Cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Scienze Politiche al Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi

Signor Presidente della Banca centrale europea signora presidente della LUISS signori Ministri
Signor ambasciatore signor Governatore della Banca d'Italia e gentili segretari dei sindacati
Cari colleghi cari studenti e gentili ospiti prima di iniziare una breve introduzione devo dare messaggio da parte del Presidente della Repubblica
Chi non ha potuto essere presente oggi però voluto mandarci il seguente messaggio
Vi ringrazio per l'invito a partecipare alla cerimonia di conferimento della laurea honoris causa al professor Mario Draghi sarà purtroppo quel giorno assente da Roma ma desidero ugualmente far giungere a voi
Tutti il mio cordiale saluto il compiacimento
Mario Draghi è una personalità di spicco nella vita pubblica italiana e internazionale che ha saputo congiungere preparazione e finezza culturale
Alta capacità professionale ed esemplare il senso della dedizione nell'interesse generale italiano ed europeo
Nella sua attuale fondamentale funzione di Presidente della BCE
è un punto di riferimento sicuro per una nuova prospettiva di avanzamento anche politico del processo di integrazione e di rilancio degli ideali europeisti ICI
Halloween che mio più vivo augurio con sentimento di antica stima ed amicizia
Signori l'evento centrale per la cerimonia di oggi
è il conferimento delle lauree honoris causa Presidente del BCE Mario Draghi un conferimento che
Abbiamo proposto nella consapevolezza che Mario Draghi sta contribuendo in modo essenziale
Alla costruzione delle istituzioni europee stabili entro le quali tutti i Paesi membri possano trovare nuove strategie di crescita uscendo dagli effetti di una crisi finanziaria la più grave del dopoguerra
Credo che ognuno di noi
Individui e istituzioni debba assumersi responsabilmente il carico di trovare nel proprio campo soluzioni che contribuiscano all'uscita di questa situazione
Ciascuno nelle proprie aree di competenza e nei propri limiti e nei propri ruoli nell'ottica della modernizzazione e del rilancio del nostro Paese
Anche l'università questo compito e ne siamo pienamente consapevoli e di questo brevemente parlerò
Devo dire sta italiane si trovano ad operare in un contesto sempre più difficile
Uno degli effetti della crisi della crescente disoccupazione tra i laureati è stata la diminuzione progressiva delle iscrizioni alle università del nostro Paese
Accompagnata dalla crescente convinzione molte famiglie che la laurea non sia più uno strumento sufficiente per un buon lavoro e per il miglioramento delle condizioni sociali
Così una parte dei giovani soprattutto nelle fasce sociali meno abbienti è spinta a non tentare l'avventura universitaria
Mentre altri cercano fuori casa all'università che sono più interessanti e promettenti per il loro futuro e sempre più spesso le cercano fuori dai confini nazionali
Questo dato a cui voi vedete infatti il dato della serie storica degli immatricolati da cui si nota che siamo tornati al due mila dopo tredici anni il numero di matricola alti ecco uguale a quello che avevamo appunto tredici anni fa
E lo stesso vale
Per la relazione che c'è tra l'andamento dell'economia e del PIL e il numero di persone che si iscrivono all'università
In questo modo abbiamo un grosso problema di disaffezione
Ma d'altra parte invece per quello che riguarda la mobilità una crescente mobilità degli studenti sia nel territorio nazionale dal sud al nord prevalentemente che verso l'estero
Su un fenomeno molto evidente soprattutto per quanto riguarda le lauree magistrali lo vediamo noi anche con le nostre
Dopo un primo triennio infatti i giovani hanno acquisito le competenze necessarie per decidere come perfezionare loro formazione che spesso se ne vanno dall'Università originaria e cercano nuove soluzioni per la loro vita
Quindi disaffezione da un lato
Mobilità dall'altro il primo fatto pericoloso il secondo dato molto positivo a mio parere
Ma entrambi sono fatti che generano per tutto il sistema universitario italiano una sfida estremamente importante che ha come posta in gioco la capacità dell'Università di rispondere efficacemente e cambiamenti delle professioni
Ridi venire attrattive nei confronti dei giovani ri divenire attrattive nei loro confronti
La LUISS
Io penso che
Per affrontare questa sfida che ci è molto chiara noi abbiamo operato Giada sei anni che abbiamo operato in cinque differenti ambiti una governance nella ed efficace
La individuazione di indirizzi strategici di lungo periodo che abbiamo condiviso
La creazione di aree di leadership scientifica progressiva ma che va avanti in un modo serio
Un disegno degli insegnamenti basato su una conoscenza approfondita delle professioni e della loro evoluzione e infine una cura particolare per accompagnare lo studente nel suo lavoro anche dopo il conseguimento della laurea
Questo percorso di rinnovamento iniziato sei anni fa
La fotografia di allora che era quella di una buona Università LUISS erano buona università capace di attrarre i giovani dal centro dal sud dell'Italia e da dare la loro una
Solida formazione
Molti dei laureati che sono usciti nelle nostre la nostra Università infatti ricoprono mi importanti posizioni di responsabilità a livello nazionale che internazionale
Come si vede
Oggi il nostro profilo è quello di un'istituzione accademica aperta che si inserì cresce progressivamente nella competizione internazionale che sta traendo sempre di più giovani da largo raggio
Qui avete i dati di studenti che arrivano da noi da varia parte dell'intera per intero globo
Le nostre prospettive future
Come fare ad aumentare la nostra capacità attrattiva
La dimensione della nostra Università e medio-piccole
E non riteniamo utile farla crescere eccessivamente per non perdere quello che è sempre stato un riconosciuto punto di forza e la particolare cura per lo studente perciò la strada per migliorare la nostra attrattività e quella della qualità e della specializzazione dell'offerta formativa
Scalare le graduatorie ranking internazionali e raggiungere progressivamente posizioni di alta reputazione in un numero di aree scientifiche professionali che sarà necessariamente limitato
Ma tale da renderci in quelle aree io spero in un futuro un punto di riferimento
Il primo elemento per questo obiettivo è stato ed è il reclutamento di un corpo accademico di alto livello
La politica che abbiamo posto in atto ha portato di corpo docente di ruolo crescere quarantatré per cento negli ultimi cinque anni una cifra
Consistente sia attraverso il reclutamento nel giorno market internazionale che con trasferimenti da altre università dei ricercatori e professori con un elevato potenziale di ricerca riconosciuto a livello internazionale
In particolare abbiamo offerto che offriamo opportunità di rientro a giovani studiosi italiani in carriera che oggi operano in grandi università europee e americane
L'effetto di questa strategia si è visto in molti segnali positivi nonostante la crisi che sta incidendo in modo significativo anche su fasce medie della Società finora non particolarmente coinvolte
Nonostante il calo dell'iscrizione in tutti Italia alla LUISS ha mantenuto le sue quote
E ha registrato un netto aumento delle domande di ammissione corsi fino al sessanta per cento nell'aria di politica filosofi ed economisti del Dipartimento di Scienze Politiche
Oggi i Dipartimenti offrano gli studenti la possibilità di compiere l'intero con lo sport formativo in inglese
E a tutti livelli lauree triennali e magistrali ma master di primo e secondo livello dottorati
Abbiamo venti corsi che sono fatti in inglese in molti casi non sotto forma di doppie dopo doppio grave della degrado con altre Università straniere di cui siamo partner
Ma dal sono insegnamento del
In lingua inglese ovviamente non è sufficiente ciò che conta è l'individuazione di contenuti attrattivi per un pubblico internazionale di studenti
Nelle aree scientifiche professionale in cui abbiamo punti di forza o in cui vogliamo sviluppare nel prossimo futuro
Buona parte di questi contenuti vengono veicolati oggi attraverso le scuse che svolgono il compito di ponte tra il mondo della ricerca e quello delle professioni
Abbiamo pensato perciò di affiancare alla Disney scuro che già opera efficacemente da molti anni nuove scuole
Un esempio in questa direzione e la scuola totalmente
Che si è dimostrata in pochi anni una storia di successo
In controtendenza con i dati nazionali che vedono una riduzione degli iscritti nel settore Scienze Politiche le scuole hanno avuto a questa scuola avuto né importante crescita perché si era posto un obiettivo primario per il nostro Paese la formazione di civil servant
Di una classe dirigente capace di rispondere ai bisogni del del nostro Paese a livello europeo
Stiamo affiancando questa nuova a questa scuola una nuova branch dedicata alla European Economic governance oggi in fondo è un po'anche questo l'argomento di cui stiamo parlando in modo da rinforzare il ruolo di riferimento nel contesto italiano che dapprima ci ha guadagnato
Intendiamo proseguire su questa strada dando anche una scuola Flo nel più breve tempo possibile e più in generale aumentandolo nostra capacità di costituire un centro di attrazione nel dibattito politico-istituzionale
Un punto d'incontro delle idee e di raccordo tra la politica economica e il sistema industriale
Ultimo aspetto della nostra attività sostanzialmente lo stile formativo
La costruzione di queste iniziative non ci ha fatto dimenticare i nostri punti di forza tradizionali che gli studenti conoscono bene
Lo stile formativo della LUISS tradizionalmente reputata per la capacità di seguire la vita dello studente universitario aiutando in ogni fase
Dalla scelta del Corso di laurea all'indirizzo nel mondo del lavoro questo stile è stato ulteriormente sviluppate rafforzato grazie soprattutto nostra dinari impegno della direzione generale dell'Amministrazione
E così è stato rinnovato e rafforzato programma di orientamento con iniziative nel territorio nazionale all'estero ma passando dalla pura presentazione dell'offerta formativa Luisa un diverso paradigma più ampio e culturalmente aperto
Nell'ultima nostra iniziativa la Summer School prepariamo gli studenti a una scelta consapevole a prescindere dal fatto che siano direttamente interessati ai campi del sapere che noi offriamo
Diamo sono un'apertura totale senza richiederne nulla in contraccambio immediato
Non meno impegno è stato speso per le altre attività come quelle degli stage e voglio ricordare solo una cosa che ritengo importante perché forse unica
Il programma di mentoring sviluppato insieme lo strazio nella volerti Luis i laureandi hanno l'opportunità di entrare in contatto con professionisti affermati ex alunni della LUISS in Mentor che guidano i loro colleghi
Più giovani nella scelta dei loro indirizzi nel raggiungimento degli obiettivi
Vorrei concludere
Nonostante la crisi che rendono roso per il ceto medio sostenere i costi di un percorso formativo lontano dalla famiglia di origine la LUISS resta un polo d'attrazione e anzi aumentato il livello della qualità della sua capacità attrattiva
Questo ci conferma che la strategia che stiamo attuando efficace e va ulteriormente rafforzata
Siamo nel mezzo di un cammino che richiederà ancora tempo e di impegno abbiamo scelto di entrare nella competizione dell'istituzione culturale di ricerca che operano a livello globale
Pur essendo piccoli
E siamo consapevoli che questo richiede una trasformazione profonda del nostro modo di operare
Cioè come abbiamo visto un problema di governance di capacità strategica di leadership scientifica
Di sofisticata conoscenza dei mercati delle professioni ma ciò va realizzato in uno spirito Genova genuinamente pluralista aperto le idee degli altri che ci permetta di divenire un punto di riferimento culturale nel nostro Paese
è un elemento di riferimento nella formazione della nuova generazione dei giovani quei giovani che costituiranno il tessuto fondamentale
Del Società negli anni a venire e che noi vogliamo non solo professionalmente competenti
Ma anche cittadini responsabili e moralmente soliti
Concludo non tocca a me illustrare le motivazioni della Laura honoris causa che si faranno fra qualche minuto
Vorrei soltanto ricordare un elemento particolarmente significativo per noi LUISS Guido Carli fu Guido Carli quando era Ministro del Tesoro nei primi anni Novanta
A condurre affiancato da Mario Draghi allora direttore generale del Tesoro
Se mi sbaglio però corretto da
Presidente il complesso lavoro per giungere al Trattato di Maastricht una pietra miliare sulla strada dell'unione monetaria che di una maggiore integrazione politica europea
Entrambi erano accomunati da un forte spirito europeista ecco e
Cito una una frase di danni medesimo su Carli L'Italia di Carli fin dal primo dopoguerra fu un'Italia europea
è logico che egli abbia coronato la sua carriera politica dovrei dire la sua carriera tout cour con la firma del Trattato di Maastricht
Se noi siamo quasi naturali ter cittadini dell'Europa nel mondo Carlito fu prescelta in un momento in cui puntare le proprie carte sull'apertura economica eterni reale dell'Italia presentava un forte elemento di rischio
Bene
Prima di dare inizio alla cerimonia di conferimento della laurea honoris causa Mario Draghi vi offriamo un breve intermezzo in cui la piccola orchestra Lumière
Accompagnerà con una musica originale un brano tratto dal film quando lui di Baxter titolo e Eduardo Frei
Abbiamo pensato di alleggerire con un pizzico di spirito goliardico la serietà la sovranità delle cerimonie che sta per iniziare ed anche l'occasione di sorridere della situazione descritta nel breve filmato che segue
Una situazione che in qualche modo simboleggia l'andamento della costruzione delle istituzioni europee ironicamente degli ultimi tempi che ci fa capire quanto sia importante la presenza di alcuni manifesti me come quella di Mario Draghi
Che possono guidare questa costruzione verso una configurazione istituzionale stabile
In modo da garantire la ripresa della crescita della prosperità
Del nostro Paese nella Comunità europea grazie
Inizia adesso intermezzo
Verrà
L'ordine del giorno
Dovrebbe
Proprio
La
Allora
Un
Ma
Mandarlo
Dice quindi
La
A
La
Mesi
Di
Tutto
Hanno
Esce
I limiti
Del
Da la
Nell'Unione
Di
Minime
Volevate forme
Convertible prevede
No
Ex
Prende ora la parola per la laudatio il professore Marcello Messori
Grazie autorità signori signori cari amici e colleghi
Un privilegio per me avere il compito di illustrare la scelta fatta dalla LUISS di conferire la laurea honoris causa
In scienze politiche indirizzo relazioni internazionali a Mario Draghi
E per assolvere questo compito io organizzato il testo della mia laudatio testo che sarà disponibile alla fine della cerimonia
Strutturando in due parti
Nella prima parte ripercorro sinteticamente le attività accademiche
Di Mario Draghi e mi soffermo poi sulla lunga carriera istituzionale che ha caratterizzato l'impegno di Mario Draghi dalla metà degli anni Ottanta fino ad oggi
In questo senso
Ripercorrerò ripercorro velocemente
La funzione svolta da dare in ma da Mario Draghi come direttore esecutivo della Banca mondiale tra la metà degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta
Ricorderò ricordo la sua funzione di direttore generale del tesoro delle esperienze internazionali che
A assunto durante questo periodo quello di
Come già ricordato il Rettore prima negoziatore della Trattato di Maastricht che ha in collaborazione con l'allora Ministro del Tesoro Guido Carli di Presidente del work impatti i treni
Della OCSE di Presidente del Comitato economico finanziario dell'Unione europea
Bene
Attraverso questo percorso
Soprattutto istituzionale svolto da Mario Draghi io credo di poterne trarre la conclusione che
Mario Draghi nella sua esperienza nazionale istituzionale e internazionale adempiuto
Un ruolo di innovatore istituzionale e quindi nella seconda parte della mia laudatio cerco mediante cinque esempi tratti fra i molti
Che potrebbero essere enucleati dalla carriera di Mario Draghi
Di circoscrivere e precisare questo concetto di innovazione istituzionale questo mi porterà attraverso alcuni esempi nazionali e internazionali
A
Sottolineare soprattutto ruolo svolto da Mario Draghi quale Presidente della Banca centrale europea e nelle conclusioni cercherò di mostrare
La crucialità del ruolo svolto dalla Banca centrale europea di Mario Draghi nella costruzione di una casa comune
Che sono convinto è molto più solida e molte destinata a durare molto più nel tempo di quella che è stata appena illustrata attraverso il firma di basta Keaton
Nella mia intervento di oggi non cercherò di ripercorrere tutti i passaggi di della mia laudati Omaha
E nucleo quattro punti concentro l'attenzione su quattro punti partirò proprio dalla significato di innovatori istituzionale che mi sembra appropriato riferire ai comportamenti di Mario Draghi
Poi cercherò di fare emergere un esempio nazionale facendo riferimento alla ruolo ai compiti svolti da Mario Draghi per la il varo per l'approvazione il varo del Testo unico della finanza verso la fine degli anni Novanta
Finalmente farò riferimento a due esempi più recenti di Mario Draghi Presidente dell'Unione e con del della Banca centrale europea
E finirò per mostrare la centralità
Della Banca centrale europea
Nella costruzione dell'unione economica e monetaria avverso la definizione di un'unione politica
Allora se questo è come dire
Sopra se questi sono i punti che intendo affrontare oggi lasciatemi partire proprio dalla tentativo di di Fini di definire più appropriatamente cosa si debba intendere per
Comportamenti di innovazione istituzionale mi sembra incontrovertibile affermare che
Mario Draghi nella sua esperienza nazionale e internazionale a affrontato complessino di di policy
Le soluzioni le soluzioni tecniche che ha offerto a questi morbidi policy
Sono emerse grazie alla combinazione di fattori e prospettive diverse spesso in tensione fra loro
E quasi scontato sottolineare come queste soluzioni tecniche si siano fondate su un'accurata e
Venne definita teorie economiche teoria della politica economica e mi sembra quasi altrettanto scontato sottolineare ecco come queste fondamenta analitiche delle decisioni tecniche sono state corroborate da robuste verifiche empiriche
Ciò che mi preme però sottolineare e che
Per definire queste soluzioni tecniche Mario Draghi ha sempre introdotto anche un terzo elemento cruciale e cioè
L'utilizzazione delle opportunità e il rispetto sostanziale dei vincoli poste dal quadro politico istituzionale che caratterizzava di volta in volta i nodi di policy da affrontare
Questo ha consentito alle soluzioni tecniche proposte da Mario Draghi di
Armonizzare priorità diverse fra mercati istituzioni e
Politica cioè di
Rendere armoniche le diverse priorità se preferite dell'economia delle istituzioni e della democrazia
Temo di dovere tediare soprattutto la parte per pochissimi secondi la parte dell'uditorio che come dire
Non è in meno abituata al gergo accademico io credo che si possa però precisare questa tentativo di definizione di cosa
Voglia intendere come comportamento
Innovativo sotto il profilo istituzionale affermando che l'attività di Mario Draghi
Si è sempre svolta in trovo il perimetro della jeep cosiddetta politica lì con nomi intesa in senso anglosassone cioè eccome
Quel perimetro definito dall'interazione tra strumenti di teoria economica di scienza politica e di diritto
Bene
Mi sembra
Quasi scontato sottolineare come lambito in cui Mario Draghi ha cercato di muoversi entro il perimetro della politica li Tononi sia stato quello dell'approccio di policy
E pertanto io credo che il contributo originale che Mario Draghi ha dato alla evoluzione della politica lituano me sia stato quello di inserire la policy
Dentro la politica ecco i commi la politica di commi ed è in questo senso io credo che sia non solo pienamente giustificato ma
Direi quasi ovvio conferire la laurea honoris causa Mario Draghi in scienze politiche relazioni
Internazionali infatti la traduzione non accademica di questo
Comportamento innovativo nel perimetro della politica li trovano mi per quanto riguarda la policy e ciò proprio che fa
L'innovazione istituzionale offerta in moltissime occasioni da Mario Draghi
Naturalmente per
Fungere da innovatori istituzionale per essere state continuare ad essere innovatori istituzionale bisogna essersi costruiti una
Molto solida reputazione internazionale e bisogna avere un molto solido spessore culturale io credo che chiunque abbia avuto la ventura di avere un rapporto anche
Breve con Mario Draghi in termini di interazione personale abbia come dire
Toccato con mano che lo spessore culturale di Mario Draghi egli ha sempre lo ha sempre spinto a dare soluzioni anche nel campo dell'economia non riducibili a mero calcolo
In questo senso io credo che
Se facciamo interagire questa definizione più accademica e questa definizione più sostanziale di comportamento da innovatori istituzionale
Se ne possa concludere che Mario Draghi ha sempre rispettato e ha spesso ha contribuito a tracciare
Il confine tra
I compiti di politica economica che spettano alla sfera tecnica quelli che potremmo definire compiti di policy
Dai compiti che invece sono legati ha un mandato democratico di rappresentanza e che potremmo etichettare come politica
Bene io credo che in tutti gli episodi di
Comportamento da innovatori istituzionale Mario Draghi abbia sempre saputo rispettare questi confini cioè
Non sia mai fuoriuscito dall'ambito della policy per invadere impropriamente l'ambito della politica
Questo apparentemente è un'affermazione
Abbastanza scontata se però tenete conto che soprattutto a livello di governance internazionale spesso i confini tra policy e politico sono molto frastagliate
Allora assume diverso rilievo la capacità che Mario Draghi ha ripetutamente mostrato di rispettare questi confini
Fra sta agli atti e spesso di essere in grado di tracciare darle
A mio avviso
Questa considerazione permette di sottolineare due aspetti della due aspetti positivi due aspetti specifici dei comportamenti istituzionali di Mario Draghi
Quello di avere saputo combinare indipendenza il rispetto sostanziale dei vincoli politici e democratici da soddisfare
Il che soprattutto in una costruzione così come problematica come l'Unione economica e monetaria europea dell'Unione europea mi sembra un risultato di grande rilievo
Io potrei anche come dire concludere qui la mia laudatio credo però che sia opportuno cercare di rendere un pochino più precisa questa definizione questa affermazione secondo la quale Mario Draghi e state continua ad essere un innovatore istituzionale
Tracciando utilizzando qualche esempio dalla sua lunga carriera istituzionale
Tra i tanti esempi possibili
Io vorrei qui toccare brevemente tre esempi il primo riguarda come ho già accennato all'inizio della mia esposizione
La il varo del Testo unico della fine
Non sa che non a caso è spesso ricordato anche come legge Draghi bene
Almeno nella mia lettura l'obiettivo generale del testo unico della finanza consisteva nel innestare principi più di mercato se volete
Usare una terminologia meno paludata principi di tipo anglosassone
Nelle vecchie istituzioni continentali caratterizzanti la finanza italiana
E per ottenere questo di questo obiettivo per ottenere questo risultato sarebbe stato necessario accrescere il peso
Dei segmenti finanziari non bancari e rafforzare gli studi gli investitori istituzionali nell'ambito del funzionamento dei nostri mercati finanziari
Devo confessare che
Sebbene ritenga che il testo unico della finanza
Se abbia rappresentato il culmine dell'evoluzione normativa che ha caratterizzato i mercati finanziari italiani negli anni Novanta del secolo scorso questo
Obiettivo e questi risultati intermedi
Non sono state pienamente raggiunti ma nonostante ciò mi sembra che queste esempio relativo al varo del Testo unico della finanza band sottolinei il carattere di innovazione
Istituzionale nel comportamento di Mario Draghi vi è stata infatti un tentativo
Di combinare la tradizione
Propria al nostro sistema economico-finanziario quello che noi economisti definiamo parte pendenza
Con
Realtà internazionali eterogenee e questo tentativo di combinazione è stato fatto nel rispetto pieno dei vincoli posti dal quadro politico istituzionale
Il fatto poi che il risultato finale non sia stato pienamente
Conforme agli obiettivi posti a ragioni molto variegate non tutte riconducibili al disegno del Testo unico della finanza però io credo che gli esempi più interessanti
Possano essere tratti dalla esperienza più recente di tipo istituzionale
Che Mario Draghi ha fatto cioè quella di Presidente della Banca centrale europea io vorrei portare l'uditorio a
Qualche
Grossomodo a due anni or sono cioè al periodo tra luglio e novembre due mila undici quando la crisi europea dei debiti sovrani
Che aveva caratterizzato fino a quel momento in un sotto insieme di Paesi periferici
Si estese e non semplicemente a causa di un contare Gio ma per ragioni più strutturali a Spagna e Italia
Quindi
La terza è la quarta o il terzo e quarto stato membro più grande dell'unione economica e monetaria europea entrarono a pieno titolo nella
Situazione di crisi del loro debito sovrano
A ottobre del due mila undici questo quadro subirli uno ulteriore aggravamento evidenziando un circolo vizioso
Palese tra crisi del debito sovrano e crisi di liquidi illiquidità del settore bancario europeo
Il risultato
è semi per fede se mi consentite di fare un re un riferimento letterario un po'simile al Vascello di pescatori attirato nel gorgo nel racconto di Edgar Allan Poe del maestro
Come sapete
Il racconto di Edgar Allan Poe diversamente da quanto è abituale per quell'autore a un finale non tragico perché quasi
Grazie al fatto il vascello dei pescatori sfugge al gorgo bene nel caso dell'unione economica e monetaria europea io credo che questo circolo vizioso tra crisi del debito sovrano
E crisi di liquidità del settore bancario europeo
Non si sia risolto in nel tracollo dell'euro grazie a un comportamento molto innovativo attuato dalla Banca centrale europea di Mario Draghi
E io non so se Mario Draghi sia un appassionato di scacchi
Ma se lo fosse potremmo dire che è stata attuata in quell'occasione una mossa del cavallo cioè una mossa che rompeva le regole routinarie del gioco degli scacchi infatti
La Banca centrale europea decise dei
Offrire il finanziamento di ammontare indeterminato ha un tasso dell'interesse date molto basso al settore bancario europeo in questo modo alle tutto
La crisi di illiquidità di questo settore e consenti un
Rottura almeno temporanea del circolo vizioso tra
Crisi di liquidità del settore bancario europeo e crisi dei debiti sovrani fra Paesi periferici inclusi Italia e Spagna
Sarebbe adesso troppo lungo
Analizzare perché
Questo acquisto di tempo da parte della Banca centrale europea non abbia consentito una fuoriuscita più strutturale da queste crisi
Mi accontento di fare un'affermazione che
Troverete meglio argomentata nel testo della mia laudatio se sarete interessati ad approfondirla e cioè il fatto che
Circa un anno dopo dallo scoppio di
Questa crisi così virulenta nell'area dell'euro e cioè a luglio del due mila dodici si ripropose euro sui mercati finanziari
Tensioni quasi analoghe a quelle che avevamo vissuto un anno prima e quindi nonostante le promettenti i promettenti passi avanti
Compiuti in sede europea a giugno del due mila dodici nel luglio del due mila dodici mobili
Molto minacciose tornarono ad addensarsi sul futuro dell'Unione economica e monetaria europea e anche in questo caso
è stato davvero decisivo un intervento della Banca centrale europea dapprima
Come tutti ricorderete alla fine di luglio Mario Draghi dichiarò che la Banca centrale europea
Sarebbe stata pronta a effettuare tutti gli interventi necessaria a mostrare l'irreversibilità
Dell'euro e sottolineo che questo sarebbe comunque stato sufficiente
E poi nel settembre del due mila undici del due mila dodici la Banca centrale europea Barrot un programma di acquisti
Dei titoli pur dei titoli del debito pubblico dei Paesi in grado di soddisfare
I vincoli europei ma in difficoltà nel collocare i loro titoli apprezzi adeguati sul mercato in modo da consentire una trasmissione adeguata della politica monetaria e in modo da evitare la ricaduta in un circolo vizioso che avrebbe nuovamente minacciato il futuro dell'euro io credo che in questo caso l'innovatività di questo comportamento di Mario Draghi e della BCE
Sia ben rispecchiato da un altro passaggio letterario molto diverso da quello precedente riferito a ed gara lampo e cioè al principe di Machiavelli
Vi è un passaggio nel principio di Machiavelli in cui si ricerche
E necessario cogliere la occasione la quale gli dette bene io credo che in questo caso la Banca centrale europea di Mario Draghi abbia colto l'occasione
Posta ma non sviluppata dal Consiglio europeo di giugno del due mila dodici
Per un intervento istituzionale che ancora ci ha garantito almeno fino ad ora una situazione molto meno tesa sui mercati finanziari aprendo nuove prospettive
Per
L'Unione economica e monetaria europea
Questo
Io credo il CIP consente di
Per venire alle conclusioni del mio intervento e cioè a giustificare come mai la Banca centrale europea di Mario Draghi
Abbiamo assunto un ruolo cruciale
Nell'evoluzione dell'unione economica e monetaria europea
La tesi che spero di avere argomentate in modo sufficientemente convincente è che questo sia derivato proprio dalla capacità di realizzare
Comportamenti di innovazione istituzionale del resto
Vi è una riprova in questo
Io credo che la crucialità il ruolo cruciale svolto dalla Banca centrale europea oggi
Sia paragonabile soltanto ha un ruolo altrettanto centrale svolto dalla Commissione europea ai tempi di Jacques Delors
Naturalmente è inutile ricordarvi quanto siano diverse i ruoli istituzionali della Commissione europea
Elemento del potere esecutivo nell'ambito dell'Unione europea e ruolo della Banca centrale europea che è un'autorità indipendente
Tuttavia nonostante queste io credo che
In ambedue i casi la vera questione posta sul tappeto ossia fosse sia state e sia e continui ad essere
L'evoluzione verso un'unione politica
Dell'unione europea e dell'Unione economica e monetaria europea
Ai tempi di Dell'Orco questo sogno di unione politica naufrago sull'immaturità dei tempi io credo che oggi I tempi di Mario Draghi vi sia una speranza la road map
Questo
Testo
Verso una genuina costruzione dell'unione economica e monetaria che sfocia come obiettivo di medio lungo periodo proprio nell'unione politica possa rendere il sogno un pochino più realizzabile grazie
Si svolge ora la cerimonia di programmazione prende la parola il Rettore della LUISS Guido Carli Massimo Egidi
Mione dalla Repubblica italiana io Massimo Egidi Rettore pro tempore della LUISS Guido Carli visti gli articoli di legge
Per il suo contributo durante il lungo impegno istituzionale arrecare aggiustamento del bilancio pubblico italiano per l'impegno nella ricerca della soluzione della crisi finanziaria internazionale guidando il Financial stabiliti bordo
Per aver fronteggiato con successo la crisi europea nella sua qualità di Presidente la Banca centrale in base poteri conferiti mi dalla legge proclamo professor Mario Draghi dottore magistrale
Altro onore
In relazioni internazionali conferisco Presidente diploma di laurea tutti gli effetti di legge lo invito a pronunciare la sua lectio magistralis
Prende ora la parola per la sua lectio magistralis il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi
Ma prima primavera parte formale della lectio lasciatemi dire quanto vi ringrazio di questo applauso così caldo di quanto
Si è commosso
Son commosso anche perché durante i vari discorsi precedenti guardavo la platea e vedevo c'è la mia famiglia c'è mia moglie
Ci sono in mio fratello e altri della mia famiglia ci sono gli amici e colleghi di una vita
I colleghi della Banca d'Italia Governatore e altri i colleghi del Ministero del Tesoro persino i colleghi dell'Università
Che
Diciamo torniamo indietro di molti anni e poi li P.A.I. tanti giornalistiche ma un perseguitato per anni
Costringendomi a comunicare cose che non volevo dire perché e verso i quali naturalmente poi si si sviluppa una come dire un'amicizia consuetudine di lavoro insieme
Quindi
E poi ho visto voi studenti
E voi
Sapete benissimo quante facce piacere tornare tra voi perché come ho detto in altre occasioni con voi ho passato i primi quindici anni della mia vita e forse quei più importanti dal punto di vista la mia formazione
Per questo voglio veramente ringraziarvi di questo come dire abbraccio affettuoso grazie
Gentile Presidente della LUISS Magnifico Rettore signora ministro dell'università e ricerca signor Ministro del lavoro signori ambasciatori signor Governatore della Banca d'Italia
Onorevoli parlamentari gentili segretari dei sindacati cari studenti e professori gentili ospiti care studentesse cari studenti signore e signori
Ma prima di tutto a Guido Carli va il mio primo ricordo grato affettuoso all'Università LUISS titolata al suo magnifico rettore professor Massimo Egidi al suo Senato Accademico che ha voluto onorare mi conferendo mi queste questo titolo
Al professor Messori per la sua laudatio a tutto il corpo accademico di questo necessita va il mio ringraziamento
Inizierò con un
Una breve descrizione delle origini della crisi dell'euro
Fino a qualche anno fa la politica monetaria era considerato disciplina da manuale quasi una tecnica per coscienziosi esperti di applicazioni computazionale
Nel periodo della cosiddetta grande moderazione cioè fra la metà degli anni ottanta e l'inizio della crisi finanziaria globale infrazione era stata ricondotta sotto controllo
La volatilità macroeconomica era molto contenuta e tutti i banchieri centrali ne traevano gran vanto
Qualcuno prese agiva per la politica monetaria un futuro un futuro di Gentile e onorevole oblio
Come avete visto non è più così
L'esperienza dei primi cinque anni successivi alla crisi mostra che tutte le banche centrali hanno adattato le proprie politiche monetarie lungo strade prima inesplorate
Certezze sono state abbandonate un nuovo paradigma non è ancora stato formulato
Si vorrebbe uscire dall'emergenza per tornare alla normalità dove le regole son quelle di una disciplina consolidata da una lunga storia ma non si è certi di quale sarà la realtà che emergerà nel lungo periodo
Inoltre
Anche se il disegno preciso delle politiche monetarie è sempre stato influenzato dal rispettivo contesto istituzionale e storico
Si pensi ai diversi mandati delle banche centrali
Le diverse forme che la crisi assumeva nelle varie parti del mondo
Che era forzavano questa corrispondenza
Tra le loro specifiche realtà istituzionali e finanziarie
E le politiche monetarie che vi venivano perseguite nate parole non c'è una politica monetaria che vada bene per tutti
Ci sono alcuni principi fondamentali che restano comuni ma poi molte cose cambiano a seconda del contesto istituzionale in una maniera che non era così fino a qualche anno fa
Nell'area dell'euro
La straordinaria affermazione della moneta unica nascondeva per anni i rischi che venivano accumulandosi
I Governi dei Paesi membri si sentivano liberati dai vincoli preesistenti
Con l'eccezione della Germania e di pochi altri Paesi procrastinava non le riforme strutturali che avrebbero potuto adeguare la competitività di strutture economiche obsolete alle sfide di una globalizzazione incalzante
Scardinano i limiti introdotti dal patto di stabilità e di crescita
Minando la loro stessa credibilità quali partner di un'unione monetaria
Questa
Già negli anni precedenti alla crisi iniziava dividersi tra Paesi con saldi commerciali positivi e bilanci pubblici in ordine e Paesi con deficit sull'estero ed etici di Bilancio crescenti
Questi Paesi venivano finanziati con flussi di credito privato sempre più provenienti dal primo gruppo di Paesi
E utilizzati non per fare investimenti che a crescessero la competitività di questi Paesi più deboli ma per finanziare spese improduttive e bolle immobiliari
Nessuno aveva immaginato che l'Unione monetaria
Potesse divenire un'unione divisa tra creditori permanenti e debitori permanenti
Dopo i primi avrebbero prestato per sempre ai secondi denaro e credibilità
Un profondo mutamento del governo di questa unione si rendeva necessario con nuove regole dove la solidarietà richiesta a gran voce
Trovasse una contropartita nella cessione di poteri nazionale
Ma anche questo veniva posposto e la sua urgenza veniva minimizzata di fronte alle esigenze di una sovranità nazionale che era ormai indebolita dalla globalizzazione soprattutto
E anche dal devi dopo
Prego
La crisi finanziaria mondiale innalzando drammaticamente rapidamente la percezione che i mercati avevano del rischio pari svegliato bruscamente tutti gli attori da questa lunga compiaciuta amnesia
I deficit sull'estero quelli di Bilancio
E i livelli del debito pubblico dei Paesi del secondo gruppo divenivano rapidamente insostenibili
Non più finanziati dall'estero in particolare dal resto dell'Unione il cui governo appariva ormai in tutta la sua insufficienza
Questa
Breve disamina delle origini della crisi dell'area dell'euro mostra come la risposta della politica economica non può che essere composita
La politica monetaria svolge in essa un ruolo importante ma assolutamente non esclusivo
E vediamo proprio la politica monetaria della BCE in questo periodo
In una fase iniziale della crisi
Epicentro fu la liquidità
Una quantità economica che la teoria aveva da molti anni trascurato tanto improbabile appariva la sua mancanza all'indomani del collasso dell'Imam Prada adesso i mercati monetari smisero di funzionare
La liquidità necessaria alle banche per rifinanziare gli attivi in scadenza era divenuta molto scarsa
In generale le banche si indebitano a breve o brevissimo termine nei confronti di risparmiatori con forte presenza con forte preferenza per la disponibilità finanziarie immediate per
Quella che si chiama appunto liquidità
Quando improvvisamente risparmiatori si rifiutano di rinnovare i propri depositi presso le banche queste cercano di interrompere il credito che danno all'economia
Se ciò non è possibile per evitare l'insolvenza le banche cercano di liquidare per prime quelle attività nel proprio portafoglio che son trattate sul mercato a prezzi di scambio noti e verificabili
Ma
Il disimpegno finanziario immediato da parte di molte istituzioni finanziarie
Non può avvenire simultaneamente se non in condizioni di grande sofferenza finanziaria generalizzata e per le banche al costo di pesanti perdite in conto capitale
I prezzi delle attività accadono rapidamente si riduce il capitale delle banche si prosciugare i mercati interbancari dove le banche scambiano liquidità su base giornaliera
L'economia smarrisce il meccanismo indispensabile per la creazione del reddito e dell'allocazione delle risorse
Quello che noi chiamiamo l'intermediazione del risparmio
In una seconda fase a partire dal due mila undici e la mancanza di credito agli emittenti sovrani più vulnerabili che assume un ruolo centrale nella crisi
I Governi dell'area dell'euro vi rispondono
Come azioni che pur individualmente efficaci
Rivela no l'insostenibilità politica
Di una Unione dove i pezzi dove i Paesi che pagano e che ricevono sono sempre gli stessi
Nell'area dell'euro il debito sovrano non è più esente da rischio dipende dal soprano ed alla qualità delle sue politiche
Questo processo di per sé auspicabile
Rivoluzionata però la struttura del rischio su cui per anni si era fondato il funzionamento dei mercati finanziari europei
E in assenza di un governo complessivo dell'Unione e della sua politica economica si rifletteva di un abnorme crescita dei premi a rischio che raggiungevano dimensioni sistemiche
Non più fondate sul merito di credito dei debitori pur fragili per lei per le ragioni che ho esposto prima ma spiegabili questi premi e rischio solo con
Il
Manifestarsi di aspettative sulla fine dell'euro aspettative che si autoalimentano
Ma cosa sono i premi per il rischio
La remunerazione richiesta su un contratto finanziario a lunga scadenza deve essere almeno uguale a quella che si potrebbe avvenire su un contratto a breve termine che viene continuamente rinnovato fino a quella scadenza
Gli investitori a lungo termine richiedono un rendimento che stabilisca come minimo l'equivalenza finanziaria tra le due strategie
Ma in generale l'equivalenza non è sufficiente
Il creditore pretende un compenso aggiuntivo per i rischi che corre nel non essere rimborsato rapidamente
Questi rischi sono di varia natura a ciascuno di essi mercati attribuiscono un prezzo
Un premio a rischio
Il puro rischia di differimento temporale della disponibilità del capitale remunerato da un premio per il rischio a termine
Il rischio che il creditore si trovi costretto a
Vendere anticipatamente la liquidazione anticipata dell'investimento finanziario
In condizioni di mercato penalizzanti e remunerato da un premio per il rischio di liquidità
Infine il rischio che il debitore non faccia fronte proprio obblighi di rimborso alla scadenza dei termini previsti dal contratto cioè non paghi in questo caso questo rischio richiede un premio per il rischio di credito
In condizioni
Di profonda crisi finanziaria tutti i premi rischia di qualunque tipo aumenta no in misura abnorme perché si esaurisce la disponibilità o la capacità degli operatori di mercato di sostenere questi premi
Le misure straordinarie dotate dalle banche centrali dei maggiori paesi nei cinque anni dall'inizio della crisi finanziaria possa essere distinte sulla base del tipo di premio al rischio che hanno inteso correggere
Ad esempio i programmi di acquisto di titoli pubblici sull'arca scala quelli che vengono chiamati i conti che ritiri ISI inc messi in atto dalla Federal Reserve americana agiscono sul premio per il rischio a termine
Il loro obiettivo primario e riassorbire la quantità di rischio a termine detenuta dall'economia nel suo complesso e dunque comprimere il prezzo comprime né il prezzo cioè il premio corrispondente
In un primo tempo la Banca centrale europea ha adottato misure straordinarie orientate principalmente a ridimensionare il premio finanziario legato al rischio di liquidità
Agli albori della crisi
Nel due mila otto il rischio di liquidità sul mercato interbancario minacciava le fondamenta la struttura stessa del sistema dei pagamenti
Il rischio catastrofico si manifestò in una abnorme rivalutazione del premio di liquidità sul credito tra operatori finanziari
In quelle condizioni la BCE si sostituì al mercato interbancario che aveva interrotto il proprio credito a breve e brevissimo termine alle banche
Da allora
La Banca centrale europea ha mutato il proprio strumento di assegnazione della liquidità alle banche adottando un sistema di credito illimitato a tasso d'interesse fisso
In tal modo la Banca Centrale Europea ha permesso alle banche di rifinanziare le proprie attività con il proprio credito piuttosto che attraverso svendite di attività sul mercato
L'insolvenza di istituzioni bancarie solide solvibili è stata evitata
Per dare assicurazioni e banche che l'accesso alla liquidità della Banca centrale si sarebbe prolungato su un orizzonte coerente con le loro esigenze
Abbiamo esteso la durata del credito della Banca centrale europea
Dai tre mesi standards di prima della crisi a sei mesi dopo il cataclisma di Lehman Brothers a un anno nella metà del due mila nove infine a tre anni alla fine del due mila undici come ricordava il professor Messori un attimo fa
Dalla seconda metà del due mila e undici abbiamo assistito all'emergere di una nuova fonte di stress quello che fu definito il rischio di lui denominazione
Cioè quel rischio derivante dall'eventualità dell'uscita dall'euro di un qualche Paese o addirittura dal collasso della moneta unica
A questa eventualità si associava una particolare forma di premio al rischio di credito
Che nulla aveva a che fare con la valutazione del merito di solvibilità del creditore ma che era invece dovuto ad attese immotivate del cedimento sistemico dell'area dell'euro
La Banca centrale europea così lanciato all'o enti che sarebbe starebbe per auto ai Money tradizione alzarci anzi e cioè Pini sono le operazioni monetarie definitive
Un'iniziativa di politica monetaria orientata all'eliminazione del premio finanziario dovuto a questo specifico rischio sistemico non a tutti i rischi
Do emetti consiste come ha ricordato il professor Messori nella possibilità di acquisti sul mercato secondario da parte della BCE di titoli del debito pubblico con una durata residua fino a tre anni
Nella misura necessaria per eliminare il rischio di vi denominazione dai mercati finanziari
I Governi emittenti che ne richiedono l'attivazione sottoscrivono con le autorità europee possibilmente con il Fondo monetario internazionale un programma di risanamento delle debolezze macroeconomiche e strutturali
Questa è una condizione necessaria ma non sufficiente perché la decisione pienamente discrezionale di avviare continuare o sospendere il programma spetta alla BCE
Inoltre
La liquidità creata con gli acquisti di titoli da parte della Banca centrale europea verrà riassorbita
Se detto molto di questa di assurdi sul fatto che è stata associata la condizionalità questo intervento ma la condizionalità è un elemento cruciale perché la Banca centrale europea possa preservare l'indipendenza della politica monetaria
è importante per dare alla Banca centrale europea un'assicurazione adeguata che gli interventi a sostegno dei prezzi dei titoli del debito che è sovrano
Non si tramutino in un sussidio finanziario a politiche nazionali che sono insostenibili nel medio termine
Per fare un paragone
Così come il credito fornito alle banche da parte della BCE nelle operazioni di rifinanziamento di liquidità
Non può essere né deve essere interpretato come un'iniezione di capitale a banche in difficoltà
Allo stesso modo nel comprimere il premio per il rischio dirvi denominazione la vicenda un po'né intende fornire un sostegno finanziario
Ai Governi che ripristini condizioni di solvibilità quando queste non fossero già state verificate ex ante
In entrambi i casi riduzione del premio di liquidità prima riduzione del premio per il rischio di renderli divide nomina azione dopo
Le politiche straordinarie della Banca centrale europea trovavano il loro fondamento nella necessità
Di ripristinare il funzionamento dei canali di trasmissione della politica monetaria
Attraverso
Le due fasi della crisi quella bancaria e quella del debito sovrano
Il nostro sistema di provvista di liquidità si è aggiustato elasticamente per rispondere alla domanda di sostegno espressa dalle banche più intensamente sottoposte alla pressione dei mercati
Nel due mila otto
E nel due mila nove le banche individualmente più esposte a settori attività insofferenza subivano un ostracismo del mercato non importa dove queste banche fossero domiciliate
Poi
Nella seconda fase della crisi gli ostacoli ad approvvigionarsi di liquidità si sono andati concentrando territorialmente
Il settore bancario il mercato finanziario dell'area dell'euro si sono via via fratturati lungo confini nazionali
Questi confini separavano settori bancari che indipendentemente dalla qualità intrinseca dei loro intermediari venivano considerati robusti
Perché lo Stato dovessi risiedono è in grado di far fronte a una crisi bancaria
E venivano questi separati da quelli considerati fragili dove i mercati ritengono che tale capacità lo Stato sovrano non abbia
Questi stessi confini separano quindi i Paesi competitivi e con bilanci sani da quelli contraddistinti da fragilità di Bilancio e incapacità di crescita
Le politiche la Banca centrale europea
Che sono di
Grande varietà dalle dall'estensione di equità che ho appena ricordato allora enti alla
Poi parlerò ancora della politica monetaria alla scelta del collaterale delle garanzie l'allargamento dei criteri
Hanno contribuito al superamento di gran parte della frammentazione che aveva caratterizzato la provvista del sistema bancario fino alla metà del due mila dodici
Oggi
Tanto per darvi un'idea quella che è la dispersione del tasso di crescita dei depositi bancari è tornata livelli del due mila sette cos'è questo
I depositi si muovono i vari paesi e nelle varie banche di vari Paesi noi chiediamo ad ogni banca di quanto crescono i vostri depositi poniamo a vedere quanto questa crescita differisce tra paese e paese
Quanto maggiore è la differenza tra la crescita in un paese dell'altro tanto più fratturato il sistema cioè che poi periodi deposi cresceva molto nelle banche tedesche per nulla nelle banche franchi né banche italiane spagnole
Ecco oggi questo non è più così e siamo tornati addirittura i livelli del due mila sette quindi in un certo senso il problema dell'approvvigionamento delle banche
è nell'aggregato naturale dice ci potrà sempre essere una banca che avrà difficoltà ma nell'aggregato è stato superato
Mentre poi dove andare anche a vedere la frammentazione dal punto di vista invece dei prestiti che le banche fanno l'economia
E su questo fronte il progresso è molto più lento
Nel primo gruppo di Paesi Paesi diciamo virtuosi
Si osserva in generale condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie che possono normali o sono addirittura permissive
Del secondo gruppo di paesi fragili si osserva la permanenza sia pure con intensità decrescente in alcuni Paesi
Di un restringimento del credito contasse sui prestiti bancari al dettaglio ma
Molto più alti o più alti di quelli praticati dalle banche che risiedono nei Paesi del primo gruppo
E anche con condizioni richieste per la concessione del credito molto più esigenti
L'indagine sull'accesso al credito delle piccole e media impresa nell'area dell'euro appena pubblicata dalla BCE fotografa bene lo stato difficile di questo settore così vitale per l'economia dell'area
Tra i motivi di preoccupazione più rilevanti citati dalle piccole e medie imprese intervistate
L'accesso al credito è secondo solo alla difficoltà di trovare i clienti dei però per i propri prodotti
L'esistenza di ostacoli al finanziamento
Persiste ed è uno dei maggiori fattori di diversità tra i Paesi dell'area
Anche se
Ora non si limita più solo i Paesi sotto stress perché accanto a Grecia Irlanda e Spagna
Tali ostacoli sono segnalati anche in misure importanti dalle piccole e medie imprese operanti in imprese operanti nei Paesi Bassi
Un risultato questo che riflette la considerevole eterogeneità delle condizioni di prestito come anche emergere dalla più recente indagine sul credito bancario
Questa frammentazione e tanto più gravosa
In un'economia come quella dell'area dell'euro dove l'intermediazione finanziaria è fondata per tre quarti per finanziamenti dei finanziamenti all'per tre quarti dei finanziamenti alle imprese è fondata sulle banche
Ed è tanto più penalizzante per quell'impresa e spesso di piccole e medie dimensioni che dipendono in misura più rilevante del sistema bancario
E ciò è particolarmente grave se si pensa che le piccole e medie imprese danno lavoro a circa il settantacinque ottanta per cento dei lavoratori nell'area dell'euro
Le ragioni
Per cui le banche non prestano sono primo mancanza di provvista secondo investimenti alternativi
Terzo mancanza di capitale quarto avversione al rischio
La BCE ha fatto moltissimo sui primi due fronti assicurando liquidità e riducendo il premier rischio di rito di ride non inazione sui titoli di Stato
Ma non posso segnare i Governi comprando titoli di Stato
Non posso studiare gli azionisti delle banche evitando la pulizia dei loro bilanci con le necessarie ricapitalizzazioni e poco può fare direttamente per ridurre l'avversione al rischio che frena i prestiti bancari
In altri sistemi finanziarie è il mercato dei capitali che convoglia gran parte del credito all'economia come negli Stati Uniti
Le attività finanziarie sono allora scambiate in base a prezzi noti e verificabili e spesso sono oggetto di rating
La Banca centrale che volesse provare a ridurre un premio del rischio su queste attività non incontra grandi difficoltà operative nel farlo
Nell'area dell'Euro lo spazio del mercato dei capitali è molto più ridotto la Banca centrale che volesse intervenire dovrebbe acquistare dal sistema bancario i prestiti che esso fa all'economia prestiti
Per cui non esiste un mercato se non in dimensioni molto limitate
Compito quindi complesso anche senza considerare il contesto istituzionale con diciassette Paesi in cui questo intervento avrebbe luogo
Ma anche su questo fronte la BCE ha attivato una serie di misure
Alle banche e da tempo permesso di offrire come collaterale per i finanziamenti che esse contraggono dalla BCE i prestiti che esse fanno i loro clienti
Né dobbiamo sottovalutare l'efficacia della politica monetaria tradizionale quando le condizioni generali cambino
Come noto nell'ultima riunione del Consiglio dei governatori ha portato il tasso d'interesse lo zero cinquanta per cento che un minimo storico dopo otto mesi in cui queste dati ma sto invariato lo zero settantacinque
Ciò
Perché
Farlo ora e non prima perché per l'estendersi della debolezza macro economica a regioni dell'area dell'euro dove la trasmissione della politica monetaria non è mai stata in discussione
Ma anche per l'apparire di alcuni rilievi segni di di riduzione della frammentazione sul fronte del credito in alcuni dei Paesi sotto stress dell'area dell'euro
Due parole sulla politica monetaria che continuerà a rimanere accomodante
Abbiamo confermato che la disponibilità di liquidità in misura limitata a tasso fisso continuerà almeno fino alla metà del due mila quattordici
Sulla sulla cosa sulla
Quella che si chiama il tessuto sul ma abbiamo una una facility sui depositi per cui le banche possono ridepositare denaro presso la Banca centrale europea il Consiglio dei governatori ha deciso
Per la prima volta di guardare in maniera aperta alla possibilità di ridurre il tasso di interesse sui depurata si ritiri depositi al di sotto dello zero
Cioè in territorio negativo ci sono molte complicazioni ci sono molte conseguenze di cui tener conto che vanno studiate con attenzione
E il Consiglio dei governatori ha deciso di studiare di analizzare queste conseguenze in modo da esser pronto ad agire se fosse necessaria
Inoltre
Guarderemo a tutti i dati sul sistema che arrivano sull'economia dell'area dell'euro nei nelle settimane che vengono
E se necessario siam pronti a ad agire ulteriormente
Ancora sulla frammentazione mi si permetta di ricordare alcuni dati allieve mente incoraggianti sul fronte dei prestiti
La
La situazione continua esser tesa ma la
Il grado di tensione sembra diminuire in alcuni Paesi
Questo per quanto riguarda la disponibilità dei mutui e per quanto riguarda in generale gli ostacoli e finanziamenti che le imprese incontrano
Quindi il loro costo quindi l'ammontare che spesso non viene dato integralmente bene su tutti questi fronti
Pare ci sia la situazione è sempre molto tesa ma ci sia sembra ci sia una minore un minor grado di restrizione in alcuni Paesi tra cui l'Italia
Efficaci però potrebbero anche essere interventi nazionali peraltro già collaudati in alcuni Paesi
Questo per sostenere il credito alle imprese
Con la partecipazione di Governi banche pubbliche agenzie di sviluppo la bici avviato con la Banca europea di investimenti e con la Commissione europea iniziative con l'obiettivo di ridurre la frammentazione del credito nell'area dell'euro
Ma
Al di là di questo
Occorre ricordare come forse il
Più importante progresso che è stato fatto dal punto di vista istituzionale per ridurre la frammentazione del sistema bancario nell'area dell'euro
è stato compiuto dal Consiglio europeo con l'unificazione dei sistemi di vigilanza nazionali e la creazione di un meccanismo europeo la cui gestione è stata affidata alla bici e con la creazione la proposta della Commissione sarà presto pubblica di un meccanismo per la risoluzione delle banche
Sono queste secondo me le iniziative più efficaci per interrompere quell'identificazione tab tra banca e sovrano che alla base dell'attuale frammentazione
Ma
Non dimentichiamo che la crescita
E oggi più deboli e alcuni Paesi che in altri non solo perché il credito è scarso ma perché era più debole anche prima della crisi nonostante una crescita spesso tumultuosa della spesa pubblica
E che non è stata debole per anni in cui non si sono volute affrontare le fragilità strutturali di cui oggi dopo la crisi sentiamo tutto il peso
Le riforme mirava a sciogliere i nodi che imbrigliano la capacità competitiva e soffocano la crescita
Un efficace promozione tutela della concorrenza un adeguato grado di flessibilità nel mercato del lavoro che sia ben distribuito tra generazioni
Una burocrazia pubblica che non sia di ostacolo alla crescita un capitale umano dato alle sfide poste dalla competizione globale un ambiente migliore sono fronti su cui malgrado i recenti progressi non poco resta ancora da fare
E politica di bilancio devono essere mantenute su sentieri sostenibili al di là delle oscillazioni cicliche
Senza questo presupposto non viene crescita duratura possibile
Specialmente per quei Paesi
Che hanno dei livelli di debito pubblico strutturalmente alti quindi non temporaneamente elevati a causa della crisi attuale dove alcune dei come dire al dove alcuni dei ripensamenti sulla politica fiscale si possono possono trovar considerazione
Per questi Paesi ciò significa non tornare indietro dagli obiettivi già raggiunti
Non si dimentichi anche un'altra un altro fatto che è un contesto istituzionale in cui la solvibilità degli Stati sovrani non è più un fatto acquisito
E
La governance dell'Unione e ancora incompleta
La mancanza di credibilità della finanza pubblica di un Paese si traduce rapidamente in separazione delle banche di quel Paese dal resto del mercato finanziario dell'euro e si traduce in mancanza di credito per il settore privato di quel Paese
è proprio l'esperienza che stiamo vivendo
Occorre
Però mitigare gli affetti inevitabilmente era eccessivi del consolidamento di Bilancio con una sua composizione che privilegi le riduzioni delle tasse
E quelle della spesa corrente e la spesa pubblica corrente le riduzioni delle tasse specialmente in un contesto come quello europeo dove la tassazione e già elevata in qualunque confronto internazionale
è indubbio che una crescita duratura sia condizione essenziale per ridurre la disoccupazione in particolare quella giovanile
In alcuni Paesi europei questa raggiunto livelli che incrinano la fiducia in dignitose prospettive di vita
E rischiano di innescare forme di protesta estreme distruttive
La crescita del prodotto è stato una condizione essenziale per l'affermazione del modello sociale europeo
Lo straordinario sviluppo economico della cosiddetta golden age cioè nei trent'anni che sono seguiti alla seconda guerra mondiale ha consentito un forte miglioramento delle condizioni di benessere materiale di larga parte della popolazione europea
Allo stesso tempo questo bene essere rafforzato il processo di crescita
Sono state poste allora le basi in Europa dei moderni sistemi di welfare volti alla protezione degli individui del rischio che la disoccupazione la malattia la vecchiaia si tramutasse di una caduta dello Standard di vita
E anche grazie a questi strumenti che la crisi finanziaria e la recessione di oggi non hanno avuto gli affetti socialmente devastanti della grande depressione degli anni trenta
Molti anni fa però Rovigo Bush diceva esagerando sicuramente per gli europei erano così ricchi
Che potevano permettersi di pagare chiunque perché non lavorasse
Non è più così
Ma non vogliamo però perdere la solidarietà che ispirò quel modello in tempi tanto diversi
Perciò dobbiamo oggi adeguare quel modello ai mutamenti richiesti dalle dinamiche demografiche dal nuovo contesto competitivo globale
Occorre farlo per diminuire la disoccupazione giovanile per aumentare i consumi per preservare l'essenza stessa del welfare
Un'altra dimensione della sostenibilità della crescita nel contesto europeo su cui voglio attirare la vostra attenzione oggi è quella della distribuzione del reddito
Per quasi vent'anni è in atto una tendenza alla concentrazione dei redditi delle famiglie in Europa che penalizza i più deboli come testimoniano le statistiche pubblicate dall'Eurostat
Una più equa partecipazione i frutti della produzione della ricchezza nazionale contribuisce a diffondere la cultura del risparmio e dunque della compartecipazione
Sentirsi parte integrante della nazione
E con interessati alle sue sorti economiche aumenti alla coesione sociale e incentiva comportamenti economici individuali che conducono nell'aggregato al successo economico della collettività
Naturalmente vi sono vari strumenti che i Governi possono utilizzare per perseguire questo obiettivo ma prima di tutto
La coesione sociale va ricercata rimuovendo le barriere che limitano le opportunità degli individui di perseguire i loro progetti che ne fanno dipendere i percorsi di vita dalle origini familiari
Nell'eliminazione delle posizioni di rendita le riforme strutturali assumono un significato più ampio di quello di essere solo uno strumento per la crescita
Stimolando l'inclusione di tutti gli individui nel processo produttivo fanno sì che il perseguimento
Di una più equa ripartizione dei redditi non sia solo compito dell'azione redistributiva pubblica
Tuttavia
In una prospettiva che non può esserlo un tale virtù nazionali pure indispensabili per rafforzare la solidarietà fra gli Stati membri lungo il cammino
Sono condizione necessaria ma non sufficiente per rendere l'Europa una traguardo sentito come proprio da tutti i suoi cittadini
Saranno necessari anche riforme che riducano ulteriormente le barriere tra i singoli Stati membri in particolare quelle allo sviluppo di un singolo mercato europeo del lavoro
E che ha firmino un criterio di solidarietà condiviso come peraltro è stato proposto di recente nel cosiddetto rapporto dei quattro Presidenti
Costruire compassione con rigore un futuro comune in cui le condizioni per la crescita sia più favorevoli in cui cittadini senta valorizzate pienamente le proprie capacità in cui il benessere individuale sia coniugato con quello collettivo
Per raggiungere questo obiettivo siamo impegnati oggi ciascuno nell'ambito del proprio mandato vi ringrazio
Prende ora la parola la Presidente della LUISS Guido Carli e ma Marcegaglia
Presidente Draghi cari ministri autorità signore e signori cari studenti
Devo dire che
Sono veramente onorata in qualità delle di Presidente della LUISS di avere l'opportunità punto per la nostra Università di conferire una laurea honoris causa a un personaggio a della statura di Mario Draghi
Figure eccezionale certamente nel nostro Paese mi è piaciuta molto la definizione che ha dato
Le nell'audace professor Messori di innovatori istituzionale di grande spessore culturale mi pare veramente che Mario Draghi rappresenti tutto questo
Io credo che non voglio come dire dilungarmi nel definire nel ricordare il ruolo fondamentale che Mario Draghi a capo della BCE ha dato e continua a dare alla gestione di questo momento molto difficile
Ma permettetemi appunto di cogliere l'occasione di avere Mario Draghi qui per per fare alcune brevi riflessioni sullo stato dell'economia in Europa in Italia ed su quello che dal mio punto di vista andrebbe fatto nel futuro prossimo
Ma dal punto di vista della
Crisi dell'euro della crisi finanziaria non mi dilungo molto è stato detto a me pare solo di poter dire che rispetto ai momenti drammatici che abbiamo vissuto in particolare lo ricordava sia il professor Messori che Presidente Draghi
In particolare nel luglio due mila dodici quando come dire l'idea di una risoluzione dell'Euro il me e le aspettative attive nel mercato
Come dire andavano in quella direzione rispetto a quel momento oggi la situazione appare un po'più sotto controllo c'è stato un po'di ritorno di investimenti in Europa un pochettino più di fiducia quindi assoluzione da quel punto di vista
è un po'migliorata anche se certamente permangono tensioni non possiamo considerare la soluzione della crisi dell'euro ormai alle nostre spalle
Ma quello che più preoccupa dal mio punto di vista è la situazione di economia reale oggi l'Europa e l'aria nel mondo che cresce di meno e se noi guardiamo a quello che succede nei Paesi dell'Europa meridionale tra cui l'Italia
Come ricordava prima il presidente Draghi in questi Paesi la recessione è ancora presente ed è forte
C'è una crisi di fiducia importante c'è un tasso di disoccupazione altissimo in particolare
Sui giovani e questo rischia se non si riescono a dare soluzioni concrete e reali in un breve tempo di diventare vera e proprio crisi sociale
A me pare che come dire il dibattito che spesso
Si sente a livello di Europa ma anche nei singoli Paesi anche nel nostro Paese
Relativamente al fatto che ci debba essere una contrapposizione tra austerità
E crescita mi pare un dibattito sterile che non
Evidenzia e non inquadra bene il problema a me pare che sia chiaro a tutti che
Nel lungo periodo solo finanzia posto solo paesi che affrontano riforme strutturali che aumentano il livello di competitività
E la potenzialità di produzione e che hanno i conti in ordine possono avere una crescita come dire forte quindi i due termini non sono in contrapposizione
A me pare che il problema sia più tra gli obiettivi di medio termine e quello che succede nel breve termine mi spiego meglio a me pare che quello che è successo in questi anni di crisi a livello europeo dal punto di vista
Della gestione
Delle crisi e della definizione di politiche che portino ad avere bilanci in ordine ecco su questo punto a me pare che in questi anni di crisi l'Europa abbia fatto dei passi avanti significativi se ne guardiamo
Quello che è successo ipotizzi vediamo che come dire righe ci rendiamo conto dei nuovi delle nuove istituzioni create penso al semestre europeo al nuovo patto di stabilità e crescita al patto un al Patto Euro Plassas x pecche
A tutti elementi che portano un forte coordinamento
Macro economico la definizione il varo del meccanismo permanente di intervento a sostegno degli Stati membri difficoltà il fissare compatta l'avvio del processo di unione bancario il tutta e che insomma allettare
Che tutti questi strumenti di governance che sono stati che sono stati creati a livello europeo in questi anni di crisi
Hanno creato un'efficace rete di protezione rispetto appunto a fenomeni irreversibili di stabilità nell'aria
E sia anche appunto al cosiddetto rischio morale dei Paesi Stati membri a me pare che sostanzialmente ogni nazione oggi di che faccia parte dell'Unione monetaria europea
Abbia di incognite stringenti come dire debba
Portare avanti politiche a livello appunto di di di di rientro del deficit di rientro del debito di consolidamento fiscale che sono dettate dall'Europa io considero questo un aspetto positivo
Vanno concordate con le istituzioni e quindi su questo ripeto a me pare che sia difficile per un Paese dell'Unione monetaria europea fare politiche che non siano in linea con la logica di un consolidamento fiscale che va avanti
A me pare che però il problema vero sul quale forse dobbiamo fare una riflessione ripeto io credo che questo sia positivo a me pare che il problema vero su quale ne dobbiamo fare una riflessione è che
Normalmente queste politiche Condi consolidamento e le politiche di riforme strutturali
Sono molto importanti sono molto utili e nel medio termine portano anche a un livello di crescita più alto perché appunto come diceva prima il Presidente
Draghi rendono le economie produce più produttive più forti e questo è l'unico modo per poter crescere nel medio termine
Il problema qual è che nel breve termine
Queste tipo di politica invece appunto fatalmente portano a problemi portano a sacrifici portano anche ad aumentare in alcuni casi è successo qui in quasi tutti direi i Paesi dell'Europa meridionale
Ad aumentare invece appunto la recessione e la disoccupazione allora
A me pare che noi dobbiamo
Pur mantenendo gli obiettivi di medio termine che non possono essere quelli di consolidamento fiscale di come dire di a vere i dati in ordine dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni nel brevissime termine
Per far sì che questi Paesi oggi sottoposti
A diciamo riduzione di vedi c'è riduzione del debito non abbiano come dire un sostegno nel breve termine perché se noi non facciamo questo il rischio è che appunto questi Paesi vedi l'Italia vedi la Spagna e di altri
Abbiano come dicevo prima tassi di disoccupazione talmente alti crisi sociale talmente forti che rendano queste politiche sostanzialmente non sostenibili nel brevissimo termine quindi io credo che su questo vada fatta una riflessione certamente
Non vadano posti conflitti tra l'austerità il consolidamento del dei bilanci e il tema della crescita perché ripeto nel medio termine le due cose vanno insieme e nel breve termine che le due cose possono avere momenti di divaricazione e di di prove problematica allora
Se noi guardiamo l'Italia nello specifico io credo che l'Italia viva essa stessa in questa condizione e debba fare alcune politiche in questo contesto a me pare che l'Italia
Dopo che ha buttato via questo ce lo dobbiamo dire chiaramente nei decenni passati a dopo aver buttato via
Il dividendo dell'euro che ci ha permesso con la nostra adesione all'euro di avere una drastica riduzione dei tassi interessi e non invece
Di sfruttare questa situazione ridurre i tecnici per ridurre il debito fare investimenti e fare le riforme che ci avrebbero permesso di diventare
Negli anni onore per un'economia più forte più competitiva hanno in quegli anni abbiamo sostanzialmente o non fatte queste riforme non ridotto la spesa pubblica corrente ma anzi se guardiamo questi assi
Grafico si evidenzia che in quegli anni Italia aumentarle in modo molto forte la spesa pubblica corrente spesso improduttiva ecco ma dopo questi anni in cui ripeto noi abbiamo buttato via il dividendo dell'euro
A me pare che negli ultimi anni anche sotto la spinta dell'Europa è sotto la spinta certamente della Banca centrale europea abbiamo avviato una serie di politiche che vanno nella giusta direzione
Noi abbiamo ridotto il deficit ad oltre il cinque per cento al due virgola nove per cento di quest'anno esse le diamo gli elementi legati alla diciamo alla CRI
Sì addirittura siamo sostanzialmente in pareggio e facciamo il miglior risultato d'Europa dopo la Germania
Abbiamo in questi anni pur con difficoltà e contraddizioni avviato anche alcune riforme strutturali importanti penso alla riforma delle pensioni
Penso ad alcune liberalizzazioni magari fatte solo in parte e non terminate a qualche come dire a qualche semplificazione quindi abbiamo avviato un processo
Di riforme ovviamente questo processo quello che è stato fatto non è assolutamente sufficiente questo processo va portato avanti ma quello che voglio dire che negli ultimi anni siamo sostanzialmente nella direzione a me pare giusta quanto meno nella riduzione del deficit come dicevo prima nell'avvio di alcune riforme
Ma quello che è successo è che
Per emergenza poiché ci siamo trovati a dover fare queste riforme all'ultimo momento sulla sul baratro della crisi noi abbiamo sostanzialmente riduttore i deficit
Sostanzialmente aumentando le tasse in modo molto pesante e abbiamo chiesto agli italiani sacrifici enormi e
La il risultato un po'di questa situazione è risultato del fatto che come dicevo prima abbiamo iniziato le riforme troppo tardi avremmo dovuto farlo molto prima
Il risultato tutto questo che oggi l'Italia è ancora in recessione se ne guardiamo quanto abbiamo perso di PIL dall'inizio della crisi siamo a circa meno sette punti per cento di PIL
Siamo un tasso di su questi due su cooperazione che ormai sfiora il dodici per cento abbiamo una disoccupazione giovanile oltre il trentotto per cento il reddito pro capite si è ridotto e siamo tornati
A indietro di sedici anni e soprattutto io questo lo voglio sottolineare
Da imprenditrice
La condizione del sistema manifatturiero produttivo italiano è una condizione oggi di grandissima difficoltà non voglio negare che in parte questa difficoltà è dovuta anche a scelte sbagliate
Fatte dagli imprenditori che magari non per tempo o almeno in tutti per tempo non hanno fatto politica e di ristrutturazione di internazionalizzazione di aumento da dimensione di aumento di valore aggiunto e di qualità
Dei dei propri prodotti ma oggi la situazione anche a causa della crisi in cui l'Italia si trova del sistema manifatturiero italiano è una situazione molto grave lo voglio sottolineare perché forse
Non sempre questa condizione è colta nel modo giusto né qui rischiamo veramente se non ci sono cambiamenti importanti di perdere una parte importante della nostra
Capacità produttiva del nostro potenziale produttivo e una volta che le imprese sono chiuse
Noi rinascono più mossi riaprono più e questo vuol dire perdere anche potenziali di crescita del futuro già noi abbiamo un potenziale di crescita molto basso questo processo che sta andando avanti e che sta riducendo fortemente la base produttiva nel nostro Paese rischia davvero di creare un danno indelebile molto forte al nostro Paese allora
Che cosa bisogna fare vado verso le conclusioni oggi noi abbiamo un nuovo Governo
Io credo l'unico Governo possibile dal mio punto di vista anche un buon governo
Che deve andare avanti nel smarrito nel processo di riforme avviato dal Governo precedente e deve a vere l'appoggio del Parlamento noi come spero tra qualche settimana dovremo uscire
Dalla procedura di decesso di disavanzo questo ci permetterà pur rimanendo ovviamente nell'ambito delle regole europee perché su questo deve essere molto chiaro non non ha nessun senso parlare di uscire da regole europee ci potrà permettere qualche possibilità in più ci potrà permettere forse di fare alcuni investimenti produttivi significativi e dobbiamo fare i beni non dobbiamo sprecare soldi
Come abbiamo fatto in passato quindi in questo contesto di maggiore flessibilità possiamo fare più Investimenti e
Possiamo come diceva prima anzi dobbiamo come ricordava prima
Il Presidente Draghi andare in una direzione chiara e forte di riduzione delle tasse perché contasse di questa
Portata
Non è possibile una crescita forte qui noi dobbiamo ridurre le tasse certamente le tasse le vorremmo ridurre delle ridotte su tutte
Ma dal mio punto di vista visto come ha detto prima che la vera emergenza oggi è sul lavoro e sull'impresa noi dobbiamo cominciare a ridurre le tasse laddove ce le le agenzie cioè sul cuneo fiscale del lavoro sul costo del lavoro perché solo da lì che possiamo avere come dire risultati significativi e forti
E certamente dobbiamo andare avanti nel ridurre il costo della progressiva dobbiamo andare avanti a riformare il mercato del lavoro e anche a fare alcuni cambiamenti rispetto alle leggi che sono state varate recentemente
Dobbiamo anche questo ovviamente credo sia fondamentale accanto a questi temi parlare anche fare finalmente una riforma elettorale seria credibile che dia come a tutti i Paesi europei una capacità
Di essere un Paese governabile e non un Paese non governabile come siamo oggi quindi il Paese deve andare avanti deve fare i propri il proprio lavoro a casa propria perché come ricordava prima
Il Presidente Draghi quest'idea che l'Euro e una politica monetaria comune possa coprire
Gli errori di tutti e i compiti a casa non fatti è una causa che ovviamente è molto chiara e dalla quale non possiamo esimerci quindi noi dobbiamo continuare questo processo di riforma oggi abbiamo un Governo e lo dobbiamo fare
Ma credo e concludo
Che anche a livello europeo alcune cose chiare vadano fatte io credo prima di tutto che vada ripreso lo ricordava prima il professor Messori
Al termine il suo bellissimo discorso vada ripreso seriamente un processo vero di unione politica Dean credente creazione forte
Di come dire far vedere a tutti i cittadini europei che l'Italia e l'Europa e tutti i Paesi europei hanno un destino comune possono ritrovare una volontà di crescere una speranza valori comuni
E questo lo dobbiamo fare appunto in una logica di unione politica
Che l'ha portata avanti con i passi come dire ovviamente graduali che un processo complesso di questo tipo richiede mandando avanti in modo forte e determinato e su questo
Noi come Louis vogliamo dare il nostro contributo e proprio oggi
Nascerà proprio la scuola di European governance che si pone proprio come un po'intente a livello italiano per ragionare su quali sono i passi importanti da fare in una logica di maggiore integrazione europea
Seconda cosa molto importante lo dicevo prima c'è una discrasia tra obiettivi di medio termine e problemi di breve termine qui io penso che a livello europeo vadano poste in essere alcuni provvedimenti per aumentare la domanda non utilizzando fondi nazionali
Ma magari utilizzando strumenti europei che ci sono penso a fondi Bay penso a programmi felice io penso che dobbiamo ricominciare ad aver investimenti in infrastrutture materiali e immateriali a livello europeo penso a integrali le reti energetiche le reti le reti di comunicazioni le reti di trasporto soprattutto concentrando gli investimenti che hanno una valenza a livello europeo nei Paesi più deboli questo permetterebbe di non avere come dire maggiore spesa pubblica nei Paesi nazionali
Ma di avere programmi europei magari prevalentemente concentrati nei Paesi deboli che aumenti né al potenziale del mercato unico che diano una spinte che aiutino proprio nel brevissimo termine a dare un po'di sollievo a dare un pochettino di crescita bere duratura
Ai Paesi che sono sottoposti giustamente a diciamo a politiche di riduzione del deficit e di riduzione del debito terzo e ultimo punto lo ha citato in modo molto forte molto completo
Il presidente Draghi io lo voglio riprendere oggi nei Paesi meridionali e in particolare in Italia c'è un problema molto serio di restrizione del credito presente Draghi citava alcuni dati
Evidenziano che forse negli ultimi
Mese o settimane c'è un po'di miglioramento però
Io vedo che come dire sento anche a livello di delle ricerche molto opportune e molto ben fatte di Confindustria che questo tema della restrizione del credito è un tema ancora fortemente sentito dalle imprese italiane in particolare dalle piccole e medie imprese
Allora e qui c'è una sorta di circolo vizioso le banche non prestano i soldi all'impresa e perché hanno un'avversione al rischio perché hanno molte sofferenze perché le imprese non ripagano
I crediti alle banche nel loro bilancio ma rimanere in questa situazione può dire peggiorare la situazione le banche danno sempre meno soldi a queste imprese queste imprese
Non hanno la capacità di ripagare i crediti e la situazione come dire peggiora continuamente allora io credo che veramente
Bisogna mettere un freno bisogna risolvere questo problema bisogna lavorare a livello italiano bisogna sviluppare i Bondi corpore bontà in mini corpore Ban tutte cose
Su cui il precedente Governo lavorate sono sicura lavorerà anche questo Governo ma credo che il programma di cui parlava prima il presidente Draghi di un mercato secondario delle cartoline attuazione dei crediti magari da portare avanti Banca centrale europea
DEI o altre istituzioni non voglio e non possa entrare in questo
In questo tema perché non è uno le competenze ma insomma io credo che su questo tema una soluzione è fondamentale perché una come dire questa restrizione del credito se dovesse rimanere così a lungo creerebbe veramente un danno molto pesante alle nostre economie e quindi su questo sono certa che
Mario Draghi con la sua capacità e con le sue competenze cercherà di dare darà certamente una impulso molto forte a questa situazione mi rendo conto che ci sono problemi politici che ci sono scontri che bisogna mettere d'accordo tanti Paesi che tutto è molto difficile
Ma se noi non daremo una risposta vera concrete veloce a questo tema della restrizione del credito
Difficilmente potremo riprendere fiducia difficilmente
Riprenderanno gli investimenti difficilmente potremo creare
Nuovi posti di lavoro concludo dicendo che
Sono veramente felice come ha detto all'inizio di aver avuto l'opportunità come Presidente della LUISS e quindi come Louis di come dire poter davvero di aver dato questa norma onorificenza al Presidente D'Alì
Presidente Draghi è una persona come abbiamo detto prima di grandissima statura
La sua intelligenza il suo lavoro le sue capacità onorano l'Italia e da oggi visto che è entrato a far parte anche lui come tutti noi della nostra comunità Luis onorano ancora di più la nostra università grazie
Grazie a tutti ho ancora un applauso Presidente dalla Banca centrale europea Mario Draghi