Festa Nazionale de L'Unità - Presentazione del libro di Stefano Fassina "Lavoro e Libertà"

Il lavoro la dimensione del lavoro il valore che il lavoro a
In questa nuova in questo nuovo disequilibrio le definiamo Stefàno in questo nuovo disequilibrio mondiale
Il valore del lavoro diminuisse diminuisce il lavoro aumenta la disoccupazione
E le condizioni di lavoro degli individui diventano condizioni di lavoro sempre meno
Sopportabili chi al lavoro deve lavorare moltissimo e con salari che scendono Sempre chi non ha lavoro fa molta fatica
Ad operare in questo sì il cui top
Quindi è un libro che mette il dito proprio nella piaga e lo fa anche non riserva non risparmiando critiche al Partito democratico alla sinistra nel ruolo che ha avuto come ha saputo leggere o non leggere
I mutamenti Pelosi che erano in atto non solo in Italia e poi si parla molto di Europa si parla molto di un'OPA una Europa
Chi è nata
Comma obiettivi altissimi Macchi è rimasta prigioniera di una di un obiettivo che non è riuscita a raggiungere perché
Perché intanto farsi in attribuisse
E la responsabilità di tutto questo abilmente ha ragione a un liberismo che ha delegato ai mercati tutto e poiché ci siamo accorti che è imploso il sistema
E allora ci sono diverse c'è e ci sono le analisi cioè diagnosi Fassina individua Fassina individua anche delle possibili cure e noi ne parleremo con i nostri ospiti
Allora io comincerei e il proprio con
Con Luigi Bobba ecco Fassina disse bisogna tornare Anna manichetta Boris bisogna ridare centralità al lavoro alla qualità del lavoro e bisogna rimettere l'individuo al centro dell'azione delle politiche non soltanto
Sociali ma anche
Economiche
Si sta andando in questa direzione secondo lei alla luce delle grandi riforme annunciate le discussione del grande dibattito italiano ed europeo su questi temi
Sì
Scusate se c'è questo microfono un po'Gratian
Bene intanto grazie per l'invito che Stefano mi ha fatto di partecipare così la presentazione di questo libro lo stampato dall'Arpac essendo in movimento non ho avuto modo di di acquistarla no
Grazie perché diciamo così mette l'accento su delle riflessioni non solo sul contingente anche se non
Ignora anche le questioni dell'oggi
Ma cerca una riflessione un po'più con un
Un respiro più largo e più lungo uno e questo credo che sia innanzitutto un merito Aki diciamo a
Messo
Per iscritto diciamo questi pensieri e che normalmente in una fase in cui
Ha spesso i pensieri diciamo a non può una non Rizzo Conte temporale non così limitato rischio di essere messi da fare
Credo che la parte dedicata appunto al binomio lavoro libertà come fondamento come cardine di una umanesimo laburista è la parte che mi ha più convinto del libro la parte più convincente fondamentalmente per tre ragioni la prima ragione perché
Diciamo così recupera un concetto forte di persona come essere relazionale persona che lavorano
E che
Mette insieme diciamo storie e culture diverse recupera buona parte anche di un
Pensiero che avviene diciamo dal cattolicesimo sociale
E penso che questa recupero ossia anche dentro alle cose
Ovvero al fatto che in questi anni comunque oppure in tutte le contraddizioni che abbiamo vissuto c'è stato una straordinaria crescita della soggettività delle persone nel lavoro
Se le confrontiamo concorsi era
Diciamo così le condizioni anche le modalità di vivere il lavoro negli anni Cinquanta negli anni Sessanta sicuramente questa crescita della soggettività è stato un elemento
Diciamo dirimente nel vedere le trasformazioni la modernizzazione del campo del lavoro
Perché se ci pensiamo bene il lavoro possiamo leggerlo attraverso tre categorie
La categoria della fatica
Della necessità la categoria del dell'opera della creatività nuovo Faber e la categoria della relazione forse in questo
In ultimo
Diciamo questi ultimi anni questo dimensione relazionale del lavoro è quella che
A ha presentato insieme le più grandi opportunità e le più grandi contraddizioni
Relazionale nel senso che
Le le nuove tecnologie consentono una gestione del lavoro
Molto meno legata alla fisicità alla manualità e quindi diciamo il lavoro diventa cifra relazione secondo perché rimette in gioco il tema della relazione tutto il campo dei diritti
In fondo nel lavoro come relazione si costruisce il soggetto
Che non tanto come singolo come io ma come noi rappresenta un elemento qualificante di una società
E in terzo luogo diciamo questo tema della relazione diventa essenziale nel momento in cui oggi anche in molte realtà aziendali la dimensione relazionale di lavoro capacità di lavoro di insieme di gruppo diventa un elemento qualificante del lavoro
Allora forse
Ripartire diciamo dal lavoro come dimensione sociale relazionale e come elemento che costruisce l'identità della persona
Fassina cita più volte passaggi dal Papa Ratzinger a Bergoglio vorrei fare una citazione che a me piace molto del Papa Giovanni Paolo secondo il primo Papa che dedica un'enciclica lavoro operaio
Quando appunto che mina la labor ma inserto inutili zone espressione dice attraverso il lavoro l'uomo urbanizza se stesso
E in fondo la riflessione che fa Fassina in qualche modo fortemente consonante con perché quando parla di umanesimo laburista parla del lavoro come forza come elemento come
Strumento della umanizzazione delle persone della società e della comunità
Quindi io penso che
Questo aspetto sia
Estremamente rilevanti in secondo luogo mette un accento forse qui la riflessione
L'avrei spinta un po'più a fondo perché dice nel momento in cui il lavoro non viene viene considerato semplicemente come elemento di necessità come contratto come funzione come acquisizione di reddito e basta e non come dimensione sociale relazionale
Noi ci troviamo di fronte ad una crisi e che mette in gioco l'identità stessa sociale delle persone
E richiamo anche qui una riflessione citando dei passaggi della
è la prima lettera apostolica del Papa
Bergoglio sulla crisi in qualche modo antropologica perché in fondo in quella concezione del lavoro
In quella socialità del lavoro c'era il principio cardine del processi di organizzazione della solidarietà della tutela e della valorizzazione delle persone nel lavoro
E in quella crisi antropologica che ha
Visto invece prevalere dominare le dimensioni individualistiche
Del nelle nostre società e quindi diciamo in qualche modo sganciare lì io dal noi e quindi sottrarre diciamo così la dimensione lavorativa ha una dimensione non meramente diciamo così
Di realizzazione personale ma anche di
Capacità di
Costruire una dimensione sociale
Forse quella dimensione andava spinta un po'più a fondo perché credo che una parte anche della crisi della sinistra della capacità
Di individuare le forme nuove delle tutela del lavoro
Origina da questa da questa crisi e cioè dal fatto di aver pensato il lavoro in forma individuale non più in una forma sociale quindi il recupero del concetto di persona dell'essere relazionale mi pare un elemento essenziale nel questa
Ricostruzione di una prospettiva
Di una umanesimo laburista e in fondo potremmo dire tirando
In qualche modo poi una conclusione che questo approccio può essere diciamo così
Può aprire tutto un orizzonte di temi no pensiamo anche solo nel campo delle tutele a che cosa significa oggi
Pensare il il lavoro come fatto relazionale come fatto di
Anche realizzazione personale
Di dignità della persona nel campo della
Assunzione di un un nuovo diritto
Il diritto alla formazione permanente
è un diritto che forse tre in quarant'anni fa quando veniva scritto lo Statuto dei lavoratori poteva non essere rilevante
Ma oggi
In una società della conoscenza dove appunto le dimensioni relazionali sono preminenti prevalenti
Se non va se non diamo una forma di esigibilità questo diritto
Quel principio di fatto rimane astratto e alla fine prevale solo come dice Fassino ha nel suo libro la dimensione diciamo così contrattuale funzionale
Della necessità del lavoro come assunzione di reddito e non come elemento di costruzione e dell'identità della persona
E dell'identità sociale
Ma lei Bobba se l'aspettava un esponente della sinistra come Fassina anche ha sempre avuto anche posizioni
A me a sinistra dentro il Partito Democratico a un certo punto richiamasse proprio due papi come farò terra per superare questa crisi antropologica
Che c'è e se l'aspettava di ritrovare queste citazioni nel libro di Fassino dopo il verso ottobre sorpreso sul professore ultima giuste dovuto voto del collaboratore comma
Come Stefano sia nel suo precedente ruolo di partito sia nel suo ruolo di governo
Nella fase nell'anno precedente
Avevo colto diciamo in lui una sensibilità particolare diciamo attorno a queste tematiche
Però ho visto che oltre alla sensibilità c'è qui una riflessione che dà spessore diciamo così a un'attenzione che
Potevo cogliere diciamo più comune attenzione personale
E penso che
Oggi attraversare un po'le linee diciamo così delle
Delle vecchie categorie o delle vecchie divisioni sia essenziale se vogliamo ricostruire o meglio costruire un umanesimo laburista no perché altrimenti
Come dire anche l'elemento
Chiave solidaristico il suo dell'eguaglianza e della libertà che Fassino vuole mettere insieme appunto come nel come cardini di dell'umanesimo laburista rischiano di non avere un fondamento
E questo è un punto essenziale che
Perché la il Belli dominio della dimensione individualistica e consumistica è un dominio forte
Che solo se ha dei principi che sono altrettanto forti può avere degli anticorpi altrimenti travolge tutto
E anche le forme della solidarietà
Nelle sue diverse incarnazione vorrei dire così dall'organizzazione sindacale alla le organizzazioni di partito
Vengono travolte da questa cultura che spazza via in qualche modo se non ha diciamo così un fondamento certe un fondamento
Qualificato in questo senso mi sembra un'operazione culturale in è stranamente interessante e anche
Credo foriera di qualche futuro
Però poi ci sono anche altri punti che guardano molto al concreto alla stretta attualità noi si arriva qui al decreto Poletti in uno dei suoi passaggi
Fassina scrive e temo che quando nella primavera due mila e quindici vi sarà la prima verifica degli effetti del decreto verrà fuori che l'unico impatto che avrà avuto comunque l'impatto di gran lunga prevalente
Sarà stato ad ulteriore caduta dei contratti a tempo indeterminato no questa è una delle critiche che si faccia
Un decreto che punta a creare nuovi posti di lavoro
E che però potrebbe tradursi nell'ennesimo flop questa domanda io poi la farei anche a Serena Sorrentino perché questo è stato è un decreto molto criticato anche se il ministro
Poi è proprio su sul sito dell'unità punto Ittihad ha fornito
Dei dati che sua dipendesse già danno un'indicazione di tendenza chiara perché dice che dai dati ISFOL c'è stato un a aumento della avviamento al lavoro nel secondo Ro
Trimestre accresciuto del sedici per cento l'apprendistato
Più tre nove per cento dei contratti a termine uno e quattro a tempo indeterminato cioè sarebbero addirittura cresciuti i contratti a tempo indeterminato seppur di pochissimo a fronte di un calo dell'occupazione
Allora sono non sarebbero
Sì noi e siamo piacevolmente stupiti perché appunto poi ci sono altri dati
E ci raccontano che però a a luglio si sono persi trentacinque posti di lavoro quindi
Trentacinque mila euro allora a a maggio se ne sono ci sono stati sempre secondo quello che dice il ministro questa intervista centomila posti recuperati tra maggio e giugno ma a luglio se ne sono persi trenta cinque mila io mi rifaccio alle parole del ministro nel senso non sono forse prodotti
Appunto allora quello che voglio dire è che poi in ci sono i dati e della realtà no che sono invece spietati sono sono tristissimo i qui parliamo di lavoro e libertà e di una condizione di una qualità del lavoro e quindi del lavoro che diventa centrale nella vita di una persona perché attraverso il lavoro
Che un individuo riesce anche a dare un suo contributo alla società di qui a parte poi arrivano le docce
Gelate oltre gelati allora
Partiamo col sottosegretario e poi diamo la parola
Sorrentino
Ma io sono convinto che invece diciamo così via quando ad aprile due mila quindici si farà la verifica e il ministro dovrà presentare la relazione in Parlamento
Sono sono abbastanza non dico sicuro ma fiducioso di poter smentire la
La previsione negativa Di Stefano
Lo dico per per fondamentalmente per tre ragioni ho avuto modo di seguire
Questo provvedimento è stato un po'il mio battesimo come ruolo di governo avendo seguito il provvedimento sia alla Camera che al Senato come anche le modifiche le integrazioni le correzioni
Che sono state fatte nel commissioni parlamentari in particolare alla Commissione lavoro della della Camera
Però
Il tema vero è che e bisogna guardare le cose come dire in faccia la realtà
Perché se noi
Prendiamo faccio questo esempio tu Stefano era il Governo quando è stato fatto il decreto Giovannini no sul bonus occupazionale
Ebbene noi abbiamo un bonus occupazionale che uno dice bene abbiamo messo un bonus per cui le aziende che trust che aumentano l'occupazione se nei cento va e cento uno ai un bonus anche di un qualche peso significato
Il tema vero è che in questo primo anno abbiamo speso meno della metà dei soldi che erano disponibili
Uno dice ma perché abbiamo speso meno della metà perché sto lì può e anche dare un bonus all'azienda ma se
Nona diciamo
Se non c'è prospettiva se non c'è la domanda alla fine non se ne fa nulla del bonus
Però abbiamo messo anche Stefano da
Quindi
Anch'io l'ho votato dei vincoli che forse erano troppo ottimistici e cioè se uno un pensionato uno un'azienda a una persona che va in pensione e prendo un giovane il bonus non lo può prendere
Il che
Uno dice ma forse
Valeva la pena darglielo questo buon uso se
Comunque rinnovava ogni ringiovanire la diciamo così la forza lavoro
Quindi forse abbiamo fatto un provvedimento sulla carta ottimo ma di fatto poco realistico no
Allora il decreto quello il primo provvedimento del Governo
Potrà essere criticato da questo punto di vista però se riesce a conseguire l'obiettivo come questi primi dati ma io
Voglio essere prudente no perché poi risponda alle domande dei giornalisti a tutto un disastro la garanzia giovani questo o quell'altro dico ma calma un attimo dopo tre mesi quattro mesi tirare le somme è veramente
Diciamo un esercizio così tanto per fare un esercizio che le ha fatto non
Non ha diciamo così una una sua pratica realtà
Allora
Io penso però che questi primi dati ci dicono che forse quel tentativo
Che seppur criticabile c'è dentro al decreto e cioè quello di spiazzare le forme di contratto che sono diciamo così senza tutele
Partite IVA un po'così così Co.Co.Pro impropri associati in partecipazione forse potrebbe riuscire
Allora non sarà il migliore dei mondi possibili ma certamente ci avviciniamo verso l'obiettivo verso cui vogliamo tendere
In secondo luogo quel decreto va letto riguardato con tutto il provvedimento di delega che va sotto il nome di Giobatta no
E quindi balletto in quel contesto
Allora se io
Riesco perché do cinque proroghe ad avere non so anziché continui contratti che si ripetono a vere un contratto che alla fine dura trentasei mesi forse meglio
Più di tanti contratti che durano meno di un mese visto che il quaranta per cento
Prima del decreto Poletti
Erano il quaranta per cento sotto un mese
Ora capisco che non è diciamo così diciamo che il migliore dei mondi possibili però noi con le leggi dobbiamo cercare di
Avvicinare diciamo così la prospettiva della realtà all'obiettivo che vogliamo conseguire
Quindi guardato da questo punto di vista io credo che sia un provvedimento che darà qualche buon frutto almeno lo spero comunque vediamo tra tra non molti mesi tireremo le prime somme naturalmente si possono
Sempre criticare le cose ma il fatto che ci sia stato un incremento anche particolarmente significativo sui contratti di apprendistato e in qualche modo che dovevano essere del provvedimento Fornero l'autostrada con cui si entrava al lavoro e invece
Erano ridotti quasi al lumicino
Forse vagare degli strumenti diciamo meno perfetti sulla carta ma un po'più pragmatici forse ci aiutano anche a conseguire gli obiettivi che credo tutti condividiamo
Si è ritirato convinta la spiegazione il sottosegretario e
Va bene ad essere ottimista
Sulle misure introdotte con questo
Decreto oppure ci ritroveremo come scrive Fassina a fare un bilancio che sarà di tutt'altro segno
Io condivido le considerazioni che fa Fassina nel suo libro temo che la sua analisi purtroppo sarà un po'più vicino alla realtà
Ovviamente nessuno di noi se lo augura
Però secondo me il punto non è tanto quanto quale sarà il dato della crescita dei contratti a termine queste un è un elemento che spesso si sottovaluta
Noi guardiamo semplicemente al dato quantitativo quanto aumentano i contratti a termine ma in contratti a termine già negli ultimi anni
Hanno avuto un trend di aumento tant'è che già ad oggi lo diceva lo stesso sottosegretario
Nel primo trimestre i contratti a termine erano il sessantasette per cento delle nuove attivazioni di lavoro quindi
Prima del decreto già era già su dieci contratti che stazionavano sette erano contratti a termine il tema fondamentale non è tanto quanto noi incentiviamo il contratto a termine
Ma che cosa abbiamo reso essere il contratto a termine perché quando si dice è meglio un contratto a termine del decreto Poletti
Piuttosto che un associato in partecipazione a una finta partita IVA si dice una cosa che è un po'una forzatura intanto non è dimostrato né dimostrabile che le partite IVA verranno orientate verso i nuovi contratti a termine
Secondo
Tranne in alcuni settori stranamente per sempre partite IVA nell'edilizia crescono questo ci vorrà dire qualcosa di ristrutturazione dei settori così com'è aumentato in maniera esponenziale lavora cessoria nel settore dei servizi dell'agricoltura segno che
Il tema fondamentale che cosa noi stiamo rendendo il lavoro in questo Paese per rimanere anche alla riflessione di Fassina perché sbagli dal mio punto di vista dal punto di vista CGIL perché ha sbagliato il decreto Poletti
Non tanto perché si è voluti intervenire lo aveva già fatto realtà la legge novantadue sulle collaborazioni
Quale innovazione ha prodotto la Fornero per cui sono diminuite le collaborazione sono aumentati i contratti a termine
Atti è stabilito un principio banale
Che tu abbia un contratto di collaborazione a progetto ossia un lavoratore subordinato devi avere lo stesso compenso stabilito dal contratto
A quel punto l'azienda non aveva più convenienza a farti un contratto di collaborazione dovendo di pagare quanto un contratto a termine determinata e noi abbiamo visto il crollo delle collaborazioni il che significa
Che basta un po'limitare gli abusi nel mercato del lavoro e normalmente al mercato si orienta verso forme più tutelate ma il decreto Poletti cambia la natura dei contratti a termine qui ha ragione Fassina dobbiamo stare
Attenti al fatto che alcune delle misure che sono state introdotte sul lavoro perseguono continuano la strada della scolarizzazione della su valutazione competitiva del lavoro
Anche se cresce tendenzialmente un po'il lavoro a tempo indeterminato cosa di cui ovviamente noi siamo contenti bisogna sempre fare riferimento al fatto che i contratti a termine ad oggi sono intanto il quindici per cento delle nuove attivazioni di lavoro compreso
Lamento che segnala l'ISFOL e che viene citato dal Ministro Poletti che significa che
Su dieci nuovi contratti un lavoratore e mezzo c'ha la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato la maggioranza continuano a essere contratti a termine
Ma il decreto Poletti cambia il contratto a termine perché intanto toglie la causale
L'azienda non deve più giustificare perché quel lavoratore ha un contratto a termine non un contratto a tempo indeterminato questa un cambio di filosofia dei contratti a termine il contratto a termine la disciplina europea ma anche nel diritto del lavoro italiano
è deve essere giustificato da una ragione oggettiva perché mai può sostituire la regola basse e cioè che la forma comune dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato se io come impresa
Non devo più indicare né qual è la causale nella ragione oggettiva né tanto meno la mansione si produce un effetto banale
Lo diceva lo stesso sottosegretario io ad oggi possa avere un contratto a termine che nell'arco di trentasei mesi può essere prorogato cinque volte
Cosa succede se io alla quinta proroga in realtà o un rinnovo per una mansione diversa da quella che svolgevo precedentemente ripartono i trentasei mesi cosa che non legislazione precedente non era prevista
Per cui in effetti al di là della buona intenzione
Questo provvedimento ha introdotto proprio su quella forma contrattuale che al netto del contratto a tempo indeterminato era un
Maggiormente tutelante per i lavoratori
Un indebolimento proprio di quelli piccolo Codice di diritti che Marchetti si manteneva attorno ai contratti a termine allora qui dal mio punto di vista molto ragione invece Fassina quando dice
Quel decreto nonostante gli emendamenti che sono stati approvati
In ragione
Dell'attività parlamentare in particolar modo alla Commissione lavoro alla Camera abbiano mitigato un po'gli effetti sull'apprendistato e abbiano provato a correggere anche qualche cosa sui contratti a termine
Quel provvedimento è sbagliato perché ripete esattamente la stessa filosofia degli ultimi vent'anni l'idea che la regolamentazione del lavoro debba costruire forme di adattabilità del lavoro
Alle condizioni che vengono imposte dal mercato e non invece che la regolazione del del mercato del lavoro debba costruire
Alcune forme di regolazione che in qualche modo tendono anche a limitare il dumping sociale che dei contratti di lavoro si fa
E questo è un punto di riflessione che nel libro viene ripreso molte volte e che riguarda non solo il nostro Paese ma in generale la politica che l'Europa ha fatto
Utilizzando la leva di svaluta azione competitiva del lavoro come unico strumento
Di contrasto alla crisi oltre alle misure di austerità è sbagliato
E produrrà effetti negativi sulle dinamiche occupazionali non soltanto in termini quantitativi
Ma nella qualità dei rapporti di lavoro noi stiamo continuando a disinvestire sulla valorizzazione del lavoro
Allora se diciamo che siamo d'accordo nel propugnare un nuovo umanesimo laburista in cui le coordinate sono esattamente quelle che descrive Fassino
Il lavoro diventa fondamento Dellai autonomia della persona non è semplicemente
Uno scambio di natura meramente economica prestatore d'opera retribuzione di fatto
Ma è
La costruzione anche di un percorso
Di autonomia della persona e di costruzione di senso di comunità per cui ridargli soggettività politica significa costruire una sinistra che abbia il lavoro come fondamento
Non il lavoro come strumento di sopravvivenza nonno un bisogno ma appunto come ripete
Come riprende Fassina la riflessione di alcuni economisti come un'esigenza
Fondativa di una comunità e allora forse dovremmo occuparci anche del fatto che la qualità dei contratti dei rapporti di lavoro eh una sola una condizione non
Come potete manda subordinare al fatto che abbiamo l'esigenza di aumentare in quantità numerica l'attivazione dei rapporti di lavoro che poi
Vorrei dire anche un'altra cosa
Se io per uno stesso lavoratore
Alto di proroghe di rinnovi di un contratto che però hanno durata brevissima quattrocento mila contratti nell'arco del primo trimestre sono durati meno di quattro giorni
Non è che abbiamo fatto uno scatto di avanzamento nel nostro Paese rispetto alla qualità del lavoro che viene prodotto e abbiamo aumentato la quantità
Ma non abbiamo costruito attraverso cui le forme e quei rapporti di lavoro la possibilità invece di determinare una stabilità e una qualità di quell'occupazione che guardano anche dietro
Ah qual è il processo produttivo a cui noi vogliamo vorremmo almeno poter fare riferimento come sistema Paese e
Io ho condiviso molto
La l'analisi la riflessione che fa Fassina nel suo libro perché lui è riuscito a tenere tutto questo insieme c'è attenere la dimensione qualitativa dei rapporti di lavoro strettamente correlata a che tipo di politica economica che tipo di cui
E industriale ma soprattutto
A quale contesto sociale ridisegna la riscrittura delle regole nel mercato del lavoro in relazione ai contesti economici e sociali che si stanno determinando in Europa
Questa non è una condizione indifferente per la ripresa anzi diventa un fattore determinante ed è per questo che
L'idea di deregolamentare il mercato del lavoro negli ultimi vent'anni non ha prodotto alcun risultato se non quello di aumentare la qualità della sua lutto azione del lavoro stesso
Insomma mi pare di capire che il tema resta sempre lo stesso no la flessibilità che spesso si traduce invece in precarizzazione del lavoro in deterioramento delle condizioni del lavoro
Allora Fassina tu spesso se è stato hai avuto sempre posizioni molto critiche rispetto al Presidente del Consiglio dei Ministri
Nonché altri segretario del Partito Democratico però ieri Renzi ha detto una cosa e vediamo se su questo siete d'accordo magari le ricette che avete immagino siano diverse
Ha detto no e non moriremo cinesi
E non è diminuendo i salari che si esce dalla crisi quindi non è quella la strada non è quella della sballo Rizzo azione del lavoro la risposta che si può dare ad una crisi che non investe più soltanto
Il nostro Paese che inizia ed interessare anche la Germania
E che in un'Europa non
Non in Europa non c'è uno Stato che
Se la cava se va bene la propria economia insegni vanno male tutte quelle che stanno intorno a no quindi c'è
Una condizione per cui anche Angela Merkel comincia a capire che forse le politiche europee vanno riviste politiche del lavoro politiche economiche allo quello che ti chiedo è intanto non moriremo silenti
Grazie grazie vengo subito la domanda però prima
Volevo appunto ringraziare Luigi Bobba sottosegretario al Ministero del lavoro che poi possiamo avere qualche valutazione diversa ma sardi davvero facendo un lavoro straordinario
Primo la faccia da parlamentare adesso anche la dai banchi del del Governo ringrazio anche Serena Sorrentino della Segreteria nazionale della CGIL per
Per essere qua per aver letti libro e per anche anche lei per
Le battaglie che fa
è un ringraziamento speciale a a Maria Zingarelli che è una giornalista dell'Unità come sapete L'Unità dal primo
Agosto non è in edicola credo che non dobbiamo abituarci a l'assenza dell'Unità dall'edicola
Credo che debba essere
Nostro assillo quotidiano quello di ciascuno per come può
Fare in modo che l'unità arrivi in edicola al più presto ritorni e di cui al più presto possibile intanto
Questi giornalisti che da aprile non prendono lo stipendio hanno ricominciato a lavorare gratis e on line ed e quindi un modo per aiutarli che ciascuno di noi può fare con gli andare sul sito
E leggere gli articoli che rimangono di eccellente qualità che credo che
Il Partito Democratico ha bisogno di uno strumento di informazione come L'Unità che riesce anche a dare
Visibilità ha problemi a sensibilità idee
Che non sempre i nostri non particolarmente spesso trovano poi
Ospitalità in altri giornali ciascuno di noi farà la prima parte noi la faremo come parlamentari come gruppo dirigente del PD perché questa situazione venga al più presto ad essere sanata
Sulla domanda
Prego
Lo interrompo un attimo perché ci tengo a a dire questa cosa a nome di tutta la redazione di tutti i lavoratori dell'unità
Intanto grazie anche alla festa dell'Unità di Bologna anche che ci ospita che ci fa coordinare propri dibattiti allora noi da ieri siamo di nuovo l'anima
Ma è stata una scelta molto faticosa perché noi non abbiamo alcuna alcun appoggio economico cioè queste un sito
Che si regge non solo sul nostro lavoro volontario ma sulle foto che noi scattiamo sui disegni che noi facciamo perché le agenzie non abbiamo più agenzie di stampa
Gli agenzie fotografiche ovviamente ci hanno diffidato dall'usare le foto perché L'Unità è una società in liquidazione
E quindi noi giornalisti e poligrafici ci siamo assunti la responsabilità civile e penale di portare avanti questo sito perché crediamo che sia fondamentale che durante le feste dell'Unità
De L'Unità
Soprattutto ci sia di nuovo la voce
Di questo giornale il giornale fondato da Gramsci che ha compiuto novant'anni quest'anno e le cui pubblicazioni sono state sospese proprio quando la festa dell'Unità si richiama festa dell'Unità
Quindi e scusate se loro però ho aperto e chiuso questa parentesi però ci tenevo ed era importante che arrivasse a voi tutti il lavoro
Che è un gruppo di persone sta facendo per tenere alta una bandiera non a bandiera
Del Partito Democratico ma io mi permetto di aggiungere di tutto il Paese perché l'unità è un giornale che ha raccontato e fatto la storia di questo Paese vuole continuare a farla grazie chiudo la carie
Ecco
Ora
Venendo alle domande alla domanda e alle riflessioni che hanno fatto Borba la Sorrentino no credo che appunto l'obiettivo di tutti noi e quello di evitare di morire cinesi anche perché credo che una
Una corsa al ribasso che non potremmo vincere c'è anche se qualcuno e ci sono quelli quello penso non è non non è il Partito Democratico ma ci sono quelli che pensano che l'Europa
Abbia un il livello di condizioni del lavoro che non si può più permettere che
La seconda parte del Novecento è stata una parentesi che coniugare lavoro in libertà nel mondo globalizzato del ventunesimo secolo sia sostanzialmente
Improponibile che quindi dobbiamo accettare di rimettere in discussione e di regredire
Sul terreno delle condizioni del lavoro perché la competizione internazionale lo richiede ecco
è evidente che questa è una strategia che non funziona e non può funzionare però guardate non è
Per salvarla andò di di sogni è la linea di politica economica che segna nel nel nell'ultimo decennio
L'euro zona nell'Unione europea in generale l'euro zona in particolare
La linea che stiamo seguendo tutti insieme ecco più o meno esplicitamente è quella della si valuta l'azione del lavoro cioè si cerca di recuperare competitività non potendo più svalutare le monete
Sì valutando il lavoro è una strategia di politica economica non è
Come dire un incidente o
O la fantasia malata di qualcuno quando
Si parla di riforme strutturali bisogno di fare le riforme strutturali che bisogna farle per carità ma poi alla fine è un modo se anche a leggere i documenti della Commissione di
è una
Così ha un giro di parole per dire che bisogna ridurre le retribuzioni questo bisogna fare quando fanno l'esempio della Spagna perché la Spagna ha ridotto le retribuzioni in termini nominali cioè gli elenchi le retribuzioni i lavoratori sono diminuite in termini nominali né non sono mentali
E qua quando
Si insiste su questo punto perché si vuole arrivare la
Lo scambio in cui di cui si parla in questi giorni a Bruxelles a Francoforte a Berlino sudare un po'di flessibilità ad sulla finanza pubblica da alcuni Paesi
è perché scambiare interventi sulle condizioni del lavoro il dibattito che c'è stato ad agosto
E che poi credo anche il ministro Poletti Presidente del Consiglio hanno ridimensionato sull'articolo diciotto
Alla fine a queste con l'obiettivo che non è
Non è problema dell'articolo diciotto il problema è che
Vanno
Ridotte le quando ridotte le retribuzioni e l'articolo diciotto con quel minimo di garanzia ancora dato una parte dei lavoratori è un ostacolo rispetto
A quell'obiettivo e poi
L'altro obiettivo vero che anche queste spese è scritto seppure in forma un po'come dire
Non troppo esplicita nei documenti che la Commissione a superare il contratto nazionale e l'altro grande ostacolo alla riduzione delle retribuzioni al contratto nazionale di lavoro
In Spagna il Governo ha odi che un Governo di destra ha fatto questo modello spagnolo seguiremo dello spagnolo vuol dire vuol dire questo
Il punto qual è ora al di là della
A mio avviso inaccettabile regressione sul terreno delle condizioni delle persone che lavorano
Qual è il punto il punto a che non funziona sul piano macroeconomico
Non funziona perché quando
Tutti in Europa
Compri coerente riduciamo le retribuzioni si riduce la domanda interna e tutti puntiamo sulle esportazioni non c'è più nessuno che importa e è banale ma conta quello che sta avvenendo
Perché l'Europa non cresce perché dopo sette anni si
Siamo l'unica area
Al mondo che è ancora tre punti al di sotto del livello del due mila e sette
Perché tutti proviamo a crescere attraverso le esportazioni per crescere attraverso le esportazioni recuperare competitività riduciamo le retribuzioni siccome lo facciamo tutti insieme non c'è abbastanza domanda
Finalmente anche la Banca centrale europea se n'è accorta che questo mette
Meccanismo non funziona guardate siamo in una situazione drammatica
Dentro l'azione dentro l'azione cioè il fatto che i prezzi non crescono anzi diminuiscono come avvenuto
Il mese scorso anche in Italia vuol dire che che c'è un
Anemia che tutti eccetto una una una situazione
Che ha poi ha come aspetto paradossale che aumentano anche i debiti pubblici no perché tutto questa strategia nostro qual è l'obiettivo
Ridurre il debito pubblico che cosa è avvenuto in questi sette anni di io parlo dell'euro zona non dell'Italia perché quando uno parla dell'Italia sembra che lo fa
Fa questa critica perché non vuole fare le riforme no allora quelli che parlano del dell'Europa perché non vogliono far noi le riforme le voglio fare voglio fare tutte le riforme
Quello che è avvenuto in questi sette anni è che il debito pubblico in media nell'eurozona è aumentato dal sessantacinque al novantacinque per cento perché se l'economia si rimpicciolisce ovviamente tubo pure tagliare la spesa aumentarle entrate
Ma la montagna di debito in rapporto alla dimensione dell'economia ovvio mente momenti è quello che sta avvenendo e dalle banale ma
Sto semplificando ma è così
Quindi questa stima questa linea di svalutazione del lavoro che è andata avanti per trent'anni guardate
Perché noi ci siamo raccontati tante storie no anche in una sinistra uno dei più diciamolo come dire l'obiettivo probabilmente troppo ambizioso delle perline mezzi di di questo libretto
è quello di
Discutere di cultura politica di cultura economica della sinistra in questi anni abbiamo
Raccontato molte conflitto padri e figli no perché il problema della disoccupazione di filiera qualche padre che aveva ancora l'articolo diciotto
Se vai a vedere quello che è successo in questi trent'anni a tutto il lavoro
è stato una
Graduale riduzione di condizioni materiali e di retribuzioni in termini reali e che cosa è successo
Che la ricchezza dei redditi si sono concentrati del dieci per cento dell'uno per cento più ricco della popolazione cioè mentre avveniva un colossale redistribuzione di reddito e ricchezza
Verso appunto l'uno per cento il dieci per cento
Più lungo benestanti della popolazione noi abbiamo fatto noi anche noi sinistra abbiamo detto me ne vado in cui si più i figli come se i padri fossero tutti uguali come
Se un lavoratore con mille euro mille duecento euro al mese per valesse come quell'uno per cento che poi accumulava reddito ricchezza
Ecco io credo che noi come sinistra come centrosinistra come forze di voi Blair di progresso come
Rappresenta
Chi rappresenta il lavoro in tutte le sue forme
Dopo dobbiamo riconquistare la capacità di fare un'analisi autonoma allora non non morire i cinesi vuol dire fare scelte conseguenti vuol dire cambiare l'agenda della politica economica Roberti guardate noi
Continuiamo
Da quando sono arrivato al partito nel due mila n dieci commi conversare abbiamo insistito su un punto
Se l'economia va giù il lavoro non lo vuole creare riducendo i diritti e le condizioni del lavoro
Banale certi dieci per cento di PIL
Noi in sette anni abbiamo perso il dieci per cento di pile oggi c'era lo su qualche giornale un grafico che era che rapporta quello che è successo dopo la grande crisi del ventinove
A dopo sette anni
Quindi nel trentasei avevano superato il livello da cui erano partiti del ventinove nell'euro zero ne siamo ancora sotto
In Italia abbiamo perso dieci punti settanta i dieci punti di PIL ma come fai a migliorare le condizioni del lavoro ma tu può eliminare tutti gli articoli diciotto del mondo i
Lavoro non impresa non non non lo fa noi non lo crea perché non ha domanda queste il problema fondamentale allora la primo il primo punto da mettere
In chiaro è questo
Basta di discutere di regole del mercato del lavoro P.A.I. lo so che ci sono regole che vanno meglio altri che vanno peggio fra concentriamoci sulle priorità e la priorità a far ripartire l'economia e l'economia riparte se si fanno investimenti
Se migliora la distribuzione del reddito le famiglie possono consumare perché se le famiglie non consumano le imprese non producono e i posti di lavoro non si genero ecco allora questo
Di punto che mi preme sottolineare in un quadro in cui l'ha detto bene Luigi Bobba
E credo che
Debba essere per noi forze di progresso una stella Boraso imprescindibile non possiamo abbassare continuamente l'asticella della nostra ambizione
Ma per noi il lavoro e davvero solo solo reddito è davvero lo scambio che avviene sul mercato del lavoro e
è davvero allo scambio come tutti gli altri è un mercato come tutti gli altri o in mezzo c'è la persona
E quindi devi devi fare in modo che quello scambio benché non contesti in cui la differenza di potere tra chi domanda lavoricchio e chi offre lavorano non sia non sia così grande non dobbiamo tenere alta l'asticella delle nostre ambizioni
Per noi il lavoro e dignità della persona
Per noi il lavoro è veicolo di cittadinanza sociale e l'articolo uno della nostra Costituzione lo attiviamo insieme al Novecento oppure quell'articolo uno che dice che la Repubblica democratica fondata sul lavoro ancora un senso
Siamo in una fase difficile almeno spaventa doverne come dire accettare anche i compromessi al ribasso in una fase difficile ma non dove guarda diciamo qual è qual è l'orizzonte guardiamo
E questo vuol dire non fare la fine della Cina io voglio una sinistra che continui a pensare al lavoro come
Fattore fondamentale di dignità della persona quindi è una fase difficile ma non rinunciò auto a quell'orizzonte non rinuncio appunto abetine del lavoro
La la fonte anche del del del
Della realizzazione della persona il lavoro come capacità di stare in una comunità di punti partecipare attivamente a una comunità e questo è quello che a mio avviso noi dobbiamo
Continuare a perseguire in una fase l'ha detto Maria all'inizio che guardate non è una fase di crisi
Siamo in una situazione in una
Io la chiamo grande transizione altri agiamo in un altro modo in cui cambia davvero il contesto
O in cui ci muoviamo sta avvenendo qualcosa di simile a quello che avvenne tra lì la fine dell'Ottocento all'inizio del Novecento quando il baricentro del mondo si spostò
Dal dall'Inghilterra dal dall'Europa verso gli Stati Uniti o altro oggi quel baricentro si sta spostando verso Est verso sud quindi cambia radicalmente non è che qualcuno di noi pensa che si possa tornare indietro
Il punto è se
Questo cambiamento lo affrontiamo
Con l'ambizione di ricostruire le condizioni affinché lavoro e libertà lavori dignità della persona possano continuare poco possono esistere anche ventunesimo secolo e permettetemi di dire
Che
L'analisi
Più
Approfondita il coraggio anche intellettuale morale intellettuale di fare
Una battaglia in controtendenza l'ha avuta
La Chiesa cattolica forte della dottrina sociale della
Della sua dottrina sociale in questi anni noi in questi anni non abbiamo avuto e coraggio come ho avuto proprio Francesca Cagliari l'anno scorso
Di andare di fronte a una platea di lavoratori disoccupati dire dobbiamo lottare per il lavoro
La signora ANAS c'è un'analisi radicale ma non essendo di estremista c'è un'analisi radicali che balla radice dei problemi e qual era la DC di problemi è quella che ricordava poco fa cioè la concezione della persona come individuo come atto Ugo come
Come individuo che
Guarda solo al proprio interesse il proprio alla all'appello proprio interesse individuale senza che senza riconoscere la rilevanza delle relazioni con l'altro è una critica la
Radicale al
Al pensiero liberista
Che noi non non siamo stati in grado di fare in questi anni abbiamo
Abbiamo
Troppo spesso subito un'offensiva ripetuto e ripetuto parole d'ordine
Che ci hanno fatto allontanare dalla capacità vera di leggere i problemi noi
Ogni giorno misuriamo e veniamo misurati commessi in termini di modernità di capacità riformista
Nella nell'assunzione della ricetta della destra certe
Anche ieri su un editoriale di su quelle della sera Lecce Alesina e Giavazzi dice Avellino
Mi riservo di sinistra hanno il liberismo è di destra e non funziona e noi abbiamo un altro paradigma e siamo moderni
Perché siamo capaci di leggere le contraddizioni che ci sono oggi e proporre risposte diverse innanzitutto a livello europeo ecco ora voglio fare troppo lunga
Mi premeva però
Insistere su questo punto noi abbiamo bisogno di definire meglio il nostro porfido culturale il nostro profilo di cultura politica
Se vogliamo essere utili in una fase che è difficilissima rispetta la quale però non dobbiamo diminuire le nostre
Ambizioni allora
Poiché
Questo
Vuole dire tante cose vuole dire vedremo sul decreto sul decreto Paulette io credo che la questione fondamentale ma su questo penso che siamo tutti d'accordo sia appunto quella della crescita
Spero che non vi siano sorprese lo dico con grande franchezza Luigi nella delega nel disegno di legge delega sul lavoro quello che viene chiamato già usate
Perché mi preoccupa mi proprio quali insistenza che viene dalla Commissione che viene dalla Banca centrale europea
Io penso che se
In quella legge delega facessimo quello che il Presidente del Consiglio aveva annunciato all'inizio cioè in contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che elimina tante di Bologna CE contrattuali
Precarie e riforma gli ammortizzatori sociali ne faremo un grande Passavanti se invece a quello che dice Ichino che dicono e che dice
Il Presidente della Commissione
Sacconi e cioè
Un l'eliminazione dell'articolo diciotto dei contratti a tempo determinato e come è scritto nell'emendamento che Ichino ha presentato il mantenimento di tutte le forme contrattuali precarie in essere
Lo faremo con grande passi indietro contraddittorio rispetto a non vogliamo essere la Cina perché in quel modo faremo un ulteriore passo avanti verso
Quel modello quindi non è non se lo facciamo solo chiacchiere astratte poi siccome facciamo politica non facciamo gli studiosi
Poi le cose che diciamo devono trovare una una coerenza
Nella nella delega lavoro mi aspetto che ci sia la ripresa di mi di quel di quel principio che rispetto alla quale
Ci sono attacchi molto significativi e anche rispetto alla
E chiudo io non voglio prendere troppo tempo
Questa svaluta azione del lavoro avviene direttamente sul Tirreno delle condizioni della ora dell'indirettamente sul terreno del welfare
Io sono molto preoccupato della disinvoltura con cui si parla di tagli alla spesa pubblica nonché la spesa pubblica vada conservata così come ci sono tanti sprechi inefficienze ruberie corruzione
E la bisogna andare con lanciafiamme senza
Senza guardare in faccia nessuno però attenzione non siamo già un Paese che ha la spessa primaria corrente cioè se noi escludiamo gli interessi
Ne abbiamo già la stessa pubblica che al
Tra le più basse dell'euro zona è un punto e mezzo al di sotto della media
Quando si dice che tagliamo sedici miliardi della spending in review con la legge di stabilità io mi preoccupo
Perché per tagliare sedici miliardi qualche numero del bilancio pubblico lo guardato in questi anni dettagliare sedici miliardi devi fare delle cose che fanno male Cecchetti che in che incidono sulle condizioni materiali di vita
Delle persone
Mi colpisce che parliamo
Poco pochissimo del della vera anomalia italiana se guardiamo l'Europa l'abbiamo il doppio dell'evasione fiscale
Della media europea abbiamo il doppio in media in Europa il nove per cento l'abbiamo il diciotto prima che
Tagliare la spesa pubblico che al di sotto della media o meglio sarebbe capire come recupero diamo un pezzo di quella di quel differenziale invasione altrimenti poi quelle condizione dei lavoratori delle famiglie delle persone
Vengono svalutati anche perché si svaluta la sanità si svaluta la scuola pubblica si svaluta l'assistenza
Tre milioni di poveri in più negli ultimi anni che facciamo rispetto a quelli
Ecco questo vuol dire poi concretamente nell'agenda di Governo
Evitare di la deriva cinese costi delle condizioni per un'Italia per un'Europa che valorizzi il lavoro come fattore fondamentale di sviluppo economico e di progresso
Sociale di progresso
Materiale vero
Che vuole fare le domande io non so quanto tempo abbiamo ancora a disposizione
Sì
Prego
è una domanda
La mia domanda è questa
Io sono d'accordo che il problema non sono i contratti di lavoro l'MTM che manca il
Ma anche alla domanda ma secondo voi secondo lei onorevole
Come come si ecco perché manca la domanda di lavoro cioè non
è vero che sta spostando il baricentro dell'economia anzi spostando verso l'Asia verso
Verso l'Africa
Ma noi non abbiamo delle caratteristiche su cui non non abbiamo investito
Cioè
Noi ai il made in Italy e richiesto in tutto il mondo
Ora e Vernon possiamo più continuare a raffinare petrolio o a produrre acciaio e al minare il nostro ambiente però secolo non vi non vi fa a me che dovremmo cercare dove e quali sono i settori vincenti e quindi ricordo quindi utilizzare gli investimenti per favorire i sente i settori vigente che possono vincere la concorrenza internazionale
E poi non vi pare che
Età è uno di questi settori settore almeno questo sondare si settore agroalimentare nel settore alimentare allo più elementare belle si sposa
Con con il turismo collant con l'autorizzazione dell'ambiente eccolo qua e con la cultura
E ora in questo settore non ha bisogno di di nessun aiuto ha bisogno soltanto che i settori che vende pares parassitarie vengono
Hai già molte contrastate perché vede godere sapete che è un mondo a dirlo io sono figlio di piccoli agricoltori un chilo di uva ottobre mio fratello l'anno scorso la venduto sessanta centesimi anche quest'anno
Lo stesso periodo e ancorché non lo voglio dire ha portato ad alcuna domanda facciamolo mangia a Porta Palazzo si vendeva due euro e cinquanta nel mezzo c'è e poi pareggio poco diceva nel mese alla distribuzione
Che è ok tutta parassitaria e che assorbe tutte le le risorse ora basterebbe che si mettessero in queste comunità
Elementi di queste per economia sociale di mercato interno facendo intervenire i Comuni che sono pieni i dipendenti allora io mi ho finito i Comuni
Non vi è palesemente io no io inserisco allora lei
Ha chiesto così però svuotando Mancuso ha senso dell'intervento chiedo scusa cedendo solo da posta guarda solo da un posto per l'occasione allora non mi sembra che i Comuni
Dovrebbero interfacciarsi tra produttore e consumatore vendendo loro stesse unendosi in consorzio gli ortofrutticoli
Ai consumatori favorendo sia i consumatori che non hanno più soldi per comprare sia l'agricoltore che stanno fallendo
Costi senza aiuto se qualcuno si stringano andrebbero economia senza spendere soldi
Allora lei più che una domanda diciamo ha fatto un intervento con le risposte
Radio io nasca consolarla durante col Presidente Lanzarote verde
No guardi che il Comune di Giaveno di mercato degli agricoltori referendari qualcosa una presa in giro mi scusi
Ma qui mi scusi
La ringrazio
Libertà
Appunto va benissimo benissimo allora adesso il sottosegretario l'onorevole Fassino anni risponderanno
Senta mi
Mi scusi
Risponderà lei
No no
Mi scusi ma io adesso le debbo dire che deve avere rispetto anche per chi sta da quest'altra parte per le persone che stanno qui allora
Adesso le risponderanno tutti i nostri ospiti in una per volta cercheranno di dare una risposta anche se lei aveva fatto una diagnosi aveva trovato anche le ricette
Allora cominciamo
Dal sottosegretario
è stato finora nuovamente
Io farei solo una battuta ripetendo una affermazione che consentito qualche mese Fadda
Da Oscar fare inetti quando ha detto che è più che dedicarsi a a a tagliare gli ottocento miliardi di spesa pubblica che come al di un ricordato giustamente Stefano
Sono appunto nella parte bassa della B della media europea e non dalla parte alta forse dovremmo dedicarci a
Raddoppiare l'export italiano che vale quattrocento miliardi
Ma che oggi ha diciamo così un potenziale
Probabilmente inesplorato perché se trent'anni fa c'erano sette ottocento milioni di consumatori che potevano avere desiderio di consumare qualcosa che
A che fare con il made in Italy dalla
Tecnologie meccaniche alla
Alla al
Al polo del lusso
Forse
Conviene concentrarsi su questa seconda strada e poiché la strada come dire della crescita e la casa dello sviluppo e la capacità insomma di
Far sì che ci siano impresa è in grado di
Competere nello scenario
Mondiale e di valorizzare il prodotto italiano
In questo senso credo che
La capacità di attrarre anche sul nostro territorio Investimenti sia un elemento essenziale nella prospettiva della crescita qualcosa mi pare che in questi in questi primi mesi di Governo si stia muovendo in questa direzione ma
E ancora largamente insufficiente
Rispetto a un ritorno di crescita che è fondamentale perché
Appunto lo ricordava Stefano Fassina
Insomma il rapporto deficit PIL c'è il numeratore e denominatore se agiamo sempre solo sul numeratore non sul denominatore nomi non ce la caviamo insomma
Ecco io ero l'ultima domanda che volevo fare sequenza ai partiti si stanno chiedendo qual è la loro nuova funzione no che possono e debbono svolgere anche di fronte a una gravissima crisi
Della politica del rapporto tra cittadino e politica ma questa è una riflessione che in molti iniziano a chiedere anche al sindacato ma quale ruolo debba vedere il sindacato
Rispetto ad un nuovo mercato del lavoro e aspetto a nuove condizioni di lavoro
Ovviamente io le rispondo per la CGIL
E il sindacato in Italia tante cose diverse ognuno di noi anche rispetto alla crisi del modello di rappresentanza sociale a risposte differenti
Penso che le organizzazioni sindacali abbiano sbagliato quando
L'avvento delle politiche liberiste l'inizio della politica di svaluta azione del lavoro ha creato una frattura
Tra
Chiede tutelato dalla registrazione non è
E chi è tutelato da un contratto oggi nel nostro Paese i lavoratori dipendenti che sono coperti da un contratto nazionale sono il quarantuno per cento
Sono ventidue milioni lavoratori nel nostro Paese
Il che significa che già oggi c'è una prevalenza di lavoro che non è contrattualizzato
Questa non è semplicemente un dato numerico che ci dice che ci sono tante persone che sono prive di copertura di qualsiasi forma di tutela e che nello scambio a cui faceva riferimento Fassina tra chi è
Da
Datore di lavoro e diamo prestatore di lavoro c'è una simmetria che è cresciuta sempre di più e che una delle forme di disuguaglianza
Oggi sempre di più noi abbiamo lavori che sono contrattualmente deboli ma che sono anche salari abilmente veicoli e sono i lavori prevalenti
Sui settori dei servizi sono i lavori che noi troviamo nei servizi sono i lavori che troviamo anche mi cosiddetti nuovi settori quelli
Ad alto contenuto tecnologico innovativo quelli che guardano anche a segmenti dell'innovazione su cui invece non propria strategicamente
Se guardiamo la nuova politica industriale dovremo in qualche modo io entrare gli investimenti dove sbaglia il sindacato
Sindacato ha sbagliato in questi anni annegare che i lavoratori che vengono rappresentati solo in virtù di un rapporto che è codificato dalla legge
Dovessero essere in qualche modo esclusi dal panorama delle tutele tant'è che oggi la sfida più importante che noi abbiamo
Davanti non è quella di come riconquista diamo la strada della concertazione il sindacato c'era prima del novantatré continuerà a esserci anche dopo
La vera sfida è come noi ricostruiamo attraverso la contrattazione perché c'è bisogno di regolare i rapporti di forza tra lavoro e impresa
Giustamente dice Fassino ha nel libro
Il conflitto non è un dato di per sé negativo
Il conflitto in ciò che media
Costruendo con
Senso tra due posizioni
Allora se l'operazione che non vogliamo fare per dare una mano al Paese è quella di redistribuire il lavoro che c'è di estendere un panorama di tutele noi dobbiamo ricostruire delle regole come lo facciamo
Lo possiamo fare per via legislativa abbiamo visto non funziona lo possiamo fare per via contrattuale cambiando le relazioni industriali nel nostro Paese bisogna avere qui il coraggio sì di fare un'operazione che noi definiamo impulsiva
Bisogna cambiare il perimetro dei contratti e bisogna ricostruire partecipazione democratica nei luoghi di lavoro il che significa che sindacato deve cedere potere
E deve delegare invece più potere di rappresentanza di contrattazione I rappresentanti diretti del delle lavoratrici e dei lavoratori
Sindacato Italiano il Senato confederale e una parte delle associazioni datoriali hanno provato a fare
Per provare a rispondere anche ad uno dei temi che ci poneva la crisi una svolta da questo punto di vista abbiamo
Sottoscritto il testo unico che riscrive le regole interne di democrazia e di rappresentanza quello che sarebbe sbagliato in questo momento e l'idea intanto che ognuno
Che ognuno se ce la possa fare da solo
Vantando autosufficienza se noi pensiamo che le relazioni industriali si possono ristrutturarle solo ed esclusivamente esercitando l'autonomia sociale
Direi che non abbiamo capito niente della svolta anche politica culturale che ha introdotto l'attuale Governo se pensiamo che il tema per noi e ricostruirne la riconquistare la concertazione anche qui rigo mettiamo un grande errore forse il tema vero
Che è il tema antico impero dalle organizzazioni sindacali buone se ognuno di noi deve mettere a disposizione del Paese un pezzettino un pezzettino
Di opportunità per far ripartire la crescita e qual è l'entità dello scambio che noi facciamo tra un grande piano nazionale del lavoro che contenga anche investimenti su politiche industriali mirati
E come noi ricontrattualizzato le condizioni di lavoro faccio soltanto una battuta sintetica
Delle tante cose che ci sono nel gioco Satta Fassina nel suo libro né ne cita una che importante tanto quanto le altre
Sperimentare il compenso orario minimo nel nostro Paese può essere una cosa tra virgolette utile se la parliamo su quelle che oggi non sono contrattualizzati cioè sugli atipici
Perché perché significherebbe che sotto un asse una certa soglia chi ha un lavoratore precario non può essere retribuito e quindi aiuterebbe
A
Incrementare le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori ma se facciamo esattamente quello che c'è scritto nel disegno di legge delega e cioè sperimentiamo il compenso orario minimo per i lavoratori subordinati
Cioè per quelli che hanno un contratto rischiamo di fare esattamente lo stesso errore che è stato fatto in Germania per il quale adesso il sindacato confederale chiede
Di alzare la soglia della retribuzione oraria minima otto euro e cinquanta solo per darvi una dimensione di valutazione
La soglia di retribuzione minima prevista da un contratto nazionale nel nostro Paese quella del contratto dei call center delle telecomunicazioni la cui retribuzione oraria minima è di quattro euro e sessantotto pensate
Che cosa significherebbe costruire una lì parametro vediamo di retribuzione se non una pesante moderazione salariale generalizzato che è esattamente quello che ci sta chiedendo in questo momento l'Europa
Allora come facciamo come facciamo noi come rappresentanza del lavoro ha dare un contributo alla crescita che tenga insieme
Il sostegno alla domanda e quindi retribuzioni che garantiscano soglie di dignità alle persone
Condizioni materiali di lavoro attraverso un anno codificazione dei diritti che dia un po'di diritti anche a chi non ce la e che in questo momento esclusa del non garantito nel mondo del lavoro
E come facciamo contemporaneamente a fare un'operazione chiedervi valorizza la funzione del lavoro facendo quello che in realtà diceva Massimo D'Antona quando per primo inizio a pensare allo Statuto delle lavoratrici e dei lavorativo
Dei lavoratori non Standard o atipici
Dietro un contratto di lavoro c'è un progetto di vita se queste due cose non collimano perché il tuo contratto di lavoro e le condizioni di lavoro non ti consentono un'autonomia di vita
Noi non riusciremo mai a costruire quel principio per il quale il lavoro e fondamenta sì di dignità della persona ma il fondamento anche di una nuova comunità economica
E di una nuova politica economica in cui il lavoro non è un disvalore
E i diritti nel lavoro nelle condizioni di lavoro non sono semplicemente un mero posto per l'impresa ma sono un fattore che aumenta la competitività e come il discorso che ci che si faceva prima sulla formazione
I lavoratori sono formati più i lavoratori sono fidelizzati all'impresa più sono alte le condizioni e la qualità del lavoro più momento alla competitività e la produttività dell'impresa
Se noi agiamo se solo ed esclusivamente invece limitando questo campo d'azione è ovvio che abbiamo un impatto sulla produttività e quindi anche in termini generali sulla crescita passa cosa può fare il sindacato allora il sindacato deve cambiare la sua natura
Deve fare riferimento al fatto che la base della nostra presenta Anza perché il mondo del lavoro è cambiato e diversa e deve cambiare non soltanto i linguaggi non soltanto i punti perché non basta semplicemente cambiare i vertici per cambiare strategia deve rendersi conto che
Questo vasto Prodi processo di riorganizzazione dell'attività produttiva bisogno anche di nuove relazioni industriali e noi dobbiamo essere all'altezza di questa sfida dell'innovazione più noi riusciamo a includere
Contrattualmente le lavoratrici e lavoratori più il sindacato e rinsalda di nuovo la sua funzione di rappresentanza sociale a prescindere che ci chiamino in una sala perde in una sala gialla in una sala rossa
Bene grazie io concluderei
Quando
Stefano Fassina dunque forse però anche il Partito Democratico
Dovrà porsi prima o poi il tempo il tema di
Concentrarsi su un un momento di grande progettualità
E quindi da lì essere in grado a dare queste risposte che questa nuova fase di transizione
Chiede
E in questo nel libero c'è un'analisi spietata delle minoranze a norme le minoranze
Del PD vuote senza nessuna progettualità dispersi ognuna nella propria
N l'affermazione di sé stessa del proprio piccolo territorio allora insomma
Dalla si genera è arrivata una riflessione io adesso vorrei che arrivasse anche da Fassino anche B della minoranza in questo momento fa parte
Su come il partito bene visto che ha il quaranta il più per cento degli italiani che lo guardano
Interno drastica saper dare delle risposte con che ed è
Da quello che il problema signore che è intervenuto prima quello che hanno chiesto
E gli italiani che sono andati a votare
Per l'Europa
Innanzitutto al signore che Terni dubbio voglio dire che sono sostanzialmente d'accordo ora evidente che noi dobbiamo puntare sulle nostre eccellenze e l'agricoltura di quote di qualità è una nostra eccellenza l'agriturismo l'agroalimentare la nostra eccellenza
Il problema enorme quello della catena distributiva e dell'approvazione provocazione di valore che ha delle lungo la catena distributiva credo che
Non solo i Comuni probabilmente non solo il soggetto protagonista
Un nodo decisivo
Invece sulla domanda di Maria che ovviamente chiederebbe di dare una risposta molto articolata io credo che noi dobbiamo evitare un errore
Pensa che che abbiamo commesso negli anni novanta
Pensare che siccome siamo al Governo il partito non serva
Sarebbe un gravissimo errore
Abbiamo già scritto visto cui sto fino
Il riformismo dall'alto lo chiama Reichlin no in occupa la la stanza dei bottoni che accoglie bottoni realtà
Sono sempre meno efficaci
Se ci sono ancora per tra l'altro
E si dimentica del partito il partito organizzato il primario organizza i gazebo realizza qualche festa
Faremo un grandissimo errore
Ne abbiamo bisogno di come dire rianimare di di rilievi rimotivare la partecipazione in una comunità democratica come
Come deve essere un partito
Non esiste un progetto di cambiamento progressivo se non hai una comunità che lo fa vivere lo fa vivere nel territorio lo fa vivere
Tre soggetti economici e sociali lo fa vivere attraverso le relazioni con le forze intellettuali
Con le quali costruisci poi quel tubo quella capacità di analisi con il tuo punto di vista che ti consente di avere un'agenda di cambiamento
Che si un'agenda di cambiamento autonoma che va verso il progresso che a mio avviso si misura non soltanto su quanto si riduce i costi
Rette ma si misura sulla miglioramento delle condizioni delle persone che sono più in difficoltà quelle progresso quando migliorare
Io le condizioni di chi è più in difficoltà al progresso per questo va
Va fatto un lavoro enorme
In un contesto difficilissimo
In un contesto in cui
Le risorse solo un problema fondamentale dovessimo diventa lì l'unico Paese in Europa che non al finanziamento pubblico ai partiti
Ed è un problema perché fare politica seriamente anche dei costi che ci siano stati abusi non c'è dubbio quindi dobbiamo capire come anche
Trovare le risorse per per per andare avanti dobbiamo farlo tutti insieme
Dobbiamo farlo con la consapevolezza che non sempre c'è stata in questi mesi
Che se qualcuno esprime una posizione diversa non lo fa perché vuole boicottare o perché vuole frenare ma lo fa perché vuole contribuire con suo punto di vista specifico a un progetto comune perché quel quarantuno per cento che ricordati
è un quarantuno per cento che sentiamo tutti come responsabilità sulle sulle spalle ovviamente ciascuno di noi ritiene che
Che ci siano modi soluzioni diverse qui dobbiamo confrontarci partito non può essere
Come dire
Lo strumento che organizza le primarie deve essere una comunità vivaddio nessuna comunità protagonista e su questo nel libro ricordate bene c'è anche un una responsabilità delle minoranze perché io credo che in questi mesi
Ci sia stata un'articolazione di posizioni che abbiamo
Avuto molto poco a vedere con la progettualità con le idee diverse e più col tentativo di
Qualcuno di noi di trovarsi dei limiti di trovarsi degli spazi mentre credo che
Credo che dovremo misurarci su quale risposte vogliamo dare al Paese
Su quali
Su quali su quale agenda abbiamo uno straordinario bisogno di
Di mettere in campo idee e smettere di prendere l'agenda che Civezzano altri pensando che sia quella che mi dobbiamo
Realizzare c'è bisogno quindi di un di un partito e per giunta c'è bisogno anche di un giornale che aiuti
Il Paesi e anche impartito accrescere culturalmente a ritrovare un filo di autonomia
Perché altrimenti non ce la facciamo sul terreno della politica
Quell'investitura che c'è stata data quella responsabilità che c'è stata data a una scadenza temo non è non è un come
Non è aperta all'infinito ha una scadenza e su quello dobbiamo tutti convergere
Perché non è problema di Matteo Renzi o di qualcun altro il problema dell'Italia perché se se fallisce questo Partito democratico l'Italia non alternative per per risollevarsi quindi
Da questo punto di vista davvero la sfida comune grazie
Il benessere statico noi lavoro
Detta Stefano Fassina è buona festa dell'Unità tutti