Sono stati discussi i seguenti argomenti: Economia, Europa, Fisco, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Storia, Tasse.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 6 minuti.
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17:30 - Torino
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vicedirettore de "Il Foglio"
Buongiorno agli ascoltatori la scorsa settimana rifacendomi agli studi degli storici e Richard o nei e ormai nota ho ricordato che l'epoca moderna coincide in Europa anche con la progressiva a formazione degli Stati esattori fiscali come le intendiamo oggi
E abbandonato infatti tutti viste medievale si comincia a incrinare però anche indumenti stretti incluso l'orario vi dà dei propri patrimoni personali che non c'era netta demarcazione fa patrimoni e delle ed entrate pubbliche
Poi secondo la classificazione di Bonnes ormai noti
Venne il tassello cioè lo Stato che si fonda in maniera prevalente sulla fiscalità anche se conserva una serie di privilegi esenzioni disparità
E infine si arriva al fisco on Stage maturo caratterizzato da centralizzazione universalità interazione dinamica fra spese entrate il debito pubblico
Oggi citando le ricerche della storica italiana Silvia Conca Messina autrice della terza del libro profitti del potere
Voglio notare come la crescita della fiscalità statale abbia preso forme diverse tra alcuni grandi Paesi europei in particolare Spagna Francia e Inghilterra
Tre mila cinquecentodiciannove mila settecentoquattordici del sovrano spagnolo dominava oltre i territori gli iberici i possedimenti coloniale in America e per la Sicilia la Sardegna Regno di Napoli parte della Lombardia e Paesi Bassi
Tanti confini da tutelare tanti nemici da fronteggiare tantissime spese militari
Da sostenere e la scorsa volta infatti ho ricordato come fra il mille cinquecento e mille seicentocinquanta la Spagna abbia moltiplicato di quattro volte sui proventi fiscali
Aggiungo oggi che il debito permanente della sulla Castiglia
Che sostenere il peso dell'impero e a metà cinquecento forniva quasi il settanta per cento delle entrate reali passò dai due milioni di ducati del mille cinquecento a centocinquanta milioni di ducati nel mille seicentocinquanta
Nel frattempo mentale l'onere fiscale per i cittadini raggiungendo forse un livello di
Dieci dodici per cento del reddito
La corona delegò i poteri fiscali alle Cortes che rappresentavano le oligarchie urbana e la ristorazione e all'inizio questo sistema sembra funzionare
E a tale sensazione contribuire l'afflusso di metalli preziosi dall'America eppure la sperequazione dello stesso sistema fiscale non tardò a manifestarsi perché l'aristocrazia Esatri dice adottò una crescita
Una crescente quantità di imposte che raggiungevano solo in parte il Tesoro centrale del padre che le autorità locali non facevano ricadere la grandissima parte del carico tributario su coloro che potevano pagare di più
Bensì
Sui consumatori delle città e dei villaggi sugli artigiani principalmente nella forma delle accise sui beni di consumo di prima necessità
Quindi vino olio sale carne
Non bastano ciò i sovrani spagnoli peserà anche alla fidasse banchieri internazionali in particolar modo genovesi per le emissioni dei titoli del debito pubblico
E una razionalizzazione di questo sistema fiscale avvenne solo dopo la guerra di successione spagnola che duro dal mila settecento al mille settecentotredici terminò con la perdita di tutti i territori europei non in deficit e
Cervino con l'ascesa al trono dei Borbone
Anche la Francia dall'epoca di Francesco primo re dal mila cinquecentoquindici al mila cinquecentoquarantasette fino alle guerre napoleoniche fu coinvolta praticamente in tutti i conflitti europei
Solo nel corso del Seicento il numero di uomini in armi si molti ricordi almeno dieci volte mentre le spese per le fortificazioni le flotte gli armamenti
Passarono fra il mille cinquecentonovantanove mila settecentoquattordici da cinque virgola sette a duecentodiciotto milioni di lire torinesi ancora a metà Seicento il servizio del debito sul BIREL quaranta per cento delle entrate ordinarie
Aumentarono dunque radicalmente le spese militari la pressione fiscale che nel mille settecentosessantuno quando era in corso una guerra di sette anni arrivo al dodici tredici per cento del reddito nazionale il debito pubblico
Ma anche in questo caso come in Spagna la sperequazione del nuovo Stato fiscale non tardò manifestarsi
Ancora nel mille settecentottanta quando ogni francese versava mediamente ventitré lire di imposta
Diventa le aree di frontiera o di recente acquisizione contribuivano con una quota molto inferiore mentre nella città di Parigi il peso pro capite era di sessantaquattro lire l'imposta diretta
Due gruppi favoriti dal sistema erano poi nobiltà il che è vero che diversamente dal terzo stato non pagavano la taglia un'imposta diretta istituita nel mille quattrocentotrentanove che rappresentò entrata importante fino all'ultimo decennio del Seicento
Anche la nobiltà di toga cioè il ceto dei proprietari di uffici beneficiava di particolari vantaggi perché il possesso di una carica dava diritto spesso esenzioni a contributi in forma di salario al proprietario
Così non fu un caso che il sentimento di oppressione fiscale si trasformò in uno dei fattori principali dietro la convocazione degli stati generali e la rivoluzione del mille settecentottantanove
Ne un caso che i cosiddetti infermieri furono fra i primi a finire ghigliottina ATI
Meno travagliata sulla parabola dell'Inghilterra come scrive la storica Conca Messina nel suo libro paradossalmente l'unica monarchia politicamente non assolutista deve disporre dell'apparato fiscale più centralizzati uniforme dell'epoca
Immune ed esenzioni e gestito da migliaia di funzionari statali appositamente formati
Che eseguivano le decisioni di un organo politico centrale come il Parlamento
Consenso politico assicurato dal Parlamento e centralizzazione uniformità delle imposte così circa cinque milioni di abitanti dell'Inghilterra del sedicesimo secolo supportavano una pressione fiscale
Piuttosto lieve non superiore al due tre per cento del reddito nazionale dopodiché
Il tempo le otto grandi guerre combattute dall'Inghilterra poi dal Regno Unito fin dal mille settecentosette contro la Francia e i suoi alleati fra il mille seicentottantanove il mille ottocentoquindici sollecitare un anche qui un'espansione del bilancio statale
Ma la proiezione commerciale esterno del Paese la sua vitalità economica in cui la demografica oltre una certa dimestichezza con la finanza impedirono crolli finanziarie sociali disastrosi
Grazie per l'ascolto da Marcovalerio Loprete o economia torna lunedì prossimo nel frattempo è su Twitter e l'account Marcovalerio lp
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