Il voto per le elezioni di 'midterm' negli Usa. Intervista a Mario Del Pero

Con il professor Mario Del Pero docente all'Università di Bologna traccia mondo a bilancio circa l'esito del voto per l'elezione di medio termine negli Stati Uniti e le prospettive che si aprono il quadro politico americano
Professore del per allora qual è il suo giudizio intanto preliminare solo ciò che è accaduto a queste elezioni di medio termine che hanno visto l'affermazione larga dei repubblicani che hanno preso il controllo della Camera del congresso hanno sfiorato il controllo del Senato hanno conquistato molti altri Governatore anche in Stati sin qui governati da democratici è stato un referendum su Obama oppure anche gli elettori americani hanno voluto premiare una diversa ricetta economica anticrisi
Io credo che l'unico dato davvero inequivoco che emerge da queste elezioni e la sconfitta di Obama dei democratici dopodiché le cause sono plurime tra loro molto diversi forse paradossalmente anche contraddittorie
Obama è stato punito
Questo emerge da una prima analisi disaggregata del voto è stato punito anche da un elettorato liberale di sinistra giovane insoddisfatto
Delle sue politiche di certi comportamenti è stato punito al contempo da un voto indipendente che è sempre più rilevante in termini percentuali che però molto volubile
Fluttuante
Preoccupato da come dire processi fenomeni diversi da quelli che preoccupano ad esempio la Sinistra Democratica preoccupata del preoccupato ad esempio dal deterioramento dalla finanza pubblica dal deficitaria dagli alti deficit
Ed è stato punito da questa capacità di mobilitazione piena l'elettorato repubblicano che degli avversari repubblicani sono riusciti a come dire catalizzare sfruttando anche il fenomeno del PD parti che a sua volta un po'un fenomeno
Contraddittorio perché poi laddove il tripartito ci ha messo la faccia e ha presentato propri candidati è stato spesso sconfitto e probabilmente ha nuociuto e repubblicani
Tutto questo intrecciarsi di dinamiche molto molto diverse
Prende l'analisi del voto delle cause del voto complicata perché ognuno ogni analisi come diretti da un pezzo di verità che però un pezzo solo a qui si contrappone un altro pezzo di verità un'altra spiegazione che ha del tutto diversa ripeto l'unico dato in equivoco che Obama i democratici escono pesantemente sconfitti
A questo punto la domanda e quali prospettive si aprono la luce di questa coabitazione tra la Casa Bianca la minoranza democratica alla Camera questa sottile si la maggioranza in Senato in prospettiva di questo biennio ancora fino a scadenza del mandato di Obama e per quanto riguarda gli metodo si andrà a suo avviso verso un tentativo di convivenza oppure se assisteremo a uno scontro anche molto duro
Del Paese insomma l'America che si trova in difficoltà
Avrebbe ovvio ovviamente bisogno di una collaborazione
E però le convenienze elettorali di entrambe le parti non sono dei repubblicani e convenienze elettorali di entrambe le parti tende temo spingano verso una situazione di di conflitto e di contrapposizione
Perché da parte
Repubblicana c'è la volontarietà banche esplicitata da alcuni leader repubblicani di capitalizzare appieno il successo elettorale in funzione due mila dodici
Per vincere poi le elezioni del due mila dodici
E da parte di Obama ci sono pressioni forti dentro partito tra suo elettorato affinché quel messaggio forte
Non radicale ma forte del due mila e otto venga ripreso contro e i repubblicani entrambi repubblicani e democratici
Beneficiano diciamo così di determinati processi
E che è sono passati forse in secondo piano in questa tornata elettorale ma che ci sono come delle dinamiche di lungo periodo da un lato c'è un'America che cambia si fa più diverta da un punto di vista demografico cresce il molto ispanico che di nuovo da
I primi dati che emergono dal voto il voto ispanico sembra aver fra rompe salvato in alcune aree i democratici cresce molto ispanico dicevo l'America si fa più libera
Su temi sui temi che noi chiamiamo etici dall'aborto alle unioni omosessuali sono tendenze culturali demografiche di lungo periodo che va a vantaggio dei democratici
Dall'altro le elezioni del due mila otto hanno nascosto secondo me la persistenza di una cultura economica e fiscale conservatrice
E che
E io Monica nel dibattito pubblico e che impedisce di promuovere politiche fiscali quali quelle adottate da Obama MOC Obama si propone di promuovere
E lo si è visto bene sull'impopolarità della proposto Bargnana di alzare
Il livello di tassazione sui redditi più alti ovvero di far decadere per i redditi superiori a duecentocinquanta mila dollari per nucleo familiare
Il far decadere gli sgravi fiscali tagli alle tasse introdotti da Bush nel due mila e uno così ci sono queste come dire pendente diverse che avvantaggia una parte
O l'altra tra i due scenari che lei prospettava quello del muro contro muro quello della collaborazione temo sia più probabile il primo
Anche perché mancano quelle condizioni economiche crescita della produttività grande rivoluzione tecnologica del novantaquattro novantacinque novantasei
Che all'epoca facilitò in una condizione di Governo diviso la collaborazione tra Clinton e i democratici che il precedente storico più vicino all'oggi a cui entrambe le parti guardano e si appella no
Altro potenziale a fronte di DDT dibatte di scontro e quello relativo alle questioni energetiche climatiche anche su cui
Esso sistema veramente a un confronto serrato livelli è davvero difficile immaginare una qualche meditazione
Cioè sulle tasse probabilmente un qualche compromesso lo si troverà
E sulla
Sulla sulle tematiche ambientali sulle questioni energetiche davvero difficile immaginare un compromesso anche perché sono temi su cui
Si è mobilitato forse mobilitata molto la destra la destra repubblicana il cui partire
E difficilmente ci saranno dei cedimenti quello e un altro tema particolarmente talpe calde complicato che il tema dell'immigrazione sono due ambiti che
Probabilmente sui quali probabilmente mediazioni allo stato attuale non sono immaginabili
Sì poi immaginare anche una tentativo di svuotamento della legge sulla copertura sanitaria varata da Obama da parte dei repubblicani che controlla la Camera adesso
Ho
Vi è questa sollecitazione
Di un pezzo della base repubblicana
Sia uno ed è una partita politica complicata perché poi i sondaggi ci mostrano che dall'America non è così risolutamente ostile alla alla riforma sanitaria oggi o a determinati aspetti partito pezzi della riforma sanitaria tutti i sondaggi di cui disponiamo ci mostrano delle profonde divisioni che poi vanno di nuovo disarticolate area per area regione per regione
E mi sembra chiaro che lungo offensiva forte contro la riforma sanitaria e che punti come dire a
A a
Esautorare la riforma che alcune sue di alcuni suoi importanti contenuti rischierebbe poi di contadini essere sotto soggetta al veto del Presidente
Di nuovo una partita politica complicata molto complicata con la sua riforma sanitaria Mannu ma non credo che i repubblicani conviene convenga fare una guerra aperta sulla riforma tout-court
Senta professore a suo avviso questa coabitazione che invece che riflessi avrà che riverbera avrà sul fronte della politica estera ci sono diversi dossier aperti su cui
Le posizioni sono molto distante intanto sulla questione della soluzione della del Medioriente il dossier del nucleare iraniano la questione del rapporto con la Cina ma anche un atteggiamento come dire
L'Unità e la Telarico multilateralismo rispetto relazioni internazionali e poi ancora altre questioni la Russia riduzione gli argomenti insomma possiamo prevedere dei in cambiamenti di rotta anche
Su questi altri fronti io credo credo ovvero che per che sul fronte interno per una ragione molto serio per due ragioni se vogliamo la prima è che
Obama sicuramente corretto diciamo così la rotta dell'azione internazionale del abilitati unica politica estera degli Stati Uniti
Ma lo ha fatto un po'per scelta un po'per costrette un po'per quanto costretto in modo non particolarmente radicale e rilevante
Vi sono delle costruzioni diciamo così strutturali di sistema in cui
Qualsiasi Presidente degli Stati Uniti deve sottostare in questa questo particolare snodo storico non dimentichiamo poi che dopo unisce
Dal due mila cinque due mila sei in poi aveva molto attenuato diciamo così determinate posizioni al comunque determinata retorica e ne aveva caratterizzato invece il primo mandato quindi la politica estera e di Obama è stata relativamente cautele moderata
E e tale rimarrà
Non credo che la Camera dei rappresentanti controllata dai repubblicani possa più di tanto condizionare le scelte di politica estera anzi mi sembra dunque dire che che che la rotta intraprese in questo primo biennio con tutti i problemi Cobham affrontato sta cercando di affrontare
Non ci sia disciplinata a subire significativi cambiamenti in conseguenza del voto
Ultimissima questione veramente la lasciamo ringraziando sempre per la sua disponibilità professore a suo avviso ecco la domanda ultima che voglio fare un po'tendenziosa qualcuno pone anche la quel del lanciato sul fatto che gli Stati Uniti sembrano essere in campagna elettorale permanente che si tratta si vota troppo spesso negli Stati Uniti tra elezioni presidenziali elezioni di medio termine eccetera le condivide questa critica
Sì
è però una critica antiche si diceva anche più di due secoli fa ormai il sicuramente il condizionamento delle campagne elettorali ma se vogliamo anche i condizionamenti dei di un dibattito politico soggetto ai sondaggi
Minuto per minuto renderà politica più complicata tempi della politica sono tempi di un certo tipo
I tempi del dibattito pubblico e mediatico e a questo punto anche di quello elettorale e ne sono altri d'altronde alcune delle
Negli Stati Uniti sono fatti così
Si vota come diceva lei ogni due anni si vota anche più spesso fra le tante letture suppletiva tra i governatori per quel che per quell'altro
Chi fa politica deve deve tenerne conto è capitato nella storia che ha dei precedenti usciti gloriosamente dalle urne siano portati rivalutati dagli storici perché all'epoca non vi era quella percezione
Di successo imminente che poi la storia ci ha rivelato
Esservi faccio due esempi o che relativamente recenti quelli di Jimmy Carter è quello di George Bush Siniora sconfitti entrambi dall'ottanta nel novantadue
Sull'operato dei due Presidenti molti studiosi molti storici sono un po'ricreduti però all'epoca la percezione dell'elettorato era un'altra
Benissimo grazie allora la professor Mario Del Piero