Rassegna stampa estera

Buongiorno ascoltatori di Radio Radicale martedì tredici marzo questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo dalla zona Euro e dalla notizia datata le mondo di oggi che vi trovate anche
Sui giornali italiani perché anticipata nel pomeriggio di ieri che Mario Monti sarebbe stato sollecitato per prendere la testa diventare il nuovo Presidente dell'Eurogruppo l'istanza che riunisce i Ministri delle finanze della zona Euro finora
Diretta dal premier lussemburghese Jean-Claude Juncker leggeremo questo retroscena di triplicare ma ci occuperemo anche del caso
Grecia di fatto in default nonostante il secondo piano
Di salvataggio almeno dopo la decisione venerdì dell'International suo pendere infatti essa Association di attivare i cosiddetti Credit default swap
Per il Wall Street Journal Europe non è la fine del mondo mentre
Paul Krugman columnist Frasson Times premio Nobel economista ritiene che la Grecia salvataggio o meno del folto o meno comunque sia destinata a molti altri anni di sofferenza causa
Delle misure di austerità imposte un'economia già depressa a proposito di Europa domenica Nicolas Sarkozy
Ha fatto un discorso molto duro
Per aprire in qualche modo la sua campagna
Letterale per le presidenziali che si terranno tra poche settimane vi proporremo una sintesi da di derivazione sarà così a muso duro contro l'Europa gli editoriali dei tre principali giornali francesi di beghe
Parla di improvvisazione da parte del Presidente candidato il figlio che invece
Scrive che sarà così diventa l'avvocato dell'Europa infine nel mondo secondo il quale invece Parigi ho modo tutto suo di disprezzare Bruxelles
Chiuderemo con altri due temi di politica internazionale la Russia e l'opposizione informale
Che è unita nella denuncia di Vladimir Putin vincitore nelle presidenziali ma fatica questa opposizione a superare le sue divergenze infine
La Siria l'indipendenza in un editoriale di ieri accusava la comunità internazionale di essere troppo diplomatica con
Bashar al-Assad mentre i morti per la repressione sono arrivati a sette mila e cinquecento cominciamo però dalla zone euro e da un articolo
Esce sulle mondi oggi ripreso anche dai giornali italiani di Philip Ricard Mario Monti sollecitato per prendere la testa dell'Eurogruppo il Presidente del Consiglio italiano potrebbe soddisfare il nord del sud della zona Euro scrive il quotidiano francese
Dopo la ristrutturazione del debito greco i Ministri delle finanze della zona euro ieri hanno dato loro avvallo finale al secondo piano di aiuti ad Atene
Un compromesso sembra a portata di mano con il Fondo monetario internazionale che finanzierebbe ventotto miliardi dei centotrenta promessi alla Grecia di qui al due mila quattordici ma nei corridoi la questione che agita di più alla successione di son Claude
Io che erra la testa dell'Eurogruppo il primo ministro
L'uso in borghese intende passare la mano a fine giugno al termine del suo terzo mandato alla testa dei i Ministri delle finanze della zona euro la sua successione provoca un
Discreto braccio di ferro tra il nord del sud del continente i Paesi del Nord Germania in testa
Sperano di risolvere la questione al più presto di qui alla fine di marzo cercano una personalità in grado di sorvegliare gli sforzi di ostilità e le riforme condotte nella speranza di calmare definitivamente i mercati Paesi con la tripla
Hanno un loro candidato il primo ministro finlandese yankee Cattani nell'ex ministro delle finanze
Ma i Paesi del sud non le vogliono sentir parlare perché la Finlandia dall'inizio della crisi del debito sovrano e tra gli attori più duri nei confronti dei Paesi
In difficoltà la sua intransigenza quella finlandese spaventa nel momento in cui alcuni Paesi come Spagna e Italia
Chiedono di non uccidere la crescita in nome dell'oste Rita contro la Germania la Francia non intende accelerare
Sulla decisione sulla nomina del successore di un che anche in ragione delle elezioni residenziali ma per ora prosegue le mondi Paesi del sud faticano a trovare un candidato credibile
Impossibile piazzare la testa dell'Eurogruppo responsabile di un Paese sotto Systems finanziaria Grecia Irlanda e Portogallo
E lo stallo rischia di ritardare le nomine
In altri due posti chiave è quella di merci sciagure mature della Banca centrale del Lussemburgo nel Direttorio della BCE quella del francese Philippe de Fontaine viva la Presidenza dalla Banca europea per la ricostruzione
E lo sviluppo secondo le Monde però un uomo potrebbe riconciliare i due campi il nord del sud ed è il Presidente del Consiglio e Ministro delle finanze italiane Mario Monti secondo le informazioni del giornale francese
Monti sarebbe stato sollecitato discretamente dal Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy
Sarebbe un buon compromesso dice un diplomatico di alto rango Monti sa parlare ai francesi come I tedeschi ed è molto ascoltato anche fuori dalla zona euro dice un altro
Responsabile gli uomini di Monti non fanno alcun commento tuttavia il Presidente del Consiglio italiano dovrebbe
Avverto evocato la questione ieri con Jean-Claude Juncker oggi riceverà la cancelliera tedesca Angela Merkel molto apprezzato in tutta Europa da quando ha preso il posto di Silvio Berlusconi nel novembre due mila undici
Monti potrebbe esitare a cumulare tante responsabilità almeno fino alle prossime elezioni legislative italiane del due mila e tredici
Di qui ad allora alcuni non escludono di vedere Juncker prolungare il suo mandato così
Le mondi in questa notizia che
Riguarda l'Italia
Che però evocando altri possibili scenari fosse più probabili rispetto a quello
Di un monti la testa dell'euro gruppo
Nel frattempo i Ministri delle finanze ieri hanno nuovamente discusso del
Secondo salvataggio della Grecia la decisione definitiva sarà presa in settimana probabilmente domani
Il Wall Street Journal Europe
Però ieri tornava sulla questione con diverse analisi che mettevano in qualche modo in cui in in discussione il secondo salvataggio il
Il giudizio non è buono nei confronti di Atene
Una cosa che però un tabù che in qualche modo è caduto e quello del default e lo sottolinea proprio Wall Street Journal con un editoriale dal titolo il il credito non e venti della Grecia sono scattati Credit default pop ma la fine del mondo non è arrivata
E così alla fine la Grecia è stata in grado di ristrutturare il suo debito lo ha fatto imponendo anche delle perdite creditori privati
Così ha spinto l'International suo appendere invertito Association a dichiarare che la Grecia ha fatto default tuttavia scrive il Wall Street l'attivazione dei credit default swap
Non ha prodotto la fine del mondo i credit default swap
Sono una forma di assicurazione contro un default o alla loro reputazione era diventata sinistra durante il panico finanziario del due mila otto quando Urelli baffetti li definì armi di distruzione finanziaria di massa
I regolatori che non amano i mercati dal loro avevano cominciato temere i credit default swap come potenziali agenti di contare giù dell'attuale crisi dell'euro l'esempio più eclatante era quello della Banca Centrale europee anche per due anni aveva insistito
Sulla necessità di evitare a tutti i costi UniCredit e venti della Grecia e che avrebbe innescato i credit default swap sul debito greco invece
I regolatori che la bici sì sono sbagliati
Per il Wall Street Journal l'insistenza su una ristrutturazione volontaria del debito greco aumentato i costi sia per la Grecia sia per i creditori pubblici
Inoltre nonostante una perdita reale del settanta per cento per i creditori privati il debito totale della Grecia si riduce solo di un terzo infine il fatto che i credit default svolto ammontino a poco più di tre miliardi
Dimostra che il caso greco non è mai Stato così grande da porre un rischio sistemico per l'Europa
Morale secondo Wall Street Journal si poteva fare default e ristrutturare il debito della Grecia prima e a costi
Economici e sociali probabilmente inferiori a prendersela con la ricetta imposta alla Grecia ma non solo anche ad altri Paesi
Della zone euro Italia compresa cioè la ricetta dell'austerità è Paul Krugman columnist premio Nobel economista
Sul mio al Times di ieri cosa significa la Grecia come altri Paesi europei costretti all'austerità la Grecia sembra destinata a molti altri anni di sofferenza
Krugman comincia con come il Wall Street Journal e così la Grecia affatto ufficialmente default un default ordinato negoziato con i creditori privati anziché semplicemente
Annunciato il che forse una buona cosa
Ma la storia è lungi dall'essere finita anche con una riduzione sostanziale del suo debito la Grecia come altri Paesi europei costretti a imporre ostilità in un'economia depressa sembra destinata a molti altri anni di sofferenza in questi giorni
La depressione indotta dallo Stellita invisibili tutti i Paesi alla periferia dell'Europa la Grecia il caso peggiore con una disoccupazione che supera il venti per cento i servizi pubblici Clouzot la sanità al collasso
Ma anche l'Irlanda che adottato tutta l'austerità chiesta dall'Europa si trova in una situazione terribile con una disoccupazione vicino al quindici per cento il PIL reale caduto di più del dieci per cento
Il Portogallo e la Spagna si trovano in difficoltà simili
E l'austerità secondo Krugman in questo momento non sta solo infliggendo vaste sofferenze ci sono anche prove sempre più evidenti
Del fatto che l'austerità sia controproducente in termini fiscali in termini di
Politica di bilancio visto che il calo delle entrate dovute all'economia depressa si somma
Al peggioramento delle prospettive di lungo periodo che riduce la fiducia dei mercati e rende il debito ancor più difficile da
Gestire
Ci si chiede sei Paesi che stanno sistematicamente negando un futuro i loro giovani siano in grado di ottenere sufficiente crescita per
Ripagare i loro debiti la domanda per Krugman messinscena alternative per la Grecia l'Irlanda
La risposta che non hanno più buone alternative se non lasciare l'euro un passo estremo che il loro leader non possono compiere fino a quando
Tutte le altre opzioni non saranno esaurite così tra l'altro la vede
Paul Krugman che poi sul New York Times lancia
Avvertimenti all'America di non seguire la strada europea dell'austerità l'Europa e in parte la crisi della zona euro
Sono diventati centrali anche nella campagna elettorale per le presidenziali in Francia in particolare dopo il discorso
Domenica di Nicolas Sarkozy abilitante Sarkozy a muso duro contro l'Europa nel titolo
Di un dossier di Libération ieri davanti e quarantacinque mila militanti il candidato UE ITEA ripreso la tematica
Europea lanciando due ultimato ma i partner della Francia uno riguarda Schengen Parigi potrebbe andarsene se non sarà accontentata sulle questioni che riguardano la libera circolazione delle persone
Entro dodici mesi e poi l'altra gli scambi commerciali Sarkozy ha chiesto un po'più di protezionismo anche se
Ha mascherato questa parola con protezione
E Libération forse ci azzecca più di altri giornali nel commentare questa virata
Come dire antieuropea quanto meno di Sarkozy
Con un editoriale dal titolo improvvisazione dalla carne avalla al futuro della costruzione europea così riassunto il grande meeting elettorale di domenica doveva permetterà Nicolas Sarkozy di rimettere sui binari giusti la sua campagna presidenziale
Lanciandosi in polemiche da
Ricreazione scolastica il candidato dell'UE abbia cercato di assumere un manto Mitterrand diano di Presidente che vuole unire
E sostenere il disegno europeo ma non si nasce mettevamo scegliendo il terreno dell'immigrazione il tono dedito zarista sarà così
Sta trascinando l'Europa verso il basso dei suoi calcoli elettorale ed è un esercizio sempre pericoloso i prossimi dieci giorni diranno se sarà così sarà riuscito a decollare
Mai permesso dubitarne tanto il Presidente uscente apparso pieno di contraddizioni a cominciare dalla possibilità di modificare i trattati europei
Un diritto che sarà così nega al suo avversario con sua o Londra ma il punto è un altro dietro all'operazione di forza di domenica continua a dominare
L'improvvisazione secondo Libération
La figlia o invece quotidiano conservatore che sostiene SAR così bene pubblicò un editoriale francamente
Scandaloso sarà così l'avvocato dell'Europa il titolo la campagna presidenziale di cui molti temevano le bassezze finalmente ha preso quota in altezza anche di livello di dibattito secondo le finiamo
Domenica Wiel Pansa così a utilmente ricordato che il destino dalla Francia legato all'Europa un modo per rispondere al suo avversario socialista il cui programma fluttuante necessiterebbe ritorno della linea Mancino
Isolarsi dal mondo sarebbe un'assurdità
Numerose delle proposte di Long sono irrealistiche l'Europa è una chance che deve essere colta questo è stato il messaggio del Presidente candidato peccato poiché
Per l'appunto abbia immaginato delle linee Maginot contro l'immigrazione
E contro contro il libero commercio la manipolazione abbastanza chiara la conclusione di le fidiamo e che sarà così è diventato
L'avvocato di un'Europa preservate protettrice affinché sia più forte
Insomma forse più azzeccata l'analisi di Ronchi fatte a me di Libération che vi segnaliamo agli occhi di Bruxelles una gesti colazione elettoralistica da parte
Dell'Unione europea agli ultimatum di Sarkozy su immigrazione preferenza commerciale appaiono più opportuni istituti che realmente credibili
Le monde nel suo editoriale di oggi commenta così quel modo che Parigi a disprezzare Brussa del Nicolas Sarkozy ha detto la verità domenica vil tante le soluzioni ai problemi della Francia passano dall'Europa
In un mondo di giganti demografici economici e militari il futuro dei nostri paesi resta strettamente legato a quello del Progetto europeo
Da questo punto di vista va applaudita la decisione del candidato Presidente uscente di voler rilanciare la sua campagna per le presidenziali parlando di Europa finalmente l'Europa il cuore del dibattito politico nazionale grazie di tante
Non si può poi accusare sarà così di non prendere in conto la percezione che
Alcuni francesi possono avere l'Europa di minaccia più di quanto
Gli stia servendo gli sia utile
Ma
Se la Francia del no
Maggioritaria come dice SAR così e l'arroganza tecnocratica di dei circoli Bruxelles esiga una responsabilità
I due esempi citati dal Presidente mancano di pertinenza Sarkozy vuole regolare l'immigrazione è un'Europa non ha torto per farlo chiede di rinegoziare i trattati di Schengen altrimenti minaccia di far uscire la Francia da Schengen
Se non ottiene soddisfazione entro dodici mesi diavolo qual è il problema che
Ricorda le moto questi accordi si stanno già rinegoziando e nel senso voluto
Da Parigi già la scorsa primavera in altre parole quella dice così a una dichiarazione puramente elettorale forse l'immigrazione meriterebbe di meglio
La seconda questione non è meno grave
Il Presidente riprendo l'India comunemente ammesse in Francia a destra come a sinistra l'Europa e naïf nella sua pratica del libero scambio non si protegge quando gli altri si difendono questo deve cambiare in principio sarà così non ha torto
Ma quando suggerisce rimedio dice una contro perita chiede che gli obiettivi dell'Unione europea nei negoziati commerciali mondiali siano definiti dai Governi dei ventisette Paesi membri non dalla Commissione di Bruxelles
Il problema qual è e che esattamente ciò che accade il mandato del commissario il commercio è determinato nei dettagli dei Governi dei ventisette insomma un'altra mossa elettoralistica
In realtà se è così come fa un solo onde sta evitando di affrontare
La questione chiave di domani e cioè il livello di federalismo di Bilancio necessario il buon funzionamento dell'euro sarà così il candidato socialista occultano la questione è un modo per sfuggire alla realtà il riflesso di quel modo molto francese di rifiutare che l'Europa sia una questione di condivisione di sovranità
Da questo punto di vista
Il meeting il comizio di militante si scrive
In una triste continuità Parigi disprezza le istituzioni europee l'Europa è un buon soggetto di discussione per le presidenziali ma meriterebbe di meglio conclude
Opportunamente
Le mondo il suo editoriale di oggi le monde ve lo segnaliamo nelle pagine interne ci aggiorna anche sulla situazione politica in Russia l'opposizione informale unita nel denunciare Vladimir Putin
Fatica però superare le sue divergenze la corrispondenza è di matrice rigo perché perché la presenza degli ultranazionalisti in seno al movimento di protesta preoccupa Lalla
Moderata chiudiamo con una segnalazione sulla Siria l'Independent
DRI l'editoriale sempre troppo diplomatici con la Siria il quotidiano britannico ricorda che
Di numero di morti raggiunto la cifra di sette mila e cinquecento nel la repressione di Bashar al-Assad ma la comunità internazionale in qualche modo continua
Il tentativo di dialogo con l'inviato Cofidi Annan forse occorrerebbe fare qualcosa di più però indipendente non va fino ad invocare
Un intervento ci fermiamo a David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale