Intervista ad Arturo Parisi sulle divisioni nel Governo per la missione dei militari italiani in Afghanistan dopo la strage di Kabul

Ecco sull'Afghanistan la sentiamo l'ex ministro della difesa Arturo Parisi parlamentare del PD che
Sottolinea le divisioni all'interno del Governo Berlusconi
Lasciamo
Il Governo di qualche anno fa che ha operato con continuità e coerenza pur in presenza
Di voci diverse nella maggioranza qui le voci non tanto di governo
Perché quelle che abbiamo registrato sono come minimo accenti ma decisamente molto perché accenti posizioni che vedano
Sul
Distinti e per alcuni versi
Contrapposti esponenti di primo piano del Governo non eri
Il sangue che
Ci chiama a ragionare sullo svolgimento d'
Missione
Il il raggiungimento degli obiettivi del perseguimento dei fini
Quello che ci chiama ogni giorno ogni giorno a interrogarci sul fatto che i fini siamo
Raggiunti oppure no si allontanino o si avvicinino
Purtroppo il sangue
è una dimensione di tutte le operazioni di sicurezza
All'estero come all'interno del Paese a nessuno
Verrebbe l'idea di
Abbandonare la Campania in presenza di un attacco
Per la malavita organizzata o del terrorismo
A questo punto dove
Bisogna intervenire per
Adeguare se gli obiettivi non sembrano esser pienamente la portata della missione
Se c'è da migliorare qualcosa dove per esempio oggi dal Consiglio in Siria fuori l'ipotesi di
Confermare il ritorno dei cinquecento soldati italiani andati per le elezioni entro Natale
Da Washington però si sa che l'obiettivo è tutt'altro che aumentare la presenza di di truppe
Su
Dove si può in che direzione si può procedere
Ma noi abbiamo preso degli impegni
E
Il problema problema che e hanno di fronte e il mantenimento degli impegni che abbiamo preso
Io ritengo che così come l'abbiamo mantenuto in passato ci sono in condizioni dicono onorarli nel presente natura degli impegni che noi
Perseguiamo sono
Impegni che abbiamo assunto all'interno di una precisa missione che la missione AIAF
Che come dice
Il suo nome farla forza internazionali di assistenza alla sicurezza cioè aiuta pieno
Lo Stato afgano nascente perché riesca ad assicurare autonomamente quella sicurezza che al momento a difficoltà
A assicurare
In solitudine
E lo fa in nome di un mandato dell'uno
Il problema che hanno di fronte e quello del coordinamento tra le molte iniziative che sono in campo in Afghanistan
Sul piano militare mi riferisco all'altro rapporto tra l'ammissione a
Guidata statunitense la Enduring Freedom e laicità forte e soprattutto
Tra quelli
Che si svolgono sul piano militare e le molte che si svolgono sul piano civile
I talebani hanno fatto un centro azione il tecnicismo o comunque di un gruppo terrorista
Il problema per lei come ingaggio tende a fasce proposto come
Una questione tecnica prima le regole di ingaggio
Cioè la questione dei delle finalità
Tal senso oggi D'Alema propone una conferenza internazionale come momento in cui
Fare il punto
è una vecchia idea dell'Italia tra l'altro di recente riproposto la Germania Francia Inghilterra senza
Coinvolge la stessa Italia va al di là di di questi anche sgambetti diplomatici alle tre banchi molto
Una conferenza con chi
L'Iran potenza regionale anche l'Iran e
Con i talebani e si dibatte molto tempi anche del Governo Prodi
La necessità di riflettere nessuno lo svolgimento e la vicenda afgana perché in questo abbiamo
Parlare una ci sa che noi abbiamo sottolineato l'uscente dalla
Inizio dell'assunzione la nostra responsabilità
Da questo punto di vista l'obiettivo che allora ci proponemmo e propone Memmo e ancora attuale è evidente che
Le conferenze internazionali chiamano in causa un soprattutto
Gli stati i soggetti e i soggetti internazionali che sono le organizzazioni internazionali e gli Stati stessi
è evidente che una conferenza tanto più ricca quanto meno ne esce a coinvolgere
Il massimo di soggetti interessati alla all'aria
Che considerata