Overshoot

Buonasera bentrovati all'ascolto di Radio Radicale Enrico Salvatore in voce per parlare di ambiente territorio in over asciutta
Oggi torneremo sul referendum notori ve lo faremo con una breve rassegna stampa dei quotidiani che in questi giorni si stanno
Occupando appunto del prossima consultazione referendaria del diciassette aprile lo facciamo partendo dal fatto Quotidiano con un pezzo di Salvatore
Borghese che appunto ci ricorda che manca poco più di un mese al referendum sulle trivelle questa consultazione chiesta lo ricordiamo è ottenuta da dieci regioni
Riguarderà lo stop alle trivellazioni in mare per all'estrazione di idrocarburi entro le dodici miglia marine
Se il quorum non verrà raggiunto e vinceranno i sì le concessioni attualmente in vigore non potranno essere rinnovate in modo automatico per sfruttare i giacimenti fino al loro esaurimento
Le motivazioni dei promotori del referendum sono essenzialmente di tipo ambientalista
Sostengono che le trivellazioni siano una minaccia per l'ecosistema marino e che un'eventuale incidente possa causare un vero e proprio disastro biologico
Si tratta quindi di un referendum di impronta ambientalista non è il primo nella storia italiana è di certo non l'ultimo il primo precedente storico può essere individuato
In quel referendum che nel mille novecentottantasette fermo la produzione di energia nucleare in Italia i tre quesiti promossi dai radicali
Furono approvati con percentuali di sì tra il settantadue per cento all'ottanta per cento con una affluenza del sessantacinque per cento
Ma che cosa dobbiamo aspettarci dai referendum del prossimo diciassette aprile
Secondo un sondaggio realizzato il mese scorso da se WQ oggi gli italiani sono molto sensibile ai temi ambientali cinquantadue per cento pensa che la qualità dell'ambiente sia seriamente minacciata
E il sessantaquattro per cento che la tutela dell'ambiente sia una necessità non molti sono a conoscenza del referendum però
Solo il ventidue per cento dice di esserne informato mentre il quaranta per cento ne ha solo sentito parlare
Sia quelli che approvano le trivellazioni che sembrerebbero essere il trentasette per cento sia quelli che vi sono contrari il cinquantasei per cento
In grande maggioranza pongono il tema della tutela dell'ecosistema Marino di conseguenza la stragrande maggioranza degli intervistati ovvero il settantotto per cento
Voterebbe sì al referendum sulle trivelle sembra che il successo di un nuovo referendum ambientalista sia portato di mano
Tutto si giocherà come sempre quando si tratta di referendum sulla conoscenza dei quesiti e sull'affluenza alle urne noi
Naturalmente aggiungiamo sulla informazione sulla
Democrazia necessaria per conoscere appunto inquisire per potersi esprimere su temi così importanti quindi ringraziamo Salvatore
Borghese per questo contributo sul fatto quotidiano del quindici marzo come sapete
Oggi
è uscito un comunicato da parte della segreteria del Partito Democratico il Partito Democratico si astiene sul
Referendum questo referendum è inutile
Questo punto si legge in una dichiarazione congiunta di Lorenzo Guerini Deborah serra chiari non c'è nessuna nuova trivella ma solo tante bugie
La serietà prima di tutto ma lunedì parleremo anche di questo e vedremo chi ha i numeri
A norma di statuto per utilizzare il simbolo del Partito Democratico questa è una nota che è arrivata un po'dopo le critiche avanzate dalla minoranza dei democratici che non condivide la scelta della partito di astenerci
Questo referendum è inutile hanno detto appunto Guerini e la serra Chiani
Non riguarda le energie rinnovabili non blocca le trivelle anche in Italia sono già bloccata entro i dodici miglia normativa più dura di tutta Europa
Non tocca il nostro patrimonio culturale ambientale come hanno spiegato i promotori alcune regioni si tratta solo di dare un segnale politico
Perché nel merito il quesito riguarda alla Turato alle concessioni delle trivelle già in essere nient'altro si legge ancora in questo
Comunicato diffuso dalla Segreteria del Partito Democratico ci sono alcune piattaforme che estraggono gas ci sono già vi lavorano migliaia di italiani finché c'è Galasso ovviamente è giusto estrarre gas
Sarebbe autolesionista bloccarle dopo avere costruito gli impianti licenziare migliaia di italiani e rinunciare a un po'di energia disponibile made in Italy
Col risultato che dovremo acquistare energia nei Paesi arabi o in Russia un prezzo maggiore continuano
La serra Chiani Guerini il referendum voluto dalle Regioni costerà trecento milioni agli italiani la legge prevede che non possa essere accorpato ad altre elezioni
Pensiamo che nello specifico i soldi per questo referendum potevano andare ad asili nido a scuola e la sicurezza l'ambiente di questo parleremo durante la direzione di lunedì
Ratificando la decisione presa come vice segretari sottolineano ancora Guerini a Serre Chiani se il referendum passerà
L'Italia dovrà licenziare migliaia di persone comprare all'estero più gas più petrolio ecco perché la Segreteria pensa che questo referendum si è inutile
Chi vuole dare un segnale politico fa politica non spende trecento milioni del contribuente ma non raccontiamo che un referendum contro le nuove trivellazioni non raccontiamo che è un referendum che salva il nostro mare
Anche perché a quel punto le aziende non smonta era hanno le trivelle che resteranno per sempre nel mare anche se non operativo
Non c'è nessuna nuova trivella ma sono tante bugie
La serietà prima di tutto malumori parleremo anche di questo e vedremo chi ha i numeri a norma di statuto per utilizzare il simbolo del Partito Democratico concludono invece segretari democratici ovvero Guerini e serra chiari che si sono schierati al punto poi contro questo referendum dichiarando l'astensione
Come posizione ufficiale del partito democratico c'è anche il quotidiano il Foglio che sta conducendo come sapete una campagna per il sì al
Al referendum si Trib scrivono dal foglio in particolare Alberto Brambilla che firma un articolo del dodici marzo scorso intitolato monta l'onda del buonsenso contro l'ideologia notte dei quella posizione
Molto simile a quella che abbiamo letto nel comunicato del Partito Democratico scrivono dal quotidiano diretto da Claudio Cerasa che se dovesse cessare ogni attività produttiva dei giacimenti già scoperti
E in corso di sfruttamento verrebbe decimato l'ecosistema dell'industria estrattiva nazionale del gas naturale non del petrolio come erroneamente dicono i nostri
Che dalla metà del Novecento alla sua roccaforte nella provincia di Ravenna e che in generale interessa la costa adriatica
Per esempio dice Nunzio veterano del settore in pozzi su terra e mare in diverse regioni che la demonizzazione di questo settore ovvero del settore petrolifero
Proviene da coloro che non sanno a cosa sia un solo giorno di fatica
E che con le loro pipe mentali hanno già messo in ginocchio migliaia di famiglie Anna Maria un'altra intervistato da Alberto Brambilla per il foglio non capisce il clamore attorno alle trivelle dei in otto Riva
Ma quando tornano a casa si domanda Anna Maria ammesso che ne hanno una non mangiano e quando fa freddo non si riscaldano mentre Giorgio si domanda quali siano le proposte
Alternative così quindi Alberto Brambilla che ci riporta un po'di testimonianze contro il referendum o comunque per un voto
Si Trid questo sul foglio del dodici marzo scorso
E a proposito di referendum otterrebbero siamo in collegamento con le regole Aliano che del coordinamento nazionale nostri Copasir ben trovato svuoterebbe riprova allora ecco un po'la domanda che ci stiamo ponendo oggi in questa trasmissione perché dovremmo votare e così
E sposare la posizione nottolino al referendum del prossimo diciassette aprile negli anni per dare un segnale deciso al Governo ben preciso quello di andare incontro a una revisione totale della strategia energetica nazionale ca
Tra gli obiettivi qualificanti tra soffre la produzione nazionale rivestiti idrocarburi
Abbiamo ripetutamente richiesto una revisione della materia una legge organica sull'attività di ricerca e coltivazione idrocarburi
Se gli esecutivi degli ultimi negli ultimi ultime degli esecutivi rispetto a questa richiesta sono rimasti totalmente sordi quindi è giunto il momento di dare la sua
Quindi è che soprattutto per dare un segnale al Governo sulla necessità di un cambio di rotta per quel che riguarda
La strategia energetica nazionale terrà suggerire nuovi modelli di sviluppo oppure no
Assolutamente sì perché dietro un nuovo alle trivelle c'è sempre un sete non è sorrisi del diciassette aprile
E abrogazione dalla norma contenuta negli stabilita che prolunga sine die la durata delle concessioni
In mare stesse entro le dodici miglia ma per il senso di una prospettiva concreta che quella a lungo la quale Cristani cambieranno alcuni Paesi europei
Mi riferisco in particolare la Germania e la Danimarca abbiano obiettivi di crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili rispetto al mix energetico mentre l'Italia a questo punto di vista arranca
Ma allora a questo punto ha ragione il Partito Democratico quando dice che i promotori
Di questo referendum in realtà vogliono solamente dare un segnale politico e che per dare questo segnale politico rischiano di far perdere migliaia di posti di lavoro e che sono degli incoscienti che cosa ne pensa della posizione oggi
Che ha assunto il Partito Democratico bocciando il referendum dicendo inutile da parte dell'allora
Vicesegretario pure la sua vice Presidenza da parte dei Guerini e di
Debbono significhi Emilia
Ma a me verrebbe da dire intanto quale Partito Democratico perché noi abbiamo il Partito Democratico che sui territori è schierato apertamente
A favore del referendum e quindi a favore del sì e c'è un altro partito democratico
E quello nazionale da cui vengono segnali di quel tenore di cui diceva all'epoca
No non è soltanto un
Un
Non è soltanto diciamo un segnale di tipo politico quello che chiamo corretta
Vogliamo dare così al referendum ed è assolutamente destituita di ogni fondamento la tesi di coloro i quali fanno facendo terrorismo mediatico
Dicendo appunto che è una prerogativa prevalere del stia reperendo determinerebbe immediatamente migliaia di
Inoccupati la cessazione di attività in mare non è così perché sono i numeri a smentirlo
E sono io a Biondi e quelli del ministero quelli che costano che ci dicono che
In caso di vittoria degli
Comunque vi sarebbero degli anni a disposizione abbiamo fatto un calcolo esattamente cinque sei anni
Fino alla scadenza diciamo dai inumane entro le dodici miglia
Che sono un tempo ragionevole entro il quale il Governo d'potrebbe fare cosa che nessuno ha fatto sinora
Pensare a un serio piano di riconversione ecologica del settore perché si veramente si ha a cuore il destino
Di posti di lei del mille posto di lavoro del invito una molti posti di lavoro allora
Questo problema deve essere affrontato questo a prescindere in ogni caso da quello che sarà l'esito del voto referendario e quello che troviamo singolare e che affacciarsi inerenti
E per la difesa dei posti di lavoro e in questo momento siano proprio coloro i quali
Mi riferisco in particolare all'ENI e al socio
Diciamo più importanti né nel Governo e i quali invece
Hanno atteso in modo
Irresponsabile
Proprio la zona Cesarini per andare a decretare voglio dire un prolungamento sine die delle concessioni
Senza possibili ma il problema di costi avrebbe voluto fare delle tutto il settore di quel settore lo ringrazio e dell'indotto propano sapendo dell'imminenza delle scadenza di queste concessioni
Ho capito allora se ha pazienza di andare un attimo a vedere le tesi anche contrarie I no trenta
Si scrive che gran parte delle sessantasei concessioni estrattive marine che ci sono oggi in Italia si trovano oltre le dodici miglia marine e quindi non sono coinvolte dal referendum
Il referendum si occuperà quindi soltanto di ventuno concessioni che invece si trovano entro limiti veneti qualcosa cioè in Emilia Romagna uno nelle Marche tre in Puglia cinque in Calabria due in Basilicata e sette in Sicilia
Ecco sì al referendum dovessero vincere il sì gli impianti delle ventuno concessioni di cui si parla dovranno chiudere tre circa cinque dieci anni questo ce lo ricordava anche lei ecco la domanda ora il fabbisogno energetico
Che noi in qualche modo stiamo anche in questi giorni raccogliendo
Con delle estrazioni entro queste dodici miglia marine lo dovremo importare e anche un prezzo elevatissimo sostengono i vostri detrattori oppure no
Beh intanto iniziamo a dire le concessioni non sono ventuno non so dal
Quale sia la fonte di questi rivestirà assolutamente Antonella fonte il prisma il post punto it
E va bene e allora noi conosciamo la fonte soltanto che è quello del ministero sviluppo economico del mondo e che quindi non sono ventuno
Poi per quanto riguarda facciamoglieli pazzo che vada a incidere diciamo la cessazione vedere intanto non è immediata quindi abbiamo ho detto perché si parla di almeno di orizzonte temporale di sei anni in taluni casi anche di dodici
Faccio presente che la produzione che
Proviene
Parliamo di
Parliamo di grasso in questo momento sintetizzarci Circe attenzione ci sono anche cinque concessioni però l'IVA tanto per essere chiari
Queste incide rispetto alla al totale prodotto in Italia tratto in Italia per ringraziarvi per circa il venti per cento quindi
Non andremmo intanto a intaccare quella e la sicurezza di approvvigionamento per quelli che sono i consumi piccolissima parentesi prima che ci perdiamo quindi quello che dice Brambilla
Il dodici marzo sul foglio scrivendo verrebbe decimato l'ecosistema delle industrie estrattive nazionale del gas naturale non del petrolio come erroneamente dicono inoltre verrà falsità
Va bene no questo signore verbo
E legittima qualsiasi tipo di quegli effetti
Di
Sento di posizione di analisi ma ci mancherebbe di analisi però stiamo parlando innanzitutto di un qualcosa che incide
Nella diciamo nel nel
Del prodotto made in Italy di gas serra del venti per cento pericolosa funzione di gas in Italia sta
Su terraferma o stavolta del Codice degli arresti abbondiamo nome avevo posto non solo ma dobbiamo pensare se se si pensa ripeto
All'indotto l'indotto non ruotare intorno soltanto a questo venti per cento di gas del mix italiano
Quota su un mercato che
Fallire lavora su commesse che sono che riguardano sicuramente valida leale
Riguarda anche e soprattutto
E mercato internazionale
Poi sul sul fatto che questo Pettograsso che verrebbe in meno
Verrebbe a mancare noi dovremmo comunque andarlo ad integrare con
Importazioni più costose
Sono accordi con i conti con i una con la tendenza a questo momento ribassista
Sul mercato internazionale degli idrocarburi insomma
Non vedo non vedo particolari problemi non vedo problemi da questo punto di vista ma ricordo peraltro che non è che tutto ciò che è tratto anzi che ciò che viene estratto
Nei fondali dei nostri Mario su terraferma sia come dire automaticamente di proprietà della collettività nazionale anzi
Non è proprio così
Chiunque estragga comunque quel gas se ne appropria questa è un dato che deve essere sempre tenuto tenuto a mente per cui il metro cubo di ghiaccio italiano metrocubo riga nato in Italia o è stata altrove e finisce comunque nell'infrastruttura di rete italiana
Abbattono nell'altro non c'è assolutamente nessuna differenza indicare medico
Un'altra domanda è giusto fermare di trivellazione in Italia e magari essere d'accordo con l'importare petrolio altrove magari dove il prezzo del lavoro e più basso e c'è uno sfruttamento del lavoro e dell'ambiente più drammatico
No assolutamente no e non non riteniamo che questa vicenda c'è una vicenda italiana
Assolutamente una vicenda non solo italiana non è una vicenda europea è una vicenda della quale si dovrebbero occupare i Governi sedi internazionali mandando a stringere accordi più cogente rispetto a quelli per esempio perfezionabile barra IC
Sì dobbiamo muoverci in una prospettiva di decarbonizzazione traffico belga che riguardi tutto il pianeta
Ma secondo lei le nuove trivellazioni possono vedere possono arrecare dei danni al turismo Gagliano
Ma molti dicono loro la Regione con il più alto numero di piattaforme l'Emilia Romagna anche una di quelle con il settore turistico più in salute
Sì con progressione provocazioni verrebbe da dire allora moltiplichiamo facciano proliferare avere Divella il mare ma su cui
Avremo sicuramente incrementi credibile nell'interamente no non è questo il punto
Questa volta la Croazia la vogliamo citare noi perché quando sembrava che l'altra tesi perché camminando lungo percorso di totale petrolizzazione
Molti nomi eccellenti stesso della politica italiana frodi in testa appunto rimarcava nel dato che altri facessero ciò che non avevamo il coraggio di fare
Voglio ricordare che era per la Croazia proprio per non andare a intaccare il ventuno per cento del suo PIL che è rappresentata dal turismo ha deciso alla fine
Parlo del nuovo Governo per una per una moratoria quindi evidentemente allora se dobbiamo prendere e tempi dalla Croazia in un senso cerchiamo adesso di prenderlo intenso nutrito dall'altra
L'ultimo punto veramente Galiano con la ringrazio per essere stato con noi naturalmente per aver fatto anche un po'di chiarezza
L'Italia estrae sul suo territorio circa il dieci per cento del gas del petrolio che utilizzare questi sono i dati che abbiamo
E questa produzione ha evitato dicono i vostri detrattori il transito per i porti italiani di centinaia petroliere negli ultimi anni come a dire paradossalmente che estrarre petrolio mette in salvo da eventuali disastri che potrebbero arrecare
Le petroliere in transito
Ma questo è un falso storico perché noi sappiamo che l'Italia è sempre stata considerata in una certa fase della nostra economia un po'con una sorta di crocevia del Mediterraneo perché il ruolo della dell'al nostro Paese
Ahimè povero di materie prime a queste nuove stessi che sono andate sempre per la maggiore era quella di essere un pezzo di trasformazione anche idrocarburi quindi se il traffico che registriamo nel Mediterraneo da questo punto di vista
Ha delle criticità perché a livelli di inquinamento proprio generate queste attività che non sono comparabili con altri vari
è dovuto al fatto che l'Italia è il luogo di transito per lavorazioni di idrocarburi quindi per produzione di prodotti derivati dal petrolio che adesso destinati ad altri mercati non al mercato interno non esclusivamente al mercato interno quindi non vedo tra i due fenomeni
Connesso
Certo certo le intanto la ringraziamo rigo Gagliano coordinamento nazionale no tricolore godiamo cui abbiamo parlato del referendum per il prossimo diciassette aprile promosso da dieci regioni lo ricordiamo l'Abruzzo la Basilicata la Calabria la Campania Marche Molise Puglia
Sardegna Liguria e Veneto tra l'altro anche su vostra iniziativa davvero l'iniziativa
Nottolino laddove si intende appunto eliminare la norma che consente di continuare l'attività produttiva dei giacimenti che si trovano entro le dodici miglia dalla costa italiana vogliamo ripetere i nostri ascoltatori perché sarà importante recarsi alle urne
Il prossimo diciassette aprile commossi Portorico Gagliano
Ma
Ripeto ancora una volta perché se il vero segnale molto chiaro e preciso sul fatto che la strategia energetica nazionale deve essere rivista quindi se dato maggior peso
L'efficienza energetica le fonti rinnovabili irrisoria
Continuare ad andare nel solco dalla transizione energetica della decarbonizzazione grazie amico Galliano coordinamento nazionale notevole per essere stato come grazie buona serata grazie buona serata a tutti
Ci fermiamo qui oggi in questo nostro spazio di analisi racconto sui temi dell'ambiente del territorio ove asciutta torniamo la settimana prossima un saluto da Enrico Salvatori adesso restate in ascolto perché i programmi della nostra emittente di Radio Radicale prosegua