Intervista a Lisa Canitano sul via libera all'utilizzo della pillola abortiva RU486 nel Lazio

Radio Radicale un saluto da Monica Soldano oggi torniamo a parlare di RV quattro otto sei nella Regione Lazio è di ieri la notizia della firma
Del decreto di della Giunta che doveva ancora autorizzare lavorìo della utilizzazione delle RU quattro totale soprattutto autorizzare le strutture
A minimi appunto potere anche mi attivare questo SerT tizio Maria Chiara Coletti direttore vicario dell'Area programmazione rete ospedaliera con questa
Firma chiuso la parte burocratica che riguardava la Regione Lazio
Me e parliamo anche per capire meglio i contenuti di questo di credito con la dottoressa Lisa accanita no ginecologa Presidenti evitati donna che ha avuto vari ruoli in questa vicenda sia
Perché conosce bene l'esperienza l'ospedale Grassi dove dieci giugno scorso anziché acquisire una struttura a cui si rivolse la prima donna che chiese per in qualche atto se nella nostra Regione e sia perché è stata un componente della Commissione del chiamarsi occupata del diniego guida intanto buongiorno dottoressa accanita la benvenuta a Radio Radicale
Buongiorno buongiorno a tutti
Dunque lei è immagino a che abbiamo avuto notizia di questo di questa a a tesa a firma intanto insieme volete fare un punto una riflessione un po'sul cosa accadrà ora è un po'sull'i contenuti più tecnici più operativi
Della del decreto
Ma il decreto un decreto importante perché la lettera il documento dell'Agenzia di sanità pubblica
Sostanzialmente
Sconfessa l'idea che ci debbano essere degli ospedali speciali
In cui cito amministrare reo quattro otto A sei o dei posti letto specificatamente dedicati il documento della gente riferita pubblica infatti dice che
Sono utilizzati tutti gli ospedali che fanno più di centocinquanta interruzione di gravidanza all'anno
E sono ventuno dei trenta ospedali che io attualmente le praticano
E
Che non vi sono letti dedicati ma che il fabbisogno direttiva spartito fra queste ventuno strutture
Che quindi seguiranno il
Il la procedura delle riduca trattano sei secondo la richiesta delle donne con norma
Letti
Di reparto di ostetricia e Ginecologia quindi diciamo le due pregiudiziali che esse erano state poste dal Governatore sono state superate dall'Agenzia di sanità pubblica
La cosa che non è in qualche modo risolta e che
Viene uno quest'obbligo di ricovero per i tre giorni
Ma noi sappiamo che nessuno prigioniero o di un ospedale ma esiste un pronunciamento del Sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella
Che dice che le donne firma non rinunciano alla procedura
Questo nei suoi piani vorrebbe ostacolare la possibilità per le donne di uscire dopo la somministrazione delle Recup appello e di rientrare il terzo giorno
Per assumere il citato e che il mio ricordo plichi non lo sapesse che la procedura è situata su tre giorni il primo giorno ci assumeremo questo totem che interrompe la gravidanza il secondo giorno si aspetta
E il terzo circolo e questo farmaco che è quello delle costa grandine che attraverso le contrazioni dell'utero comprendono l'espulsione
Allora
E non è chiaro perché
Che quello a cui si tende e impedire alle donne di fare il giorno di attività
Fuori dall'ospedale e quindi
Per punizione per evitare che come dice Roccella di banalizzare l'aborto vengono tenute tre giorni in maniera coatta in ospedale così hanno il tempo di riflettere
Su su quello che gli succede
Questa è una procedura
Un abuso praticamente perché noi sappiamo che nel resto d'Europa e si fa ha totalmente come per esempio in Francia
In altri Paesi no ma in Francia per esempio di fatto talmente in regime ospedaliero come anche in Svizzera si ricorre all'ospedale solo in caso di necessità
Allora quello che ci domandiamo è
E queste donne che pendono RV quattro apporrei e poi firmano che cosa fanno
Ecco scalò medica un questo appunto che uno ha è una delle questioni che è stata da sempre oggetto sia di proteste di piazza di ordo che
Insomma proprio la sua associazione interi donna con la CGIL con vari esponenti diversi partiti opposizione proprio davanti alla Regione Lazio
Solo il mese scorso cercò anche di sensibilizzare su questo punto ricordiamo che c'è stata anche una mozione per chiedere
Contro il piccolo dei tre giorni presentata in Consiglio regionale dalla
Darla la Sinistra e Libertà e appoggiato da altri per consiglieri di opposizione che però non è passata l'appunto lo scorso quattordici luglio tuttavia volevo anche chiederle una cosa la proprio la prova la pronuncia un cemento di cui lei parla della sottosegretario Roccella di fatto formalmente che credo
Che si sia è una sorta di
Linee guida o uno decreto ministeriale e questo si ricorda la formula con cui è stata
Se l'obbligo dei tre giorni le quello stabilito dall'AIFA e e
Solo la percezione e la richiedeva del farmaco
E e dal Ministero e quindi solo le Regioni possono andare contro con una delibera come hanno fatto l'Emilia Romagna se di recente decide anche la Toscana
Quello della Eugenia Roccella e un pronunciamento personale però sottosegretario al Welfare il
Ha un sapore di minaccia
Perché sottosegretario ICE che gli ospedali che non rispetteranno questa
Questa regola che le donne rinunciano alla procedura quando firmano potranno avere nelle discussioni amministrative
E quindi evidente che per esempio questo già si verifica in alcuni ospedali della Lombardia
Dove le donne viene detto con grande chiarezza ho letta tre giorni e tre notti chiusa qua dentro oppure non le verrà comunicata il secondo farmaco e le donne scelgono chirurgico per capire come andare a casa
Se ora lei capisce lesi obblighi le donne
Subire quella che è quasi una funzione
è vero che
è vero che la morsa saluta un dramma
Però
Forse io credo che anche noi nel momento di dirci che le armi o quattro va bene
Dell'aborto meno drammatico per le donne e quindi lei solleva eccetera allora ci venga detto con chiarezza niente contrari ma anche le donne portano un po'di meno
Ecco questo certe un tema molto dibattuto e l'altra questione invece un po'più tecnica di cui appunto su cui volevo un suo commento vista anche la sua
Diciamo esperienza è la valutazione del fabbisogno che è stata fatta proprio dall'Agenzia di sanità pubblica quindi si è arrivati a stabilire che nel Lazio cioè bisogno di dedicare
Due posti letto sulla base appunto di un calcolo Ministero ed è è stato è stato valutato che la necessità e di due posti letto
Non non dedicati ora il problema è che l'Agenzia di sanità pubblica ha calcolato l'interruzione di gravidanza effettuate attualmente
Entro la sette la settimana perché lei Lupatoto sei lo ricordo si può utilizzare nel nostro Paese solo entro la settima settimana
E quindi l'Agenzia di sanità pubblica ha calcolato che se ne fanno attualmente duecentonovantasei all'anno
Il problema però l'Agenzia per il momento non ha valutato che noi speriamo insomma che in futuro valuti
è che si intende negli ospedali a fare l'interruzione di gravidanza dopo la settima settimana allo scadere dell'ottava
Perché l'utero è un po'più grande è un po'più morbido
E soprattutto nelle donne che non hanno mai partorito il rischio chirurgico fiaba adducono alla settimana quindi soprattutto do le donne giovani vengono mandati dopo l'ottava settimana quindi questa valutazione
è una valutazione dell'attuale
E noi andiamo a pensare di invece che le donne con la presenza delle reo quattro otto sei e io le posso garantire che al grafico è un continuo di telefonate di donne che vogliono capire come fare ad assumerla
è chiaro che a quel punto le donne perché svolgono continua
Cinque giorni di ritardo ci sono lirico cinque settimane hanno due settimane di tempo
La legge ne richiede una sola ed ricorrere all'errata interruzione di gravidanza farmacologica e quindi è evidente che le interruzioni di gravidanza
Entro la settima settimana sono destinati a subire un'impennata non appena il farmaco sia in circolazione
Certo quindi comunque questa è una cosa che indubbiamente andrà osservata e che appunto come dice lei monitorata ricordiamo che e
Fondamentalmente le strutture che sono l'elenco
Sono avranno trenta giorni di tempo per confermare i troppi requisiti e quindi confermare di avere esattamente i requisiti richiesti
E e che quindi fondamentalmente dobbiamo aspettare ancora qualche settimana prima mi pare che sia operativa no la
Finché gli ospedali dovranno dichiarare di poter effettuare tutta la procedura
Quindi i colloqui dei giorni di ricovero alla valutazione
E di poter garantire il rispetto della privacy questo perché tendo appunto normali letti di reparto di ostetricia e Ginecologia
è necessario avere o una tanta
Dove possano stare utente alle altre ricoverate
Perché altrimenti insomma qualifica in ostetricia indicano le donne i bambini e quindi
Le donne che delle della che si adeguano le procedure della legge centonovantaquattro
Sirianni scuri purtroppo hanno dovuto convivere con l'ostetrica e ginecologica attualmente vengono protette dalla dal resto delle donne ricoverate se
Bene allora intanto ringraziamo molto dottoressa Lisa capitano anche proprio per il dettaglio
Tecnico neanche un polo d'impatto concreto che questa
Che questo decreto avrà nella nostra Regione grazie dottoressa accanita no e buona giornata grazie