Intervista ad Augusto Minzolini sulla crisi libica e la posizione dello Governo italiano

Radio Radicale abbiamo qui con noi Augusto Minzolini di Forza Italia direttore innanzitutto la questione la crisi e libica ieri c'è stato dibattito intorno all'informativa del ministro degli affari esteri Paolo Gentiloni
Tu come vedi la posizione italiana su tutta questa vicenda libica non rischiamo nome insomma di avere una guida di una missione militare internazionale di trovarci apre
I maggiori costi politici dell'intervento
Sei a me quello che mi preoccupa non è tanto quello che noi rischiamo di pagare ma che c'è una linea assolutamente poco chiara
Selva e partire da un presupposto cosa che non è emersa secondo me dal dibattito di ieri la guerra di cui stiamo parlando e di cui nessuno può usare diciamo il termine guerra quando invece nei fatti è non è una cosa che nasce ora
Il tasso di Pandora libico è stato aperto qualche anno fa quando ci fu l'intervento contro Gheddafi
Voluto da Stati Uniti Francia e con qualche complicità in qualche
Su cui carica istituzionale di questo Paese
Da allora
Per una questione di responsabilità anche nei confronti del popolo libico quella vicenda doveva essere chiusa un errore tu cerchi di rimediare invece poi l'abbiamo lasciato andare la vicenda libica
A se stessa
Per cui ci siamo era ma è un territorio diviso assolutamente instabile ieri Gentiloni parlava una rischia di essere una polveriera gas dalla polveriera è già scoppiata
Allora da questo punto di vista uno decide che cosa vuoi fare può intervenire o non può intervenire e lo dico senza demagogia né da una parte non sono né un guerrafondaio né tanto meno un pacifista noi abbiamo un problema grosso
Linea il
Capacità di radicamento dell'istituzione in Libia oltre diciamo a trovare un terreno fertile diventa qua sì un obbligo di sopravvivenza per loro più tu risolvi la crisi
Siriano irachena e più quel problema si sposterà su questo scacchiere
Come situazione ben diversa perché intorno alla Siria all'Iraq Douai degli Stati che ancora esistono hai la Turchia
Ai l'Iraq che mostra distratta presi io militare ormai con dietro l'Iran all'Egitto dall'altra parte quindi a Russia non montagna e la Russia non lontana ai Giordania e Israele quindi inoltre in altre parole lì l'aria è isolata
Se per caso si pratiche l'ippica noi abbiamo una situazione in cui ci sono due Stati che sono dal punto di vista di rischio che l'artista sono estremamente
Permeabili Tunisia e Algeria e sfrutta abbiamo un serbatoio di disperazione
Di povertà come Nigeria facciate e Sudan che mettono le
Di fatto creano le basi per una conflitto che potrebbe andare avanti per anni anni tre anni non si vuole fare un paragone ma a me per me ancora parecchie tipo la Somalia
Allora
Non ci possiamo permettere
Che una situazione del genere accada trecento chilometri dal territorio italiano io penso di no quindi o il Governo
O decide
Di intervenire e di avere un ruolo
Che può essere
Di prim'attore un depuratore dipende dalla responsabilità come dicevi tu giustamente che si vuole assumere
O altrimenti noi questo problema che io rinviammo ce lo ritroveremo di fronte drammaticamente
In ogni
Futuro prossimo quando però la situazione sarà andata molto più avanti e il radicamento del
Lisi se in quell'area se sarà più profondo
Chiarissimo ieri è intervenuto in questo dibattito anche il Presidente Napolitano qual è il tuo giudizio sul suo intervento
Ma non lo so guarda molto spesso c'è secondo me Napolitano soffre di una sorta di amnesia
Perché tante volte dispersi agevole nipoti tutto fuorché amnesia allo dico precari non per le cose che Luis
In
Delle cose che dice nel senso che molto spesa ma mi colpisce quando non solo in questo dibattimento e
L'altro dibattito ha parlato diciamo dell'intervento di allora come una cosa disposte dalla così
E che era stata bus voluta dalla Governo italiano presieduto da Berlusconi
Io all'epoca
Diciamo che comunque un tuo osservazione abbastanza importante perché ero lì al TG uno
E devo dire che Berlusconi ha fatto di tutto
Era quasi disperato perché non voleva che ci fosse una cosa del genere e fu costretto
Da
La pressioni internazionali e dalle pressioni che arrivano dal Quirinale
A diversi
Perché altrimenti avrebbe potuto tranquillamente rifugiarsi
Nella posizione tedesca che in quell'occasione rimase neutrale
Se noi non partiamo da questo presupposto non abbiamo quell'elemento Lippi non capiamo diciamo ecco perché io parlavo diciamo che c'è un po'di amnesia no
E poi penso soprattutto una cosa
Lo possiamo porsi il problema di
Essere
Accapo diciamo di questa operazione che ci sarà
O non essersi
L'unica cosa che dobbiamo aprire e secondo me questo è
Un dovere perché a ruoli istituzionali responsabilità politiche
E che bisogna essere chiari comuni stessi prima di tutto poco gli americani assicurato su questa cosa non scherza ma solitamente c'è noi dobbiamo dire c'è immaginare che noi andiamo lì con il meccanismo per cui addirittura dialettico lessicale per cui non si un già l'espressione guerra perché altrimenti
Ed è un problema beh significa dire agli italiani rispetto a conseguenze che ci potrebbero essere
Una grande menzogna successiva perché purtroppo questo è il rischio che noi dobbiamo affrontare bisogna vedere se questa guerra e necessaria
Se gli interessi italiani debbano essere diciamo di crisi in questo in maniera o meno e su questo possiamo
Io non credo che bisogna essere avere un atteggiamento ideologico io penso che purtroppo purtroppo perché non è che ce la stiamo cercando
E de certe responsabilità ci dobbiamo
Vendere perché
Nella situazione in cui siamo qui siamo una terra di confine di questo conflitto la guerra non è che la scendiamo ma ci bussa alla porta chiarissimo che siamo come sempre questo Minzolini senatore di Forza Italia e come sempre un saluto da Radio Radicale