Luigi Einaudi e la bellezza della lotta

Buonasera a tutti benvenuti a questo dibattito sull'attualità di Luigi Einaudi a cui abbiamo voluto dare il titolo di Luigi Einaudi e la bellezza della lotta
Siamo qui nella sede del Partito Radicale ringrazio tutti voi per essere qui presenti e per la disponibilità anche poi a fare degli interventi anche agli studenti universitari su questo tema che appare oggi sempre più d'attualità
Una una figura quella di Luigi Einaudi che vedrà
Stasera come relatori
Innanzitutto il professor Enzo di nuovo show che è ordinario di filosofia della scienza presso università degli studi del Molise e docente di metodologia delle scienze sociali alla LUISS Guido Carli di Roma
Ha scritto diversi libri saggi in particolar modo volevo ricordare il mestiere dello scienziato sociale
Edito da Liguori due mila sette e poi quest'ultimo volume epistemologia del dialogo una difesa filosofica del confronto pacifico tra culture Carocci editore
E che vi consiglio di leggere e poi
Qui alla mia destra Luca conoscete già perché è stato presente nell'altra occasione
In cui abbiamo discusso e dibattuto della figure Benedetto Croce Corrado Ocone
Studioso di filosofia politica teorico del liberalismo collaboratore del Corriere della Sera autore di diversi libri sulla storia e la filosofia liberale
Quei titoli per ricordare alcuni dei suoi iscritti liberali d'Italia edito da Rubbettino e Benedetto Croce il liberalismo come concezione della vita anche questo edito da Rubbettino
Abbiamo stasera anche se Mario Staderini che è il segretario di radicali italiani
A cui vorrei prima di tutto dare la parola per un saluto ricordando che la bellezza della lotta è stata scritta
Da Luigi Einaudi mille novecentoventitré è un testo pubblicato il diciotto dicembre mille novecentoventitré
Sulla rivoluzione liberale di Piero Gobetti Piero Gobetti era un suo allievo e quindi affronteremo questo tema che sarà un po'il viatico che ci aiuterà per capire
Quella che un'attualità
Politica concreta e di pensiero di uno dei maggiori statisti del del secolo scorso allora per saluto do la parola a Mario Staderini
E grazie per Paolo grazie a voi per essere per essere presenti grazie al professor dimostra professor Locone che ci permettono di fare
Di dare continuità degli appuntamenti che grazie a Pier Paolo Segneri stiamo riuscendo a organizzare con una certa cadenza era ci eravamo lasciati a una volta precedente in cui si era invece toccata la figura di Benedetto Croce oggi credo che si va a completare
Io non so quale altre pro diciamo prospettive e sedici voleva proporre Pier Paolo ma credo che la funzione soprattutto oggi il motivo per cui radicali italiani ha voluto in qualche modo
Supportare e promuovere questi incontri è molto semplice
Non si tratta semplicemente di riconoscere il merito la funzione e ruolo storico che ha avuto hanno avuto dei grandi pensatori liberali ma si tratta anche di cercare di comprendere quanto l'insegnamento che loro ci hanno lasciato
E che ancora oggi vive nei loro scritti
E in chi cerca di
Aggiornare anche le tesi
E la vita che sono state ricomprese in questi due personaggi ad esempio quanto tutto questo possa avere un'attualità ma soprattutto quanto la memoria di tutto questo sia necessaria per comprendere
L'attualità e l'esistente faccio un esempio io ho un grande
Sono contento che Radio Radicale trasmetterà e questi lavori e la ringraziamo perché
Se noi andiamo a pensare gli ultimi quindici vent'anni
Beh di personaggi di questo livello che non solo hanno fatto la storia italiana ma che avrebbero un'attualità e anche la possibilità di essere in i colaticci penso alla previsione ad esempio in maniera moderna in maniera efficace in maniera anche da rendere interessante magari di fare ordinanze
Ce ne sono abbiamo avuto abbiamo fatto due nomi Benedetto Croce Naldi poi ciascuno è collocato nel periodo storico potrebbe dare vita a addirittura ovviamente non si può spiegare la teoria di ciascuno attraverso una fiction ma addirittura ad una fiction io credo da un certo punto di vista mentre invece siamo stati in questi vent'anni tutti quanti informati edotti sui vari Padre Pio Madre Teresa e anzi sappiamo tutto di questo
Mentre invece nessuno ha voluto ha usato cercare di
Bulgari Zare mettiamola così personaggi come Einaudi e come Croce io personalmente
Sarò infatti ad ascoltare oggi molto
O
Io stesso ritengo di avere delle carenze
Credo però che ci sono alcuni punti fermi di aver compreso in questo periodo e che mi fanno anche ritrovare come radicale come in altri uno dei punti di riferimento di quella che è il mio credo politico il mio modo di intendere la politica
Faccio ad esempio il ferimento a quello che ho già scritto
Federico Orlando condirettore d'Europa e non è un bell'editoriale in prima pagina presentando questa giornata facendo proprio riferimento a
A dove e come si possono identificare diciamo nella storia i Governi e i sistemi liberali cioè lì dove
E si riesce ad identificare in un determinato momento lo storico alcune lotte alcune forze che sono in grado di dare la spinta liberale in quella società ecco io almeno per la mia storia la storia che ho conosciuto dello stesso Partito Radicale
E mi ritrovo in questa filosofia
Mi ritrovo ad esempio svolga Rizzo io in questo caso quando lo scorso Comitato noi ci facciamo questo riunioni da due tre giorni in cui ci ritroviamo discutiamo facciamo analisi
Bene e il nostro metodo è stato questo cercare di comprendere in questa fase cosa può dare una scossa liberali e quindi per noi anche anti regime anti regime partitocratico come agire come ci piace chiamarle come adesso sta diventando di moda e abbiamo detto bene
In questa fase probabilmente più che un progetto elettorale può potrebbe farci a un progetto referendario un corretto rendo un particolari allora qual è il metodo e mezzo da individuare attraverso quello strumento quali devono essere quali debbano essere
I temi su cui presentare magari un pacchetto referendaria ottobre per lavorare per arrivare a dare
E a svolgere quella funzione liberare in questa fase storica un esempio
Per come io mi sono ritrovato in questa fase così come mi ritrovo nella sensibilità di di Einaudi
Nel suo intendere la libertà in una certa maniera non solo come libertà del singolo ma come libertà che fa crescere l'insieme della società B quelle che sono le
Le priorità forse oggi dimenticate rimosse così come alcuni pensatori
Penso ad esempio il riferimento all'imperio all'impero della legge in una fase in cui oltre la libertà economica anche quella politica e giuridica e condizione fondamentale come presupposto per poter poi esserci questo effetto volano almeno io così l'ho compreso
Per quello che ho letto e studiato negli anni passati ma è quello che mi è sempre rimasta impressa e questa attenzione anche al diritto che in questa fase ed è questo il richiamo per cui dico sarebbe attualissimo
è in questa fase ad esempio per noi la di cali punto centrale che abbiamo individuato proprio per
Consentire un superamento di questi trent'anni quarant'anni lo diremo sessanta di crisi della del del del giovane democrazia o Repubblica italiana e cioè
La il venir meno dello stato di diritto in questa fase storica per noi a causa del disservizio già debba della bancarotta del sistema giustizia ed è il motivo per cui si sentirebbe spesso quando riusciremo a bucare magari
L'informazione parlare di amnistia come uno strumento per rimettere in modo la giustizia e cioè a ridare a tutti quanti
Quelle quelli quelle garanzie dite di tempi dei processi che permettono anche in economia di rilanciare
L'impresa perché se non ci sono tempi certi nei processi accade che non arrivano gli investimenti le stesse riforme economiche liberali non possono essere attuate ecco
Tutto questo io credo
Possa oggi
Trovare un aggiornamento e una parità non credo che debba essere non credo proprio che sarà a quelle soprattutto visto il il il tono che ho cercato di utilizzare io l'oggetto di questa giornata però ci tenevo e ci tengo a portare avanti
Questo tentativo di rendere ed ecco che alla base dei nostri incontri di rendere sempre più non solo riservato agli addetti ai lavori la memoria il ricordo di quale di quale via diciamo non solo dei pensatori ma del loro pensiero in funzione però dell'attualità per comprenderla e per quindi produrre nuove idee nuova visione e nuova analisi
Sono stato anche
Lungo credo in questo saluto io ringrazio di nuovo voi che siete venuti qui a a partecipare all'incontro e ringrazio soprattutto i professori per Paolo perché lo animeranno durante questo pomeriggio
Ovviamente anch'io ringrazio Mario Staderini per la sua disponibilità e il suo apporto per
L'organizzazione anche di questo incontro
Come diceva Mario questi appuntamenti hanno la necessità
Di uscire un po'dal solite ricorrenze polverose che sembrano ripiegarsi su di loro stessi e verso il passato ma è una memoria che è diversa dal passato una memoria viva nel presente che ha una proiezione verso il futuro allora capire se questo percorso liberale e anche che in
Diciamo attraversa tutta la storia radicale dei radicali che ci hanno trasferito anche tre verso
Notevoli ripetuti differimenti Emma Bonino e Marco Pannella se questa storia che vede in Luigi Einaudi uno dei riferimenti principali
Riesce ad a all'interno di una situazione anche politica di crisi di di trasformazione
Ad avere una sua prospettiva verso il futuro e se può partecipare a questo cambiamento riuscendo anche a trasformare in se stessa
Nell'impatto una realtà che che muta essendo e pensiamo al ai punti d'attualità di oggi
Cioè il ruolo dei partiti in una democrazia liberale l'abolizione del valore legale del titolo di studio proprie notizia di oggi tutto il discorso sul diploma per esempio di Renzo Bossi
E questa necessità di a vere un un pezzo di carta perché ha un valore legale e inaudite faceva un discorso diverso che è il discorso che i liberali radicali che fanno da sempre
Il discorso che faceva Luigi Naldi sugli Stati Uniti ed Europa e quindi al superamento del dogma della sovranità nazionale il discorso che si può fare ancora oggi
Anzi oggi più di ieri sul un ruolo di Presidente della Repubblica visto che Luigi Naldi è stato sette anni al Quirinale e ha svolto questo ruolo a detta di tutti in maniera da essere considerato forse il più grande statista
Del del secolo scorso in maniera liberale con un forte senso dello Stato è un esempio che oggi va forse recuperato anche in nel discorso proprio del ruolo del Capo dello Stato che negli negli anni poi successivi
Ha avuto delle mutazioni rispetto a quello che è il riferimento forte di Luigi Einaudi il liberismo economico
Con nella sua matrice etica fondamentali anche questo Luigi nautica che questo è un dibattito di oggi
Insomma ogni capitolo delle opere Luigi Einaudi ha una sua attualità e una sua ricaduta nel presente
Quindi la bellezza della lotta
Volevo citare una frase di Luigi Einaudi tratta proprio da
La bellezza della lotta prima di dare la parola Enzo di nuovo show
Einaudi diceva liberare è colui che crede nel perfezionamento materiali umorale conquistato con lo sforzo volontario col sacrificio con l'attitudine a lavorare d'accordo con altri ecco
Su questo stimolo ovviamente la parola al professor penso di nuovo ciò per saperne di più
Bene io anzitutto vi ringrazio dell'invito
Credo che
Anche questa questo pomeriggio questa serata possa essere un piccolo tassello per sanare non per sanare ma per ridurre il nostro debito nei confronti di uno dei padri della patria
Nei confronti del quale la patria secondo me non è stata molto riconoscente soprattutto gli intellettuali perché se in pochi anni questo Paese è passato dalla disperazione al boom economico c'erano delle idee dietro
Questi tre della Divina Provvidenza si può affidare a questo ma
Agli storici lavorano sulla scienza e non sulla Divina Provvidenza c'erano le idee che in audio oltre che
Risuperato come statista Ministro governato dalla Banca d'Italia il Presidente del Consiglio domo l'inflazione che era arrivata a dei livelli elevatissimi bene
Ce n'è bisogno oggi
Di questa discussione sui inauditi anche perché viviamo in un periodo in cui circola un'abbondantissima dose di liberalismo alla Castro
Di tanti arredi vidi liberali pronti a violare i principi pur di compiacere i principi
Che si sono inventate cose abbastanza fantasiose in questi anni di fiocco un po'di teoria politica lo sa abbiamo sentito che Gentile era un pensatore liberale di cui qualcuno
Ex presidente del Consiglio doveva essere l'erede di questo liberalismo conservatore abbiamo sentito cose fantasiose sul liberalismo come per esempio che
La rivoluzione liberale a potesse fare un pluri oligopoli Istat di cui tutti conosciamo il nome ecco di fronte a questo credo che il richiamo i testi al pensiero oggi di Einaudi sia una cosa utile
Che
Che cosa vuole vorrei fare insieme a voi due cose molto semplici e quali sono i punti fondamentali di Einaudi
Letti con l'occhio dell'attualità quali sono i problemi principali oggi di questo periodo storico di fronte ai quali noi possiamo attingere al pensiero di Einaudi come una risorsa
è un giacimento diciamo abbastanza inesplorato per certi versi
Per per cercare di risolvere i trovare un orientamento bene
Primo punto Einaudi definisce il suo pensiero il liberalismo della povera gente è un pensatore abbastanza singolare Einaudi
Il libro che citavamo prima era Agency dodici Europa addirittura mostra una
Un aspetto teoretico spirituale di Napoli su cui non ha resistito nessuno è tutt'altro che vuole sono un economista lo scienziato delle finanze
Quindi definisce il suo pensiero il liberalismo della povera gente cioè una teoria politica che ha un obiettivo migliorare le condizioni economiche dei più deboli
E questo il filo rosso diciamo così che sviluppa tutto il suo pensiero che ha attraversato praticamente
Più di cinquant'anni come opinionista del Corriere la sera uomo politico collaboratore dell'Economist e così via forse il più grande statista è uno dei più grandi intellettuali del
Del Novecento ora
Se noi leggiamo inauditi
Noi ci rendiamo conto di una cosa diciamo
è un liberalismo il suo che si fonda sulla complementarità di tre principi che non possono essere separati l'uno dall'altro principio di libertà e competizione principio di legalità principio di solidarietà
Non sta né insieme né come diciamo così un presto la nostra tutto agli una gamba cade esattamente questi liberalismo di Naldi c'è il principio di libertà
Che diciamo è evidente in un liberale tuttavia Einaudi non
Non vado alle prediche eravamo riformazione farmacista positivista molto rigoroso studioso l'empirismo inglese fuori da una certa tradizione diciamo anche nazionale
E ed è consapevole di che cosa che per difendere la libertà occorre giocare su più piani
E lo individua innanzitutto addirittura un piano filosofico luglio economista scienziato le finanze che si è misurato con gli aspetti più tecnici della libertà
Un piano filosofico su cui poi magari Corrado potrà spiegare meglio di me cioè
Dobbiamo essere liberi perché siamo infallibili
Cioè la consapevolezza che noi siamo esseri fallibili non possediamo una conoscenza assoluta come direbbe un altro grande liberare novecento ai siamo ignoranti tra virgolette ignoriamo le conoscenze altrui dobbiamo essere liberi
Perché perché la libertà diventa lo strumento termo abilitare le conoscenze per discutere far circolare le informazioni risolvere i problemi e potremmo dire incrementare la capacità di problem solving di un gruppo
Il gruppo sociale sopravvive a come dicono gli evoluzionistica antropologi un vantaggio evolutivo su un altro gruppo proprio perché è libero nell'Occidente l'ha dimostrato questo
La con questa libertà è una risorsa perché è una risorsa perché la libertà significa discussione significa diversità questa diversità significa maggiore capacità di conoscenza maggiore capacità di soluzione di problemi dunque più forza di un gruppo chiaro
Ma noi possiamo accettare la libertà come abitata dalla soluzione di problemi se siamo consapevoli e siamo infallibili se c'è un essere che pensa di essere infallibile la libertà diventa un
Fastidio se non qualcosa sopprimere no e questo lo sapeva bene
Einaudi il Duce ha sempre ragione era la negazione di questo principio il Duce per dire qualsiasi regime totalitario si basa sul principio opposto e chiaro
Di questa fallibilità Einaudi esplora addirittura
La base logica cui aveva studiato a Torino conosceva i lati pragmatismo cioè era un intellettuale diciamo a tutto a tutto tondo cioè
Vede la libertà come lo strumento per difendersi dagli elusi
Noi siamo esseri umani fallibili
Chiaro
E dunque conviviamo con gli errori con gli errori a volte disastrosi ci portano all'annientamento
Qual è la barriera lo strumento per difendersi per quanto possiamo dagli errori la libertà perché libertà significa discussione la discussione significa rimozione per quello che possiamo degli errori chiaro
C'è una frase che volevo leggere molto breve che dice l'unica garanzia di salvezza contro l'errore contro il disastro non è la dittatura ma è la discussione
La libertà vive perché vuole la discussione tra la libertà e l'errore sa che solo attraverso l'errore se giunge per tentativi sempre ripresi mai con chiusi alla verità
Nella vita politica la libertà non è garantita i sistemi elettorali dal voto universale dalla proporzionale eccetera eccetera
E se esiste perché esiste la possibilità di discussione della critica del trial and error possibilità di tentare di sbagliare libertà di critica di opposizione ecco le caratteristiche dei regimi liberi
Mi avrebbe quando Einaudi scrive queste cose
Le di stimolo già fallibili stanno del Novecento per era in corso lui forse la ignorava non si sa i contatti eccetera ma e arrivato diciamo insieme in buona compagnia operaie che mise sulla scuola austriaca e tutto per tutto il resto
E elogio della della lotta di cui si ballerà Corrado si basa su questi principi no
Che cos'è la lotta allo strumento per mobilitare le conoscenze libertà significa libertà di competizione
Competizione vera latino competere cercare insieme chi compete dentro regole condivise non ammazzandoci ma dentro regole condivise fare interessi tutti
Perché noi ci siamo dimenticati via inventato per primo il cellulare Barker usiamo tutti competente o si trova la soluzione la soluzione viene socializzava cioè tutti quanti usano lo stesso prodotto ci dimentichiamo persino viva
Chi la scoperta è chiaro quindi la competizione è una forma di collaborazione
Chiaro questo è un punto fondamentale questo presupposto filosofi controverso complemento nel presupposto economico la libertà
Si difende con l'economia di mercato e qui c'è la polemica con Croce diciamo non è così in una pagina secondo me poco felice dice va bene in fondo la libertà politica può essere compatibile anche con regimi non di libero mercato
No poi su questo ha avuto posizioni diverse Corrado le conosce meglio di me e cioè la polemica con Croce secondo me lite inauditi pecche gemelli intellettuale di
Di di Einaudi polemizzano giustamente con Croce
Accanto al principio di libertà vi dicevo c'è il principio di legalità un'altra condizione per l'espressione della libertà e della competizione e la legalità
Che significa legalità significa due cose imperio della legge come giustamente si diceva prima e il il metallo dello stato di diritto come l'altra faccia delle comunità di mercato
Libertà illiberale e per l'imperio della legge Einaudi l'aveva capito Einaudi è un seguace di Stewart mille il suo autore di riferimento e Stewart mille
Quando nel ventidue Gobetti ripubblica un libertino fascismo stava muovendo i primi passi avvocato all'introduzione in cui dice ragazzi leggete Stewart mille mi autore differimento in questo momento storico la luce che insomma dobbiamo seguire in qualche modo
Bene Einaudi ha capito una cosa che cosa
La democrazia non è il governo del popolo e il governo della legge e il popolo deve sottostare alla legge perché
Hitler è andato al potere con libere elezioni
Stuart Mill aveva fatto più o meno un'osservazione analoga gli altri casi storici per quando potessero essere libere elezioni ottocento cioè il governo della legge il popolo è sottoposto alla legge
Non è che se tutto un popolo dice che è una persona inducendo con la persona veramente innocente
Questo ce l'hanno insegnato che essendo quando ha commentato mentale del processo a Gesù chi legge quelle famose pagine di terzietà è chiaro il principio democratico non si applica la giustizia
è chiaro questo è un punto fondamentale perché sono arriviamo I paradossi del del del nazismo dunque il Governo della legge e governo della legge significa imperio della legge
E l'interno della legge significa creare vincoli uguali per tutte le persone affinché non ci possano essere discriminazioni nelle attitudini personali è un principio diciamo
Abbastanza generale a che cosa deve servire questo intere della legge ha due obiettivi fondamentali fondamentali
Difendere gli individui dall'onnipotenza dello Stato e dalla prepotenza dei privati
Scrive in-house il cittadino deve ubbidienza la legge a nessuno di fuori della legge la quale deve essere una buona norma nota chiara che non può essere mutata per arbitro di nessun uomo sia esso il primo dello Stato
Nel regime liberare la legge pone vincoli all'operare degli uomini e i vincoli possono essere numerosissimi sono destinati a diventare sempre più più numerosi come cresce diciamo il mercato economico
Presidio
Di questo impegno della legge eh
L'indipendenza della magistratura
è una situazione un po'più lunga di quattro cinque righe ma bravi con legge è stata scritta
Cinquant'anni fa sessanta anni fa diciamo nel memorandum dare quarantaquattro e quindi non poteva immaginare cosa sarebbe successo sessanta anni dopo
Scrive in Audi
Affinché la legge assolve appieno la sua funzione di regole del gioco sociale è necessario che venga fatta rispettare da magistrati ordinari indipendenti davvero al potere esecutivo e da quello legislativo e posti al di fuori al di sopra dei favori del Governo
Un Paese incalza Einaudi nel quale i giudici non siano e non si sentono da veri indipendenti quali non siano chiamati a giudicare il nome della pura giustizia si occorre anche contro le pretese dello Stato è un Paese senza legge
Pronto a piegare il capo dinanzi al primo demagogo venuto e altri altri danno al nemico il presidio maggiore della libertà dei cittadini Inghilterra afferma in audire l'indipendenza della magistratura
La celebre risposta al mugnaio di senso sia Federico secondo il quale voleva le sue terre ci sono i giudici a Berlino e la prova che quella prussiana era una società sana e la sua resistenza ne vuole Napoleone ne fu una prova
Un liberale dunque chiede i magistrati che faccio osservare contro chiunque ricco potente o povero la legge quale essa vige
Approvato dal Parlamento o da altre e condannano chiunque l'avvio Lia pretende o pretenda di far sedere farsi legge del proprio arbitrio
E ciò faccia nonostante le raccomandazioni le pressioni dei potenti dei Governi dei ministri dei giornalisti dei demagoghi dei Capo del Governo
Certo non si fa illusioni Einaudi questa non è evidentemente una via Reggia o dritta è una via piena di trabocchetti di imboscate di andata e ritorno ma non abbiamo altra alternativa di affermare la responsabilità individuale in questo modo
Dunque principio di legalità intere della legge
Legge generale e astratta per queste ragioni filosofica cioè non bisogna
Ma non mettere in qualche modo alterare la libera delibere capacità individuali
Secondo punto la legge il lo stato di diritto e l'altra faccia dell'economia di mercato cioè noi non possiamo pensare un'economia di mercato con un sistema che si autorevoli
Questa è un'illusione è un'illusione di cui siamo stati vicino
Chi più chi meno anche in questi anni
Occorre lo stato di diritto come altra faccia dell'economia di mercato queste una delle tesi fondamentali di Nizza essi diciamo che accompagnerà per cinquant'anni a riflessioni di mi Sex
Cioè occorre uno Stato che fissi regole
Entro cui possa dispiegarsi la capacità di autoregolamentazione del mercato e l'obiettivo di Naldi quale
In lezioni politica sociale per me è uno dei più belli del Novecento io
Fatto studiare degli studenti filosofia politica qualche collega
Storto insomma non era proprio d'accordo ma insomma è uno dei libri più
Più importanti del Novecento
Uno dei compiti fondamentali dello Stato liberale combattere i monopoli
Cioè la lotta contro i monopoli eh uno dei principi cardine liberalismo di nautico perché perché riducendo il potere dei dei colpi scelte dei consumatori annullando l'incentivo l'innovazione imponendo prezzi più alti dice inaudito
I monopoli sono il nemico numero uno dell'economia libera affonda disuguaglianze sociali
Consentono di realizzare profitti che sono parole di un'ampia un ladrocinio nei confronti della collettività
La lotta contro i monopoli scrive ancora inaudite deve essere considerata come uno dei principali scopi della legislazione di uno Stato i cui dirigenti si occupano del benessere dei più e non di quello dei meno
La lotta contro le ingiustizie e disuguaglianze il nome di lotta contro il monopolio il quale sta alla radice della sopraffazione dei forti contrasti dei gruppi deboli e favorisce ricchezze in meritate
Quindi un punto fondamentale la lotta contro il monopolio
Lottare contro il monopolio significa introdurre dove possibile dove storicamente possibile non è in razionalista inauditi Dante conto o no delle condizioni storiche forme di competizione
Perché le forme di competizione servono a migliorare quella capacità di problem solving abbassano i prezzi quindi
Incentivo all'innovazione è questa naturalmente poi vedremo hanno conseguenze sulla solidarietà
Principio di libertà principio di legalità terzo principio principio di solidarietà
Solo chi non conosce un po'il liberalismo la storia il liberalismo è affetto da pregiudizio ideologico capita ancora di questi tempi e le ragioni anche stanno attuando diceva è più facile
Dissolvere alla lato mo'che stipare un pregiudizio
Noi può pensare di liberali non si siano posti il problema la solidarietà che quella liberalismo se è un'ideologia dei ricchi questa sciocchezza clamorosa basta leggere Adam Smith che scrive contro i monopoli le pagine di Adam Smith contro i monopoli e la ricchezza delle nazioni
La
Solidarietà nei confronti dei più deboli può essere la conseguenza di una competizione dentro lo stato di diritto lo stato di diritto deve fissare regole per orientare la competizione verso queste
Obiettivi
E
Quale deve essere l'obiettivo di uno Stato liberale no
L'uguaglianza di tutti in tutto questo sono stato sapete no
E l'uguaglianza diciamo così illiberale dei regimi tirannici la pianificazione economica naturalmente è uno dei più accesi nemici del comunismo che la pianificazione Einaudi questo c'è bisogno di dirlo
Ma deve essere l'uguaglianza di Behrami e che cosa è l'uguaglianza liberale eh di Siena UD la riduzione delle differenze sociali per quanto possibile detto in altri termini e il miglioramento delle chance di coloro che sono i meno abbienti
E come si migliorano queste chance queste possibilità di vita dei meno abbienti combattendo i monopoli da un lato
Dall'altro e qui
Diciamo secondo me un punto fondamentale di Napoli introducendo il minimo vitale dice lui fa il salario minimo garantito Einaudi così come ai come RAI perché questi grandi liberali era per il salario minimo garantito
Il Senato disse nel l'arco nell'arena della competizione sociale che l'UDC prende qualcuno non ce la fa competere
Allora lo Stato che cosa fa
Deve prendere delle risorse
E consentire a queste persone di accedere alla competizione sociale attraverso strutture diciamo di protezione sociale Lucia un elenco abbastanza lungo
Dalle pensioni e la previdenza sociale le imposte progressive la patrimoniale e così via attraverso un reddito minimo garantito per portare questi individui nell'arena della competizione dandogli un minimo vitale
Non che li fa dice rudimentale fannulloni
Ma che gli consenta in qualche modo di realizzare i propri progetti sia un'assicurazione sulla vita sia un punto di arrivo sia un punto di partenza e non un punto di arrivo per sviluppare di cellule proprie attitudini questo è un punto fondamentale
Qui c'è un'Audi Einaudi scrivo un bel saggio liberalismo il socialismo
Dice dov'è che liberale i socialisti posso andare d'accordo solo qualora danza davanti alla legge l'abbiamo però ho detto anche sull'uguaglianza sostanziale non solo formale possono fare un passo un passo in avanti insieme
Si dividono quando quando è socialista vuole prescrivere i comportamenti e liberale individua lui dice le forme e le regole no il metodo della cornice
Però anche liberale è interessato a queste forme di uguaglianza sostanziale in questo senso nel senso in cui abbiamo
In cui abbiamo detto quindi questa teoria della solidarietà non sono non è incompatibile con liberalismo ma è parte integrante
Chiaro per due ragioni molto semplici
Perché se si aumenta con le politiche di solidarietà all'aria della competizione questa competizione sarà più forte
Aumenterà la gamma dei soggetti in grado di competere cioè di portare nella competizione sociale le loro conoscenze le loro risorse anche materiali e quindi di incrementare la capacità di problem solving di un gruppo
Secondo motivo perché la solidarietà elimina nella le lacerazioni sociali cioè il mercato per funzionare ha bisogno di valori condivisi non basta solo lo Stato di diritto la polizia la magistratura questo perché ce l'ha insegnato occorre valori condivisi
E allora questi valori condivisi è più facile condividere in una società in cui certe disuguaglianze non superano determinati livelli
Lui aveva capito bene quando scrivete le lezioni di politica sociale lo scrive nel quarantatré quarantaquattro nel suo esilio in Svizzera
E aveva capito che le lacerazioni sociali disuguaglianze troppo accentuata era una delle cause del fascismo
Dell'affermazione del regime chiaro ecco quindi che lo Stato liberale se vuole difende la libertà la competizione economica deve combattere disuguaglianze sociali troppo accentuata
Da liberale lo devo fare
è chiaro
Quindi questi sono i tre principi che stanno insieme in modo indissolubile chiudo su il riferimento i problemi di oggi no
Se prendiamo questi principi
Che
Sono abbastanza chiari ho cercato molto sommariamente diciamo velocemente di di spiegarmi in pochi minuti
Quali sono i problemi di oggi a cui ci possiamo riferire
Almeno due problemi uno al problema del mercato democrazia nel rapporto tra mercato e democrazia fate bene uno dei grandi temi con cui ci misuriamo con i tempi presenti
Noi ci troviamo di fronte a una doppia simmetria
Una simmetria innanzitutto geografica i mercati sono internazionali la sovranità ancora in buona parte nazionale per cui ha voglia mettere regole nazionali quando i capitali sono internazionali questo una simmetria geografica
C'è una simmetria temporale
I processi economici viaggiano a velocità molto più accentuata le decisioni politiche
Questo è un dato di fatto qualcuno comincia a pensar male sull'esito della democrazia data questa simmetria voi capite bene
No c'è una sicura tra simmetria temporale che riguarda le aspettative i processi economici sono talmente veloci delle aspettative pure sono talmente veloci le risposte politiche sono lente
Fate bene sono tutti problemi che con cui le democrazie del nove cioè di fine Novecento e soprattutto le persone in legno si devono misurare ora
Perché in aule importante vada bene i principi vanno Sandy attualizzati no ognuno fa i conti con i problemi del periodo storico eccetera ma
Sono principi
Einaudi insieme repliche
Se il
Permettere un diciamo un'indicazione più che un Consiglio sul prossimi incontri
Vi è un tratto che è uno dei più grandi Ribera del Novecento amico Di Nardi e il padre insieme Erhard poiché nel questi dell'economia sociale di mercato e la rinascita della Germania ha messo le mani in pasta è stato consulente economico
Erhard è stato ministro cancelliere cioè
Questi questi insieme Einaudi sono uomini che hanno ricostruito non solo con i libri gli articoli sulle riviste ma con le loro decisioni politiche erano ministri consulenti eccetera l'Europa
Il principio che ha introdotto è questo non bisogna confondere l'economia di mercato col capitalismo storico l'economia di mercato loro sappiamo bene cosa e l'economia di concorrenza il capitalismo storico è la forma storica che questa economia di volta in volta prende nelle varie società
Bene
Lo Stato liberale deve combattere dice Naldi dice era il perché
Le degenerazioni del capitalismo storiche una di queste degenerazioni e le sono i monopoli un'altra degenerazione la finanziarizzazione dell'economia ecco il punto fondamentale solo uno Stato liberale
Dice Einaudi che sia
Autorevole imparziale voi aggiungere perché forte ma non affaccendato cioè
Non invasivo che sia custode dell'ordinamento concorrenziale del mercato concorrenziale Po distinguere tra economia di mercato il capitalismo storico e combattere le degenerazioni del capitalismo storico e
Voi capite bene quanto oggi sia importante
Combattere le degenerazioni del capitalismo storico che oggi sono grandi monopoli internazionali contro i quali i piccoli Stati
Riescono poco a fare e un processo di finanziarizzazione economia internazionale che come dimostra l'ISI questi anni scarica soprattutto sui più deboli i loro costi e chiaro questo si fa fronte
Solo
Combattendo queste degenerazioni dell'economia
Concorrenziale con lo Stato forte lo Stato liberale so forte in senso liberale
No da un punto di vista giuridico
A un certo punto Einaudi dice occorre
Tra liberali che in questo caso le possiamo dire perché non corriamo il rischio di fraintendimento un interventismo liberale
Cosa intende cioè una politica liberale che difende il mercato difende i più deboli
Che non è l'interventismo socialista o socialdemocratico statalista ma è liberale liberale solidale che si basa su quattro principi veridico non velocemente prescrive le forme non i contenuti cioè le regole non i comportamenti concreti
Attua interventi di adeguamento della concorrenza rispetto a problemi a a principi di solidarietà e non di conservazione di quello che capita
Atto interventi conformi all'economia di mercato
Per cui
Se io aumento la concorrenza in un settore conforme all'economia di mercato o se io introduco un monopolio stravolga il regime dei prezzi era difforme nell'economia di mercato quindi è un principio non liberale
Quarto principio si basa sul
Sussidiarietà
Sussidiarietà orizzontale privato Stato quello che non farò privato lo fa lo Stato verticale pubblico pubblico quello che non fa il corpo intermedio più basso dal Comune e lo fa quello più alto fino ad arrivare allo stato questo l'interventismo
Liberale
Einaudi se la prende contro un liberalismo che lo secondo lui non non va da nessuna parte che il liberalismo delle sa fare lasciamo fare che comunque e dice a un certo punto
Per identificare i liberali bisognerebbe inventare un altro nome rispetto a quello di liberisti scrive inaudite tanto il loro atteggiamento mentale lontano dall'essere fairness stasera
La vera
Linea di demarcazione tra liberali socialisti non è chi vuole chi non vuole o l'intervento dello Stato nelle cose economiche ma chi vuole un certo tipo di intervento chi vuole un altro tipo di intervento
Per cui va confutata ancora una volta la grossolana favola che il liberalismo sia sinonimo di assenza dello Stato la assomma assoluto lasciar fare che socialismo sia la stessa cosa dello Stato proprietario
Che ieri vi è i liberali siano fautori dello stato assente che abbia Smith sia il campione assoluto del lasciar fare sono Bugie che nessuno studioso ricorda
Ma per essere grosse sono ripetute dai più par da più parte dai politici abituati a dire superata l'idea liberale cioè un'immagine falsa liberalismo che si creano i suoi nemici
E chi dice questo non ha mai letto nessuno dei libri sardi del liberalismo e non sa neanche di che cosa sta parlando cioè c'è un interventismo liberare il liberalismo troppo presuppone un intervento dello Stato a difendere certi principi
Il secondo e su questo chiudo
Il problema di oggi a cui
Che possiamo in qualche modo tra virgolette aggredire
Appoggiandosi sulle spalle di Napoli e la questione la solidarietà
Noi prendiamo atto oggi di una doppia disillusione la disillusione socialdemocratica cioè i diritti sociali che sono stati la più grande conquista del ventesimo secolo
In Italia e non solo in Italia
Potevano essere garantiti solo attraverso un intervento massiccio dello Stato all'economia ora noi oggi prendiamo atto che questa fase finita
Leggevo i dati in Scandinavia della patria del
Della della della socialdemocrazia basata sull'intervento di uno Stato efficiente
Mi pare che hanno avuto magari dodici tredici punti percentuale le spese sociali
Questioni diseconomica quindi
Noi prendiamo atto di questa disillusione
Dobbiamo attendere atto anche di un'altra di seduzione
Che a cui la stessa sinistra non è stato immune lo dicevo prima cioè che in fondo
La capacità di autoregolazione del mercato senza troppe regole avrebbe garantito di per sé i diritti sociali e ci troviamo di fronte un periodo in cui per la prima volta dopo tanti decenni le disuguaglianze aumentano
E questi disuguaglianze cominciano a essere nati dannose anche da un punto di vista economico
E quindi qui è scattato l'interesse di alcuni a combattere no perché voi intaccano anche gli interessi
Di di certi di certi ceti
Quindi di fronte a questo Einaudi repliche Hayek è tutta questa tradizione che cosa ci dicono c'è una solidarietà liberale
è il liberalismo della povera gente è liberalismo delle regole come lo chiama o Ikenna
In funzione DD degli individui dei meno abbienti dei consumatori trasformare la competizione economica nella democrazia dei consumatori attraverso le regole e lo fanno un lungo elenco di regole ecco che loro hanno attuato appunto in Germania
Cioè fondano quello che
Lo stesso Einaudi ma anche perché chiama il primato dell'etica cioè occorre l'etica viene prima netti che poi l'economia e l'etica attraverso lo Stato a fissare le regole
è chiaro è quello che è vecchia chiama l'umanesimo economico
L'individuo al centro il mercato in funzione dell'individuo atra adesso regole ecco la visione liberale diciamo così della solidarietà e aspetto che non esito a dire questa è una terza via tra la pianificazione laissez faire
La solidarietà liberale se tutte queste vero che cosa possiamo dire
Oggi
In periodo post-ideologico anche se i pregiudizi come dicevo prima risolvono di continuo
Se questi principi libertà principio di libertà di competizione principio di legalità principio di solidarietà soprattutto
Ci aiutano secondo me a superare o comunque ad andare in quella direzione per carità
Di superamento di due
Di una doppia frattura che ha caratterizzato la politica italiana la cultura italiana attraversato orizzontalmente tutti i partiti quella da un lato da liberale socialisti
Dall'altro tra laici e cattolici
No molti dei guai di questo Paese una volta finito
Il secolo breve
Risiedono ancora in queste fratture
Perché questo
In che cosa questi princìpi di Einaudi sono diverse la tradizione liberalsocialismo
In che cosa
Sapete rossa che era l'assistente Rinaldi alla Bocconi no quando scrive nel trenta liberassero di
Socialismo liberale nel suo esilio
C'è l'eco anche dell'insegnamento del maestro
Possiamo dire addirittura che Einaudi retto che questi autori danno sostanza economica e giuridica questi principi che con
Rosselli
Calogero e altri cosiddetti liberal socialisti erano rimasti a un livello più di e Nunzio enunciazione di principio a un livello un pochino astratti quindi liberali socialisti becera vediamo da questo punto di vista non dico che salta questa contrapposizione ma
La vediamo sotto una nuova luce no su questo
Ecco
E l'altra contrapposizione che secondo secondo me in qualche modo si estenderà anche quella tra laici e cattolici almeno visto da un certo punto di vista
Questi principi e l'economia sociale della Chiesa dalla tradizionale con mia sociale di mercato di Einaudi e di tutta questa tradizione
Molti di questi troviamo nella dottrina economica della della Chiesa
Che finirà molto spesso in minoranza all'interno della
Per carità sappiamo tutta la storia però li ritroviamo anche lì
è chiaro il principio di sussidiarietà noi
Sono bei lavori in circolazione che fanno vedere come appunto in cicliche enunciazioni eccetera siano conformi a questi principi pastone come è noto in audire un cattolico uno dei più grandi
Intellettuali cattolici e liberali e novecento ecco non è che
Quindi vedete bene una volta che noi andiamo
Sul punto sulle soluzioni concrete alcune contrapposizioni storiche esistente erano e naturalmente credo che
Questo possa essere utile al dibattito che voglia essere
Post-ideologico che voglia guardare i problemi e non all'ideologia noi i nostri ragazzi insegniamo sempre guardare i problemi non all'ideologia
Andate a cercare le informazioni da risolvere i problemi la conoscenza deve essere problema vietati le ideologie
Sono ergastoli mentali cioè di chi pensa di avere ragione solo perché aderisce un'ideologia andiamo a confrontare le soluzioni concrete abbiamo un problema di solidarietà andiamo a vedere queste ricette come possono funzionare
è chiaro quindi penso che
Dai nautici viene un impulso notevole un'indicazione di principio non solo di principio a a fare i conti anche con me alcuni tra i più importanti problemi dei tempi presenti grazie
Ringraziamo professor Renzo di nuovo show le riflessioni che
Già
Penso ciascuno i nove sta facendo
Ci fanno capire come in questa situazione attuale dove la partitocrazia dominante che vediamo sotto i nostri occhi fatta di
Affarismo di il finanziamento pubblico dei partiti che va a finire
Verso viene veicolate spesso in maniera esorbitante e che fa parte di un malcostume che ormai ha fatto sì che la partitocrazia divorato i partiti stessi
In questa situazione attuale
Di sconforto anche di molti cittadini dispetto alla politica ecco il discorso del professor di nuovo show ci offre la possibilità di capire che invece la forza
Della politica in questo senso fare sponda politica a una sua forza è una sua nobiltà
Che a fronte i problemi concreti di tutti i giorni ma che dà anche delle prospettive un respiro che va
Oltre travalica
Quelli che sono
Le diciamo gli enti di figli piccoli interessi di bottega alle spartizioni sotto banco
O un tipo di gestione della cosa pubblica che è diventata una gestione spesso privatistica della partitocrazia
Ma i riferimenti di di nuovo show anche sul discorso tra liberalismo il socialismo ha fatto pensare per esempio a una figura a una rilievo di Luigina UDR Ernesto Rossi
E salone più grandi
Esponenti del Partito Radicale
E che addirittura parlava di abolire la miseria proprio recuperando quel filoni che inauditi in quanto maestro aveva
Trasferita i suoi allievi
Dandogli una forza che è partito radicale che nasce nel mille novecentocinquantacinque
Da una costa del Partito Liberale Italiano con gli azionisti Ivonne alcuni socialdemocratici anche Guido Calogero eccetera dimostrava già all'epoca con questa forza politica
Con la rivista il mondo di Mario Pannunzio
Che
Quella storia che oggi
Sembra di grande attualità
A un radici forti è una memoria ancora viva cioè questa capacità di superare
I vecchi schemi per costruire un percorso che è un percorso di politica e non di ideologismo i
Ecco questa è stata un po'storie Partito Radicale e non a caso radicali italiani che diciamo fautrice di questo
Di questo incontro radicali italiani è stato l'unico movimento politico a sostenere e a promuovere un appello per l'abolizione del del diploma di Lauria per la per quanto riguarda ovviamente il valore legale
Del del diploma di laurea i radicali italiani sono stati l'unico movimento politico a promuovere una perdita al senso ad accogliere consensi anche dal mondo dell'università giornalismo degli intellettuali
Questo per dare continuità ha una storia che da Luigi Einaudi continua e che cippo offre la possibilità di guardare alla crisi politica che stiamo vivendo crisi economica che stiamo
Subendo con la prospettiva di un cambiamento
Che serve a riportare anche i partiti stessi a riacquistare quella loro Nobel taglio lo spessore politico che non è certo quello che hanno dimostrato in questi ultimi tempi
E in virtù di questo lascio la parola a Corrado Ocone per
Parlarci della la bellezza della lotta
Buonasera ringrazio ovviamente anche io i dati cali nella persona del Segretario Staderini e di Pier Paolo Segneri
Devo dire che insomma mi sento veramente libero da liberale in questa sala quindi sono sempre molto felice di venire
E io faccio nel discorso che su un aspetto specifico del pensiero di Luigi Einaudi che appunto quello che sintetizzato la forma la bellezza e la lotta
Ma
è un discorso che in sostanza a trecentosessanta gradi perché la bellezza e la lotta secondo me è
Il uno dei punti
Di Archimede su cui si regge tutto il pensiero di Luigi Einaudi
E ed in più io farò sullo sfondo di questo mio discorso ci sarà sempre Benedetto Croce per una serie di motivi non solo e semplicemente perché come sapete io sono un esperto di cose ma perché
Procede in Audi in qualche modo hanno hanno rappresentano la tradizione liberale italiana tutti gli altri grandi liberali
Italiani ce ne sono stati tanti dal testo dossi a
Calogero
Aldo Luigi Sturzo etc
In qualche modo si collocano in un panorama di pensiero che è stato secondo me definito da questi due grossi Tabili
E un altro diciamo motivo principale per cui Croce va richiamato anche in questa discussione perché con Pier Paolo stiamo mettendo un tassello uno alla volta per creare una sorta diciamo
Di recupero critico perché ogni recupero deve essere critico della nostra tradizione italiana
E
Perché il proprio quello della posti ferrosi Elena uti è un problema che molto strano nel senso che a prima vista può
Basta oliato approfonditamente
E si scoprono diciamo tutte le diverse modulazione delle liberalismo attraverso questo apposto che Fukuda posto anche umano come sapete di stima di solidarietà
Di amicizia quando quando diciamo il fascismo costrinse di professori universitari ha firmate a firmare diciamo la fedeltà al regime
Luigi pena diciamo la destituzione dall'incarico e e quindi anche qui in poi successivamente probabilmente guai fisici
Luigi Einaudi prese un treno e andò a Napoli da Croce a chiedere consiglio su cosa fare quindi era un rapporto di amicizia di stima di collaborazione straordinaria
Ma anche di divergenza intellettuale una divergenza intellettuale che si appalesa soprattutto in nella discussione su quelle sui rapporti fra liberalismo il liberismo
Dove dove diciamo i due
Dove in qualche modo i due pensatori liberali non potevano intendersi non potevano intendersi perché ragionavano a partire da due prospettive
Teoretiche teoriche
Completamente diverse
Ma non potevano intendersi appunto per questo motivo metodologico ma nella sostanza erano molto
Meno distanti di quando poi
Teoricamente lo fossero quando meno arrivava dopo che stesse conclusioni
Ma il la frase che stamattina riporta Federico Orlando
Nell'articolo do nell'articolo sull'Europa e in verità è una frase di Carlo Antonini ciò Carlo Antoni che per destato questo cambia allievo
Di Di Benedetto Croce fra l'altro credo anche uno dei promotori del Partito Radicale se ricordo bene comunque era un collaboratore del mondo
De Carlo Antoni scrisse in un libro che si chiama tisi
Si chiama appunto
è ora della restaurazione il diritto di natura
Del cinquantanove scrisse un saggio sul liberismo liberalismo dove appunto parlava della polemica che tenne impegnati su questo tema e per tanti anni Benedetto Croce Luigi Einaudi giungendo alla conclusione che
Che per entrambi il il liberalismo era qualcosa che per teneva la dimensione etica perché per Croce liberalismo e la metà politico come lui stesso dice a più riprese e metà politico significa appunto etico
Ma anche il liberismo di nautica da un liberismo metta economico e quindi a sua volta etico in che senso era un liberismo meta-economico quelle in house di laudi Earth lo era nel senso che
Per Einaudi il liberismo
Era quella situazione che rappresentava al meglio lo sforzo dell'individuo per auto affermarsi l'ideale dei di un'auto in qualche modo era
L'ideale dell'uomo che si farà sì attraverso il lavoro il sacrificio attraverso una costanza e la dedizione ad un impegno
E in effetti mentre e quindi in qualche modo era alcun motivo etico non prettamente
Dell'attivo
All'arricchimento quindi non prettamente economico quello che faceva sì che è inaudito si definisse liberista
E fra l'altro Einaudi ha scritto un bellissimo saggio che si chiama di lode del profitto
Dove lui tessere l'elogio
Del profitto proprio perché diciamo il profitto
E ha un valore per lui quasi spirituale cioè è il segno ovviamente il profitto condire conquistato lecitamente quinti
Bene qui sia la c'è tutto il discorso sulle regole che faceva pure entro di nuovo ci porti sotto conquistato lecitamente
è quasi il segno del lavoro svolto della serietà dell'impegno profuso almeno questo dovrebbe essere in una società liberale o tendenzialmente tale
Ma la cosa deve diciamo il punto che io stasera volevo affrontate
è
Appunto il punto del della bellezza della lotta che significa cioè su questo punto sia Luigi Einaudi sia Benedetto Croce
Sono state erano fondamentalmente due d'accordo e in questo senso
Questo accordo da presente all'unitarietà della tradizione italiana del liberalismo la la termini liberalismo italiano è un liberalismo conflittuali istituto
Non pietistico e poi ora spiego bene che cosa significa conflittuali stico e non pietistico
Su questo punto Croce ed Einaudi che partivano da sistemi di pensiero completamente diversi se non opposti
Erano del tutto concordi
E secondo me noi se vogliamo recuperate criticamente perché ogni recupero come dicevo prima deve essere sempre qui dico la tradizione italiano del liberalismo dobbiamo insistere su questo parte su questo aspetto l'aspetto del conflitto
Il liberalismo non è un'ideologia come le altre non è affatto un'ideologia
Perché le ideologie sì bastano su quindi ideale fissi stico cioè su un ideale che ferma la realtà in alcune regole generali mentre il liberalismo
è
è un metodo è qualcosa che è in divenire non è possibile a priori stabilire ciò che liberali e non è liberale
Ma il liberalismo sì definisce o si ridefinisce continuamente nella storia attraverso l'agonismo la competizione attraverso la lotta
Economica
Politica culturale la lotta delle idee anche ovviamente è qualcosa di importante
E i su questo punto Croce ed Einaudi erano perfettamente d'accordo ci arrivavano per via diversissime perché Croce ci arrivava attraverso una rilettura
Della dialettica e degli Anna quindi attraverso una tradizione
La grande tradizione dell'idealismo tedesco
Luigi leggeva e che il
E prendeva di Hegel diciamo la parte la parte dei i e delle è una sorta di Giano bifronte perché
E delle teorizza la verità come movimento quindi teorizza la dialettica questa logica che appunto
Si la verità si costruisce nella storia attraverso lo scontro fra frazioni
Però poi a un certo punto diciamo c'è un Hegel invece metafisico che chiude questo questa dialettica e individua
Nello stato prussiano diciamo nella sua stessa filosofia al punto d arriva di tutto questo movimento dialettico quindi la dialettica che lui stesso ha contribuito ad aprire ad un certo punto la chiude
E quando Croce nel mille novecentosei scrive
Ciò che è vivo e ciò che è molto la filosofia di Hegel il morto è proprio
La fissità che contrariamente al principio base del suo pensiero egli ha un certo punto
Diciamo raggiunge
Mentre tutta la parte mentre Croce aveva un'idea della dialettica come continua apertura quindi per lui era un metodo di continua apertura e ed era ciò che dal vivo di Hegel
Sto ANMIL pene dove scusi Luigi Einaudi ci arriva attraverso invece al all'idea di un liberalismo conflittuali stico ci arriva terzo tutta un'altra via che la via di Stuart Mill qui della via della dell'empirismo inglese
è la via della
Audizione anche Taldo utilitaristica anche se diciamo Stuart Mill e un'utilità vista abbastanza sui generis
E
Che e comunque stranamente ad diciamo le idee i di Einaudi finiscono per coincidere con quella di croci su questo punto specifico
E in effetti secondo me che è opportuno
è opportuno fare di riferimento proprio del alla pagina di Einaudi perché oltre a essere una pagina bellissima anche letterariamente
Ci fa capire come appunto le questa idea della verità anche politica che si fa attraverso la lotta sia qualcosa che rompe contemporaneamente tanti dogmi e tanti miti della lotta politica
Ma anche da uno slancio liberale alla nostra azione
Tra l'altro
Tra l'altro quando ogni stamattina Federico Orlando
Dice a un certo punto del suo articolo molto bello
Dice il liberalismo è la conquista di sempre nuovi spazi di libertà
Ecco il punto è proprio questo il liberalismo non può essere né quello di tanto stato tanto mercato né quello del costi della divisione dei poteri dei tre poteri piuttosto che liberalismo
E di ma ciò la soluzione di Beraldo ecco non parliamo più di liberalismo ma di soluzione liberali Abba individuata attraverso la lotta concreta
E e attraverso diciamo di situazioni specifiche cioè quando nel mille visto che siamo nella sede dei radicali faccio un esempio concreto relativo alla storia dei radicali
Quando nel mille novecento settantaquattro i radicali fece dopo nella battaglia per il referendum sul divorzio era una battaglia per aprire spazi di libertà nella società italiana cioè la Società Italiana età
è da bigotta arretrata era una società Taldo contadina
Ora i radicali erano o non è un liberali in quella specifica situazione svolgevano una funzione di di libertà che probabilmente
Delle forze conservatrici e sedicenti liberali
Non svolgevano non avevano svolto adeguatamente quindi la libertà punto attraverso questo continuo processo di lotta questo continuo processo di appropriazione
Di di e di conquiste e di apertura
E e quindi e non è in un ideale fissi stico infatti quando molti perché molti diciamo teorici soprattutto economisti del liberalismo
Dicono privatizziamo tutti tante la soluzione liberale a questo l'esempio adesso del Pasquino ha curato un numero di questa rivista
Para Doxa liberali da Veneto e il contributo di Pasquino lascia molto insoddisfatto proprio quello suo specifico perché Pasquino
Dice il liberalismo è questo quest'altro la divisione dei per potere dire no il liberalismo
Coppie come lo vede io per come lo vedeva la tradizione italiana non può essere definito in una maniera così rigida definitiva perché se no diventa un'ideologia come le altre
Note il liberalismo non può essere sorretto da un ideale infissi stico e su questo Einaudi è stato sempre molto chiaro
E lo è stato e e la forza di Einaudi anche rispetto a Croce è di esserlo stato
E è di esserlo stato diciamo tenendo
Presente la concretezza della vita politica e sociale piuttosto che la filosofia
E adesso diciamo una delle prime e più riuscite secondo me esaltazioni del pluralismo della conflittualità da parte di Einaudi
è in un articolo che pubblica nel mille novecentoventi che si chiama verso la città divina che è un articolo stupendo
E lui dice che il
Ed è una risposta a Giuseppe Renzi che aveva detto che aveva detto che sognava una città divina al Monica dove tutti si volevano bene tutti stavano in pace
Beati tranquilli
E
Einaudi fu molto colpito nella sua coscienza liberale liberale nel senso che ho cercato di dire prima alla lettura di questo
Articolo di Renzi e si rispose con quest'altro articolo
E
Disse il mio vuole essere un inno alla discordia alla lotta alla discussione degli spiriti perché il bello il perfetto non è l'uniformità non è L'Unità ma la varietà il contrasto
Quindi già da questo si capisce come l'elemento contrasti voto elemento dialettico l'elemento della discussione l'elemento della critica svolge le tensioni Einaudi una doppia funzione
Da un lato permette appunto di fare a essere più con
Tasto ciò che si ritiene il Veneto che non sarebbe
Se non ci fosse
Il fatto a cui si oppone ma dall'altro fa anche in modo che io possa convincermi
Se del caso che ciò che prima ritenevo falso era in tutto o in parte vedo ecco questa è la dimensione anche speculativa diciamo del liberalismo di filosofico cioè
Il vero non può affetto non esiste il Veneto come qualcosa di dato e definitivo il Veneto si definisce può conquistarsi solo attraverso l'opposizione acciocché vero nome
Quindi questo che significa venendo a qualcosa di più concreto
Significa che la condizione di verità o di libertà che si raggiunge non può essere mai considerata definitiva non condizionata da ulteriori rischio pericoli
E esso solo attraverso la lotte nuovi conflitti può essere conservata la libertà e l'anticonformismo dell'oggi
Possono convertirsi in una nuove libertà in un anno dopo conformismo se noi ogni volta non siamo in grado di capire
Quali sono i movimenti reali della società dove e dove diciamo bisogna conquistare nuovi spazi di libertà scrive Naldi leggo sempre una frase
Napoli da questo bel sull'articolo un'idea
Un modo di vita che tutti accolgono non vale più nulla l'idea nasce dal contrasto
Se nessuno vi dice che avete tolto voi non sapete più di possedere la verità
Ora la conseguente se a liberale di svolto liberale della questione e questo lo Stato
Non deve cercare un Almunia più o meno imposta perché è la difformità la di salmoni all'imperfezione il biglietto improprio della politica liberale
La quale considerata sotto questo aspetto potrebbe sembrare a
Contro una tuta ma non lo è affatto sì è vero come in questa prospettiva è vero che il liberalismo aderisce seppure in modo congruo intuitivo alle senza più intima della vita umana scrive inaudite
è un bisogno costante dell'animo umano quello che rifugge dai contrasti dalle lotte di uomini di partiti di idee e desidera la tranquillità la concordia la unità degli spiriti anche se ottenuta col fare dove sono sangue
Quello dei liberali al contrario all'ideale di uno Stato il quale si astiene dall'imporre agli uomini una foggia di vita lo Stato limite lo Stato il quale impone limiti alla violenza fisica
Altri dominio di un nome sugli altri di una casse sulle altre il quale cerca di dare agli uomini le opportunità più uniformemente distribuite
Per partire verso mete diversissime o lontanissime le une dagli altri l'interno della legge come condizione per l'anarchia degli spiriti e in questo articolo che Lugli
Utilizza
Utilizza per e che l'espressione che poi citava pure stamattina
Federico Orlando
La cosa quando può nel mille novecentoventidue se la marcia su Roma il fascismo illiberali italiani Croce ed Einaudi almeno
E in un primo tempo guardato nove con una certa positività al fascismo perché
Perché ovviamente il fascismo era un movimento in fieri e per loro da presentava in qualche modo un nel ristabilimento dell'ordine sociale dopo il cosiddetto biennio rosso
In più nel caso specifico di Einaudi c'era il fatto che il Ministro dell'economia di Mussolini ad Alberto De Stefani che era un liberista e quindi che
Poi fu fatto fuori abbastanza presto quindi diciamo in qualche modo Croce ed Einaudi Sill userò
Ma dopo l'assassinio di Matteotti
Il ma il fascismo si mostrò in tutta la sua faccia più vera e subito subito Einaudi intervenne e scrisse
E scrisse diciamo per queste parole con l'abolizione della libertà di stampa con la compressione della libertà del pensiero con la negazione della libertà di movimento di lavoro
In virtù dei bandi e del monopolio delle corporazioni il paese di sospinto verso l'intolleranza e la uniformità
Si vuole imporre con la forza l'unanimità dei consensi e delle idee perché si afferma necessario difendere la verità contro del dove il bene contro il male l'azione contro la nazione
Invece bisogna riaffermare con urgente il diritto di critica di non conformismo le ragioni della lotta contro l'uniformità
E ancora Silla BO conformismo con Goldie a leggi repressive degli abusi di stampa sono sinonimi ed indice di decadenza civile
Lotte di potere critica non conformismo di Bertasi stampa preannunciano ovvero poche di accensione dei popoli e degli Stati
La libertà non è semplice Strumendo ma fine comune dal cui raggiungimento dipendono gli altri fini civili politici e spirituali della vita
Sollecitato da da Gobetti che era stato suo allievo attutito aveva seguito le sue lezioni di politica economica all'inizio del Novecento
E che fra le altre attività era pure editore Einaudi scrisse allora due importanti saggi in cui nel mille novecento Cadino sempre di quattro il venticinque sulla positività del conflitto
La prefazione all'edizione italiana del saggio sulla libertà di mille
Da cui ho tratto le citazioni precedenti che uscirà nel mille novecentoventicinque proprio a ridosso della molte di Gobetti appalti a Parigi
E un altro importante saggio che è posto come prefazione alle lotte della voto la raccolta dei suoi scritti sugli scioperi le lotte operaie in genere sui problemi del lavoro che furono pubblicati affine ottocento sulla stampa quest'ultima prefazione intitolata appunto la bellezza della lotta
Dalla lettura di questa di questa prefazione sì evincono alcuni punti generali io ne ho individuati soprattutto quattro
Che secondo me sono importanti uno per capire che cosa fare il liberalismo e due e soprattutto
Sono importanti per darci un orientamento di rispondo per l'azione anche nella nostra situazione attuale
Allora il primo punto è che il liberalismo non esiste come un'entità a sé stante da realizzare ma so che è sempre come la lotta per conquistarsi nuovi spazi di libertà questa lotta Vienna non solo fra gli uomini ma anche all'interno di essi
Di qui dice ed altri citiamo lo scetticismo invincibile anzi quasi la ripugnanza fisica per le provvidenze che vengono dal di fuori
Per il benessere voluto procurare agli operai con leggi con regolamenti col collettivismo colpa termalismo con l'intermediazione degli sfaccendati politici
Pronti a risolvere i conflitti con l'arbitrato con la competenza con la dovizia onde del tanto a metà
I la simpatia viva per gli sforzi di coloro i quali vogliono levarsi da sé e in questo sforzo lottano cadono si rialzano imparando a proprie specie a vincere e a perfezionarsi
Quindi la lotta non è solo fra gli individui ma anche all'interno degli individui
Ed è una lotta per conquistarsi per farsi e quindi per conquistarsi un posto nella società è questo il liberismo liberalismo in audiamo
Il secondo punto il liberalismo è l'opposto del socialismo
Ma solo a livello Ideal tipico cioè solo a livello concettuale
Qualora cioè si intenda il liberalismo come una visione della realtà fondata sull'attività e il secondo il socialismo come un essere da realizzare
Il liberalismo non è ma si fa e metodo ma non sistema
Da ciò consegue una non corrispondenza fra idea in realtà ci sono questo lo dice proprio in altri con una chiarezza su straordinari ci sono sedicenti liberali anche fra gli imprenditori
Che sono in verità socialisti perché aspettano paternalistica mente aiuti dal prossimo o prebende dallo Stato
E mostrato di non credere nella concorrenza
E ci sono sedicenti socialisti e ci sono sedicenti socialisti anche fra gli operai che sono in verità liberali perché vogliono levarsi e progredire secolo senza una coazione esterna
Ne consegue così che siccome esiste un liberalismo che c'è il carbonio definitiva ad esempio il liberalismo di un Bastian
Così esiste un socialismo come afferrato esigenza etica che liberale riformista perché il liberalismo accetta il metodo e la sostanza morale
Da qui nasce l'anti marxismo del nostro
Al contrario di Croce inauditi non colse l'importanza di masse come teorico del conflitto della dialettica come lei ha fatto Rosselli ridusse il marxismo al rigido determinismo e meccanicismo e così scrisse
Il socialismo scientifico ed il collettivismo Dusso
In quanto schemi di organizzazione della società Haute invertirli applicare praticamente quegli schermi non mi interessa non sono al di sotto del niente
Invece il socialismo sentimento quello che ha fatto alzare la testa agli operai del Biellese o del porto di Genova quindi a persuasi a stringere la mano i fratelli di lavoro a pensare a discutere a leggere fu una cosa grande
La quale non è passata senza frutto nella storia d'Italia
Quindi liberali e socialisti sono etichette
Di volta in volta
Si può svolgere una funzione liberale essendo
Sì di se socialisti
Se e viceversa
Terzo punto da me evidenziato
Ogni società come ogni persona tende all'equilibrio qui c'è una stima ed è importante l'idea del limite
L'equilibrio di pedale però non può essere nell'assoluto equilibrio
Che la situazione tipica dei regimi dittatoriali o variamente perfezionista ICI nella assoluto disequilibrio dell'anarchia senza leggi
Con il quale se mai si realizzasse non c'è non ci sarebbe nemmeno più una società uno Stato si tratta di un equilibrio instabile sempre minacciato sembri da riconquistare ma anche sempre necessariamente da perdere
Equilibrio fra
Equilibro disequilibrio ed ecco come scrive inaudito
è preferibile l'equilibrio ottenuto attraverso a discussioni a lotti a quello imposto da una forza esteriore perché nella lotta nella discussione si impara a misurare la forza dell'avversario a conoscerne le ragioni
A penetrare nel funzionamento del congegno che fa vivere ambo i Comuni bene attenti
Perché l'equilibrio dovuto dovuti è necessario che esso sia minacciato ad ogni istante di non durare l'equilibrio consiste in una successione di continui mai interrotti perfezionamenti
Attraverso la dal filo azioni le quali attribuiscono da vittoria ora questa una quella delle forze contrastanti la gioia del lavoro per l'operaio
E della vittoria per l'imprenditore sta anche nel pericolo di perdere le posizioni conquistate né il piacere dello sforzo che si deve compiere per difenderlo detto minime per conquistare poi un nuovo terreno
Tolga sì il pericolo cessi il combattimento la gioia del vivere del possedere del lavorare diventa diversa da quella che è sembrata la gioia bella degli uomini
Non è che la nonché la quiete
Di chi non desidera nulla fuorché godere di quel che si possiede non possa essere anche un ideale tuttavia Larturo Manessi fatta dall'impugnare alla lunga al vivere quieto e tranquillo
L'ultimo punto il quarto alla base dell'esaltazione del conflitto deteniamo di c'è una precisa idea di nuovo una visione antropologica da cui scaturisce un'etica ad essa con sostanziale
Da una parte va beh qui vado rapidamente avanti vado direttamente alla citazione in house Diana perché secondo me occorre far parlare Einaudi
Per capire la forza del suo pensiero gli uomini scrive in Auris sono troppo rigoristi o cattivi o ignari perché trovandosi a capo di un'organizzazione potente
Non so Comba no alla tentazione di trarne profitto per il sì a danno dei propri rappresentanti e non si addormenti novella conseguita Vittorio venti danneggino degli atti del gruppo dominante
A vendere di nuovo l'organizzazione viva operante vantaggio stand associati agli estranei uno poiché essa sia di continuo assillata è pervenuta da rivali di fatto dal timore dello nascere
L'equilibrio di cui parlano i libri di economia
Non sono e la supremazia della Nazione non sono ideali immobili e si sono ideali appunto perché irraggiungibile appunto perché l'uomo vive nello sforzo continuo di toccare una metà lontana la quale diventa quando pare di averla raggiunta più alta e più lontana
Tutto questo discorso in sostanza è da perdite che
Il neoliberismo
Cioè diciamo il liberalismo che sia affermato
Negli ultimi trent'anni
Attraverso l'azione politica di divenga né della Thatcher soprattutto
Ma
Prima dell'azione teorica mi dispiace dicendo davanti all'Aran
Ahimè non so di Iaia che mise asse della tradizione cosiddetta marginali Istica del liberalismo che ha una tradizione secondo me composti il
Comporti diciamo accenti non liberali perché proprio è una tradizione che tende
A dare delle ricette una tradizione qui Istica del liberalismo che appunto poi ha generato politicamente il liberismo negli ultimi trent'anni
Bene diciamo quei il il neoliberismo come un liberalismo che ha dominato negli ultimi trent'anni
Va secondo me criticato non perché è di destra non perché
Mette abbia un particolare apprezzamento per l'ordine sponda nel mercato mamma criticato appunto perché
è un ideale fissi stico di libertà cioè l'ordine spontaneo è sempre e comunque preferibile al piano il mercato è sempre preferibile allo Stato liberale non può dire questo perché liberale non
Può dire altro che
Di volta in volta individua
Quali sono le politiche adatte ad aumentare gli spazi di libertà il ridefinisce a partire dalla storia acciocché al liberalismo
E secondo me oggi perché si parla di superare la tradizione del neoliberismo la tradizione italiana proprio perché
In qualche modo è stata una tradizione compito artistica una ha elaborato un'idea compri podistica del liberalismo può essere davvero molto utile
Ringraziamo Corrado Ocone questo intervento sono intervento ne scorso se esaustivo volevo salutare la presenza in sala di Sergio Stanzani presente onorare il Partito radicale non violento transnazionale tra spartito
E anche di Gianfranco Spadaccia membro della direzione nazionale di radicali italiani ovviamente e se non il curriculum attualmente
Attualmente con questo incarico ma
Radicale storie già segretario del partito eccetera e vorrei che poi volendo lui volendo potesse anche intervenire per
Dieci due cose che possono legare i discorsi che abbiamo sentito anche con
Quello che la storia tradizione radicale adesso lascerei appunto la parola a chi vuole intervenire per una domanda
Abbiamo anche in il microfono così
Rendiamo più dinamico il
Il dibattito casomai morso sesta se se la sente Gianfranco Spadaccia di
Dire due parole
Grazie
Ma
Insomma e qui io ero venuto per ascoltare le per la verità non
Non
Non per parlare ma io sono
Ho ascoltato con molto interesse la parte la primaria del il primo intervento
Perché mia
Rivelato un Erina o di
Che io non conoscevo
Questa cosa forse non so bisogna che approfondisco questa cosa del
Minimo del del dello salario minimo come forma di base
Io l'ho trovata molto chiaramente in Ernesto Rossi nel trentasette e trentotto nelle lettere che ha scritto da con dal carcere
Anche forse prima
Quando
Comincio a leggere interessarsi a deve redigere i piani e progetti
Ti Beveridge se per lo Stato sociale per RAI due e il fare inglese
E perché Saras straordinario come nei carceri nei confini
Si studiasse ecco almeno alcuni studiassero approfondissero che fossero ma fossero che partecipassero al dibattito non solo italiano ma internazionale
E e lasco per e questa posizione era in realtà in Ernesto Rossi in polemica con
Con in auto
Di cui lui sul piano della economia share del dell'economia politica era è rimasto sempre un allievo perché mi è rimasto uno allievo un liberale
Teorico un teorico e un pratico del libero mercato
Einaudi hanno fino alla fine
Però su questo
Lui e quindi questo mi fa pensare che ci è stato uno scambio che però non di lettere o di qualcosa che però io però non ho trovato
Perché se è del quarantuno in Svizzera otto
Del quarantatré in Svizzera può darsi che ci è stato uno scambio perché a questo punto dice in questo mi approprio profitto
Ma sono sicuro di citarlo quasi al novanta per cento letteralmente in questa lettera in cui parlava con una moglie a me pare che faceva da
Dalla data tramite con Einaudi
Dice mi appare
Non conservatore macro ringrazio reazionario perché lui era in quel momento fortemente lui stava sempre elette il il periodo di incubazione del libro che è scritto di abolire di abolire la miseria
E quindi questa cosa ma molto
Mi ha molto interessato perché effettivamente mi arriverà lunedì nautiche io
Non conoscevo Einaudi che io conosco R. le inaudite le istituzioni il padre della Repubblica il Primo Presidente a Repubblica unico Presidente Repubblica che ha
E stretta a asse intentato di fare il Presidente di pubblica nei limiti e nel solco che egli era del che viene PESC
Stato disegnato dalla Costituzione
E le inaudite le prediche delle prediche inutili e
Meno interessante per me e il dibattito sulle liberismo io dico sempre che questo è un Paese barocco e purtroppo neanche i nostri più grandi maestri
I più eccelsi intellettuali sfuggono ai limiti del barocco perché la distinzione di bere Rismondo liberismo poteva benissimo essere ricompresa sotto Ribera Lisma economico e dire che
Il liberalismo
Poteva non essere se potete non nel non richiede necessariamente una dose un
Assolutistica del del liberalismo economico se dovuto crea
Voglio
Binomio liberalismo liberismo questa qua
Sezione che è ammessa molto di
Di barocco
Devo dire su quello per quanto riguarda il saldo con me
Io credo che
Quando noi rompe il nuovo Partito liberale nel mille novecentocinquantacinque eravamo giovanissimi avevamo lettera di alcuni di questi ragazzi che ho qui viva da di fronte
Forse che
Insomma però c'è una cosa ce l'avevamo chiara
Che
Il la parola liberale era fortemente usurata
Era stata usurata danza vandalismo prima del fascismo prima prima della prima guerra mondiale
E era usurata se era usurata nel dopoguerra per atteggiamenti per per scelte politiche
Molto ti deve essere molto conservatrici di gran parte del partito del partito indicare che loro già costretto da alcune scissioni in precedenza
E la parola radicale riscoperta della parola radicale nella storia peraltro liberale italiana perché c'è una componente che da Garibaldi a cavallo ottica
Ma da Zanardelli spesso che è stato voi Ministro la giustizia è stato prima Presidente il Presidente del Consiglio prima di genere di avverto la Gius stagione giolittiana diremo così
E poi è stato ministro la giustizia riformatore del Codice eccetera eccetera perché questi sono stati c'è un
è stata un'ala del Correr del del liberalismo italiano un anno di sinistra del liberalismo perfino annata non tutta una serie di altre cose
Però accanto a questa scoperta a questa riscoperta del radicalismo che fu condivisa datata da liberali anche crociani come Pannunzio Carandini
Lo stesso Antonio
Antonia scritto Dale degli articoli molto belli sul mondo sulla scelta di questa parola ricordando di ricordando da alcuni che tra la la adottavano con una certa
Con una certa
Superficialità diceva che è una parola impegnativa
Perché nella storia da Iraqi in poi la parola radicale si si lega sempre ad alcune grandi questioni sociale
E questa cosa D Antoni
Unità da altre cose di Calogero dire Cham molto influenzato negli anni successivi
Perché insomma noi non non avevamo nessuna intenzione di fare un altro movimenti un altro partito minore
Un altro partito laico sconfitto tralicci e dal PGT minore per di più un minore cioè il costo destinato a occupare spazi secondari della politica italiana
E ed è un altro a Moni diritti civili nell'espansione delle libertà nella riconquista di spazi di libertà
Per il nostro Paese e la demarcazione diventò quella e quella divenne e ne discutemmo con Pannunzio che ci si sente per la verità ci espliciti civili
Ci ascoltò con molto interesse devo dire che quando
Lo incontrai il funerale Ernesto Rossi detto ma scocciava vedendo la battaglia del divorzio dovresti essere dovresti venire perché
Poi sul resto ci possiamo dividere ma su questo saremo chiesi sì siamo su questo però in questo Paese somma
Va bene non è vivono le giostre oppure di vedere quello che
Quello che m'ha detto
Che Marrazzo io venni lasciamo stare però
E il il punto fondamentale
E e
Che sì la parola liberale che non intendiamo non non intacca cui
Interi non intendevamo rinunciare nel Pannella
E gli altri Stanzani gli altri che venivano dal Partito Liberale né un liberale come me che guardava Rosselli ma veniva dal partito di sarda dalla Federazione giovanile del partito di Saragat
Non ci passava più
E dopo cubetti io l'ho scritto in una solo sul foglio che ospitò una polemica
Su su cubetti molti anni fa
Con molti anni fa su Gobetti accusatoria anzi sionismo ante litteram di diffido col diffido comunismo già allora eccetera eccetera
Beh dopo gruppetti noi siamo stati i primi a introdurre proprio per
Reintrodurre riscoprire la parola libertario
Non nel senso anarchico in termini NN senso anarchico all'ora
Di solo di sinistra oggi anche di destra di estrema destra con anarco capitalismo
Ma perché la parola libertario sia Gobetti in un'epoca di forti restrizioni della libertà
Sembrava quella cosa quel cioè che la libertà bisognasse cercarla
Nelle in movimenti sociali
Cioè che non potesse essere un
Ricetta dottrinale ma dovesse nascere dal vivo appunto della lotta e qui arriviamo all'articolo di questa mattina
Di Europa di Federico Orlando perché questa forza espansiva della libertà senza la quale liberali il liberalismo non esiste
E questo è il motivo per cui io mi arrabbio sempre va anche se anche essi anche nelle file del Partito Radicale c'è sempre qualche vero la dica liberale
Il vero liberalismo e cioè sei che si preoccupa di stabilire ritorna ci sono diverse correnti vent'
Del liberalismo
Per esempio ne sto Rossi era Beveridge
Era per anticipatore dello Stato del web del Welfare sociale ma era antica iniziano
Io invece sono cresciuto nel mito di che è in sé che ho sempre ridere ad ritenuto un grande liberale e né anche nella polemica ma come cosa che non gli è mai stata contestata da da von Hayek se non è vero non ho mai detto niente io esigo sei socialista non lui ha scritto molto a sono io un assaggio che è stato pubblicato dall'ultima recente libro
Di di di di Giorgio La Malfa sono i sono liberarmi posso definire liberale sono liberare una cosa così
Perché poneva dei problemi al liberalismo a non perché non fosse liberale e d'altra parte questa cosa è il deficit spending e non è intesi città sconti il deficit
Renderlo responsabile del D Day dissesti economici che poi procuro né politici mi sembra assolutamente ingiusto ma questo per dire ecco quindi
Meno ho voluto
Sul piano estero col direi proprio personale
Sintonizzare mi dicono alcuni aspetti delle due delle due relazioni Ermanno ma hanno fatto rivivere
Parlare di tempi migliori o tempi peggiori è sempre difficile dirli perché poi uno pensa sempre
Il tempo passato è sempre bello perché tempo è nostra giovinezza
Però non c'è dubbio che
Erano tempi
Cioè erano tempi in cui perché sarà stato il fascismo e nazismo IRES pericoli che abbiamo corso
E e quindi la lotte le lotte che forziamo nel formavano uomini di statura diversi però evidentemente siamo cresciuti
Sulle spalle degli autentici giganti ecco questo
Cacciamo Gianfranco Spadaccia questo suo bellissimo intervento non so se c'è qualcuno di voi che vuole replicare verifichiamo o se c'è dalla sala qualche altro intervento
Prego
Io sono estasiato dal letteralmente estasiato dalle due relazioni mi sentivo molto isola isolato adesso questi
Avendo letto molto di Croce abbastanza di Einaudi
Da fin da giovane liberale quando ero molto giovane eccetera e questa è un po'la mia ideologia personale
E tanto è vero che ho aperto provocatoriamente visto con accerto it alcuni sti estremisti stavamo Stra parlando di ecologia liberale sentite che ho fatto per provocazione dico ecologia liberale
Nel senso che tutti voi svendere anche il parco ti sistemo io
Tu non si
Il liberalismo allora ho aperto un blog che si chiama oltre o terra dove vorrei ospitare i due interventi e di ospite degli ospitano ma ho aperto provocatoriamente un sito
Subito immediatamente alcuni anni fa che si chiama ecologia liberale per dimostrare che l'ecologia non può che essere liberale ed e non è un in senso moderato che parco
Perché discende direttamente dai diritti di libertà del singolo in quanto ci sono molti i nuovi diritti no diritto alla UIL dal NARS il diritto sana cioè
E
Dalla scienza
E poi dal senso del limite sia il liberalismo che l'ecologia hanno in comune il senso del limite quindi
Allora o o infatti messo una frase tipicamente illiberale ma anche ecologica o ecologista di è inaudito una di band ampi e una di Croce quando presa famoso condotto Progetto di legge
Sulla tutela della
Dei beni paesaggistici non dimentichiamo che anch'anche questo aspetto diciamo protezionistico ambientalistico tra i liberali curioso Maccia ma siccome ho creato un manifesto che purtroppo le cose belle si sono solo da soli e
Ho creato manifesto del consumatore liberale cioè il cittadino siccome il liberalismo è legato alle libertà del cittadino del singolo
Oggi si parla di decrescita
è un termine che non viene da noi chiaramente perché a qualcosa di imposto dall'alto invece noi abbiamo l'ANT in smorfie del cittadino di base che si integra perfettamente nella dialettica
Produttori consumatori e noi quindi siamo sempre come liberali più con i consumatori cioè con i cittadini utenti
Visto che anche i produttori possono essere per analogia a considerati in fondo l'oste alla stregua dello Stato fornitori di servizio
Quindi c'è un parallelismo perfetto tra lo Stato che fornisce i mezzi ma anche il produttore che l'alternativa cittadino l'ideologia Gobetti
Mi sono l'ideologia piana
Mi è sfuggito Gobetti perché anche i cubetti parla di lotta come estrinsecazione del liberalismo l'ideologia Einaudi Anna che abbiamo un po'scoperto sta oggi almeno qualcuno si inserisce perfettamente
In questa tutela del cittadino in quanto consumatore potenziale cioè acquirenti Einaudi fa spesso i
Queste sue descrizioni del mercato rionale del mercato del paesino in cui il contadino va a vendere i suoi no specialmente nel libero della
Nel suo libro scritto in Svizzera certo
E
E quindi lui ha teorizzato che il consumatore inaudite il consumatore non li chiamiamo così a quei tempi si chiamava il cittadino acquirente
Devi sapere devi avere lo stesso potere del produttori del venditore pensati alla rivoluzione che verrebbe
Se la la Acerra produttrice di computer
Descrivesse esattamente quello che c'è dentro un computer
Noi oggi acquistiamo i beni e i servizi senza sapere neanche
Di da che cosa sono composti o va questi significa una situazioni Distefano ecco prossimamente se ci sono attente esatto
Quindi io ripeto che in house Diana mentre noi dobbiamo tutelare i consumatori in quanto sono l'ultimo anello della dialettica
O i consumatori e non hanno le stesse capacità conoscitive grazie
Ci sono altri interventi
Molto rapido grazie e meriti delle trasferisce usata più volte probabilità cose per me difficile cosa intendete per verità
Grazie altri altre domande c'è un ragazzo qui davanti
Innanzitutto ringrazio i relatori vedrebbe disse in relazione a cui abbiamo assistito che hanno dato spalancata degli scenari che spesso per noi giovani sono scuri quindi veniamo di guasto un grande ringraziamento
E vado a ciò dati ammendati inizialmente concentrare l'attenzione su
Un punto trattato
Ieri quel relazioni cioè sul principio di sussidiarietà
è rapportato con la riforma del pareggio di inibire l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione anzi sarebbe meglio chiedere equilibrio in viaggio in Costituzione con legge costituzionale uno al due mila dodici
Peraltro
Episodio recentissimo con queste dalla riforma l'articolo ottantuno taglia novantasette accenti cessata centodiciannove in Costituzione ora
C'è un'interpretazione abbastanza diffusa in base alla quale già col vecchio testo articolo ottantuno e Luigi Einaudi
Abbia ritenuto che fosse vigenti principio di pareggio di bilancio in Costituzione rimanendo poi peraltro isolato è smentito da la sentenza Corte costituzionale uno del mille novecentosessantasei
Cosa quali invece si affermò che tale principio non fosse entra in Costituzione è si ritiene questa sentenza sia stavo d'inizio
Della politica di deficit pubblico che è poi accade il buco di bilancio
A cui l'Italia purtroppo deve fare fronte
Però la e l'idea che si poté potesse finanziare lo sviluppo attraverso il deficit è secondo essa è stata secondo alcuni è l'elemento concludi collante
Ai ed per finanziare lo sviluppo e soprattutto a sostegno delle classi sociali è che alcune pretendere disagiate alcune zone del territorio italiano maggiormente disagiate
Ora la riforma impagina Bilancio in Costituzione secondo molti interpreti andrebbe contro alla riforma in senso federalista
Ed è titolare anche un termine improprio comunque del Titolo quinto della Costituzione perché riaccentrare decisione di bilancio
A livello statale sottraendole quindi alla disponibilità degli enti locali e regionali
è es agli anni in conto in contatto col principio di sussidiarietà verticale quindi valorosa volevo chiedere ai datori per l'appunto a secco
Quindi come si riesca a conciliare dirà di barare della sussidiarietà verticale con un principio di equilibrio del bilancio è tale idea invece sacrifica a fronte di una visione accentate vicende politiche di bilancio grazie
Grazie che ci sono altre domande al
Qui davanti sulla sulla prima relazione
Perché è stato messo come dire una punto di contatto fra loro lo Stato minimo diciamo lo Stato superiamo che si deve limitare a fare il
Guerriero turno e le forme di Stato Massimo ce le forme di
Totalitarismo l'ho detto insomma il
Soffre veramente le caratteristiche del secolo breve non c'è una società liberale ha vinto contro queste forme di
Di occupazione dello Stato e la dimensione della della società civile
Quello che mi era chiedere però e qual è però in questo senso perché in mezzo perché sono tutte le sfumature di grigio cioè le combinazioni fra
Liberalismo socialismo vuol far stretto vogliamo chiamare
Che poi hanno dato forma le nostre politiche Mina società dimora di al secondo dopoguerra
La domanda che c'era partecipassimo spesso volere i nostri incontri ma qual è il futuro allora della
Democrazia liberale famiglie in un'ipotesi
I due autori che sono semplici la ricerca procedono a parte Einaudi si rifanno la tradizione che poi è quella della
Tradizione del liberalismo per penso accanto prima di tutto ma anche per cui aspetti allochi sono liberalismo inglese cioè per cui in fin dei conti la lo sviluppo dentro il singolo Stato la democrazia le istituzioni repubblicane come chiama vagante
Può dipendere solamente uno sviluppo anche internazionale della democrazia
Cioè in poche parole nel momento in cui come dire la garanzia delle libertà certo mi sembra su detto la prima relazione
Un elemento di forza dello Stato per certi aspetti anche un elemento di debolezza perché sono molto più forti esternamente gli Stati totalitari mobilitare le masse nel fare le guerre e così via
Il futuro ad esempio dell'Europa no come nella posizione internazionale che esso riveste originariamente non ha un ruolo
Univoco pensiamo sempre la questione della Libia un sto affrontare e così via ma non dipende fortemente però dalla dal futuro delle società emergenti degli sviluppi
Che non riusciamo nemmeno a capire la Cina che cos'è secondo le categorie occidentali del
Appunto che sono state citate con Fucka vitalismo CONS usano con però una matrice fortemente ancora ma ho il suo senso col sul sistema basato il partitone c'è qualcosa di difficile a definire
Allora qual è il destino quindi della della democrazia occidentale come l'abbiamo conosciuto nel secondo dopoguerra cioè non è più
Mi sembra il capitolo in quel le crisi che che siamo di fronte ce lo dimostrano e più vento il fattore unico di benessere questo mi sembra diretto non può risolvere da solo
Da sola le questioni per un'azione che sono legato ovviamente magari a
Istituti che non sono statali e le multinazionali che decidono molto il più delle Christine economici nostri quale può essere appunto una di azione a questo punto chiaramente internazionale
Non so se di superamento mi sembra che è stato detto ad aver Poniz dalla dimensione dello Stato
Cioè si finanzi l'unità nazionale si fin dei conti nell'oblio degli uni o in auge l'obiettivo è quello cantiamo del cosmopolitismo in audio punto come poneva questa se già la poneva questa
Allora c'è un'altra domanda giusto
Una domanda
Domande va bene
Passiamo il microfono
Molto rapida te non siamo abituati a grandi vittorie liberali ma io vorrei ricordare una grande vittoria liberale e l'anno scorso abbiamo avuto i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
Mi fa Italia con un grande protagonista Silvio Spaventa
Zio di Benedetto Croce
Il quale non ha avuto in questi decenni nelle celebrazioni un grande rilievo questa è stata una dimenticanza molto grave
Io debbo dire che io sono il Segretario Generale dell'Associazione abruzzese di Roma fondata nel mille ottocentottantasei da Silvio Spaventa ed abbiamo mantenuto
Fino ad oggi la presenza di questa che è stata la prima associazione regionale
E si questo ente ha considerato il più grande teorico liberale dell'ottocento da autori come chissà Alberti utile Ruggiero quinto sono di riconoscimenti di altro livello
E vorrei
Ricordare soltanto qualcosa che qui nella sede del Partito Radicale e sarà molto gradita cioè il principio dei collegi uninominali terrorizzati trasparenza
Spaventare esponente della destra storica che nel momento che viene sconfitta teorizza il ruolo dell'opposizione
Il ruolo importante nell'opposizione nella gestione dello Stato
E
Grande liberale che ha un certo punto decide di nazionalizzare il sistema delle ferrovie
Quindi voglio dire è una grande figura ma è un momento storico che merita una riflessione direi e anche una riattualizzazione anche rimediando a questa dimenticanza dei centocinquant'anni
Grazie per
Questo excursus ringrazio anche per la presenza oggi qui ci sono altre domande sono abbiamo spazio alle repliche dei due relatori
Mi pare che
Non ci sono altre domande allora la parola al professor Binoche sembrano riprendere
Molto velocemente alcune cose dette
Si chiedeva appunto
Il problema dei problemi abbiamo usato tutti questo concetto della verità no
Che cos'è la verità come rispose abbinato affacciandosi un famoso balcone una volta inizio dicendo io non so che cos'è la verità applico il principio democratico
Alla giustizia e pare che si sbagliò diciamo due mila e dodici anni fa più o meno suppergiù
La verità nella scienza una cosa nell'etica un'alta nella scienza la verità sono sempre provata empiricamente quindi più facile mettersi d'accordo un vero liberale questo è un problema serio diciamo dal punto di vista etico ritiene che i valori siano infondati che nessuno ha valori assoluti
Questo è un punto fondamentale no il relativismo etico è parte integrante del liberalismo
Cioè Yuma alle spalle e cioè che cosa significa io non posso dimostrare in modo oggettivo mentre nella scienza io posso dimostrare checché Blair maglieria Einstein
Perché anch'essa ne pensava che gli astri
Seguono moto circolare e che Blair o scopre le liste e posso dimostrare che Newton è migliore di di Cartesio da un punto di vista empirico perché la fisica dei vortici e
Da un punto di vista scientifico inferiore alla fisica del Lazio in distanze quindi io o un criterio per dimostrare di volta in volta correlate rio migliore chiaro lattiera generazione spontanea se visto che era sbagliato in biologia e potrei fare una serie di esempi no
Nell'etica ci chiediamo c'è un criterio per dire che il valore la libertà è oggettivamente superiore a quello uguaglianza che il valore del rispettare le idee altrui esso oggettivamente superiore al valore
Del dell'assassino perché
Del killer
Ora noi nell'etica questo criterio non ce l'abbiamo
Allora ci chiediamo per motivi logici no perché da proposizioni descrittive non si passa proposizioni prescrittive cioè ci sono una serie di ragioni logiche
Questa è la grande fortuna del liberalismo i valori si basano su scelte individuali che si condividono che pongono problemi politici ma sono nostre scelte questo chiama in causa la nostra responsabilità quando io dico fermezza vero questo valore vero per me
è chiaro quindi la responsabilità individuale la verità etica è legata appunto una scelta soggettiva questo un punto filosofico fondamentale naturalmente non si può esaurire in questo no
Poi i valori si condividono noi in Occidente il valore della discussioni critica del pluralismo l'abbiamo abbracciato con tutti i limiti
No sessanta anni fare settanta anni fa nel cuore l'Europa non c'erano istituzioni comunitarie dove i popoli europei deciderli insieme i loro destini dall'i campi di concentramento i cui euro veste miravano altri europei
Chiaro quindi con tutti i limiti l'Occidente abbracciato pooling su quando la terra dell'Occidente di sangue questi valori il pluralismo quindi la verità nell'etica diversa la verità nella scienza
A volte persino nella scienza difficile mettersi d'accordo senatori ebbero false Galileo ne sapeva qualcosa da limare la Galileo o no
è chiaro quindi questo è un punto fondamentale e nell'etica c'è questo relativismo cioè i valori non sono assolute questa nostra fortuna
Perché se non sono salute allora dobbiamo discutere per trovare l'accordo chi pensa di avere i valori assoluti diceva di no che cosa fa impone
Chiara
Chi pensa credo che sia una battuta di DVD alle no chi pensa di saper tutto non partecipa lavori di gruppo ma se io vendo e saper tutto il lavoro di gruppo una perdita di tempo
La democrazia è un lavoro di gruppo di discussione continua a cui partecipa chi è consapevole la sua fallibilità che sui valori non sono assoluti poi il fatto che non posso dimostrare che non si assoluto non significa che io sono disposto a transigere
No abbia sono irrinunciabili alcuni valori ma un conto è che dico sono per me irrinunciabile un conto è dire tutta l'umanità zero conformare a questi valori perché così come Keplero il milione di di Galileo su sul modo degli astri allora il valore ai superiore al valore B
Tutti i regimi totalitari
Si basano su questo assolutismo etico tutti liberali hanno attaccato questo con le armi della logica brevissimo logica dell'economia è chiaro
Un'altra cosa volevo dire sulla democrazia dei consumatori il liberalismo e democrazia anche democrazia dei consumatori
Cioè ogni volta che noi andiamo sul mercato e compriamo un bene non stiamo votando
Il nostro voto un peso piccoli infinitesimale tuttavia c'è Walter orientare l'allocazione risorse una certa direzione
è un plebiscito di tutti i giorni no Schumpeter RAI e che mise esso re perché Einaudi eccetera quindi è importante e la competizione deve essere orientata al consumatore
Dove non c'è consumo dove non c'è competizione consumatore in difficoltà
Tale
Dove noi nei settori economici dove in questo Paese abbiamo introdotto la competizione pensate al settore la telefonia e non è proprio l'ultimo
Noi abbiamo fatto una grandissima operazione di solidarietà in questo Paese
Perché i costi e sono abbattuti la qualità del servizio e migliorata se quello che va sulla telefonia si riuscisse a fare nei trasporti se riuscisse a fare anche nel campo di alcuni servizi come la sanità l'istruzione eccetera
Con uno Stato che fissa regole introduce non in modo astratto ma dove storicamente possibile delle forme di competizione limitata vedendole le conseguenze in modo empirico è chiaro che
I consumatori non possono che guadagnarci ma occorrono regole sistemi di controllo uno Stato intelligente nel capire queste cose e chiaro questo è un punto l'altro che come ha detto la questione privatizzazione
In competizione più liberale non è per le privatizzazioni pura e semplice liberale per la competizione perché se io prendo un monopolio pubblico lo trasferisce al privato può essere pure peggio
Forme di competizione badate bene un liberale può essere anche per l'intervento dello Stato che vige c'è un monopolio privato gli altri privati non riesco a entrare sul mercato entro io mi metto in competizione con il privato per abbassare il prezzo dei prodotti
è chiaro
Quindi il principio di competizione e non quello di privatizzazione pura e semplice in questo Paese le privatizzazioni non hanno introdotto competizioni molto spesso quindi si è passato da un monopolio pubblico monopolio privato regalato qualcuno amico magari
I risultati in alcuni settori sono stato pessimo persino peggiori di di di quanto erano prima
La questione del pareggio di Bilancio
Il pareggio di bilancio anche se non si è riflettuto molto su quali possono essere le conseguenze per introdurre un pareggio di bilancio ma in ogni caso ci sono vincoli vincoli esterni
E risponde anche un problema di solidarietà la solidarietà non è solo
Oggi nei confronti
Di chi sta
Meno bene no gli svantaggiati ma la solidarietà anche nei confronti di quelli che verranno
I nostri governanti degli anni ottanta non sono stati soli dati nei confronti dei giovani di oggi
Perché il peso del debito pubblico oggi impone ai giovani di avere un tenore di vita enormemente più basso di quelle di vent'anni fa
Quindi
Su questo è un punto è un punto importante naturalmente dentro questi vincoli di solidarietà tra generazioni noi colloquiamo anche un liberale colloca anche il principio di sussidiarietà
Non si vede perché lo Stato debba fare delle cose che devo fare il privato se lo Stato desse regolatore e non pianificatore
è chiaro è deve avere questa capacità questa intelligenza direbbe Einaudi di spostare la sua attività in settori di volta in volta diversi
Dopo la Seconda guerra mondiale ma chi se non lo Stato con un'Italia ridotta in brandelli poteva fare le grandi infrastrutture per far decollare l'economia non c'è non scherziamo ste cose
Poi
Un secondo momento è chiaro che arrivano i privati che possono intervenire lo Stato si sposta su altri settori
Che e qui che veniamo al top uno dei punti io l'ho accennato la mia relazione cioè il problema del rapporto tra democrazie potere economico
Questo sarà la secondo me una uno dei terreni fondamentali su cui si giocherà il futuro
Perché noi abbiamo dimensioni diverse
Abbiamo poteri economici internazionali sovranità nazionali
Ora il trasferimento di sovranità alle istituzioni comunitarie molto più lento dei processi economici
è chiaro che la crisi favorisce questo
Che una volta che tu hai preso la moneta unica hai deciso entrare la moneta unica dentro questa decisione c'è anche la decisione di trasferire poteri agli organismi comunitari poi non lo puoi dire mai questo poiché c'è la crisi sei costretto
Allora tanto vale non obbedire ai tecnocrati dell'Europa ma democraticamente trasferire il potere a istituzioni elettive di tipo comunitario ma questo è un punto fondamentale
Da qui è difficile anche uscirne perché se il mercato come diceva Einaudi e l'altra faccia lo stato di diritto se il mercato internazionale lo stabilite nazionale
Il fra del fondo economico diciamo l'Organizzazione internazionale del commercio questi organi internazionali che cercano di porre regole internazionali
Al commercio internazionale non sono neanche paragonabile uno stato di diritto quindi non ce la fanno a normare questi processi che per giunta vanno molto veloci quindi questo è un grande problema
Certo l'Europa avvantaggiato nel rispondere a questo perché è un processo integrazione benché lento eccetera che comunque avviato da
Da mezzo secolo
Questa discrasia tra Stato di diritto economia di mercato non la vediamo in Cina qualcuno di voi citava il caso della Cina no abbiamo soprattutto la Cina meridionale economia di mercato senza Stato di diritto
Può durare questa situazione probabilmente no arriverò ad un punto in cui l'economia di mercato diventerà incompatibile con quel regime economico con quelle geopolitico
Perché ha bisogno di spazi ha bisogno del potere politico
Quando succederà questo sarà l'ecatombe
Perché se non è che la Cina e come l'Albania se salta l'Albania cinque sei anni più o meno le cose le aggiustiamo ce ne facciamo un po'carico noi occidentali
Se salta la Cina sono problemi no visto qualche liberale un po'troppo razionalista Isaia libere elezioni in Cina bisogna introdurre sono sciocchezze clamorose queste
Non è che la democrazia si impone per decreto è una tradizione storica a democrazia significa che io mi convinco di un principio che bisogna combattere le idee non le persone
No la critica deve essere a Bremen una dominante dietro questo principio c'è la storia dell'Occidente
Ancora oggi quindi alle strade di Roma c'è qualcuno che cerca ammazzare un altro che alle idee diverse non applica questo principio ora pensare che
In modo astratto dall'altro va calato in una tradizione Paese quello che è
Mi sembra una follia occorra occorrerà notare tempi lunghi eccetera però questa discrasia una cosa che a mio avviso fa paura
Perché una volta messe in atto l'economia di mercato si espande tenda espandersi inevitabilmente se non c'è uno stato di diritto che la regola
Tende a rompere questo questo sistema e con questo sistema politico
Quando succederà succederà non lo possiamo sapere però se continua a viaggiare a questi livelli così elevati è chiaro che
Ha bisogno di spazi che uno Stato totalitario comunque autoritario chiamiamolo come volete quello cinese di questi tempi non potrà darvi
E quindi questo sarà un problema ma sarà
A mio avviso la grande sfida che il pensiero liberale di fronte questo della regolazione dei processi economici
Quando due i multinazionale che hanno De
Bilanci pari a tre quattro cinque sei stati messi insieme
Questo è un problema
Hai le Nazioni Unite del Fondo monetario e altri che cosa l'organismo non ce la fanno a normare questi processi economici questo è un grande problema credo che
Nessuno possa avere le ricette se non appunto un'indicazione che il mercato deve essere abbinato al regole
Le regole senza che qualcuno le faccia rispettare come diceva appunto Hobbes senza la spada le parole le regole rimangono parole rimangono chiacchiere chiaro questo e questo secondo me è uno dei terreni riflessione la filosofia politica di questi tempi
Lo vediamo tutti insomma ecco quindi forse l'Europa da questo punto di vista è un pochino più avanti ma naturalmente
Mercato europeo diventa sempre minori più minoritario rispetto
Al l'Europa verso questo vantaggio storico evolutivo che avevano o lo sta perdendo per carità rispetto all'Oriente rispetto
Che chi di derivava dalla sua storia naturalmente la sua storia millenaria perché abbiamo un Oriente che viaggia a livelli molto più veloci e perché dobbiamo anche osservare che il fatto che alcuni Paesi sono di tipo non democratico abbia favoriti nel loro sviluppo
Che in Cina lo Stato nel giro di pochi tempia dei costi decisionali bassissimi decidono e si fa così
Dobbiamo comprare una certa percentuale del debito pubblico gli Stati Uniti per ragioni geopolitiche si vede si compra non è che dobbiamo mettere a quattrocento mila imprenditori la Confindustria si fa così
è chiaro quindi
Ecco
Quindi questo naturalmente pone pone delle sfide su questo naturalmente non ci sono non ci sono ricette la sfida di difendere i principi la libertà contro questi nuovi diciamo nemici o queste nuove difficoltà queste nuove minacce
Sarà il compito dei liberali diciamo di questi decenni
E la ricerca come dici si diceva prima con Corrado appunto di di nuove soluzioni la battaglia per difendere è più che mai aperta rispetto a questi problemi
Grazie professor Prodi Walsh onorato per le conclusioni lascio la parola Corrado Ocone poi i saluti finali
Rispondo in modo veramente breve allora prima di tutto insomma sostato molto contento di
Insomma le dell'intervento si Spadaccia mentre l'altro avevo detto decentemente
Una sua
Introduzione prefazione a un libro sull'individuo pubblicato da una casa editrice napoletana
Insomma bonariamente semi clandestina però diciamo l'ho trovata veramente notevole fatto molto piacere vederlo stasera
Allora e io insomma ho appreso tanto pure su Carlo Antoni che fra l'altro la rubrica di Annoni sul al mondo si chiamava il tempo alle idee che insomma
è un titolo proprio bellissimo
Il barocchismo l'insomma sono un po'meno d'accordo perché Plutarco cioè o sono accordo da un certo punto di vista in disaccordo da un altro perché sono sicuramente
E d'accordo sullo specifico della questione liberismo liberalismo perché lì Tommaso dobbiamo un po'superare questa cosa e guardate oltre perché
Se no diciamo cinquanta andiamo su di un punto era una discussione filosofica
Ed era una discussione filosofica dove secondo me insomma
Non se ne viene facilmente accapo per esempio pure quando Enzo nel primo intervento ha detto Croce ha detto una cosa sbagliata perché per lui
I il liberalismo può essere compatibile anche con forme di mancanza di libertà di mercato ha fatto quello che fanno tutti cioè
Cita la prima parte della diciamo della frase crociana ma non conclude perché non esiste più ormai diciamo
è stata quando un interprete cita metà una frase poi tutti gli altri la sfida la metà perché Croce aggiungere da frase significativa
Dicevo con l'unica regola
Che deve essere permesso a chiunque in ogni momento di uscire da quel sistema
E e nessuno deve in cui si lo per questo e Croce pensavo alle comunità monastica e cioè se io volontariamente mi faccio Monaco che decido io ero in comunione di beni
E nel momento in cui sono libero in qualsiasi momento di uscirne nessuno mi fa niente e nessuno mi perseguita
Quello è un caso in cui non esige è un caso limite estremo da vitale la filosofia ragiona sui limiti quindi qui dico io non si potevano mai comprendere croce ed Einaudi perché l'uno e da filosofo e l'altro meno
Cioè la filosofia fallita dice una disciplina radicale
E e quindi deve ragionare sui casi limiti e Croce ragione proprio su quel caso limite per dire che
Il liberalismo teoricamente anche vada colto pure col comunismo c'è ma però la frase continua così ad eccezione che sia possibile ogni quanto
Fra l'altro recentemente è uscito in edizione italiana per la benemerita casa editrice di Macerata liberi i libri un del libro di un teorico in crisi se contemporaneo del liberalismo Cuccato asso
Dove viene ripresa proprio questa idea cioè paradossalmente cioè due diceva ma nel liberalismo non è
Importante la libertà di espressione
E nel non è la la libertà di associazione e imposta della libertà di dissociazione
C'è proprio l'idea crociana arte cioè io devo essere libero di dissociarmi in ogni momento da tutte le comunità gruppi
è un discorso filosofico e quindi diciamo quando sto da regione a un filosofo un politologo non vanno è d'accordo insomma
Perché sono diverse proprio le metodologie e poi nella nel concreto ci si trova molto più solidali e vicini e questo accade pure sul problema del così detto relativismo
E Dario Antiseri che l'altra odore del libro
I liberali d'Italia che tu hai detto essere insomma sono io l'autore
E un libro polemica diciamo Dario Antiseri è
Esalta il relativismo io credo che le relativismo non può essere saltato io credo nella necessità
Però insomma su cui non apro mai un fronte su questa discussione perché perché alla fine ci si bisticcia quando alla fine si si dice la stessa cosa cioè finché assenso
Il problema fondamentale che il discorso sul relativismo abbastanza pericoloso se uno si definisce relativista perché il problema e di come comici epidemiologiche come concepita la verità
Il problema è che se uno
Pensa alla logica formale alla logica del principio di non contraddizione
Alla logica delle verità di fatto di verità di ragione quindi alla impossibilità se pensa quel tipo di logica
D'accordo
Diciamoci dati visti però esiste poi un'altra logica che la logica dialettica
Per la logica dialettica
Per la logica dialettica dopo Yuma accettante con la sintesi a priori eccede il con universale concreto
E c'è croce con la dialettica dei distinte degli opposti e c'è pure Giovanni Gentile che per quanto fascista indubitabilmente da un grande filosofo
E questo per dire amico Valerio vero per dire a Nico Valerio che io credo nella verità ma la credo nella verità formale la verità formale
è la verità liberale cioè la verità che da tutti e la verità del campo di gioco che da tutti la possibilità di esprimersi criticare lottare
E cambiate la tradizione italiana questa volta non del liberalismo ma della filosofia dice sin dal Rinascimento meritasse Filia temporis la verità è figlia del tempo
La verità nasce attraverso il gioco della dialettica la verità ecco contestuale
Quanti screen perché professore
A
Ad Oxford
E parla di contestualizziamo e prende questa idea di contesto all'ISMU
Da da uno sogni Henze di minoranza cioè un professore di Oxford e che era in minoranza negli anni Cinquanta quando ad Oxford piombata filosofia analitica di Aosta in
Questo professore si chiamava Gobbin Giorgio Colli Budd e oggi
Che il
Diciamo che è finita l'epoca della filosofia analitica
Così Bund a una nuova
A una nuova fortuna nel mondo anglosassone nascono monografie le opere sono di pubblicate
Eccoli board sapete che era era un allievo di Benedetto Croce
In tutte i libri lui dice la mia filosofia si basa sul pensiero Di Benedetto Croce dell'idealismo italiano nel mille novecentoventicinque quando esce l'opera
Storia del liberalismo europeo di Guido De Ruggiero col di bordo la traduce immediatamente Louis stessi e per la Cambridge University Press
E oggi
E oggi diciamo che nelle in tutte le bibliografia anglosassoni ci sono libri recentissime c'è questa vecchia opera italiana
E oggi nel mondo anglosassone
E anche diciamo
Si comincia a parlare di tagli antibiotici della teoria italiana e ritornano i nostri autori gli autori della meritasse figlia tempo disse di Giordano Bruno Giambattista vico Benedetto Croce
E quella che sposterebbe sembra di un'eccentricità crociana quando Kruscev dice gli inglesi hanno avuto la libertà politica i tedeschi hanno elaborato la teoria filosofica della libertà sembra meno un'eccentricità dei quando
è potuta sembrare fin d'ora
E quindi queste anche un punto
Che a me sta molto a cuore la mia battaglia cioè di conciliare il liberalismo con la filosofia di conciliare il liberalismo con la dialettica e cosca cosiddetto idealismo
E quindi dopo la cosa interessante che volevo dire che questa idea dell'ASI verità che si fa nel contesto nella specificità storiche pure la verità secondo Hans Georg Gadamer
E anziché obbligata nel capitolo sia in grado di verità in merito ad una le opere più importanti del novecento
Parla della logica di domande disposta e dice questa logica di domande a risposta è prevista dal dal libro di colti Buldo
Nel tali brodi col DVD si dice che quelle date oggi la domanda e risposta è nata studiando la logica di Croce
Quindi quindi dove secondo me dobbiamo andare orgogliosi della tradizione italiana perché
Perché diciamo in qualche modo e oggi se non il liberalismo se non si concilia con la filosofia
Se il liberalismo non
Non va i fondamenti rischiando anche di essere barocco
è
Insomma ci sono nelle su ci si può innamorati di Funari
Il che
Appunto e degli effetti pratici non indifferente l'ultima cosa sui centocinquanta anni d'Italia Silvio Spaventa era filiera
Boggi o di dico a voce
Croce però credo che
Su uno statalismo
Perché ci sono delle punte di statalismo Giglio sparendo non so fino a che punto fosse stimava molto Silvio Spaventa
Il fratello di Silvio Bertrand o non troppo lo stimava perché dice diceva poi che si era fissato sul comincia lamento in Hegel perché questa non la scuola degli emiliani napoletani
E si era un po'impantanata sosta state del comincia mento cioè da dove deve cominciare la vita la realtà la filosofia
E allora lui Croce diceva dicemmo a lui è uscito da convento perché arrivi da giovane sembra che volesse fare
La vita monastica ed è rimasto onde oncologo perché poi crociera sferzante nel giudizio pure un po'ascolto no io credo che invece centocinquant'anni sono gli anni del liberalismo vedo un'altra persona
Per capirlo Benso di Caputo
Come
No ma era un grande Silvio Spaventa per carità io presento la sua razionalizzazione Ferrovie queste cose
Insomma va beh nove non solo secondo me del tutte no diciamo ogni anche questo andrebbe studiato e contestualizzato in maniera milioni come io sono fatto però secondo me sui centocinquant'anni è la vittoria del liberalismo la vittoria del liberalismo significa la vittoria di Camillo Benso di Caputo e perché
Il liberalismo è quello
Cioè il liberalismo e quella sagacia politica è quella diciamo capacità di legare l'ideale alla realtà che secondo me nel processo unitario avuto improvvisi
Certo
Anche si
Sicuramente sicuramente sicuramente sicuramente su questo sono d'accordissimo
Sulla domanda di
Di letterario De Domenico che diciamo un bravissimo studente LUISS che ha già creato al secondo anno ingiuste dentro un'associazione culturale che si chiama cultura attiva
L'altro giorno ha organizzato una lacuna manifestazione a giurisprudenza ce ne dà piena di studenti su il ruolo della donna nella tradizione giuridica greca e romana colla Cantarella
è stato un successone circolare lettere Domenico non
Cioè
Sottratto filosofo per risponderti non lo so mi sarei
L'altissimo se studi sussidiarietà un principio liberale però non insomma dire delle sciocchezze quindi cioè non magari
Do la parola
Cosenza microfono a nome nove
Situazione
Harold Berman Sindaco disorganizzata allora
Nove siccome stiamo registrando su Radio radicale non si sentiva
Allora
Volevo veramente ringraziare dove Mario Staderini che in quanto se che dai radicali italiani
è stato
Operativo nell'organizzare questo incontro ringraziamo il professor Enzo di nuovo show e il professor Corrado Ocone ringraziamo radio radicale che ha registrato questo incontro e grazie a tutti voi
Di essere venuti così numerosi a questo punto grazie