Intervista a Elisabetta Zamaparutti sullo sciopero della fame di dialogo con il Ministro della Giustizia Orlando e sulla IV Marcia per l'Amnistia del 6 novembre

Elisabetta Zamparutti il fatto che si debbano
Sì fare più di una conferenza stampa per sollecitare il servizio pubblico a fare quello per cui è stato istituito cioè al servizio pubblico di informazione
Non è solo per la marcia che comunque già di per sé
è una notizia notizie abile poi c'è l'iniziativa di sciopero della fame di lo sciopero di dialogo di Rita Bernardini e di molti altri
Radicali ma undici mila settecento persone ristretta nelle nostre carceri insomma se non sono notizie questa
Da indicativo della mancanza anche di Stato di diritto
Nel nostro paese perché
E è come se ci fosse una conventio
Ha detto suppl udendo un della parola amnistia però l'amnistia è
è un tabù
Non è non si vuole e che si ha notizia abile è un tabù la a non violenza non si vuole che sia
Conosciuta perché ha una forza dirompente
Ha una forza dirompente come dimostrano le undici mila e settecento adesioni allo sciopero
O della fame proposto per il cinque e il sei
Novembre da parte dei dei detenuti ed ovvero so che il servizio pubblico invece dia informazione faccio informazioni e e facessi che questa iniziativa sia conosciuta
La marcia
Per l'amnistia si terrà
A a Roma in Italia
Un Paese che sta diventando anche il cavallo di Troia a livello di Consiglio d'Europa perché la parola amnistia perché lo strumento
Che giuridicamente previsto da una gli ordinamenti anche di altri Paesi sia
Cancellata bandita
Credo che invece questa a parola questa questo strumento di buongoverno
Della giustizia e dell'appendice carceraria debba essere
Assolutamente recuperata ridata dignità Papa Francesco lo fa e i detenuti in tutto il mondo lo sanno i sento non lo ha fatto Marco Pannella continua a farlo il partito radicale transnazionale tra spartito e e
In violento anche nella consapevolezza credo che il progresso dell'Europa passi sia passato storicamente e passi
Attraverso o il miglioramento delle condizioni carcerarie ringraziarvi Sabbetta Zamparutti