Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui Matteo Marchesini per la rubrica critica e militanti oggi parliamo di Tommaso Landolfi scrittore coetaneo di Moravia di Piovene di Pavese di Vittorini
Scrittore patologicamente aristocratico si potrebbe dire
Tutto legato soprattutto al
Pieno primo in pieno novecento dagli anni
Venti trenta agli anni Cinquanta insomma a quella cultura che aveva a che fare con la prosa d'arte con l'ermetismo e che poi statico ad adattarsi nel clima
Diciamo così irrealistico neo realistico degli anni degli anni Cinquanta ma che fu inseguito recuperata in chiave postmoderna in maniera più o meno legittima Landolfi è un po'erede di tutti è uno straordinario epigono
Della modernità europea
Allievo dei suoi russi di Po di Gogol di alcuni francesi anche di Kafka per certi versi
E oggi Adelphi che pubblica la sua opera ripubblica la sua opera
Dalle tante appunto i russi un volume che contiene eccetto la tesi di laurea su Anna Achmatova tutti gli iscritti dedicati da Landolfi a i grandi autori
Nella letteratura russa infatti come spiega Giovanni Maccari curatore del volume nella sua
Bella e limpida postazione
La passione russa di Landolfi va di pari passo col definirsi della sua vocazione di scrittore nella Firenze dei suoi studi
Nel mille novecentotrenta escono insieme il suo primo racconto molto tosto rischiano nella sua
Prima traduzione è un vero innamoramento quello per una lingua una letteratura
Che servono a questo otto ore che continuamente scrive di secondo o terzo grado scrive in un virtuoso pastiche
Per camuffarsi per per
Per fare ditte non solo uno scrittore di un certo tipo ma perché in un personaggio
Di un certo tipo tra l'altro Landolfi non metterà mai piede in Russia e quindi
Sarà più che mai un un amore una passione
Squisitamente letteraria troviamo in questo libro delle
Delle sintesi straordinarie anche malgrado la l'aristocratico ciclo di Landolfi
Più che mai divulgative qualche nobili eticamente divulgative ogni tanto si parla della narrativa russa tentando di fare una interni del dell'otto novecento
Della anche nella topo dell'anima della cultura russa dei caratteri generali di questa cultura di questa letteratura
E di alcuni grandi autori che poi sono anche i grandi autori più tradotti e conosciuti
In Italia piuttosto o il dottor Ietto che cerco Gogol autore importantissimo per Landolfi che ne dà un'interpretazione tutto aspettarle come autore
Perché non non fa che è già la realtà manca crea un mondo un mondo di Lara vedi Levorin questo
Contrattando l'altro colgo li hanno della sua generazione cioè l'italiano vitaliano Brancati nei primi tempi Landolfi ad esempio riformula in maniera molto felice
Alcuni ipotetiche che non sono certo nuove per esempio
L'idea che in movimento europei anche quelli letterari che hanno attecchito in Russia dice vi hanno ricevuto un impulso smodato
E cioè in qualche modo i russi si pensi alla rivoluzione d'ottobre la si pensi anche al alla romanzo
Verifico naturalistico hanno in qualche modo portato alle alle estreme conseguenze fino a rovesciare lì
Gli equilibrati spiriti d'Occidente nella Russia nell'animo Russo dice Landolfi c'è un
Tendente alla dismisura al al realismo non come tipico come tipizzazione
Ma come eccezionalità a una Psicologia di caratteri che sono insieme innocenti e viziosi più grandi del vero
Notevole che si riproponga cui il tema avverso le fiabe di affanno nel DIEF del
E l'impossibilità di creare in letteratura ma non sono in letteratura qualcosa di nuovo come se tutto fosse uno schema combinatorio notevoli le pagine sul purché non di cui Landolfi dice che non è originale in fondo non è nelle cose che dice ben come lei dice ma
Quasi nella loro organizzazione nella finta in una sorta di aprioristico amore
Indifferenziato per la realtà
Per Napoli via
Così come sono molto belle le pagine di vero e proprio racconto biografico su Cechov dove si racconta ad esempio una storia che riguarda la sua morte questa questa bara portata
Riportata in Russia con un'insegna che diceva Oscar ostriche fresche
In un giorno in cui c'era anche il funerale di un generale
Ucciso nella guerra contro giapponese e ci Landolfi
Ricorda come questi due corpetti confuso ero in una forma che noi fa subito fa subito venire in mente la coscienza la coscienza di Zeno
Bellissima ancora e la citiamo per finire la pagina in cui Landolfi parlo del vecchio costo hai un autore sicuramente lontanissimo da luglio e dice così difficile da manovre
Ascoltiamolo la Graziano nel suo forte pure alcune parti nei suoi romanzi
Ne hanno in abbondanza dice Landolfi quando dice una cosa intelligente sorprende sempre un poco eppure ne dice tante lo si direbbe grosso sebbene genio ma talvolta invece finissimo sembra scaltro per nulla
Semplice otto e proprio in quel punto scopre che la fa più lunga di quasi tutti come pensatore non li metterete due soldi Marano e poiché a piedi che esso implicito invito di magari i suoi risultati son proprio quelli della filosofia
Sono autore che resta nella sua apparente semplicità e grandiosità magari
Vista da lontano rozza un un autore dalle moltissime facce un moralista che in realtà non è tale che non giudica niente nessuno nella sua
Vitalità capace di coprire di giustificare tutto al reale quindi il Consiglio di oggi a Tommaso Landolfi i russi Editore Adelphi a risentirci venerdì prossimo