Presentazione del libro "Io vi accuso. Giacomo Matteotti e noi" di Concetto Vecchio

Altre persone si uniranno
Nel corso della nostra conversazione
Io sono molto
Felice di promosso questa
Iniziativa perché mi piaceva dare il giusto valore anche in una sede istituzionale come quella del Senato della Repubblica alla lavoro che ha messo in campo
Concetto Vecchio farlo con Barbara se dal di fare
Al giornalista che stimo molto
Il libro su
Giacomo Matteotti sia scritto concetto è un libro estremamente significativo
E direi anche nella grande quantità di volumi che fortunatamente sono usciti in questo anno centenario sulla figura di Matteotti in una quantità non scontata devo dire io non mi attendevo nulla un così gran numero di pubblicazioni quello di concetto spicca spicca perché a una caratteristica molto poco originale
Quella di fondere
Ovviamente un taglio storico con che non può non esserci in un'opera di questo tipo con una capacità di raccontare anche l'interno del personaggio i suoi rapporti familiari
C'è un un intreccio molto bello tra la storia delle tappe più significative della vista di Matteotti bello nel senso di significativo rivelatore e l'età alcune delle tappe più significative della vista del suo carnefice
Anche Mussolini nella storia di una persecuzione che poi una delle parti più interessanti del libero di Concetto Vecchio continua anche dopo la morte di
Di Matteotti anche in maniera subdola
Nel nel suo essere subdola c'è anche molta molta violenza e
Però io non voglio rubare il mestiere a faccio intende presentare il libro il mio era solo un saluto iniziale per esprimere grande stima per il lavoro che concetto ha fatto Matteotti merita tutto lo spazio che
Ha avuto in questi ultimi mesi noi siamo reduci da una seduta solenne della Camera la settimana scorsa
Che penso abbia reso omaggio adeguatamente alla
Assicura di di Matteotti con il Presidente della Repubblica con una prolusione di Emilio Gentile che io ho trovato impeccabile sotto ogni
Dal punto di vista che quindi a tutti gli affetti Matteotti tre stare nel Pantheon degli italiani migliori di questo secolo
è un'icona civile è una persona che come tutti i grandissimi a a e avrà sempre un potere di ispirare buone azioni di essere punto di riferimento valoriale culturale
E anche se in più di come si combatte
Una battaglia politica e di come si rende onore ha una passione che ci pervade non aggiungo altro ti do la parola
Allora
Io conosco concetto da molto tempo e quindi insomma sarò forse un po'di parte però ho letto questo libro e
Piccolo spazio pubblicità lo consiglio lo consiglio perché c'è la storia di uno in in sole tra virgolette duecento pagine c'è la storia di un uomo la storia di una famiglia
La storia di un Paese non solo fino al momento della morte di Giacomo Matteotti ma anche fino praticamente ai giorni nostri
E questo come possibile è un piccolo miracolo crea avviene quando intanto quando chi scrive dotato del dono di una buona penna
E poi perché fatta di fare un po'di insomma dette di autopromozione perché scritto da un giornalista quindi sicuramente non ha Cassola la la precisione filologica la la la la l'universalità di un trattato storico ma aggiunge un di più di umanità
Che i bravi giornalisti riescono a dare perché sono curiosi di certi diciamo se facciamo questo mestiere perché siamo curiosi e io vedendo lavorare concetto anche su altri settori diversi dalla da questa delle memorie nel nella quotidianità vedo in Luís spesso la scintilla della curiosità e la cura
Verso le persone verso i loro sentimenti verso le loro inclinazioni verso le loro fragilità e le loro debolezze quindi in questo libro non è il libro di un eroe
Dalla armatura scintillante ci sono anche alcune debolezze alcune contraddizioni
Ma
Proprio questo ci dà la profondità di un uomo la storia della sua famiglia la storia della sua famiglia che come diceva Dario Parrini ha avuto è stata assegnata
Per tutta la sua esistenza raccontavo a Concetto Vecchio che io giovane cronista arrivo arrivata alla Camera
E a un certo punto vidi un signore un po'insomma un po'emaciato sempre perfetto completo grigio che girava chiesi chi era era figlio di Giacomo Matteotti che è stato ex è stato deputato è stato ministro
Che se ne stava anche lui sempre solo nella emeroteca che sa al piano aura
E e la cosa che colpire che lui tutte le sere era tra gli ultimi a lasciare la Camera e passando nel corridoio spegneva le luci
E segno di una di un altro italiano di un'Italia del passato tutti ricordiamo i nostri nonni decide di ci raccomandavano di spegnere le luci ecco
Ma soprattutto la cosa che più mi colpiva era la solitudine di questa persona fornito sono arrivata c'era ancora il PSI c'era ancora il subito quindi in teoria i suoi compagni di partito di di di di schieramento
Ci sarebbero stati ma lui restava sempre solo
L'altra cosa la storia di un Paese la storia di un Paese che non ha
Mai fatto emerge da questo libro sostanzialmente i conti col passato e questa è la cosa che forse più ancora della violenza del fascismo che mi era nota
Anche se in alcune pagine magici su una brutalità che forse ci siamo un po'dimenticati
Ma il Paese che esce dalla guerra l'Italia contrariamente a quanto è successo in Germania non ha mai fatto realmente i conti col passato e questo secondo me è uno dei dati e più forse che più sorprendono di quel suo libro tornando però alla alla solitudine
Tra l'altro oggi vorrei ricordare che l'ottantesimo anniversario della liberazione di Roma e e proprio oggi viene a affissa una targa in uno dei luoghi dove la banda Koch a compiuto i suoi filmini e così quindi continuiamo insomma a tirare fuori memorie no da un passato che abbiamo cercato un po'forse di di coprire con un po'di polvere
Comunque partendo dalla solitudine tu ne abbiamo parlato anche altre volte con concetto anch'so che per te Matteotti una persona cara altre sfaccettature ovviamente a me sembra però che questo sia il tre d'unione suo della sua famiglia e anche forse un po'del suo della sua eredità politica
A te cosa ha colpito invece più di tutti perché hai voluto
Cercare questa storia
Allora intanto buona conoscere grazie di essere qua
Mi sta chiedendo perché ho fatto libro su Matteotti
Ma perché sette ne ha fatti anche altri molto belli sulle migrazioni e sulla sui migranti
Zola su diversi temi su Piazza Fontana nettare innalza sulla strage di Bologna sul sul settantasette parlato adesso questo non è importante io sotto libro su Matteotti perché penso che sia molto attuale
Ed è anche ed è una figura che inizialmente mi faceva molto paura
Perché secondo me Matteotti hanno è è una figura molto complessa motto sta c'è stata
La sua vita è stata molto tormentata
E seguono scava a fondo dentro anche le dinamiche familiari no questo rapporto molto complessa o con la con la moglie
Viene fuori una figura romanzesca
Matteotti è una figura romanzesca
Il la l'elemento della solitudine secondo me probabilmente il il trait d'union di tutta la sua vicenda e qui però siamo dentro una contraddizione perché in realtà Matteotti invita
Fu un partito parlamentare molto influente forse il il più influente della sua parte politica in quel momento lì
Votatissimo
Molto amato dalla dalla sua gente
E quindi uno dice va be ma scusa come fai a dire che era solo uno che invece era una grande figura di quel momento
Per di più era
Il vero avversario di di Mussolini
E quindi però io penso che non ci sia contraddizione perché obiettivamente se uno scava dentro un po'più a fondo
Questo elemento della solitudine è molto forte lo si avverte nelle lettere che lui scrive alla moglie
Lo si avverte nel rapporto dentro il suo partito
è scontento Matteotti
Ecco non esco non è contento di Didier del come dire di di come della sua parte politica affronta la tragedia del fascismo illuminante
Kata sei c'è una frase bellissima Ken concerto punto lui dice a Turati riscrive io non intendo più oltre assistere a un simile mortorio
Cerco la vita voglio la lotta contro il fascismo per vincerla bisogna in a Cervia la queste tre mesi prima dell'uccisione e facevo un'altra in un altro momento quando ho scritto quel libro
In cui mette in fila
Tutti i misfatti del fascismo
Lui dice
Non volevano che lo scrivessi
Sono il nulla che si riferisce alla sua parte politica
E
Questo e quindi siamo dentro una contraddizione che io trovo molto affascinante e che è una delle ragioni per cui Matteotti è stato anche un po'dimenticato
L'altra ragione per cui l'altra contraddizione
Che spiega la dimenticanza e che ed è una delle tesi del mio libro che Matteotti è stato un grande antitaliano
A un certo punto durante l'ultimo discorso che lui fa alla Camera quello del trenta maggio che è stato appena celebrato a un certo punto i fascisti gli dicono Tabacci che Matteotti tu non sei italiano tu non puoi parlare
Io lo dice anche Farinacci Matteotti dice no io qua fino a prova contraria siamo tutti italiani
I fascisti glielo dicono perché avverto ma secondo me in Matteotti un'alterità
Matteotti è diverso irriducibile dove si può imbrigliare avvertono che vuole andare fino in fondo questo è un atteggiamento molto poco italiano non non si acconcia Matteotti
E e soprattutto è contro il fascismo che è visto come una cosa di lesa maestà coi Matteotti aveva degli ottimi agganci anche all'estero e quindi Mussolini tenevo moltissimo il riverbero negativo
Della sua immagine all'estero in quel momento la lì
E quindi i fascisti intuiscono secondo me è una peculiarità di Matteotti quando le dicono tu non sei italiano
E io sostengo nel libro che Matteotti è un antitaliano però attenzione le due cose non sono coincidenti stiamo parlando di due cose diverse io penso che Matteotti da antitaliano in realtà è stato un grande italiano
Perché non c'è contraddizione tra l'essere anti italiani essere italiani perché il come dire e nella contraddizione secondo me la vera cifra del nostro carattere italiano e tanti grandi anti italiani sono stati
Figure nobili della nostra storia
Però e quindi Matteotti in qualche modo e dentro una contraddizione
E e questo ha fatto sì e l'altra sua contraddizione sta nel suo agire politico
Che è molto in anticipo rispetto al tempo che un agire riformistico molto concreto non parolaio Lulic cambia le condizioni dei contadini nel del suo Polesine e questo stride con come dire
Il tempo
Quel socialismo lì massimalista
Questo è stato una delle ragioni per cui in quel momento poi lui va invece il è in minoranza anche all'epoca almeno culturalmente
E e spiega anche la dimenticanza successiva per cui riformismo in Italia per moltissimo tempo non è stato popolare Matteotti era socialdemocratico di fatto che tutti noi qui abbiamo una certa età essere Salmo cari a sinistra per tantissimo tempo nel nel nel dopoguerra era poco più che una bestemmia cioè terza veramente no è come dire a uno monarchico cioè socialdemocratico e quindi siamo dentro una conta
Dizione però quella sta che è interessante ed è divertente e perché oggi come oggi in questo tempo qua era alta uno come Matteotti improvvisamente magicamente
E l'uomo giusto al momento giusto
Perché la sua idea di sinistra secondo me è un'idea di sinistra che oggi è perfetta per questo tempo e la sua difesa delle istituzioni del Parlamento dello stato di diritto sono più necessaria che mai
Io invece a Dario Parrini volevo chiedere un'altra cosa so che lui ha studiato stato uno studioso di De Gasperi
Quindi parliamo del Periodo appunto dell'uscita no dal
Dal regime dei primi passi di una democrazia che all'inizio neanche era del buffet sia poi però di una rete poi diventare pubblica poi piano piano
E in quegli anni
Concetto racconta che ancora non si quasi non si poteva parlare di Matteotti c'è stato una rimozione
Perché c'è stata questa rimozione
E il riformismo non aveva spazio che c'era c'era ancora troppo si era ancora troppo divisi tra tra tra tra fazioni tra partiti molto posti o o c'è qualcosa di più
Perché c'è stata questa relazione o
Credo che potremo provare non celare una legge generale che tanto più è possibile parlare di Matteotti apprezzarne la figura quanto maggiore dello spazio potenziale del riformismo in una certa fase storica
Credo sia abbastanza vero verso
E nella in fase immediatamente successiva alla fine della seconda guerra mondiale specialmente dal quarantasette in poi cioè dalla scissione di Palazzo Barberini
Con l'acuirsi della guerra fredda e con la polarizzazione ideologica
Che caratterizzò l'Italia in quel periodo per almeno un quindicennio finché non iniziò la distensione
Lo spazio potenziale elettorale politico-culturale del riformismo era bassissimo perché il più grande partito della sinistra era un partito stalinista
Quanto di più lontano ci fosse dal riformismo
Il Partito Socialista
Era un partito che aveva subito una scissione dell'ala riformista
Il partito socialdemocratico era troppo poco cosa per garantire diciamo la la la la sopravvivenza di
Della della figura di Matteotti al ricordo dell'opinione pubblica a un livello adeguato io credo che queste siano le ragioni per le quali in quel periodo
La figura di una personalità come Giacomo Matteotti Fini abbastanza in ombra
Però non dobbiamo
Diciamo esagerare nel nel giudizio su quanto marginale fu Matteotti nella memoria pubblica anche nell'immediato dopoguerra perché
Pur vero che ci furono personalità che si incaricarono di testimoniarne la grandezza penso soprattutto all'interno del partito socialista Sandro Pertini non era dobbiamo arrivare un po'più avanti non osando perché intende fautore credo uno dei primi discorsi non mi ricordo se citato nel libro di concetto non altro discorsi centosettantasei ma lo fa fa subito finita la guerra fa quindi in uno dei primi dieci giugno al Pertini che tiene va a Fratta Polesine a fare un grande intervento che ha un un forte richiamo al Po certamente e e da presidente della Camera da Presidente della Repubblica che valorizza al massimo la figura di Matteotti ma siamo già in un altro periodo e quello che mi interessava
Sottolineare nel rispondere alla tua domanda che come abbiamo visto la ostilità e la persecuzione di Mussolini nei suoi confronti
Caratterizzano parte importante della vita di Matteotti e anche il periodo dopo la sua morte persino la solitudine sembra strizzare Matteotti per tutta la sua vita e anche per un bel periodo dopo la sua dopo la sua morte fu un antitaliano lo fu come lo furono altre persone che per il rigore la serietà
La la la il fatto di essere restie nemici della demagogia del parola Isma'non si adattano bene al ritratto convenzionale dell'italiano poi realtà agli italiani che non sono così sono più di quanti pensiamo però certamente
A Matteotti fu antitaliano nel senso in cui lo fu Piero Gobetti nel senso in cui lo fu
Giovanni Amendola è e altri che insomma si misero agli antipodi del carattere nazionale è stato da stereotipo io credo che
Insomma abbia anche pensato su Matteotti la fortissima
Su valutazione che ne fu fatta a sinistra
Lo racconta in uno dei capitoli a mio avviso più interessanti bene concetto quello dove si parla di Stefano Caretti che probabilmente lo studioso che ha dedicato più ricerche più tempo ad approfondire la figura di di Matteotti insomma la definizione di Gramsci su Matteotti Pellegrino del nulla una definizione molto
Molto pesante ora se si prende la pubblicistica della sinistra italiana degli anni Venti e Trenta si trovano rasoiate stilettate degli uni contro gli altri che fanno paura anche molto peggio di Pellegrino nel nulla
Ma sta di fatto che insomma quel quella definizione
In un certo senso rimase appiccicata cioè sul sul figura di Matteotti ricordata da certi da una certa parte politica e persino uno come Giorgio Amendola mi fa piacere che Caretti lo abbia ricordato perché è la verità che io stimo tantissimo persona di riferimento per tante cose
E e e tra i più aperti e generosi
USA nei confronti di Matteotti
Ben al di là della seconda guerra mondiale termine definizioni sicuramente no non giusto e quindi antitaliano nel senso anche che la sua grandezza è stata per lungo periodo incompresa ma siamo al sodo
A me la cosa che sembra più importante sottolineare e questa che tra tantissimi quasi tutti
Che avevamo sottovalutato la natura assolutamente inedita del fascismo sul piano autoritario eversivo
E tra questi tanti sottovaluto attori ci furono anche tanti dirigenti del PSI e anche tanti riformisti
Del PSI
E Matteotti aveva visto per tempo giustamente
Che il fascismo non era una svolta autoritaria che si sarebbe potuta paragonare a un novantotto per intendersi moti di fin e secolo la la reazione che dura qualche anno ma poi subito dopo le forze democratiche riescono altri attrezzare il corso degli eventi Matteotti aveva percepito che c'erano dei caratteri squisitamente nuovi nel fascismo
L'estrema spregiudicatezza l'uso della violenza sistematica
E organizzata di una milizia armata privata che sostanzialmente garanti la penetrazione politica del fascismo e la permise con la complicità degli apparati statali e soprattutto ultima cosa che dicono risponda a questa domanda
Matteotti aveva visto bene
Che tipo di contro proposta politica sarebbe stato necessario mettere in campo
E la contro proposta politica che era necessario mettere in campo era l'alleanza di tutti i partiti democratici contro il fascismo come sappiamo questa proposta non prova seguaci per tante ragioni leggere
La la la la
La fiera delle ripicche
Cosa che io ho fatto perché l'altro periodo di cui sono appassionato dopo quello del cinquanta cinquantatré De Gasperi e il diciannove
Ventiquattro leggere la quantità di ripicche di gelosie dispetti tra i cattivi democratici italiani del diciannove ventitré Niki Giolitti Orlando Di Nicola
E poi Sturzo e poi e ciò porta naturalmente a domandarsi
Quanto queste divisioni hanno aperto la strada più o meno come oggi ecco questa questo lasciava tenuto ieri ecco c'è se c'era molta più attenzione a io ho letto sia ricostruzioni sediari che fanno ancor più impressione delle ricostruzioni di altri autori
Cioè c'è molta più attenzione di tutti quelli che ho nominato a sottolineare il cappello che li divide
Dalla dal rivale vicino chi di quanta attenzione c'è a capire che il fascismo rappresenta un fatto irreversibile non domani le ma so dico delle cose perfino perfino perfino scontate ma in realtà insomma Matteotti soffriva compreso molto molto bene ma anche in quella proposta è un isolato
è un'isola perché e io dico faccio sempre questo esempio la cosa che ci deve più far quando pensiamo a quanto le divisioni della sinistra hanno aiutato il trionfo della reazione in certe fasi della nostra storia dobbiamo semplicemente accostare queste due date
La espunzione dei riformisti dal Partito Socialista avviene correggimi se sbaglio un concetto agli inizi di ottobre del mille novecentoventidue
E la marcia su Roma avviene il ventotto ottobre mille novecentoventidue cioè mentre sta per succedere la marcia su Roma cioè il capo il colpo di Stato il PSI celebra la sua seconda scissione in due anni i riformisti di Matteotti Turati Treves Modigliani vengono buttati fuori fondano un altro partito e alle elezioni del ventiquattro che non furono libere come abbiamo la scorsa settimana bene
Ricordato
La sinistra si presentò diviso in tre tronconi tutte e tre con circa il cinque per cento
A fronte di un partito nazionale fascista che con le violenze e brogli arrivo al sessanta per cento perché non ero molto spesso parliamo della legge Acerbo che dava i due terzi dei seggi a chi prendeva il venticinque per cento dei voti
E tutto il dibattito parlamentare del tempo si concentrò su quale soglia mettere per far scattare il premio discussione che io ho l'impressione Possa anche nei prossimi mesi interessati ma in realtà le elezioni del del mille novecentoventiquattro furono così falsate da da dalle violenze dagli impedimenti a tenere comizi che non ci fu bisogno della legge Acerbo questo dovremmo lì perché il se gli diamo un credito a quei risultati perché la lista nazionale prese il sessanta per cento dei voti e quella bici il quattro e quindi dilagato avrebbero dichiarato anche senza premio ma dilagarono perché potevano impunemente ferire bastonare
Condizionare il voto furono elezioni farsa
Diciamo è chiamato allora io ma volevo tenere per ultima come domanda però a questo punto diciamo che portella per fare
La domanda a tutti e due
Cosa c'è
Insomma leggendo il libro diciamo delle differenze saltano agli occhi le violenze
Del ventennio fascista ma anche prima del Ventennio
Erano violenze reali concrete cioè c'erano persone mandate all'ospedale ammazzate e non solo Matteotti
Intimidazioni licenziamenti qualcosa di molto di molto pesante di concreto di fisico
Molti fanno il paragone adesso no tra la situazione attuale il fascismo io volevo sapere ma è così è veramente così cioè siamo veramente a un da tutte e due quindi un osservatore diciamo più di di di Esterno di di di non dico di insomma tra il politico e il sociale e invece un un politico puro
Siamo veramente ci dobbiamo credere che siamo alle soglie di un secondo fascismo o o è un'esagerazione retorica
Beh pensiamo le parole direi secondo fascismo no
Però siamo dentro un pericolo
Molto concreto di una democrazia illiberale
Degradata
Svuotata di funzioni e di senso
Con una partecipazione elettorale che ormai probabilmente domenica sarà del cinquanta per cento con un parlamento che approva solo i decreti che vengono dal Governo
Con una riforma della Costituzione che potrebbe derubricare i poteri del capo dello Stato ha semplice passacarte
Con una magistratura sotto schiaffo
Beh insomma se uno mette in fila tutte queste cose c'è da essere allarmati
E e ed è se uno poi volge lo sguardo anche un po'fuori dall'Italia
Nel in alcune parti d'Europa queste tendenze sono diventate già realtà quindi questo è un rischio secondo me che corriamo
Ma sul
Un raccordo per dispetto delle vittime del fascismo io credo che questa parola debba essere usata un'estrema
Parsimonia ha un significato storico ben preciso
Cioè fascismo quando si va a casa degli oppositori politici per bastonarle sangue quando li si mettono in galera se mandare al confino
Quando si prepara il Paese a entrare in una guerra disastrosa per aggredire altre nazioni quindi in questo senso non c'è
Alle porte secondo me niente di paragonabile al fascismo c'è un impoverimento invece della Democrazia
Che è molto preoccupante che non riguarda soltanto il nostro Paese ma riguarda tutto il mondo occidentale noi scherziamo ridiamo ma
Siamo tutti appesi dico tutti i politici che fanno politica
All'interno dei Paesi dell'Unione europea
A quello che avverrà nella Democrazia faro del mondo il cinque novembre
Sì il cinque novembre vince campana vince uno che ha organizzato quattro anni fa una sedizione è una sommossa contro il Parlamento e che si esprime ogni giorno tecnicamente come un golpista
Scusatemi se uso questa parola non esco trovarne altre la reazione di Trump alla sentenza che lo ha riguardato nei giorni scorsi la reazione di un golpista
Che ha in assoluto disprezzo
Le istituzioni di garanzia che formano la sostanza di una democrazia cioè per Trump tutti i contrappesi al potere esecutivo sono una
Inutile perdita di tempo è un inutile
Portello
Allora questa è la situazione che vide la democrazia nel mondo lo abbiamo visto quanti dischi questo può creare negli Stati Uniti che sono appunto
La culla della democrazia più forte del nostro pianeta lo abbiamo visto negli anni di Bolzonaro in Brasile per fortuna queste parentesi hanno dimostrato di non essere
Irreversibili lo stiamo vedendo
In Argentina con Miley ha vinto le le elezioni con una campagna elettorale a colpi di motosega
Ciononostante andata al ballottaggio nella vinto anche molto molto ampiamente in Ungheria quello che è accaduto l'abbiamo visto in Polonia e nell'altro caso che ci dà un briciolo di speranza nel senso che sembrava che il dominio illiberale
Dei Kaczyński e poi dimora Viesti e di diritti e giustizia fosse destinato a non finire invece
Badiamo bene con un'alleanza di tipo C ellenistico perché questa è stato necessario in Polonia per battere PS alle elezioni il Pis è stato mandato all'opposizione Peace che appartiene conservatori
Riformisti europei che il gruppo della Meloni al Parlamento europeo per capirsi
Quindi questa è la tendenza cioè a livello di politica internazionale una nuova aggressività delle autocrazie contro le democrazie solo che c'è non vede questo grande fatto della politica estera degli ultimi anni
Di cui la guerra in Ucraina è un è un episodio il più sanguinoso il più grave ma
C'è un disegno generale e il nostro Paese è un paese che corso di dischi molto molto forti
Perché mi pare che ci sia in campo un disegno di concentrazione eccessiva del potere
Nelle mani di una persona nello specifico il Presidente del Consiglio con una scarsissima considerazione non voglio usare la parola disprezzo ma alle volte penso che sia disprezzo per qualsiasi ragionamento sui
Contrappesi
Con una fastidio che rasenta l'insofferenza
Per tutti i contropoteri siano essi istituzionali o non istituzionali
Ormai
Siamo così abituati a parlarne che noi diamo a questo il giusto peso ma
La situazione dell'informazione in Italia non è una cosa che che che può essere Presa sottogamba io poi non ho elementi ma francamente anche questa cosa e probabilmente non c'è nessun legame di causa effetto ma l'esperta si tu
Che un giornalista bravo diventa direttore di uno dei più importanti quotidiani italiani fa un editoriale storto dopo un mese per della direzione non c'entra nemmeno niente mi riferisco a Barbarano
Messaggero però un po'inquieta
Soprattutto dopo aver visto il cambio di linea netto negli ultimi diciotto mesi di quel giornale insomma chiede tre lavori vede bene in quella
Allora io penso che
In questa situazione di grande rischio
Insomma serve una grande vigilanza una grande vigilanza democratica perché ovviamente come spesso avviene in Italia è l'ultima cosa che che dico
Si limita
Il peggio che c'è negli altri Paesi moltiplicandolo
Perché ovviamente
Tutte le tendenze che ho detto sono presenti anche in altri paesi
Ma nessuno degli altri paesi che ho citato a un sistema istituzionale di distribuzione del potere così squilibrato come quello che avremmo noi se passasse la riforma costituzionale
Cioè in Argentina simile non ha ancora fatto danni irreparabili perché il presidenzialismo argentino a
Sentite cosa mi tocca fare l'elogio del Presidente del Magentino
A i contrappesi gli equilibri di un presidenzialismo classico cioè a fronte di un Presidente della Repubblica eletto dal popolo c'è un Parlamento eletto con la proporzionale dove mi lei non ha nemmeno il venti per cento e quindi anche lui rozzo violento che ci fa la campagna elettorale con la motosega e costretto a contrattare de a discutere con persone che la pensano diversamente con altri partiti e questo sta impedendo che compie dei disastri avvenne a Kabul Solaro
Noi stiamo andando allegramente verso un sistema in cui uno in un colpo solo si prende Palazzo Chigi il cinquantacinque per cento del Parlamento mette un'ipoteca sugli organi di garanzia si sceglie Presidente della Repubblica che vuole
Perché col potere di scioglimento tutto in capo al primo ministro anche a ridosso
Dell'elezione presidenziale
Si è determinata una situazione incredibilmente grave poiché ho trovato pochissimo cenno sulla stampa ma è una delle norme più gravi l'abolizione del semestre bianco molti non hanno capito la natura devastante di questa no praticamente noi abbiamo fatto saltare
Anche quella norma che impediva che si usassero le elezioni presidenti c'è impediva di mettere le elezioni presidenziali in mezzo a giochi di palazzo perché nei sei mesi prima il Parlamento lo poteva essere sciolto adesso quella norma eh
Sparita e quindi significa il Presidente del Consiglio che può sciogliere in ogni momento
Potrà usare lo scioglimento o minacciarlo per avere l'elezione quirinalizia che gli pare
Questo rischiamo qui e quindi è un rischio
Molto molto forte molto molto di democrazia illiberale io preferisco usare le parole
Giusta insomma
Ma democrazia liberale non è uno scherzo vuol dire riduzione degli spazi di libertà
Allora ci siamo tolti la domanda dona quella Benetton presenta torniamo a al povero Matteotti
Una cosa facciamo proprio un cambio totale redditi di piano una cosa che mi ha colpito chiaramente da giornalista leggendo il suo discorsi e
Io costretta a a a combattere quotidianamente quei Twitter chiaramente mi ha colpito il linguaggio di Matteotti siamo o linguaggio di tutti i politici di quel periodo anche se veramente in quel periodo insomma stavamo al me ne frego diciamo c'erano già i tweet allora e
Un linguaggio secco
Ma raffinato popolare ma raffinato mai volgare che rispettava verso vivaddio
è un balsamo per le orecchie con un periodale molto
Molto ampio quindi molto distante dalle frasi dette
Agli slogan a cui siamo abituati oggi e che in realtà poi anche allora
La fermarono un cubano generazioni perché Mussolini faceva dei discorsi ma molta parte erano slogan molti di questi discorsi c'era sempre
No la frasetta che adesso potrebbe tranquillamente stare appunto in un
In una didascalia vista grammo in un tweet
E come facciamo a a ricominciare a leggere discorsi di questo tipo è possibile ancora possibile appassionarsi a un
A un Period are così articolato e ancora un senso
Mattiotti da questo punto di vista secondo me
è modernissimo cioè la lingua di Matteotti è una lingua secondo me fantastica cioè per me che faccio il giornalista i suoi discorsi sono una manna perché obiettivamente era molto diverso realtà adattato dalla retorica
Dei suoi compagni di partito del tempo
Perché è una lingua i suoi discorsi parlamentari somme sono brillantissimi perché sono concreti
Sono pieni di dati sono pieni di domande sono piene di osservazioni acute c'è un retroterra enorme di lavoro che lui faceva c'era un secchione con con come come come ce ne sono pochi con come ce ne sono stati pochi quindi è stato un parlamentare esemplare e una delle ragioni che che che lo porta alla morte il fatto che una persona da questo punto di vista di enorme qualità
E quindi anche e normalmente pericoloso da questo punto di vista secondo me Matteotti era anche li c'è un alterità rispetto a quel tempo lì
Io nel libro scrivo che ma che ottiene l'antica l'antitaliano e Mussolini
Al contrario e l'Arci italiano
E
Erano due figli della provincia profonda italiana tutti due socialisti quasi coetanei e uno diventa quindi avevano molti tratti in comune
Paghi uno diventa il Duce e l'altro sul più fiero oppositore però devo anche dire
Che non sono d'accordo sul fatto che quello di Mussolini era slogan mistico realtà Mussolini rappresenta una rottura nel linguaggio giornalistico
Cioè gli articoli di Mussolini sono una novità rispetto a al tempo e questo spiega anche il suo enorme successo posso Mussolini fu un giornalista di grande successo
I suoi articoli facevano impennare le vendite del suo giornale quanto sapete lui mandava la moglie all'edicolante a chi a dire come siamo andati decorando i disse quanto ci sono gli articoli rivoli di quel CRA Paul
Vendiamo si vendono mo'molte più copie quindi anche Mussolini da questo punto di vista rappresenta un un un tempo nuovo
E e solo che la differenza sta nel fatto che Mussolini secondo me
Incarna tutti i vizi peggiori dell'italiano
E
Uno cioè una delle qualità della dell'Arci tagli ed è una delle tante qualità dell'Arci Valiano qual è quello di essere appunto di avere scritto qui tengo famiglia
No diede via la furberia
Anche una certa viltà
Un uno spiccato individualismo un assoluto disprezzo per lo Stato e soprattutto questa grande magnifica capacità che noi abbiamo di salire sul carro dei vincitori che abbiamo visto sempre nella storia d'Italia no
E Mussolini sale persino sul carro
Suo perché sull'IMI non fa la marcia su Roma
Aspetta Milano l'esito e solo a cose quando le cose si sono come dire consolidate
Prende il treno che e arriva a Roma e c'è questa frase meravigliose di una grande di un grande giornalista di un grande scrittore come
Borgese
Giovanni Antonio Borgese che disse Mussolini affatto la marcia su Rona su Roma in vagone letto
C'è persino Mussolini salito sul carro del vincitore Matteotti è l'opposto di tutto questo in maniera radicale secondo me
Sul era uno che serpeggiava le parate è uno che spread Java
Le frasi fatte la retorica era tutto un uomo tutto
Tutto molto come dire che aveva un senso religioso dei fatti anche questo molto poco italiano
E un senso religioso nel fare anche le domande che da quei fatti sprigionano
E anche questo è molto poche tema perché noi italiani amiamo i grandi discorsi non abbiamo le domande fateci caso mai non non non amiamo le domande domani non ci piacciono cetnici piacciono i grandi discorsi in genere
E chi e questo secondo me è una cosa che
Che mi è piaciuta
Che mi è piaciuta molto di Matteotti
C'è anche una in una delle lettere in un certo punto racconta che la sera dopo il l'esito del Parlamento e i suoi compagni Turati con le mogli si trovavano in piazza di pietra e lui racconta che è costretto a passare da lì ma che resiste pochissimo
Perché di Jena no
Egli a stare lì non perde tempo gli diamo fastidio una roba che non quindi insomma da questo punto di vista era sicuramente
Eravamo molto poco italiano ma
Ma italianissimo a me colpito anche molto la concretezza della politica
Di Matteotti una beh quella che dovrebbe essere la bella politica no la buona politica c'è una politica fatta non per essere eletti ma per per cambiare le cose per cambiare la vita delle persone
Non so se anche
Anche tu sei stato colpito da questa da questa mia impressione ed è possibile adesso fare buona politica
Allora
Io sono in basso
Lui parla molto molto colpito assegna trenta deliberarne dei sono rimasto colpito molto sempre dalla incredibile concretezza dei Matteotti
Che si univa ad una capacità di trasmettere energia è una passione politica non comuni però
Il suo era un idealismo appassionato non lo idealismo asettico ed era una concretezza calda
Nei suoi scritti sono d'accordo con Concetto vediamo
Rifugio un esempio di
Retorica
Anti
Di oratori antiretorica anti demagogica anti fuffa
Non come si dice e tutta rossa e niente fumo persino alle volte sembra troppo secca ma ha menzionato come perché piace così
Luini inanella fatti offre a chi lo legge
La certezza che quello che sta dicendo il vero perché si arriva all'enunciazione della tesi dopo aver esposto una montagna di dati obiettivi inconfutabili solitamente
è stato notato anche nella cerimonia alla camera questo del resto lo stile narrativo con cui è costruito il discorso del trenta maggio
Se ci facciamo caso facendo quel discorso con cui Matteotti chiede che venga invalidata all'elezione di tutti i deputati della maggioranza
Sì
Sarebbe stato molto facile cadere nella tentazione
Della fiammata
Piena genio entro quasi mai
L'ambiente Matteotti anche di fronte alle contestazioni
Racconta in quella circoscrizione come si è fatto impedire quel candidato miracoli delle firme come essere ucciso un altro che era candidato come nell'elenco di fatti e numeri sacri che poi sono la continuazione gli elenchi del trenta maggio solo la continuazione
Dei discorsi del gennaio ventuno
C'è un discorso del genere ventuno quando qualcuno mi domanda ma cosa è stato lo squadrismo vice di legge tanti libri basterebbe legge del disco i discorsi che
Matteotti fa a gennaio marzo del mille novecentoventuno alla Camera quando lo squadrismo nella sua fase ascendente se vogliamo fissare come data d'inizio l'assalto a Palazzo d'Accursio nel novembre mille novecentoventi
Per vedere perfettamente descritto cos'è il terrorismo
Nero portato nelle campagne e nelle città contro gli antifascisti da dalle squadracce contro la classe operaia e contro i contadini braccianti
Matteotti ecco in un anno di dominazione fascista
Di nuovo mette in fila una
Serie di fatti indubitabile il trenta maggio la prosecuzione portata la massima potenza di questo modo di raccontare la lotta politica nei Paesi inquinata
Dalle legalismo quindi tutto parte la politica bella sì la politica bella è quella che più attenta a ciò che si fa al calcio che si promette
E la politica belle quella che è in grado di fare quello che gli anglosassoni chiamano il delivery cioè di mantenere la parola Matteotti
Rimase
Popolarissimo
Tra i i suoi gli elettori nel suo collegio nelle zone dove aveva fatto l'amministratore locale perché questo è stato scritto da molti e nessuno era mai stato fregato don Matteo
Tutti si erano sentiti rappresentati e difesi
Da Mattotti chi sono un lavoro anche dal punto di vista quantitativo terreni comuni per le cooperative per i sindacati Pellegrini impressionante
E poi quasi eretico nel
Innestare in un partito dedicò la demagogia piuttosto sfrenata come quello dominato dai massimalisti PSI nel mille novecentodiciannove venti il culto del pareggio di bilancio
Perché ovviamente Matteotti da antiretorico e dal grande concreto sa che il sociale con i piedi
Difficile da fare e nella sinistra o ancora imparare qualcuno dove instaurare dove io poi si vedrà consegnare anche si salva io sono tendenzialmente ottimista sempre
Devo dire che a rafforzare il mio ottimismo
C'è stato questo incredibile
Livello di accoglienza al CIPE alle pubblicazioni sul centrale Matteotti che qualcosa significa
Vuol dire che c'è un bisogno di una figura che sostanza mi diciamo così
Ha avuto ragione non c'è un un una parte della biografia di Matteotti in cui si può trovare un elemento che ancora oggi non abbia validità
Secondo me
Può essere davvero ancora oggi un riferimento preziosissimo
Ora io sono presidente di Libertà eguale in Toscana per confessare l'Unione Sovietica era una quindi essendo un
Devoto del socialismo liberale perfino troppo facile dire che per me Matteotti attuale troppo deve dire e dei fratelli Rosselli Carlo Rosselli insomma la stessa cosa
Però se senza dubbio così noi dovremo trarre molte molte lezioni non volevo dire una cosa tornando indietro al suo modo di scrivere c'è un un episodio che racconta concetto
Sul rifiuto nell'immediato dopoguerra di pubblicare degli scritti di Matteotti che viene fatto con questo commento non è mica Salvemini e invece io penso proprio che Matteotti
Sia stato nel lavoro parlamentare nel lavoro sul territorio la più concreta approssimazione all'insegnamento di Gaetano Salvemini insieme a Carlo Rosselli
Non est e insieme a Carlo Rosselli Ernesto Rossi veramente non è stato allievo come lo sono stati Ernesto Rossi ne Carlo Rosselli ma il problemi sua moglie pustole la concretezza e l'attenzione alla ricetta particolareggiata la cura dei dettagli l'attenzione a non essere confutati sono molto Salvemini anni quindi quella critica era particolarmente generosa Carletto da guerra fredda
Faccio un'ultima domanda piccola piccola
Mattarella tempo fa no due anni fa forse e parlando delle leggi razziali a demolito il mito degli italiani brava gente
Un mito che abbiamo continuato a portare avanti
Perché non abbiamo appunto come dicevamo prima mai fatto troppo i conti col passato
A procedere con l'amnistia subito dopo
La fine della seconda guerra mondiale è stato un errore secondo tempo
Non so c'è stato un errore perché noi dobbiamo rapportare quella decisione ai tempi c'era un paese a pezzi imprese che risulta una guerra civile pesantissime sanguinosi insieme e
Molto bisognoso di ricucire gli strappi di costruire una condizione di pace civile potesse essere premessa lo sviluppo
Del Paese
Forse in quel clima un senso quel provvedimento Lorena
Certamente è stata sconcertante come sapete l'applicazione anche la magistratura
Ha fatto di quel provvedimento ora non si può fare la storia con i se e con i ma ma quello che mi sono sempre chiesto leggendo tutti i libri sull'argomento è ma Togliatti se avesse saputo e
Quella legge tuttora usava sapessero intorno alla espressione di delitto particolarmente efferato alla fine
Tante cose che erano a mio avviso più che particolarmente efferate invece non vi furono furono conservate tra se avesse saputo che in che mani
Finiva per l'applicazione del provvedimento l'avrebbe scritto davvero così
Non so rispondere anche appunto non si fa la storia come se Collina però io credo che
Non è tanto sull'amnistia che ci si deve concentrare
Ma
Sulla amnesia che peggio dell'amnistia
Cioè noi siamo un un Paese che al nelle sue più alte sempre in molte sue parti politiche non ha fatto fino in fondo i conti con il proprio passato
Se mi domandate qual è stata la parte più importante sul piano civile e per me inclusi ansimante del discorso con cui egli ha la sede aperto questa legislatura nel Senato
è stato il punto del suo intervento che ha dedicato nel ricordare che il fascismo ma è stata una cosa
Orribile esecrabile dal mille novecento
Trentacinque oltre ventotto in poi ma è stato un fenomeno criminale dal suo sorgere al suo perire eh la senatrice a vita segue durante il suo intervento mise in fila
Le tappe più significative di questo percorso criminale noi purtroppo l'elaborazione della memoria del nostro passato non l'abbiamo ancora fatto fino in fondo
Ciò a cui si riferiva Mattarella
Sul mito da demolire degli italiani brava gente si riferisce al comportamento che le truppe d'occupazione italiana hanno avuto nei territori in cui hanno proceduto a fare invasioni dall'Etiopia i Balcani a
Alla Grecia
Io penso che invece dovremmo in uno spirito di verità
Avere una memoria più esatta più larga del nostro passato per invitare
Gli inquinamenti della discussione che sono molto molto spiacevoli del resto per quanti sforzi facciano di voler mettere da parte questo tipo di dibattiti poi c'è sempre l'attualità
E qualche
Dirigente politico spensierato burlone che ci costringe invece a discutere di queste cose
Cioè voi pensavate di poter fare la campagna del due mila ventiquattro senza parlare della decima Mas io avrei tanto voluto ma
Non è stato possibile abbiamo avuto una sottosegretaria e un
Candidato alle elezioni europee che c'erano costretto per almeno quarantotto ore a discutere della decima Mas della quale non c'è più da dire niente se non che è stata una delle
Realtà più criminogene criminali e mortifere
Il sanguinario e che l'Italia abbia mai conosciuto evidentemente anche questo dato è completamente presente ad una fascia larghissimo Dell'Utri
Chiedere proviamo a concludere con una vena di ottimismo l'altro giorno
Durante le celebrazioni vince ricordato alla alla Camera per i cento anni del discorso
Del trenta maggio appunto Giorgia Meloni a diffuso un comunicato nel quale parlava di Matteotti ucciso dallo squadrismo fascista
Questa verità storica detta dalla Presidente del Consiglio diventata notizia uno si dovrebbe chiedere perché però è diventata notizia insomma apprezziamo chiaramente che che
Che tutti ormai considerino assodato quello che appunto gli storici avevano assoldato
Questo
Vuol dire che comunque fare memoria scrivere questi libri
Quando tu hai cominciato a scrivere questo libro avere avresti mai sperato che finalmente grazie al lavoro tu anche di altri codici giornalisti
Grazie alle celebrazioni
Si riuscisse a riportare intanto l'attualità di un politico che ha dato la vita per per il nostro Paese per la democrazia per la libertà di tutti e poi che questa memoria fosse finalmente condivisa
Ma io non sono così ambizioso devo dire no borghese Madame
Volevo solo fatti vantare la tengo levo solo fare un buon libro raccontare il mio Matteotti
Fare un buon lavoro io diffido di liberi di quelli che scrivono i libri come se fossero delle bandiere vento non ho questa bandiera per vedere l'effetto che fa è una cosa che
Io non condivido
Penso che i libri devono
Rispecchiare le contraddizioni del reale e anche le contrizione delle vite di tutti noi e quella di Matteotti anche anche quella di Matteotti che comunque rimane una figura di enorme valore civile
Morale ma che era un uomo
E quell'uomo vara contato nella sua interezza a me interessava questo
Io comuni pur la precedente consiglio ad ha detto un'ovvietà che
E però
Bisogna interrogarsi su perché
Ancora oggi a destra c'è una così grande timidezza nel pronunciare la parola fascismo
E
L'altro giorno sapete la storia della targa di via Pisanelli no ecco che che che che che è una parte un capitolo del del mio libro Dio ci sono incappato un anno fa
E è diventata una storia molto molto molto più grande ne hanno parlato anche i giornali internazionali perché il condominio si è opposto alla targa del Comune
Ora ieri hanno finalmente trovato un accordo
Inizia Bisello scritto dallo scritto dovrebbero però fa ho fatto un pezzo su su per il sito il mio giornale ieri
Ma il Comune aveva proporre la corda è questo che sulla nuova targa che questo piante era l'attuale targa che abusiva
Ci sarà scritto vile assassinio
Ma non ci sarà scritto come aveva proposto il Comune di Roma ucciso dai fascisti
E Giorgia Meloni andata più avanti dice ma dovrà persone io io penso che
Questa piccola ma italianissima vicenda italiana di questa parte di via per Pisanelli
Sia la ragione per cui Giorgia Meloni è così sempre restia a dichiararsi antifascisti
Perché dentro
La società italiana c'è un giacimento che c'era anche prima che si arrivò al fascismo di umori i sentimenti modi di pensare
Inclinazioni che non sono fascisti attenzione ma che favorirono il fascismo
Questo giacimento questo Cittalia Anita che è un insieme complesso di cose di disegni di di di di modi di che si può riassumere nella frase lasciamolo lavorare
L'Italia della Chamot lavorare che un'Italia eterna
Sopravvive questo giacimento di di umori sopravvive fino ad oggi ed è una parte è un corpo importante del paesaggio sociale italiano
Che ripeto non è un giacimento di fascisti fascisti non sono così tanti così numerosi per fortuna nel nostro Paese ma questo giacimento non vuole dichiararsi neanche antifascista
E questa vicenda della targa di via Pisanelli dove vive
La grande borghesia romana
Lo testimonia plasticamente
E questo secondo me è il vero motivo
Più che un attaccamento alle origini storiche del del suo del del del suo partito esattamente questo è il motivo per cui Giorgia Meloni non ti dice antifascista e bisogna estrarre con una tenaglia alle sette di sera un comunicato per dire che Mattiotti stato ucciso dallo squadrismo fascista
Potremmo stare a parlare qui per altre ore però di grazie a questo che il concetto di deve scappare quindi io ringrazio Giovanni Donzelli
Fiducia scudiero della Premier
In una trasmissione televisiva
Registrato la posso fatto salva ha detto indubbiamente l'antifascismo fu fondamentale per portare la libertà in Italia
Quindi chissà magistrato che per questo io dico che insomma intanto siamo all'espressione impersonava fare memoria secondo me sempre sempre utile e quindi grazie Bonuccelli Fitto perché ha scritto questo libro da grazie a Dario Parrini che l'ha voluto portare al Senato
Insomma non dimentichiamoci ma il nostro passato ecco diciamo continuiamo a studiare storia
Grazie a tutti