Meeting di Rimini 2014 - "Educazione: dalla periferia al centro"

Che cos'è il cuore del meeting
Si fa fatica a certe volte con un qualche
Giornalista a spiegare
Che noi abbiamo un ordine di
Priorità diverso nella
Affronto dalla realtà e cure al centro di questo priorità c'è il tema dell'educazione quindi non è un caso che
In tutti questi anni abbiamo sempre ospitato i ministri dell'istruzione
Dell'università della ricerca in questo caso che ormai il Ministero unificato non per una formalità ma perché noi per noi il dialogo su questo tema è il cuore del meeting ed erano altre esperienze ricorro fin dei tempi del
Ministro Berlinguer non è un tema per noi questo è il tema più importante perché noi riteniamo
Che come si trasmette un'esperienza di qualunque tipo un'esperienza
A livello di famiglia visto di conoscenza imprenditoriale
Attraverso quel percorso che il percorso educativo che in un sistema
Sviluppato è anche un sistema di istruzione le due cose non sono contrapposte
Per noi il tema capitale umano richiamo educazione e viceversa
Allora è con immenso piacere che abbiamo tra di noi
Con noi il Ministro Stefania Giannini il Ministro dell'istruzione università della ricerca anche perché se mi permetto di fare uno osservazione un po'
Particolare
Una che distruzione se ne intende non è un ministro che è arrivato alla Ministero facendo altro come qualche volta succede non ci abbiamo dei politici posso fare altro lei eh
Come sapete era
Una Rettore e quindi una competente di questo argomento per cui con grande piacere che noi la vediamo a questo Ministero perché pensiamo che questo Ministero sia Ministero che chieda anche una competenza una capacità una conoscenza
Allora da questo punto di vista quello che le chiederemo oggi sarà di due tipi prima
Di
Allargare di di arrivare a dire come vede lei
Il fenomeno di cattivo dell'istruzione nella sua veste di ministro ma anche della sua veste di
Competente su questo perché non pensiamo che la questione sia innanzitutto tecnica sappiamo che siamo in un momento particolare si parla di riforma altro ma la prima cosa
Per la nostra esperienza proprio inquadrare la questione
Dal punto di vista di una visione umana e una visione che in questo meeting a al centro
Proprio l'uomo perché come abbiamo sentito dal discorso del Papa il tema periferie non è innanzitutto un punto in tema di luoghi mai innanzitutto di
Persone
Per questo abbiamo dato il titolo a questo incontro educazione dalla pari in ferie al centro cosa vuol dire vuol dire l'idea che l'educazione proprio un percorso attraverso cui
Si aiuto una persona diventare centro
Quindi la prima parte dell'incontro di oggi sarà un intervento del signor ministro che ci darà la sua visione di questo tema educazione istruzione
Dopo il suo intervento la seconda parte saranno tre domande invece che entrano più nel merito delle questioni che riguardano la scuola italiana da parte di alcuni degli attori di questo quindi darei la parola al ministro ringraziando innanzitutto la sua presenza
Vado quasi vedo
E sono vista grazie grazie al Presidente Vittadini per questa introduzione sintetica e molto efficace grazie al Presidente Guarnieri a tutto il
Per usi Simo staff e Tim organizzativo del meeting per un invito che vi dico subito è stato veramente molto gradito non solo per la
Funzione che questo appuntamento annuale a
Per il pensiero anche in campo educativo ma non solo nel nostro Paese a livello internazionale ma anche per il tema particolare che è stato scelto quest'anno
Che io ritengo essenziale per le nostre riflessioni e per i nostri impegni
Alla radice di questa scelta ho visto un motivo chiaro mi direte se sbaglio se ho intuito bene e cioè il riconoscimento che Papa Francesco adatto al tema delle periferie un tema vasto multiforme
Che
è stato indicato nella
Pentecoste se ricordo bene del due mila tredici da
Sua Santità come un tema il tema primario della Chiesa ma io direi non solo e direi non per caso
Si è parlato allora di periferie esistenziali guardate di di papà
Bergoglio si è detto subito una serie si sono dette subito una serie di cose che sono ovviamente oggettivamente vere e che colgono un primum nella storia della Chiesa e quindi
Nella storia dell'umanità
Il primo gesuita il primo Papa non europeo il primo latinoamericano
Il primo a chiamarsi Francesco questa un senso
Ma c'è un altro primum rilevantissimo a mio parere e non così sufficientemente conto
Vergogna non è nato e vissuto in un paesino della Lombardia OPA della Baviera
O del Veneto
Non ha fatto il vescovo in città più grandi come Milano come Monaco
Il Papa è un uomo della metropoli è un uomo della megalopoli come Buenos Aires
Una città cresciuta non con differenze abissali ma grazie a differenza abissale a quelle che hanno visto in una dialettica
Molto sofferta tangibile manifesta tra periferia e centro la cui Rizzi della forbice tra ricchi e poveri con ricchi che diventano sempre più ricchi e poveri che diventano sempre più poveri
E quando il Papa parla di periferia allora almeno nella mia lettura mi permette di presentarle a voi come premessa quanto dirò
Non bisogna pensare alla periferia di Rimini a quella di Bologna ma nemmeno a quella di Milano in cui le case dirada non magari con infrazioni estetiche talvolta anche vistosa e talvolta anche dolorose bisogna pensare ad un'altra periferia
Come ha detto il presidente Vittadini concetto più forte più crudo e più ampio un concetto che si compone di almeno due anni nello spazio e la società
In questo senso vi propongo questa breve lettura periferico direi che possa definirsi tutto ciò che c'è del centro lo supera esserne distanze
E in questo spazio che avanza perché di questo parliamo da uno spazio che avanza che sta al margine magico politico al-Majid della società al margine anche talvolta
Della
Umanità
Sta tutto ciò che stanno tutti e quindi tutto ciò che è estraneo I per i processi di decisione quelli che cambia nel mondo a quelli che danno l'agenda politica dal mondo occidentale
Ai Paesi cosiddetti emergenti insomma tutto ciò che innova è cambiata la corsa per gli idrocarburi in Asia
A
L'impetuoso talvolta drammatico sviluppo urbano dell'Asia estrema
In questo spazio che avanza ci sono gruppi sfavoriti sono gruppi sfavoriti che stanno lontano da chi decide e sono esclusi dalle decisioni svantaggiati dalle traiettorie di potere dalle traiettorie di cambiamento
Ecco i fatti di questi giorni dei barconi che affondano ogni giorno drammaticamente ma anche
Le grida di dolore che sentiamo venire dall'Iraq
Mi veniva in mente che tre anni fa sono stata in Kurdistan iracheno ad Erbil insorse
Uno di voi ha fatto questa esperienza mai nella vita la cittadella capitale di quella regione ed ero lì da Rettore dell'Università per stranieri è responsabile di una parte delle
Attività di internazionalizzazione del Paese
Perché il Governo iracheno aveva stanziato cento milioni di dollari in quell'anno
Parlo del due mila dieci
Per lo sta già pronte dei loro studenti cioè per dare
Agli studenti Raccagni solo curdi ma di tutto il Paese un'opportunità
Di un altro modello educativo e c'era un'opportunità anche per l'Italia per lo meno a me sembrava che così fosse e poi le cose non sono andate esattamente in quella direzione
Ecco io credo allora che per calmare
La nostra
Nostro disagio almeno il mio cioè
Non solo per il ricordo di esperienze personali di fronte ai fatti iracheni di fronte alle grida
Delle vittime di poco rami Nigeria molte altre cose che si potrebbe cioè si potrebbero citare c'è molto che possiamo fare non sono mandando
Mandando aiuti mandando qualche volta anche aiuti militari come necessario che avvenga ma utilizzando uno strumento che dobbiamo recuperare anche nel suo forte valore culturale e diplomatico
Cioè la nostra cultura la cultura italiana e il modello educativo italiano per rendere
Un
Una
Chance per dare un'opportunità e per rispondere alla grande domanda d'Italia che cresce nel mondo questo guardate è uno strumento assolutamente semplice
Non facile da applicare in alcuni contesti ma semplice da progettare e può diventare uno strumento di diplomazia culturale che salva molte vite che dà delle opportunità diverse e io direi in quest'area mediterranea che
Mettendo insieme questo contesto a molti altri pezzetti incendiati nel mondo proprio stesso papà Bergoglio ha definito qualche giorno fa ritorno dalla Corea una terza guerra mondiale a tappe se non ho letto male
Ecco in questo contesto pensate all'impatto di un piano straordinario che consente a centinaia di giovani algerini siriani
Tunisini libici
Iraq enni
Di venire in Italia studiare di poter Kuntz inficiare un percorso di stabilizzazione di rapporti e quindi ti confronti educativo di confronto culturale con il nostro Paese
Io credo che creeremmo un legame solido tra noi e quelle future classi dirigenti daremo un grande contributo alla pace la sicurezza di tutta la regione
Però questo
è un contesto internazionale che dobbiamo guardare con attenzione ma che non ci può e non ci deve distogliere dall'attenzione per la
Della nostra società italiana
In cui la crisi mi pare che ci ha imposto una lezione molto a mare
Anche in casa nostra perché i confini di una nuova periferia sociale sono fluidi sono sempre più fluidi
E chi sembrava stabile al centro adesso si sta spostando talvolta rapidamente talvolta imprevedibilmente verso la periferia e un disagio
Nuovi poveri italiani urbani
Generati dagli ultimi soprattutto degli ultimi cinque anni di crisi famiglia in coda alla Caritas che prima potevamo collocare nell'atto sono mie sociologiche e la cosiddetta Italia borghese
I
Vogliamo dirlo non sono i giovani ma i cinquantenni che perdono il lavoro e faticano a ritrovarli e quindi si troverà in una situazione di marginalità apparentemente recuperabile io non vi ricordo i numeri li conoscete molto bene non stammi ora riportare statistica
Ma
Forse
La preoccupazione maggiore nel mio ruolo attuale in generale in questa sede va a voi cari ragazzi ce ne ce ne sono soprattutto nella parte mi sembra finale della sala
Molto citati
I giovani molte citati un po'meno ascoltati nei centri che contano perché
Potrei dire
Rappresentate la generazioni più istruita immobile
E quindi potenzialmente più forte della storia d'Italia pure è una generazione che molto spesso ha subito dopo gli studi o anche prima di poterli completare si trova immagini
E si trova in margine in quella sofferta alternanza tra disoccupazione e sotto occupazione che a spregio del primo articolo di
Della nostra Costituzione vi rende direi cittadini a metà questo non possiamo permettercelo Presidente questo il tema da cui noi dobbiamo partire e su cui dobbiamo insieme costruire un percorso di vero cambiamento
E allora siamo al cuore
Direi significativo semantico del concetto di periferia quello inteso da papà Bergoglio se la riflessione come intendo parte da lì cioè la periferia del Ministero del peccato del dolore dell'ignoranza dell'assenza di fede del di ogni forma di miseria di disperazione e io non credo che in quella Pentecoste dell'anno scorso il papà perché essa alla Chiesa
Di
Farsi cura di una soluzione applicativa di direi di una mera gestione delle distanze dei drammi sociali quello a cui peraltro l'articolo tre della nostra Costituzione
Provvede immaginando la rimozione di questi ostacoli
Io credo che il Papa ci abbia chiesto di più e non l'abbia chiesto solo alla Chiesa e alla comunità dei credenti ma l'avete visto tutta la società
Specialmente alle istituzioni specialmente a chi ha responsabilità politiche
E allora io credo che ci abbia chiesto di conoscere queste periferie di uscire da un'autoreferenzialità
Parlo anche chi fa il mio mestiere professori
Intellettuali
Talvolta anche di ricercatori
C'è anche un po'care dobbiamo ammetterlo
E di riconoscere in queste periferie quel futuro impotenza in cui si annida la fame latente di progresso e la voglia di affermazione la voglia di scoperta la voglia di partecipazione di magico azione
Badate c'è stato uno spunto molto bello che mi ha dato ci hanno dato da grande architetto quale Renzo Piano qualche se qualche mese fa ormai che neanche stimolato a offrire quella traccia né
Il tema di maturità nel ricorderete di quest'anno
L'idea in quel caso applicata al contesto urbano che le periferie sono la città del futuro dice Piano non foto geni che sicuramente non sempre esteticamente
Belle anzi spesso dormitori deserti ma ricche di umanità
E quindi io aggiungo mi permetto piene di energia un'energia che potrà avere valenza positiva o negativa un segno più un segno meno a seconda di quello che saremo in grado di fare quello che
Saremo in grado di proporre a queste periferie
Ed ecco che
Spetta a noi ed ecco che spetta alla scuola
Spetta alla scuola fondamentalmente come istituzione come esperienza
Direttamente interpellata dalle parole
Il Papa Francesco invocata nella visione nella lettura visionaria dello spazio urbano di Renzo Piano spetta alla scuola secondo me di fare la sua parte anche in Italia
Mi rifaccio
Presidente a don Milani
Per spiegarmi alcune delle idee fondamentali sulla scuola che stiamo per proporre e che costituiscono un po'l'ossatura del progetto educativo di questo Governo
Non Milani lo ricorderete quando racconta del mestiere dell'insegnante
E io vorrei aggiungere dell'insegnante maestro ci dice che chi insegna aiuta a fare emergere dal profondo dell'animo di ogni ragazzo
Una visione una volontà di trasformazione di un'assenza in desiderio vi cito proprio questo brevissimo brevissime righe le sue parole ragazze nostro superiore perché decreterà domani leggi migliori delle nostre
E allora il maestro il maestro quando può deve essere profeta
E deve scorgere scrutare i segni dei tempi indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che loro vedranno domani e che noi oggi vediamo confusamente che non riusciamo
A discernere veramente
Ecco allora arrivo al dunque il nostro compito il mio compito
Nel ripensare il ruolo gli strumenti i metodi della scuola italiana e di andare a cercare quella verità figlia del tempo che si affaccia
Dentro le situazioni concrete quella che farsi
Che l'affetto di una famiglia che mette i propri bambini in mano
Agli insegnanti ogni giorno
Abbia una sua remunerazione alla fine ma io la vedo in questi termini cioè che alla famiglia venga restituita una persona matura
Abilitata alla conoscenza del mondo c'è pronta con quegli strumenti di coscienza ad affrontare latita queste il ruolo fondamentale dell'educazione
Questo al di là poi dei singoli strumenti che noi dobbiamo certamente concepire progettare perché questo scopo educativo venga raggiunto è il ruolo fondamentale che l'educazione
E non è un compito facile perché
Posso dirlo molto liberamente mi autorizza vado
Guardate lamentarsi del populismo
Che è un'abitudine molto molto diffusa non solo in Italia perché il populismo non esso
Nostra tipicità
Secondo me è come criticare il virus dell'influenza e sperare immaginare che
Un bell'editoriale intimi rischia l'influenza magari se la penna e durata e autorevole meglio perché l'influenza si spaventa di più invece no
Per curare l'influenza o prevenire la meglio ci vuole una vita sana si deve fare sport una dieta ricca equilibrata
E ci si deve vaccinare e allora nello stesso modo e allora nello stesso modo il vaccino contro il semplicissimi e contro una lettura sbiadita e non autentica della della realtà e quindi della vita
è una scuola sana e la buona scuola e quella buona scuola su cui noi dobbiamo tornare a pensare a progettare e a investire
E si tratta di una missione che la nostra scuola posso dirlo anche qui con molta
Sincerità qualche volta tradito
Non sempre nella storia del Paese ma qualche volta l'ha tradita ma da cui
Lo ammettiamo con orgoglio si guardiamo le cose con oggettività non ha mai mai divorziato
E questa scuola lo sappiamo tutti non nasce in periferia e non nasce come servizio sociale nasce come privilegio nasce come privilegio per la preparazione delle élite della Società europea ma poi ben presto
Ben presto si diffonde abbassa i costi cambia missione nel corso della storia
E diventa quello che oggi non è più fino in fondo diventa quell'ascensore sociale diventa quello strumento fondamentale per uscire dalla cultura dell'onore immobile dovuto al sovrano
Mi veniva in mente io vengo da Luca che nella mia città nel mille quattrocento quaranta quarantasei non mi ricordo esattamente l'anno è stata fondata la prima scuola comunale
Quella di San Marco
E da lì se partiamo da lì se vogliamo prendere questo valore simbolico e sta data come punto simbolico
Generazioni e generazioni hanno costruito un percorso fatto di molte culture anche di ispirazioni politicamente antagoniste e cioè l'idea di una scuola che non è al servizio delle élites ma è la scuola di tutti
La scuola di tutti e non voi cari amici dobbiamo ripartire da questa idea
Dobbiamo aggiornarla dobbiamo integrarla dobbiamo correggerla in tutto ciò che è venuto meno ma dobbiamo ripartire dall'idea di una scuola di tutti che assolve ha una funzione educativa fondamentale
Io credo che questa sia una scuola che non stanno i salotti anche qui posso dirlo
Con franchezza non deve stare nei salotti è una scuola che va in periferia conosce la periferia
è una scuola che sarà messa molto bene che avere un compagno di banco come compagno di banco ragazzo disabile un ragazzo che ha dei conti dei problemi
E poche pure è figlio di qualcuno che è scappato i rapporti corso
A piedi Zahra per fuggire una condizione di vita disperata e senza scampo è forse un'esperienza che arricchisce di più di tanti altri strumenti per arrivare
Ad essere quella persona abilitata alla conoscenza del mondo che la scuola di riprodurre
E allora
Questa scuola cui penso
La scuola repubblicana nel senso di quell'articolo tre della Costituzione che citavo prima ve lo ricordate credo di sì organizzata dallo Stato
Ho dall'iniziativa privata e valutata e misurata per come si colloca davanti all'ultimo e all'ultimo apre o una via di scampo o una chance per emergere grazie le sue qualità
Questa è la scuola che deve essere
Il nostro obiettivo e permettetemi di dire con altrettanta franchezza questa è la scuola che deve garantire anche nel nostro Paese una libertà di scelta educativa che non è stata ancora garantita da
Nessuno
Noi abbiamo
Noi abbiamo una legge
Una legge del due mila quindi quattordici anni sono un periodo lungo direi sufficientemente lungo per ripensare né l'efficacia e l'applicabilità
E questa legge dobbiamo finalmente applicarla ma non applicarla per rispondere a un mondo piuttosto che un altro mondo applicarla perché la missione è quella che diceva prima di un sistema integrato che deve rispondere a una missione educativa globale
E anche qui posso dirlo con molta chiarezza il tema del
Per il finanziamento alle paritarie
è stato sinora inquadrato in questo modo vedete se vi riconoscete ho preteso ho concesso può apparentemente concesso ho negato o negoziato
E sempre in una logica che disegnare confini tra gli amici della famiglia
E gli amici dello Stato io credo che invece
Guardiamoci intorno e perdiamoci intorno guardando oltre l'orizzonte nazionale ma anche dentro la società nostra come dicevo prima
E questa è una crisi drammatica non solo per tutto ciò che sappiamo e talvolta viviamo ma anche perché ci mette a nudo la situazione reale e la situazione reale la potrei concentrare in questa
Semplice definizione
La famiglia se non vuole affondare ha bisogno dello Stato ma lo Stato se non vuole affida affondare ha bisogno della famiglia queste la riconciliazione
Di una di un'apparente e risolvibile dicotomia che anche sul tema educativo va risolta finalmente in maniera equilibrata
Io credo che chi guida questo Ministero guardate
Come dicevo ICI Berlinguer che l'abitato per anni molto prima di me con grande efficacia
Delinque che l'autore
Della legge due mila
Un modo gigantesco fatta di questi tre pilastri scuola università e ricerca
Ecco conosce bene deve conoscere bene ringrazio il presidente Vittadini perché mi ha attribuito
Forse immeritatamente
Un'esperienza no competenze dovrò dimostrarle I fatti i fatti
Di una realtà che è una realtà che conosce anche le realtà estreme conosce anche quello che avviene fuori dal palazzo fuori dal contesto Romano guardate sono stata tra gli altri
Bay
Incontri che ho avuto occasione
Di vivere in questi mesi nel quartiere di Catania che si chiama Librino se non sbaglio
E lì ho toccato con mano l'impegno silenziose incessante di insegnanti di dirigenti scolastici che tutti i giorni fanno quello che direi senza infingimenti è un corpo a corpo contro la criminalità
è una capacità
Di impegnarsi in prima persona per strappare a un futuro potenzialmente di sfruttamento mafioso i ragazzi era che le ragazze che scrisse studiano in questa scuola
E allora come si misura
Parlerò subito di valutazione di merito ma vi dico subito come si misura il successo educativo nell'istituto comprensivo di Librino quali sono i parametri quali sono gli indicatori
Vi dico qual è la mia visione io credo che si misuri questo è successo quando le previsioni di questi ragazzini cambiano svoltano
Quando invece che immaginarsi un domani da boss
Prevedono un domani da carcerato
Prevedono un domani via carcerati allora in quel contesto hanno la possibilità
Di cogliere
Come vogliamo definirla
Ha mai state della legge la primazia dell'etica di una vita che è diversa da quella che nel quartiere viene presentata come modello forse sì
Ed è una Maestà che non si esaurisce però in se stessa e non si esaurisce in se stessa perché a Librino come in altri contesti di periferia estrema io ho avuto la mobile possibilità in questi mesi e non solo di verificare
Che ci sono anche altre realtà che danno un contributo fondamentale non sente collocati in periferia
Chiudo qui l'amico di freddi e penso alla piazza di mestiere a Torino insomma non è proprio periferica ma che fa
E
C'è anche c'era anche la carta ve bravo touche c'era anche a Cattaneo ho visitato quella non me ne volere di Torino
E lì c'è un'altra mai Stacche la maestà dell'altro e quella dell'ultimo che viene fuori come elemento determinante di quel corso
E allora io penso che
Noi cari amici siamo un po'abituati
A sentirci rimproverare da
Giornalisti fili di giornalisti cattedratici fili diceva cattedratici
Finanziare i fili linea finanziari privilegiati i fili di privilegiati la metterei sinteticamente così di avere una scuola che non è abbastanza selettiva e che non punta fino in fondo e determinata mentalmente
Io sono una convinta Salus sostenitrice della cultura del merito contro le tante retoriche nel merito
Però di merito
Perdonatemi la pignoleria etimologicamente si deve intendere
La vera accezione la prima eccezione quella dell'azione da cui può derivare premio o castigo
E che è di per sé sostanza della scuola meno credevano prima giornalisti ma in questo provvedimento per la scuola del ventinove ci sarà la
La voce in merito ma non è una voce che si scrive in un provvedimento di legge è l'insieme la visione
Che mette la valutazione che mette una serie di elementi
Ancora estranei incerti i sensi alla scuola italiana al centro
E permettetemi un briciolo di anche
Resoconto del lavoro fatto in questi mesi da questo Governo su questi temi non è forse un caso che nel due mila quindici tutte le scuole italiane pubblicheranno la loro valutazione il loro rapporto di valutazione
Perché da lì siamo partiti e su questo continueremo a procedere con molta determinazione
Però di Marini ce ne sono due sono tutti e due contenuti nella radice perdonate ancora la pedanteria linguistica del verbo Greco Benizio mai
Un merito a quello che distingue per capacità anche di istruito da chirurgo ed è giusto che la DIA chirurgo sola lui per carità
L'altro merito io lo definirei Presidente esclusivista ed è un merito che indica invece un prezzo e da un una parte e da un pezzo a qualcuno e non a tutti
Ecco noi dobbiamo stare molto attenti perché se la società e il sistema educativo dovesse confondere tra queste due dimensioni o non produrrà più chirurghi
Oppure non profit non produrrà più non genera più quell'umanità quel complesso di elementi che fanno veramente parte di un progetto educativo completo quindi questa e la visione di fondo che sta
Alla base delle
Delle considerazioni più tecniche che vi illustro subito
Ed è anche la testimonianza che ha avuto il grande onore la grande mozione
E portare a
A
A San Pietro davanti al Papa per coglie il dieci di maggio quando c'è stato quel grande raduno della scuola testimonianza di ventidue mila cinquecento scuole diciotto milioni di studenti di bambini
E la testimonianza io direi di un mondo su cui questo Governo ha deciso con determinazione forse la prima volta almeno dopo tanti decenni di investire con molta precisione
Ecco vengo a descrivervi le cose che stiamo pensando che stiamo realizzando e che vorremmo che diventassero veramente il nuovo capitolo del pianeta educativo italiano
Le date sono abbastanza chiare mi sembra
Si stanno traducendo con rapidità e con l'emergenza che questo contesto di crisi si chiede
Nei provvedimenti un po'già assunti quelli sull'edilizia scolastica per esempio
è un po'da assumere quelli sulla da definire così importante infrastruttura umana immateriale che costituisce
Il nucleo fondante della scuola e su cui abbiamo lavorato per molti mesi
Silenziosi perché c'è anche un lavoro da formiche che talvolta sui giornali non compare per fortuna aggiungo ma con uno staff molto molto composito al Ministero in contatto diretto con il Presidente del Consiglio
E che ha ammesso al centro alcuni punti molto precisi la governance
Il personale i contenuti e metodi di insegnamento l'autonomia degli istituti
Questi sono capitoli importanti sono capitoli su cui c'è necessità di riflettere cesto necessità all'interno di una visione che ho cercato di riassumere lì di dare delle risposte adeguata
Qual è un sistema educativo di cui
Il nostro Paese ha bisogno riassumo proprio per punti molto essenziali
Un sistema educativo che potenzia il diritto allo studio delle questioni che ho citato prima ma che restituisca al tempo stesso professionalità gli insegnanti consentendo loro l'aggiornamento e la formazione
In maniera strutturale e non occasionale
Che curi definitivamente la piaga del precariato possiamo dirlo che scuri de Fini attivamente la piaga del precariato
E che adegui le competenze dei nostri studenti alle condizioni
Puntate culturalmente e socialmente a livello nazionale e internazionale
E questo è
L'unico modo per mettere in moto riscatto sociale in cui tutto questo Paese ha bisogno guardate non solo per non restare l'ultimo nelle classifiche dell'OCSE che per carità ci premono mai
Direi più drammaticamente per non restare l'ultimo nel corso della storia che forse ci deve prendere ancora di più
E allora per fare questo cosa serve intanto un confronto a viso aperto misurato sul fatto che esistano dei problemi oggi che non si risolvono entro il mese ma che hanno dei tempi di possibile soluzione
Perché se ho fatto i beni conti chi nasce oggi va a scuola il due mila diciotto e lo dico ai miei colleghi professori farà il dottorato se lo farà nel due mila trentotto questi sono i tempi della scuola
Nasce oggi vascolare diciotto fa il dottorato nel trentotto quindi questi provvedimenti signori noi dobbiamo maturare lì con tanto lavoro di dettaglio mi permetto con tanta competenza anche tecnica non individuale e ci mancherebbe
Ma di squadra e all'interno di una visione perché da quella visione e da come noi oggi costruiamo l'architettura del nostro modello educativo che dipenderanno le condizioni del Paese
Tra
Diciotto
Oggi diciotto e trentotto vent'anni
E allora vengo a descrivervi alcuni punti
Kocijančič
A
Una cosa importante su tutto questo serve anche oltre al confronto avvisa aperto una mobilitazione di tutta la società italiana badate sulla scuola non si possono fare discorsi
Dentro posso dirlo con tutto il rispetto e anche la gratitudine perché ci accoglie talvolta per fare informazione buona
I talk show televisivi non il mondo della scuola vada discusso
Va discusso capillarmente con le famiglie con gli insegnanti con abbiamo fatto i conti otto milioni sono i bambini
Poi aggiungo e professori universitari e gli studenti universitari che naturalmente non sono accessori perché la filiera dell'istruzione è unica
E arriviamo a dieci milioni di persone e arriviamo alle famiglie di queste dieci milioni di persone che ci sono quindi due terzi la società italiana e allora questo è una mobilitazione che non intendiamo fare che dobbiamo fare costumi interrogati con tempi adeguati
Alcuni mesi non Presidente non più di questa norma alcuni mesi saranno necessari e credo che il mondo del meeting debba e possa dare posso fare un appello contributo molto importanti molto importanti
Quali sono allora i punti su cui abbiamo cominciato a riflettere con una certa maggiore attenzione di dettaglio i contenuti perché la scuola trasmette dottrina trasmette mettere trasmette contenuti
E io credo che qui
Di nuovo don Milani emiliane in aiuto per far capire come
La crisi di altre Bettiza Sezione a cui pensava lui sessanta anni fa a Barbiana ha in mente in un modo molto diverso mutatis mutandis la stiamo vivendo di nuovo oggi in Italia Firenze a Milano ma anche a Catania
Diceva don Milani non faremo nulla e non potremo far nulla per il prossimo finché non sapremo comunicare
Perciò le lingue sono le lingue sono come numero di ore la materia principale vorremmo che tutti i poveri del mondo studiassero le lingue per intendersi per potersi intendere collegare
E così non ci sarebbero più oppressori patrie o guerre
Beh forse
Forse è un po'radicale come fissione decisamente radicale però la sfida che pone il Don Milani dell'alfabetizzazione negli anni Sessanta è la sfida che abbiamo oggi con modifiche che vi dico subito perché l'Italia
La vive di nuovo questa condizione non conosciamo a sufficienza l'italiano e le sue origini in un in una
In una società in cui posso dire anche i mercati sono conversazioni in cui c'è bisogno di capirsi di parlare
E di condividere saperi e conoscenza non conosciamo i linguaggi matematici non era in cui
Siamo sostanzialmente sommersi dei dati nella loro applicazione governa
Quella che
Si definisce la catena del valore non conosciamo le lingue straniere e questa è una
Vecchia preoccupazione ma permettetemi di aggiornarla perché è importantissima e fa veramente messe in un programma risolutivo e definitivo
E non conosciamo nemmeno i linguaggi i nuovi linguaggi associati alla rete digitale in un'era in cui le architetture G digitali gestiscano il TAR gestisco le stalle e talvolta occorre Ernano completamente governano le nostre vite
Quotidiane senza che magari
Ce ne rendiamo sempre Conte quindi senza una possibilità di replica utile reciprocità
Quindi
Il futuro del Paese passa da una scelta politica e da una responsabilità culturale molto precisa mettere la priorità della nuova al fine di alfabetizzazione che la scuola italiana deve tra metta smettere tra le priorità del capitolo scuole
Ci vogliono soldi al signor
Perché non lo sappiamo sono operazioni che hanno
Necessita di essere
Frutto disinvestimento ma io su questo mi aspetto lo dico con molta
Esplicita serenità anche un contributo
Della società come si dice
La consultazione serve anche a questa serve a far capire che
Certi investimenti anche da capitale privato possano affluire per questo tipo di iniziative
Però tutto questo che ho detto avviene in classe nella cornice della programmazione didattica io credo che l'obiettivo della scuola oggi debba essere un obiettivo più ambizioso che travalica i confini della classe che travalica la didattica dirette
Io credo che una buona scuola la buona scuola debba andare in soccorso di una società che ha un dramma guardate lo dovessi mettere nell'elenco delle emergenze un dramma fondamentale che è quello dell'occupazione
Cioè il dramma di un lavoro che manca
E che se c'è quando c'è qualche volta si chiama in un altro modo
Anche nel mondo della scuola italiana
E allora restituire dignità al lavoro vi ricordate quel bel programma delle Nazioni Unite di qualche anno fa del cosiddette Thyssen to work il lavoro decente cioè la dignità della dimensione del lavoro per la persone per la società
è un altro obiettivo indiretto forse ma prioritario per una buona scuola
E su questo io credo che
Ci sono due capitoli fondamentali precisi la formazione professionale e tecnica sono la base sono
La la come dire la premessa perché si possa avere
Risorse umane qualificate che possano occupa occupare posti di lavoro qualificati che quindi possano contribuire alla risoluzione di questa grande europeo
In Italia qui qualche numero che lo trovo anche se li conoscerete oggi abbiamo settecento mila ragazzi tra i quindici e ventiquattro anni disoccupati
E quattro milioni e mezzo prossimo tanto purtroppo son cifre che crescono
Ahimè
Di anno in anno alla il dato dell'anno scorso quasi quattro milioni e mezzo il PIL formosi ragazzi NET
Che non studiano
Non lavorano e non ci sono in alcun percorso di formazione e questo è il frutto in ampia misura
Di una dispersione scolastica che sfiora il diciotto per cento ora guardate questo contesto che non possiamo ignorarlo quando pensiamo alla divisione architettonica della scuola italiana di una buona scuola italiana noi non possiamo ignorarlo
E allora significa che per non perdere tutti questi ragazzi veramente troppi demotivati direi quasi
Quei ragazzi che la scuola non riesce a tenere con sé anche talvolta nelle periferie estreme di cui parlavo
Si devono fare delle scelte precise
Io vedo due strade da percorrere due molto precise una è ovvia e in parte già intrapresa ma da potenziare
E quell'alternanza scuola lavoro che oggi riguarda
Il nove per cento degli studenti italiani ecco a questo nove per cento che va in una nicchia di impresa è
Chi rappresenta un meno dell'uno per cento delle imprese nazionali questi sono i numeri non vogliamo e dobbiamo rispondere con un piano nazionale che riguardi tutti gli studenti
Tutti gli studenti che
Hanno un percorso di scuola secondaria di secondo grado perché questo significa
Immaginare subito prima dello sbocco nella vita reale e la vita lavorativa un'esperienza che non è solo tecnica non è solo di applicazione delle conoscenze teoriche ma è anche un'esperienza
Di nuovo lasciatemi usare questo aggettivo
Importante potente umana che prepara la persona al nuovo scenario
E noi vorremmo immaginare interventi molto differenziati a seconda delle esigenze dei ragazzi ma anche a seconda delle esigenze dei diversi contesti professionali aziende o istituzioni
E la finalità però guardate comuni cioè avvicinarsi alla costruzione di una via italiana al modello duale voi sapete che la Germania al di là di tanti punti che ci distinguono
In vario modo da quel Paese ha risolto ampiamente il tema dell'occupazione grazie alla formazione per professionale concentrata nelle facoltà sulle e a un cosiddetto sistema duale che
Funziona e che sono trent'anni che funziona in quel Paese allora questa è un modello che noi
Naturalmente contestualizzato alla nostra realtà dobbiamo con determinazione seguire
Io vedo un punto qui importante su cui
Chiamo anche se posso da questa platea
Molto
Molto visibile
Appello faccio un appello agli imprenditori faccio un appello al mondo delle aziende al mondo della produttività italiana i laboratori signori laboratori sono stati il pilastro
E il sostegno della rivoluzione industriale del Novecento nei dobbiamo aggiornarli nostri laboratori dobbiamo rimetterli al centro dell'educazione professionale ma far sì che non siano dei permettetemi ne ho visti alcuni in qualche scuola girando quella per il Paese
Dei dai frammenti museali in cui si lavora con strumenti che funzionavano trent'anni fa nel mondo aziendale dobbiamo dare quella
Possibilità di lavorare con materiali digitali di stampare in tre D di utilizzare l'altra insomma tutte cose che molti di voi conoscono molto bene ma che devono rientrare in un piano strutturato
E allora forse se riusciamo a fare questo
Oltre a contribuire al dramma del lavoro che non c'è o che si chiama in altro modo potevano
Pensare che il made in Italy il cosiddetto made in Italy adirati uno slogan bello ancora molto efficace sia leadership del presente e del futuro
Per il nostro Paese
Ma c'è un'altra strada sulle cara mette cara credo molti di voi credo che sia una strada doverosa
E
Per quanto ovvia in esplorata finora cioè il ricongiungimento di due pilastri che il modello educativo la cultura e l'istruzione che sono stati interamente intesi progettati separatamente
Io credo che sia naturale per un Paese che ha dato il monte Rinascimento non so come la vedete voi no credo che sia veramente molto innaturale
Io credo che la cultura e l'istruzione in una integrazione che è necessaria per alimentare l'economia reale soprattutto in un Paese che ha il settanta per cento è qualcosa in più del patrimonio tangibile come beni culturali esistenti
Ecco questi due elementi siano parte integrante dello sviluppo umano e civile di ciascun cittadino siano il motore di un recupero e di uno sviluppo futuro
Abbiamo cominciato con Dario Franceschini con un protocollo di intesa che sta dando già azioni concrete delle ricordo che sono anche
Le prospettive e le linee di sviluppo dei futuri provvedimenti l'insegnamento della storia dell'arte che sarà potenziata era Force
Tatani curricola liceali e degli istituti turistici tecnici turistici
Della musica lasciatemi dire che nella terra di Verdi Puccini
è abbastanza sconcertante che la musica sia un'esperienza occasionale di bambini talvolta più fortunati di altri bambini la musica deve essere una componente curricolari fin dalla scuola primaria strutturata e non lasciata
Ai margini del pacchetto educativo
Fino alle competenze tecniche in questo campo che riguardano il restauro la valorizzazione
E
La
Conservazione
Degli
Beni culturali stessi
Io credo che l'Italia eh
Credo che
Non credo che sia eh di fatto
Capitale del patrimonio tangibile
Mondiale ma deve rimanere uno che deve rafforzare questo ruolo anche in virtù del patrimonio intangibile cioè di quelle intelligenze guardo qui
Il Rettore Dionigi dell'Università di Bologna dell'Alma Mater di quelle intelligenze che nelle nostre università
Hanno la possibilità di sperimentare percorsi ancora molto autorevoli campo umanistico e non solo ma che poi non trovano molto spesso
Il il possibile sbocco occupazionale questo è un divario che va assolutamente ricongiunti
Penso per esempio a ed è questa qui stiamo pensando a un modello come quello francese in cui l'Umbria per fare un esempio ha una grande scuola di specializzazione collegata al museo mi spiegate perché gli Uffizi
O gli scavi di Pompei non devono poter avere una stessa struttura di questo genere che si specializza le competenze teoriche e accademiche ma le applica immediatamente
Ad una pratica museale o di scavo c'è un qualche motivo no c'è una separazione come dicevo all'origine
Tra cultura e istruzione c'è l'assegnazione amministri diverte cioè l'assegnazione a percorsi politici anche diversi
Il risultato e questo divario ormai inaccettabile
Cari amici io credo che
Tutte le azioni che il Governo ha in mente su cui stiamo lavorando come dicevo operosa mente da mesi e che a giorni potrei dire ad horas quasi ormai saranno presentate nel dettaglio
Dal Presidente del Consiglio e pelle
Dal Governo in un'occasione ufficiale
Io credo che potranno essere tutte
Sicuramente con fatica con impegno ma tutte realizzate ad una condizione se è solo se
E centinaia di migliaia di
Operatori fondamentali quelle che sono io direi il sistema nervoso centrale della scuola italiana cioè gli insegnanti potranno essere i nostri alleati
In questa operazione cioè se potrà esserci un coinvolgimento diretto sui valori e sugli strumenti che stiamo lavorando
E non solo gli insegnanti di ruolo guardate non sono Rizzi ovviamente gli insegnanti di ruolo parlo dello stato attuale ma anche tutti quelli che continuano a fare quello che
Senza retorica definirei lavoro più nobile del mondo ma che in Italia molto spesso si chiama in un altro modo gare GIS TSA Sissa
Concorsone due mila dodici idonei comunque c'è potrei continuare per alcuni minuti ecco questo questo panorama noi dobbiamo ricondurlo ad una funzione unitaria vera
E questa alleanza parte dalla stipula di un nuovo patto per la scuola italiana primo insegnamento deve tornare ad essere una professione è un lavoro bello qualificato e appassionante ciò significa che i nostri insegnanti devono poter crescere professionalmente andare in classe con competenze adeguate grazie a formazione aggiornamento che siano dentro i
Criteri della loro professione quindi lo dico con le parole tecniche dentro Civis criteri contrattuali perché l'Italia è l'unico Paese avanzato che non prevede la formazione all'interno del percorso dell'insegnamento
Il però significa anche affrontare un altro tema molto scabroso il tema del precariato
Io credo che
Tutte le scelte miopi che sono state protratte per decenni hanno portato a uno spezzettamento di
Tanti mondi quelli che ho citato prima
Ruolo contro con corso-concorso crea contro graduatorie che sostanzialmente
Non hanno fatto vincere nessuno io non so chi abbia guadagnato in questa giungla contrattuali sicuramente la scuola perso queste un dispaccio è un dato oggettivo credo incontrovertibile
E quindi questo è un tema che va affrontato e va affrontato con una soluzione vera e definitivo
Secondo
Io penso che si debba anche ripensare con uno sguardo aperto a nuove soluzioni a quello che succede anche in altri Paesi
Ah reclutamento e alla progressione in carriera perché questi sono altri due elementi che non possono rimanere tattici
All'interno
Che dire
Di un rapporto diretto proporzionale ed esclusivo tra l'avanzamento in carriera e l'invecchiamento mi sembra che sia ancora è così no dire che sia così non so se qui c'è qualcuno che fa l'insegnante ma penso di sì statisticamente
Penso di sì è possibile è probabile che ci sia
Ecco allora vi chiedo è ancora uno strumento attuale e ancora l'unico vero strumento per far migliorare la scuola italiana o si possono e si debbono pensare
Strumenti diversi anche di incremento stipendiale anche di miglioramento professionale
Io credo che sia l'insegnante che i presìdi non abbiano paura di essere valutati per ciò che sono per quello che danno alle famiglie per quello che danno agli studenti
Mi sbaglio penso di no c'è un processo una procedura di valutazione però che va messa a sistema ripeto nel due mila quindici le scuole italiane daranno il primo risultato della loro attività di valutazione ma è solo il primo passo
Terzo i numeri qui di fronte a
Vittadini sono cautela perché non statistico e quindi devo dire non li cito
Però mi insegna lui come altri che la qualità presuppone sempre una corretta misurazione della quantità nella gestione di qualunque struttura complessa che almeno nella buona gestione
E allora guardando i numeri io vi dico con semplicità quello che il quadro attuale noi non abbiamo tutti i docenti che servono per far
Funzionare la scuola correttamente dalla inizio dell'anno scolastico
Pur sapendo
Che
Quei posti che noi ricopriamo con
La la grande il grande capitolo delle supplenze sono posti in cui avremo bisogno di figure stabili quindi questo paradosso è l'agente patogeno che ha generato il precariato nel sistema scolastico italiano
E allora dobbiamo eliminarlo nascente battè un batterio l'abbiamo individuato dobbiamo prenderlo e curarlo
Perché guardate le supplenze con tutto rispetto
Non fanno bene a nessuno
Non fanno bene a chi le fa perché sono una condizione transitoria limitata non fanno bene agli studenti perché materialmente impossibile programmare un'attività didattica per pochi giorni per poche settimane talvolta per poche ore
E non fanno bene soprattutto alle scuole non fanno bene all'organizzazione complessiva non fanno bene al lavoro dei presidi che molto spesso sono ridotti alla compilazione di una tabella contabile di presenze assenze di persone che devono insegnare nelle classi
Io credo concludendo che noi invece abbiamo bisogno di presìdi pratico alla vecchia maniera insomma dirigenti scolastici chiedo scusa
Di insegnanti che si senta hanno finalmente veramente parte di un progetto educativo
Nazionale di un progetto educativo che parte da una visione che condividere i valori che ha una sfida di contenuti e di metodi alla fine ma che anche gli strumenti per poterla raggiungere questione questo è l'unico vero obiettivo che
Si è detto riforma non so se da definire riforma perché riforme ce ne sono state tante non è questo il nostro obiettivo ma
Rivisitazione
Anche rivoluzionaria per cui gli aspetti come vedrete
Delle regole del gioco
E quello che
Dovrebbero portare a a raggiungere questo obiettivo chi lavora nella scuola che si sente parte con il dovuto spazio di autonomia di organizzare il proprio lavoro di dirigerlo di coordinarlo di essere valutato per risultati che raggiunge
E di avere degli obiettivi di miglioramento necessaria
Allora se questo avviene io credo che
Don Giussani
Figura ovviamente per voi
Molto care molto nota quando parlava di rischio educativo ci poneva quest'aspetto anche questa sfida no ci poneva anche questa sfida né possiamo assumerla oggi possiamo assumerla con un impegno politico
Di un Governo che sta lavorando per USA mente da mesi di un Presidente del Consiglio che in prima persona impegnato anche su questo fronte
E con l'impegno che dicevo ad horas diciamo aggiorni meglio
Sì presente al Paese per dare risposte adeguate a questi temi e anche ad altri che non ho potuto per ragioni di tempo invocare
E
Risposte guardate non solo adeguate ma che guardano lontano perché questo è quello che è mancato sinora al mondo della scuola italiana
Beh
A me alla parola rivoluzionaria
Mi sembra adeguata perché
Parlo proprio perché si verbis anch'io senza formalismi
Una tua comunque le cose che abbiamo sentito oggi non abbiamo sentite per molti anni
Io dico che
Dobbiamo risalire secondo me a un dialogo franco come è stato con
Il ministro Berlinguer per avere una visione di questo tipo anche rispetto a tutto quello che abbiamo sentito che l'istruzione e dico brevemente quello che
Per me rivoluzionare anzitutto l'idea
Che siamo parlando quando parliamo di un sistema dell'istruzione e di una visione
Che come abbiamo sentito una prima parte l'intervento eh
Una visione per tutti ma milione per tutti non vuol dire che a tumori ma vuol dire l'idea di portare la persona
A essere protagonista
Aversi ne bensì Titti di tutte abbia sentito che al centro di una visione di sviluppo di un Paese c'è l'edilizia io ho sempre detto che non è questo al centro di una visione di un Paese
Un un percorso educativo di istruzione che serve ad aiutare la persona a arrivare al centro a diventare protagonista anche dal punto di vista economico tutta la teoria del capitale umano
Lo dice
Ma abbiamo sentito dal ministro che non basta un educa un capitale umano è un qualcosa di compenetrare questo il secondo tema la cultura l'istruzione rimessi insieme
Perché anche coloro che sotto il profilo economico punto compresi i Nobel sul capitale umano
Parlando di questa centralità di solito dividono dividono l'istruzione dividono la cultura mentre invece abbiamo sentito oggi che queste cose vanno insieme
Che soprattutto in un Paese che ha avuto un rinascimento non si può dividere queste due cose
Il terzo aspetto
Una io ho sentito un discorso laico ma della laicità che ci piace perché il discorso laico che si curvare infatti alla terzo punto articolo della Costituzione
Dice di un sistema pubblico che abbiamo sentito essere un sistema che è fatto di scuola paritaria e di scuola pubblica insieme
Questa è una visione laica
Anche perché è un modo per parlare di un sistema paritario come ci piace lo abbiamo sempre detto in tempi non sospetti che lo problema della scuola paritaria non è il finanziamento agli istituti per tener buona la Chiesa
Ma è l'idea di una concezione in cui al centro c'è la persona che può scegliere l'abbiamo sentita oggi
E poi
Quarto aspetto a me sono piaciute molto
La delle le cose che visti di descrivono questo sistema questa sistema pubblico entrando nel merito innanzitutto innanzitutto la funzione insegnante
Lo abbiamo sempre dato risicate non ne
Una un impiegato statale l'il seguente è un intellettuale che deve avere un percorso che avere un percorso di valorizzazione
Che non può essere uno scatto organizzativo e dice anzianità
Noi stiamo parlando di gente che passa ore e ore anche al di là del tempo obbligatorio per istruirsi per insegni per imparare per per differenziarsi
Per studiare
Vogliamo valorizzare questa gente che in Svizzera per radar montane prende il triplo di stipendi
E a una valorizzazione importante o vogliamo considerando come dei paria e questo la prima questione è pensare che lo scatto che la crescita non è solo l'anzianità
E questo ha dall'altra parte l'idea di un merito come ha sentito che non è elitario e siamo andati avanti per anni con delle fan colleghi con delle fregnacce nel senso letterale della parola che dicono che aiutare tutti
Vuol dire appiattire tutti
Vuol dire appiattire il meno perché se no questa è una scuola di tutti così in questo modo come abbiamo visto dopo numerosi studi quello che succede e che chi
Deve usare l'istruzione
Come possibilità di un abolita verticale non li non non la usa perché se appiattiamo tutto finisce che il PUA però rimane emarginato il ricorsi formal trova e questa è un'altra fregnacce a che ci hanno impostato per anni
Una scemenza che oggi abbiamo
Intitola birre in modo opposto
Che poi arriva quindi quindi a parlare di questo merito valorizzate il merito e la condizione perché il povero si porti emancipare e perché venga valorizzato con lui che può aiutare tutti a crescere
E ancora abbiamo sentito parlare qua di una cosa fondamentale che questo merito a una questione importantissima pratica ma importantissimo sapere le lingue
Perché io lo vedo da i ragazzi che sono le università adesso con i uno che sa la lingua vive oggi c'era uno oggi un handicappato è un handicappato non può andare a lavorare all'estero non può lavorare in Italia per imprese che siano competitive
Ma questo si insegna a prima io ho fatto il liceo classico i tempi in cui ho fatto due anni di francese inietta ed inglese ho dovuto paramilitare per conto mio
Io spero che quelli che vengono dopo non abbiano questa cosa perché essendo molto contento
Di aver studiato greco latino non esiste che nel due mila quattordici si fanno due anni di lingue allora si faccia debitore francese
E poi uno solo debba studiare per conto proprio bisogna studiare in lingua interattiva mente bisogna parlare queste cose in modo fondamentale e ultimo tra i tanti aspetti un altro luogo comune che nel discorso il ministro è stato distrutto
L'idea che quando si ha a che fare con l'impresa sì vende la scuola al mercato ma questi sono discorsi sovietiche ci del mille novecentosessanta
Cioè roba da Politburo
Mettiamola vuol dire che
Prima di tutto c'è gente che nella formazione professionale trova il suo futuro anche economico
Invece di finire nei limiti
E secondo un rapporto interattivo una scuola in cui si fanno laboratoristico corde è la scuola di di oggi perché questo qui è un mondo fino
Si è
Non è che si sia schiavi di una multinazionale sia rapporti con un'impresa
Ma qui siamo nel due mila quattordici all'ordine che riprende che allarga questo fondamentale alternanza scuola lavoro questa le a questa apertura della scuola al mondo del lavoro è finalmente una visione moderno
Adesso prima di lasciar lavorare domande io
Daremo tutto il sostegno al ministro perché non sarà mica facile
Quante
Quante burocrazie ideologiche che abbiamo incerto mondo
Di tutti i tipi
Quanti discorsi sentiti sui giornale che sembrano appunto scritti in un mondo che non c'è più
Oggi abbiamo sentito da ma da Marmo lei horror Marco responsabile della
Della della World Bank per la
L'educazione di terzo livello università l'altro che dal due mila e quindi ci cominciamo a tutti quelli che vanno a scuola saranno degli degli strumenti digitali
Che vivono Keanu ce l'ho vissuto un altro mondo allora mi abbia bisogno di una scuola in cui questo digitale non vuol dire appiattimento asservimento al computer ma vuol dire anche però qualcosa che supera queste stereotipi quindi
Noi saremo al fianco di questa battaglia perché
è veramente la battaglia epocale
Da questo punto di vista concludiamo questo incontro con tre domande che vengono da operatori della scuola
I tre livelli diverso e che possono punto approfondire alcune cose che sono stati state dette che sono veramente di un'importanza importi grandissima
Innanzitutto abbiamo Alberto Bonfanti che insegnante di scuola pubblica e anche responsabile di un esperimento di aiuto ai ragazzi
Con problemi scolastici porto franco che in tutta Italia
Buongiorno diciamo
Signor ministro allora io insegno storia e filosofia in un liceo scientifico di Milano e devo dire la verità che sono molto contento di insegnare
E perché ritengo l'insegnamento lavoro più bello del mondo
E devo dire che intorno a me oltre
Tra i colleghi tra tutte la gente che incontro insegnando facendo anche porto franco
Oltre a gente sfiduciata è stressata vedo anche tanta gente appassionata tanta gente appassionata quello che quello che deve insegnare la propria materia al gusto per la verità della ricerca e appassionata la vince alla al cammino dei ragazzi
Per per cui sono consapevole siamo consapevoli che le ragioni
De di questo lavoro e troviamo innanzitutto in noi stessi e nell'esperienza che facciamo però certamente polo di tornare su un punto che veniva detto prima da lei e poi dal professor Vittadini
Certamente una certa legislazione che ci equipara ho impiegato statale a un bidello un pochettino più istruito
Per un impianto stante le più non pagato un po'CIP ci mortifica allora la mia domanda tornando sul tema appunto della valorizzazione da possa insegnante che è un artista
è proprio questa come intende
Come intende come pensa di valorizzare la professione insegnante attraverso
Il percorso di progressione di carriera se può facciamo delle domande le tre risposte se posizione adesso Marco Masi che responsabilità Federazione opera educative che è una realtà di
Opere scolastiche libere
Sì Damiano domanda di approfondimento sul tema della parità scolastica come ha ricordato lei è un tema che ci mi sta molto a cuore lo ridico
Ci sta a cuore
Perché ci sta cuore tutta la scuola italiana se ci stanno a cuore tutti ragazzi che frequentano oggi frequenteranno domani la nostra scuola
Sul tema della parità lei anche questa sera ha usato delle parole coraggiose
Anche impegnative non passaggio dei giorni scorsi dati i tempi sono maturi perché possa realizzarsi una completa parità scolastica
Anche ricordava lei per avvicinare un po'di più l'Italia agli altri Paesi europei
Allo stesso tempo con realismo lei ricordava che il
Questo questo tema questo cammino a incontra ancora oggi due sta ostacoli storici pregiudizi culturali
E la carenza di risorse economiche
Io ricco
Sottolineo solo che come questa realtà perché sono scuole che ci sono tredici mila scuole paritarie in Italia
Un milione di studenti cioè il dodici per cento degli studenti italiani nonostante come ricordava lei la legge sessantadue dica che tutto il sistema
Nazionale di istruzione costituito e dalle scuole paritarie dalle scuole statali questo
Queste queste scuole non statali sono sistematicamente diciamo ignorate quando va bene o penalizzate i tagli la non accesso alle risorse per l'edilizia per l'innovazione
Tecnologica per il sostegno
E le famiglie che scelgono la scuola paritaria e continuano a pagare due volte il servizio scolastico quelle meno abbienti non sono in alcun modo tutelate allora in questo quadro che lei è ben noto che ci è ben noto è noto
La la lo conosciamo sulla nostra pelle le chiedo siamo alla vigilia di una stagione di provvedimenti sulla scuola come quelli che ha preannunciato il Governo ecco che passi avanti
Si possono fare in concreto nella direzione che è stato cuore a noi come anche a lei per quello che lei ha sempre detto sin dai primi giorni di una reale parità scolastica per assicurare alle famiglie una effettiva libertà di scelta
Terra domanda il già citato Dario di Freddie responsabile della piazza di mestieri una
Grandissima realtà di formazione professionale
Signor ministro lei ha avuto in questi mesi l'occasione di visitare alcune realtà della formazione professionale italiana gli amici dei Salesiani delle ACLI della Compagnia delle opere e durante la sua visita alla piazza e mestieri
Lei ha detto intendo mettere la formazione professionale insieme con la scuola al centro delle politiche del mio ministero il mio obiettivo è arrivare ne state con un progetto preciso che mette insieme scuola formazione e lavoro
La formazione è sempre stata vista come un ripostiglio mentre è una stanza prioritaria
Ci vuole un sistema duale come quello sperimentato alla piazza dei mestieri
Lo dire queste parole sono profondamente colpito perché
Era da tanti anni che non sentivamo in modo così esplicito un riconoscimento al valore della formazione professionale iniziale da parte del ministro
Un riconoscimento che è legato a dei dati oggettivi ormai tutte le analisi indagini statistiche rendono in modo chiaro ed evidente che chi frequenta i percorsi di formazione professionale a
Tassi bassissimi di dispersione
Quasi tutti raggiungono la qualifica diploma professionale
Che il sessantacinque per cento al primo anno e l'ottantacinque per cento secondo anno l'occupazione
E che il sessantaquattro per cento di queste persone ha un'occupazione coerente con quello che ha studiato purtroppo questa realtà è presente in Italia sostanzialmente in pochissime ragioni tendenzialmente nelle regioni del Nord Piemonte Lombardia Veneto
Ed Emilia-Romagna
Tantissime sono le domande oggi gli studenti sono circa duecentottanta mila che frequenta la formazione professionale dei ventitré mila di dieci anni fa Mahler chieste sono oltre cinquecento mila cioè i genitori ricordo a tutti che lavorato e possiamo iniziare dal due mila dieci parte dall'ordinamento
Quindi fa parte dei diritti che ciascuna famiglia ciascun ragazzo potrebbe esercitare
Tantissimi genitori fanno interminabili scuole per iscrivere ha trovato personale può e non lo possono fare perché non ci sono percorsi disponibili no noi ci auguriamo innanzitutto che in questa data fatidica allora giorni ormai attendiamo tutti dal ventinove di agosto
Almeno dal punto di vista culturale sia esplicitato questo ruolo che la formazione professionale Cerri pensiamo i sistemi educativi che sono fatti di scuola e di formazione professionale
E poi lanciamo due proposte che non dettaglio per tempo
Tecnica dal punto di vista tecnico che sono quelle dire noi abbiamo una parte importante dell'Italia che il Mezzogiorno recitava di prima dove anche noi siamo presenti mettiamo bisogno enorme di realtà di questo tipo
Abbiamo un problema di gradualità abbiamo un problema di risorse inciso sulla risorse alla formazione in Italia si spende solo bene c'era mai sarebbero anche per andare a cena tutti quelli di questa sala ma questo un altro paio di maniche
Capiamo che c'è un problema di gradualità di risorse diciamo facciamo quindici centri di eccellenza nelle regioni del sud
Usando come strumenti ponte il Ministero dell'istruzione del lavoro ci sono tre miliardi centocinquantaquattro milioni a disposizione per le regioni del sud per un'alterazione di questo tipo credo che non occorra più del due per cento
E il secondo valorizziamo l'apprendistato per i giovani per quello che le diceva prima perché possono fare esperienza già durante il percorso educativo facciamo in modo
Che l'apprendistato di primo livello già per i ragazzi fanno la qualifica professionale di prova professionale
Possa veramente essere attiva ed efficace perché anche qui in Italia di apprendistato si parla ormai da dieci anni
Il sistema duale si parla da quattro cinque anni ma spesso se ne parla senza cognizione di causa e questo è il motivo per cui alla fine non si riesce ad arrivare a rendere operativi questi strumenti
Chiudo ringraziandola per l'attenzione che ha avuto non solo oggi ma in tutti questi mesi grazie
Allora
Bene firma intende
Il canti
Ma io cerca di Cavaliere Presidente poi
è scritto sempre più difficile della reale come si sa
Dunque progressione in carriera bene su questo
Discorso è molto chiaro e non può che essere esplicito o si cambiano le regole del gioco
Che vuol dire cambiare le regole del gioco cioè ammettere
Contrattualmente e tecnicamente che
Lo stipendio e dell'insegnante non varia solo ed esclusivamente in virtù del suo
Progresso di anzianità nel lavoro che svolge ma
Soprattutto direi anche se non esclusivamente in virtù
Delle attività che svolge della valutazione sulle attività che svolge sia funzionale sia
Di qualità sia di merito nel senso buono e il primo che ho detto
Oppure signori diciamo la verità insomma facciamo un bell'esercizio di stile perché la valutazione voi sapete è un capitolo che soprattutto nel mondo anglosassone nell'università nella ricerca ma anche nella scuola una tradizione pluridecennale no c'è un insomma una letteratura in materia chi di voi e appassionato specialista messa sicuramente molto più di me ma io stessa confesso mi sono occupata anche se alcuni sì su alcuni settori specifici
Ma la valutazione se non è collegata a regole del gioco ergo a una rivisitazione della contratto e quindi di come si entra a scuola e di come si
Progredisce in carriere
E poi diciamolo pure anche di come si può essere penalizzati se non si fa il proprio dovere perché la premialità è una è una moneta giusto
Che ha due parti
Cioè sarà la fa
La la la la la prima facciata e la seconda se non si accetta questo quello parlavo di un patto di un nuovo patto
Facciamo l'esercizio di stile in Accademia se ne fanno molti questo è anche un settore scientificamente fondato sia perché è chiaro absit iniuria verbis ha una sua dignità scientifica
Ma non serve quindi la risposta credo e spero
è questa
Parità scolastica parità scolastica guardi
Dei due punti che ha detto e che condivido il pregiudizio culturale la mancanza di risorse mi preoccupa per il primo del secondo sedere devo dire con tutta la
Con tutta l'onestà intellettuale
Penso che
Perché quando un Governo decide come
Questo ha deciso di
Veramente mettere al centro del Progetto di ricostruzione del paese la scuola e quando decide di farlo in una visione
Rubo la espressione mi è piaciuta mi identifico l'AICA nel senso anche qui temo logico del termine della scuola
La legge l'abbiamo e la si applica le risorse saranno risorse che devono essere investite in tanti capitoli quindi non è questa la preoccupazione di base
C'è il costo standard come lei sa è un lavoro che stiamo già sviluppando vedo qui il Sottosegretario tocca fonti che ha
Una particolare attenzione tra gli altri
De dei nostri validi
Sottosegretari su questo tema
Ma
Se non abbattiamo il pregiudizio culturale signori miei ci sarà sempre un muro che si erge a un certo punto perché
Si dirà così scriverà da qualche parte che
Sì è vero che il sistema integrato sì è vero
Non lo dicessero la Gelmini che pubblico né propoposta cioè ciò che si fa per il bene comune per la cura e per la
Comunità e non ciò che ha gestito dallo Stato
Ma se non si arriva
Ad abbattere questo pregiudizio e qui signori l'ho detto prima la grande consultazione il contributo di tutti non è una replica ma anche questo non è un esercizio retorico e non lo concepiamo in questo modo noi concepiamo la mobilitazione di mondi
Quindi ci sono mondi mi auguro
Che daranno un loro contributo robusto in questo senso
Terzo punto scuola
Formazione lavoro e formazione professionale
Ma con Dario di frodi freddino nasconde sarebbe un infingimento poco sostenibile abbiamo avuto occasioni non solo nella visita molto bella molto utile della sede di piazza dei mestieri a Torino
Di confrontarci su questo tema
Io vedo due punti importanti primo il collegamento necessario i numeri quelli sì ve li ho citati tra
Il dramma della dispersione scolastica italiana e la cura della formazione professionale
C'è
Una una una
Solida letteratura su questo tema non solo in Italia ma anche in altri Paesi e c'è un altrettanto solida trascuratezza
Nel nostro Paese anche recente su questo stesso tema quindi questo è un discorso che va raddrizzato e l'impegno politico rimane nei nei termini che ho già annunciato
La proposta è molto bella dei quindici centri di eccellenza al sud
E della valorizzazione dell'apprendistato mi chiedo ma credo di poter dire già in questa sede che
Il PON ministeriale quindi a prescindere da ciò che faremo su tutto il capitolo scuola a
Un capitolo destinabile a queste risse a questo tipo di attività
E quindi io credo che sia assolutamente
Già
Un un filone su cui stiamo lavorando diciamo in autonomia rispetto alle iniziative
Di governo e complessive
Beh io il tema della formazione però che spetterà un po'di soldi chiedo scusa non lo scarcera intanto
Cioè non è un altro discorso
Bisogna avere il coraggio anche qui di dire quello che fanno certe regioni o che hanno fatto certe regioni con la formazione scusate diciamolo senza senza pudori
Finti pudori cioè noi dobbiamo quel capitolo lì ricondurlo al percorso naturale e provvidenziale di una formazione professionale che come dicevo prima
Molto spesso Salve ragazzi non solo dalla strada ma dello sfruttamento mafioso in alcune regioni d'Italia
E allora se questo avviene anche all'interno del tavolo Stato-Regioni forse il tema della formazione dovrebbe essere rivisitato
L'apprendistato eh quella capitolo di confine tra Ministero del lavoro e il nostro stiamo lavorando con Poletti dall'inizio e devo dire molto bene su ius garanti
E questo è un altro degli strumenti forse non il principale tra quelli che ho citato nella mia visione almeno
Ma sicuramente uno strumento fondamentale per
Andare nella direzione che anche piazza dei mestieri a iniziato qualche tempo fa
Allora mi sembra che abbiamo come detto prima ascoltato cose veramente impegnative ne aggiungo solo una
I soldi
Bisogna investire in educazione
I soldi bisogna investirli educazione anche prima che le infrastrutture e anche prima che l'edilizia perché lo sviluppo di un Paese si fa nella misura in cui si investe qualitativamente ineducazione come abbiamo sentito oggi
Questa è se vogliamo un modello economico che non abbiamo un po'diverso da altri pensieri
è finito l'epoca del chiesina nerissimo del mattone è ricominciata l'epoca delle investimento nel cervello nel cuore nell'intelligenza perché questo è un ritorno infinito e quindi noi siamo con il ministro in questa battaglia grazie