Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui Matteo Marchesini per la rubrica critiche militanti oggi parliamo di un libro di Giancarlo Ferretti storia di una
Editor Niccolò Gallo editore il Saggiatore con una breve appendice di lettere di Gallo ad alcuni dirigenti
Mondadori tra cui il poeta Vittorio Sereni Giancarlo Ferretti un po'il decano dei nostri studi studia il metrò Point in Italia
Sui rapporti tra la cultura letteratura ed editoria e quindi quadra un personaggio quello appunto di Niccolò Gallo nato a Roma nel mille novecentododici è morto prematuramente
In vacanza Orbetello nel settembre del mille novecentosettantuno che ha il fascino della ambiguità
Gallo viene da una famiglia meridionale ed importanti uomini politici ed è cresciuto però tra difficoltà economiche al liceo
Ha dovuto lavorare si è trovato un impiego al Monte dei Pegni ha cominciato a scrivere tesi di laurea per altri
E poi ha avuto una carriera che è andata dall'inquinamento o alla redazione e mi antologie scolastiche con persone
Con intellettuali importanti come Emilio Cecchi alla critica militante nel secondo dopoguerra su alcune riviste della sinistra frontista e comunista
E poi ha cominciato in cui la cesura comincia ad essere netta con un attività di scrittura impropria cominciato invece a fare
All'editore il direttore di collana da un piccolo editore Pizzano prima molto prestigioso come i Ministri dei rischi che ha pubblicato
Alcune opere importanti della saggistica anche grazie a Gallo della narrativa italiana del Novecento
E poi nel mille novecentocinquantanove approdato come consulente alla Mondadori
Gallo è un editore diceva ambiguo fatalmente ambiguo per alcuni dati sia culturali che che psicologici
La sua il suo gruppo Air speso tra tra Emilio Cecchi e Gramsci intraprende il PC di Togliatti
Come si evince dalla dalla sua produzione pur edile di critico militante non ha mai creduto nel neorealismo
Ma nemmeno nel secondo dopoguerra le favole della Morante che mi parevano troppo convenzionali o all'Espressionismo di Garda soprattutto ha registrato implacabilmente
La mancata fusione tra ispettive macro McEwen molta della nostra letteratura che voleva avvicinarsi finalmente al romanzo realistico europeo
Per questo forse ha creduto soprattutto
Al racconto lungo o comunque agli epigoni nel senso più
Anche artigianale del termine
Del grande romanzo francese e non solo francese ottocentesco epigoni che lo rifacevano devo mangiavano in una chiave realistico LGH Giorgio Bassani Natalia Ginzburg
Ma anche alcuni dei suoi autori ancora più tipici della sua scuderia come Piero Chiara come dire sì
Nel nel castelletto la collana di ministri Lippi a metà anni Cinquanta pubblico libri molto importanti per la
Altra letteratura del Novecento come il taglio del bosco di Cazzola di cui pure apprezzava la secchezza anche estetizzante
Come il ricordo della barca di Antonio Delfini altri testi poi di Bigiaretti chi detti
Ma dicevo il il mistero su cui si fissa il libro di Ferretti è quello di un'ambiguità anche psicologica che si rivela sempre di più con la collaborazione alla Mondadori
Dalla fine degli anni cinquanta un grande editore
E come unico
Lontano dalle scelte militanti e in un periodo di industrializzazione della cultura italiana quei Gallo uomo discreto acuto uomo silenzioso
Uomo diceva al suo amico Cesare Garboli
Pieno di idee ma che in una sufficientemente
Broglia non al narcisismo sufficiente per per volerle esprimere il narcisismo che serve al saggista la foga anche invenzione che serve un saggista
Da un lato si dimostra insofferente per la parte industriale della Mondadori per la preparazione degli Strega il i rapporti difficili con con le stare le Starlette autoriali
Quindi una malinconica estraneità d'Adda Darko da militante sconfitto rispetto all'industria ma dall'altra parte proprio la sua passività il suo silenzio
Questa questa sua misteriosa inclinazione al lavoro servile artigianale editoriale
Ve lo rende paradossalmente quali più complice di questa di questa nuova industria lo si vede nelle lettere con Sereni in parte
Ma in parte in cui si percepisce anche l'insofferenza l'insofferenza di Gallo che per ogni sofferenza tentato Bocchi mentre quella di Sereni lombarda mente attivo Brusco ecco è insofferente di chi comunque nell'industria sta bene
Una delle cose più interessanti del libro di Ferretti e che sarebbe da sviluppare è il rapporto anche diciamo così di editing tra differenti e Gallo
Mentre facevano quella piccola collana sperimentale troppo debole per sopravvivere che fu intorno al Sole
E mentre Gallo aggiustarla
Alcuni libri importanti tra l'altro è sua anche
La revisione della prima traduzione del del dottor divago per Feltrinelli subito prima del passaggio
Alla Mondadori altro dato interessante mentre faceva tutto questo Gallo dava consigli a Sereni sulle sue poi India per esempio su quelle degli strumenti umani e riferimenti accettava a quanto pare
A quanto pare quali tutti per cui diciamo c'è in Gallo forse un un emblema della del destino che toccato da alcuni intellettuali del secondo Novecento degli umanisti più rigorosi più consapevoli in meno in disposti a compromessi ma d'altra parte
Anche meno inclini a appare un'acritica della cultura esplicito e quindi condannati
Sempre di più ai lavori di retrobottega quindi il Consiglio di oggi e Giancarlo Ferretti storia di un editor Niccolò Gallo il Saggiatore I sentirci venerdì prossimo