Tra gli argomenti discussi: Chiaromonte, Critica, Cultura, Intellettuali, Letteratura, Liberalismo, Libro, Nonviolenza.
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Rubrica
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Critico letterario e scrittore
No non da Radio Radicale qui a Matteo Marchesini iniziamo oggi una rubrica intitolata critica militanti
Parleremo di libri e cercheremo di farlo consci dello spazio che occupiamo quindi non si tratterà almeno nelle intenzioni di
Di recessione che potrebbero trovare su qualunque Radio Giornale
Ma un po'del tentativo di stimolare con cogliere la gente di tetti più o meno distanti le culture che si agitano nella galassia radicale
Partiamo occupandoci del numero di settembre che però ancora in libreria o altrimenti
Vi consigliamo caldamente di ordinare della rivista allo straniero di Goffredo Fofi che ha dedicato a Nicola Chiaromonte
Chiaromonte con molte cose una antifascista vicino a giustizia libertà alcun pionieristico critico di cinema una lieve con Marro in Spagna nella guerra di Spagna
E fu cui è
Poi esule in Francia e negli Stati Uniti rientrato diventa critico teatrale del mondo e con Silone quando la rivista Tempo presente
Ecco lo straniero in questo numero riporta le lettere che il socialista cristiano Silone e libertario Chiaromonte si scrissero per avviare la rivista era la fine del cinquantacinque proprio mentre nasceva il Partito Radicale
E già da queste lettere si vede che pilone parte da una impostazione molto italiana si occupa di Gramsci e Chiaromonte invece lo riporta una visione teoretica più vasta
Vado gare il nodo di Croce il cui liberalismo secondo lui ha una specie di anguilla inafferrabile
Propone fragili Aron e pur tra gli equivoci della guerra fredda non ditemi a differenza di chi lo nel termine di tale
Ecco il grande tema di Nicola Chiaromonte la perdita delle credenze condivide che mina le società moderne specie dopo che la Grande Guerra e la catastrofe di Spagna hanno distrutto la fiducia nel progresso
Come ricordano qui saggi dello straniero tra cui
Vi segnalo in particolare quelli ricevere Panizza di Marco bresciane Giancarlo Gaeta il suo bersaglio fondamentale
Quello che l'aveva allontanato dalla giustizia e libertà dallo stesso marrone farà poi contestare pertanto relativismo Chiaromonte ce l'ha con l'attivismo
Perché fa nel Novecento attivismo diventasse su cultura e la storia dei vincitori e del fatto compiuto
Per lui critica relativismo ed non significa rifiutarsi di partecipare alle vicende della vita associata Massolo pare alla politica la sua parte e negarle ciò che non le rispetta
Per giudicare l'attuale Chiaromonte come la sua amica mare ente come si Mombello prendete antitetici ragiona sulla ideali fatto di COSMO di democrazia dei greci antichi
E l'altro punto di riferimento sulle Roman dottor certezze coma tutto gli serve per indagare lo stesso problema che è quello della forza
Per lui l'apporto dell'idolo con cui l'uomo moderno crede di poter modificare il mondo confondendo il benessere del maggior numero con la vera felicità e di poter trattare le società come se fossero degli organismi naturali
Dice chiaramente che moderni ma ellittica ricoperto per quell'imperscrutabile fondo delle cose che non possiamo controllare i moderni vogliono realizzare le utopie ma secondo lui è una contraddizione in termini perché le utopie sono reali feconde
Soltanto come modelli del pensiero così il Novecento il da un ritorno in mala fede alle otto tutti alle ortodossie religiose e una ego mania
Un archivio di massa che toglie penso qualunque già poetico invece Chiaromonte ci dice che
La fede autentica in un colmo comune colloqui duri al di là di noi è l'unica cosa che mi darebbe entro l'esistenza alle parole che gli cambiamo e anche alle opere d'arte che uno dei suoi temi fondamentali
Ecco Chiaramonte credibili contino costa Orizzonte perduto una specie di universo che muta ma insieme rimane uguale che spesso come quel mare che contempla in Algeria col suo amico Albert Camus
Ma vorrei concludere il suo statuto e pertanto Tom intitolato violenta e non violenza
Dovete Lomonte contesta il tentativo del suo carissimo Tolstoj di rendere sermone della montagna una massima d'azione pubblica
Chiaromonte dice che il gesto di porgere l'altra guancia non vuol dire lasciare campo libero al male a chi vuol dire fermarlo Lino aperte attuarlo
Ma non vuole neppure dire compiere un atto efficace o mettere in opera un metodo capace di reggere il mare Chiaromonte contesta cioè che ci sia un principio efficace
Chi può validamente opporre al principio di violenza giustificherà predicato dei rivoluzionari donde dice
In molti equivoci cui ogni movimento d'azione non violenta da colori che anche quello di Martin Luther ha dato adito
Secondo Chiaromonte somme impossibile fare appello a un gran numero di individui perché agisca in un modo dato per portare la pena per gli effetti immediati o comunque rapidi senza andare incontro conseguenze imprevedibili
Conclusione per lui la non violenza all'atto di non rendita male è un atto negativo che afferma senza alcuna speranza di riuscire efficace la presenza nell'uomo di una realtà che trascende ogni evento materiale compresa la distrutti dica
Lorelli permanendo registra destino rifiutare l'idea moderna della forza che vuole abolire il male così accedere alla distruzione anche questo può essere uno stimolo pur nel disaccordo evidente con i radicali
E per tutti che forse vorremmo spesso credere che il personale politico ma che dimentichiamo come anche questa formula rischi sempre di essere totalitaria
A risentirci Avenati però
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