Intervista a Mario Deaglio sulle decisioni del board della Banca Centrale Europea

Radio Radicale abbiamo nei nostri microfoni le professor Mario Deaglio economista professor Deaglio con la decisione dal bordo della Banca centrale europea siamo in presenza di una svolta in Eurolandia per la crisi di Eurolandia o no
Ma siamo in presenza di uno scalino che abbiamo salito su una scala che rimane lunga
Non bisogna attribuire caratterino alcolisti sia questa decisione perché se la si guarda bene contiene tutta una serie di distinguo che ne fanno una decisione seria e non un colpo di bacchetta magica
Comunque lo sia quali sono questi distinguo che ne fanno una decisione seria aveva i distinguo sono che
Per accedere a questa
Al finanziamento a breve termine dell'Unione europea
I Paesi devono sottostare ad una serie di condizioni che sostanzialmente si riassumono nella presentazione di un piano di austerità o comunque di rientro
Dare situazioni debitorie che sia approvato dalla testa e decidere dagli altri organi europee forse anche dal Fondo monetario internazionale
Con tanto di monitoraggio suppongo del Fondo monetario internazionale steso sulla implementazione come si dice con pessimo gergo delle provvedimenti remora
Esattamente quindi il Paese che accetta di essere messo sotto sorveglianza
Accettando questo ricade sotto lo scudo che è esattamente quello che poi succede per
Titoli più adulti più a lungo termine come il cosiddetto fondo salva Stati
Quindi questo si inquadra in una serie di misure europee
Che per esempio alla Spagna fa fatica ad accettare
Difatti cerca ancora di cavarsela da sola proprio perché perché ci sono misure che tante volte sono politicamente difficili grazie da accettare
Toppetta particolarmente oggi abbiamo una rete fare le nostre prerogative fino a ieri
Europeo insomma austerità sì però in questo modo con la diminuzione degli spread e dovrebbe esserci una politica della mobilità e del credito un po'meno restrittivo forse finalmente espansiva o no
Direi un problema perché
Sicuramente sì che poi si va ad attuare l'educazione all'americana per cui si stampa manetta precisamente per uscire dalla crisi di questo no
No molto presto ecco all'approccio europeo molto più sobrio e forse i tedeschi non hanno tutti i torti gli approcci molto più sobri però la crisi recessiva morde
Non solo in Italia ormai si è arrivata anche e in Germania in qualche modo sintomi almeno elementi di recessione ma non servirebbe una sostegno uno stimolo all'economia insomma come qualche economista direbbe che iniziano per darvi una scossa
Ma io temo che le scosse date così poi finiscono in questo hanno ragione quelli che la Bundesbank che se noi diamo una scossa così va tutto bene subito ma poi
Tra due o tre anni ci ritroviamo come
Il problema ancora peggiora
Allora forse è meglio che una scossa che ci faccia passare da almeno due o quello che era più due o qualcosa del genere sarebbe meglio una serie di gocce di ricostituente d'arte
Nel modo giusto nel settore degli urti dei vari Paesi aiutare una ripresa graduale che ci porti non con una scossa ma nel tempo necessario signor giudice civile
Scusi sento nasce una politica di sostegno all'economia professore però ci vuole comunque andamenti e ci vuole e deve essere data punto secondo me molto più come politica industriale bottino for
Già creando le condizioni giuste perché i settori
Possano funzionare meglio che non con una botta sola che da tutto a tutti e poi
Mi sembra una cosa professor Deaglio questa sua un approccio goccia a goccia ricorda un po'le si è stato recentemente la Cina perché anche la Cina è molto guardinga nel dare un altro stimolo forte alle sua economia lei che ne pensa perché la Cina
Non sta agendo massicciamente nel dare uno stimolo alla sua economia insomma sta rallentando avvio perché ha paura che con l'articolo del genere finisca infrazione cosa quindi perché rifare questa politica globale
Avendo anche un passato per la sua cultura e anche nel precedente dibattito dirigista cerca di fare delle mosse che vada bene settore per settore Gucci scusi
Che diceva lei dalla CIVIT perché pensare ai settori che in Italia hanno bisogno di questo va be'porta
Sicuramente non potrà mai dimenticare che il costo dell'energia in Italia superiore a quello degli altri Paesi più venti trenta per cento
E il costo dei trasporti di quasi altrettanto quindi ecco due settori dovrebbero ancora proverei a entrare dentro a dare i giusti stimoli magari a fare i giusti investimenti perché
Questo sì Riva vicini alla media europea
Per dare un esempio di una politica industriale che non è semplicemente dare i soldi a un settore
Creare le condizioni
Chiarissimo reti ferroviarie lei dice ovviamente e sistemi energetici un bel problemino anche perché la nostra amministrazione pubblica non è molto efficiente parliamoci chiaro però
Ma guardino all'altra amministrazione pubblica un visto di varie cose abbiamo delle aree di estrema efficienza
Abbiamo delle aree dove non c'è efficienza ma che comunque efficacia delle cose si fanno ma si fanno comodo quantità di metri potrebbe essere migliorata
E poi abbiamo le reale invece dighe inefficienza dai calcoli o semplicemente non si fanno quindi anche qui ci sarebbe da fare una politica
E forse qualcosa anche nell'ultimo decreto della sanità va in questa direzione in cui si cerca di passare dall'alta all'inefficienza quanto meno all'efficacia
E poi professor Monti si parlare si professore Deaglio mi scusi si parla molto dell'agenda Monti lei che ne pensa prova in questo contesto intervento dalla BCE Paul necessita di una politica Cuccia colta diciamo di approccio molto graduale selettivo
Ma io penso che può piacere o non piacere ma in questo momento è probabilmente l'unica agenda che possiamo seguire
Chiarissimo la ringraziamo ringraziamo come sempre il professor Mario Deaglio editorialista della Stampa di Torino ed economista ma l'ascolto da Radio Radicale