09 FEB 2011
intervista

Stati vegetativi: un'offesa. Mercedes Bresso e Carlo Augusto Viano con la Consulta torinese per laicità

INTERVISTA | di Emiliano Silvestri - Torino - 23:17 Durata: 10 min 30 sec
A cura di Enrica Izzo
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Il ddl Calabrò non rispetta il principio della libera determinazione delle persone.

Se approvato, cambieremo la legge con il referendum.

"Stati vegetativi: un'offesa. Mercedes Bresso e Carlo Augusto Viano con la Consulta torinese per laicità" realizzata da Emiliano Silvestri con Carlo Augusto Viano (presidente del Centro Strudi Piero Calamandrei), Mercedes Bresso (consigliere della Regione Piemonte, Partito Democratico).

L'intervista è stata registrata mercoledì 9 febbraio 2011 alle ore 23:17.

Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Accanimento Terapeutico,
Autodeterminazione, Berlusconi, Bioetica, Calabro', Cattolicesimo, Chiesa, Disobbedienza Civile, Englaro, Eutanasia, Formigoni, Governo, Laicita', Legge, Liberta' Di Cura, Lombardia, Magistratura, Piemonte, Politica, Referendum, Regioni, Testamento Biologico.

La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.

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riduci

  • Carlo Augusto Viano

    presidente del Centro Strudi Piero Calamandrei

    A due anni dalla morte di Eluana Englaro una giornata degli stati vegetativi? In tutti gli intervenuti il senso di un'offesa subita e il rifiuto della sofferenza come valore in sè. La libertà delle persone permette di dare senso sia alla sofferenza sia al suo rifiuto. Il testamento biologico è scelta individuale, non collettiva, che non colpisce nessuno Se, dallo scambio politico, scaturisse una nuova legge la strada possibile è quella della disobbedienza civile; del referendum.
    23:17 Durata: 4 min 15 sec
  • Mercedes Bresso

    consigliere della Regione Piemonte (PD)

    Due anni fa una sentenza di tribunale aveva riconosciuto al padre di Eluana Englaro, legittimo portavoce della volontà della figlia, il diritto di staccare la spina ai macchinari che la tenevano in vita. Il Presidente Formigoni negò alle strutture sanitarie lombarde l'autorizzazione.all'esecuzione della sentenza. A domanda risposi che mi sarei comportata diversamente sembrandomi doveroso che una struttura pubblica desse esecuzione a una sentenza della magistratura. Non c'era nessuna offerta da parte della Regione Piemonte, non c'era nessuna gara pe ospitare Eluana. La famiglia scelse poi la Regioni Friuli. La guerra che mi fece la Chiesa Cattolica probabilmente ha inciso sulla successiva vicenda elettorale. Non sono pentita; credo che sia dovere di ogni politico comportarsi in modo che rispetti il principio fondamentale della libertà di tutti. Il ddl Calabrò non rispetta il principio della libera determinazione delle persone. L'approvazione della legge consentirà di cambiare le cose nell'unico modo possibile: il referendum.
    23:21 Durata: 6 min 15 sec