InformeRai

Di iniziare e di fa sì che questo sia
Quello che noi vogliamo
Permettiamo giustamente aste a Paolo Bonaiuti salutare
Se prendiamo posto
Onorevole San Marco
Per prenda posto
Non so resta sancendo
Bene intanto buon pomeriggio e grazie veramente di cuore appunti per
Aver non solo accettato l'invito ma anche essere qui presenti a questo momento di confronto
Sul
Su un tema che noi riteniamo fondamentale
Si direbbe strategico per il Paese e così usiamo i vecchi termini ma fondamentale per tutti noi
Che l'informazione l'informazione pubblica Paolo Bonaiuti ha voluto dare
Ha suggerito di dare
Come
Titolo a questo nostro confronto e seminario informerà ai
E il terzo appuntamento che ci siamo dati come il gruppo parlamentare di Camera e Senato sul tema della RAI come servizio pubblico
E anche in previsione ovviamente qui c'è il presidente della Commissione di vigilanza del rinnovo del contratto di servizio e quindi
Della discussione che
Della della discussione che dovrà e del confronto che dovrà ovviamente eseguirne sul tema dell'informazione sul tema del servizio pubblico nell'ampio mondo che la RAI rappresenta
Oggi abbiamo voluto mettere a tema di questo confronto di questo seminario il tema della
Informazione pubblica e non a caso abbiamo chiesto e li ringraziamo al agli elettori dei
Per i giornali del servizio pubblico TG uno TG due TG tre il Rainews ventiquattro e il direttore della radio delle del servizio di informazioni e della radio di essere qui presenti
Abbiamo invitato poi il presidente della Commissione vigilanza i due vicepresidenti della Commissione vigilanza Segretario anche per voi dopo l'ascolto confrontarci tra di noi sia io che Paolo Bonaiuti
Siamo membri della Commissione vigilanza perché credo che il primo compito nostro cioè quella di confrontarci da ascoltare la Commissioni vicinanza lo fa con le tante audizioni ma anche all'interno di un gruppo parlamentare quello di aiutarsi a formare un giudizio e un confronto tra i diversi
Gruppi presenti
Ovviamente c'è qui con noi Michele lo fuoco che e un poste da ormai molti mesi la persona chi ci sta aiutando su tutto l'ampio tema della della RAI e del e del servizio pubblico abbiamo poi chiesto di intervenire anche al
Nuovo direttore editoriale
Carlo Verdelli che prima mi ha chiamato e mi ha mandato l'intervento perché lo ha
Chiamato ad una riunione
Il direttore generale spero che sia una riunione ovviamente
Come è giusto che sia importante però mi ha mandato il suo intervento lo distribuiremo e
Leggeremo un pezzo del
Del qualche pezzo non tutto ovviamente l'intervento
Del delle del contributo che lui voleva dare iniziamo certo bene scelto bene su suggerimento di Bonaiuti non so se
E condivide il se secondi il il dottor Bertelli appunto
Gli stralci che personalmente leggerò
Chiederei a Paolo Bonaiuti di
Introdurci il tema del del del seminario di oggi non solo per ovviamente
Essere come membro della Commissione di vigilanza ma innanzitutto per la
Sua autorevolezza e per l'esperienza futura che ha nel nel mondo dell'informazione dell'informazione pubblica e poi al amiche Lofoco di fare il suo intervento
Ma
Il titolo è informerà il perché perché è un verbo al futuro cioè vorremmo cercare di capire
Come da questo momento si cercherà di
Sviluppare il concetto di informazione
Attraverso la RAI che rimane sempre il principale veicolo di servizio pubblico dell'informazione del Paese
Nei mesi passati lo sa chi è stato in Commissione vigilanza lo sanno anche tutti gli amici della RAI ci sono state grandi discussioni sembrava che si dovesse andare e verso una sorta in IUS room unica secondo quello che allora
Diceva il direttore generale adesso si sentono
Parlare si sentono voci che tenderebbero diciamo una semplificazione e ha un minimo comun unificazione dei canali perché si dice che nella vecchia trip audizione dalla RAI rispondeva ad una precisa ragione politica che ora non è più ragione d'essere allora siamo al bivio da un lato tra quanti dicono che bisogna
Guardare i sub per tutto a internet e al futuro e dall'altro ti dice sì guardiamo al futuro ma senza buttare via come se fosse stata un'Giancarlo onde una una spazzato pura tutto quello che è stato finora io dico subito che in tutti gli anni che ho passato prima come giornalista e poi al Governo per nove anni al Governo
Due in due volte tecnico che francamente la RAI Armeni è sempre sembrata e ne sono convinto ancora
Non quelle con l'osso di quasi tutti di cui molti cripte CONI parlano male ma un'azienda che ha sempre cercato di informare al meglio e secondo me
Che è riuscita eccome che cosa lo dimostra che le ultime indagini ci dicono che supplemento intervistati da parte
Di interi servizio
Il sondaggio stesso risulta che almeno ottantadue persone si informano sempre prevalentemente attraverso la televisione
Mentre nei confronti del nuovo mezzo che è quello di internet è un meritato dal due mila dieci ad oggi progressivamente
Una sorta di e noi più fiducia assoluta Mona fiducia molto condizionata
Del resto e chi fa informazione qui in questa Sala Rossa poi una parte dei cosiddetti contenuti informativi che danno le reti interne non sono alte che il rifacimento di quei contenuti giornalistici già dati attraverso la RAI attraverso Mediaset la sette attraverso i quotidiani
Allora sì e noi vogliamo fare un discorso verso il futuro abbiamo di fronte subito due pericoli il primo pericolo e quello che sento sempre fare
Del risparmio assoluto io sono favorevole al risparmio ma propenso non incida sull'informazione
Perché va bene tutto però informare le persone su ciò che succede è il primo dovere di una democrazia e noi questo principio l'abbiamo sempre seguito
Inutile secondo rischio che abbiamo di fronte e quello di pensare che si possa
Aspetto che salutiamo
Direttore
C'è ovviamente
Allora il secondo il primo pericolo abbiamo detto qual è il secondo pericolo che abbiamo di fronte e quello di una omogeneizzazione di una sorta di ISPA settorizzazione dell'informazione
Io ricordo che nei nove anni in cui sono stato a Palazzo Chigi
Non ho avuto francamente nove anni facili perché giustamente la televisione
La radio i telegiornali ognuno faceva il proprio lavoro e
E
Tutti quanti cercavano di dare le notizie con una forza che io oggi talvolta non vedo più
è vero che è cambiato tutto però per esempio siamo sicuri che ci sia oggi in nome del principio del risparmio
Delle minori spesi e del non andare sul posto di prendere i giovani che non sono stati accuratamente informati Sam sicuri che sia un'informazione beh imprecisata e di contenuti CRT
Come era fino a qualche anno fa perché è vero che noi siamo qui pronti a dire basta un tempo c'era il TG dei soci listini TG dei democristiani e il TG dei comunisti TG uno TG due TG uno e TG tre effimero questo
Però che cosa produsse l'ingresso
Prima di una di RTA e poi di una tripartizione il perché arrivo soltanto alla fine settantanove il TG tre corre ci mi bianca se sbaglio mentre invece era arrivato nel mille novecento già settantasei i letti Egitto
Che su uno dei primi servizi che fecero i due nuovi il nuovo telegiornale quello vecchio che era un congresso della Democrazia Cristiana quel congresso che discusse del compromesso storico
Venne fuori l'inferno perché il TG due picchiava forte con le notizie dicendo
Guardate che questi si stanno litigando guardate che questi si stanno scannando il TG uno democristiani il simbolo non faceva altro che dare le notizie i in maniera tutta in punta di Mark Sinatra a questo punto che cosa successe che secondo la legge della concorrenza
Anche il TG uno dovette adeguarsi ed è un po'questo che è avvenuto sempre perché io alla sera mi diretto di cui alla lettera i del telegiornale
Se mica per riguardare il telegiornale del Berlinguer il TG tre o c'è un'idea mi guardo contemporaneamente forse perché sono un drogato il TG di tv il TG uno e TG cinque e poi mi dà un'occhiata anche altri G sette
Dove c'è quel grande professionista che Mentana
In questo modo riesco a farmi un'opinione allora d'accordo con il risparmio
D'accordo con le necessità
Di cercare di unificare quello che è uno spreco Pino
Cercare di salvaguardare quelle individualità che finora hanno permesso la televisione italiana di essere una televisione che ha sempre informato
In maniera secondo me purché buone sui spettatori perché qui è facile tutti arrivano e dicono ammala Bissi
Io che ho avuto occasione per fortuna fin da bambino demandare lunghi periodi in Inghilterra
Il rock qualche cosa che assomiglia villaggio spesso la BBC è di una noia mortale
Cosa che invece la RAI riesce Ancona esser quindi ogni ricetta dev'essere comparata secondo il Paese nel quale viene applicato allo
Sono per una difesa assoluta della pluralità dell'informazione all'interno della RAI lo sono stato anche quando ero a Palazzo Chigi
Perché i colleghi stessi beh hanno sempre riconosciuto che io ho cercato ne parlavo l'altro giorno con l'amico Beppe Giulietti di
E difendere quelli che sono i valori dell'informazione per i quali ho dedicato la vita intera e nei quali credo quindi accordo sui principi unificazione però stiamo attenti
Perché io vedo una certa attinta azione e lo dico io che sono ora in un partito che appoggia il governo
Quasi la tentazione è un unificazione a una pastorizzazione questo non debba avvenire
Più voci ci sono meglio è lasciamo la RAI come e potenziamo ora potenziamo dell'Informer si pone perché fondamentale ogni sera alle otto tra le sette nove milioni di spettatori circa
Mi pare siano sedici o diciassette milioni si mettono di fronte un televisore per capire che cosa succede e ne abbiamo il de il dovere come Stato democratico di danni il più possibile di informazione
Grazie Paolo perché
E
Ovviamente lo ringrazierei
Anche per la passione non solo per il e il contenuto delle anche provocazioni che saranno poi discusse insieme con i direttori dei telegiornali
Sempre per mettere sul tavolo una serie di elementi per poi confrontarci abbiamo chiesto appunto lo fuoco di
Fare un'ulteriore
Tra virgolette provocazione nel senso che ci sono una serie di questioni che crediamo possano essere
Discusse e su cui confrontarci prego grazie
Allora
Riprendo alcuni temi che anche preso l'onorevole Bonaiuti rivestendo parlare di informazione nel nostro Paese non è mai semplice perché
Anche se di base il concetto non dovrebbe prestarsi malintesi informare dovrebbe significare rendere edotto il pubblico di quanto avviene in italiane nel mondo in maniera molto semplice
E si è abituati che in
In Occidente informare è sinonimo di cultura
Di presa di coscienza e di crescita
Quindi non c'è sviluppo sociale se non tramite la condivisione dei fatti della giustizia delle opinioni che devono essere propagate in modo equilibrato e paritetico non privilegiando e non sottraendo
Con una forma di neutralità
Che sembrerebbe essere la massima espressione della verità
Ed è proprio con il termine equilibrio che nel nostro Paese si gioca la partita sull'informazione
Ed è su questo aspetto che adesso concentriamo la nostra attenzione
Oggi prescindendo dai sistemi internet occorre suddividere i mezzi informativi
Particolare quelli televisivi RAI in alcune categorie che intendiamo identificare nelle seguenti quattro
L'informazione classica quella dei telegiornali con cadenza sei otto ore di distanza uno dall'altro l'informazione continua i telegiornali
Con le notizie e continuative News ventiquattro per tutta la giornata gli approfondimenti giornalistici
Che sono le
Le trasmissioni a tema politico con ospiti politici
E
Quello che invece io chiamo l'intrattenimento politico cioè le trasmissioni di intrattenimento con ospiti a tema talvolta politico talvolta sociale
O altro
I telegiornali sono ovviamente la formula più antica di servizio pubblico
Una volta era narrata erano
Ci ricordiamo tutti erano letti da semplici elettori da signori che che leggevano le notizie oggi dei giornalisti
E ovviamente si prestava ad inflessione interpretazione allora come dicevo appunto l'onorevole Bonaiuti che è cominciato un lavoro lento lavoro di penetrazione
Moltiplicando il numero dei telegiornali in modo da
Costruire e siamo sempre lì un sistema di equilibrio partitico
Che eliminasse le conflittuale attenti per cui
Il fatto che la DC avesse la RAI Uno dei socialisti era i due comuni sopra i tre
Ha fatto sì che la pace regna se per lunghi anni
Il pubblico poteva scegliere quale versione dei suoi avvenimenti fosse più consona al proprio orientamento
Non ottenendo più un racconto neutrale ma un racconto contaminato
Questo meccanismo ovviamente si è moltiplicato con l'arrivo delle televisioni private
Che ovviamente hanno fatto dei telegiornali armi di pressione presso l'opinione pubblica da contrapporre I Governi o alle correnti politiche
Ma lo sviluppo e televisione poi moltiplicato la necessità di informazione al punto da rendere necessario sembra meno così
Una presenza costante di telegiornale ed un flusso continuo di notizie di ragionamenti
Assistiamo pertanto c'è una proliferazione di canali ventiquattrore news nelle quali
I giornalisti ripetono come pappagalli lenti medesime notizia
In modo sempre più automatico continuando a salutarsi tra di loro come se fosse la prima volta che si veda
La pressione politica poi sulle
Equilibri dell'informazione ha poi portato alla nascita
Di giornalisti e giornalismo di approfondimento
Basata principalmente sulla capacità del singolo
Professionista di essere credibile autorevole polemico e giusto soprattutto giusto
La partita di potere è stata pertanto esercitata sull'orientamento politico del giornalista
Espresso tramite tesi atteggiamenti combattimenti orali con vittime con bersagli nelle opposte fazioni
Questa battaglia arrivato a un punto tale di esasperazione da occupare come voi sapete gran parte del palinsesto delle televisione
Di tutte le reti che si contendono giornalisti anche prelevate dalla carta stampata
Pur di ottenere ascolti il pubblico viene quindi ripartito centellinato anche tramite percentuali minuscole e le performances
Dei giornalisti vengono riecheggiato poi dei quotidiani indipendenza delle televisione
Ma il vassallaggio dei gestori delle televisioni e lo dico un po'politico polemicamente trova la sua più sottile espressione nelle trasmissioni di intrattenimento
O meglio di finto intrattenimento gestite da personaggi abili che sanno come mescolare società e politica in modo tale da generare opinione senza che questa opinione sia gravata da responsabilità o da pesi mentale
Anche questa offerta si sono moltiplicate per nascondere
L'intento l'intento un politico e il
Pubblico si abbandona all'acquirente dell'offerta senza considerare il retroterra polemico cortigiano che non traspare ufficialmente ma che spesso c'è
I conduttori punto di riferimento inevitabile della vita politica televisiva
Sembra una volta giudici a volta parlamentari la volta amici della porta accanto avvolta suggeritori
Ma sempre potentissime e pagati simile probatori di tesi
Anche diverse anche tra loro qualche volta contrastanti
In questo variegato panorama il desiderio di influenzare quindi è diventato il leitmotiv del sistema
E i programmi sono i palchi da i quali
Vengono arringa telefonia
L'incrocio della prestazione come lo definisce Galimberti è quello della tecnica si sono alleati per compiere un assalto finale alla mente delle persone normali che non hanno bisogno di cure psicanalitica
Per curare le loro lebbrosi ma che sono popolate da una moltitudine di personalità alcune delle quali
Fortemente influenzate dall'informazione dai fatti
Non tutti hanno la predisposizione il tempo per analizzare comparare ed è frequente l'affidamento ad una fonte che per qualche motivo anche ideologico anche ambientale venga ritenuta più credibile
Difficilmente un giovane si avvicina alle categorie dei mezzi formativi che abbiamo detto prima
Mentre un pubblico maturo cerca di orientarsi con difficoltà nella congerie di proposte che ormai giornalmente vengono offerte tra palinsesti e schieramenti
Elemento centrale dell'informazione televisiva e la pubblicità si sostiene qualche volta anche in RAI
Che senza di essa vengono meno gli apporti conseguentemente risultati inviati servizi l'attenzione per ogni fatto costano e per consentire un'informazione molto ricca di contenuti e qualche volta di autorevolezza serve la pubblicità
Allora i problemi che fuoriescono da questa
Come stazione che vado a terminare
Sono i seguenti
è innanzitutto necessaria un'informazione così continua morbose pressante
è possibile in qualche modo riportare l'informazione televisiva nell'ambito di una equilibrata e corretta comunicazione
Questo è un problema importante nel servizio pubblico anche quello offerto dalle televisioni private
è immaginabile ipotizzabile
Un contratto di servizio anche con loro
è possibile immaginare
Una modalità d'informazione
Che interessi anche i giovani che sia più vicina ai giovani
Ed è immaginabile alla fine
Un'informazione senza pubblicità
In relazione a quanto esposto e concludo riteniamo di seguire di poter esprimere i seguenti orientamenti
Diminuzione dei telegiornali con coordinamento dell'offerta
Una diversa modalità di offerta delle news ventiquattro per non ricadere in quello che dicevo prima
Trasmissioni politiche di approfondimento conosco di tecnici ma non più di due volte a settimana per non riempire i palinsesti
Divieto questa e lo dico polemicamente ma ci credo fermamente il divieto per le trasmissioni di intrattenimento di avere ospiti politici
Abolizione della pubblicità nei telegiornali ove possibile
Creazione di redazione dedicate ai giovani e alle loro problematiche anche su internet
E per ultimo lo dico ma mi sembra normale sanzionare le trasmissioni che abusano della loro
Posizione per
Divulgare notizie non
Non verificate con attenzione questi sono i nostri orientamenti
MIS preferisco
Riportarmi a quello che ho detto prima cioè
A
Quelle domande che ho fatto alle quali spero che poi i direttori
Gli illustri ospiti che abbiamo che oggi possono in qualche modo risponde grazie
Allora ringrazio anche il l'avvocato dottore Michelon fuoco io direi che
Se facciamo salire il i nostri ospiti e i direttori dei telegiornali introducendo
Io introduco leggendo sintetizzando l'intervento che mi ha
Sì sì ci stiamo tutti ringrazio Lofoco
E allora chiamerei il direttore del TG uno il dottor Orfeo come facciamo di un applauso come si usa
Nelle nelle trasmissioni appunto di Intra anti l'intrattenimento
Masi TG due la
Berlinguer TG tre
La
RAI e in in formazione Minchiante e poi Di Bella
L'applauso facciamolo per tutti così almeno abbiamo
Poi non so se è arrivato il Vittorio di Trapani ci doveva dire Giulietti eccetera ma quando evidentemente poi nella sessione successiva
Ecco vieni vieni di quindi
Diventa Antonio
Allora
Ovviamente scusandosi ancora per non essere qui il dottor Bertelli che il nuovo direttore editoriale da figure questa
Nel nella nuova RAI voluto dalla direttore generale nell'intervento che poi distribuiremo
Appunti sinteticamente faceva queste riflessioni
E che credo possano essere un'ottima introduzione al dibattito al dibattito e confronto tra di noi abbiamo voluto questo confronto lo dico perché credo che
Come ha detto prima Paolo al di là delle delle discussioni formali delle teorie tenta via tecnica dell'informazione eccetera chi meglio di coloro che
In questo momento negli anni hanno diretto stanno dirigendo
Il
Informazione della nostra televisione pubblica può aiutarci partendo dalla loro esperienza
Quindi dalla
Dalla continuo lavoro sul campo a comprendere quanto hanno fatto ma anche
Qual è la sfida di quel futuro in forme RAI a cui noi siamo di fronte e che tra l'altro per belli sottolinea
Perché senza mezzi termini tra l'altro lo aveva già fatto anche nell'audizione
In Commissione di vigilanza a cui ho partecipato che abbiamo partecipato Bertelli pone una questione molto chiara e giunto il momento di cambiare
E allora il tema è cambiare verso dove
Cambiare per andare per quale tipo di e informazione cambiare sugli strumenti cambiare sul modello
Quali sono le priorità
Facendo una breve introduzione che gli addetti lavori ovviamente conoscono che l'informazione copre il settanta per cento dei palinsesti della RAI
E questo è un elemento di cui a proposito servizio pubblico
Noi domandi cui dobbiamo tener conto il servizio pubblico la RAI radiotelevisione all'interno del suo palinsesto dedica il settanta per cento in termini di costi in termini di risorse
E quindi stando sul mercato dovendo stare sul mercato c'è anche ovviamente il canone alla all'informazione
E addirittura appunto
Dice a tutto trovano se raggiunte anche le tre reti radiofoniche di cui ormai prevalentemente dedicata negli USA indiretta Radio Uno e un'altra Radiotre che riserva ampi spazi e l'approfondimento giornalistico non solo in ambito culturale e tra qualche mese prenderà
Vita anche un portale RAI interamente dedicato all'in USA che metterà a fattor comune sia pure tradotto nel linguaggio digitale l'immane lavoro di produzione di notizie inchieste video che la RAI fa quindi questo è la situazioni il quadro di partenza all'informazione nella RAI a il cuore e vitale principale copre più del settanta per cento
Bertelli ci dice che la prima funzione
Se la prima funzione del servizio pubblico è quella di tenere costantemente informati i cittadini
è evidente che
L'impiego di risorse che la RAI mette in campo non
Rispettano le regole del mercato
E da questo punto di vista le osservazioni che faceva prima Paolo sul tema come
Risparmi efficienza d'altra parte però non tagliano che non fanno venire mento con risorse che vengono dati ad una servizio che si chiama informazione
E che non risponde a regole di mercato perché nessuna ovviamente televisione e che sta sul mercato può dedicare tutto tutte queste risorse e tutto questo in termini di personale e di investimenti tecnici questa è l'osservazione
Però e qui la questione che recupera tra l'altro l'intervento fatto la Commissione di vigilanza ho detto che
L'orologio dell'informazione RAI dà l'impressione di essersi formato affermato alla fine del Novecento
Nel senso che l'approccio gli stili narrativi il linguaggio
La generosa ma un po'caotica rincorsa al digitale si è arrivati a duecentocinquanta siti variamente riconducibili al marchio RAI
Che non è una ricchezza ma è una dissipazione di rilevanza risentono in generale di una certa inconsapevolezza del nuovo che intanto avanzato
Quindi
La prima sfida dice il direttore editoriale del cambiamento che l'informazione RAI ha davanti eh capire come
Non spostare le lancette dell'orologio è un giudizio ovviamente
Oggettivo pesante voglio dire è chiaro allora qual è come si fa spostare le lancette dell'orologio avanti che la sfida di un nuovo linguaggio eccetera
Fa un esempio che alcuni di noi può essere comprensibile è un po'come i tempi della messa in latino i fedeli tutti i fedeli assistevano la messa perché devo andare la messa ma non comprendendo il latino poi il risultato finale è stato la disaffezione
A quella gesto che era comunque fondamentale per i fedeli
Hanno dovuto cambiare linguaggio c'ha dovuto fare dice Verdelli una messa che non era più il latino ma che parlava la lingua e il linguaggio ovviamente che i fedeli avevano in quel caso per quanto riguarda l'Italia l'Italia
Allora quindi la ragione per cui mi dice la sfida numero uno per sé ed è la ragione per cui il direttore generale ha chiamato Verdelli dalle che viene da un'esperienza tutta spesa nel
Nel nel nel privato è quella di una necessità di cambiamento da parte della più grande della più importante azienda culturale del Paese
Che ha come il primo comandamento al di là di qualsiasi retorica quello di servire al meglio il proprio azionisti di maggioranza che sono poi gli italiani in carne e ossa
Scriveva Marco Biagi che anche
Per idee come questa ci ha lasciato la vita ogni processo di modernizzazione avviene con Travaglio anche con tensioni sociali pacata pagando prezzi elevati di conflittualità
Il tempo non aspetta e quindi
A chiunque voglia seriamente ripristinare un dialogo effettivo con la società rivoluzionata di oggi deve vincere questa sfida
Spero soltanto che almeno un pezzo di strada si riesca percorro e ogni occasione di dibattito ridiscussione come quelle in programma qui oggi è benvenuta specie se va dritto al cuore del problema
Che non è tanto questa è una seconda tema che tra l'altro noi di noi gruppi parlamentari noi politici discutiamo molto spesso l'equilibrio degli spazi tra le varie forze politiche
Ne la volpe nella volgarità di certe trasmissioni o la truculento ad immagini evitabili il cuore del problema è un altro il cuore del problema è appunto questa sfida nuova dice
Verdelli che si mette poi nella nella mi che appanna se non viene vinta la missione della fondamentale dell'azienda che è quella di rappresentare tutti gli italiani un ultimo passaggio
Perché se no poi ovviamente
Potete leggere anche l'intervento la partita quindi si gioca sulle discusso la disponibilità ad accettare un presente che è molto diverso da quello che avevamo immaginato
Per per il quale ci eravamo preparati da una vita o l'informazione
Abbandona liturgie certezze ormai regolate e umilmente cerca nuove strade per parlare con la gente
Per comunicare il mondo in cui viviamo in una lingua coerente con questo mondo oppure si consegnerà da sola ad una progressiva e anche pericolosa irrilevanza
Poi ci sono ovviamente altre considerazioni ma che potete potrete leggere allora a me sembra che
Questo è il questioni lo dico a lei
Gli amici che hanno accettato il nostro Vito queste questioni che pone cambiamento necessita di un cambiamento del linguaggio attenti il problema è innanzitutto tenere viva la propria mission la propria missione
Un pluralismo che non è innanzitutto politico come diceva anche Paolo Bonaiuti ma che è un pluralismo
Naturale cioè la rappresentanza non di uno una uniformità ma la rappresentanza di una
Ricchezza che nella società italiana
Esiste e io dico di cui i partiti dovrebbero essere poi la rappresentanza perché eletti dai
Dai cittadini ho usato apposta il condizionale perché troppo spesso questo ne siamo coscienti non avviene
Il
Il il tema appunto di quale sarà il nostro futuro credo che oggi possa essere
L'inizio della nostro confronto e
Del nostro dibattito
Direi che possiamo iniziare da dalla mia destra e quindi anche perché il nuovo
A un nuovo compito il nuovo direttore di RAI news ventiquattro tra l'altro se è così qui non è stato detto ma un altro giudizio che io ho ascoltato dal direttore
Generale addirittura forse da Bertelli è stato che il servizio pubblico per esempio nella passata
Direzione ha investito molto sulla sulla su RAI News ventiquattro con risorse non non intendo indifferenti
Il giudizio che si era dato in Commissione di vigilanza che abbiamo ascoltato i visoni vigilanza che il rapporto tra l'investimento fatto e i risultati ottenuti
Sembra verso a detta del
Direttore editoriale del direttore generale non
Non sono stati proporzionati ho usato un termine molto delicato per dire che ovviamente i risultati erano insoddisfacenti oggi
La nuova direzione generale ha chiamato
Da Parigi Antonio Di Bella un compito che è quello di appunto
A questo punto ovviamente rilanciare perché se il giudizio negativo ovviamente il tema è come rilanciare
Una Rete la Rete o li usa della RAI ventiquattro ore su ventiquattro e ovviamente siccome non è alla prima esperienza né di direzione
Né ovviamente nel mondo dell'informazione credo che tutte le provocazioni messe sul tavolo possano essere recepite anche ci puoi dare un contributo veramente importante grazie per la essere interventi
Grazie sarò molto breve perché ovviamente non parlo e tutti i grandi temi su cui parleranno meglio di me i miei colleghi dei TG generalisti come si dice io parlo benissimo
Parlo quindi del della motivo per cui accettato perché io credo che
La sfida dell'ogni usate collegato al Web che
Una sfida interessante in prospettiva Giove tutti dove sappiamo che la televisione è un mezzo che si sta
Esaurendo sempre più gente si sveglia al mattino e si informa col telefonino o col tablet quindi
Mi piace fare questo lavoro di cercare di
Scommettere sul futuro perché se non facciamo questo lavoro di inseguire l'ascoltatore
Siamo destinati anche noi in televisione a quella difficoltà che vedo drammaticamente fra i colleghi dalla carta stampata e cioè di una fuga di spettatori drammatica quindi
O ha citato anche per un senso di responsabilità nei confronti della RAI che tanto mi ha dato e che nei confronti di cui sono debitore quindi
Eleggo pronti e di
Di tutti noi credo che
Che Lonigo non è slegata dal web perché
Sempre di più la gente appunto
Guarda quando una volta eravamo abituati che uno guardava la televisione accendeva per sapere oggi tutti quando guardano la televisione sanno già
Perfino quando guardano all'ogni U.L.S.S.
Quindi nostro compito è ancora più difficile cosa vuol dire che anche per l'Ulivo ma questo vale per tutti i telegiornali noi vi abbiamo contestualizzare spiegare approfondire
E questo è quello che mi impegno a fare anche sul canale con dei richiami al web
E ad Emilio che non dimentichiamolo piogge incontrato è connesso a questo progetto ed è ancora uno strumento che raggiunge il milione di persone non soltanto anziani come potrebbe sembrare ma anche i giovani che hanno del televideo una risorsa importante
Quindi sono vari livelli di informazione ma tutti che devono essere declinati aumentando di velocità di profondità di chiarezza
E in questo senso permettetemi di dire che
Anche qui il servizio pubblico ha una sua importanza io non Aol culto la sacralità del servizio pubblico tale mi ritengo che per esempio negli Stati Uniti dove questo lungo
I grandi network svolgono pur essendo privati una funzione pubblica di tenere insieme i valori la nazione
Ormai in Europa c'è un motivo per cui il servizio pubblico c'è ancora in dimensioni differenti se ne può discutere ma io credo che il servizio pubblico la PAC ci deve essere proprio in questi momenti difficili in cui
Credo che essere lasciati al dominio del mercato legittimo che io non devo unito ma se il mercato è l'unico
Bussola l'unica bussola dell'informazione in un Paese in un'Europa di oggi noi saremmo tutti un po'più poveri credo quindi che grazie alla RAI e altre quest'obbligo europeo noi abbiamo ancora la possibilità di discutere qui di alcuni valori e di alcune priorità da illuminare che invece potrebbe essere difficile in un futuro con un servizio pubblico più piccolo più debole addirittura scomparso
Però per non scomparire opero non indebolirsi dobbiamo tutti rimboccarci le maniche come stiamo facendo io i miei colleghi per parte mia
Io ho questa sfida molto difficile che mi preoccupa noi facevamo tempo stesso perché mette in discussione tutto quello che ho sempre fatto e che ho discusso cioè non basta raccontare un fatto bisogna immediatamente nel momento in cui lo si racconta Ugo visto per il terrorismo
Fatti così delicati e difficili non basta dire c'è stato una bomba bisogna metterlo in relazione
A quello che è accaduto prima non basta dire un arabo Guidonia capire spiegare contestualizzare andare al di là degli stereotipi cosa molto difficile da fare soprattutto
Con il maltempo incalzante ma è la scommessa cui il che il pubblico ci domanda
Io quindi credo che
Accettare questa sfida e difficile ma un onore cercherò di farlo al meglio coniugando insieme ogni USA web televideo tutto quello che è l'informazione on demand che arriva anche con degli abbonamenti
Mirati perché la gente ormai vuole cercano di formazione
Attenta più con un narrano caste non con il broadcasting per andando a cercare quello che vuole ognuno si crea al suo palinsesto ma anche la sua lista che gli arriva al mattino secondo i propri interessi
Dobbiamo
Utilizzare meglio questi strumenti sono difficile solo nuovi perché
Non è più giovanissimo a me ma è una sfida che dobbiamo accettare cercare di vincere altrimenti moriremo
Quando appunto Di Bella direttore Di Bella faceva questa osservazione della sfida dei nuovi media che ormai
Poco alla volta
Come in particolare il nuove generazioni sin
Apprendono l'informazione le notizie su altri strumenti però altrettanto
A me veniva in mente
Un dato che stavo facendo un conto perché Paolo Bonaiuti mi ha tirato su facendo i conti che i principali che legge cioè i telegiornali della RAI nell'edizione principale la somma dei telegiornali della RAI fa più di
Dieci milioni
E parlo della radio televisione e non dei e non di Audiradio che non non so se misura nelle
La l'ascolto anche per singole trasmissioni o invece è un ascolto della giornata media comunque fa più di dieci milioni di persone solo i telegiornali di punta sia questi poi aggiungiamo i telegiornali almeno il quelli principali
Del TG delle altre televisioni private vediamo che
In ogni caso
Almeno più di un quinto della popolazione italiana
Comunque ancora c'è una sfida sul futuro e mi sembra che lui abbia che al di là di Bell abbia colto una delle questioni che come compito come miscela che è affidata anche Alloni uso comunque
Più di un quinto della popolazione italiana tra giovani vecchi bambini eccetera eccetera ancora oggi
Si informa e apprende il
Le notizie dal telegiornale e ancora oggi è il punto principale di di informazione di educazione
La radio tra l'altro la novità del una delle novità è stata avere un unico direttore per l'informazione dei di tutte le reti le le reti radio
è
Un altro strumento dove questo accade quindi se
Sì puoi appunto deve dire la tua ora grazie buona sera a tutti io volevo riagganciarmi a quello che diceva Antonio Di Bella io sono chiamato a raccontare l'esperienza di Radio Uno
E dei giornali radio per questo vorrei partire facendovi ascoltare trenta secondi di radio tracce amiamo la radio per trenta secondi
Vediamo
Venga criminale legna evidentemente anche voi sbagliando qualcosa evidentemente partirà attenti ex articolo chi ma anche qui ricognizione lei contro
è cominciata in quelli tant'è la tale per cui siamo in una condizione dove contiamo di dire quello che sta accadendo c'è la politica che non ci permette di arrivare fino all'anno ma chiaramente data rigori ricalcolato anche voi quinto neanche qualcosa cominci anche qua Lione
Grafiche Consiglio non è che e qui è in corso
Allora questa era la voce di Maria tramite l'inviata del GR uno nel corso non filo diretto di Radio uno la fotografia sonora degli ultimi drammatici momenti dello stato delle teste di cuoio francesi contro
Gli autori del massacro nel settimanale satirico Sharia Tonel Parigi nel gennaio due mila quindici
Questo è il primo di una nuova serie di attentati che avrebbero insanguinato il mondo fin a fino all'Africa nord-occidentale e al cuore dell'Europa
è un'escalation del terrorismo che in questi ultimi mesi ha profondamente cambiato anche il modo di fare informazione alla radio fa gli ascoltatori non si accontentano più di notizie flash a cadenza oraria magari l'intero flusso musicale
Era quel modello che sembra vincente qualche anno fa se ricorderete nelle reti commerciali ma vogliono seguire in presa diretta i grandi fatti dell'attualità italiana internazionali approfondire contesti partecipare alla costruzione dei notiziari integrandoli con la loro diretta testimonianza
Così è successo anche la scorsa settimana il ventidue marzo poco dopo le otto di mattina ne eravamo a Pisa per fare un all'Università di Pisa per fare una Radio anch'io con i ricercatori sulla ricerca in Italia
A un certo punto dopo pochi minuti alle prime notizie delle esplosioni alzava in tema e nella metropolitana di Mel perché il conduttore si è scusato con i suoi ospiti ha fatto capire un lungo e ha cominciato un lungo filo diretto che è cominciato poco dopo le otto si è concluso le due di notte con un'alternanza
Di conduttori
Impegno però a questo punto qual è quello di far coesistere la velocità nel dare le notizie e la capacità di verifica cioè con il dovere che è imprescindibile secondo me per il servizio pubblico di una valutazione professionale che sia attenta e responsabile
Che quindi sappia distinguere una notizia che che merita un'edizione straordinaria da puro sensazionalismo che rischia di creare una psicosi ingiustificata
Che cosa significa fare alla radio un'informazione di servizio pubblico mai abbiamo mandato in pensione vorrei rassicurare l'avvocato Lofoco lo ius tradizionale fatta di lunedì notizia sempre uguali ripetute all'infinito
E abbiamo strutturato un moderno canale di informazione abbiamo gerani mezzora trentacinque dizioni quotidiane
Produca altri richieste approfondimento ricordavo a Radio anch'io ma poi ci sono zapping bianche nere molte altre trasmissioni
Tre i notiziari regionali ne abbiamo aggiunto uno quest'anno nel pomeriggio alle diciotto e trenta a cura della TGR
E soprattutto quattro rassegne stampa con una forte connotazione internazionale ne facciamo la rassegna stampa delle tv europea americane cinesi australiane così sfruttiamo anche le nostre sedi di corrispondenza
Al meglio troviamo fondo più fuso orario ma soprattutto abbiamo aperto alla rassegna stampa delle tribù arabe Al Jazeera andar via al Maya di Enna e anche il TG in lingua araba che va in onda in Iran e che si chiama al allarma
Insomma e anche
Un nuovo programma di dialogo con l'Islam ma che va in onda la domenica sera insomma per cercare di avvicinare quanto meno una cultura che in questo momento sembra piuttosto lontana dalla nostra da un punto di vista appunto di di approccio culturale e sociale
La vera sfida qual è però non non si fa servizio pubblico senza il pubblico quindi la vera sfida è quella di fare una radio di servizio pubblico che si anche competitiva sul mercato
Radio uno a oggi quattro milioni e duecento mila oltre quattro mila duecento mila ascoltatori nel giorno medio e secondo l'ultima indagine Eurisko radio monitor è la Rete che in Italia tre network nazionali è cresciuto di più nel due mila quindici più duecentotrentotto mila ascoltatori pari al sei per cento
Questo è un dato importante se si considera la natura della Rete noi siamo un canale di informazione ventiquattro l'indiretta unico nel suo genere nel panorama radiofonico italiano le altre reti che fanno informazione in Italia hanno portata assai più ridotta un potenziale
Insomma di gran lunga più limitato e sembrano anche aver esaurito la loro spinta innovativa penso a Radio ventiquattro e accanita tanto per non fare citazioni
La radio è oggi il mezzo più moderno che esista in grado di invadere tutti gli altri media che ne diventano il veicolo di diffusione si può sentire sostanzialmente ovunque oggi sono trentacinque milioni oltre trentacinque milioni di italiani che ascoltano la radio
C'è stato un aumento di circa cinquecento mila unità in tre anni
E la radio giudicata dalla dagli ascoltatori mezzo più credibile circa cinquantaquattro per cento prima di stampa tv e internet
A sorprendere anche la popolarità tra giovani e giovanissimi perché l'ascolto nel novantadue per cento dei teenager tre quattordici e diciassette anni di ragazzi tra i diciotto e ventiquattro
Non l'ascoltano naturalmente con l'apparecchio tradizionale
Ma appunto il riferimento che faceva Antonio agli smartphone e questa è la ragione per cui dovremmo andare a presidiare quelle piazze virtuali dove i giovani si incontrano scanner impressioni scambiano musica scambiano contenuti e si danno indicazioni su che cosa andare a cercare
Noi quindi contiamo oggi a rinnovare il linguaggio è un lavoro che abbiamo intrapreso con molta convinzione e quindi facendo un prodotto moderno su diverse piattaforme quindi meglio ed sms stanno progressivamente lasciando
Il campo Twitter Facebook cozza perché utilizziamo anche per ricevere messaggi sonori indiretta degli ascoltatori durante i nostri rotocalchi abbiamo un profilo in sta grama dove i nostri inviati possano fotografie a integrazione della narrazione radiofonica e dove gli ascoltatori possono inviare delle foto con l'asta del GR uno le porte per poter partecipare alla costruzione dei notiziari
è un'evoluzione della tecnologia che ci costringe a ripensare il modo di fare giornalismo che rappresenta quindi per la radio una grande opportunità perché come vi dicevo secondo noi la radio il mezzo che più può integrarsi con le nuove piattaforme
In questo scenario ma anche ripensata naturalmente la figura del giornalista del servizio pubblico oggi non basta saper realizzare un servizio statistico per una notizia ma bisogna imparare a girare video ammontare a disegnare grafici ingrediente argine nei blog anche per un giornalista della ratio
L'obiettivo quindi vi dicevo è quello di andare a presidiare le nuove piattaforme digitali cioè le piazze dove gli utenti si incontrano e quindi la nostra ultima sperimentazione sono le dirette video superi scopro che facciamo per Radio anch'io per alcuni programmi sportivi
E per a qualche notizia lo del pomeriggio abbiamo il Progetto di partire a breve con un servizio di video notizie in pillole da dieci quindici secondi per il sociale guarda
Un elemento di scenario secondo me che deve farci riflettere che sta cambiando completamente le modalità di fruizione della notizia sono i social network l'integrazione con i social network sta diventando sempre più parte integrante del sistema informativo
Per noi socialisti non era sono le prime due piattaforme sulle quali veicolare una breaking news proporre contenuti extra far riascoltare estratti dei nostri GR o delle nostre trasmissioni
Lo facciamo già con la copertina leggere delle otto e con un montaggio della degli ai laici e delle televisioni straniere all'alba poco dopo le otto la mattina
Guardiamo poi caso per quanto riguarda l'uso dei social del debba da grandi Parigi cioè si era riusciti ad avere una prima mappatura di chi era ostaggio all'interno del locale grazie la funzione difesa bocca che consente di far sapere il proprio stato di salute agli amici
Quindi si crea immediatamente un network con il quale con i dispositivi accesi si può sapere che cosa accade sul luogo del disastro sul luogo dell'emergenza che si tratti punto ad un attentato di un terremoto un'alluvione
L'ultimo aspetto che ci riguarda è quello di informazione radiofonica del servizio pubblico per quanto riguarda lo sport
In un momento in cui l'offerta di pure fortemente parcellizzata in gran parte a pagamento
Su Radio RAI trascura di uno si trova tutto lo sport che conta sono dal calcio la Formula uno dalla Champions League al motociclismo la pallavolo ne facciamo quarantatré ore di trasmissioni ogni settimana
In un anno circa trecentottanta radiocronaca di a quattrocentoventi di bit Champions Europa leghe nazionale Under ventuno Capitalia da giugno avremo trentanove incontri indiretta degli europei di calcio e dodici ore al giorno
Di trasmissioni tra le dodici e quindici ore al giorno e di trasmissioni a seconda degli a dei fusi e quindi della delegare per quanto riguarda le olimpiadi di Trio
In sostanza e concludo tutto questo per dirvi che tra di uno è una lite perfettamente in grado di cavalcare la rivoluzione tecnologica in atto
Una rete che può essere strategica nel processo di trasformazione della RAI da broadcaster Media Company una rete che è consapevole del suo ruolo di servizio pubblico della straordinaria occasione che ha di contribuire per la sua parte
Alla crescita culturale morale del Paese con una sorta di rinnovato patto d'onore con gli ascoltatori
Tenete assai sommario assumere con un con un aforisma di uno di un maestro giornalismo italiano che dice se dovesse aprirsi una caccia alle streghe state pur certi che ne andremo per prima cosa a sentire le ragioni della strega
Grazie a tutti
Siamo a
Bianca Berlinguer direttore del TG tre direttore
Allora io
E
Il peso
Dunque io vorrei fare una riflessione questa volta critica devo dire rispetto a quella che invece è stata fatta dei miei colleghi precedenti
Che riguardano i giornalisti e che riguarda naturalmente anche a voi politici perché saranno staremo qui a discutere
Che riguarda la RAI che riguarda il servizio pubblico e che riguarda secondo me l'informazione nel suo insieme in questo momento anche politico molto particolare
Perché adesso poi spiegherò anche perché perché particolare che stiamo vivendo e che ha secondo me un riflesso
Inevitabile in tutta l'informazione non solo in quella della televisione ma naturalmente anche in quella che riguarda la televisione
Perché e la mia sensazione è che ogni volta che si fanno questi incontri ci mettiamo a San per parlare della grande importanza che sicuramente hanno e ci stanno condizionando moltissimo io non voglio minimamente sminuirlo sminuire questa importanza le nuove tecnologie
Ora è vero che per carità il web ha un'importanza fondamentale vero quello dobbiamo fronteggiare una concorrenza molto più agguerrita rispetto a quella
A cui eravamo abituati un tempo perché basti pensare a quello che è successo appunto facciamo un piccolo esempio per le primarie del Partito Democratico
A Napoli no abbiamo discusso per giorni e giorni di quello che è stato tirato fuori da con es da un una televisione un sito che noi non conoscevamo quasi non conoscevamo insomma
Fan page e quindi la concorrenza chiaramente sta crescendo moltissimo noi dobbiamo tenerne conto e peraltro per noi anche spesso spunto anche di
Servizi cioè prendiamo spunto spesso dall'UE del per pensare ideare servizi o per utilizzare immagini molto diverse rispetto a quelle che vengono invece di rate dei nostri operatori però io credo che poi
Se parliamo solo di questo poi alla fine come dire ci limitiamo a auspicare che certo le nuove tecnologie apra nonostante tutto Pravda entro sappiamo tutti utilizzarli meglio
Dissi speriamo che di essere più in grado di come non siamo stati finora di interagire con loro soprattutto per quanto riguarda la nostra azienda ma io quando mi hanno chiamato qui
A parlare ho voluto cominciare chiedendomi che cosa è il servizio pubblico oggi
E che ruolo questo servizio deve svolge reti in un periodo molto diverso naturalmente era quello del passato
Perché come dicevo prima c'era una grande e ricchissima offerta e articolata offerta una pluralità appunto che non riguarda solo i mezzi di comunicazione ma che era rappresentata anche naturalmente dall'intreccio
Che questi mezzi hanno con con noi è appunto l'esempio che facevo prima le primarie del Partito Democratico mi sembra
Significativo ecco io penso che oggi in molti si chiedano in questo Paese se il servizio pubblico deve continuare ad esistere anche perché siamo vicini come dire a un rinnovo importante nel rinnovo della concessione no
E quale deve essere il suo ruolo e quale deve essere la sua funzione
Voglio dire subito che si omette deve continuare ad esistere quindi io non sono favorevole pur non essendo
Come diceva Antonio Di Bella non pensando al fatto che gli Stati Uniti ci sia un sistema di informazione inferiore a quello che ne abbiamo nel nostro Paese ma sono favorevole
Al fatto che continua ad esistere ma penso anche che tutti noi che ci lavoriamo dentro dobbiamo come dire merita ARCI il rinnovo di quella concessione ecco voglio essere chiaro io sono entrate questa azienda tanti anni fa
Forse non so forse anche la Marcello sono tra
Tra quelli che hanno più anzianità RAI e e mi rendo conto che il rapporto che avevamo con i nostri telespettatori è molto cambiata in questi anni
C'era un rapporto molto diverso tra il telespettatore e la RAI questo non deve essere necessariamente legato a un risultato di ascolto su cui come sapete la RAI e leader perché
Soprattutto per quanto riguarda l'informazione ma non solo per quello la RAI in questo momento è la prima televisione
Non so se per meriti nostri o se per demeriti idee diciamo di quelli che sono i concorrenti però insomma da molti anni e che poi sull'informazione da sono molto meno
Di quanto non faccia invece e come siccome è giusto che sia il servizio pubblica
Però penso che sarebbe bello se in questo momento proprio nel momento appunto del rinnovo della concessione quindi un momento importante sia chi lavora dentro la RAI che naturalmente la
La classe politica cominciassi cominciassimo a interrogarci
Su che cosa deve essere il servizio pubblico come deve cambiare perché giustamente sono d'accordo con quello che dice l'aver belli
Dobbiamo rinnovarlo ci completamente rispetto al passato perché se no non saremmo in grado di e ricostruire
Quella rapporto importante con i telespettatori che va al di là credetemi perché io l'ho sentito in questi anni molto
Allentarsi rispetto a quanto non poteva essere anche solo dieci anni fa
Che va al di là di risultato di ascolto ecco questo credo che sia la prima cosa da cui dobbiamo partire credo che il compito essenziale e dobbiamo chiederci tutti se lo stiamo assolvendo ma poi
Dirò che qui c'è anche
Secondo me una responsabilità della politica per come si è configurata oggi ripeto dobbiamo tener conto
Per quanto riguarda noi credo che compito essenziale sia quello di raccontare e indagare la complessità
La differenziazione estrema di questa società che si va sempre più frammentando
Che diciamo è sempre più si articola in maniera molto diversa rispetto a quelle del passato e non so se noi siamo davvero in grado come dire di rappresentare queste facce
Così differenziate con un'informazione che non deve essere come purtroppo qualche volta invece ma non solo la nostra questo non riguarda naturalmente noi nei conformista mi omologata
Perché solo uscendo diciamo da questo schema non riusciremo poi a rappresentare quella che è l'infinita varietà non solo della
Delle varie maggio dell'anno della nostra società faccio qualche esempio
Siamo sicuri per esempio che siamo riusciti tutti a rappresentare quell'ora domanda che è venuta forte in alcuni casi di farsi giustizia da soli
Di armarsi per difendersi
Cioè tutta una serie di questioni diciamo che stanno venendo fuori oppure anche
Le esperienze positive che vengono fuori dal nostro Paese abbiamo tutti parlato di Riace sapete che quel Paese della Calabria che è rinato grazie all'integrazione degli immigrati ma quanti altri episodi ci sono
Che noi non in Sicilia e in Calabria che hanno lavorato da soli che sono riusciti come dire di costruire i propri paesini con l'aiuto degli immigrati e integrare in quel modo che noi magari abbiamo tralasciato i suicidi degli imprenditori le nuove esperienze di imprenditoria agricola tutta quella parte della società
Che si sta configurando in maniera molto diversa rispetto a come noi eravamo come dire abituati a rappresentarla nel passato
Ecco noi io credo che non ci dobbiamo chiedere tutti i giorni al di là naturalmente di quella che è l'innovazione tecnologica per carità fondamentale se il nostro linguaggio che il nostro stile il nostro modo di fare informazione sta davvero
è capace di rappresentare questa società che si sta profondamente trasformando e qui voglio dire una cosa penso che in parte lo siamo in parte non lo siamo capaci questo lo dico perché credo che poi sia giusto come dire nel momento in cui
Si facciano questi incontri provare a capire come stanno o no come stanno davvero la situazione se no sì ci parliamo addosso tutto comincia e tutto finisce lì
Da questo punto di vista devo dire che
Forse oggi io sento che l'informazione anche per responsabilità della politica
è più un molo Gatta di un tempo e più conformista di un tempo ecco questo è una cosa che io ho detto anche
All'UPI quando mi ha telefonato per per conforme punto di partecipare a questo incontro
E di qua anche per responsabilità la politica perché se noi vediamo che il fondo colà eccezione dei Cinque Stelle
E della lega Nord che sono le due forze di opposizione che ci sono oggi nel Paese che però
Ancora forse non sono capaci di rappresentare una vera alternativa politica e questo naturalmente diciamo condizione in parte
Anche l'informazione io ho come la sensazione anche che qui
Ci sia come una sorta di grande coalizione diciamo latente che in un certo senso un dizione anche il modo di fare informazione non solo della RAI ma generale ecco questi sono
Insomma io credo che
Noi dobbiamo come dire cercare il più possibile al di là delle nuove tecnologie di cambiare tutto di ricominciare di porsi il problema a questo punto di che cosa deve essere il servizio pubblico in una situazione profondamente cambiata
Pensando appunto di che poi credo che il vero ruolo dell'informazione sia quello di rappresentare come dire un dibattito tra soggetti che opzioni alternative
Però spesso non siamo neanche aiutati diciamoci la verità cioè ci sarà anche una nostra responsabilità ma anche da quella che la situazione attualmente del
Dibattito o politico ecco quindi pongo diciamo queste questioni appalti che riguardano noi giornalisti
Che riguardano naturalmente voi politici che riguardano il desiderio da parte di tutti noi perché con questa azienda come dire ci siamo nati ci siamo
Ho Presutti l'amiamo profondamente
Sappiamo che se non saprà rinnovarsi
Esse non saprà come dire adeguarsi a una situazione sociale che si sta
Modificando profondamente e non sarà in grado di rappresentarla si sarà anche
Leader negli ascolti come i telegiornali come ricordava l'UPI
Nel loro insieme sono quelli che poi come dire hanno tenuto molto bene anche in questo momento di crisi
è dell'informazione però io credo che sia poi fondamentale proprio nel momento tra l'altro in cui
Sembra un particolare così rilevante l'ANC è importante il canone va in bolletta quindi diventa
Ineludibile ricostituire quella rapporto importante e di fiducia e la RAI
Avuto sempre con i suoi telespettatori che invece io negli ultimi anni assentito allentato
Grazie anche per
La franchezza
E le osservazioni che sono state fatte
Masi TG due allora
Innanzitutto volevo ringraziarvi per averci dato un'opportunità unica perché stavamo parlando tra di noi la prima volta ci troviamo tutti insieme
Ragionare del nostro lavoro lo ringrazio voi l'avete organizzato e ringrazio la vigilanza che è qui presente in in maniera rilevante aspramente autorevole con il suo Presidente i Vice Presidenti e membri
E questo un motivo come dire da una parte di grande soddisfazione dall'altra parte anche di grande preoccupazione perché quando si accende i riflettori sulla nostra azienda risolve non arrivano mai cose molto buone
Io devo innanzitutto ringrazio della RAI Maurizio per un motivo molto semplice perché io sono un uomo libero mai come in questi cinque anni che faccio il direttore ho avuto una libertà di azione
Sia aziendale che politica che avendo fatto il vicedirettore per dieci anni so che questo periodo non era così in passato quindi e prendiamo atto anche di cose che possono essere definite positiva
Questo significa che ho fatto sempre bene no probabilmente ho sbagliato ma ho sbagliato io nomino se non altro non ho scuse per dire che mi hanno fatto sbagliare gli altri l'altra riflessione che mi ha da fare subito è un'altra provocazione
Paolo perché vi di tutti i telegiornali tra mille venti trenta del TG due che si è fermato alla sette e questa sinceramente lo trovo molto grave visto il nostro rapporto antico
A parte le battute
Io mi chiedo cosa sarebbe l'Italia oggi senza di formazione del servizio pubblico io credo che sarebbe un Paese migliore e non voglio parlare in termini generici o generali voglio fare subito un esempio molto provocatorio i referendum sulle trivella
Alcuni giornali hanno pubblicato in prima pagina che la RAI ha silenziato questo referendum il TG due il il sua siamo al terzo regionali nazionali quindi tanto piccoli non siamo mica con il giorno cedono settennio di persone nel solo mese di marzo ha confezionato quarantanove servizi in edizioni principali
I tre telegiornali secondo i dati che vengono forniti hanno fatto tre ore e quaranta minuti
Gli altri e televisioni tutte le altre Regioni non sono arrivate all'un'ora
Allora solito su questo tema
L'Italia senza l'informazione del servizio pubblico sarebbe sicuramente un Paese peggiore aggiungo
Ma perché dobbiamo immaginare un servizio pubblico che sia in mano ad un
Ad un privato che nutro per forza di cose dovrebbe ahimè seguire dei suoi interessi privati
La par condicio che il Presidente mi è testimone c'è stata la mia attaccata in vigilanza quando ci siamo sentite io mi paragona i a un farmacista però la par condicio è una garanzia per tutti
C'è nessuno in questo Paese rappresentato in Parlamento può
Essere escluso c'è una legge immaginiamo un servizio pubblico come dire
Tra mille rivoli privati come verrebbe garantito la presenza delle idee non tanto delle persone delicati io credo che questo è un altro problema che va tenuto in considerazione quando si pensa a una RAI del futuro
Ma poi aggiungo oggi viviamo una rivoluzione che forse abbiamo sì in tutti gli interventi naturalmente toccato ma forse va
Messa detta ancora più chiaramente ogni anno le tv generalista e grazie alla moltiplicazione
Perenne dei canali tematici ha perso una migliore di spettatori cioè negli ultimi sei anni ogni anno ci sono gli spettatori in meno sulle tv generalista voi sapete quali sono
Le le cose che tengono di più sono l'informazione i tre telegiornali RAI nonostante tutto in questi anni hanno tenuto ovviamente invariati il ruolo livelli di gradimento anche se hanno perso i termini numerici
Questo è molto importante anche perché Maurizio mi ha detto una cosa il settanta per cento degli investimenti RAI sono le informazioni
L'IFEL del palinsesto io vorrei ricordare che un qualunque show di prima serata costa quanto un telegiornale per tutto l'anno
C'è è bene dirlo cioè non è che l'informazione RAI sia un costo esorbitante al di là degli stipendi
Che vengono favola già A.T.I. dei dei direttori dei redattori della RAI come se fossimo nababbi e nobilissimo un paio di giorni redazioni resto I caraibico nostro gli otto non è così non lavoriamo io purtroppo lavoro sette giorni su sette
Compreso Natale Capodanno e Pasquale io non lo stipendio credo adeguato
Che sono anche disposto a ridurre se servisse per salvare un'azienda ma io mi chiedo oggi l'alternativa a questa informazione RAI quale
Allora se noi dobbiamo fare un altro tipo di obiettivo e cioè bisogna dare decoro di Verdelli come riusciamo a rendere contemporanea uniformazione crede il tenente negli anni ha perso
Per ovvi motivi perché la rivoluzione digitale non l'ho inventata io anche se stiamo stati nel due mila dodici il primo telegiornale ad essere digitalizzato è un problema che ha investito tutto il mondo a cominciare dai grandi colossi la BBC che viene ogni volta
Indicata come esempio virtuoso sta per mandare a casa almeno cinque mila persone non se ne parla di pochi ma è così è in crisi la BBC
Perché è in crisi un modello industriale che M a il triplo dei nostri
Dipendenti e un canone che è una volta e mezzo il canone RAI
E così tutte le altre televisioni europee la RAI a livello di virtuosismo industriale economico è la l'attenzione più virtuosa duro ma va bene così no io sono il primo e lo dico chiaramente
Che dice la RAI deve trasformarsi deve essere come dire più credibile deve essere più autorevole e poi deve fare un'altra cosa per mantenere un linguaggio di qualità
Deve essere originale deve essere interessante oggi i giovani non si avvicinò revisione non perché hanno qualcosa contro il mezzo
Ma perché in televisione non trovano le curiosità l'interesse la vivacità che trovano in altri mezzi quando in televisione funziona qualcosa i giovani se lo veda comincia di mia figlia che ci ha vent'anni
E allora lo sforzo che faccio io è quello di immaginare ogni giorno qualcosa che sia diverso non voglio annoiarvi sul TG due venti-trenta approfondimenti ma
Negli ultimi tre anni non abbiamo creato
Quattordici mila temi di approfondimento abbiamo fatto tremilacinquecento servizi e calcolate che
Un telegiornale fa venticinque mila servizi danno
Sono numeri che mettono paura perché sono enormi da gestire e per fare un passo avanti bisogna venire veramente la forza di creare qualcosa di nuovo
Bene questo si può fare i miei riscontri di audience share dispetto a questi temi che sono originali sono
Veramente scusi ha smaltito cioè non riusciamo a mantenere un pubblico che prima non si riesce a mantenere il CARA quarantacinque
Non abbiamo la Coppa dei campioni di campionato di calcio Striscia la notizia i fatti vostri l'eredità nel mille mi carenza più di me
Eppure facendo questi argomenti che sono argomenti ambientali sociali economici invisibili che bianca giustamente diceva non li facciamo tanti per fortuna
Sono argomenti che ha vicino le persone e tra queste persone guarda caso ci sono ci sono anche i giovani ci sono i laureati son passato dall'otto per cento i laureati tre anni fa al quattordici per cento chissà di televisione Sacco un punto percentuale Variati
Vale moltissimo allora io sono molto bravo davvero lo sono e quindi è inutile
Però si può fare allora la sfida oggi volizione che si può fare nel servizio pubblico in Italia con la RAI
Con questo anche un questi giornalisti si può fare un prodotto migliore ed è giusto farlo e bisogna farlo però io sono anche dell'idea che non bisogna sparare come è stato fatto inutilmente anni sulla RAI per principio vi racconto l'ultima un giornale
Quella volta questi altri erano di sinistra questo di destra attacca la RAI perché non ha fatto servizi sui Innaro
Io la sera prima a Oberto le tredici e venti e trenta sul tema di Naro nel mese che era stato imputato dal dalla dal giornale ho fatto venticinque servizi ho scritto una lettera educata al direttore e non è stata pubblicata cosa significa che questo
Questa credibilità che abbiamo perso e su questo ha ragione bianca negli anni abbiamo perso la dobbiamo conquistare con i fatti
Con
Il le le le le idee ma dobbiamo anche conquistarlo in un'azienda che si faccia altre più coraggiosa e che ha firmi quello che vale in questo peso oggi noi ieri oggi
Grazie
TG uno
Mario Orfeo
Quasi da tutti la sera senatore Bonaiuti all'onorevole Rutelli
Grazie anche da parte mia dell'invito io partirei da
Da due paroline
Media Company perché un po'quello che diciamo il futuro del
Del dei della RAI futuro che ci aspetta perché sono due parole che
Solo il titolo del programma annunciato dalla dal nostro direttore generale
Che vuol dire Media Company vuol dire una
Azienda dove convivono i di azione produzione diffusione di contenuti adatti a tutte le piattaforme distributive
E che viene vissuta come un'esigenza ormai indifferibile e irrinunciabile da
Le grandi televisioni europee non solo dalla RAI quindi anche alla BBC più volte citata in questo in questo dibattito e le altre televisioni europee
Trovo che la media company sia una sfida entusiasmante anche una grande opportunità naturalmente la necessità
Di parlare
A ciascuno di sommare di pubblici diversi di parlare a ciascuno in maniera diversa porta inevitabilmente che inevitabilmente in intrinsecamente
Il rafforzamento del servizio pubblico della missione di servizio pubblico e per
Bianca la ho sia poneva come domanda retorica nel suo intervento che cos'è il servizio pubblico io penso che il servizio pubblico è a
Il core business della RAI
Di
Servizio pubblico è informazione
E quindi
Per realizzare questa Media Company per raggiungere obiettivi così ambiziosi
Credo che non si possa
Non partire
Dall'informazione che credo che non si possa non partire da Investimenti e qui mi ricollego a quello che
Diceva Bonaiuti a proposito di risparmi investimenti in risorse umane
E risorse tecnologiche e scusate il bisticcio di parole che voluto in formazione
Staccato informazione
Perché lo dico perché diciamo siamo davanti a una sfida importante
Però diciamo attesa Nanni abbiamo abbandonato
Progetti che non convincevano tutti
Come quello anche questo citato precedentemente revenue su Roma due uno e su quelli che si è mai capito bene quante dovessero essere
Ma sicuramente c'è un piano appunto media con la media company un piano di sviluppo dell'azienda in tutte le sue forme
E la forma principale quella di servizio pubblico ripeto che per me
Informazione e di vespe soprattutto esclusivamente formazione
Mettiamoci d'accordo con la su qual è la definizione di servizio pubblico
Ovviamente una
Definizione che si è molto trasformata nel corso degli anni perché
Non sto qui ad annoiarvi con la storia di quando Patrizio era soltanto la televisione di Stato e quindi era naturale che
Servizio pubblico fosse la convergenza tra programmi garanzie vorrei se cooperazione con la pubblica amministrazione
Di quando il mille la la la televisione coincideva con la televisione di Stato no oggi il pluralismo quindi la missione di servizio pubblico va cercata diffida anche attraverso la presenza di
Sul mercato di più soggetti televisione commerciale
La capacità da parte
Di noi come azienda ma di tutti come azienda
Viene il servizio pubblico di esprimere pluralismo all'interno del suo
Nel suo assetto ma credo ciò che questo sia un tema su cui
Possiate organizzare un altro convegno ad hoc con interlocutori aziendale di di tipo diverso
Quello che ci interessa oggi alla luce anche di quello che
è stato letto il saluto che non era solo un saluto di di di di Di Pietro e Carlo Verdelli e che cosa è oggi la RAI
Punto di partenza ineludibile per poi
Provare a immaginare quello che la RAI sarà domani nei giorni mesi nei negli anni e negli anni avvenire
Per questo gli U
Prima di entrare ma brevemente lo specifico il TG uno lo voglio definire quello che il il il concetto di pluralismo
Perché diciamo
Pluralismo
Oggi ha un'accezione poi una cessione
Più moderna più contemporanea che è quella di presidio in maniera produttiva delle capacità espressive di una cultura nazionale
Ma lo sforzo Cuddia quotidiano sia prima che dopo che durante
Di tutti quelli che credo operano nella RAI
E quello di
Garantire
A diversi soggetti a diversi della giusta rappresentazione ma anche soprattutto di assicurare al cittadino
Il disco diritto di essere compiutamente informato e di poter avere accesso ai mezzi di comunicazione
Viviamo vicino anche Bianchi una società democratica se articolata formata cioè da tante componenti e il nostro impegno è e deve essere sempre quello di promuovere la cultura e la diversità di un Paese unito
Quindi ci sono tre tre parole obiettività completezza indipendenza che non possono essere
Derogate o di erogabili dal nostro al nostro percorso di lavoro
Naturalmente come dire non siamo esenti come i politici come tutte le altre categorie professionali
Da incomprensioni da sbavature da errori
Ma non solo quelli che strumentalmente ci vogliono attribuire in molti casi
E comunque vengono commessi sempre in
Assoluta trasparenza e buona fede
Ora permettetemi questa breve digressione sul TG uno perché
Gli ascolti
Sono importanti non sono non su tutto ma sono importanti
L'importante è che il TG uno abbia
Lo dicevamo la tenuta sostanziale
Di tutta l'informazione RAI est è un dato molto positivo di questi ultimi anni
Ti giuro dopo sette anni di calo consecutivo sia di ascolti che diceva negli ultimi trentadue milioni su due tredici ha recuperato
Quasi mezzo milione di telespettatori due punti di share
Signor che
Questo la dizione principale dei venti ma anche in altre visioni ha sviluppato una cooperazione molto proficuo con la rete su Uno Mattina e anche qui a proposito
Della accantonato Progetto di riuso rumene di quello che invece sono le prospettive future di integrazione e di collaborazione quello tra la testate la Rete che vale per il
RAI uno ma reperiti gioco vale anche per
Per gli altri credo sia un
Un passaggio importante sia un appuntamento importante di verifica su quella che sarà la nuova RAI
Dicevo
Questa tenuta o questa crescita negli ascolti
Ha un significato
Non c'è quella fuga dalla televisione a cui faceva riferimento Bonaiuti nella sua premessa
O che è stata raccontata tante volte diciamo
Diversamente da quelli che erano i dati reali numeri reali risultati reali perché poi c'è una realtà virtuale che viene raccontata
è una realtà reale che quella che tutti i giorni noi constatiamo attraverso quelli che sono gli organi preposti acquisti a questo tipo di controlli questo tipo di verifiche
Aumentato il distacco sui competitor diretti
E credo che tutto questo sia stato possibile ripeto
Pina si sente giornale
Nell'approfondimento un di Uno Mattina in collaborazione con la Rete negli approfondimenti troppi storici telegiornale che su TvSette e speciale TG uno perché è riuscito a coniugare
Una qualità dell'informazione con un rispetto del pluralismo
E questo credo che sia
Una cosa di cui tutti dobbiamo essere contenti dobbiamo essere fieri dobbiamo essere orgogliosi sono
Aziendalmente meno anziano
Dei colleghi checché che sin qui alcune insieme al mio tavolo ma mi sento
Umorale dirigente RAI giornalista RAI allo stesso modo in cui
Si sentono con la stessa passione e con l'Assessore consesso senso di responsabilità
E questo per quanto riguarda l'oggi per quanto riguarda il domani è chiaro che
Tutto migliorabile guai se non fosse così tutto perfettibile quasi non fosse così
La sinergia cui faccio riferimento con la tra testate in Rete deve essere ancora più forte più marcata tra la testata è
Gli strumenti i nuovi strumenti nuovi media internet web di smartphone la radio tutto quello che oggi
Può veicolare di informazione RAI in questo diciamo credo che
La collaborazione che abbiamo avuto in questi anni con gli altri direttori abbia fatto saltare una serie di steccati che c'erano
Per cui diciamo c'è una
Condivisione assoluta
E quello che su questo sia quelle dette
La ciascuna ricchezza
I piloti pregi marchi propri difetti a fattore comune credo che sia un arricchimento complessivo di tutta l'azienda RAI
E quindi ne approfitto per dire che mi fa molto piacere lavorare con i colleghi che sono qui seduti accanto a me con cui abbiamo ripeto sperimentato in questi anni una collaborazione che forse prima appunto voi
Che si deve prima di me potete diciamo corrispondere meglio ma credo non ci fosse stata mai così
Proficue così quasi quotidiana
Quindi cito ben intrico percola ricollegarmi anche quello che diceva bianca inutile conciso importanti tu l'hai diciamo
Non ha negato nemmeno tu
Ma
E su questo concordo ma è chiaro che
Accanto venuti ecologiche cui suo all'inizio ci vuole un investimento quindi una crescita anche delle risorse umane e della formazione
Del del del
Dei nostri dei nostri redazioni le nostre
Strutture
Tetti delle nostre strutture di corrispondenza tutto quello che diciamo poiché messo a fattor comune produce il il telegiornale produce lo speciale produce l'approfondimento proceda diretto nutrizionista odiare
In occasione purtroppo negli ultimi tempi l'occasione di eventi luttuosi come fatti prima di Parigi poi di Bruxelles ma anche
Penso che alle visite dei viaggi del Papa penso recidono inquinare penso l'ultima ieri la giornata per la cura dell'autismo penso a
Anche a servizio pubblico che facciamo raccontando quello che sono
Le linee guida delle autorità di controllo della del nostro
Nel nostro Paese
Che a proposito di questo così concludo questo questo breve intervento
Visto che poi
In maggio della parola passi passi alla parte politica diciamo del del
Delle
Per la giornata del del del
Vi invito alla presentazione di questo dibattito
Io volevo
Soffermarmi un attimo sulla
Legge ventotto duemila meglio come conosciuta come legge sulla par condicio
Perché diciamo ce
Ci aspetta sospetta
Un periodo in cui tra il referendum sulle trivelle a cui faceva riferimento Marcello
Le elezioni amministrative che
Si svolgeranno in
Migliaia di comuni più grandi e piccole città
E poi il referendum
Sulla modifica costituzionale entreremo voi come informazione RAI un il tunnel di par condicio che durerà che durerà che dura da molto tempo l'ora mi sono segnato poche poche righe ma alcuni di voi
Membri Presidente la vigilanza unifico agli altri membri della vigilanza forse li ricordo anche perché sono solo parole che il Presidente l'Agcom Cardani ha detto proprio
Durante una dizione
Della Commissione di vigilanza chiedendo chiedendo una
Parlava di comunicazione politica e poiché il cuore della la legge sulla par condicio in cui auspicava la riforma della legge
Adeguando dal nuovo sistema politico e a un mondo di media in profonda evoluzione che vede la compresenza di emittenti generaliste canali tematici canali o news
E non da ultimo internet che al momento è fuori dal perimetro di tale regolamentazione
Allora
Penso dia risposta diciamo come potevo al al
Alla domanda sulla radio oggi darà nel futuro ma domani dice che voglio porre
A voi è questa l'auspicio di Cardani è rimasta lettera morta mi pare di sì e possibile ancora fare dei rilievi quantitativi piuttosto che qualitativi
Cioè per essere più per tradurre più facili più banalmente c'è io in quanto il riso quelli che fa Pavia
Che non distingue
Diciamo un fatto dall'altro e quindi fa su un cavo commi puramente matematico di
Di di presenze in in voci ogni voce
Delle varie
Dei vari partiti politici
Su questo forse diciamo la politica poi potrebbe fare una riflessione perché e
Prima ce lo diceva Einaudi quando sono stato audito in vigilanza detto io faccio il farmacista ecco come si coniuga mensile di farmacista con
La pretesa poi via fare di avere un'informazione RAI
Giornalistica
Che racconti fatti che non
Quando poi appunto dobbiamo da qui a
Ottobre
Circa otto precisa referendum a ottobre
Lavorare con il bilancino grazie
Io ringrazio ovviamente e è ovvio e credo che le sono la parte più politica come è giusto che sia
Ci confronteremo tireremo anche le nostre conclusioni riguarda i temi posti comunque vi ringrazio veramente di cuore per
Aver accettato il nostro vi invito e come diceva anche Masi ad averci dato la possibilità per la prima volta di averli tutti insieme
Compreso ovviamente gli auguri a Di Bella per la nuova sfida che ha accettato c'era abbiamo finito nel tempo nel tempo previsto in modo da poterli
Dare esatto a Saxa Rubra fare i farmacisti se ho ben capito come
E veramente grazie a tutti voi per il lavoro che fate e devo dire permettetemi di dirlo anche
Grazie ai vostri colleghi giornalisti che con voi
Vi aiutano a svolgere questo questo lavoro
Ogni tanto paga ma che con orgoglio della prova delle professionalità che ci sono nel servizio pubblico e mi sembra
Che che questo sia giusto riconoscerlo grazie ancora
Grazie
Adesso
Spetta a noi Presidente in particolare grazie presente
Facciamo come
Ne nei talk show o quelli che cambiare immediatamente ormai talk show avete visto per combattere gli ascolti cambiano ospiti ogni
Ogni trenta minuti
E quindi concludiamo la nostra giornata di riflessione
Anche con un confronto secco ma rapido con gli amici
E che i colleghi della vigilanza Paolo Bonaiuti non è scappato ma è
E non avere è semplicemente aveva ragioni grazie dire direttrice
Se ci accomodiamo qui davanti quelli che appunto
Credo che sì sì non c'è problema credo che non so se poi è arrivato Vittorio di Trapani
Benissimo allora credo che lo dico al Presidente e colleghi vice Presidenti era come se vigilanza un po'di proliferazione ci siano stati ci siano state date
Però non sono nuove perché parlo in particolare alla aspetto salutiamo
Ovviamente i i direttori
Parlo in particolare alla al Presidente fico io poi sono nuovo della Commissione vigilanza è da poco ero già stato sono stato membro la faccia e vigilanza ma in questa legislatura
E da poco presentato credo che questi temi siano stati un po'l'oggetto di discussione del lavoro della Commissione di vigilanza in tutti questi
In tutti questi primi anni
Mi sembra che le questioni poste sono
Anche per quanto ci riguarda e per le funzioni date
Stiamo diventando un'informazione conformista
Perché questa è stata la conformista è un modo
Ovviamente elegante per dire ci siamo appiattiti
La RAI che
Di servizio pubblico è lo si è detto da tutti una informazione plurale
Io credo che la prima pluralità non sia intanto nella priorità politica lo dico perché ci credo ma innanzitutto nel raccontare una società che ha diverse
Anime culturali che debbano essere raccontate rappresentate di cui la politica ovviamente una espressione ma se noi
Riducessimo tutto al confronto con il servizio pubblico a dire e tanto a me è tanto a te faremmo il più grosso errore quindi il primo tema è
L'informazione pubblica è diventata
Anche specchio
L'han detto non indica non in maniera indifferente anche specchio della
Un po'di una sorta di questa legislatura non che ha visto una sorta di grande coalizione diretta o indiretta si è adeguata a questo o
Oppure
Ha tenuto vivo e può tener vivo questo non conformismo questo pluralismo su buona Bonaiuti parlava appunto di
Non omogeneizzazione non pastorizzazione questo mi sembra che sia la prima questione
La seconda ineludibile
La par condicio cioè la legge che permette che cercava di
In tempi tra l'altro storici diversi assolutamente diversi perché il due mila
Se noi pensiamo all'anno due mila questo la mia idea e a quello che era l'informazione incompleto complessiva nel due mila e guardiamo sedici anni dopo
Sedici anni dopo che cosa è accaduto e come si è trasformata eh è passata un'era
Un'era
Sia per quanto riguarda gli attori che sono intervenuti in gioco
Sia per quanto riguarda gli strumenti
E ovviamente per una società che si è rapidamente in sedici anni modificata molto più di quanto noi pensiamo possiamo rappresentarla
è ancora una legge attuale era nata per garantire il puro quel pluralismo
E in particolare con il pluralismo politico a fronte di un monopolio della perché a cui era era la preoccupazione di un buono polio della politica sull'informazione no chi l'ha vissuta io
Sono arrivato dopo in Parlamento ma la la ratio di quella legge fu voluta nel due mila esattamente per questo
Oggi
C'è stato detto dal del PD dal TG due dal direttore del TG due al direttore del TG uno ancora una suo senso
Siamo in grado di e come potremmo essere in grado insieme di affrontare questa sfida nuova
C'è bisogno di una nuova di una nuova legge credo che anche questo sia un comunque un tema un tema che su cui confrontarci
E poi ovviamente
Il modello di nuova RAI perché
Nelle audizioni ho concluso nelle ad un sì nelle audizioni che ha avuto la fortuna anche di ascoltare del TIR direttore del
Generale e del direttore editoriale quindi Dall'Orto Campo Dall'Orto e
Verdelli è evidente che questa nuova
Guida della della RAI anche con una nuova legge che ha dato al direttori generali molti più poteri di quello che
Ovviamente aveva il vecchio direttore generale
Lancio una sfida di una servizio pubblico che deve raccontare deve essere meno urlato deve insomma a un deve iniziare a parlare un linguaggio moderno non linguaggio noi con Lofoco abbiam detto alcune cose non ha ancora senso tanti telegiornali
A le le le le folle le trasmissioni di intrattenimento assenso che ospitino i politici sono intrattenimento forse è meglio che facciamo intrattenimento e i politici abbiano la giusta loro rappresentazione nei luoghi
Opportuni che si facciano delle buone trasmissioni non solo intrattenimento ma anche delle Volitans missioni politiche domandiamoci perché i talk show non hanno più con gli ascolti
Noi siamo qui a litigare lo so per tra di noi che il Ballarò invita due volte quello della lega piuttosto che non dà spazio all'aria popolare non dà spazio eccetera siamo presente che la trasmissione che prima faceva tre milioni tre milioni e mezzo due milioni e mezzo di di ascoltatori oggi a malapena
Fa un milione un milione c'è una seconda
Ed è viene visto come un successo quando raggiunge il sei per cento il sette per cento di share cioè stiamo stiamo parlando di di una discussione tra poveri si direbbe in altri io vengo dalle aziende in altri linguaggi cioè mentre il mercato scappa mentre i il mercato e da un'altra parte non stiamo a dividerci
Una le le le spoglie di un mercato che non c'è più o di un pubblico che non è che non c'è più parliamo sempre a a meno a meno persone magari siamo soddisfatti di vederci forse una riflessione che noi dovremmo fare
è esattamente l'opposto il contrario
Come stimolare a far sì che la politica quella buona non quella in cui noi facciamo i comprimari
Perché così facciamo se urliamo a Orio CP chiamo facciamo teoricamente ascolto ma neanche questo è più si dimostra più possa essere raccontata negli adeguati spazi e con adeguati approfondimenti ecco io ho fatto una brevissima sintesi
Perché ovviamente mi sembrava importante farla tardare col la continuità al nostro lavoro mi sono segnato molte cose anche per le future riflessioni del nostro gruppo parlamentare inizierei ovviamente dai vicepresidenti
Uno è un carissimo amico
Giorgio Lainati ci conosciamo dal due mila uno e quindi non ha bisogno di presentazioni
Voglio ringraziare tutti i presenti per la pazienza perché devo dire che un convegno molto lungo ma è lungo perché
Ne stiamo parlando del cuore della Società italiana di informazione
Di quanto incide all'informazione sulla formazione di
Del dei convincimenti di tutti i cittadini italiani per questo bisogna essere pazienti e seguire
Il più possibile questa ancora argomentazione anche perché noi politici abbiamo poi la responsabilità di tante leggi che sono state approvate
Infatti quando anche l'amico Lupi e vorrei richiamare la vostra attenzione
O quello dell'amico Stefano che è diventato il nuovo capo ufficio stampa della Camera al quale rivolgo gli auguri più affettuosi per il suo lavoro
Di quanto sia stata importante avere qui i direttori di tutti i telegiornali
E della radio RAI cioè questi signori rappresentano
Un un parterre di radio e telespettatori di più di dieci quindici milioni
è una cosa impressionante la responsabilità che hanno costoro sulla formazione culturale vorrei precisare che io appartengo da ventidue anni a Forza Italia ma non parlo in questa sede a nome di Forza Italia
Avendo ricevuto nell'uovo di Pasqua dal dottor Berlusconi era lettera di licenziamento dunque
Non desidero parlare a nome del partito creato a Silvio Berlusconi ma desidero parlare a nome
Della mio ruolo di vicepresidente della commissione RAI
Una delle argomentazioni più importanti eh quella che hanno citato anche direttore ha ricordato adesso l'amico Maurizio Lupi
La legge sulla par condicio ma vorrei ricordare che la legge sulla par condicio è stata fatta per arginare Silvio Berlusconi perché forse la nostra memoria magari non sono così vive
Ma Berlusconi nelle
Senatore Bonaiuti lo sa meglio di tutti utilizzava Rete quattro in seduta notturna per trasmettere quella simpatica ora e mezza del suo ultimo comizio quotidiano durante la campagna elettorale
Un qualcosa che lo differenzia va
Dal competitor che era poi all'epoca Romano Prodi per cui la legge sulla par condicio costrinse la il gruppo Mediaset a trasmettere essi comizio di Berlusconi un'ora e mezza
Tipo da mezzanotte all'una una e mezza e poi dall'una e mezza alle tre quello di Prodi che casualmente era
Quello dove Louis faceva le performances peggiori catacombe ed erano tutte ovviamente delle casualità no non lo erano affatto quindi diciamo che la legge sulla par condicio è stata fatta per quello
La legge sulla par condicio molto prima che il presidente dell'Autorità di garanzia come azioni Cardani lo dicesse la voleva cambiare sempre
Silvio Berlusconi
Perché l'attentato di cambiarla dal due mila uno al due mila sei foglio che Paolo Bonaiuti dica qualcosa su questo dopo e poi ha tentato anche nel secondo tour quello due mila otto due mila undici
Ma essendo leader di una coalizione perché purtroppo in Italia e non gli hanno mai dato questo cinquantuno per cento per cui si dà
Altri soggetti
Della coalizione non hanno mai accettato di
Mettere mano alla legge sulla par condicio perché lui diceva se io c'ho il trenta per cento al trentotto devo avere il trentotto per cento degli spazi è esattamente quello che il cui diceva costantemente quindi se io ciò il trentotto enne il dieci io ciò oltre Totta e ne deve avere dieci ma insomma diciamo che
Gli altri partner anche il mio vecchio direttore Emilio Carelli queste cose le sa benissimo
E se le ricorda altrettanto bene quindi diciamo che è stato Berlusconi che vorrà cambiare legge sulla par condicio ma un certo Fini gliela impedito
Che lo dica Gardani oggi fa piacere vero ha ragione che ci sono le nuove tecnologie che c'è un sacco di
Soggetti ultra tecnologici che in qualche modo dovrebbero essere regolamentati secondo me se si tratta di intervenire
Su questo io penso che il Parlamento possa farlo perché comunque noi
Siamo coloro i quali abbiamo approvato anche lo dico dalla parte della destra
Ancora quelli che hanno approvato la legge Gasparri che è quella che ha fotografato la situazione per cui la RAI che
Le il soggetto leader del pubblico e Berlusconi nelle reti su e le sue reti sono è il soggetto leader
Del privato anche se non dimentichiamoci che non c'è più questo dualismo
Ma ci sono nuovi soggetti come Sky e La sette vorrei dire a Michele che conosco veramente da tanti anni che l'UE ha ragione nel nelle sue interessanti proposte c'è quella di ridimensionare
Le aree dei Talk della RAI ma tu sai perché c'è un problema di abuso di Talk perché c'è un canale che si chiama La sette che fa solo Talk cioè tutte le sere c'è un tool crea
Alle ventuno c'è un Talk e dunque
è chiaro che il il proliferare di questo soggetto e di questi continui salotti televisivi più o meno rissosi anzi deve molto rissosi
E a quel punto crea un problema anche al servizio pubblico no fateci caso signore e signori che invece Canale cinque il Torchia la mette all'una di notte non gliene importa nulla del TOROC Canale cinque demandare prima Maria De Filippi che esporta molto più audience pubblicità il Talk
Ormai la dovuto continuare a fare perché lo fa ci rammentano a
E lì e quindi a
Lasciato quel Matrix ma altrimenti non gliene può importare di meno assolutamente il Tor che interessa media sette è verissimo
è quello che parla quello che è chi trasferita in televisione no il settimanale che trasferito impellenza settimanale di gossip trasferita in televisione
E quindi il vero problema che hanno Michele che se la sette continua a farne una sera la RAI non può non essere presente
Perché abbiamo appena finito di sentire quanta responsabilità hanno i direttori e quanto sia importante il loro ruolo per diffondere l'informazione la cultura il sapere quant'altro
Ecco perché poi se non facessero quei Tor che fanno poi se tu mi dici perché lo deve fare da ventuno anni sempre la stessa persona
Cioè Vespa non sono in grado di rispondere forse
L'onorevole Figo ha una risposta migliore della mia o forse lo stesso Presidente l'UPI però oggettivamente anche questo è un problema
Perché se noi con il Presidente Figo parliamo delle start-up dei giovani che devono entrare nel mondo la comunicazione eccetera
Poi diventa difficile fargli spazio se sono sempre quelli
I conduttori anziché RAI due ha fatto con virus una sperimentazione con un giovane conduttore ecco perché Laraia veramente a un ruolo molto importante
Ha un ruolo molto importante e dobbiamo parlare un attimo del canone Maurizio
Perché è un'altra verità che va detta
Perché adesso l'onorevole Brunetta dice che è uno schifo che è uno scandalo lui farà le barricate per impedire che ENEL faccia pagare la bolletta non so bene che la trattoria tutte le buche delle lettere avevo capito bene cosa vorrà fare pazzo BA
Intendo dire
Il problema è che è stata Forza Italia a proporre con il consigliere di amministrazione Angelo Maria Petroni nel due mila cinque l'unico strumento perché già allora si parlava vedo che l'amico Dino Sorgonà annuisce
è stato tanti anni vice direttore economico del TG uno quindi queste cose le sa benissimo dicevo è stata Forza Italia con un Consigliere amministrazione proposto dall'allora Ministro Tremonti a dire che l'unico modo per recuperare
I quattrocento milioni di evasione era quello di metterla in bolletta adesso lo fa il Governo Renzi ed è diventato una cosa orribile
In più diminuisce anche un po'questo canale poi se vogliamo aprire un dibattito se la RAI deve esistere se deve esistere il Canone se deve esistere
Solo invece l'introito pubblicitario dobbiamo contemporaneamente fare quello che il centrodestra bisogna avere l'onestà intellettuale di dirlo non ha mai potuto e voluto fare cioè
A una legge sul conflitto di interessi B una revisione del sistema integrato delle comunicazioni perché se Silvio Berlusconi prende il quarantanove per cento ha raccolto bilici taglierà il quarantadue
è chiaro che gli altri cosa prendono le briciole
E quindi finché non si rompe questo se poi lo vogliamo rompere può anche essere che se va al potere il partito rappresentato al Presidente Fitto magari vista benissimo questa situazione
Di dualismo di raccolta pubblicitaria che vuol dire centinaia di milioni di di euro che entrano o alla RAI a Mediaset poi dopo ognuno si assumerà le proprie responsabilità però io non ho mai sentito nessuna forza politica che va in campagna elettorale in questi ultimi tempi a dire faremo una riforma del sistema delle comunicazioni o qualcosa del genere perché fare la riforma del sistema con inazione
Significa prima decidere se la RAI deve continuare a esistere
Come soggetto come la più importante azienda culturale del Paese non dimentichiamoci la RAI vuol dire RAI fiction RAI Cinema trecento milioni di investimento nella cultura
Cioè sono cose caro Maurizio di una enorme
Rilevanza le stesse cose le televisioni private non le fanno devo dire che Sky
Invece sta agendo molto sul piano culturale con queste bellissime realizzazioni sulle chiese le basiliche papali
Per non parlare
Di altre iniziative che esaltano la bellezza della cultura dell'arte italiana e quindi dobbiamo essere grati anche a Sky che fa queste cose
Lo dico perché ci segua per Emilio ma perché è la verità
Basta essere telespettatori e uno se ne accorge quindi io inviterei le forze politiche
Dubito che lo faccia Forza Italia lo dico con una certo astio e con una certa polemica non me ne frega assolutamente nulla nel senso che oggi vedo interrogazioni dell'onorevole Brunetta di romani
E di
Gasparri che dicono che la RAI
Che la RAI assume che questo direttore generale amico di Renzi assume molti esterni come Sam inciso Lini
La la Bergamini tutte queste persone che sono state assunti dall'esterno e sono stati lo stesso Alessio Gorla
Tantissimi altri dirigenti ex a Mediaset sono stati fatti assumerà da Berlusconi nel due mila tre
Nel nella RAI io voglio dire solo questa cosa perché è un divertentissimo aneddoto cioè divertentissimo no perché volarono no non volarono le querele ma sono fu divertente
Nel due mila e tre Berlusconi fece mettere dirigente dei di via Teulada il direttore di Canale cinque di Roma tal Maurizio Acierno
Ma e allora in Commissione RAI un esponente del tuo partito disse ma Berlusconi arrivato al punto di mettere il suo autista come dirigente RAI allora io in commissione RAI perché ci sto da sedici anni dissi
Ma no scusami all'attuale sindaco di Fiumicino è stato molti anni senatore
Del marito della senatrice Cirinnà l'onore e il senatore Montino gli diceva guarda Montino ti sbagli non era l'autista in effetti non era l'autista e Berlusconi anche perché gli dissi io non ho mai visto Costanzo Mentana dibattere di questioni
Di gestione con l'autista e Berlusconi e quindi voglio dire ci sono anche degli aneddoti
Normale che riguardano queste situazioni il futuro della RAI dipende molto da queste persone che sono sedute qui
E dipende molto anche dal Presidente Finco che rappresenta un'importantissima forza
Di opposizione non a caso è l'ultima decidente della Commissione di vigilanza e che se Forza Italia non avesse appoggiato all'inizio legislatura
Il Governo di Enrico Letta probabilmente a presiedere la Commissione vigilanza darebbe stato Paolo Romani se non ho capito male
Buon lavoro a tutti grazie
Vice Presidente Verducci
Grazie Giorgio ma anch'io voglio iniziare
Ringraziandolo Maurizio Lupi e
Paolo Bonaiuti per questa
Per questa iniziativa che hanno Messico hanno messo in piedi e per questa occasione anche che ci danno
Utilissima Hummes in un percorso
Che da qui alle prossime settimane dovrà sempre più arricchirsi e e questo è l'ospizio che io faccio arricchirsi di partecipazione diffusa
Tra poco immagino partiranno le modalità di consultazione legate al rinnovo della
Della della concessione è quella sarà un'occasione che certamente noi non non dovremo sprecare sarà un'occasione importante perché il rinnovo della
Della concessione del servizio
Pubblicò non non deve riguardare solamente il soggetto RAI la sua impronta culturale ma deve saper significare qualcosa
Per gli addetti ai lavori sicuramente ma per la società nel suo complesso quello questo lo specchio maggiore io
Voglio pensare
Maurizio Paolo che questo convegno significhi anche questo sicuramente
Voi avete voluto centrare il tema sull'informazione
E da questo punto di vista certamente l'informazione tanta parte
Voglio dire la parte la parte essenziale del servizio pubblico non è un caso che nel dibattito tra
Direttori questo tema
Sia sia venuto tenuto fuori quando parliamo di quando parliamo di televisione quando parliamo di media quando parliamo di RAI quando parliamo di servizio pubblico parliamo anche di
Qualità della democrazia e qui tocchiamo un tema molto sensibile molto delicato e la storia anche di questi anni del nostro del nostro Paese parliamo di come si costruisce senso comune
Nel nostro Paese come si costruisce anche consenso elettorale lo sappiamo
E parliamo anche di come si costruisce cultura dominante cui siamo stati abituati fino adesso a ragionare di tutto questo legato soprattutto I media cosiddetti tradizionali la televisione i giornali in realtà sappiamo che senso comune
Corpo elettorale voti
E cultura dominante vengono oggi sempre più in gran parte anche costruiti dalla rete
Per questo alla domanda al tema che qui è stato citato e alla domanda alla quale Maurizio Lupi ci ha riportato
Nel suo intervento di apertura io rispondo che
Io penso le le le ragioni della par condicio che non approvammo che noi insomma che viene approvata nel due mila
Hanno strettamente a che fare con
La modalità di essere del servizio pubblico
E certamente
Sono nate sulla spinta lo diceva Giorgio dei partiti di opposizione per
L'eccezionalità della situazione italiana ma le ragioni della par condicio strettamente legata alle ragioni del servizio pubblico a mio avviso
Sono da riconfermare
Sono fondate nella a maggior ragione nella complessità che sociale che noi viviamo
A patto che la par condicio venga però rivista ripensata nell'ottica del grande sconvolgimento dei media che non abbiamo avuto
Dentro la grande rivoluzione tecnologica del del web due punto zero e quindi ad esempio ne avremo bisogno di una par condicio che sempre più riguardi anche il
Il mondo della Rete perché è un tema sensibile quello della Rete
Anch'esso soggetto a dei conflitti di interesse non meno importante ad imparzialità discriminazioni non meno importanti di quelle che
Tradizionalmente riguardano la televisione i giornali
Per questo forse Wafa appunto fa attualizzata va va ripensata ma io penso ne abbiamo
Ne abbiamo
Ancora bisogno e dico questo per dire
Che io penso che
Noi dobbiamo con forza riaffermare
La necessità del servizio pubblico proprio
Anche a fronte della grande rivoluzione tecnologica
Una necessità del servizio pubblico che innanzitutto è data dalla necessità di per riequilibrare alcuni
Fallimenti del mercato che si trasformano poi in effetti distorsivi del mercato
Siccome abbiamo detto questo un tema sensibile per la qualità della democrazia allora rilanciare il servizio pubblico aveva anche una nuova cultura del servizio pubblico è fondamentale per la qualità della democrazia io penso che negli ultimi venti anni
Uno dei temi della perdita di legittimazione della RAI
E quindi del servizio pubblico che la RAI fa
Sì ho dovuto quella sì ad una
Progressiva omologazione dal servizio pubblico e invece
L'offerta di intrattenimento ma anche informativa
Dei privati quindi non lo vedo come un tema questo dell'omologazione vengo al secondo tema che tu hai posto e ad un tema che è emerso ad esempio l'intervento della direttrice Berlinguer io non vedo questo tema dell'omologazione come un tema
Di
Adesso per capirci
Ma un tema di omologazione che noi abbiamo avuto in questi ultimi venti anni molto forte
E si risponde a questo tema rilanciando una cultura del servizio pubblico allora non si risponde al tema dell'omologazione
Facendo il computo giornaliero del del del del del minutaggio poi qui è stato detto molto giustamente da Paolo da Maurizio da altri
Lei lo diceva nel suo intervento mi sembra che poi
Fa il minutaggio una sola sulla solamente quello quantitativo ma bisognerebbe farlo anche sua sulla qualità sul sul sui sui target sui sui posizionamenti nel
Le varie fasce orarie
E lo abbiamo detto
Ecco però si fa rilanciando complessivamente la cultura il servizio pubblico io penso
Che
Quando
Questo Governo ha voluto mettere al centro delle sue riforme a un Governo che
Così a
Utilizza
Un
Un tipo di dialettica a mio avviso lo fa con la verità dei fatti e quindi senza retorica avrà molto alta dicendo il nostro
è un Governo che sta facendo riforme costituente
Io penso che appunto in questo ci sia una verità forte naturalmente non mi sfugge che
Una
Una una frase molto ambiziosa ma e corredata da
Verità dei fatti le riforme e le riforme costituzionali a legge elettorale riforme sociali tra queste riforme
C'è stata una prima riforma che riguarda la governance della RAI e io penso ce ne sarà da qui
A al alla fine della legislatura ci deve essere un altro pezzo che quello che riguarda un nuovo testo unico
Della Cros media Rita
è molto ambizioso fare questo ma naturalmente questo si fa non come alcuni dicono
Perché questo Governo vuole mettere le RAI sul le mani sul sistema dei media le mani sostenere io
Dico perché rimettere al centro dell'agenda politica del Paese la RAI dopo tanto tempo significa innanzitutto rilanciare il servizio pubblico significa
Tornare ad investire
Nella più grande azienda cultura del Paese nella cultura di questo Paese nell'identità nell'identità di questo Paese vado a concludere io sono tornato ieri da una
Missione in i vincoli sia
Sono in Commissione essere oltre che in vigilanza RAI ho incontrato tanti alcuni anche
Che che sono ai vertici di quel Paese che parlano correntemente l'italiano perché
Non sa nonostante sia un Paese Franco francofono
Ma che parlano correntemente l'italiano perché hanno imparato a conoscerlo
Negli nei decenni scorsi guardando la RAI
Quindi la potenzialità da questo punto di vista al momento in cui non abbiamo bisogno appunto di un vettore per il nostro made in Italy anche per per rilanciare la nostra identità del vettore RAI e decisivo
Una riforma che ripensi alla struttura organizzativa che mette la RAI di fronte a delle responsabilità togliendo alcune pastoie burocratiche passando appunto da
Di Jihad amministratore delegato fa nell'ottica di poter rilanciare anche la vocazione industriale della RAI perché la RAI porta con sé
Porta con sé una filiera industria possibilità di investire su un settore appunto che è strategico come quello dell'audiovisivo
E poi porta con sé e davvero davvero voglio concludere
Però il tema il tema d'
Di come rilanciare informazione dobbiamo informazione che RAI è stata pensata negli anni ottanta
Sul fine dei settanta e poi costruita le all'inizio degli anni ottanta e quindi è chiaro che è un sistema che la cui vuol fu logica va rivista se non altro per quello perché davvero è stata pensata in un'altra epoca la storica in altre condizioni
Politiche va ripensata sempre più cercando di di mettere
Insieme tutti tutte le varie
Tutte le varie redazioni
Facendo in modo che lavorino insieme
Che che abbiano un coordinamento molto forte e naturalmente questo non significa come non significa per
Altri vettori del servizio pubblico in Inghilterra ad esempio
Non significa che questo vada a scapito di due parole chiave che sempre ci hanno ricordato centrarono mandati Napolitano e Ciampi che sono pluralismo informazione anzi
Anzi
Questa ripartizione molto spesso non avvantaggia pluralismo e imparzialità dell'informazione
Una riforma dell'informazione può servire a rilanciare il pluralismo e e imparzialità colpendo questa all'altro
L'altra ragione
Di questa riforma della governance che ha cambiato anche le funzioni della Commissione di vigilanza e la Commissione la Commissione che c'era tra Commissione di vigilanza e
Nomine del consiglio di amministrazione
Che vuole colpire uno dei temi sono me del ritardo della perdita di credibilità di legittimazione dell'informazione RAI che è quello appunto della
Della della lottizzazione
Servizio pubblico si fa
Stando nel mercato distinguendosi e servizio pubblico si fa costruendo inclusione partecipazione ha questo significato tappare la bocca all'informazione no assolutamente
L'informazione delle raccontare la società
La l'informazione
è per sua stessa natura qualcosa che
Guarda con occhio critico ma l'informazione deve sapere io penso fare
Anche anche questione raccontare tutta la società saper fare coesione sociale soprattutto
Momento difficile come quello che noi stiamo
Stiamo affrontando
Avere anche l'obiettivo di fare cultura
Europea cultura euro-mediterranea non essere e qui cito un processore di Roberto Figo il presidente Zavoli che concludendo
Il predecessore
Che concludendo trainanti era già vicepresidente che vicepresidente veramente Avitabile abitativa come
Concluse la serie di
Appuntamenti molto belli sul servizio pubblico che fece la scorsa legislatura dicendo
Guai se la RAI diventasse un vettore dell'alfabeto della paura Coop in cui in questo c'è anche su una verità molto forte soprattutto in un momento come quello di oggi che a differenza
Di qualche anno fa
E non è un mondo molto più fragile e molto più impaurito
Con quale sia la RAI diventasse questo la RAI deve costruire inclusione cittadinanza partecipazione coesione sociale unire sempre e naturalmente questo significa pluralismo
E imparzialità e lo si può fare questo senza andare a scapito appunto della della critica del debito lo scavo del per riportarci e lo si fa anche ripensando quel quei tolto quell'infotainment
Che hanno mostrato loro corda Rho autoreferenzialità questo ce lo dicono indici di ascolto ma ce lo dice l'usura di uno strumento nato anch'esso negli anni Settanta e che oggi probabilmente o ripensiamo pure anche su una più
Ragion d'essere grazie ancora a tutti noi grazie
Presidente Fitto
Poi rapide conclusioni di Paolo Bonaiuti mai buonasera cercherò
Di essere
Ombra visto ormai l'ora tarda
Sono venute fuori un po'di domande da tutti gli interventi che ho ascoltato la prima ecco
Quella riferita al servizio pubblico se oggi assenso l'esistenza del servizio pubblico un po'che cosa il servizio pubblico io personalmente l'idea
E il concetto in sede di servizio pubblico lo difendo fortemente dico che proprio in questa epoca in questa relazione bisogna ce n'è bisogno davvero
Anche per delle semplici valutazioni il modello di società che sta andando avanti in qualche modo in Europa nel nostro Occidente un modello di società che
Fa sì che ci siano più ricchi e più poveri ed è una forbice che costantemente si allarga
E allora oggi con le televisioni appagamento perché dove noi andremo sviluppano
Sviluppano contenuti magari anche di qualità perché fanno grossi investimenti
E questi contenuti di qualità poi hanno accesso Mario a persone che possono permettersi e questo assolutamente non è qualcosa di permetti bile anche perché
Uno
Dei nudi incredibili ma anche filosofici del nostro tempo
è quello riferito alla comunicazione a tutti i livelli e in tutti gli aspetti
E la comunicazione oggi addirittura e la cosa più importante io credo che la comunicazione oggi si è mangiata sia l'informazione in se stessa e si è mangiata anche la politica
La comunicazione come se fosse soprattutto quello che comunichi e quello che esiste e quello che esiste diventa la percezione generale del Paese o dei Paesi
E allora noi dobbiamo
Dal mio punto di vista così come la sanità pubblica così come l'acqua pubblica che devono essere una scuola pubblica che devono essere i diritti fondamentali abbiamo bisogno di una comunicazione pubblica
Che sia diretto investimento dei cittadini
Per svilupparsi per tutelarsi
Oggi noi quando parliamo di comunicazioni informazioni un termine riduttivo oggi di parlare in un una forma più ampia di comunicazione secondo me
Le comunicazioni sono immagini anche immagini in movimento ne abbiamo avuto per esempio
Un cito come
Per esempio che secondo me importante per comprenderci durante il periodo che non è finito però che ha raccontato in maniera più forte dell'immigrazione
Un'opinione pubblica europea molto distante dall'immigrazione molto contrario all'immigrazione anche la Germania in qualche modo era
Diffidente rispetto all'immigrazione l'Italia
C'è stato un momento in cui
è venuta fuori
L'immagine di un bambino morto sulla spiaggia
E quell'immagine di all'improvviso in quel presente
Ha fatto un po'il Giro d'Europa del mondo ma ha reso possibile alla Germania e alla Merkel di fare l'annuncio
Dell'entrata dei siriani che scappavano dalla guerra
In Germania e in quel modo l'opinione pubblica a accettato questi ingresso quelle comunicazione allo stato puro è bastata un'immagine per far cambiare l'opinione pubblica
L'idea all'opinione pubblica in quella
Chiamiamolo presente dove presente intendo per quei trenta quaranta cinquanta giorni il periodo giusto che serviva a
Fare una determinata cosa
E allora questo significa che la comunicazione è fondamentale allora oggi è questo il senso del servizio pubblico cioè il servizio pubblico deve essere autorevole indipendente perché la comunicazione oggetto inni ante
è fondamentale anche se tu non lavora ricevere la ricevi
E ti diventa psicologicamente un qualcosa che che tra detentiva fare delle azioni allora è molto importante molto che la comunicazione sia anche pubblica al cento per cento perché un diretto investimento dei cittadini
Come ho già detto per il loro sviluppo per la loro tutela per i loro accrescimento e
Per cercare di fare delle cose insieme che siano importanti
Ecco il grande senso del servizio pubblico e perciò oggi si parliamo di informazione ma l'informazione contenute nonni cosa che si mostra
E molto più potente un bombardamento del TG uno su alcune questioni o
Cinque minuti dieci minuti da
Maria De Filippi di un Presidente del Consiglio cos'è più potente cos'è più comunicativo cos'è più impazzito
Allora sono queste domande importanti ma queste per parlare anche concettualmente e filosoficamente praticamente nel senso del servizio pubblico oggi allora è per questo che deve essere imparziale indipendente e per tornare anche ad alcune domande
Che ho ascoltato ma anche da
Dal direttore del TG tre del direttore del TG uno
Sull'importanza sul senso del servizio pubblico
Della comunicazione del
Pluralismo dell'informazione o quello che ci chiedevano noi come politica
Io credo che negli ultimi possiamo dire venti trent'anni la politica abbia tradito il senso di servizio pubblico perché la politica ha piazzato persone nel servizio pubblico è stato questo tipo di terreno qui
E il servizio pubblico accettando questa forma di colonizzazione
Ha tradito
Il motivo per cui Loiero erano lì
Quindi è stato un tradimento generale secondo me fatto dalla politica al servizio pubblico dai giornalisti dai dipendenti al servizio pubblico ai danni dei cittadini tutti
Coloro che pagano il canone e che devono essere tutelati
E quindi si sono cercate modalità incredibili il pluralismo dell'informazione e dove il TG uno il del ora i uno era governativa fa socialista per comunista perché il pluralismo era quello una sorta di lottizzazione che poi negli anni è cresciuto fa che cosa è successa arrivato Berlusconi
E Berlusconi
è stato quella persona che ha potuto fare tutto ciò che volevi in assenza anche in una legge vera sul conflitto di interessi
E allora si siamo inventati
La legge sulla
Par condicio per cercare di limitare i danni e oggi ancora esiste la legge della par condicio perché la par condicio è inversamente proporzionale alla responsabilità deontologica dei giornalisti
Perché per me un giornalista un po'come il medico a un giuramento che quello di povertà che fa il medico e il giornalista dovrebbe fare quello
Di il appunto di informare cercare di essere il quanto più
Soggettivo non obiettivi nonché l'obiettività più alla soggettività con onestà intellettuale e profonda quello che deve fare
Il il giornalista e allora meglio il giornalista e questo e più tu avrà bisogno di una
Legge sulla par condicio sono
Questioni inversamente proporzionale da questo punto di vista più stare il regolamento della par condicio e più scende secondo me la deontologia professionale
Dei giornalisti e allora abbiamo riequilibrare tutto questo meccanismo è tutto questo sistema
Allora in quest'ottica in quest'ambito sicuramente la legge sulla par condicio una legge che va rivista rimodulata non esiste un sistema di qualità anche perché il sistema di qualità da valutare qualcosa di molto complicato di molto difficile e un po'una chimera inseguire
La qualità ma dobbiamo comprendere come riuscire a farlo
E da questo punto di vista non tanto in sé la Commissione di vigilanza ma il Parlamento deve effettuare un controllo positivo propositivo sull'idea del servizio pubblico o sull'applica e magari il contratto di servizio o il sentito che esercizi se si ha citato l'Agcom passaggi vediamo lacci l'Agcom anche su
Pluralismo dell'informazione politica abbandoniamo un attimo la RAI
Mettiamoci dentro Mediaset per analizzare i dati dei TG media sette praticamente Forza Italia dipendente ma se tu fai
Un ricorso all'Agcom l'Agcom Otello rigetta il relatore Martusciello del provvedimento e quindi siamo ancora
In una sorta di conflitto di interessi un problema che mi cui il Paese in cui il Paese è morto il Paese è morto sul conflitto di interesse e continua ad essere
Secondo me così e sono di che la politica deve affrontare all'ATO affronti il conflitto di interessi a fronte dei problemi indirettamente in RAI a forti dei problemi nelle televisioni del sistema nuovo
Delle media company degli audiovisivi del sistema informativo allora ogni cose con catena TAC all'altra e questo è fondamentale ed è importante altra cosa che voglio dire perché si parla sempre solo il pluralismo dell'informazione
E ho detto già che l'informazione
è un termine riduttivo
Però mi piacerebbe anche una RAI che fosse completamente laica a me sembra una RAI che assoggettata un poco o dal fatto che ci sia il Vaticano dal dai cattolici perché se andiamo a vedere poi fino in fondo il pluralismo in tutti i suoi fa tori quando diciamo pluralismo culturale pluralismo culturale primo culturale significa che tutti di trattare anche tutti i tipi di religioni anche l'attivismo
E la RAI questo lo fa pochissimo e siccome la tv di Stato pagata dai cittadini anche questi fattori di cui si parla poco devono essere in molto analizzati ognuno deve avere il suo spazio perché questo significa omologazione e questo significa assenza di nuova narrazione
C'è la narrazione
è fondamentale il modo in cui ci racconti la società in cui la Corte il territorio in cui racconti le persone ITG perché sono vecchi e sono d'accordo con Bertelli ITG al di là dei degli ascolti dello share sono vecchi perché ripercorrono un modello
Culturale e schematico che direttamente proporzionale al Parlamento
E dall'altro lato alla Società quasi conosciuta è sempre quella invece oggi tu avere il coraggio di leggere una nuova società che c'è
Poi raccontarla in altro modo non devi aprire sempre con il Governo se se il TG uno poi aprire con una persona che racconta una storia al TG e il Governo tratti tra una settimana oppure i la politica così raccontata la fatti dopo tre giorni non c'è problema perché oggi le modalità informativi sono talmente tante che ti possono permettere di innervare il Paese la politica è un altro modo ma la politica non è il Parlamento la politica non è il Governo ha politica è quello che fai ogni giorno
Con le tubazioni e racconti la società con quegli azioni e poi c'è anche il Governo importantissimo poi c'è anche il Parlamento importantissimo ci sono cito mi che stanno avvenendo di comunista ordinarie che possono essere a contatto in un altro modo la prima notizia non deve essere sempre per antonomasia quella
Possono essere tante invece culturalmente ne siamo un Paese su questo fermo la prima notizia più o meno e sempre simile
Simile
E questo che dobbiamo anche cambiare questo significa narrare la nuova società essere una nuova società e qui è un cambio culturale un passaggio d'epoca un po'come quando
Cambi le società cambiano su due modelli specifici
La comunicazione che quando cambia la comunicazione e quando cambia il sistema energetico e sono due cose strettamente connesse quant'è cambiata la società col modello di comunicazione internet potrete connessione i processi cosiddetti di sciame
Cambia e dall'altro lato quanto cambia una società
Con
L'approvvigionamento energetico fatto in altro modo con altra fonte
Quelli sono i due meccanismi che fanno cambiare una società la se non riusciamo a
Prevenire nel senso buono questi cambiamenti che significa poterli gestire siamo una società che si evolve con quello che avviene prendano le opportunità se ne subiamo
Questi cambiamenti sono cambiamenti che ci faranno male non bene perché li subiamo le dobbiamo gestirli perché li dobbiamo leggere sul leggerli sono in atto ed importante e saperli comprendere questo secondo me il ruolo poi della Commissione del Parlamento
E della comunicazione tutta che deve tutelare i cittadini quando è pubblica ma in generale sempre
Grazie
Paolo
No allora è molto tarda allora attacchiamoci a qualcosa di
Concreto cioè che cosa hanno detto i nostri direttori
Mi ha lasciato almeno a me con una forte speranza
Nel futuro della RAI perché è indubbio che tutti quanti hanno perorato la causa del servizio pubblico alla quale mi pare che siamo tutti quanti concordi
Nel riconoscere l'importanza del servizio stesso e di difenderlo fino in fondo
E hanno anche toccato altri temi e per esempio Bianca Berlinguer ha detto
Che si è allentato il rapporto con i telespettatori dopodiché ci ha dato quasi anche la spiegazione ci ha detto che l'informazione e più omologata di un tempo questo è vero
Anche perché gli stimoli che arrivano dall'UE per
Sono stimoli spesso di una omologazione dell'informazione cioè deve rifarsi ha una grande centrare l'informazione poi per ripartire la per rivoli senza criteri di
E importanza
L'altro elemento fondamentale e l'approfondimento che cosa che ci ha detto l'amico Di Bella che non sono lo importante anzi non tanto è importante dare una notizia dietro l'altro il come farlo Unions
Mai importanti approfondire culturalmente spiegare dare l'idea di che cosa che c'è
Dietro a queste notizie cioè tutto quello che queste non fa perché io web e spesso per quella che è l'informazione
Si riporta per l'ottantadue per cento secondo gli ultimi sondaggi a quello che viene
O dalla carta stampata o dalla televisione di Stato o dalle televisioni private
Quindi difendiamo il servizio pubblico
Difendiamo anche in fondo il PGT hanno retto bene perché mentre il talk show hanno mostrato terribilmente anche nei dati la loro debolezza i telegiornali invece
Soprattutto negli ultimi tempi hanno avuto un aumento questo ce lo dicono i dati istitutiva quella fiducia che dal due mila dieci ad oggi dopo una fiammata iniziale è venuta a mancare
Più lentamente ma è venuto a mancare nei confronti della Rete
Tutto questo per dire che il servizio pubblico certo fra bisogno anche di attuarsi arte nell'informazione attraverso un nuovo sistema di regole
Quali siano poi in concretezza a queste regole oggi qui
Non ce l'ha detto nessuno in Commissione vigilanza sono venuti i nuovi direttori generali uno dietro l'altro dicendo
Cambieremo cambieremo cambieremo però non ci hanno detto canteremo questo cambieremo quelle cambieremo quell'altro siccome io
Scusate se devo
Siccome io sono stato abituato era merita il giornalista
Alle riunioni di redazione in cui si è molto concreti perché il giornale del riuscire ad andare in tipografia entro due ore e quindi bisogna decidere c'è un ordine di priorità queste ancora non c'è
Perché che cosa sta avvenendo che mentre noi stiamo qui a criticare a dire
Fotografiamo un passato perché nel presente già stanno cambiando i telegiornali stanca ampliando l'informazione è stanca ambiante o questo mondo a volte
Non è che l'informazione debba dare per forza il Governo per primo per carità però c'è un ordine di apertura con tutto quello che succede di apertura
Di prima notizia di seconda notizia di terza o notizie
E c'è anche un mercato della comunicazione perché se parliamo di comunicazione dobbiamo essere comunicativa mente non inferiore agli altri
E quindi se
Oggi ci sono
Tante di queste notizie fino tesi principali purtroppo su quelle che fanno tragedia perché come fai a non aprire quasi tutti i giorni sul terrorismo o sui sei quel del terrorismo
Perché in questi in fondo e ciò che riguarda noi i nostri figli e il futuro di questo umanità il futuro e la democrazia
Poiché non possiamo dare anche tutte le colpe che vogliamo alla politica siamo colpevoli siamo infami siamo al tutto però purtroppo fu inventato questo sistema un Parlamento
Che la rappresentanza dei voti dei cittadini e finché non si troverà un sistema diverso che saranno le assemblee in piazza non ci credo perché ho visto e l'Assemblea in piazza nell'Appenzello
Dove la si regola non attraversa appunto le assemblee ma non si arriva mai a cui la rappresentatività rappresentatività che si attraverso il Parlamento quindi
Anche la RAI per forza di cose per essere uno specchio del Parlamento e attraverso di questo o di quella che è l'espressione dell'interlocutore il CIC Dini non dimentichiamo che la RAI dall'anno mille novecentocinquantaquattro in cui nasce al mille novecentosettantacinque è in mano completamente al Governo
E la Commissione vigilanza nasce con una leggera informo
Proprio per tentare di sottrarrà al potere di un muro e metterla sotto l'egida del Parlamento c'è un altro sistema non mi pare che fino a qui qualcuno l'abbia detto quando verrà questo nuovo sistema sarà bene accolto grazie
Allora io ringrazio veramente di cuore tutti i colleghi e le persone che hanno accettato il nostro invito la pazienza e la cortesia che e voi avete avuto nel di stare fino alla fine ovviamente i nostri gruppi parlamentari
Raccoglieranno come ormai tradizione in
Atti del seminario in modo da poi
Farli girare riflettere e arrivare anche una Labour collaborazione una sola battuta io sono assolutamente convinto che
La RAI come l'Italia deve essere un Paese laico laico vuol dire ovviamente
Dove la pro e i protagonisti sono i cittadini sono le persone che sono l'uso della
Ragione e il guardare fino in fondo la realtà se la RAI immagino dia spazio alla
Ad un pezzo importante della storia di questo Paese attuale semplicemente perché è un pezzo importante della vita di questo Paese essere laici non vuol dire dare solo spazio le minoranze per farle diventare maggioranza
Perché che vogliamo non vogliamo da Benedetto Croce che diceva che l'Italia poteva non dire non dirsi cristiano pur non essendo ovviamente
E la sua laicità e profondamente note nota a tutti ad oggi è evidente che il nostro Paese come tutto l'Occidente ma il nostro Paese
I cattolici sono
Ancora una maggioranza da un punto di vista della loro
Cultura della loro formazione della loro espressione e se c'è un anno della Misericordia credo che sia servizio pubblico parlare dell'anno dalla misericordia
Come è fatto ovviamente fondamentale così come se accade un avvenimento laico talmente importante e giusto che la RAI Lidia
Per questo abbiamo sempre parlato come gruppo di pluralismo culturale la società non è una società in bianco e nero e grazie a Dio e a colori
L'importante e che siano di spinti descritti nelle immagine che secondo me fico ha detto molto efficacemente quell'immagine la comunicazione parla per immagini che ci ha descritto questo arcobaleno
Però quando un colore
Che magari è è più piccolo di un altro diventa maggioritario qui non c'è un pluralismo culturale ma c'è la forzatura di uno strumento che diventa servizio pubblico che è servizio pubblico informazione per magari per far diventare quel colore maggioritario
è l'armonia dei colori che la RAI deve rappresentare nella fotografia della realtà
E di quello che la realtà eh questo quello che noi chiediamo
Non
Altro nel né tanto meno letargo né tanto di più come ha detto poi
Paolo io sono assolutamente convinto che proprio perché la RAI è un servizio pubblico la rappresentanza dei cittadini nella sua pienezza si chiama Parlamento
Poi
Il Parlamento può essere più o meno adatto può fare scelte giuste o sbagliate ma non c'è nessun altro strumento che non il Parlamento che è la sintesi della democrazia di questo Paese che è quello che può
Dare indirizzi
Che può controllarne e che può effettivamente garantire che il servizio pubblico avvenga sta alla nostra responsabilità buona o cattiva e io sono d'accordo che tante volte l'abbiamo esercitata in modo cattivo
Svolge bene il nostro mestiere tant'è che poi i cittadini e ci giudicheranno se avremo fatto bene o male il nostro mestiere di rappresentanza vidi loro rappresentanza ma non c'è
Nella cultura dell'Occidente ma è stata miglior luogo di rappresentanza che sia il Parlamento e quindi la politica per cui il tema non è meno politica ma più politica buona grazie