Overshoot

Vacanze di spinta stand-by e dire causa il mio Paese è stato colpito da una tempesta chiamata sul testo negli anni riusciremo mai a raggiungere l'obiettivo finale di questa grande carenza mai mettere venire che l'uomo beni
I dati dell'Istat congestionati emanare il bando per le Nazioni Unite la relazione fra i cambiamenti climatici cambiamenti ambientali
E l'urbanizzazione universale sarà determinante per il nostro futuro ovvero Sciuto
L'ambiente il territorio i limiti dello sviluppo
Ogni giovedì alle ventitré e trenta su Radio Radicale
Il Vesuvio i Campi Flegrei su una bomba a orologeria che può esplodere da un momento all'altro nome un'opinione catastrofista lo dicono i massimi esperti mondiali di vulcanologia basta ripercorrere
La storia di queste due aree vulcaniche perché a dire che è soltanto una questione di tempo una nuova emozione arriverà
Sicuramente non oggi forse non domani ma arriverà d'altra parte
La stratigrafia indica anche se noi accelerassimo la sequenza del tempo in quella regione saremmo continuamente bombardati da eruzioni vulcaniche piogge di lapilli per decine di metri di spessore
Flussi Viro classici devastanti con velocità di centinaia di chilometri orari temperature di centinaia di gravi
I tempi della geologia sono tempi lunghi rispetto a quelli della vita umana e questo per noi accertamenti assicurante perché tendiamo a spostare il problema in là nel tempo non sentirlo attuale pure è un problema attualissimo oggi
Tre milioni di napoletani poggiano i piedi su una delle aree a più alto rischio sismico vulcanico e idrogeologico del mondo una Regione
Compreso tra due vulcani attivi di cui un super vulcano ovvero i Campi Flegrei cioè una di quelle poche calde avere
Sono dieci o dodici in tutto il mondo che hanno un diametro di alcune decine di chilometri e chi in caso di evoluzione sono in grado di produrre devastazioni ultra regionali
I fattori che rendono
Un'area metropolitana una zona rossa sono essenzialmente tre
La probabilità che un evento distruttivo si verifichi
Dato periodo di tempo
Il valore esposto ovvero il numero di vite umane provvede a beni artistici e archeologici in pericolo e poi la vulnerabilità del suo territorio cioè il patrimonio che sarebbe distrutto dall'evento catastrofico
In quelle che sono state le nostre numerose conversazioni telefoniche qui a Radio Radicale il Professore Giuseppe Mastro Renzo
Mi ha raccontato di aver segnalato a più riprese la reale situazione della città di Napoli e di sostenere ancora oggi con forza la necessità di un serio piano di emergenza per far fronte a un eventuale elusione
Ciò che è emerso dalle nostre telefonate piuttosto chiaro insomma rinviare
Il piano di emergenza significa giocare d'azzardo con le vite dei napoletani niente di più chiaro e il fatto solo questione di fortuna se la popolazione non è stato ancora investita da una catastrofe di portata regionale
La storia di Mastro Renzo in questo è un ottimo esempio che l'atteggiamento nocivo con cui da sempre si affronta la questione a livello istituzionale vale la pena riportarlo
Nel due mila sei il vulcanologo pubblico una ricerca sulla prestigiosa rivista americana profili National Academy of Sciences nella quale sosteneva che tutta la città di Napoli dovesse essere inserita all'interno della zona rossa
La sua pubblicazione dimostrava la totale inadeguatezza del piano di emergenza che era stato impostato dalla Protezione Civile sottovalutando l'effetto di un'eruzione di tipo Plinio
Tutto iniziò a caso la mente e nel mille novecentonovantacinque con la scoperta sulle montagne di San Paolo Bel Sito di due scheletri sepolti da un metro di pubblici
Secondo le analisi archeologiche questi due scheletri erano riconducibili a una popolazione fuggita da un antico villaggio nella zona dell'attuale Nola risalente all'età del bronzo ovvero una Pompei di tre mila ottocento anni fa
Questo ha raccontato Mastro Renzo a parte due scheletrici chiedemmo che fine avessero fatto tutti gli altri abitanti del villaggio la risposta arrivo dieci anni più tardi
Durante gli scavi della TAV del due mila quattro vennero ritrovate migliaia di impronte di persone nell'area oggi occupati dalla città di Napoli i segni del passaggio di esseri umani erano incise in un raggio di venticinque chilometri dal vulcano
In geologia si dice che ciò che è accaduto in passato ri accadrà negli stessi luoghi e nelle stesse modalità anche in futuro per questo
Il vulcanologo realizza una mappa rappresentando i due livelli di un'eruzione di portata simile a quella dell'età del bronzo ovvero il cosiddetto livello di fallout cioè quello di caduta di ceneri e lapilli
Che durante la precedente irruzione andavano essenzialmente verso nord est e livello dei flussi Piro plastici che si dirigevano verso Ovest e nord-ovest nel territorio
Della città di Napoli
In seguito sviluppo delle simulazioni numeriche realizzando delle mappe di pericolosità e dimostrò come la portata di un evento
Analogo sarebbe di almeno venticinque chilometri e con questo lavoro sul disastro di quattro mila anni fa ha pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica americana e poi ripreso tre televisioni di tutto il mondo che cominciarono gli attriti con l'operato della protezione civile
Ciò che il professore contestava in modo deciso a parte l'inesistenza del piano d'emergenza era il fatto totalmente assurdo che Napoli non fosse ancora considerata come una città potenzialmente a rischio né per il Vesuvio né per i Campi Flegrei
Del resto la sua simulazione del fallout parlava chiaro ovvero se si verificasse un'evoluzione di tipo premiano del Vesuvio
Ci sarebbe il novantacinque per cento di possibilità che l'intera città di Napoli sia completamente ricoperta da uno strato di ceneri e lapilli
Di uno spessore di alcune decine di centimetri forse anche meno nello stesso periodo le ricerche di Mastro Renzo la Commissione grandi rischi che poi la struttura di collegamento tra la comunità scientifica il servizio nazionale di Protezione civile
Ovvero l'ente preposto a dare pareri tecnico-scientifici sulla valutazione la previsione la prevenzione
Continua a riunirsi ma non espresse alcuna preoccupazione per il fatto che Napoli non fosse ancora inserita nel piano d'emergenza
Prevalse diciamo così un atteggiamento file instaurare in densa non vedere l'attualità del problema sperare nell'intervento provvidenziale del San Gennaro di turno
In realtà
Mi ha raccontato Mastro Renzo sempre qui a Radio Radicale il problema non era soltanto della Protezione civile che è un organo di governo
Ma anche della ricerca scientifica e nella modalità di comunicazione delle informazioni alle istituzioni
La situazione era complessa perché mi trovavo contro anche alcuni colleghi che mi dicevano sì noi sappiamo benissimo queste cose ma non piacciono alla protezione civile
Io rispondevo che noi ricercatori ci occupiamo di ricerche non dobbiamo far piacere a qualcuno per questo ha continuato la mia battaglia
Da questa polemica andrà con la Protezione civile
Allora pietre sia dovuta da Guido Bertolaso sono passati ormai
Dieci anni e il vulcanologo realtà non ha smesso
Di fare segnalazioni numeriche fondate sui suoi studi
Che cos'è cambiato però nel frattempo
Dal punto di vista della prevenzione praticamente niente sebbene Napoli
Cominci adesso
Ad essere considerata una città rischio vulcanico continuano a mancare sia per il Vesuvio che per i Campi Flegrei un vero piano di emergenza nazionale
Dei piani di emergenza comunali e poi informazioni dettagliate per le persone le prove di evacuazione
In altre parole non è cambiato quello che dicevamo prima ovvero l'atteggiamento di assurda indifferenza per le questioni geologiche della Regione napoletana da parte delle autorità
Un esempio di queste differenza la vicenda della perforazione di Bagnoli
Nel due mila tredici con l'autorizzazione del Comune di Napoli fu consentito nella zona dell'ex Italsider quella della cosiddetta Bagnoli Futura
Una perforazione a tre mila cinquecento metri di profondità per scopi scientifici e di sfruttamento di energie geotermica si prevedeva
Persino la costruzione di centrali geotermiche
Ciò che incredibilmente non si prese in considerazione in fase di studio e la natura vulcanica di quest'area inattività sul bordo orientale dei Campi Flegrei un'area in cui è presente Nisida
Ovvero un vuol Canetto che secondo le recenti datazioni si è formato tre mila novecento anni fa dunque dove c'è stata una fuoriuscita di magma relativamente recente perché tre mila novecento anni per la geologia sono praticamente ieri
E che attualmente priva di un piano di emergenza
Un mese dopo l'inizio delle perforazioni pensate un po'si sono verificate circa duecento scosse nella zona di Pozzuoli
Anche in quell'occasione il professore Mastro Renzo fu praticamente il solo a contestare l'autore della ricerca che venne poi interrotta per via del sequestro della Bagnoli Futura e l'apertura di un'inchiesta della Procura della Repubblica in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini
Ma secondo quali criteri fu data l'autorizzazione in una zona vulcanica
è noto che le perforazioni siano attività a rischio
Società che svolgono i lavori non possono garantire la sicurezza perché violano il cosiddetto principio di precauzione e chi si assumeva allora la responsabilità per la perforazione di Bagnoli l'autore della ricerca
Il sindaco di Napoli che l'aveva autorizzata certamente non la Protezione civile che in un'area prima il piano di emergenza declino in quella circostanza ogni responsabilità
Tutte le più grandi catastrofi naturali degli ultimi anni ricorda Mastro Renzo e specialmente l'uragano Katrina nel due mila cinque il maremoto nell'Oceano Indiano e il due mila sei e il terremoto in Giappone il due mila undici
Hanno una caratteristica comune ovvero le autorità ne hanno sottovalutato la pericolosità cioè hanno scelto un livello di rischio basso
E questo è esattamente ciò che sta avvenendo nel caso del Vesuvio e dei Campi Flegrei si sceglie uno scenario minore
E questo atteggiamento di ottimismo o di disinteresse
è forse normale della collettività che non a conoscenza i tempi le questioni geologiche mai inaccettabile
Da parte di autorità e ricercatori che dovrebbero invece documentare il livello di pericolosità e pianificare azioni di sicurezza
è inaccettabile perché ogni giorno che passa è un azzardo sulla popolazione locale
Ed è proprio con questi argomenti che il quattro giugno del due mila tredici assistiti dall'avvocato Nicola Paoletti e su iniziativa di Marco Pannella
Ricorderete alcuni cittadini della zona rossa hanno presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo denunciando
Alla Corte di Strasburgo che pur non essendosi ancora verificato un pregiudizio per la loro vita questo il virgolettato la convenzione risulta violata per il solo fatto che le autorità
Abbiano messo o mettano di adottare nei confronti dei ricorrenti medesimi le misure legislative provvedimentale lì
Adeguate a fronteggiare un evento dannoso che non è incerto se si verificherà ma solo quando si verificherà
Sul sito internet della Protezione civile si legge alla luce della storia evolutiva del Vesuvio si prevede che qualora l'attività dovesse riprendere entro qualche decennio la prossima eruzione sarebbe esplosiva di tipo sub Prignachi
Lo scenario che gli studiosi considerano possibile quello della formazione iniziale di una colonna coltiva alta diversi chilometri dei quindici e venti con caduta di bombe vulcaniche blocchi nell'immediato intorno del cratere
Nonché di particelle di dimensioni minori come ceneri e lapilli fino a decine di chilometri di distanza nella direzione del vento dominante
Successivamente dal collasso della colonna si formano colate Piro cluster che che scorrono lungo le pendici del vulcano per alcuni chilometri fino a raggiungere il mare in pochi minuti
Però l'ipotesi dei consulenti da produzioni civile non convince il professor Mastro Renzo che replica non c'è alcuna base scientifica per scegliere uno scenario intermedio suppl indiano
Ma lo scenario Massimo e primi hanno quello del settantanove dopo Cristo dunque noi dobbiamo essere pronti ad un evento della massima portata possibile
Il paradosso di questa vicenda e che lo stesso gruppo consulente quello stesso che ha dichiarato la probabilità di eruzione Pregnana del Vesuvio tre il quattro il venti per cento
Ha realizzato un'altra pubblicazione a cui ha collaborato peraltro anche l'ex a me Presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
Della quale si chiarisce un aspetto molto importante ovvero che in base allo studio comparativo tra il Vesuvio gli altri vulcani attivi al mondo
Si stabilisce che un vulcano condotto chiuso è assolutamente imprevedibile cioè che non vale alcuna ricerca scientifica e statistica ovvero che il vulcano fa ciò che vuole
Nonostante questo però la Commissione grandi rischi alla protezione civile continuano a scegliere uno scenario minore non la massima portata come vorrebbe ma sto Lorenzo
Allora
Non ci siamo sentivo mandare
Mastro Renzo una domanda legittima ma siamo sicuri che l'approccio ottimista se davvero irragionevole quello della protezione civile
Dopo l'otto sedute Simo prendere in considerazione la portata massima degli eventi avvenuti sul nostro pianeta non usciremo più di case forse dovremmo attrezzarci per difenderci anche elemento riti
Qualche volta mi ha spiegato Mastro Renzo la Protezione civile ha fatto l'esempio dei meteoriti per difendere i piani di emergenza a mio avviso inadeguati
Ma è ben diverso perché la probabilità che un meteorite possa provocare distruzione in una città eh estremamente più basso di un'eruzione vulcanica
Nel caso del meteorite parliamo di una possibilità su dieci milioni
Rispetto a una possibile evoluzione invece ragioniamo su una frequenza estrema mastri pensare che negli ultimi ventimila anni il Vesuvio è e multato una decina di volte
Il fatto questa analisi è che dietro queste valutazioni ottimistiche si nasconde un aspetto che non può essere facilmente dichiarato
Ovvero che i piani di evacuazione costano in altre parole suggerisce Mastrolorenzi sono prevale un'analisi costi-benefici per cui si sceglie di impostare
Una strategia per mettere in salvo soltanto una parte della popolazione residente in quelle zone
Ed è forse questa la ragione per cui esiste una distanza notevole tra ciò che emerge dalla ricerca scientifica e la gestione del rischio da parte delle autorità competenti
D'altra parte è pur vero che i piani di emergenza non sono obbligatori Governi possono autonomamente decidere che non costituiscono una priorità
Però si tratta di una scelta politica che bisognerebbe dichiarare onestamente
Perché non possiamo permetterci di giocare d'azzardo con le eruzioni e dobbiamo essere pronti da subito finora siamo stati alla finestra in attesa che la bomba a orologeria esploda
Per esempio il bradisismo dei Campi Flegrei degli anni Settanta e Ottanta non si è concluso con un'evoluzione
Però sappiamo che le crisi del mille cinquecentotrentotto si risolse ero con un'evoluzione
Studi comparativi con altri vulcani simili ci suggeriscono pochi giorni precursori fatti di deformazioni dal solo il terremoto ma non c'è niente di garantito
Se oggi cominciasse una crisi riduttiva dei Campi Flegrei nessuno ma proprio nessuno a livello mondiale potrebbe dire se l'eruzione verrà quando verrà e di che tipo sarà
Ma adesso lasciamo la parola propria Giuseppe mostro Renzo primo ricercatore dell'Osservatorio Vesuviano bella Cinquetti BO PAM però accurata trattato un polo porre le mie ricerche questo molto
Interessante o risentito anch'io un polacco la successione le varie cose è una ricerca a partire da oltre dieci anni a questa parte
E mi pare una storia infinita una storia in cui l'abbiamo detto in tutti i modi l'abbiamo dimostrato in tutti i modi che questi sono un cane Todisco al mondo che in tutto il mondo sa che sono i vulcani al più alto rischio al mondo
E che serve un piano di emergenza Piano emergenza che deve comprendere un piano di evacuazione operativo cioè un piano di evacuazione
Che preveda
Le istruzioni per ogni singolo cittadino su come mettersi in salvo incarico che si passi alla partiti
Dalla parte di preallarme la fase di trovarmi cioè a livello rosso
Ma le novità sono ancora più interessanti chiaro questo piano ma anche non c'è questo piano l'ICI
L'evacuazione anche che ogni tanto tipo un po'di confusione certe volte anche l'autorità e anche
Alcuni colleghi ricercatori fanno un po'di confusione perché confondono
Il piano di emergenza nazionale che è un ambito e sono le linee guida del Piano un'attenta più al termine del perché delinea più o meno quali saranno i livelli di diciamo da seguire con i decibel livelli successivi di
Di Schio i livelli di pericolosità e le azioni relative
Quindi livello verde livello giallo l'arancione quindi in rosso come dove dovranno essere trasferiti gli abitanti per esempio dell'area vesuviana eccetera e altri dettagli però manca in dettaglio principale cioè mancano i pianisti emerge
Dei vari Comuni un piano di emergenza
Operativo ma quello che è previsto dal Piano emergenza nazionale che è l'unico piano di emergenza nazionale in tale della protezione civile
Quello per il Vesuvio è in corso di elaborazione quello per i Campi Flegrei no che ancora più indietro un pianeta prevede appunto lo schema
Del del piano la struttura del piano nei suoi elementi presentata una persona civile poi i piani dei singoli Comuni che devono essere
Crudi nella nell'eventuale evacuazione quindi ogni Comune son hanno poi così cani devono essere coordinati poi ogni singolo cittadino in qualche modo d'essere informato di quello che dovrà fare i in dettaglio con con una successione di pali semplici
Eccoci dovranno essere le intercettazioni questa parte piani di emergenza dei Comuni informazioni riperimetrazione al momento non c'è nulla quindi in caso di crisi criteri ed è assolutamente in condizioni di
Non operatività dal punto di vista della dell'acqua
Quando noi parliamo sulla nave ci viene subito osso ma ecco la stessa cosa veniamo subito informata di informati delle misure di sicurezza quindi
Dove si trova il Giubileo salvataggio in che modo si farà indicata l'emergenza quali sono le uscite di
Emergente
Deve essere messo in salvo e non è informato personalmente delle perché non è individualmente delle
Diciamo dei comportamenti delle azioni da gol ovviamente non può essere
Quindi questo lo dico all'infinito anche te
Talvolta anche i colleghi anche autorevoli esponenti dell'ambito istituzionale a vari livelli di chiaro chi etica il piano di emergenza è una e una leggerezza questa perché il piano di emergenza comprende il piano di evacuazione
Un diciamo un ente che anima l'azione
Comunali non esistono al momento tonfa ricaricare i Comuni ed è il dato è il termine non sbaglio dovrebbe essere dicembre prossimo quindi al momento non è
Ma qual è la novità degli ultimi giorni dalla quale sono partite poi delle notizie che in qualche caso sono state anche
Diciamo alterate e vedremo forse per quali potrò potrebbero essere le spiegazioni di questa
è successo diciamo il diciassette agosto
Sulla rivista
Pentiti reporter di del gruppo nel suo
Un gruppo di ricercatori dell'Osservatorio
Sulla nel CNR tre quali Luca D'Auria che anche responsabile della
Della Sala il monitoraggio del dell'Osservatorio insegnano
E in questo gruppo ci sono anche oltre ad altri ricercatori anche due vicedirettori conservatore del siriano
Marcello Martinez Giovanni Macedonio
Né questo gruppo
Pubblica un lavoro
Un po'impressionante per la stampa c'è rivelano attraverso lo studio delle deformazioni di una crisi bravi filmica recente
Un piccola una crisi di sollevamento avvenuta tra il due mila dodici del due mila tredici materie in cui il solo testo levato i dieci centimetri sono state le seguenti etniche
Ed altri fenomeni modificazioni alla composizione regate c'era che poi hanno portato al a elevare
Il livello dei Campi Flegrei da quello verde quello giallo quindi il secondo livello su quattro il quarto l'evacuazione
Beh
In i dati di deformazione analizzati attraverso
Le misure rilevate dai capelli pianta sarebbero compatibili con l'iniezione vino Agrama dalla Camera
Profonda diciamo più profonda a circa tre chilometri di profondità cioè circa tre chilometri dal contati sarebbe formato
Un simile c'è una una specie di di di
In qualche caso è stato detto per
Far comprendere di un grande lago
Sotterraneo di mano ma ovviamente non Lago di Parma perché teme di frattura alto che all'interno del quale effetto
In inserito questo maggio ma proveniente da maggiore profondità Beckett formato chiuderebbe formato questo cieca reperito alito del maggio ma in pratica saremmo in presenza di un'eruzione mancate nel due mila dodici del due mila tredici
Chiedere dettata un'eruzione mancata un flusso di magma dell'ordine di qualche frazione di metri cubi al secondo
Che non sarebbe stato rilevato in altro modo in quel periodo dal sistema di monitoraggio e che oggi soltanto in base a protetti inversione cioè nudi
Di natura numerica tipica sarebbe diciamo stato rilevato come possibile causa di questa deformazione Enzo
Le tre anni prima cioè nel due mila dodici tre anni fa noi avevamo io la dottoressa Pappalardo sulla stessa rivista di Nature del gruppo nessuna
Pentiti crea porta avevamo rilevato la presenza su base però in questo caso ma patologica per la prima volta avevamo rilevato la presenza di un'unica camera magmatica enorme fra visure Campi Flegrei
E avevamo anche detto che da questa camera magmatica lì un'arma da differenziato approfondita compresa fra otto dieci chilometri
Potrebbe risalire in qualche momento perché dallo studio dei cristalli abbiamo rilevato come rivelato come in realtà nell'evoluzione del passato indagine risalito molto rapidamente da
Dalla Camera alla superficie e quanto avvenuto negli ultimi trecento mila mila anni quindi per trecento mila nitore addossato analogo Campi Flegrei Vesuvio immaginari saliva molto rapidamente generale del suo impegno
In questo caso non si impegnano e comunque tutti nel Consiglio nella maggior parte dei casi per i campi perimetrazioni esclusive reclusive per il verso
Dei quindi questa notizia che gli fu chiesto immediatamente di interpretare da alcuni
Diciamo ad alcune reti televisive nazionali da alcuni quotidiani questa notizia realtà
Era abbastanza sconvolgente per certi versi perché
Oltre perché appunto già esposte diciamo accertarto ovviamente questo è un modello un modello basato sull'inversione dati però
L'idea soltanto che sia riferito verbale ma chi si era ma ma ampi batta profonde anche altro altro non sia stato rilevato a suo tempo ma Puppato tre anni dopo
Ci si indicherebbe come quando nel due mila dodici quando proprio il dottor De Natale attuale direttore o senatore Sodano stava accingendo a fare non regola crivellato nel suo bagno
Ed che io contestai fortemente proprio per i ricchi onesti e che con Decia autorizzata almeno la prima fase dal Comune di Napoli perché
Era nell'aria e cattiva di Bagnoli quindi il Consorzio che comprendeva anche il Comune di Napoli da io contestavo questa trivellazione per i rischi connessi in un'area densamente popolata in assenza di un piano di emergenza
Un'area in cui ma trivellazione visto che entrava in un sistema acquifero ad alta temperatura e pressione avrebbe potuto contare esplosioni nel pozzo e queste cliniche porci fu una sequenza settembre duecento scorse in poco più di un'ora
Seguente tipica esplosioni freatiche terra alterazione del sistema quei però e
E indicati treni dicevo io anche
In caso di attraversamento di sistemi matematici divenne matematiche anche eruzione
Ho eruzioni reati creato mandati che di di alta pericolosità
Definirò queste tra l'altro in quel periodo era proprio direttore Marcello Marte è uno degli autori di questo lavoro e sosteneva la trivellazione in capo al dottor De Natale come una cosa importante che per scopi di ricerca che per scopi di sfruttamento l'energia geotermica
Poi gratuità tempi fermò cinquecento metri il cantiere fu sequestrato per altri motivi ho aperto un'inchiesta sulla prima mozione
E lo di rischio grosso in teoria perché perché il costo è proseguita la la trivellazione tre chilometri e più come era previsto
E che questa al privato ma che in quel momento proprio inevitabilità avete prospettata in intercettata dal trivellazione probabilmente sarebbe creata una una condizione adeguata
All'innesco di audizioni creato ma Donati che che sono in e istituzioni che si formano quando un sistema cui però c'è contatto fra le falde
Freatiche e
In questo caso falde ad alta temperatura padre al vetro idrotermali
E il Maglio ma e quindi si sarebbe potuta andare incontro a una catastrofe e quelle aree densamente popolata Bagnoli uno dei quartieri di Napoli qualcuno dei quartieri occidentali nato
Ma non basta proprio negli ultimi metri e proprio tra l'altro con
Diciamo così referenze fornite dal dottor De Natale attuale direttore l'Osservatorio del piano sono stati presentati i due progetti uno di trivellazione profonda alla stoffa TARSU Bordoni evitare non sopportare animalesca al foglio
Per la realizzazione del centro di una centrale geotermica quindi non più per motivi di
E di ricerca scientifica e sfruttamento energia ma in questo caso per sfruttamento industriale per la redazione di una centrale geotermica un'impresa privata
Una tra l'altro una piccola impresa auto ed era un progetto per evitare questa centrale da cinque Mw nell'aria più ad alto rischio dei Campi Flegrei proprio nell'area in cui si sono verificate le più alte nomadi negli ultimi anni
Questo presentando referente proprio del di istituzioni come Ambra un consiglio perché Dario è il e il dottor De Natale come indicato non tanto e quindi noi abbiamo io ed altri abbiamo contestato ovviamente
Presso il Ministero e l'ambiente che dovrebbe fornire l'autore l'autorizzazione abbiamo contestato insieme ad altri colleghi anche i colleghi americani ora di Harvard in California abbiamo contestato
Per i rischi connessi questa trivellazione poco dopo cento ad una una una corsa continua ad arginare i rischi indotti oltre a quelli naturali già tre e anche nell'aria poi a che era la fontana nel Comune di Ischia quattrocentocinquanta metri d'altezza quattro oltre quattrocento ma di un aspetto un altro progetto di trivellazione l'aria più alto rischio
Ad Ischia c'è un'aria
Sul bordo del monte come dove ci sono delle paillettes firmo genetiche
In un'aria dal
No gradiente di temperatura lì la Camera addirittura e ipotizzata trentadue chilometri di profondità comporsi inclinati è corre in l'azione di fluidi quindi il sistema più pericolosa
Anche diciamo la reiezione nota come uno dei processi che innescano
Le frequenze frequente che i limiti anche podio vitale
Questo progetto
Anche aveva come referente per quanto riportato anche in questo caso alcuni soggettivi ambito istituzionale come il dottor De Natale che ha continuato a contestare la non pericolosità di queste cose
Bene non ultima in quest'ultima ricerca in questa ricerca rappresentata dal recentemente pubblicata recentemente che io ho commentato punto come ricerca importante che si collegava alla nostra ricerca di alcuni anni fa sulla presenza di un'unica camera magmatica e tante altre ricerche connesse a contestavamo punto l'estrema pericolosità dei Campi Flegrei
Ed è in questo caso però la notizia non si sa perché non si tratta come è stata alterata cioè che per sa la parte che riguardava i Campi Flegrei eppure
In un servizio iniziale su una emittente nazionale ed essenzialmente sul rischio connesso ai Campi Flegrei intessuta sempre ricca
Ebbene molti giornali hanno riportato appunto diffide minacciavano induzione imminente al ventuno ma questo non è assolutamente vero l'effetto è stato di spostare l'attenzione
Dal dai Campi Flegrei al detenuto deve e quindi dimenticare completamente tutta la storia del dei Campi Flegrei quest'area in cui ci sono stati due fenomeni gravi che invece negli ultimi quarant'anni la popolazione è stata evacuata la quest'aria perché ci ha dato veramente due metri dal suolo tredicimila scosse in pochissimo tempo ora un'aria ormai invivibile la polacca trattata allontanata
E negli ultimi anni da dieci anni e riprendono a padre perché gli atti lenta ma non sappiamo assolutamente le cause dei progetti perché in quei cinque o che non sappiamo
Nel caso diciamo che quelli che hanno precursori irruzione né quando potrebbe avvenire riduzione né di quale portata sarebbe però in quest'aria proprio soggetti di ambito istituzionale
Hanno richiedo per anni hanno sostenuto hanno realizzato attività di trivellazione
Che è noto che sono attività ad altissimo rischio quindi in sostanza dico c'è una grande confusione c'è una grande confusione perché non
C'è un'assoluta ed evidente che questa aria necessita di un piano di evacuazione ma pare che si vada nella direzione opposta
C'è addirittura a ipotizzare attività diciamo più o meno speculative che hanno come contribuente aumentare ulteriormente il rischio quindi penso che ci voglia un po'd'ordine
Grazie quindi a Giuseppe Mastro Renzo primo ricercatore dell'Osservatorio Vesuviano per questo importante contributo over sciolte la trasmissione di Radio Radicale sui temi dell'ambiente del territorio torna domenica prossima un saluto come sempre da Enrico Salvatori