Unione degli industriali di Roma

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Qua
Grazie di cuore all'autorità alle signore io Michigan
Colto il mio invito per oggi grazie al sindaco di Roma al ministro dell'industria presidente dalla Confindustria che non accettato di essere al mio fianco in quest'incontro grazie a tutte le personalità presenti in questa sala tra le quali ci sono alcune autori delle leggi che dovranno cambiare la vita della capitale
Un caro saluto alla delegazione della Confederazione impresari alternatività guidata dal suo presidente
Questo appuntamento con la Venezia pure di una festa di un saluto non ho a primavera per Roma la primavera è stagione di accurata
Iniziamo a scrivere tutti insieme a più mani la prima pagina di un testo tanto atteso il de Urbe contenta
Prima
Ridisegnare il progetto della nuova Roma
Per questa Assemblea è stata fatta una scelta simbolica
Siamo ritornati in questo palazzo dove nacque impresa Roma
Un'iniziativa che riuscì ad essere un grande cantiere di idee di progetti per la trasformazione della città
E i temi di allora sono gli stessi che ritornano all'ambizioso programma di Roma Capitale
Ma anche la data è gravida di significati
Nel breve arco di quarantotto ore da ieri a domani si concentrano le date di scadenza per grandi eventi
L'approvazione del piano degli interventi per Roma il nuovo statuto di autogoverno dalla capitale la definizione dei confini della nuova a reale la coincidenza delle date per segnare l'inizio del futuro
Sulla Città eterna si stanno riversando importanti opportunità
Che fanno colte esaltate guidate con mano ferma con autentica cultura progettuale con grande capacità politica
Esistono le condizioni per risolvere i problemi che avevamo individuato come impedimenti allo sviluppo
La questione romana la questione istituzionale la questione progettuale la pretesa che si mettesse mano ai vincoli che legavano alla città non è andata delusa prende il via un primo stanziamento per una città finora penalizzata dall'intreccio tra funzioni di servizio per l'intero Paese è una scarsità no ma la di risorse che impedivano di rispondere alle esigenze le sue potenzialità effettive
Queste nuove norme poi danno l'occasione per un miglior funzionamento dell'autorità politica
Non sono vere riforme istituzionali perché non toccano il difficile rapporto tra ente cittadino
Non incidono cioè sulle dinamiche elettorali e non mutano i criteri delle nomine politiche
Ma con nascere un modello di governo in cui si recupera l'efficienza dell'esecutivo
La capacità di controllo degli organi elettivi la trasparenza verso la società Esterna
Ci sono i presupposti per rendere più aperta la relazione tra dirigenza politica comunità civile
C'è inoltre l'aspettativa di un rinnovamento dell'apparato tecnico e amministrativo locale
Sopra rapinava persino il rilascio di un'autorizzazione dovuta
è stata infine non c'ha dalla volontà di riprendere il progetto della città e di ripensare il Piano regolatore generale
è l'unico strumento che può definire la cornice entro cui modellare il programma di sviluppo e di integrazione tra le differenti funzioni che la città esprime questa decisione darebbe ordina le troppe domande che premono su Roma
La prima delle quali riguarda proprio la riconversione del patrimonio pubblico in risorse capaci di generare un grande impatto di trasformazione urbana
Sì proprio quello stesso patrimonio che oggi al centro di tante discussioni
Non crea allarme quanto costi censirlo crea allarme scandalo il fatto che permetteva una cessione particolare di un bene generale
E nel è inaccettabile ripete inaccettabile
Aprire quotidiani e scoprire che le unità immobiliari di proprietà comunale sono circa quaranta mila
E che producono mancati introiti per svariati miliardi l'anno
Questo grande patrimonio è una risorsa collettiva e va gestita anche per il Progetto di Roma Capitale
Si pretendano pure incrementi dei contributi nazionali per la città ma si incominci anche seriamente ad utilizzare al meglio le risorse però
Gli obiettivi di Roma capitale non devono inserirsi in forme di crescere non possono trascurare collegamenti tra nove opere l'esistente
Vogliamo leggere una riprogettazione dei differenti sempre venire ritardi le CTB
Ma soprattutto per capire come avverrà recupero ambientale lavora ricezione dei polmoni verdi la tutela degli spazi culturali e archeologici
Sono necessarie nuove condizioni di vita per i cittadini e un esemplare chiarezza sui rapporti tra spazi protetti ad edificabili in zone di recupero
è ora di sperimentare nuovi metodi di lavoro con la dare una nuova politica che superi i criteri dell'emergenza
Vogliamo dimenticare quei confronti in cui non si discuteva su progetti integrati con il resto della città Marie si sperava soltanto aria di lottizzazione degli affari
Nasce la speranza di un nuovo fecondo rapporto tra pubblico e privato
Al pentimento di gestire diversamente il patrimonio pubblico e sull'individuazione dei meccanismi per moltiplicare gli investimenti su Roma
Per renderlo più solido è necessario trovare intese ore sullo snellimento e la semplificazione delle procedure che portano ai risultati
Intorno a questo tavolo serve anche la presenza corretta e trasparente delle grandi banche dei grandi gruppi finanziari
I cambiamenti Moni Primi passi e c'è ancora una certa confusione all'imbocco del nuovo cammino
Troppe incertezze si rilevano nel rispetto rigoroso delle scadenze
C'è ancora talvolta una vecchia cultura del rinvio dell'attendismo persino l'aspettativa dello stellone italico risolutore
Ho ricordiamo proprio in questo momento quando alcune preoccupazioni occupazionali aumentano i rimpianti per decisioni non prese al tempo giusto o prese in modo diverso
Senza un apparato produttivo forte della nuova Roma non potrà avere uno scheletro robusto
Ancora oggi mancano indicazioni precise su come quanto dove debba e possa cresce il sistema produttivo locale
E in che modo possa convivere in equilibrio con la città
Guardiamo con occhio critico ad alcune situazioni inquietanti quale la vicenda dei mercati generali o quella dei parcheggi
Dobbiamo levare ben alta la nostra denuncia ogni volta che le volontà si impantana no nelle scelte localizzative
Perché non vogliamo più correre il rischio di lasciar passare gli anni per definire unifichiamo la rassegnazione non vogliamo perdere il filo conduttore che ci porta al nuovo farà appannare il progetto di cambiamento
Anche perché dispetto solamente a tre quattro anni orsono sono stati messi a dimora quei nuovi vi germogli che oggi possono servire per una nuova cultura
Che possano cambiare la prospettiva di sviluppo per gli imprenditori per i cittadini
Anzi
è questa la ragione per cui non ci stanchiamo di pungolare di chiedere di più di volere che vengano alla luce quell'insieme di regole di procedure che devono può innescare i processi realizzativi
Sarà il vero banco di prova per la volontà del fare per la capacità di amministrare
Qui verranno misurati comporta iniziali e finali le garanzie tecniche e tecnologiche le modalità di collaudo e di certificazione dei lavori
Queste procedure dovranno diventare un forte stimolo per molte imprese per crescere per abituarsi a una sesta integrazione con le dinamiche dei mercati internazionali
Per entrare in Europa alcune aziende devono fare i conti con una cultura competitiva
Abbandonare l'ENI chiede soli appalti pubblici essere forti di fronte alla concorrenza
Ammoniva il mio predecessore e il tempo del fare
Da adesso non più moniti
Il messaggio che vogliamo consegnare l'autorità politica ben più risoluto
Il futuro non ha spetta il compito di nessuno
Le no dicendo che la crisi del componente sociale
Non vogliamo non dobbiamo permettere che dalla crisi delle infrastrutture si passi alla crisi delle strutture produttive
La qualità della vita la qualità urbana si misura in efficienza delle reti che legano le differenti funzioni di un'aria
I servizi di trasporto di telecomunicazione di ricerca
Ma si misura anche in qualità sociale nella tipologia delle relazioni che costituiscono la convivenza civile
Nella quale entità di libertà dal bisogno in solidarietà opportunità per i soggetti più deboli
E a questo proposito non dimentichiamo il grave problema di una sistemazione di un lavoro anche per gli extracomunitari
La nuova città dovrà risolvere temi molto completata che tutti dobbiamo pensare non come il concessionato prodotto di una crescita disordinata
Ma come fattore matrice di nuovo sviluppo sociale ed economico
E le regole e le procedure un'ora porto tra pubblico e privato tra politica ed economia possano cambiare le dimensione competitiva globale della città
Perché il sistema di regole il loro rigoroso rispetto a cominciare dalle scadenze
Al credere per primi i responsabili politici
Che le date stabilite per legge vanno serrate anche proprio se non ci sono sanzioni sono l'espressione di una cultura di governo che può essere determinante per la cultura della soluzione della Società
Siamo per così dire sul filo del rasoio dall'altra la sfida la moderne azione il no chiaro la deindustrializzazione
I nuovi equilibri tra la città che produce e la città che consuma
Cari amici
Beh non vogliamo una città spaccata divisa al suo interno ma tutte unite
Credo che tutti noi imprenditori certamente ma tutti coloro che hanno incarichi di responsabilità
Debbano ricordare che proprio qui a Roma è nata la Centesimus annus
è vero che si tratta di un documento che ha una portata universale
Ma è altrettanto vero che la città in cui affondano le radici del cristianesimo deve considerare con molta attenzione il messaggio della chiesa
Un monito per nuovi equilibri tra Stato mercato attività tutto dell'assistenzialismo e che invoca opportunità per la piena realizzazione delle persone
Forse con un'interpretazione non del tutto ortodossa abbiamo letto nelle ciclica un richiamo al fare all'agire con una più completa dimensione umana
E ne abbiamo tratto conforto per un nostro modo di volerci qualificare come associazione imprenditoriale nei confronti delle istituzioni e dei cittadini
Un gruppo che fa proposte che accetta il confronto e che è convinto che la crescita di opportunità generali sia l'autentico fertilizzante per il fiorire dell'attività produttiva
L'interesse generale secondo per valorizzare gli interessi individuali
Il nostro modello operativo acché imprenditore fu attribuito l'espressione
Ciò che va bene per l'impresa va bene anche per il Paese
Questa dichiarazione forse riferite in modo un po'sommario sottintende l'idea certamente vera
Che lo sviluppo industriale comunque produce benessere per tutti
Ma esistono oggi noi di sogni un diverso modo di fare impresa che ci fanno sostenere
Ciò che è bene per il Paese per la collettività si badi bene della Società tutta ebbene per l'impresa
E questa è la ragione che ci spinge a guardare con tanta attenzione ai problemi di interesse generale
A pretendere sviluppo economico crescita civile equità sociale
Perché solo così nel nostro studio non si guarda la nuova Roma con gli occhi di chi estrae i numeri di quanti Comuni debba comprendere
O di chi pensa i collegi elettorali
Ma si affronta una proposta di integrazione economica e sociale
Non siamo a caccia di terreni su cui espanderci ma a favore di una città policentrica e completa e sospetti residenziali produttivi e direzionali unità da solide infrastrutture reti di collegamento
Non vogliamo costruire una grande provincia d'Europa
Ma la nuova città eterna
Siamo di fronte a un bivio e la direzione sarà data proprio dalle scelte in discussione
La complessità urbana metropolitana può diventare caos
Al contrario può essere gestita semplifica soltanto da Roma e Roma
Pretende orizzonti ben più ampi coinvolge tutta la nazione le politiche generali del Paese
Per questa ragione abbiamo voluto accanto a noi il massimo esponente del sistema associativo imprenditoriale e ministri dell'industria e del Tesoro coloro che più di tutti devono essere attenti ai problemi della produzione
La sfida della nuova capitale passa da condizioni nazionali chiedevano facilitare lo sviluppo locale
E i temi istituzionali e risorse per lo sviluppo la competitività
La distribuzione della ricchezza non la sua distruzione investono il Paese l'economia e la società italiana anche Roma
In questo giugno novantuno sarà produttivo rende incerte le scelte per il futuro
Rimane irrisolta la questione lavoro lo squilibrio tra costo e salario percepito
è evidente la divaricazione tra convenienza del lavoro produttivo e quella del pubblico impiego
Il triste rapporto che lega in modo inverso retribuzione e produttività
Restano gli squilibri di convenienza tra investimenti produttivi e investimenti finanziari c'è contraddizione sulle prefettizi azione e nelle regole tra pubblico e privato
Si contino ascoltare una forte arretratezza dei servizi sono sempre gli alti costi di una spesa statale poco qualificato
Non si tracciano nuove vie per la crescita della piccola e media impresa
Sono ancora debole le incentivi apparato produttivo vitale innovativo
Ma ancor giovane e ha bisogno di politiche chiare supporti
Chiediamo che il nostro sguardo volto al domani si incroci con lo sguardo innovatore del potere politico
Chiediamo che aumenti la distanza tra politica ed economia e pretendiamo regole generali che guardino le regole locali
C'è un anno non casuale coincidenza nelle date che riguardano le Autonomie locali rispetto agli adempimenti comunitari
Dal mille novecentonovantatré non si confronteranno soltanto gli apparati produttivi i Paesi ma si aprirà la competizione europee tre sistemi città e in questa città come in tutto il Paese c'è una storia che in qualche modo va superato uno milioni mediterraneo
Contro un costo delle aziende privati nello stesso settore intorno ai quarantacinque milioni mediterraneo
Queste dichiarazioni non hanno suscitato proteste
Sono passate quasi inascoltate
Da un'opinione pubblica forse rassegnata di fronte a tanta distruzione di ricchezza
Non è con questi indici economici che si fa sviluppo
Così non si può crescere ma si regredisce economicamente e socialmente
E si favorisce la deindustrializzazione
Così diminuisce la competitività di un'area che rappresenta un campione pari a un decimo dell'intero Paese
Ogni giorno si bruciano immense risorse per lo sviluppo per gli investimenti per una nuova qualità della vita
La razionalizzazione nuovo efficienza si potranno ricavare risorse per ulteriori investimenti per servizi efficaci
L'industria ha bisogno di forte capacità di coordinamento pubblico di pianificazione del futuro e dell'operare con costi bassi e scadenze sicure
L'industria ha bisogno di sentire che tutto il Paese il potere istituzionale in primo luogo crede nella crescita della ricchezza generale e non nel pietismo assistenziale
Distruggere ricchezza significa distruggere posti di lavoro occasioni di nuova occupazione
Badate bene non è da questo podio che sentirete ricordare il folklore delle classifiche sulla serie A e di e che sentirete invocare appelli al localismo
Perché non crediamo che chiudersi negli interessi particolari risolva il problema dove diamo minacciato l'interesse generale
Autorità signor ministro il signor Sindaco
Mi sto avviando a concludere questa relazione ricordando però che vogliamo guardare un domani che salti la trasformazione della città con lo sviluppo economico la crescita sociale con lavoro l'aumento del benessere collettivo
Bisogna investire in un progetto che unisca lo sviluppo con il sostegno di una domanda qualificata e incentivare anche le nostre imprese soprattutto le più piccole a non vivere di prevalente committenza locale ma aiutarli a vivere di mercato a tenere girare pagina significa che da domani denunceremo come non più accettabile un modo di governo che ci fa svegliare un mattine scoprire che Roma soltanto per una resa collaborare per investire
Ma nessuno ci può impedire di chiederci quale dirigenza politica nei passati venti trent'anni ci ha condotto a questa situazione di emergenza
Oggi di fronte al programma degli interventi per Roma
Diciamo a tutti con assoluta convinzione che è tempo di smetterla con le polemiche e di cominciare a investire a realizzare
Ma con altro con altrettanta convinzione ricordiamo che gli interventi non devono seguire il criterio di Prima Porta di prima uno poi l'altro e con l'altra ancora e così via
In questo modo neppure i nostri nipoti vedranno la nuova Roma
Molto va affrontato insieme
Dobbiamo lavorare per le nuove opere ma con altrettanta urgenza dobbiamo eliminare le cicatrici che segnano il core ogni né testi immutabili
Ma andranno gestiti in funzione dinamica
Anno dopo anno vogliamo contribuire a nuovo programma di interventi per Roma
Questa ambizione anche un richiamo verso quanti possano pensare che i problemi si risolvano soltanto ordinando validi progetti in un bel volume
E non basta neppure la sulla decisione perché contano i tempi in modi costi della realizzazione
Contano procedure rapide concretezza del fare
Non inseguiamo il mito di un'utopica armonia Orban un insieme di Progetti perfetti che rimangono sulla carta
La città andrà continuamente adattato alle future trasformazioni ai nuovi bisogni
La prospettiva dell'area metropolitana della nuova capitale non è soltanto un problema di confisca insomma gli imprenditori si aspettano che le opportunità legislative non siano pensate come adempimento i dovuti certamente da rispettare bensì come occasioni di crescita economica di lavoro di qualità della vita
Ci aspettiamo una nuova frontiera culturale orientata al lavoro alla produzione di ricchezza alla riconquista di un forte ruolo internazionale di Roma
Il vero grande cantiere da impiantare
E quello che farà affondare solidi radici alla nuova cultura della produzione dello sviluppo economico
Consapevole che in questo modo si può anche modificare la cultura di governo
Ai nostri politici nazionali tanto preoccupati della proliferazione delle leghe locali vorremmo dire che la risposta attenzioni intendere il nuovo come opportunità di crescita e di sviluppo e anche un impegno per una società risanata
Un modo per ridurre le fratture tra cittadini dare un segno positivo alle dinamiche del mercato del lavoro innovare la qualità sociale
L'obiettivo che tutti dobbiamo avere davanti è quello di arrivare a scrivere in fretta l'ultimo capitolo del de Urbe contenta
Un capitolo intitolato la città sistema
Affinché la capitale diventi la migliore porta d'ingresso verso uno Stato finalmente moderno
Grazie
La parola a monsignor fra pop
Gentilissimi signori
La vostra assemblee annuali
Si riunisce quasi un mese dopo la solenne celebrazione
Della prima enciclica sociale
La Rerum Novarum di leone decimo terso
E durante quest'anno mille novecentonovantuno che il Santo Padre Giovanni Paolo secondo ha dichiarato hanno a Roma di presenziare alla vostra assise prende pertanto un significato particolare
I temi che saranno affrontati dall'illustri relatori e che già sono stati affrontati da la prima redazione
Mi offrono l'opportunità di ricordarti quanto il Papa afferma delle enciclica sollecito un do rei sociali s'l'interdipendenza
E sentita come sistema determinanti di relazioni nel mondo contemporaneo
Nelle Squat componenti economica culturali o l'interdipendenza viene così riconosciuta
La correlativa risposta con me atteggiamento morali e sociali come virtù è la solidarietà questa dunque non è un sentimento divaga con passione o di superficiali intendi alimento per i mali liti tante persone più vicine o lontane
Al contrario e la determinazione ferma e persevera anti di impegnarsi per il bene comune
Ossia il bene di tutti e di ciascuno
Perché tutti economico e per un maggior sviluppo di Roma è un autentico impegno di solidarietà
Quando attenti in particolare agli ultimi della nostra città tenete presente l'insegnamento della Centesimus annus secondo il quale come la persona realizza pienamente essi spessa nel libero Donno disse così la proprietà si giustifica moralmente
Nel creare nei moti e nei tempi dovuti occasioni di lavoro e crescita umana per tutti
Firmato
Se ci pensiamo certo Camillo Ruini pro vicario
I generali di sua Santità per la città di Roma
Lascio la parola al sindaco Carraro che ci porta il saluto della città
Allora io signor presidente
Eminenza signori ministri autorità signore e signori io sono molto lieto di anzitutto esprimere la gratitudine
Agli imprenditori romani così come alle organizzazioni sindacali la nostra città per la collaborazione sociale che in questo anno vi è stato
è la seconda volta che abbiamo l'occasione di incontrarci
L'anno scorso un'occasione
Della mia prima presenza come sindaco della città alla vostra assemblea insieme al presente Mondello sollevammo un problema e cioè quello della necessità che nella nostra città si desse un impulso
Più energico alle opere infrastrutturali della città
Sociale culturale la nostra città e nello stesso tempo consentire alla città stessa di svilupparsi sia nel fare queste opere sia
Nella arrivare attraverso queste opere ha delle infrastrutture che consentano uno sviluppo ordinato di questa città
Quando ci si vede una volta all'anno inevitabilmente è momento di bilanci
E io credo che complessivamente le cose siano andate positivamente
Il Parlamento nel mese di giugno
Bella
Novanta ha dato la legge centoquarantadue
Una riforma consistente una riforma realizzata solo in parte
Che per oggi ha prodotto benefici affetti
Quello della stabilità politica quello di una netta distinzione tra i compiti del consiglio comunale della Giunta
L'esaltazione del ruolo del Consiglio comunale
Non potente concentrando la sua attività sulle grandi scelte non prevedendo poteri su rogatorie da parte di nessuno
La fissazione di termini precisi
Per alcuni impegni istituzionali
Termini perentori e non ordinatori io
Concordo con l'accenno fatto dal presidente ti inique io considero una cosa grande
Ma probabilmente le cose chiedono una certa gradualità per realizzare
E nello stesso tempo una legge molto parzialmente applicata perché avremo un appuntamento importante attraverso lo Statuto
Dico subito che la nostra città un ritardo lievissimo noi approveremo lo statuto entro il mese di giugno
Se non rispetteremmo il termine dell'undici giugno cioè quello che è scaduto ieri è solo determinato dal fatto che il consiglio comunale unico nei tra gli altri Consigli comunali d'Italia è stato per due a mesi bloccato
E impegnato sul programma Roma capitale di quindi non poi
E poi naturalmente la riforma
Opererà completamente quando sì realizzerà l'area metropolitana non tanto e non solo sulle questioni del sistema elettorale e dell'autonomia
Finanziaria delle regioni e degli enti locali
Quanto anche sui poteri che quest'area metropolitana deve avere non tanto per fare una discussione di potere quanto per evitare che l'area metropolitana
Crei ulteriore confusione in una situazione normativa che già è abbastanza confusa perché spesso su varie materie pensiamo alla sanità ed altro
Scuola sembra quasi che il legislatore per non scontentare nessuno dia un po'di potere al Comune un po'alla Regione un po'alla provincia con la la conseguenza di decisioni meno rapide
Senza possibilità di identificare chi ha un ha prodotto determinati frutti
E poi per quanto riguarda la nostra città
In questo anno si è avuto un risultato che io credo senza ricorrere a grandi parole e certamente storico cioè quello di avere finalmente ottenuto questa legge Roma Capitale
Ebbene presidente Dini
Lei ha fatto delle osservazioni delle valutazioni delle critiche un po'di censure e siccome io sono il sindaco tutto sommato beneficiario
Di questa legge io credo che forse gli industriali avrebbero dovuto essere un po'più generosi con la classe politica di questa città che è riuscita dopo tanti anni finalmente nel mille novecentonovanta por fine a una diatriba che aveva bloccato tutto per non sapere che nulla piove dal cielo
E che sta non è stata una fortuna un caso che un Parlamento
Travagliato dalla vittima delle leghe finalmente dotasse questa città di questa roba legge Roma Capitale di cui si parla da lustri
Io qui vedo il ministro Carlo il sottosegretario Bodrato che hanno dato una mano a consentire a questa legge di avere la formulazione no no
No Bodrato è ministro è e e Bubbico è sottosegretario scusate
E che hanno consentito a questa a questa legge
A questa legge sempre dalla no
Legge voglio dire a regime ed è questo accordo
Ripeto questa legge determina e e derivata dalla capacità che le forze politiche romane hanno avuto di porre finalmente fine ad una diatriba che durava dall'Austria e che bloccava questa legge
E poi questa legge ha determinato delle corbellerie dei risultati importanti e una legge che fissa
Dei termini anch'essi perentori
E che fino adesso sono stati rispettati
Sono stati rispettati da me nel presentare il programma puntualmente
L'undici aprile sono stati rispettati puntualmente dal consiglio comunale che ha fatto un grande lavoro grande no
Nel riuscire tra tanti progetti identity card oggetti di grande rilievo
Come quello
Della polo industriale come quello dell'università
Non siano stati non prese in considerazione ma siano stati accantonati con un meccanismo però che sia ben chiaro con un meccanismo che prevede che in questi giorni si continua a discutere di questi problemi che gli stili inserisca a livello nazionale per cui alla fine io sono convinto che quando il programma sarà firmato dal Presidente del Consiglio io spero attraverso una a approvazione unanime della commissione Nazzaro ma capitali o se no attraverso una deliberazione del Consiglio dei ministri io sono convinto che questi progetti sull'università sull'area industriale ed altri di minore rilievo ma comunque in sul sulla sul piano della progettualità cioè la capacità decisionale sul piano politico e della progettualità
è stato un anno certamente positivo
Un anno positivo che credo sia stato determinato anche dal fatto che in questa capacità capacità progettuale c'era da parte del pubblico del privato
Se è vero come è vero che nel giro di sessanta giorni sono arrivati allo sportello di Roma Capitale
Circa mille progetti siccome i progetti non si improvvisano significa che c'erano che questa carta citare a capacità progettuale che finalmente siamo stati dotati di uno strumento di uno strumento
Per
Potere concretizzare questa capacità progettuale attraverso una legge che è importante speriamo per i finanziamenti consentire la firma dei progetti con nome e cognome conseguentemente della possibilità di verificare se questa progettualità è stata valida sul piano tecnico sul piano politico e anche sul piano penale
In modo che se le cose saranno fatte bene ci sarà soddisfazione Gloria Petilia firmate e se non fossero fatte bene ci saranno critiche e casomai anche altri tipi di valutazione perché i avesse sbagliato
E incerto
Non c'è dubbio che sia lecito
Il quesito se sapremo gestire poi questo programma che finalmente ad ottobre avremo perché non c'è dubbio che la macchina comunale ha per esempio grandi carenze
Chiedono soprattutto ripeto dal fatto che i comuni sono da una parte hanno grandi incombenze spesso Governo e Parlamento fanno leggi gli addossano altre incombenze dopodiché voglio dire sono considerati un po'dei minorenni nel senso che ricevono i soldi i soldi sono divisi dallo Stato non hanno la capacità insomma questi Comuni queste regioni di auto gestirsi completamente cercando anche di potere recuperare le risorse e nello stesso tempo potendo poi dimostrare i cittadini se le sanno recuperare queste risorse e se una volta recuperate come perché le spendono in un determinato modo
E questo naturalmente però io credo che anche sotto questi come ha fatto giovedì scorso mentre si preparava ad approvare il progetto Roma capitale beh io credo che abbia fissato dei paletti che possano consentire alla parte pubblica di essere meno coinvolta nella gestione e in questo modo non rinunciando a una capacità progettuale ma anzi esaltando il proprio ruolo progettuale
E liberandosi pertanto il più possibile della fase gestionali è una grande sfida
Una grande sfida sulla quale siamo credo tutti impegnati
Vorrei fare anche due precisazioni
Anzi tre uno
Si parla molto del patrimonio comunale fra e abbiamo impiegato del tempo è vero nel portare la delibera in consiglio comunale
Ma d'altra parte
Era indispensabile a mio parere cercare
Di esperire tutte le strade per spiegare che se si andava a spendere molto per gestire questo patrimonio c'era una indispensabilità nel farlo
Io mi ricordo che il ministro Carlo e mi disse un anno fa temi suggeriti sentire
Attraverso il catasto se si poteva voglio dire limitare la specie eccetera eccetera e tutte queste verifiche hanno richiesto determinato tengo però adesso spetta al consiglio comunale decidere su questa materia
E credo lo farà abbastanza rapidamente
Sul centro agroalimentare ma su questo argomento il Comune è riuscito a decidere in tempi utili eppure si ha cominciato con ritardo
Dove collocare questo centro agroalimentare
E anche l'altro giorno poi abbiamo scoperto che c'era stato da parte di tutti pubblici e privati indicato una necessità di cubatura doppia di quella che era la necessità reale e allora a questo punto abbiamo chiesto se non fosse possibile spostare questa collocazione non perché avessimo cambiato idea come dei matti
Ma perché in realtà erano cambiati i presupposti cioè si richiedeva la metà
Di spazio rispetto a quello su cui c'eravamo basate a nostra scelta iniziale però anche l'altro ieri anche domenica mattina alle sette approvando un ordine del giorno il consiglio comunale ha chiarito bene la sua posizione
Che è estremamente ricco che non prevedono la possibilità di spostamento nel momento in cui il decreto del ministro dell'industria sarà registrato la Corte dei conti noi procederemo a collocare il Centro agroalimentare alla romana se viceversa
Perché nessuno vuole perdere i finanziamenti se viceversa le norme ci consentissero senza rischiare la perdita del finanziamento di spostare quest'aria lo faremo a me non sembra che sia un modo di operare
Ne schizoide né irresponsabile è un modo di io quindi di valutare le cose diversamente poiché le cose sono diverse da quelle che c'erano state prospettate ma chiarendo bene ma chiarendo bene
Che nessuno in questa città intende perdere la possibilità di realizzare il Centro agroalimentare di perdere i finanziamenti che a questo scopo ci sono state assegnate chiare
è la divisione di opinioni tra imprenditori cioè tra proprietari delle aree industriali che ha portato a evidenziare la necessità di superare quello che era stato anni fa identificato nell'ambito della Tiburtina
Questa è la verità e questo mi è stato ufficialmente notificato da parte gli industriali il sei dicembre
Beh su questa questione io propongo fatto una proposta al consiglio comunale l'undici di aprile e su questa questione è vero che il consiglio comunale e me ne dispiace non ha fatto materialmente in tempo
A prendere una decisione entro entro il Lundy il dieci di giugno lo farà nei prossimi giorni e io sono convinto che la situazione dell'aria industriale sarà risolta
E bene abbiamo credo molte cose da fare
Vi ringrazio ripeto della collaborazione che avete dato fino adesso credo che questa collaborazione debba a maggior ragione continuare incrementa
Sono molte bisogna essere certi di farle rapidamente con correttezza con onestà
Apprendo ci con trasparenza la libera concorrenza
è una sfida grossa che abbiamo tutti
Che è una sfida che si aggiunge ad un'altra
Nella quale abbiamo soprattutto al problema delle fasce più deboli e a e pertanto anche degli extracomunitari dove la nostra capacità gestionale progettuale al assoluto indispensabile bisogno dell'appoggio delle forze sociali
Una collaborazione che deve avvenire però con grande rispetto gli uni degli altri
Io sono entrato in politica tre anni fa
E credo che la politica abbia grandi vini
E credo che tutti noi dobbiamo migliorare la situazione
Ma dobbiamo sapere
Che molte volte la politica
Porta con sé gli errori che sono nella società
Se qualcuno ha dei vantaggi illeciti vuol dire che qualche amo bisogno di collaborare con grande senso di realtà con grande senso di rispetto reciproco senza manicheismi e sapendo che chi presuppone che la ragione sia tutta da una parte i torti tutta dall'altra sbaglia e da un contributo modesto al successo la città grazie
Grazie al sindaco Carraro diamo ora la parola l'ingegner Pininfarina che danni ci onora con la sua partecipazione grazie
Grazie
L'autorità
Signore e signori e cari colleghi imprenditori azione
A cui io non ho mai voluto mancare
Oggi la mia presenza fra voi
Vuole esprimere anche il mio particolare apprezzamento e ringraziamento nei confronti del presidente Andrea Mondello
Che ha lasciato la guida dell'associazione
Ma che rimane attivamente in Confindustria come presidente della Federazione del Lazio e come membro di giunta
Vuole esprimere anche l'augurio di buon lavoro al presidente lettini che ha iniziato il suo mandato
Il vero segreto del successo della nostra organizzazione
Risiede non solo nell'azione dalla Confindustria
Ma soprattutto sia sul suo littorio di propria competenza
Sia per sostenere le più generali proposte di politica economica
Per questa necessità di fare sistema
Che è alla base della riforma che la commissione presieduta dall'amico Mazzoleni ha elaborato che consente ad aggiornare la nostra struttura associativa
Permetterà all'altezza delle nuove sfide internazionali ed italiane che ci attendono
Io ho notato
Che avete voluto anticipare una dell'indicazione della riforma affiancando il nome della vostra associazione a quello della Confindustria
Può sembrare queste da una rinnovazione di poco conto in realtà
Vuole essere il disegno di riforma intende inoltre consolidare uno dei nostri più importanti punti di forza l'autonomia
Da qualsiasi influenza esterna partitica o politica
In una situazione in cui spesso si tendono a privilegiare gli schieramenti rispetto alle questioni reali
La Confindustria ha sempre cercato e deve continuare a farlo e sempre con maggiore determinazione
Di portare all'attenzione dell'opinione pubblica dell'autorità responsabili analisi oggettive e possibili ipotesi di soluzione dei principali problemi
E tutto ciò
Avendo ben chiaro come anche ha ricordato il presidente Fini senza allarmismi
E senta strumento un'attualizzazione ma con la forza propositiva e l'impegno costruttivo di tutte le nostre strutture
Che noi potremmo essere un reale punto di riferimento
Non solo per il sistema politico ma per l'intera opinione pubblica
Noi riteniamo che il nostro Paese
Abbiamo ancora la possibilità e la capacità il recupero are ritardi squilibri
Ci sono le risorse umane professionale dei cittadini da mobilitare per un grande progetto di modernizzazione del Paese
E per questo per costruire non per distruggere che noi denunciamo le cose che non vanno
E sogni spessa abile avviare una grande stagione di riforme
Che consentano al Paese di reggere alla sfida europea
E di affacciarsi al due mila nella posizione che gli spetta
Non solo per la sua tradizione industriale
Ma anche per quella civile e culturale
E l'attività di riforma è la sola garanzia
Per mantenere unito e solidale intorno alle istituzioni
Un corpo sociale ed economico che sta dimostrando notevole maturità
E che sta dimostrando in tutti i modi possibili i voleva andare in Europa in condizioni di parità con gli altri Paesi
Il risultato del referendum di domenica scorsa
è stato un segnale
è stato un segnale sono un segnale ma importante
Conferma il desiderio della gente di avere una politica di cambiamento più coraggiosa e più costruttiva
La costruzione dell'Europa comunitaria arrivata un momento importante
Il novantatré ormai molto vicino
I progressi compiuti sono stati notevoli
Negli ultimi tempi si stanno manifestando alcune difficoltà
Il timore è che si tenda a tornare a impostazioni più particolari e nazionali dei problemi
Tuttavia la consapevolezza concorrenti americana e orientale ma anche quella di affrontare con determinazione i problemi dei paesi dell'Est
E le grandi questioni dell'assetto politico ed economico delle aree deboli del mondo sicuramente daranno nuovi impulsi per superare le attuali difficoltà
Le due Conferenze intergovernative sull'Unione economica monetaria e sull'unione politica saranno un momento decisivo
A questo processo il nostro Paese può e deve partecipare pienamente
E con impegno sia in campo comunitario sia operando al proprio interno
Come ha detto il governatore Ciampi all'assemblea della Banca Ivo scambio di apporti degli impulsi che ha segnato oltre un quarantennio
Il nesso tra ciò che il Paese deve fare
E ciò che la costruzione comunitaria richiede i DNA oggi più stretto e più serrato nei tempi bisogna avere ben chiaro che nessuno degli altri paesi
Sarà disposto a finanziare il proprio risparmio
Con il proprio risparmio le spensierate politiche di bilancio del nostro Paese
E nessuno si preoccuperà troppo del fatto che noi abbiamo un'inflazione superiore agli altri
Poiché in un regime di cambi fissi e il paese in cui è più veloce la corsa dei prezzi quello che subisce le più forti penalizzazioni curare da soli i nostri mali
Se non ci metteremo al passo dei nostri partners
Decisioni fondamentali che riguardano il nostro futuro saranno presentati sedi nelle quali noi dovremmo occupare una posizione subordinata
è uno stimolo ad agire
Devono essere considerati anche i richiami e le cosiddette critiche che con frequenza agli organismi internazionali ultima ieri la Banca per i regolamenti internazionali ci rivolgono
Le analisi che si fanno coincidono con le nostre con quelle della Banca d'Italia
Ma coincidono e non sembri un paradosso anche con quelle dei documenti governativi qui come nella prospettiva europea
Quella in cui ormai dobbiamo ragionare
Non possiamo più convivere con una debolezza di infrastrutture una inefficienza amministrativa e dei servizi una inflazione superiore a quella degli altri Paesi perché tutte queste carenze frena non la nostra competitività ed inducono un progressivo indebolimento del tessuto produttivo italiano
La difesa della competitività dell'impresa vede quindi intrecciarsi tutti gli aspetti della politica economica
Dal controllo della dinamica dei redditi alla riduzione e riqualificazione della spesa pubblica all'apertura delle regole di mercato di vasti settori di servizi alle Risorse umane
Alla ricerca tecnologica e infine alla capitalizzazione dell'impresa
Sono impegni notevoli
Ma non impossibili
Il nostro paese ha già dimostrato di avere le qualità per superare momenti ben più critici dell'attuale i sacrifici da fare non sono eccessivi
Se tutti faranno la loro parte
Soprattutto la gente appare disposta accettarli se il Governo saprà presentare un progetto complessivo realistico e credibile
Sulla base del quale appariranno con evidenza i vantaggi che l'intera comunità nazionale potrà trarre da una riduzione dell'inflazione e da una ripresa di uno stabile e duraturo sui per far sì che tutti i settori a cominciare da quello pubblico si aprano alla concorrenza
Che le riforme delle istituzioni e della gestione dell'economia nove siano solo più un'occasione di polemica dei tra i partiti ma che si inizi una concreta attività riformatrice
E che infine la gestione della politica economica escano dai provvedimenti episodici di pura emergenza per affrontare i nodi strutturali del sistema
Il primo punto fermo per il quale noi dovremmo batterci con forza e quello di dire basta all'incremento della pressione fiscale
Nell'ultimo decennio la pressione fiscale è cresciuta di dieci punti percentuali
Raggiungendo il livello degli altri non è stato intaccato
Spazi per ulteriori aumenti della pressione fiscale non ne esistono più
Tra l'altro di fronte a un'evasione che non si riesce a combattere e a privilegi fiscali diffusi cresce il disagio di quanti pagano il dovuto
C'è necessità di rendere il sistema più equo e più equilibrato
Ma le maggiori risorse non debbono servire a incrementare il gettito fiscale ma devono ridurre i carichi sulle imprese e sul risparmio che affluisce agli Investimenti per far sì che anche il Fisco partecipi allo sforzo di accelerare lo sviluppo del Paese
Pensare a un ulteriore a un incremento tratte dal finanziamento dei settori produttivi per andare a finanziare deve spesi a bassa col nulla produttività
E attraverso la riduzione e la riqualificazione della spesa pubblica che si potrà perseguire un vero risanamento gli ordinamenti e le leggi che nella sanità nella previdenza nella finanza locale nel pubblico impiego portano la spesa fuori controllo debbono essere modificati
Nei prossimi giorni il ministro del lavoro presenterà come si era impegnato a fare la proposta di riforma del sistema pensionistico
Non ne conosciamo i contenuti
Non è utile a ragionare sulle indiscrezioni
Credo però che valga la pena ricordare molto non solo e non tanto estendere la platea dei contribuenti ma soprattutto a razionalizzare le prestazioni
Inoltre diluire in tempi molto lunghi l'applicazione della riforma rischia di vanificare ogni prospettiva di contribuire anche per questa via alla riduzione del disavanzo pubblico
Noi abbiamo elaborato da tempo una proposta complessiva di riforma del sistema pensionistico
E riconfermiamo la nostra piena disponibilità al ministro del lavoro a contribuire alla preparazione di una riforma che ci auguriamo riesca a nascere dopo tanti anni
Occorre inoltre una profonda riorganizzazione del settore pubblico del noi abbiamo proposto di introdurre più mercato nello Stato
E in questo ricomprendiamo anche le privatizzazioni
Ciò non significa solo l'ingresso dei privati in molte attività industriali
O dei servizi che oggi sono gestite dalla mano pubblica ma anche introdurre mercato e concorrenza fra i soggetti pubblici in tale modo sarà possibile ripristinare il principio della responsabilità dei dirigenti nei confronti dei propri bilanci
Riproporre al primo posto la ricerca di una maggiore efficienza richiedere infine ai cittadini un maggiore contributo diretto nel finanziamento dei servizi
E ciò vale non solo come la sanità e la previdenza ma anche per alcuni di quelli tradizionali dello stato come ad esempio l'istruzione
Se non si avviano con coraggio le indispensabili riforme dello Stato e della pubblica amministrazione
Il sistema politico non avrà la credibilità per impostare le urgenti politiche di controllo dell'inflazione e di rilancio della competitività dell'industria e del sistema economico nel suo insieme
La prima grande emergenza nazionale infatti e la lotta all'inflazione
Essa è il presupposto della ripresa dello sviluppo non solo dell'industria ma dell'intero Paese
Per vincere questa battaglia non esistono mentale importanza dalla quale noi non possiamo tornare indietro
Ma per onorare gli impegni che abbiamo assunto al momento della tensione alla banda stretta dello SME
Occorrono politiche capaci di sostenere la competitività dell'industria
Attraverso la riduzione dell'inflazione e una politica fiscale e contributiva meno penalizzante perché è chiamato a produrre ricchezza
Invece la nostra industria nel novanta ha subito incrementi del costo del lavoro di oltre l'otto per cento
E dei costi dei servizi di circa il nove per cento
Mentre il vincolo dei cambi ha costretto a mantenere i prezzi ai livelli del Paese più efficienti con incrementi quindi le attività tenderanno a localizzarsi all'estero
E il tenore di vita dell'intero Paese dovrà ridursi il settore pubblico ed i servizi protetti dalla concorrenza hanno invece potuto recuperare sui prezzi i loro costi combattere l'inflazione significa allora da un lato riportare le due Italie quella che ha esposto alla concorrenza è quella riparo da essa comportamenti omogenei
E dall'altra tenere sotto controllo i costi primo fra tutti quello del lavoro
Tra qualche giorno
Probabilmente dopo le elezioni siciliane
Si aprirà il confronto sulla riforma della struttura del salario delle indicizzazioni lineare la propria manovra di politica economica demandato il compito di impostare la politica dei redditi
Non vorremmo che si accumulasse l'ulteriori ritardi
Sia chiaro che la Confindustria è pronta da tempo e non è affatto vero come dice qualche Ministro che non abbiamo voluto iniziare il confronto che avremmo voluto iniziare altre al contrario in gennaio
Il governo appare invece in ritardo
Il sindacato continua a porre ingiustificate pregiudiziali ad aprire il confronto
Mentre i tempi si fanno sempre più stretti
Dato che noi dobbiamo raggiungere risultati entro settembre
Per poter influire in maniera decisiva nell'impostazione della prossima legge finanziaria sarei ricca di scambio
Deve essere piuttosto un confronto in cui le parti sociali in uno sforzo di collaborazione
Ricerche in insieme un nuovo modello di relazioni industriali che permetta al sistema nel suo complesso di allinearsi ai Paesi più economicamente e socialmente più progrediti
In un regime di cambi fissi la riduzione degli incrementi nominali dei salari
Determina un proporzionale abbassamento dell'inflazione
Il potere d'acquisto della busta paga risulta salvaguardato
La competitività dell'impresa e aumenti l'intero sistema cresce il proprio sviluppo
E quindi l'interesse di tutti puntare su una rapida riduzione della per una politica dei redditi è quella della riduzione e semplificazione dei livelli di contrattazione
Ciò significa affrontare il problema in tutte le sue componenti isolare né una parte riduttivo ma stabilire pregiudizialmente che qualcuna non si tocca errata
D'altra parte nelle nostre indicazioni non c'è mai stata una proposta isolata riguardante la scala mobile
Ma piuttosto quella di superare tutti gli automatismi all'interno della contrattazione nazionale al fine di restituire un ruolo alle parti contraenti e di rivedere il peso degli oneri sociali ridistribuendo il carico sul sistema fiscale
Definire tutto ciò parziale molto prima significa non comprendere che c'è il rischio di ridurre veramente e non attraverso l'abolizione della scala mobile il livello dei redditi di tutti i lavoratori
Allo stesso modo è solo un alibi che non possiamo accettare
Ricordare i problemi della finanza pubblica per rinviare ancora la riduzione di quegli oneri sociali che gravano impropriamente sulle impresa
La trattativa non si deve ridurre ad uno scambio sugli oneri sociali ma neppure immaginare che il problema non esista e che non sia rilevante
Io credo non sia inutile ricordare come su una retribuzione netta pari a cento le nostre imprese hanno un costo del lavoro superi canta tre del Regno Unito e quelle ancora minori del Giappone e degli Stati Uniti
Autorità
Carico le
Più equo e più equilibrato
Ma le maggiori risorse non debbono servire a incrementare il gettito fiscale ma devono ridurre i carichi sulle imprese e sul risparmio che affluisce agli Investimenti per far sì che anche il Fisco partecipi allo sforzo di accelerare lo sviluppo del Paese
Pensare a un ulteriore a un incremento parte dal finanziamento dei settori produttivi per andare a finanziare deve spesi a bassa col nulla produttività
E attraverso la riduzione la riqualificazione della spesa pubblica che si potrà perseguire un vero risanamento gli ordinamenti e le leggi che nella sanità nella previdenza nella finanza locale nel pubblico impiego portano la spesa fuori controllo debbono essere modificate
Nei prossimi giorni il ministro del lavoro presenterà come si era impegnato a fare la proposta di riforma del sistema pensionistico
Non ne conosciamo i contenuti
Non è utile a ragionare sulle indiscrezioni
Credo però che valga la pena ricordare molto non solo e non tanto estendere la platea dei contribuenti ma soprattutto a razionalizzare le prestazioni
Inoltre diluire in tempi molto lunghi l'applicazione della riforma rischia di vanificare ogni prospettiva di contribuire anche per questa via alla riduzione del disavanzo pubblico
Noi abbiamo elaborato da tempo una proposta complessiva di riforma del sistema pensionistico
E riconfermiamo la nostra piena disponibilità al ministro del lavoro a contribuire alla preparazione di una riforma che ci auguriamo riesca a nascere dopo tanti anni
Occorre inoltre una profonda riorganizzazione del settore pubblico del noi abbiamo proposto di introdurre più mercato nello Stato
E in questo ricomprendiamo anche le privatizzazioni
Ciò non significa solo l'ingresso dei privati in molte attività industriali
O dei servizi che oggi sono gestite dalla mano pubblica ma anche introdurre mercato e concorrenza fra i soggetti pubblici in tale modo sarà possibile ripristinare il principio della responsabilità dei dirigenti nei confronti dei propri bilanci
Riproporre al primo posto la ricerca di una maggiore efficienza richiedere infine ai cittadini un maggiore contributo diretto nel finanziamento dei servizi
E ciò vale non solo come la sanità e la previdenza ma anche per alcuni di quelli tradizionali dello Stato
Come ad esempio l'istruzione
Se non si avviano con coraggio le indispensabili riforme dello Stato e della pubblica amministrazione
Il sistema politico non avrà la credibilità per impostare le urgenti politiche di controllo dell'inflazione e di rilancio della competitività dell'industria e del sistema economico nel suo insieme
La prima grande emergenza nazionale infatti e la lotta all'inflazione
Essa è il presupposto della ripresa dello sviluppo non solo dell'industria ma dell'intero Paese
Per vincere questa battaglia non esistono mentale importanza dalla quale noi non possiamo tornare indietro
Ma per onorare gli impegni che abbiamo assunto al momento dell'adesione alla banda stretta dello SME
Occorrono politiche capaci di sostenere la competitività dell'industria attraverso la riduzione dell'inflazione
E una politica fiscale e contributiva meno penalizzante perché è chiamato a produrre ricchezza
Invece la nostra industria nel novanta ha subito incrementi del costo del lavoro di oltre l'otto per cento
E dei costi dei servizi di circa il nove per cento
Mentre il vincolo dei cambi ha costretto a mantenere i prezzi ai livelli del Paese più efficienti con incrementi quindi le attività tenderanno a localizzarsi all'estero
E il tenore di vita dell'intero Paese dovrà ridursi il settore pubblico ed i servizi protetti dalla concorrenza hanno invece potuto recuperare sui prezzi i loro costi combattere l'inflazione significa allora da un lato riportare le due Italie
Quella che ha esposto alla concorrenza è quella riparo da essa comportamenti omogenei
E dall'altra tenere sotto controllo i costi primo fra tutti quello del lavoro
Tra qualche giorno
Probabilmente dopo le elezioni siciliane
Si aprirà il confronto sulla riforma della struttura del salario delle indicizzazioni lineare la propria manovra di politica economica demandato il compito di impostare la politica dei redditi
Non vorremmo che si accumulasse l'ulteriori ritardi
Sia chiaro che la Confindustria è pronta da tempo
E non è affatto vero come dice qualche Ministro che non abbiamo voluto iniziare il confronto che avremmo voluto iniziare altre al contrario in gennaio
Il governo appare invece in ritardo
Il sindacato continua a porre ingiustificate pregiudiziali ad aprire il confronto
Mentre i tempi si fanno sempre più stretti
Dato che noi dobbiamo raggiungere risultati entro settembre
Per poter influire in maniera decisiva nell'impostazione della prossima legge finanziaria sarà etica di scambio
Deve essere piuttosto un confronto in cui le parti sociali in uno sforzo di collaborazione
Ricerche in insieme un nuovo modello di relazioni industriali che permetta al sistema nel suo complesso di allinearsi ai Paesi più economicamente e socialmente più progrediti
In un regime di cambi fissi la riduzione degli incrementi nominali dei salari
Determina un proporzionale abbassamento dell'inflazione
Il potere d'acquisto della busta paga risulta salvaguardato
La competitività dell'impresa e aumenti l'intero sistema cresce il proprio sviluppo
E quindi l'interesse di tutti puntare su una rapida riduzione della per una politica dei redditi è quella della riduzione e semplificazione dei livelli di contrattazione
Ciò significa affrontare il problema in tutte le sue componenti isolare né una parte riduttivo
Ma stabilire pregiudizialmente che qualcuna non si tocca errata
D'altra parte nelle nostre indicazioni non c'è mai stata una proposta isolata riguardante la scala mobile
Ma piuttosto quella di superare tutti gli automatismi all'interno della contrattazione nazionale al fine di restituire un ruolo alle parti contraenti e di rivedere il peso degli oneri sociali ridistribuendo il carico sul sistema fiscale
Definire tutto ciò parziale molto prima significa non comprendere che c'è il rischio di ridurre veramente e non attraverso l'abolizione della scala mobile il livello dei redditi di tutti i lavoratori
Allo stesso modo e solo un alibi che non possiamo accettare
Ricordare i problemi della finanza pubblica per rinviare ancora la riduzione di quegli oneri sociali che gravano impropriamente sulle impresa
La trattativa non si deve ridurre ad uno scambio sugli oneri sociali ma neppure immaginare che il problema non esista e che non sia rilevante
Io credo non sia inutile ricordare come su una retribuzione netta pari a cento le nostre imprese hanno un costo del lavoro superi canta tre del Regno Unito e quelle ancora minori del Giappone e degli Stati Uniti
Autorità cari colleghi signore e signori
è in questo momento delicato che nostro impegno deve essere particolarmente forte molto abbiamo fatto come imprenditori per lo sviluppo delle nostre aziende dell'intera società
Ma molto dobbiamo e possiamo fare ancora
Stiamo vivendo un momento importante e delicato
Il tempo per fare ciò che tutti sostengono debba essere fatto è ormai molto stretto noi non vogliamo diffondere né un ingiustificato allarmismo né scoramento
Ma non c'è ragione neppure per Montrasio di aver accumulato una massa di debiti tali da condizionare comprimere le nostre capacità di sviluppo occorre una vera riforma del modo di fare politica
La stragrande maggioranza dei cittadini lo vuole
Io mi auguro che i partiti sappiano comprendere i desideri della gente
Che pongano fine all'occupazione degli spazi della società civile per tornare a proporre ai grandi progetti di modernizzazione del Paese
Per quello che ci riguarda come singoli imprenditori e come associazione noi dobbiamo continuare a operare con determinazione giorno per giorno come abbiamo dimostrato di sapere fare
Sì al nostro interno alla società civile
Noi dobbiamo continuare a mantenere il ruolo di spinte di esempio a rinnovi mento al rinnovamento e alla modernizzazione del Paese che abbiamo ricoperto fino ad oggi grazie
Graziano l'ingegner Pininfarina e diamo la parola al ministro delle industrie non regole potrà
Autorità signore e signori la presenza del ministro dell'industria questa Assemblea
è dovuta come è facile comprendere non amministrativa di Roma come capitale del nostro Paese
Quanto piuttosto al fatto che negli ultimi anni e cresciuta in modo costante
La posizione di Roma e del Lazio anche all'interno del nostro sistema industriale nel terziario avanzato cioè nelle attività produttive che segnano in profondità
La trasformazione della società contemporanea
Nella sua organizzazione economica non meno che in quelle che sono oramai le sue caratteristiche culturali e civili
Il discorso sulla cita sui suoi e problemi più immediati con caratterizzato a me pare in larga misura alla relazione che abbiamo ascoltato questa mattina
Sono stati ripresi come era giusto che accadesse soprattutto dal sindaco della città
Ci sono problemi che riguardano Roma nel suo ruolo di capitale e in questa logica si sono collocate le leggi votate dal Parlamento che hanno destinato a Roma rilevanti risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato
Io credo che dobbiamo guardando al futuro riconoscere come questa mattina già si è fatto in modo coerente agli e sempre meno il bilancio dello Stato
Dico sempre più e sempre meno perché c'è tutto
Non credo si possano cancellare alcune condizioni alcune specificità che continueranno a riguardare ma in misura più contenuta le decisioni del bilancio
Credo che questa sia una strada obbligata quando si vuole passare dal discorso generale sulle cause profonde storiche della
Difficoltà della nostra finanza pubblica ad indicazioni che ci permettano responsabilizzando politici ed elettori una iniziativa più coerente con lo digita come è stato detto
La funzione di servizio di Roma Capitale
La funzione di servizio per la struttura politica del nostro Paese per quella amministrativa che è necessario organizzare al centro della nostra società
Abbiano giustificato largamente le decisioni del Parlamento
Ma credo che questa funzione di servizio debba interessare non soltanto i cittadini romani
E le imprese che operano in questa città e in questa regione ma tutto il paese
E qui voi sapete che c'è un largo sforzo da compiere sul terreno dell'Oriente va lentamente contro quello
Che è considerato al nord ma molte volte anche al sud il partito romano una grande e pericolosa ostilità
Io vorrei dire al presidente della Confindustria da qualche settimana ci incontriamo e dialoghiamo
Nelle più diverse città attorno ai problemi dell'economia e soprattutto della industria italiana che ci sono certamente alcuni temi ricorrenti
Nella critica degli industriali al sistema politico del nostro Paese
E sui quali e giusto che chi ha responsabilità politiche prestiti particolare attenzione del funzionamento
Della giustizia
Di regole del gioco meglio definite e più rispettate
La questione di una minore presenza
Dello stato nella attività economica e soprattutto di una minore politicizzazione della presenza pubblica nella vita economica
Sono indicazioni sono rilievi che si ascoltano
A Monza come a Milano a Parma come a Roma a Torino come a Palermo
Ma io vorrei dire che se l'Italia peraltro verso rischia
E dobbiamo evitare noi dei tempi necessari nel processo di integrazione economica europea
Se cioè si è parlato molte volte di una Europa a due velocità
Ciò dipende anche dal fatto che l'economia italiana
E la stessa opinione che gli industriali hanno in ordine alle responsabilità dello Stato non è uguale in tutto il paese
Al nord è criticato lo Stato invadente
Si chiede più mercato
Si chiede una decisa politica di privatizzazione delle imprese pubbliche
Si chiedono regole che per me euro
Questa domanda è presente a livello teorico anche nelle regioni meridionali
Ma non possiamo nasconderci che qui vi è ancora anche una richiesta molto forte di una presenza dello Stato di commesse pubbliche di riserve di Investimenti
Di politiche di incentivazione
Cioè si critica molte volte l'assenza o il graduale ritiro dello Stato dalla vita sociale ed economico
Io non so in quale posizioni tra questi due valutazioni estreme si collochi Roma
Ma ho l'impressione che qualche richiesta di presenza pubblica di commesse pubbliche di convenzioni pubbliche atto che sia per quanto è possibile trasparente chiara rigorosa per evitare che dopo a vedere insieme criticato il degrado della politica
Sia assai difficile capire per ricorre alla favola di Fedro chi sia il lupo e Krizia l'agnello nel reali e concreti situazioni della vita delle nostre città
Ma io penso che sia importante soprattutto poi recuperare in ogni occasione come hanno fatto
Il presidente dell'Associazione romana e più ampiamente
Pininfarina le più generali questioni della industria nazionale perché quelle diversità davvero le difficoltà che incontra
La politica italiana quando discute i problemi dell'economia italiana le questioni vere sono reali tre perché sono le questioni del nostro futuro è in larga misura già del nostro presente noi viviamo una fase congiunturale critica dopo un periodo abbastanza lungo di intenso sviluppo industriale
E questa fase congiunturale subito già fa emergere l'esistenza di nodi strutturali nella economia del nostro Paese
L'orizzonte europeo nel quale dobbiamo collocare si è un orizzonte di crescente competitività anche se alcuni Paesi
Che in qualche modo si faccia carico di questa fase di transizione ed insieme della competitività che si sta oramai gli affacciando a livello globale e che mette tutta l'industria europea nella necessità di confrontarsi con quella nordamericana e con quella giapponese
Vi è quindi l'esigenza di una politica industriale europea dobbiamo operare con più attenzione a questo livello
Non soltanto debbono a quel livello essere presenti le nostre grandi industrie
Quelle che operano nell'informatica nell'elettronica nell'auto
Ma anche le piccole e medie industrie che sono la parte più consistente e caratteristica del nostro sistema industriale avuto risultati positivi perché l'industria italiana e cresciuta in un contesto europeo
Ma dalla quale potrebbero incominciare ad avere anche delusioni impreviste e se non saranno aiutate a capire qual è la nuova condizione che si delinea è a
Sfruttare le opportunità e non soltanto accorre l i rischi ebbene quando facciamo questa riflessione io leggevo l'Economist di questa settimana
Ed economisti critica alcuni Paesi europei
Indicando in particolare l'Italia e la Francia
Critica perché essi sostiene questi Paesi
Nella politica europea portano avanti una politica che più di consociazione minute guardando l'Europa da Londra più interessati a forme di consociazione
Che non alla competizione come la cultura economica inglese
Ritiene debba essere proposta per la realtà europea
Ci sono quindi delle discussioni da approfondire stiamo attenti a non immaginare
Che discorsi che ci facciamo in queste occasioni e che riguardano il livello dello sviluppo italiano i problemi politici del nostro Paese siano già stati del tutto risolti e quindi sia così facile poi
Proiettarsi in quello che è il mercato europeo
Noi abbiamo questioni strutturali non voglio soffermarmi troppo su queste voglio soltanto ancora dire in questi mesi
L'esigenza di un competizione dal sistema Paese con gli altri sistemi e credo che dobbiamo riconoscere che questa riflessioni ci porta poi ad indicare qual è il particolare contributo che l'industria che esporta e quindi anche qui non tutta l'industria
Che l'industria che esporta deve reggere perché la sua efficienza deve confrontarsi con l'efficienza delle altre industrie a livello mondiale
Mentre i servizi la pubblica amministrazione una parte dell'industria fino ad oggi almeno lo saranno
Saranno più a rischio domani fino a doppione che poi si è scaricata sul sistema industriale che invece deve competere
In rendendo più difficile la sua organizzazione produttiva e la sua presenza sui mercati stranieri
E questa è una riflessione che dobbiamo accogliere come un grande contributo al dibattito che si sta svolgendo
Ma io credo che il sistema industriale debba riconoscere che qualche riflessione critica lo riguarda anche al suo interno
E quando si dicono queste cose non si vuole fare come dire una sorta di predica ai presenti permettetemi che dica non vorrei compiere l'errore del parroco che rimprovera i presenti per chi non c'è qui si eludono ma è la constatazione di una situazione il nostro sistema e meno internazionalizzato di altri sistemi industriali ha saputo utilizzare meno la lunga congiuntura positiva per qualificare i suoi prodotti renderli in questo modo più competitivi a livello internazionale ha una grande presenza della piccola impresa
Delle attività produttive di tipo tradizionali delle tecnologie collaudate ed ha una minore presenza delle tecnologie avanzate
E un sistema che certamente ha aumentato
Il suo investimento nella ricerca ma continua ad a vere vuote di risorse destinate alla ricerca lo sviluppo alle con i quali dobbiamo competere quindi
C'è uno sforzo che deve compiere anche il sistema industriale all'interno di quello più generale
Più impegnativo e certamente più difficile che deve compiere il sistema paese
E ci sono questi appuntamenti credo che dobbiamo andare a questi appuntamenti con la consapevolezza
Che attorno alla questione del costo del lavoro si svilupperanno inevitabilmente altri ragionamenti e il governo non potrà essere soltanto mediatore non avrebbe l'autorità di essere soltanto mediatore se non si assumesse anche sue specifiche
Responsabilità
Credo che a queste questioni delle specificare il che non deve aumentare in modo strutturale la pressione fiscale se è vero che c'è la questione degli oneri sociali e anche vero che è
Contraddittorio immaginare che si possa ridurre il debito pubblico assumendosi in questa situazione
Nuovi impegni a carico della spesa pubblica bisogna ora trovare delle soluzioni che risolvano questa contraddizioni che indica qual è
La importanza del problema che dobbiamo affronta perché altrimenti noi non riusciremmo a vincere la lotta contro l'inflazione che i un regime di cambi fissi ha come effetto immediato quello di ridurre quella politica dei redditi che da un lato riguarda i contratti e deve riguardare anche i contratti pubblici ripeto qui che non a caso il documento economico finanziario
Votato dal Governo e che deve in qualche modo rientrare poi gli atti successivi a partire dalla finanziaria
Dice che
I costi del lavoro della pubblica amministrazione dovranno dovranno crescere all'interno del tasso programmato di inflazione cosa che non è accaduta negli ultimi anni
Così come c'è l'impegno del governo ad affrontare la questione della riforma del regime pensionistico
E lo stesso ministro del lavoro che ha questa grande responsabilità detto negli ultimi giorni che se non si affronta sì onere insopportabili per il nostro sistema non soltanto per la sua capacità di competere ma anche per gli equilibri sociali interni al nostro paese quindi ci sono queste grandi questioni credo che dobbiamo affrontarle ognuno facendosi carico di una specifica responsabilità e so che a questo punto e mi avvio a conclusione emerge di nuovo il tema che ha qualificato a me pare tutte le assemblee della Confindustria che si svolgono in questa stagione il richiamo alle responsabilità del sistema politico e dei politici
Non vi è dubbio che noi chiediamo un clima di svolta che segnato a livello più generale
Si può discutere quale sia la ragione più profonda di questa vittoria una discussione che si sta svolgendo che di grande interesse che credo non si possa concludere con qualche battuta
Se il valore della democrazia o il capitalismo con la sua capacità di organizzare i fattori della produzione e di rispondere ai bisogni materiali dell'uomo
In sostanza dell'Occidente questi due valori storicamente si sono legate
è vero che
La società occidentale è una società democratica e caratterizzata dall'economia di mercato ed è
Rita derivanti comando ad una economia di mercato con tutte le difficoltà che ne conseguono con tutte le gran
Di tensioni che già si registrano nel Europa dell'est e nell'Unione Sovietica e quindi è una grande responsabilità che oltretutto noi dobbiamo accettare in una fase storica nella quale ce lo ricordavano ancora
E posizioni assunte ieri da autorità economiche finanziarie a livelli internazionali le risorse disponibili sono piuttosto limita e quindi le scelte sono più difficili debbono essere più rughe Rose più coerenti e che queste riflessioni portino danno quindi nella società occidentale passione credo che sia assolutamente logico dobbiamo discutere anche di questo dobbiamo fare quelle riforme che sono state indica dobbiamo partire certamente da quelle riforme che mettano
Il potere politico in condizioni è nel dovere di fare fronte alle sue responsabilità specifiche
Scelte più trasparenti come quelle sollecitate dal referendum di domenica maggiore stabilità dei governi come tutti i partiti ritengono invece rinvio realizzare ma poi non trovandosi d'accordo sulle regole concrete che lo permette queste senza esistono ma io credo che esista insieme a queste riforme quella di definire Program nicchie sempre meno coperti oramai da ragioni ideologiche o di schieramento corrispondano io problemi reali del nostro Paese
Io credo che sia un discorso rischioso quello che qualche volta si ascolta certe decisioni si dice alla vigilia delle elezioni non si possono assumere è è un ragionamento simile a quello di che hanno fatto coloro che ritenevano che gli elettori non avrebbero votato avrebbero preferito andare al mare se noi riteniamo amo che i partiti debbano assumersi più forti più precise responsabilità dobbiamo pensare
Pare che il loro elettorato sia in grado di capire queste scene che han atti definitivi e voglia invece capire qual è il prezzo giusto che si deve pagare per superare questa difficoltà è per guardare con più tranquillità al futuro del nostro Paese in un contesto europea questa credo sia l'operazione che si deve fare e questo operazione devono dare un contributo tutti poi certo riguarderà in modo specifico i partiti politici perché nel nostro ordinamento questa è la
Oro responsabilità questo ruolo che hanno se non lo assumono non hanno più una reale legittimazione ma penso che è un discorso che deve riguardare tutti nello sforzo di indicare are quando si discute insieme al legittimo interesse di parte
L'industria diamo la parola al ministro del Tesoro senatore Carlo
Caro
Le ragioni della mi
Presenza in questa assemblea sono due dapprima
Rendere omaggio a lei
In qualità di prezzo di presidente entrante
La seconda di rendere omaggio al dottor Montello
La sua qualità ad assumere responsabilità di gestione della Libera università
Degli studi internazionali
E questo atto dimostra l'importanza che l'organizzazione degli imprenditori italiani
Collega con il processo di formazione della classe dirigente
Queste università alcuni giorni or sono versava in difficoltà ebbi ad occuparmene incontrando la diffidenza di molti
Debbo esprimere gratitudine
All'ingegner Pininfarina per la fiducia che gli ha riposto in me mi auguro compito
Credo che di meraviglie reste
Gli infligge essi una predica
Sarà una predica prego
Lunedì scorso
Con il consenso del presidente del Consiglio
Ho depositato presso
La commissione della Comunità europea
Il documento di programmazione economica e finanziaria
I motivi di questo atto sono due
Sottoporre a verifica di esperti qualificati
Un documento
Nel quale si indicano obiettivi
Si indicono strumenti per raggiungerli
A presupposti dei calcoli dell'attendibilità dei presupposti
Della probabilità di raggiungimento degli obiettivi
La seconda intendiamo
Inserirci attivamente nel processo di sorveglianza multilaterale che di più in più caratterizzerà
Il passaggio dalla prima alla seconda fase della costruzione dell'unione economica e monetaria
In misura crescente di Stati dovranno rinunciare a porzioni della sovranità al fine di coordinare la propria
Io con quella degli altri stati membri nel quadro degli obiettivi comunque assistito non al primo posto
Fra questi
Intendo accennare a quelli concernenti la dimensione della spesa
Le azioni necessarie per contenere la dimensione della spesa
Innanzitutto
Qualche indicazione quantitativa sulla composizione della spesa
Trentuno punto sette per cento della spesa e spese di personale in servizio
Il quaranta punto due per cento della spesa
è costituita da trattamenti pensionistici
Categorie protette ed altre forme di intervento assistenziale
Il ventotto punto uno per cento della apistici se si rifiutasse di riconoscerlo che una politica di contenimento dello Spesal deve aggredire ciascuno di questi aggregati
Il partito non contribuisce certamente
Ad accrescere la probabilità la popolarità di chi lo propone
All'atto del giuramento del primo Governo Andreotti al quale ho avuto l'onore di partecipare
Interrogato dai giornalisti rispose
Sono una persona anziana
La mia carriera l'ho fatta posso affrontare la impopolarità
Credo che in non essere venuto meno in questo impegno lo attesta l'iniziativa assunta
Da un gruppo di parlamentari sessantasei
In attesa di essere cacciato seguite ero ad insistere sulla necessità di contenere la specie
Di personale
Di contenere la spesa pensionistica ed in particolar modo di orientare la riforma del sistema pensionistico in atto nel nostro Paese verso quelli esistenti nel resto d'Europa
Nell'accostare le responsabilità del reperimento dell'entrata alle decisioni di spesa
Il nostro sistema un sistema nel quale di più in più sia decentrata la spesa si è accentrata l'entrata si sono aumentati i trasferimenti
Se le proposte fossero accolte
La spesa regionale
Assumerebbe un ordine di grandezza corrispondente al sessantotto per cento dell'entrata tributaria questi ordini di grandezza indicano
Quanto siano profonde le trasformazioni che devono essere
Fatte nel nostro Paese
Sindaco
Carraro mi ha attribuito me
Di non avere nell'approvazione della legge
Roma Capitale
Solo col consapevole della necessità di destinare
All'accrescimento della ex del mondo civile non dobbiamo però dimenticare
Che la capitale nel nostro Paese
Non è amata
Non è amato
Per causa dei comportamenti della classe politica
Che sempre più mostra di aver perduto il contatto
Con i problemi nel
Componenti più gravi che li determinano e mostra di non destinare il necessario impegno alla loro soluzione vi ringrazio