Parlamento, federalismo e unità nazionale

A tutte
Studenti e studentesse signore e signori
La conclusione del seminario due mila dieci ancora una volta l'occasione per uno sguardo retrospettivo e per una riflessione sulla perdurante validità di questa peculiare esperienza normativa formativa
Pure in un contesto tanto mutato rispetto al mille novecentosessantasette l'epoca della sua fondazione
A distanza di tanti anni possiamo dire che è rimasta intatta e vitale
L'intuizione dei suoi fondatori accanto a Silvano Tosi penso in particolare a Paolo Barile Alberto prelievi Giovanni Spadolini fra l'altro tutti l'abbiamo conosciuti quindi nel ricordare c'è anche una partecipazione particolare
Come vedete eminenti costituzionalisti
Grandi avvocati opinion maker uno storico che anche il giornalista e che si accinge a diventare protagonista della vita politica istituzionale del nostro Paese
Quella intuizione Colle che la nuova sede di riflessione sul Parlamento finalizzata a qualificare una ristretta selezione di giovani in vista dell'ingresso nelle dirigenze parlamentari nascesse come crocevia tra culture esperienze e sensibilità diverse
Che si incontrano si confrontano si arricchiscono vicendevolmente
Abbiamo ascoltato anche stamani due le Facoltà Scienze Politiche giurisprudenza che hanno
Collaborato per dar vita al seminario diverse le discipline accanto a quelle più propriamente giuridiche oggetto dei corsi
Molteplici le figure professionali e istituzionali che si confrontano con gli studenti con i borsisti
Così
Accanto docenti universitari fiorentini di altri atenei italiani e stranieri da oltre un quarantennio gli studenti hanno potuto incontrare dirigenti parlamentari giudici amministrativi componenti delle diverse Autority
Giudici costituzionali esponenti politici che hanno responsabilità nelle istituzioni in Parlamento e nel Governo
E io credo che proprio il confronto tra l'alta formazione accademica e questa esperienza sul campo declinata
E con dei vari punti di osservazione di intervento di ciascuno rappresenti uno dei profili più originali e qualificanti di questo nostro seminario
Nel trascorrere del tempo il mutare del quadro politico istituzionale è stato accompagnato e illuminato criticamente dalle riflessioni che si sono sviluppate in seno al seminario a sua volta se aggiornato lungo linee evolutive
Dal mio punto di vista tengo a sottolineare in primo luogo dal punto di vista perché voglio dirla Presidente Fini lo ricordavo prima in realtà ancora oggi la mia esperienza alla guida di una città di una Regione è come numero di anni ma siamo ormai vicini
Che precedente a quella più numeri più ampia di quella a livello nazionale e quindi tengo a precisare in primo luogo la stretta collaborazione che si è sviluppata e consolidata con i Consigli regionali
Anche la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali ha manifestato un sostegno all'iniziativa fiorentina lo sguardo del seminario dall'originaria impostazione focalizzata sul Parlamento se allargato mentre se studiare le trame complesse che leggono il Parlamento per un verso all'ordinamento comunitario per altro verso alla realtà regionale alla ricerca dei problemi comuni delle Assemblee elettive ai vari livelli
Esplorando né confrontando né le varie esperienze in questa prospettiva Consigli regionali a partire da quello della Toscana sono diventati accanto accanto alle Camere l'altro essenziale termine di riferimento del seminario
Come oggetto di studio come attivi portatori di esperienze come concreti sostenitori e infine come ospiti per lo svolgimento di stage di formazione offerti ai borsisti
Un profilo questo dello svolgimento degli stage presso le diverse istituzioni a conclusioni del seminario che è andato crescendo nel tempo che a mio giudizio potrà essere ulteriormente rafforzato naturalmente con le cautele
Che facciano sì di non dar luogo a ulteriori forme improprie di precariato di cui davvero nel nostro Paese non si sente il bisogno
Voglio anche ricordare come già faceva ora professor Caretti la collana dei Quaderni che ogni anno dal novantuno accompagna dal mille novecentonovantuno accompagna allo svolgimento del seminario e dall'imposta l'azione originaria che ospitava
I testi di alcuni tra lezioni più significative svolte in ciascun seminario anche quaderni si sono evoluti ospitando studi e ricerche monografiche
Sempre attinente temi del parlamentarismo e scorrendo nella collezione si trovano dopo i nomi dei padri fonda vi del seminario quello quelli dei più autorevoli maestre di giovani studiosi accanto agli interventi dei Presidenti delle Camere infine
Lo ricordava già il Magnifico Rettore
La autorevolezza e la rilevanza del seminario vanno sono servono a ricordarli da questo punto di vista il consolidamento che c'è stato nel suo ASS Setto nell'ottantacinque attraverso
La costituzione dell'associazione per gli studi alle ricerche parlamentari e più di recente il suo riconoscimento come centro di Ateneo
Per la ricerca e l'alta formazione
Ogni anno al seminario come ho già sottolineato si compiono anche approfondimenti culturali sui temi di attualità
Viene messo a fuoco il funzionamento del Parlamento i suoi regolamenti che i rapporti con il Governo e con le istituzioni europee soprattutto dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona con le regioni e con il sistema delle autonomie
Ciò mi consente a conclusione di questo mio intervento per ribadire in modo del tutto schematico alcuni miei convincimenti resto alcuni di questi ho avuto occasione proprio
Con il confronto con i borsisti a volte di portarla avanti
Io ritengo che le riforme istituzionali siano necessarie all'Italia
E siano oggi un aspetto di credibilità per le forze politiche collocate sia in maggioranza che all'opposizione e quindi le forze politiche devono riuscire a trovare punti d'intesa e la volontà di realizzarlo
Quando in elezioni come quelle regionali svolti si di recente
In Italia a differenza di altri Paesi l'astensionismo colpisce sia i partiti di Governo che i partiti di opposizione viene dai cittadini un segnale di malessere profondo che sarebbe il responsabile non cogliere
Ne esiste una contrapposizione tra riforme istituzionali e riforme del sistema economico sociale e del mercato del lavoro dia il tempo per le une per le altre sia per il Governo che per il Parlamento certo
Sugli aggiornamenti della Costituzione sulla riforma delle istituzioni che appartengono ai cittadini italiani non a questo a quella maggior sa del momento occorre un'ampia intesa non uno strafottente atteggiamento di prendere o lasciare né un atteggiamento diverso
Sui temi economici e sociali il confronto serio e costruttivo e doveroso sempre
E tanto più di fronte a una crisi la cui profondità lo vediamo anche in questi giorni richiede cambiamenti di regole di finalità di priorità per le prove sì ogni e anche per i consumi ma la convergenza pur auspicabile su alcune priorità non soltanto non è obbligatoria non può offuscare le legittime differenze di impostazioni programmatiche che sono il sale di una democrazia
La democrazia italiana
Ha bisogno secondo me di costruire un equilibrio tra valorizzazione del ruolo del Parlamento e di quello del Governo dopo che per una fase non breve
La centralità delle assemblee elettive aveva fatto premio sulle esigenze della centralità
Ma ormai da oltre quindici anni sono gli esecutivi
E gli esecutivi a tutti i livelli nazionale regionale e locale ad aver assunto una funzione preminente che spesso rende subalterna e svilisce la funzione delle nostre Assemblee
Paesi che hanno pur tra loro differenti sistemi politico-istituzionali
Riescono a valorizzare i ruoli del Governo e del Parlamento dagli Stati Uniti alla Germania dalla Gran Bretagna alla Spagna quindi possiamo e dobbiamo farlo anche noi
La riduzione del numero dei parlamentari non per cavalcare o per cederà spinte populistiche che stanno minando il Paese ma questi darle sconfiggere le selezionando in modo più adeguato la classe dirigente
La differenziazione di competenze tra Camera e Senato non abbandonando la loro elezione a suffragio universale diretto da parte dei cittadini sono già io credo alla nostra portata
Registrano posizioni tra le forze politiche più vicine di quanto un incessante polemica politica generale faccia apparire
Sta procedendo io ascolterò volentieri Presidente Fini come come gli altri qui le considerazioni che le farà sul federalismo voglio dire solo che
Sta procedendo la riforma federalista ieri è stato approvato il decreto sui beni demaniali
Vi è una volontà politica ampia di portare a compimento questa riorganizzazione dello Stato è già una decisione presa
Ma non può essere fatto in modo superficiale senza tener conto delle risorse
Delle competenze attribuite del diritto di tutti gli italiani dalla Lombardia alla Sicilia a godere di quelle prestazioni fondamentali che realizzano l'uguaglianza delle opportunità
Il federalismo non può essere più se qualche volta lo è stato distintivo di un partito politico perché sarebbe ben misera cosa ridurla questo
è una riforma da attuare con serietà e rigore la Repubblica italiana lo dice la Costituzione una e indivisibile cos'sì con sacrifici e lotte si è costruita così a una funzione può avere una funzione in Europa e per l'Europa nel Mediterraneo
E l'Italia anche una grande capitale io credo che bisogna respingere come per primo sta facendo dandoci un esempio il Presidente della Repubblica Napolitano una denigrazione continua dell'Italia e della sua capitale
Perché questa strada non conduce alle riforme ma un degrado della nostra convivenza perché un popolo che non è unito nella mia chi ha storicamente nel patrimonio rappresentato dalle tappe del suo cammino diciamo dal Risorgimento alla Resistenza per prende le più recenti
Un popolo che non sente l'amore e l'orgoglio per la sua patria non è un popolo che ha un futuro
Il federalismo
Allora che deve essere riscritto nel nuovo Titolo quinto sulla base delle sentenze della Corte costituzionale
Non discende qui da noi dall'esistenza di una molteplicità di popoli ma dalla scelta di rendere il Paese più coeso moderno solidale promuovendo responsabilità e l'autonomia di Regioni e dei Comuni
E a questo proposito mentre noi dobbiamo attuare la riforma non si può non vedere la situazione di oggi
Nelle regioni e soprattutto nei Comuni alle prese non con semplici difficoltà perché la situazione questa è per tutti dalla crisi non è che può essere per lo Stato centrale per l'Europa e non per il comuni o per le province ma
Alle prese talora con una precarietà che è dovuta ad esempio alle entrate dell'ICI cancellate e non rimborsate completamente dallo Stato centrale
Dopo aver abolito questo che era un pilastro della nostra dell'autonomia impositiva dei Comuni allora ecco
Il federalismo nel quadro dell'unità del Paese può dare
Alla nostra democrazia più efficienza valorizzare le potenzialità dei territori prendendo cittadini più partecipi espandendo Querzè in so civico quella consapevolezza non solo dei propri diritti ma anche dei propri doveri che è una grande virtù da praticare e da riscoprire
Infine
Io penso che la nostra democrazia e voglio dirlo qui in una sede autorevole di giovani ente mondo accademico non solo di università
Non solo scusate non solo delle autorità io penso che la nostra democrazia abbia assoluta necessità di cambiare la legge elettorale per le politiche
Il cosiddetto porcellum uomini del Parlamento lo allontana dai cittadini
Non potrà esservi secondo me un'ampia e positiva intesa sulle riforme di cui l'Italia ha bisogno senza un contestuale accordo per una nuova legge elettorale
Il bipolarismo cioè l'esistenza di partite di coalizioni alternativi per il governo del Paese è una condizione fondamentale per una democrazia moderna
Per duri il suo concreto funzionare è una conquista recente deve essere migliorato il bipolarismo non certo revocato
E io penso e rafforzarsi dei partiti e soprattutto di quelli che hanno maggiore responsabilità nelle due coalizioni potrà far venir meno quella contrapposizione con finora quel clima da rissa quel vocio scomposto che nasconde realtà l'assenza di progetti definiti e di identità positive
Ma il cittadino ognuno di noi con il suo voto deve poter scegliere e contribuire a far vincere una maggioranza di Governo no chiaramente proposta prima delle elezioni ma al tempo stesso deve poter decidere i propri rappresentanti nelle istituzioni
Questi sono due pilastri o se volete due criteri
E debbo sostenere l'approvazione di una nuova legge elettorale oggi non è così oggi con le liste bloccate conta soltanto la nostra con lo l'azione in essere la virtù che viene indotta non è quella di un rapporto con i cittadini e con i territori ma è quella casomai delle relazioni
Con i gruppi dirigenti con i responsabili dei gruppi parlamentari e dei partiti si rafforza allora quella autoreferenzialità della politica che il varco attraverso cui poi
Dilaga il populismo questa situazione a mio giudizio mortifica impoverisce la nostra vita democratica
Per questo mi auguro e questo
Deve essere un impegno primario che il Parlamento sappia nei tre anni che abbiamo di fronte e voglio accettare le condizioni per riforme posi dire per queste riforme che ho cercato di dire ma indispensabile secondo me che nasca anche una spinta forte dalla società che pretenda questo che pretenda questa svolta e per questo
Io ritengo che il mondo della cultura e dell'università possa esserne un protagonista autorevole e questo è l'invito che mi permetto rivolgere a tutti noi grazie
Ci vuole pazienza all'autorità signore e signori desidero innanzitutto ringraziare
Il vice Presidente del Senato Vannino Chiti per le sue parole che condivido in larghissima misura
E uso questa espressione anziché
Misura totale non certo per il riferimento finale la legge elettorale a scanso di equivoci
Ringrazio per l'accoglienza e per l'invito del Magnifico Rettore dell'Università di Firenze
I presidi e i docenti delle facoltà di giurisprudenza e Scienze Politiche il direttore del Centro per gli studi le ricerche parlamentari
Saluto il Segretario generale della Camera
Antico frequentatore di uno dei primi corsi del seminario
E i giovani studiosi che hanno frequentato
Esaminare in questa
Ci sono davvero lieto di essere stato chiamato a svolgere la impegnativa
Lezione conclusiva del seminario del due mila dieci Parlamento federalismo e unità nazionale
E spero
Come è stato ricordato vista che da quarant'anni vi è una ininterrotta feconda collaborazione tra l'Università di Firenze le amministrazioni parlamentari spero di essere all'altezza di questo impegnativo compito
Come è noto
L'unificazione italiana di quella dalla Germania hanno rappresentato le novità più importanti
Negli equilibri europei nella seconda metà dell'Ottocento
Ah mentre la nascita dell'intero tedesco suscitò contemporaneamente timori e tensioni
L'Unità d'Italia venne accompagnata da un vasto consenso dell'opinione pubblica internazionale
Che in essa vide l'affermazione di principio universali quali il diritto all'autodeterminazione dei popoli e alla indipendenza nazionale uniti a processi di costituzionalizzazione e chi nascente parlamentarismo
Unità d'Italia offrire
Una
Esempio limpido di quello che potremmo chiamare nazionalismo liberale
Proprio perché a differenza della vicenda tedesca esso si caratterizzò almeno fino al mille novecentonove ventidue per l'assenza di aspirazioni egemonica
Una circostanza questa
Che fece emergere la capacità
Di conciliare l'obiettivo fondamentale dell'unificazione della nazione con l'affermazione dei valori della libertà e delle successive garanzie costituzionali
D'altronde
Fu immediatamente chiaro quasi a tutti che L'Unità tanto faticosamente perseguite realizzata era un bene troppo prezioso per essere messo a repentaglio inseguendo velleitarie ambizioni
La società liberale non nutre infatti aspirazioni di dominio assoluto
Non schiaccia la prospettiva individuale
Permette semmai l'avvio di una dialettica tra la cittadinanza intesa come appartenenza
Cioè orientata alla costituzione di un'identità civica e affidata al complesso dei valori e dei principi che ruotano attorno all'idea di nazione
E la cittadinanza quale complesso di diritti imputabili in primo luogo al cittadino che a certe condizioni anche allo straniero che risiede nel territorio dello Stato
L'esperienza dell'unificazione del nostro Paese costituì così un punto di riferimento per tanti Paesi dell'est la Polonia l'Ungheria Romania Passer dei Paesi baltici
Che proprio richiamandosi molte volte alla elaborazione teorica e all'impegno concreto dei grandi protagonisti del nostro Risorgimento hanno via via rivendicato il diritto alla autodeterminazione Carla indipendenza nazionale
Il più grande artefice di questa impresa il Cavour non solo fu sempre immune da qualsiasi tentazione di tipo C statistico ma riconobbe più volte nel Parlamento la principale base di legittimazione della politica del Governo
Affermando
In un famoso discorso alla Camera che la sola rappresentazione del popolo si trova in questa Camera
All'indomani della unificazione d'Italia fu poi una classe dirigente di formazione essenzialmente parlamentare
Come ha sottolineato in modo efficace Federico Chabod
A concentrare le proprie energie le proprie risorse nello sforzo per molti aspetti titanico di unificazione degli ordinamenti giuridici e quindi di conseguenza dei territori degli ex Stati tre unità
In questo modo
Si riuscì a costruire un'unica amministrazioni ed un unico esercito
A definire un sistema scolastico universitario comune
E anche a realizzare le prime infrastrutture soprattutto ferroviarie indispensabili per superare i vecchi confini che avviare il processo di unificazione del Paese in particolar modo lungo l'asse geografico North su
Fin da subito risultò però è evidente che questa vasta opera di aggregazione di unificazione
Avrebbe richiesto un impegno lungo e duraturo in considerazione soprattutto di forti resistenze al cambiamento che c'erano e
In ragione soprattutto delle differenze profonde esistente tra i diversi territori
Per queste ragioni
Nel rileggere oggi le vicende che contrassegnato nel complesso processo di unificazione
Non si può fare a meno di provare una fortissima emozione e per certi aspetti una profonda gratitudine di fronte all'in come abile opera compiuta dalle classi dirigenti post unitaria
Gli uomini che prima condussero il Paese all'unificazione e che immediatamente dopo l'ho governato lo governarlo settore interpretare al meglio sulla funzione che è propria di una classe dirigente
Vale a dire quella di delineare una strategia e di creare le condizioni per realizzarla senza limitarsi ad assecondare gli umori della pubblica opinione umori notoriamente sempre variabile
Senza farsi inibire da una sorta di scetticismo di fondo a fronte di imprese così grandiosa senza ridursi alla mera gestione della quotidianità
I festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia offrono pertanto
Un'occasione preziosa per richiamare l'attenzione di tutti ed in particolar modo dei più giovani sul significato dell'unificazione e sulla necessità di salvaguardare anche oggi questo il inestimabile patrimonio di valori
Combattendo tutti fattori di disgregazione ed in specie quelli non dichiarati e quindi in quanto tali assai più subdoli e più pericolose
Noi dobbiamo comunque dimenticare che l'impegno di esaltare l'unificazione
è stato rinnovato anche all'indomani della seconda guerra mondiale
Grazie all'esperienza dell'Assemblea costituente che riuscì a rinnovare e per certi aspetti a rafforzare il patto di unità nazionale tra le maggiori forze politiche
All'epoca non dimentichiamolo mai di diversa e talora contrapposta ispirazioni ideologico culturale ma non per questo incapaci di una sintesi feconda anche valoriale nel nome dell'interesse nazionale
Se si pensa a quel che accade nell'Assemblea costituente
E sì alla sì sì a chiara la profonda diversità di tipo ideologico culturale
Delle grandi forze politiche dell'epoca per non si può che apprezzare ancor di più quella lungimiranza e quella capacità
Che costituenti ebbero anche attraverso una sintesi che definisco valoriale ancor prima che ordinamentale
Questa capacità che ebbero di traguardare gli interessi di parte
Per orientarsi verso l'interesse nazionale interesse generale
è infatti proprio con la Costituzione repubblicana che l'unità nazionale è divenuta il valore fondante della forte articolazione delle autonomie territoriali
Unità
E sistema delle autonomie non possono infatti mai essere viste in contrapposizione l'una con l'altro
Ma rappresentano i polli all'interno dei quali trova piena realizzazione una delle dimensioni fondamentali di quel disegno pluralistico della nostra democrazia che
Fu previsto fin dall'Assemblea costituente e che ha
E che trovo immediata articolazione nella Costituzione repubblicana
E noto altresì ad una platea così attenta che
Deve essere elemento di riflessione politica anche oggi
Il fatto che seppur immediatamente previste nel testo della Costituzione le Regioni videro sostanzialmente la luce soltanto molti anni dopo con la riforma del mille novecentosettanta
Si deve comunque sempre tener presente che le caratteristiche più utenti che e più apprezzate
In quella che a me piace chiamare la italianità
Nascono proprio a ben vedere dalla ricchissima pluralità di identità di tradizione di città e TIR in Toscana fin troppo facile di territori che caratterizzano il nostro Stato nazionale
Questa diversità questa pluripiano pluralità di identità
Se non scade in un localismo vincolistico e miope rappresenta un patrimonio unico in Europa e probabilmente nel mondo ed è proprio questa diversità questa pluralità di identità
Che non può essere considerata se ripeto non scade nel localismo un fattore negativo
Bensì
Deve essere vista come fattore di arricchimento
Che fa della italianità un patrimonio inimitabile
Per questo è stato detto e condivido che soprattutto in questa epoca di competizione globale
A ben vedere il miglior marchio di cui dispone la nostra società consiste per l'appunto in quella plurima identità nazionale che si è formata nel corso dei secoli
E purtuttavia vero che il nostro Paese nel quadro europeo e quello che tuttora presente al suo interno le differenze più marcate per quanto riguarda riguarda il livello di sviluppo
Di tipo economico e la conseguente coesione sociale
Non a caso la questione della contrapposizione o del confronto nord-sud è questione tanto antica quanto ahimè ancora oggi non pienamente risolto
Proprio l'estrema varietà delle situazioni economiche o sociali riscontrabili all'interno dello Stato italiano
E la consapevolezza della necessità di trovare un più avanzato punto di equilibrio tra dimensione statuale realtà locali e scenari globalizzati
Ci devono indurre oggi a riproporre una nuova articolazione dell'unità nazionale in forma di federalismo e di rafforzamento dell'autonomia
Condivido al riguardo perché ha detto
Il presidente Chiti sul fatto che non soltanto alcune riforme sono
Ormai ineludibili ma che non si deve aver timore di avviare anche in Italia una riforma dello Stato in senso federalista
Ovviamente a condizione di garantire alcuni fondamentali valori e principi della prima parte della Costituzione
Siamo di fronte ad una nuova impegnativa sfida che riguarda in primis proprio l'unità sostanziale del Paese
Celebriamo giustamente centocinquant'anni dell'Unità d'Italia e al tempo stesso per una circostanza del tutto casuale siamo chiamati a fornirne una nuova interpretazione in chiave federalista
Oggi federalismo
Deve significare innanzitutto la riproposizione di una visione del futuro del Paese certamente nuova
Ma
Altrettanto certamente condivisa
Come se però fare i nostri antenati al momento dell'unità i padri costituenti al momento di ricostruirla in forma democratica dopo l'immane tragedia della guerra e ricordiamolo della guerra civile
è innanzitutto il Parlamento Massimo luogo della rappresentanza nazionale che è chiamato a farsi carico diffondere e racchiudere questi due eventi in una comune visione
E mi rivolgo i giovani studiosi del seminario di studi parlamentari ai quali criticata questa lezione per condividere innanzitutto con loro l'idea che il Parlamento è innanzitutto il luogo dove l'unità del Paese si esprime ogni giorno
Una unità che non si realizzano oscurando le differenze e marginali Sandi conflitti
Ma proprio l'opposto rendendo possibile quel libero ed ampio confronto pubblico tra diverse visioni del bene comune che il sale della democrazia
Come ho già detto grazie ad una significativa coincidenza significativa accanto quanto caso casuale
In Parlamento si incrociano i preparativi per l'anniversario dei centocinquanta anni di storia unitaria e la piatto percorso di attuazione del federalismo fiscale
Parlamento unità nazionale federalismo non è pertanto soltanto il titolo della lezione ma per certi aspetti l'imprescindibile concatenazione di concetti
Di cui dovrà essere terminata la vita parlamentare che politica nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Il federalismo
Può di certo configurarsi come l'assetto dei poteri più rispondente all'obiettivo di preservare di valorizzare la diversità delle culture e delle tradizioni delle diverse regioni d'Italia
Non a caso per certi per alcuni studiosi il federalismo costituirebbe addirittura l'estremo tentativo
Di salvaguardare l'essenza dello Stato in una fase storica in cui la sua forma esteriore tenderebbe a disperdersi
E se guardiamo per un attimo rapidissimamente anche ciò che accade al di fuori dei nostri confini nazionali in Europa soprattutto dopo il mille novecento ottantanove data
Che con la caduta del muro fa venir meno la contrapposizione è sta Ovest vediamo che forme di discriminazione di assetti statuali nazionali precedentemente acquisiti sono in atto
Anche in democrazie che fino a qualche tempo fa sembrano del tutto immuni rispetto a questo pericolo
E quindi non c'è ombra di dubbio che
Il federalismo può costituire come sostiene ripeto qualche studioso al riguardo come l'estremo tentativo di salvaguardare l'essenza unitario dello Stato
Secondo altri e personalmente mi trovo più in sintonia con questa lettura con questa analisi
Secondo altri deve invece essere interpretato come la miglior modalità attraverso la quale è possibile procedere all'adeguamento dell'ordinamento istituzionale
Nella consapevolezza che nei sistemi democratici contemporanei le società sempre più complesse non possono essere governate pienamente ed efficacemente soltanto dall'alto
E in base a regole rigidamente uniforme ma il buon governo presuppone al contrario un'articolazione che partendo dal basso avvicini le istituzioni al CIPE
E credo che si possa affermare che un assetto federale
Può offrire l'ulteriore vantaggio
Di promuovere un più elevato tasso di partecipazione politica la cosiddetta cittadinanza attiva di cui parlava la professoressa
La moltiplicazione dei centri di potere e la diffusione delle responsabilità di decisione politica consente infatti e cittadini di esercitare in modo più agevole il controllo sulla azione delle amministrazioni locali
Sono tutte argomentazioni che trovano un sostegno concreto soprattutto in riferimento ai profili di carattere economico finanziario
Per i quali non c'è ombra di dubbio che l'utilizzo delle risorse pubbliche sarebbe più agevolmente controllabile qualora vi dovesse essere una ridotta distanza attraente dispensa e soggetto passivo che quella spesa è tenuto a finanziare
Affinché ciò avvenga
E non prevalgano comportamenti opportunistici da parte dei governi territoriali comportamenti tali da determinare un incremento del volume complessivo delle spese piuttosto che un innalzamento del livello di efficienza
è tuttavia indispensabile che vengano attivate alcune essenziali che regola il Comune
Che vengano individuati efficaci sistemi per il monitoraggio
Che vengano predisposti idonei strumenti per consentire la comparazione dei comportamenti assunti nel concreto
In modo tale da responsabilizzare gli amministratori locali e favorire un effettivo controllo da parte degli amministrati
Nel caso italiano
L'evoluzione dello Stato in senso federale si colloca in uno scenario che contraddistinto sotto alcuni aspetti tra una grande varietà di situazioni e di livelli diversi di sviluppo economico e sociale
E per altri aspetti da a una articolazione dei poteri assai complessa
Va sempre ricordato infatti che coesistono nel nostro Paese più livelli di governo territoriale
Alcuni dei quali come i Comuni rispondenti ad antichissime tradizioni e con un forte radicamento nelle popolazioni di riferimento
Ed altri come le Regioni titolari di competenze anche legislative riconosciute direttamente dalla Costituzione
In altre sedi si è più volte discusso se per davvero ossia
La Regione
L'ente
Presso il quale il cittadino si sente più vicino o se al contrario il nostro non sia un federalismo di tipo municipale nelle sue radici assai più che un federalismo di tipo regionale e credo che in Toscana
E non soltanto nella vostra regione questa domanda di tipo culturale la retorico abbia un'unica e univoca risposta il cittadino si sente molto più vicino
Al gonfalone della propria città che alla istituzione regionale percepite in molti casi seppur dotata di funzioni legislative come un'istituzione di tipo burocratico amministrativo che di tipo identitario culturale
La complessità del quadro istituzionale e l'esigenza di non assumere decisioni in qualche modo affrettate
Suscettibili di mettere a repentaglio il patrimonio irrinunciabile dell'unità impongono di affrontare il tema quindi con
Attenzione e con una capacità di approfondire
Va ricordato che la legge quarantadue del due mila e nove
Sul cosiddetto federalismo fiscale che costituisce il risultato più avanzato del lungo lavoro di aggiornamento dell'ordinamento
Avviato dopo la riforma del Titolo quinto della Costituzione
La legge quarantadue dicevo si propone di realizzare
Entro un quadro coerente e non contraddittorio di regole condivise tra i diversi livelli di governo una coordinamento sempre più stretto tra i centri di spesa e quelli di prelievo
Coordinamento che dovrebbe auspicabilmente comportare una maggiore responsabilizzazione da parte degli enti nella gestione delle risorse ed è un obiettivo di fronte al quale io non vedo come si possa esprimere dissenso
Il modo il problema semmai poi e come quell'obiettivo viene raggiunto
A questo fine
Si prefigura
Nella legge quarantadue la sostituzione del criterio
Della cosiddetta spesa storica con quello cosiddetto dei costi standard e ciò per favorire una maggiore efficienza nell'uso delle risorse
La volontà di risolvere in termini qui liberati il nodo essenziale della gestione e dei criteri per il riparto delle risorse finanziarie disponibile tra i diversi territori e certamente una volontà lodevole
Ma è altresì evidente che al di là dei criteri di delega indicati nella legge quarantadue la bontà delle scelte che verranno effettuate dipenderà in particolar modo dei contenuti dei singoli provvedimenti attuativi
Che non possono essere elusi se si vuol davvero giungere al più sette efficiente e trasparente dei pubblici poteri nell'interesse dei cittadini e del pieno sviluppo economico e sociale
In questo scenario e lo dico
Con soddisfazione il Parlamento è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale attraverso l'apposita Commissione bicamerale
E va anche detto che
Dopo una prima fase senatore Chiti lo sa in cui il ruolo del Parlamento si pensava esaurito dopo l'approvazione della legge quarantadue essendo nella prima fase
Previsto che l'attuazione dei decreti fosse di competenza esclusiva del Governo
Condanna lodevole resipiscenza alle forze politiche hanno previsto che il Parlamento anche nella sede
Diciamo discendente del processo cioè dopo che vengono predisposti i decreti attuativi tornasse ad avere un ruolo centrale attraverso la costituzione di quella Commissione bicamerale attualmente presieduta dargliela onorevole la Loggia
Occorrerà
In quella sede la Commissione bicamerale dedicare all'esame dei decreti delegati il massimo scrupolo nella consapevolezza che sono in gioco valori fondamentali come la coesione sociale del Paese
Intesa
Almeno da me come garanzia di universalità nelle prestazioni essenziali da assicurare senza discriminazioni geografiche a tutti i cittadini della Repubblica italiana
Perché credo che questa sia la formula che meglio fa comprendere che cosa si intende quando si dice garantire la coesione sociale del Paese
Significa che lo ripeto garantire la universalità delle prestazioni essenziali che vanno assicurate senza discriminazioni geografiche a tutti i cittadini della Repubblica italiana
Una valutazione complessiva del lavoro sino ad ora ho svolto per l'evoluzione in senso federale del nostro ordinamento
è comunque un'impresa ardua perché il disegno del legislatore sia ordinarie che costituente per quanto riguarda il Titolo quinto attende ancora e per una parte non secondaria di essere concretamente attuato
Credo che si possa comunque dire in linea generale anche grazie allo sforzo interpretativo compiuto dalla giurisprudenza alla Corte costituzionale
Che si possa dire che si delinea un quadro per cui
Accanto ad un disegno complessivo sul riparto di competenze legislative tra livelli di governo Stato e Regioni senza tuttavia trascurare la dimensione tutt'altro che marginale anzi sempre più preponderante per l'Unione europea
L'ordinamento prevede in qualche modo ha già sperimentato forme e strumenti operativi di coordinamento a cominciare dalla Conferenza Unificata
Si tratta di sistemi di tipo non gerarchico e quindi propri di un assetto federale che in sostanza non implicano l'imposizione dall'alto di prescrizioni di natura statuale
Ma che passano attraverso una logica di cooperazione e di ricerca di accordi
Perché è un sistema così articolato e complesso possa ben funzionare e non c'è spazio ovvero non esaurirsi indispettire osé infinite mediazioni
è necessario però che il modello assuma al suo interno la logica della sussidiarietà sia in senso verticale che orizzontale e sappia fare ricorso a procedure tanto trasparenti quanto flessibili
Quello della sussidiarietà è infatti un principio dinamico la cui ispirazione di fondo consiste proprio nell'esigenza di limitare il potere statuale preservando il pluralismo che caratterizza la nostra società
Questa logica credo che possa risultare decisiva per canalizzare l'iniziativa privata e dei corpi sociali allo svolgimento di compiti di interesse generale
E per improntare i rapporti tra i diversi livelli di governo in una chiave di efficienza anziché di sovrapposizione e di potenziale conflitto
In questa prospettiva federalismo il principio di sussidiarietà non solo non sono in alcun modo in contrapposizione
Ma anzi nella sua accezione diciamo più evolute moderna il federalismo non implica una ripartizione rigide statica di competenze secondo regole giuridicamente prestabilite
Bensì un criterio mobile per l'allocazione delle competenze non esclusive a livello di volta in volta più appropriato
Si assicura in questo modo flessibilità al sistema
Evitando di restringerlo entro limiti astratti
E evitando altresì predefinito e le competenze prendendo anzi quest'ultime suscettibili di appartamenti e devoluzione in base e criteri fattuali
In questo scenario chiamiamolo così mobile il Parlamento può ha ragione rivendicare ancora una volta una sua funzione specifica che centrale e quindi un ruolo tutt'altro che marginale
Il Parlamento si caratterizza infatti sempre di più
Per la grande varietà delle istanze e degli interessi territoriali politici che in esso sono rappresentati
E anche se non è oggetto di questa lezione
Una riflessione sul mutato il ruolo del Parlamento
Dopo la
Finalmente avvenute ed unanime ratifica del Trattato di Lisbona si impone non soltanto agli organismi istituzionali ma spero si imponga quanto prima anche nel dibattito politico
Che anche in questo mi pare un po'lontano da quel che poi per davvero si muove a livello europeo e all'interno delle nostre democrazia parlamentare
Va ricordato che rispetta i Governi
E sono tendenzialmente sempre più omogenei
I Parlamenti dispongono infatti del valore aggiunto
Di poter presentare una articolazione di posizioni editi interessi legittimi assai più ampia rispetto a quello che avviene tradizionalmente
Se e confrontato con la compagine governativa
Nel caso del federalismo il Parlamento dovrà quindi vigilare
Affinché nella concreta attuazione dei criteri di delega non si creino discriminazioni a discapito delle regioni più svantaggiate anche perché
Dotate di una minor capacità fiscale
Le procedure parlamentari si stanno non a caso
Sempre più conformando e adeguando
Per valorizzare quella funzione di raccordo e ti coordinamento tra i diversi livelli di governance che uno dei portati più incisivi non soltanto della integrazione europea ma anche delle riforme apportate negli ultimi anni al nostro ordinamento
Non a caso una crescente importanza assumono nella prassi parlamentare tutte quelle attività istruttoria attraverso le quali il Parlamento dialoga con la società e acquisisse utili elementi di conoscenza e di valutazione
Il Parlamento si sta infatti attrezzando per collocare le singole decisioni nel quadro di una logica che sempre di più
Fa riferimento a politiche generali e complessive politiche in cui confluiscono le misure adottate a livello europeo con quelle proprie dello Stato e degli enti regionali e locali
Perché è un ordinamento giuridico possa dirsi tale
Non è infatti sufficiente che esso sia soprannomi originario
Ma è a ben vedere è necessario che esso sia in grado di esprimere un sistema coerente e completo al fine di discutere o quantomeno di ridurre antinomie e occasioni di conflitto
E perché ciò avvenga non basta stabilire quale autorità sia competente a decidere i conflitti ancor prima
è necessario che l'ordinamento nel suo concreto operare
E nella sua dinamica fisiologica
Individui le sedi le procedure per prevenire le tensioni e per ricondurre i processi decisionali in una logica virtuosa capace di preservare la coesione sociale e quindi la stessa unità della nazione
Del resto e voglio concludere con questa affermazione
Anche per l'autorevolezza di chi l'ha pronunciata del resto come ha detto di recente il Capo dello Stato in occasione proprio di un convegno celebrativo del sessantesimo anniversario della nostra Costituzione
Non c'è alternativa al crescere insieme
Nord e sud essendo storicamente insostenibili ed obiettivamente inimmaginabili
Nell'Europa e nel mondo di oggi prospettive separatiste o indipendentiste o più semplicemente ipotesi di sviluppo avuto sufficiente di una parte soltanto
Fosse anche la più avanzata economicamente dell'Italia unita nord e sud non possono che crescere insieme
E credo che di questo obiettivo il Parlamento nel momento stesso in cui
Si confronta sui criteri di attuazione del federalismo fiscale e ricorda doverosamente il centocinquantesimo anniversario dell'Unità nazionale dicevo di questo obiettivo su un certo che il Parlamento saprà farsi garante grazie
Allora si conclude qui questa giornata ringrazio il Presidente Fini