Tra gli argomenti discussi: Parlamento.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 11 minuti.
Rubrica
18:30
09:30
9:00 - Roma
9:30 - Torino
9:00 - Velletri
Solo in Commissione
Ogni settimana
Il punto sull'organico nessun pagamento
Un saluto agli ascoltatori da Federico Punzio Roberta Iannuzzi bentornato lo speciale Commissioni la rubrica di approfondimento che Radio Radicale dedica ai lavori delle Commissioni parlamentari
Prima di iniziare vi ricordo che tutte le sedute che Radio Radicale registra ogni settimana vengono pubblicate giorno per giorno in audio spesso anche in video sul nostro sito internet all'indirizzo www punto Radio Radicale punto it
Appuntamento del sabato del nostro speciale dedicato come sempre l'ascolto di alcune audizioni che si sono svolte in settimana ma quest'oggi
Abbiamo pensato di concentrarci nessun singolo argomento il caso Telecom telefonica sull'operazione di acquisizione del controllo di Telecom Italia da parte della società spagnola
Telefonica le Commissioni lavori pubblici comunicazioni e industria del Senato hanno svolto una serie di audizioni per comprendere meglio quanto sta avvenendo e valutare possibili interventi normativi a tutela degli interessi nazionali in gioco
Desta infatti preoccupazioni nel mondo politico il possibile passaggio in mani straniere della società ex pubbliche a che opera in un settore strategico come quello delle telecomunicazioni che richiede forti investimenti infrastrutturali importanti per l'intera nostra economia
Basti pensare allo sviluppo della banda larga
La società che è proprietaria della rete su cui passano tutte le nostre comunicazioni telefoniche internet anche ai più alti livelli
Una questione quindi anche di sicurezza nazionale come sottolineato in questi giorni da un rapporto dei servizi segreti
E sullo sfondo quindi ancora il dibattito sulle privatizzazioni sul mercato il ruolo dell'intervento statale diversi gli interventi normativi ipotizzati
Dalla riforma della golden share per la salvaguardia degli interessi strategici in aziende non statali nei settori della difesa dell'energia e dei trasporti delle comunicazioni tra i quali
Rientrerebbero appunto anche
Le reti gli impianti Telecom alla normativa sull'OPA l'offerta pubblica di acquisto passando per il ruolo della Cassa depositi e prestiti
Ascolteremo ora anche strati degli interventi davanti alle Commissioni e lavori pubblici comunicazioni e industria del Senato
Del presidente esecutivo di Telecom Italia Franco Bernabè del Vice me Ministro dello sviluppo economico Antonio Catricalà del presidente della Consob la commissione di vigilanza delle società per azioni la borsa Giuseppe Vegas
E del sottosegretario per l'economia alle finanze Alberto Giorgetti iniziamo dal presidente di Telecom Franco Bernabè
Onorevole presidente onorevoli senatori
Desidero ringraziarvi per l'opportunità di illustrare le prospettive del Gruppo Telecom Italia a valle della recente modifica
Per l'accordo parasociale tra gli azionisti di Telco di cui noi abbiamo avuto conoscenza ieri dalla lettura dei comunicati stampa
Questo accordo societario in base al quale i soci hanno diminuito la loro partecipazione e concesso accorciano telefonica sull'intero pacchetto azionario
Delinea un percorso che porterà telefonica ad avere il controllo di per il co e quindi a diventare l'azionista di riferimento di Telecom Italia che resterà tuttavia una società quotata con circa l'ottantacinque per cento del capitale sul mercato incluse le azioni di risparmio
Pertanto le prospettive la società non riguardano solo telefonica
Ma l'intera platea degli azionisti e quel consiglio d'amministrazione e il management sono tenuti a rispondere devo dire che molte delle domande che sono state fatte non riguardano la società e il meno a spendere a società ma riguardano
L'assetto azionario della società e quindi è materia che compete agli azionisti e quindi le domande eventualmente omessa rivolte a loro
Che riguardano le istituzioni e quindi il comportamento della Consob BA
Che le altre istituzioni che sono preposte alla regolazione dei mercati e in specifico alla regolazione del mercato delle telecomunicazioni quindi
Ci sono tutta una serie di temi dirimenti che sono al di fuori ovviamente dalla competenza della responsabilità del management e che non sono tra l'altro
Noti alla società quindi quando io ho riferito in queste Commissioni
I progetti di Telecom Italia ho riferito i progetti della società che rimangono validi finché
Il consiglio d'amministrazione determinato nel modo in cui è stato citato dagli azionisti non assumerà determinazioni diverse quindi
Per me il resta valido quello che è stato detto nelle precedenti
Incontri con queste Commissioni e quindi non ci sono cambiamenti come ho detto
Lei i cambiamenti che sono venuti l'assetto azionario noi li abbiamo presi diciamo dalla lettura dei comunicati stampa
Anche se che era evidente dalle dichiarazioni di alcuni azionisti di nuovo resi pubblicamente alla stampa che c'era l'intenzione di un cambiamento della struttura di tecnico
Ricorderete tutti per esempio le dichiarazioni di Mediobanca che aveva indicato con chiarezza la sua intenzione di uscire
E di risolvere il patto tecnico
E vengo al punto principale delle domande che mi sono state rivolte e cioè le domande relative al all'aumento di capitale
è chiaro che un aumento di capitale richiede le condizioni di mercato e io ritengo che le condizioni di mercato ci siano in questo ha ragione
Il senatore Mucchetti è un momento di straordinaria liquidità nel mercato quindi le risorse disponibili ci sono
Ci sono tanti investitori che sono pronti a investire e quindi il problema della disponibilità finanziaria del mercato non esiste
E poi è evidente che ogni aumento di capitale deve rispondere a delle logiche economico-finanziari molto stringenti perché
Se una società chiede soldi agli azionisti deve dimostrare quali sono i ritorni degli investimenti che vengono fatti ora
In questo caso
La questione e complessa in quanto la società una società infrastrutturale e quindi è una società che progetta investimenti di lungo periodo
Normalmente quando si fanno i calcoli di redditività degli investimenti questi calcoli delitti Rita
Si sviluppano su un arco temporale relativamente limitato quattro sei anni e quindi all'interno di quell'arco temporale si misura la redditività delle risorse che sono state messe al servizio
Che questi investimenti
Per quanto riguarda la gli investimenti nella rete di nuova generazione
è chiaro che si tratta di fare
Che si tratta di fare una trasformazione radicale della nostra rete con la sua azione che noi abbiamo in qualche modo già avviato con investimenti importanti nelle reti di nuova generazione
Ma che richiederebbe un'accelerazione forte per stare al passo con gli obiettivi dell'ASP gender digitale
Questi investimenti
Hanno dei ritorni a quattro cinque sei anni forse nostro investimenti infrastrutturali e sono investimenti che hanno un ritorno di più lungo termine quando io mi ricordo di aver firmato il primo contratto trattati nella mia
Nella mia veste di amministratore delegato della della dell'ENI quando venne deciso di realizzare l'Alta velocità intorno al novantadue novantatré novantaquattro
Bene a quel punto certamente non si poteva pensare che ci fosse un ritorno degli investimenti a breve termine e fu un investimento colossale di cui oggi il Paese beneficia in modo straordinario credo che sia stato il più grosso investimento infrastrutturale
Realizzato l'alta velocità fra Torino-Milano Roma-Napoli negli ultimi negli ultimi decenni quindi
Il rifacimento della Rete con la la
Realizzazione di una rete di nuova generazione è un progetto di lunghissimo periodo con dei ritorni di lungo periodo
Che per un progetto di questo genere ci vuole ovviamente un totale allineamento fra
Il management il consiglio d'amministrazione e la la la struttura degli azionisti
Una struttura di azionisti che nel caso di Telecom e resa complicata dalla presenza di Telco cioè il Co o ovviamente a con un a una minoranza di blocco in Assemblea
Perché come voi sapere come voi sapete per qualsiasi deliberazione di questo tipo c'è la necessità di una maggioranza
Qualificata di una maggioranza dei due terzi che poi che interi comunitaria normalmente
La presenza in Assemblea e di circa il cinquanta per cento del capitale
Le quote in possesso di Telco determinano una maggioranza di blocco rilevante quindi una una
Decisione non condivisa da Telco è una decisione che in Assemblea non passa e quindi
è chiaro che per realizzare qualsiasi tipo di investimento ci vuole da questo punto di vista
Un totale allineamento ora è chiaro che io ho le mie idee ritengo e l'ho cercato in tutti i modi di fare che la società
Debba investire nelle reti di nuova generazione l'ho fatto con un progetto che è stato ambizioso e innovativo che è il progetto dello scopo della rete come voi sapete
In in Europa c'è solo la Svezia
Che ha operato un intervento di quelle dimensioni e non ambizioso come il nostro perché non prevede non aveva previsto ancora
Il l'equivalenza ovvi input quindi è stato un progetto molto ambizioso che la finalizzato proprio a dare questa accelerazione questo impulso senza richiedere risorse agli azionisti di Telecom
A per una serie di motivi questo progetto a dei dei delle difficoltà di avanzamento avere difficoltà di avanzamento nel rapporto con regolatore
Non dimentico che una delle principali uno dei principali elementi a sostegno
Del progetto era anche la capacità di generazione di cassa della della società della rete ora nel momento in cui
La decisione del autorità
In contrasto con quello che era stato fatto negli anni precedenti dalla stessa Autorità
Riduce in modo sostanziale i prezzi all'ingrosso dell'unbundling quello determina certamente una diminuzione del potenziale di redditività di questi investimenti
Ma in qualche modo la stessa vicenda della molta dell'Antitrust che noi contestiamo ampiamente e U.L.S.S. elemento significativo del fatto che questa questo
Straordinario interesse che ho visto in questi due giorni per le vicende di Telecom Italia non mi sembra che fino adesso sia stato diciamo il sentimento che ha ispirato un po'tutte le il sistema Italia ecco se il sistema Italia
Fosse stato veramente così preoccupati di Telecom Italia ecco forse alcune decisioni sarebbero avrebbero potuto essere prese
Considerando tutta una serie di elementi più complessi
Di quelli che poi invece si sono rese ad ovviamente ognuno fa alle sue responsabilità ognuno assume le sue decisioni
Nel rispetto della legge
E delle regole però è chiaro che quando si tratta di un'operazione di sistema come la la realizzazione di investimenti così ambiziosi come la rete di nuova generazione credo che ci sarebbe stata la necessità
Di una un consenso più unanime più organico intorno agli obiettivi di Telecom Italia
Dico che e mi soffermo di nuovo sulla sulla minoranza di blocco di Telco
Perché questo è quello che differenzia maggiormente l'esperienza delle privatizzazioni italiane rispetto ad altre privatizzazioni
Se andiamo a vedere il sistema di governance di Telefonica è completamente diverso da quello di Telecom Italia il sistema di governance di Telefonica prevede dei limiti al possesso azionario per cui
Non non si può crescere sopra una certa soglia molto bassa
A prevede che la rappresentanza in consiglio d'amministrazione sia proporzionale mentre invece interi come Italia un azionista col venti per cento determina l'ottanta per cento dei consiglieri e nomina ovviamente il meno spenta
Mentre spetterà
Alle autorità di verificare la la la congruenza e la congruità di questo
Di questi di questi aspetti però questo è un dato di fatto ed è il risultato di decisioni prese nel momento in cui si avvio la privatizzazione di Telecom Italia
A quindi il tema secondo me è un tema profondo strutturale che non non può essere risolto semplicemente
Sbandierando una con possedere una pretesa di risorse che non che che che devono essere totalmente giustificate dovrà essere condivise da tutti
Credo che per arrivare diciamo a scelte differenti avremmo dovuto tutti quanti pensarci prima
Io da questo punto di vista quindi ho detto mi sono impegnato sul progetto della Rete progetto della Rete a quelle oggettive difficoltà che ho detto a
Credo che ci siano delle sono convinto che ci sono
Ca altre ipotesi che si potrebbero sviluppare
Ma certamente tutte quante queste ipotesi dipendono dal consenso di Telco senza il consenso di Telco nessuna delle ipotesi proposta prospettate o proposte può essere accolta quindi
A è chiaro che il meno a cimentarsi una responsabilità ma una responsabilità come ho detto prima di proposta di iniziativa ma non ha una pro una
Una una facoltà diciamo decisionale su un tema di questa natura
Ecco io credo che
La vicenda di Telecom Italia la vicenda molto complessa qualcuno ha detto ma qui è inutile andare a risalire alle responsabilità
Di come e perché si sia arrivati a questa condizione
La verità è un'altra verità è che Telecom Italia è un'azienda sana che sta facendo gli investimenti necessari
E che non avrebbe bisogno di moltissimo per poter essere un elemento propulsivo del sistema Paese così come lo Stato
Per tanti anni nel passato durante il periodo delle partecipazioni statali
Perché il lavoro che è stato fatto in questi ultimi cinque anni di riduzione del debito certamente è stato aggravato da una situazione di crisi drammatica
Perché è chiaro che nel momento in cui il PIL oggi meno del dieci per cento inferiore di quanto non fosse nel due mila otto
Ma certamente questo non ha non aiutato il lavoro che noi facevamo però e per rispondere per ultimo alla alla domanda fatta tra presente Mattioli
Anche
Il lavoro di riduzione dei costi che noi abbiamo fatto nel corso di questi anni non è stato un lavori riduzione di costi
A diciamo da società in crisi noi abbiamo gestito con il sindacato un processo di razionalizzazione che ha portato certamente a gestire accordi sindacati che prevedevano degli esuberi
E ne prevedevano in una misura abbastanza importante perché nell'accordo sindacale i due anni fa abbiamo dichiarate gestito con il sindacato tredici mila esuberi ma è stato gestito sempre non solo con grande rispetto
Per i lavoratori e grande attenzione alle esigenze sociali
Dei dei lavoratori ma è stato gestito anche diciamo con il consenso
Di tutti quelli che erano in qualche modo coinvolti in modo tale da arrivare a delle soluzioni condivise e che minimizzazione un impatto sociale delle scelte di razionalizzazione nostro
Quindi io sono convinto
Che il tema di Telecom Italia e sono contento che sia l'attenzione del Parlamento sia poteva fondamentale per il Paese
Però io credo che questo tema di Telecom Italia vada Visso nella sua complessità nella sua interezza
Non ci si può diciamo
Reagire i problemi semplicemente in termini come posso dire ostativi
Oppure con minacce tipo quello di nazionalizzare Emo la Rete bisogna essere propositivi bisogna
Bisogna considerare la complessità del del sistema di Telecom Italia e trovare tutti quanti una soluzione condivisa che favorisca gli investimenti e favorisca la crescita e l'ammodernamento tecnologico del Paese grazie
E proseguiamo con l'ascolto delle sedute delle Commissioni lavori pubblici e industria del Senato dedicate alle recenti vicende del Gruppo Telecom Italia sempre martedì venticinque settembre la mattinata è stato ascoltato anche
Il viceministro dello sviluppo economico Antonio Catricalà dinanzi alle Commissioni Catricalà riepilogato i passaggi della recente riorganizzazione societaria che ricordiamo è operata all'interno dei soci della società Telco
Che detiene il ventidue virgola quattrocento quarantasette per cento del capitale di Telecom
E a seguito di questo telefonica a decorrere dal primo gennaio due mila quattordici avrà la facoltà con locazione con la di acquistare tutte le azioni dei soci italiani in Telco
Previo ottenimento di tutte le autorizzazioni regolamentari antitrust
Catricalà spiegato che il Governo è chiamato a vigilare sul fatto che questi cambiamenti azionari garantiscono da un lato un piano di guado di investimenti sulla rete telefonica e dall'altro la protezione attiva e intelligente dell'occupazione
Il Governo e inoltre interessato alla governance della rete di telecomunicazioni questo perché il servizio assi in natura imprenditoriale commerciale ma la gestione della rete anche natura
Strategica proprio per questi motivi l'assetto potrebbe rientrare tra gli oggetti di poteri speciali sua attività infrastrutture strategiche previste dalla legge numero cinquantasei del due mila dodici che ha convertito il decreto-legge numero ventuno
Su questo Catricalà ha rinviato all'intervento del Presidente del Consiglio che si svolgerà martedì primo ottobre dinanzi alla Camera dei deputati
Il cambiamento della proprietà aggiunto il Vice Ministro non potrà mutare gli impegni già assunti da Telecom per quanto concerne
Il Progetto di scorporo della rete il Governo è stato avvertito dell'operazione a cose fatte ma
Vigilerà sul rispetto degli impegni assunti seguono gli interventi dei commissari senatori di tutti
I gruppi conclude il viceministro Catricalà con una replica che andiamo ad ascoltare per intero per il resto vi rinviamo a Radio Radicale punto it dove trovate come al solito la seduta pubblicata integralmente buon ascolto
Mi si è chiesto di fare ben comprendere
Se c'è stato già uno cambiamento di controllo in
Telecom
Se
L'operazione è un'operazione chiaramente definita o ci sono ancora vari tempi perché la si chiuda
Se
Si è trattato di un'operazione di mercato e se questo precluda poi alcun intervento da parte di governo del Governo e in particolare quali siano i tempi
Terre nell'emanazione dei decreti attuativi della legge sulle sui sui poteri speciali
Quale sia
L'atteggiamento che il Governo terra soprattutto sugli investimenti che
Nella Telecom dovrà in ogni caso garantire al Paese in tema di banda larga e di diffusione della né della Rete se occorre aspettare a questo fine la mia società che tempi avrà poi la costituzione di una società della rete
E sostanzialmente che cosa poi si intenda per scorporo poi ci sono tutta una serie
Di altre domande ma comincerei da queste perché poi a parte bisogna parlare delle scatole cinesi
Mi pare abbia se era stata definita quasi come una scatola leonina in questo caso
è questa né di Telecom e ci sono altre domande attinenti al settore il perché non non ci hanno avvertito e quant'altro
Allora
Attualmente il controllo della società Tele Como non è passata il controllo in senso tecnico il controllo di fatto non è passato agli spagnoli
Perché è vero che gli spagnoli sono saliti al sessantasei per cento
Della quotazione di capitale di Telco però è anche vero che l'acquisto delle azioni è un acquisto di azioni di gruppo ci
Le azioni del gruppo per il corso individuale o in azioni da azioni Bisanzio amici reazioni ATO hanno diritti di voto su tutte le materie
Alle azioni B
Danno diritti di voto con esclusione delle questioni riguardanti
Il settore della Brasile dell'Argentina sostanzialmente perché lì ci sono problemi antitrust
Quello ICI non danno diritti di voto
Quindi
Su questo è chiaro che si dovrà pronunciare un organismo diverso dal quello rappresentato dal viceministro delle correzioni che l'Antitrust però le regole antitrust e vogliono che
Il passaggio del controllo ci sia quando effettivamente di fatto c'è la nomina degli amministratori più importanti e c'è quindi una situazione di comando di fatto
Anche indiretto come in questo caso però di fatto
Questa situazione da quello che abbiamo potuto apprendere si verifica non dà informazioni dirette ma dalle informazioni gli arrivano sui giornali le comunica di Sarpi si verificherà alla fine dell'anno cioè quando sarà
Poi effettuata questa operazione di collo da parte di Telefonica
Ed è in quel momento che ho ottenuto e tutte le autorizzazioni sia regolamentari si antitrust ci sarà
Completamente il passaggio di controllo stiamo parlando di controllo di fatto
Diverso è l'idea del controllo di un diritto che sulla quale credo vi verrà a parlare
Invece il presidente Vegas perché quella è una questione
Che attiene semmai
Alla necessità di un'OPA o meno male i due
Lei due concetti controlli fatto incontro nel diritto non coincidono questa è la sostanza è questa
E la disciplina antitrust
Detto questo
Telecom nuovo nella nuova governance quando ci sarà una nuova governance e se ci sarà
Rispetterà le il piano che era stato proposto dal dalla precedente gestione questo è un punto interrogativo certo per noi
Tele come Telecom non è che se cambia l'amministratore delegato cambiano i suoi piani le sue promesse alle offerte e ci sono anche responsabilità in questo senso
E la proposta che Tele come ha già fatto e chi è all'esame delle autorità secondo me è una proposta di Telecom chiunque sia poi alla testa di questa grande azienda
E quindi
Noi contiamo su uno scorporo e su questo vorrei essere chiaro quando si parla di scorporo non si parla necessariamente di scorporo proprietario
è giusto alla definizione che ha dato il presidente Mucchetti cioè
Qui siamo con una divisione
Chi ha
Persone e cose che vengono posti definite come lente questa divisione viene solo certe Rizzati diventa una società e quindi avrà la sua governance avrà i suoi amministratori
Naturalmente bisognerà vedere quali saranno gli assetti proprietari
Ma
Non è detto io non credo due tele come non l'ha mai detto che si vuole liberare completamente della proprietà della rete non l'ha detto prima non solo sono dirà adesso ma non credo quello che
Noi possiamo
Ottenere e questo va ottenuto questo deve essere ottenuto per forza con qualunque mezzo perfino ricorrendo allo strumento legislativo se ci sarà bisogno perché lo si può fare
E che ci sia una governance indipendente che ci sia quindi una società separata è una governance indipendente perché
La Rete deve essere separata nella gestione da chi gestisce il servizio
Per completare un processo di liberalizzazione che cominciato diversi anni fa
I tempi perché ciò accada sono tempi lunghi presente Muchetti diversi senatori me l'hanno chiesto sono tempi lunghi perché la rete che si va a scorporare e fatta di uomini e di cose tra queste cose in c'è
Un'importante parte fisica e c'è un'importante parte di software quindi è una rete non passiva è una rete intelligente almeno nella proposta che Telecom ha fatto e che mi è stata così illustrata
Ci sono alcuni problemi relativi a determinati asset della Rete ma su questo penso che Tele Como voglia e possa trattare
Il problema e dare un giusto peso a che cosa viene trasferito perché quelle peso significa valore e il valore
Di nuovo bella questa definizione e figlia della regolazione
Presidente ho detto proprio come ha detto lei e figlio di una regolazione
Che
Attualmente non c'è c'è una regolazione sottoposto all'esame
Della dell'Unione europea corno un
Bene c'è chi ha detto determinate cose queste cose sono all'esame della Commissione
E è chiaro che questa determinazione comunque della d'autorità della delle garanzie le comunicazioni non è per un futuro lunghissimo
Dura fino alla fine dell'anno quindi stiamo parlando breve periodo non è quello che può determinare
Il valore
Futuro della Rete
Che cosa può fare quindi il Governo nel frattempo
Nel frattempo il Governo può fare quello che tutti i Governi di tutte le nazioni fanno quando un nuovo operatore viene a
Ad agire nel nel più nel proprio Paese deve confrontarsi chiedere il piano industriale chiederle piano occupazionale il piano degli investimenti eh deve trattare
Come è giusto che si faccia in qualsiasi parte del mondo ed è giusto che si faccia e dai e finora in Italia per la verità lo si è sempre fatto
E devo dire che con gli spagnoli noi non abbiamo mai avuto rapporti tesi anzi
Gli spagnoli da testimonianze dirette sono state nel consiglio di amministrazione
Di Telco pur avendo un quarantasette per cento quaranta adesso non sono preciso sulla percentuale
Ma
Senza mai interferire in maniera diretta sulle scelte operative che
Venivano portata all'esame del consiglio d'amministrazione di Telecom quindi stiamo
Parlando di
Un grande operatore europeo
Che a esperienza di come si sta negli altri Paesi stanno anche in America latina quindi non è che stiamo parlando di una soggetta di avventurieri detto questo per noi
Le ragioni dello Stato della nostra
Del nostro sviluppo la nostra economia vengono prima di tutto quindi
Tutela della Rete anche nel frattempo
Significa che noi dovremmo chiedere gli investimenti da subito quegli investimenti che Telecom aveva nel proprio piano industriale dovranno essere confermati e anzi oggi che è più forte
La società perché è una società globale dovranno essere ancora aumentati cioè su questo noi dobbiamo ottenerlo dobbiamo attenere ai tavoli di confronto col Governo
Abbiamo altri strumenti abbiamo lo strumento della golden share perché non c'è
E questo è un altro problema
In realtà
Vedete Hilla il la grossa problematica intorno a questo tema e una problematica che riguarda la differenza di trattamento che in Centrale aziende che stanno nell'Unione europea e quelle che stanno fuori dell'Unione europea
Perché nei confronti delle aziende che sarà l'Unione europea non e non possiamo esercitare poteri diversi da quelle che esercitiamo nei confronti delle aziende italiane
Questa è la sostanza facciamo parte di questa comunità
Possiamo farlo solo nella misura in cui alcuni interessi particolarissimi del Paese
Vengano gravemente lesi e non ci sia allora il tema ovviamente non è un tema che noi abbiamo liquidato dicendo non si può fare niente il presidente letta
Già da tempo ammesso che i suoi uffici al lavoro sul punto
Ed è chiaro che non posso essere io in grado di anticipare qual è la soluzione che il Governo adotterà ma nel brevissimo periodo
Devo dire che il DPR che previsto è un DPR Chiatante fasi perché è un DPR che passa per il Consiglio dei Ministri ma viene all'esame delle Camere
Quello
Sui poteri speciali in tema di telecomunicazioni in tema di quindi
E quella è una strada poi vediamo se nel frattempo
All'altro Chigi come tutti ci auguriamo parto aprirà qualcosa di più veloce ma non perché ci serva specificamente nella fattispecie ma perché ci serve perché abbiamo bisogno
Di dare anche al Parlamento la l'idea della presenza del della Governo su questo tema non siamo stati informati è vero ma un'operazione del genere
Se ci avessero informati probabilmente non l'avrebbero fatta se avessero informato me io avrei pregato di aspettare perché ne avrei dovuto parlare al ministro già nato al Ministro dell'economia e al Presidente eletto
E credo che a chiudere l'avessero detto avrebbe detto beh però devo parlarne con il Presidente cioè c'è una gerarchia del Governo e allora io credo che come l'hanno detto niente allora amministratore delegato
Per questo non ho detto niente a noi perché è un'operazione che volevano fare nell'ambito del loro legittimo privato
Questo non significa che la decisione non abbia poi
Risvolti di carattere pubblicistico ed è su quelli che dobbiamo lavorare però andare in cerca adesso di vecchi motivi reale situazione di rancore andare secondo me non è utile
Paese io sarà che solo e sarà mentre positivista qui bisogna trovare le soluzioni per il futuro quando gli ho scritto può essere un'opportunità
Può essere un'opportunità perché un'attenzione del genere finora nonostante
Le grida che arrivavano talvolta dal nostro Bernabè noi non c'era stato oggi siamo
Presenti all'atto con attenzione
Di fronte a un'operazione che ancora in itinere e che vede ottenere tutte le autorizzazioni
E siccome non siamo stati informati abbiamo sia pure nei ridottissimi ambiti in cui si può intervenire le mani libere
Perché nessuno ha detto sì
Non l'ho detto io non l'ha detto nessuno del Governo e questo
E quello che
E la parte buona della medaglia che non si presenta buone si presenta variata questa è la sostanza quindi
Io dico
Sì tante cose vanno disciplinate ma pure ridisciplinato il problema delle scatole cinesi non c'è dubbio sia quest'operazione non è un'operazione tipica di mercato perché
Non è stato peso contingibile il controllo di Telecom le operazioni di mercato sono diverse
Però legittima nessuno può dire che non è illegittima che c'è qualcosa di
Con le regole attuali quindi dovremmo su questo non è la mia materia non è e la mia specialità di delega però penso che una riflessione come è stato giustamente segnalato sia giusta
Una società che abbia tanto ci sono della Rete magari fosse oltre Cassa depositi e prestiti altri soggetti volessero partecipare come socio industriale della Rete
Perché no certamente sarebbe una cosa positiva devo dire che
In in altri casi
Io sono stato contrario a far venire intorno a un tavolo delle persone che avessero
Delle dei motivi di competizione su quel determinato mercato perché ogni tavolo
Persista in Antitrust c'è stato molto tempo è occasione per un'intesa per un accordo restrittivo però se le regole di governance sono quelle che noi ci auguriamo c'è
Neutralità
Qui degli eccessi
Indipendenza della governance e equivalenza degli input o se noi abbiamo
Questa
Serenità di di di di regolamentazione perché no anzi
Più sono le delle le voci che si sentono all'interno della Società della Rete migliore sarà il lo sviluppo di questa rete
Non credo che ci siano invece difficoltà politiche ad emanare il il Regolamento credo che la difficoltà sia solo Spata ossia ancora ma credo che
Si stanno sciogliendo gli ultimi dubbi di natura strettamente giuridica
Perché la legge determina l'ambito del Regolamento di tutti e due regolamenti
E non si può con il Regolamento derogare in alcun modo agli stretti binari che sono stati
Che sono stati definiti
Dalla
Dalla legge ecco perché
Io dico chi doveva emettere i regolamenti certamente l'aveva emettere il Governo ma questo non significa che il Governo abbia una responsabilità superiore a quella che è la difficoltà queste il precedente
Che la difficoltà
Dei puntelli ridotti in cui il Governo si può muovere ha determinato
Esistono problemi di sicurezza nazionale
Questo francamente io non lo so posso dire che i servizi da sempre sono attenti sulla rete perché è chiaro che attraverso la rete passano informazioni
Di tutti i tipi sono informazioni anche sensibili
Ne a questa domanda non sono in grado di rispondere però se ci fosse un problema di questo tipo e fosse reale sarebbe anche più facile la soluzione
Che
Perché viene che viene
Auspicata in alcuni ambiti degli in alcuni uffici
Di Palazzo Chigi quindi
Se fosse così sarebbe un bene quello che avevo però ci tenevo a dire che al di là dei poteri reali concreti regolamentari che si possono esercitare cioè il potere di fatto
Di essere un Governo in carica
Un Governo che può in qualche modo determinare determinate scelte e hanno il dovere di farlo in questa sette che così strategico meglio ancora se avremo se riusciremo ad avere il
I regolamenti sui poteri speciali
Sul controllo mi applico alle vele chiarito i debiti
I debiti naturalmente seguono l'assetto
Quindi nella proposta di Tele con Moro in sede di trattativa c'è anche la proposta di a far assorbire una parte del debito non c'è una Bad Company
C'è un'equa ripartizione delle attività e delle passività è chiaro che maggiore è il peso
Delle passività
Sostanzialmente non ci sarà non ci sarà che esce oggi del resto questo è un'operazione che si paga con il debito non credo che si paghi con altro credo che ci sarà
Passaggio di denaro nell'acquisto di di quote penso perché poi
I questi queste questi dettagli sono all'esame del Ministero dell'economia o meglio della Cassa depositi e prestiti
E mi pare di aver risposto quasi a tutto nei limiti in cui
Posso rispondere su una materia così complessa e così
Così avvelenata in questo momento dalla dalla situazione che si è venuta a determinare
Quello che dico e approfittiamo di questa situazione per mettere sul tavolo tutte le esigenze che il Paese sia per accelerare sugli investimenti per accelerare anche su questa idea
Di
Scorporo societario della rete per giungere finalmente a una avvio utile a invertire la tendenza su quella che è stata la politica
Dell'Investimenti in questo specifico settore nell'ultimo periodo perché l'Italia è stata è stata per tantissimi anni leader del settore e ancora a livello
Di
Modello di liberalizzazione e qualità del servizio offerto di chiarezza delle conversazioni telefoniche tra i primi al mondo basta andare negli Stati Uniti per rendersi conto che noi quanta qualità siamo superiore
Fin qui il viceministro dello sviluppo economico Catricalà sul caso Telecom telefonica a cui stiamo interamente dedicando la puntata odierno dell'auspicio alle Commissioni
Quelli che seguiranno invece ci sono gli interventi sempre davanti alle Commissioni lavori pubblici comunicazioni industria del Senato del presidente della Consob Giuseppe Vegas del sottosegretario per l'economia e finanza Alberto Giorgetti l'operazione ventiquattro settembre
Se il relativamente alla situazione precedente all'accordo e ventiquattro settembre vedeva Telco S.p.A. Telco comune come principale azionista di Telecom con una partecipazione pari al ventidue per cento circa
Se la Commissione consente io metterei qualche qualche
I dati dato diciamo sulla sull'ultima recente operazione più faccio però presente che la recente operazione idee
Il la conoscenza nostra della recente operazione deriva da comunicati stampa quindi
Diciamo naturalmente sommaria merita di essere approfondita quando avremo
Dei dati più precisi
Faccio presente tuttavia che tra gli azionisti Telco era in vigore un patto parasociale originariamente stipulato il ventotto aprile due mila sette e successivamente modificato avente durata fino al ventotto febbraio due mila quindici
Le parti aderiscono al patto conferendo tutte le partecipazioni delle stesse possedute in Telco l'accordo a finalità disciplinare tra l'altro la corporate governance ettari con la presentazione la partita eco di una lista ai fini della nomina i Consiglieri Telecom Italia
E infine il regime di circolazione delazioni Telco delazioni Telecom Italia dalla medesima detenute
Per l'intera durata del patto in consiglio di amministrazione di Telco approva la lista da sottoporre all'assemblea dei soci Telecom per la nomina del CDA composto da quindici membri di cui due indicata telefonica e gli altri da investitori italiani
Il ventiquattro se in data ventiquattro settembre
I soci di Telco Generali Intesa San Paolo medio ma anche Telefonica hanno concluso un accordo modificativo del patto parasociale relativa Telco l'accordo da quanto risulta comunicati stampa come ho detto prima è articolato in due fasi
La prima fase eseguita nella medesima data il ventiquattro settembre prevede la sottoscrizione da parte di Telefonica di un aumento di capitale di Telco dell'ammontare di
Trecentoventiquattro milioni utilizzate soci Telco per il rimborso dell'indebitamento bancari scadenza novembre due mila tredici
La ricapitalizzazione avvenuta valorizzando l'azione Telecom a euro uno zero nove ha comportato l'immissione
E la sottoscrizione da parte di Telefonica di azioni classe C senza diritto di voto
Le azioni ci saranno convertibili in azioni di quindi acquisiranno il diritto di voto a partire dal primo gennaio due mila quattordici e subordinatamente all'ottenimento delle prescritta autorizzazione antitrust in Brasile Argentina
Telefonica a seguito di tale conversione potrà arrivare a una quota massima del sessantasei per cento di capitale faccio presente che uno Zé uno Euro zero nove di per azione equivale
A
Poco meno del doppio del valore attuale del tipo
La seconda fase prevede la sottoscrizione da parti telefonica di un ulteriore aumento di capitale sociale teorico per euro centodiciassette milioni sempre con emissioni di diritto di azioni prive del diritto di voto azione classe C
Medesimi termini condizione prima aumenti di capitale
A seguito delle esecuzioni tale secondo mento che sarà subordinata all'ottenimento come detto da parli telefonica e tutte le autorizzazioni regolamentare antitrust la partecipazione di telefoniche in Telco salirà settanta per cento
Senza alcuna modifica dei diritti di governance
L'operazione prevede poi dei chiari percorsi di ex degli investitori italiani Nesi te quali telefonica potrà acquisire la totalità delle azioni Telco pagando un consistente sovrapprezzo rispetto agli attuali corsi di Borsa
è infatti prevista la concessione di un'operazione di opzione cala favori telefonica alla quale potrà decorre dal primo gennaio due mila quattordici acquistare per cassa tutte le azioni dei soci italiani Taricco
A un prezzo determinato valorizzando la partecipazione di tempo in Telecom Italia
Al maggiore tra euro uno zero due e uno e il prezzo di mercato dell'azione al momento esercizio dell'opzione call ieri il titolo ha chiuso un prezzo zero cinquantasette euro
L'esercizio dell'opzione sarà soggetta all'ottenimento da parte delle fonica come nota di tutte le autorizzazioni regolamentare antitrust
Ciascun socio di Telco mantiene inoltre la possibilità di vedersi attribuire le azioni Telecom Italia
Uscendo così dal patto parasociale attraverso la scissione di Telco che potrà essere richiesta durante una prima finestra per le quindici al trenta giugno due mila quattordici una seconda finestra dal primo al quindici febbraio due mila e quindici
Quindi telefonica ad esito di queste fasi e comunque non prima del primo gennaio due mila quattordici potrà acquisire la maggioranza e consigli amministrazione isterico e Telecom
Laddove invece si verificasse superamento della soglia del cinquanta per cento dei diritti di voto in Telco da parte di Telefonica ma non la totale estromissione del soggetto Aliani per effetto dell'esercizio dell'opzione call
La gomma Nasti Telco di Telecom sarà così articolata per quanto riguarda Telco il Consiglio Amministrazione continuerà le stesse essere composto dieci membri
I soci italiani nomineranno cinque amministratori telefoniche restanti cinque
Di
E e etici rovistato avete le foniche restanti cinque per quanto riguarda le modalità di presentazione della lista
Per la nomina degli amministratori di Telecom Italia le parti hanno concordato che il numero degli amministratori da leggere non sia inferiore a tredici
E che al netto degli amministratori da riservare alle liste di minoranza il numero di tre i soci italiani avranno la possibilità di indicare i primi due nominativi della lista mente restanti nominativi cioè otto
Saranno indicati per metà adesso ci Tagliani per metà da telefonica
Fino all'eventuale conversione delle azioni prive del diritto di voto in azioni con diritto di voto i diritti di governance di ciascuna delle parti rimarranno immutati rispetto a quelli attualmente in vigore
Passa esamina la questione dell'applicabilità della normativa italiana sull'OPA al caso Telecom
L'attuale normativa italiana lega l'obbligo di OPA superamento del trenta per cento del capitale con diritto di voto indipendentemente dal fatto che alla partecipazione acquisita corrispondono a situazioni di controllo della società quotata
Sempre secondo l'attuale normativa l'obbligo di OPA scatta anche nei casi in cui si acquisisca il controllo di una società non quotata che a sua volta detengo una partecipazione superiore al trenta per cento in una società quotata
E questa costituisca la parte prevalente del patrimonio della società non quotata acquisita comminato disposto articolo centosei del TUF del quarantacinque del Regolamento emittenti
In un'operazione come quella su Telecom in cui oggetto dell'acquisto una partecipazione in una società non quotata cioè in Telco che detiene una partecipazione di rilievo in una società quotata cioè Telecom
Che costituisce parte prevalente su patrimonio perché ci sia obbligo di OPA devono perciò verificarsi stando alla legislazione vigente
Due condizioni che l'operazione comporti l'acquisizione del controllo di Telco da parte telefonica che Telco detenga più del trenta per cento di Telecom
La prima condizione non sembra momenti al momento soddisfatta
Perché gli accordi tra gli azionisti Telco limitano i poteri telefonica in quanto le azioni che Telefonica acquisito
A seguito di aumenti di capitale riservato e che portano solo partecipato Intercos sopra il cinquanta per cento sono prive del diritto di voto fino al primo gennaio due mila quattordici
E comunque subordinatamente all'apprendimento e tutte le autorizzazioni regolamentare antitrust incluse quelle Brasile Argentina
Solo quindi a partire da quella date al verificarsi dell'autorizzazione
E cioè quando i poteri di gomma nastri telefonica ora solo potenziale diventeranno reali sarà possibile per la Consob accertare l'acquisizione del controllo di Telco da farti telefonica quindi anche noi come Autorità al momento non abbiamo strumenti per intervenire se non quando si realizzerà questa condizione
La seconda condizione cioè la detenzione di più del trenta per cento di Telethon da parte di Telecom non è soddisfatta
Perché Telco detiene solo il ventidue virgola quattrocento settantasette per cento di Telecom e Telefonica non di che non detiene direttamente azioni Telecom
Quindi la sua partecipazione complessiva in Telecom anche al momento in cui dovesse acquisire il controllo di Telco sarebbe inferiore al trenta per cento a meno che non vengono effettuati ulteriori acquisti
In materia di OPA la normativa italiana sull'OPA nella sua versione attuale è stata introdotta col testo unico da finanza del novantotto del stata confermata per gli aspetti che rilevano in questa sede in occasione del recepimento della direttiva europea
Numero venticinque del due mila quattro
La direttiva non da un'indicazione univoca
Su come determinare il presupposto per il lancio di un'OPA obbligatoria e in particolare se si debba ricorrere esclusivamente ad una soglia fissa di partecipazione o se si possa introdurre
Anche un criterio di carattere qualitativo relativo all'effettivo raggiungimento del controllo
La direttiva stabilisce pertanto un principio generale che lega l'obbligo di OPA l'acquisizione del controllo ma poi afferma che controllo e definito da una percentuale fissa di partecipazione al capitale che deve essere definita da ogni Stato membro
Le scelte degli Stati membri si sono orientati prevalentemente verso il sistema basato esclusivamente sulla soglia fissa tuttavia solo alcuni Stati hanno optato per un sistema misto che combina i due elementi
Allo stato attuale da quanto risulta in un recente studio dell'est ma che l'autorità europea che unisce tutte le Consob nazionali
Tutti gli Stati membri tranne quattro Spagna Danimarca Estonia Repubblica Ceca hanno adottato un modello di soglia fissa nella maggior parte dei casi definita
Al trenta o al trentatré per cento dei diritti di voto e questo la la diciamo la percentuale è facilmente intuibile la ratio
I Paesi che hanno adottato un sistema misto hanno previsto una soglia fissa al cui superamento scatta comunque l'obbligo di OPA pari al trenta per cento in Spagna e Repubblica Ceca cinquanta in Danimarca ed Estonia
E un obbligo di OPA per l'acquisizione di una partecipazione inferiore alla soglia ma tale da attribuire il controllo di fatto sulla base di criteri prestabiliti che ad esempio Spagna riguardano la nomina della maggioranza e gli amministratori
Nei ventiquattro mesi successivi all'acquisizione della partecipazione quindi qualche Paese adottato meccanismo sotteso stanza e non di forma
Da quanto detto risulta quindi che gli Stati membri nel recepire la direttiva in materia di OPA disponevano di me notevoli margini di discrezionalità che riguardavano sia un modello di determinazione dell'obbligo di OPA
Che può essere come si è vista soglia fisso misto sia a livello della soglia cioè in sostanza alla fine legislatore che decide come come applicare quale modello scegliere tenendo conto delle circostanze di fatto nei singoli Paesi e ne e le della realtà economica generale
Va peraltro detto che il sistema che è stato preso a riferimento né definirà la normativa europea e l'originaria normativi italiano il Testo unico della finanza
Quell'India è quell'inglese è un sistema soglia fissa pari al trenta per cento e che la maggior parte dei principali Paesi si è orientata verso tale modello anche con riferimento alla misura della soglia quindi c'è una certa omogeneità a livello europeo
Pertanto l'attuale sistema normativo italiano risulta allineata quello prevalente nell'Unione europea un'eventuale modifica tale sistema necessiterebbe come ho detto prima di un intervento legislativo e qua diciamo
è la sede adatta ove fosse ritenuto opportuno
è evidente
Che fa scattare l'OPA in tutti i casi di effettivo Cengio controllo rappresenta la modalità che più si conforma alla stessa ratio dell'OPA obbligatoria
Cioè quella di attribuire agli azionisti di minoranza un diritto di exit a parità di condizioni caso di mutamento è soggetto controllante
Tale ratio sottintende una considerazione sostanziale
Degli assetti proprietari in un contesto quale quelle italiane in cui sono ancora presenti scatole cinesi e gruppi piramidali per fortuna stiamo andando verso il superamento di questo meccanismo ma ancora esistono dei casi
Tuttavia sistema basato sull'accertamento di fatto del controllo è poco utilizzato nel contesto europeo ed internazionale proprio perché
E qui espongo i motivi per cui ci sono delle difficoltà oltre a comportare minori condizioni di certezze e trasparenza del mercato del controllo societario presenta notevoli problemi applicativi legati alla difficoltà di verificare ex post le situazioni di controllo di fatto
Problemi che si collegano sia gli elementi di discrezionalità che inevitabilmente tale valutazione comporta ed a cui potrebbero derivare anche eventuali contenziosi
Sia anche enti necessari per l'accertamento che potrebbero essere non Brevind sono comunque successivi rispetto al passaggio del pacchetto di controllo
In sostanza vi è rischio che l'OPA venga lanciata a distanza di tempo dall'acquisto della partecipazione rilevante con i rischi di alterare irrimediabilmente la parità di trattamento agli azionisti vanificando in tal modo le stesse finalità dell'istituto
Nella prima legge italiana sull'OPA quella centoquarantanove del novantadue precedente a testo unico dalla finanza
L'OPA non scattava l'atto di una verifica di fatto circa la sussistenza del controllo ma sempre in base al raggiungimento di una soglia che la Consob determinava ex ante per ogni singola società tenero meccanismo a quanto
Macchinoso come idonee a conferire il controllo
Tale regole Rino tre controbilanciata dal fatto che in caso di superamento della soglia non vi era un obbligo di OPA totalitaria ma di OPA parziale
Commisurata cioè alla quota di capitale che conferiva al controllo quindi è un meccanismo più articolato però sicuramente di difficile applicazione e soprattutto che non rende chiaro all'eventuale investitore di sapere pesante quale
Potrà essere il suo rischio finanziario
Venendo al sistema soglia fissa è chiaro che questo può consentire passaggi di controllo senza OPA ma evidentemente assicura una maggiore funzionalità del mercato a beneficio soprattutto dei piccoli investitori
è possibile evidentemente interrogarsi sull'entità di questa soglia un recente rapporto e due mila dodici sullo stato di attuazione della direttiva europea sull'OPA che ho detto Marcos riporto
Evidenzia come non vi sia una soglia magica in grado di fotografare univocamente i casi di mutamento di controllo
Tanto che questo aspetto è rimasto anche dopo l'adozione della direttiva OPA nella disponibilità dei singoli Stati membri
La soglia stabilita dall'ordinamento italiane quella dotata in tutti i principali con paesi dell'Unione europea come ho detto definita all'articolo centosei del Testo unico della finanza
Il livello della soglia è una scelta di carattere legislativo come dicevo che dipende anche dalle condizioni del contesto economico quindi è ragionevole pensare che cambiando il contesto economico si possa in qualche modo adattare
E non non tutto immutabile
Tant'è vero che la Consob nell'ambito di un confronto intrapreso già da qualche anno con gli attori del mercato per la modernizzazione
Del diritto delle società quotate e per rilanciare l'accesso ai mercati regolamentati già nel due mila undici ha proposto con una consultazione pubblica ad introdurre la facoltà
Per le società ne ho contate di individuare nel proprio Statuto la soglia più adatta alle proprie caratteristiche nell'ambito di un intervallo che allora veniva indicato tra il venticinque il trentacinque per cento
Nel due mila dodici questa proposta è stato nuovamente sottoposto
All'attenzione del Governo anche per le contingenza economica particolarmente turbolenta di questi anni
Nell'attuale contesto si può immaginare di prevedere un range più ampio ovvero di estendere a tutte le società quotate le Facoltà di compiere questa scelta nel rispettivo Statuto
Un'altra strada percorribile è quella di avvicinare quanto più possibile la soglia dell'OPA obbligatoria livelli partecipativi che di norma consentono l'esercizio del controllo
Si tratterebbe in sostanza di diversificare il sistema di soglie in base alla struttura proprietaria della società
Ciò potrebbe essere realizzato ad esempio prevedendo una soglia più bassa per le società ad elevata capitalizzazione che presentano un azionariato particolarmente polverizzato le cose dette Public Company
E nelle quali controllo può essere conseguito con quote partecipative relativamente ridotta
Si tratterebbe di interventi non sconosciuti ed altri ordinamenti europei e compatibili con la direttiva
Del resto la stessa bozza del testo unico
Finanziario elaborata novantasette dalla Commissione presieduta dall'allora Direttore generale del Tesoro Mario Draghi e approvata preliminarmente al così inizia andava in questa direzione prevedendo che la soglia OPA
Potesse essere abbassata sino al quindici per cento per le società elevata capitalizzazione
E ad azionariato particolarmente diffuso
Ovviamente un'eventuale modifica legislativa non dovrebbe avere un effetto retroattivo e non potrebbe che applicarsi alle cui alle acquisizioni successive alla sua entrata in vigore
Tuttavia va rilevato che una modifica normativa che intervenisse nell'anno in corso non avrebbe un effetto retroattivo sul caso di specie
Infatti solo a partire dal primo gennaio due mila quattordici o dalla data successiva in cui saranno tenute le necessarie autorizzazioni Antitrust potrebbe ipotizzarsi l'acquisizione da parte di Telefonica di una partecipazione rilevante in Telecom
In quanto solo a partire da quel momento le azioni Telco sottoscritta telefonica acquisiranno il diritto di voto conferendo il controllo di diritto della società
In conclusione si tratta di temi che sono giustamente all'attenzione soprattutto nell'attuale congiuntura economica del Parlamento del Governo e del Paese
Come diceva cito un'altra volta l'allora direttore del Tesoro bravi nel novantasette non dizione in Parlamento nell'ambito e lavori preparatori del testo unico la finanza
Ha poco senso drammatizzare il contrasto tra stabilita e contendibilità del controllo
Non a caso la disciplina OPA che la sua Commissione proponeva era ispirata a un approccio pragmatico si tratta di proseguire con questo spirito per trovare pragmaticamente le soluzioni normative che consentano di trovare il miglior equilibrio tra le diverse esigenze
Che la normativa sull'OPA deve necessariamente contemperare garantendo certezza agli operatori ma anche quella dinamicità delle regole necessarie per tener conto delle mutevoli condizioni nel mercato una premessa di carattere generale poi vado alle singole questioni
E la normativa dell'OPA così come è scritta è stata fatta in un momento in cui economicamente era un altro mondo cioè tutti tutta un'altra e con una diversa era zoologica geologica
E in cui si pensava che facendo anche anche
Anche zoologica
E in cui e il i rapporti erano più chiare e c'era un certo tipo di capitalismo nel nostro Paese e adesso si sta sta cambiando radicalmente perché
è chiaro che una descrizione un sistema dell'OPA che consentiva un meccanismo a cascata nel quale c'erano delle soglie la controllante poteva essere non quotata e quindi meccanismi scatole cinesi ca avendo il
E chi era padrone della controllante con pochi soldi poteva controllare la controllata che essendo una società
Diciamo una public company era facilmente governabile anche com'
Maggioranze più basse perché è vero quello che dice il senatore Cioffi
Le si possono teoricamente però controllare anche Società con margini del dieci per cento così questo genere se gli altri azionisti per esempio sono quelli che una volta si chiamano cassettisti prendono l'azione semplicemente per tenerne come in patrimoni famiglia
Non importa di andare nelle assemblee quindi
è vero che ci sono adesso dei meccanismi che hanno agevolato alla partecipazione qualche riscontro c'è però alla fine insomma come
Nell'assemblea di condominio quando nel condominio ci sono tanti appeal piccoli appartamenti poi nessuno ci vanno più o meno meccanismo è così
Era un meccanismo sostanzialmente che consentiva senti governare senza metterci soldi
Obiettivamente è un meccanismo ormai diventato un po'fuori dei tempi quindi in alcuni casi societari ormai non esistono più le scatole cinesi si stiamo si sta andando verso l'abolizione di questo meccanismo e questo va valutato positivamente
Teniamo presente che molti dei vecchi soggetti del cosiddetto salotto buono che erano i padroni delle scatole cinesi adesso a causa della crisi a causa delle regolamentazioni settore bancario casacca del cambiamento e la competitivi della
Della mentalità a causa della maggiore competitività devono concentrarsi più nel rispettivo core business e non possono più permettersi di avere partecipazioni sparse quindi ovviamente
Anche nel futuro assisteremo a una Sucameli toh della partecipazione in molti soggetti
Che ha fatto la vita economica del nostro Paese perché dovranno concentrarsi per sopravvivere
Nella nel loro nel loro bisogno se questa anche questo va valutato positivamente
Il l'argomento di cui trattiamo viene turbato periodicamente dalla famosa dalla paura che arriva lo straniero
Allora non si può contemporaneamente aver paura dello straniero però chiedere i soldi stranieri per investire Italia incoerente quindi il tema non è arriva lo straniero il tema è
A seguito del cambiamento dell'assetto proprietario questa impresa funzioneranno meglio funzioneranno peggio sarà garantito non sviluppo economico di questa impresa oppure queste imprese operano semplicemente capitalizzate questo credo che sia il tema perché altrimenti noi
Ed rischiamo di andare ecco per questo che dicevo che noi sostanzialmente e vengo al tema conclusivo poiché mi permetterete di rispondere caso per caso per questo che noi
Riteniamo che vi sia una
Chiamiamo la finestra di opportunità da qui alla trentun dicembre nel senso che legislatore
Si può legislatore sovrano come si suol dire quindi
Si rancore propria in qualsiasi momento della materia però in questo caso
Non essendo
Diciamo siamo nel campo delle aspettative patrimoniali e non dei diritti mettiamola così quindi non si potrebbe imboccare da parte dei investitori in genere il fatto che si cambiano le regole del gioco mentre il gioco in corsa
Sostanzialmente quello che voglio dire un cambiamento di regole nella nell'ambito di una
Fase prodromica rispetto alla cambio dell'assetto proprietario sarebbe potrebbe essere tale da non scorrendo andavano disincentivare
Futuri acquisti da parte di aziende italiane o straniere sul mercato italiano perché altrimenti se si cambiassero le regole quando sono già definiti gli assetti proprietari questo porterebbe
Un grosso un un elevatissimo rischio Paese non dimentichiamoci che noi
Nel rating per quanto valgono i rating non siamo in una posizione brillantissima ben dobbiamo tener presente che non abbiamo un rischio reputazionale che molto elevato sotto questo profilo
Bisogna come dire valutare i pro e contro ogni tipo di azione c'è un aspetto prettamente normativo dopo va bene così io no e i limiti attuali previsti a normativa abbiamo modelli diversi prima stava ricordando
In Europa noi abbiamo dato indicazione questo produzione del Tesoro
Che quel tipo di modello richiamato dal Presidente Mucchetti abbia a nostro avviso più punti di bellezza che punti di forza
Ma non consideriamo quel modello in assoluto negativo e quindi siamo disponibili ovviamente a un confronto pieno su quell'argomento
Basterà la norma per il futuro rispetto a quella che la prospettiva
Delle difficoltà che devono affrontare le nostre aziende strategiche nella competizione globale a livello europeo rispetto all'attuale congiuntura probabilmente no
E torno alla questione dell'Europa che non è una questione che riguarda evidentemente solo questo caso specifico ma che riguarda più in generale la nostra
Determinazione ad a recuperare io credo un visione all'interno dell'Europa del ruolo che deve avere in materia di politica industriale il nostro Paese
E dei margini che intendiamo segnalarci in merito per esempio
Agli obiettivi di convergenza europea per quello che riguarda la gestione delle risorse pubbliche sono due argomenti che guardate vanno di pari passo inesorabilmente mi permetto di dire la mia personalissima opinione
E che vadano di pari passo perché Cassa depositi e prestiti deve muoversi e dobbiamo valutare con grande attenzione
L'intervento di Cassa depositi e prestiti perché
Nel momento in cui dovesse essere cambiata la percezione in sede europea
Di uno strumento che potenzialmente e evidentemente assolutamente rilevante per il rilancio nel nostro Paese e per l'intervento sulle infrastrutture strategiche tra cui le reti dopo
Non ha risposte sul quesito e quindi
Faccio mio va non risposte su un quesito che pone Matteoli poi quante volte dobbiamo pagarle queste reti anche questo evidentemente è un argomento rilevante
Però resta il fatto
Che nel momento in cui decidiamo di intervento
Deve essere interpretata nel modo corretto altrimenti il costo di questo intervento per il Paese cambia in modo drammatico e quindi nel momento in cui si decide di fare un'operazione solo un'operazione
Che non venga considerata come un ulteriore elemento di debito che dobbiamo andare a coprire le formule diverso e perché poi c'è anche questo Sperini a volte la prudenza rispetto alcuni scenari di lavoro
Deriva più che altro dal fatto che rischiamo di avere un impatto complessivo dalle nostre scelte seppur ragionevoli
Ma interpretate in sede europea come di fatto necessità che devono poi attivare ulteriori coperture di carattere finanziario
Quindi purtroppo noi ci muoviamo comunque dobbiamo esserne consapevoli voi ne siete consapevoli anche più di me che
Il corridoio il diciamo attivare strumenti che possono correggere evidentemente dinamiche apparentemente di puro mercato no
Che cambiano anche gli assenti di queste società quotate da codesta proprietario è in corridoio tutto sommato a mio avviso abbastanza stretto
E quindi dobbiamo lavorare sempre nella consapevolezza di una verifica
Che le nostre iniziative nel momento in cui anche normative dovessero andare a toccare prerogative già attivate da società che si muovono comunque all'interno dell'Unione europea
E che hanno quindi
Dei paletti che sono condivisi
Non vadano di fatto a leggere diritti che sono comunque acquisiti e che devono essere evidentemente ben valutati nella misura in cui intendiamo modificare in corso d'opera
Quelle che sono normative che oggi hanno un'efficacia e domani possono averne evidentemente un'altra
Questo aspetto che io credo nel caso specifico questa la mia personale opinione ma sarà un tema che io credo dovrà chiarire Presidente letta evidentemente nel suo intervento diretto
E mi auguro che ci sia un approfondimento ulteriore nelle prossime ore
Credo che sarà un elemento che doveva essere verificato puntualmente in sede europea per evitare giusto per essere consapevoli di rischiare di operare ulteriori procedure di infrazione non dobbiamo mai dimenticare che poi dietro
C'è questo tipo di scenario che
Non deve essere ovviamente una condizione come ricordavamo che detti di di gioco nei confronti del Paese ma deve essere un tema che affronta con determinazione il Governo nel momento in cui rappresentare
La modifica di una norma che interviene ovviamente su questione particolarmente delicata
Che è quella del possibile trasferimento di società quotate per quello che riguarda
L'assetto di proprietà
Dicevo gli scenari di lavoro solo Pirillo
Lo scenario di lavoro principale quello normativo che lasciano spazio di manovra rilevante come quello che si ricordava prima da parte dei Presidenti e che credo debba essere accolto in tempi ragionevolmente urgenti
Secondo scenario di lavoro
è quella normativa vigente cioè lo modifichiamo la norma verifichiamo con le autorizzazioni nei confronti degli statuti delle modifiche che consentano
Agli assenti gli statuti delle società per poter fare delle bollette difendere di diciamo così
Agli assetti proprietari delle aziende strategiche
Immaginando su questo una sorta di lavoro in autonomia senza intervenire per l'arma questo abbiamo scritto in questo documento e questo si sta valutando
La terza questione è quello legato ovviamente l'intervento dalla Cassa depositi e prestiti che prima ricordavo e che un ulteriore ovviamente scenario di lavoro
E che quindi richiama a quella che è stata fino ad oggi la diciamo era in corso alla piena attuazione della golden paura
Che deve tenere conto inesorabilmente del perimetro cui facevo prima riferimento Golden paura
Ad oggi ma a degli aspetti ancora che devono essere chiariti nel rapporto proprio con l'Unione europea per poter essere esercitata pienamente e nei limiti ovviamente che prevede attualmente la norma
Proprio per metterci a riparo da possibili elementi di contenzioso
Questo è l'ultima fra virgolette piccola fetta anche resta da approfondire che non abbiamo fino adesso mai utilizzato ma che
Più che mai oggi no mostra la corda nel senso del fra virgolette al ritardo che non aver chiarito ali
Sono ovviamente gli aspetti che possano essere eventualmente elemento di contrasto di interpretazione in sede europea quindi
Io non voglio farla troppo lunga ma
è evidente che c'è da parte nostra una disponibilità piena ad un confronto
Credo che sarebbe utile ma non serve che lo dica a voi e immagino che poi queste audizioni avranno evidentemente conseguito parlamentare più che mai oggi credo che un'iniziativa di indirizzo parlamentare
Che dovesse emergere da questo ciclo di di ovviamente di audizioni
Possa essere utile a dare anche il confine giusto ovviamente al governo della priorità che il Parlamento indica rispetto a un tema fondamentale che è quello ovviamente della difesa della lega l'economia reale
E delle aziende strategiche nazionale
Avete ascoltato lo speciale Commissione approfondimento settimanale sui lavori delle Commissioni parlamentari
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