei bisogni e non meno fondamentale
Questo mi porta tre considerazioni veloci nel Mezzogiorno il tema dell'emersione deve essere affrontato con molto pragmatismo forse compiuto pragmatismo di quanto fino ad ora non abbiamo saputo produrre
Il che significa da un lato utilizzare anche modalità nuove di dare regolarità soprattutto quegli spezzoni lavorativi che ormai sono volumi importanti nel mondo delle ore lavorate ed è il complesso dell'economia mi riferisco ai buoni prepagati
Dobbiamo diffondere un modo semplice e anche meno costoso
Di regolarizzare molte opportunità lavorative attraverso i buoni prepagati e in particolare nell'economia dei servizi come l'agricoltura questa una strumentazione da non trascurare che può essere soprattutto nel Mezzogiorno impiegata diffusamente
Dall'altra parte
Funzionale all'emersione non può non essere
E vengo al secondo punto
Anche un'idea della contrattazione e della contrattazione collettiva
Ancor più pragmaticamente tarata sulle condizioni concrete non del Mezzogiorno del suo insieme ma di specifiche condizioni magari di start-up di avvio di nuova impresa
Perché nell'avvio di nuova impresa
E debbo e come in generale se me lo consentite nella crisi anche fra imprenditori e lavoratori si devono stabilire quei patti chiari che fanno l'amicizia lunga
E proprio nel tempo di crisi che è giusto parlare anche di partecipazione dei lavoratori agli utili dell'impresa perché proprio nel tempo di crisi può essere più agevole
Convincere il datore di lavoro a stringere un patto da far valere quando gli utili ci saranno e questo non è un modo per scaricare sul rapporto con gli utili le legittime aspettative dei lavoratori ad un reddito migliore ma per consentire da un lato la fine della
Conflitto distributivo nei luoghi di lavoro la fine del conflitto di classe nel Paese che ha conosciuto la presenza del più grande partito comunista d'Occidente
La io svelo sviluppo della complicità per obiettivi comuni condivisi nel segno cioè del PUM dividere le fatiche ma anche risultati fra imprenditori e lavoratori
I patti chiari si fanno quando l'impresa a parte quando l'impresa anche in difficoltà ma perché poi
Quando il rischio di impresa si risolve anche negli aspetti positivi
Dell'utile il lavoratore non ne sia espropriato ma ne sia al contrario partecipe e a questo scopo daremo vita a un avviso comune promuoveremmo un incontro tra parti
Perché ci diamo un avviso comune quale base della stessa legislazione che potrà essere adottata poi anche dalla dal Parlamento
Sia chiaro la
La contrattazione debba svolgersi a nostro avviso secondo il nuovo modello di contrattazione quello che abbiamo concordato con tutte le organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori con l'unica Autodesk elusione autoesclusione della CGIL
Questo modello contrattuale non dice di nord di sud
Dice che la contrattazione e tanto più efficiente quanto più si avvicina al concreto rapporto di lavoro
Laddove le parti sono portate inevitabilmente a capirsi sulla base delle concrete condizioni di quella situazione
Inevitabilmente possano riflettere anche il diverso andamento del costo della vita implicitamente ma soprattutto è diverso andamento della produttività
Dei risultati come dicevo degli indicatori di impresa
E
Cioè quindi lei concetto di gabbie salariali che è un concetto giornalistico non certo giuridico
A o è stato agitato ma per sollecitare
Differenze efficienti nei salari che non sono quelle di condannare un territorio ad avere comunque salari inferiori ma piuttosto di consentire
A tutti coloro al Sud come al nord che si trovano inattività performanti o nelle quali hanno condiviso obiettivi e insieme li hanno raggiunti con il datore di lavoro di lavoro di partecipare dei vantaggi
Come ho detto che quegli obiettivi una volta raggiunti consentono di distribuire
La stesso concetto della povertà come quello degli ammortizzatori sociali corrisponda invece un'idea di bisogni
E noi dobbiamo garantire il bisogno garantirlo sempre in termini di sollecitazione della responsabilità della persona
Non si sottovaluti l'importante è il sale della carta acquisti perché ha soprattutto avviato un percorso e siamo solo all'inizio di esso
Individuare una platea del bisogno assoluto della povertà assoluta cosa che non era mai stata fatta nel nostro Paese e costruire un'infrastruttura un canale di comunicazione come la carta magnetica
Fra le istituzioni ma anche i donatori è questa platea della povertà assoluta adesso anche attraverso i mediatori sociali
Anche attraverso la grande le realtà realtà delle reti ecclesiastica ciò dediche dedicate alla solidarietà anche attraverso cioè il mondo del terzo settore oltre che attraverso gli enti locali e le Regioni lavoriamo a sviluppare questa prima intuizione
Come per quanto riguarda gli ammortizzatori l'abbiamo detto lo ripetiamo nessuno sarà lasciato indietro la protezione organizzata secondo modalità eccezionali per il tempo di crisi
Confermiamo le risorse necessarie a questo scopo ho finito con lo stato di salute
Lo stato di salute è un obiettivo primario noi abbiamo l'Italia odiosa mente spaccata nulla come la sanità grida vendetta nella divisione del Paese
Nel Libro Bianco abbiamo detto che noi vogliamo riunire gli italiani prima ancora che l'Italia
Riunirli nei loro diritti di accesso alle stesse prestazioni socio sanitarie non è più tollerabile ed è l'Italia nel Mezzogiorno si spenda di più e si dia infinitamente di meno
La Ragioneria dente non solo quella cattiva gestione che spesso si traduce addirittura nella mancanza di una vera contabilità che è premessa per il controllo della spesa e della sua buona destinazione
Ma soprattutto
Un sistema antiche antico fondato su ospedali generalisti marginali pericolosi io l'ho detto prima ad una signora che mi ha avvicinato per un ospedale vicino alla sua porta di casa
Io quel giovane quel giovane siciliano non doveva essere portato in quell'ospedale anche se fosse stato aperto un ottimo servizio di emergenza urgenza lo doveva portare nel migliore il luogo capace di dare per tecnologia risposte
Professionali interdisciplinari migliori dare la risposta più idonea a quel bisogno acuto
Allora questa riorganizzazione deve esaltare i servizi territoriali
Di servizi territoriali di prevenzione di diagnosi precoce post-acuzie di riabilitazione di assistenza domiciliare i non autosufficienti come sono nelle regioni più efficienti se si è fatto lì si può fare anche qui
E c'è un modo per farlo introdurre la deterrenza
La deterrenza del commissariamento la deterrenza del disvalore del fallimento politico sulla sanità
E il passaggio ad una fase invece di riconversione non per razionare le prestazioni ma per razionalizzarlo e portandoli a livelli più alti delle Regioni che già conoscono questa qualità
Questo percorso possibile anche rapide guardate che una Regione del Mezzogiorno io adesso non voglio esplicitamente citarla ci sono stati segnali molto incoraggianti che fanno intendere una cosa
Che il federalismo fiscale sei introdurrà la regola del fallimento politico funzionerà cos'è il fallimento politico se l'amministratore regionale supera indicatori di Bilancio come accade per il per l'amministratore di un'impresa di una società privata deve fallire portare i libri in tribunale in questo caso invece i libri vanno portati al popolo elettore con ineleggibilità degli amministratori falliti
Può essa deterrenza farà la differenza
E farà lievitare
Una classe dirigente non mancano certo l'intelligenza in questo territorio non manca certo il capitale umano in un da quelle regole del gioco che possono riorientare rapidamente il circolo vizioso in un circolo virtuoso vi ringrazio
Ringrazio il
Ministro Sacconi per questo suo intervento lucido
Cosa
Lei sa che ho già incontrato una delegazione dei precari della scuola che a questo tema è stato dedicato oggi il Consiglio dei Ministri
E credo la prossima settimana sarà adottato un provvedimento che è stato già annunciato i cui contenuti sono già scritti io ho incontrato una delegazione di suoi colleghi credo gliel'abbiano
Riferito se non lo hanno fatto il pregherò di farlo ma vedrà i giornali di domani riportare notizie concrete vere quelle notizie concrete che spesso gli amministratori questo territorio non vi danno
Va bene allora
Io ringrazio il Ministro Sacconi per questo suo intervento lucido appassionato devo dire che ho avuto vari spunti
Penso riconosce un po'nel soggiorno e quindi
Credo che gli stimoli che mi ha dato siano molto importanti beh sentito ad esempio parlare dell'emersione parla del sommerso ne è venuto in mente
Una frase che diceva ex ministro dell'interno Pisanu chi diceva sempre che più grande problema del Mezzogiorno e la sporcare il foglio bianco del giovane disoccupato meridionale
Cioè fa di un curriculum cioè ben tre qualcosa su quel curriculum per cominciare a lavorare
Perché non possiamo tollerare che a pagare il primo stipendio sia la camorra quindi questo è un problema serio cioè senso dare la possibilità
Questo è una cosa e civile
Forte cioè dare una possibilità di accesso al mondo del lavoro quindi con regole
Che
Parlando di precarietà non precari zero ma dando un'opportunità o sopra ma riguarda anche molto Alice quanti sono i giovani meridionali
Bravissimi si laurea costituisce lo recavano fare ricerca fuori vanno dove in Paesi dove c'è un diciamo delle borse di studio come dire che non danno garanzia per il futuro a tempo indeterminato ma consentono di cominciare a fare ricerca
Così come poi
L'idea sunto lo dico questo perché voleva la parola Renata Polverini che penso che
Come segretario generale UGL può dare una risposta su questo tema di prova dell'emersione però non è sommerso il problema delle regole
E anche il riferimento che ha fatto il Ministro Sacconi al diciamo alla compartecipazione degli utili dove c'è una gran polemica nel senso che
Dice non essendoci utile a dividere inutile parlarne tanto però il riferimento che ha fatto il ministro ha fatto che è più facile o tela datore di lavoro
Come dire una condivisione di questo obiettivo
In un momento di crisi quando appunto non c'è una distribuire che in un momento di
Come dire di
Di grande ripresa e di grandi utili penso che su questi due temi ovviamente su tutti gli altri che devono affrontare
Penso che era la poveri ci possa dare un contributo importante grazie se intanto
Intanto buonasera a tutti
E ringrazio
L'onorevole Mastella per all'opportunità che mi ha dato di partecipare oggi a questo importante dibattito su un tema che ahimè nel bene o nel male
Questo è stato è un po'dato a tutti noi italiani e la
Possibilità di leggere le cose più svariate
Io dico sempre che
Purtroppo per fortuna ovviamente quando non c'è un fatto di cronaca poi ci troviamo tutti gli anni a rimettere in discussione questioni importanti quest'anno lo abbiamo fatto
In qualche modo additando il Mezzogiorno rimettendo al centro della discussione con un termine un po'anacronistico quello che e quelle che sono appunto le gabbie salariali ma partiamo intanto da quello che diceva che chiedeva il moderatore riguardo l'emersione
Evidente che la questione dell'emersione del lavoro nero è il primo dei problemi del nostro Paese ed in particolare di questa parte del Paese noi possiamo discutere di tutte le altre questioni ma se non tiriamo fuori quella parte di economia sommersa che troppo spesso go e governata non dallo Stato non da imprenditori ma evidentemente da associazioni di altro tipo noi potremo fare
Tutte le discussioni che vogliamo ma non andremo da nessuna parte
Anche riguardo
La questione che il Ministro in qualche modo alla quale il ministro ha già risposto che riguarda Hilla precariato io vorrei dire una cosa che ho visto in questi giorni i gli insegnanti ma non solo perché la nulla quaestio del precariato della scuola non riguarda soltanto il corpo docente ma riguarda tutte le categorie impegnate
Nella scuola chiamarli precari a mio avviso è un po'come dire forse non è il termine giusto
Queste sono persone alla quale lo Stato ha chiesto un grande impegno un impegno che hanno dato
Soltanto gli ha sostanzialmente impedito per tanti anni di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato ed ha rinnovato di anno in di annoia in hanno un contratto
A tempo ma che nei fatti ha prodotto anni anni di impegno nello stesso settore ora io
Non voglio dire nulla riguardo
Il provvedimento che è stato fatto né riguardo alla riforma del ministro Gelmini e del ministro Tremonti ma è indubbio che a queste persone una risposta va dato qui parliamo di persone
Che non hanno lavorato nella scuola per un anno per due anni ci sono persone che noi chiamiamo precarie ma che lavorano ormai da vent'anni questo è il punto noi a queste persone una risposta dobbiamo darla non possiamo lavarci le mani
E non possiamo a mio avviso nemmeno anche se lo dobbiamo fare temporaneamente per dare una risposta immediata
Dire che entrano in un sistema di ammortizzatori sociali dal quale poi
Non sappiamo come e se usciranno come e se rimarranno impegnate in questo settore tra l'altro
Le famiglie italiane stanno scegliendo nella par nella maggior parte delle Regioni
Il per i propri figli evidentemente il tempo pieno quindi io credo che anche i conti che sono stati fatti rispetto agli esuberi che conti alla mano in qualche modo la norma
Evidenziava poi alla fine invece saranno diversi perché per esempio nel Lazio la guardavo ieri ma credo mi è stato detto quasi in tutte le regioni d'Italia la maggior parte delle famiglie oltre il novanta per cento ha scelto il tempo pieno
Quindi è chiaro che se si pensava ad una riduzione delle ore perché sono stati introdotti nuovi moduli
Evidentemente conti non tornano quindi io penso e siccome siamo alla vigilia
Dell'anno scolastico e siccome non ci ha spetta un autunno sereno perché abbiamo tante aziende che già stanno su fruendo di ammortizzatori sociali tanti precari del privato che sono comunque stati espulsi
Dalla mercato del lavoro ecco trovare una soluzione per la scuola che credo sia assolutamente necessario
Perché è evidente che poi di fronte alla disperazione perché di questo si tratta di persone che comunque hanno una famiglia da mantenere che hanno un mutuo da pagare che hanno i bambini da mandare a scuola ogni reazione che a noi sembra un po'evidentemente esagerata in realtà poi risulta assolutamente giustificata quindi su questo io credo che va fatto uno sforzo in più
Non perché
Come ho sentito l'altro giorno partecipando alla festa del Partito Democratico a Genova un precario della scuola cioè il numero dei precari della scuola e superiore a tanti altri numeri data dei tanti precari perché è evidente
Che un precario di un'azienda privata bare un precario della scuola questo evidente dietro c'è una famiglia dietro ci sono dei bisogni ma perché è chiaro che tante persone in difficoltà possono rompere
Quel clima che tutto sommato abbiamo cercato di mantenere rispetto alla grave alla grave crisi che stiamo attraversando dico questo perché perché di fronte alla questione introdotta del del lavoro nero
Di fronte alla questione tante persone che stanno perdendo il posto del lavoro del lavoro di fronte a una parte del Paese cioè il Mezzogiorno d'Italia che non vede arrivare delle risposte non da adesso da troppi troppi anni né dalla classe dirigente
A volte territoriale ma tanto meno da quella nazionale io credo che tutte le discussioni che abbiamo messo in cantiere questa estate beh insomma diciamo che al di là di farci passare qualche ora sotto il caldo a Long sotto rom sotto l'ombra dell'ombrellone
Evidentemente non non valeva la pena di tirarle fuori
è chiaro che
Noi abbiamo sottoscritto lo dice lo ricordava il Governo un nuovo sistema per rinnovare i contratti i contratti difficili perché abbiamo visto
Già con due rinnovi dei principali contratti nazionali quello metalmeccanico il quello degli alimentaristi che c'è stato uno stop prima delle ferie perché non è uno scherzo sottoscrivere un accordo sulle regole senza la firma di uno
Dei sindacati dei sindacati maggiori però noi dell'UGL abbiamo sottoscritto quell'accordo con uno spirito diverso
Perché noi sappiamo ce lo dicono tutti che in questa parte del Paese non ce lo deve dire la lega e non servono le gabbie salariali si guadagna molto meno di quanto non si guadagna nel nord
Nei fatti è già così perché il secondo livello di contrattazione che già esiste
Ma esiste al nord esiste nelle grandi impresa infatti Della Valle lo fai a volte fa anche delle fughe in avanti
Da solo non è esigibile dalle dai lavoratori e dalle lavoratrici del Mezzogiorno d'Italia da prodotto negli anni una differenza salariale importante proprio perché il contratto nazionale
Ha comunque salvaguardato i salari
In questa parte del Paese ma il secondo il secondo livello non non è stato possibile metterlo nella disponibilità della cui a Torino abbiamo sottoscritto quell'accordo con questo spirito e non con altro spirito né vogliamo premiare la produttività vogliamo dare
Ai lavoratori anche
Quella marcia in più che evidentemente viene dal sapere che lavorando di più producendo di più si hanno maggiori salari
Però è chiaro che non sono questi cioè non è soltanto questo
Quello che potrà dare una risposta in termini salariali alle persone lavoratori e tanto meno la produrrà dare in questo in questa parte del Paese lo dico perché noi come organizzazioni sindacali e come imprenditori
Forse ci siamo assunti una responsabilità maggiore di quella che in realtà c'è
Rispetto a quella distribuzione del reddito
Della quale il Ministro Sacconi parlava in questa parte del Paese al di là di applicare questo accordo uscendo dalla crisi per dare maggiore salario perché io spero che si vada
In quella direzione ci sono altre questioni alle quali noi non possiamo dare una risposta
Perché questa è una parte del Paese che indietro dal punto di vista infrastrutturale ma io per infrastrutture dico anche recuperare quel senso di legalità e quella sicurezza che in questa parte del Paese penalizza anche gli imprenditori
Io ho sempre detto da sindacalista
Che non me la sento di dire ad un imprenditore divenire in alcune zone del Mezzogiorno arrischiare non il capitale molto spesso la vita
Cioè ma di che cosa parliamo qui ne potremmo fare tutti gli accordi che vogliamo ma se non c'è lo Stato che ritorna con la sua apre senza e con la sua convinzione in questa parte del Paese c'è la parte buona che va tirata fuori per farla prevalere
A quella cattiva io non credo che il modello contrattuale potrà dare grandi risposte
Come credo anche che bisogna dare risposte sì
A quelle famiglie che lo stesso Ministro citava
Ma dare risposte concrete non si può guardare alla famiglia solo nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo perché la famiglia sta rispondendo come tutti dicono in termini di ammortizzatori sociali
Questo lo stanno scoprendo tutte le famiglie d'Italia nel Mezzogiorno lo sapevano benissimo perché la famiglia è quella che interviene laddove ci sono le difficoltà
Se vogliamo premiare quel nucleo familiare che ha risposto e che ha dato anche in termini di risparmio privato no a questo Paese una carta in più da giocare rispetto agli altri Paesi dell'Europa noi dobbiamo investire anche
Con insieme al federalismo fiscale io non credo che sia in conflitto noi dobbiamo stabilire che in questo Paese la famiglia viene premiata dal punto di vista fiscale rispetto ai componenti del nucleo familiare
è inutile continuare ad utilizzare questo sistema fiscale che premia l'individuo che preme reddito individuale siamo non siamo convinti che la famiglia un bene prezioso e va salvaguardata o
Lo stesso ministro quando parla di accrescere il capitale umano come facciamo
A mettere nelle condizioni le famiglie italiane e le donne italiane di lavorare di fare i figli io credo attraverso un sistema di
Ridistribuzione fiscale che premi la famiglia anche perché al di là della carta acquisti molto spesso le tante misure che vengono messe nella disponibilità delle persone delle famiglie
Sono difficilmente intercettabili nel momento in cui lo Stato fa una scelta di campo guarda al soggetto fiscale
Come cioè al nucleo familiare evidentemente tutto più semplice hanno tante le questioni da mettere da mettere in campo anche rispetto alla speranza se vogliamo dargliela e io credo che dobbiamo assolutamente dargliela I giovani ed in particolare i giovani
Preparati e virtuosi di questo di questo Paese quindi io credo che sono tante le questioni al di là dei dibattiti che abbia in cui ai quali abbiamo assistito in questo
In questa in questa in questa estate guardate sulla partecipazione
Cioè il modello contrattuale le nuove regole di modello contrattuale che noi abbiamo sottoscritto vanno nella direzione di far partecipare i lavoratori aiutini delle imprese perché altrimenti di quale distribuzione
Della produttività parliamo il dibattito con gli imprenditori non è su quello
E neanche all'interno del Governo e su quello perché il Governo ha sottoscritto quell'accordo non soltanto come garante
Tra gli imprenditori e i lavoratori ma anche in qualità di datore di lavoro nella pubblica amministrazione io credo che la discussione non credo l'ha ribadito anche oggi il presidente Marcegaglia in un'intervista a Panorama e laddove alcuni di noi e io mi metto tra quelli è convinto che non dobbiamo soltanto partecipare aiuti ma anche alle decisioni dell'azienda lo dico
Perché il ragionamento del ministro mi convince quando dice che in un momento di crisi no si può strappare
Al datore di lavoro una possibilità in più di raggiungere questo obiettivo lo dico però se decidiamo anche perché qualche anno fa la boxe vaghe uscì da una crisi profonda perché lavoratori che partecipano i comitati di sorveglianza scienza ero insieme datori di lavoro di penalizzare Azzi dal punto di vista del salario per mettere nelle condizioni quell'azienda di uscire dalla crisi
E allora io penso che al di là degli utili una
Codecisione manca anche attraverso l'organismo di sorveglianza evidentemente non con l'ingresso nei consigli di amministrazione è sicuramente una una una buona un buon auspicio
Poi ministro parlava e concludo perché se non rubo troppo tempo anche
Di
Contrattazione tarata sulle condizioni
Del territorio dell'azienda e cioè e questo non l'abbiamo già fatto cenno stiamo inventando nulla di nuovo a me questo Paese mi stupisce ogni giorno di più
Non stiamo parlando di cose come se fossero o no la soluzione arrivate improvvisamente chissà da quale esperienza
Europea quando in realtà sappiamo bene che per esempio lo stabilimento di Melfi quello che è stato ora siamo tutti in crisi speriamo di uscirne
Tra i più produttivi del sistema sia atta è nato con un accordo sottoscritto tra i lavoratori le istituzioni il Governo e l'impresa dove i lavoratori per tanti anni troppi
Aggiungo io tant'è che poi sposò in quella protesta che ricordiamo tutti come la primavera di me di Melfi guadagnavano molto meno dei loro colleghi d'études di tutti gli altri stabilimenti d'Italia
Quella fu una scelta consapevole fatta con grande senso di responsabilità il problema è che poi dopo lunghi dopo dieci lunghi anni
Ancora a quei lavoratori in uno stabilimento che era il più produttivo d'Italia continuavano a guadagnare meno e si sono arrabbiati
Allora voglio dire non c'è niente da inventare
I salari come ho detto sono già differenziate io spero che questo nuovo modello porti in realtà dei salari più alti ma non è soltanto quello e potrà dare le risposte che in particolare questa parte
Del Paese sia spetta sul resto io credo che ci sono le condizioni ad hoc do ascoltato il ministro questo mi ha fatto piacere nel sentire che si farà garante comunque il Governo il Ministero di
A
Di accompagnare
I datori di lavoro e i lavoratori verso un avviso comune che sostenga comunque l'impianto legislativo che è in Parlamento speriamo insomma che da questa crisi dove di una cosa siamo tutti certi non usciremo
Uguali a come ci siamo entrati magari proprio le zone e
I soggetti in maggiore difficoltà possano invece trovarne un nuovo slancio grazie
Grazie Renata Polverini
Va beh io ho l'obbligo quando ha fatto riferimento alla lo svagato alla ai ai lavoratori venuti in mente
Ma cosa che spesso diciamo ricordo come dato storico sempre di quella stagione in cui
Si è mosso qualcosa nel Paese
I soprattutto si è mosso Mezzogiorno perché diciamo nel dopoguerra l'anno del miracolo economico
Un po'per una struttura che funzionava un po'perché c'era la volti a riscattarsi proprio delle persone che dopoguerra nasce la guerra quando tu perdi affetti case hai voglia di ripartire
Quella stagione portò a quei quattro cinque anni in cui mi sono è cresciuto più del nord Italia
Diciamo a inizio degli anni a cavallo degli anni Settanta all'inizio detenuti mentre cinquanta prima cosa che
Trovare una volta io scrivendo
Murdoch conferenza del lavoro mille novecentocinquanta a Genova
Parlava di Vittorio la CGIL e io ricordo che non si riusciva a trovare un testo di questa Assemblea dove qualcuno mi aveva riferito di questo intervento e di Vittorio ma non riuscivo
A un certo punto mi pare adesso Nicola non posso e di Modena
Di cui non riesco a ricordare il nome comunque bicchiere questo testo stenografico dell'intervento di Di Vittorio nel
Cinquanta vi è la cosa più bella stava in una parentesi perché Di Vittorio disse
Chiese pensiamo nel mille novecentocinquanta quindi la gente non è che stava così bene
Qui si partiva da una situazione veramente in difficoltà
E mi fece un intervento molto appassionato in cui a un certo punto diceva che se il Paese si muoveva davvero se dimostrava con i fatti di investire la di cultura meridionale di fare gli investimenti di dare lavoro loro erano disposti a rinunciare anche a un pezzo di questo loro salario
Che era già modestissimo sapete cos'è la cosa che mi colpì di più che lo stenografico quando lui dice questa frase di Vittorio tra parenti era scritto applausi
Applausi applausi applausi cioè nel mille novecentocinquanta Genova
Non so quante migliaia di persone applaudirono questa cosa ter
Incredibile no che però indicava al diciamo un disegno una prospettiva che non si è realizzata perché se la Germania
Dell'est e oggi insomma ha fatto dei passi avanti a inizio medico dicevo che non era così certo si è vestito molto di più di quanto l'Italia abbia dato al sud
Molto di più ATO a Germania ove sarà cose ma dell'est noi siamo ancora con un ritardo forte allora questo mi permette richiederebbe a Gianfranco Viesti che assessore regionale
La Puglia ma insomma io francamente mi rivolgo a voi
Per cui
Come uno che veramente conosce Mezzogiorno che va studiato come economista di chiedere proprio di risponde la domanda di base visto che ho fatto anche questa escusso storico per dire qual era la tensione ideale che spingeva
Un sindacalista Paso valuto spingeva
Diciamo come dire una forza operaia credere in questa scommessa se questo Paese ancora unito e e che cosa si può fare perché lo diventi davvero magari crescendo e non invece come dire
Scendendo nel reddito nel lavoro
Grazie
Grazie grazie molte
Per l'invito e soprattutto grazie per la domanda perché trovo particolarmente interessante sarà di diversi pensioni diverso e servizi diversi tale diversa
Siamo ancora una nazione la mia personale risposta e forse no o comunque lo siamo sempre meno
Nel senso che a mio avviso in corso nel nostro precese Paese un vero e proprio processo di secessione di divisione del Paese
Che avviene nell'ambito di una crisi molto profonda i cui effetti porteremo dietro per molto molto tempo e che è dovuto in parte a diciamo atteggiamenti culturali
Sempre più un enti è sempre più accettati insomma il fatto che un deputato al Parlamento dica che a Milano ci vogliono le carrozze
Per i lombardi nella metropolitana
Non può essere la solita battuta diciamo è l'ingresso di un atteggiamento nel dibattito politico del nostro Paese che porta ci porta culturalmente indietro verso o avanti verso periodi bui
Ma questa o
Distacco tra le due parti del Paese dipende anche a mio avviso e esprimo naturalmente le mie personali opinioni
Dipende anche da un'azione di politica economica molto interessante che ha avuto luogo nell'ultimo anno e alla quale dedicherò questo breve intervento
Diceva il Ministro Sacconi che questa azione di politica economica avvenuta con modalità nuove non c'è dubbio
Perché quello che è successo dell'ultimo anno è stata che e tutta la politica economica fatta dal Governo del Paese è stata pagata dal Mezzogiorno
Questo è avvenuto nel pieno della più grande crisi
Dagli anni Venti che ha colpito il paese ma sta naturalmente aggravando notevolmente le conseguenze
Questa politica economica applica
Diciamo alla lettera il teorema ormai diffuso tra le classi dirigenti del Paese per cui la spesa al sud è tanta e tutta sprecata e quindi più si riduce questa spesa meglio e per tutti ma la cosa davvero interessante
E che questo teorema mai non è espresso soltanto dalla lega
Che il principale partito
Si potrebbe dire di governo vista la rispondenza tra l'azione dell'esecutivo e i programmi della lega ma è espressa
Direttamente dal Presidente del Consiglio l'intervista del Presidente del Consiglio il Mattino di Napoli del nove agosto scorso che ripercorrerò brevemente e traccia alcuni capisaldi
Del perché questo sta accadendo cioè del perché il Governo sta finanziando ogni sulla misura di politica economica con risorse dedicate allo sviluppo del Mezzogiorno
Riprenderò testualmente quatto affermazioni del Presidente del Consiglio la prima è che
Al sud è stata conferita una massa di risorse pari a centoventi miliardi di euro di spesa in conto capitale negli ultimi anni e cioè è il la cosa che sentiamo dire molto spesso e cioè che il sud è inondato di risorse facendo sempre riferimento a questi numeri estremamente Rotondi
Questo non è vero se avessimo ancora un indicatore che pure il Governo di centrodestra aveva introdotto nella precedente legislatura due mila uno due mila sei
E cioè la percentuale di spesa in conto capitale che va al nord al sud il suo dato dovrebbe avere il quarantacinque per cento di questa spesa in conto capitale siamo al trentadue
Dico se avessimo questo indicatore perché come voi sapete questo Governo ha cancellato questo obiettivo
E dunque nel DPEF non c'è più alcuna indicazione quantitativa di un colletto riparto delle risorse ma naturalmente sappiamo bene che la spesa pro-capite sia in conto capitale sia corrente e nel Mezzogiorno più bassa rispetto alla media del Paese
E dunque nessuna sorpresa che il divario infrastrutturali o di servizi non si chiude dato che l'investimento complessivo che si fa per chiuderlo è più basso che nel resto del Paese
Nessun problema come diceva Roberto Napoletano al fatto che non c'è il treno da Bari a Napoli quando le Ferrovie dello Stato negli ultimi anni investono l'ottantacinque per cento
Delle proprie risorse al centro nord e il quindici al sud è evidente che questo non si può creare
E la dato che la spesa come dice il Presidente del Consiglio è enorme il Governo l'appalto una mente tagliata per un ammontare che non è semplice da stimare non mi fermerò su questo ma che intorno a venticinque miliardi di euro
Cioè una cifra con la quale si fa il sarebbe potuto di fare gran parte dell'attrezzatura
Di infrastruttura pubblica del Paese la dotazione del FAS è stata tagliata la quota nazionale è stata destinata due fondi che sono stati praticamente
Ricombinare atti e a questo sì aggiungono tagli diverso sia ad esempio quello sui precari della scuola o quello sul finanziamento alle università su cui tornerò alla fine che contribuiscono alla stessa
Alla stessa Obiettivo
E è interessante notare il dibattito sui di cui poi si occuperà la prossima tavola rotonda sul finanziamento all'università che ha venduto questi indicatori della ministra Gelmini come indicatori di qualità pensate che uno che degli indicatori che il peso di più e un po'
Tante e la percentuale di studenti che passa da un anno all'altro cioè un'università nella quale si promuove molto è un'università di grande qualità
Questo è diciamo il substrato culturale su cui avvengono questi interventi di politica economica mi pare che il Presidente della Repubblica
Autorità
Appena assolutamente imparziale e sulla cui autorevolezza ci sia poco da dire ben abbia detto quest'anno che il quadro del complessivo si chiama Quadro strategico nazionale
Degli interventi del Mezzogiorno non è dato sapere se c'è più o se e adesso sia destinato a seguire un puro è semplice vuoto di strategia avverso il Mezzogiorno
Ma il presidente del Consiglio ci dice perché abbiamo fatto questo perché i fondi non mancano
Mancano i progetti
Questa affermazione e coraggiosa dato che fra i fondi tagliati vi erano un miliardo e seicento milioni del PAN scuola cioè di interventi
Per la messa in sicurezza il potenziamento infrastrutturale delle scuole chiedo al pubblico se le scuole di questa zona o della Campania hanno bisogno forse di qualche intervento di potenziamento di messa in sicurezza
O no forse qualche progetto c'era c'erano due miliardi di euro per il recupero dei siti inquinati un miliardo e otto per incentivi ai contratti di sviluppo
Ottocento milioni per la banda larga settecento milioni per le fonti rinnovabili c'è un dossier di Confindustria
Che fa la lista delle grandi opere infrastrutturali che servono al Mezzogiorno il Governo ha più volte sostenuto che servono grandi opere concentrazione delle opere
I progetti sono pronti l'alta velocità tra Bari a Napoli costa da tre miliardi e mezzo a cinque di cui non c'è neanche un euro naturalmente più disponibile
Sulla statale ionica si possono investire volendo fino a quindici miliardi di euro ma d'altra parte questa mitologia delle grandi opere trova un interessante con mento
Nella relazione del marzo scorso del CIPE sulla legge obiettivo
Che è stata gestita per cinque anni nella con una lieve interruzione diciamo dall'attuale maggioranza la legge Obiettivo prevedeva che la Salerno Reggio Calabria la Salerno-Reggio Calabria è una grande opera nazionale
Realizzata dall'ANAS con fondi nazionali sarebbe stata finita nel due mila sei adesso si prevede che sarà finita nel due mila e tredici
E sono stati realizzati centosessantasei chilometri sui quattrocentoquarantatré disponibile la Salerno-Reggio Calabria dispone di risorse
Ma è interessante vedere che dei quindici interventi della legge obiettivo del due mila e due ne sono stati terminati uno che è un pezzo della San della Salerno-Reggio Calabria
Ebbene dodici su quindici hanno un livello di impegno
Superiore
Ben dodici hanno un livello di pena superiore al venti per cento che cosa voglio dire che c'è un parco progetti anche di grandi opere sterminato da realizzare nel Mezzogiorno che
Abbisogna di finanziamento diceva il Ministro Sacconi una cosa molto interessante giusta e cioè
Che per ridurre il peso della spesa ospedaliera bisogna realizzare reti di servizi territoriali
Ma le reti di servizi territoriali non cadono dal cielo o non vengono da nessuna bacchetta magica vedete i servizi territoriali bisogna farli
Ilioi così il Quadro strategico nazionale che citavo un attimo fa che è stato definanziato per circa un quarto delle sue risorse aveva ad esempio
L'ampliamento dei servizi di cura per gli anziani Ina residenze domiciliari e non più ospedaliere come obiettivo da realizzare e mi pare molto difficile che questo si possa fare
Senza risorse la terza e penultima affermazione che intendo commentare del Presidente del Consiglio dice percorse in comune che il Governo ha preferito utilizzare per servizi e attività
A beneficio di tutto il Paese fondi che sarebbero rimasti a lungo inutilizzati
Beh che questi fondi sarebbero rimasti inutilizzati dipende dalla volontà del Governo perché il Governo spende metà della spesa in conto capitale del Mezzogiorno
E dunque a tutte le leve per utilizzarli e i progetti di cui parlavo un attimo fa sono pronti e possibile investire immediatamente tenete presente che potremo discutere ma non lo faccio per esigenze di tempo
Su quanto siano utili o meno opere pubbliche come investimenti per lo sviluppo in parte sì in parte no ma certamente in un periodo di crisi nel quale la economia del nostro Paese va indietro
Tra il cinque il sei per cento diciamo forse fare qualche intervento in opere pubbliche
Sarebbe particolarmente utile ma questi soldi sono stati destinati a cose più utili mi pare già un passo in avanti perché alla fine di maggio il Ministro Tremonti aveva dichiarato virgolette
Per quanto riguarda i fondi pubblici niente è stato tolto e niente sarà tolto al Meridione
è davvero bizzarro che il Ministro dell'economia non sappia che i suoi provvedimenti hanno tolto circa venticinque mila cinquanta mila miliardi di lire diciamo una cifra diciamo di una certa consistenza
Dove sono state destinate queste so questi soldi molti hanno detto abbiamo fatto bene a toglierli perché sarebbero stati sprecati in tanti piccoli interventi che invece sono state fatte delle cose fondamentali
Sono stati ripianati ripagati gli obbligazionisti dell'Alitalia
Sono stati destinati cinquecentocinquanta milioni alla dotta Manzione dei frigoriferi
Sono stati destinati un miliardo e mezzo in tutto il Paese a far camminare i treni di Trenitalia che non ha più i soldi
E naturalmente sono stati dati nel pieno spirito del federalismo fiscale
Centoquaranta milioni al Comune di Catania e cinquecento milioni al Comune di Roma
Per di ripianare il deficit corrente di Bilancio
Cioè sono stati presi dei soldi per investimenti pubblici nel Mezzogiorno e sono stati dati a spesa corrente agli enti meno virtuosi del Paese
Su questa di questo curiosamente si è parlato poco questo è stato Messaggero ha fatto qualche pagina ma
Non se ne parla molto
E come diceva giustamente il Ministro Sacconi bisogna comunicare fatti scusatemi se sono stato molto noioso con un po'di numeri ma diciamo sono numeri che forse hanno un certo peso di che si è parlato molto
Vede la quarta ed ultima affermazione del nostro Presidente del Consiglio che dice legale i salari ai diversi livelli del costo della vita
Tra sud e nord risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia questo è stato il grande tema delle state d'altra parte
Molti esponenti diciamo di questo razzismo antimeridionale ormai diffuso nel Paese
Ne scrivono apertamente uno dei più affezionati il Rettore dell'Università Bocconi che ancora l'altro ieri sul Sole ventiquattro Ore diceva che l'unica strada per far bene al Mezzogiorno e ridurre in termini nominali i salari dei meridionali
Di che cosa si parla bell'UGL ha prodotto un dossier molto interessante su questo tema si fa riferimento
A uno studio della Banca d'Italia molto interessante che dice una serie di cose tra cui come ricordava
Opportunamente Sacconi la grande differenza e nel costo dell'abitazione in realtà il costo della vita a parità di servizi
è assai difficile da stimare e tutto da discutere
Ma soprattutto sfugge l'ha ricordato la dottoressa Polverini molto opportunamente un dato di fatto e cioè che a questa
Apparente ipotetica differenza del costo della vita ripeto sulla quale ci sarebbe moltissimo da discutere
Perché lo stesso Sacconi riconosceva che in Sicilia il costo della salute è assai diverso da quello che c'è in Toscana
E dunque se vogliamo ragionare bene su una vita parità di qualità dobbiamo ragionare bene oltre diciamo semplici stime
Quantitative
E
Si trascura un fatto fondamentale appunto che la dottoressa Polverini ha già ricordato e cioè che i salari nel nostro Paese sono già differenziati fra il quindici e il venti per cento
Ma possibile che il Presidente del Consiglio molti autorevoli esponenti non sappiano questo
Ho forse diciamo parliamo molto più in maniera molto più interessanti risanati di dipendenti pubblici è già perché noi abbiamo alle viste il federalismo fiscale il federalismo fiscale funziona sui costi Standard
I costi Stendhal sono andati da personale per il loro posto e dunque se noi
Stimiamo che in Campania un insegnante dato che in Campania costa meno costa l'ottanta per cento del settantacinque per cento di quello che succede in Lombardia
Beh automaticamente la perequazione dei servizi avviene su questi livelli si sta innescando per così dire un'interessante discussione propedeutica
Alla politica economica dell'autunno ed è su questo che finisco
Finisco per esprimere dunque un ulteriore forte preoccupazione
Per come la politica economica nell'ultimo anno stia fortemente accentuando questa differenza fra le due aree del Paese ciascuno dei presenti
In questo splendido ampi creato alle sue idee politiche
Ma sorprende che entrambi gli schieramenti diciamo i la una discussione politica su questi temi sia molto debole naturalmente lo schieramento principale è quello che governa
Esso tende molto che all'interno dello schieramento principale quello che governa le voci che sollevino questi problemi siano così deboli
Siano sia stato dunque è possibile fare questa politica economica apparentemente senza nessuna obiezione sostanziale
Che si annuncia con l'autunno becco l'autunno si annunciano problemi dal punto di vista dell'economia lo dico dava da capo la dottoressa Polverini stiamo incrociamo le dita e stiamo molto attenti
Diciamo su una caduta dell'occupazione che ci auguriamo non ci sia ma che potrebbe essere sensibile nel Mezzogiorno c'è già
Naturalmente non essendoci diciamo misure rilevanti di politica economica a sostegno della domanda
E ci sono diciamo proprio in questa occasione
Interventi come quello sui precari della scuola che sono disegno
è lecito dire
Esattamente opposto a quello che servirebbe e cioè sono interventi che tendono a ridurre
Servizi pubblici riducendo l'occupazione e ponendo la poi tra l'altro se adesso leggeremo le decisioni del Consiglio dei ministri di oggi sempre a carico del bilancio pubblico
Perché se si
Innescano dei meccanismi tipo cassa integrazione per i precari della scuola lì si paga semplicemente per far nulla
Mentre invece prima a svolgevano uno ruolo importante
Nella servizio pubblico scuola insomma la discussione
Di autunno si incrocerà naturalmente con il tema del federalismo fiscale che già si annuncia
Secondo me la polemica sul costo della vita di questa estate ne è stata il primo annuncio la grande offensiva giornalistico culturale secondo cui
Tutti i servizi pubblici nel Mezzogiorno costano di più cosa non vera la spesa sanitaria pro capite del Mezzogiorno e più bassa che nella media italiana
Costano di più
Rendono di meno è dunque un buon federalismo è un federalismo che taglia le risorse
E mette dunque attraverso questa bacchetta magica fa diventare tutto migliore meno di sorsi è meno risorse
E servizi migliori credo che di fronte a questo quadro ci sia dunque davvero e concludo rispetto alla vostra domanda non pochi elementi di preoccupazione
Rispetto ai quali naturalmente ognuno ha le proprie opinioni a fosse rispetto alle quali un po'più di discussione pubblica non ci farebbe male grazie
Ringrazio
Gianfranco Viesti penso voglio procedere sono i numeri sono anche abbastanza
Diciamo impressionanti
Molte cose diciamo quando il problema che è una cosa e l'investimento in conto capitale ma cosa di investimento e spesa corrente diceva quando invece
Per esempio ricordo la stagione
La Salerno-Reggio Calabria su un pezzo di intervento e quindi
C'è stata una lunga stagione della nuova programmazione che non ha come dire ha poi prodotto una capacità
Parlo di si pesa di investimenti compresi Caputo capita e di velocità nell'investimento
Diciamo all'altezza della sfida io vorrei dare la parola Diego Della Valle dei dicendo come dire
Parliamo con degli imprenditori diciamo più innovative più coraggiosi quindi è anche giusto
Però avere i piedi molto ancorati sulla realtà cioè la realtà è
Che i non l'Italia cioè come dicevo all'inizio c'è una crisi globale di cui paghiamo il conto
Se non si doveva mettere i panni quali inizio perché panico non aiuta mai niente e dire anche da dove veniva questa crisi bisogna anche dire che
Anche le più ottimistiche previsioni
Prevedono che per tornare
Ai livelli del due mila e sette bisognerà aspettare due mila tredici quindi non è una cosa qui non è colpa a me non è colpa non è una norma colpa
Italiana è una colpa che vi ho detto Ariccia dove viene
Sentivo ieri che presenta conclusa francese parlava di settanta mila aziende parliamo di un Paese la Francia dove che da quegli europei che ha una previsione di caduta del PIL inferiore a quella italiana allora io chiedo a lui come
Anche come imprenditore
Come vive diciamo come si prepara a questo autunno i soprattutto che cosa significa o può significare questo anche per il Mezzogiorno
All'autunno credo che l'imprenditore si siano già tutti preparati
Da un pezzo nel senso che
A un anno data da oggi proprio mi pare che fosse più o meno quattordici o quindici di settembre
C'è stata la pessima giornata delle Borse americane che poi hanno trainato e hanno trascinato tutto nel panico più totale
Le borse di conseguenza anche l'economia reale e vera che forse non c'entrava nulla di tutto il mondo quindi imprenditori insomma quelli
Che fanno questo mestiere seriamente hanno cominciato ad allora forse avevano cominciato anche qualche mese prima ad attrezzarsi per cercare di
Fronteggiare una crisi che nessuno si aspettava così profonda
Nessuno si aspettava che nel mondo della finanza internazionale ci fossero stati così tanti fessi
Noi pensavamo che fossero un po'come noi delle persone che lavorano qualcuna più bravo qualcuno meno bravo invece abbiamo visto che c'era proprio una
Lontananza dalle cose reali totale
è una spregiudicatezza che ha messo un po'in difficoltà anche l'artigiano che fa le finestre in questo Paese
Che ha continuato ad alzarsi alle cinque del mattino come fa da cinquant'anni e non ha capito per quale motivo doveva più o meno capitali di avere meno lavoro ma insomma oramai io credo che
La situazione sia delineata
Al due mila sette non ci si tornerà forse neanche nel due mila tredici e credo sia più conveniente neanche pensarci a queste cose quello che si tratta di capire è come venirne fuori adesso l'unica variante
Di tante altre crisi è che questa è arrivata
Inaspettata o anche perché
I grandi
Economisti io chi scrive di queste cose non ci hanno avvisato sul nulla e molti di questi stanno riscrivendo libri su cosa succederà nei prossimi cinque sei anni quindi per carità non li comprate perché non hanno nulla da dirci
Bene a questo punto voglio dire vediamo con le quali sono
Le due o tre cose che in emergenza si dovrebbero fare
Prima di questo punto è l'azienda è un fatto
è vero è tutto vero
Se si può avere una soluzione coinvolgendo e i dipendenti a dividere un pezzetto di utile aziendale cose che saranno complicatissime molto più facile dirle che farne ma
Se nella sostanza
Tutto questo migliora la condizione di chi lavora e non peggiora la concorrenzialità delle aziende e quelle italiane sono particolarmente penalizzate
Dal costo dalla manodopera perché renderle non competitive significa poi chiuderle e quindi significa non dividersi più nulla se ci sono soluzioni serie
E non
Così
Con con diciamo da annuncio elettorale ben vengano valutiamo le discutiamone
Io faccio un ragionamento più semplice ma
Sono anni due-tre anni che veniamo qua e dice io dico sempre purtroppo le stesse cose potrà neanche rifarmi l'appunto che mi faccio arrivando qua quando lo scrivo ma alla fine
Alle buste paga
Degli operai
Che non arrivano a fine mese è chiarissimo da sempre e tutti dicono che c'è bisogno di mettere a posto delle cose se voi andate ad analizzare
Oggi alla gente
Per vivere in un modo dignitoso dignitoso
Che non significa vivere bene significa soltanto tirare a campare io credo che con duecento euro al mese nelle buste paga
Di un dipendente più o meno gli si dà la possibilità
Anche di fare quelle tre cose e di permettere portare i figli al cinema
Le permettono magari di andare una volta maggior fuori sempre che abbia la mamma casa che nel frattempo ritiene i figli
Sempre che il padre ci abbia l'orto e dia una mano a casa quindi stiamo parlando del minimo del minimo ma com'è che non troviamo questi cento duecento euro da mettere in busta paga
Oppure quando troviamo la condizione
Di discutere con un sindacato che ha voglia di far star meglio gli operai e quindi e che difende giustamente le posizioni degli operai quel poco che si riesce a dare perché non mi pare
Che i contratti che si chiude non siano dei contratti è che in altri tempi venivano considerati buoni bisogna prendere del resto quello che passa il convento
Ma di quella roba lì di quel poco lì in tasca ai dipendenti dovranno ci va quasi niente perché tutto viene dirottato in quello che poi è coprire un po'dei inefficienze nella gestione del Paese
Se si mettessero d'accordo che adesso non può più efficienti tanto da trovare quel denaro da mettere in busta paga che va in tasca e dipendente non penalizza
La concorrenzialità dell'azienda perché non aggrava il costo del lavoro avremmo fatto il primo pezzetto di una cosa seria metterebbe noi in condizioni
Di lavorare senza gravi ulteriori
Sulla competitività e già la competitività significa la chiusura di decine di migliaia di imprese piccole che purtroppo spesso sono quelle che pagano il prezzo più alto perché sono quelle meno strutturate in un mondo che si localizza
Che purtroppo si è globalizzato per davvero non a chiacchiere sono quelle che hanno pagato di più ma sono quelle che hanno delle famiglie che hanno anche ha lavorato di più quindi ci troviamo ad avere anche sotto l'aspetto dell'ingiustizia sociale
Gente che ha lavorato molto che va a casa perché magari si deve in qualche modo
Non toccare chi nella struttura nella grande macchina pubblica lavora bene costa di più facciamo queste robe qua intanto e queste robe qua metterebbero già una piccola pezza
Per quanto riguarda
Lo scenario
Prossimo gli indicatori
Macro
Ci dicono ci dicono che sono
Degli indicatori abbastanza tranquillizzanti i segnali micro che però sono quelli che
Sono sul territorio e quindi sono i veri sensori sono abbastanza preoccupanti io direi
Dato che non è
Una bagarre o una
A è una diatriba politica qui si tratta di capire come va l'economia e la politica non c'entra niente né di destra né di sinistra prendiamoci tempo fino a fine mese
Perché tra il venti e la fine del mese a sapremo con certezza cosa succederà all'economia di questo Paese da qui a Natale
Ecco e quindi da quelle risposte cercheremo poi di capire ma intanto comunque vada quell'economia
Le buste paga di un operaio rimangono inadeguate
Lei gabbie salariali se qualcuno che è bravo a fare queste cose riterrà che sono una cosa giusta non possono partire nel togliere ma devono partire secondo me nel dare
Quindi e poi vedremo cosa succederà anche in questo senso
Io credo che le gabbie salariali solo in alcuni casi possono dimostrare che c'è veramente un divario
Diciamo così di costo della vita e quindi se uno vive in un Paese marchigiano dove la famiglia c'ha l'orto in casa e ancora se la giostra uno così sicuramente spendo un paletto meno di uno che sta a Milano se quando il figlio che studia quello di Milano spende un po'di meno quello marchigiano spendo un po'di più per mandarci o
Io credo che alla fine le cose si compensino comunque lasciamo queste cose ai tecnici che quando son bravi riescono a complicare al modo tale che non ci capiremo più nulla tanto sono ragionamenti che andranno avanti un sacco di tempo
E resta il fatto che la gente a casa comunque
I duecento euro bustapaga follia e ho l'impressione petrolio
Bene quello che possiamo fare noi imprenditori
è fatto le aziende abbiamo cercato
Le intanto le imprese che andava bene andava bene perché erano già dell'impresa attrezzate
Ma anche le imprese più piccole che spesso non hanno l'obbligo di capire qual è la macro economia perché quelli lavorano tirando su la saracinesca la mattina e quindi eliche lascio nel loro sudore nessuno le informate
Le associazioni di categoria non mi pare che abbiano alzato la bandiera rossa dell'emergenza dicendo attenzione che arriveranno momenti complicati quindi si sono ritrovati vittime di un gioco molto più grande del loro e delle quali non sono colpevoli questa situazione qua
Oramai per molte di queste aziende sarà irreversibile
Non facciamo delle finte
Non mi pare di vedere un sistema creditizio che sia corso al capezzale
Di questa aziendine che le stia a sentire che avessero ascoltare che gli dà una mano se lo faranno io mi auguro che lo dovranno fare speriamo che lo faccia in fretta perché il tempo è diventata la discriminante cioè mentre prima si parlava per degli anni
E si parlava di soluzioni che potrebbero più o meno arrivare io dico che da qui a novembre o si interviene subito col delle cose concrete un molte di queste aziende che sono la vera ossatura dell'Italia non le avremo più
Prima ho sentito parlare di Melfi
La Polverini diceva
Gli operai si sono tassati io non ho alcun capisco perché bisognava passare un operaio che andava a lavorare otto ore al giorno quando le fabbriche erano gratis le agevolazioni Roma mille bisognava anche abbassare o si perde l'opera e allora
Per ottenere poi cosa che cosa il rischio che queste aziende potevano anche richiudere come è capitato dieci anni fa quindi secondo me
Ha una certa grande impresa che è avvenuto a lavorare nel sud
Negli ultimi trent'anni vi è stato dato molto più di quello che meritavano e loro al Paese e non gli hanno restituito nulla
Quindi
Adesso
Adesso si facciano delle cose per le imprese che in questi posti rimangono per le imprese che stanno sul territorio che non abbandonano il territorio perché qui hanno le radici ma bisogna farlo assolutamente in fretta io per rispondere a
L'introduzione del moderatore
Debbo dire che ho una grandissima preoccupazione perché secondo me nell'arco dei prossimi due o tre mesi
Molte imprese non gliela faranno proprio più hanno già dato tutto quello che avevano rimesso in azienda un po'di soldi risparmiati hanno ridato con garanzie alle banche i due tre appartamenti che
Tribolato sarà messi da parte non hanno più le energie per andare avanti quindi se il mercato poco poco non li seguano li stimola il guaio è matematicamente sicuro e ci muoveremo risposta non tra vent'anni
A novembre
Allora se su queste cose si prendono
Alcune poche cose molto chiare e immediate si prendono
Diciamo così di petto forse non si salverà
Tutto ma
Si ridà un input a un Paese soprattutto si dà un segnale forte a tutta questa gente che basta un'alta dai mercati da troppo tempo che qualcuno comunque qualcosa per loro lo fa è innegabile io
Credo che l'Italia abbia un sistema bancario serio buono con dei banchieri che hanno dimostrato che
E non hanno fatto cose terribili tant'è che il nostro sistema bancario è rimasto immune chi ha i soldi dalle banche italiane può dormire in mezzo a quadri guanciali
Adesso dobbiamo fare il passo in più che è quello di fare una valutazione generale di come aiutare
La piccola e media impresa italiana che è l'ossatura di questo Paese dedicandogli la stessa quantità di tempo che si radica salvataggio di qualche grande imprenditore che invece se non venisse salvato sarebbe molto meglio
Quindi voglio dire fare un po'di cose di questo tipo riporta
Riporta Energia alla gente che lavora e guarda caso sono quasi sempre l'imprenditore medio piccolo che lavora gomito a gomito con l'operaio
E si mette in condizione la gente di dire benissimo aspettiamo riproviamoci io penso che il due mila dieci sarà un anno ancora
Abbastanza difficile noi facciamo gli imprenditori quindi il nostro
Motore alzarci ottimisti tutte le mattine
Però dobbiamo essere dell'ottimisti realistica altrimenti riempire vuole file dei tribunali fallimentari io credo che se diamo una mano alle piccole imprese in questo modo e se i mercati ricominceranno a rispondere questo Paese che è la può fare
E poi qui siete nel centro del sud ci sono uomini politici giovani che saranno il futuro del Paese ci sono sindacalisti giovani lo stesso
Ci sono uomini politici meno giovani anche se tentano di sembrare le giovani che però nel sud
Nel suo naturale
Vivono
E
Se
Gente come Mastella fa riuscisse a fare per il sud del dieci per cento di come amano questi posti io credo che
Ci sarebbe la soluzione a tutto bene allora dato che qui si sta a sud io credo che non vi dovete fare usurpare tutte le volte
La dignità l'orgoglio perché venite sempre messi in mezzo dicendo che tutto quello che non funziona in questo Paese
Parte d'acqua mi pare una stronzata enorme quindi fatemi sentire
Fatemi sentire riprendere in mano
Riprendere in mano
La forza che avete perché la forza in questo Paese i politici dal contorno con i voti i vostri voti sono tantissimi e fatti in modo di darli anche a un mondo di gente trasversale né di denuncia destra sinistra
Qui avete un sud che ha bisogno di essere messo a posto che avrà fatto tanti errori ma che non ha fatti tanti di più di altre parti del suo Paese e una classe politica che secondo me è anche disposto trasversalmente
A fare un'operazione socio
Quindi
Per quanto ci riguarda noi facciamo il nostro mestiere siamo pronti l'impresa è pronta il mondo del sindacato debbo dire
Che ha capito perfettamente che c'è una situazione complicatissima e si sta comportando in un modo degno nel senso che
Cerca di tutelare quello che può ma non dà fastidio
Al manovratore se il manovratore all'impresa
Quindi ognuno di noi ha così così il gran premio pronto al pit stop siamo dentro le automobili siamo allenati le macchine sono precise aspettiamo solo che torni il verde ecco
Quando parte il verde facciamo partire però anche le macchine più piccole che sono state il vero traino dell'economia di questo Paese
Ringrazio
Rilevabile
Devo dire che
Diciamo fa qui riferimento che ha fatto
A questo sistema di piccole e medie imprese italiane che poi
è un unicum ovvero di questo Paese
è un sistema che è un riferimento che risponda al cuore della questione economica
Italiana in qualche modo un diciamo anche la questione meridionale poi ma che hanno avuto sempre l'impresa in Italia devo dire che all'inizio si è citato De Rita
Devo dire che a me non è diciamo nessuno di noi è stato immune dalla stagione in cui si diceva piccolo è bello
In realtà diciamo è vero che dentro l'impresa piccola c'è la vita di tale sistema prevedano però
La forza di un Paese fare diventare il piccolo medio del medio-grande questo è
E quindi la una delle scommesse di oggi è proprio la capitalizzazione delle imprese forse in questo bisogna sostenere davvero non sbagliando l'impresa a sostenere che se continuiamo a sostenere imprese che approvano fuori mercato
Mi pare che facciamo veramente terrore più grave visto che abbiamo poche risorse io credo che
Lasciato per ultimo Raffaele Fitto che che ministro per gli affari regionali e per le autonomie locali mi sembrava giusto che concludesse Luigi
Questo dibattito perché conosce bene il mio soggiorno a Roma Natura legione importante facendo anche scelte impopolari
Diciamo una piccola provocazione siano ancora senso
Le Regioni a Statuto speciale o un molto meno come pensa Segretario nazionale rudere Clemente Mastella ma soprattutto oltre a questa provocazione vorrei che diciamo co come dire dando al Ministro Fitto
Venisse una risposta se oggi ci sono ancora veramente le condizioni in questo contesto che è oggettivamente difficile
Perché il Mezzogiorno comincia a cambiare un po'con le gambe sue e si riduca almeno diciamo il differenziale non è evidente che ci vuole la del tempo ma che insomma si veda un segnale di cambiamento là dove si può partire
Sì grazie direttore anch'io voglio rivolgere un saluto a tutti i presenti un ringraziamento all'amico Clemente Mastella per questo
Invito anche per il fatto che da quest'anno riprende questa festa io in passato ho avuto modo di partecipare altre volte quindi ci ritorno
Con grande piacere il tema discusso anche a diversi angoli visuali dal mondo del sindacato dell'impresa della politica penso che ci abbia consegnato anche
Diverse letture ritengo anche un prima valutazione importante quella di inserire questo dibattito sul sud che quest'estate ha avuto una
Grandissima accelerazione
All'interno di un contesto più ampio il contesto più ampio quello che è stato ricordato da diversi interventi di carattere più generale frutto di questa crisi a livello mondiale che certamente pesa in modo drastico e decisivo anche rispetto a qualsiasi scelta è notizia di queste ore che
Sta per cadere caduto il Governo in Grecia su su queste motivazioni che c'è una situazione complessiva
Nelle principali nei principali Paesi democratici e quali i Governi vengono naturalmente associati in questo contesto di crisi si ritrovano in una condizione
Di enorme difficoltà penso a quello che è accaduto nelle scorse ore anche in Germania in un importante test elettorale e potrei continuare con una valutazione ampia rispetto anche ad altre situazioni perché questa premessa
Perché io penso che il tema si di cui noi discutiamo dovrebbe avere per la prima volta forse un approccio sereno
Un approccio che metta da parte la logica di appartenenza e che faccia anche una diagnosi seria profonda che possa poi indicare anche una terapia sulla quale confrontarsi
La diagnosi però va fatta in modo adeguato e totale perché se ne continuiamo con delle diagnosi parziali cercando di attribuire responsabilità
A secondo di chi governa il governo del momento io penso che rischieremmo di andare ancora una volta fuori strada e di riproporre in modo asfittico e peraltro anche obsoleto e superato un dibattito nel Mezzogiorno fra chi
E all'opposizione temporaneamente che rivendica maggiori risorse e chi governa temporaneamente che non è in grado di dare risposte
Senza porsi un problema di fondo che io penso sia
Il motivo principale dell'approccio su questo tema le modalità della qualità della spesa pubblica nel Mezzogiorno e anche le scelte fondamentali sulle quali ci si confronta io penso che il tema sia
E lo dico lo dimostrerò anche cercando di portare un contributo anche numerico ascoltavo tanti numeri proverò a darle anche io qualcuno magari non
In forma autonoma cercando anche di ancorarli a di dati di fatto oggettivi
Non penso che i problemi del Mezzogiorno inizino da un anno a questa parte con un governo nel quale c'è un'alleanza particolare che penalizza il sud tutti sappiamo che non è così tutti sappiamo che i problemi sono storici strutturati
Il fatto che il direttore Napoletano abbia richiamato nel suo intervento iniziale un'esperienza positiva per una parte quella della Cassa per il Mezzogiorno
Di pescatore dimostra come ci sia stata una fase storica nel nostro Paese nella quale positivamente si operato su una serie di infrastrutture nelle quali la tempistica e quindi la qualità della spesa ha prodotto dei risultati molto utili e positivi
Io ritengo che ci sia bisogno di una riforma
Culturale nel Mezzogiorno d'Italia
Non sono assolutamente dell'idea di impostare il ragionamento sulla logica rivendica azionista e penso che ci sia bisogno in modo molto sereno anche
Di una profonda autocritica su quelli che sono i meccanismi di spesa pubblica e di organizzazione della società che nel Mezzogiorno non vanno se noi non siamo in grado di fare un'analisi profonda chiara
Che dia anche la lettura dell'altra parte della medaglia anche quella che non ci piace
Perché nella lettura dell'utilizzo delle risorse pubbliche io potrei contrapporre
E apparire quasi e di un'altra parte dell'Italia e non del Mezzogiorno la logica sulle modalità di spesa pubblica perché
Se abbiamo ascoltato poco fa una rivendicazione di maggiori risorse io potrei porre alcune domande quante risorse europee messe a disposizione sono state spese
Con quali modalità queste risorse sono state spese e qual è la capacità di impegno quindi di spesa e di realizzazione di interventi sui quali noi parliamo
Ci preoccupiamo della quantità di risorse alcune di queste
Motivatamente tolte dal FAS per alcuni interventi e non può essere negato ma non ci poniamo una domanda qual è la percentuale di spesa della vecchia programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate
Perché porsi il problema delle nuove risorse in assenza di un'analisi sulla TAV in capacità di spesa delle precedenti penso che sia un fatto assolutamente sbagliato così come penso non sia opportuno
Porsi solamente il problema della qualità delle spese della spesa delle risorse in campo sanitario se non poniamo alcune coincidenze che secondo me devono essere modificate
Qual è la quantità della spesa assegnata al mezzogiorno è un tema che va letto in modo direi Dario equilibrato non c'è dubbio ma va anche
Guardato ad un altro dato quale la indebitamento sul fronte sanitario che oggi esiste nelle regioni del Mezzogiorno
Quale la percentuale di pressione fiscale di competenza regionale che viene utilizzata per pagare il deficit di una serie di sanità che non funziona e delle regioni del Mezzogiorno e qual è il livello
Per paradosso finale di cittadini del Mezzogiorno d'Italia che ha
In queste condizioni al danno la beffa
Costituiscono una delle principali voci di spesa di Regioni del Mezzogiorno che la cosiddetta mobilità passiva vanno cioè fuori regione costando la propria Regione per ottenere quei servizi sanitari che non vengono prodotti al Mezzogiorno
E allora su questo io penso che ci sia bisogno di un'analisi molto profonda e serena se vogliamo realmente affrontare il tema del Mezzogiorno in modo completo se vogliamo indicare
Nelle dichiarazioni che in alcune circostanze sono assolutamente sopra le righe
Che alcuni esponenti della lega fanno per utilizzare quelle come argomento al quale appigli ARCI per non affrontare un'analisi serena e seria
Della situazione nel Mezzogiorno noi commettiamo secondo me un grosso errore e su questo penso che ci sia bisogno di una riforma profondamente
Culturale nel Mezzogiorno io sono convinto che il federalismo fiscale sia una grande opportunità per il Mezzogiorno
Perché inserisce due fondamentali meccanismi che sono la responsabilità del pubblico amministratore e affianco a questo anche la qualità della spesa pubblica
Sono due temi decisivi che nel Mezzogiorno d'Italia devono trovare un punto essenziale e fondamentale sul quale costruire anche una sbilanciare una nuova sfida anche per nuove classi dirigenti
Perché non è ipotizzabile non è immaginabile
Che su questo doppio livello non ci sia la capacità di compie delle scelte profonde di grande cambiamento che possano inserire anche un meccanismo ecco rimettere in campo una capacità concreta del pubblico amministratore diversamente la possiamo anche affrontare o continua ad affrontare la logica con una
Rivendicazione con un contrasto ma senza riuscire a fare un'analisi reale e soprattutto senza riuscire ad attivare un meccanismo che possa concretamente in profondità modificare la situazione al Mezzogiorno d'Italia
Su questo non c'è
La
Possibilità di arretrare rispetto ad alcuni elementi di rivendicazione
Su questo c'è bisogno di porre con forza alcuni elementi che possono realmente caratterizzare
Positivamente anche la difesa di esigenze e problemi del Mezzogiorno in modo particolare
Ma io penso che non sia possibile continuare con una logica che è quella di una lamentazione che addirittura sfocia lo dico senza mezzi termini in un tentativo che io non condivido che ritengo assolutamente un passo indietro
Clamoroso che è quello della Costituzione addirittura di partitiche possano difendere una situazione territoriale io ritengo che ci sia bisogno invece di un'analisi profonda
Che soprattutto parta anche da una valutazione differente il Mezzogiorno cominciamo col dire
Non è un territorio omogeneo che può essere visto guardato nella stessa logica con la stessa modalità
Il Mezzogiorno a situazioni differenti al suo interno ed a situazioni che vanno valutate con logiche differenti il che vuol dire
Che non si può esprimere un giudizio negativo nel suo complesso
Perché se vi sono delle realtà delle Province e dei territori che hanno compiuto dei passi in avanti vuol dire che ci sono tutte le condizioni per poter
Sviluppare un'azione positiva e soprattutto per rappresentare in modo chiaro quelle che sono le differenze negative che ci sono anche all'interno di questo territorio
E su questo no giochiamo una partita molto importante nell'ambito
Del rapporto con il sistema delle autonomie locali nell'ambito della costruzione di un meccanismo
Completamente differente si è fatto cenno prima lo ha fatto il Ministro Sacconi al passaggio nell'ambito del provvedimento sul federalismo fiscale dalla spesa storica ai costi Standard è un tema fondamentale e decisivo
E il tema decisivo è quello di riuscire a creare le condizioni perché nella rideterminazione dei costi delle prestazioni a dare un territorio ci possa essere da una parte
L'aggressione dei gli sprechi che ci sono in questa direzione la stessa prestazione senza una ragione non può costare tre volte di più di una parte del territorio non ce l'ha ragione
Ma al tempo stesso penso che sia legittimo giusto e corretto individuare delle forme che possano
Nella quantificazione dei costi Standard e quindi dei migliori costi nella pubblica amministrazione individuare in modo concreto è chiaro anche
Quelle condizioni di difficoltà storiche che sono previste e che sono oggi uno dei punti fermi e negativi che caratterizzano nell'ambito dei si livelli essenziali delle prestazioni alcuni settori
Su questo io penso che ci sia bisogno di aprire un confronto
Con una capacità anche di guardare a quelle che sono le condizioni e le difficoltà che oggi vive il nostro paese una situazione complessiva e
Colgo quel richiamo al quale
Ci all'entità che faceva poc'anzi Diego Della Valle
C'è quello di
Creare le condizioni per giungere al pit stop nel momento in cui scatterà il semaforo verde nelle condizioni adeguate certo
Per poter far questo io penso che ci sia bisogno di una serie di interventi strutturali su alcuni settori fondamentali
Che possono recuperare delle condizioni che possono mettere anche in campo soprattutto nel Mezzogiorno una classe dirigente che sia in condizione di affrontare su queste voci fondamentali
Quel miglioramento complessivo della qualità della spesa che penso costituisca
Il tema fondamentale e in questo senso penso che anche il richiamo che poc'anzi
Il direttore ha fatto una domanda le regioni a statuto speciale certo anche questo è un tema
è un tema che abbiamo inserito all'interno del provvedimento che abbiamo varato sul federalismo fiscale che porterà ad una Commissione a livello nazionale che stiamo insegnando in questi giorni che dovrà determinare anche
Le condizioni perché alcune ragioni che
Storicamente hanno dato vita alla costituzione delle regioni a statuto speciale che hanno messo in campo delle condizioni
Per un trasferimento di risorse che obiettivamente sono spropositate
Rispetto alla condizione di partenza possano essere ridiscusse e inserite in quel ragionamento nel quale all'interno del miglioramento della qualità della spesa pubblica possano andare verso direzioni
Che possano dare può dei le risposte sul fronte della spesa e della qualità dei servizi
In questo voglio inserire un altro elemento importante di considerazione più politico
La scorsa estate non questa che ci lasciamo alle spalle lo scorso anno del nostro Paese sembrava che venisse giù il mondo dal dibattito politico che si era aperto sul federalismo fiscale
Si parlava del federalismo fiscale e le polemiche anche le posizioni assunte portavano il nostro Paese ad una rappresentazione sul fronte del federalismo fiscale che spaccava in due il paese
Il provvedimento che il Governo ha varato che ha fatto poi una sintesi equilibrata delle diverse posizioni ha inserito quegli elementi di assoluta garanzia
Per l'intero Paese che ha portato il Parlamento alla quasi unanimità ad approvare il provvedimento del federalismo fiscale perché dico questo perché anche questa è stata e c'è stato un dibattito sulle gabbie salariali
Il dibattito di questa estate io lo ritengo un dibattito che ha evidenziato ancora una volta delle posizioni estreme ma dico che
Confermando anche le considerazioni
Del ministro Sacconi che non abbiamo un accordo sottoscritto con le parti sociali
Nel mese di gennaio l'anno scorso che anche sul tema dei salari da delle indicazioni precise e in questa direzione non sono previsti alcun tipo di intervento legislativo da parte del Governo
E anche su questo non ci sono quei rischi che vengono enfatizzati ingigantiti talvolta a me sembra
Che ci sia il tentativo o l'obiettivo di ingigantire
Temi di discussione che poi non trovano nell'ambito dei provvedimenti concreti una loro attuazione dello soluzione dico questo perché ritengo che nel Mezzogiorno ci sia bisogno tornando anche al tema centrale
Di questo nostro incontro ci sia bisogno di un momento importante anche di confronto sereno sulle
Scelte complessive devono essere realizzate e su questo ritengo che
Se riuscissimo ad uscire da una logica di contrapposizione e a guardare realmente e concretamente in modo positivo ai punti fondamentali
Che devono caratterizzare l'azione del Governo potremmo trovare anche un contributo positivo l'intervento del Governo che si svilupperà nei prossimi mesi ha individuato due aspetti fondamentali il primo è lo strumento
Con il quale realizzare gli interventi nel Mezzogiorno e allora anche su questo penso che ci sia bisogno di aprire un momento di confronto
Non è un tema che il Governo presenterà
In modo autoreferenziale sarà un primo elemento importante sul quale ritengo si debba discutere
Le modalità per poter utilizzare degli strumenti che possono dare la possibilità al Mezzogiorno di avere anche della tempistica nella qualità degli interventi la possibilità di affrontare i nodi fondamentali strutturali
La seconda questione e quella collegata ad un altro tema che oggetto anche di polemiche talvolta dirò niente invece io penso sia utile rilanciare
Ed è il tema dello strumento finanziario per il Mezzogiorno
La banca per il Sud potrebbe essere io sono convinto che sarà uno strumento utile per intervenire concretamente su un altro degli aspetti fondamentali quelli del quello dell'accesso al credito
Che costituisce uno degli altri elementi di reale differenziazione e di grave difficoltà anche soprattutto per le imprese del territorio
Su questi due temi io penso che ci sia la possibilità di riprendere i fili di un ragionamento
E anche di costruire un ragionamento che possa portare a delle soluzioni concrete
Chiudo con alcuni elementi di valutazione che io penso debbano essere inseriti nei nostri discorsi
Dei flash mille novecentonovantanove e nata un'idea di programmazione nuova comunitaria che doveva dare vita ad un programma di profondo cambiamento del Mezzogiorno del Paese
Non c'è da fare una critica quella fase quella fase fu condivisa dall'intero sistema italiano politico istituzionale e sociale
A quella fase non è seguito un risultato concreto se è vero come è vero che stiamo qui a discutere a distanza di dieci anni esattamente degli stessi problemi se non aggravati
Abbiamo oggi il dovere di prendere atto del fatto che siamo a due anni e mezzo dall'inizio della nuova programmazione comunitaria
La programmazione comunitaria due mila sette due mila tredici doveva iniziare da a produrre i suoi benefici a partire dal primo gennaio del due mila e sette
Siamo oggi
A
Settembre del due mila e nove ancora non sono stati iniziati i primi interventi collegati a quel la programmazione e la percentuale di spesa di queste ingenti risorse è molto bassa in alcuni casi quasi inesistente
è un tema che noi dobbiamo portare all'attenzione sul quale intervenire nei meccanismi di spesa
Perché se continuiamo a difendere un meccanismo che non ha prodotto dei risultati ma continuiamo a immaginare che questo meccanismo possa continuare a produrre
Interventi che vanno in mille rivoli di spesa senza affrontare alcune questioni fondamentali noi continueremo a discutere di argomenti che non potranno dare una risposta al Mezzogiorno ad ora
L'alta capacità Bari-Napoli io penso che sia un paradosso che non trovi un minimo di finanziamento all'interno della programmazione comunitaria
E dei fondi per le aree sottoutilizzate e che si rivendichi il finanziamento di un intervento del genere con altre risorse
Quando contemporaneamente non si ha la capacità di impegnare spende le risorse messe a disposizione su questo io penso che ci sia bisogno di
Affrontare con grande chiarezza il tema
E soprattutto di intervenire rispetto anche ad alcuni argomenti di carattere strategico
Perché dopo il due mila e tredici non avremo una fase nuova differente nella quale anche l'ampliamento dell'Unione Europea comporterà parametri modalità e quantità di risorse differenti
Oggi abbiamo un obbligo quello di mettere insieme in modo organico da e da finalizzare
Le risorse disponibili e dobbiamo farlo cercando di puntare a tre quattro grandi obiettivi che possono realmente incidere positivamente in questo contesto
In questi tre quattro obiettivi ci raggiungo uno ultimo importante di cui spesso si parla e che è collegato invece ad un argomento fondamentale
Quello della fiscalità di vantaggio che può costituire realmente una opportunità per il Mezzogiorno
Cito una concretamente sentenza che recentemente la Corte di Giustizia Europea rimesso in riferimento ad un provvedimento del POR di una regione del Portogallo negando la fiscalità di vantaggio
E dicendo in modo molto chiaro che uno degli argomenti che può consentire l'attivazione di questo meccanismo perché noi sulla fiscalità di vantaggio abbiamo fari i conti con
La l'Europa e quello di dover attivare un meccanismo che possa collegare la fiscalità di vantaggio ad un federalismo fiscale che sia collegato alle competenze e ruoli delle Regioni
Su questo penso che sia fondamentale attivare un meccanismo che possa realmente e concretamente inserire anche
Questo argomento nel dibattito che ne abbiamo di fronte
Su questi temi io penso che ci sia lo dico con molta franchezza la necessità di confrontarsi serenamente questo Governo sta per
Cento tanto avrà fatto anche forze alcune scelte che possono essere migliorate ma sinceramente ascoltare un elenco di cose che non vanno
E da presentare tutte le difficoltà e i problemi del Mezzogiorno in una fase di crisi economica mondiale associandole un tema di carattere politico che caratterizza Alleanza di questo Governo non mi convince non mi convince la meridionale non mi convince
Da politico non mi convince da cittadino del MEF del Mezzogiorno mi convince molto di più invece la necessità di mettersi intorno a un tavolo e cercare nel Mezzogiorno una volta per tutte di guardare a questa diagnosi profonda
Che tenga conto sia dei problemi strutturali fondamentali che costituiscono una carenza e delle mancanze complessivamente la politica nazionale per il Mezzogiorno
Ma anche una diagnosi profonda che faccia emergere in radice in profondità totalmente
Quelle che Caracol le quelle problematiche caratterizzano negativamente e che costituiscono anche elementi per i quali ritengo
Che ognuno di noi da amministratore impegnato
Nel sul territorio impegnato ai differenti livelli da politico impegnato nelle istituzioni a livello complessivo nel Mezzogiorno deve portare con alcuni elementi anche di autocritica l'Autority
Da non guasta mai io penso che nel Mezzogiorno se la mettiamo sul tavolo un'analisi profonda che metta al centro anche una autocritica rispetto alle cose che non vanno ai comportamenti da cambiare
Forse daremmo un contributo serio e potremo costruire realmente un Progetto che possa realmente rilanciare il Mezzogiorno del Paese
Ringrazio il Ministro Fitto fra le nostre autocritiche meridionali c'è questo ritardo con cui concludiamo questa tavola rotonda vi preghiamo di rimanere chiediamo scusa ai lettori
Perché penso che sia molto interessante dibattito che verrà
I grazie a tutti
Vivo a cui dobbiamo rispondere
Esistono ancora i presupposti per
Una grande unità nazionale per mantenere unita la nazione esisti ancora alla coesione nazionale
Perché il solco tra nord e sud si fa sempre più ampio sembra anche dalla stampa ogni giorno in ci sia una grande insofferenza nei confronti del Mezzogiorno dato ormai
Per perso il suo destino
Ma è così
Può essere imprese ispettiva così
Io credo che
Il destino dei popoli è legato molto all'allora opposizione geopolitico
E
Il Mezzogiorno in questo momento
Si trova al centro di una nuova storia
Dopo la scoperta dell'America il grande traffico si spostò tra
L'Europa e letto anti
Adesso con la l'apertura dei mercati del sud est asiatico della Cina dell'India e il raddoppio della potenzialità del Canale di Suez il Mezzogiorno torna ad essere protagonista
E noi quindi dobbiamo legare la ripresa di un grande sviluppo del Sud a questa sua posizione questa capacità di guidare di essere al servizio del Mare Nostrum come si dice
E io credo che ce ne sono i presupposti
Perché già il porto di Gioia Tauro è un gioiello
Che fa concorrenza a tanti porti del nord Italia ma anche
Nel nord Europa
Noi dobbiamo muoverci nel campo delle infrastrutture nel campo della formazione ma soprattutto nel campo della burocrazia
Credo che il supporto di un nuovo sviluppo sia soprattutto
Nel dimagrimento dell'apparato burocratico in un suo rilancio in una non sua elevata professionalità
E poi credo che il Mezzogiorno tenendo anche conto del Piano del Governo di rilancio durante l'antipolitica di ricerca
Che la cui notizia apparso oggi sui giornali il Mezzogiorno potrebbe diventare
Una specie di partenariato strumento di partenariato con la sponda sud del Mediterraneo per formare le nuove classi dirigenti
Di tutto il Mediterraneo per creare una cultura nuova integrata che ci faccia essere alla guida di un nuovo modello di sviluppo
Ecco io credo che noi a queste cose dobbiamo badare dobbiamo essere attenti per essere protagonisti domani di un nuovo mezzogiorno
Non più il reietto dell'Europa ma invece è un territorio all'avanguardia in Europa e nel Mediterraneo per uno sviluppo d'avanguardia fondato soprattutto sulla conoscenza grazie
Grazie
Ringrazio il senatore Picano diamo inizio a questa tavola rotonda
Salari viversi pensioni diverso e servizi diversità del riversa siamo ancora una nazione mi sembra che la domanda sia ben posta adeguatamente provocatoria no ascoltando senatore Picano visto che
Ha fatto riferimento a Gioia Tauro
I mi è venuta in mente una scena un flash così
Un po'di tempo fa stavo lavorava Milano stava sulla Milano mi ricordo questa scena incontrai Marco vitale chi era impegnato
Dei soci genovesi nel porto di Gioia Tauro che ha vissuto una stagione molto importante
E quello con grande
Come dire sorpresa riguardava e dice ma guarda incredibile ci sono dei fondali bellissimi cioè Gioia Tauro è fatta un c'è infrastruttura è una cosa notevole tra pochi
Ricordano
Che gioia Tauro fu fatta in una stagione
Che è stata la una stagione irripetibile io la chiamo l'età dell'oro
Del della storia economica del mezzogiorno d'Italia ed è quella che riguarda la prima casa per il Mezzogiorno
Quella che fece pescatore che poi la gente se la Cassa del Mezzogiorno è diventato in Italia sinonimo di ruberia però la casa di cui sto parlando io è una struttura che non aveva più di trecento dipendenti duecentonovanta dei quali erano ingegneri
Ed è una struttura che portò in Italia i primi soldi stranieri
Cioè il prestito Masciadri in Italia Furlan doppiato dalla Cassa periti Mezzogiorno di Gabriele Pescatore cioè contrattarono quei soldi alla a Banca d'Italia dove c'è la Menichella che insomma non è stato
Di certo il peggiore dei governatori italiani il quindi era una struttura ingrato quindi già successo una volta in grado di a vere credito nel mondo
E
Io penso dico tempo questa fase che Cavour dissecare pulito l'Italia con le ferrovie
Se ci avete un treno e collega Napoli a Bari oggi io sono disposto salirci però non mi pare che esista invece pescatore
Ha unito l'Italia con le strade perché ne ha fatte tante e ha portato l'acqua in regioni dove non c'erano perché in Sardegna la gente si lavava
Nel ruscello
Quindi se è stato se è successo una volta vuol dire che è possibile
è possibile fare qualcosa perché l'Italia diventi più unita un'altra cosa che voglio dire poi ovviamente do via do al Tibaldi buon inizio al dibattito
E che noi viviamo una stagione di crisi
Globale certo impatto oltre i nostri problemi interni che non sono trascurabili
Detto questo il dibattito che si è sviluppato in Italia per lungo tempo sulla crisi diciamo
è stato segnato da un errore secondo me abbastanza forte cioè all'inizio soprattutto si è parlato diffusamente come se fossero la bancarotta dell'Italia del parere alla bancarotta del mondo
Ce ne in con i conti con riferimento a novantadue sia giusto il nord però novantadue era il problema era italiano non era del mondo
Questa dal due mila sette poi il problema era del mondo eccome
Le altre parti del mondo toccava anche ritardano perché dico questo perché noi come Paese come italiani
Abbiamo
Siamo segnati nel mondo l'altro invito pubblico e abbiamo un debito pubblico significativo
Che è frutto di mille compromessi di mille contraddizioni di mille distorsioni di miglia assistenzialismo e di cui non non dovremmo comunque sempre pentirci però
Il primo debito che è scoppiato nel mondo e quello privato americano e quello privato inglese che verrà coperto con nuovo debito pubblico del mondo quindi questo per
Per capire che non è che dobbiamo potrà fare debito pubblico al contrario perché mi soggiorno d'Italia e più o meno come l'ho ho lasciato quando mi occupavo più stabilmente c'è un terzo la popolazione un quarto la produzione
Poco più dieci per cento poco meno dieci per cento le esportazioni e così non regge cioè il Paese non si tiene insieme però diciamo anche autoflagellazione può essere un errore
Io credo che sia giusto e questa tavola rotonda Patta con il Ministro Sacconi
Perché più può dare più di una risposta
Ai nostri ai quesiti nostra tavola rotonda sulle gabbie salariali senza dubbio che è un termine così improprio
Diciamo di per sé è sbagliato ma che pone un problema vero sulla contrattazione aziendale la contrattazione territoriale la competitività dei territori ma anche viste le sue sensibilità e le sue responsabilità
Sul capitale umano i e sulla salute che sono come dire due temi che possono sembrare distanti ma che in realtà hanno più di un punto di contatto quindi dopo la parola
Grazie grazie dell'invito
Dopo un po'un saluto affettuoso a tutti voi partiva alle autorità tra di esse
Particolare desidero salutare l'onorevole Sandra Lonardo presidente del Consiglio regionale
Mi fa piacere
A ritornare a Telese
Nell'ambito
Di una festa alla quale ho partecipato in altre occasioni in altri momenti mi fa piacere il farlo soprattutto quest'anno nel momento in cui l'amico Clemente Mastella che che CONS Crespi IMO
Da sempre perché ormai la la conoscenza antica nel momento in cui
Rimettendosi l'orologio ritrova la
Piena sincronia con il tempo della politica so che faremo molta strada insieme
Penso
Che soprattutto la sua ritrovata sincronia con il tempo della politica tornerà a vantaggio del Mezzogiorno oggi
Nel Consiglio dei ministri come poi dirà anche il collega Fitto
Abbiamo
Dedicare dedicato una seconda fase di discussione dopo una prima che si svolse nell'ultimo Consiglio dei Ministri prima delle vacanze ai modi con cui celebrare il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
Sandro Bondi ha presentato una ottima relazione chiara impostato queste celebrazioni
Soprattutto allontanandole da una certa retorica potrei anche dire una certa retorica sabauda
Che viene ora che è stata spesso praticata nel nome di una lettura parziale delle stesse vicende storiche
E che non a caso poi spesso si è accompagnata con opere molto meno prosaica e con spesi
Di carattere locale localistico disseminate un po'dei territori che intendiamo o sottoporre
A una più attenta considerazione affinché siano anche esse autenticamente non formalisticamente celebrative
Del dell'unità del Paese ma soprattutto oggi
Abbiamo considerato una cosa che
Più che la storia
Sono i valori profondi della tradizione acconsentire di consolidare l'unità della nostra società nazionale
Vedete la storia si è rivelata sempre di visitare ciò la storia non può unire vorrei dire necessariamente anche la storia
Risorgimentale neppur nei
Nei tanti e diversificati aspetti che le nostre celebrazioni vorranno considerare evitando
Il filone out quale sia il più dedicata alla retorica dominante
Anche la comunque rimane rimane essenzialmente di visiva
Pertanto
Sarà non meno importante guardare
In primo luogo nell'ambito delle celebrazioni a come ha detto il collega Bondi come ci ha proposto il collega Bondi a quella questione irrisolta quella questione aperta che è la questione meridionale
Affinché il Paese tutto intero possa concorrere
Alla difficile attività di crescita che ci aspetta nel dopo crisi che non sarà
Immediata e automatica in relazione alla ripresa del commercio internazionale
Perché noi affronteremo noi come molte società occidentali peraltro quel tempo del dopo crisi con due fattori di ritardo quali il debito da una parte il debito pubblico nel caso dell'Italia in molti altri Paesi
A questo si aggiunge un grande debito privato che per fortuna nel nostro caso non c'è e dall'altra parte il declino demografico questi
Questi due handicap
Dovranno essere motivo di politiche non solo ed è solo il motivo di politiche non solo riferite all'emergenza ma anche alla costruzione di nuove
E più solide ragioni di quello che l'enciclica Caritas in veritate chiama uno sviluppo umano integrale come
Sviluppo cioè compiuto completo che interessi ciascuna persona tutte le persone tutti i territori del nostro Paese e che sia quanto più sostenibile
Questo nell'ambito quindi i valori della tradizione ci possono unire nello stesso nello stesso tema dello sviluppo rientra il tema
Della dell'antropologia vedete temi che un tempo erano estranei alla decisione politica
Sono entrati prepotentemente nell'agenda dei decisori istituzionali e sono temi che attengono alla vita al valore della vita
Io non voglio entrare non è questa la sede ne ho il tempo per farlo nel merito di essi mi basta solo sottolineare il nesso stretto che c'è
Fra tutte le tematiche che attengono al valore della vita e la possibilità di rigenerare nel nostro Paese
L'attitudine al vitalismo economico e sociale non conosco una società scettica
Una società nella quale prevalga il nichilismo che abbia capacità di promuovere
Crescita dell'economia della società delle persone in senso lato e compiuto
E quindi
Anche a questi temi l'isola del mente si proporranno nell'agenda posto che il lungo inquinamento che ha caratterizzato la storia di questo Paese negli ultimi quarant'anni
Un inquinamento paragonabile a quello agricolo quelle inquinamento cattura culturale perché non lo vedi subito
Te ne accorgi tardi quando entra in falda tocca le generazioni future generazioni successive al momento nel quale è stato innescato
E questo inquinamento appunto in una sintesi lo chiamerei l'inquinamento del nichilismo
Della propensione all'auto a Nichi alimento delle Società della
La diffusione dei germi della rinuncia alla responsabilità
Noi siamo stati certamente come ricordava nei giorni scorsi il professor De Rita un uomo che vive una seconda giovinezza nelle sue nella sua capacità di lettura della nostra società noi siamo stati
Certamente noi coalizione guidata da Silvio Berlusconi coloro che hanno fatto appello alla responsabilità e alla libertà che della responsabilità è parente individuale
Ma soprattutto
Abbiamo lavorato nel corso di questo anno per costruire risposte collettive
Per costruire risposte collettive però non tutte necessariamente nel segno dello strumento pubblico nel segno dello stato delle pubbliche amministrazioni risposte collettive che si muovano soprattutto
Al
Attraverso la mobilitazione della società civile
Delle sue espressioni libere plurali di quei corpi intermedi a partire dalla famiglia che sono così importanti ecco questi valori fondamentali tra i quali
Non possiamo non collocare quindi la famiglia
La famiglia unifica gli italiani è componente fondamentale
Nel luogo della nostra società luogo nel quale la persona esprime le sue fondamentali proiezioni relazionali e nel quale però si realizza non soltanto non soltanto quella funzione primaria
Dedicata che consiste nella natalità nella procreazione nella prosecuzione della nostra società
Ma nella quale anche si realizza spesso capacità di generare ricchezza economica la famiglia
Che spesso famiglia imprenditoriale Mitolo imprenditoriale ma pur sempre importante e con una famiglia nelle celebrazioni dell'Unità d'Italia dovremmo ricordare
Il concetto del dono gratuito che ha plasmato una faccia della nostra società
Il concetto cioè di carità di solidarietà che una componente molto più genuina della nostra società che non lei devi alcune élite
Che si sono attribuite al processo unitario ma che in realtà quando si è prodotto nei momenti migliori quando si è realizzato è stato il parto dei popoli e non delle élites
E dai popoli dobbiamo ripartire dalle persone
Non da quell'élite del nord preferibilmente del nord-ovest un po'egoistiche molto autoreferenziale direbbero i più colti molto
Proiettate sulla
Qualcuno dice sui valori ho l'impressione spie siano troppo spesso Bollati questi valori e che invece
E invece noi dobbiamo rivolgere un appello all'Italia profonda cioè un appello più che al luogo comune di quelle Borghesi e al senso comune del popolo
E
In questo
Per questo noi
Dobbiamo affrontare la questione meridionale io penso in con modalità
Nuove che possono cioè consentirci di tenere conto
Dei dei meriti dei pregi e dei difetti che vi sono stati dei modi con i quali
La questione meridionale è stata affrontata
Roberto Napoletano poco fa citava anche i momenti positivi dell'esperienza dalla Cassa del Mezzogiorno ho detto pregi e difetti non soltanto
Non soltanto difetti
Il divario c'è il divario si è mantenuto nel tempo sostanzialmente costante se Nonda per alcuni aspetti approfondito ma già il fatto che sia rimasto costante rispetto ad alcuni indicatori negli anni Cinquanta la dice lunga
Il divario non è di sono aree in Europa che si sono presi strano un divario ancor maggiore dal punto di vista della reddito pro capite se considero la differenza fra il Galles occidentale
E il cuore di Londra o sei consideriamo la differenza tra la Regione Vallone e Bruxelles lo troviamo anche differenze di reddito più più ampie di quelle che registriamo nel nostro Paese
Ma solo in Italia troviamo un terzo della popolazione collocata in un ambito nel quale si concentra questa profonda differenza di reddito stesso
Il la
Certo il costo della vita ha caratteristiche riversa è stato stimato nel diciassette per cento ma questo è largamente concentrato soprattutto sulla casa piuttosto che su altri generi
E per quanto riguarda anche alcuni servizi vi potrebbero essere addirittura
Differenze
Differenti differenze a svantaggio più evidente del Mezzogiorno
I led differenziale di povertà e sotto sotto gli occhi di tutti
Ma trattanti differenziali negativi io ne segnalo uno positivo in un Paese che ho definito prima come quasi tutte le società occidentali certamente tutte le società europee
Dal declino demografico il Mezzogiorno invece rispetto alla media nazionale ma rispetto anche alla media europea
Registra invece una minore propensione all'invecchiamento
Ci sono nel Mezzogiorno senza esagerazione sacche di gioventù da fare invidia hai più dinamici Paesi emergenti non è un fattore questo da trascurare
Certo nelle condizioni date queste sacche di gioventù sono davvero tali nel senso che
Con difficoltà puri escono da una condizione di difficoltà oppure per uscirne devono prendere un treno della speranza verso altri territori ma costituiscono in ogni caso un patrimonio
Per il quale sul quale fare leva del quale essere consapevoli perché
Noi abbiamo dato tre obiettivi alla nostra azione di governo credo di poterle sintetizzare in questi termini
Tre obiettivi cioè di incremento del capitale del nostro Paese per affrontare l'emergenza ma per affrontare anche
Lire la crescita nel dopo crisi
L'incremento del capitale umano
L'incremento del capitale fisso investito l'incremento del capitale organizzativo del Paese
Mi riferisco con il capitale organizzativo alle regole alle pubbliche amministrazioni mi riferisco se volete lo dico subito anche al federalismo fiscale come modo di
Fare i redditi Farra sicché le diversità non costituiscano un fattore di ritardo un elemento di ritardo ma al contrario un elemento di ricchezza del nostro o del nostro Paese
Quindi capitale umano capitali fisso investito capitale organizzativo e nel capitale umano
Segnalo soprattutto tre aspetti che nel Mezzogiorno ancor più mi appaiono importanti l'uno e l'aspetto della
Dell'hinterland migliore integrazione tra la scuola e lavoro cioè per il migliore investimento educativo nelle persone attraverso l'integrazione tra la scuola e lavoro non ho detto solo l'alternanza ho detto l'integrazione tra la scuola e lavoro
Il secondo aspetto è quello di una giusta distribuzione della ricchezza attraverso il lavoro e i salari la ricchezza si distribuisce non solo cioè attraverso i salari ma evidentemente anche attraverso i posti di lavoro
E il terzo profilo è quello che è nel capitale umano e non esterno adesso è quello dello stato di salute delle persone perché la vita buona comprende necessariamente lo stato di salute
Allora per questi aspetti sommariamente vorrei ricordare nei prossimi giorni con la collega Gelmini presenteremo un programma integrato con tanto di cabina regia
Per l'integrazione strutturale tra scuola e lavoro tra formazione tra apprendimento nella lungo tutto l'arco della vita e lavoro
Noi dobbiamo spezzare questa separatezza che è stata prodotta da Bali intese ideologiche e da molte autoreferenzialità quali si sono legge stretti Istrate in una parte del corpo docente soprattutto di carattere universitario
Noi dobbiamo integrare non perché
Non l'apprendimento con il lavoro non perché la scuola debba dei suoi programmi essere dipendente delle pulsioni immediate
Delle esigenze delle esigenze immediate del sistema produttivo ma perché questa interazione evidentemente consente di dare alla stessa educazione una efficacia una utilità che certa autoreferenzialità spesso negato
Questo a va questo avrà varie conseguenze nel modo di affrontare il tema a me Ministro della
Del lavoro fatemi sottolineare in modo particolare il riorientamento della spesa regionale per la formazione che io preferisco definire per l'apprendimento perché essa fa leva sulla
Parlando di apprendimento sulla domanda e non sull'offerta
Perché troppo spesso la formazione è stata soltanto soltanto pesta riformatori
E allora noi convocheremo nelle prossime settimane una trattativa Stato-Regioni parti sociali per riorientare la formazione secondo tre criteri uno il lavoro è parte del processo educativo
Due
La
Le capre l'apprendimento deve essere verificato
Attraversa non sulla ritarderà essere verificato non sulla base della formalistica verifica della partecipazione ad attività formative ma attraverso valutazioni sulle effettive conoscenza della persona
Terzo le forme di apprendimento si svolgono in ambienti produttivi non lontano da essi non in luoghi distinti e distanti dagli ambienti produttivi
Come se la produzione fosse un ambiente di o di servizi che sia un luogo a prudente fosse e sia necessario cercarne uno esterno lontano tale da compensarlo
Questa
Su questi tre criteri noi vorremmo rovesciare
Proprio lì criteri modi con i quali è stata gestita l'attività di formazione da parte delle Regioni secondo alti livelli di spesa non dimenticate frutto anche dell'intervento europeo
La seconda considerazione riguarda la giusta distribuzione della ricchezza
Ho detto attraverso il lavoro attraverso i salari
Con due criteri per il se la salari quello dei meriti e quello dei bisogni quello dei meriti sostiene la crescita ma quello dei bisogni e non meno fondamentale
Questo mi porta tre considerazioni veloci nel Mezzogiorno il tema dell'emersione deve essere affrontato con molto pragmatismo forse con più pragmatico di quanto fino ad ora non abbiamo saputo produrre
Il che significa da un lato utilizzare anche modalità nuove di dare regolarità soprattutto a quegli spezzoni lavorativi che ormai sono volumi importanti nel mondo delle ore lavorate e nel complesso dell'economia mi riferisco ai buoni prepagati
Dobbiamo diffondere un modo semplice e anche meno costoso
Di regolarizzare molte opportunità lavorative attraverso i buoni prepagati e in particolare nell'economia dei servizi come l'agricoltura questa una strumentazione da non trascurare che può essere soprattutto nel Mezzogiorno impiegata diffusamente
Dall'altra parte
Funzionale all'emersione non può non essere e vengo al secondo punto
Anche un'idea della contrattazione e della contrattazione collettiva
Ancor più pragmaticamente tarata sulle condizioni concrete non del Mezzogiorno del suo insieme ma di specifiche condizioni magari di start-up di avvio di nuova impresa
Perché nell'avvio di nuova impresa
Ed è poi e come in generale se me lo consentite nella crisi anche fra imprenditori e lavoratori si devono stabilire quei patti chiari che fanno l'amicizia lunga
E proprio nel tempo di crisi che è giusto parlare anche di partecipazione
Dei lavoratori agli utili dell'impresa perché proprio nel tempo di crisi può essere più agevole convincere il datore di lavoro a stringere un patto da far valere quando gli utili ci saranno e questo non è un modo
Per scaricare sul rapporto con gli utili le legittime aspettative dei lavoratori ad un reddito migliore ma per consentire da un lato la fine della conflitto distributivo nei luoghi di lavoro la fine del conflitto di classe nel Paese che ha conosciuto la presenza dei più grande partito comunista d'Occidente
La io svelo sviluppo della complicità per obiettivi comuni condivisi nel segno cioè del punto dividere le fatiche ma anche risultati fra imprenditori e lavoratori
I patti chiari si fanno quando l'impresa a parte quando l'impresa anche in difficoltà ma perché poi
Quando il rischio di impresa si risolve anche negli aspetti positivi
Dell'utile il lavoratore non ne sia espropriato ma ne sia al contrario partecipe e a questo scopo daremo vita a un avviso comune promuoveremmo un incontro tra parti
Perché ci diamo un avviso comune quale base della stessa legislazione che potrà essere adottata poi anche dalla
Dal Parlamento
Sia chiaro la
La contrattazione debba svolgersi a nostro avviso secondo il nuovo modello di contrattazione quello che abbiamo concordato con tutte le organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori con l'unica Autodesk mozione auto esclusione della CGIL
Questo modello contrattuale non dice di nord di sud
Dice che la contrattazione e tanto più efficiente quanto più si avvicina al concreto rapporto di lavoro
Laddove le parti sono portate inevitabilmente a capirsi sulla base delle concrete condizioni di quella situazione
Inevitabilmente possono riflettere anche il diverso andamento del costo della vita implicitamente ma soprattutto il diverso andamento della produttività dei risultati come dicevo degli indicatori di impresa
E
Suoi quindi le il concetto di gabbie salariali che è un concetto giornalistico non certo giuridico
A o è stato agitato ma per sollecitare
Differenze efficienti nei salari che non sono quelle di condannare un territorio ad avere comunque salari inferiori ma piuttosto di consentire
A tutti coloro al Sud come al nord o che si trovano inattività performanti o nelle quali hanno condiviso obiettivi e insieme li hanno raggiunti con il datore di lavoro di lavoro di partecipare dei vantaggi
Come ho detto che quegli obiettivi una volta raggiunti consentono di distribuire
La stesso concetto della povertà come quello degli ammortizzatori sociali corrisponda invece un'idea di bisogni e noi dobbiamo garantire il bisogno garantirlo sempre in termini di sollecitazione della responsabilità della persona
Non si sottovaluti l'importante è il sale della carta acquisti perché ha soprattutto avviato un percorso e siamo solo all'inizio di esso
Individuare una platea del bisogno assoluto della povertà assoluta cosa che non era mai stata fatta nel nostro Paese e costruire un'infrastruttura un canale di comunicazione come la carta magnetica
Fra le istituzioni ma anche i donatori
E questa platea della povertà assoluta
Adesso anche attraverso i mediatori sociali
Anche attraverso
La grande le realtà realtà delle reti ecclesiastica ciò dediche dedicate alla solidarietà anche attraverso cioè il mondo del terzo settore oltre che attraverso gli enti locali e le Regioni lavoriamo a sviluppare questa prima intuizione
Come per quanto riguarda gli ammortizzatori l'abbiamo detto lo ripetiamo
Nessuno sarà lasciato indietro la protezione organizzata secondo modalità eccezionali per il tempo di crisi confermiamo le risorse necessarie a questo scopo ho finito con lo stato di salute
Lo stato di salute è un obiettivo primario noi abbiamo l'Italia odiosa mente spaccata
Nulla come la sanità grida vendetta nella divisione del Paese nel Libro Bianco abbiamo detto che noi vogliamo riunire gli italiani prima ancora che l'Italia
Riunirli nei loro diritti di accesso alle stesse prestazioni socio sanitarie non è più tollerabile e nell'Italia del Mezzogiorno si spenda di più e si dia infinitamente di meno
La Regione evidente non solo quella cattiva gestione che spesso si traduce addirittura nella mancanza di una vera contabilità che è premessa per il controllo della spesa e della sua buona destinazione
Ma soprattutto
Un sistema antica antico fondato su ospedali generalisti marginali pericolosi io l'ho detto prima ad una signora che mi ha avvicinato per un ospedale vicino alla sua porta di casa
Io quel giovane quel giovane siciliano non doveva essere portato in quell'ospedale anche se fosse stato aperto
Un ottimo servizio di emergenza urgenza lo doveva portare
Nel migliore il luogo capace di dare per tecnologia risposte
Professionali interdisciplinari migliori dare la risposta più idonea a quel bisogno acuto
Allora questa riorganizzazione deve esaltare i servizi territoriali
Di servizi territoriali di prevenzione di diagnosi precoce post-acuzie di riabilitazione di assistenza domiciliare i non autosufficienti come sono nelle regioni più efficienti se si è fatto lì si può fare anche qui
E c'è un modo per farlo introdurre la deterrenza
La deterrenza del commissariamento la deterrenza del disvalore del fallimento politico sulla sanità
E il passaggio ad una fase invece di riconversione non per razionare le prestazioni ma per razionalizzarlo e portandoli a livelli più alti delle Regioni che già conoscono questa qualità
Questo percorso possibile anche rapide guardate che una Regione del Mezzogiorno io adesso non voglio esplicitamente citarla ci sono stati segnali molto incoraggianti che fanno intendere una cosa
Che il federalismo fiscale sei introdurrà la regola del fallimento politico funzionerà cos'è il fallimento politico
Se l'amministratore regionale supera indicatori di Bilancio come accade per il per l'amministratore di un'impresa di una società privata deve fallire portare i libri in tribunale in questo caso invece i libri vanno portati al popolo elettore con ineleggibilità degli amministratori falliti
Qua essa deterrenza farà la differenza e farà lievitare
Una classe dirigente non mancano certo l'intelligenza in questo territorio non manca certo il capitale umano in un da quelle regole del gioco che possono riorientare rapidamente il circolo vizioso in un circolo virtuoso vi ringrazio
Ringrazio il ministro Sacconi per questo suo intervento lucido
Cosa
Lei sa che ho già incontrato una delegazione dei precari della scuola che a questo tema è stato dedicato oggi il Consiglio dei Ministri
E credo la prossima settimana sarà adottato un provvedimento che è stato già annunciato i cui contenuti sono già scritti
Io ho incontrato una delegazione i suoi colleghi credo gliel'abbiano riferito se non lo hanno fatto il pregherò di farlo ma vedrà i giornali di domani riportare notizie concrete vere quelle notizie concrete che spesso gli amministratori questo territorio non vi danno
Va bene allora io ringrazio il Ministro Sacconi per questo suo intervento lucido appassionato devo dire che ho avuto vari spunti
Prezzo riconosce un po'nel soggiorno e quindi
Credo che gli stimoli che gli ha dato siano molto importanti sentendo lo presento parlare dell'emersione parla del sommerso le venuto in mente
Una frase che diceva Max visto all'interno Pisanu chi diceva sempre che il più grande problema del Mezzogiorno da sporcare il foglio bianco del giovane disoccupato meridionale
Cioè fa di un curriculum cioè ben tre qualcosa su quel cunicolo per cominciare a lavorare
Perché non possiamo tollerare che a pagare il primo stipendio sia la camorra quindi questo è un problema serio cioè senso dare la possibilità
Questore ma cos'è civile
Forte cioè dare una possibilità di accesso al mondo del lavoro quindi con regole
Che
Parlando di precarietà non precarizzato ma dando l'opportunità sopra ma riguarda anche molto Alice quanti sono i giovani meridionali
Bravissimi si laurea costituisce lo recavano fare ricerca fuori fanno dove in Paesi dove c'è un diciamo delle borse di studio come dire che non danno garanzia per il futuro a tempo indeterminato ma consentono di cominciare a fare ricerca
I così come poi
Ripetuto lo dico questo perché voleva la parola Renata Polverini che penso che
Come segretario generale UGL può dare una risposta su questo tema è proprio l'emersione provate sommerso il problema delle regole
E anche il riferimento che ha fatto il Ministro Sacconi alla diciamo la compartecipazione degli utili dove c'è una gran polemica nel senso che
Dice non essendoci utile a dividere inutile parlarne tanto però il riferimento che ha fatto il ministro ha fatto che è più facile o per i lavoratori lavoro
Come dire una condivisione di questo obiettivo
In un momento di crisi quando appunto non c'è una distribuire che in un momento di
Come dire di
Di grande ripresa e di grandi utili penso che su questi due temi ovviamente su tutti gli altri che devono affrontare
Penso che la Polverini ci possa dare un contributo importante grazie
Intanto
Intanto buonasera a tutti
E ringrazio
L'onorevole Mastella per all'opportunità che mi ha dato di partecipare oggi a questo importante dibattito su un tema che ha in me nel bene o nel male
Questo è stato è un po'dato a tutti noi italiani e la
Possibilità di leggere le cose più svariate io dico sempre che purtroppo per fortuna ovviamente quando non c'è un fatto di cronaca poi ci troviamo tutti gli anni a rimettere in discussione questioni importanti quest'anno lo abbiamo fatto
In qualche modo additando il Mezzogiorno rimettendo al centro della discussione con un termine un po'anacronistico
Quello che è
Per quelle che sono appunto le gabbie salariali ma partiamo intanto da quello che diceva che chiedeva il moderatore riguardo l'emersione
è evidente che la questione dell'emersione del lavoro nero è il primo dei problemi del nostro Paese ed in particolare di questa parte del Paese
Noi possiamo discutere di tutte le altre questioni ma se non tiriamo fuori quella parte di economia sommersa che troppo spesso la gola e governata non dallo Stato non da imprenditori ma evidentemente da associazioni di altro tipo noi potremmo fare
Tutte le discussioni che vogliamo ma non andremo da nessuna parte
Anche riguardo
La questione che il ministro in qualche modo alla quale il ministro ha già risposto che riguarda Hilla precariato io vorrei dire una cosa che ho visto in questi giorni i
Gli insegnanti ma non solo perché la nulla quaestio del precariato della scuola non riguarda soltanto il corpo docente ma riguarda tutte le categorie impegnate
Nella scuola chiamarli precari a mio avviso è un po'come dire forse non è il termine giusto
Queste sono persone alla quale lo Stato ha chiesto un grande impegno un impegno che hanno dato
Soltanto gli ha sostanzialmente impedito per tanti anni di avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato e da rinnovato di anno in di annoia in hanno un contratto
A tempo ma che nei fatti ha prodotto anni anni di impegno nello stesso settore ora io
Non voglio dire nulla riguardo
Il provvedimento che è stato fatto né riguardo alla riforma del ministro Gelmini e del ministro Tremonti ma è indubbio che a queste persone una risposta va dato qui parliamo di persone
Che non hanno lavorato nella scuola per un anno per due anni ci sono persone che noi chiamiamo precarie ma che lavorano ormai da vent'anni questo è il punto noi a queste persone una risposta dobbiamo darla non possiamo lavarci le mani
E non possiamo a mio avviso nemmeno anche se lo dobbiamo fare temporaneamente per dare una risposta immediata
Dire
Che entrano in un sistema di ammortizzatori sociali dal quale poi non sappiamo come e se usciranno come e se rimarranno impegnata in questo settore tra l'altro le famiglie italiane stanno scegliendo nella par nella maggior parte delle Regioni
Il per i propri figli evidentemente il tempo pieno quindi io credo che anche i conti che sono stati fatti rispetto agli esuberi che conti alla mano in qualche modo la norma
Evidenziava poi alla fine invece saranno diversi perché per esempio nel Lazio la guardavo ieri ma credo mi è stato detto quasi in tutte le regioni d'Italia la maggior parte delle famiglie oltre il novanta per cento ha scelto il tempo pieno quindi è chiaro che se si pensava ad una riduzione delle ore perché sono stati introdotti nuovi moduli
Evidentemente conti non tornano quindi io penso e siccome siamo alla vigilia
Dell'anno scolastico e siccome non ci aspetta un autunno sereno perché abbiamo tante aziende che già stanno su fruendo di ammortizzatori sociali tanti precari del privato che sono comunque stati espulsi
Dalla mercato del lavoro ecco trovare una soluzione per la scuola che credo sia assolutamente necessario
Perché è evidente che poi di fronte alla disperazione perché di questo si tratta
Di persone che comunque hanno una famiglia da mantenere e che hanno un mutuo da pagare che hanno i bambini da mandare a scuola ogni reazione che a noi sembra un po'evidentemente esagerata in realtà poi risulta assolutamente giustificata
Quindi su questo io credo che va fatto uno sforzo in più
Non perché
Come ho sentito l'altro giorno partecipando alla festa del Partito Democratico a Genova un precario della scuola cioè il numero dei precari della scuola e superiore a tanti altri numeri data dei tanti precari perché è evidente
Che un precario di un'azienda privata bare un precario della scuola questo evidente dietro c'è una famiglia dietro ci sono dei bisogni ma perché è chiaro che tante persone in difficoltà possono rompere
Quel clima che tutto sommato abbiamo cercato di mantenere rispetto alla grande alla grave crisi che stiamo attraversando dico questo perché perché di fronte alla questione introdotta
Del del lavoro nero
Di fronte alla questione tante persone che stanno perdendo il posto del lavoro del lavoro di fronte a una parte del Paese cioè il Mezzogiorno d'Italia che non vede arrivare delle risposte non da adesso da troppi troppi anni né dalla classe dirigente
A volte territoriale ma tanto meno da quella nazionale io credo che tutte le discussioni
Che abbiamo messo in cantiere questa estate beh insomma diciamo che al di là di farci passare qualche ora sotto il caldo a Long sotto rom sotto l'ombra dell'ombrellone evidentemente non non valeva la pena di tirarle fuori
è chiaro che
Noi abbiamo sottoscritto lo dice lo ricordava il Governo un nuovo sistema per rinnovare i contratti i contratti difficili perché abbiamo visto
Già con due rinnovi dei principali contratti nazionali quello metalmeccanico e quello degli alimentaristi che c'è stato uno stop prima delle ferie perché non è uno scherzo sottoscrivere un accordo sulle regole senza la firma di uno
Dei sindacati dei sindacati maggiori però noi dell'UGL abbiamo sottoscritto quell'accordo con uno spirito diverso
Perché noi sappiamo ce lo dicono tutti che in questa parte del Paese non ce lo deve dire la lega
E non servono le gabbie salariali si guadagna molto meno di quanto non si guadagna nel nord dei fatti è già così perché il secondo livello di contrattazione che già esiste
Ma esiste al nord esiste nelle grandi impresa infatti Della Valle lo fai a volte fa anche delle fughe in avanti
Da solo non è esigibile dalle dai lavoratori e dalle lavoratrici del Mezzogiorno di tali da prodotto negli anni una differenza salariale importante proprio perché il contratto nazionale
Ha comunque salvaguardato i salari in questa parte del Paese ma il secondo il secondo livello non non è stato possibile metterlo nella disponibilità dei lavoratori lo abbiamo sottoscritto quell'accordo con questo spirito e non con altro spirito
Ne vogliamo premiare la produttività vogliamo dare
Ai lavoratori anche
Quella marcia in più che evidentemente viene dal sapere che lavorando di più producendo di più si hanno maggiori salari
Però è chiaro che non sono questi cioè non è soltanto questo
Quello che potrà dare una risposta in termini salariali alle persone lavoratori e tantomeno la propria dare in questo in questa parte del Paese lo dico perché noi
Come organizzazioni sindacali e come imprenditori forse ci siamo assunti una responsabilità maggiore di quella che in realtà c'è rispetto a quella distribuzione del reddito
Della quale il Ministro Sacconi parlava
In questa parte del Paese al di là di
Applicare questo accordo uscendo dalla crisi per dare maggiore salario perché io spero che si vada in quella direzione ci sono altre questioni alle quali noi non possiamo dare una risposta
Perché questa è una parte del Paese che indietro dal punto di vista infrastrutturale ma io per infrastrutture dico anche recuperare quel senso di legalità e quella sicurezza che in questa parte del Paese penalizza anche gli imprenditori
Io ho sempre detto da sindacalista
Che non me la sento di dire ad un imprenditore divenire in alcune zone del Mezzogiorno arrischiare non il capitale molto spesso la vita
Cioè ma di che cosa parliamo qui ne potremmo fare tutti gli accordi che vogliamo ma se non c'è lo Stato che ritorna con la sua presenza e con la sua convinzione e in questa parte del Paese c'è la parte buona che va tirata fuori per farla prevalere
A quella cattiva io non credo
Che il modello contrattuale potrà dare grandi risposte
Come credo anche che bisogna dare risposte sì
A quelle famiglie che lo stesso Ministro citava
Ma dare risposte concrete non si può guardare alla famiglia solo nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo perché la famiglia sta rispondendo come tutti dicono in termini di ammortizzatori sociali
Questo lo stanno scoprendo tutte le famiglie d'Italia nel Mezzogiorno lo sapevano benissimo perché la famiglia è quella che interviene laddove ci sono le difficoltà
Se vogliamo premiare quel nucleo familiare che ha risposto e che ha dato anche in termini di risparmio
Privato no a questo Paese una carta in più da giocare rispetto agli altri Paesi dell'Europa noi dobbiamo investire anche
Con insieme alla federalismo fiscale io non credo che sia in conflitto noi dobbiamo stabilire che in questo Paese la famiglia viene premiata dal punto di vista fiscale dispetto Ai componenti del dubbio familiare
è inutile continuare ad utilizzare questo sistema fiscale che premia l'individuo che preme reddito individuale siamo non siamo convinti che la famiglia un bene prezioso e va salvaguardata o lo stesso ministro quando parla di accrescere il capitale umano
Come facciamo
A mettere nelle condizioni le famiglie italiane le donne italiane di lavorare di fare i figli
Io credo attraverso un sistema di
Ridistribuzione fiscale che premi la famiglia anche perché al di là della carta acquisti molto spesso le tante misure che vengono messe nella disponibilità delle persone delle famiglie
Sono difficilmente intercettabili nel momento in cui lo Stato fa una scelta di campo guarda al soggetto fiscale
Come cioè al nucleo familiare evidentemente tutto più se ci sono tante le questioni da mettere da mettere in campo anche rispetto alla
Speranza se vogliamo dargliela e io credo che dobbiamo assolutamente dargliela ai giovani ed in particolare i giovani preparati e virtuosi di questo di questo Paese quindi io credo che sono tante le questioni al di là dei dibattiti che abbia in cui ai quali abbiamo assistito in questo
In questa in questa in questa estate guardate sulla partecipazione
Cioè il modello contrattuale le nuove regole di modello contrattuale che noi abbiamo sottoscritto vanno nella direzione di far partecipare i lavoratori aiutini delle imprese perché altrimenti di quale distribuzione
Della produttività parliamo il dibattito con gli imprenditori non è su quello
E neanche all'interno del Governo e su quello perché il Governo ha sottoscritto quell'accordo non soltanto come garante tra gli imprenditori e i lavoratori ma anche in qualità di datore di lavoro nella pubblica amministrazione io credo
Che
La discussione non credo l'ha ribadito anche oggi il presidente Marcegaglia in un'intervista a Panorama e laddove alcuni di noi e io mi metto tra quelli è convinto che non dobbiamo soltanto partecipare agli ultimi anche alle decisioni dell'azienda lo dico
Perché il ragionamento del ministro mi convince quando dice che in un momento di crisi no si può strappare al datore di lavoro una
Possibilità in più di raggiungere questo obiettivo lo dico però se decidiamo anche perché qualche anno fa la boxe vaghe uscì da una crisi profonda perché i lavoratori che partecipano i comitati di sorveglianza scelse ero insieme datori di lavoro
Di penalizzare Azzi dal punto di vista del salario per mettere nelle condizioni l'azienda di uscire dalla crisi
E allora io penso che al di là degli utili una
Codecisione manca anche attraverso l'organismo di sorveglianza evidentemente non con l'ingresso nei consigli di amministrazione è sicuramente una una una buona un buon auspicio
Poi ministro parlare concludo perché se non rubo troppo tempo anche
Di
Contrattazione tarata sulle condizioni
Del territorio dell'azienda e cioè e questo non l'abbiamo già fatto cenno stiamo inventando nulla di nuovo a me questo Paese mi stupisce ogni giorno di più
Non stiamo parlando di cose come se fossero o no la soluzione arrivata improvvisamente chissà da quale esperienza
Europea quando in realtà sappiamo bene che per esempio lo stabilimento di Melfi quello che è stato ora siamo tutti in crisi speriamo di uscirne
Tra i più produttivi del sistema sia
è nato con un accordo sottoscritto tra i lavoratori le istituzioni e il Governo e l'impresa dove i lavoratori per tanti anni troppi
Aggiungo io tant'è che poi sposò in quella protesta che ricordiamo tutti come la primavera di ma di Melfi
Guadagnavano molto meno dei loro colleghi d'études di tutti gli altri stabilimenti d'Italia
Quella fu una scelta consapevole
Fatta con grande senso di responsabilità il problema è che poi dopo lunghi dopo dieci lunghi anni
Ancora a quei lavoratori in uno stabilimento che era il più produttivo d'Italia continuavano a guadagnare meno e si sono arrabbiati
Allora voglio dire non c'è niente da inventare
I salari come ho detto sono già differenziate io spero che questo nuovo modello porti in realtà dei salari più alti ma non è soltanto quello e potrà dare le risposte
E in particolare questa parte del Paese sia spetta sul resto io credo che ci sono le condizioni ad hoc
Valido ascoltato il ministro e questo mi ha fatto piacere nel sentire che si farà garante comunque il Governo il Ministero di
Abbi accompagnare
I datori di lavoro e e i lavoratori verso un avviso comune che sostenga comunque l'impianto legislativo che è in Parlamento speriamo insomma che da questa crisi dove di una cosa siamo tutti certi non usciremo
Uguali a come ci siamo entrati magari proprio le zone e
I soggetti in maggiore difficoltà possano invece trovarne un nuovo slancio grazie
Grazie a Renata Polverini
Valerio obbligo quando ha fatto riferimento alla voi sbagliate alla ai lavoratori venuti in mente
Ma cosa che spesso
Diciamo ricordo come dato storico sempre di quella stagione in cui
Si è mosso qualcosa nel Paese
I sopra tutto si è mosso il Mezzogiorno perché diciamo nel dopoguerra l'anno del miracolo economico
Un po'per una struttura che funzionava un po'perché c'era la volta di riscattarsi proprio delle persone che dopoguerra nasce la guerra con superbia affetti case hai voglia di ripartire
Quella stagione portò a quei quattro o cinque anni in cui mi sono è cresciuto più del nord Italia
Diciamo all'inizio degli anni a cavallo degli anni Settanta all'inizio detenuti mentre cinquanta prima cosa che
Trovare una volta io scrivendo
Murdoch conferenza del lavoro mille novecentocinquanta a Genova
Parlava di Vittorio con la CGIL
E io ricordo che non si riusciva a trovare un testo di questa Assemblea dove qualcuno mi aveva riferito di questo intervento e di Vittorio ma non riuscivo
A un certo punto mi pare adesso Nicola un professore di Modena
Non riesco a ricordare il nome comunque mi diede questo testo stenografico dell'intervento di Di Vittorio nel
Cinquantatré la cosa più bella stava in una parentesi perché Di Vittorio disse chiese pensiamo nel mille novecentocinquanta quindi la gente non è che stava così bene
Qui si partiva da una situazione veramente in difficoltà
E mi fece un intervento molto appassionato in cui a un certo punto diceva che se il Paese si muoveva davvero se dimostrava cui fatti di investire la di cultura meridionale di fare gli investimenti di dare lavoro loro erano disposti
A rinunciare anche a un pezzo questo ruolo salario
Che era già modestissimo sapete cos'è la cosa che mi colpì di più che lo stenografico quando lui dice questa frase di Vittorio tra parenti era scritto applausi
Applausi applausi applausi cioè nel mille novecentocinquanta a Genova
Non so quante migliaia di persone applaudirono questa cosa a te incredibile no che però di Cavallo diciamo un disegno una prospettiva che non si è realizzata perché se la Germania
Dell'est e oggi insomma ha fatto dei passi avanti l'inizio meglio dicevo che non era così centosei quesito molto di più di quanto l'Italia abbia dato al sud molto di più alto Germania Ovest la pace ma dell'est noi siamo ancora con un ritardo forte allora questo mi permette richiederebbe
A Gianfranco Viesti che assessore regionale
La Puglia ma insomma io francamente mi rivolgo a voi
Per
Come uno che veramente conosce Mezzogiorno che va studiato come economista di chiedere popoli rispondo alla domanda di base visto che ho fatto anche questa discusso storico per dire qual era la tensione ideale che spingeva
Un sindacalista là sopra tutto spingeva
Diciamo come dire una forza operaia credere in questa scommessa se questo Paese ancora unito i e che cosa si può fare perché lo diventi davvero magari crescendo e non invece come dire
Scendendo nel reddito nel lavoro
Grazie
Grazie grazie molte
Per l'invito e soprattutto grazie per la domanda che trovo particolarmente interessante sarà dei diversi pensioni diverse servizi diversi tale diversa
Siamo ancora una nazione la mia personale risposta e forse no o comunque lo siamo sempre meno
Nel senso che a mio avviso in corso nel nostro francese Paese un vero e proprio processo di secessione di divisione del Paese
Che avviene nell'ambito di una crisi molto profonda i cui effetti porteremo dietro per molto molto tempo
E che è dovuto in parte a diciamo atteggiamenti culturali sempre più un enti è sempre più accettati denunciava il fatto che un deputato al Parlamento dica che a Milano ci vogliono le carrozze
Per i lombardi nella metropolitana non può essere la solita battuta e diciamo è l'ingresso di un atteggiamento nel dibattito politico del nostro Paese che è posticipata culturalmente
Indietro verso o avanti verso periodi bui
Ma questa o
Distacco tra le due parti del Paese dipende anche a mio avviso e esprimo naturalmente le mie personali opinioni
Dipende anche da un'azione di politica economica molto interessante che ha avuto luogo nell'ultimo anno e alla quale dedicherò questo breve intervento
Diceva il Ministro Sacconi che questa azione di politica economica avvenuta con modalità nuove non c'è dubbio perché quello che è successo dell'ultimo anno è stata che e tutta la politica economica fatta dal Governo del Paese è stata pagata dal Mezzogiorno
Questo è avvenuto nel pieno della più grande crisi
Dagli anni Venti che ha colpito il Paese Astana totalmente aggravando notevolmente le conseguenze
E questa politica economica applica
Diciamo alla lettera il teorema ormai diffuso tra le classi dirigenti del Paese per cui la Spesal suddetta ANTA e tutta sprecata e quindi più si riduce questa spesa meglio è per tutti ma la cosa davvero interessante
E che questo teorema mai non è espresso soltanto dalla lega
E e il principale partito
Si potrebbe dire di governo vista la rispondenza tra l'azione dell'esecutivo e i programmi della lega ma è espressa
Direttamente dal Presidente del Consiglio l'intervista del Presidente del Consiglio il Mattino di Napoli del nove agosto scorso che ripercorrerò brevemente e traccia alcuni capisaldi
Del perché questo sta accadendo cioè del perché il Governo sta finanziando ogni sulla misura di politica economica gonna risorse dedicate allo sviluppo del Mezzogiorno
Riprenderò testualmente quattro affermazioni del Presidente del Consiglio la prima è che
Al sud è stata conferita una massa di risorse pari a centoventi miliardi di euro di spesa in conto capitale negli ultimi anni e cioè è il
La cosa che sentiamo dire molto spesso e cioè che il sud è inondato di risorse facendo sempre riferimento a questi numeri estremamente Rotondi questo non è vero
Se avessimo ancora un indicatore che pure il Governo di centrodestra aveva introdotto dalla precedente legislatura due mila uno due mila sei
E cioè la percentuale di spesa in conto capitale che va al nord al sud il suo dato dovrebbe avere il quarantacinque per cento di questa spesa in conto capitale siamo al trentadue
Dico se avessimo questo indicatore perché come voi sapete questo Governo ha cancellato questo obiettivo
E dunque nel DPEF non c'è più alcuna indicazione quantitativa di un colletto riparto delle risorse ma naturalmente sappiamo bene che la spessa pro-capite sia in conto capitale sia corrente e nel Mezzogiorno più bassa rispetto alla media del Paese e dunque nessuna sorpresa che il divario infrastrutturali o di servizi non si chiude
Dato che l'investimento complessivo che si fa per chiuderlo è più basso che nel resto del Paese e nessun problema come diceva Roberto Napoletano al fatto che non c'è il treno da Bari a Napoli quando le Ferrovie dello Stato negli ultimi anni investono l'ottantacinque per cento delle proprie risorse al centro nord e il quindici al sud
è evidente che questo non si può fare
E la dato che la spesa come dice il Presidente del Consiglio è enorme il Governo la poltrona mente tagliata
Per un ammontare che non è semplice Dusty male non mi fermerò su questo ma che intorno a venticinque miliardi di euro cioè una cifra con la quale si poi sarebbe potuto di Fatah e gran parte dell'attrezzatura
Vinto da struttura pubblica del Paese la dotazione del FAS è stata tagliata
La quota nazionale è stata destinata due fondi che sono stati praticamente
Ricombinare atti e a questo sì aggiungono tagli diverso sia ad esempio quello sui precari della scuola o quello sul finanziamento alle università su cui tornerò alla fine che contribuiscono alla stessa
Alla stessa obiettivo
E è interessante notare il dibattito sui di cui poi si occuperà la prossima tavola rotonda sul finanziamento pento all'università che ha venduto questi indicatori della ministra Gelmini
Come indicatori di qualità pensate che una per degli indicatori che il peso di più importante
E la percentuale di studenti che passa da un anno all'altro cioè un'università nella quale si promuove molto è un'università di grande qualità
E quei
Cioè diciamo il substrato culturale su cui avvengono questi interventi di politica economica mi pare che il Presidente della Repubblica
Autorità
Assolutamente imparziale e sulla cui autorevolezza ci sia poco da dire ben abbia detto quest'anno che il quadro del complessivo si chiama Quadro strategico nazionale
Degli interventi del mezzo soggiorno non è dato sapere se c'è più
O se
E adesso sia destinato a seguire un putto è semplice vuoto di strategia avverso il Mezzogiorno
Ma il presidente del Consiglio ci dice perché abbiamo fatto questo perché i fondi non mancano
Mancano i progetti
Questa affermazione e coraggiosa dato che tra i fondi tagliati vi erano un miliardo e seicento milioni del Panda scuola cioè di interventi
Per la messa in sicurezza il potenziamento infrastrutturale delle scuole chiedo al pubblico se le scuole di questa zona o della Campania hanno bisogno forse di qualche intervento di potenziamento di messa in sicurezza o no forse qualche progetto c'era
C'erano due miliardi di euro per il recupero dei siti inquinati un miliardo e otto per incentivi e contratti di sviluppo
Ottocento milioni per la banda larga settecento milioni per le fonti rinnovabili c'è un dossier di Confindustria
Che fa la lista delle grandi opere infrastrutturali che servono al Mezzogiorno e il Governo ha più volte sostenuto che servono grandi opere concentrazione delle opere
I progetti sono pronti l'alta velocità tra Bari a Napoli costa da tre miliardi e mezzo a cinque di cui non c'è neanche un euro naturalmente più disponibile
Sulla statale ionica si possono investire volendo fino a quindici miliardi di euro ma d'altra parte questa mitologia delle grandi opere trova un interessante commento
Nella relazione del marzo scorso del CIPE sulla legge obiettivo
Che è stata gestita per cinque anni nella
Con una lieve interruzione diciamo dall'attuale maggioranza la legge obiettivo prevedeva che la Salerno-Reggio Calabria la Salerno-Reggio Calabria è una grande opera nazionale
Realizzata dall'ANAS con fondi nazionali sarebbe stata finita nel due mila e sei adesso si prevede che sarà finita nel due mila tredici
E sono stati realizzati centosessantasei chilometri sui quattrocentoquarantatré disponibile la Salerno-Reggio Calabria dispone di risorse
Ma è interessante vedere che dei quindici interventi della legge obiettivo del due mila e due ne sono stati terminati uno che è un pezzo della salute della Salerno Reggio Calabria
Ebbene dodici su quindici hanno un livello di impegno
Superiore
Ben dodici hanno un livello di pena superiori al venti per cento che cosa voglio dire che c'è un parco progetti anche di grandi opere sterminato da realizzare nel Mezzogiorno che
Abbisogna di finanziamento diceva il Ministro Sacconi una cosa molto interessante giusta e cioè
Che per ridurre il peso della spesa ospedaliera bisogna realizzata in reti di servizi territoriali
Ma le reti di servizi territoriali non cadono dal cielo o non vengono da nessuna bacchetta magica vedete i servizi territoriali bisogna farli
Il così il Quadro strategico nazionale che citavo un attimo fa che è stato definanziato per circa un quarto delle sue risorse aveva ad esempio
L'ampliamento dei servizi di cura per gli anziani Ino residenze domiciliati e non più ospedaliere come obiettivo da realizzare mi pare molto difficile che questo si possa fare
Senza risorse la terza e penultima affermazione che intendo commentare del Presidente del Consiglio dice
Possiamo comunque il Governo ha preferito utilizzate per servizi e attività a beneficio di tutto il Paese fondi che sarebbero rimasti a lungo inutilizzati
Beh che questi fondi sarebbero rimasti inutilizzabili pende dalla volontà del Governo perché il Governo spende metà della spesa in conto capitale del Mezzogiorno
E dunque a tutte le leve per utilizzabili progetti di cui parlavo un attimo fa sono pronti e possibile investire immediatamente tenete presente che
Potremo discutere ma non lo faccio per esigenze di tempo
Su quanto siano utili o meno opere pubbliche
Come investimenti per lo sviluppo in parte sì in parte no ma certamente in un periodo di crisi nel quale la economia del nostro Paese va indietro tra il cinque il sei per cento diciamo forse fare qualche intervento in opere pubbliche
Sarebbe particolarmente utile ma questi soldi sono stati destinati a cose più utili mi pare già un passo in avanti perché alla fine di maggio il Ministro Tremonti aveva dichiarato virgolette
Per quanto riguarda i fondi pubblici niente è stato tolto e niente sarà tolto al Meridione è davvero bizzarro che il Ministro dell'economia non sappia che i suoi provvedimenti hanno tolto circa venticinque mila cinquanta mila miliardi di lire diciamo
Una cifra diciamo di una certa consistenza
Dove sono state destinate queste so questi soldi molti hanno detto
Abbiamo fatto bene a toglierli perché sarebbero stati sprecati in tanti piccoli interventi che invece sono state fatte delle cose fondamentali sono stati ripianati ripagati gli obbligazionisti dell'Alitalia
Sono stati destinati cinquecentocinquanta milioni alla dotta fazione dei frigoriferi
Sono stati destinati un miliardo e mezzo in tutto il Paese a far camminare i treni di Trenitalia che non ha più i soldi e naturalmente sono stati dati nel pieno spirito del federalismo fiscale
Centoquaranta milioni al Comune di Catania e cinquecento milioni al Comune di Roma di ripianare il deficit corrente di Bilancio
Cioè sono stati presi dei soldi per investimenti pubblici nel Mezzogiorno e sono stati dati a spesa corrente agli enti meno virtuosi del Paese
Su questa di questo curiosamente si è parlato poco questo è stato
Messaggero ha fatto qualche pagina ma
Non se ne parla molto
Come diceva giustamente il Ministro Sacconi bisogna comunicare fatti scusatemi se sono stato molto noioso con un po'di numeri ma diciamo sono numeri che forse hanno un certo peso di che si è parlato molto
Vede la quarta ed ultima affermazione del nostro Presidente del Consiglio che dice legare i salari ai diversi livelli del costo della vita
Tra sud e nord risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia questo è stato il grande tema delle state d'altra parte
Molti esponenti diciamo di questo razzismo antimeridionale ormai diffuso nel Paese
Ne scrivono apertamente uno dei più affezionati il Rettore dell'Università Bocconi che ancora l'altro ieri sul Sole ventiquattro Ore diceva che l'unica strada per far bene al Mezzogiorno e ridurre in termini nominali i salari dei meridionali
Di che cosa si parla bell'UGL ha prodotto un dossier molto interessante su questo tema si fa riferimento a uno studio della Banca d'Italia molto interessante che dice
Una serie di cose tra cui come ricordava
Opportunamente Sacconi la grande differenza e nel corso dell'abitazione
In realtà il costo della vita a parità di servizi
è assai difficile da stimare e tutto da discutere
Ma soprattutto sfugge l'ha ricordato la dottoressa Polverini molto opportunamente un dato di fatto e cioè che a questa
Apparente ipotetica differenza del costo della vita ripeto sulla quale ci sarebbe moltissimo da discutere
Perché lo stesso Sacconi riconosceva che in Sicilia il costo della salute e assai diverso da quello che c'è in Toscana
E dunque se vogliamo ragionare bene su una vita parità di qualità dobbiamo ragionare ben oltre diciamo semplici stime
Quantitativo e si trascura un fatto fondamentale appunto che la dottoressa Polverini ha già ricordato e cioè che i salari nel nostro Paese sono già differenziati tra il quindici e il venti per cento
Ma possibile che il Presidente del Consiglio molti autorevoli esponenti non sappiano questo
Ho forse diciamo parliamo
Molto più
In maniera molto più interessanti di salari di dipendenti pubblici è già perché noi abbiamo alle viste il federalismo fiscale il federalismo fiscale funziona sui costi Standard costi Stendhal sono dati da personale per il loro posto
E dunque se noi
Stimiamo che in Campania un insegnante dato che in Campania costa meno costa l'ottanta per cento del settantacinque per cento di quello che succede in Lombardia
Beh automaticamente la perequazione dei servizi avviene su questi livelli si sta innescando per così dire un'interessante discussione propedeutica
Alla politica economica dell'autunno ed è su questo che finisco
Finisco per esprimere dunque un ulteriore forte preoccupazione
Per come la politica economica nell'ultimo anno stia fortemente accentuando questa differenza fra le due aree del Paese ciascuno dei presenti
In questo splendido applicato alle sue idee politiche
Ma sorprende che entrambi gli schieramenti diciamo i la una discussione politica su questi temi sia molto debole naturalmente lo schieramento principale è quello che governa
Esso tende molto che all'interno dello schieramento principale quello che governa le voci che sollevi no questi problemi
Siano così deboli
Siano sia stato dunque è possibile fare questa politica economica apparentemente senza nessuna obiezione sostanziale
Che si annuncia con l'autunno beh con l'autunno si annunciano problemi dal punto di vista dell'economia lo ricordava da capo la dottoressa Polverini stiamo incrociamo le dita e stiamo molto attenti
Diciamo su una caduta dell'occupazione che ci auguriamo non ci sia ma che potrebbe essere sensibile nel Mezzogiorno c'è già
Naturalmente non essendoci diciamo misure rilevanti di politica economica a sostegno della domanda e ci sono diciamo proprio in questa occasione interventi come quello sui precari della scuola che sono disegno
è lecito dire
Esattamente opposto a quello che servirebbe e cioè sono interventi che tendono a ridurre
Servizi pubblici riducendo l'occupazione esponendo la poi tra l'altro se adesso leggeremo le decisioni del Consiglio dei ministri di oggi sempre a carico del bilancio pubblico
Perché se si
Innescano dei meccanismi tipo cassa integrazione per i precari della scuola lì si paga semplicemente per far nulla
Mentre invece prima a svolgevano uno ruolo importante
Nella servizio pubblico scuola insomma la discussione
Di autunno sito c'era naturalmente con il tema del federalismo fiscale che già si annuncia
Secondo me la polemica sul posto della vita di questa estate ne è stata il primo annuncio la grande offensiva giornalistico culturale secondo cui
Tutti i servizi pubblici nel Mezzogiorno costano di più cosa non vera la spesa sanitaria pro capite del Mezzogiorno e più bassa che nella media italiana
Costano di più
Rendono di meno è dunque un buon federalismo è un federalismo che taglia le risorse
E mette dunque attraverso questa bacchetta magica fa diventare tutto migliore meno di sorsi e meno risorse
E servizi migliori credo che di fronte a questo quadro ci sia dunque davvero e concludo rispetto alla vostra domanda
Non pochi elementi di preoccupazione rispetto ai quali naturalmente ognuno ha le proprie opinioni ha forse rispetto alle quali un po'più di discussione pubblica non ci farebbe male
Grazie
Ringrazio
Gianfranco Viesti penso
Voglio procedere sui numeri sono anche abbastanza
Diciamo impressionanti
Molte cose diciamo quando il problema che è una cosa l'investimento in conto capitale
Ma cosa di investimento e spesa corrente di Gela quando egli per esempio ricordo la stagione
La Salerno-Reggio Calabria solo un pezzo di intervento e quindi
C'è stata una lunga stagione della nuova programmazione che non ha come dirà poi prodotto una capacità parlo di Spitzer investimenti compresi Caputo capita e di velocità nell'investimento
Diciamo all'altezza della sfida io vorrei dare la parola Diego Della Valle dei dicendo come dire
Parliamo degli imprenditori diciamo più innovative e più coraggiosi quindi è anche giusto
Però avere i piedi molto ancorati sulla realtà cioè la realtà è
Chi
Non l'Italia cioè come dicevo all'inizio c'è una crisi globale di cui paghiamo il conto
Se non si doveva mettere i panni quali inizio perché panico non aiuta mai niente e dire anche da dove veniva questa crisi bisogna anche dire che
Anche le più ottimistiche previsioni
Prevedono che per tornare
Ai livelli del due mila e sette bisognerà aspettare due mila tredici quindi non è una cosa
Qui non è colpa a me non è colpa non è una norma colpa
Italiana è una colpa che vi ho detto a inizio due viene
Sentivo ieri che presenta conclusa francese parlava di settanta mila aziende parliamo di un Paese la Francia dove che dà quindi europei che ha una previsione di caduta dei pini inferiore a quella italiana allora io chiedo a lui come
Anche come imprenditore
Come vive diciamo come si prepara a questo autunno soprattutto che cosa significa può significare questo anche per il Mezzogiorno
Allora turno
L'editore si siano già tutti preparati
Da un pezzo nel senso
A un anno data da oggi proprio mi pare che fosse almeno quattordici o quindici di settembre
è stata la pessima giornata delle Borse americane che poi hanno trainato e hanno trascinato tutto nel panico
Più totale
Le borse di conseguenza anche l'economia reale e vera che forse non c'entrava nulla di tutto il mondo
Gli imprenditori insomma quelli
Che fanno questo mestiere seriamente hanno cominciato ad allora forse avevano cominciato anche qualche mese prima ad attrezzarsi per cercare di
Fronteggiare una crisi che nessuno si aspettava così profonda
Nessuno si aspettava che nel mondo della finanza internazionale
Ci fossero stati così tanti fessi
Pensavamo che fossero un po'come noi delle persone che lavorano qualcuno più bravo qualcuno meno bravo invece abbiamo visto che c'era proprio una
Lontananza dalle cose reali totale
è una spregiudicatezza che ha messo un po'in difficoltà anche l'artigiano che fa le finestre in questo Paese che ha continuato ad alzarsi alle cinque del mattino come fa da cinquant'anni e non ha capito per quale motivo doveva più o meno capitali di avere meno lavoro ma insomma oramai io credo che
La situazione sia di linearità
Al due mila sette non ci si tornerà forse neanche nel due mila tredici e credo sia più conveniente neanche pensarci a queste cose quello che si tratta di capire e come venirne fuori adesso l'unica variante
Di tante altre crisi è che questa arrivata
Inaspettata o anche perché
I grandi
Economisti io chi scrive di queste cose non ci hanno avvisato sul nulla e molti di questi stanno riscrivendo libri su cosa succederà nei prossimi cinque sei anni quindi per carità non li comprate
Perché non hanno nulla da dirci bene a questo punto voglio dire vediamo con le quali sono
Le due o tre cose che in emergenza si dovrebbero fare
Prima di questo punto l'azienda è un fatto
è vero è tutto vero
Se si può avere una soluzione coinvolgendo e i dipendenti a dividere un pezzetto di utile aziendale cose che saranno complicatissime molto più facile dirle che farne ma
Se nella sostanza
Tutto questo migliora la condizione di chi lavora e non peggiora la concorrenzialità delle aziende
E quelle italiane sono particolarmente penalizzate
Dal costo dalla manodopera perché renderle non competitive significa poi chiuderle e quindi significa non dividersi più nulla se ci sono soluzioni serie e non
Così
Con con diciamo da annuncio elettorale ben vengano valutiamo le discutiamone
Io faccio un ragionamento più semplice ma
Sono anni due-tre anni che veniamo qua e dice io dico sempre purtroppo le stesse cose potrà neanche rifarmi l'appunto che mi faccio arrivando qua quando lo scrivo ma alla fine
Alle buste paga
Degli operai
Che non arrivano a fine mese è chiarissimo sempre e tutti dicono che c'è bisogno di mettere a posto delle cose se voi andate ad analizzare
Oggi alla gente
Per vivere in un modo dignitoso dignitoso che non significa vivere bene significa soltanto tirare a campare
Io credo che con duecento euro al mese nelle buste paga di un dipendente più o meno gli si dà la possibilità anche di fare quelle tre cose e di permettere portare i figli al cinema
Le permettono magari di andare una volta mangia fuori sempre che abbia la mamma casa che nel frattempo ritiene i figli
Sempre che il padre ci abbia l'orto e dia una mano a casa quindi stiamo parlando del minimo del minimo ma com'è che non troviamo questi cento duecento euro da mettere in busta paga
Oppure quando troviamo la condizione
Di discutere con un sindacato che ha voglia di far star meglio gli operai e quindi e che difende giustamente le posizioni degli operai quel poco che si riesce a dare perché non mi pare
Che i contratti che si chiude non siano dei contratti perché in altri tempi venivano considerati buoni bisogna prendere del resto quello che passa il convento
Ma di quella roba lì di quel poco lì in tasca ai dipendenti dovranno ci va quasi niente perché tutto viene dirottato in quello che poi è
Coprire un ponte inefficienze nella gestione del Paese
Se si mettessero d'accordo che adesso non può più efficienti tanto da trovare quel denaro da mettere in busta paga che va in tasca e dipendente non penalizza
La concorrenzialità delle aziende perché non aggrava il costo del lavoro avremmo fatto il primo pezzetto di una cosa seria metterebbe noi in condizioni di lavorare
Senza aggravi ulteriori sulla competitività e già la competitività significa la chiusura di decine di migliaia di imprese piccole che purtroppo spesso sono quelle che pagano il prezzo più alto perché sono quelle meno strutturate
In un mondo che si localizza
E purtroppo si è globalizzato per davvero non a chiacchiere sono quelle che hanno pagato di più ma sono quelle che hanno delle famiglie che hanno anche ha lavorato di più quindi ci troviamo ad avere anche sotto l'aspetto dell'ingiustizia sociale
Gente che ha lavorato molto che va a casa perché magari si deve in qualche modo
Non toccare chi nella struttura di una grande macchina pubblica lavora bene costa di più facciamo questa roba qua intanto e queste robe qua metterebbero già una piccola pezza
Per quanto riguarda
Lo scenario
Prossimo gli indicatori
Macro
Ci dicono ci dicono che sono
Degli indicatori abbastanza tranquillizzanti i segnali micro che però sono quelli che
Sono sul territorio e quindi sono i veri sensori sono abbastanza preoccupanti io direi
Dato che non è
Una bagarre o una
è una diatriba politica qui si tratta di capire come va l'economia la politica non c'entra niente né di destra né di sinistra prendiamoci tempo fino a fine mese
Perché tra il venti e la fine del mese sapremo con certezza cosa succederà all'economia di questo Paese da qui a Natale
Ecco e quindi da quelle risposte cercheremo poi di capire ma intanto comunque vale quell'economia
Le buste paga di un operaio rimangono inadeguate le gabbie salariali se qualcuno che è bravo a fare queste cose riterrà che sono una cosa giusta non possono partire nel togliere ma devono partire secondo me nel dare
Quindi e poi vedremo cosa succederà anche in questo senso e io credo che le gabbie salariali solo in alcuni casi possono dimostrare
Che ci ha veramente un divario
Diciamo così di costo della vita e quindi se uno vive in un Paese marchigiano dove la famiglia c'ha l'orto in casa e ancora se la giostravano così sicuramente spendo un paletto meno di uno che sta a Milano se quando il figlio che studia quello di Milano spende un po'di meno
Quello marchigiano spendo un po'di più per mandarci
Io credo che alla fine le cose si compensino comunque lasciamo queste cose ai tecnici che quando son bravi riescono a complicare al modo tale che non ci capiremo più nulla tanto sono ragionamenti che andranno avanti un sacco di tempo
E resta il fatto che la gente a casa comunque
I duecento euro bustapaga gloria però l'impressione Fenoglio
Bene
Quello che possiamo fare noi imprenditori
è fatto le aziende abbiamo cercato
Le intanto le imprese che andava bene andava bene perché erano già dell'impresa attrezzate
Ma anche le imprese più piccole che spesso non hanno l'obbligo di capire qual è la macro economia perché quelli lavorano tirando su la saracinesca la mattina e quindi eliche lascio nel loro sudore nessuno le informate
Le associazioni di categoria non mi pare che abbiano alzato la bandiera rossa dell'emergenza dicendo attenzione che arriveranno momenti complicati quindi si sono ritrovati vittime di un gioco molto più grande del loro e delle quali non sono colpevoli questa situazione qua
Oramai per molte di queste aziende sarà irreversibile
Non facciamo delle finte non mi pare di vedere un sistema creditizio che sia corso al capezzale
Di questa aziendine che le stia a sentire che avessero ascoltare che gli dà una mano se lo faranno io mi auguro che lo dovranno fare speriamo che lo faccia in fretta perché il tempo è diventata la discriminante cioè mentre prima si parlava per degli anni
E si parlava di soluzioni che potrebbero più o meno arrivare io dico che da qui a novembre o si interviene subito con delle cose concrete un molte di queste aziende che sono la vera ossatura dell'Italia non le avremo più
Prima ho sentito parlare di Melfi
La Polverini diceva
Gli operai si sono tassati io non ho alcun capisco perché bisognava passare un operaio che andava a lavorare otto ore al giorno quando le fabbriche erano gratis le agevolazioni Roma mille bisognava anche abbassare lo stipendio che opera e allora
Per ottenere poi cosa che cosa
Il rischio che queste aziende potevano anche richiudere come è capitato dieci anni fa quindi secondo me
Ha una certa grande impresa che è avvenuto a lavorare nel sud negli ultimi trent'anni vi è stato dato molto più di quello che meritavano e loro al Paese non li hanno restituito nulla
Quindi
Adesso
Adesso si facciano delle cose per le imprese che in questi posti rimangono per le imprese che stanno sul territorio che non abbandonano il territorio perché qui hanno le radici ma bisogna farlo assolutamente in fretta io per rispondere a
L'introduzione del moderatore
Debbo dire che ho una grandissima preoccupazione perché secondo me nell'arco dei prossimi due o tre mesi
Molte imprese non gliela faranno proprio più annuncio dato tutto quello che avevano rimesso in azienda un po'di soldi risparmiati hanno ridato con garanzie alle banche i due tre appartamenti che
Tribolato sarà messi da parte non hanno più le energie per andare avanti quindi se il mercato poco poco non li seguano li stimola il guaio è matematicamente sicuro e ce la terremo risposta non tra vent'anni
A novembre
Allora se su queste cose si prendono
Alcune poche cose molto chiare e immediate si prendono
Diciamo così di petto forse non si salverà
Tutto ma
Si ridà un input a un Paese soprattutto si dà un segnale forte a tutta questa gente che basta un'alta dai mercati da troppo tempo che qualcuno comunque qualcosa per loro lo fa è innegabile io
Credo che l'Italia abbia un sistema bancario serio buono con dei banchieri che hanno dimostrato che
E non hanno fatto cose terribili tant'è che il nostro sistema bancario
è rimasto immune che soldi nelle banche italiane può dormire in mezzo a quadri guanciali adesso dobbiamo fare il passo in più che è quello di fare una valutazione generale di come aiutare
La piccola e media impresa italiana che è l'ossatura di questo Paese dedicandogli la stessa quantità di tempo che si dedica salvataggio di qualche grande imprenditore che invece se non venisse salvato sarebbe molto meglio
Quindi voglio dire fare un po'di cose di questo tipo riporta riportai Energia alla gente che lavora e guarda caso sono quasi sempre l'imprenditore medio e piccolo che lavora gomito a gomito con l'operaio
E si mette in condizioni l'agente di dire benissimo aspettiamo riproviamoci io penso che il due mila dieci sarà un anno ancora
Abbastanza difficile noi facciamo gli imprenditori quindi il nostro
Motore alzarci ottimisti tutte le mattine
Però dobbiamo essere dell'ottimisti realistica altrimenti riempire vuole file dei tribunali fallimentari io credo che se diamo una mano alle piccole imprese in questo modo e se i mercati ricominceranno a rispondere questo Paese che la può fare
E poi qui siete nel centro del sud ci sono uomini politici giovani che saranno il futuro del Paese
Ci sono sindacalisti giovani lo stesso ci sono uomini politici meno giovani anche se tentano di sembrare giovanilista che però nel sud nel sud
Vivono
E
Se
Gente come Mastella che ha fatto riuscisse a fare per il sud del dieci per cento di come amano questi posti io credo che
Ci sarebbe la soluzione a tutto bene allora dato che qui si sta a sud io credo che non vi dovete
Fare usurpare tutte le volte la dignità l'orgoglio perché venite sempre messi in mezzo dicendo che tutto quello che non funziona in questo Paese
Parte d'acqua mi pare una stronzata enorme quindi fatemi sentire
Fatemi sentire riprendere in mano riprendere in mano
La forza che avete perché la forza in questo Paese i politici dal contorno con i voti i vostri voti sono tantissimi e fatti in modo di darli anche a un mondo di gente trasversale né di denuncia destra sinistra
Qui avete un sud che ha bisogno di essere messo a posto che avrà fatto tanti errori ma che non ha fatti tanti di più di altre parti del suo Paese
E una classe politica che secondo me è anche disposto trasversalmente a fare un'operazione socio
Quindi
Per quanto ci riguarda noi facciamo il nostro mestiere siamo pronti l'impresa è pronta il mondo del sindacato debbo dire
Che ha capito perfettamente che c'è una situazione complicatissima e si sta comportando in un modo degno nel senso che
Cerca di tutelare quello che può ma non mi dà fastidio al manovratore sembra numeratore all'impresa
Quindi ognuno di noi cose così il Gran Premio pronto Alpi sto siamo dentro le automobili siamo allenati le macchine sono precise aspettiamo solo che torni verde ecco
Quando parte il verde facciamo partire però anche le macchine più piccole che sono state il vero traino dell'economia di questo Paese
Ringrazio
Rilevabile
Devo dire che diciamo fa qui riferimento che ha fatto
A questo sistema di piccole e medie imprese italiane che puoi
è un unicum ovvero di questo Paese
è un sistema che è un riferimento che risponda al cuore della questione economica
Italiana in qualche modo un diciamo anche la questione meridionale poi ma che hanno avuto sempre l'impresa in Italia devo dire che all'inizio si è citato dedita
Devo dire che a me non è diciamo nessuno di noi è stato immune dalla stagione in cui si diceva piccolo è bello
In realtà
Diciamo è vero che dentro l'impresa piccola c'è la vitalità del sistema prevedano però
La forza di un Paese fare diventare il piccolo medio e medio grande questo è
E quindi la una delle scommesse di oggi è proprio la capitalizzazione delle imprese forse in questo bisogna sostenere davvero non sbagliando ripresa sostenere che se continuiamo a sostenere imprese che approvano fuori mercato
Mi pare che facciamo veramente delle ore più grave visto che abbiamo poche risorse
Io credo che
Lasciato per ultimo Raffaele Fitto che che ministro per gli affari regionali e per le autonomie locali mi sembrava giusto che concludesse Luigi
Questo dibattito perché conosce bene il mio soggiorno a Roma Natura Regione importante facendo anche scelte impopolari
Diciamo una piccola provocazione siano ancora senso
Le Regioni a Statuto speciale o un molto meno come pensa Segretario nazionale rudere Clemente Mastella ma soprattutto oltre a questa provocazione vorrei che diciamo ecco come dire dando al Ministro Fitto
Benissimo una risposta se oggi ci sono ancora veramente le condizioni in questo contesto che oggettivamente difficile
Perché il Mezzogiorno comincia camminano poco le gambe sue e si riduca almeno diciamo il differenziale non è evidente che ci vuole la del tempo ma che insomma si veda un segnale di cambiamento là dove si può partire
Sì grazie direttore anch'io voglio rivolgere un saluto a tutti i presenti un ringraziamento all'amico Clemente Mastella per questo inviterà anche per il fatto che da quest'anno riprende questa festa io in passato ha avuto modo di partecipare altre volte quindi ci ritorno
Con grande piacere il tema discusso anche a diversi angoli visuali dal mondo del sindacato dell'impresa della politica penso che ci abbia consegnato anche diverse letture ritengo anche un prima valutazione importante quella di inserire questo dibattito sul sud che questa estate ha avuto una
Grandissima accelerazione
All'interno di un contesto più ampio il contesto più ampio quello che è stato ricordato da diversi interventi di carattere più generale frutto di questa crisi a livello mondiale che certamente pesa in modo drastico e decisivo anche rispetto a qualsiasi scelta è notizia di queste ore che
Sta per cadere caduto il Governo in Grecia su su queste motivazioni che c'è una situazione complessiva nelle principali nei principali Paesi democratici e quali
I Governi e vengono naturalmente associati in questo contesto di crisi si ritrovano in una condizione
Di enorme difficoltà penso a quello che è accaduto nelle scorse ore anche in Germania in un importante test elettorale e potrei continuare con una valutazione ampia rispetto anche da altre situazioni perché questa premessa
Perché io penso che il tema si di cui noi discutiamo dovrebbe avere per la prima volta forse un approccio sereno
Un approccio che metta da parte la logica di appartenenza e che faccia anche una diagnosi seria profonda che possa poi indicare anche una terapia sulla quale confrontarsi
La diagnosi però va fatta in modo adeguato e totale perché se ne continuiamo con delle diagnosi parziali cercando di attribuire responsabilità
A secondo di chi governa il governo del momento io penso che
Rischieremmo di andare ancora una volta fuori strada e di riproporre in modo asfittico e peraltro anche obsoleto e superato un dibattito nel Mezzogiorno
Fra chi e all'opposizione temporaneamente che rivendica maggiori risorse ettari governa temporaneamente che non è in grado di dare risposte
Senza porsi un problema di fondo che io penso sia
Il motivo principale è l'approccio su questo tema le modalità della qualità della spesa pubblica nel Mezzogiorno e anche le scelte fondamentali sulle quali ci si confronta
Io penso che il tema sia e lo dico lo dimostrerò anche cercando di portare un contributo anche numerico ascoltavo tanti numeri proverò a darle anche io qualcuno magari non
In forma autonoma cercando anche di ancorarli a di dati di fatto oggettivi
Non penso che i problemi del Mezzogiorno inizino da un anno a questa parte con un governo nel quale c'è un'alleanza particolare che penalizza il sud tutti sappiamo che non è così tutti sappiamo che i problemi sono storici strutturati
Il fatto che il direttore Napoletano abbia richiamato
Nel suo intervento iniziale un'esperienza positiva per una parte quella della Cassa per il Mezzogiorno
Di pescatore dimostra come ci sia stata una fase storica nel nostro Paese nella quale positivamente si operato su una serie di infrastrutture nelle quali la tempistica e quindi la qualità della spesa ha prodotto dei risultati molto utili e positivi
Io ritengo che ci sia bisogno di una riforma
Culturale nel Mezzogiorno d'Italia
Non sono assolutamente dell'idea di impostare il ragionamento sulla logica rivendica azionista
E penso che ci sia bisogno in modo molto sereno anche di una profonda autocritica su quelli che sono i meccanismi di spesa pubblica e di organizzazione della società che nel Mezzogiorno non vanno
Se noi non siamo in grado di fare un'analisi profonda chiara
Che dia anche la lettura dell'altra parte della medaglia anche quella che non ci piace
Perché nella lettura dell'utilizzo delle risorse pubbliche io potrei contrapporre
E apparire quasi e di un'altra parte dell'Italia e non del Mezzogiorno la logica sulle modalità di spesa pubblica perché
Se abbiamo ascoltato poco fa una rivendicazione di maggiori risorse io potrei porre alcune domande quante risorse europee messe a disposizione sono state spese
Con quali modalità queste risorse sono state spese e qual è la capacità di impegno quindi di spesa e di realizzazione di interventi sui quali noi parliamo
Ci preoccupiamo della quantità di risorse alcune di queste
Motivatamente tolte dal FAS per alcuni interventi e non può essere negato ma non ci poniamo una domanda qual è la percentuale di spesa della vecchia programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate
Perché porci il problema delle nuove risorse in assenza di un'analisi sulla TAV in capacità di spesa delle precedenti penso che sia un fatto assolutamente sbagliato così come penso non sia opportuno
Porsi solamente il problema della qualità delle spende la spesa delle risorse in campo sanitario se non poniamo alcune coincidenze che secondo me devono essere modificate
Qual è la quantità della spesa assegnata al mezzogiorno è un tema
Che va letto in modo direi Dario equilibrato non c'è dubbio ma va anche guardato ad un altro dato qual è la indebitamento sul fronte sanitario che oggi esiste nelle regioni del Mezzogiorno
Quale la percentuale di
Pressione fiscale di competenza regionale che viene utilizzata per pagare il deficit di una serie di sanità che non funziona e delle regioni del Mezzogiorno e qual è il livello per paradosso finale
Di
Cittadini del Mezzogiorno d'Italia che ha in queste condizioni al danno la beffa
Costituiscono una delle principali voci di spesa di Regioni del Mezzogiorno che la cosiddetta mobilità passiva vanno cioè fuori regione costando alla propria regione per ottenere quei servizi sanitari che non vengono prodotti al Mezzogiorno
E allora su questo io penso che ci sia bisogno di un'analisi molto profonda e serena se vogliamo realmente affrontare il tema del Mezzogiorno in modo completo se vogliamo indicare
Nelle dichiarazioni che in alcune circostanze sono assolutamente sopra le righe
Che alcuni esponenti della lega fanno per utilizzare quelle come argomento al quale appigli ARCI
Per non affrontare un'analisi serena e seria della situazione nel Mezzogiorno noi commettiamo secondo me un grosso errore e su questo penso che ci ha bisogno di una riforma profondamente
Culturale nel Mezzogiorno io sono convinto che il federalismo fiscale sia una grande opportunità per il Mezzogiorno
Perché inserisce due fondamentali meccanismi che sono la responsabilità del pubblico amministratore e affianco a questo anche la qualità della spesa pubblica
Sono due temi decisivi che nel Mezzogiorno d'Italia devono trovare un punto essenziale e fondamentale sul quale costruire anche una sbilanciare una nuova sfida anche per le classi dirigenti
Perché non è ipotizzabile non è immaginabile che su questo doppio livello non ci sia la capacità di compie delle scelte profonde di grande cambiamento che possano inserire anche un meccanismo nel quale mettere in campo una capacità concreta
Del pubblico amministratore diversamente la possiamo anche affrontare o continua ad affrontare la logica con una
Rivendicazione con un contrasto ma senza riuscire a fare un'analisi reale e soprattutto senza riuscire ad attivare un meccanismo che possa concretamente in profondità modificare la situazione al Mezzogiorno d'Italia
Su questo non c'è
La
Possibilità di arretrare rispetto ad alcuni elementi di rivendicazione
Su questo c'è bisogno di porre con forza alcuni elementi che possono realmente caratterizzare positivamente anche la difesa di esigenze e problemi del Mezzogiorno in modo particolare
Ma io penso che non sia possibile
Continuare con una logica che è quella di una lamentazione che addirittura sfocia lo dico senza mezzi termini in un tentativo che io non condivido che ritengo assolutamente un passo indietro
Clamoroso che quello della Costituzione addirittura di partitiche possono difendere una situazione territoriale
Io ritengo che ci sia bisogno invece di un'analisi profonda che soprattutto parta anche da una valutazione differente il Mezzogiorno cominciamo col dire
Non è un territorio omogeneo che può essere visto guardato nella stessa logica con la stessa modalità
Il Mezzogiorno a situazioni differenti al suo interno ed a situazioni che vanno valutate con logiche differenti il che vuol dire
Che non si può esprimere un giudizio negativo nel suo complesso
Perché se vi sono delle realtà delle Province dei territori che hanno compiuto dei passi in avanti vuol dire ci sono tutte le condizioni per poter sviluppare un'azione positiva e soprattutto per rappresentare in modo chiaro quelle che sono le differenze negative che ci sono anche all'interno di questo territorio
E su questo noi giochiamo una partita molto importante nell'ambito
Del rapporto col sistema delle autonomie locali nell'ambito della costruzione di un meccanismo completamente differente si è fatto cenno prima lo ha fatto il Ministro Sacconi al passaggio nell'ambito del
Provvedimento sul federalismo fiscale dalla spesa storica ai costi Standard è un tema fondamentale decisivo
E il tema decisivo è quello di riuscire a creare le condizioni perché
Nella rideterminazione dei costi delle prestazioni a dare un territorio ci possa essere da una parte l'aggressione dei gli sprechi che ci sono in questa direzione
La stessa prestazione senza una ragione non può costare tre volte di più di una parte del territorio non ce l'ha ragione
Ma al tempo stesso penso che sia legittimo giusto e corretto individuare delle forme che possano
Nella quantificazione dei costi standard e quindi dei migliori costi nella pubblica amministrazione individuare in modo concreto è chiaro anche
Quelle condizioni di difficoltà storiche che sono previste e che sono oggi uno dei punti fermi e negativi
Che caratterizzano nell'ambito dei
Si livelli essenziali delle prestazioni alcuni settori su questo io penso che ci sia bisogno di aprire un confronto
Con una capacità anche di guardare a quelle che sono le condizioni e le difficoltà che oggi vive il nostro Paese la situazione complessiva e
Colgo quel richiamo al quale
Ci all'entità che faceva poc'anzi Diego Della Valle
C'è quello di creare le condizioni per giungere al pit stop nel momento in cui scatterà il semaforo verde nelle condizioni adeguate certo
E poter far questo io penso che ci sia bisogno di una serie di interventi strutturali su alcuni settori fondamentali
Che possono recuperare le condizioni che possono mettere anche in campo soprattutto nel Mezzogiorno una classe dirigente che sia in condizione di affrontare su queste voci fondamentali
Quel miglioramento complessivo della qualità della spesa che penso costituisca
Il tema fondamentale e in questo senso penso che
Anche il richiamo che pocanzi il direttore ha fatto una domanda le regioni a statuto speciale certo anche questo è un tema
è un tema che abbiamo inserito all'interno del provvedimento che abbiamo varato sul federalismo fiscale che porterà ad una Commissione a livello nazionale che stiamo insegnando in questi giorni che dovrà determinare anche
Le condizioni perché
Alcune ragioni che
Storicamente hanno dato vita alla costituzione delle regioni a statuto speciale che hanno messo in campo delle condizioni
Per un trasferimento di risorse che obiettivamente sono spropositate
Rispetto alla condizione di partenza possono essere ridiscusse e inserite in quel ragionamento nel quale all'interno del miglioramento della qualità della spesa pubblica possano andare verso direzioni
Che possano dare quo dei le risposte sul fronte della spesa e della qualità dei servizi
In questo voglio inserire un altro elemento importante di considerazione più politico
La scorsa estate non questa che ci lasciamo alle spalle lo scorso anno del nostro Paese sembrava che venisse giù il mondo dal dibattito politico che si era aperto sul federalismo fiscale
Si parlava del federalismo fiscale e le polemiche anche le posizioni assunte portavano il nostro Paese ad una rappresentazione sul fronte del federalismo fiscale che spaccava in due il paese
Il provvedimento che il Governo ha varato che ha fatto poi una sintesi equilibrata delle diverse posizioni ha inserito quegli elementi di assoluta garanzia
Per l'intero Paese che ha portato il Parlamento alla quasi unanimità ad approvare il provvedimento del federalismo fiscale
Perché dico questo perché anche questa è stata e c'è stato un dibattito sulle gabbie salariali
Il dibattito di questa estate io lo ritengo un dibattito che ha evidenziato ancora una volta delle posizioni estreme ma dico che
Confermando anche le considerazioni
Del ministro Sacconi che non abbiamo un accordo sottoscritto con le parti sociali nel mese di gennaio l'anno scorso che anche sul tema dei salari da delle indicazioni precise
E in questa direzione non sono previsti alcun tipo di intervento legislativo da parte del Governo e anche su questo non ci sono quei rischi che vengono enfatizzati ingigantiti talvolta a me sembra
Che ci sia il tentativo o l'obiettivo di ingigantire
Temi di discussione che poi non trovano nell'ambito dei provvedimenti concreti una loro attuazione dello soluzione
Dico questo perché ritengo che nel Mezzogiorno ci sia bisogno
Tornando anche al tema centrale di questo nostro incontro ci sia bisogno di un momento importante anche di confronto sereno sulle
Scelte complessive devono essere realizzate e su questo ritengo che
Se riuscissimo ad uscire da una logica di contrapposizione e a guardare realmente e concretamente in modo positivo ai punti fondamentali
Che devono caratterizzare l'azione del Governo potremmo trovare anche un contributo positivo
L'intervento del Governo che si svilupperà nei prossimi mesi ha individuato due aspetti fondamentali il primo lo strumento con il quale realizzare gli interventi nel Mezzogiorno e allora anche su questo penso che ci sia bisogno di aprire un momento di confronto
Non è un tema che il Governo presenterà in modo autoreferenziale sarà un primo elemento importante sul quale ritengo si debba discutere
Le modalità per poter utilizzare degli strumenti che possano dare la possibilità al Mezzogiorno di avere anche nella tempistica nella qualità degli interventi la possibilità di affrontare i nodi fondamentali strutturali
La seconda questione e quella collegata ad un altro tema che oggetto anche di polemiche talvolta dirò niente invece io penso sia utile rilanciare
Ed è il tema dello strumento finanziario per il Mezzogiorno la banca per il Sud potrebbe essere io sono convinto che sarà uno strumento utile per intervenire concretamente su un altro degli aspetti fondamentali
Quelli del quello dell'accesso al credito che costituisce uno degli altri elementi di reale differenziazione
E di grave difficoltà anche soprattutto per le imprese del territorio su questi due temi io penso che ci sia la possibilità di riprendere i fili di un ragionamento
E anche di costruire
Un ragionamento che possa
Portare a delle soluzioni concrete
Chiudo con alcuni elementi di valutazione che io penso debbano essere inseriti nei nostri discorsi
Dei flash mila centonovantanove e nata un'idea di programmazione nuova comunitaria che doveva dare vita ad un programma di profondo cambiamento del Mezzogiorno del Paese
Non c'è da fare una critica quella fase quella fase fu condivisa dall'intero sistema italiano politico istituzionale e sociale
A quella fase non è seguito un risultato concreto se è vero come è vero che stiamo qui a discutere a distanza di dieci anni esattamente negli stessi problemi se non aggravati
Abbiamo oggi il dovere di prendere atto del fatto che siamo a due anni e mezzo dall'inizio della nuova programmazione comunitaria
La programmazione comunitaria due mila sette due mila tredici doveva iniziare da a produrre i suoi benefici a partire dal primo gennaio del due mila e sette
Siamo oggi
A
Settembre del due mila e nove ancora non sono stati iniziati i primi interventi collegati a questa programmazione e la percentuale di spesa di queste ingenti risorse è molto bassa in alcuni casi quasi inesistente
è un tema che noi dobbiamo portare l'attenzione sul quale intervenire nei meccanismi di spesa
Perché se continuiamo a difendere un meccanismo che non ha prodotto dei risultati ma continuiamo a immaginare che questo meccanismo possa continuare a produrre
Interventi che vanno in mille rivoli di spesa senza affrontare alcune questioni fondamentali noi continueremo a discutere di argomenti che non potranno dare una risposta al Mezzogiorno ad ora
L'alta capacità Bari-Napoli io penso che sia un paradosso
Che non trovi un minimo di finanziamento all'interno della programmazione comunitaria e dei fondi per le aree sottoutilizzate che si rivendichi il finanziamento di un intervento del genere con altre risorse
Quando contemporaneamente non si ha la capacità di impegnare spende le risorse messe a disposizione su questo io penso che ci sia bisogno di
Affrontare con grande chiarezza il tema
E soprattutto di intervenire rispetto anche ad alcuni argomenti di carattere strategico
Perché dopo il due mila tredici non avremo una fase nuova differente nella quale anche l'ampliamento dell'Unione Europea comporterà parametri modalità e quantità di risorse differenti
Oggi abbiamo un obbligo
Quello di mettere insieme in modo organico da e da finalizzare
Le risorse disponibili e dobbiamo farlo cercando di puntare a tre quattro grandi obiettivi che possono realmente incidere positivamente in questo contesto in questi tre quattro obiettivi ci raggiungo uno ultimo importante
Di cui spesso si parla e che è collegato invece ad un argomento fondamentale
Quello della fiscalità di vantaggio che può costituire realmente una opportunità per il Mezzogiorno
Cito una concretamente sentenza che recentemente la Corte di giustizia europea e rimesso in riferimento ad un provvedimento quel POR di una regione del Portogallo negando la fiscalità di vantaggio
E dicendo in modo molto chiaro che uno degli argomenti che può consentire l'attivazione di questo meccanismo perché noi sulla fiscalità di vantaggio abbiamo fare i conti con
La l'Europa e quello di dover attivare un meccanismo che possa collegare la fiscalità di vantaggio ad un federalismo fiscale che sia collegato alle competenze e ruoli delle Regioni
Su questo penso che sia fondamentale attivare un meccanismo che possa realmente e concretamente inserire anche questo argomento nel dibattito che ne abbiamo di fronte
Su questi temi io penso che ci sia lo dico con molta franchezza la necessità di confrontarsi serenamente questo Governo sta facendo tanto avrà fatto anche forze alcune scelte che possono essere migliorate
Ma sinceramente ascoltare un elenco di cose che non vanno
E rappresentare tutte le difficoltà e i problemi del Mezzogiorno in una fase di crisi economica mondiale associandole a un tema di carattere politico che caratterizza Alleanza di questo Governo non mi convince non mi convince la meridionale non mi convince da politico non mi convince da cittadino del MEF
Del Mezzogiorno mi convince molto di più invece la necessità di mettersi intorno a un tavolo e cercare nel soggiorno una volta per tutte di guardare a questa diagnosi profonda
Che tenga conto sia dei problemi strutturali fondamentali
Che costituiscono una carenza e delle mancanze complessivamente della politica nazionale per il Mezzogiorno ma anche una diagnosi profonda che faccia emergere in radice in profondità totalmente
Quelle che carattere quelle quelle problematiche che caratterizzano negativamente e che costituiscono anche elementi per i quali ritengo
Che ognuno di noi da amministratore impegnato
Nel sul territorio impegnato e differenti livelli da politico impegnato nelle istituzioni a livello complessivo nel Mezzogiorno deve portare con alcuni elementi anche di autocritica l'autocritica non guasta mai io penso che nel Mezzogiorno se la RAI
Siamo sul tavolo un'analisi profonda che metta al centro anche una autocritica rispetto alle cose che non vanno ai comportamenti da a cambiare forse daremmo un contributo serio e potremo costruire realmente un Progetto che possa realmente rilanciare il Mezzogiorno del Paese
Ringrazio il Ministro Fitto fra le nostre autocritiche meridionali c'è questo ritardo con cui concludiamo questa tavola rotonda vi preghiamo di rimanere chiediamo scusa ai lettori
Perché penso che sia molto interessante dibattito che verrà
Grazie a tutti
Usare